Mixer di esperimenti - Laboratorio di Fisica
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Mixer di esperimenti - Laboratorio di Fisica
Esperimento di fisica Piano inclinato di Ligurgo e Pignatelli Occorrente: un tubo, delle biglie, un cronometro, un libro o qualsiasi altra cosa che faccia spessore , un metro e una bilancia. Cosa succede: si è pensato di usare delle biglie che scendono per un tubo i nvececheuncar r el l oper chél ’ at t r i t o volvente influisce meno nel moto rispetto a quello radente. In primo luogo pesiamo le duebi gl i eemi s ur i amol ’ al t ez z ael a lunghezza (libro e tubo). A questo punto iniziamo i nostri calcoli e abbiamo che: P1 (Forza peso biglia piccola)= 4g (m1) P2 (Forza peso biglia grande)=18g (m2) L= 0,45m H=0,035m Dopo aver calcolato il peso è necessario trovare F1 cioè le forze responsabili del moto nella biglia piccola e in quella grande. Le troviamo scomponendo la forza peso. Successivamente possiamo calcolarci queste due forze con una proporzione. Biglia piccola 4g F1:H=P1:L Segue che: F1= HxP1 L (0,035mX4g):0,45m = 0,31g 0.31gX9,8m/s2 = 3,03N Per il 2° principio della dinamica, F=mXa. Quindi: a=F1/m1 3,03N/4g= 0,76 m/s2 Perl ’ equaz i oneor ar i a: s=s0+v0xt+1/2at2 t2=2s/a t= 1,18s2 = 1,086s A questo punto verifichiamo i nostri calcoli cronometrando quanto tempo la pallina impiega per scendere e vedremo che se i risultati non combaciano almeno ci sarà una differenza minima. Lo stesso procedimento vale per la biglia grande. Tabella dati T P l h F1 (g) F1 (N) a calcolato T cronometrato 4g 0,450m 0,035m 0,311g 3,030N 0,76m/s2 1,086s ~1,08s 18g 0,450m 0,035m 1,400g 13,720N 0,76m/s2 1,086S ~1,08s Esperimenti Ambruoso Fighera Gibilisco e Ligurgo Pressione atmosferica Definizione: La pressione atmosferica è la pressione presente in qualsiasi punto dell'atmosfera terrestre. Nella maggior parte dei casi il valore della pressione atmosferica è equivalente alla pressione idrostatica esercitata dal peso dell'aria presente al di sopra del punto di misura. Le aree di bassa pressione hanno sostanzialmente minor massa atmosferica sopra di esse, viceversa aree di alta pressione hanno una maggior massa atmosferica. Analogamente, con l'aumentare dell'altitudine, il valore della pressione decresce. E1: Occorrente: 1 bicchi er e,del l ’acqua,un cartoncino. Cosa succede: Si riempie un bicchiere d'acqua e si pone sull'imboccatura un cartoncino, avendo cura di non lasciare aria tra l'acqua e il cartoncino stesso. Se proviamo a rovesciare il bicchiere, il cartoncino rimarrà aderente e l'acqua non si rovescerà. Spiegazione: Dato che l'acqua esercita, a causa della gravità, una forza sul cartoncino verso il basso, ciò significa che sul cartoncino agisce una pressione. Tuttavia, poiché né acqua né cartoncino cadono verso terra, è necessario ammettere l'esistenza sul cartoncino di una pressione diretta verso l'alto che impedisce all'acqua di cadere verso terra e di intensità maggiore di quella dovuta al peso dell'acqua. La risultante delle due è senz'altro di intensità tale da sovrastare la sola pressione atmosferica che agisce sul cartoncino verso l'alto. E2: Occorrente: 1 tubo, 2 palloncini. Cosa succede: Si gonfiano due palloncini in modo che uno sia il doppio del l ’ al t r oes iat t acc anounoaunaest r emi t à el ’ al t r oal ’ al tra. Succederà inaspettatamente che il palloncino più gonfio si gonfia ancora di più a discapito di quello meno gonfio che si sgonfia ancora di più. Spiegazione: La causa di questo apparente anomalo comportamento dell'aria compressa nei palloncini é l'elasticità dei palloncini stessi, che è diversa nei due casi: nel palloncino piccolo è maggiore che nel palloncino grande (ciò é evidente pensando che si fa più fatica a gonfiare un palloncino all'inizio che quando é parzialmente gonfio). La pressione dell'aria interna ai palloncini deve uguagliare la pressione atmosferica esterna (uguale nei due casi) sommata alla pressione dovuta all'elasticità del palloncino. Ne consegue che la pressione nel palloncino piccolo é maggiore che nel palloncino grande. E’bene non essere frettolosi nelle conclusioni, e a non dubitare di una legge fisica solo perchè sembra in contrasto con l'esperienza: un'analisi più approfondita mostra infatti che l'aria si sposta correttamente dal contenitore a pressione maggiore al contenitore a pressione minore finchè si stabilisce l'uguaglianza tra le pressioni nei due contenitori. Esperimento semi-quantitativo Ligurgo e Giovinazzi Momento di una forza Definizione: Non saprei se sia luce o nebbia;ma per curiosità ho rispolverato il mio vecchio testo di meccanica, in cui i momenti di forza vengono così definiti: si definisce "momento di una forza" rispetto ad un punto P, il prodotto dell'intensità della forza per la distanza dal punto P della retta d'azione della forza stessa, dove appunto: M=F.b il punto P prende il nome di polo, mentre la sua distanza dalla retta d'azione di F cioè la normale condotta da P su tale retta si definisce braccio della forza rispetto a P. Il momento è indice di una tendenza alla rotazione da parte del corpo cui è applicata la forza, tale rotazione avviene intorno al punto P, e dipende quindi dalla posizione di esso rispetto alla forza. Convenzionalmente si attribuisce al momento il segno positivo se la rotazione avviene in senso orario e negativo nel caso opposto. Due momenti si equilibrano, e pertanto non producono rotazione alcuna,quando hanno eguale valore assoluto e segno opposto. Se si misurano le forze in Kg e le lunghezze in metri, il momento risulterà espresso in Kgm. Occorrente: 1 asta di ferro da50cm,un’ al t r ada60cm,unper noeunabas edi f er r o. Cosa succede: Sul l ’ as t ada50cm s onos t ati praticati dei fori ogni 5 cm e appendiamo tramite un gancetto il peso da un kg a 2u.a.l.(unità arbitrarie di lunghezza) di distanza dal perno e quello da 0,5 kg a 4u.a.l. Vediamo che si crea una situazione di perfetto equilibrio. Spiegazione: Si crea una situazione di equilibrio in quanto la somma dei momenti orari equivale alla somma dei momenti antiorari. Infatti: momenti antiorari: 1kgX2u.a.l.=2 momenti orari: 0,5kgX4u.a.l.=2