Il fondamentale ruolo delle associazioni dei consumatori e degli
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Il fondamentale ruolo delle associazioni dei consumatori e degli
Il fondamentale ruolo delle associazioni dei consumatori e degli utenti: le nuove frontiere dei diritti fondamentali. di Francesco Marescalco* La vicenda – Forse non tutti sanno che oggi i consumatori non sono più soli! A difendere le loro ragioni ci sono infatti delle associazioni ( a livello nazionale e locale) che rappresentano i loro interessi. Anzi, si può tranquillamente affermare, senza tema di smentite, che le battaglie più significative per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti, hanno trovato la loro origine, prima ancora che nei movimenti spontanei dei cittadini, nelle iniziative delle associazioni. Il legislatore del 1998, di fronte al crescere del fenomeno, non poteva non considerare normativamente tale aspetto. Ciò è avvenuto con la fondamentale legge 30 luglio 1998, n. 281, meglio nota come “statuto del consumatore”. I diritti fondamentali dei consumatori e degli utenti - L’art. 1 della menzionata legge stabilisce che acquistano piena e chiara rilevanza giuridica i diritti e gli interessi individuali dei consumatori e degli utenti, e ciò in conformità ai principi contenuti nei trattati istitutivi delle Comunità europee e nel trattato dell’Unione europea, oltre che naturalmente, nella normativa comunitaria derivata. Tali interessi vengono difesi anche in forma collettiva ed associativa attraverso la cruciale intermediazione di enti che, per statuto perseguono come finalità esclusiva, quella della tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori e degli utenti. Ai consumatori e agli utenti sono riconosciuti alcuni diritti fondamentali. Essi sono: a) la tutela della salute; b) la sicurezza e la qualità dei prodotti e dei servizi; c) una adeguata informazione ed una corretta pubblicità; d) l’educazione al consumo; e) la correttezza, la trasparenza e l’equità nei rapporti contrattuali concernenti beni e servizi; f) la promozione e lo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti; g) l’erogazione dei servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza. Il potere decisionale delle associazioni di consumatori e utenti - Tutti questi diritti c.d. “fondamentali”, vengono dunque trattati a due livelli: quello individuale e quello associazionistico. Naturalmente, fra l’uno e l’altro esiste una strettissima sinergia, in quanto le istanze della società civile vengono recepite dalle associazioni dei consumatori che amplificano la singola vicenda, e attraverso un ente ad hoc, il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, proiettano tali questioni nei “palazzi del potere”. La voce del singolo resterebbe altrimenti isolata! L’associazione serve a rendere il problema del singolo, un problema che virtualmente può interessare l’intera collettività. Questa osmosi attribuisce al cittadino una più compiuta tutela, scardinando sostanzialmente il tradizionale concetto di rappresentanza politica che si realizza attraverso il voto. Oggi dunque, il cittadino, attraverso il filtro associativo, ha potere decisionale e contribuisce anch’egli direttamente alla definizione della politica locale e nazionale. La legittimazione ad agire delle associazioni di consumatori ed utenti - C’è poi anche un altro aspetto che deve essere considerato. L’art. 3 della legge 281/1998 attribuisce alle associazioni dei consumatori la legittimazione ad agire a tutela degli interessi collettivi, richiedendo all’autorità giudiziaria competente: a) provvedimenti di carattere inibitorio, volti a reprimere gli atti ed i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori; b) provvedimenti volti a correggere o eliminare gli effetti dannosi delle violazioni accertate; c) provvedimenti che ordinano la pubblicazione di tali statuizioni. Tali poteri sono attributi però soltanto a quelle associazioni di consumatori iscritte in un apposito elenco istituito presso il Ministero delle Attività Produttive. Rilievi conclusivi – Alla luce di queste considerazioni dunque oggi si può veramente affermare e con piena cognizione di causa, che il consumatore non è più solo. La tutela che il legislatore ha offerto alla collettività è effettiva e penetrante. Essa si muove contestualmente su due fronti. L’uno, di carattere preventivo – decisionale, attraverso l’attività del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, l’altro di carattere repressivo, attraverso la possibilità di rivolgersi direttamente all’autorità giudiziaria, al fine di sradicare a monte determinati comportamenti lesivi di diritti, a giusta ragione, ritenuti fondamentali. (avvocato civilista esperto in diritto dei consumi)