Lezione 7: Il modello IS/LM e la politica economica

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Lezione 7: Il modello IS/LM e la politica economica
Corso di Scienza Economica (Economia Politica)
prof. G. Di Bartolomeo
Lezione 7:
Il modello IS/LM e la politica
economica
Facoltà di Scienze della Comunicazione
Università di Teramo
Due usi dei modelli macroeconomici:
economia politica e politica economica
Un modello macroeconomico può essere letto in due modi:
1. Come descrizione
di quel che succede:
Dati i valori effettivi delle
“esogene”, quali risultati
si ottengono per le
“endogene”?
dato G, e perciò
dato A, il modello ci dice
qual è il livello di equilibrio di Y: cioè Y* = mA.
ESEMPIO 1:
2. Come strumento per
decidere “che fare”:
Dati i valori desiderati delle
“endogene”, quali valori devono
assumere le “esogene” controllate
dalla policy per ottenerli?
ESEMPIO 2:
dato il livello
desiderato YT, quale deve essere il
livello di A, e perciò di G, che
consente di ottenerlo? A* = YT/m.
Il modello IS-LM
L’equilibrio macroeconomico è quella combinazione di Y ed r che
assicura insieme l’equilibrio nel mercato dei beni (E = Y) e in
quello della moneta (L = M). Quando ciò avviene, l’equilibrio nel
mercato dei titoli è assicurato dalla legge di Walras.
Esso è identificato dal punto di incontro della scheda IS (in cui si
ha E = Y) e della scheda LM (in cui si ha L = M).
L’equilibrio può essere calcolato
r
risolvendo il seguente sistema
IS
LM
nelle incognite Y ed r :
r*
0
Y  mĀ − br
̄  kY − hr
M
Y*
Y
La prima equazione è la IS
la seconda è la LM.
La soluzione del modello IS-LM
Ricavando r dalla LM, sostituendolo nella IS e risolvendo per Y, si
arriva, dopo un po’ di calcoli, al seguente risultato:
̄
Y∗  m 1Ā  m 2 M
dove si è posto:
m1 
1
1−c1−tbk/h
m2  m 1
m
b
h
̄ − cT̄  cTr  Ī  G
̄
Ā  C
m1 > 0 è il moltiplicatore della (componente esogena della)
spesa autonoma Ā; risulta più piccolo del moltiplicatore m
per la presenza del termine bk/h > 0 al denominatore.
m2 > 0 è il moltiplicatore dell’offerta di moneta.
La dinamica del modello
In pratica, l’aggiustamento dei due mercati avviene con velocità
molto diverse: quello del mercato della moneta è quasi istantaneo;
quello del mercato dei beni è relativamente lento.
r 

Perciò il sistema prima si porta sulla LM e poi “scorre”
lungo Yla
LM fino a raggiungere anche l’equilibrio nel mercato dei beni.
Si veda il GRAFICO:
r
In Y0 si ha L < M; perciò
LM
IS
scende il tasso di interesse
(∆r < 0) fino a che si arriva
Y0
Y*
sulla LM;
a questo punto
crescono gli investimenti e, con
loro, la spesa aggregata, fino a
che si arriva nell’equilibrio Y*.
0
Y
Politica fiscale e retroazione monetaria
Nel modello IS-LM una variazione della spesa autonoma
(per esempio ∆G > 0) influenza l’equilibrio del prodotto Y.
∗
L’effetto è positivo : ∂Y
 m1  0
∂G
ma è minore che nel modello reddito-spesa: m1 < m.
∆G > 0 sposta la IS di un ammontare pari a m∆G; ma sale anche
il tasso di interesse di equilibrio, che deprime il livello di I.
Si ha perciò ∆Y* = m1∆G < m∆G.
ISN
r
Retroazione monetaria: ΔY  0
ISV
LM
→ kΔY  0 → hΔr  −kΔY →
rN
→ Δr  0 → ΔI  0
Essa dipende da tre grandezze: rV
m∆G
∂L
∂r
1
∂I
 k ∂L  − h
 −b
∂Y
∂r
Appunto bk/h.
0
YV
YN
Y
Politica monetaria ed “effetto Keynes”
Nel modello IS-LM l’equilibrio del prodotto Y è influenzato anche
da una variazione dell’offerta di moneta (per esempio ∆M > 0).
∗
L’effetto è positivo : ∂Y
 m2  0
∂M
L’aumento di M sposta in basso la LM, il tasso di interesse
scende e il prodotto di equilibrio aumenta.
Il meccanismo di trasmissione è:
ΔM  0 → L  M → ΔP b  0 → r
LMV
IS
→ Δr  0 → ΔI  0 → ΔE  0
LMN
che è noto come “effetto Keynes”
rV
La sua dimensione dipende da
quanto la manovra fa scendere
rN
r e da quanto I reagisce alla
diminuzione di r ossia da −1/h
0
(L→r) e −b (r →I)
Y Y
Y
V
N
Politica economica
Nel modello IS-LM l’equilibrio del prodotto Y è influenzato dalla
politica economica.
(o fiscal policy): manovra di G, Tr, T̄ e t;
agisce spostando la IS. È meno efficace che nel modello
reddito-spesa per la presenza della retroazione monetaria.
POLITICA MONETARIA : manovra di M (attraverso gli strumenti
di controllo dell’offerta di moneta); agisce spostando la LM.
POLITICA DI BILANCIO
L’efficacia delle due politiche dipende dalle inclinazioni delle due
∂I ), meno efficace è la
curve: (1) più è ripida la IS (più bassa è ∂r
politica monetaria; (2) più ripida è la LM (più bassa è ∂L
), meno
∂r
)
efficace è la politica fiscale; (3) più piatta è la LM (più alta è ∂L
∂r
meno efficace è la politica monetaria e più efficace quella fiscale.
La trappola della liquidità
Consideriamo ora un caso limite in cui il tasso di interesse è
particolarmente basso, ciò implica che il costo opportunità di
detenere moneta è praticamente nullo.
L’aumento di M sposta la LM a destra, ma il tasso di interesse
non varia e così il prodotto di equilibrio.
Aumenta l’offerta di
moneta, ma gli individui
non domandano titoli ed
il tasso di interesse non
varia e così investimenti
e domanda. Siamo di
fronte alla cosiddetta
Trappola della liquidità
r
rN = rV
0
IS
LMV = LMN
YV =YN
Y
Spiazzamento e politica accomodante
Consideriamo un equilibrio iniziale YV e rV nel modello IS/LM.
Un aumento della spesa pubblica (politica fiscale) sposta la IS a
destra, l’aumento del reddito incrementa però la domanda di
moneta (si crea un eccesso di domanda), ciò fa ridurre la
domanda di titoli e incrementa a r2, si riducono gli investimenti.
L’aumento della spesa
pubblica riduce la spesa
r
ISN
privata (spiazzamento),
ISV
LMV LMN
ciò ne riduce l’efficacia (il
r2
reddito aumenta meno).
Se la banca centrale però
rN = rV
aumenta l’offerta di moneta
(politica monetaria), il tasso
di interesse non varia.
0
Y Y Y
Y
V
La politica monetaria è accomodante.
2
m∆G
N
Possibili sviluppi del modello IS-LM
Nel modello IS-LM la politica economica è “onnipotente”: può
sempre portare Y* (e anche r* ) al livello desiderato, modulando
opportunamente politica di bilancio e politica monetaria.
Le cose, per la politica economica, diventano meno semplici
quando si passa a considerare versioni più evolute del modello.
POSSIBILI SVILUPPI:
1. Introduzione di shock (disturbi stocastici) che colpiscono la
spesa autonoma e/o la domanda di moneta.
2. Distinzione tra due tassi di interesse: uno a lungo termine
(nella IS) e uno a breve termine (nella LM).
3. Il modello IS-LM di un’economia “aperta ” alle transazioni
(prodotti e titoli) col resto del mondo.
4. Effetti sul modello di un cambiamento del livello dei prezzi P.