COMUNICATO STAMPA Ligornetto, 20 gennaio
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COMUNICATO STAMPA Ligornetto, 20 gennaio
COMUNICATO STAMPA Ligornetto, 20 gennaio 2017 Domenica 29 gennaio, “Con altri occhi” invita la performer Camilla Parini che presenta Io sono un’altra nell’ambito della mostra La bambinaia di Rita Hayworth. Katja Snozzi, ritratti fotografici Il Museo Vincenzo Vela, in occasione e complemento della mostra in corso La bambinaia di Rita Hayworth. Katja Snozzi, ritratti fotografici, ha voluto coinvolgere, nell’ambito della rassegna “Con altri occhi”, la giovane performer ticinese Camilla Parini, autrice di Io sono un’altra, un progetto già sperimentato e presentato a Milano all’interno di Focus Svizzera organizzato da Zona K, che ha però rinnovato e adattato per quest’occorrenza. Il risultato di questa originale e suggestiva esperienza performativa verrà presentato al Museo domenica 29 gennaio alle ore 11.00. Per questa collaborazione con il Museo Vincenzo Vela, Camilla Parini ha coinvolto cinque donne dai 61 ai 75 anni, residenti nel Mendrisiotto. Si è recata nelle loro abitazioni e le ha invitate a creare i propri autoritratti attraverso un corpo che non è il loro, bensì quello della performer stessa. Le protagoniste hanno così utilizzato il corpo dell’artista come materia da plasmare per ricreare l’immagine che hanno di loro stesse. Ogni donna ha potuto quindi scegliere come s/vestire, s/truccare, imbellettare questo corpo utilizzando, se possibile, indumenti, trucchi e oggetti di sua appartenenza. In seguito le signore coinvolte hanno scelto un luogo della propria casa dove mettere in scena il proprio autoritratto, in una rappresentazione, realistica o simbolica, posizionando la performer. Come afferma Camilla Parini: "Esperienze uniche fatte di incontri speciali che, nello specifico di questa tappa per il Museo Vela, hanno capovolto il punto di vista: non solo un ritratto di quello che queste donne sono ma anche un ritratto di quello che avrebbero potuto essere, di quello che sono state o che non sono state. Una riflessione che guarda dietro di sé, verso una consapevolezza matura della propria vita." Ad accompagnare Camilla Parini e a documentare quest’esperienza performativa era presente la fotografa e videomaker Martina Tritten, che ha realizzato un video di questi incontri, immagini che sarà possibile vedere e commentare insieme a Camilla Parini e a Martina Tritten . Il lavoro video rimarrà in visione al Museo fino alla chiusura dell’esposizione in corso (5 marzo 2017). Durante la matinée inoltre, sarà in residenza al Museo Radio Gwen, emittente web con la quale il Museo collabora per “Museo in onda” che permette di seguire in diretta e via web l’appuntamento che verrà anche arricchito dai commenti e dalla musica degli animatori. Vi ricordiamo che l’ingresso alla proiezione e all’incontro è gratuito. Vi chiediamo dunque di diffondere queste informazioni attraverso i vostri media e ringraziandovi per la preziosa collaborazione, vi salutiamo con molta cordialità. Tiziana Conte Comunicazione, Media, PR Allegati: Biografie Biografie Camilla Parini Nel 2004 incontra il Teatro delle Radici (diretto da Cristina Castrillo) con il quale inizia un percorso di formazione e di lavoro prendendo parte agli spettacoli D_verso D_(2006), Shakespeariana (2008), Track (2009), Dove lo sguardo scorre (2011), Neve (2012), Amori (2013), Petali (2015), esibendosi in diversi teatri, festival e rassegne in Svizzera e all’estero (Argenitna, Cile, Cuba, Danimarca, Ecuador, Italia e Perù). Nel 2008 si laurea come operatrice sociale presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana SUSPI-DSAS. Nel 2012 si diploma presso la Milano Teatro Scuola Paolo Grassi all’interno del corso professionale di teatrodanza presentando spettacoli in festival quali Torino Danza, Biennale Danza Venezia e Bolzano Danza. Si perfeziona inoltre con altre realtà artistiche nell’ambito della danza, del teatro e della performance, tra le quali Les Ballets C de la B, Wuppertal Tanztheater, Trisha Brown Dance Company, Peeping Tom, Nicole Seiler, Geraldine Pilgrim, Iris Erez, Violeta Luna, Daria Deflorian, Masaki Iwana. Collettivo Ingwer Nel 2013 è tra le fondatrici del gruppo artistico Collettivo Ingwer, un cantiere artistico composto da tutte le persone che sono state, sono e saranno coinvolte nella realizzazione dei diversi progetti. Pone particolare attenzione alla produzione contemporanea con un’aperta trasversalità rispetto alle discipline artistiche. Il suo obiettivo è di creare uno spazio d’incontro, di scambio e di crescita tra diversi artisti e diversi linguaggi. Nel 2014 produce il suo primo spettacolo, dopo numerose performance, STILL LEBEN diretto ed interpretato da Camilla Parini. In collaborazione con Azimut, produce lo spettacolo Princesses karaoke or somthing like that, semifinalista a PREMIO Schweiz 2015. Grazie alla collaborazione con La Fondazione Aurelio Petroni nel 2015 nasce il progetto performativo/fotografico Io sono un’altra, che è stato in seguito presentato a Milano all’interno di Focus Svizzera organizzato da Zona K e che verrà riproposto al Festival Territori di Bellinzona nel luglio 2017. Attualmente collabora con la compagnia milanese ATRÈ TEATRO per la nuova produzione Adios che debutterà nella stagione di LuganoInScena nel gennaio 2017. Martina Tritten Nata a Lugano nel 1982, si forma allo IED - Istituto Europeo di Design di Milano, seguendo il corso di Regia e Produzione e in seguito si laurea in Storia e Critica Cinematografica presso l’Università di Bologna. Parallelamente agli studi inizia a collaborare come videomaker e fotografa. Attualmente lavora presso la RSI Radio Televisione della Svizzera Italiana come video editor di promo tv. Contemporaneamente realizza spot televisivi in qualità di regista e montatrice e mantiene viva la sua passione per la fotografia e il teatro collaborando come fotografa con il Teatro delle Radici di Lugano, oltre che svolgendo diverse esperienze nel cinema. 2