COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 14.3
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COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 14.3
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 14.3.2006 COM(2006) 124 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Realizzazioni politiche nel 2005 IT IT COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Realizzazioni politiche nel 2005 1. UN ANNO DI SFIDE PER L’EUROPA La presente sintesi delle realizzazioni politiche, presentata per la prima volta quest’anno, riassume le iniziative prese dalla Commissione per realizzare i propri obiettivi strategici quinquennali: promuovere la prosperità, la solidarietà, la sicurezza e rafforzare il ruolo dell’Europa nel mondo1. Nel corso del suo primo anno completo di lavoro, la Commissione Barroso si è impegnata in diversi settori, in partenariato con le istituzioni europee, gli Stati membri e le altre parti in causa. Il presente documento, unitamente alla sintesi delle questioni attinenti alla gestione e al controllo, costituisce l'ultima fase del ciclo di pianificazione strategica e di programmazione della Commissione. I due documenti formano un tutt’uno, con cui la Commissione fa il punto sugli impegni presi per fornire risultati politici e sulla propria responsabilità in materia di gestione. L’anno 2005 ha conosciuto catastrofi naturali, attentati terroristici, una crescita economica che è rimasta fiacca e un tasso di disoccupazione elevato in numerosi Stati membri. È stato anche un anno di sfide per l’integrazione europea, confrontata ai risultati negativi dei referendum sul Trattato costituzionale in due Stati membri fondatori e ad un periodo di incertezza per quanto riguarda le prospettive finanziarie europee per il periodo 2007-2013. L’anno si è tuttavia concluso su una nota positiva. Al vertice informale di Hampton Court, i capi di Stato e di governo hanno raggiunto un consenso che ha confermato l’analisi della Commissione sulla maniera di tutelare i valori europei in un contesto di globalizzazione. È stato convenuto che l’intervento europeo fosse fondamentale per fare avanzare questioni di grande rilevanza per il suo avvenire, come la ricerca e l’innovazione, l’insegnamento superiore, l’energia, la gestione delle frontiere, l’immigrazione e l’avvenire demografico dell’Europa. A dicembre il Consiglio europeo ha raggiunto un accordo sulle prospettive finanziarie. La Commissione ha svolto un ruolo chiave in questi negoziati e continua ad adoperarsi come mediatore imparziale nei negoziati tra il Parlamento e il Consiglio al fine di ultimare il quadro finanziario per i prossimi sette anni. Nel 20082009 è inoltre previsto un riesame approfondito delle entrate e delle spese dell'Unione. Per quanto riguarda le nuove proposte, la maggior parte delle iniziative illustrate nella presente sintesi scaturiscono dal programma di lavoro della Commissione per il 2005. Gli sforzi messi in atto sul piano della pianificazione strategica e della programmazione per privilegiare le grandi priorità politiche e tradurle in atti continuano a dare i loro frutti. È stato adottato quasi il 90% dei punti prioritari, il che 1 IT Obiettivi strategici 2005-2009 Europa 2010: un partenariato per il rinnovamento europeo - Prosperità, solidarietà e sicurezza. COM(2005) 12. 2 IT rappresenta un considerevole progresso rispetto agli anni precedenti ed è un risultato equilibrato (con 22, 25, 24 e 18 proposte adottate per ciascun obiettivo)2. Elemento ancora più importante, le proposte fanno realmente progredire l’Unione verso la realizzazione dei suoi grandi obiettivi. Tuttavia, le proposte della Commissione costituiscono soltanto una prima tappa. Per poter tradurre queste proposte in miglioramenti tangibili delle politiche applicate ai cittadini europei, le politiche proposte devono anche essere sostenute, sia con l'adozione di disposizioni legislative nel Consiglio e nel Parlamento europeo, sia attraverso la ricerca di un ampio consenso su quanto l’Europa può intraprendere e i settori in cui deve concentrare la sua azione. Questo partenariato resta fondamentale per concretizzare gli obiettivi della Commissione. 2. PROSPERITÀ ‘…trasformare l'economia europea in una delle economie più attraenti per chi desidera investire, produrre e lavorare…’ (obiettivi strategici 2005-2009) La strategia di Lisbona Il Consiglio europeo di primavera ha compiuto un passo decisivo e ha dato nuovo slancio alla strategia di Lisbona. La strategia di Lisbona è stata ricentrata e basata su due grandi obiettivi: conseguire una crescita più forte e durevole e posti di lavoro migliori e più numerosi. La necessità di operare a tutti i livelli, europeo, regionale e locale, costituisce un punto fondamentale della nuova strategia di Lisbona. L’impegno degli Stati membri nei confronti della strategia di Lisbona rivista è stato sostenuto da un accordo sugli Orientamenti integrati per la crescita e l’occupazione (2005-2008). Questi orientamenti garantiscono una maggiore coerenza, la priorità della crescita e dell'occupazione nonché un piano chiaro per l'elaborazione delle riforme nazionali. A livello europeo, la Commissione ha inoltre proposto un Programma comunitario di Lisbona, che prevede azioni specifiche su scala comunitaria per aggiungere una dimensione europea al quadro, sostenere e completare le misure nazionali. La Commissione ha già adottato due terzi delle azioni inizialmente programmate. Tuttavia, molte delle misure finanziarie dipendono dal completamento e dall’applicazione delle prospettive finanziarie. Il Patto di stabilità e crescita Creare crescita e occupazione su base durevole necessita di un ambiente macroeconomico sano. Agendo su proposta della Commissione, il Consiglio ha accettato la revisione del Patto di stabilità e crescita. In pratica, i paesi con un debito pubblico scarso e un forte potenziale di crescita potranno presentare un lieve deficit a medio termine, mentre gli altri paesi dovranno mantenere il proprio bilancio in equilibrio o presentare un saldo positivo. Inoltre sarà più facile per gli Stati membri avviare riforme strutturali che producono risparmi diretti e migliorano la redditività delle finanze pubbliche a lungo termine. La riforma assicura in tal modo 2 IT Per un elenco completo dei punti del Programma di lavoro adottati nel 2005 vedasi l’allegato. 3 IT una maggiore coerenza tra gli obiettivi della disciplina di bilancio e l’attuazione della strategia di Lisbona. Competitività Per aiutare le imprese europee a prosperare, la Commissione ha formulato una politica industriale integrata che prevede iniziative settoriali e trasversali per i prossimi anni. Questa politica sottolinea la necessità di agire in settori collegati, come l'accesso ai mercati, i diritti intellettuali, le competenze e i fondi regionali per l'adeguamento strutturale. Le piccole e medie imprese (PMI) sono una fonte importante di occupazione e di innovazione, anche se svolgono un ruolo molto meno importante nel mercato interno rispetto alle imprese più grandi. Per aiutare le PMI a essere competitive, migliorare il loro accesso al mercato e limitare le formalità amministrative, la Commissione ha adottato una politica globale per le PMI. Essa ha anche proposto un Programma quadro per l’innovazione e la competitività (PIC) teso a semplificare l’accesso delle PMI a un sostegno adeguato quando cercano di reperire il capitale di rischio e per aumentare l’utilizzazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), delle tecnologie ambientali e delle fonti rinnovabili di energia. La Commissione ha istituito un Gruppo di alto livello (CARS 21) che formula raccomandazioni per migliorare l’occupazione e la competitività generale dell’industria automobilistica europea e allo stesso tempo incoraggia i progressi in materia di sicurezza e sostenibilità ambientale ad un prezzo accessibile ai consumatori. Per migliorare l’ambiente fiscale e doganale in cui operano le imprese, la Commissione ha presentato una comunicazione sul contributo delle politiche fiscali e doganali alla strategia di Lisbona. Lo scopo è di risparmiare alle imprese europee costi supplementari e superflui legati al funzionamento di 25 sistemi nazionali e aiutarle a sfruttare pienamente il mercato interno. In questo contesto, la Commissione ha presentato un regime pilota basato sulla tassazione dello Stato di residenza, che analizza gli ostacoli fiscali incontrati dalle PMI e definisce un regime d'imposizione che potrebbe applicarsi alla loro operazioni transfrontaliere. Per aumentare la competitività delle imprese abbassando i loro costi di messa in conformità, la Commissione ha proposto un codice doganale ammodernato unitamente all’utilizzazione delle tecnologie dell'informazione, per istituire nell’Unione europea un ambiente doganale elettronico senza supporto cartaceo. La Commissione ha inoltre presentato una Comunicazione relativa alla risposta delle amministrazioni doganali agli ultimi sviluppi nel campo della contraffazione e della pirateria, che definisce settori d’azione prioritari. La contraffazione rappresenta una minaccia all'innovazione, alla competitività, al commercio legale, all'occupazione, alle entrate fiscali, alla sicurezza e alla salute dei cittadini. La Commissione ha inoltre lanciato un Piano d’azione nel settore degli aiuti di Stato, un pacchetto di riforme di grande incisività inteso a rendere il regime comunitario degli aiuti di Stato più efficiente, equo ed efficace. Questo piano d’azione incoraggia gli Stati membri a destinare maggiori aiuti alla ricerca e allo sviluppo, all'innovazione e al capitale di rischio per le piccole imprese e migliorare la qualità dei servizi pubblici. IT 4 IT Il mercato unico Nel 2005 quasi tutte le misure proposte nel piano d’azione per i servizi finanziari sono state adottate ed è stato pubblicato un Libro bianco sulla politica dei servizi finanziari, che ha definito la strategia da attuare nei prossimi cinque anni. La Commissione ha preso misure per rendere più efficace la prestazione di servizi in tutta Europa, a vantaggio dei consumatori e delle imprese. Ha proposto di istituire i pagamenti unici per superficie per rendere i pagamenti transfrontalieri semplici, economici e sicuri come i pagamenti nazionali. A pieno regime questo sistema permetterebbe all’economia europea di risparmiare tra i 50 e i 100 miliardi di euro l’anno. La Commissione ha anche proposto una Direttiva sulle fusioni transfrontaliere, adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, che consentirà alle imprese con sede nei vari paesi dell’Unione di collaborare e ristrutturarsi molto più facilmente nell’ambito del mercato unico. Per agevolare gli investimenti negli altri Stati membri, la Commissione ha inoltre proposto di estendere i diritti degli azionisti transfrontalieri, il che consentirà agli investitori di tutta l’Unione di ottenere informazioni aggiornate e pertinenti e di votare senza incontrare ostacoli inutili. Con la sua proposta relativa alla tassazione dei veicoli, la Commissione intende migliorare il funzionamento del mercato interno abolendo gli ostacoli fiscali al trasferimento di automobili private da uno Stato membro all’altro. La proposta mira anche a promuovere la sostenibilità attraverso una ristrutturazione della base imponibile sia della tassa di immatricolazione sia della tassa annuale di circolazione che introduce elementi direttamente connessi alle emissioni di biossido di carbonio da parte delle autovetture. Sono stati fatti progressi al Parlamento europeo e al Consiglio in merito alla proposta sul sistema di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche (REACH). Il nuovo regolamento sostituirà 40 atti legislativi in vigore per creare un sistema unico applicabile a tutte le sostanze chimiche. Inoltre promuoverà la sostituzione di sostanze chimiche pericolose, favorendo l’innovazione attraverso la messa a punto di nuove sostanze più sicure. Innovazione Per stimolare la crescita e creare nuovi posti di lavoro, l’Unione europea deve riuscire a sviluppare la propria capacità di creare conoscenze, diffonderle grazie all’istruzione e consolidarle mediante l’innovazione. A tal fine la Commissione ha presentato una Comunicazione dal titolo Costruire l'Europa della conoscenza, che delinea gli obiettivi politici della ricerca europea. Inoltre ha presentato una strategia dettagliata per il settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (2007-2013). Il settimo programma quadro permetterà di ammodernare il processo di ricerca su scala europea e introdurrà meccanismi innovativi come il Consiglio europeo della ricerca. Per contribuire a mobilitare l’investimento necessario a conseguire l’obiettivo di investire il 3% del PIL nella ricerca entro il 2010 e favorire gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione da parte del settore privato, la Commissione ha presentato un Piano d’azione integrato per l’innovazione e la ricerca. Questo piano riguarda questioni come gli incentivi fiscali alla ricerca, il ricorso alle procedure di appalto pubblico per i prodotti e i servizi IT 5 IT innovativi, la creazione di un mercato del lavoro europeo per i ricercatori e la collaborazione e il trasferimento di tecnologie tra università e imprese. Nel frattempo la Commissione continua ad applicare e gestire il sesto programma quadro di ricerca, il cui bilancio totale ammonta a 19 miliardi di euro per il periodo 2002-2006. Ha inoltre elaborato una strategia per lo sviluppo delle nanoscienze e delle nanotecnologie, i cui risultati avranno ripercussioni importanti sull’industria europea, conservando nel contempo i posti di lavoro e quindi la coesione economica e sociale. Nel 2005 si è inoltre concluso il lungo negoziato riguardante ITER (un progetto sperimentale internazionale di grande portata per la creazione di un reattore di fusione nucleare), il quale sarà situato in Europa (Cadarach, Francia). Per incoraggiare l’innovazione e l’occupazione grazie all’utilizzazione delle TIC, la Commissione ha presentato una strategia comunitaria per la società dell’informazione – i2010. L’obiettivo è di creare un mercato unico per la società dell'informazione e i mezzi di comunicazione, superare il divario digitale sia geografico che sociale, garantire l'inclusione e aumentare dell’80% gli investimenti nella ricerca sulle TIC. Il dominio di primo livello “.eu” offre un nuovo spazio internet alle imprese e ai cittadini dell’Europa e al contempo promuove l’identità internet dell’Unione. A tre ore dall’avvio ufficiale del dominio erano state ricevute poco meno di 100.000 domande. La Commissione ha inoltre proposto una direttiva sul contenuto audiovisivo (Televisione senza frontiere) volta a conferire parità a tutte le imprese che offrono servizi di tipo televisivo, ad esempio attraverso la televisione tradizionale, internet o la telefonia cellulare. La direttiva avrebbe inoltre l’effetto di armonizzare le norme sulla pubblicità, garantendo maggiore flessibilità per il finanziamento del contenuto audiovisivo. L'apprendimento permanente Una manodopera qualificata e mercati occupazionali atti a incoraggiare la creazione di posti di lavoro sono le condizioni necessarie al cambiamento. La relazione congiunta Consiglio/Commissione sui progressi compiuti nell’applicazione del programma “Istruzione e Formazione 2010” indica che le riforme dei sistemi nazionali vanno nella giusta direzione, ma che gli Stati membri devono accelerare il passo. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno definito i grandi orientamenti dei tre principali programmi comunitari a favore dell’istruzione, della formazione professionale e della gioventù per il periodo 2007-2013. Nel 2005, 160.000 studenti hanno beneficiato di una borsa di studio Erasmus per studiare all’estero e 67.000 hanno portato a termine un tirocinio professionale nel quadro del programma Leonardo da Vinci. In totale i programmi a favore della gioventù, dell’istruzione e della formazione professionale hanno permesso a circa 400.000 persone di partecipare ad attività di mobilità. Per sostenere la mobilità della manodopera, la Commissione ha presentato diverse proposte legislative sul coordinamento dei regimi di sicurezza sociale, come la direttiva destinata a migliorare la trasferibilità dei diritti alla pensione complementare. È entrata in vigore una proposta della Commissione di semplificare la complessa legislazione sul riconoscimento delle qualifiche; ciò permetterà di far riconoscere rapidamente e agevolmente le qualifiche ottenute in uno Stato membro negli altri Stati membri. Con un piano d’azione sull’immigrazione legale, la Commissione ha inoltre esaminato la questione centrale dell’ammissione effettiva degli immigranti economici. IT 6 IT Energia e trasporti La Commissione ha intrapreso un esame del funzionamento dei mercati del gas e dell’elettricità. Attualmente i prezzi dell’energia elettrica nell’Unione europea sono più bassi rispetto a dieci anni fa, grazie alla liberalizzazione. Tuttavia, sono necessarie altre azioni per creare mercati dell’energia competitivi ed integrati, il che rimane una condizione indispensabile per sostenere la competitività dell’industria europea. Il contributo del settore dei trasporti all’innovazione tecnologica e alla crescita economica è aumentato grazie a nuovi progetti industriali europei di grande portata. Ne è un esempio il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, che renderà più competitivo il trasporto ferroviario garantendo al contempo un’effettiva interoperabilità tra i sistemi nazionali. Un altro esempio è il Single European Sky Air Traffic Management Research Programme, il capitolo tecnologico del Programma «Cielo unico europeo» (SESAR), che porrà in essere un sistema moderno di controllo del traffico aereo. SESAR consentirà inoltre di ridurre i costi sostenuti dai vettori europei e potrebbe creare fino a 200.000 posti di lavoro in Europa. Galileo, il sistema mondiale di navigazione via satellite messo a punto in Europa, è diventato realtà: a dicembre è stato messo in orbita il primo satellite sperimentale. Questo programma potrebbe creare oltre 150.000 posti di lavoro altamente qualificati in Europa. Inoltre il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato nuove norme sociali europee nel settore del trasporto stradale, che consentiranno di migliorare la sicurezza stradale e di creare condizioni paritarie per i lavoratori del settore in materia di diritti sociali. 3. SOLIDARIETÀ ‘…soddisfare le esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di far fronte alle proprie necessità…’ (Obiettivi strategici 2005-2009) Solidarietà sociale La Commissione ha rivisto l’Agenda sociale al fine di contribuire a modernizzare il modello sociale europeo nel quadro della Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Essa si basa su due priorità: l’occupazione e la lotta contro la povertà, insieme alla promozione delle pari opportunità. L’agenda affronta, ad esempio, la necessità di aggiornare il diritto del lavoro per tener conto delle nuove forme di lavoro (ad esempio i contratti di breve durata) e degli effetti dell’invecchiamento demografico. Per dare un seguito a questa agenda, la Commissione ha pubblicato un Libro verde sui cambiamenti demografici, una Comunicazione sulla ristrutturazione e l’occupazione nelle imprese che propone metodi per anticipare e gestire i cambiamenti al fine di promuovere l’occupazione, ha adottato una Strategia quadro sulle pari opportunità e ha creato un Istituto europeo del Genere. In questo contesto, la decisione del Consiglio europeo di legare il Patto europeo per la gioventù alla strategia per la crescita e l’occupazione ha aperto una nuova via alle politiche a favore dell’occupazione e dell’inserimento sociale dei giovani. Con la sua Comunicazione sulle politiche europee per i giovani, la Commissione ha tradotto questo impegno in proposte specifiche per concretizzare il Patto. La Commissione ha proposto un quadro normativo per la sua Politica di coesione dopo il 2006, nonché IT 7 IT un regolamento sull’attuazione di tale politica. Queste misure guideranno la politica di coesione direttamente verso l’obiettivo di crescita e occupazione. Il quadro presentato è sufficientemente flessibile da consentire a ciascuno Stato membro o a ciascuna regione di definire una combinazione di politiche adatte alla propria situazione economica, sociale, ambientale, istituzionale e culturale. La Commissione ha inoltre lavorato in stretta collaborazione con gli Stati membri per preparare i loro quadri strategici di riferimento e i loro programmi nazionali e regionali, continuando al contempo a sostenere gli obiettivi della coesione attraverso i suoi programmi in corso grazie allo stanziamento di quasi 20 miliardi di finanziamenti a favore della politica regionale. La Commissione ha proposto un regolamento allo scopo di estendere il mandato dell’Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e di xenofobia, convertendolo in una Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali. Questa agenzia costituirà un centro di consulenza indipendente e lavorerà in stretta collaborazione con il Consiglio d’Europa. Essa consiglierà le istituzioni europee e gli Stati membri sul modo migliore di elaborare o attuare la legislazione comunitaria in materia di diritti fondamentali. L’iniziativa legislativa tesa a garantire la non discriminazione dei passeggeri aerei a mobilità ridotta illustra bene gli sforzi messi in atto dalla Commissione per combattere la discriminazione. Infine, per incoraggiare l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica, la Commissione ha adottato una comunicazione sul tema del Multilinguismo nell’Unione europea. Il documento presenta la conoscenza delle lingue come una competenza auspicabile per tutti i cittadini, da sviluppare lungo l’intero arco della vita, e sottolinea l’importanza delle competenze linguistiche per la mobilità dei lavoratori e la competitività dell’economia europea. La Commissione cercherà d'investire di più nella ricerca di natura linguistica e di rendere i propri testi accessibili in un numero maggiore di lingue. Essa ha inoltre esortato gli Stati membri a proseguire l’insegnamento, l’apprendimento e l’utilizzazione delle lingue. Gestione e utilizzazione sostenibili delle risorse e protezione dell’ambiente La Commissione ha svolto un’analisi della Strategia dell’UE per lo sviluppo sostenibile, adottata nel 2001. Confermando l'impegno della Commissione nei confronti dello sviluppo sostenibile, l'analisi definisce alcuni settori chiave in cui sono necessari sforzi complementari, come i cambiamenti climatici, l'efficienza energetica e l’utilizzazione delle risorse. Inoltre presenta iniziative specifiche per incoraggiare i progressi. Nel 2005 sono stati compiuti progressi incoraggianti per quanto riguarda i cambiamenti climatici sia sul piano dell’applicazione che su quello dell'efficacia. Il livello dei gas serra dell’UE-25 è inferiore del 5,5% rispetto al 1990. Tutti i piani nazionali di destinazione delle quote di emissione di CO2 sono stati approvati, consentendo al sistema comunitario di scambio delle quote di emissione di diventare pienamente operativo. Sono inoltre state presentate iniziative per favorire la riduzione delle emissioni prodotte dalle automobili (“Euro 5”) e nel settore della navigazione aerea. Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Montreal in dicembre, la Commissione ha svolto un ruolo importante per il raggiungimento di un accordo sull’avvio, nel 2006, di negoziati relativi al futuro IT 8 IT della cooperazione internazionale in materia di cambiamenti climatici, dopo la scadenza, nel 2012, degli obiettivi attuali fissati dal protocollo di Kyoto. La Commissione ha inoltre presentato quattro strategie tematiche per l’ambiente sui temi dell’inquinamento ambientale, dell’ambiente marino, delle risorse naturali e della prevenzione e del riciclaggio dei rifiuti. Ciascuna di esse contribuirà a un’utilizzazione e a una gestione più sostenibili delle risorse, per conservare le capacità future delle nostre economie, generando al contempo effetti positivi per gli ecosistemi e la salute umana. Nel settore dell’energia, la priorità è stata di esaminare i cambiamenti climatici e garantire un approvvigionamento di energie rinnovabili. Un Libro verde sull’efficienza energetica ha proposto soluzioni economicamente vantaggiose per ridurre il consumo di energia del 20% entro il 2020 modificando i comportamenti dei consumatori e ricorrendo alle tecnologie ad alta efficienza energetica. Secondo le stime effettuate, queste misure consentirebbero all’Unione europea di risparmiare 60 miliardi di euro l’anno. La Commissione ha anche adottato un Piano d’azione per la biomassa, essenzialmente allo scopo di raddoppiare almeno l’utilizzazione della biomassa nell’Unione europea entro il 2010 e di aprire la via ad un’utilizzazione ancora più massiccia entro il 2020. Per quanto riguarda l’agricoltura, è stata approvata la proposta della Commissione di un’ampia riforma del settore dello zucchero. La riforma del settore saccarifero ridurrà il prezzo garantito dello zucchero bianco del 36% in quattro anni. Essa consentirà di aumentare la competitività del settore, di ripristinare l’equilibrio del mercato e di aiutare l’Unione a onorare i suoi impegni internazionali nei confronti di altri paesi produttori di zucchero. Nel 2005, inoltre, è stato applicato per la prima volta il pagamento unico per azienda disaccoppiato, che elimina il legame diretto tra produzione e sovvenzioni nel quadro della politica agricola comune. A partire dal 2006, il 90% circa dei pagamenti diretti agli agricoltori saranno svincolati dalla produzione e al tempo stesso saranno introdotti nuovi requisiti per rispettare le norme ambientali. Un’altra realizzazione politica è stata l’adozione del Regolamento relativo allo sviluppo rurale, sul quale la Commissione ha raggiunto un accordo con il Parlamento europeo e il Consiglio. Il nuovo regolamento darà un margine più ampio agli Stati membri per utilizzare i fondi di sviluppo rurale onde stimolare la crescita, creare nuovi posti di lavoro e portare a compimento i programmi di protezione dell'ambiente nelle zone rurali. Il Consiglio ha inoltre adottato la proposta di istituire un quadro giuridico unico per il finanziamento della politica agricola comune. Questo quadro semplificherà notevolmente il finanziamento della PAC, rafforzerà e ammodernerà la sua gestione e il suo controllo e rafforzerà la disciplina di bilancio. Nel settore della conservazione delle risorse e della gestione della pesca, la Commissione ha presentato proposte relative ai piani di ricostituzione a lungo termine. Inoltre, le misure adottate per il Mar Baltico aprono la via ad un piano pluriennale di ricostituzione degli stock di merluzzo bianco in questa regione e il Consiglio ha accettato di istituire un’Agenzia comunitaria di controllo della pesca, che favorirà una strategia comune per il controllo e il monitoraggio delle attività di pesca nell’Unione. La Commissione ha anche varato la Task force “politica marittima”, il cui compito è istituire un quadro generale per lo sviluppo sostenibile delle attività marittime a livello dell’Unione europea. IT 9 IT 4. SICUREZZA E LIBERTÀ ‘…la sicurezza personale dei cittadini europei di fronte alla criminalità e al terrorismo…la capacità dei cittadini di vivere la loro vita giornaliera al riparo dai rischi…’ (obiettivi strategici 2005-2009) Giustizia e affari interni L’adozione di un Piano d’azione congiunto del Consiglio e della Commissione che attua il programma dell’Aia è un passo decisivo in direzione dello sviluppo delle politiche di libertà, sicurezza e giustizia in Europa per il periodo 2005-2009. Gli attentati terroristici del 7 luglio a Londra hanno sottolineato la necessità di un’azione rapida e globale a livello europeo. La proposta di adottare una decisione quadro relativa allo scambio d’informazioni in virtù del principio di disponibilità dovrebbe migliorare considerevolmente l’accesso alle informazioni da parte delle autorità di polizia. Nello stesso contesto, la proposta di una decisione quadro relativa alla protezione dei dati personali elaborati nel quadro della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale contribuirà a garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Il Piano d’azione contro la droga intende ridurre la prevalenza del consumo di droghe nonché i danni sociali e sanitari causati dalle droghe illegali. Questo piano, che prevede azioni specifiche in materia, dovrà orientare le parti in causa nella definizione delle priorità. La strategia per la lotta contro la criminalità organizzata intende elaborare metodi comuni per gli organismi nazionali ed europei e porre in essere un sistema europeo di statistiche criminali, in grado di orientare le politiche in questo settore. La Commissione ha inoltre riesaminato il Programma per il riconoscimento reciproco in materia penale. La comunicazione propone misure legislative per armonizzare il diritto di procedura penale, sottolineando l’aspetto della protezione dei diritti individuali, e azioni concrete per incoraggiare la formazione giudiziaria e la messa in rete dei professionisti. Gli avvenimenti tragici legati ad un forte aumento delle pressioni migratorie alle frontiere europee, como Ceuta e Melilla, sottolineano l’importanza di un intervento rapido in materia. La proposta di direttiva relativa a norme comuni per le procedure di rimpatrio e al riconoscimento reciproco delle decisioni di espulsione risponde al bisogno di stabilire principi chiari a livello europeo per il rimpatrio degli immigranti clandestini. È stata inoltre inaugurata l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne. Nel settore della giustizia civile, sono stati compiuti sforzi per eliminare gli ostacoli al riconoscimento reciproco delle sentenze e all’accesso alla giustizia e per facilitare la vita dei cittadini in un’Europa allargata e integrata. Nel 2005 il diritto di famiglia è stato oggetto di un’attenzione particolare. La moltiplicazione delle separazioni, insieme alla crescente mobilità nell’Unione europea, spiega l’aumento parallelo del numero di cause transfrontaliere legate alla richieste di mantenimento. La Commissione ha proposto un Regolamento sulle obbligazioni alimentari che fornirà un’assistenza e aiuterà a risolvere le cause e a far rispettare le obbligazioni alimentari tra coppie separate che vivono in Stati membri diversi. IT 10 IT Salute e sicurezza La Commissione ha presentato una comunicazione tesa a rafforzare il meccanismo comunitario di protezione civile. La Commissione garantisce il funzionamento del meccanismo 24 ore su 24 grazie al suo Centro di sorveglianza e informazione, che sostiene ed agevola la messa a disposizione di mezzi vitali di protezione civile negli Stati membri nelle situazioni di emergenza. Nel 2005 il meccanismo ha permesso di far fronte a 14 emergenze, tra cui le inondazioni nell’Europa centrale, gli incendi boschivi in Portogallo e gli uragani negli Stati Uniti. La Commissione ha adottato una strategia e un nuovo Programma per la tutela della salute e dei consumatori. Questo programma aiuterà a proteggere i cittadini dai rischi e dalle minacce che sfuggono al loro controllo e che possono essere gestiti efficacemente soltanto dagli Stati membri. Esso contribuirà a migliorare il sistema europeo di sorveglianza e di allarme rapido contro le malattie infettive, a rafforzare la collaborazione tra gli Stati membri per tenere i prodotti pericolosi fuori dal mercato interno e a fornire informazioni ai cittadini circa i diritti di cui godono nel quadro della normativa sulla protezione dei consumatori e i loro diritti in fatto di cure sanitarie, in tutta l’Unione europea. L’adozione di diverse proposte legislative sulla sicurezza alimentare, tra cui un regolamento sui livelli massimi di residui di pesticidi negli alimenti e un regolamento sui criteri microbiologici applicabili alle derrate alimentari, ha contributo a migliorare la protezione dei consumatori. La possibilità di una pandemia di influenza ha suscitato una viva attenzione nel mondo politico. La Commissione ha lavorato d’intesa con gli Stati membri affinché si preparassero a salvare vite umane e a limitare al massimo i danni economici in caso di pandemia. Essa ha formulato una proposta legislativa che obbliga gli Stati membri ad intensificare le misure di sorveglianza e controllo dell’influenza aviaria e che definisce regole chiare per la vaccinazione degli uccelli. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (CEPCM) è diventato pienamente operativo. I suoi compiti principali riguardano la sorveglianza epidemiologica, l'allarme rapido e la reazione. Con l’entrata in vigore del regolamento sui diritti dei passeggeri aerei, i cittadini beneficiano di un indennizzo più elevato e di maggiore assistenza in caso di imbarco rifiutato, ritardo o cancellazione del volo. La Commissione ha presentato anche iniziative per far pubblicare liste nere delle compagnie aeree e informazioni ai passeggeri sull’identità dei vettori, che sono state successivamente consolidate e adottate in seguito agli incidenti aerei verificatisi in estate. È stato presentato un pacchetto sulla sicurezza marittima, che comprende proposte legislative volte a prevenire gli incidenti e aumentare la responsabilità degli armatori. IT 11 IT 5. L’EUROPA PARTNER MONDIALE ‘…l’Unione deve sviluppare una maggiore coerenza politica nella sua azione esterna…’ (Obiettivi strategici 2005-2009) L’allargamento e il vicinato europeo La firma del trattato di adesione con la Bulgaria e la Romania ha chiuso la quinta serie di negoziati di adesione per l’allargamento dell’Unione europea. L’adesione di questi due paesi all’Unione europea è prevista per il 1° gennaio 2007, a condizione che compiano gli sforzi supplementari cui si sono impegnati. L’Unione europea ha preparato il terreno per futuri allargamenti, avviando negoziati di adesione con la Croazia e la Turchia. Il processo di stabilizzazione e di associazione nei Balcani occidentali è proseguito; l’ex repubblica iugoslava di Macedonia ha ottenuto lo status di candidato all'adesione e l’Unione europea ha consolidato i propri rapporti con gli altri paesi dei Balcani occidentali. Nel 2005 la Commissione ha cominciato ad attuare i sette piani d’azione della politica europea di vicinato (PEV) e ha avviato consultazioni con altri cinque paesi al fine di definire altri piani d’azione. Attraverso la PEV, l’Unione europea intende incoraggiare il buon governo e lo sviluppo socioeconomico nei paesi limitrofi, migliorando al contempo le condizioni ambientali. La PEV contribuisce a creare una zona di maggiore prosperità, stabilità e sicurezza alle frontiere dell’Unione, consolidando i legami politici con i paesi partner e offrendo loro elementi d’integrazione economica con la UE. Nel Medio oriente, l’Unione europea si è impegnata attivamente per ricostruire l’autonomia palestinese, inquadrando a lungo termine il proprio partenariato strategico con l'Autorità palestinese nell'ottica di una soluzione a due Stati. Il resto del mondo I negoziati sul Programma di Doha per lo sviluppo sono stati al centro della politica commerciale dell’Unione nel 2005. Considerato l’andamento alquanto lento dei negoziati, l’Unione ha confermato il suo impegno nei confronti dei negoziati multilaterali presentando offerte ambiziose in prossimità della sesta conferenza interministeriale dell’OMC del dicembre 2005 a Hong Kong. Sfortunatamente, gli sforzi dell’Unione europea per giungere a risultati sostanziali non sono stati sinora ricompensati dagli altri grandi protagonisti. Impegnandosi ad abolire le sovvenzioni all’esportazione di prodotti agricoli entro il 2013 e insistendo affinché i partecipanti trovassero un accordo su un ampio ventaglio di misure favorevoli allo sviluppo, l’Unione europea ha contributo al relativo successo della conferenza. Per quanto riguarda le relazioni bilaterali, la promozione del dialogo politico ha registrato progressi e la Commissione ha approfondito i propri rapporti con diversi partner chiave nel mondo. A titolo di esempio, le relazioni tra l’UE e gli Stati Uniti sono considerevolmente migliorate. La Commissione ha svolto un ruolo decisivo nel negoziato dell’iniziativa economica adottata nel corso del vertice UE-Stati Uniti. Nel 2005 la Commissione si è classificata tra i primi cinque grandi fornitori mondiali di aiuto pubblico allo sviluppo (APS). La Commissione ha intensificato l’erogazione IT 12 IT degli aiuti, che hanno raggiunto un totale di 6,2 miliardi di euro nel 2005 (con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente). Su proposta della Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato una nuova dichiarazione sulla politica di sviluppo: il consenso europeo sullo sviluppo. Per la prima volta in cinquant’anni una dichiarazione definisce, a livello europeo, i valori, principi, obiettivi e mezzi comuni da attuare per sradicare la povertà e raggiungere gli obiettivi di sviluppo. Essa impegna gli Stati membri, non soltanto come membri del Consiglio, ma anche in qualità di donatori bilaterali, come pure la Comunità europea. All’avvicinarsi del Vertice organizzato dalle Nazioni Unite a settembre sul seguito da dare alla dichiarazione del millennio, l’Unione ha preso nuovi impegni per accelerare il progresso verso gli obiettivi del millennio, in base alle proposte della Commissione. L’Unione europea ha fissato nuovi ed ambiziosi obiettivi intermedi in materia di aiuto pubblico allo sviluppo per il 2010, al fine di raggiungere l’obiettivo delle Nazioni Unite dello 0,7% entro il 2015. Entro il 2010 questa strategia potrebbe generare la messa a disposizione da parte dell’Unione di ulteriori 20 miliardi di euro l’anno di aiuto pubblico allo sviluppo, in aggiunta al contributo annuale attuale di 43 miliardi di euro. Questo aumento dei finanziamenti si accompagnerà ad un impegno a migliorare l’efficacia, ad esplorare fonti innovative di finanziamento, ad alleggerire ulteriormente il debito e ad aumentare del 50% l’aiuto pubblico allo sviluppo a favore dell’Africa. Agendo su proposta della Commissione, il Consiglio ha adottato una strategia dell’UE per l’Africa, i cui scopi principali sono sostenere gli sforzi dell’Africa per raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio e favorire lo sviluppo sostenibile, la sicurezza e il buon governo, rafforzando il dialogo e concedendo un aiuto europeo più ingente e più efficace. La revisione dell’Accordo di Cotonou rafforza ulteriormente la dimensione politica delle relazioni tra l’Unione e i paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, compreso il dialogo relativo ai diritti umani, ai principi democratici e allo stato di diritto. La Commissione ha finanziato programmi di assistenza umanitaria, in particolare a favore delle vittime dello tsunami nel sud-est asiatico (123 milioni di euro) e del terremoto in India e in Pakistan (poco meno di 50 milioni di euro), su una dotazione totale di 650 milioni di euro destinati agli aiuti umanitari e alle operazioni di emergenza. Gli aiuti umanitari sono stati integrati da misure tese a sostenere la ricostruzione e il ripristino di mezzi di sussistenza sostenibili (170 milioni di euro per i paesi colpiti dallo tsunami e 50 milioni per il terremoto nell'Asia meridionale). L’intervento della Commissione si basa sulla comunicazione “Rafforzare la risposta dell'Unione europea a calamità e crisi nei paesi terzi” adottata nel 2005. La Commissione ha inoltre continuato a fornire assistenza in situazioni di crisi complesse e dimenticate. L’Africa è stata il principale beneficiario di questi aiuti, in particolare il Darfur, il Sudan (45 milioni di euro, oltre a 14 milioni destinati ai rifugiati sudanesi del Ciad), la Repubblica democratica del Congo (38 milioni di euro) e l’Africa occidentale (29 milioni di euro). Tra le altre regioni che hanno beneficiato di programmi umanitari di grande portata citiamo il Medio Oriente (36,6 milioni di euro) e il Caucaso settentrionale in riferimento alla crisi in Cecenia (26 milioni di euro), dove la Commissione è il principale fornitore di aiuti umanitari. Il 2005 è stato anche un anno molto attivo per l’osservazione e il sostegno elettorale da parte dell’Unione, con 12 missioni che hanno impegnato oltre 1.000 osservatori. Inoltre l’Unione ha fornito assistenza ad alcuni processi politici in Asia e nel Medio IT 13 IT Oriente per garantire la sicurezza a livello mondiale. In Irak, gli sforzi messi in atto miravano a migliorare la vita quotidiana dei cittadini iracheni, nonché a consolidare il buon governo e i processi politici. Le azioni intraprese hanno riguardato bisogni essenziali come l’istruzione, le cure sanitarie, l’acqua e le attività generatrici di reddito e l’aiuto all’organizzazione di elezioni e referendum sulla nuova costituzione irachena. In Afganistan, la Commissione ha continuato a sostenere la ricostruzione e lo sviluppo delle istituzioni ed ha contribuito al mantenimento dell’ordine pubblico, nonché a promuovere la salute, lo sviluppo rurale e la riforma della pubblica amministrazione. È stata inoltre fornita assistenza per l’organizzazione delle elezioni legislative di settembre, che si sono svolte in maniera soddisfacente. Ad Aceh (Indonesia), la Commissione ha finanziato misure di ricostruzione dopo lo tsunami, ha attivamente sostenuto le attività di mediazione che hanno portato alla firma di un accordo di pace e ha dato il suo sostegno all’instaurarsi di una pace duratura. 6. UN’AMMINISTRAZIONE MODERNA ED EFFICIENTE, GARANTE DI UNA MIGLIORE NORMATIVA NELL’UNIONE EUROPEA ALLARGATA Le iniziative sopra illustrate sottolineano il ruolo della Commissione quale motore della legislazione comunitaria nonché la sua capacità di avviare e dirigere dibattiti strategici su scala europea, al fine di un’azione comunitaria. Tuttavia, non si tratta di un elenco esaustivo delle attività della Commissione nel 20053. La Commissione ha continuato ad adempiere alle proprie responsabilità mediante un’ampia gamma di attività. Quale “custode dei trattati” essa ha incoraggiato gli Stati membri a recepire rapidamente la legislazione comunitaria, ad applicarla correttamente e a farla rispettare rigorosamente. La Commissione assume inoltre una responsabilità esecutiva nella gestione delle politiche comuni. Nel 2005 la Commissione ha dedicato molte delle sue risorse a garantire l'applicazione costante delle politiche esistenti. Ha raddoppiato gli sforzi per compiere questi “compiti essenziali”, in particolare per quanto riguarda il controllo dell’applicazione del diritto comunitario e la gestione efficace dei programmi comunitari. Il 2005 è stato caratterizzato anche dalla conclusione di un “progetto di riforma” allo scopo di istituire un’amministrazione ancora più efficace e responsabile. In questo contesto la Commissione ha intrapreso un’importante riforma del proprio sistema contabile adottando la contabilità per competenza, che offre un quadro più completo delle entrate e delle uscite della Comunità durante tutto l’anno. Essa ha avviato un’iniziativa per la trasparenza per informare i cittadini su come venga speso il denaro e come vengano prese le decisioni. La Commissione ha adottato una Comunicazione relativa ad una roadmap per un quadro di controllo finanziario integrato allo scopo di agevolare l’ottenimento di un parere senza riserva della Corte dei conti europea in merito alla gestione finanziaria del bilancio comunitario, grazie all'attuazione di azioni concrete a livello della Commissione e degli Stati membri. La Commissione ha semplificato le norme sugli appalti e le sovvenzioni, modificando le modalità di attuazione del regolamento finanziario. La Commissione ha inoltre adottato il nuovo quadro strategico “Commissione in linea”, 3 IT Come prescritto dai Trattati, il 14 febbraio 2006 la Commissione ha presentato la Relazione generale sull’attività dell’Unione europea 2005, SEC(2005) 1200, http://europa.eu.int/abc/doc/off/rg/en/2005/index.htm 14 IT riaffermando così il suo impegno ad utilizzare il modo ottimale le TIC per migliorare i risultati e garantire una maggiore trasparenza. Infine la Commissione ha continuato l’adeguamento all’allargamento del 2004 dell’Unione europea integrando personale proveniente dai nuovi Stati membri, assicurando i servizi di traduzione e interpretazione in nove lingue supplementari e raccogliendo dati statistici fondamentali dai nuovi Stati membri. La migliore regolamentazione dovrebbe essere la chiave di volta del processo decisionale a tutti i livelli dell'Unione. La Commissione ha compiuto significativi progressi sulla via di una migliore regolamentazione, istituendo un quadro aggiornato e coerente per l’esame dei regolamenti in vigore, pendenti e nuovi. Gli elementi di base di questo quadro sono i nuovi orientamenti in materia di valutazione dell’impatto; un esame approfondito delle proposte legislative pendenti, che ha messo in luce 68 proposte da ritirare; una comunicazione relativa a un metodo comune in ambito UE per la valutazione dei costi amministrativi imposti dalla legislazione; una strategia per semplificare il quadro normativo, compreso un programma di lavoro nell'arco di tre anni. 7. CONCLUSIONI Il 2005 è stato un anno fondamentale per il rimanente mandato della Commissione Barroso. Nonostante le sfide molto importanti, la Commissione ha mostrato capacità di leadership e impegno nella realizzazione dei suoi obiettivi strategici. L’Europa ha preso misure concrete per avanzare e ha gettato le basi di un "partenariato per il rinnovamento" destinato a rimetterla sui binari. Grazie alla nuova strategia di Lisbona e ai progressi realizzati per quanto riguarda le nuove prospettive finanziarie, la Commissione ha posto due pietre angolari per la realizzazione delle politiche comunitarie nel prossimo decennio. La Commissione prosegue il suo impegno a lavorare in stretta collaborazione con le istituzioni europee, gli Stati membri, tutte le parti in causa e con i suoi partner internazionali. La Commissione ritiene sia fondamentale assicurare una comunicazione efficace sugli affari europei e costruire un autentico dialogo con i cittadini per riconquistare la loro fiducia e il loro sostegno al progetto europeo. Nel 2005 la Commissione ha dato inizio ad una profonda riforma delle sue attività di comunicazione. Essa ha adottato un Piano d’azione interno per “Comunicare l’Europa”, che si aggiunge al suo Piano D per la Democrazia, il dialogo e il dibattito. Ma soprattutto la Commissione e l’Unione europea nel suo insieme saranno giudicate sulla loro capacità di fissarsi obiettivi e raggiungerli. Gli obiettivi strategici delimitano il quadro d’intervento della Commissione per gli anni a venire, e il Programma di lavoro 2006, dal titolo Liberare tutto il potenziale dell’Europa4, indica già le azioni da intraprendere nel 2006. Nel 2005 sono state gettate le basi. Il 2006 sarà ancora di più un anno sotto il segno delle realizzazioni, per un’Europa dei risultati. 4 IT COM(2005) 531. 15 IT Annex – Items adopted in 2005 from the Commission Legislative and Work Programme 2005 – by strategic objective Prosperity Title IT Adoption date Reference no Type of proposal or act Communication on Better Regulation and Competitiveness COM(2005) 97; SEC(2005) 175 16.3.2005 Non-legislative action / Commission Communication Competitiveness and Innovation Framework Programme COM(2005) 121; SEC(2005) 433; 2005/0050(COD) 6.4.2005 Legislative Proposal / Decision Communication on the new generation of tax and customs programmes COM(2005) 111; SEC(2005) 423 6.4.2005 Non-legislative action / Commission Communication Seventh Framework Programmes for Research (20072013) COM(2005) 118+119; SEC(2005) 430+431; 2005/0043(COD); 2005/0044(CNS) 6.4.2005 Legislative Proposal / Decision Proposal for a modification of the Regulation on the Stability and Growth Pact COM(2005) 154+155; 2005/0064(SYN); 2005/0061(CNS) 20.4.2005 Legislative Proposal Green Paper on Financial Services Integration: Horizon 2005-2010 COM(2005) 177 3.5.2005 Non-legislative action / Green Paper Communication i2010 COM(2005) 229; SEC(2005) 717 1.6.2005 Non-legislative action / Commission Communication State aid action plan COM(2005) 107; SEC(2005) 795 7.6.2005 Non-legislative action / Other Proposal for a Council Directive on taxation of passenger cars in the EU COM(2005) 621; SEC(2005) 809; 2005/0130(CNS) 5.7.2005 Legislative Proposal / Directive Green Paper on obstacles to integration of mortgage credit market COM(2005) 327 19.7.2005 Non-legislative action / Green Paper More Research and Innovation: Investing for Growth and Employment COM(2005) 488; SEC(2005) 1283+1289 12.10.2005 Non-legislative action / Commission Communication Cross-border management of copyright in the online music sector C(2005) 3764; SEC(2005) 1254 18.10.2005 Non-legislative action / Recommendation Communication on progress in creating internal market for electricity and gas COM(2005) 568; SEC(2005) 1448 15.11.2005 Non-legislative action / Commission Communication 16 IT IT Proposal for a Regulation on advanced therapies COM(2005) 567; SEC(2005) 1444; 2005/0227(COD) 16.11.2005 Legislative Proposal / Regulation Proposal on the management structure of the industrial SESAME project (common enterprise) for the technical realisation of Single Sky COM(2005) 602; SEC(2005) 1532; 2005/0235(CNS) 25.11.2005 Legislative Proposal / Directive Modification Customs Code: simplification of procedures - Ecustoms COM(2005) 608; SEC(2005) 1543+1545 30.11.2005 Legislative Proposal / Regulation Legal Framework for Payments COM(2005) 603; SEC(2005) 1535; 2005/0245(COD) 1.12.2005 Legislative Proposal / Directive Communication on the results of the consultation launched on Defence Procurement COM(2005) 626; SEC(2005) 1572 6.12.2005 Non-legislative action / Commission Communication Maritime proposal COM(2005) 651; SEC(2005) 1640+1641 14.12.2005 Legislative Proposal / Regulation Green paper on claims for damages under EC Competition law COM(2005) 672; SEC(2005) 1732 19.12.2005 Non-legislative action / Green Paper Modification of Medical Devices Directives COM(2005) 681; SEC(2005) 1742; 2005/0263(COD) 22.12.2005 Legislative Proposal / Directive Home State Taxation pilot scheme for SMEs COM(2005) 702; SEC(2005) 1785 23.12.2005 Non-legislative action / Commission Communication 17 IT Solidarity Title IT Adoption date Reference no Type of proposal or act Communication on post 2012 Climate Change Strategies COM(2005) 35; SEC(2005) 180 9.2.2005 Non-legislative action / Commission Communication Social Agenda COM(2005) 33; SEC(2005) 177 9.2.2005 Non-legislative action / Commission Communication Green Paper on management of the demographic trends in the European Union COM(2005) 94 16.3.2005 Non-legislative action / Green Paper Communication on restructuring and employment COM(2005) 120 31.3.2005 Non-legislative action / Commission Communication Proposal for a COD Regulation establishing the EU Solidarity Fund COM(2005) 108; SEC(2005) 447; 2005/0033(COD) 6.4.2005 Legislative Proposal / Regulation Proposal for a Council Regulation establishing Community financial measures for the implementation of the Common Fisheries Policy and in the area of the Law of the Sea Disaster Preparedness and Response Instrument COM(2005) 117; SEC(2005) 426; 2005/0045(CNS) 6.4.2005 Legislative Proposal / Regulation COM(2005) 113; SEC(2005) 439; 2005/0052(CNS) 6.4.2005 Legislative Proposal / Regulation Programme for active citizenship COM(2005) 116; SEC(2005) 442; 2005/0041(COD) 6.4.2005 Legislative Proposal / Decision European Year of Mobility for Workers (2006) Communication on youth policy COM(2005) 206; SEC(2005) 693 27.4.2005 30.5.2005 Non-legislative action / Other Non-legislative action / Commission Communication Communication on ‘non discrimination and equal chances for all - a framework strategy and a proposal for a decision on the European year for equal chances for all (2007)’ Sugar Reform – Common Market Organisation (CMO) Regulation + Single Payment Regulation COM(2005) 224+225; SEC(2005) 689+690; 2005/0107(COD) 1.6.2005 Legislative Proposal / Decision COM(2005) 263; SEC(2005) 808+810; 2005/0118-0120(CNS) 22.6.2005 Legislative Proposal / Regulation Green Paper on a European Energy Efficiency Initiative COM(2005) 265 22.6.2005 Non-legislative action / Green Paper 18 IT IT EU Rural Development Strategy COM(2005) 304; SEC(2005) 914; 2005/0129(CNS) 5.7.2005 Legislative Proposal / Decision Communication on eAccessibility COM(2005) 425; SEC(2005) 1095 13.9.2005 Non-legislative action / Commission Communication Thematic Strategy on Air Pollution COM(2005) 446+447; SEC(2005) 1135+1133; 2005/0183(COD) 21.9.2005 Legislative Proposal / Directive Communication on reducing the climate change impact of aviation COM(2005) 459; SEC(2005) 1184 27.9.2005 Non-legislative action / Commission Communication Intercultural dialogue 2008 COM(2005) 467; SEC(2005) 1202; 2005/0203(COD) 5.10.2005 Legislative Proposal / Decision Thematic strategy for the protection of the Marine Environment COM(2005) 504+505; SEC(2005) 1290; 2005/0211(COD) 24.10.2005 Legislative Proposal / Directive Communication on sustainable energy COM(2005) 627; SEC(2005) 1571 7.12.2005 Non-legislative action / Commission Communication Communication on an Action plan for Biomass COM(2005) 328; SEC(2005) 1573 7.12.2005 Non-legislative action / Commission Communication New Directive on Audio-visual Content COM(2005) 646; SEC(2005) 1625+1626; 2005/0260(COD) 13.12.2005 Legislative Proposal / Directive Proposal for a Regulation on motor vehicles emissions (EURO 5) COM(2005) 683; SEC(2005) 1745; 2005/0282(COD) 21.12.2005 Legislative Proposal / Regulation Thematic Strategy on Resources COM(2005) 670; SEC(2005) 1683+1684 21.12.2005 Non-legislative action / Commission Communication Thematic Strategy on the Prevention and Recycling of Waste COM(2005) 666+667; SEC(2005) 1681+1682; 2005/0281(COD) 21.12.2005 Legislative Proposal / Directive 19 IT Security and freedom Title IT Adoption date Reference no Type of proposal or act EU Drugs Action Plan 2005-2008 COM(2005) 45; SEC(2005) 216 14.2.2005 Non-legislative action / Commission Communication Green Paper on successions and wills COM(2005) 65; SEC(2005) 270 1.3.2005 Non-legislative action / Green Paper Green Paper on applicable law to divorces COM(2005) 82; SEC(2005) 331 14.3.2005 Non-legislative action / Green Paper Health and Consumer Policy Programme COM(2005) 115; SEC(2005) 425; 2005/0042(COD) 6.4.2005 Legislative Proposal / Decision Framework programme on fundamental rights and Justice COM(2005) 122; SEC(2005) 434; 2005/0037(COD); 2005/0038(CNS); 2005/0039(CNS); 2005/0040(COD) 6.4.2005 Legislative Proposal / Framework decision (JHA) Framework programme on security and safeguard of freedom COM(2005) 124; SEC(2005) 436; 2005/0034(CNS); 2005/0035(CNS) 6.4.2005 Legislative Proposal Framework programme on solidarity and management of migration COM(2005) 123; SEC(2005) 435; 2005/0046(COD); 2005/0047(COD); 2005/0048(CNS); 2005/0049(COD) 6.4.2005 Legislative Proposal Directive on control of avian influenza COM(2005) 171; SEC(2005) 549; 2005/0062(CNS); 2005/0063(CNS) 28.4.2005 Legislative Proposal / Directive Action Plan on the Hague Programme Protection of chicken kept for the production of meat COM(2005) 184 COM(2005) 221; SEC(2005) 801; 2005/0099(CNS) 10.5.2005 30.5.2005 Non-legislative action / Other Legislative Proposal / Directive 20 IT IT Fundamental Rights Agency COM(2005) 280; SEC(2005) 849; 2005/0124(CNS); 2005/0125(CNS) 30.6.2005 Legislative Proposal / Regulation Proposal for a Framework Decision on the fight against counterfeiting COM(2005) 276; SEC(2005) 848; 2005/0128(CNS) 12.7.2005 Legislative Proposal / Framework decision (JHA) Proposal for a Directive on the fight against counterfeiting COM(2005) 276; SEC(2005) 848; 2005/0127(CNS) 12.7.2005 Legislative Proposal / Directive Animal health conditions - Aquatic animals COM(2005) 362; SEC(2005) 1047; 2005/0153(CNS); 2005/0154(CNS) 23.8.2005 Legislative Proposal / Directive Proposal for a Directive on common standards for return procedures COM(2005) 391; SEC(2005) 1057; 2005/0167(COD) 1.9.2005 Legislative Proposal / Directive Directive on data retention COM(2005) 438; SEC(2005) 1131; 2005/0182(COD) 21.9.2005 Legislative Proposal / Directive Framework Decision on standards for transfer of personal data COM(2005) 475; SEC(2005) 1241; 2005/0202(CNS) 4.10.2005 Legislative Proposal / Framework decision (JHA) Equivalent access to law enforcement authorities COM(2005) 490; SEC(2005) 1270; 2005/0207(CNS) 12.10.2005 Legislative Proposal / Framework decision (JHA) Communication and proposal for a Regulation on the extension of the tasks of the European Aviation Safety Agency 3rd Package on Maritime Safety (7 legislative proposals) COM(2005) 578+579; 2005/0228(COD) 15.11.2005 Legislative Proposal / Regulation COM(2005) 585+590; COM(2005) 592+593; SEC(2005) 1496-1499; SEC(2005) 1514-1517; 2005/0236-0242(COD) 23.11.2005 Legislative Proposal Green Paper on the establishment of a European Migration Monitoring Centre COM(2005) 606 28.11.2005 Non-legislative action / Green Paper Green Paper - Platform for Nutrition and Health COM(2005) 637 8.12.2005 Non-legislative action / Green Paper 21 IT IT Maintenance obligations COM(2005) 648+649; SEC(2005) 1628-1630; 2005/0259(CNS) 15.12.2005 Legislative Proposal / Regulation Communication including an action plan relating to legal migration COM(2005) 669; SEC(2005) 1680 21.12.2005 Non-legislative action / Commission Communication 22 IT Europe as a world partner Title IT Adoption date Reference no Type of proposal or act Mandate for negotiations with Croatia Accession negotiation document 1.2.2005 Non-legislative action / Other Communication on the European Neighbourhood Policy (ENP) Action Plans with Armenia, Azerbaijan and Georgia, Lebanon, Egypt COM(2005) 72; SEC(2005) 294; SEC(2005) 285289 2.3.2005 Non-legislative action / Commission Communication Barcelona Process 10th anniversary COM(2005) 139; SEC(2005) 482+483 12.4.2005 Non-legislative action / Commission Communication Accelerating progress towards attaining the MDGs: Financing for Development COM(2005) 133; SEC(2005) 433+434 12.4.2005 Non-legislative action / Commission Communication Accelerating progress towards attaining the MDGs: The contribution of the EU COM(2005) 132; SEC(2005) 452; SEC(2005) 456 12.4.2005 Non-legislative action / Commission Communication Communication on EU-US relations COM(2005) 196 18.5.2005 Non-legislative action / Commission Communication Proposal for a Regulation establishing accompanying measures for Sugar Protocol countries affected by the reform of the EU sugar regime COM(2005) 266; SEC(2005) 828; 2005/0117(COD) 22.6.2005 Legislative Proposal / Regulation Euromed mandate on services and investment Civil Society dialogue between the EU and candidate countries SEC(2005) 787+788 COM(2005) 290; SEC(2005) 891 24.6.2005 29.6.2005 Legislative Proposal / Decision Non-legislative action / Commission Communication Information note on the negotiating framework with Turkey SEC(2005) 888 29.6.2005 Non-legislative action / Other Proposal for a new statement on the EC Development Policy COM(2005) 311; SEC(2005) 929 13.7.2005 Non-legislative action / Commission Communication Communication on an EU Strategy for Africa COM(2005) 489; SEC(2005) 1255 12.10.2005 Non-legislative action / Commission Communication 2005 ENLARGEMENT PACKAGE - I COM(2005) 534; SEC(2005) 1352-1354 25.10.2005 Non-legislative action / Commission Communication Opinion on the former Yugoslav Republic of Macedonia COM(2005) 562; SEC(2005) 1425; SEC(2005) 1429 9.11.2005 Non-legislative action / Opinion 23 IT IT 2005 ENLARGEMENT PACKAGE - II COM(2005) 553; COM(2005) 555-559; COM(2005) 561-563; SEC(2005) 1421-1424; SEC(2005) 1426; SEC(2005) 1428 9.11.2005 Agreement with third countries / Council Decision for the conclusion of an agreement Accession Partnership for Turkey COM(2005) 559; SEC(2005) 1426 9.11.2005 Agreement with third countries / Council Decision for the conclusion of an agreement European Partnership for Croatia COM(2005) 556; SEC(2005) 1424 9.11.2005 Agreement with third countries / Council Decision for the conclusion of an agreement EU relations with Latin America COM(2005) 363; SEC(2005) 1590; SEC(2005) 1613 8.12.2005 Non-legislative action / Commission Communication 24 IT