Otzenhausen 2013 - Diario di un`esperienza

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Otzenhausen 2013 - Diario di un`esperienza
Otzenhausen 8 settembre – 14 settembre 2013
Diario di un’esperienza multiculturale
Gli studenti del Majorana hanno trascorso una settimana con i loro compagni tedeschi presso
l’accademia europea di Otzenhausen in Germania a discutere sul tema della sostenibilità
ambientale. Prodotti, relazioni e discussioni si sono svolti prevalentemente in lingua inglese.
Durante la settimana, i ragazzi hanno avuto momenti assembleari con relazioni frontali alternate da
lavori di gruppo.
Dai loro appunti:
Conferenza iniziale
Cosa significa sostenibilità?
Per esempio, significa raccolta differenziata.
Definizione di sviluppo sostenibile: soddisfare le proprie esigenze, senza compromettere il diritto
delle future generazioni.
Vengono soddisfatte le esigenze di tutti? Sappiamo che non tutti, già oggi, non hanno accesso alle
risorse, figuriamoci in futuro… eppure, quando si parla di sostenibilità, si parla di tutte le
generazioni future.
Esiste un triangolo della sostenibilità, le cui dimensioni sono economia, ecologia e società che
devono essere in equilibrio. La dimensione più importante e più delicata è quella ecologica, perché
solo preservando l’ecologia possiamo garantire le altre due dimensioni. Quindi, è decisivo che
l’uomo protegga l’ambiente e continui a garantire le condizioni di vita più adeguate per tutti.
Dobbiamo sentirsi responsabili della vita sulla terra: siamo noi che dobbiamo decidere se e come
vogliamo continuare a vivere su questo pianeta. Questo è un elemento che ci unisce tutti, in tutti i
paesi della terra.
Quando si parla di sostenibilità, bisogna ragionare per sistemi; ogni sistema cerca di rimanere
stabile, in equilibrio, ma ci sono fattori esterni che mettono il sistema sotto pressione. Quando la
pressione cresce troppo, si arriva a un “tipping point”, a partire dal quale il sistema cambia. Nella
natura dobbiamo fare di tutto per non arrivare al tipping point, altrimenti non riusciamo a garantire
le giuste condizioni di vita per tutti. Per non arrivare a questo punto, bisogna cercare di compensare
tutte le azioni che facciamo e che mettono il sistema terra sotto pressione. A tutti noi viene richiesto
di essere attenti all’uso consapevole e giusto delle risorse della terra.
In occidente, consumiamo molte risorse, troppe risorse. E solo il 20% delle risorse usate rimane in
uso per più di un anno; se tutti usassero le risorse come le usiamo noi, avremmo bisogno di tre
pianeti Terra; ciò significa che dobbiamo ridurre e razionalizzare l’uso delle risorse.
Ogni oggetto prodotto ha un suo Zaino Ecologico, che dipende dalla quantità di risorse utilizzate
per produrlo; quando acquistiamo un prodotto, dovremmo sempre pensare alla quantità di risorse
utilizzate per ottenere un certo prodotto.
Immagine della terra di notte dallo spazio: se si realizzasse una foto senza nuvole, vedremmo che
l’Africa è completamente buia, mentre le città europee e nord-americane sono piene di luci. Il
Giappone oggi è molto meno illuminato che nel passato; dopo il disastro nucleare, infatti, i reattori
nucleari sono stati spenti ed è stato possibile farlo perché ora di notte tutte le luci in Giappone
vengono spente. Dunque, per un uso migliore delle risorse delle risorse bisogna cambiare i
comportamenti e non è cosa facile da fare. Ognuno di noi crede che il mondo non possa essere
diverso da come noi lo conosciamo e un cambiamento di comportamento è molto difficile: temiamo
che dopo il cambiamento, il mondo finisca. Anche se razionalmente siamo consapevoli
dell’importanza e della necessità di cambiare i nostri comportamenti, il cambiamento ha a che fare
anche con componenti psicologiche, che non è sempre facile gestire e controllare.
Altra cosa da considerare è che ciò che riusciamo a fare noi è precluso a moltissime persone; le
persone che usano l’aereo sono solo 25 milioni di persone.
Una componente sociale della sostenibilità è l’aumento della popolazione; la popolazione aumenta
in Africa e nei paesi poveri perché i giovani garantiscono il mantenimento della popolazione più
anziana.
Un’altra componente della sostenibilità è l’uso del terreno: uso degli OGM o no? Uso dei
fertilizzanti o no?
Un altro aspetto da considerare è quello che riguarda i cambiamenti climatici. Il clima sta
cambiando; la temperatura media della terra sta aumentando e ora è di circa 14°C e ciò determina
conseguenze problematiche. Lo scioglimento dei ghiacciai sulle terra determina l’innalzamento del
livello dei mari, con evidenti conseguenze sulla vita di tutti noi.
Un altro aspetto è l’accesso all’acqua potabile. Il consumo di acqua è aumentato moltissimo
soprattutto perché l’agricoltura richiede molta più acqua che in passato. Per produrre carne è
necessaria un’enorme quantità di acqua e ciò toglie acqua al budget di acqua mondiale. Ridurre il
consumo di carne, pertanto, sarebbe un comportamento da adottare necessariamente per ridurre il
consumo di acqua.
In conclusione, ci siamo allontanati troppo dalla natura e non ne conosciamo più le esigenze.
Inoltre, dobbiamo considerare che non sempre il consumo di risorse riesce a rendere migliore la
nostra vita; dovremmo arrivare a capire che non c’è bisogno di consumare troppe risorse per
garantirci una vita felice e gratificante.
Pomeriggio
I ragazzi lavorano con i vocaboli, dividendoli in aree semantiche: vocaboli che riguardano
Economia (fair trade, working standards, promoting renewable energy, support of education and
training), Ecologia ( protection of biodiversity, ….) e Sociale (ensure nutrition supply, elimination
of inequality, equal opportunities, health protection, right to political partecipation).
Gioco di gruppo: cosa farei se avessi 100.000 euro?
Dopo il coffee break, si creano cinque workshops per discutere i seguenti argomenti: cibo, acqua,
tempo libero, vacanze, scuola, allo scopo di riflettere su cosa abbiano a che fare questi ambiti con la
sostenibilità.
Acqua: i ragazzi riflettono sui comportamenti corretti che consentono di realizzare uno sviluppo
sostenibile in ognuno di questi ambiti.
Il commento finale è che la quotidianità nei due paesi è molto simile: sia in Germania sia in Italia si
fanno cose che ci mettono in condizione di consumare troppe risorse, risorse che non abbiano
completamente ma che andiamo a cercare in altri continenti. Gli europei sono sempre stati molto
bravi ad appropriarsi di risorse non loro. Oggi cominciamo a capire che non è più possibile fare così
e gli altri popoli vogliono usare in autonomia le loro risorse. Inoltre, se noi europei abbiamo
maturato la consapevolezza di dover cambiare i nostri comportamenti, altri popoli, che accedono
per la prima volta alle risorse, non sono d’accordo su questa necessità.
Martedì 10 settembre
I ragazzi vengono divisi in gruppi e cominciano a lavorare in tre workshop. Alla fine dei lavori
vengono prodotte tre presentazioni sui seguenti temi: Impronta ecologica (presentazione power
point), Valutazione dei consumi energetici in casa ( filmato girato dai ragazzi), Produzione del cibo:
cosa mangi a colazione? ( cartellone e filmato girato in classe).
Mercoledì 11 settembre
Gita a Lussemburgo e a Treviri.
Giovedì 12 settembre
Presentazioni delle foto scattate a Treviri il giorno prima.
Feedback dei ragazzi: le tue aspettative sono state soddisfatte? C’è ancora qualcosa che desideri che
venga fatto? I ragazzi si dicono tutti molto soddisfatti, anche se emerge ancora una volta da parte di
qualcuno il desiderio di parlare ancora di più in inglese.
Compito finale:
1. identificare i tre problemi più rilevanti rispetto allo sviluppo sostenibile e che è necessario
risolvere entro il 2030, chiarendo se si tratta di problemi regionali, europeo o globali
2. proporre soluzioni a livello personale e associativo, a livello politico e a livello tecnologico;
in tutti i casi, bisogna valutare gli ostacoli per l’applicazione di queste soluzioni e i pro e i
contro di ogni soluzione
3. valutare il proprio personale contributo per la soluzione del problema.
Alla fine del lavoro verrà prodotta una presentazione, da mostrare a tutti entro le 11 di domani
mattina.
Venerdì 13 settembre
Il primo gruppo simula una conferenza sui temi ambientali: vengono discussi tre problemi
(shortage of energy, lack of water, pollution of the air), le possibili soluzioni a livello locale e
globale, facendo riferimento alle soluzioni politiche e tecnologiche e ai contributi che ognuno di noi
può dare alla soluzione di questi problemi.
Il secondo gruppo illustra una presentazione in power point.
Il terzo gruppo illustra ancora una presentazione, con filmato in inglese e due video girati dal
gruppo.
Il quarto gruppo presenta ancora un lavoro in power point con cartellone.
Il quinto gruppo presenta un lavoro in power point.
Nel pomeriggio vengono tirate le conclusioni.
Il responsabile del seminario si dice soddisfatto e addirittura ammirato di come i ragazzi hanno
lavorato in questa settimana.
Viene fatta una valutazione sui contenuti affrontati dai ragazzi nelle loro presentazioni finali e il
responsabile, Michael, fa qualche rettifica su alcune informazioni contenute in tali presentazioni.
In particolare, di fronte all’auspicio espresso dai ragazzi di usare mezzi di trasporto alternativi,
Michael dice che al momento non c’è alternativa all’uso del petrolio per la mobilità. E questo
coinvolge problemi ecologici, ma anche economici: il petrolio costerà sempre più e sempre meno
persone potranno permetterselo.
Il responsabile sottolinea la connessione tra i fattori economici, ecologici e sociali, che non va mai
trascurata quando si pensa a possibili soluzioni al problema della sostenibilità.
Un’altra osservazione riguarda la differenza tra cambiamenti climatici e buco dell’ozono: sono due
problemi diversi. Il buco dell’ozono è legato all’uso di gas propellenti, mentre i cambiamenti
climatici sono legati all’uso di CO2 e di metano, gran parte del quale è prodotto dai bovini; se
tagliamo il consumo di carne, diminuisce il numero dei bovini e quindi scende il livello di metano.
Un’ultima osservazione riguarda l’invito a votare per partiti che siano credibili e coerenti sui temi
della sostenibilità; i ragazzi vengono sollecitati a essere cittadini e consapevoli, che abbiano il pieno
controllo della propria vita e che usino pienamente le proprie capacità intellettuali, che sono tante e
che sono preziose.
Ed ora ci attende il prossimo incontro!!!!!!