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Transcript

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Editoriale
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Cinema: Thor
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World Invasion: battle Los Angeles
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L’unione di tre arti per la perfezione
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Intervista alla Dott.ssa Schernhammer
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San Pellegrino in fiore
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Cinecittà si mostra… ma poco
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Il Lazio che verrà… con il federalismo fiscale
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Booklive
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Gli itinerari del gusto
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La storia dell’Eur
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Il Nucleare ha ancora un futuro?
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Benito Li Vigni spiega la tempesta nel Mediterraneo
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Consiglio Regionale Informa
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Municipio XII Informa
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Eur Torrino News pubblicazione mensile
ANNO IX n° 5 maggio 2011
Editrice: Service & Business 2001
Direttore responsabile: Sergio Di Mambro
Redazione: Viale degli Eroi di Rodi, 214
Tel. 06.5083731
Grafica: Fabio Zaccaria
Stampa: Ripoli snc
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Hanno collaborato:
Irene Giarracca, Manuela Giambuzzi,
MariaFrancesca Piemontese, Corinna
Lucianelli, Stefano Coccia, Valerio Ceddia,
Fabio Zaccaria, G.M. Ardito.
Concessionaria pubblicitaria:
Media Live s.r.l.
Tel.: 06.50797732
Cell.: 380.3965716
e-mail: [email protected]
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La direzione si riserva il diritto
di valutare i testi pervenuti.
Il materiale non verrà restituito.
Finito di stampare nel mese di:
maggio 2011
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Editoriale:
Cari Lettori,
Maggio, mese di elezioni amministrative per
il nostro Paese. Tornata elettorale che ha assunto una grande importanza per i futuri assetti politici dell’Italia. Da tutte le parti è chiaro l’intento di dare a queste consultazioni
una valenza di test nazionale, per capire il livello di fiducia che gli italiani ripongono ancora nell’attuale Governo, e per tastare il polso al reale peso di alcuni nuovi movimenti politici che già si proiettano verso le future elezioni politiche. Nel frattempo la crisi continua a mordere pesantemente le realtà produttive del paese, con aziende in crisi che vedono la loro situazione aggravata dai ritardi
nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione.
In pochi, saggiando i programmi dei vari candidati, sembrano davvero rendersi conto della gravità della situazione, ma nonostante
questo (per convenienza elettorale o per
semplice ignoranza) continuiamo ad ascoltare una politica fatta di colpi bassi per raccattare poche decine di voti in extremis, e sentiamo parlare ben poco di soluzioni concrete
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eur torrino news
] di Sergio Di Mambro [
atte a dare al nostro paese la svolta di cui
avrebbe davvero bisogno. In questo clima
continuano ad essere all’ordine del giorno alcune questioni chiave per il futuro dell’Italia,
come quella sulla strada da imboccare relativamente alla questione dell’approvigionamento energetico: a tal proposito vi presentiamo un dossier sul futuro
del Nucleare, su tutti gli incidenti verificatisi nel tempo e spesso taciuti dalle
autorità, dai governanti, da
chi dovrebbe amministrare
la cosa pubblica avendo a
cuore gli interessi dei cittadini.
Nel frattempo, piaccia o
no, l’Italia è in guerra, siamo impegnati in Libia, ma
sappiamo realmente perché? Ci aiuta a scoprirlo il
giornalista e scrittore Benito Li Vigni.
In chiusura, vi proponiamo
anche un’intervista con la
Dott.ssa Schernhammer, in
tema di chemioprevenzione, perché il futuro,
e le speranze di una vita migliore, passano
sempre attraverso le scoperte che i ricercatori effettuano ogni giorno.
Buona Lettura.
cinema
THOR
] a cura di Lucilla Colonna [
C
ome i loro colleghi che popolano l’Olimpo, anche
gli dei della mitologia nordica, con residenza nel
regno di Asgard, sono tanto belli, possenti e coraggiosi, quanto golosi, invidiosi e spacconi. Il più
spaccone di tutti è il figlio del capo (un classico
pure questo), che risponde al nome di Thor e di professione fa
il dio dei fulmini.
Dalle strisce della Marvel Comics, il biondo nerboruto col martello magico è ora piombato nelle sale cinematografiche, impersonato da Chris Hemsworth, per la regia di quel Kenneth Branagh che in passato aveva mirabilmente portato sul grande
schermo le appassionanti gesta degli eroi shakespeariani Hamlet ed Enrico V.
Il film comincia in un’ipotetica località del New Mexico, chiamata Puente Antiguo, dove atterrano in una nube di fumo tutti
quelli che da Asgard si dirigono sul nostro pianeta. L’atipico
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eur torrino news
“ascensore” ha attratto l’attenzione di Jane Foster, figura femminile che gli appassionati di fumetti ricorderanno come infermiera e che qui invece veste i panni di un’astrofisica, studiosa
di wormhole (per intenderci, i cunicoli spazio-temporali di
Donnie Darko).
Jane è impersonata da una Natalie Portman indecisa e inibita,
che ci fa alquanto rimpiangere la Jodie Foster di Contact, a cui
è visibilmente ispirata. Ora, passi per la giovane sia pur premio
Oscar Portman, ma come assolvere il regista quando si scopre
che perfino l’interpretazione di un veterano con il curriculum e
l’abilità di Anthony Hopkins non risulta all’altezza delle aspettative? Invece, per ciò che riguarda il protagonista del film, se
non sapessimo che è un dio e non ci lasciassimo distrarre da
qualche suo numero alla Superman, verrebbe da pensare alla
personificazione in un corpo solo del simpatico duo Bud Spencer-Terence Hill, per quanto spesso mena le mani e purtroppo
Titolo: Thor
Nazione: USA
Genere: Avventura, Azione, Drammatico
Durata: 114’
Anno: 2011
Cast:
Chris Hemsworth, Anthony
Hopkins, Natalie Portman, Tom
Hiddleston, Jaimie Alexander, Colm
Feore, Stellan Skarsgard,
Regia: Kenneth Branagh
Distributori: Universal Italia
anche per quei dialoghi scontati (qua e là
mal tradotti) che cercano una risata troppo facile. In compenso, bisogna dire che
nel regno degli dei non si bada a spese e,
grazie alla computer grafica, i sontuosi
edifici sono costruiti con oro massiccio,
in contrasto con le oscure ambientazioni
da brivido dove vivono i Giganti di
Ghiaccio, il cui tocco raggelante è la
naturale occasione per darci dentro con
l’effetto morphing.
Insomma, come Odino ben sa e tenta di
insegnare al dio dei lampi, nessuno può
considerarsi del tutto al riparo dagli abbagli, nemmeno un grande come Kenneth
Branagh. In ogni caso, i giochi non finiscono qua: continueremo certamente a vedere
avventure di Thor sul grande schermo,
come si desume anche dall’ultimo frammento di pellicola alla fine dei titoli di coda
(non abbiate fretta di alzarvi!).
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cinema
World Invasion :
battle Los Angeles
] di Stefano Coccia [
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a Terra è per l’ennesima volta in pericolo. Assecondando una moda recente,
sulle cui ragioni sociologiche molto ci
sarebbe da indagare, il prolifico filone delle
pellicole americane incentrate su ipotetiche invasioni aliene sta nuovamente prendendo quota. L’adrenalinico World Invasion – Battle Los
Angeles di Jonathan Liebesman (regista emergente messosi in luce con altre operazioni di
genere, come The Killing Room o come il violentissimo “prequel” di una celebre epopea
horror, Non aprite quella porta: l’inizio) viene
così a sommarsi ad una serie di titoli già piuttosto nutrita, tra cui spiccano Skyline dei fratelli Strause, uscito in Italia poche settimane fa
e rivelatosi invero un mezzo fiasco, ma soprattutto The Darkest Hour, attesissimo film con
protagonista Emile Hirsch (l’indimenticabile
Alexander Supertramp di Into the Wild) che
dovrebbe uscire in estate negli Stati Uniti. Se la
novità maggiore di The Darkest Hour (una coproduzione tra Russia e America) sarà vedere
Mosca semi-distrutta dall’invasione aliena,
World Invasion si pone invece sulla scia di
Skyline, nel mostrarci la California sotto attacco. Ma il taglio conferito tanto al plot che alla
sua interpretazione registica ci è parso alquanto differente.
Con World Invasion, appena uscito nelle nostre sale, ci siamo potuti già confrontare grazie
all’anteprima del Future Film Festival programmata la sera del 21 aprile. E ne abbiamo
ricavato impressioni tra loro un po’ discordanti, a seconda che si privilegi l’impianto spetta10
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colare, di sicuro impatto, o l’impronta discutibile conferita alla narrazione. La storia è quella
dell’improvviso attacco che misteriose forze
aliene, comparse insieme ad uno sciame di meteoriti, lanciano quasi contemporaneamente
nelle principali città costiere del pianeta, seminando panico e distruzione. Lo script si focalizza sul disperato tentativo di resistenza posto
in atto nella metropoli californiana, ponendo
l’accento proprio sull’eroismo dell’esercito statunitense, rappresentato ad esempio dal tostissimo Sergente Nantz alias Aaron Eckart. Sin
dall’inizio il film rivela una forte dicotomia tra
la riuscita delle scene d’azione, proposte ad un
ritmo impressionante e con quello stile “breaking news”, tutto giocato sulla macchina a mano, rivelatosi qui assai efficace, ed il tono tronfio dovuto a personaggi monocordi, che in testa sembrano avere soltanto patriottismo, disciplina militare e spirito di sacrificio. A farsi
apprezzare, quindi, è soprattutto il carattere
ruvido, iperrealistico della messa in scena, da
cui l’impressione di un cinema bellico travestito da science fiction (con echi del Ridley Scott
di Black Hawk Down, volendo). Mentre a livello di sceneggiatura la retorica militarista
prende il sopravvento, facendo regredire il piano contenutistico agli esiti più prevedibili e
conformisti del cinema di genere partorito nella Hollywood anni ’40/50; tutto ciò, come se si
volessero copiare (in particolare nei dialoghi
tra i soldati) gli stilemi tipici della ”Guerra
Fredda”, con l’invasore (in questo caso la razza
aliena venuta per distruggere e assoggettare la
nostra civiltà) completamente disumanizzato,
ridotto a nemico col quale dialogare solo attraverso le armi. In estrema sintesi, potremmo anche dire che World Invasion ricorda uno Starship Troopers, privato però dell’ironia e delle
molteplici letture che Paul Verhoeven era riuscito ad assicurare alla sua rivisitazione del
romanzo di Heinlein.
] di Corinna Lucianelli [
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L’unione di tre arti
per la perfezione
li anni che vanno dal 1909 al
1929 sono per
la storia del balletto e della
danza fondamentali. Sono gli anni in cui opera
Sergei Diaghilev, ricordato principalmente come impresario, un’accezione lontana da
quella che potremmo pensare oggi. Si dedicò alla musica, pittura, fu critico d’arte ma mai alla danza,
né come coreografo nè come ballerino. Ma più di altri si
interessò allo sviluppo dell’arte coreutica che proprio in quel
periodo storico vide un momento di crisi. Creò i cosiddetti “Balletti russi”, una compagnia con i migliori danzatori dell’epoca provenienti tutti dal teatro Marinskij, come Anna Pavlova e Vaslav Nijinskij. Quello che fu principale in quel momento per la danza era un abbandono e cambiamento radicale sia per la musica sia e soprattutto,
per le scenografie. Diaghilev si circondò perciò dei pittori più famosi e
amati. Ognuno di loro portò la propria arte sul palcoscenico, offrendo
tutta la loro genialità alle coreografie. Tra i primi ricordiamo Leon
Bakst (1866-1924) che ha dipinto molte delle scenografie di balletti di
Michel Fokine, come “Sheherazade”, “L’uccello di fuoco”del 1910 e
“Daphne e Chloe” del 1912. Ottimo ritrattista, immortalò personalità del balletto come Isadora Duncan, Ida Rubinstein, Sergej Diaghilev,
Anna Pavlova, Léonide Massine. Iniziò al Teatro Marinskij disegnando
costumi e scene all’inizio del secolo ne l’ Antigone con la Rubinstein.
Nel 1907, realizzò ai costumi di Anna Pavlova nell’indimenticabile
immagine della Morte del cigno e nelle Silfidi, e per la bella Tamara
Karsavina la Danza delle fiaccole. Per Diaghilev, si occupò delle scene
di Cleopatra e La bella addormentata l’anno successivo. Come già accennato, fu autore del celebre Sherazade toccando la massima originalità con i costumi e le scene di stampo orientale. “Il mio fine è sempre stato quello di liberarmi dagli intralci dell’archeologia, della cronologia e della realtà quotidiana, per esprimere la musica del mondo
che rappresentavo”. Tutto questo fu Bakst, un genio che influenzò
talmente tanto l’arte scenografica da essere così ritenuto uno dei primi maestri moderni.
Ma mai ci saremmo aspettati di trovare un gigante della pittura del XX
secolo, Pablo Picasso. Nel 1916 Picasso cominciò a lavorare per Dia12
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ghilev iniziando con l’opera
“Parade”-L’argomento sembra
scritto per me – disse riguardo
una delle scene. Realizzò una
scenografia dalle prospettive
fortemente sfalsate e inserì dei
personaggi, gli imbonitori, vestiti
con impalcature in stile cubista, enormi
monoliti disumanizzati che inscenavano giochi mimici. Meravigliosi gli abiti che mescolano
lo stile classico del ‘700 alle forme lineari e geometriche tanto care al pittore. Ma due anni dopo una mossa dell’impresario Diaghilev sorprese tutti: affidò a Picasso
non solo le scenografie ma anche la coreografia del balletto Le
Tricorne, poiché lo riteneva l’unico in grado di armonizzare musica,
danza e pittura perseguendo l’ideale di Wagner. Per il lavoro prende
spunto dalla tradizione spagnola del Goya, per scelta di temi, colori e
musica.Lo spettacolo andò in scena a Londra nel 1919 e a Parigi nel
1920 ed ebbe grandissimo successo.
“Ho immaginato una scena nella scena: una strada di Napoli inquadrata nell’arco scenico di un teatro dove si vedono le logge d’avanscena abitate da personaggi del secondo impero”, queste le parole
per il successivo lavoro Pulcinella. Dipinse vari bozzetti, ma Diaghilev
non apprezzò il lavoro, così il testardo pittore fece una seconda versione di bozzetti, “Tappeto bianco puro, scene grigio scuro, e i gai costumi della commedia dell’arte”. Che fece tornare in auge con le dovute rielaborazioni. Ma Diaghilev non a pace e gli affida le scenografie di Mercure del 1924, con la coreografia di Massine e la musica di
Satie. Meraviglioso il dipinto sul sipario che rappresentava i personaggi amati dall’artista, Arlecchino che suona insieme a Pierrot. Qui
per ogni quadro del balletto aveva concepito delle strutture in fil di
ferro rigido e delle superfici in cartone che potevano essere animate
da movimenti.
Questi solo alcuni degli esempi tratti dalla proficua unione nata tra
Diaghilev e Picasso, che insieme a Bakst, Alexandre Benois, Henri Matisse, Georges Braque hanno lavorato insieme anche ai compositori
più grandi che in quel decennio auspicavano di raggiungere un unico
risultato: unire le tre arti pittura, musica e danza per poter creare
un’opera completa, che si congiunga emotivamente e visivamente al
pubblico.
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INCONTRIAMOCI DA…
] di Manuela Giambuzzi [
Da pochi mesi è sorto in via Oscar Sinigaglia, nei pressi di via Laurentina, il Villaggio Cultura Pentatonic.
La voglia di un gruppo di amici, li ha spinti a creare un circolo culturale che sia in grado di mettere insieme più attività.
Dalle ripetizioni di qualunque materia scolastica, ai corsi di fotografia e musica, a quelli di poesia, con l'aiuto di esperti, quest'associazione culturale oltre ad essere un luogo dove apprendere nozioni
nuove, è anche un ottimo punto di ritrovo. Un'occasione per poter
socializzare, stare con gli amici, o, semplicemente leggere un libro.
Il Villaggio Cultura è accessibile a chiunque sia munito della tessera d'ingresso.
Pentatonic, inoltre, è aperto anche di sera dove sono a disposizione, oltre al servizio bar, una serie di intrattenimenti: il maxi schermo
per vivere le emozioni delle partite di calcio e i giochi di società per
avviare nuove sfide con gli amici.
Sicuramente la particolarità di questo locale è il palco, sul quale, si
esibiscono alcuni gruppi musicali; un modo per trovare diversi
generi e passare delle piacevoli serate.
Da Pentatonic, regna una calda atmosfera che, di sera permette di
lasciarci alle spalle le fatiche e lo stress della giornata.
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eur torrino news
Speciale Chemioprevenzione:
Intervista alla Dott.ssa Eva Schernhammer
dell’Harvard Medical School.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare la Dott.ssa Eva
Schernhammer, dell’Harvard Medical School: le abbiamo
chiesto di delinearci un quadro generale della situazione della ricerca scientifica e sopratttutto di raccontarci a che punto
è la ricerca in America, quali siano le nuove frontiere e l’applicazione della melatonina sulla prevenzione dei tumori.
L’approccio alla ricerca sul cancro è simile tra gli Stati Uniti e qui in
Italia con la Prof.ssa Paola Muti dell’Istituto Regina Elena. L’unica
differenza che noto è come e quanto in America i finanziamenti siano maggiori rispetto all’Italia. I finanziamenti negli Stati Uniti sono
sia pubblici che privati però riguardo la ricerca è principalmente
pubblica.
Lei di che cosa si occupa?
La mia ricerca ha l’obiettivo di seguire gli effetti sul ciclo circadiano
di arrivare ad un rischio di malattia cronica. Spiego brevemente cosa
significa ciclo circadiano: ogni corpo ha un ritmo di 24 ore e il ritmo
del sonno si ripete appunto ogni 24 ore infatti a termine di queste
ore ci si sente stanchi e si va a dormire. Molte altre funzioni seguono
questi ritmi, che è ciò che noi chiamiamo ritmo circadiano. Dal momento che molte funzioni del nostro corpo seguono questo ciclo la
sua interruzione ha effetti negativi. Un modo che disturba questo
ritmo è per esempio il lavoro su turni.
re che si sviluppa ma di altri effetti perché ancora non se ne sono riscontrati dai pazienti che l’assumono.
Chi lavora di notte dovrebbe assumere melatonina oppure no?
Da studi passati si è visto che chi lavora di notte e prende melatonina non ha conseguenze rilevanti. Questo però è evidenziato negli
esperimenti con gli animali non con gli esseri umani, abbiamo visto
che le persone che producono più melatonina hanno meno possibilità di sviluppare tumori al seno.
Qual è il ruolo della melatonina?
Avete fatto statistiche o trial su queste persone?
La melatonina è un ormone, ma ancora non sappiamo molto, è un
marcatore del ciclo circadiano.
La melatonina viene utilizzata nella cura del cancro?
In particolare in Italia si sta studiando la relazione tra melatonina e
cura del cancro. È prematuro dire che questo ormone abbia un ruolo
definitivo nel trattamento dei tumori.
E all’Estero, negli Stati Uniti?
In America c’è poco uso della melatonina per il trattamento del cancro, ma la si sta usando nella prevenzione del tumore alla mammella.
Questo ormone viene somministrato ò è solo ancora una base teorica?
La melatonina viene somministrata ai pazienti come pillola e si è visto
come induca al sonno, ma sembra che non sia stato evidenziato come marcatore nel trattamento della prevenzione al tumore al seno.
Come mai chi lavora di notte ha un’incidenza maggiore nel
contrarre il tumore al seno?
È complicato, ma provo a spiegare. La melatonina ha delle proprietà
preventive sul cancro, il suo ruolo gioca diversi effetti, è protettiva
sugli ormoni e sul sistema immunitario ed è un antiossidante. Chi lavora di notte vedrà il livello di melatonina abbassarsi, ma ancora
non si sono studiati eventuali effetti collaterali riguardo la somministrazione di questo ormone per lunghi periodi. Non parlo del tumo16
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Abbiamo riscontrato sia da statistiche che da trial che le donne con
maggiore produzione di melatonina hanno meno incidenza di contrarre tumori.
L’approccio per combattere il tumore rimane chirurgia più
chemioterapia o deve cambiare con la prevenzione?
I due approcci non si escludono si usano entrambi, perché in molti
casi siamo in grado di prevenire il tumore ma in altri bisogna utilizzare la chemioterapia o la chirurgia, ma nelle situazioni in cui si possa prevenire è preferibile la chemioprevenzione. La prima strada da
seguire è la prevenzione, cioè una vita sana, esercizio fisico, assenza
di fumo, dopodiché c’è la chemioprevenzione.
L’ambiente inquinato però crea seri problematiche, anche se
si segue una vita sana?
I fattori ambientali sono molto rilevanti come causa di tumori, ma la
prima cosa, ripeto, è la prevenzione che si basa sul seguire una dieta
sana, ginnastica ed evitare di fumare, perché è dimostrato per
esempio, che il fumo è molto più nocivo dei fattori ambientali.
Melatonina, Vitamina D e metformina che ruolo hanno?
È difficile parlare di ogni singolo elemento, melatonina, vitamina d e
metformina, però dagli studi svolti le tre sostanze non dimostrano la
loro efficacia se sono assunte come pillole, ma con una dieta varia e
ricca di questi elementi.
Un viaggio lungo
150 anni!
] di Manuela Giambuzzi [
I
n occasione dei centocinquanta anni dell’unità d’Italia, presso
l’Archivio Centrale di Stato, nel quartiere dell’EUR, fino al tre
luglio, è possibile visitare la mostra, Copyright Italia, dedicata ai
brevetti, marchi e prodotti che hanno caratterizzato il nostro paese
per più di un secolo.
● Il treno Settebello del 1953
Mezzi di trasporto e non solo, che hanno segnato la storia di una
ricca Nazione.
Dal primo treno, risalente al 1953, il Settebello, che collegava Roma
con Milano, al transatlantico, che nel 1959 portava in America persone in cerca di fortuna.
Oggetti di ogni tipo sono presenti in questa rappresentazione.
I mangiadischi, la radiolina portatile, le prime insalatiere interamente di Moplen e le più datate macchine da scrivere.
I primissimi computer, sostituiti da quelli portatili più recenti e sofisticati.
Un angolo è dedicato alla moda: gli abiti, che negli anni Cinquanta hanno fatto sognare le dive italiane, appartengono all’atelier
delle sorelle Fontana.
Sono conservati all’interno dell’Archivio di Stato, i fascicoli contenenti le registrazioni dei Brevetti e delle Invenzioni.
Negli anni ‘80 proprio all’EUR (nel Palazzo dei Congressi) aveva
luogo ogni anno, un’importante Fiera dedicata ai Brevetti ed alle
Invenzioni dove partecipavano ditte provenienti da tutta Italia, ed
ancora oggi se ne conserva la loro genialità.
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eur torrino news
● Il transatlantico Leonardo Da Vinci del 1959
EUR
che bontà!
] di Manuela Giambuzzi [
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eur torrino news
P
resso l'elegante quartiere dell'E.U.R., nel dodicesimo
Municipio, si è svolta nei giorni 15, 16 e 17 aprile, la
prima edizione di un evento dedicato interamente alla
cioccolata.
Il Roma Chocolate, nome della manifestazione, è stato un ottimo
richiamo per tutti i golosi che hanno potuto assaporare, anche con
gli occhi, la ricca varietà dei prodotti esposti.
Ce n'era per tutti! Dal gusto intenso del fondente, a quello inconfondibile delle praline al latte, a quello più dolce del cioccolato
bianco. Per i palati più raffinati vi erano vasetti contenenti creme di
cioccolata con l'aroma al caffè, con l'essenza all'arancio e miele al
fondente, e tante altre deliziose combinazioni provenienti da Cortona, in provincia di Arezzo.
Piacevole per la vista erano le forme che si alternavano sui banchi.
Infatti molti espositori, hanno presentato degli originali attrezzi di
cioccolato: dal martello alla chiave inglese, dal ferro di cavallo ai
bulloni, dalle pinze ai lucchetti. Questi utensili “appetitosi” sono
stati richiestissimi dal numeroso pubblico presente.
Salame, formaggio, funghi, pane e ricotta, prendono vita grazie alla
magia del cioccolato ed alla genialità di chi li ha realizzati.
Non mancavano le idee dedicate ai bambini; infatti vi erano angoli
all'interno di alcuni stand solo per i più piccoli con simpatiche creazioni di cioccolata come pupazzetti o coniglietti.
Provenienti da ogni parte d'Italia, le Aziende partecipanti, hanno
dato vita ad un'iniziativa che ha coinvolto per lo più giovani, pronti ad affollare ogni angolo di prato e che ha permesso, inoltre, di far
socializzare i vari gruppi di ragazzi.
Ogni regione del nostro Paese ha portato le proprie specialità: i cannoli e le cassate siciliane, gli spiedini di frutta e le tazzine del caffè
interamente di cioccolata di produzione friulana.
Particolari erano le specialità da bere: cioccolato con cannella e
rum, con il pistacchio, con le mandorle; tutte delizie provenienti da
un'azienda in provincia di Enna.
Interessante era la birra con il cacao; dal gusto alcoolico ma dolce
allo stesso tempo.
Le bocche e gli occhi hanno goduto, anche se per pochi giorni, dei
colori, profumi e sapori che questo
appuntamento ci ha regalato.
Perfino le papille gustative meno
sofisticate hanno potuto apprezzare
le esposizioni dei maestri artigiani del
settore.
Il parroco amico
della sua comunità
] di Manuela Giambuzzi [
D
on Francesco e i quaranta volontari
della Caritas, sostengono le numerose
famiglie, che frequentano la chiesa
Beata Maria Vergine Stella dell’Evangelizzazione.
Questa diocesi, situata nella zona del Torrino,
ogni anno si occupa di diverse persone con
opere di beneficenza, senza trascurare la spiritualità di ogni singolo individuo.
I molti volontari che formano il Centro di
Ascolto, organismo interno di questa Parrocchia, procurano dei viveri da distribuire ai
più bisognosi. Inoltre, grazie agli annunci
comunicati durante le messe, gli abitanti del
quartiere vengono a conoscenza delle azioni
di carità.
Tanta è la solidarietà che la Parrocchia offre a
chi ne ha necessità, e molto è l’aiuto da parte
degli abitanti di questo quartiere che aderiscono alle varie iniziative proposte dalla chiesa stessa.
Ogni giovedì, ad orari stabiliti, è a disposizione dei bambini rom di via Ostiense un doposcuola e, per tutti gli extracomunitari, dei
corsi di italiano.
Quando è possibile, la chiesa offre occasioni
di lavoro e permette d’interagire con i vari
membri della comunità.
Negli esercizi commerciali della zona, all’inizio
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eur torrino news
del nuovo anno, si può partecipare ad una raccolta alimentare: la gente può acquistare dei
pacchi viveri a sostegno di chi ne ha bisogno.
Questa Parrocchia, collabora anche con l’associazione EMATOS. Numerosi sono i donatori che di buon grado, si sottopongono ai
prelievi di rito.
Oltre a ciò, per mezzo di questa comunità, a
maggio, sarà disponibile un emporio nella
zona di Spinaceto, all’interno del quale settanta famiglie potranno usufruire di bonus
alimentari.
La Caritas parrocchiale dispone anche di un
organismo esterno: ogni sabato alcuni volontari servono la mensa del Gazometro, altri
portano viveri e vestiari alle suore di Madre
Teresa di Tor Bella Monaca e a quelle di Primavalle.
I cittadini del Torrino sono molto coinvolti in
queste azioni di solidarietà che la chiesa organizza.
Sono partecipi mettendo a disposizione le
loro offerte, aderendo sia direttamente con la
chiesa che nei supermercati, procurando cibo
e prodotti di qualunque genere.
È proprio grazie a loro, e ai volontari, che la
beneficenza di questa Parrocchia può continuare ad esistere, ad arricchirsi sempre di più
ed alimentare le speranze di chi ha bisogno di
conforto.
] di Irene Giarracca [
È iniziata il 29 Aprile la Festa di San Pellegrino in Fiore nel cuore di Viterbo, una manifestazione che coniuga la bellezza dei fiori e della
natura al patrimonio storico artistico della città dei Papi; evento ormai
giunto alla sua 24° edizione che consentirà ai visitatori di poter trascorrere alcune ore nell’incantevole città, nella quale per l’occasione
sono stati allestiti mercati, stand informativi, mostre di pittura e spettacoli musicali. Presente alla giornata d’apertura il Sottosegretario ai
Beni Culturali Francesco Giro, che ha ricordato il grande valore artistico e le enormi potenzialità turistiche offerte dalla festa: “I cittadini
devono valorizzare adeguatamente il patrimonio della loro città. A tal
fine molti comuni d’Italia promuovo questi eventi, che sono iniziative
strategiche per sviluppare un discorso in sinergia con le istituzioni
pubbliche e per aiutare la cultura. Il nostro patrimonio storico-architettonico rappresenta un fattore di crescita economica e un vantaggio
che l’Italia ha rispetto alle economie di altri Stati, noi abbiamo risorse
artistiche straordinarie che dobbiamo valorizzare di più e meglio”. In
merito ai forti tagli alla cultura il sottosegretario ne sottolinea la valenza positiva, avere meno risorse a suo avviso costringerà ad investimenti più oculati che daranno maggiori frutti ai cittadini e ai comuni
d’Italia: “Abbiamo tagliato i rami secchi, e proprio per questo saremo
in grado di intervenire in modo più incisivo per sostenere manifestazioni come quella di San Pellegrino in fiore”. In riferimento alla città di
Viterbo annuncia poi che il Ministero dei beni culturali ha in progetto
di candidare la città come bene Unesco.
La manifestazione è stata fortemente voluta, sostenuta da Regione,
Comune, Provincia e Camera di Commercio e realizzata nonostante
le forti difficoltà attraversate durante l’anno, difficoltà che hanno riguardato la nostra regione quanto l’intero territorio nazionale, ma
che nella città di Viterbo sono state affrontate da una gestione amministrativa efficiente, come dimostra il conferimento dell’Euro d’Oro al Sindaco Giulio Marini, che spiega che questo riconoscimento si
tradurrà in azioni concrete a vantaggio di tutta la cittadinanza, infatti all’amministrazione comunale saranno indirizzate risorse aggiuntive pari a 250 mila euro che il Sindaco vorrebbe investire in una grande opera di recupero storico-architettonico della città. Presente alla
giornata d’apertura anche il Presidente della Commissione agricoltura Francesco Battistoni, con il quale ci siamo soffermati sulle potenzialità del settore florovivaistico, il nostro è un popolo dal pollice verde, infatti solo il 7% della popolazione ha dichiarato di non aver mai
acquistato piante o bulbi durante l’anno, il Lazio poi è una delle regioni più all’avanguardia nella ricerca e nella pratica degli innesti su
scala internazionale, un aspetto centrale per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività di tutto il settore agricolo, in proposito il presidente ha affermato: “La regione si sta muovendo in questo ambito da
diversi anni, ha il suo centro d’eccellenza in provincia di Latina. Stiamo
incentivando questo tipo di manifestazioni per attrarre maggior pubblico e soprattutto intendiamo partecipare agli appuntamenti più importanti per il settore per dare maggiori opportunità alle attività produttive e sviluppare la loro competitività su tutti i mercati”. A proposito di piante, il Lazio e particolarmente la Provincia di Viterbo quest’anno hanno dovuto fronteggiare non solo la crisi dei mercati ma
anche l’avvento di un parassita asiatico, il Cinipide del Castagno, un
piccolo insetto che attacca la pianta e che non avendo in Italia il suo
antagonista naturale non è facilmente contrastabile, al riguardo il
Presidente ha annunciato: “La ricerca ha fatto molti passi avanti, abbiamo fatto un piano triennale di contrasto attraverso il Torymus, e la
prossima settimana si terrà una conferenza stampa dove presentere26
eur torrino news
mo il primo centro regionale per la coltivazione dell’antagonista,
mentre il prossimo 12 maggio ci sarà la visita al centro sperimentale
per far vedere ai coltivatori come ci stiamo muovendo, il centro si
trova a Caprarola proprio in provincia di Viterbo”.
eur torrino news
27
RINGIOVANIMENTO
La radiofrequenza
L’ossigeno iperbarico estetico
COS’È
CO
OS’È
E’ un trattamento non invasivo che sfrutta il passaggio di una energia elettromagnetica ad alta frequenza attraverso la pelle inducendo
una neo-produzione di collagene. Questa tecnologia è approvata
dalla FDA Americana per il trattamento del viso e delle lassità
cutanee del corpo.
L’ossigeno iperbarico estetico è una tecnica di infusione percutanea, tramite un sofisticato apparato che trasforma l’aria (costituita
al 21% da ossigeno e al 79% da azoto) in ossigeno puro, iperbarizzando (portandolo cioè ad una pressione superiore rispetto a quella
atmosfenca di 1 Barr).
EFFETTI E RISULTATI
EFFETTI E RISULTATI
L’effetto lifting cutaneo è quasi immediato dopo le prime sedute,
tuttavia il vero risultato della radiofrequenza si manifesta appieno
dopo un periodo di 3-6 mesi, cioè quando la formazione indotta
dal nuovo collagene sarà completata. Le zone che appaiono più
visibilmente migliorate sono il collo, le braccia, l’interno cosce
e l’addome.
Gli effetti sulla pelle sono una “rigenerazione”: dopo circa dieci
giorni dalla prima seduta è già molto evidente l’evoluzione di tutti i
parametri morfologici cutanei (turgore, elasticità, tessitura) e il
miglioramento in termmi di luminosità, tono e spessore della zona
trattata. Notevole la diminuzione delle rughe dinamiche e statiche, il
restringimento dei pori cutanei, l’involuzione dei processi acneici
attivi e degli esiti cicatriziali post-acneici.
FREQUENZA
Le sedute vengono eseguite con un manipolo e la quantità di calore
prodotto viene stabilita dal medico. La radiofrequenza è una tecnica
selettiva sul derma, non danneggia gli altri tessuti (venoso linfatico,
muscolare o nervoso), non è dolorosa (durante la seduta si avverte
solo calore nella parte trattata), non ha conseguenze se non
un lieve rossore destinato a sparire in un paio d’ore.
Il trattamento completo prevede da 6 a 10 sedute ed i risultati
sono veloci e duraturi. Ottimo l’abbinamento con ossigeno
iperbarico.
PER CONCLUDERE
Questa tecnica innovativa opera un
netto miglioramento del tono della
pelle con forte riduzione delle pieghe,
lassità cutanee
e smagliature. La sua efficacia
è provata clinicamente e rappresenta
la soluzione ideale per chi desidera
un ringiovanimento visibile,
efficace, duraturo e senza chirurgia.
FREQUENZA
Ci sono vari protocolli: nel caso in cui l’operatore sia un medico, i
principi attivi saranno veri e propri “farmaci” e l’ossigeno iperbarico
rappresenterà una sorta di siringa virtuale con cui iniettare. I protocolli di trattamento “strong” possono essere articolati in sedute
intensive a cadenza mensile, della durata di circa 60 minuti, e in
abbinamento ad altre strategie antiaging che ottimizzino il risultato:
radiofrequenza bipolare, bioristrutturazione con polinuclieotidi carbossiterapia, peelings, ecc. I protocolli “soft” prevedono invece 610 sedute di circa trenta minuti e qualche richiamo mensile. Tale
schema è adatto a pelli più giovani e
rientra in un programma di prevenzione antiaging o di mantenimento o,
ancora, nel pre e post chirurgico (lifting). In ogni caso, le modalità, i tempi,
i farmaci da veicolare e le associazioni
con altre terapie saranno quindi “strettamente personalizzati” e individuati in
una valutazione medica essenziale per
un risultato visibile e duraturo.
DIMAGRIMENTO DISTRETTUALE
La carbossiterapia
La cavitazione
CO
OS’È
CO
OS’È
Terapia elettiva delle adiposità localizzate e della cellulite, consiste
nell’introduzione a livello sottocutaneo di CO2. Tale metodica non
ha effetti collaterali e non presenta alcuna tossicità, dato che la CO2
è un normale metabolita cellulare e possiamo definirla un farmaco
naturale.
Tecnica innovativa per la riduzione non chirurgica delle Adiposità
Localizzate, che utilizza Ultrasuoni a bassa frequenza (da 30 a 50
KHz) con sistema di scansione multifrequenza. Efficace e sicura,
non invasiva, indolore e senza effetti collaterali. Consente di sciogliere ambulatorialmente il grasso in sicurezza, senza anestesia e
tempi di convalescenza.
A COSA SERVE
Gli effetti terapeutici della carbossiterapia sono: azione diretta sul
microcircolo e potente effetto lipotico. Se si considera che la
cellulite non è altro che l’espressione di fenomeni degenerativi
indotti nel sottocutaneo da alterazioni morfofunzionali
del microcircolo, il miglioramento del flusso indotto dalla
carbossiterapia giustifica,
razionalmente, l’utilizzo di questa
anche in tale patologia.
EFFETTI SUL GRASSO
Tramite il passaggio di una sonda sull’area da trattare, gli
Ultrasuoni bersagliano il tessuto adiposo edeterminano la rottura
meccanica delle strutture cellulari adipocitarie. La Cavitazione è
altamente selettiva versoil tessuto adiposo, e nessun altro organo o tessuto risulta alterato.
LA CARBO-CAVITAZIONE
L’utilizzo alternato di
Carbossiterapia e Cavitazione,
potenzia il risultato finale, conferendo un poderoso effetto lifting
sui tessuti ed una rapida riduzione delle masse adipose.
IN COSA CONSISTE
La CO2 viene somministrata tramite iniezioni sottocutanee nelle
sedi colpite da adiposità Iocalizzata. Si utilizzano aghi di piccolissima sezione (30 G) per minimizzare la traumaticità ed
il fastidio al paziente. E’ estremamente rara la comparsa
di ematomi. Date le spiccate capacità lipolitiche, ma anche
di miglioramento su elasticità e tono cutaneo. Ia CO2 viene
utilizzata anche con lo scopo di rassodare i tessuti.
RISULTATI
Sono sempre estremarnente gratificanti e immediati (4 sedute
circa). I risultati migliori si ottengono tuttavia a breve distanza,
quando il grasso sciolto verrà smaltito totalmente.
FREQUENZA SELLE SEDUTE E RISULTATI
La frequenza bisettimanale è quella consigliata, con cicli di 10-20
sedute. La risposta è sempre notevole e immediata;
levigazione della buccia d’arancia, diminuzione volumetrica
delle adiposità localizzate, effetto lifting sui tessuti
con risultati visibili e gratificanti in breve tempo.
Dott.ssa Leda Moro
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Cinecittà si mostra,
ma poco…
] di Corinna Lucianelli [
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“La fabbrica dei sogni”,
in dubbio.
e nessuno lo metterebbe
definizione di Cinecittà
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Federalismo Fiscale:
concreti i rischi per il Lazio
A breve il Federalismo fiscale entrerà in vigore e la Regione avrà piena
responsabilità nell’amministrazione del territorio. Saranno gli enti locali a riscuotere i tributi: IRPEF e Addizionale, IRAP, e una quota dell’IVA. Alle amministrazioni territoriali sarà inoltre conferita la possibilità
di istituire tributi propri. Il Lazio tuttavia si sa parte da una condizione
di svantaggio, sui cittadini ricade il grosso fardello rappresentato dal
deficit sanitario. Per questo la Presidente Polverini e il Presidente della Commissione sul Federalismo Fiscale e Roma Capitale hanno invitato Enrico La Loggia, Presidente della Commissione parlamentare
bicamerale per l’attuazione del Federalismo.
Si tratta di un tema caldo, di una trasformazione epocale, che non dovrebbe creare schieramenti di sorta ed è con questo spirito che la Governatrice del Lazio ha voluto mettere a capo della Commissione un
esponente dell’opposizione.
Il Presidente Di Stefano ha fronte delle difficoltà evidenziate ha rivolto quattro quesiti al governo per chiedere un confronto che consenta una soluzione equilibrata per il nostro territorio:
Il Lazio, viste le svantaggiate condizioni di partenza, probabilmente
non riuscirà a beneficiare del Fondo perequativo, è a tal proposito
necessario che il governo accompagni le regioni in questa transizione,
non lasciandole abbandonate a se stesse.
È fondamentale evitare l’aumento indiscriminato, di massa, del gettito fiscale, fenomeno che avrebbe conseguenze devastanti a livello
socio economico e che potrebbe portare al sottosviluppo del nostro
territorio.
Secondo quanto previsto dal decreto attuativo le regioni dovranno stipulare una sorta di convenzione con l’Agenzia delle entrate per la
gestione e riscossione dei tributi;
un tale sistema sembra andare nella direzione contraria all’autonomia
che questa riforma dovrebbe conferire ad ogni regione. In virtù della
profonda conoscenza che le istituzioni hanno del territorio di loro
competenza, sarebbe opportuno ed economicamente più vantaggioso che ciascuna amministrazione avesse la possibilità di istituire un
sistema proprio di gestione e riscossione tributi.
Infine, ha dichiarato il Presidente Di Stefano, ritengo necessario coinvolgere le amministrazioni regionali nell’individuazione dei costi standard.
Il Presidente La Loggia ha prontamente tenuto a sottolineare come la
manovra del federalismo fiscale poggi su due pilastri fondamentali:
Responsabilità e Solidarietà.
L’Art. 3 della Costituzione sancisce, ricorda il Presidente, che è responsabilità della Repubblica garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti e le stesse opportunità, fare in modo che tutti possano partire da
uguali condizioni.
Lo Stato, dichiara, darà a tutti i cittadini, senza differenze di natura
geografica, uguali opportunità e diritti. In riferimento alla Responsabilità aggiunge, sarà dovere delle Amministrazioni territoriali interpretare al meglio le esigenze del proprio territorio, e i cittadini avranno maggiori possibilità di esercitare i loro diritti civili e politici. Tra le
misure di attuazione del provvedimento rientrano anche strumenti di
premialità e sanzione nei confronti di Governatori, Presidenti di Province e Sindaci, i quali incorreranno in pesanti conseguenze di tipo
economico e professionale, nel momento in cui dovessero venir meno alle loro responsabilità. Rendendosi forse conto del difficile compito che l’attende la governatrice Polverini annuncia subito che nell’ambito del progetto di attuazione del Federalismo, la Regione Lazio
intende dotarsi di uno strumento proprio per la lotta all’evasione fiscale, uno strumento che consentirebbe al territorio di appropriarsi di
risorse importanti come stabilito dallo stesso disegno di legge che
prevede di concedere agli enti locali il 50% dei fondi recuperati. Il
discorso dell’Onorevole appare quasi furbesco, ritorna infatti più volte sulla responsabilità degli enti locali, e sulla conseguente deresponsabilizzazione del governo, vale la pena di aggiungere. Poco chiaro
appare poi il discorso sul federalismo solidale, visto che al Lazio come
alle altre regioni il governo concede solo tre anni per rendere omo-
] di Irene Giarracca [
genea la situazione economica fra le diverse aree geografiche. La risposta infatti sembra convincere poco il Presidente della Commissione sul Federalismo fiscale e Roma Capitale che torna a ripetere che tre
anni non sono poi molti e se il Lazio non sanerà il grosso deficit i cittadini non potranno usufruire dei fondi dello Stato, e saranno proprio
loro infine a farsi carico delle spese attraverso il pagamento maggiorato delle imposte.
● Il Presidente della Commissione parlamentare bicamerale
per l’attuazione del federalismo On. Enrico La Loggia
● Il Governatore della Regione Lazio Renata Polverini
● Il Presidente della commissione Federalismo Fiscale
e Roma Capitale della Regione Lazio Marco Di Stefano
eur torrino news
35
BookLiveBookLiveBooQuesto mese, alcune scelte dei libri che potrete acquistare online dal sito www.booklive.it
Aurelia Rottigli
ALIMENTAZIONE VEGETARIANA
Teoria e Pratica dell’alimentazione. Contiene 150 ricette provenienti da tutto il
mondo e un capitolo dedicato all’alimentazione del neonato.
Mondadori.
Pagine: 304 - Formato: 13,5x20,5 cm
Prima edizione: Giugno 2008
Prezzo: € 13,50 IVA inclusa
Tutto sulla teoria e pratica dell’alimentazione vegetariana racchiuso in un
volume tra i più aggiornati e approfonditi sull’argomento. Nata dalle lunghe ricerche che l’autrice ha condotto negli Stati Uniti, dove la cultura del
vegetarianesimo è molto approfondita e diffusa, questa magnifica guida
smaschera luoghi comuni ed errate credenze legate alla scelta di un’alimentazione vegetariana.
Aggiornata su molte delle più recenti scoperte, come l’integrazione naturale degli amminoacidi mancanti o l’azione effettiva delle vitamine, la
Gregg Braden
LʼEFFETTO ISAIA
Una nuova illuminante interpretazione delle pergamene del Mar Morto
Mondadori.
Pagine: 256 - Formato: 17x24 cm
Prima edizione: Aprile 2001
Prezzo: € 15,50 IVA inclusa
Sviluppata agli inizi del ventesimo secolo, la fisica quantistica offre degli
sviluppi che non siamo ancora in grado di comprendere a pieno. Basata su
alcuni princìpi secondo i quali il tempo, la preghiera e il nostro futuro possono essere messi in relazione secondo modalità che stiamo appena
cominciando a concepire.Una delle più affascinanti proprietà della teoria
dei quanti è quella di ammettere l’esistenza di risultati finali diversi nello
stesso momento. Come nelle parole evangeliche secondo cui «nella casa
del Padre mio vi sono molte dimore», il nostro mondo è per noi la dimora
di molti esiti possibili per le condizioni che creiamo nella nostra vita. Anziché creare la nostra realtà, è più esatto dire che noi creiamo le condizioni
con le quali attiriamo dei risultati futuri, già stabiliti, mettendoli a fuoco
nel presente. Le scelte che facciamo in quanto individui determinano
quale dimora, o possibilità quantistica, sperimentiamo nella nostra esistenza. Poiché le scelte individuali confluiscono entro vaste categorie che possono affermare o negare la vita nel mondo in cui viviamo, accade che le
scelte di tanti si fondano in una singola risposta collettiva alle sfide del
Benito Li Vigni
LE VERITÀ NEGATE
Tutto quello che non leggerete nei libri di Storia e nei giornali
Romalive Edizioni.
Pagine: 169 - Formato: 11,5 x16,5 cm
Prima edizione: maggio 2009
Prezzo: € 5,00 IVA inclusa
Il giornalismo è informazione e soprattutto professione di libertà e
coscienza civile. Il giornalismo vero non si lascia condizionare o imbavagliare da potenti o lobby, dal potere politico e da quanti vogliono nascondere la verità. Il giornalismo vero è dunque coraggio civile, è missione
democratica, perché non c’è democrazia dove l’informazione non è coraggiosa, dove l’informazione non attacca il potere, quando il potere sbaglia.
Una democrazia che non vanta un’informazione senza “bavaglio”, che
nasconde le verità, ancorché scomode, è una democrazia incompleta e
forse “malata”.
36
eur torrino news
guida offre ai lettori un quadro generale e completo riguardo a questo
tipo di alimentazione. Il testo è arricchito da un’interessante panoramica
sui vantaggi economici ed ecologici
legati a questa scelta e da un intero
capitolo dedicato all’alimentazione
vegetariana del neonato, dall’allattamento alla prima infanzia.
L’accurata selezione di 150 ricette vegetariane, ricche di vivaci colori e di gusti
provenienti dalle tradizioni di tutto il
mondo rendono ancora più prezioso
questo indispensabile manuale, per
un’alimentazione sana e natuarle. L’autrice, Aurelia Rottigli, si è laureata in
Medicina e Chirurgia presso l’Università
degli studi di Milano, specializzandosi in
Pediatria e Igiene Scolastica presso L’Università di Padova. Ha diretto ambulatori pediatrici della Provincia e della città
di Bergamo per più di trent’anni.
momento. Per esempio, scegliere il perdono, la compassione e la pace
attira un futuro che riflette queste qualità. La bellezza dell’analogia di
Ermete a cui si è accennato in precedenza, «come in alto, così in basso»,
sta proprio nel mostrarci l’importanza di ciascuna scelta, fatta da ogni
uomo o donna di qualunque ceto, in qualunque momento. In assenza di
criteri basati su censo o privilegi, ogni scelta possiede eguale forza e valore. Chiaramente, navigare attraverso le possibilità della vita è un processo
di gruppo. In un mondo quantistico non vi sono fattori nascosti, ogni azione compiuta da ciascun individuo conta. Noi esistiamo nel mondo che
creiamo insieme.Nessuna profezia, né antica né moderna, può predire il
nostro futuro; noi ridefiniamo le nostre
scelte in ogni momento! Sebbene possa
sembrare che stiamo percorrendo un sentiero destinato ad avere un certo esito, questo sentiero può cambiare radicalmente e
produrre un altro risultato del tutto inatteso
(nell’arco di trenta minuti, come nell’esempio dell’Iraq). Le predizioni presentano solo
delle probabilità. Il fisico Richard Feynman,
considerato uno fra i maggiori innovatori
del pensiero dopo Albert Einstein, ha parlato precisamente di questa chiave profetica
quando ha affermato: «Non siamo in grado
di predire ciò che accadrà in una data circostanza. La sola cosa che può essere predetta è la probabilità di eventi diversi».
L’Italia dei troppi misteri irrisolti, ha sofferto negli anni di un’informazione
molto spesso “ammaestrata” a negare la verità a mistificarla, nell’interesse
di certi poteri. Un libro al servizio della comunità, un impegno civico che
ripercorrendo tappe importanti e centrali della nostra storia fa luce sui lati
oscuri della vita politco-istituzionale, dal movimento dei fasci siciliani al
rapporto fra mafia e politica, per giungere ai fatti più recenti della scena
internazionale come l’impegno americano in Afghanistan.
Benito Li Vigni (Palermo1935) giornalista e studioso di storia sociale e politica è stato stretto collaboratore di Enrico Mattei e alto dirigente del
Gruppo Eni.
Attualmente è libero docente di Geopolitica e
membro della Commissione Nazionale Energia.
Come saggista e narratore ha sempre dedicato
molta attenzione ai grandi misteri d’Italia e alla
geopolitica del petrolio.
BookLiveBookLiveBooVadim Zeland
REALITY TRANSURFING
LO SPAZIO DELLE VARIANTI
Come Scivolare Attraverso la Realtà
Mondadori.
Pagine: 246 - Formato: 13,5x20,5 cm
Prima edizione: Novembre 2009
Lo Spazio delle Varianti è il volume che apre la trilogia del Transurfing,
nuova e straordinaria tecnica di interpretazione della realtà che rappresenta una delle più innovative modalità per esercitare le proprie capacità e la
propria intelligenza. Nell’arco del 2010 saranno pubblicati, sempre da
Macro Edizioni, i successivi due volumi: Il fruscio delle stelle del mattino e
Avanti nel passato.
Chi pratica il Transurfing scivola senza sforzo tra le onde del quotidiano e
cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero da legami
di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo perdono la
loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire
sulla sua esistenza. Attento a non disperdere la propria energia lottando
inutilmente contro i pendoli – strutture mentali vincolanti che si rafforzano
quanto più le persone danno loro risonanza – il transurfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una
prospettiva più distante, rilassata e obiettiva. Metafora perfetta del Transurfing è il principio alla base dell’aikido. In quest’antica disciplina chi
viene preso di mira non si oppone all’attacco, ma accompagna l’avversario
nei suoi movimenti, sfruttandone la forza a proprio vantaggio. Nel Tran-
Corinne Gouget
GUIDA TASCABILE
AGLI ADDITIVI ALIMENTARI
La verità sui coloranti E 621 ed E 951
di fronte a sigle e nomi quasi impronunciabili, di cui non conosciamo il significato. L’autrice svolge un’indagine precisa e completa sugli additivi alimentari che troviamo abitualmente nei nostri cibi – coloranti, addensanti, edulcoranti, stabilizzanti, aromatizzanti, conservanti
e altri, sintetizzati in una semplice tabella:
Mondadori.
• la provenienza (naturale o di sintesi)
Pagine: 172 - Formato: 11x17 cm
Prezzo: € 7,90 IVA Inclusa
• il grado di pericolosità e gli eventuali disturbi
e patologie che possono provocare
Guida Tascabile agli Additivi Alimentari è uno strumento – pratico, facile
da consultare e da portare con sé al supermercato – per imparare finalmente a fare la spesa scegliendo consapevolmente quali cibi acquistare in
base a ciò che realmente contengono.
Perché dovremmo aver bisogno di una Guida agli Additivi Alimentari?
Nelle etichette dei prodotti enogastronomici dovremmo trovare un prezioso
alleato per la nostra salute. La maggior parte delle volte però, ci troviamo
• l’aggiornamento delle ricerche scientifiche
sui danni causati alla nostra salute.
Gregg Braden
cità di superare il dubbio che spesso accompagna i nostri desideri, sviluppando le tecniche e gli atteggiamenti che nel libro vengono spiegati accuratamente.
Sono le scuole di antica saggezza che ci
hanno tramandato questo stile di preghiera, lo stesso che ancora oggi viene
praticato nei monasteri arroccati sulle
montagne del Tibet.
Gregg Braden ci spiega che non è
necessario usare parole specifiche, tenere le mani in una data posizione o esprimere qualcosa esteriormente, attraverso
il corpo; questa antica modalità di preghiera ci invita piuttosto ad assumere
un ruolo attivo per ottenere la guarigione fisica, per richiamare l’abbondanza
sui nostri amici e familiari e per portare
la pace nel mondo.
LA SCIENZA PERDUTA
DELLA PREGHIERA
Il potere nascosto della Bellezza, della Benedizione, della Saggezza e del Dolore
Mondadori
Pagine: 212 - Formato: 14x19 cm
Prima edizione: Novembre 2006
Prezzo: € 12,90 IVA inclusa
In questo suo nuovo libro Gregg Braden condivide con noi ciò che ha appreso durante lunghi viaggi e ricerche presso popoli e culture molto diversi.
La preghiera come la conosciamo oggi nella società occidentale si differenzia
sensibilmente dalle forme che si sono tramandate per migliaia di anni nelle
antiche tradizioni. Con grande competenza Braden ci introduce al modo
giusto di pregare per ottenere che la nostra richiesta venga sempre esaudita.
Scopriremo che la preghiera non riguarda tanto il chiedere, quanto la capa-
38
surfing non c’è posto per l’opposizione diretta alla realtà, ma solo per un
sapiente utilizzo dell’energia nella direzione a noi più favorevole.
Transurfing ha già conquistato decine di milioni di persone, che si sono
appassionate e hanno apprezzato gli stimolanti e innovativi contenuti proposti da Vadim Zeland nelle sue opere.
«VIVETE IN BALIA DELLE CIRCOSTANZE.
LA VITA INTORNO A VOI “ACCADE”.
E COSI SARÀ SEMPRE FINO A CHE NON SAPRETE COME SI PUÒ GESTIRE
LA REALTÀ.»
Il Transurfing è una tecnica nuova ed estremamente potente che permette
di creare cose impossibili dal punto di vista comune e più precisamente di
gestire il proprio destino a proprio piacimento. Nessun miracolo però.
Vi aspetta qualcosa di ben altra entità. Vi convincerete che la realtà ignota
è molto più stupefacente di qualsivoglia magia. La tecnica del Transurfing si
è diffusa in Russia nel 2003, prima via Internet, e nell’arco di due anni ha letteralmente
invaso gli scaffali delle librerie. Di Vadim
Zeland sappiamo solamente che è russo ed è
un esperto di fisica quantistica, divenuto
“trasmettitore” di questa incredibile tecnica.
Nei suoi libri, Zeland propone ai lettori un
viaggio fantastico nella realtà, dove la destinazione non è un punto d’arrivo ma un processo, il vivere quotidiano in un’atmosfera di
festa ininterrotta. Poiché, per colui che impara a gestire e scegliere il proprio destino e a
ottenere ciò che desidera, la festa è ogni
giorno, nel qui e nell’ora.
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Alcune sezioni di approfondimento sono dedicate all’aspartame e al glutammato monosodico,
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BookLiveBookLiveBooMarcello Pamio
IL LATO OSCURO
DEL NUOVO ORDINE MONDIALE
“ Avremo un governo mondiale, che ci piaccia o no. Si tratta di sapere se verrà
creato con la conquista o con il consenso” Senato americano, 1950.
Macro Edizioni.
Pagine: 208 - Formato: 20,5 cm
Prima edizione: 2004
Prezzo: € 10,50 IVA inclusa
Non appartengono a nessuna razza o religione i padroni del mondo, sono
i creatori del Dio denaro, stravolgono e nascondono la verità, ammazzano
quando lo ritengono opportuno.
Prendendo spunto dall’analisi dei maggiori organismi di politica ed economia internazionali (il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale,
l’Onu, l’Organizzazione per il Commercio, ecc…) e di quelli che sono, in
Claudia Benatti
VIRUS LETALI E TERRORISMO MEDIATICO
Perché dobbiamo vivere nella paura? Come funziona il sistema che ci inganna?
Macro Edizioni.
Pagine: 104 - Formato: 24 cm
Prima edizione: 2002
Prezzo: € 9,50 IVA inclusa
La tragedia americana dell’11 Settembre 2001 ha portato con sé i fantasmi
di una grande insicurezza politica e sociale e la sensazione della fine dell’epoca di serentià e pace che prima caratterizzava perlomeno il mondo industrializzato. Tra gli altri pericoli che si sono ventilati come incombenti sulla
opulenta società occidentale, sicuramente uno dei più angoscianti è quello
della minaccia di epidemie catastrofiche propagate ad opera di bioterroristi
che diffonderebbero impunemente virus e batteri nei luoghi pubblici e privati della nostra collettività.
Tutti i mass media si sono concetrati per mesi su queste notizie allarmanti
con un’insistenza veramente straordinaria... ma quanto c’è di vero in tutto
ciò? Sarebbe veramente possibile un insieme di eccezzionali epidemie mor-
Gregg Braden
IL CODICE DEL TEMPO – FRACTAL
TIME
Il segreto del 2012 e l’ arrivo della Nuova Era
Mondadori.
Pagine: 302 - Formato: 13,5x20,5 cm
Prima edizione: Ottobre 2009
Traduttori: Nicoletta Cherubini
Prezzo: € 18,90 IVA inclusa
Ne Il Codice del Tempo Gregg Braden ci offre una visione chiara e approfondita delle conclusioni a cui gli studiosi di diverse discipline stanno giungendo
in merito alla data cruciale del 2012.
Egli illumina da una nuova ottica il passato della nostra civiltà e getta luce su
ciò che ci riserva il futuro. Secondo l’antico popolo dei Maya il tempo è una
danza infinita di cicli, che si ripetono costantemente era dopo era. Cicli più
piccoli all’interno di cicli più grandi. In base al loro calendario alcuni di essi si
chiuderanno nel 2012, in coincidenza con il solstizio d’inverno.
Dall’altra parte, i più moderni studi astronomici sostengono che quello stesso giorno il nostro pianeta si troverà nel punto più lontano dal centro della
galassia, in un allineamento particolare con esso. Tutto ciò comporterà una
serie di conseguenze che potrebbero provocare la fine di un’era e un nuovo
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eur torrino news
realtà, i compiti da questi svolti, Marcello Pamio ci introduce in un mondo
di corruzione e cospirazione, di massoneria e sette segrete, di personaggi
che lavorano dietro le quinte per mantenere il potere nelle mani di poche
famiglie, “i burattinai”.
Osservando come operano e da chi sono
gestite le grosse multinazionali, le banche e
le organizzazioni internazionali, l’autore
porta alla luce una rete di collegamenti tra
uomini politici di tutto il mondo e un piccolo gruppo di famiglie, per lo più banchieri, il
cui obiettivo è mantenere il controllo totale
sul mondo e sugli individui, anche attraverso la manipolazione della salute e la diffusione delle malattie.
Un libro completo e chiaro, che fa nomi e
cognomi dei personaggi implicati. Un testo
di controinformazione che tutti dovrebbero
leggere prima di fare la spesa, ascoltare un
telegiornale e dare il proprio voto!
tali diffuse da fanatici privi di ogni sofisticata strumentazione adatta allo
scopo? Sono veramente così propagabili questi virus tanto temuti? È vero
che non ci sono rimedi per far fronte a queste patologie a parte (forse)
altrettanto pericolosi vaccini sperimentali?
E se il tutto non fosse completamente
reale e veritiero, perché governi, stampa
e reti radiotelevisive di mezzo mondo
avrebbero dovuto montare una farsa di
dimensioni così impressionanti?
Cosa si propone la potenza americana? A
cosa e a chi sarebbe funzionale uno stato
generalizzato di paura? Del resto, quale
strumento di controllo è migliore di quest’ultima? Una ricerca appassionata, inappuntabile, documentata e con dei retroscena che potrebbero stravolgere le
vostre conoscenze sul funzionamento e
le motivazioni dell’attuale sistema politico-economico mondiale. Un’analisi
oggettiva che si rivela nel suo dipanarsi
così lucida e ovvia da suonare talvolta
profetica.
inizio per il pianeta e l’umanità intera. Ma cosa accadrà veramente il 21
dicembre dell’anno 2012? Pagine ricche di scienza e spiritualità nelle quali le
scoperte della matematica dei frattali applicate ai cicli cosmici e individuali
sono trattate con il linguaggio semplice e divulgativo. Il Codice del Tempo
mostra chiaramente come le condizioni che hanno creato la storia si ripetano, riflettendo gli schemi che si trovano in natura e come, a fronte di ciò, sia
possibile affrontare i momenti critici per evitare gli errori del passato.
E come possiamo sapere quello che ci aspetta?
Grazie al Computo del Codice Temporale che
Braden illustra minuziosamente all’interno di
quest’opera. Un calcolo matematico che permette di scoprire, a partire da un evento del
passato conosciuto, personale, come un
trauma o un importante successo, o collettivo, come una guerra o una dichiarazione di
pace, lo schema e i tempi secondo i quali si
ripeteranno le condizioni affinché possa verificarsi un evento simile. Uno strumento prezioso per orientarsi nelle scelte più significative di quest’epoca. Un libro straordinario che
consente di comprendere a fondo la complessa situazione in cui l’umanità è venuta a
trovarsi, le incredibili opportunità che abbiamo in questo momento e come fare per
non lasciarsele sfuggire.
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BookLiveBookLiveBooNicole Boudreau
IL DIGIUNO PER LA PROPRIA SALUTE
Uno straordinario metodo per disintossicarsi e ringiovanire.
Mondadori.
Prima edizione: Settembre 2005
Prezzo: € 12,00 IVA inclusa
Il digiuno, nell’era dei fast food, nella società del divertimento e del piacere poco incline al sacrificio, potrebbe apparire una privazione eccessivamente rigida.
Invece, la ricerca scientifica ci riconduce oggi sempre più di frequente al
fondamento della salute umana: il corpo possiede i mezzi per rigenerarsi,
la vita cellulare è dinamica, si rinnova costantemente e il digiuno stimola
questo processo.
Infatti effettuato a riposo e lontano dallo stress, permette all’organismo di
digerire ed eliminare le proprie tossine, rinnovare le proprie cellule e i tessuti danneggiati, mettendo in atto un meccanismo di disintossicazione e
Gregg Braden
IL LINGUAGGIO DELLA MATRIX DIVINA
Come funziona e come imparare ad usarlo
Macro Edizioni.
Tipo: DVD + Libretto - Durata: 320 Minuti
Prima edizione: Novembre 2007
Prezzo: € 35,50 IVA inclusa
Gregg Braden spiega con straordinaria chiarezza e profondità come conoscere ed esplorare quel campo delle infinite potenzialità (matrix, campo
quantico, o coscienza) e soprattutto come comprenderne il linguaggio,
imparare ad usarlo per portare gioia, guarigione e pace nella nostra vita
ed in quella dell’umanità.
L’autore attraverso una sinergia esplosiva tra le più recenti scoperte scientifiche e la più grande saggezza spirirtuale, antica, perduta o nascosta nei
secoli ci riconsegna le segrete tecniche e gli strumenti per tradurre i desideri più puri del nostro cuore nella concreta trasformazione della realtà.
Antonio Sacca
VITE PRIVATE DI UOMINI PUBBLICI
Mondadori
Pagine: 158
Prezzo: € 14,00 IVA inclusa
“ Morire o vivere, per uno sguardo, una parola, un sorriso. Uomini che
sembrerebbero dominatori del mondo, potenti nell’opera o nell’azione,
sospesi, invece, alle decisioni di una donna, di un congiunto, di un amico.
Uomini, eccessivi, tragici, sempre in bilico tra la vita e la morte, uomini che
nonostante l’ estrema sensibilità hanno una rovinosa difficoltà a trovare
pur tra migliaia e migliaia l’intesa appropriata. Poco o niente sentire gli
altri, troppo sentire qualcuno, uno. E la coscienza arrovellata dalla tremenda condizione dell’esistenza, solitudine e morte, morte e solitudine, e dal
Tempo, dal bisogno di colmare la destinazione annientatrice dei nostri
giorni, il nostro ingegno permette di considerarci, se pur mortali, non
sprecati. Amore, amore perché la vita non si imprigioni esclusivamente nel
ringiovanimento.
L’autrice, seguendo i casi più disparati, ha raccolto una mole veramente
considerevole di informazioni su questa forma di purificazione. Nel testo il
lettore potrà trovare tutti i consigli per una pratica del digiuno serena e
senza complicazioni, nonché la descrizione
di tutti gli effetti e le malattie che si possono
sconfiggere con questo “rimedio” naturale.
A completamento sono raccontati anche
casi concreti di persone che, spossate dal
consumismo e da un ambiente costrittivo,
riscoprono questa terapia antica quanto il
mondo e condividono con noi i benefici di
questa riscoperta.
Un testo aggiornatissimo che presenta tutte
le ultime scoperte scientifiche riguardo questa pratica. Nicole Boudreau è una biologa,
ha affinato le sue teorie, messe in partica in
diversi centri e cliniche del digiuno che sono
sotto la sua supervisione.
Designer esperto di sistemi informatici e supervisore operativo tecnico,
Braden è considerato attualmente un’autorità nel collegare le conoscenze
del passato con la scienza e la medicina.
Oltre ad una accurata preparazione tecnico scientifica arricchisce la sua formazione attraverso innumerevoli viaggi in
remoti villaggi montani, monasteri e
antichi templi, background che gli ha
permesso di coniugare armonicamente
antico e moderno. La solitudine delle
montagne del New Mexico e le coste a
sud della Florida sono luoghi prosperi da
cui l’autore trae ispirazione. Ha avuto
molteplici riconoscimenti dalla comunità
internazionale grazie alle partecipazioni
a conferenze mondiali e special televisivi
portando il suo contributo come esperto
conoscitore di spiritualità e tecnologia.
combattimento tra un individuo solo e la sua morte. Leone Tolstoj non
ebbe questa sorte, visse con una moglie
che lo afflisse di gelosie. Ludwig Van Beethoven i tormenti li subì da un nipote al
quale sfortunatamente volle fare da
padre. Friederich Nietzsche venne irriso da
Lou Salomè. E tardi, troppo tardi Richard
Wagner incontrò la felicità con Cosima
Liszt, tardivo anche Fedor M. Dostoevskij
che ormai non aveva fiducia neanche
nella limpida Anna Grigor’evna. Goethe
amò finchè visse e Byron bruciò la vita
nell’amore. Per il sorriso di Beatrice, Dante
Alighieri viaggio l’intero aldilà. Caio Giulio
Cesare e Karl Marx non soffrirono per
amore. Cesare, forse, non amò che la
madre; Carl Marx fu amato da Jenny von
Westphalen".
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I prezzi indicati sono da intendersi esclusi i costi di spedizione.
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Fava e Pecorin
È maggio, tornano le belle giornate e con loro le scampagnate. Anche
nelle gite domenicali è possibile unire al divertimento, il mangiar bene
e sano. E cosa c’è di meglio che sdraiati sull’erba gustare la fava romanesca con il pecorino romano, tradizione tramandata dai tempi dei
tempi? Guardiamo meglio dentro questi due alimenti per capire cosa
stiamo mangiando. Il pecorino vanta delle tradizioni antichissime che
si fanno risalire a più di duemila anni fa, quando gli antichi romani,
ne apprezzavano il sapore la digeribilità e l capacità di lunga conservazione. Per produrlo si utilizza il latte della pecora, che viene
pastorizzato con l’aggiunta di caglio dell’intestino di agnello o di
vitello. Segue poi la cottura a 45 gradi.. La massa sosta poi nel
siero per circa mezz’ora, poi viene lasciata riposare per una
giornata circa. Le sue tecniche di produzione sono identiche
a quelle di origine, con la sola differenza che oggi il prodotto viene realizzato all’interno dei caseifici, che si avvalgono di moderne tecnologie, garantendo quindi maggiore qualità igienico-sanitaria. La crosta del pecorino è di colore giallo paglierino e la struttura della
pasta è compatta, leggermente occhiata, il
sapore è aromatico, fragrante, lievemente
piccante per il formaggio da tavola, più
forte per quello da grattugia. Le
lavorazioni sono tutte controllate dal “Consorzio per
la tutela del
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eur torrino news
no romaneschi
“Formaggio pecorino Romano” che è il proprietario del marchio di origine e provvede ai controlli sulla lavorazione e sulla commercializzazione. In Italia si trova praticamente solo a Roma, ma è molto esportato
negli Stati Uniti. Dal 1996 ha ottenuto dall’unione Europea il riconoscimento Dop (Denominazione di Origine Protetta). In cucina è usato
grattugiato sui piatti di pasta, ma è da gustare anche con le pere o le
fave fresche. E la fava, non sarà nota come le lenticchie o i fagioli, ma
è un ortaggio di questa stagione primaverile, che contribuisce ad
una alimentazione sana per le sue caratteristiche che donano
benessere al nostro organismo. Tre sono le varietà: la fava grossa,
la fava piccola e la favetta, detta anche cavallina. La prima produce semi grandi e appiattiti, che spesso vediamo sulle nostre
tavole, nelle nostre cucine; quella piccola è impiegata per
seminare gli erbai, e la favetta si utilizza in scatola o surgelata. Ma quali sono le origini della fava? Arriva dall’Africa settentrionale e dalla Persia, è un ortaggio molto stagionale, perché in primavera produce frutti dolci e
teneri, fra poche settimane non sarà più così. Molte sono le sue proprietà benefiche per il corpo,
contiene infatti proteine, ferro, e Sali minerali e levodopa che ha effetti benefici per
il cervello e contrasta la stanchezza,
fisica e psichica. E in primavera il bisogno si avverte e
come…
Il pecorino
vanta delle
tradizioni
antichissime che
si fanno risalire a
più di duemila
anni fa
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Investi nel futuro,
Partecipa in prima persona alla ricerca
sulla prevenzione dei tumori al seno.
«Sperimenta la ricerca,
alimenta la speranza».
Il tumore al seno
Che cos’è
È il tumore più diffuso nel sesso femminile dei paesi occidentali.
È causato da una divisione incontrollata
di alcune cellule della ghiandola mammaria.
Ogni anno si ammalano in Italia circa
38.000 donne.
Cosa si può fare
per prevenirlo?
Attualmente non esistono indicazioni
specifiche per la prevenzione della malattia.
Il Progetto Tevere è uno dei primi studi
che intende valutare se un intervento farmacologico può, in effetti, impedire alla
malattia di insorgere.
Esistono alcune indicazioni molto generali che possono avere rilevanza in termini di prevenzione, quali: limitare l’assun-
zione di alcool, l’aumento di peso in menopausa e l’eccessiva assunzione di grassi e zuccheri nella dieta.
È inoltre importante per la diagnosi precoce, ma non per la prevenzione dei tumori, sottoporsi con regolarità ai controlli (visita senologica, autopalpazione,
mammografia…), poiché prima viene
scoperto il tumore, maggiore è la probabilità che sia di dimensioni limitate e
maggiori le possibilità di guarigione.
Progetto Tevere
Il Progetto Tevere, nato dalla volontà del
Centro Ricerca Oncologica dell’Istituto
Nazionale Tumori Regina Elena di Roma,
è un progetto di prevenzione primaria dei
tumori al seno.
Lo studio prevede la partecipazione di
16.000 donne volontarie.
Per partecipare a questo studio le donne
dovranno essere in buona salute, non dovranno essere affette da diabete, da malattie cardiovascolari e non dovranno
aver avuto diagnosi di tumore maligno.
L’esecuzione di questo studio, approvata
dal Comitato Etico degli IFO di Roma e
dai Comuni Etici dei centri presso cui si
svolgerà la ricerca, sarà conforme alle
Norme di Buona Pratica Clinica, al fine di
assicurare la salvaguardia dei diritti, nel
rispetto dell’inderogabile principio dell’inviolabilità, dell’integrità psicofisica e
della vita dei soggetti coinvolti nello studio in questione.
L’obiettivo di questo studio è comprendere se sia possibile diminuire la probabilità di sviluppare un tumore al seno e l’insorgenza di malattie cardiovascolari attraverso la somministrazione di un farmaco antidiabetico di diffuso utilizzo.
Per avere maggiori informazioni
chiamare dal Lunedì al Giovedì dalle 10.00 alle 13.00 e
dalle 14.30 alle 17.30.
La segreteria telefonica è sempre attiva.
Info: 06 5266 3333
www.progettotevere.it – info@[email protected]
Il Progetto
Tevere
Parla la Prof.ssa
Paola Muti
Direttrice scientifica
dell’Istituto
Nazionale Tumori
Regina Elena di
Roma.
Il progetto Tevere, nato dalla volontà del
centro ricerche del Regina Elena e implementato grazie alla collaborazione con
l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e l’Istituto Europeo di Oncologia di Catania,
è un progetto di prevenzione primaria dei
tumori al seno.
Il progetto si articola in tre direzioni:
la prima, seguita dall’Istituto Europeo di
Oncologia, si occupa di studiare gli effetti della somministrazione di un farmaco,
derivato dalla vitamina A, sulle giovani
donne;
la seconda, seguita dall’Istituto Nazionale Tumori, è uno studio sulle facoltà preventive della dieta.
la terza, seguita dall’Istituto Regina Elena,
è la ricerca sugli effetti della somministrazione di metformina a pazienti sani.
La metformina è usata, normalmente,
per curare persone diabetiche e, proprio
tra tutte coloro che ne facevano uso si è
notata una diminuzione delle insorgenze
tumorali. Questa parte del progetto, di
cui si occupa il mio Istituto, prevede quindi di effettuare uno screening su 16 mila
volontarie, scelte in base a criteri ben precisi, per poter verificare se la metformina
può, in un futuro prossimo, essere utilizzata come agente preventivo contro il
cancro al seno, ma anche per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e, potenzialmente, dei tumori al colon.
La scelta delle volontarie presuppone dei
requisiti precisi, devono essere entrate in
menopausa, ed essere sane.
Quindi, tutte quelle donne che hanno
avuto tumori o hanno altri tipi di malattie
(come il diabete) sono escluse a priori.
Le volontarie dovrebbero inoltre possedere alcune di queste caratteristiche: essere leggermente sovrappeso, avere la
pressione alta, i trigliceridi alti, un basso
livello del colesterolo e così via.
Il Progetto Tevere è completamente italiano, è il più grande Trial al mondo che tratta della prevenzione dei tumori al seno ed
è una novità, anche perché finanziato interamente dal Ministero della Salute.
Sicuramente ci sono altri studi sulla metformina in diverse parti del mondo (in Inghilterra, negli Stati Uniti), ma la metformina utilizzata come prevenzione primaria è studiata solo qui in Italia.
La sperimentazione sarà relativamente
breve, 4 o 5 anni, stiamo valutando l’azione sulle cellule tumorali. Da esperimenti effettuati in laboratorio, trattando
delle cellule tumorali umane con metformina, queste sono state modificate ritornando ad essere cellule normali. Si tratta
sicuramente di un ottimo risultato.
La storia dell’EUR
dalle origini ad oggi
] a cura di Elisa D’Alto [
VII Puntata:
L’arco monumentale:
un progetto mai completato
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Questa settima puntata la dedichiamo a un
progetto che non ha mai visto la luce, come
molti altri dell'E42. Un arco monumentale, costruito all'ingresso dell'Esposizione: sicuramente un biglietto da visita di grande effetto
per chiunque visitasse l'E42. E difatti, la prima
idea di un arco-simbolo dell'Esposizione risale
al 1937, quando due diversi gruppi di progettisti presentano all'Ente due proposte indipendenti. Un primo gruppo è composto dagli architetti Ortensi e Pascoletti e dagli ingegneri
Cirella e Covre. La proposta riguarda la costruzione di un "arco metallico spettacolare".
Il secondo gruppo, formato dall'architetto Libera e dall'ingegner Di Bernardino, propone
invece la costruzione di un arco in calcestruzzo
di cemento. L'idea di un arco viene elaborata
inizialmente dal primo gruppo, come dimostra il fatto che già nel marzo del '37 il gruppo
presentò un progetto. Nel novembre dello
stesso anno, l'ingegner Cirella scrive al segre-
3
tario particolare di Mussolini sollecitando un
incontro per presentare il materiale illustrativo.
All'arco dell'impero sembra riferirsi una nota
dell'Ufficio legale dell'Ente che, in risposta alla
proposta di Cirella, traccia l'ipotesi di una convenzione per la realizzazione e lo sfruttamento
dell'opera: "L'Ente potrebbe concedere alla
istituenda società entro l'anno 1939 la costruzione di un arco metallico nella zona dell'Esposizione, nonché lo sfruttamento (…) delle
utilità di cui l'opera sia suscettibile". Viene
quindi intuito che intorno allo scenografico arco, si può anche formare un notevole giro
d'affari, come si capisce leggendo la nota:
"Lo sfruttamento sarebbe esercitato con l'apertura al pubblico del passaggio sull'arco e
col trasporto dei visitatori, nonché con la pubblicità luminosa e non luminosa, e ogni altra
attività proficua".
Se la priorità dell'idea si può attribuire, come
dicevamo, al primo gruppo (quello costituito
dagli architetti Ortensi e Pascoletti e dagli ingegneri Cirella e Covre), dai documenti dell'Ente risulta invece che il progetto scelto per
gli studi è quello di Libera - Di Bernardino.
Questi ultimi, nel marzo 1938 presentano un
progetto completo di calcoli e disegni per la
costruzione di un arco monumentale in calcestruzzo. Nei mesi successivi, si susseguono anche i sondaggi geognostici della zona per verificare la fattibilità dell'intera impresa. Nel dicembre del '39 l'ingegner Covre presenta un
progetto di massima per un arco d'alluminio.
La scelta di questo materiale viene subito chiarita: "Realizzando l'arco in alluminio non solo
si viene a realizzare l'elemento simbolico e
spettacolare dell'E42, ma si compie insieme
una vera affermazione tecnica, in quanto nel
mondo non è stata ancora realizzata alcuna
costruzione in alluminio di tale mole, e una dimostrazione di assoluta autarchia, essendo
l'alluminio metallo italiano nella sua totalità di
produzione". Queste poche righe dimostrano
ancora una volta, la totale compromissione del
progetto architettonico col progetto politico,
una compromissione che riguarda l'intera E42
sin dalle sue origini.
I lavori vanno avanti e l'Ente decide di nominare un proprio consulente incaricando il professor Aristide Giannelli di seguire lo studio e
lo sviluppo del progetto. Il professore si dice
certo della possibilità della costruzione dell'arco in alluminio. Nell'estate del 1940 si procede
alla costruzione di un modello sperimentale
dell'arco presso l'Istituto di Scienza delle costruzioni dell'Università di Roma. Dalle relazioni di Giannelli emergono alcune difficoltà del
progetto, che necessiterebbe di "rafforzamenti e modifiche delle strutture". Il professore evidenzia inoltre, elemento non trascurabile, "l'elevatissimo costo dell'opera". Ma ormai siamo arrivati all'anno 1941 e l'Italia è entrata in guerra. Per questo dell'arco rimangono solo le testimonianze nelle carte dell'Ente e
i numerosi schizzi, disegni e plastici, che qui vi
proponiamo.
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1- Plastico del progetto
2- Parco della Luce nel progetto originario
3- Plastico del progetto originario
4- Schizzo del progetto per l’arco monumentale
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Three Mile Island, Chernobyl, Fukushima…
Il Nucleare ha ancora un futuro?
la centrale di Three Mile Island
11 Marzo 2011, una data storica per tutta l’umanità (11 Settembre 2001 altra data storica
per l’umanità intera). Come ricorderete l’11
Marzo 2011 un terremoto di magnitudo 9 sulla scala Richter ha colpito il nord-est del Giappone, con epicentro al largo di Sendai.
È stato il sisma più potente nella storia del paese, ha provocato uno Tsunami con onde alte
oltre 20 metri, che ha devastato una fascia costiera di 650 Km. Lo tsunami ha prodotto effetti disastrosi per la popolazione, distruggendo case, devastando territori e portando miseria e morte. Il terremoto e il seguente tsunami
hanno provocato oltre 20.000 morti. Se fosse
solo questa la devastazione, pur con sofferenza e tanto infinito dolore il paese entro poco
tempo risorgerebbe. Ma purtroppo è successo
qualcosa di più terrificante, tragico, quasi indescrivibile, figlio della follia dell’uomo, del tornaconto di pochi che disprezzano la vita.
Costoro sono i potenti del mondo: politici, imprenditori, finanzieri, logge di potere occulte.
Cosa è successo? Lo tsunami ha prodotto effetti disastrosi sulla sicurezza delle centrali nucleari costruite in riva al mare, specie nella località di Myagi e Fukushima che è stata poco
dopo disattivata.
Ad essere danneggiato, il sistema di raffreddamento e a seguito della enorme massa d’acqua utilizzata per sommergere le barre d’uranio, s’è sprigionata una nube di vapore radioattivo che ha provocato livelli di radioattività nell’aria di molto superiori alla norma anche
a Tokyo, che dista trecento chilometri da Fukushima. In tutto il mondo sono arrivate le cronache di un paese in ginocchio: case distrutte,
relitti di barche, rovine ovunque. Alle macerie,
cosparse di cadaveri si aggiungono i probabili
effetti contaminanti di una catastrofe nucleare
“globale”.
Secondo le autorità potrebbero esserci oltre
20.000 morti (infatti ad oggi le stime sono ancora al livello di probabilità), ai quali si aggiungeranno quelli delle persone contaminate come fu per Hiroshima e Nagasaki.
Le autorità sanitarie hanno segnalato radioat-
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tività nei cibi, nell’acqua, nelle zone tutt’intorno all’area delle centrali in un raggio di 30 chilometri. Purtroppo le cose continuano a peggiorare e il livello di radioattività aumenta per
una (dicono) parziale fusione del nocciolo del
reattore 2 a Fukushima e su internet arrivano
appelli di autorità giapponesi che chiedono
aiuto perché i cibi sono contaminati e potrebbero addiruttura morire di fame.
L’area nel raggio di 20 chilometri è stata evacuata, ma a chi abita nel raggio dei successivi
dieci chilometri è stato ordinato di rimanere
chiusi in casa. “Anche i volontari e chi consegna gli aiuti non hanno altra scelta che entrare
in città a proprio rischio e pericolo – denuncia
Katsunobu Sakurai – rischiamo di essere costretti a morire di fame”
Nel video Sakurai accusa il governo e la Tepco,
il gestore della centrale, di non fornire informazioni sufficienti. Molti abitanti della zona
cercano di fuggire con propri mezzi malgrado il
pericolo di radiazioni, ma a complicare la situazione non vi sono più mezzi pubblici funzionanti nel cerchio fra i 20 e i 30 chilometri
dalla centrale.
Gli effetti del sisma quindi porteranno nuove
vittime causate dalla contaminazione radioattiva. Il livello di attenzione a Fukushima sulla
scala utilizzata per i pericoli nucleari è arrivata
al livello 7, il massimo come per Chernobyl. La
nube ha comportato anche un aumento di radioattività nei cieli italiani.
Almeno per il momento, il livello 7 raggiunto a
Fukushima non ha comportato aumenti di radioattività nei cibi italiani, almeno per ora…
Questa serie di eventi catastrofici segna una
netta perplessità sul nucleare (che abbiamo
sempre documentato e trattato in varie trasmissioni oltre 2 anni or sono) non solo per il
Giappone, ma anche per il resto del mondo.
Un dibattito franco in tutto il mondo sulle fonti di energia è ormai inevitabile. I maggiori paesi come Germania e Gran Bretagna hanno subito sospeso i progetti sul nucleare. Infatti,
quanto avvenuto in Giappone smentisce chiunque affermi che le centrali nucleari non sono
rischiose perché progettate con cura. Dopo Il
disastro giapponese faranno fatica a convincere l’opinione pubblica, da sempre scettica, dei
vantaggi di questa tecnologia. Useranno tutte
le armi: controllo dei media, uso dei fantocci
politici al loro servizio, tecniche di disinformazione di massa, controllo dei partiti
contrari al nucleare, aumento delle tarriffe delle bollette telefoniche, pseudo scienziati che
parleranno di nuovi standard di sicurezza. Questo faranno perché il nucleare oltre ad essere
fonte di reddito infinito per le lobby è anche
“un’arma interna” contro le popolazioni. Le
lobby del nucleare controllano la ricerca scientifica e i fondi vengono elargiti solo ad alcuni.
Le idee innovative a basso costo vengono affossate. Energia, salute, derrate alimentari, (Nu-
cleare, cancro, ogm), sono la base per il controllo dell’umanità in quanto bisogni primari.
I disastri nucleari rappresentano un punto di
non ritorno che nessuna politica energetica
può giustificare. Il premio nobel Rubbia ha detto qualche tempo fa ”Le centrali di terza generazione a fissione, quindi bruciano uranio
sono estremamente pericolose e insicure con
un’ulteriore aggravio, lo smaltimento delle
scorie radioattive (sarebbe l’1% delle scorie totali ma assolutamente micidiali, sia per il decadimento della radioattività, ma anche per i luoghi dove conservarle)”. Clamorosa poi l’affermazione di Rubbia: “Solo il sole può salvarci”.
A seguito del guasto di una centrale nucleare
in Pennsylvania, nel 1979, e delle conseguenti
fughe radioattive che provocarono un migliaio
di vittime, gli Stati Uniti hanno bloccato il loro
programma nucleare, investendo sulle energie
rinnovabili, soprattutto sul solare termico (Deserto del Nevada). Il dilemma sul nucleare dovrà essere al più presto superato attraverso un
programma di sviluppo globale che incentivi le
fonti di una energia verde che può rappresentare un importante sbocco occupazionale. Parliamo del solare termico, fotovoltaico, eolico,
idrogeno, biomasse, idroelettrico. Parliamo di
un nuovo modello di mobilità che incentivi i trasporti pubblici e privati a idrogeno o elettrico.
Parliamo di un nuovo modo di costruire le case
a bassa dispersione di energia con sistema di riscaldamento solare con immissione nella rete
elettrica.
Parliamo di piano Energetico Nazionale che incentivi tutto questo e promuova sistemi di illuminazione pubblica con il sistema LED a bassissimo consumo.
Bisogna ad onor di cronaca ricordare come i
disastri nucleari sono stati oggetto di disinformazione e bugie. Ad esempio, per Chernobyl
la “verità vera” è stata sempre tenuta nascosta. Il disastro di Chernobyl ha prodotto effetti
devastanti in Russia ma anche in Europa e probabilmente il picco di malati di cancro e leucemie non è stato ancora raggiunto. Inoltre non
si è mai parlato di mutazioni genetiche avvenute nelle zone circostanti al disastro, in un
raggio di 80 chilometri. Non si è mai parlato di
nascite indefinibili: bambini a due teste, bambini con zampe deformi o corpo animalesco, o
peggio ancora, di veri e propri mostri. Non
hanno parlato delle mutazioni genetiche della
flora e della fauna. Cosa è tutto questo? Come
possono umani, ridurre così altri umani? Si è
parlato spesso di uomini politici, industriali, finanzieri, appartenenti a varie massonerie deviate e spesso sataniste. Tali disastri mostrano il
volto bestiale di alcune persone al vertice del
potere in Italia e nel mondo.
Dal 1900 ci sono stati nel mondo ben 17 terremoti con magnitudo oltre l’ottavo grado della
scala Richter, quindi disastrosi, a volte seguiti
da Tsunami:
OSSIGENO IPERBARICO ESTETICO:
la novita’ del nuovo millennio nel ringiovanimento cutaneo
a cura della Dr.ssa Leda Moro, Medico Estetico di Roma (www.brazilsystem.com)
In un’epoca orientata verso sistemi sempre più evoluti e poco invasivi, l’ingegneria biomedica risponde sfruttando il presidio più naturale che esiste: l’ossigeno.
Dei suoi effetti biologici sui tessuti la scienza parla chiaro: ben 17
sono le patologie attualmente curabili con la terapia di Ossigenazione in camera iperbarica, pressurizzata due o tre volte la pressione
atmosferica normale.
Spostare l’attenzione di questi benefici sul ringiovanimento cutaneo
è stato un passo breve, l’uso dell’ossigeno iperbarico estetico è approdato anche in Europa, dove ha assunto un carattere più “terreno”
e destinato a tutti, dai vip alle persone comuni.
COS’È
L’ossigeno iperbarico estetico è una tecnica di infusione percutanea, tramite un sofisticato apparato costituito da un generatore che
trasforma l’aria (costituita al 21% da ossigeno e al 79% da azoto) in
ossigeno puro, iperbarizzandolo (portandolo cioè ad una pressione
superiore rispetto a quella atmosferica di 1 Bar). Al compartimento
iperbarizzante è collegato un deflussore a manipolo simile ad una
pistola pneumatica che “spara” il gas ottenuto sulla cute, con un
sistema a scansione e di intensità graduabile dal Medico.
MECCANISMO D’AZIONE
Un po’ di storia e cenni di ricerca scientifica: dagli studi del fisico Von Ardenne
(1990), l’invecchiamento è legato al
minor apporto di sangue ai tessuti, a
sua volta conseguenza di un deficit
della circolazione a livello dei tratti
terminali dei capillari. Altri studi
(Stuttgen G.) confermano che il
numero di capillari attivi cutanei
diminuisce con il passare degli
anni. Lavori recenti (Stucker et
al.) mostrano che gli strati
superiori della pelle umana
sono quasi esclusivamente
riforniti di ossigeno dall’ambiente esterno, e i ricercatori della Clinica Universitaria
di Berlino hanno infine dimostrato come l’impiego di
ossigeno attivo topico favorisca la microcircolazione
ed il metabolismo cutaneo.
In termini pratici, invecchiamento, stress, inquinamento, malattie, sono tutti fattori che colpiscono i microcapillari avviando un processo di
degradazione del collagene
e dell’elastina: ossigenare
la pelle vuol quindi dire “rivascolarizzarla” rendendola più sana, tonica, luminosa e morbida. Tuttavia, se il primo beneficio del trattamento topico è una rivitalizzazione diretta degli
strati cutanei, ne esiste un secondo: il
gas iperbarico è
anche un potenziatore metaboli-
co e veicolatore di alcune molecole
attraverso gli strati dermo epidermico.
Se ne deduce che il grande successo
che questa tecnica sta riscuotendo in
tutto il mondo è legato sia al potere
dell’ossigeno stesso che all’azione dei
farmaci antiaging scelti dal Medico e
veicolati.
INDICAZIONI
Invecchiamento cutaneo e non solo: molte patologie dermatologiche del viso e del corpo traggono enormi benefici dall’ossigenazione percutanea (acne in tutte le sue forme, iperpigmentazioni, lassità,
edemi post chirurgici, cellulite, smagliature, ecc…) al punto da rendere questa strategia indicata in molti campi d’azione. La sua assenza totale di effetti collaterali, dolore e traumi la rende peraltro completamente priva di controindicazioni e adatta a qualsiasi età.
PROTOCOLLI INDIVIDUALI
Esistono al momento diversi protocolli, che derivano essenzialmente
dal grado di invecchiamento cutaneo e, soprattutto, dal fatto che il
trattamento venga effettuato da una estetista o da un medico. Nel
caso in cui l’operatore sia un medico, i principi attivi saranno veri e
propri “farmaci” e l’ossigeno iperbarico rappresenterà una sorta di
siringa virtuale con cui iniettare, senza aghi, tossina botulinica, fattori di crescita ed altre molecole “medical device”. I protocolli di trattamento “strong” possono essere articolati in sedute intensive a cadenza mensile, della durata di circa 60 minuti, il cui costo dipende dai
materiali veicolati (dai 200 ai 250 euro a seduta). Lo schema “strong”
mensile è ottimale in abbinamento ad altre strategie antiaging che
ottimizzino il risultato: radiofrequenza bipolare, bioristrutturazione
con polinucleotidi, carbossiterapia, peelings, ecc… Altri protocolli
prevedono invece 4-6 sedute “soft”, di circa trenta minuti, (da 100 a
200 euro a seduta) con cadenza settimanale, e qualche richiamo
mensile. Tale schema è adatto a pelli più giovani e rientra in un programma di prevenzione antiaging o di mantenimento o, ancora, nel
pre e post chirurgico (lifting). In ogni caso, le modalità, i tempi, i farmaci da veicolare e le associazioni con altre terapie saranno quindi
“strettamente personalizzati” e individuati in una valutazione medica essenziale per un risultato visibile e duraturo.
RISULTATI
La tecnica è recente ma le nostre casistiche attuali (condotte nei tre
centri medici pilota di Napoli, Roma e Milano), si fondano su più di
un anno di sperimentazione e su un “Customer Satisfaction” in cui i
pazienti hanno definito il “ringiovanimento ottenuto” superiore alle
aspettative (il 70 % definisce il risultato molto significativo, il 22%
abbastanza significativo, il 6 % risultato mediocre e soltanto il 2%
riferisce risultato nullo). Detti risultati sono così descrivibili: Dopo
circa dieci giorni dalla prima seduta è già molto evidente l’evoluzione di tutti i parametri morfologici cutanei (turgore, elasticità, tessitura) e il miglioramento in termini di luminosità,
tono e spessore della zona trattata. Notevole la diminuzione
delle rughe dinamiche e statiche, il restringimento dei pori
cutanei, l’involuzione dei processi acneici attivi e degli esiti
cicatriziali post acneici. Nel pre e post chirurgico, ottimizzazione del risultato operatorio con regressione veloce degli edemi
e assestamento cutaneo veloce. Tutti i risultati subiscono un
ulteriore incremento al progredire delle sedute e, in follow up
ad un anno, restano stabili e duraturi.
PER INFORMAZIONI:
tel 0666154318, www.brazilsystem.com
1) 1906 – Ecuador 8,8 ° della scala Richter
2) 1908 – Italia 9,6°
3) 1922 – Cile/Argentina 8,5°
4) 1923 – Russia 9.0°
5) 1938 – Indonesia 8,5°
6) 1950 – Tibet 8,6°
7) 1952 – Russia 9,0°
8) 1957 – Alaska 8,6°
9) 1960 – Cile 9,5°
10) 1963 – Isole Kurili 8,5°
11) 1964 – Alaska 9,2°
12) 1965 – Alaska 8,2°
13) 2004 – Sumatra 9,1°
14) 2005 – Indonesia 8,6°
15) 2007 – Sumatra 8,5°
16) 2010 – Cile 8,8°
17) 2011 – Giappone 9,1°
Da ricordare che in Italia negli ultimi 30 anni ci
sono stati 5 terremoti disastrosi, tra il 5° e 6°
della scala Richter: Belice, Irpinia, Veneto, L’Aquila, Abruzzo.
Non dimentichiamo il terremoto del 1908 a
Marsala, qualcosa di terribile e disastroso. Ricordiamo anche con quale accanimento l’attuale governo vuole costruire il ponte sullo
Stretto di Messina, in una zona fortemente sismica per faglie sotterranee. Non è una polemica ma un dato di fatto, i disastri, quando è
possibile prevederli, dovrebbero essere evitati.
Ma torniamo al nucleare. Un reattore funziona
nel seguente modo: una serie di barre di uranio rivestite di zirconio sono immerse nell’acqua, il calore generato dalla reazione nucleare
del combustibile trasforma l’acqua in vapore
che aziona le turbine per produrre elettricità. In
caso di arresto alcune barre di controllo possono essere sollevate; abbassate per fermare la
reazione nucleare. Per evitare il surriscaldamento devono essere immerse nell’acqua di
raffreddamento. In Giappone è mancata l’elettricità per avviare il sistema di raffreddamento. I tecnici hanno aggiunto acqua marina
che evaporando ha rilasciato gas radioattivo e
idrogeno, provocando l’esplosione del 12
Maggio. Nel caso di fusione totale il combustibile precipiterebbe sul fondo del reattore, bruciando e forse bucando l’involucro in cemento
che lo racchiude; il rischio in questo caso è la
fuoriuscita del combustibile con effetti disastrosi per la flora, la fauna, la popolazione,
anche a chilometri di distanza.
Qualche anno fa con il dottor Benito Li Vigni
parlammo del problema nucleare, dei rischi,
dell’inquinamento secolare, dell’elevato costo
nella costruzione e dismissione del nucleare,
della scarsità del combustibile. Ma la questione
nucleare comporta una riflessione profonda
sul rischio estinzione per l’Umanità intera e l’altra questione delle mutazioni genetiche dando
luogo a veri e propri mostri sia umani, ma anche animali e vegetali. È questo che vogliamo?
Lasciamo che loschi figuri decidano per tutti
noi? Il nucleare non è una questione politica,
ma una lotta per la sopravvivenza della specie
umana. Non esistono partiti che ci difendono,
esistono partiti schierati per interessi personali. L’intervista al Dottor Li Vigni partiva proprio
da Chernobyl, ripercorrendo i momenti drammatici vissuti in Russia e in tutta Europa. In Italia il referendum sul nucleare affossò tale scelta e alcune centrali in costruzione furono dismesse, ancora oggi la dismissione delle centrali nucleari non è terminata. Dopo tanti anni
il governo Berlusconi ha riportato i auge il nu-
52
eur torrino news
cleare parlando della costruzione di 6 centrali
con reattori francesi. Anche Pierferdinando
Casini, leader dell’Udc, era d’accordo con Berlusconi, come Gianfranco Fini (neo leader di
Fli). Si deve supporre che siano d’accordo anche i cosiddetti responsabili compreso Scilipoti.
Il disastro a Fukushima ha riaperto la questione
e il governo ha parlato di moratoria del nucleare di un anno. Ma cosa vuol dire? Spesso si
è parlato della tecnologia francese all’avanguardia, ma non è così.
Ecco alcuni incidenti in Francia e nel mondo:
1) Incidente nucleare a Tricastin, acqua contaminata nei fiumi;
2) Il cuore di un reattore nella Loire Valley, a
Saint-Laurent, iniziò a sciogliersi, le autorità lo
classificarono di livello 4;
3) Problema in La Hauge, un impianto di rielaborazione in Normandia. Negli anni ‘80 ci fu
un problema con un incendio in una delle vasche.
la centrale di Chernobyl
Altri incidenti:
2000, 5 gennaio, Francia.Centrale di Blayais,
una tempesta costringe a fermare 2 reattori
per allagamento.
2000, 27 gennaio. Giappone. Un incidente a
una installazione per il riprocessamento dell’uranio in Giappone provoca livelli di radiazione
15 volte superiori alla norma in un raggio di
circa 1,2 miglia. Funzionari locali segnalano
che almeno 21 persone sono state esposte alle radiazioni.
2000, 15 febbraio, Usa. Reattore Indian Point
2, fuga vapore radioattivo.
2001 Germania. Esplosione di una parte dell’impianto di Brunsbuettel.
2003, aprile. Paks (Ungheria). L’unità numero 2
del sito nucleare di Paks (l’unico in Ungheria)
subisce il surriscaldamento e la distruzione di
trenta barre di combustibile altamente radioattive. Solo un complesso intervento di raffreddamento scongiura il pericolo di un’esplosione nucleare, limitata ma incontrollata con
gravi conseguenze.
2004, 9 agosto, Giappone. Nel reattore numero 3 nell’impianto di Mihama, 350 chilometri a
ovest di Tokyo, una fuoriuscita di vapore ad alta pressione, è costata la vita a quattro operai.
Altri sette operai sono in condizioni molto gravi. Si è trattato del più tragico incidente nella
storia dello sfruttamento dell’energia nucleare
a fini civili in Giappone. L’azienda Kansai Electric Power, che gestisce la centrale, si è affrettata a comunicare che non c’è stata contaminazione radioattiva.
2004, 9 agosto, Giappone. A quanto ha riferito l’agenzia Kyodo, le fiamme sono divampate
nel settore dove vengono smaltite le scorie,
adiacente al reattore numero 2, in un impianto
situato nella prefettura di Shimane. Anche in
questo caso non c’è stata alcuna fuga radioattiva.
2004, 9 agosto, Giappone. Incidente nella
centrale nucleare della Tokyo Electric Power
Company (Tepco), la più grande impresa produttrice di energia in Giappone. La società ha
comunicato che il generatore dell’impianto di
FukushimaDaini è stato fermato per una perdita d’acqua.
2005, aprile, Gran Bretagna. Sellafield. Viene
denunciata la fuoriuscita di oltre 83.000 litri di
liquido radioattivo in 10 mesi a causa di una
crepatura nelle condotte e di una serie di errori tecnici.
2006, maggio, laboratori Enea della Casaccia,
Italia. Fuoriuscita di plutonio, ammessa solo 4
mesi dopo, che ha contaminato sei persone
addette allo smantellamento degli impianti.
2006, maggio, Mihama, (Giappone). Ennesimo incidente con fuga di 400 litri di acqua radioattiva nella ex centrale nucleare di Mihama.
2006, 26 luglio, Oskarshamn, Svezia. Corto
circuito nell’impianto elettrico della centrale a
250 chilometri a sud di Stoccolma per cui due
dei quattro generatori di riserva non sono stati in grado di accendersi. Vengono testate tutte le centrali nucleari del Paese e quella di Forsmark viene spenta.
2006, 7 ottobre, Kozlodui, Bulgaria. Viene intercettato un livello di radioattività venti volte
superiore ai limiti consentiti e le verifiche portano a scoprire una falla in una tubazione ad
alta pressione. La centrale, che sorge nei pressi del Danubio, scampa a una gravissima avaria. Secondo la stampa locale la direzione cerca
di nascondere l’accaduto e di minimizzarlo nel
rapporto all’Agenzia nazionale dell’Energia
Atomica.
2007, 28 giugno, Kruemmel, Germania. Scoppia un incendio nella centrale nucleare di
Krummel, nel nord della Germania vicino ad
Amburgo. Le fiamme raggiungono la struttura
che ospita il reattore e si rende necessario fermare l’attività dell’impianto. In pochi mesi si
verificano avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e Brunsbuttel. Secondo il rapporto 2006 del ministero federale dell’Ambiente, l’impianto di Kruemmel è il più soggetto a piccoli incidenti tra le 17 centrali.
2007, 16 luglio, Kashiwazaki, Giappone. La
centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più
grande del mondo che fornisce elettricità a 20
milioni di abitanti, viene chiusa in seguito ai
danneggiamenti provocati dal terremoto. L’Agenzia di controllo delle attività nucleari giapponesi ammette una serie di fughe radioattive
dall’impianto, ma precisa che si tratta di iodio
fuoriuscito dal una valvola di scarico. Il direttore generale dell’AIEA, Mohammed El Baradei,
dice che il sisma “è stato più forte di quello per
cui la centrale era stata progettata”. Il terremoto provoca un grosso incendio, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica attiva passi proprio sotto la centrale.
2008, giugno 4, Krsko, (Slovenia). Alle ore
17.38 ora italiana il sistema d’allerta del’European Community Urgent Radiological Infor-
mation Exchange ha ricevuto un’informativa
dalla Slovenia su un incidente alla centrale nucleare di Krsko, 130 km in linea d’aria da Trieste. Sono state attivate le procedure di spegnimento del reattore.
2008, luglio 23, Francia.Cento operai della
centrale nucleare del Tricastin sono stati contaminati ”leggermente” da elementi fuorusciti da una tubatura nel reattore numero 4, fermo per manutenzione.
2008, luglio 29, Grenoble, Francia. Nuovo allarme alla centrale nucleare di Tricastin. Un
centinaio di impiegati sono stati sgomberati
dall’impianto a causa dell’allarme lanciato dopo una nuova fuoriuscita di polvere radioattiva
dal reattore No4.
2008, Agosto 24, Vandellos (Spagna). L’impianto nucleare Vandellos II in Catalogna, è
stato fermato per un incendio, che è stato domato. L’autorizzazione dell’impianto scade nel
2010.
2008, settembre 24, Cherbourg (Francia).Un
incidente nucleare di livello 1 su una scala da 0
a 7, è avvenuto all’interno di un impianto a La
Hague, in Normandia. L’incidente, con un versamento di materiale, si è prodotto in un impianto per il riprocessamento del combustibile
atomico.
Ecco alcuni incidenti nucleari in Italia:
12 Maggio 2000, sicilia- un sottomarino nucleare inglese subisce un’avaria e rilascia in mare lacqua radioattiva del circuito di raffreddamento.
2 Ottobre 2000 – Saluggia (Vercelli), La piena
della Dora Baltea lambisce il deposito nucleare
Eurex, Carlo Rubbia afferma che si è stata sfiorata la catastrofe planetaria.
22 Giugno 2001 – Puglia, un peschereccio ‘pesca’ un sottomarino nucleare USA nelle acque
territoriali italiane
15 Novembre 2002 – La Maddalena, un sommergibile nucleare USA entra in collisione con
una motonave.
12 Agosto 2003 – La Maddalena, un sommergibile nucleare Usa si trova in avaria, sconosciute le cause
17 Ottobre 2003 La Maddalena. Si avverte una
scossa sismica, i militari italiani affermano che
è dovuta a un terremoto in Corsica ma la Francia smentisce. Dopo 20 giorni, un giornale
americano riporta la notizia che un sottomarino nucleare si era incagliato in una secca riportando gravi danni allo scafo e all’elica.
2004 – Vicenza presso le Acciaierie Beltrame,
fusione accidentale di Cesio 137.
Gennaio 2004 – La Maddalena. La CRIIRAD rileva in campioni di alghe tracce di radioattività
anomala.
29 gennaio 2004 – Galliate (No) Trafugato
Kripto 85, mai più rinvenuto.
1 marzo 2004 – Massacra (Ta). Trafugato Iridio
192.
3 Marzo 2004 – Napoli. sequestrato presso le
ferrovie materiale radioattivo
10 Agosto 2004 – Caprera, Un sottomarino
nucleare USA s’incaglia, levento viene tenuto
segreto per 2 settimane.
Novembre 2005 – Monte Rosa Il CNR rileva
tracce radioattive anomale
25 Novembre 2005 – Teverola (Mt), trafugato
Iridio 192, rinvenuto dopo 4 mesi abbandonato in una strada in provincia di Salerno
9 gennaio 2006 – Pozzuoli (Na), Trafugato Tecnezio 99M mai più rinvenuto
17 gennaio 2006 – Roma, Trafugati 6 fusti radioattivi.
27 febbraio 2006 – Catania, Trafugato Iodio
131, rinvenuto in seguito sul ciglio di una strada.
Maggio 2006 Laboratori Enea di Casaccia si
verifia una perdita di plutonio che verrà riconosciuta solo 4 mesi dopo, 6 persone risultano
contaminate.
31 agosto 2006 – Napoli, Trafugata 1 sorgente
di Radio
31 agosto 2006 – Salerno, Trafugata 1 sorgente di Radio
12 Settembre 2006 La Maddalena. Il fronte indipendentista sardo denuncia che gli USA scaricano l’acqua radioattiva dei reattori atomici dei
sottomarini davanti alle Bocche di Bonifacio.
Ottobre 2006 – Roma, laboratori nucleari della Casaccia. dichiarata fuga di Plutonio avvenuta 6 mesi prima.
1 Novembre 2006 – Roma, laboratori nucleari
della Casaccia. Un inspiegata esplosione distrugge le porte del magazzino contenente
plutonio.
1 Giugno 2007 – Abbiate Guazzone, Varese,
Scoperta una fonte di Cesio 137
Ottobre 2007 – Basilicata, Riparte un’inchiesta sul traffico di plutonio della ‘ndrangheta.
Un pentito rivela che 600 fusti radioattivi sono
stati sepolti nel materano e che navi cariche di
bidoni radioattivi vengono regolarmente affondate al largo del Tirreno.
16 Novembre 2007 – Sarezzo, Brescia. Chiuse e
Acciaierie Venete in seguito a un incidente di fusione di Cesio 137 che finisce nei fumi di scarico.
1 marzo 2008 – I Carabinieri sequestrano a
Brindisi, Campobasso, Treviso, Milano, Lucca,
Frosinone, Latina e Mantova 30 tonnellate di
acciaio contaminato da Cobalto 60.
Giugno 2008 – Parma. Una partita di materiale radioattivo viene sequestrata dai carabinieri.
16 Giugno 2008 – Savignano Irpino, Avellino.
Tracce radioattive trovate in un carico di rifiuti
diretto alla locale discarica.
7 Luglio 2008 -Varese. Il quotidiano online
“Varesenews”, riporta che sono stati registrati
valori anormali di radioattività nell’aria. Nessun
comunicato ufficiale.
domanda è: chi ci guadagnerebbe? I costruttori, le due multinazionali francesi e la società
che gestisce il funzionamento a regime. Chi ci
rimette? L’intera umanità. La notizia è di questi
giorni, la Tepco, società che gestiva le centrali
di Fukushima ha affermato che l’incidente delle centrali nucleari in Giappone è addirittura
più pericoloso e disastroso di quello avvenuto a
Chernobyl. L’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di
7 la classificazione dell’incidente nucleare alla
centrale del nord-est, di fatto ponendolo al livello dell’incidente in Ucraina del 1986, il più
grave di tutti i tempi. Queste sono le notizie
mentre le lobby nucleariste avevano iniziato sui
media la loro campagna di disinformazione.
Tranquilli sono gli esperti dell’Associazione italiana nucleare (Ain), comitato tecnico-scientifico finanziato dai principali gruppi industriali
interessati al business nucleare italiano. L’Ain,
pur non partecipando alle operazioni in Giappone, ha pubblicato sul suo sito una ricostruzione degli eventi che è un capolavoro di minimalismo, condito di affermazioni che paiono
quantomeno avventate.
Nella ricostruzione dell’evento, per esempio,
si legge che a Fukushima tutti gli impianti hanno resistito al sisma e si sono arrestati automaticamente. Affermazione che sembra ignorare
non solo il fatto che i sistemi di raffreddamento sono saltati, ma anche quello che una centrale nucleare non si può spegnere con un interruttore, tantomeno automatico. Anche in
caso di emergenza, per il cosiddetto “shut
down” è necessaria la corrente elettrica (che a
Fukushima è mancata) e centinaia di operazioni che richiedono giorni. Riguardo alla situazione delle piscine poi si afferma che l’acqua
della piscina deve essere continuamente raffreddata, come se fosse scontato che di acqua
nelle piscine di Fukushima ce ne sia ancora.
Tuttavia, secondo l’Ain, in condizioni normali la
piscina non raggiunge la temperatura di ebollizione dell’acqua prima di diversi giorni anche
in caso di interruzione del raffreddamento.
Come mai si continua a parlare di nucleare?
Facciamo alcuni conti, costruire una centrale
nucleare comporta un investimento pari a sei
miliardi di euro (stima per difetto). Quindi 6
centrali nucleari avrebbero un costo pari a 36
miliardi di euro a carico della cittadinanza. La
società privata gestirà il funzionamento a regime guadagnando soldi a palate per un trentennio. Dopo bisognerà dismettere la centrale
perché vecchia e poco sicura. La dismissione
della centrale ha un costo pari o superiore, a
carico della cittadinanza, quindi come minimo
altri 36 miliardi di euro.
Infatti Tremonti, per alcuni paesi Europei, ha
parlato di debito nucleare dovuto alla dismissione delle centrali nucleari. Inoltre i tempi di
dismissione sono lunghissimi. In Italia ancora
non sono state dismesse le vecchie centrali nucleari bloccate dal referendum del 1986. Quindi il nucleare non solo è pericoloso a livello planetario, comporta mutazioni genetiche, ma è
anche antieconomico. Sei centrali nucleari nell’arco di un trentennio costano alla cittadinanza oltre 72 miliardi di euro. Inoltre 6 centrali
nucleari riescono a produrre energia soltanto
per il 4% dell’intero fabbisogno nazionale. La
la centrale di Fukushima
eur torrino news
53
Benito Li Vigni
La tempesta nel
Presso gli studi di Media Live, Benito Li Vigni
ha spiegato ai politici italiani e ai telespettatori il problema Africano e la guerra Libica.
Il 17 Dicembre 2010 scoppia in Tunisia “la
rivolta del Gelsomini”, è dunque il risveglio
della dignità Araba. Viene cacciato Ben Alì
al potere da 1987, considerato dall’occidente un baluardo contro il Fondamentalismo Islamico, di fatto un oppressore del
popolo tunisino. Dopo la Tunisia l’Egitto, nel
Febbraio 2011 la rivolta travolge Mubarak
succeduto ad Anwar-al-Sadat nel 1981.
Scendono in piazza i giovani, chiedono
democrazia e rispetto della persona. Sono
giovani di età compresa tra i 20 e 35 anni,
appartenenti a varie classi sociali compresa
la borghesia, conoscono le nuove tecnologie, usano il cellulare, youtube e facebook
per comunicare con il mondo. La polizia
spara sulla folla, sparano i mercenari di
Mubarak, il bilancio è di 200 morti. A Hosni
Mubarak succede la giunta militare e la promessa di una costituzione e libere elezioni.
In Libia la rivolta è più cruenta per la presenza di gruppi tribali, Gheddafi è un dittatore vero, psicopatico, ricchissimo e poten-
56
eur torrino news
te oltre la Libia con interessi in vari paesi
occidentali, con un capitale personale di
oltre 100 miliardi di euro depositati in Europa e Stati Uniti. Gheddafi ha utilizzato e utilizza l’arma del terrorismo come arma politica: attentati, rapimenti, massacri. Si ricordano: strage all’aeroporto di Fiumicino,
strage di Atene, strage di lodz, strage di
Zurigo, le Olimpiadi di Monaco e alcuni
indizi anche la partecipazioni alla strage di
piazza Fontana. Questi sono alcuni esempi
di come ha agito il dittatore libico.
Molti politici italiani hanno avuto rapporti
con tale oppressore, tanto per citarne qualcuno: Andreotti, Craxi, D’Alema, Prodi, cercando di conciliare gli interessi italiano con
un profilo autorevole e dignitoso.
L’attuale presidente Berlusconi ha avuto e
probabilmente continua ad avere rapporti
oltre che istituzionali, anche di amicizia personale. Nell’Agosto 2010 in occasione della
festa dell’amicizia tra il popolo libico e il
popolo italiano Gheddafi ha ricevuto onori
incredibili e assolutamente indecenti: bacio
della mano da parte di Berlusconi, adunata
di ragazze pagate e con la sceneggiata di
alcune di convertirsi all’Islam e susseguente
invito agli italiani di convertirsi.
Vediamo in sintesi gli affari italiani in libia.
Sono notevoli, infatti l’interscambio tra i
due paesi nel primo semestre 2010 è stato
di 6,8 miliardi di euro.
Con il 17,5% l’Italia è il primo esportatore
verso la Libia, seconda la Cina con il 10%,
Turchia con il 9,1% e Germania con il 9%.
Presenza in Libia di grandi gruppi italiani
appartenenti a diversi settori: energia, infrastrutture, media, ecc…
Il maggiore investitore è l’ENI che estrae
250.000 barili al giorno di petrolio. Nel
2008 l’ENI ha stipulato 6 contratti per ricerca e produzione di petrolio fino al 2042,
fino al 2047 per il gas.
Tra gli azionisti di Unicredit c’è la Banca
Centrale di Libia con il 5% e la Libian Investment Authority con il 2,6%, in totale il
7,6% e il maggiore azionista della banca
privata italiana. Grazie alla quota libica è
stato defenestrato Alessandro Profumo e
aperto spazio alla lega Nord per le Fondazioni che compongono Unicredit.
La Libian Investment detiene il 2% di Finmeccanica, una partecipazione del 7,5%
nella Juventus e del 2% nella Fiat.
Nel 2008 il fatturato delle imprese libiche a
partecipazione italiana ha raggiunto i 6
miliardi di dollari, mentre il fatturato delle
imprese italiane a partecipazione libica è
pari a 8 miliardi di euro.
Una delle “pietre miliari” dei rapporti tra
governo italiano e libico (Berlusconi, Gheddafi) è stato il Trattato di amicizia Italo-Libico stipulato a Bengasi il 30 Agosto 2008 e
riparatorio per il periodo coloniale. La
“riparazione” consiste in 5 miliardi di dollari in 20 anni per progetti infrastrutturali
(imprese italiane). Tale accordo è sacrosanto per risarcire il popolo Libico per le nefandezze coloniani, ma assolutamente inopportuno farlo con un dittatore che arroga a
sé ogni potere compreso quello di vita e di
morte. Con gli eventi bellici, pare che l’accordo sia stato sospeso.
spiega
Mediterraneo
Perché il conflitto il Libia? La risoluzione Onu 1973 dovrebbe evitare un disastro umanitario dovuta all’azione di Gheddafi sul popolo
Libico. Mercenari di altri paesi, pagati da Gheddafi per massacrare
i ribelli e il popolo Libico. La parvenza è quella di un’operazione di
pace, in realtà la coalizione ha risposto con la guerra.
La Francia ha anticipato tutti e qui entra in gioco un altro uomo che
ha “problemi di altezza”. Sarkozy ha difficoltà interna al suo paese,
le risposte date al popolo francese dalla sua azione di governo sono
state di basso profilo e inconcludenti, la Francia “sente” la crisi,
inoltre il disastro nucleare globale di Fukushima risveglia l’incubo
della “grandeur nucleare” francese. Una nazione potenzialmente
radioattiva e con un debito nucleare alle porte (ricordiamo che dismettere una centrale nucleare ha un costo superiore alla costruzione, tempi lunghissimi, terreno intorno alla centrale radioattivo,
materiale radioattivo da stoccare), con rischi di incidenti nucleari
altissimi, perché molte delle centrali nucleari francesi sono “vecchie” e hanno da tempo superato la “soglia di alta probabilità di
sicurezza”. Il nostro “Grande uomo” trova nella guerra libica la
risposta alle problematiche interne e da solo, anzi con l’appoggio di
un altro “grande statista” (Cameron) inizia a bombardare la Libia.
In realtà Francia e Inghilterra vogliono una sola cosa: energia Libica
(gas e petrolio). La Francia inoltre vuole guadagnare un ruolo in
Africa dove ha perduto potere in molti stati Francofoni (Algeria,
Tunisia, Mali, Senegal, Mauritania, Nigeria, Ciad) a favore degli Stati
Uniti.
Il resto lo vedremo nei prossimi giorni, un dato è ormai certo: la
delegittimazione dell’Italia, soprattutto di Berlusconi. Infatti nella
videoconferenza per decidere come continuare ad operare in Libia
e convincere la Merkel a prendere parte al piano, Berlusconi è stato
escluso. Gli Stati Uniti non si fidano di Berlusconi, è chiaro che l’unico interlocutore per loro è Il Presidente della Repubblica Napolitano. Tutto quello che stà succedendo è un danno per il popolo Italiano, infatti la Francia, l’Inghilterra, gli Stati Uniti vorranno il gas e
il petrolio sottraendolo in parte all’Italia.
Molti pensano che Berlusconi abbia fatto affari personali sia con
Gheddafi che con Putin. Noi non sapiamo se è vero, però tutti
pagheremo conseguenze alte nel prossimo futuro. Infatti il vero
problema per l’Italia è rappresentato dai flussi migratori, dall’invasione di migliaia di profughi e immigrati, con conseguenze disastrose per l’economia, la stabilità e la convivenza pacifica. Il problema è immenso e il governo Italiano sarà in grado di affrontarlo.
Non possiamo dialogare con il mondo e chiedere l’aiuto dell’ Europa quando un partito di Governo vuole dividere l’Italia e Usa un linguaggio al limite del razzismo. Un Ministro dell’interno (Lega Nord)
potrà essere ascoltato dal popolo del Sud? Un momento difficile. Il
governo italiano avrebbe bisogno di statisti rispettati dagli altri Stati
e dallo stesso popolo italiano unito.
L’esito della crisi Libica sarà probabilmente un esilio dorato per
Gheddafi e la spartizione delle risorse tra Germania, Francia, Inghilterra e Usa.
eur torrino news
57
Consiglio Re
Quinta tappa a Cassino per il tour Essere italiani
Il Tour Essere italiani, manifestazione aperta
alle scuole delle cinque province lalziali e
porganizzata dalla presidenza deò cpnsiglio
regionale del lazio in occcasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia è giunta alla sua quinta tappa. Questa
mattina, nella splendida cornice del Teatro
Manzoni di cassino, il presidente del consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese,
ha incotrato alunni ed insegnanti delle
scuole medie “Di Biasio” e ” Diamare
Conte” e delle elementari “D’Annunzio” e
” Mattei”. Circa 600 bambini hanno partecipato all’iniziative: gli alunni della scuola Di
Biasio si sono cimentati del musical “150 e
non li mostra”, altri hanno dato voce agli
elaborati che sono stati chiamati a comporre sui temi e i personaggi più significativi del
Risorgimento italiano e altri ancora sono
stati coinvolti nello speattcolo interattivo
curato dall’Associazione “Il palco e la cornice”. “Avevo particolarmente a cuore l’idea
di portare qui a Cassino il toru Essere Italiani, per festeggiare anche nella nostra città il
150° anniversario dell’Unità d’Italia. Come
saprete, sto girando ormai da più di due
mesila nostra regione per portare in tutte le
province il saluto dell’istituzione regionale e
permettermi di dire che sono particolarmenete emozionato e felice di poter fare lo
stesso nella mia città. Cassino è stata attraversata dalla sciagura della II Guerra Mondiale e ha riportato pesanti cicatrici. Sebbene ciò, grazie al coraggio e alla volitività dei
suoi abitanti, grazie al faro dell’Abbazia di
Montecassino che ha illuminato e illumina
questa comunità, è riuscita a rialzarsi e ad
affermarsi economicamente e socialmente.
Per questo motivo, cari ragazzi, festeggiare,
qui e insieme a voi, i 150 anni dell’Unità d’Italia assum,e un significato amcor più alto
per l’istituzione del consiglio regionale del
lazio che onoro di presiedere. Voi ragazziha affermato- il presidente Abbruzzese nel
corso del suo intervento- siete il nostro
sguardo rivolto al futuro esono convinto
che noi tutti dobbiamo impegnarci, ognuno
per la propria parte, a lavorare per il bene
comune. Dobbiamo rafforzare l’ottimismo e
il desiderio di costruire un paese migliore
per ricordare quei valori e quelle azioni che
hanno reso l’Italia un grande paese. È a noi
infatti che spetta porre le basi per far si che
sopratutto i giovani possano avere la speranza, la stessa luce negli occhi che animò
chi 150 anni fa chi ha combattuto per renderci un unico popolo, un’unica nazione,
un’univco stato”. All’evento oltre ai diregenti scolastici e agli insegnati dei quattro
istituti cassinati, hanno partecipato il Commissario straordinario del Comune di cassino, Angela Pagliuca, il capitano dei Carabinieri, Adolfo Grimaldi, e il dirigente del
Commissario cittadino, Francesco Putortì.
Nel corso della manifestazione è stato consegnato a tutti i bambini il volumetto a
fumetti sull’Unità d’Italia “Come è nata l’Italia: il Risorgimento- 2011: l’Italia compie
150 anni”. A conclusione del suo intervento, inoltre, il presidente Abbruzzese ha con-
segnato personalmente una medaglia simbolica del Consiglio Regionale del Lazio a
quattro alunni ed una bandiera italiana ai
dirigenti scolastici delle quattro scuole.
Abbruzzese: in Commissione agricoltura
piano di intervento e tutela delle risorse genetiche
“Ho provveduto ad inviare alla Commissione Agricoltura lo schema di delibera recentemente approvato dalla Giunta Polverini
sul Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario. Si tratta del documento con il
quale la Regione Lazio, insieme al Piano di
Sviluppo Rurale, mette in campo tutti gli
strumenti più utili per la conservazione e
l’utilizzo sostenibile delle risorse genetiche e
vegetali in agricoltura”. Così in una nota
Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio
regionale del Lazio.
“Già i grandi organismi internazionali come
la Fao, lo stesso Parlamento europeo, e non
di meno la Conferenza Stato-Regioni,
hanno dedicato particolare attenzione negli
ultimi anni alla tutela del patrimonio
genetico autoctono perché possano essere
58
eur torrino news
valorizzati e difesi tutti quei prodotti da essi
derivati. La Rete di Conservazione e di Sicurezza prevista dalla legge regionale n.
15/2000 – spiega Abbruzzese – ha rappresentato un primo obiettivo raggiunto con
619 aderenti, un dato che per essere consolidato e fornire una fotografia reale del
territorio ha bisogno di essere costantemente monitorato, insieme ad una sensibilizzazione degli agricoltori che consenta di
ampliare anche il Registro Volontario Regionale al quale attualmente sono iscritte 198
risorse genetiche”.
“Il tema della biodiversità non è stato ancora sufficientemente metabolizzato, motivo
per il quale si rende particolarmente urgente un coinvolgimento di tutti i soggetti che
a vario titolo sono presenti e interagiscono
con il territorio, a partire dall’Agenzia regio-
nale dei Parchi, dalle Comunità Montane e
dagli stessi Enti Locali, così come prevede
questo provvedimento regionale. In questo
senso credo che l’Arsial potrà fare molto, in
termini sia di divulgazione di tipo informativo che di messa a sistema di tali sinergie” –
ha concluso Abbruzzese.
gionale informa
• Augusto Culasso
Parchi; Abbruzzese: Progetto meritevole che valorizza il Territorio
“Il nostro territorio regionale ha una forte
connotazione ambientale, basti pensare al
fatto che sono riconosciute più di sessanta
aree protette, tra parchi, riserve e monumenti naturali. Un’estensione che è pari a
quella di una delle nostre province, escludendo naturalmente quella di Roma.
Ciò dà il senso di quanto sia importante
prendere in carico la cura e la valorizzazione di un patrimonio naturalistico e ambientale che rappresenta non solo e più
semplicemente un richiamo turistico, ma
un vero e proprio polmone verde che le
Istituzioni hanno il dovere di tutelare.
Il concetto di sicurezza è dunque quello più
strettamente collegato al raggiungimento
di tale obiettivo, motivo per il quale ritengo
particolarmente meritevole l’iniziativa pre-
sentata oggi a favore del Parco di Veio dalla presidente Polverini e dall’assessore Cangemi.
Sono altresì convinto che, sulla falsariga
delle misure messe in campo dal Governo
regionale, anche il Consiglio dovrà fare la
sua parte. Sebbene ci sia un quadro normativo sul versante degli incendi boschivi,
ancora oggi manca infatti un quadro di riferimento che riguardi nello specifico la
prevenzione dal degrado e la salvaguardia
ambientale. Un vuoto normativo sul quale,
anche in vista del decreto legislativo n.
85/2010 sul federalismo fiscale, è necessario intervenire in sinergia con gli amministratori locali sul territorio”. È quanto riferisce con una nota il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese.
Presentazione della ricerca sulla
rappresentanza femminile nel Lazio
Si terrà mercoledì 11 maggio alle ore 11 nella sala stampa dell'Associazione stampa romana in Piazza della Torretta, 36 a Roma, la
conferenza stampa di presentazione della ricerca "La rappresentanza femminile nel Lazio: parità di genere in politica".
La ricerca, commissionata dalla Consulta e
svolta dalla Dott.ssa Maria Grazia Rodomonte, muove dalla necessità di verificare lo stato
dell'arte della rappresentanza femminile nelle istituzioni locali e di verificare i meccanismi
normativi, politici ed elettorali che, a tutt'oggi, rendono faticosa l'affermazione delle
donne in politica e in tutti gli altri luoghi cosiddetti decisionali.
Alla conferenza, cui sono stati invitati a partecipare esponenti delle istituzioni, interverranno la Direttrice Centrale dell'Istat, Linda
Laura Sabbadini, la Presidente della Consulta
Femminile, Donatina Persichetti, le due vicepresidenti Federica De Pasquale e Patrizia
Germini, la Dott.ssa Maria Grazia Rodomonte e la responsabile del Gruppo "Riforma delle normative regionali e democrazia paritaria", Benedetta Castelli.
Giovani. Nuove opportunità dalle officine delle arti e dei mestieri
La Commissione Lavoro, pari opportunità,
politiche giovanili e politiche sociali, presieduta da Maurizio Perazzolo (Lista Polverini),
ha incontrato oggi alla Pisana l'assessore regionale all'Istruzione e alle Politiche giovanili,
Gabriella Sentinelli, la quale ha illustrato le
iniziative varate dalla Giunta per i giovani, delineando nel contempo le linee guida per il
futuro. Due le traiettorie prospettate dall'assessore: rendere ai giovani la vita più facile,
attraverso la "Carta giovani" - che permette
di fruire di tutta una serie di agevolazioni negli ambiti della cultura, del divertimento, della formazione, dello sport e del turismo -, e
creando opportunità di apprendimento e lavoro, attraverso le cosiddette officine dell'arte e dei mestieri, veri e propri laboratori dove
i giovani possono fare esperienza nelle arti figurative, nella multimedialità e in tutte quelle attività artigianali che stanno scomparendo
dal territorio - come quella del riparatore di
violini oppure della ricamatrice.
L'assessore Sentinelli ha illustrato i due bandi,
già pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio dello scorso marzo, finanziati con
alcuni residui di bilancio relativi al periodo
2007-2009. Il primo bando, scaduto, destina
370 mila euro alla realizzazione di tre nuove
"officine dell'arte" (Burl del 21/3/2011, parte
terza), che andranno ad aggiungersi alle due
esistenti di Sora e Priverno, ed è rivolto agli
Enti locali. Dovranno essere creati molti di
questi spazi dove i giovani, oltre a dedicarsi
alle arti, dovrebbero avere la possibilità di imparare anche quei mestieri che, secondo l'assessore Sentinelli, sono una vera e propria arte, come per esempio quella del rilegatore di
libri antichi. Il secondo bando, invece, non
ancora scaduto (Burl del 28/3/2011, parte
terza), è rivolto a organismi privati senza fini
di lucro - innanzi tutto associazioni composte
da giovani - che sono invitati a presentare
progetti che tra l'altro perseguano il potenziamento di varie forme di aggregazione tra
giovani, la promozione di attività di legalità
diffusa, lo sviluppo di progetti territoriali per
l'occupazione giovanile. A questo avviso
pubblico dell'iniziativa, denominata "bando
delle idee", la Regione destina 151 mila euro.
eur torrino news
59
Federalismo fiscale, audizione con
il presidente della commissione bicamerale
Si è tenuta, nella commissione Federalismo
fiscale e Roma Capitale, un'audizione con il
presidente della commissione Bicamerale per
l'Attuazione del federalismo fiscale. Alla riunione ha partecipato anche il presidente
della Regione Lazio.
Nel corso della seduta sono stati sollevati numerose questioni relative alle possibili difficoltà finanziarie nelle quali il Lazio potrebbe
trovarsi. Il presidente della commissione consiliare, in particolare ha posto l'accento sull'esigenza di creare una struttura diretta per
la riscossione dei tributi e la lotta all'evasione.
Il presidente della Regione ha sottolineato il
positivo protagonismo del Lazio, che fa parte
del gruppo di sei regioni che coordinano i
rapporti con il Governo e la commissione bicamerale.
Di federalismo come occasione per ridurre i
costi e avere amministrazioni più efficienti ha
parlato, infine, il presidente della commissione bicamerale. Che ha ricordato come ci sarà
un meccanismo di premi e sanzioni molto rigido per gli amministratori che non riusciranno a rispettare i parametri di spesa imposti
dalla legge.
Sicurezza, ok in commissione a bando da 500 mila euro
La Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da Stefano Galetto, ha dato parere favorevole all'unanimità allo schema di delibera di Giunta relativo a un
bando di 500 mila euro rivolto ai Comuni laziali e ai Municipi di Roma in tema di sicurezza
del territorio. La somma servirà a finanziare
progetti di videosorveglianza e ad acquistare
dispositivi, quali etilometri e autovelox, per ridurre i rischi di incidenti stradali.
La delibera tornerà in Giunta per l'approvazione definitiva.
Comuni laziali e Municipi della Città di Roma
potranno accedere ai finanziamenti presentando due tipologie di progetti: 1) installazione di impianti di videosorveglianza integrabili con le preesistenti e le successive realizza-
zioni, nonché interconnettibili con le sale operative delle forze dell'ordine; 2) acquisto e installazione di strumenti per la sicurezza stradale (alcoltest, autovelox).
Per ciascun progetto, il limite del contributo
regionale erogabile è pari al 90% del costo
complessivo e non può comunque superare
l'importo massimo di 50 mila euro.
Per quanto riguarda i criteri di valutazione dei
progetti, maggior punteggio sarà dato a quegli Enti che non hanno beneficiato dei contributi negli anni precedenti, a quei progetti che
risulteranno più chiari e congrui nell'individuazione degli obiettivi e che prevederanno
sistemi di monitoraggio e di verifica dei risultati conseguiti.
Sicurezza lavoro. Al varo il sondaggio tra le aziende del Lazio
La Commissione speciale Sicurezza e prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro ha
dato parere favorevole alle prime due iniziative proposte dal presidente Luigi Abate (Lista
Polverini), quella denominata "Cruscotto sicurezza", che consiste nella verifica del livello
di conoscenza da parte delle aziende delle
norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, e
l'iniziativa per arrivare al numero unico europeo 112 per le chiamate telefoniche di emergenza. Per raggiungere con un apposito questionario il più alto numero di imprenditori del
Lazio, la Commissione si accinge a chiedere la
collaborazione di Unioncamere, l'Unione delle Camere di commercio. Il sondaggio sarà ac60
eur torrino news
compagnato dal coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali e dei lavoratori operanti sul territorio laziale e i dati verranno elaborati da un'Università del Lazio ancora da
designare. Nel corso della seduta il presidente
Abate ha presentato la bozza del questionario
che, accompagnato da una lettera della Commissione stessa, dovrà essere somministrato ai
rappresentanti delle aziende.
Parere favorevole anche alla proposta sul numero unico per le emergenze. La Commissione intende perseguire tale obbiettivo attraverso la collaborazione tra l'Ares 118, l'Azienda regionale emergenza sanitaria, e il Comando regionale dei vigili del fuoco, con l'ob-
biettivo di arrivare al numero unico 112 per le
chiamate di emergenza come vuole l'Unione
europea. Nelle intenzioni di Abate ogni distaccamento dei vigili del fuoco dovrebbe essere dotato di un'autoambulanza del 118, in
modo da poter permettere, in caso di incidente, l'intervento in contemporanea sia dei
servizi sanitari che di quelli tecnici.
Commissione Ambiente: ok a campagna contro incendi boschivi
Parere favorevole all'unanimità da parte della
commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio allo schema di delibera di Giunta sugli incendi boschivi. Confermata la dichiarazione di "area a rischio di incendio boschivo e di interfaccia" per tutto il territorio
del Lazio, nel periodo di massimo rischio - con
stato di grave pericolosità - individuato dal 15
giugno al 30 settembre.
Previsto, inoltre, dallo schema di delibera per
la campagna "Antincendio boschivo 2011"
che la sala operativa regionale permanente
assicuri - in maniera continuativa tutti i giorni,
festivi compresi - il coordinamento e lo svolgimento di tutte le attività e di tutti gli interventi sull'intero Lazio. La sala si avvarrà, nel periodo di massimo rischio, di rappresentanti del
Corpo forestale dello Stato, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dei Carabinieri, degli
enti locali e del volontariato regionale di protezione civile. La commissione ha proposto il
coinvolgimento nella campagna anche dei
guardiaparco limitatamente nelle aree di
competenza, formulando un'osservazione al-
lo schema di delibera, che torna ora in Giunta
per l'approvazione definitiva.
Tra le varie misure preventivate dallo schema
di delibera: la concessione di contributi per
operazioni di pulizia e manutenzione silvicolturale oltre a qualsiasi altra tipologia di intervento strutturale utile per la prevenzione degli
incendi boschivi anche alle comunità montane, agli enti gestori delle aree naturali protette ed alle amministrazioni comunali. Prevista
anche una serie di iniziative di informazione,
divulgazione e sensibilizzazione.
Illustrata nel corso della medesima seduta la
proposta di legge regionale n. 194 "Contributi per la sostituzione con impianti fotovoltaici delle coperture degli edifici pubblici e privati contenenti amianto". La commissione ha
stabilito, all'unanimità, che si procederà all'esame unificato del testo insieme alla proposta
di legge regionale n. 155 "Norme per il risparmio energetico e lo sviluppo dell'impiego di energia da fonti rinnovabili negli edifici
pubblici del Lazio".
Consiglio regionale: il 25 maggio cerimonia intitolazione
“Sala Nuova” a Di Carlo
“In accordo con i componenti dell’Ufficio di
presidenza del Consiglio regionale, abbiamo
stabilito formalmente di intitolare al consigliere Mario Di Carlo la ‘Sala Nuova’ commissioni, situata di fronte alla ‘Sala Mechelli’. Abbiamo ritenuto fosse un atto dovuto verso chi
ha perseguito nella sua vita tanti obiettivi in
nome del bene e degli interessi della comunità laziale, ricoprendo incarichi di alto profilo
nelle Istituzioni e in prestigiose Aziende pubbliche locali”. Lo ha riferito Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale del Lazio, al termine della riunione dell’Ufficio di
presidenza che si è svolta questa mattina alla
Pisana.
“Abbiamo voluto rendergli omaggio in modo
tangibile – ha spiegato Abbruzzese –, perché
non venga mai meno il ricordo di un uomo
politico di spessore, al quale va riconosciuto il
merito di aver sempre lavorato in prima linea
e con grande impegno nella sua trentennale
attività politico-istituzionale, facendo emergere in ogni occasione la sua onestà e preparazione, un esempio per tutti noi e tanto più
per i giovani e per chi in futuro siederà su questi scranni.
Nel corso della riunione dell’Udp – ha annunciato il presidente Abbruzzese – abbiamo sta-
bilito che la cerimonia di intitolazione della sala si terrà il prossimo 25 maggio, in occasione
del trigesimo della scomparsa del consigliere
regionale”.
eur torrino news
61
MUNICIPIO
Un intero settore dello stadio sarà riservato ai residenti del Municipio XII che
avranno acquistato i biglietti a nome
del Comitato Tutti Insieme per Ludovica
e i bambini avranno anche la possibilità
di sfilare per la prima volta sul campo di
calcio dello Stadio Olimpico.
Tutti, grandi e piccoli, acquistando un
biglietto a nome del Comitato, regalandoci così una serata di divertimento, possiamo contribuire a restituire il
sorriso a Ludovica.
Per l'acquisto dei biglietti e per informazioni, rivolgersi a:
Stefania Idini - 349 3776733
Municipio XII al Derby
del Cuore per
Ludovica: diamo un
calcio alla malattia
Sarà davvero un Derby del cuore per il Municipio XII quello che si giocherà alle 20.30 di
Lunedì 30 Maggio allo Stadio Olimpico di Roma. Infatti in occasione di questa manifestazione sportiva - che come ogni anno vedrà
amichevolmente confrontarsi sul campo di
calcio artisti e giocatori di serie A - la scuola
municipale dell'infanzia La Magnolia Stellata
devolverà tutto il ricavato dei biglietti venduti sul territorio del Municipio XII a nome del
Comitato Tutti Insieme per Ludovica, proprio
in favore della piccola Ludovica, bambina affetta, unico caso in Italia, dalla sindrome di
TAY SACHS: malattia degenerativa fortemente invalidante, rispetto alla quale l'unica
possibilità di guarigione è rappresentata da
una terapia sperimentale che si può effettuare solo in Israele, al costo di 20.000 euro per
ogni seduta.
Mobilità Facilitata Muoversi è meglio
Parte il progetto "Mobilità Facilitata-Muoversi è meglio", indirizzato ad anziani e
disabili con grave difficoltà nella deambulazione certificata da un medico del Servizio
Pubblico,residenti nel Municipio Roma XII
Eur e con ISEE pari o inferiore a €
13.000,00.
Il progetto offre trasporto e accompagnamento, per visite mediche specialistiche,
terapie varie e accesso a strutture e servizi
socio - assistenziali.
Per maggiori informazioni rivolgersi ai
seguenti numeri di telefono:
06/696126640 - 641".
Centri ricreativi estivi
per minori con
disabilità
Il Municipio Roma XII EUR organizza per il
periodo estivo un Centro Ricreativo per
minori con disabilità riconosciuta ai sensi
della L.104/92 art.3, comma 1, residenti
nel Municipio e con età compresa fra gli 8
e i 17 anni.
I genitori interessati potranno presentare la
richiesta di partecipazione entro il 30 maggio 2011, compilando l’apposito modulo
prestampato, a disposizione anche presso i
Servizi Sociali – Punto Unico di Accesso, in
Viale Ignazio Silone n. 100, nei giorni di
lunedì martedì e giovedì dalle 9 alle 12, il
giovedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 17.
Per il Centro Ricreativo Estivo sono previsti
due turni di due settimane ciascuno, organizzati dal Lunedì al Venerdì, con articolazione oraria 9,00 / 16,30:
62
eur torrino news
- 1° turno – dal 13 giugno al 24 giugno
- 2° turno - dal 27 giugno all’8 luglio
Documentazione da presentare contestualmente alla domanda:
- Certificazione ISEE
- Copia della certificazione di minore in
situazione di Handicap (L.104/92. Art.3
comma 1)
Qualora le richieste per i C.R.E. pervengano in numero superiore alla capienza del
Servizio, verrà stilata una graduatoria e
verrà data priorità alle situazioni più svantaggiate dal punto di vista socio-economico. La partecipazione ai Centri Ricreativi
Estivi è gratuita, con l’esclusione del trasporto che, ove richiesto, sarà effettuato
dalla Cooperativa organizzatrice del Centro, previo accordo diretto con la famiglia.
Graduatorie definitive
Scuole dell'infanzia
Sono pubbliche le graduatorie definitive
delle scuole dell’infanzia comunali per l’anno scolastico 2011/2012. Per i bambini
ammessi, compresi i bambini “ammessi
con riserva”, le famiglie devono, pena la
decadenza, confermare l’accettazione del
posto entro il giorno 30 maggio 2011.
L’accettazione deve essere effettuata presso l’Ufficio Utenza Scuola dell’Infanzia in
v.le Ignazio Silone 2° ponte, nei giorni di
apertura al pubblico dal lunedì al giovedì
dalle ore 8,30 alle ore 12,30, il martedì ed
il giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore
16,30 – venerdì chiuso.
Alla conferma dell'accettazione, unicamente per i bambini ammessi al tempo pieno,
XII Informa
si devono allegare il redditometro e la
Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il
calcolo dell’ISEE, elaborata da un caf convenzionato e riferita ai redditi anno 2010,
al fine di usufruire delle tariffe agevolate
per la refezione scolastica; in assenza di
DSU si applica la tariffa massima.
Si ricorda che, ai sensi della Deliberazione
di Giunta Comunale n. 772 del 2000, nella
DSU vanno inseriti i redditi di tutto il
nucleo familiare convivente, compresi
entrambi i genitori del bambino anche se
non sposati o con residenze diverse.
In Municipio XII il
Presidente Pasquale
Calzetta e il Sindaco di
Roma Gianni Alemanno
celebrano insieme agli
studenti il 150˚
Anniversario dell’Unità
d’Italia
Per un giorno non è stata la campana a
segnare l’inizio delle lezioni alla scuola Leonardo da Vinci all’Eur, bensì l’inno di
Mameli. Infatti nella mattinata di ieri, Mercoledì 3 Maggio, alla presenza del Presidente del Municipio XII Pasquale Calzetta e
del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, si è
svolta presso il cortile dell’istituto la cerimonia dell’alzabandiera, sulle note dell’inno Nazionale egregiamente eseguito dalla
Banda del Corpo della Polizia Municipale:
manifestazione che rientra tra le numerose
iniziative promosse dall’amministrazione
del Municipio XII per i 150 anni dell’Unità
d’Italia.
«È una delle tappe che il Municipio ha promosso in tutte le scuole del territorio per
festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e ancora fino al 17 Marzo prossimo
tutte le manifestazioni a carattere sportivo,
sociale e culturale del Municipio verranno
dedicate alla celebrazione di questa ricorrenza, proprio perché i valori ad essa connessi
arrivino chiari».
Circa trecento i bambini che hanno partecipato, leggendo pensieri elaborati proprio in
occasione di questa circostanza.
A loro, il sindaco Alemanno ha rivolto queste
parole: «Sventoliamo il tricolore orgogliosi di
essere italiani. La nostra bandiera è segno di
identità e libertà, perché i patrioti non solo
hanno costruito una nazione, ma hanno
anche liberato il paese dalla schiavitù».
In Municipio XII il Progetto “Anch’io sono la
Protezione Civile”
Stimolare nei giovani uno spirito di attiva partecipazione sul territorio e una maggior sensibilità verso le tematiche legate alla salvaguardia del patrimonio naturalistico, ma anche promuovere comportamenti responsabili, nel rispetto della sicurezza ambientale e
della cittadinanza: questi gli obiettivi del Progetto Anch’io sono la Protezione Civile, nell’ambito del quale, Lunedì 9 Maggio presso il
Centro Culturale Polifunzionale Elsa Morante
nel Municipio XII, gli alunni dell’Istituto Comprensivo Indro Montanelli-Millevoi sono stati
coinvolti da professionisti della sicurezza in
un percorso di approfondimento e in una serie di attività a carattere formativo.
Temi della giornata sono stati la tutela del patrimonio naturalistico e la prevenzione e la riduzione dei danni derivanti dagli incendi boschivi, fenomeno, quest’ultimo, particolarmente frequente durante l’estate e verso il
quale, proprio in apertura della stagione estiva, si è voluta sollecitare un’attenzione particolare.
L’iniziativa è stata promossa da Camelot HimProtezione Civile volontariato Regione Lazio,
in collaborazione con il Municipio XII, Sicurezza e Ambiente Spa, il Corpo Forestale di
Stato-Comando Regionale Lazio e la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo Indro Montanelli-Millevoi.
Hanno partecipato: L’Assessore comunale alle Politiche Scolastiche Gemma Gesualdi, il
Consigliere municipale Carlo Caggiano e il
● Il Presidente del Municipio Roma XII Eur
Pasquale Calzetta
Consigliere regionale Andrea Bernaudo, il Direttore Generale di Sicurezza e Ambiente Spa
Angelo Cacciotti, il Comandante regionale
del Corpo Forestale dello stato Aleandro Falchi, il Presidente regionale dei Vigili del Fuoco
Piero Balistrelli, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Indro Montanelli-Millevoi Cataldo Ferrari.
Il programma della giornata è stato:
Ore 08.00 Appuntamento presso il plesso
scolastico
Appello, illustrazione del programma, saluto
del Consigliere del Municipio XII Carlo Caggiano
Ore 09.30 Raggiungimento dell’area individuata per il corso
Divisione in squadre – Max 15 bambini per
unità
Simulazione di un incendio boschivo a cura
dell’Associazione vigili del Fuoco in Congedo
Dimostrazione teorico-pratica
Elementi teorici sugli eventi naturali: terremoti, alluvioni, esondazioni, smottamenti di
terreno – A cura dell’Associazione cameo
HIM
Elementi di primo soccorso. A cura del nucleo sanitario dell’Associazione Camelot HIM
Ore 12.30 Pranzo al sacco
La sicurezza del territorio dove viviamo e i rischi sismici. Cosa fare dopo un terremoto – A
cura dell’Associazione Camelot HIM
La sicurezza antincendio e la gestione dell’emergenza a scuola – A cura dell’Associazione
Vigili del Fuoco in Congedo
Ore 14.30 Trasferimento all’Aula Consiliare
del Municipio XII e consegna degli attestati di
partecipazione.
Ore 15.45 Rientro a scuola.
eur torrino news
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