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///cesiimp Settembre 2014 Mauritius Indice di rischio paese: AA- (2,75) Dati principali Popolazione totale (stima, luglio 2014): 1.331.155 PNL pro-capite PPP in dollari USA (stima, 2013): 16.777 Indice di Sviluppo Umano (stima, 2013): 0,771 Rapporto debito PIL % (stima, 2013): 58,1 Principali trattati e convenzioni internazionali multilaterali in materia di riconoscimento di sentenze arbitrali o giudiziali internazionali: WB-ICSID; MIGA; CREFAA Principali gruppi armati nel paese: Nessuno Mauritius possiede una delle economie più prospere e diversificate di tutto il continente africano. Le attività economiche sono incentrate principalmente sul turismo, il settore finanziario, l’agricoltura (canna da zucchero, thè e vaniglia) e l’industria alimentare e tessile. Il paese ha un livello di tassazione assai contenuto e un sistema orientato alla facilitazione delle attività d’impresa che lo rende una piattaforma perfetta per investire nel continente africano. Mauritius è governata dall'Alliance de l'Avenir, una coalizione di centro-sinistra guidata dal primo ministro Navinchandra Ramgoolam, che ha conquistato la maggioranza dei seggi all’assemblea nazionale nelle elezioni del 2010, giudicate libere e corrette dagli osservatori internazionali. Le forze di sicurezza sono state responsabili di alcuni episodi di abuso ai danni di persone sospettate di reato e detenuti. Il governo, ha in ogni caso esercitato un controllo efficace, perseguendo e punendo i responsabili di tali atti. 1. Divario tra sviluppo sociale e sviluppo economico, punti: 1,25/4 2. Violazioni dei diritti umani, punti: 0,5/4 Cesiimp © 2014 tutti i diritti riservati LIBERTA’ POLITICHE E ASSOCIATIVE I) Libertà di scegliere il proprio governo Mauritius è governata dall’Alliance de l'Avenir, una coalizione di centro-sinistra guidata dal primo ministro Navinchandra Ramgoolam, che nelle elezioni del 2010, le ultime tenutesi nel paese, ha conquistato quarantuno dei sessantadue seggi in palio all’assemblea nazionale. Le elezioni sono state giudicate libere e corrette dagli osservatori internazionali. Il sistema elettorale del paese è estremamente inclusivo e sensibile agli interessi politici dei gruppi minoritari: otto dei settanta del parlamento vengono infatti assegnati ai candidati non eletti rappresentanti le minoranze del paese, attraverso un sistema chiamato “sistema del miglior perdente”. Tuttavia, questo sistema è basato su quote riferite al censo del 1972, che non sono aggiornate. Oltre a questo, alcuni candidati hanno denunciato l’abitudine di distribuire doni agli elettori da parte di alcuni candidati e il fatto che alcuni materiali usati durante le elezioni non erano disponibili in creolo, la lingua parlata dal novanta percento della popolazione. Durante le elezioni del 2010, i partiti politici non hanno subito interferenze o limitazioni di alcun tipo, ma i partiti di opposizione si sono lamentati del fatto che la MBC TV, la televisione di stato, abbia favorito il partito al governo. II) Libertà di riunione e di associazione La costituzione sancisce il diritto alla libertà di riunione e associazione. A differenza che in passato, le elezioni più recenti sono state molto pacifiche e non ci sono stati casi di violenza di alcun tipo ai danni di membri o leader dei partiti d’opposizione. GIUSTIZIA E OPERATO DEGLI APPARATI DI SICUREZZA I) Uccisioni arbitrarie / arresti, detenzioni sequestri e sparizioni politicamente motivati / torture e altri trattamenti degradanti perpetrati da parte degli apparati di sicurezza Le forze di polizia di Mauritius, le uniche forze di sicurezza presenti nel paese, sono un corpo ben addestrata e professionale, all’interno del quale non si registrano particolari problemi di corruzione. II) Arresti e detenzioni arbitrarie, funzionamento dell’apparato giudiziario La costituzione e le leggi del paese stabiliscono che gli arresti debbano avvenire solo dietro mandato emesso dalla magistratura e basato su indizi sufficienti, fatti salvi i casi di flagranza di reato. I sospetti fermati devono essere condotti davanti a un magistrato distrettuale entro quarantotto ore dall’arresto. La polizia di solito rispetta questi diritti, sebbene occasionalmente ritardi i contatti dei detenuti con i loro avvocati. Alle persone arrestate di solito è data immediata possibilità di contattare la propria famiglia, anche non sempre questo diritto è garantito a chi non ne è al corrente. I sospetti possono essere tenuti in stato di arresto senza accuse fino a una settimana, passata la quale possono chiedere a un giudice la libertà temporanea su cauzione. I tribunali di solito concedono questa possibilità per la maggior parte dei reati. A causa del lavoro accumulato e dell’impossibilità di pagare le cauzioni necessarie per accedere alla libertà temporanea, circa il quarantanove percento della popolazione carceraria risulta in attesa di giudizio. Il tempo di attesa medio per un processo è di circa due anni. La magistratura è indipendente e professionale, gli imputati godono della presunzione di innocenza e i processi sono pubblici. Gli imputati hanno la possibilità di consultare tempestivamente il loro avvocato. Un avvocato d’ufficio è fornito agli imputati in stato d’indigenza a spese dello stato per i reati più gravi. Agli imputati è dato tempo adeguato per preparare la loro difesa, la possibilità di interrogare i testimoni dell’accusa e far comparire testimoni propri, e di ricorrere in appello contro le decisioni avverse. Gli imputati hanno il diritto di restare in silenzio e di dichiararsi non colpevoli. III) Condizioni di vita della popolazione carceraria I centri di detenzione del paese non sono all’altezza degli standard internazionali, soprattutto per via del sovraffollamento, che però non raggiunge lontanamente i livelli degli altri paesi del continente africano. Ad esempio, nella prigione centrale di Beau Bassin, la più grande del paese, all’inizio del settembre 2013, si trovavano 1.346 prigionieri su una capienza massima di 1.064. I mezzi di comunicazione riferiscono di Cesiimp © 2014 tutti i diritti riservati carenze igieniche e sanitarie all’interno della stessa prigione. Tuttavia, non risulta che in nessuno degli istituti penitenziari del paese vi siano situazioni tali da mettere a rischio la vita o la salute dei detenuti. IV) Lotta alla corruzione nel settore pubblico La legge prevede sanzioni penali per gli atti di corruzione nella pubblica amministrazione. Tuttavia, alcuni pubblici funzionari se ne rendono occasionalmente responsabili. Nel corso del 2013, la commissione indipendente contro la corruzione (ICAC) ha ricevuto ottantaquattro denunce, riguardanti le forze di polizia. Di queste, trentasette, relative soprattutto a casi di concussione, sono rimaste sotto inchiesta nel corso dell’anno. LIBERTA’ DI ESPRESSIONE La costituzione e le altre leggi di Mauritius garantiscono la libertà di parola e di stampa. Tuttavia, il governo non sempre rispetta questi diritti. Esistono diversi mezzi di informazione indipendenti che esprimono un’ampia varietà di punti di vista, ma alcuni esponenti della stampa mauriziana denunciano censure da parte dell’autorità giudiziaria e vessazioni da parte della polizia quando trattano questioni di rilevanza politica. Il governo possiede l’unica rete televisiva del paese, MBC TV. La rete televisiva pubblica è accusata dai partiti dell’opposizione e dai mezzi di comunicazione di essere filogovernativa e informare in modo scorretto sui dibattiti parlamentari. Le reti straniere sono disponibili via satellite o tramite cavo. Le limitazioni normative imposte agli investitori esteri nel settore dei mezzi d’informazione (in base all’Independent Broadcasting Authority Act del 2000) continuano a costituire un deterrente allo stabilimento nel paese di stazioni televisive indipendenti. 3. Conflitti armati, presenza o attività di gruppi armati e rischio terroristico, punti 0/5 Mauritius non è stata né nel presente né nel passato interessata da episodi di terrorismo di alcun tipo. Non risultano presenti organizzazioni di opposizione armata di qualsiasi matrice, politica, etnica o religiosa. Il livello di conflittualità politica è basso, e nelle ultime elezioni politiche e amministrative non si sono registrati episodi violenti. Il rischio terroristico nel paese è da considerarsi basso. Non risultano contenziosi internazionali in atto con paesi terzi, suscettibili di evolvere in conflitti armati. Mauritius non ha forze armate, e la sicurezza del paese è garantita dalle forze di polizia. 4. Sfiducia nelle istituzioni e percezione della corruzione, punti: 0/4 5. Rischio finanziario paese, punti: 1/5 6. Difficoltà di fare business nel paese, punti: 0/3,25 7. Espropriazioni di patrimoni o misure equivalenti (attuate dallo stato negli ultimi dieci anni), efficacia del sistema giudiziario nel garantire il rispetto dei diritti scaturenti dai contratti e restrizioni al rimpatrio degli utili d’impresa, capitali e ad altri trasferimenti verso l’estero, punti: 0/8 Gli investimenti a Mauritius sono regolati dalla legge sulla promozione degli investimenti del 2000. Le norme che regolano gli investimenti sono conformi all’accordo dell’organizzazione mondiale del commercio sulle misure che riguardano gli investimenti, relative al commercio (o TRIMs). Le leggi sugli investimenti non sono discriminatorie nei confronti degli investimenti esteri, tranne che nei settori delle trasmissioni televisive, della produzione dello zucchero e in alcune attività nel settore turistico. Per investire in questi settori, gli investitori esteri devono richiedere un permesso alle autorità competenti prima di iniziare le operazioni. Le attività imprenditoriali possono essere condotte in varie forme, con la costituzione di imprese individuali, in partnership con soggetti locali o creando società di capitali controllate al 100 percento. Cesiimp © 2014 tutti i diritti riservati Non risulta che negli ultimi dieci anni siano state effettuate espropriazioni di patrimoni produttivi o adottate misure equivalenti ai danni di proprietà di cittadini stranieri o multinazionali estere, né sembrano essere attualmente in atto programmi che prevedano l'esproprio totale o parziale di patrimoni produttivi stranieri. La costituzione di Mauritius contiene disposizioni specifiche che proteggono la proprietà privata dalle nazionalizzazioni. Il governo, in generale, non interferisce su questioni commerciali. Il sistema giuridico di Mauritius è principalmente basato sulla common law britannica e il codice civile francese. Un tribunale specializzato in materie commerciali è stato costituito nel 2009, per rendere più celere la risoluzione dei contenziosi legali su questioni commerciali. Il sistema giuridico è in generale non discriminatorio e trasparente, e potere giudiziario è indipendente dal potere legislativo ed esecutivo. Mauritius è membro dell’International Center for the Settlement of Investment Disputes (ICSID), ha ratificato la Convention on the Recognition and Enforcement of Foreign Arbitral Awards (CREFAA) ed è membro della Multilateral Investment Guarantee Agency (MIGA). Nel paese non si registra alcuna presenza di vincoli o limiti al rimpatrio degli utili d'impresa, capitali o guadagni derivanti dalla liquidazione di capitali. Nessuna approvazione è necessaria per la loro effettuazione. Il governo di Mauritius ha rimosso i controlli sullo scambio di valuta nel 1994. Il Centro Studi per l'Internazionalizzazione delle Imprese (Cesiimp) è un'azienda di servizi di consulenza alle imprese specializzata nella valutazione e nella risposta a una molteplicità di rischi di natura politica, economica e sociale. Produciamo analisi per le imprese in contesti internazionali, tenendo conto di un ampio spettro di rischi, forniamo servizi di comunicazione e informazione localizzati, compresi siti web, e supportiamo strategie di CSR in paesi a medio e alto rischio. Contatti: e-mail [email protected] – www.cesiimp.com -Tel. 339 3211248 Cesiimp © 2014 tutti i diritti riservati