aprile47 - Federazione Nazionale Assicuratori

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aprile47 - Federazione Nazionale Assicuratori
FEDERAZIONE NAZIONALE ASSICURATORI
documento riservato alle RSA-FNA di Roma
aprile47
BBO
OXX D
D’’IIN
NFFO
OR
RM
MAAZZIIO
ON
NEE
SETTEMBRE 2008
1.
INTRODUZIONE
2.
IL CREDITO SUBPRIME
2.1
2.2
DEFINIZIONI
TIPOLOGIE DI CREDITO
3. L’EVOLUZIONE DELLA PARABOLA
SUBPRIME
subprime
1
…l’ insostenibile
leggerezza
della finanza creativa
3.1
IL RAMO ASCENDENTE
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.1.4
L’IMPIANTO NORMATIVO
LA CARTOLARIZZAZIONE
I TASSI
LE REGOLE DEL MERCATO DEI MUTUI
3.2
IL RAMO DISCENDENTE
3.2.1
3.2.2
3.2.3
3.2.4
3.2.5
L’IMMOBILE, GARANZIA INSUFFICIENTE
LA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE
QUANDO I SUBPRIME HAN FATTO BOOM....
LE RIPERCUSSIONI GLOBALIZZATE
L’ 11 SETTEMBRE FINANZIARIO
APPENDICE
CREDIT SCORE
CARTOLARIZZAZIONE
1
Fonti principali: Sole24ore, Repubblica, Corriere della Sera, altre
SUBPRIME
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ASSICURATORI
Settembre 2008
1.
INTRODUZIONE
le SVP
che realizzavano buoni utili o, in alternativa,
entravano in possesso di immobili dai prezzi
2
aumentati ;
Una volta le Banche si assumevano i rischi dei
prestiti concessi ai clienti avendo, così, (anche) la
situazione sotto controllo.
Oggi le cose vanno diversamente.
i mutuatari inadempienti
che avevano vissuto nella casa dei loro sogni,
per qualche tempo e a costi contenuti.
Grazie alla CARTOLARIZZAZIONE (vedi appendice),
Società specializzate
spezzettano,
assemblano e
indirizzano i crediti verso Fondi o Banche
che, a loro volta,
per recuperare
l’investimento in fretta, trasferiscono i crediti ai
portafogli del mercato globale, sotto forma di
OBBLIGAZIONI.
Il SISTEMA appena tracciato, riduce la solvibilità dei
debitori ad un p r o b l e m a s e c o n d a r i o.
Perché chi concede un credito, sa di poter
trasferire, al mercato, importo e rischio.
Come ci mostra la storia, i cicli si invertono.
E così è stato per i SUBPRIME a causa di 2 eventi,
imprevedibili e, disgraziatamente, concomitanti:
la discesa dei prezzi del mercato immobiliare
l’aumento dei tassi.
I primi a saltare
sono stati i FONDI
ad alto rischio,
come gli HEDGE.
Ed è così che, negli anni d’oro del settore
immobiliare statunitense, si è affermata
l’
industria del mutuo fondiario con
Società
specializzate che hanno preso a prestito denaro a
costo basso in Oriente (Giappone, per lo più),
concedendo mutui a tutti.
Poi le Banche
che,
come
PARIBAS,
sono
state costrette a sospendere le attività su FONDI
3
che investivano in ABS .
Poi, tanti investitori qualunque.
Anche a soggetti finanziariamente poco affidabili.
I mutui ad alto rischio (SUB PRIME), venivano
rapidamente
a
Finanziarie
specializzate (SVP - SPECIAL VEHICLE PURPOSE),
le quali, in caso di inadempienza, si incaricavano
delle azioni legali necessarie per appropriarsi
degli immobili in garanzia.
CARTOLARIZZATI
Rivalutatisi, nel frattempo.
Inizialmente circoscritta ad un unico mercato, la
crisi si è allargata rapidamente diffondendo panico
nelle Borse dove l’effetto domino del ribasso ha
colpito indistintamente anche i titoli in buona
salute.
Fino ad arrivare al 11 SETTEMBRE FINANZIARIO di
questi giorni.
Che, probabilmente, non ha completato il suo
ciclo di 24 ore.
La filiera ha fatto guadagnare proprio tutti:
i Finanziatori asiatici
le Società di mutui
2 a differenza che in Italia, negli Stati Uniti le operazioni di
rivalsa attraverso l’immobile a garanzia su chi non paga
sono molto più agevoli. Anche per questo motivo si
concedono mutui per l’intero valore della casa a
soggetti con scarse garanzie.
3 ASSET BACKED SECURITIES, strumenti finanziari emessi a
fronte di operazioni di cartolarizzazione di crediti
che vendevano denaro con buoni profitti;
SUBPRIME
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2.
IL CREDITO SUBPRIME
2.1
DEFINIZIONI
Nel circuito SUBPRIME, assumendo un rischio
elevato di credito derivante dalla scarsa
affidabilità dei debitori, i finanziatori fanno fronte a
questi rischi applicando condizioni meno
favorevoli di quelle praticate nell’analogo contesto
prime.
Nel MERCATO DEI CAPITALI, il RISCHIO è bilanciato
da un PREMIO.
Queste condizioni includono tassi di interesse,
parcelle e premi più elevati
Un investitore che compra AZIONI, si aspetta un
rendimento più elevato di quello atteso da chi
compra TITOLI DI STATO.
La regola vale anche per i prestiti.
2.2
La tipologia SUBPRIME comprende più strumenti di
credito:
Negli Stati Uniti, con
SUBPRIME o
B-PAPER O
NEAR-PRIME O
SECOND CHANCE
sono indicati quei prestiti concessi a soggetti che
non possono avere accesso a tassi più favorevoli
nel mercato del credito.
A partire dagli anni 90, le Aziende emittenti hanno
offerto CARTE DI CREDITO SUBPRIME a soggetti con
un basso punteggio di credito.
Queste carte partono con
Il termine SUB-PRIME, pertanto, è utilizzato in
relazione alle caratteristiche di chi contrae un
prestito che ha uno SCORE inferiore a 620
(metodo FICO – cfr. APPENDICE).
bassi limiti di credito,
tariffe alte
tassi di interesse che possono
superare il 30%.
Stando alla guideline del DIPARTIMENTO DEL
TESORO AMERICANO, il fronte del debito subprime
è costituito da soggetti legati ad una varietà di
caratteristiche di rischio come:
più pagamenti di crediti pregressi
effettuati oltre 30 giorni dopo la scadenza
negli ultimi 12 mesi,
pagamenti effettuati 60 giorni oltre la
scadenza negli ultimi 36 mesi,
insolvenza su un mutuo negli ultimi 2
anni,
carte di credito
mutui,
prestiti d'auto.
► CARTE DI CREDITO SUBPRIME
I debitori SUBPRIME (o clienti NINJA - no income,
no job, no assets -) hanno un basso punteggio
di credito ( CREDIT SCORE ) per storie creditizie di
inadempienza.
TIPOLOGIE DI CREDITO
A differenza del circuito PRIME, ai clienti SUBPRIME
non viene accordato un periodo di tolleranza in cui
i pagamenti possano essere ancora effettuati
senza extra-costi.
E la circostanza alimenta, talvolta, una spirale
negativa: una volta addebitati sul conto, gli importi
di mora potrebbero portare il credito a superare il
plafond previsto comportando penali ulteriori e
determinando maggiori guadagni per gli enti
erogatori.
Nonostante le condizioni praticate, il mercato è
diventato concorrenziale e, dal 2006, le Società di
credito, costrette a rendere le loro offerte più
appetibili, hanno immesso sul mercato nuove
che include, anche, problemi più gravi come avvisi
di garanzia, pignoramenti, e bancarotta.
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CARTE SUBPRIME con interessi che partono dal
9,9% per arrivare, anche, al 24%.
3. L’EVOLUZIONE DELLA PARABOLA SUBPRIME
Tenendo presente i cicli brevi di rilascio di dati
sulla Clientela da parte delle società di CREDIT
REPORTING (una sorta di CENTRALE RISCHI), se i
debiti venissero saldati con regolarità, le CARTE DI
CREDITO SUBPRIME possono costituire un aiuto a
migliorare un score basso.
3.1
IL RAMO ASCENDENTE
3.1.1
IL CONTESTO NORMATIVO
Il
credito
SUBPRIME
nasce
dalla
deregolamentazione del sistema ipotecario
5
iniziata a partire dal 1982 con
► MUTUI IPOTECARI
Negli USA, i MUTUI SUBPRIME hanno proliferato a
partire dai primi anni del 2000.
l’abolizione della disposizione anti-usura
che limitava agli interessi esigibili di una
6
banca al 10% ;
Moody's indica che circa il
21% dei mutui contratti
dal 2004 al 2006 si sono
classificati
come
SUBPRIME, laddove, dal
1996
al
2004,
la
percentuale si attestava
intorno al 9%.
l’approvazione dell' ALTERNATIVE MORTGAGE
TRANSACTION PARITY ACT (ndr, di seguito
indicato con AMT ACT) che consentiva a
CASSE DI RISPARMIO e ad ISTITUTI FINANZIARI
autorizzati, di erogare prestiti a tasso
variabile anche per il mercato ipotecario.
Nel 2006, i MUTUI SUBPRIME raccoglievano per 600
mld US$ ovvero 1/5 dell’intero mercato
statunitense dei mutui per la casa.
I due eventi comportarono una trasformazione
delle regole del mercato dei mutui vigenti che, ai
tempi, in caso di acquisto di un immobile,
prevedevano
Varie tipologie:
la stipula di un mutuo trentennale,
a tasso fisso,
versando un acconto del 20%.
INTEREST-ONLY
per un periodo di tempo determinato (5 ÷ 10 anni),
vengono rimborsati, mensilmente, solo gli
interessi mentre il capitale viene restituito, in
un’unica soluzione, alla scadenza del mutuo;
3.1.2
PICK-PAYMENT
la forma consente di scegliere la tipologia di
pagamento mensile (pagamento pieno cioè
capitale e interessi, solo quota interessi,
pagamento minimo);
TASSO INIZIALE FISSO E POI VARIABILE
a partire dagli anni 90, è stata la tipologia più
4
diffusa. Comprende i cd. MUTUI 2-28 , di durata
trentennale dove,
nei primi due anni,
l’ammortamento prevede un tasso di interesse
basso. Per i 28 anni residui, il piano dei rimborsi
viene ricalcolato sulla scorta di un tasso più
elevato collegato, di norma, ad un INDICE.
4
sono praticate, anche, le varianti 3-27 e 5-25.
Il processo di trasformazione continuò quando, la
Banca d’affari LAZARD FRERES, acquisì il più
importante
Istituto
di
Credito
Ipotecario
statunitense, il FANNIE MAE, che fu attrezzato per
l’acquisto di titoli dalle Società di finanziamento
abilitate dall’AMTP ACT.
Società che, con il ricavato, concedevano nuovi
mutui.
La FANNIE MAE incominciò ad immettere sul
mercato azionario, titoli MBS-MORTGAGE-BACKED
SECURITIES, vale a dire, OBBLIGAZIONI derivanti da
5
legge Garn-St. Germain
6
i PRIME RATE raggiunsero negli anni 80, punte del 21,5%
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LA CARTOLARIZZAZIONE
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operazioni di CARTOLARIZZAZIONE (SECURITIZATION)
di crediti ipotecari a garanzia dei pagamenti delle
cedole e della parte di capitale.
Si venne, così, a creare una spirale concentrica di
affari che, nel 1995, aveva dimensioni già
importanti e che, continuando ad allargarsi, nel
2006, valeva 6.300 mld US$.
Ed è in questo lo scenario che si è sviluppata
l’industria SUBPRIME.
3.1.3
solo gli interessi e solo dopo, il capitale (con
un’alta probabilità di insolvenza).
3.2
IL RAMO DISCENDENTE
3.2.1
L’IMMOBILE, GARANZIA INSUFFICIENTE
Come tutti i mutui, anche i SUBPRIME mortgage
erano concessi a fronte della garanzia reale sulla
casa.
I TASSI
Nel 2000, dopo il crac della bolla della NEW
ECONOMY, il presidente della FEDERAL RISERVE,
Alan Greenspan, abbassò i tassi dei FEDERAL
7
FUNDS che, nell'Agosto 2003, toccarono l'1%.
La manovra fece leva, anche, sui tassi d'interesse
sui mutui, abbassandoli sensibilmente.
Diversamente che in Italia, dove passano anni
prima che la casa torni in possesso del
finanziatore, negli Stati Uniti bastano solo pochi
mesi.
Infatti, già dalla seconda/terza rata mensile non
pagata, il mutuatario viene sfrattato e l’immobile
viene messo nella lista dei foreclosure (in
svendita) in modo tale che, alla sua vendita, la
Banca rientri in possesso dei suoi quattrini.
Sempre nel 2000, i mutui giocavano in un
contesto particolarmente friendly:
Nel caso di mutui ordinari, l'importo del
finanziamento non supera mai il 70-80% del
valore della casa così da avere un margine in
caso o di recupero forzoso dell'immobile o di calo
del valore di mercato.
l'anticipo per l'acquisto di un immobile fu
progressivamente ridotto fino ad arrivare al
5%;
Questa regola d’ igiene, è stata disattesa negli
ultimi 5 anni. In particolare, nel caso di
finanziamenti SUBPRIME.
il 15% dei MUTUI SUBPRIME erano stipulati
senza documentazione (reddito, occupazione,
altri dati). Nel 2006 i CONTRATTI SUBPRIME
senza documentazione salirono al 50% e
molti dei richiedenti dichiaravano redditi
superiori, anche del 50%, rispetto a quello
reale;
Infatti, oltre a non mantenere alcun margine di
copertura del rischio, le Banche hanno erogato,
normalmente, importi che andavano a coprire
3.1.4
LE NUOVE REGOLE DEL MERCATO DEI MUTUI
fu introdotto il sistema dei mutui INTEREST
8
ONLY , dove, per evitare pagamenti elevati da
subito, l'acquirente rimborsava, innanzitutto,
7
(anche Fed Funds) sono le riserve obbligatorie che le
Banche americane detengono presso la Federal
Reserve. Ogni giorno, il Federal Reserve Board fissa i tassi
relativi in rapporto a politica e mercato.
8 Nel 2001, l’incidenza degli INTEREST ONLY era del 4% sul
totale dei finanziamenti per arrivare al 39% nel 2006.
il 100% del valore dell’immobile,
le parcelle
del broker immobiliare (3-5%),
del notaio (TITLE COMPANY),
delle spese istruttorie.
A proposito di queste ultime, in sostituzione di
mutui a tasso fisso, le Banche hanno venduto con
grande successo, mutui a tasso variabile che,
SUBPRIME
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almeno inizialmente, apparivano vantaggiosi e
9
sostenibili .
3.2.2
Da un’ analisi del WALL STREET JOURNAL (3
Dicembre 2007), emerge che, su 2.500 miliardi di
dollari erogati, dal 2000, per prestiti SUBPRIME, una
percentuale consistente di debitori aveva una
situazione di affidabilità sufficiente a contrarre
prestiti convenzionali a condizioni migliori.
LA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE
Sull’affaire SUBPRIME ha giocato un ruolo
determinante la caduta dei prezzi nel mercato
immobiliare statunitense che, già da tempo,
11
soffriva di sopravalutazione .
Nel 2005, l'anno del boom del SUBPRIME, i debitori
affidabili rappresentavano il 55% di tutti i
mutuatari SUBPRIME.
Dal 2000 al 2005, mentre i prezzi degli immobili
crescevano, i debitori che avevano difficoltà
nell'adempiere ai pagamenti, vendevano le loro
case oppure accedevano a nuovi finanziamenti
con la facilità appena indicata.
Secondo una ricerca di FIRST AMERICAN LOAN
PERFORMANCE, alla fine del 2006, la percentuale è
salita al 61% evidenziando la capillarità del
SUBPRIME nel sistema economico, incoraggiata
dalla sostanziale scorrettezza degli Operatori del
credito.
Ma, non appena i prezzi hanno cominciato a
raffreddarsi in molte parti della nazione
americana, la strategia non ha più funzionato.
Ai
Diversamente da quanto
accade in Italia, dove
l'iscrizione ipotecaria é
10
solo di I grado , negli
USA,
sullo
stesso
immobile
cauzionale,
possono essere accesi
più
finanziamenti
pertanto, nel momento
dell'insoluto, lo stesso
immobile ha dovuto
coprire le esposizioni di più operazioni risultando,
il più delle volte, incapiente.
fini
SUBPRIME,
della comprensione del
è rilevante notare che:
fenomeno
il 50% del PIL americano negli ultimi anni è
derivato dal settore edilizio;
gli Americani
utilizzano, diffusamente, carte di
credito per l'acquisto di beni di
consumo;
impegnano beni durevoli, come la
prima casa, per finanziare crediti.
In questo modo il prezzo degli immobili è una
12
determinate del consumo oltre che del credito .
9
All’epoca dell’ascesa dei mutui, i tassi di interesse
stabilmente bassi da alcuni anni, lasciavano pensare che
fossero convenienti mutui a tasso variabile. Tuttavia, i
nuovi contratti ipotecari con queste caratteristiche non
prevedevano, quasi mai, l’indicazione l’ interesse
massimo applicabile.
10 L'iscrizione di un' IPOTECA DI PRIMO GRADO, permette di
essere i primi creditori ad incassare il ricavato di
un'eventuale vendita giudiziaria. È possibile che uno
stesso immobile sia gravato da più diritti di ipoteca. In
questo caso, con la vendita, potrà soddisfarsi, prima di
tutti, il titolare dell' IPOTECA DI PRIMO GRADO, poi, con quello
che residua, tutti gli altri aventi diritto.
11 soprattutto in alcune aree come California, Florida e
New England
12 l’indebitamento delle famiglie americane, nel 2007, si
attestava intorno al 130%. Volendo guardare al dato
domestico, secondo la Banca d’Italia, a fine Giugno
2007, il rapporto tra debiti e reddito disponibile delle
famiglie italiane, ha raggiunto il 49% (+ 2% rispetto al
2006, nel 2001 la percentuale era intorno al 30%). Quindi,
prestiti, mutui e finanziamenti arrivano ad impegnare
quasi la metà degli introiti mensili di una famiglia.
SUBPRIME
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3.2.3
ad immettere sul mercato, ripetutamente,
ingente liquidità
ad abbassare i tassi d’ interesse.
QUANDO I SUBPRIME HAN FATTO BOOM……
Generando perdite per oltre 200 mld US$, la crisi
dei SUBPRIME MORTGAGE e’ scoppiata a causa del
concatenarsi di diversi eventi:
numero di operazioni a rischio (SUBPRIME)
fuori controllo,
crisi del settore immobiliare
Alcuni economisti, compreso Alan Greenspan, già
presidente della FEDERAL RESERVE, già alla fine
dello scorso anno, erano dell’opinione che la crisi
SUBPRIME continuerà ad avere forti impatti sul
settore immobiliare e sull'intera economia USA (e
non solo) per qualche anno.
In tale scenario, la flessione del valore degli
immobili, provocando maggiore incertezza
finanziaria sui proprietari, contribuirà ad indebolire
l'intera economia statunitense attraverso un
graduale declino della spesa.
crescita costante dei tassi d’interesse negli
ultimi cinque anni e diffusione di piani di
ammortamento a tasso variabile
Questi fattori, dalla fine del 2006, hanno portato
ad un'ascesa rapida delle percentuali di
insolvenza dei mutui SUBPRIME.
3.2.4
LE RIPERCUSSIONI GLOBALIZZATE
Il calo dell’Agosto 2007 delle Borse americane,
europee ed asiatiche ha indotto le BANCHE
CENTRALI di tutto il mondo ad immettere miliardi di
liquidità a sostegno delle Borse.
Nell'area Euro si è verificato il più massiccio
intervento nella storia della BCE, e si è parlato di
un rischio di iperinflazione per i prossimi mesi a
causa della moneta immessa in circolazione.
Già l’anno scorso, a ridosso dello scoppio, Carlo
14
De Benedetti , sosteneva che il problema dei
SUBPRIME era stato grandemente sottovalutato e
che l’effettiva esposizione del Sistema Bancario
statunitense si aggirava intorno ai 300 mld., ben
superiore ai 30 miliardi indicati dal Governatore
della Fed, Ban Bernanke.
Contestualmente sono andate fallite 23 Agenzie
13
di credito facendo collassare i prezzi delle loro
azioni e minacciando conseguenze vaste per
l'intera economia USA, oltre che per il settore
abitativo americano.
Non appena le Istituzioni hanno lanciato i primi
segnali di allarme, i grossi investitori come
Banche e Fondi d’investimento, che avevano in
portafoglio mutui SUBPRIME cartolarizzati, hanno
iniziato a vendere, provocando un comprensibile
panico sui listini internazionali.
Cercando di evitare crolli ulteriori, la FED è stata
costretta
Sempre secondo l’Ingegnere, oltre il fatto che
"…le Banche non danno più un euro a nessuno e
non se lo prestano tra di loro, perché hanno
diffidenza l'una dell'altra non sapendo che
cos'hanno realmente in portafoglio", l'Europa non
è da meno essendo esposta per 340 mld €.
E dopo le recenti faccende americane, come non
dargli ragione!
13
come la NEW CENTURY FINANCIAL CORPORATION, il secondo
finanziatore SUBPRIME americano
14
SUBPRIME
pagina 7
Corriere della Sera, 18 Dicembre 2007
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Settembre 2008
3.2.5
L’
stanziamento di 200 mld US$ da destinare al
rafforzamento del capitale di entrambe.
11 SETTEMBRE FINANZIARIO
7 Settembre 2008 - nazionalizzate FREDDIE M AC
e FANNIE M AE
15 Settembre 2008 - Lehman Brothers avvia la
procedura fallimentare
FREDDIE (Federal National Mortgage Association)
e FANNIE (Federal Home Loan Mortgage
Corporation) sono nate, entrambe, alla fine degli
anni ’30 per garantire i FONDI per il mercato
immobiliare americano. Ovvero, non concedevano
mutui agli Americani ma comperavano mutui, li
assicuravano,
li
impacchettavano,
li
cartolarizzavano, per rivenderli agli investitori
sotto forma di titoli.
Fondata nel 1850, la LEHMAN BROTHERS è una
società di servizi finanziari (investment banking,
ricerche di mercato, trading, investment
management, private equity ecc) e uno dei primari
operatori del mercato statunitense.
Erano, quindi, nel pieno del meccanismo che ha
(s)travolto i mercati finanziari. Tutti i big di Wall
Street hanno in portafoglio derivati di questo
meccanismo (la BANCA CENTRALE cinese ha
OBBLIGAZIONI FANNIE/FREDDIE per centinaia di
miliardi di dollari, così istituzioni di Arabia Saudita,
Russia, Giappone, eccetera).
Il 15 Settembre scorso, la LEHMAN ha avviato la
procedura fallimentare annunciando debiti bancari
per 613 mld US$, debiti obbligazionari per 155
mld US$ e attività per un valore di 639 mld US$.
Quella che è considerata la più grande
bancarotta nella storia degli USA, sta avendo
importanti ripercussioni nel mondo finanziario
nazionale.
Secondo l'ADUSBEF, in Italia ci sarebbero in
circolazione BOND della banca americana, per
almeno 1,6 mld €. A questi vanno aggiunte le
OBBLIGAZIONI presenti nei sottostanti delle polizze
assicurative e nei portafogli dei FONDI COMUNI DI
INVESTIMENTO.
Ed è proprio in questi giorni, che le Compagnie
stanno decidendo sul da farsi.
17 Settembre 2008 – la FED salva AIG
Negli anni, la loro attività è arrivata a garantire
5.200 mld US$ di mutui (un terzo della
capitalizzazione della Borsa di New York e oltre
un terzo del PIL americano).
AIG è il piu' grande gruppo assicurativo del
mondo, la Compagnia numero uno Usa che eroga
la maggior parte delle rendite a tasso fisso, uno
dei prodotti su cui si basa l’intero sistema
previdenziale americano.
Tutto bene fino a un anno fa quando FANNIE e
FREDDIE, in soli 12 mesi, hanno messo in bilancio
perdite per 14 mld US$ e il loro valore di Borsa è
sceso del 90%.
Ma AIG ha anche una BANCA D'AFFARI fortemente
esposta a causa dei prodotti strutturati garantiti da
mutui. Si parla di un buco di 441 mld US$ (oltre
300 mld €).
Lo scorso Luglio, l'amministrazione Bush aveva,
di fatto, nazionalizzato le due finanziarie.
Il 17 Settembre il Gruppo AIG è stato salvato dal
fallimento dalla FED, grazie ad un PRESTITO PONTE
di 85 mld US$ (fallimento di proporzioni bibliche,
da 1.000 mld US$ con una catastrofica reazione a
catena per la finanza globale).
Poi è intervenuto il Tesoro, direttamente: nel giro
di 48 ore ha autorizzato, per ciascuna, l'acquisto
di 1 mld US$ di azioni e ha annunciato uno
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APPENDICE
CREDIT SCORE
L’ AFFIDABILITÀ CREDITIZIA esprime la capacità di rimborsare un prestito con puntualità.
Si rappresenta con un punteggio - CREDIT SCORE -,
utile per valutare il merito creditizio ovvero la possibilità
di concedere o meno un prestito.
Questo indicatore tiene conto di diversi elementi come il
livello attuale d'indebitamento, la capacità di reddito, i
dati storici della puntualità nei pagamenti, ecc. ed è
calcolato in funzione dei dati disponibili sul cliente
ottenuti da BANCHE DATI pubbliche,dai CREDIT
BUREAU15 e dallo stesso Cliente.
Negli Stati Uniti esistono differenti indici e, quindi, metodi di valutazione di
affidabilità creditizia come NEXTGEN, VANTAGESCORE, CE SCORE, FICO.
Quest’ultimo, il più diffuso nell’industria dei mutui, in particolare, è stato
brevettato dalla Fair Isaac Corporation16 (FIC) che fornisce servizi di
consulenza e sistemi di DECISION MANAGEMENT.
I FICO scores, forniti dalle maggiori Società di CONSUMER REPORTING17 degli
USA e del Canada, esprimono le valutazioni di affidabilità creditizia in
punteggi che vanno da 300 a 850 dove, ad uno score più alto, corrisponde
una probabilità maggiore di ottenere un prestito al miglior tasso di interesse.
Nell’intervallo, la soglia dei 620 punti 18 divide i soggetti che possono
ricorrere ai prestiti convenzionali (PRIME) da quelli che, al contrario, non ne
hanno la possibilità.
15 servizio fornito dalle CENTRALI RISCHI (oggi sostituite dai SIC), alle società clienti come banche e finanziarie,
che prevede la comunicazione di informazioni sulla storia creditizia dei soggetti censiti.
16 fondata nel 1956 da un ingegnere, Bill Fair, ed un matematico, Earl Isaac, la FAIR ISAAC CORPORATION ha
sede a Minneapolis e uffici in Nord e Sud America, Europa, Australia e Asia. La Società ha 3.000 dipendenti
(2006) ed un fatturato che, nel 2005, ha raggiunto gli US$800 mio.
17 Equifax, Experian, TransUnion
18
In un recente articolo del WASHINGTON POST, si legge che il PRIME è stato innalzato di 40 punti - 660 - e che,
circa, il 30% della popolazione statunitense è al di sotto di questa nuova soglia.
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CARTOLARIZZAZIONE
19
La CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI (SECURITIZATION) da parte di un’azienda (ORIGINATOR), è una tecnica finanziaria
che prevede la cessione pro soluto20, cioè senza rivalsa nei confronti del cedente, di attività patrimoniali in grado di
generare FLUSSI DI CASSA21, ad una Società appositamente costituita (SOCIETÀ VEICOLO O SPECIAL VEHICLE PURPOSESVP) dietro la corresponsione di un prezzo di cessione22.
La SVP reperisce i fondi necessari per acquistare i CREDITI PRO-SOLUTO, senza transitare per il sistema del credito
ordinario ma direttamente dal mercato finanziario, emettendo un BOND (Asset Backed Securities o ABS)23 che viene
collocato da Banche specializzate sui mercati internazionali24.
L’emissione di questi titoli è definita s e n z a r i c o r s o in quanto il cedente non ne garantisce il rimborso qualora
non fossero sufficienti i FLUSSI DI CASSA generati dalle attività cedute.
Sull’altro fronte, i FLUSSI DI CASSA prodotti dalle attività sottostanti, sono successivamente impiegati per rimborsare e
remunerare i sottoscrittori di ABS.
La Società versa i propri crediti nel conto della SVP e ritira il controvalore cash entro il plafond prestabilito con una
Banca (Arranger) che regola il rapporto di CARTOLARIZZAZIONE.
La disponibilità del conto aumenta con l’incasso dei crediti, per cui la società può versare altri crediti e prelevare il
controvalore, entro il plafond stabilito25.
La possibilità di prelevare cash entro il plafond concordato, diminuisce quando si preleva cash (a fronte di cessione
di credito), e aumenta quando i crediti ceduti vengono incassati.
La CARTOLARIZZAZIONE DEI CREDITI costituisce, talvolta, un'alternativa alle modalità di raccolta tradizionali in quanto
consente alle Aziende di raccogliere risorse finanziarie sui mercati mobiliari a fronte della cessione degli attivi di cui
sono titolari.
Inoltre, poiché con la CARTOLARIZZAZIONE i crediti sono incassati s u b i t o e d e f i n i t i v a m e n t e, ne consegue
che le Società, non dovendo utilizzare i loro fidi (per i valori cartolarizzati), riducono in maniera significativa
l’esposizione bancaria, migliorando i propri parametri finanziari.
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fonte: pubblicazione della INTERINVEST, IURECONSULT, altro
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il Codice Civile disciplina lo strumento della CESSIONE DEL CREDITO consistente della cessione di un credito da
parte del CREDITORE TITOLARE DEL DIRITTO ad un CESSIONARIO che acquisisce il diritto al credito, normalmente, ad un
prezzo inferiore del suo valore nominale. La differenza tra CESSIONE PRO SOLUTO e CESSIONE PRO SOLVENDO risiede
nel fatto che, nella prima, il CEDENTE è tenuto a garantire solo l'esistenza del credito ceduto e non la solvibilità
del debitore ceduto, come avviene nella seconda. Ne consegue che il CEDENTE è affrancato da ogni obbligo
di pagare il debito qualora non abbia provveduto il debitore ceduto. Normalmente, la CESSIONE del credito
PRO SOLUTO avviene per un importo di molto inferiore a quello nominale per due motivi: 1)in questo modo, il
cedente si assicura la disponibilità immediata di liquidità e questo viene tenuto in considerazione nello
stabilire il prezzo dei crediti ceduti; 2)nel prezzo, le parti tengono conto delle possibilità effettive di recupero
del credito.
21 gli attivi da cedere possono essere già esistenti come mutui ipotecari, prestiti per il credito al consumo,
crediti in sofferenza, crediti concessi ad enti locali o al tesoro, immobili. Oppure futuri come royalties.
22 La legge di riferimento, in Italia, è la legge 130 del 1999
23 i titoli sono divisi in classi, a seconda del rating attribuito23 - AAA, AA, BBB, BB e così via, fino alla
partecipazione azionaria - con un merito creditizio che è minore quanto più è alto il livello di subordinazione
nella restituzione del debito obbligazionario.
24 gli HEDGE FUND sono tra le società più attive sul mercato secondario delle cartolarizzazioni
25 l’operazione è simile ad un fido utilizzabile in continuo, la cui esposizione è garantita dai crediti ceduti prosoluto
SUBPRIME
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