azteca e maya messico e guatemala
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MESSICO E GUATEMALA 21/02/2014 Rif. 576.1 CPR AZTECA E MAYA MESSICO E GUATEMALA 20 MAGGIO - 3 GIUGNO 2014, 15 giorni - 13 notti Un percorso alla scoperta di ciò che resta delle composite, intriganti e per molti versi ancora misteriose, grandi civiltà azteca e maya di Messico e Guatemala, e di ciò che sopravvive dei loro riti e abitudini nei loro discendenti d’oggi. Un itinerario affascinante, che si snoda tra grandi foreste popolate di uccelli multicolori, grandi pietre scolpite in forma di templi, cieli e mari abbaglianti e piccoli uomini dai vestiti colorati, da sempre vessati da padroni potenti e crudeli. dddd 1° giorno, martedì 20 maggio 2014: Bologna > Madrid > Città del Messico Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Bologna, disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali e partenza con volo IB 8785 delle 7h00 per Madrid. All’arrivo, previsto alle 9h25 locali dopo 2h25’ di volo, coincidenza con volo IB 6403 delle 13h45 per Città del Messico. All’arrivo, previsto alle 18h40 locali, dopo 11h55’ di volo, trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. 2° giorno, mercoledì 21 maggio 2014: Città del Messico > Teotihuacán > Città del Messico Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza per la visita di Teotihuacán (41 Km, 1h), visita del sito e buffet messicano in ristorante. Sulla strada del rientro a Città del Messico (50 Km, 1 h) visita della Basilica di Guadalupe. Cena di benvenuto in Messico in una cantina di Piazza Garibaldi con musica di mariachi. Teotihuacán, il più grande sito archeologico precolombiano del Nord America si estende su oltre 82 Km2. Il nome originario della città era probabilmente Puh, cioè canneto, il nome Teotihuacán fu dato alla città degli Aztechi solo secoli dopo la sua caduta, e viene tradotto come luogo di nascita degli dei. Teotihuacán fu fondata, probabilmente dai Totonachi, verso il 300 a.C., raggiungendo il culmine del suo splendore nel periodo compreso tra il 150 e il 450, quando dominò l'America Centrale, esercitando un potere e un'influenza paragonabili a quelli dell'antica Roma. Al tempo del massimo splendore della città tutti gli edifici, oggi così spogli, erano dipinti con colori esuberanti, rossi, azzurri, verdi, gialli, ed è bello immaginare che tra queste architetture si muovesse una folla di persone abbigliate con vesti e ornamenti multicolori. Fino a pochi anni fa si credeva che, in un qualche momento, nel corso del VII o VIII secolo, la città fosse stata saccheggiata e bruciata da un popolo invasore, tuttavia, prove archeologiche più recenti sembrano indicare che gli incendi furono provocati da una sollevazione dei ceti popolari. Come succedeva in altre culture della regione, a Teotihuacán si praticavano sacrifici umani, durante gli scavi sono stati infatti trovati i resti sia di uomini che di animali. 3° giorno, giovedì 22 maggio 2014: Città del Messico > Cancun Mezza pensione. Intera giornata di visita guidata della Città del Messico. La visita includerà una selezione dei monumenti più celebri della città e il Museo di Antropologia. Pranzo a buffet nel ristorante all’interno del Museo. La visita si concluderà all’aeroporto di Città del Messico in tempo utile per l’imbarco sul volo Interjet 4O 2300 delle 20h20 per Cancun. All’arrivo, previsto alle 22h20 dopo 2h di volo, trasferimento in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Mexico City. I Cuicuilco si stabilirono intorno ad Azcapotzalco nel III millennio, i Mexica vi arrivarono dopo la caduta di Tula stabilendosi prima sulle rive del lago e poi su un isola che chiamarono Tenochtitlán, in onore di Tenoch, il capo che li guidò. La capitale dell'Impero azteco divenne in breve una delle più grandi del mondo di allora con una popolazione di più di 500.000 abitanti. Il 8 novembre 1519 il tlatoani, l’imperatore, Motecuhzoma ricevette Hernán Cortés con tutti gli onori, ma presto, a causa delle numerose violenze di Pedro de Alvarado, iniziarono le ostilità contro gli europei. A Motecuhzoma, ucciso dagli spagnoli, successe Cuitláhuac, che il 30 giugno 1520 sconfisse gli invasori e i suoi alleati indigeni, ma poi morì falciato, con altre migliaia di vittime, da una grave epidemia. Il suo successore Cuauhtemoc si arrese agli spagnoli il 13 agosto 1521. Durante l'epoca coloniale, Città del Messico si riempì di sontuose costruzioni per il culto religioso, per l'amministrazione politica e per le residenze dei nobili spagnoli. Nel 1820 Agustín de Iturbide e Vicente Guerrero obbligarono l’allora viceré a firmare l’indipendenza del Messico e Iturbide si fece incoronare nella Cattedrale di Città del Messico primo imperatore messicano. La città fu capitale imperiale con Iturbide e Massimiliano d'Asburgo e delle entità nazionali che si succedettero a seguito di numerosi colpi di stato; fu occupata per un anno dalle truppe statunitensi durante la Guerra del 1847-48. Nel 1910 la capitale, obiettivo della Rivoluzione, fu occupata prima da Francisco Madero, poi da Emiliano Zapata e Pancho Villa e alla fine da Carranza, de la Huerta e Obregon. Dalla Rivoluzione emerse vincente il partito di Lázaro Cárdenas, che divenne nel 1946 il Partito Rivoluzionario Istituzionale, strano ossimoro che ha governato il Messico dal 1929 fino al 2000. 4° giorno, venerdì 23 maggio 2014: Cancun > Chichen Itzá > Hoctun > Merida Pensione completa. Dopo la prima colazione americana partenza per la visita di Chichen Itzá (200 Km, 2h). Pranzo a buffet e proseguimento per la visita del cimitero di Hoctun (86 Km, 1h15’). Al termine partenza per Merida (53 Km, 1h), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate, breve visita della città e cena. Chichen Itzá, centro cerimoniale costruito durante l’epoca classica, fra il VI e l'XI secolo, si estende su un'area di 3 km². Il sito è dominato dal tempio di Kukulkan, il nome maya di Quetzalcoatl, il serpente piumato, chiamato anche El Castillo. e databile tra il XI e il XIII secolo, una delle più famose piramidi a gradoni del Messico, con scalinate che corrono lungo i quattro lati fino alla sommità. All'interno della camera del tempio c'era una statua di Chac Mool, il dio maya della pioggia, e un trono a forma di giaguaro, dipinto di rosso e inserti di giada. Dal 2006 purtroppo la sala del trono è chiusa al pubblico. Il cortile del gioco della palla è il più grande campo di tutto il Messico, 166 m per 68, chiuso ai lati da mura alte 12 m, su cui aggettano anelli di pietra intagliata con figure di serpenti intrecciati. Sui pannelli obliqui alla base dei muri interni sono scolpiti i giocatori in azione. Poco lontano si trova un edificio rotondo posto sopra una larga piattaforma quadrata, detto El Caracol (la chiocciola) dalla scala di pietra a spirale presente al suo interno. Questa struttura era un osservatorio astronomico, con le porte allineate con la posizione del sole all'equinozio di primavera. Dei due cenotes di Chichen Itzá, quello detto Cenote Sagrado è il più famoso, qui i Maya compivano sacrifici al dio Chaac, gettandovi manufatti o esseri umani. Il sito di Chichén Itzá è stato dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO e inserito nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno. La guida Lonely PlanetTM include il Castillo di Chichen Itzá tra i dieci orologi e calendari più originali del mondo e tra le dieci scalinate più impressionanti del mondo. Hoctun, piccolo centro dall’interessante centro storico e dal singolare e coloratissimo cimitero, con tombe di ogni foggia e dimensione decorate da disegni floreali, uccelli, poesie, messaggi scritti a mano, su sfondo blu, azzurro, turchese, verde smeraldo, rosso fuoco, giallo e arancio: un tripudio di colori che denota una concezione della morte alquanto diversa da quella occidentale. Ci sono numerose tombe replica del castillo di Chichen Itzá, dipinte di tanti colori diversi e ornate con fiori, putti e angeli, c'è perfino una replica alta 2,5 m della Torre latinoamericano a Città del Messico. Merida, detta la Ciudad Blanca, oggi il politically correct vuole che sia per il colore degli abiti dei suoi abitanti, ma in origine l’appellativo derivò dal fatto che gli spagnoli volevano una città per i bianchi, e non vi volevano ammettere indigeni di pelle scura. Fondata nel 1542 da Francisco de Montejo y León, sul luogo dell’insediamento maya di Ichcaansihó. Sullo Zocalo di Plaza Mayor, affacciano la Cattedrale di S. Ildefonso, la più antica del Messico, Palazzo Montejo e il Museo di Arte contemporanea. Delle mura dell’epoca si conserva oggi solo l’arco del Barrio de San Juan e quelli dei Dragones e del ponte del Barrio de la Mejorada. 5° giorno, sabato 24 maggio 2014: Merida > Uxmal > Kabah > Labná > Sayil > Campeche Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza per la ruta Puuc, con la visita dei siti maya di Uxmal (83 Km, 1h15’), Kabah (62 Km, 45’), Labná (66 Km, 1h), Sayil (9 Km, 15’). Al termine delle visite proseguimento per Campeche (250 Km, 3h45’), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Uxmal, la tre volte ricostruita, in lingua maya, fu fondata intorno al VI secolo divenendo nel Periodo Classico della civiltà maya, il principale centro cerimoniale della civiltà Puuc, consacrato a Chaac, il dio della pioggia,. Uxmal esercitava la sua egemonia sulle vicine città di Kabah, Sayil, Xlapac e Labná, alle quali era collegata da un sistema di strade, i sacbé, tratti delle quali sono tuttora esistenti. La città fu abbandonata intorno al 900, probabilmente a seguito di una crisi di approvvigionamento idrico, legata a un prolungato periodo di estrema siccità. Kabah, il secondo centro religioso più grande dello stile Puuc, ebbe il suo apice tra l’850 e il 990. Gli edifici più significativi del sito sono il Teocalli, che comprende numerose stanze distribuite su due piani, il Tempio de los Mascarones, o Codz Poop, la cui facciata è riccamente decorata da oltre 250 riproduzioni della maschera del Chaac, e l’arco monumentale che segna l'ingresso al sacbé, la grande strada bianca che collega Kabáh con Uxmal. Si pensa che i colli intorno al sito siano costruzioni non ancora scavate. Labná, edificato tra il VIII e il XIII secolo, in stile puuc, caratterizzato dalla presenza massiccia di maschere di Chac, di colonne, di cresterie e di finestre nei templi. L'ambiente naturale è selvaggio, il sito è piuttosto piccolo e compatto. La struttura più importanti è El Palacio, 120 m di lunghezza, da cui diparte un sacbé che porta a un arco alto 6 m e largo 3 m con bassorilievi in buono stato di conservazione. Presso l'arco si trova El Mirador, una struttura a forma di piramide sormontata da un tempio. Sayil, sito archeologico Maya relativamente piccolo, con El Palacio, costruzione dalla facciata lunga 85 m con diverse colonne in stile Puuc. Il palazzo è stato costruito e completato in diverse fasi, ma sembra derivare da una piramide a gradoni. 6° giorno, domenica 25 maggio 2014: Campeche > Edzná > Palenque Pensione completa. Dopo la prima colazione e la visita di Campeche partenza per Edzná (64 Km, 1h). Visita del sito archeologico e proseguimento per Palenque (381 Km, 5h), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Campeche, porto commerciale spagnolo fondata nel 1540, conserva ancora i resti di una cittadella, un esagono di 2,5 Km che circonda la città con due porte, due fortezze e sette baluardi, oggi musei e centri espositivi, costruiti nel XVII per renderla sicura dagli attacchi dei bucanieri. Molto suggestivo lo spettacolo del Fuerte de San José El Alto illuminato. Tra le strade selciate del centro storico si trovano una gran varietà di negozi, ristoranti, bar e caffè. Molto bello è il Parque Principal e bello il malecón, lungomare di 3,5 Km con vista sul Golfo del Messico. Edzná era già abitata nel 400 a.C. e venne abbandonata nel 1500. Da visitare la Piattaforma dei coltelli, il Patio degli Ambasciatori, la piazza, Nohochná, il tempio meridionale, il cortile della pelota, il tempio de los Mascarones, l’acropoli con la grande piramide alta più di 20 m, dalla cui cima la veduta è fra le più spettacolari dello Yucatan. 7° giorno, lunedì 26 maggio 2014: Palenque > Agua Azul > Palenque Pensione Completa. Dopo la prima colazione visita del sito archeologico di Palenque, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Nel pomeriggio escursione alle cascate di Agua Azul (70 Km, 1h15’). Rientro in hotel e cena. Palenque. Situato non lontana dal fiume Usumacinta, l'area esplorata di Lakam Ha, grandi acque, capitale dello stato maya di Baakal, si estende su 2,5 km², meno del 10% della superficie dell’antica città. I Maya fondarono Lakam Ha attorno al 100 a.C. come villaggio agricolo, in una zona favorita dalle numerose sorgenti e fiumi. Lakam Ha fu alleata di Tikal, l'altra grande città Maya dell'epoca, contro l'espansione del Regno del Serpente di Calakmul, che tuttavia la sconfisse due volte, nel 599 e nel 611. Il re più importante di Baakal fu Pacal il Grande, che regnò a partire dai 12 anni, dal 615 al 683 e che riportò la città a nuovo splendore dopo le sconfitte militari e le invasioni dei nemici di Calakmul. Ancora alleata di Tikal e di Yaxchilán, nel 711, Lakam Ha fu assediata e vinta anche dall’esercito del regno di Toniná. Lakam Ha fu gradatamente abbandonata lasciando lo spazio alla foresta. Il primo europeo a visitare le rovine fu Padre Pedro Lorenzo de la Nada nel 1567, quando il sito era già abbandonato da molto tempo. Il Tempio delle Iscrizioni, risalente a circa il 675 è il monumento funebre del re Pacal, uno dei più notevoli del centroamerica. Il tempio è costruito su una piramide a gradini con una base di 60 x 42,5 m e una altezza totale di quasi 29 m. Un passaggio segreto conduce, attraverso una lunga scalinata, alla sala della tomba di Pakal, con un enorme sarcofago decorato di bassorilievi, ricchi ornamenti e sculture di stucco alle pareti. Il Palazzo è un complesso di edifici adiacenti e interconnessi, cortili, portici, passaggi sotterranei e una torre a quattro corpi, costruiti e modificati lin un periodo di 400 anni. Contiene sculture e bassorilievi in stucco. Il Conjunto de las cruces è formato dal Tempio della Croce, dal Tempio del Sole e dal Tempio della Croce fogliata, costruiti su una piramide a gradini, commemoranti l'ascesa al trono di Chan Bahlum II, dopo la morte di Pacal il Grande. Le croci alle quali si riferiscono i nomi dei templi sono in realtà rappresentazioni dell'albero della creazione che, secondo la mitologia Maya, si trova al centro del mondo. 8° giorno, martedì 27 maggio 2014: Palenque > Corozal > Yaxchilan > Bethel > Flores Pensione completa. Partenza di primo mattino per la frontiera guatemalteca. A Corozal (180 Km, 3h10’) imbarco per Yaxchilán (45’), visita del sito e imbarco per Bethel (1h30’). Sbarco e proseguimento per Flores (3h), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena. Yaxchilán, pietre verdi in lingua maya, ma il nome antico della città era Pa' Chan. Come tutte le città maya dell'area centrale, anche Yaxchilán fu abbandonata nel IX secolo per motivi non ancora chiariti. Le rovine di Yaxchilán sono localizzate in un'ansa dell'Usumacinta e si estendono lungo il corso del fiume, su una serie di basse colline e verso l'entroterra. Il nucleo della città, posto attorno alla piazza principale, è occupato da due strutture principali, la Grande Acropoli e la Piccola Acropoli e da altri centrotrenta edifici. La Grande Acropoli è costituita da un gruppo di edifici che si trovano su un'altura isolata, la cui costruzione principale è il Palazzo del Re, è raggiungibile tramite una scalinata con 13 pannelli che raffigurano il re che picchia alcuni uomini, i cui corpi ridotti a pezzi si trasformano in palle. Probabilmente è la raffigurazione della partita del 744 fra re Uccello Giaguaro e il suo prigioniero re Testa di Gioiello. D’interesse anche la Piccola Acropoli, il cosiddetto Labirinto, le costruzioni lungo la riva dell'Usumacinta e le numerose stele scolpite. 9° giorno, mercoledì 28 maggio 2014: Flores > Tikal > Flores > Città del Guatemala > Antigua Mezza pensione. Dopo la prima colazione partenza per Tikal (1h) e visita del sito archeologico. Nel pomeriggio rientro (1h) trasferimento all’aeroporto di Flores e per l’imbarco sul volo TA 7973 delle 19h55 per Città del Guatemala. All’arrivo, previsto alle 21h00 dopo 1h05 di volo, proseguimento per Antigua, discesa in hotel e sistemazione nelle camere riservate. Tikal è la più estesa delle antiche città Maya in rovina, 16 Km2 con più di tremila costruzioni su una pianura coperta di foresta pluviale, con ceiba, cedri tropicali e mogani. La cronologia di Tikal fino al III secolo è conosciuta solo parzialmente, sembra certo che il fondatore della dinastia regnante più importante, Yax Ehb Xook, sia vissuto attorno al 90 a.C. La sua dinastia si estinguerà il 31 gennaio 378, quando a Tikal arriverà Sihyaj Kahk di Teotihuacan con il suo esercito. Spettacolari le due piramidi uguali dette le gemelle, costruite su una piattaforma, l’ingresso al cuore del centro cerimoniale della Piazza Maggiore, stupenda per razionalità di forme e proporzioni; il Tempio del Giaguaro, VIII secolo, 52 m, nove ripidi gradoni e in vetta la cripta, una tomba aperta negli anni cinquanta; il Tempio delle Maschere, con la cripta incisa con scene da un massacro perpetrato da un personaggio mascherato; l’Acropoli nord, una piattaforma che serve da base a un insieme di costruzioni piramidali risalenti al IV e al VII secolo e a file di stele che ricordano eventi, il termine di ogni katum, periodo corrispondente a venti anni, le fasi lunari, dei, sacerdoti e personaggi importanti. 10° giorno, giovedì 29 maggio 2014: Antigua Pensione completa. Mattinata dedicata alla visita guidata dell’antica capitale. Nel pomeriggio visita della Finca Filadelfia, dove si produce il caffè usato nei negozi della catena americana Starbucks. Rientro ad Antigua per la cena. Antigua Guatemala. La città famosa per i bei monumenti barocchi dell’epoca del vicereame, fu fondata il 10 marzo 1543 con l’altisonante nome di La Muy Noble y Muy Leal Ciudad de Santiago de los Caballeros de Guatemala, e rimase per oltre due secoli la sede del governatore militare della Capitaneria Generale del Guatemala, il vasto territorio comprendente quasi tutta l'odierna America centrale. Nel 1773 a seguito di una serie di terremoti che distrusse gran parte della città, la corona spagnola dispose lo spostamento della capitale in una località più sicura, l’odierna Città del Guatemala. Affascinante la Plaza de Armas con ciò che rimane della Cattedrale, la Fontana delle Sirene e l’Ayuntamiento del 1743; d’interesse anche il Palazzo dei Capitani del 1558, la Casa de la Moneda, l’Università di San Carlos, il convento di Las Capuchinas, con le diciotto celle delle monache collegate tra loro, la chiesa della Merced dalla facciata di stucchi bianchi e gialli. Il territorio intorno ad Antigua è caratterizzato da alte montagne, tra cui incombono tre grandi vulcani, il Volcán de Agua, 3.766 m, l'Acatenango, inattivo, 3.976 m e il Volcán de Fuego, 3.763 m, costantemente in attività. Finca Filadelfia. Fattoria dove si produce un eccellente caffè. Interessante la visita con una parte teorica, una parte didattica, la visita alla piantagione, alla serra dove crescono le piantine, agli edifici dove i chicchi vengono lavati, asciugati e torrefatti e una parte pratica, con guida alla degustazione. 11 giorno, venerdì 30 maggio 2014: Antigua > Iximché > Panajachel Pensione completa. Dopo la prima colazione partenza per la visita del sito archeologico di Iximché (57 Km, 1h30’). Al termine proseguimento per Panajachel (44 Km, 1h) per la strada panoramica, discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena Iximché fu la capitale del regno Maya Kaqchikel dal 1470 fino al suo abbandono, avvenuto nel 1524. La città venne fondata sulla montagna Razumiat dal Re Kikab il Grande nell'anno 1470, dopo aver rotto l'alleanza con i Kiche e abbandonato la capitale precendente, Chaviar, troppo vicina a Qumarkaj capitale Kiche. Gli spagnoli di Pedro de Alvarado giunsero in città il 12 aprile 1524, ben accolti dai governatori, Belehé Qat e Cahi Imox, e nei pressi fondarono la loro prima capitale, Santiago de Goatemalan. La pace tra i Conquistadores e i Kaqchikel non durò a lungo. Il 7 febbraio 1526 gli spagnoli misero a fuoco la città, e nel 1527 furono costretti ad abbandonare la città appena fondata a causa dei continui attacchi dei Kaqchikel. San Miguel Escobar, la nuova capitale, fu fondata vicino ad Antigua. Il nucleo centrale del sito è separato dalla zona residenziale da un torrente artificiale. Nel centro vi sono quattro grandi piazze e due più piccole, con templi, palazzi nobiliari e due campi per il gioco della palla. 12° giorno, sabato 31 maggio 2014: Panajachel > Santiago de Atitlán > Santa Catarina Palopó > Chichicastenango Pensione completa. Al mattino imbarco per le visite dei villaggi di Santiago de Atitlán (1h) e Santa Caterina Palopó (1h). Nel pomeriggio trasferimento a Chichicastenango (38 Km, 1h), discesa in hotel. Sistemazione nelle camere riservate e cena. Panajachel, fondata verso la metà del XVI come Ahacel, a oltre 1.500 m slm sul lago Atitlan, un lago vulcanico di 128 m2, profondo più di 300 m, considerato venerabile dai Maya e circondato da tre alti vulcani, l’Atitlan, oltre 3.500 m, il Toliman e il San Pedro. Il molo di Panajachel è base di partenza per le lance dirette ai piccoli e tradizionali villaggi indigeni che sorgono sulle sponde occidentali e meridionali del lago, dove la vita degli indios fluisce ancora nei modi più tradizionali. Santiago de Atitlán, villaggio Tzutuhil, dove si venera Maximón, mezzo idolo pagano, mezzo santo cristiano. La leggenda racconta che nel XVI secolo, quando arrivarono gli Spagnoli, vivesse qui uno stregone, adorato dalla popolazione. Conscio della morte che si approssimava, radunò tutti gli indigeni e consigliò loro di costruire una divinità, Maximón, e offrirle doni, affinché proteggesse i villaggi dai Conquistadores, dove però, nonostante Maximón, continuarono a verificarsi stupri ai danni delle donne. Gli uomini scoprirono che era proprio il dio che la notte si introduceva nelle case e stuprava le donne sole! Così lo punirono tagliandogli gambe e mani. A distanza di secoli il culto di Maximón, è ancora diffuso: durante la Settimana Santa l’idolo viene portato in piazza e, il Venerdì Santo, giudicato e bruciato. Durante la notte una delle confraternite religiose ne scolpisce uno nuovo. Santa Catarina Palopó. Villaggio dove è possibile vedere le donne cakchiqueles ai telai, mentre lavorano le loro coperte multicolori. Il costume delle donne è veramente bello, con le gonne tessute a mano con coloratissimi motivi a righe verticali e huipiles, camicette simili a ponchos, senza maniche, drappeggiate intorno al busto e ricamate con motivi floreali. Il diverso modo di vestire e le acconciature comunicano le diverse provenienze delle indigene e il loro stato civile. 13° giorno, domenica 1° giugno 2014: Chichicastenango > Città del Guatemala Pensione completa. Dopo la prima colazione americana visita del mercato indio di Chichicastenango. Nel pomeriggio visita del sito di Pascual Abaj. Chichicastenango, è un paese abitato dalla popolazione quiché, di discendenza maya. La chiesa, sul cui sagrato antistante si tiene un coloratissimo mercato tutti i giovedì e le domeniche, è un esempio di sincretismo religioso: dal momento che ai Quiché durante la colonia non era permesso coltivare le proprie credenze, essi iniziarono a recarsi alla chiesa, continuando però a venerare i propri Dei e spiriti. La Chiesa di San Tomas fu costruita attorno all'anno 1540, ma è difficile ritrovarvi il cattolicesimo a cui siamo abituati. Strane e affascinanti cerimonie maya si tengono all’interno: tra fumi d'incenso, rami di pino pannocchie e candele sul pavimento, la gente inginocchiata intona preghiere ritmate in lingue antiche e offre liquori e coca-cola ai santi e ai morti maya, sepolti sotto la chiesa. Sulla scalinata esterna stazionano venditori di fiori, animali, cenere. A San Tomas si riproducono probabilmente le funzioni e i riti che un tempo si svolgevano sulle scalinate e alle sommità delle piramidi maya. Un posto affascinante e magico. Il mercato è uno dei più importanti e grandi mercati indigeni di tutto il Guatemala. I Quiché vi portano animali, verdure, frutta, coperte, huipiles, tessuti, utensili, ceramiche, tortillas calde, orzata,... Verso sera, quando il mercato comincia a poco a poco a svuotarsi, è il miglior momento per ottenere buoni prezzi, visto che gli indios, piuttosto che tornare carichi a loro villaggi, preferiscono disfarsi della loro mercanzia. A sud della città, sull'alto della collina, in un luogo dedicato a Huyup Takah, dio maya della terra, si trova, Pascual Abaj, la pietra del sacrificio, una statua nera, quasi senza forma, ingrigita dal fumo, dove megere e stregoni si recano per offrire alla divinità cibo, sigarette fiori e polli. 14° giorno, lunedì 2 giugno 2014: Chichicastenango > Città del Guatemala > (Madrid) Mezza pensione. Dopo la prima colazione partenza per Città del Guatemala (138 Km, 2h30’), visita della città che si concluderà all’aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo Iberia IB 6342 delle 17h40 per Madrid. 15° giorno, martedì 3 giugno 2014: Madrid > Bologna All’arrivo a Madrid, previsto alle 14h40 locali dopo 12h50’, coincidenza con il volo Iberia IB 8786 delle 16h00 per Bologna. Arrivo a Bologna previsto alle 18h15 dopo 2h15’ di volo. *Tasse aeroportuali e sovrapprezzo carburante (fuel surcharge) sono inclusi, ma sono indipendenti dalla nostra politica commerciale e possono aumentare senza preavviso CAMBIO APPLICATO 1 EURO = 1,35 USD Hotel previsti: Città del Messico Cancun Merida Campeche Palenque Flores Antigua Panajachel Cichicastenango Hotel NH Centro Historico **** CERTIFICATO D’ECCELLENZA 2013 Hotel La Quinta Suites **** CERTIFICATO D’ECCELLENZA 2013 Hotel El Castellano ***** Hotel Plaza **** CERTIFICATO D’ECCELLENZA 2013 Hotel Villa Mercedes **** CERTIFICATO D’ECCELLENZA 2013 Hotel Casona del Lago **** Posada de Don Rodrigo **** TRAVELLERS’ CHOICE 2013 Posada de Don Rodrigo **** TRAVELLERS’ CHOICE 2013 Hotel Santo Tomas **** TRAVELLERS’ CHOICE 2013 Operativi aerei: IB 8785 Bologna IB 6403 Madrid 4O 2300 Città del Messico Madrid Città del Messico Cancun TA 7973 Flores Città del Guatemala IB 6342 Città del Guatemala Madrid IB 8786 Madrid Bologna (1) il volo prevede uno scalo a San Salvador 7h00 13h45 20h20 9h25 18h40 22h20 2h25’ 11h55’ 2h00’ 19h55 17h40 16h00 21h00 14h40 del giorno successivo 18h15 1h05’ 12h50’ (1) 2h15’ Documenti necessari per i cittadini italiani adulti e minori: Passaporto con validità minima residua di 6 mesi dalla data di arrivo e marca annuale di convalida. Note: Le distanze e i tempi di percorrenza riportati nel programma sono desunti da siti di mappe elettroniche e sono forniti, come le descrizioni delle località, a titolo puramente indicativo; la sequenza delle visite è da ritenersi orientativa e le visite previste possono non includere alcuni dei siti o dei monumenti descritti, in dipendenza degli orari e dei giorni di accessibilità stagionali e del tempo effettivamente a disposizione. Per gli alberghi sono riportati, se disponibili, la classificazione ufficiale e, con i pallini verdi, il giudizio assegnato dal sito Tripadvisor®, rilevato alla data del presente preventivo. La percentuale della quota di partecipazione calcolata in valuta è del 58%. Variazioni dei cambi applicati incideranno soltanto su tale porzione della quota di partecipazione. Rif. 576.1 CPR Patrimoni dell’Umanità UNESCO (World Heritage) La Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, adottata dalla Conferenza generale dell'UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale e possiedono valore di universalità, unicità e insostituibilità. Alla data del 16 maggio 2013 la lista contiene 911 siti in 151 paesi dei 187 che hanno ratificato la Convenzione. Lonely Planet's 1000 Ultimate Sights (Luoghi da vedere) Sono oltre 1000 i luoghi del mondo che meritano almeno una visita secondo le guide turistiche Lonely Planet: per ognuna di 100 aree di interesse diverse le dieci migliori, le più romantiche, le più avventurose, le più esotiche mete da visitare.