La Grande guerra Dinamiche e problemi

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La Grande guerra Dinamiche e problemi
La Grande guerra
Dinamiche e problemi
7-8-9
1917, La disciplina militare, il caso
italiano, 1918
7. 1917: l’anno delle crisi
• Russia: in tre anni di guerra 2.500.000 morti, 3.850.000
feriti, 2.400.000 prigionieri (cifre approssimative). In
febbraio, a Pietrogrado, l’esercito si schiera con i
rivoltosi. Fine dell’assolutismo zarista (15 marzo 1917),
collasso dello Stato, disgregazione dell’esercito
Rivoluzione bolscevica → Trattato di pace di Brest
Litovsk: perdita di Finlandia, Paesi baltici, territori
polacchi, Ucraina, Armenia e pesanti riparazioni
economiche
• Esercito francese: maggio-giugno, rifiuto di decine di rgt.
(54 div., circa metà della forza totale) di ritornare in
trincea
• Italia: 28 ottobre, Caporetto
• Austria e Germania non riescono ad approfittare della
crisi dell’Intesa
1917: anno delle crisi
• Austria-Ungheria afflitta da perdite dell’esercito,
insufficienza alimentare, stanchezza della popolazione,
rilancio dei nazionalismi; cerca di avviare trattative di
pace separate (dal 1916, Carlo d’Asburgo imperatore)
• Germania: in gennaio decide la guerra sottomarina
illimitata → entrata in guerra degli USA (2 aprile)
• Gran Bretagna, preoccupazioni per l’aumento dei
siluramenti e privazioni imposte alla popolazione.
• Continuazione della guerra, ma generale perdita di
fiducia nella vittoria
• Intervento USA
(M. Isnenghi, G. Rochat, La Grande guerra 1914-1918, La Nuova Italia, Milano 2000)
Trattato di
Brest Litovsk,
3 marzo 1918
750.000 kmq
(da J. Keegan, La prima
Guerra mondiale
1914-1918. Una storia
politico militare,
Carocci, Roma 2000)
L’offensiva Nivelle (aprile-maggio 1917)
Chemin des dames
270.000 perdite
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/0d/Aisne_Front_1917.jpg
Francia
• Nuova poderosa offensiva dalla quale erano attesi
grandi risultati: perdite britanniche 150.000; perdite
francesi 130.000 in 5 gg e fallimento dell’azione. Gen.
Nivelle sostituito da Petain
• Esercito francese: “atti di indisciplina collettiva”: 250
casi di ammutinamento (+ 130 casi di disordini in
stazioni dove transitavano truppe)
• Malcontento civile e militare
• Linea morbida ma 3427 ricorsi alla Corte marziale,
554 condanne a morte di cui 49 eseguite.
(M. Isnenghi, G. Rochat, La Grande guerra 1914-1918, La Nuova Italia, Milano 2000)
Francia
“Le truppe francesi erano state spremute
all’estremo in tre anni di guerra durissima, senza
risultati e senza prospettive di una soluzione, con
sofferenze inaudite e perdite spaventose, oltre un
milione di morti … La risposta del governo e di
Pétain … ne accettava la richiesta: poiché non era
possibile porre fine alla guerra, bisognava
rinunciare ad attaccare per non mettere in
pericolo la coesione dell’esercito”.
(M. Isnenghi, G. Rochat, La Grande guerra 1914-1918, La Nuova Italia, Milano 2000)
Italia
Archivio E. Mastrociani-F. Todero
“Nel presentarle pertanto a Voi, che reggete in questa tragica
ora le sorti dei popoli belligeranti, siamo animati dalla cara e
soave speranza di vederle accettate e di giungere così quanto
prima alla cessazione di questa lotta tremenda, la quale, ogni
giorno più, apparisce inutile strage. Tutti riconoscono, d'altra
parte, che è salvo, nell'uno e nell'altro campo, l'onore delle
armi; ascoltate dunque là Nostra preghiera, accogliete l'invito
paterno che vi rivolgiamo in nome del Redentore divino,
Principe della pace. Riflettete alla vostra gravissima
responsabilità dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini; dalle vostre
risoluzioni dipendono la quiete e la gioia di innumerevoli
famiglie, la vita di migliaia di giovani, la felicità stessa dei
popoli, che Voi avete l'assoluto dovere di procurare”.
Lettera del Santo Padre Benedetto XV ai capi dei popoli belligeranti,
Vaticano 1° agosto 1917
Italia: rotta di Caporetto
24 ottobre 1917
• http://www.lagrandeguerra.net/ggcaporetto.html
Caporetto: situazione dell’esercito
italiano al 10 novembre
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40.000 tra morti e feriti
280.000 prigionieri
350.000 sbandati
3000 cannoni
1700 bombarde
3000 mitragliatrici
22 campi di aviazione
35 divisioni su 65 ancora operative
8- La disciplina militare
Il caso italiano
Luigi Cadorna
disciplina
repressione
Circ. n. 3525 (28.9.1915):
“La disciplina è la fiamma spirituale della
vittoria; vincono le truppe più disciplinate non le
meglio istruite […]. Il superiore ha il sacro potere
di passare immediatamente per le armi i
recalcitranti e i vigliacchi”.
Gen. Luigi Cadorna
Dati Luigi Mortara (1927)
• Rinvii a giudizio: 289.343
• Condanne: 170.064
• Condanne all’ergastolo: 15.345 (15.096
per diserzione, in parte in contumacia)
• Ufficiali rinviati a giudizio: 2658
Cit. in I. Guerrini, M. Pluviano, La giustizia militare, in Dizionario storico della prima guerra
mondiale, a c. di N. Labanca, Laterza, Roma-Bari 2014
Dati Alberto Monticone
• Tot. richiamati alle armi: 5.200.000
• 870. 000 denunce all’autorità giudiziaria
(470.000 per renitenza alla leva)
• 350.000 processi
• 210.000 condanne
• 15% mobilitati – oggetto di denuncia
E. Forcella, A. Monticone, Plotone di esecuzione. I processi della prima guerra mondiale,
Laterza, Roma-Bari 1998
Dati A. Monticone
6.000.000
5.200.000
5.000.000
4.000.000
3.000.000
2.000.000
870.000
1.000.000
350.000
210.000
0
Totale richiamati
Denunce
Processi
Assoluzioni
E. Forcella, A. Monticone, Plotone di esecuzione. I processi della prima guerra mondiale,
Laterza, Roma-Bari 1998
Renitenza alla leva
(dati A. Monticone)
500.000 470.000
450.000
400.000
370.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
Totale Residenti
renitenti all'estero
Dati Luigi Mortara (1927)
• Condanne a morte: 4028 (2967 in
contumacia)
• Fucilati: 750
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•
391 per diserzione
5 per autolesionismo
164 per resa o sbandamento
154 per indisciplina
2 per cupidigia
12 per violenza
1 per reati sessuali
21 per spionaggio o tradimento
Cit. in I. Guerrini, M. Pluviano, La giustizia militare, in Dizionario storico della prima guerra
mondiale, a c. di N. Labanca, Laterza, Roma-Bari 2014
Esecuzioni capitali
900
800
800
750
700
600
600
500
400
350
300
200
100
50
0
Italia
Francia
Regno Unito
Germania
Bulgaria
Fucilazioni in Italia
per anno di guerra
400
342
350
300
251
250
200
150
100
Fucilazioni
103
54
50
0
1° anno di
guerra
2° anno di
guerra
3° anno di
guerra
4° anno di
guerra
Cit. in I. Guerrini, M. Pluviano, La giustizia militare, in Dizionario storico della prima guerra
mondiale, a c. di N. Labanca, Laterza, Roma-Bari 2014
9-Il 1918
20000
18500
18000
16000
14000
14000
12000
Francia Gran Bretagna
10000
Germania
8000
6000
4000
4500
3670
2000
800
10
0
Aerei
Cannoni
Carri armati
Fronte occidentale: marzo-aprile 1918
• Germania: necessità di vincere prima dell’esaurimento totale delle
proprie forze => offensiva (piano Michael: settore della Somme dove
gli inglesi avevano delle linee difensive precarie); utilizzo di truppe
d’assalto, utilizzo di gas
• Pesante sconfitta 5a armata britannica che tuttavia riprende il
combattimento (non c’è una Caporetto britannica)
• Illusione della vittoria in Germania, le cui truppe si disperdono
nell’accidentato campo di battaglia della Somme e nei saccheggi
• Contrattacco britannico ed esaurimento dell’operazione Michael
• Nuovo tentativo tedesco e nuovo fallimento (morte di Manfred von
Richtoffen) nelle Fiandre
• Tentativo sullo Chemin des dames – vi si distinguono i marines USA
• Primo manifestarsi della “spagnola”
• In luglio, Ludendorff impegna tutte le forze disponibili contro i francesi
– contrattacco francese (Seconda battaglia della Marna)
L’apporto degli USA
2.500.000
2.000.000
1.500.000
1.000.000
2.000.000
500.000
1917
1918
Caduti
Feriti
0
200.000
130.000
50.000
Soldati USA
Offensive marzo-luglio:
costi e necessità
6.000.000
5.000.000
4.000.000
5.100.000
4.200.000
3.000.000
2.000.000
1.000.000
0
70.000
300.000
Soldati disponibili
Fronte occidentale
• 26 settembre: Foch “tutti in battaglia”; eserciti
inglese, francese, belga, americano attaccano
con 123 divisioni e 57 divisioni di riserva
contro 197 divisioni tedesche di cui solo 51
considerate efficienti
• 28 settembre: “giorno nero” dell’esercito
tedesco
• Avvio delle trattative di pace
Fronte italiano
• Dopo la rotta di Caporetto, sostituzione di
Cadorna con Armando Diaz
• Esercito italiano si attesta sulla linea AsiagoGrappa-Montello-Piave
• Guerra da offensiva diventa offensiva
• Difesa del suolo nazionale
• Sforzo di propaganda rivolto verso l’interno e
azioni sui soldati:
– Giornali di trincea
– Case del soldato
Il fronte italiano dopo Caporetto
Da M. Isnenghi, G. Rochat, La Grande guerra 1914-1918, La nuova Italia, Milano 2000
La fine
• Tentativo di sfondamento austro-ungarico dall’altipiano di Asiago al
Piave (15-23 giugno) fallisce davanti alla resistenza italiana.
• L’esercito austro-ungarico, minato da spinte nazionaliste e duramente
provato dagli scarsi rifornimenti, comincia a sfaldarsi
• 6 ottobre: governo provvisorio degli slavi del sud
• 24 ottobre-3 novembre: offensiva italiana. Numerosi casi di ribellione
di truppe AU
• 2 novembre raggiunta Rovereto, il 3 Trento e Trieste (via mare)
• 4 novembre 1918: Armistizio di Villa Giusti
• Sul fronte occidentale, 11 novembre 1918: la Germania firma
l’armistizio con le potenze dell’Intesa. Nel frattempo, l’imperatore
Guglielmo II ha abdicato
• Del milione di morti britannici, 500.000 non furono mai trovati o non
furono identificati
• A Redipuglia, su 100.000 caduti, gli ignoti sono oltre 60.000
I caduti
2.000.000 1.800.000
1.800.000
1.600.000
1.350.000
1.400.000
1.300.000
1.200.000
1.000.000
750.000
800.000
650.000
600.000
400.000
100.000
60.000
50.000
200.000
60.000
50.000
16.000
0
Dati: M. Isnenghi, Giorgio Rochat, La Grande guerra 1914-1918
Caduti
I caduti
3.000.000
2.500.000
2.000.000
2.500.000
1.700.000
Min.
1.500.000
Max.
1.000.000
350.000
350.000
350.000
300.000
300.000
300.000
500.000
100.000
0
Russia
Romania
Turchia
Serbia
Bulgaria
Dati: M. Isnenghi, Giorgio Rochat, La Grande guerra 1914-1918
Impero Tedesco - Repubblica di Weimar Trattato
di Versailles, 28 giugno 1919
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•
•
Alsazia e Lorena (FRA)
Eipen e Malmédy (BEL)
Schleswig sett. (DAN)
Posnania e Prussia occ. POLONIA
Danzica, Melel, città libere
Saar – Società delle Nazioni (15 anni →
plebiscito del 13 gennaio1935)
• Possedimenti coloniali: Gran Bretagna, Francia,
Belgio e Giappone
32
Impero Ottomano (Trattato di Sevres,
10 agosto 1920)
• Rinuncia ai territori mediorientali
• Libano e Siria – prot. Francia
• Palestina, Transgiordania, Iraq – prot. Gran
Bretagna
• Riduzione a Penisola anatolica ma Smirne* e
Tracia orientale* – Grecia
• Armenia indipendente*
• Kurdistan occ. autonomo* (fino a 1923 per
guerra)
• Isole del Dodecaneso – Italia
• Cipro – Gran Bretagna
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Austria-Ungheria – Repubblica d’Austria
(Trattato di Saint Germain, Trianon)
•
•
•
•
•
Trentino, Sud Tirolo, Litorale, Zara – Italia
Bačka, Slavonia, Banato Temesvar – Serbia
Transilvania, Banato, Bucovina – Romania
Galizia - Polonia
Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Dalmazia
– Regno SHS
• Boemia, Moravia, Slovacchia, Rutenia
subcarpatica – Cecoslovacchia
• Ungheria autonoma (ma ridimensionata)
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