il commercio equo e solidale nel mondo

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il commercio equo e solidale nel mondo
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE NEL MONDO
COS’È IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE [FAIR TRADE]
"Il Commercio Equo è una partnership commerciale,
basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto,
che promuove una maggior equità nel commercio internazionale.
Esso contribuisce allo sviluppo sostenibile offrendo ai produttori marginalizzati del Sud
migliori condizioni e assicurazioni sulle regole.
Gli attori del Commercio Equo e i consumatori
sono attivamente impegnati nel supportare i produttori, far crescere la consapevolezza
e in campagne di opinione per cambiare le regole e la pratica
del commercio internazionale convenzionale"
[definizione approvata nel corso della conferenza IFAT ad Arusha (Tanzania), 10-15 giugno 2001]
I PRINCIPI FONDAMENTALI DEL COMMERCIO EQUO
. creare opportunità per i produttori economicamente svantaggiati
. trasparenza e verificabilità
. sviluppo delle competenze
. informazione e sensibilizzazione
. pagamento di un prezzo equo
. pari opportunità
. rispetto dei diritti dell’infanzia
. rispetto dell’ambiente
. relazioni commerciali di lungo termine e possibilità di pagamento anticipato
LE O RGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI DI FAIR TRADE
IFAT – www.ifat.org
Riunisce 300 membri, quali organizzazioni di commercio equo e solidale del Nord del
mondo (Europa, Nord America, Australia e Giappone) e produttori del Sud del mondo
(Asia, Africa, America Latina), rappresentando esponenti dell’intera filiera, dalla
produzione alla vendita.
Oggi il marchio IFAT certifica le organizzazioni di commercio equo e solidale.
EFTA – www.european-fair-trade-association.org
È costituita da 11 organizzazioni di importazione del commercio equo e solidale che operano in 9
paesi europei.
NEWS! – www.worldshops.org
È costituita da 15 organizzazioni che, in 13 paesi europei, costituiscono altrettante reti nazionali di
botteghe del mondo.
FLO - www.fairtrade.net
Coordina 20 organizzazioni che gestiscono altrettanti marchi di certificazione del fair
trade in 15 paesi europei oltre che in Australia, Nuova Zelanda, Canada, Giappone,
Messico e USA.
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UN PO’ DI S TORIA …
Anni ’40 - USA
Si ritiene che le radici del fair trade affondino negli USA, quando Ten Thousand Villages iniziò ad acquistare
alcuni lavori di ricamo portoricani stabilendo contatti diretti e pagando un prezzo più giusto rispetto al
mercato. Il primo negozio ufficiale di Fair Trade negli Stati Uniti fu aperto nel 1958.
Anni ’50 – EUROPA
Oxfam UK avvia la vendita di artigianato prodotto da rifugiati cinesi. Iniziative parallele sono avviate in
Olanda.
Anni ’60 – EUROPA
Nel 1964 si tiene a Ginevra la conferenza UNCTAD (United Nations Conference on Trade and
Development): alcuni rappresentanti dei “Paesi in Via di Sviluppo” lanciano lo slogan “Trade, not aid”,
chiedendo ai paesi ricchi di impegnarsi in relazioni commerciali paritarie più che in aiuti umanitari.
Nello stesso anno in Gran Bretagna nasce la prima organizzazione di commercio equo (Fair Tra de
Organization), seguita da Fair Trade Organisatie (Olanda, 1967).
Nel 1969 apre la prima bottega del mondo in Olanda (“Third World Shop”).
Anni ’70 – EUROPA
In Olanda aprono 120 Botteghe del Mondo, mentre altre sorgono in Belgio, Germania, Svizzera, Austria,
Francia, Svezia.
Anni ’80 – ITALIA
Nascono e si diffondono le Botteghe del Mondo in Italia.
Nel 1989 nasce la prima organizzazione di commercio equo nostrana: si chiama CTM (Cooperazione Terzo
Mondo) ed è una cooperativa di importazione di prodotti. Più tardi (1998) diventerà un consorzio di
Botteghe del Mondo, oggi denominato Ctm altromercato.
Anni ’90 – EUROPA
Nascono i marchi di certificazione: società che certificano il rispetto dei criteri del fair trade a riguardo di
singoli prodotti, i quali possono essere commercializzati da aziende o realtà non specializzate nel commercio
equo e solidale. È la via per accedere alla Grande Distribuzione Organizzata, ancora inaccessibile alle
organizzazioni di Fair Trade.
Nascono intanto i primi organismi di coordinamento internazionale fra le realtà del commercio equo e
solidale (EFTA, NEWS, FLO, IFAT).
Anni ’90 – ITALIA
Nel 1994 nasce Transfair Italia, il marchio di certificazione del fair trade nel nostro Paese. Il primo prodotto
che reca questo marchio è il caffè “Solidarietà”, che compare nel 1995 sugli scaffali della Coop.
Nel 1999 le organizzazioni italiane di commercio equo e solidale, riunite in assemblea (AGICES), approvano
la prima Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale.
Dal 2000 ad oggi - EUROPA
Il movimento del commercio equo e solidale nel suo complesso cresce molto rapidamente e suscita
l’interesse di numerosi soggetti pubblici e privati: alcune aziende multinazionali chiedono la certificazione
dei loro prodotti, mentre l’Unione Europea si dedica con crescente attenzione al tema del fair trade, seguita
da organi istituzionali nazionali e locali.
Si sviluppano e delineano due modelli di fair trade: nel Centro-Nord Europa alcuni prodotti a marchio
(diversi marchi nazionali coordinati a livello internazionale da FLO) conquistano percentuali di mercato
anche molto significative (nel Regno Unito il caffè macinato fair trade ha raggiunto il 20% del mercato, in
Svizzera le banane eque ne occupano il 47%); nell’Europa Mediterranea si sviluppa maggiormente il
modello della filiera integrale delle organizzazioni di commercio equo, che si riconosce nell’attività
internazionale di IFAT.
Dal 2000 ad oggi - ITALIA
Si formalizza la nascita dell’Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale (AGICES).
Il commercio equo e solidale cresce: le Botteghe del Mondo si moltiplicano e passano in pochi anni da un
centinaio a circa 500 punti vendita sul territorio nazionale.
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IL COMMERCIO EQUO OGGI: QUALCHE NUMERO…
NEL MONDO:
. 1.000.000 di piccoli produttori coinvolti, raggruppati in 3.000 organizzazioni
. più di 150 paesi coinvolti in Asia, Africa e America Latina
IN EUROPA:
[dal rapporto “Fair Trade in Europe 2005”]
. 2.800 botteghe del mondo in 25 paesi
. 660
milioni di euro di fatturato annuo complessivo
. 154% l’incremento del volume d’affari europeo nel periodo 2001-2005
. 79.000 punti vendita coinvolti (di cui 57.000 supermercati) in Europa
. oltre 100.000 volontari coinvolti
IN ITALIA:
. 485 botteghe del mondo (gestite da 347 cooperative/ associazioni non profit)
. 97,5
milioni di euro di fatturato complessivo*
. 10 organizzazioni di importazione non profit specializzate
. 70 licenziatari del marchio Transfair
. 5.000 supermercati vendono prodotti equosolidali
. 55% delle botteghe italiane ha aperto dopo il 2000
Dati tratti dalla ricerca
"Il commercio equo e solidale. Analisi e valutazione di un nuovo modello di sviluppo"
realizzata nel 2006 dal Centro di Ricerche sulla Cooperazione (CRC)
e dal Dipartimento di Economia Politica dell'Università di Milano-Bicocca
La ricerca è scaricabile dal sito www.agices.org
* l’Italia è attualmente al terzo posto in Europa,
preceduta dal Regno Unito (216,7 milioni di euro) e dalla Svizzera (138 milioni di euro).
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LE O RGANIZZAZIONI COINVOLTE
In Italia sono molto numerose e d iversificate le organizzazioni che si occupano di commercio equo
e solidale. Come accennato nella pagina dedicata alla storia del commercio equo, e in linea con le
tendenze europee, si distinguono due modelli di fair trade:
-
la certificazione di prodotto: in Italia il marchio di certificazione equo e solidale è Transfair
la “filiera integrale” realizzata dalle organizzazioni di commercio equo e solidale.
Transfair Italia - www.equo.it
È un consorzio senza fini di lucro costituito da 25 organizzazioni, nato nel 1994 per
diffondere i prodotti del mercato equo nella grande distribuzione con il sistema
della certificazione a marchio.
Oggi 7 categorie di prodotto (caffè, cacao, banane, miele, succo d’arancia, tè,
palloni) sono commercializzate in Italia da 70 imprese licenziatarie del marchio.
AGICES Assemblea Generale Italiana Commercio Equo e Solidale - www.agices.org
È l’associazione di categoria delle organizzazioni che promuovono i prodotti e la
cultura del commercio equo e solidale in Italia. Si veda oltre: paragrafo AGICES.
Associazione Botteghe del Mondo (Assobotteghe) - www.assobdm.it
Nata nel 1991, l’associazione è una rete di botteghe del mondo sul territorio
nazionale, coordinata a livello europeo da NEWS!. Oggi Assobotteghe è attiva
nella promozione di campagne di sensibilizzazione sui temi del commercio equo
e solidale e del consumo critico. Da 12 anni organizza la Fiera Nazionale
Tuttaunaltracosa.
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE IN PIEMONTE
O GGI: QUALCHE NUMERO…
IN PIEMONTE:
. 32 organizzazioni che si occupano di commercio equo
. 59 botteghe del mondo (punti vendita gestiti da queste organizzazioni)
. 240 punti vendita “rivenditori” (negozi, circoli, bar, supermercati)
. 120 banchetti
. 5.124 soci aderenti a queste organizzazioni
. 125 lavoratori impiegati nel commercio equo (85 tempo pieno equivalenti – 40 h/sett.)
. 700 volontari attivi
. 13,3
milioni di euro di fatturato (bilancio 2005)
. 1,1 milioni di euro di capitale sociale (17 cooperative)
. 2,8 milioni di euro risparmio raccolto tramite prestito sociale
(12 cooperative)
Il Piemonte è la seconda regione in Italia (dopo la Lombardia)
per numero di botteghe del mondo.
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