Rischi ambiente sanitario

Transcript

Rischi ambiente sanitario
RISCHI
RISCHI PROFESSIONALI
PROFESSIONALI
IN
IN AMBITO
AMBITO SANITARIO
SANITARIO
L’Ospedale
L’ospedale è una realtà complessa di forte
impatto sociale sul piano delle prestazioni
erogate, dell’imponenza delle strutture
architettoniche, del considerevole indotto di
aziende di servizi, dell’urbanizzazione,
delle vie di collegamento e così via.
In Italia gran parte degli ospedali è di
costruzione antica o quanto meno datata.
Si tratta di strutture difficilmente gestibili,
con alti costi di manutenzione e difficoltà di
adempimento alle normative di igiene e
sicurezza nei luoghi di lavoro.
Normative di sicurezza e norme tecniche si
rinnovano di continuo e non sempre in una
struttura così complessa come quella
ospedaliera, ove quotidianamente si
affrontano emergenze di tipo clinico, la
sicurezza viene posta in primo piano.
RISCHI
RISCHI PROFESSIONALI
PROFESSIONALI
IN
IN AMBITO
AMBITO SANITARIO
SANITARIO
Fisico
Fisico
Radiazioni Ionizzanti
Radiazioni Ionizzanti
Campi
Campi
Elettromagnetici
Elettromagnetici
Microclima
Microclima
Biologico
Biologico
Epatite (HBV, HCV)
Epatite (HBV, HCV)
AIDS (HIV)
AIDS (HIV)
TBC
TBC
Morbillo, Parotite,
Morbillo,
RosoliaParotite,
Rosolia
Scabbia, CMV,
Scabbia,
CMV,
Streptococco,
Streptococco,
Stafilococco,
Herpes
Stafilococco, Herpes
Allergologico
Allergologico
Dermatiti da
Dermatiti
contattoda
contatto
(latex)
(latex)
Ergonomico
Ergonomico
Patologie del Rachide
Patologie del Rachide
Patologie del Polso
Patologie del Polso
Stress
Stress
Sindrome del Burn
Sindrome
del Burn
Out
Out
Mobbing
Mobbing
Asma
Asma
Patologie della Spalla
Patologie della Spalla
Videoterminali
Videoterminali
Lavoro a turni
Lavoro a turni
Organizzazione
Organizzazione
del Lavoro
del Lavoro
Chimico
Chimico
Gas Anestetici
Gas Anestetici
Farmaci Antiblastici
Farmaci Antiblastici
Detergenti /
Detergenti
/
Disinfettanti
Disinfettanti
Solventi/acidi
Solventi/acidi
RISCHIO FISICO
Radiazioni
RadiazioniIonizzanti
Ionizzanti
Campi
CampiElettromagnetici
Elettromagnetici
Microclima
Microclima
legge
biologico
Rischio –ra.
D.
230/95
D.Lgs.
Lgs.230/95,
230/95,
modificatodal
dalD.Lgs.
D.Lgs.241/2000
241/2000
230/95 modificato
Due
Duezone
zone
classificate
classificate
Controllata
Controllata
Sottoposta
Sottopostaaaregolamentazione
regolamentazione
Sorvegliata
Sorvegliata
Limitatamente
Limitatamenteinteressata
interessata
Unità
Unitàdi
dimisura
misura
Sievert
Sievert
Dose
Doseeff.
eff.xxcoeff.
coeff.
(R
(Rx,ß,
x,ß,ecc.)
ecc.)
Assorbimento
Assorbimento
Classificazione
Classificazionedei
deilavoratori
lavoratori
Non
Non
esposto
esposto
Inferiore
Inferioreaa
0,1
0,1mSv/anno
mSv/anno
“B”
“B”
“A”
“A”
Inferiore
Inferioreaa
66mSv/anno
mSv/anno
Superiore
Superiore
Part–ra
Prima
Primadell’inizio
dell’inizio
attività
attività
Relazione
Relazionedell’”esperto
dell’”espertoqualificato
qualificato
Contenente:
Contenente:
Valutazione
Valutazione
del
delrischio
rischio
Indicazioni
Indicazionidi
di
radioprotezione
radioprotezione
La
Larelazione
relazioneva
vainoltrata
inoltrataalla
allaUSL
USLcompetente
competentecon
con
la
laplanimetria
planimetriaeela
ladisposizione
disposizionedell’apparecchio
dell’apparecchio
Parte
Parteintegrante
integrantedel
del“Documento”
“Documento”
previsto
Sorveglianza
previstodal
dalD.Lgs
D.Lgs81/08
81/08
Sorveglianzasanitaria
sanitaria
Gruppo
Gruppo
AA
Gruppo
Gruppo
BB
Visita
Visitasemestrale
semestraledel
delmedico
medico
autorizzato
autorizzatoeedosimetria
dosimetriamensile
mensile
Visita
Visitaannuale
annualedel
delmedico
medico
competente
competenteeedosimetria
dosimetriamensile
mensile
Danni da radiazioni ionizzanti
• I danni prodotti dalle radiazioni ionizzanti
sull'uomo possono essere distinti in tre
categorie principali:
• a) danni somatici deterministici;
• b) danni somatici stocastici;
• c) danni genetici stocastici.
Si dicono somatici i danni che si manifestano
nell'individuo irradiato, genetici quelli che si
manifestano nella sua progenie.
acgih
legge
biologico
Definizione
Definizione
Micoorganismo,
Micoorganismo,cellulare
cellulareoomeno
menoin
ingrado
gradodi
di
riprodursi
riprodursiootrasferire
trasferiremateriale
materialegenetico
genetico
Rischio_bio
Classificazione
Classificazione
Gruppo
Gruppo11
Poche
Pocheprobabilità
probabilitàdi
dicausare
causaremalattie
malattie
Groppo
Groppo22
Poche
Pocheprobabilità
probabilitàdi
dipropagazione
propagazione
Gruppo
Gruppo33
Possibilità
Possibilitàdi
dipropagazione
propagazione
Gruppo
Gruppo44
Elevate
Elevatepossibilità
possibilitàdi
dipropagazione
propagazione
Classificazione
Classificazionenel
nelgruppo
gruppopiù
piùelevato
elevato
Esistono
Esistono
misure
misuredi
di
profilassi
profilassi
Manca
Mancala
la
profilassi
profilassi
Classificazione
A seconda del rischio di infezione per l’uomo, gli agenti biologici
vengono suddivisi in quattro gruppi:
Gruppo 1: agenti con poca probabilità di causare malattie in soggetti
umani
Gruppo 2: agenti che possono causare malattie nell’uomo e costituire
un rischio per i lavoratori; è poco probabile che si propaghino nelle
comunità; sono di norma disponibili efficaci misure profilattiche o
terapeutiche (come ad es. per Staff. Aureus, Clostr. Tetani, B.
Pertussis, Nisseria Meningitidis, N. Gonorrhoeae)
Gruppo 3: agenti che possono causare malattie gravi nell’uomo e
costituire un serio rischio per i lavoratori; possono propagarsi nella
comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure profilattiche o
terapeutiche (come ad es. per HBV, HCV, HIV, S. Typhi)
Gruppo 4: agenti che possono provocare malattie gravi nell’uomo,
costituire un serio rischio per i lavoratori, presentare un elevato
rischio di propagazione nella comunità, non essendo disponibili di
norma efficaci misure profilattiche o terapeutiche (Virus Ebola,
Crimea-Congo).
acgih
Due
Dueclassi
classidi
dirischio:
rischio:
legge
biologico
Introduzione
Introduzione
“deliberata”
“deliberata”
Introduzione
Introduzione
accidentale
accidentaleoopotenziale
potenziale
Due
Duemeccanismi
meccanismidi
ditrasmissione:
trasmissione:
••Contatto
Contattocutaneo
cutaneo
••Via
Viaaerea
aerea
Misure
Misure
preventive
preventiveee
protettive
protettive
Sorveglianza
Sorveglianza
sanitaria
sanitaria
••Preventiva
Preventiva
••periodica
periodica
Limitare
Limitare
Esposti
Espostied
edagenti
agentinocivi
nocivi
Definire
Definire
Corrette
Corretteprocedure
procedure
Affiggere
Affiggere
Idonea
Idoneacartellonistica
cartellonistica
Adottare
Adottare
Idonee
Idoneeprotezioni
protezioni(DPI)
(DPI)
Fornire
Fornire
Adeguata
Adeguataformazione
formazione
RISCHIO BIOLOGICO
modalità di trasmissione
In
In ambiente
ambiente sanitario
sanitario sono
sono tre
tre le
le modalità
modalità di
di
trasmissione:
trasmissione:
⇒Nosocomiale
⇒Nosocomiale (da
(da paziente
paziente infetto
infetto aa
paziente,
paziente, da
da ambiente
ambiente aa paziente);
paziente);
⇒Occupazionale
⇒Occupazionale (da
(da paziente
paziente infetto
infetto ad
ad operatore);
operatore);
⇒
⇒ Da
Da operatore
operatore infetto
infetto aa paziente.
paziente.
Definizione di Rischio Biologico
occupazionale in sanità
Possibilità che in seguito ad esposizione
o contatto con materiali vari, costituiti
per lo più da sangue o da altri fluidi,
contenenti agenti biologici, un soggetto
possa infettarsi e poi ammalarsi.
Definizione di agente biologico
• La definizione di agente biologico è
contenuta nel D.Lgs 81/09 : per agente
biologico si intende qualsiasi
microrganismo, anche se geneticamente
modificato, coltura cellulare ed
endoparassita umano che potrebbe
provocare infezioni, allergie o
intossicazioni.
Microorganismo
• Per microrganismo si
intende qualsiasi
entità microbiologica,
cellulare o meno, in
grado di riprodursi o
trasferire materiale
genetico
Per quanto riguarda la classificazione degli agenti biologici,
la loro pericolosità è caratterizzata da:
• infettività : capacità di un microrganismo di penetrare e
moltiplicarsi nell’ospite;
• patogenicità: capacità di produrre malattia a seguito di
infezione;
• trasmissibilità: capacità di un microrganismo di venire
trasmesso da un soggetto infetto ad uno suscettibile;
• neutralizzabilità: disponibilità di efficaci misure
profilattiche per prevenire la malattia o terapeutiche per la
sua cura.
• Il rischio biologico
rappresenta per tutti
gli operatori sanitari
(dai medici, agli
infermieri, agli addetti
ai laboratori di analisi,
ecc.) uno dei rischi
più frequenti e
caratteristici.
• L’operatore sanitario è
infatti costantemente a
contatto diretto con
materiali biologici (ad
esempio sangue, saliva,
altri fluidi, aerosol
respiratori) nonché da
materiali o strumenti che
siano stati contaminati da
sangue o da altre sostanze
risultanti potenzialmente
infette.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
Epidemiologia
frequenza e distribuzione dei casi
fattori di rischio
vie di trasmissione
Identificazione del pericolo
Caratterizzazione del pericolo
Valutazione dell’esposizione
Stima del rischio
Microbiologia
patogenicità
fattori di virulenza
resistenza
Monitoraggio
ambientale
Diffusione e distribuzione di
microrganismi patogeni o
indicatori
Contesto
procedure, percorsi, materiali
STIMA DEL RISCHIO DI CONTRARRE L’INFEZIONE
efficacia di trasmissione
dell’agente a seguito di
una singola esposizione
rischio di contrarre
l’infezione
R =PxExT
prevalenza dell’agente
infettante nel ambiente
frequenza di esposizione
efficace al pericolo
Sieropositività tra i pazienti
ospedalizzati (prevalenza dell’agente
infettante nel ambiente)
Prevalenza HBV 2%
Reparti di emodialisi
5-10%
Prevalenza HCV 4%
Reparti di emodialisi
25-40%
Prevalenza HIV 1%
Reparti di malattie
infettive 30-70%
I.S.S. Consensus Conference su HIV, HBV e HCV - 1999.
Rischio di infezione dopo un infortunio
biologico (efficacia di trasmissione dell’agente a
seguito di una singola esposizione)
HBV: dal 5 al 30%
HCV: 0,43% se esposizione percutanea
0,36% se esposizione mucocutanea
HIV: 0,31% se esposizione percutanea
0,10% se esposizione mucocutanea
Stima del rischio di infezione con HBV, HCV, HIV
dopo 30 anni di attività lavorativa (Gruppo di lavoro Linee
Guida Rischio biologico per i lavoratori della sanità SIMLII, 2003)
PROFILO PROFESSIONALE
RANGE %
HBV
HCV
Medico (non chirurgo)
0,11 – 2,60
0,016 – 0,592
Chirurgo
0,75 – 11,31
0,798 – 2,664
Infermiere Professionale
0,52 – 5,70
0,278 – 1,304
Ostetrica
0,61 – 4,76
0,091 – 1,090
Tecnico Laboratorio
0,24 – 1,88
0,036 – 0,426
Ausiliario
0,11 – 2,93
0,017 – 0,667
Proposta di graduazione dei livelli di rischio
biologico a seconda delle attività lavorative (Gruppo
di lavoro Linee Guida Rischio biologico per i lavoratori della sanità SIMLII,2003 ).
LIVELLO DI RISCHIO
ATTIVITA’ LAVORATIVE
BIOLOGICO
TRASCURABILE
NON assistenza diretta a pazienti né
manipolazione di campioni biologici
LIEVE
Assistenza diretta a pazienti o manipolazione di
campioni biologici
MEDIO
Esecuzione di Procedure Invasive a Rischio di
Esposizione
ALTO
Esecuzione di attività di assistenza diretta al paziente,
manipolazione di campioni biologici o di procedure
invasive a rischio di esposizione in condizioni tecniche,
organizzative, procedurali insufficienti o sfavorevoli
Le cause potenziali degli
infortuni biologici
La mancanza o inadeguatezza di:
Formazione
Procedure
Dispositivi
Carichi di lavoro
Cultura della sicurezza
Perché un infortunio biologico
deve essere segnalato?
Effettuare un primo intervento per ridurre
la carica virale
Eventuale Profilassi Post Esposizione
Follow-up sierologico
Tutela medico-legale
Sorveglianza epidemiologica e gestione
dati
In un anno avvengono 100mila
esposizione percutanee…
Gli infermieri
sono i più
colpiti
Gli aghi a
farfalla
primeggiano
come causa di
incidenti che
coinvolgono
aghi cavi pieni
di sangue
Espospiù
izioni
ne lle dive rse
cate gorie
profe ss
ionali
Presidi
frequentemente
associati
alle lesioni
percutanee
Infermieri
50%
10%
2%
40%
9%
30%
Medici
4%
Tec. Lab.
20%
10%
17%
0%
Siringhe Aghi a
monouso farfalla
58%
Cateteri Aghi
intrav. prelievo
sottov.
Dis pos itivi pieni di s angue
Peronale form.
Altro
Ausilari/Add. pulizia
Altro
Dis pos itivi non pieni di s angue
SIROH-EPINET:
Dati SIROH
1997-99
Mancata segnalazione degli eventi
•
•
•
•
Francia
Italia
Giappone
Stati Uniti
50-70%
30-40%
79-85%
40-42%
La Sorveglianza Sanitaria negli
operatori sanitari esposti a RB
• Accertamenti preventivi
• Accertamenti periodici
• Accertamenti straordinari a seguito di
esposizioni professionali (profilassi postesposizione)
Lavaggio mani
Tutti i pazienti
potenzialmente
infetti
Decontaminazione
strumenti
PRECAUZIONI
STANDARD
Contenitori
per raccolta
D.P.I.
N.P.D.
Dispositivo per prelievi ed infusioni
con sistema di sicurezza integrato
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Siringa monouso con sistema di
sicurezza integrato
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Incidenza degli infortuni biologici AOUP
Anno
%
1996
9,73
1997
10,32
1998
8,01
1999
8,21
2000
6,95
2001
6,53
2002
6,26
2003
5,74
11
10
9
8
%
7
6
5
2004
6,42
4
2005
5,40
1996
1997
1998
1999
2000
2001
Anno
2002
2003
2004
2005
RISCHIO ALLERGOLOGICO
Latice
Laticeeeguanti
guanti
Asma
Asma
RISCHIO ALLERGOLOGICO: GUANTI IN LATICE
⇒
⇒ Additivi
Additivi chimici
chimici utilizzati
utilizzati nei
nei processi
processi di
di produzione:
produzione:
acceleranti
acceleranti (tiurami,
(tiurami, carbamati,
carbamati, ecc),
ecc), antiossidanti
antiossidanti
(derivati
(derivati perafenilendiamina,
perafenilendiamina, ecc),
ecc), vulcanizzanti
vulcanizzanti
(benzoile
(benzoile perossido
perossido ecc)
ecc)
⇒
⇒ Lubrificanti
Lubrificanti // Rivestimenti
Rivestimenti interni:
interni:
amido
amido di
di mais,
mais, carbonato
carbonato di
di calcio,
calcio, polietilenpolietilensilicone,
polimeri
silicone,
polimeri acrilici,
acrilici, rivestimenti
rivestimenti
poliuretanici.
poliuretanici.
RISCHIO ALLERGOLOGICO: LATICE
⇒Latice
⇒Latice oo gomma
gomma naturale
naturale (emulsione
(emulsione contenente
contenente per
per
ilil 30-35%
30-35% un
un polimero
polimero naturale
naturale =
= cis
cis 1-4polisoprene,
1-4polisoprene,
3%
3% di
di grassi,
grassi, 2%
2% di
di proteine,
proteine, 60-65%
60-65% di
di acqua)
acqua)
ORTICARIA,
ORTICARIA, RINITE,
RINITE, ASMA,
ASMA, REAZIONI
REAZIONI
ANAFILATTICHE
ANAFILATTICHE
PREVALENZA
PREVALENZADI
DISENSIBILIZZAZIONE
SENSIBILIZZAZIONENEL
NELPERSONALE
PERSONALE
SANITARIO:
SANITARIO:8-12%
8-12%
IL LATEX
IN AMBIENTE
OSPEDALIERO
• Via cutanea
• Via respiratoria
• Via mucosale
(orale,vag.,rettale
)
• Via parenterale
• Il 60-80% dei
sintomatici risulta
positivo al Prick
o al RAST
Esposizione
all’allergene
Guanti, palloni ambu, maschere
per anestesia, tubi endotracheali,
cateteri, circuito per anestesia,
cannule intravenose, di Mayo,
lacci emostatici, cerotti, barriere
interdentali, siringhe, deflussori,
drenaggi,
elettrodi,
sfigmomanometro,
apparecchi
ortodontici, stetoscopi, sondini
nasali, occhiali di protezione,
respiratori facciali, grembiuli
protettivi, contagocce per colliri,
tappini flaconi dei farmaci etc.
Manufatti in
latex:
comparto
sanitario
Soggetti a rischio e prevalenza
sensibilizzazioni
• Portatori di spina
bifida, meningomielocele
malformazioni
congenite
urologiche (1828%)
• Pz. con ripetute
cateterizzazioni
vescicali (6,5%)
Soggetti a rischio e prevalenza
sensibilizzioni
• Lavoratori del
comparto sanità
(3-17%)
• Atopici (6,8%)
• Lavoratori
impiegati nella
produzione della
gomma (11%)
Patologie allergiche da latex
• Orticaria da
contatto
• Orticaria
generalizzata
• DC immediata
(Protein contact
dermatitis)
• Manifestazioni
respiratorie
(oculorinite,asma
bronchiale)
Patologie allergiche
da latex
• Angioedema,
edema della
glottide
• Shock anafilattico
• Dac?
RISCHIO ERGONOMICO MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI
Patologie
Patologiedel
delRachide
Rachide
Patologie
Patologiedel
delPolso
Polso
Patologie
Patologiedella
dellaSpalla
Spalla
MAL DI SCHIENA: fattori di rischio
I fattori di rischio per la colonna vertebrale
evidenziati dagli studi sperimentali e statisticoepidemiologici sono rappresentati da:
- Movimentazione manuale dei carichi
- Vibrazioni trasmesse a tutto il corpo (WBV)
- Posture incongrue (fisse / protratte)
- Movimenti e torsioni abnormi del tronco
• IL MAL DI SCHIENA, NELL’ARCO DELLA VITA , INTERESSA
CIRCA IL 70% DELLA POPOLAZIONE; DI QUESTA, CIRCA IL
25% SVILUPPA EPISODI DI SCIATALGIA.
• GLI INFORTUNI DA M.M.C E P. SONO AL I° POSTO NELLA
GRADUATORIA DEGLI INFORTUNI LAVORATIVI.
• LA CATEGORIA DEGLI INFERMIERI RISULTA LA PIU’
ESPOSTA, SIA PER QUANTO RIGUARDA LE MALATTIE
DELLA COLONNA, CHE PER QUANTO CONCERNE
GLI
INFORTUNI DA M.M.C E PAZIENTI.
RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI E DEI PAZIENTI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
AZIONI DI TRASPORTO - TRAINO - SPINTA
SCHEDE DI SNOOK - CIRIELLO
SOLLEVAMENTO OGGETTI
MODELLO NIOSH
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PAZIENTI
INDICE MAPO
Decreto Legislativo 81/08
Gli obblighi per il datore di lavoro si possono
così riassumere:
- individuazione dei compiti che comportano
movimentazione manuale di carichi
- possibilità di meccanizzazione dei processi
di movimentazione
- quando non è possibile la meccanizzazione
dei processi devono essere adottati opportuni
ausili Decreto Legislativo 81/08
Gli obblighi per il datore di lavoro:
- uso condizionato della forza manuale
- sorveglianza sanitaria con accertamenti preventivi e
periodici da parte del medico competente
- informazione e formazione per il corretto svolgimento
delle manovre di movimentazione manuale
RISCHIO CHIMICO
Gas
GasAnestetici
Anestetici
Farmaci
FarmaciAntiblastici
Antiblastici
Detergenti
Detergenti//Disinfettanti
Disinfettanti
Solventi/acidi
Solventi/acidi
VIE DI PENETRAZIONE NELL’ORGANISMO
√INALAZIONE
√INALAZIONE
√INGESTIONE
√INGESTIONE
√√ CONTATTO
CONTATTO CON
CON CUTE
CUTE EE MUCOSE
MUCOSE
STERILIZZANTI / DISINFETTANTI
OSSIDO
OSSIDO DI
DI ETILENE
ETILENE
FORMALDEIDE
FORMALDEIDE
GLUTARALDEIDE
GLUTARALDEIDE
ALTRI:
ALTRI:acidi
acidieealcali,
alcali,fenoli,
fenoli,
sali
salidi
diammonio
ammonioquaternario
quaternario
STERILIZZANTI / DISINFETTANTI: EFFETTI
OSSIDO
OSSIDO DI
DI ETILENE
ETILENE
√√ irritante
irritante /allergizzante
/allergizzante
√√ neuropatia
neuropatia periferica
periferica
√√ effetti
effetti mutageni
mutageni
√√ effetti
effetti teratogeni
teratogeni
√√ probabile
probabile cancerogenicità
cancerogenicità nell’uomo
nell’uomo
STERILIZZANTI / DISINFETTANTI: EFFETTI
FORMALDEIDE
FORMALDEIDE
√√ irritazione
irritazione congiuntive
congiuntive respiratorie
respiratorie
√allergie
√allergie respiratorie
respiratorie ee cutanee
cutanee
√√ effetti
effetti mutageni
mutageni
√√ probabile
probabile cancerogenicità
cancerogenicità per
per l’uomo
l’uomo
STERILIZZANTI/ DISINFETTANTI: EFFETTI
GLUTARALDEIDE
GLUTARALDEIDE
√√irritazione
irritazionecongiuntive
congiuntiverespiratorie
respiratorie
√√allergie
allergierespiratorie
respiratoriecutanee
cutanee
ALTRI
ALTRI
√√irritanti
irritantied
edallergizzanti
allergizzanti
GAS
GAS ANESTETICI
ANESTETICI PER
PER INALAZIONE
INALAZIONE
Protossido
Protossido
d’azoto
d’azoto
Alogenati:
Alogenati:
••alotano
alotano
••enfluorano
enfluorano
••isofluorano
isofluorano
••metossifluorano
metossifluorano
••sevofluorano
sevofluorano
ESPOSIZIONE PROFESSIONALE A GAS ANESTETICI
PER INALAZIONE
••dosi
dosi notevolmente
notevolmente inferiori
inferiori aa quelle
quelle
necessarie
necessarie per
per l’anestesia
l’anestesia del
del paziente,
paziente, ma
ma
protratte
protratte nel
nel tempo
tempo
••assorbimento
assorbimento per
per via
via inalatoria
inalatoria
••metabolismo
metabolismo principalmente
principalmente epatico
epatico
••rapida
rapida escrezione
escrezione urinaria
urinaria
EFFETTI DELL’ESPOSIZIONE A GAS ANESTETICI
••effetti
effetti verosimilmente
verosimilmente legati
legati all’entità
all’entità
dell’esposizione
dell’esposizione
••più
più evidenti
evidenti nel
nel passato,
passato, per
per esposizioni
esposizioni aa
dosi
dosi elevate
elevate
••incerti
incerti oo confondibili
confondibili con
con altri
altri fattori
fattori di
di
rischio
rischio
EFFETTI DELL’ESPOSIZIONE A GAS ANESTETICI
SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO
⇒
⇒ alterazioni
alterazioni della
della vigilanza,
vigilanza, concentrazione,
concentrazione,
memoria
memoria
⇒
⇒ irritabilità
irritabilità ee maggiore
maggiore affaticabilità
affaticabilità
⇒
⇒ cefalea
cefalea ed
ed insonnia
insonnia
⇒
⇒ neuropatia
neuropatia sensitivo-motoria
sensitivo-motoria
EFFETTI DELL’ESPOSIZIONE A GAS ANESTETICI
SULLA FUNZIONALITA’ EPATICA
⇒
⇒ eccesso
eccesso di
di epatopatia
epatopatia nel
nel passato
passato
attualmente:
attualmente:
⇒
⇒ fenomeni
fenomeni di
di induzione
induzione enzimatica
enzimatica
⇒
⇒ fenomeni
fenomeni di
di citolisi
citolisi
RENE
RENE
⇒lesioni
⇒lesionidi
ditipo
tipo
degenerativo
degenerativo
tubulo
tubulocontorto
contortoprossimale
prossimale
S.
S. EMOPOIETICO
EMOPOIETICO
⇒
⇒leucemia
leucemia??
EFFETTI
EFFETTI SULLA
SULLA SALUTE
SALUTE RIPRODUTTIVA
RIPRODUTTIVA
⇒
⇒aumento
aumento aborti
aborti spontanei
spontanei
⇒
⇒aumento
aumento malformazioni
malformazioni fetali
fetali
QUINDI
QUINDI
in
in
⇒
⇒allontanamento
allontanamento precauzionale
precauzionale delle
delle donne
donne
gravidanza
gravidanza dalle
dalle sale
sale operatorie
operatorie
Rischi lavorativi in sala operatoria
• GAS ANESTETICI
• INFEZIONI
• RADIAZIONI
IONIZZANTI
• INFORTUNI
FARMACI ANTIBLASTICI
ALCHILANTI
ALCHILANTI
ANTIMETABOLITI
ANTIMETABOLITI
ANTIMITOTICI
ANTIMITOTICI
ANTIBIOTICI
ANTIBIOTICI
ENZIMI
ENZIMI
Ciclofosfamide,
Ciclofosfamide,Clorambucile,
Clorambucile,
Dacarbazina
Dacarbazina
Azotioprina,
Azotioprina,Fluorouracile.
Fluorouracile.
Methotrexate
Methotrexate
Vincristina,
Vincristina,Vinblastina
Vinblastina
Actinomicina,
Actinomicina,Adriamicina,
Adriamicina,
Bleomicina,
Bleomicina,Daunomicina
Daunomicina
L-Asparaginasi
L-Asparaginasi
I chemioterapici antiblastici (CA) sono un’ampia classe
di farmaci in grado di inibire la crescita cellulare con
conseguente morte delle cellule in replicazione:
Citostatici
Ormoni
Immunomodulanti
FARMACI ANTIBLASTICI: EFFETTI SU CUTE E MUCOSE
IRRITATIVI:
IRRITATIVI: arrossamento-edema-ulcere
arrossamento-edema-ulcere
necrotiche
necrotiche
VESCICANTI:
VESCICANTI: reazioni
reazioni orticarioidi
orticarioidi immediate
immediate
prurito-rush-eruzioni
prurito-rush-eruzioni orticarioidi
orticarioidi
ALLERGICI:
ALLERGICI: edema
edema palpebrale-dispnea
palpebrale-dispnea
asmatiforme
asmatiforme
FARMACI ANTIBLASTICI: EFFETTI SISTEMICI
NAUSEA,
NAUSEA, CEFALEA,
CEFALEA, VERTIGINI
VERTIGINI
REAZIONI
REAZIONI CUTANEE
CUTANEE ALLERGICHE
ALLERGICHE
FARMACI ANTIBLASTICI: EFFETTI TERATOGENI
ABORTIVITA’
ABORTIVITA’ SPONTANEA
SPONTANEA
MALFORMAZIONI
MALFORMAZIONI CONGENITE
CONGENITE
GRAVIDANZE
GRAVIDANZE ECTOPICHE
ECTOPICHE
FARMACI ANTIBLASTICI: EFFETTI
CANCEROGENI
DATI
DATI EPIDEMIOLOGICI
EPIDEMIOLOGICI INCERTI
INCERTI
TUMORI
TUMORI DEL
DEL SISTEMA
SISTEMA EMOPOIETICO
EMOPOIETICO
(LEUCEMIE?)
(LEUCEMIE?)
Manipolazione in sicurezza dei farmaci
antiblastici
• Centralizzazione della
preparazione
• Corsi di formazione (ex626 e addestramento
tecnico del personale
• Procedure Aziendali
codificate