9 MAGGIO 1945 : CADONO I RETICOLATI SIAMO TORNATI Al

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9 MAGGIO 1945 : CADONO I RETICOLATI SIAMO TORNATI Al
Pagina 8 - LA PROVINCIA
CRONACHE DELLA CITTÀ
Domenica - 9 magg o 19(5
9 MAGGIO 1945 : CADONO I RETICOLATI
La Federazione Provinciale dei Reduci dalla prigionia celebra oggi il ventennale della fine dei campi d'internamento con
il commosso reverente pensiero a quelli che non sono più tornati a casa - Il ricordo di tutti i sacrifici nel nome della pace
L'8 moggio 1945 venivo firmato la resa incrndizionoto della Germania nazista II
giorno doDo la notino veniva appresa in tutti i « lager » ove stavano rinchiusi i prigionieri
di ogni Nozione. Per ricordare questo ventennale che ha gloriose testimonianze di puri
ardimenti e di obliati eroismi specie tra gli internati militari, la Federazione cremonese
dell'Associozione Nazionale Reduci dallo Prigionia ha predisposto alcune celebrazioni e fatto
affiggere a Cremona ed in ogni Comune dello provincia il seguente man.testo:
« Venti anni sono trascorsi dalla fine dei famigerati campi di sterminio creati dalla
barbarie nozista in oltraggio ad ogni sentimento di umanità.
« Noi, superstiti a tanti orrori, eleviamo anzitutto un memore ricordo ai fratelli che
in cuei campi lasciarono la vita fra torture morali e materiali di ogni genere Alla loro
imperitura memoria dedichiamo in austerità questa ventennale ricorrenza.
« Essi non videro la sosp.rata alba della liberta, ma per essa diedero la vita. A loro
sia la glorio e la riconoscenza della Patria risorta! A noi il dovere ed il diritte; di partecipare sempre più attivamente, quali forze sane e vive della Nazione, al consolidamento
delie istituzioni democratiche, alla difesa delle libertà costituzionali, olla creozione di una
società migliore in uno spinto di solidarietà fra i popoli perchè mai più abbiono a ripetersi
gli orrori della guerra. Questo ci impone il retaggio dei nostri caduti ed il ricordo delle
sofferenze da noi subite; questa lo nostra fermo volontà.
I RICORDI DI UN SUPERSTITE
LA MEDAGLIA D'ORO
Oggi tutti gli ex prigionieri di guerra ricordano il
drammatico periodo trascorso nei campi d'internamento. I n Kuropa. in Africa, in Asia nelle Americhe
persino in Australia. A t u t t i rivolgiamo un cordiale
saluto in questo ventennale della loro « liberazione ».
Ma ci sia consentito di rivolgere un particolare pensiero a quanti, nei « lager » nazisti, dovettero subire
le più atroci sofferenze e resistere alle pressioni d i
chi voleva trasformare l'internato militare in un soldato hitleriano. Al ricordo d i questi « I M I » dedichiamo questo semplice scritto che il reduce Alfonso
Tatonctti ci ha mandato; cosi, per ricordare gli indimenticabili giorni d i allora.
AL VALOR MILITARE
AMEDEO BORDONI
nella caserma
Paolirù ».
« Generale
pi fi mini rari sono i
suoi ideati e rea.iizati prògetti di palazzi e di ville a
Trista destino quell.i dei prigionieri di guerra' Soldati che hanno comad Addis Abeba »
Sottotenen'e di fanteria
< Viva la pace! Viva la fratellanza fra i popoli! ».
Fu capirono
battuto magari ti.spentamente in una giornata di fuoco e di sangue, ma
Cremona ed in altre localiie poi tenente) ne la guerra
alla fine sono stati circondati dal soverchiarne nemico e costretti ad ardell' 11° Reg 1915-18, Amedeo Bordoni vaI i - - u p o r e ed ammirazione
rendersi, vinti. Hanno dovuto cedere alla superiorità dei mezzi e del midesta la magnifica costrucombatte sui
gimcnto Gra- lorosamente
nerò Non c'era scampo. In essi — i superstiti — presi cosi prigionieri.
zione da lui progettata ed
fronti italiano e francese.
,i e spenta ogni fiamma, e scesa subito come un„ fredda ombra.
attuata del Santuario di San
natieri di Sa- Appartenente alla i n v i r a
Pancrazio a Pianezza in proTerza Armata del Carso.
••-.r.'-is di Torino, dove egli
voia - Abitò a nella battaglia p e r ia presa
e r i c o r d a i d a una lapide!
del monte Nad Bregom. nel
Ora sono li ammucchiati, senz'armi e senza volontà, come un gregge
Venti anni sono
trascorsi
Cremona do- 1917,
Trattasi di un'amrrurata co
veniva decorato della
n completa balia dei nemico Taluni, i più fieri ed indomabili, avrebbero
dal giorno che segnò la fine
sr nazione definita da un
rutenio la morte a questa onta.
ve ancora vi- Medaglia d'Argento al Va- giornale
del secondo conflitto
mon: « uscita dalia sua
lor Militare e pochi mesi
diale ormai passato alla stomente e daj suo cucre corre
vono i suoi dopo riportava ferita a quoun poema, che cantera a:
ria come la più grande trata 145 dell'Hermada
Vanno con i volti macilenti e scarni, le divise infangate e lacere.
familiari.
posteri nelle forme a n o
gedia che abbia
insanguinaCol Secondo Corpo d'ArSono come trasognati Gli echi del combait mento si ripercuotono in lorc
nicse dell'arte quei puro
mata Italiano sul fr
to l'umanità. Quel giorno tanid in quegli echi rivedono i morti compagni a mucchi distesi nel sangue.
senso religioso che domj-.o
francese, nella battaglia di
to atteso ci colse nella morA tutto sono docili ormai e pazienti sotto le baionette delle inflessibili
ir. vita ogni sua ispiraci-?
Bligny
del
luglio
1918.
gli
fu
sentinelle.
tificazione dei campi di priogni sua opera, ogni suo
conferita la Medaglia di
gionìa, lontani dalla Patria,
eroismo ».
Bronzo al Valor Militare;
gettati da un avverso
destinell'agosto
la
«
Croix
de
La Medaglia d Oro al VaEstate Caldo soffocante e sete, una terribile insoddisfatta sete nella
E' da pochi giorni che soluce in altra guerra. Afrino in ogni angolo del mondo
G u e r r e » francese, cor.
li" r MiUtare conferita ai calunga marcia dei prigionieri a piedi e poi nel viaggio interminabile in
no venuto a conoscenza esca
Orientale
Febbraio
la d'argento; ed alla b a r a Fu luce, quel giorno, nei
Elenco delle manifestazioni pubbliche indette dalla
pitano Amedeo Bordoni da
l'agoni piombati. Irresistibile sete e fame Dopo una tremenda odissea sersi un'altra
gemma agMarzo 1941 ».
glia dell'Aisne nel successiOggi sfavilla sul serico a»
Federazione prov. dell'Associazione Nazionale Reduci
cupi lager tedeschi: tu calod privazioni e sofferenze (qualcuno è liberalo dalla pietosa morte) arri
giunta al fulgido serto della
*
*
*
vo
ottobre,
un'altra
Medal u r r o drappo del Medafliedalla Prigionia in occasione della ricorrenza ventennale
re nel gelo dei campi di RusFalange di Eroi della nostra
vrtno al campo di prigionia circondato dal filo spinato, vigilato dalle guarglia
d'Argento
al
Valor
Mite dei Cremonesi meritanNato a .Senigallia (provindel 9 maggio 1945, (fine dei campi di prigionia):
T e r r a Cremonese : la diciandie.
Una citta dì baracche con torrette alte di legno per la vigilanza. Atsia, fu speranza fra i retilitare.
do dalla Patria la più aita
cia di Ancona! il 20 dicemnovesima, c h e è stata contorno vis. di gente curiosa che guarda la coioma passare (una donna
colati d'Africa. India. RodeA CREMA - Ore 9: adunata dei reduci del cremasco
*
*
»
onorificenza a! Valer M B
bre 1882 da Giuseppe e Sicessa
con
Decreto
del
5
piange)
Straniera
t
a
r
a
Sopra
un
cielo
grigio
indifferente.
sia. Australia
Quella povera
in piazza Vitt. Emanuele e partenza con autotare si e imposto all'anmamonetti Caterina. Amedeo
marzo
1943
al
capitano
delNel
1936
recatosi
ad
Adpullman p e r il r a d u n o interprovinciale d a Cafiammella di vita che ancora
razione ed alla gratitudine
Bordoni venne a Cremona
l
'
i
r
Reggimento
Granatieri
dis
Abeba
p
e
r
eseguire
al
ravaggio.
ilei suoi contempon-.e:
restava nei nostri corpi emanel 1890 dove la famiglia si
Savoia Amedeo Bordoni.
cune costruzioni commesseGli uomini ora stanno come uccelli in gabbia Di-mono in cuccette
G I I SEPPE C I GIN!
ciati da anni di prigionia, da
A ROBECCO D'OC.LIO - Ore 10: adunata delle autorità,
era trasferita seguendo il
con la seguente motivagli, fu sorpreso dalla dichia: per terra, alla meglio. Si nutrono di ciò che ricevono, brodaglia e pane
reduci, rappresentanze, scuole. Corteo e deposipadre ufficiale dei 2 Reggizione :
umiliazioni
di ogni
genere,
razione di guerra del 1940
nero. Cosi la fame ogni giorno aumenta, fa cadere a teira. Ma ogni prò
zione corona al m o n u m e n t o dei Caduti - Messa al
mento Bersaglieri e qui a
Richiamato, p e r effetto delàa torture morali che possotesta cade nel vuoto II nemico, talvolta, anche per un niente, offende e
« Assunto
volontariamencampo - Orazione commemorativa - Oratore: teCremona egli frequentò le
la mobilitazione generale in
minaccia i prigionieri Le sentinelle sono li pronte ad abbatterli al mi- te il coniando
no essere comprese solo da
di una comnente
col.
Cugini
Giuseppe,
mutilato
di
guerra
Africa
Occidentale, fu assescuole
elementari,
la
regia
nimo tentativo di fuga o di ribellione
ago pulite
chi le ha sofferte,
sembrò
pagnia di granatieri, duOre 13: rancio combattentistico.
gnato, col grado di capitascuola tecnica "Guido Granriaccendersi,
fiammeggiare,
rante trenta giorni di duno,
a
l
l
'
i
r
Reggimento
Gradi"
e
quindi
il
regio
istituto
A PIZZIGHETTONE - O r e 10.30: adunata autorità.
rissimi combattimenti
anialimentata
da un vento imtecnico (che allora e r a in- natieri di Savoia Trasferireduci, associazioni, scuole in piazza Mercato.
La fame! Lo spettro della fame e del freddo rigido invernale. Stomava ardite reazioni, tenaprovviso di speranza, di fede.
tosi col s u o Reggimento, a
titolato a "Leon Battista
Corteo al monumento dei Caduti - Messa al cammaco vuoto, membra gelate Giungono corrispondenze, pacchi di viveri a
ci
resistenze
Ferito
restam a r c e forzate, da Addis Ad'amore, di libertà.
Alberti"). Si laureò poi prespo - Orazione commemorativa - Oratori: cappeld'indumenti dai premurosi cari lontani. Ma c e chi (e non sono pochi) ta al suo posto
di dovere
beba a Cheren. qui parteciso il Politecnico di Torino
Intorno a noi non erano
lano militare di Piacenza; avv. Giovanni Tortini,
non riceve nulla come se non avesse nessuno e fosse solo al mondo
impegnandosi
imperterrito
p ò alla sanguinosa battaglia
ed in quelia città stabilì la
presidente provinciale Ass. Naz. Reduci Prigionia.
che rovine Rovine
materiae dispereto Questi fissa con supplichevole sguardo i compagni più forin cruenta
impari
lotta.
nel marzo del 1941 fino a
-^v:
sua residenza per esercitare
tunati. Lotta per i bisogni elementari della vita Affiorano spietati egoismi.
li e soprattutto
rovine moraColpito da schegge di graquando, p e r t r e volte grala
s
u
a
professione
di
archifurori per un pezzetto di pane. Le anime si mostrano qui a nudo come
li. Sapevamo la Patria invanata che yli spezzavano envemente ferito, fu trasportetto.
a< primordi dell'uomo.
trambe le gambe, nel motato all'Ospedale n. 18 delsa, divisa, umiliata. Non avedagli alComunque, per noi soprav- PO A o trasportati
A
Cremona
egli
però
si
mento
in
cui
la
situazioni
l'Asmara
dove, p e r sopragvamo notizie delle nostre faconfini
vissuti, l'alba del 9 maggio leati fino ai nostri
senti sempre legato intimaimponeva di non cedere un
giunta commozione cerebramiglie, non sapevamo
quanmente e vi ritornò sovente e
Come in un piccolo mondo si osservano, qui, i più diversi caratteri
1945. segnò la fine delle no- Altrove, in Africa, in India,
le, giunse in disperate conpalmo di terreno per dar
do avremmo rivisto il suolo
con lunghe permanenze p e r
dizioni.
stre sofferenze morali e ma- in Australia vi furono incon- umani, le virtù ed i vizi, le più diverse anime ed intelligenze. V e l'uomo
tempo ai superiori
coman
d'Italia, ma in quel giorno
incontrarsi coi familiari, padi di predisporre
a difesa
manifestazioni
di spirituale e l'uomo materiale, l'onesto e il disonesto il violento ed il
teriali. Quei tremendi
retico- tenibili
Sebbene n o n completarenti ed amici. Il padre, gela speranza fu più forte delarretrate,
rifiutalati percorsi da corrente ad gioia Là pur fra i disagi, le n'ite, il buono ed il cattivo, il loquace ed il silenzioso, il vano ed il pcsiziom
mente g u a n t o , dopo 4 mesi
nerale Giuseppe, comandan
to le V e l'uomo ingegnoso e d'iniziatica cne organizza, crea e costruil'avverso destino e guardam
va
di
allontanarsi
e
per
ote le sofferenze sce (fai nulla e colui che rimane inerte e non si muove senza lo stimolo
alta tensione, quelle vigilanti umiliazioni
di degenza, venne internato
te nel 1919 del Presidio Mimo fiduciosi l'avvenire
Qualte ore resisteva in posto
in u n c a m p o di concentratorrette da cui spuntavano le imposte dalla prigionia mili- pungente e la guida degli altri. Non solo, ma v e l'artista, v e lo scritlitare di Cremona aveva, al
malgrado
riportasse
una
cuno, in un campo al limite
mento dal quale fu. dopo
termine della sua lunga cartare, vi erano in massima tore, v'e il poeta Qualcuno, infatti, si isola, a volte, rome per un irrecanne
delle
mitragliatrici
tei za ferita alla testa, alidel deserto Nubiano, in ririera militare, eletta, a s u a pochi giorni lasciato libero
quei volti arcigni dei nostri dei carcerieri più umini dei frenabile bisogno di solitudine, e scrive, come di nascosto, su di un mentando
col
suo
stoico
dalie a u t o r i t à militari inglesposta ad un ufficiale austradimora definitiva, la n o s t r a
carcerieri,
scomparvero co- tedeschi In alcuni campi fu lacero foglietto di carta, qualcosa che vuol nascondere: scrive una poesia ci empio
epiche
reazioni
l i n i ttmote.
si c h e riconobbero, con u n
città. Anche dopo la m o r t e
liano che. rivolto ai prigiome nebbie al vento,
travolti persino issato il tricolore e e poi si scioglie in silenzioso pianto.
che consentivano
di orgagesto cavalleresco, il valore
dei genitori, le cui tombe
nieri italiani, disse: n Guerra
nizzare in tempo nuovi badalla nemesi storica che an- nella gioia della prossima lisfortunato di u n ufficiale
sono nel n o s t r o Cimitero
finita. Italia morta » scrisse
luardi
al
preponderante
bertà e della fine della guer
italiano c h e s t r e n u a m e n t e
cora una volta, ma più chia
cbn ago "Tre Vu,
civico, le visite a Cremona
Passano intanto le settimane i masi, le stagioni: sole e neve e
sulla parete della sgangheraagguerrito
avversario.
Solo
aveva contro di essi comdi Amedeo Bordoni e r a n o
ramente che in passato, in- ra — di cui anche i nemici vento e pioggia Rombi di tempeste. Passano nuvole ed uccelli nel cielo.
ta baracca: « L'Italia risorgea
realizzazione
de
ilo
scopo,
battuto.
frequenti p e r trovare i fasegnò agli uomini che nessu- del giorno prima erano stan- I prigionieri guardano e sognano di trasformarsi in quelle nuvole, in ejuepiopostosi
con indomabile
rà. Viva l'Italia ».
miliari qui ancora residenRientrato in Italia, riprena tirannide può sopravvive- chi — ri furono episodi di gli uccelli per evadere lontano dal campo. Evadere, fuggire. Questa idea fermezza,
cedeva
allo
spati,
u n a sorella suora nel
se la s u a professione di arQuesta la fede che animava re all'immancabile
divente a volte come una ossessione Ma come fare 1 Dove andare? L'invendetta fraternità
s.mo e quasi
dissanguato
Collegio della Beata Vergi
chitetto. Lavoratore instansidia si nasconde ovunque Tutto sembra nemico. Le sentinelle sono li
lutti i prigionieri italiani, do- I dei popoli oppressi, alla reaPoi giunse l'ora del ri!or
veniva trasportato
al pone ed un fratello, il generacabile, tormentato d a i popronte ad uccidere Qualcuno e vero, è riuscito a fuggire, ma un com- sto di medicazione.
JX) anni di sofferenze, in tutti zione della coscienza
Comanle Umberto, che dal dicem
umana no in Patria Isolati, a grup
stumi delle gravi ferite che
parino
e
caduto
fulminato
dalle
guardie
subito
cWpo
aver
varcato
il
campo
dante capace, ardito, vaioi campi sparsi per il mondo
bre 1939 fu colonnello copi. a tradotte intere
tornam
gli cagionavano lancinanti
violata nei suoi naturali di
mandante del 9 Reggimendolori c h e soltanto l a s u a
Riconquistare
la Patria, far- ritti.
mo ansiosi verso la terra ore Si ricordano le parole minacciose de' comandante del campo: non c'è loso, confermava le predapietà per chi cade. Necessario e rassegnarsi ancora, attendere con fede
ti virtù militari messe in
to Besaglieri che aveva sede
l'ago per' iniezioni j
volontà di eroico soldato
la risorgere dalle sue rovine
eravamo nati, verso
quella M giorno della liberazione.
Ricordiamo
quel
giorno
rendevano sopportabili, e d
veramenfe
più bella e più generosa di Esso ebbe manifestazioni di- terra la cui visione ci aver-a
ltll..M«.IHI.HIIIIIII.I
n|, ,,„,,.
intanto il male minava irriprima offrendole in sacro do
indolore j
verse secondo la Nazione che sorretto nei lunghi anni del I
mediabilmente il fisico, redimesno ogni lacrima versata, ogni ci deteneva
La liberazione, la liberezione! I l più bel giorno sognata dai prigioprigionieri.
In dolore Vi tornammo
perche' 3 volle affilato :
sistette al tavolo del lavorìi
patimento sofferto, ogni umi- molti campi della Germania, si, senza altra accoglienza j nieri: visioni di car; che riabbracciano piangendo di gota: Agli, spose,
sino a pochi giorni prima
fratelli, genito'i Visioni del proprio cielo, dei propri humi. delle proprie
che l abbraccio dei nostri ca
liazione
subita.
delia s u a m o r t e avvenuta
ove da diversi giorni giunge
terre
impareggiabil,
amate
Quando
verrà
quel
giorno
o
Dio
pietoso
Ona T o r i n o il 24 p u g n o 1958
alleato Ti, ma in fondo al nostro cuoQuanti furono gli italiani va l'eco del fronte
t*E>
lasciando u n grande rimdi avere pur nipotente'' L'avvenire e ignoto. I prigionieri vivono nell'attesa come fu
catturati prigionieri? Una ci- che si avvicinava, quella mat- re sapevamo
scelli nel fiume del tempo
pianto
di sé.
nell'avverso
destino,
compiu
tina
le
arcigne
/accie
delle
fra enorme. Furono 1.423.674
ALFONSO TATONETTI
Ufficiale colto, perspicace,
SS erano scomparse, le tor- to il nostro dovere Se qualcosi ripartiti: internati
mili
valorosissimo, a m m i r a t o dai
cosa
ci
manco
fu
la
fortuna.
!
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I I I I I I I U H M M i l l i H M M M I M M ,111 I M I
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,
: l'ayu d. f i d u c i a
tari in Germania 641.954. in rette deserte Che altro potè
OGGI
AL
POLITEAMA
suoi superiori, amato dai
non il valore
prigionie
:
perche (garantito
Inghilterra
e sue colonie rono fare i nostri
suoi ufficiali e soldati, dodal marchio
125 059 'di cui 188.808 cattura- ri se non rivolgere un mesto
liti col pensiero molto
alla 'in Patria comune per tutti
Oggi a venti anni dalli fi
tato di una vasta anima geIL
VICE
SEGRETARIO
DEL
P.LI.
ti m Africa), m America 125 pensiero alle tombe dei fra- ne (l-lla prigionia, con ani Pitrta ed alla famiglia: con i suoi figli a tutti garantisca
nerosa e buona, fu a tutti
in prigionia, mo sereno e puro, sema as- aioia perchè per noi soprav- niustma. liberta, pace Solo
esempio sublime di generomila 533. in Balcania 115.710. telli trucidati
APRIRÀ' LA CAMPAGNA ELETTORALE so
leggendario coraggio adam Francia e sue colonie raccogliere i propri stracci e surde discriminazioni
osi : nostri morti troverannoi ri vissuti segnò la fine di tortu
m a n t i n o e di altissimo senverso sud. ver- cordiamo
67 916. in Svizzera 26.362. in incamminarsi
quel giorno con re morali e materiali ed il no riposo nel cielo dei mar
Oggi alle ore 10.30. al Politeama Verdi, l o n . avv. Alberto Fenoli, vice
so del dovere Nella vita ciRussia 21 140 Purtroppo non so la Patria lontana''
tiri e noi i soprarvissuti. non segretario generale del 1*11 aprirà la campagna elettorale.
commozione e con gioia, con ritorno alla libertà
vile i nella quale fu cittadiquotila.
La
figura
del
parlamentare
liberale
e
assai
nota
per
il
passato
cotutti erano ancora vivi nel
irremo sofferto
invano
Questa fu l'odissea eli mol- commozione
perchè ad esso
Ed il roto che oggi es;>ri
no esemplare i aveva eserciraggioso netl.-i lotta contro la tirannide e per la costruttiva dell'azione
giorno della liberazione. Nei ti che raggiunsero a piedi il e indissolubilmente
unito il miamo è ancora quello che 'Prof. MARIO MAGLIONI
tato, con grande intelletto e
NELLE SOLE FARMACIE
parlamentare Lon. Fenoli si e già fatto apprezzare per le sue qualità
soli lager tedeschi ne erano Brennero: altri furono rac- ricordo dei fratelli che te
squisito senso artistico e
: sorresse negli anni della >
d> oratore politico anche in Cremona dove è intervenuto più volte nelle
al orezzo di 1.220
s e c r e t a n o provinciale
morti 24328
tecnico, la professione d i
colti
dalle
tradotte
della demmo morire fra i retici)
prigionìa
sia la nuova Ita
passate consultazioni elettorali.
As».
Reduci Priuionia
architetto.
« **
VENTANNI DOPO
LE CERIMONIE
a Cremo, Robecco
e Pizzighettone
ìiSitfdoéoie/
DIARIO POLITICO
£ÙK
»»v» < +a t » t e < s,s/»s,a,»»a / »sy%»«y»a,aya^»« > s,»« < s^
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