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viaggidelgenio.it
MONGOLIA
Mongolia, natura selvaggia, steppe e deserto.
Programma di viaggio 11 giorni
Esaltanti meraviglie della natura, la Mongolia, una terra di spazi infiniti tra la Siberia ed il deserto del Gobi,
uno degli altopiani più estesi del pianeta (media di 1.500 mt.). Steppe e montagne incastonate in una
natura incontaminata, dove muoversi rappresenta l’arte più raffinata, ed ecco i popoli nomadi con le loro
affascinanti tradizioni e con i loro allevamenti di cavalli, yak, cammelli, renne.
La capitale è Ulaanbaatar, un milione di abitanti , la sola ed unica grande città. Da qui tante le possibili
tappe. Le Montagne Fiammeggianti di Bayanzag, la Valle delle Aquile, l’antica Karakorum, l’incredibile
Monastero di Erdene Zuu, il Parco Hustaii Nuuru, il Lago Khovsgol, il Parco Nazionale del Terelj.
Viaggio in Mongolia, quasi esclusivamente natura. Per questo è necessario un discreto spirito di
adattamento: lunghi trasferimenti su strade sconnesse e piste sterrate e per le sistemazioni in campi gher o
in famiglie, dignitose ma modeste.
1° giorno. Italia – Mongolia
Partenza dall’Italia. Imbarco sul volo per Ulaanbaatar.
2° giorno. Ulaanbaatar
Arrivo all'aeroporto Buyanth Ukhaa di Ulaanbaatar, assistenza del nostro personale e trasferimento in città,
sistemazione in guesthouse e incontro con la guida. Visite libere. Pernottamento in guesthouse.
3° giorno. Ulaan Baatar- Baga Gasriin Chuluu
Lasciamo la capitale per immergersi subito nella realtà nomade più vera e autentica. Andiamo verso Bagh
Gazrin Chuluu, un complesso di rocce granitiche di 20 kmq che nasconde al suo interno le rovine di un
antico monastero. Pernottamento in gher.
4° giorno. Baga Gasriin Chuluu - Yollim Am
Trasferimento presso il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan, dove visitiamo Yoliin Am, posizionata ad
un’altezza di 200 mt sul livello del mare e chiamata inaspettatamente dalle guide la Valle delle Aquile (le
aquile non si sono mai viste). L’ambiente è straordinariamente fresco, tanto che nel fondo valle è possibile
incontrare estese lingue di ghiaccio anche durante la prima parte dell’estate, in contrasto con l’arido
deserto. Se abbiamo fortuna possiamo avvistare il gipeto. Pernottamento in guesthouse.
5° giorno. Yollin Am- Bayanzag- Khongor Els
Il nostro itinerario ci condurrà presso Bayanzag, le vette infuocate. Qui nel 1924 la spedizione americana del
paleontologo Chapman fece importanti scoperte rinvenendo un’impressionante quantità di reperti tra cui
uova e scheletri interi di dinosauri appartenenti specie fino ad allora sconosciute. Arriviamo nel Parco
Nazionale di Khongoryn Els, segnato dalla presenza delle dune di sabbia più alte (fino a 800 metri di altezza)
e spettacolari della Mongolia. Pernottamento in guesthouse.
6° giorno. Khongor Els - Monastero di Ong
Iniziamo il tratto del nostro itinerario che, verso nord, ci porterà al deserto del Gobi e nelle immense steppe
verdi fino alle pendici dei monti Hangayyn Nuruu. Facciamo sosta al monastero di Ongh, un tempo un
esteso complesso monastico situato su una importante arteria carovaniera. Pernottamento in guesthouse.
7° giorno. Monastero di Ong - Monastero di Tvkhun
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In viaggio verso il monastero di Tvkhun. Situato in una zona di grande interesse geologico, formatasi grazie
alla incessanti azione di terremoti ed eruzioni vulcaniche, il monastero, recentemente restaurato, si trova in
una spettacolare poszione, incastonato sulle montagne che chiudono a settentrione la valle dell’Orkhon.
Qui Bogd Khan Zanabazar, il personaggio mistico più importante della storia mongola, visse e studiò per
quasi trent’anni. La visita richiede un po’ di impegno per la salita di quasi un’ora attraverso la foresta.
Pernottamento in guesthouse.
8° giorno. Monastero di Tvkhun - Kharakorin
Partiamo di primo mattino in direzione ovest per Kharkhorin, antica capitale dell’impero mongolo di Gengis
Khan. Visita al monastero-museo di Erdene Zuu, costruito sui ruderi di Kharkhorin. Pernottamento in
guesthouse.
9° giorno. Kharakorin - UlaanBaatar
Viaggio di rientro verso UlaanBaatar. Arrivo e trasferimento in guesthouse. Pernottamento.
10° giorno. UlaanBaatar
Visita di Ulaanbaatar. Dedichiamo la giornata alla visita della capitale. In mattinata visitiamo il MuseoMonastero di Choijin Lama, uno dei pochi rimasti intatti che conserva le maschere originali utilizzate nelle
danze rituali e splendide sculture di Zanabazar. Le vie centrali e il mercato locale di Naraan Tuul.
Pernottamento in guesthouse.
11° giorno. Rientro in Italia
Trasferimento in aeroporto e imbarco sul volo per l’Italia.
Quota individuale di partecipazione € 790,00 (base 4 persone) comprensiva di:
Trasferimenti in auto / van Uaz 4x4
Trasferimenti a Ulaanbaatar,
Trasferimenti da e per l’aeroporto
Sistemazione in guesthouse (albergo locale cat ***) hotel *** a Ulaanbaatar,
Sistemazione in 1 gher per 2 persone
Trattamento di pensione completa tranne che a Ulaanbaatar (camera e colazione)
Interprete/guida parlante inglese
Ingressi per musei, monasteri, parchi nazionali indicati nel programma
Tasse locali
Assicurazione medico-bagaglio
La quota non comprende
Volo intercontinentale
Tasse aeroportuali
Escursioni facoltative
Visto
Escursioni in cavallo e in cammello
Mance, bevande ed extra in genere
Tutto quanto non espressamente indicato
Supplementi
Le mance non sono incluse. Si consiglia di prevedere circa € 40 per partecipante da suddividere tra autista, guida e
facchini.
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INFO
ADEGUAMENTO CAMBIO. A causa della fluttuazione valutaria (dollaro/euro) la quota di partecipazione potrebbe
essere soggetta ad aumenti per adeguamento delle valute.
PERNOTTAMENTO IN GHER
La Gher, meraviglia di bioarchitettura. Dormire in una Gher è
un’esperienza unica ed emozionante. Nel paese, al di fuori dalla capitale e
in poche altre città i viaggiatori dormono regolarmente in campi di gher
(con due o tre letti) quasi sempre gestiti da famiglie locali. La tenda gher è
la tradizionale abitazione dei popoli nomadi delle steppe e degli altipiani
della Mongolia. Ancora oggi più del 40% della popolazione è nomade. Le
abitazioni sono rimaste sempre le stesse, come tutta lo straordinario
patrimonio di cultura e tradizioni dei popoli delle steppe. Si chiamano
Ghers o Gers, in lingua russa yurte. La gher rappresenta un eccezionale
adattamento alle esigenze di vita e alle difficoltà dell’ambiente: venti
impetuosi e elidi, pioggia e gelo. Costruita con le tecniche della bioedilizia:
feltro e cuoio, legno solo se indispensabile.
Di colore bianco e di forma circolare, robusta, facilmente trasportabile, di
rapido montaggio. Khalga, è la porta, quasi sempre riccamente decorata e
rigorosamente rivolta a sud. L’interno è accogliente, quasi sempre i mobili
sono colorati di arancione, decorati con disegni della tradizione buddista.
Per prenotazioni effettuate almeno 30 giorni prima della partenza ti invieremo in omaggio la guida Ed. Polaris
Mongolia - L'ultimo paradiso dei nomadi guerrieri"
L'organizzazione si riserva la facoltà di modificare il programma, itinerari ed escursioni, in base alla valutazione
dell'accompagnatore e/o della guida, alla percorribilità delle strade, degli orari di apertura dei siti e per qualsiasi altra
necessità.
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