Il “senso” della Storia

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Il “senso” della Storia
ESERCIZI DI
DIDATTICA DELLA
STORIA
11 febbraio 2016
IL ‘SENSO’
DELLA STORIA
LEZIONE 3
Evelina Piscione
1. IL SENSO
RERUM GESTARUM
(vita)
2. IL SENSO HISTORIAE
RERUM GESTARUM
(racconto)
LA MAPPA DEL TESORO
DALL’UTOPIA ALL’UCRONIA (L’anno 2440 di Sebastian
Mercier, 1770)
● STORIA INNERVATA DI UTOPIA
● LA STORIA TENDE VERSO UNA PERFEZIONE
RAGGIUNGIBILE
● STORIA PROTESA AL FUTURO
Bodei
IL FUTURO IN CRISI:
LA FINE DELLE SPERANZE
Amara fine di un millennio: … l’amministrazione americana…
grazie alle sue previsioni statistiche su popolazione, risorse
ed ambiente ci presenta ...un mondo che alla fine del secolo è
appena vitale; “se le tendenze oggi in atto continuano”
afferma la ricerca commissionata dal presidente Carter e
pubblicata il 24 luglio [1980] “nel 2000 il mondo sarà ancor
più popolato, inquinato, ecologicamente instabile e soggetto
alle esplosioni di quello odierno.”
(Apocalypse 2000, in “Le Monde”, 26 luglio 1980, citato in Krzysztof Pomian, Che cos’è la storia, 2001)
FINE-SECOLO A CONFRONTO:
XVIII
Un paio di certezze sostenevano le speranze collettive
dopo la Rivoluzione francese: le trasformazioni
istituzionali, pacifiche o violente, se venivano portate
avanti con coerenza potevano risolvere in modo
definitivo i principali problemi sociali, politici e culturali;
le scoperte scientifiche, i progressi tecnologici e l’
espansione economica bastavano a creare le condizioni
durature di un generalizzato benessere.
(Krzysztof Pomian, Che cos’è la storia)
FINE SECOLO XIX
Nonostante l’intellighenzia letteraria ed artistica profetizzi
L’IMMINENTE CROLLO DELLA CIVILTA’ EUROPEA
si compie il processo che ha
trasformato un mondo passatista
(religioso) in uno futurista
(ideologico)
MONETA, STATO-NAZIONE
E FUTURO
la storia della monetarizzazione dell’economia è anche la storia della
dipendenza sempre più stretta del presente dal futuro
con l’introduzione della cartamoneta la dipendenza della moneta nei
confronti dello stato è divenuta pressoché totale
l’avvento della nazione si accompagna ad un rovesciamento della
prospettiva temporale: rivolta in precedenza verso il passato, va via via
orientandosi verso il futuro
FINE SECOLO XX
Crisi delle scienze e delle
tecniche
Crisi delle istituzioni e della
collettività
IL FUTURO
che sosteniamo essere il più probabile non
potrebbe che essere peggiore, e per quanto
riguarda quello che avrebbe dovuto realizzare
i nostri desideri, esso si trova ormai nel regno
di Utopia
(Krzysztof Pomian, Che cos’è la storia, 2001)
LA CRISI ATTUALE
è ben più di una semplice perturbazione del
funzionamento dell’economia: poiché
ovunque essa colpisca (e colpisce
dappertutto) colpisce per prima cosa proprio
lo Stato nel suo ruolo di garante del futuro
(Krzysztof Pomian, Che cos’è la storia, 2001)
TRA PASSATISMO E
FUTURISMO
manca una “via di mezzo”, ancora da
inventare. E forse, senza che ce ne
rendiamo conto o che riusciamo a
distinguerla, da qualche parte la si sta
già inventando
(Krzysztof Pomian, Che cos’è la storia, 2001)
EPOCA POSTMODERNA
DAL METARACCONTO
AL….
racconto storico?
(Jean-François Lyotard, La condition postmoderne, 1979)
LA STORIA NON E’ MAESTRA DI VITA
STORIA DEL PASSATO
MAPPA DEL PRESENTE
IL FUTURO LO CREIAMO NOI
Galasso
STORIA DOTTA OTTOCENTESCA
FONTI SCRITTE
STORIA VS PREISTORIA
CATEGORIE SOCIALI E ISTITUZIONI CHE PRODUCONO
SCRITTI
TEMPO BREVE (DEGLI AVVENIMENTI)
DALLA STORIA POLITICA
ALLA STORIA ECONOMICO-SOCIALE
NUOVE FONTI
METODO STATISTICO
LUNGA DURATA
MEDIOEVO
ETA’ MODERNA
LA NUOVA STORIA CULTURALE (dopo 1965)
MUTAZIONE EPISTEMOLOGICA DELLA STORIA DELLA LETTERATURA, DELL’
ARTE, DELLA SCIENZA E DELLA FILOSOFIA
approccio ermeneutico
(opera esemplare)
approccio storico
(storia/estetica sociale produzione/ricezione)
LA STORIA DEL TEMPO PRESENTE
Fondamenti:
MEDIAZIONE DELLE FONTI
SCIENZE SOCIALI
Problemi:
INTRECCIO STORIA E MEMORIA
STORICI NON PROFESSIONISTI
STORIA: RICERCA (sociale)
DELLA VERITA’
vs
POTERE
DOCUMENTI
Canfora
REVISIONE
STORIA
FINZIONE?
PROSPETTIVA
NARRATOLOGICA
(linguistic turn):
STORIA = RETORICA
STORIA
RICERCA
INTERPRETAZIONE
SCRITTURA
L’OPERA STORICA DEVE...
FAR SAPERE (monografie per specialisti)
FAR COMPRENDERE (saggi)
FAR SENTIRE (romanzi storici)
SCIENZA E NARRAZIONE
IL PASSATO RICOSTRUITO CON LE FONTI:
FRAMMENTARIO, LACUNOSO, DECONTESTUALIZZATO
LA FINZIONE RESTITUISCE LA DIMENSIONE VISSUTA E
VISIBILE (il mondo ‘ammobiliato’ di Umberto Eco)
FUNZIONE EURISTICA DELLA FINZIONE
LE FORZE IMMANENTI ALLA STORIA
I SOGGETTI DELLA STORIA
I SOGGETTI DELLE OPERE STORICHE
LA STORIA IMPURA
Il fatto che la conoscenza si appelli all’immaginazione
non cancella però il confine che le separa; e lo stesso si
può dire della finzione nei confronti della storia…
affermare che la storia non è mai pura non significa
contestare l’effettiva realtà del confine che la separa
dalla favola. Al contrario: vuol dire evidenziare il fatto
che questo confine, assai mobile e protagonista nel
passato di continui spostamenti, non è mai stato abolito.
E che è inconcepibile che possa mai esserlo.
(Krzysztof Pomian, Che cos’è la storia, 2001, pp, 49-50)
LA FONTE
può dare risposte diverse soltanto rispetto
alle domande che le vengono poste. E tali
domande dipendono dallo storico. E, più
esattamente, dal suo grado di conoscenze,
dal suo sistema di valori, dalla sua visione del
mondo…
(Jerzy Topolski, Narrare la storia. Nuovi principi di metodologia storica, Bruno Mondadori, 1997, p.52)
IL MITO DELLE FONTI
QUANTITA’
QUALITA’
FONTE: ‘LENTE’
La comparazione delle fonti ad una lente … non rispecchia il valore
cognitivo delle fonti, poiché presuppone una possibilità di guardare al
passato attraverso le fonti stesse in maniera più o meno sinottica, dunque di
abbracciare con lo ‘sguardo’ una certa totalità.
(Topolski, 217)
‘IL TESTO E’ SACRO’
Se accettiamo … la proposizione secondo la quale che
cosa ogni data società si chieda o non si chieda, registri
o non registri, di per sé offre un’indicazione importante
della natura della società in questione, allora le mie
domande sul perché si scrivesse, perché si pubblicasse,
vanno poste e, se possibile, ad esse si deve rispondere.
(Moses I. Finley, Problemi e metodi di storia antica, Laterza, 1998, p.163)
OGGI…
[1942-1943] persino nelle
testimonianze più decisamente
volontarie ciò che il testo ci dice non
costituisce più l’oggetto preferito
della nostra attenzione.
Marc Bloch
LA METAFORA DEL FILO
indica soltanto che esiste un certo legame
con il passato (un certo “contatto empirico”)
Lo storico si colloca sempre all’interno della
realtà, ma della realtà attuale.
(Topolski, 218)
ANALISI DEL RACCONTO STORICO
LIVELLO INFORMATIVO
LIVELLO RETORICO (linguistic turn)
LIVELLO TEORICO (‘spazio ontologico’)
LA CORNICE TEORICA DEL RACCONTO
STORICO
QUOTIDIANO
SPAZIO ONTOLOGICO
AUTONOMO
ADATTATO
IL MITO DELLA STORIA PROGRESSIVA
DAL TEMPO PROSPETTICO AL MITO DELL’EVOLUZIONE
il nocciolo del metodo storico, inaccessibile all’annalista o al cronista,
risiede nel sapere dello storico sul futuro in rapporto ai fatti e ai processi
analizzati…: il tempo prospettico
lo storico non dispone soltanto di una certa conoscenza delle conseguenze
dei fatti e dei processi analizzati...egli si trova nel contempo a fare i conti
con la spinta di questo savoir
(Jerzy Topolski, Narrare la storia. Nuovi principi di metodologia storica, Bruno Mondadori, 1997, p.52)
IL MITO DELLA RIVOLUZIONE
IL MITO DEL SUBLIME
I SOGGETTI COLLETTIVI E ASTRATTI
MODERNIZZAZIONE DI CATEGORIE
STORICHE
IL MITO DELLA COERENZA
IL MITO DELLA CAUSALITA’ (FATTORIALE)
(storia economica)
circumstances
IL MITO DELL’ATTIVISMO
(storia politica e culturale)
choices
FILOSOFIA TRADIZIONALE DELLA
STORIA
PREMESSA ONTOLOGICA: il passato esiste
indipendentemente dal soggetto
PREMESSA EPISTEMOLOGICA: il fine della ricerca è la
verità del passato
PREMESSA PRAMMATICA: attraverso la fonte storica
IL FALSO
E’ UN TEMA CHE METTE A DISAGIO
GLI SCETTICI PERCHE’ IMPLICA LA
REALTA’
(Carlo Ginzburg, Il filo e le tracce, Feltrinelli, 2006, p.12)
...E IL PRINCIPIO DI REALTA’
Tra le fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta il soggettivismo
… aveva un sapore nettamente radicale. In una situazione in cui desiderio
veniva considerato come una parola di sinistra, realtà … aveva un’aria
decisamente di destra. Questa prospettiva semplicistica, per non dire
suicida, appare oggi ampiamente superata…
(C.Ginzburg, 217-218)
Ginzburg vs White
AL DI LA’ DEL RACCONTO
LA CRISI DELLA RAPPRESENTAZIONE (LA SHOAH)
(Probing the Limits of Representation. Nazism and the Final Solution, a cura
di S. Friedlaender, University Pree, Cambridge, 1992)
La middle voice: lo storico è inserito nella creazione del testo, rende conto
dello sviluppo delle proprie conoscenze sulla Shoah. Il soggetto del
racconto è nello stesso tempo la Shoah ed il processo del racconto sulla
Shoah. Lo storico diviene parte dell’avvenimento che lo cambia.
(Hayden White)
MONDO ANTICO:
FECONDO
INTERLOCUTORE
PERMANENTE
Canfora
POTERE
STORIA
POTERE
LINGUE
CLASSICHE
Canfora, Il presente come storia