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Anteprima Gran Premio del Giappone: Suzuka, 10-13 ottobre 2013
PIRELLI TORNA SUL LEGGENDARIO CIRCUITO DI SUZUKA
CON GOMME MEDIE E DURE
Milano, 7 ottobre 2013 - Suzuka è uno dei circuiti più popolari nel calendario della
Formula Uno. Quest'anno Pirelli porterà qui gli pneumatici più duri del suo range: i P Zero
Orange hard e i P Zero White medium. Questa combinazione è particolarmente adatta a
rispondere alle sfide di questo famoso tracciato, collocato nel bel mezzo del Giappone,
vicino a Nagoya.
Suzuka è conosciuto per le curve particolarmente veloci, come la 130R e la Spoon, che
incidono notevolmente sul consumo e sul degrado delle gomme. Di conseguenza sono
attesi due o tre pit stop. L'altra caratteristica significativa è il clima estremamente
variabile, con precipitazioni abbondanti. Nel 2010 a causa di violenti temporali, le
qualifiche vennero rimandate alla domenica mattina. La gara dello scorso anno, invece, si
è svolta in condizioni di caldo, con temperature che hanno superato i 30 gradi centigradi –
questo da un’idea della variabilità del clima del Gran Premio giapponese.
Paul Hembery: "Suzuka è uno dei circuiti dove sperimentiamo i più alti livelli di usura e
degrado di tutto l'anno, dovuti alla superficie abbastanza abrasiva e, soprattutto, agli
elevati carichi di energia che si scaricano sulle gomme. Alle curve molto veloci, si
aggiungono, inoltre, aree di forte frenata e curve molto strette. Quello di Suzuka è un
circuito che richiede molto in termini di energia laterale e poco in termini di trazione,
perché il layout è molto scorrevole e le curve si susseguono l’una dietro l’altra.
Per questi motivi abbiamo scelto quest’ anno di portare le due mescole più dure della
nostra gamma.
La strategia è destinata ad essere ancora una volta protagonista della gara – l’anno
scorso, con mescole soft e hard, c’è stata una media di 2 pit stop.
Il Giappone è velocità pura e le gomme che abbiamo selezionato per questo fine
settimana permetteranno ai piloti di dimostrarlo davanti ai tifosi giapponesi, sempre molto
calorosi".
Jean Alesi: "Il Giappone è uno dei miei circuiti preferiti ed è un Paese che amo: ha tutto.
Un po' come Spa o Monza, Suzuka è una pista davvero emozionante, in quanto ha un
fantastico circuito e tante curve ad alta velocità. Ma non è solo questo: c'è anche
un'atmosfera bellissima, perché gli spettatori giapponesi sono davvero appassionati:
vanno pazzi per la Formula Uno! Ho tanti bei ricordi di Suzuka, ma se dovessi sceglierne
uno direi il 1994, quando correvo in Ferrari. Dopo un’ accesa battaglia con Nigel Mansell
sono finito sul podio sotto un acquazzone. A vincere la gara fu Damon Hill.
La pioggia è una variabile da considerare per il Gran Premio.
La scelta delle gomme hard e medium è la migliore che si potesse fare per Suzuka, dove
viene scaricata molta energia sulle gomme: il consumo sarà elevato. Ci saranno
probabilmente due o tre soste ai box.
Durante la mia carriera ho provato diversi tipi di pneumatici, da quelli da qualifica a quelli
molto scanalati, e in qualsiasi caso ho verificato che una strategia fino a tre soste va
bene, mentre oltre le tre potrebbe dare qualche problema e creare confusione, ma
questo, finora, è successo solo una o due volte, il che è un buon record”.
Pirelli Tyre Press Office
Ph. +39 02 6442 4270 – [email protected] – www.pirelli.com
Il circuito dal punto di vista degli pneumatici:
La natura scorrevole del circuito di Suzuka, lungo 5.807 chilometri, lo rende il tracciato
con la più bassa richiesta di trazione in calendario ma anche con i livelli di energia
laterale più alti.
La prima metà del giro è essenzialmente una serie continua di curve. Questo fa sì che le
gomme si scaldino molto, visto che non ci sono rettilinei dove possono raffreddarsi. Come
risultato, la parte più calda del battistrada può raggiungere i 110 gradi centigradi. Lo
pneumatico che ha più sollecitazioni è quello anteriore-sinistro.
La sosta ai box a Suzuka comporta una perdita di tempo relativamente bassa grazie alla
pit lane abbastanza corta, di soli 395 metri. Questo permette un'ulteriore flessibilità nelle
strategie di gara.
Ulteriori informazioni sul circuito di Suzuka e sulle sfide che pone agli pneumatici sono
disponibili in un video in animazione grafica presentato dal Racing Manager Pirelli Mario
Isola, scaricabile dal seguente link: www.pirelli.com/f1pressarea
Note tecniche sugli pneumatici:
La curva 15 è la più veloce in campionato, si prende a 310 km/h in settima marcia. Le
monoposto corrono con il massimo carico aerodinamico possibile, combinato con una
accelerazione laterale di 3.1g. Ciò sottopone la struttura dello pneumatico ad alcune delle
condizioni di esercizio più impegnative di tutto l'anno.
Alti livelli di stress sugli pneumatici possono causare blistering se la monoposto non ha il
giusto set-up. Questo fenomeno è il risultato di un riscaldamento localizzato, in particolare
sulla spalla dello pneumatico, durante le curve.
La maggior parte dei piloti dello scorso anno ha effettuato una strategia di due soste. Solo
tre hanno scelto di iniziare la gara sulla mescola più dura – da posizioni più arretrate in
griglia di partenza - e questa strategia si è rivelata utile per guadagnare posizioni in pista.
Sebastian Vettel ha vinto partendo dalla pole, in una gara che è stata caratterizzata
dall’ingresso della safety car già al primo giro.
Le scelte degli pneumatici finora:
Australia
Malesia
PZero Red
Supersoft
PZero Yellow
PZero White
Medium
Medium
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PZero Orange
Hard
Cina
Bahrain
Spagna
Monaco
Canada
Gran Bretagna
Germania
Ungheria
Belgio
Italia
Singapore
Corea
Giappone
Soft
Supersoft
Supersoft
Medium
Medium
Medium
Hard
Hard
Soft
Soft
Soft
Supersoft
Supersoft
Medium
Medium
Medium
Medium
Medium
Medium
Medium
Medium
Medium
Hard
Hard
Hard
Hard
Il Team Pirelli F1: Sam Green, Tecnico Pneumatici
Sam è sempre stato nel mondo della "costruzione e riparazione delle cose", come dice lui
stesso e, un’altra delle tante sfaccettature che caratterizzano il mondo Pirelli, ha anche
lavorato per un po’ nel mondo agricolo. Ha sempre sognato di entrare nel motorsport, ma
è stato solo quando un caro amico lo ha incoraggiato a candidarsi per un lavoro in Pirelli
che ha realizzato i suoi desideri. Sam lavora a Didcot e una gran parte del suo lavoro
consiste nella ricezione delle consegne per tutte le diverse categorie del motorsport
Pirelli, e nel fare in modo che esse siano spedite nel posto giusto. Sam è anche
responsabile del controllo di tutte le attrezzature che servono a Pirelli nei suoi viaggi in
giro per il mondo. In particolare, Sam ha la responsabilità di gestire tutte le radio utilizzate
da tutto il personale Pirelli durante gli eventi, attivando le antenne e regolando i ripetitori
radio che trasmettono il segnale. Poi si assicura che ognuno dei 30 telefoni sia sul canale
giusto, in modo che tutti possano comunicare con gli altri. Quando le monoposto sono in
pista, Sam controlla anche le temperature degli pneumatici non appena tornano ai box,
per aiutare gli ingegneri a capire come si comportano le gomme. Quando non lavora,
Sam si diletta sistemando moto e motori, ma la sua altra grande passione è la mountain
bike. Di tanto in tanto porta con sè la sua bici, e approfitta della possibilità di provarla in
diversi luoghi d’Europa. "Certo che si rischia di cadere di tanto in tanto, ma questo fa
parte del divertimento! ", spiega.
Altre notizie da Pirelli:
Sebastien Ogier ha vinto il Rally di Francia lo scorso weekend. Ogier ha vinto il Junior
World Rally Championship nel 2008 - con pneumatici Pirelli.
Il Salone della Nautica di Ginevra si svolge questa settimana: Pirelli sarà presente con il
suo nuovo gommone di lusso P Zero 1100. Il gommone di 10 metri - che viene fornito con
un hard top opzionale – accentua le prestazioni sportive ed è in grado di mostrare tutta la
potenza dei suoi 320 cavalli .
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