Cagliari Pad - Faro del fisco sui residenti all`estero

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Faro del fisco sui residenti all'estero
4 Marzo 2017 ore 08:34
Autore: Ansa News.
Categoria:
Economia / Borsa&Finanza
URL della pagina:
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=46417&l=2
Data scaricamento: 16 Marzo 2017 ore 03:50
Agenzia Entrate fissa identikit trova-evasore, occhio a colf e barca. Spinta a Voluntary, incroci con 53 Paesi
Gli italiani che hanno trasferito la residenza all'estero ma versano i contributi per la Colf in Italia e
continuano a pagare la bolletta della luce finiscono ora sotto la lente dell'Agenzia delle Entrate. Gli
accordi internazionali hanno fatto scattare da quest'anno gli incroci con 53 Paesi e anche i Comuni
faranno confluire le informazioni su coloro che cambiano la residenza chiedendo l'iscrizione all'Aire,
l'elenco di coloro che hanno abbandonato l'Italia. E, mentre è stata riaperta la possibilità di aderire alla
Voluntary Disclosure, il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha stabilito i criteri per la
messa a punto delle ''liste selettive'' dei contribuenti a rischio che guarderanno alle utenze e alle Colf,
ma anche all'apertura di partite Iva ma anche ai movimenti finanziari e alla mancata adesione alla
regolarizzazione dei capitali all'estero.
In pratica si guarderà a criteri che fanno ipotizzare un'effettiva permanenza dei contribuenti in Italia in
barba alla residenza dichiarata. Ovviamente con l'attenzione puntata anche su coloro che non hanno
aderito alla voluntary, pur registrando movimenti di capitali da e per l'estero. I controlli - è scritto in una
nota dell'Agenzia delle Entrate - riguarderanno i cittadini che sono andati all'estero hanno spostato la
residenza da primo gennaio 2010 e le regole seguite sono contenute in un provvedimento firmato dal
direttore dell'Agenzia, Rossella Orlandi, che fissa i criteri per stilare liste selettive nelle quali
confluiranno le posizioni più anomale.
L'identikit dei soggetti viene stilato dall'Agenzia utilizzando un applicativo informatico denominato
So.No.Re. (Soggetti Non Residenti) e incrociando le informazioni disponibili nella banca dati delle
Entrate con quelle derivanti dallo Spesometro e dallo scambio di informazioni attivato sulla base di
direttive europee (Direttive DAC1 e DAC2) e accordi internazionali con le amministrazioni fiscali estere
(FATCA e Common Reporting Standard) che saranno progressivamente disponibili. Nel provvedimento
della Orlandi, poi, vengono anche fissate le modalità di acquisizione dei dati anagrafici che arrivano dai
Comuni che, dopo sei mesi della richiesta di iscrizione all'Aire, devono comunicarli in base alla
convenzione stipulata con il Ministero dell'Interno. I criteri delle liste selettive sono talvolta anche
intuitivi. Si guarda all'intestazione di contratti di utenze attive per elettricità, gas e telefono, alla
disponibilità di veicoli, alla titolarità di partita Iva e la residenza degli altri membri del nucleo familiare
ma anche il versamento di contributi a collaboratori domestici, la titolarità di cariche sociali, l'apetura
della partita Iva in italia, l'utilizzo di operazioni rilevanti ai fini dello spesometro. Ovviamente
l'operazione arriva mentre è stata riaperta la procedura per la voluntary disclosure.
Quindi tra i criteri usati ci saranno anche la verifica di movimenti di capitale da e verso l'estero, le
informazioni sui patrimoni immobiliari e finanziari detenuti all'estero (i cui dati arrivano tramite gli incroci
di dati internazionali) e la mancata adesione alla procedura di ''collaborazione volontaria'' per
regolarizzare capitali finanziari all'estero. Questo è più facile visto che dal 2017, in base al common
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Common Reporting Standard e altre 47 si attiveranno dal 2018 in base al cosiddetto Facta, con criteri
fissati per i conti detenuti negli Stati Uniti.
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