madeleine sogna - Transeuropa Edizioni
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madeleine sogna - Transeuropa Edizioni
madeleine sogna di eugenio raspi Madeleine sogna. Sogna la sua stanza, il letto, l’armadio in noce, la sedia su cui è poggiato l’abito blu con il fiocco bianco sul davanti e la porta, aperta a metà, che interrompe il ripetersi del disegno della carta da parati. Al di là del trapezio di luce stampato sulla soglia, sogna i quadri appesi nel corridoio: un vaso di margherite e un paesaggio di campagna in cui una figura in rosso, a cavallo, sbuca dal bosco. Anche i quadri interrompono il ripetersi delle decorazioni, appiccicate alla parete in fogli larghi due braccia. Sogna, Madeleine, i piedi scalzi sul legno, di raggiungere l’ingresso di casa, aperto di un palmo. Sogna di attraversarlo e di sbirciare all’infuori: i suoi occhi osservano nubi di prugna e una terra color tramonto; la strada argentea, piatta e sinuosa, come bava di lumaca s’allontana in una direzione che pare improbabile, ma solo a chi non l’ha già percorsa. Scompare oltre lo sperone, dove la pietra calcarea spaccata con la forza delle braccia fa spazio al sentiero, largo quanto un carretto. Madeleine sogna – cammina – sul fianco roccioso stando attenta a non guardare in basso, verso il precipizio. Un passo dietro l’altro, sogna di arrivare fino in paese. Tutti, guardandola, abbandonano ogni gesto, ammutolendosi. I bambini si fanno seri, sollevano un braccio, il dito a mostrare un punto comune. 28 Più avanti, lì dove indicato, c’è la sua casa di un tempo, quando Madeleine era sempre sveglia e non aveva sogni. Perché un tempo non dormiva mai. Così, resta sull’uscio, in attesa che svegliandosi possa tornare. Finché non attraversa l’uscio. Le piante dei piedi scivolano sul pavimento di quercia. Madeleine sogna il corridoio e i quadri, e la carta da parati a righe e fiori. Oltrepassa il riflesso di luce che proviene dalla camera. C’è il letto e la sedia, l’armadio alto fino al soffitto con al centro lo specchio. Osserva, Madeleine, la sua figura riflessa. E si vede bella come non mai, nel suo abito blu, con il fiocco bianco sul davanti. 29