Due calendari tra impegno e arte

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Due calendari tra impegno e arte
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Due calendari tra impegno e arte
Spesso le parole da sole non portano a grandi risultati. Devono essere accompagnati dai gesti
e se, poi, ogni azione ha anche un volto, un nome, due occhi ed un anima, il rumore che si
leverà non lascerà posto all’indifferenza. E’ iniziato tutto un anno e mezzo fa e da allora Il
movimento “Addiopizzo” di strada ne ha fatta tanta. E’ un continuo crescere insieme per non
morire nel silenzio. Quello che sembrava un ammonito “Un intero popolo che paga il pizzo è un
popolo senza dignità” destinato a restare appeso nei muri della città, è diventato oggi una realtà
viva e sempre più attiva.
E’ il coraggio la parola d’ordine e di coraggio i tanti commercianti e le tante aziende, il cui
numero cresce quotidianamente, che hanno scelto di opporsi e dire no al racket delle estorsioni
mafiose ne hanno avuto tanta. Così come di coraggio non sono mancati e non mancano tutti
quei consumatori che hanno aderito e aderiranno alla campagna “Consumo critico Addiopizzo –
Contro il racket cambia consumi”, un invito a sostenere le attività che hanno detto no alla tassa
mafiosa. Oggi, alle parole ed ai gesti si affiancano anche i volti di chi ha trovato la forza per
vivere libero. E’ stato realizzato, infatti, un calendario da tavolo “Calendue2007” ideato e creato
dalla galleria Affiche in collaborazione con il comitato Addiopizzo.
La particolarità? A riempire il calendario non sono belle donne nude o casalinghe in versione
sexy ma quarantasette commercianti “pizzo – free” inseriti nella lista del comitato Addiopizzo.
Ventiquattro pagine con la copertina in cartoncino che ritraggono i commercianti in pose
ironiche e divertenti, intenti a lanciare un chiaro messaggio: “Io non ho paura”.
«E’ un mettersi in prima linea sdrammatizzando – dice Daniela Giangrasso della galleria Affiche
– Noi siamo in prima linea e non lo facciamo per sentirci degli eroi ma perché siamo persone
normali. Oggi – continua – Non c’è più la normalità. Normale è potere aprire liberamente un
negozio. Ecco, noi siamo normali e vogliamo continuare ad esserlo. Non sono normali quelli
che pagano il pizzo. Lo siamo noi che non lo paghiamo!» Obiettivo del calendario quindi è dare
visibilità ad un grido di ribellione che si fa sempre più forte. Le foto sono opera di Gero Cordaro,
Alessandra di Giugno, Dino Giglio, Ettore Magno, Gianni Nastasi, Stefania Romano e Riccardo
Scibetta.
Curato graficamente da Fausto Pristina, il calendario è stato presentato giovedì scorso 14
dicembre alla galleria Affiche (Piazza San Carlo, 3) e sarà disponibile presso i locali della
galleria con un contributo di dieci euro e presso i banchetti organizzati dal comitato. All’interno
della galleria Affiche, inoltre, sarà possibile assistere alla mostra delle foto inserite nel
calendario che resterà aperta fino al 6 gennaio 2007, tutti i giorni, festivi esclusi dalle 9.30 alle
13 e dalle 16 alle 19.30. «Noi siamo qui e qui vogliamo restare – conclude Daniela – La
differenza tra noi e loro è che noi la faccia la possiamo mostrare!». Non saranno volti da cinema
o da prima copertina, non saranno eroi ma di certo sono uomini e donne che la dignità non la
vogliono perdere perché sanno che solo così si può vivere veramente liberi e senza paura. Per
informazioni: www.addiopizzo.org.
Dall'impegno del Comitato Addiopizzo alle foto artistiche di Enzo Sellerio per il calendario 2007
della Fondazione Banco di Sicilia, con dodici scatti in bianco e nero di Palazzo Branciforte per
salutare il nuovo anno. Le foto al Monte dei Pegni di Santa Rosalia raccontano un luogo
suggestivo, ricco di storia, con le sue scaffalature lignee, le scale interne, i ballatoi e gli spazi
per custodire gli oggetti lasciati in pegno dai palermitani. L’obiettivo di Sellerio cattura
l’apparente staticità dei luoghi più rappresentativi dell’edificio. Scaffali ormai vuoti,
testimonianza di un recente passato, ma che danno il segno dello scorrere incessante del
tempo, in un presente di riflessi solari che si insinuano dalle finestre, regalando immagini in cui
pare che l’ombra e la luce danzino insieme per regalare effetti di sicura suggestione.
«Questo calendario – ha sottolineato durante la conferenza stampa di presentazione il
presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi – è di grande interesse per due
ragioni: da un lato, perché valorizza una competenza artistica importantissima che abbiamo in
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Sicilia che è quella di Enzo Sellerio, rendendo omaggio a questa genialità, e dall’altro, perché
fissa, in un momento particolare, le immagini di un pezzo di storia della città di Palermo alla
vigilia del suo restauro».
val.cuc.
da.s.
(18/12/2006)
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