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Flash Mercati Macroeconomia 13 maggio 2011 Le statistiche preliminari di contabilità nazionale per il 1° trimestre evidenziano una crescita decisamente superiore alle attese per i Paesi core europei: il PIL tedesco, infatti, tra la fine del 2010 e i primi tre mesi del 2011 passa a crescere dallo 0,4% all’1,5% su base trimestrale e dal 3,8% (rivisto da 4,0%) al 5,2% su base annuale contro consensi rispettivamente pari a 0,9% e 4,5%. Positivo anche il dato sul PIL francese che, secondo la stima flash, sale dallo 0,3% t/t all’1,0% e supera così il consenso di 0,6%. Nota giornaliera Valute e Commodity Mercato valutario stabile in apertura, stamane, ma sempre incentrato sulla dinamica euro/dollaro (stabile in area 1,4250). Negli ultimi scambi sulla piattaforma asiatica recupera dal minimo delle ultime sei settimane il cambio dell'euro contro dollaro, che resta comunque vulnerabile agli sviluppi della crisi greca. Prosegue stamane la fase di recupero delle risorse di base iniziata sul finire della seduta di ieri; il rialzo è generalizzato e arriva dopo le pesanti perdite degli ultimi due giorni. Quotazioni poco mosse per i derivati sul greggio, che guardano alla volatile dinamica dell'euro contro dollaro. Sui prezzi pesano i timori sul ciclo economico e sull’effettiva domanda di greggio, anche se lo storno dei prezzi era considerato quasi fisiologico, visto il forte rialzo degli ultimi mesi. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche Ricerca per investitori privati e PMI Team Retail Research Analisti Finanziari Mercati Azionari Chiusura positiva per la borsa di Wall Street in una seduta volatile sulla scia dell'andamento dei prezzi delle materie prime, mentre il downgrade ricevuto da Goldman Sachs pesa su tutto il settore Finanziario. I prezzi delle materie prime sono rimbalzati dopo che i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione hanno evidenziato un calo e la revisione del dato di marzo sulle vendite al dettaglio suggerisce che la spesa dei consumatori nel 1° trimestre potrebbe rivelarsi più alta del previsto. Stamane le borse asiatiche viaggiano in lieve rialzo, anche se il bilancio della settimana resta negativo, a causa della volatilità delle materie prime che riducono l'appetito per il rischio. Mercati Obbligazionari Giornata dai toni decisamente positivi quella di ieri per il debito sovrano dei Paesi periferici europei: la Grecia, sulla scia delle dichiarazioni fatte da un rappresentante del FMI riguardo a un possibile allungamento del prestito concessole, ha beneficiato di consistenti cali su tutte le scadenze (-23pb sul 2 anni e -16pb sul 10 anni). Sono invece rimasti sostanzialmente stabili, sui valori del giorno precedente, i rendimenti di Germania, Francia, Italia e Spagna. Il mercato Corporate continua a evidenziare una volatilità decisamente bassa e stenta ad esprimere una forte direzionalità. Nella seduta di ieri, dopo un’apertura piuttosto negativa (sulla scia della correzione delle materie prime), il mercato ha recuperato terreno e gli indici di CDS hanno chiuso più o meno stabili sui livelli di chiusura della giornata precedente. I titoli hanno registrato un ritorno totale dello 0,15% (grazie alla flessione dei tassi core). Stamattina in apertura gli indici di CDS evidenziano un leggero restringimento (2-3pb in media). Andamento dei principali mercati Euro Stoxx, DJ Industrials, FTSE MIB Borse europee Valore Var.% 1 g. Var. % 01.01.11 Euro Stoxx 287 -0,8 4,6 FTSE MIB 21.788 -1,1 8,0 FTSE 100 5.945 -0,5 0,8 Xetra DAX 7.444 -0,7 7,7 CAC 40 4.023 -0,9 5,7 SMI Zurich 6.563 0,0 2,0 Altre borse Dow Jones 12.696 Nasdaq Comp 2.863 Nikkei 225 9.649 Fonte: Bloomberg 0,5 0,6 -0,7 9,7 7,9 -5,7 FTSE MIB Dow Jones EuroStoxx 110 100 90 I tassi Bund 2 anni 10 anni BTP 2 anni 10 anni Treasury 2 anni 10 anni Yield % 1,77 3,11 Yield % 2,89 4,58 Yield % 0,55 3,22 Fonte: Bloomberg Cambi e commodity Euro/dollaro WTI ($/barile) 80 70 60 1,423 98,97 Fonte: Bloomberg 50 40 30 gen-08 feb-09 mar-10 apr-11 Fonte: Bloomberg I prezzi del presente documento sono aggiornati alla chiusura del mercato del giorno precedente (salvo diversa indicazione). Per il Nikkei 225 chiusura della data odierna. Volumi FTSE All-Share Mln euro 911,1 Var. % (1 giorno) 17,41 Fonte: Bloomberg Flash Mercati 13 maggio 2011 Mercati Azionari Italia – FTSE MIB (-1,1% a 21.788) A2A: risultati del trimestre in linea con le attese. La Società ha chiuso il 1° trimestre con ricavi pari a 1,7 milioni di euro, in crescita del 5% a/a; l’EBITDA del periodo è risultato pari a 278 milioni di euro, in crescita del 5% a/a. Il 1° trimestre 2011 include il positivo contributo connesso al consolidamento integrale della partecipata montenegrina EPCG (25 milioni di euro). Il risultato operativo netto è stato pari a 147 milioni di euro sostanzialmente invariato rispetto al 31 marzo 2010 L'Utile netto è quindi risultato pari a 85 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 marzo 2010). Positiva la diminuzione del debito netto di 151 milioni di euro a 3,7 miliardi di euro a fine marzo 2011 rispetto a fine dicembre scorso. Sulla cessione di Metroweb, società che controlla la rete in fibra ottica di Milano in cui A2A detiene una quota di minoranza, il Direttore Generale ha dichiarato che la cessione dovrebbe essere conclusa nel giro di qualche mese. BPM: i risultati trimestrali battono il consenso. Il Gruppo bancario milanese ha sorpreso il mercato archiviando i primi tre mesi del 2011 con profitti decisamente superiori alle attese, l’utile trimestrale netto, pur facendo registrare un calo del 15,6% rispetto al risultato dell’anno precedente, ha battuto il consenso di 30 milioni attestandosi a quota 42,3 milioni di euro. BPM ha subito anche una leggera flessione nel valore dei propri proventi operativi che sono scesi del 7,3% a 388,6 milioni di euro, mentre i costi operativi sono rimasti in linea con il dato del 1° trimestre dell’anno precedente e si sono fermati a 270,3 milioni di euro. È cresciuta nell’ultimo anno la raccolta diretta del Gruppo che, grazie a un incremento del 5,6% t/t, ha raggiunto quota 38,7 miliardi rispetto a fine 2010, mentre è rimasta stabile a 36,9 miliardi la raccolta indiretta. Il Tier 1 di BPM al 31 marzo 2011 ha raggiunto il 7,7%, mentre lo stesso indice core si è collocato al 7,0% e il capital ratio è stato pari all’11,7%; l’Istituto di credito ha fatto sapere di aver calcolato i propri coefficienti patrimoniali calcolati senza tener conto delle maggiori ponderazioni richieste da Banca d’Italia per il 1° trimestre. Secondo il piano presentato per il biennio 2011-13, la Banca milanese prevede di raggiungere un utile netto di 300 milioni nell’ultimo anno. ENEL: le componenti straordinarie compensano il calo nel risultato operativo. Profitti in aumento per la società energetica italiana che nei primi tre mesi dell’anno ha realizzato un utile netto di 1,201 miliardi che è quindi risultato del 12,6% superiore al risultato dello stesso periodo dell’anno precedente. I conti di Enel hanno beneficiato di minori oneri finanziari netti e del più contenuto carico fiscale che hanno contribuito a compensare la flessione nel margine operativo lordo per il trimestre che è scivolato da 4,478 a 4,399 miliardi nel corso degli ultimi 12 mesi contro il consenso di 4,264 miliardi. Il calo del risultato operativo è legato soprattutto agli effetti delle cessioni delle attività relative alla rete di Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche distribuzione del gas e alla rete di trasmissione dell’energia elettrica in Spagna. In aumento invece sia i ricavi che la produzione energetica del Gruppo; mentre il fatturato ha raggiunto quota 19,54 miliardi dai 18,12 miliardi del 1° trimestre 2010, la produzione ha messo a segno un incremento dell’1,2% passando da 72,6 a 73,5 TWh. È peggiorato, infine, il livello d’indebitamento salendo dai 44,92 miliardi di fine 2010 ai 45,56 miliardi del 31 marzo 2011. Nell’ultimo mese non hanno subito revisioni le stime e gli obiettivi fissati da Enel per l’intero 2011. MEDIOLANUM: risultati positivi, superiori alle attese. Il gruppo Mediolanum ha registrato nel 1° trimestre un utile netto di 68,6 milioni in crescita del 4% sullo stesso periodo dell'anno scorso e masse amministrate a 46,19 miliardi, +7% a/a. I risultati beneficiano del positivo contributo della divisione bancaria. MONTEPASCHI: il balzo dell’utile operativo sostiene i profitti. Profitti trimestrali in crescita rispetto al risultato del 2010 per il gruppo bancario toscano che ha dichiarato di aver realizzato un utile netto di 140 milioni di euro e ricavi per 1,48 miliardi. Il risultato operativo netto di Montepaschi è salito del 45,8% a raggiungere quota 348,7 milioni di euro, mentre i costi operativi hanno segnato una contrazione dell’1,1% a/a. Si è fermato invece al 9,1% il valore del Tier 1 per i primi tre mesi dell’anno anche se, considerando gli effetti della valorizzazione del patrimonio immobiliare dell’istituto di credito, lo stesso indice si è attestato al 9,5%. PRYSMIAN: i risultati trimestrali confermano il miglioramento del settore. Prysmian ha archiviato il 1° trimestre 2011 con ricavi per 1,26 miliardi di euro (escluso il contributo di Draka), in crescita del 29,8% rispetto ai 969 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. L’EBITDA si è attestato a 76 milioni di milioni di euro, in rialzo del 5,4% dai precedenti 72 milioni, mentre l’utile netto è sceso a 9 milioni dai 23 milioni di un anno fa. A fine 2011 la società dei cavi prevede di raggiungere un EBITDA rettificato compreso tra 530-580 milioni di euro. I 3 migliori & peggiori del FTSE MIB-FTSE All-Share Volumi medi Titolo Prezzo Var. 1g % 5g (M) Var. % 5-30g* Impregilo 2,37 3,13 3,57 2,62 Fondiaria-Sai 6,25 2,63 1,29 1,44 Davide Campari-Milano 5,08 2,42 3,01 2,35 Prysmian 15,48 -2,64 2,34 3,14 Fiat 7,16 -2,39 18,32 23,97 Intesa Sanpaolo 2,10 -1,77 134,77 148,37 Nota: * Variazione della media dei volumi a 5 giorni vs. 30 giorni. Fonte: Bloomberg 2 Flash Mercati 13 maggio 2011 Temi del giorno Elenco operazioni straordinarie Fondiaria- Aumento di capitale per un importo massimo di 460 SAI milioni, mediante emissione di nuove azioni ordinarie e di risparmio, da offrire in opzione agli azionisti. Nella giornata di oggi i titoli risultano sospesi in attesa di nota. UBI Banca Proposta di delega per un aumento di capitale fino a 1 miliardo di euro da offrire in opzione agli azionisti e ai portatori delle obbligazioni del prestito obbligazionario convertibile "UBI 2009/2013 Convertibile con facoltà di rimborso in azioni". La delega potrebbe essere esercitata presumibilmente entro l’estate. Fonte: Thomson Reuters Zona Euro – Euro Stoxx (-0,8% a 287) Germania – Xetra Dax (-0,7% a 7.444) RWE: gli elevati costi di fornitura deprimono i profitti. La Società di utility tedesca ha chiuso il 1° trimestre 2011 con utili in calo del 7,5% a 1,61 milioni di euro. Il risultato, seppur in flessione rispetto ai 1,74 miliardi di 12 mesi fa, è risultato superiore alle attese di 1,48 miliardi di euro grazie ad alcune componenti straordinarie relative alle condizioni di approvvigionamento energetico in Germania e Regno Unito. I conti della Compagnia hanno però risentito negativamente sia delle tensioni sui mercati internazionali (crisi del Nord Africa e terremoto in Giappone) che del differenziale creatosi tra gli elevati costi di fornitura del gas e i contenuti costi di vendita. Si è espanso il giro d’affari di RWE che, grazie a una crescita del 3,2% nei propri ricavi, ha raggiunto quota 15,75 miliardi. La società ha confermato gli obiettivi per l’intero esercizio 2011, anche se ha avvertito che l’incertezza politica riguardante sia i futuri sviluppi del settore nucleare che le condizioni del mercato energetico europeo più in generale contribuiranno ad aumentare le pressioni sui ricavi. La compagnia ha quindi ribadito che le proprie previsioni per l’utile operativo sono di una flessione compresa tra il 20% e il 30%. Francia – CAC 40 (-0,9% a 4.023) CRÉDIT AGRICOLE: risultati superiori alle attese. Nei primi tre mesi l'utile netto di Crédit Agricole, terza banca francese per capitalizzazione di mercato, è più che raddoppiato a 1 miliardo di euro da 992,5 milioni del consensus e 470 milioni di euro nel medesimo trimestre del 2010. I ricavi di Gruppo sono saliti del 10% a 5,3 miliardi di euro, anche in questo caso battendo le attese di 5,19 miliardi. La quota di utili dalle banche regionali azioniste e dalla rete retail separata, LCL, è salita di oltre il 17%, con la domanda di mutui da parte dei clienti spinta dai bassi tassi di interesse. Ciò ha bilanciato una perdita, comunque più ridotta, delle attività internazionali, appesantite dalla controllata greca Emporiki. Crédit Agricole deciderà se ricapitalizzare la controllata a giugno. Il core Tier 1 a fine marzo si attestava all'8,7%. VALLOUREC: aumentano le vendite e l’utile nel 1° trimestre. Conti positivi per il Gruppo francese che, rispetto ai primi tre Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche mesi del 2010, ha visto aumentare del 46% i propri volumi di vendita ed ha mantenuto sostenuti livelli di produzione grazie all’elevato numero di ordini raccolti nel trimestre precedente. Le vendite consolidate sono cresciute del 31% a quota 1,148 miliardi di euro per via degli effetti positivi derivanti dall’acquisto di Serimax, dai più elevati volumi di vendita e dai tassi di cambio favorevoli. In rialzo anche il risultato operativo lordo di Vallourec che è passato da 148 a 203 milioni di euro, mentre l’utile netto trimestrale è cresciuto del 39% rispetto al 2010 passando da 67 a 93 milioni di euro. VIVENDI: trimestrale migliore delle attese. Ricavi in crescita del 3,8% nel 1° trimestre per il Gruppo tecnologico francese che realizza un fatturato di 7,2 miliardi di euro e si colloca al di sopra del consenso di 7,05 miliardi. In rialzo anche l’utile netto caratteristico che si è attestato a 950 milioni di euro, mettendo a segno un incremento del 29,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e superando nettamente le attese di 795 milioni. La solida performance della divisione di videogiochi e gli ottimi risultati delle attività di telecomunicazione in Brasile hanno permesso a Vivendi di confermare le stime sull’intero anno. Il Gruppo, a seguito dell’acquisto del 44% di SFR da Vodafone, ha fatto sapere di aspettarsi un utile netto superiore a 3 miliardi di euro per l’esercizio in corso e di voler aumentare il proprio dividendo. Spagna – Ibex (-0,4% a 10.488) REPSOL: utili in crescita nonostante gli oneri straordinari. Crescita a doppia cifra (+11,2%) per i profitti trimestrali del Gruppo petrolifero spagnolo che ha realizzato un utile netto di 765 milioni di euro che, se considerato al netto degli oneri straordinari, si è attestato a 791 milioni mettendo a segno un incremento del 23,4% rispetto al 1° trimestre 2010. In netto rialzo anche l’utile operativo di Repsol che è salito del 4,7% a 1,611 miliardi di euro con aumenti rispettivamente pari al 16,4% per il settore upstream, al 238% per il business del gas naturale liquefatto e al 14,1% per il downstream. Si è registrato, infine, anche un calo del livello di debito netto del Gruppo che è così sceso alla fine del 1° trimestre 2011 e si è attestato a 2,18 miliardi, a fronte di una crescita degli investimenti pari al 43%, per un valore complessivo di 1,1 miliardi di euro. TELEFONICA: risultati poco al di sotto delle attese. Nel 1° trimestre 2011 la forte crisi economica sul mercato domestico, solo parzialmente controbilanciata dai buoni tassi di crescita in America Latina, ha influito sulla performance di Telefonica. Il Gruppo telefonico spagnolo ha, infatti, chiuso il trimestre con un utile netto in flessione del 2% a 1,62 miliardi di euro rispetto a stime di 1,72 miliardi. I ricavi sul mercato spagnolo, al momento la maggiore criticità per l'azienda telefonica, si sono ridotti del 5,6% a 4,37 miliardi. Il management ha comunque definito i numeri in linea con le proprie attese ed ha confermato i target di bilancio dati il mese scorso durante un incontro con gli investitori. Le attività latinoamericane coprono circa metà del giro d'affari dell'intero gruppo, con una crescita dei profitti particolarmente rilevante sul mercato brasiliano. 3 Flash Mercati 13 maggio 2011 I 3 migliori & peggiori dell’Euro Stoxx 50 Titolo Crédit Agricole Unilever Deutsche Telekom Aegon E.On Société Générale Prezzo Var. 1g % 11,08 0,59 23,10 0,41 11,32 0,31 5,07 -5,67 20,90 -2,56 42,15 -1,93 Volumi medi 5g (M) Var. % 5-30g* 9,84 9,09 6,42 5,85 20,14 15,04 13,79 9,76 13,65 11,70 5,42 4,71 Nota: * Variazione della media dei volumi a 5 giorni vs. 30 giorni. Fonte: Bloomberg Temi del giorno Risultati societari – Italia ed Europa Principali società Terna, Unicredit, UBI Banca, Banco Popolare, Buzzi Unicem, Atlantia Fonte: Thomson Reuters USA – Dow Jones (0,5% a 12.696) Nasdaq (0,6% a 2.863) NVIDIA: i profitti calano in misura inferiore alle attese. Il colosso tecnologico statunitense ha chiuso il primo bilancio trimestrale dell’anno con un utile marginalmente in calo dell’1,7% rispetto all’anno precedente, passando da 137,6 a 135,2 milioni di dollari. L’utile netto per azione è scivolato da 0,23 a 0,22 dollari, mentre, al netto delle componenti straordinarie, l’EPS rettificato è passato da 0,29 a 0,27 dollari per azione contro il consenso degli analisti che anticipava 0,19 dollari per azione. In calo del 4% anche i ricavi del Gruppo che si sono attestati a quota 962 milioni di dollari, mentre il margine operativo lordo, negli ultimi 12 mesi, è cresciuto da 45,6% a 50,4%. Le stime di Nvidia prospettano per il 2° trimestre ricavi in crescita del 4-6% a 1-1,2 miliardi di dollari. I 3 migliori & peggiori del Dow Jones Titolo Intl Business Machines Merck & Co. Coca-Cola Caterpillar Citigroup American Express Volumi medi Prezzo Var. 1g % 5g (M) Var. % 5-30g* 172,24 1,62 1,17 1,40 37,20 1,56 2,58 3,14 68,31 1,47 2,29 2,46 108,63 -1,23 1,70 1,64 42,42 -1,16 9,84 6,24 49,54 -0,58 1,62 1,78 Nota: * Variazione della media dei volumi a 5 giorni vs. 30 giorni. Fonte: Bloomberg I 3 migliori & peggiori del Nasdaq Titolo First Solar Symantec Nvidia Cisco Systems Foster Wheeler Seagate Technology Volumi medi Prezzo Var. 1g % 5g (M) Var. % 5-30g* 132,07 6,25 0,64 0,60 20,42 5,20 4,25 2,52 20,50 3,17 6,18 5,45 16,93 -4,78 30,87 21,06 34,69 -3,24 0,67 0,48 17,19 -1,38 2,22 3,58 Giappone – Nikkei 225 (-0,7% a 9.649) Nikkei in ribasso dello 0,7%, spinto dai titoli finanziari. Le dichiarazioni del Governo hanno, infatti, suscitato timori riguardo la possibile richiesta alle banche creditrici di alleggerire il peso del debito che grava su Tokyo Electric Power, proprietaria della centrale nucleare di Fukushima. Il maggiore creditore di Tepco, Sumitomo Mitsui Banking Corp ha ceduto il 3,8% e la maggiore banca giapponese per valore degli asset, Mitsui UFJ Financial Group ha lasciato sul terreno il 2,79%. Calendario Macroeconomico Calendario dati macro (oggi) Dati macro Indicatore Cons. Prec. Italia PIL t/t (%) del 1° trimestre, preliminare 0,3 0,1 PIL a/a (%) del 1° trimestre, preliminare 1,3 1,5 Area euro PIL t/t (%) del 1° trimestre, preliminare 0,6 0,3 PIL a/a (%) del 1° trimestre, preliminare 2,2 2,0 Germania (*)PIL t/t (%) del 1° trimestre, preliminare 1,5 0,9 PIL a/a (%) del 1° trimestre, preliminare 5,2 4,5 Francia (*) Salari mensili t/t (%) del 1° trimestre, prel. 1,0 0,6 PIL t/t (%) del 1° trimestre, preliminare 1,0 0,6 PIL a/a (%) del 1° trimestre, preliminare 2,2 1,8 USA Indice Univ. del Michigan di maggio, prel. 70,0 69,8 CPI m/m (%) di aprile 0,4 0,5 CPI esclusi alimentari ed energia m/m (%) aprile 0,2 0,1 CPI a/a (%) di aprile 3,1 2,7 CPI esclusi alimentari ed energia a/a (%) aprile 1,3 1,2 Fonte: Bloomberg (*) Dati già pubblicati; in tabella sono riportati da sinistra il dato effettivo e il consenso. Calendario dati macro (ieri) Dati macro Indicatore Eff. Cons. Area euro Produzione industriale m/m (%) di marzo -0,2 0,3 Produzione industriale a/a (%) di marzo 5,3 6,3 Francia CPI m/m (%) di aprile 0,3 0,4 CPI a/a (%) di aprile 2,1 2,1 CPI armonizzato m/m (%) di aprile 0,4 0,4 CPI armonizzato a/a (%) di aprile 2,2 2,3 Regno UnitoProduzione industriale m/m (%) di marzo 0,3 0,8 Produzione industriale a/a (%) di marzo 0,7 1,1 USA Nuovi sussidi di disoccup. (migliaia di un.), settim. 434 430 Sussidi di disoccup. continuativi (migliaia di un.), 3.756 3.700 settimanali PPI m/m (%) di aprile 0,8 0,6 PPI a/a (%) di aprile 6,8 6,5 Vendite al dettaglio m/m (%) di aprile 0,5 0,6 Vendite al dett. ex-auto m/m (%) di aprile 0,6 0,6 Variazione delle scorte m/m (%) di marzo 1,0 0,9 Fonte: Bloomberg Nota: * Variazione della media dei volumi a 5 giorni vs. 30 giorni. Fonte: Bloomberg Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 4 Flash Mercati 13 maggio 2011 Avvertenza generale Il presente documento è una ricerca in materia di investimenti preparata e distribuita da Intesa Sanpaolo SpA, banca di diritto italiano autorizzata alla prestazione dei servizi di investimento dalla Banca d’Italia, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Il presente documento è anche distribuito da Banca IMI, banca autorizzata in Italia e soggetta al controllo di Banca d’Italia e Consob per lo svolgimento dell’attività di investimento, appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo. Le informazioni fornite e le opinioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute affidabili e in buona fede, tuttavia nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Le opinioni, previsioni o stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di redazione del presente documento, e non vi è alcuna garanzia che i futuri risultati o qualsiasi altro evento futuro saranno coerenti con le opinioni, previsioni o stime qui contenute. Qualsiasi informazione contenuta nel presente documento potrà, successivamente alla data di redazione del medesimo, essere oggetto di qualsiasi modifica o aggiornamento da parte di Intesa Sanpaolo, senza alcun obbligo da parte di Intesa Sanpaolo di comunicare tali modifiche o aggiornamenti a coloro ai quali tale documento sia stato in precedenza distribuito. I dati citati nel presente documento sono pubblici e resi disponibili dalle principali agenzie di stampa (Bloomberg, Thomson Reuters). Le stime di consenso indicate nel presente documento si riferiscono alla media o la mediana di previsioni o valutazioni di analisti raccolte da fornitori di dati quali Bloomberg, Thomson Reuters, FactSet (JCF) o IBES. Nessuna garanzia, espressa o implicita, è fornita da Intesa Sanpaolo relativamente all’accuratezza, completezza e correttezza delle stesse. Lo scopo del presente documento è esclusivamente informativo. In particolare, il presente documento non è, né intende costituire, né potrà essere interpretato, come un documento d’offerta di vendita o sottoscrizione, ovvero come un documento per la sollecitazione di richieste d’acquisto o sottoscrizione, di alcun tipo di strumento finanziario. Nessuna società del Gruppo Intesa Sanpaolo, né alcuno dei suoi amministratori, rappresentanti o dipendenti assume alcun tipo di responsabilità (per colpa o diversamente) derivante da danni indiretti eventualmente determinati dall’utilizzo del presente documento o dal suo contenuto o comunque derivante in relazione con il presente documento e nessuna responsabilità in riferimento a quanto sopra potrà conseguentemente essere attribuita agli stessi. Le società del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, i loro amministratori, rappresentanti o dipendenti (ad eccezione degli Analisti Finanziari e di coloro che collaborano alla predisposizione della ricerca) e/o le rispettive famiglie possono detenere posizioni lunghe o corte in qualsiasi strumento finanziario menzionato nel presente documento ed effettuare, in qualsiasi momento, vendite o acquisti sul mercato aperto o altrimenti. I suddetti possono inoltre effettuare, aver effettuato, o essere in procinto di effettuare vendite e/o acquisti, ovvero offerte di compravendita relative a qualsiasi strumento di volta in volta disponibile sul mercato aperto o altrimenti. Il presente documento è pubblicato con cadenza giornaliera. Il presente documento è distribuito da Banca IMI e Intesa Sanpaolo, a partire dallo stesso giorno del suo deposito presso Consob, esclusivamente a soggetti residenti in Italia e verrà messo a disposizione del pubblico indistinto attraverso il sito internet di Banca IMI (http://retailhub.bancaimi.com/retailhub/COMMENTI-E-ANALISI.html) e di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 5 Flash Mercati 13 maggio 2011 Comunicazione dei potenziali conflitti di interesse Intesa Sanpaolo dichiara i seguenti interessi e conflitti di interesse ai sensi degli articoli 69-quater e 69-quinquies, del regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14.05.1999, e successive modificazioni ed integrazioni e dell’art. 24 del “Regolamento della Banca d’Italia e della Consob ai sensi dell’art. 6, comma 2-bis del Testo Unico della Finanza”. La Banca ha posto in essere idonei meccanismi organizzativi e amministrativi (information barriers), al fine di prevenire ed evitare conflitti di interesse in rapporto alle raccomandazioni prodotte. Per maggiori informazioni si rinvia al documento “Policy per studi e ricerche” e all’estratto del “Modello aziendale per la gestione delle informazioni privilegiate e dei conflitti di interesse” a disposizione sul sito internet di Intesa Sanpaolo (www.intesasanpaolo.com). Certificazione degli analisti Gli analisti che hanno predisposto la presente ricerca in materia di investimenti, i cui nomi e ruoli sono riportati nella prima pagina del documento, dichiarano che: (a) le opinioni espresse sulle Società citate nel documento riflettono accuratamente l’opinione personale, obiettiva, indipendente, equa ed equilibrata degli analisti; (b) non è stato e non verrà ricevuto alcun compenso diretto o indiretto in cambio delle opinioni espresse. Altre indicazioni 1. Né gli analisti né qualsiasi altra persona della loro famiglia hanno interessi finanziari nei titoli delle Società citate nel documento. 2. Né gli analisti né qualsiasi altra persona della loro famiglia operano come funzionari, direttori o membri del Consiglio d’Amministrazione nelle Società citate nel documento. 3. Quattro degli analisti del Team Retail Research (Paolo Guida, Ester Brizzolara, Laura Carozza, Piero Toia) sono soci AIAF. 4. Gli analisti citati non ricevono bonus, stipendi o qualsiasi altra forma di compensazione basati su specifiche operazioni di investment banking. Disclosure 5. Il Gruppo Intesa Sanpaolo si trova in una situazione di conflitto di interessi in quanto intende sollecitare operazioni di investment banking o intende ricercare compensi dagli emittenti citati nella presente ricerca nei prossimi tre mesi. Il presente documento è per esclusivo uso del soggetto cui esso è consegnato da Banca IMI e Intesa Sanpaolo e non potrà essere riprodotto, ridistribuito, direttamente o indirettamente, a terzi o pubblicato, in tutto o in parte, per qualsiasi motivo, senza il preventivo consenso espresso da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Il copyright ed ogni diritto di proprietà intellettuale sui dati, informazioni, opinioni e valutazioni di cui alla presente scheda informativa è di esclusiva pertinenza del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo, salvo diversamente indicato. Tali dati, informazioni, opinioni e valutazioni non possono essere oggetto di ulteriore distribuzione ovvero riproduzione, in qualsiasi forma e secondo qualsiasi tecnica ed anche parzialmente, se non con espresso consenso per iscritto da parte di Banca IMI e/o Intesa Sanpaolo. Chi riceve il presente documento è obbligato ad uniformarsi alle indicazioni sopra riportate. Intesa Sanpaolo Servizio Studi e Ricerche - Responsabile Gregorio De Felice Responsabile Retail Research Paolo Guida Analista Obbligazionario Serena Marchesi Fulvia Risso Analista Azionario Ester Brizzolara Laura Carozza Analista Valute e Materie prime Mario Romani Economista Piero Toia Andrea Del Conte Research Assistant Cecilia Barazzetta Editing: Sonia Papandrea Intesa Sanpaolo – Servizio Studi e Ricerche 6