Looking Into You

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Looking Into You
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Paolo Fresu Quintet
SONGWRITER
AFRICAN FOLK
JAZZ
¡30!
Il quintetto di PAOLO FRESU nasce nel 1984 per volontà di Paolo Fresu e
Roberto Cipelli e oggi fa a pieno diritto parte della storia del moderno jazz
italiano, festeggiando - con la stessa originale formazione - i trent'anni di
vita, cosa assai rara nell'intera storia della musica afroamericana. Dopo
decine di registrazioni e centinaia di concerti in tutto il mondo, con “¡30!” si
raggiunge la perfezione. Ogni brano (tutti originali scritti da tutti i membri del
quintetto), ogni assolo, ogni singola nota cade nel posto giusto che è quello
in cui l’arte incontra l’anima.
Paolo Fresu
tromba, filicorno,
multieffetti, claps
Tino Tracanna
sax tenore e soprano
paperella
Roberto Cipelli
pianoforte Fazioli e
Fender Rhodes, tastiera
Attilio Zanchi
contrabbasso
Ettore Fioravanti
batteria e pecussioni
Toumani & Sidiki Diabaté
Toumani & Sidiki
La tradizione della famiglia Diabaté narra di ben 71 generazioni di eccellenti suonatori di kora, l’arpa a 21
corde della tradizione dell’Africa occidentale. Il primo di loro ad incidere un disco fu Sidiki, nel 1970. Lo
seguì il figlio Toumani nel 1987, e da allora i Diabaté si sono distinti come i migliori suonatori di kora di tutto
il mondo, oltre che come musicisti autenticamente talentuosi e innovativi, che hanno composto, registrato e
suonato live con decine di grandi nomi della musica, da Björk a Damon Albarn, da Taj Mahal ad Ali Farka
Toure (collaborazione premiata con un Grammy per Best Traditional World Music Album). “Toumani & Sidiki”
testimonia in modo affascinante l’armonia degli opposti: padre e figlio, passato e futuro, forza ed equilibrio
- attraverso il loro strumento, la kora, dalle sonorità quiete ma suonata dai Diabaté con verve, vivacia,
swing, eccitazione. Le collaborazioni padre-figlio sono abbastanza rare, ma il legame tra Toumani e Sidiki
Diabaté è speciale - la lunga discendenza griot che condividono, da custodi della tradizione orale del popolo
Mandé, li rende esecutori straordinari di un genere di musica strumentale che non finisce mai di incantare.
Looking Into You:
A Tribute to Jackson Browne
Certamente fra i cantautori statunitensi più influenti, Jackson Browne ha scolpito, in 40 anni di
attività una carriera di successi, talento indiscutibile e impegno civile schietto - riscuotendo
consenso popolare e favore di critica ancora oggi . "Looking into You" raccoglie in un doppio cd
un notevole tributo alla sua musica e alla sua poetica, da parte di una nutrita schiera di musicisti,
alcuni più giovani, altri di lunga esperienza e di lunga fama: Ben Harper, Don Henley con i Blind
Pilot, Lyle Lovett, Keb’ Mo’, Bonnie Raitt, Bruce Springsteen & Patti Scialfa, Indigo Girls, Jimmy
Lafave, Lucinda Williams e molti altri. Questa schiera di talenti ci offre 23 brani, scelti tra hits e
canzoni meno note, che riconoscono e valorizzano l'influenza e la caratura di una vera autorità
della musica cantautorale.
Dave Douglas Quintet
Time Travel
JAZZ
TI
MUSICIS
Torna a far parte della grande famiglia IRD una delle personalità di spicco
del jazz contemporaneo. Per la sua etichetta Greenleaf Music, Dave Douglas
pubblica Time Travel, nuova tappa di un lungo viaggio musicale che ha via
via portato il trombettista a contatto con stili diversi. In Time Travel troviamo
il Dave Douglas più legato alla tradizione del jazz, in ottima compagnia del
sassofonista Jon Irabagon, del pianista Matt Mitchell, della contrabbassista
Linda Oh e del batterista Rudy Royston. Segnaliamo inoltre che sabato 22
marzo Dave Douglas sarà ospite al Teatro Donizetti del festival “Bergamo
Jazz 2014” per uno straordinario incontro con il collega trombettista TOM
HARRELL, altro grande artista distribuito da IRD.
TI
MUSICIS
Dave Douglas
tromba
Jon Irabagon
sax tenore
Matt Mitchell
pianoforte
Linda Oh
contrabbasso
Rudy Royston
batteria
ROCK - BLUES
JAZZ - SWING
JAZZ - FUSION
I TA L I A N F O L K
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Michele Gazich
Una Storia di Mare e di Sangue
Dalla sua etichetta autoprodotta, presentiamo il nuovo lavoro del
cantante, violinista, storyteller bresciano è, probabilmente, il suo
capolavoro. Un disco che racconta la storia del nucleo famigliare di
Gazich, dei suoi avi. Una storia tribolata della sua famiglia d'origine, in un
arco di tempo che va dal 1870 al 2005. Folk acustico universale, perchè
incrocia oriente ed occidente, mostrando tratti veneti, slavi, americani,
propri dei luoghi dove i suoi protagonisti hanno vissuto alla ricerca di una
vita meno dura. Un concept album tutto da scoprire, ricco di pathos, di
umanità.
John McLaughlin
and the 4th Dimension
The Boston Record
Registrazione del live del 22 Giugno 2013 al noto Berklee College of Music
di Boston, McLaughlin ha deciso di catturare questo momento speciale:
atmosfera unica, pubblico preparato e che gradisce. Il chitarrista è
accompagnato dai 4th Dimension: Gary Husband alle tastiere alla batteria,
Etienne Mbappe al basso, e Ranjit Baroton alla batteria. Nella tracklist
spicca, tra le altre, una rivisitazione di “You Know, You Know” della
Mahavishnu Orchestra.
ST
TRACKLI
Una storia di mare e di
sangue
Il mare oltre il giardino
Oci bei, oci de bissa
Preghiera de la zente
zaratina
Un sogno americano
Finisterre
Il valzer dei trent’anni
Venezia 1948
Perché non siamo rimasti a
bere il latte sotto gli ulivi?
La casa nella neve
TI
MUSICIS
John McLaughlin
chitarra
Gary Husband
tastiere e batteria
Donald Edwards
batteria
Etienne Mbappe
basso
Ranjit Barot
batteria
Buck Pizzarelli trio feat Ed Laub
Three For All
l sound di Bucky Pizzarelli riassume i suoi settant’anni di carriera (e non accenna a fermarsi!).
Senza sacrificare la propria voce, Bucky onora benevolmente i suoi antenati musicali e i suoi
contemporanei, così come ‘i nuovi ragazzi’, inclusi i suoi. Con l'eccezione della title track, tutti i
brani sono dei veri standard di genere. “Three for All” è un gran album di jazz che suona come
un album - una serie organica e coerente di performances - costruito artigianalmente ma
traboccante di swing. Il disco fa parte della serie Binaural+ di Chesky Records, che cattura la
complessità e la profondità del sound del trio, e ricrea la meraviglia di questa performance live
ad ogni ascolto.
Kim Simmonds and Savoy Brown
Goin’ To The Delta
Diamo il bentornato tra le label distribuite l’etichetta tedesca RUF Records, di cui segnaliamo il rientro
in stock di tutto il catalogo e ripartiamo subito alla grande. Kim Simmonds & Savoy Brown continuano
a scrivere un pezzo di storia del blues: a quasi 50 anni dagli esordi della band, Simmonds e i suoi
veleggiano con il vento in poppa, forti di un amore per il blues americano che non sembra conoscere
requie e di una concezione della musica che ha permesso alla band di evolversi durante il corso degli
anni. “Goin' To The Delta”, ci offre 12 brani che sono autentiche lettere d’amore al blues americano.
Il contributo di Pat DeSalvo (basso) e Garnet Grimm (batteria) mostra la statura di questi ottimi
musicisti, il cui amore per il blues rasenta la devozione. Ma anche i testi di Kim Simmonds fanno la
differenza, da grande cronista delle relazioni umane quale è sempre stato, e in questo album non è
da meno.
SONGWRITER
SONGWRITER
SONGWRITER
SONGWRITER
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John Gorka
Bright Side of Down
Ritorno di John Gorka a distanza di quattro anni dall’ultimo disco per il songwriter, considerato uno dei
maggiori talenti della musica folk contemporanea. Il disco conta 12 brani, 11 originali e una cover di "She's
That Kind of Mystery" di Bill Morrissey, e vede la partecipazione dei colleghi Red House Eliza Gilkyson e
Claudia Schmidt, e di un cast di grandi musicisti: Jeff Victor (tastiere), JT Bates (batteria), Enrique Toussaint
(basso elettrico), mentre la produzione è stata affidata a Rob Genedak. In "Bright Side of Down" Gorka
offre un ascolto completo, con arrangiamenti costruiti attorno a voce e chitarra, e brani variegati per
genere, tempo e feeling, sempre mantenendo quelle sonorità tipiche che lo contraddistinguono e che gli
hanno fatto conquistare uno zoccolo duro di fans, che ama la scintilla umana e la verve del cantautore.
"Bright Side of Down" è una ricca esperienza di ascolto, un album in cui sentire qualcosa di nuovo ogni
volta. E’ personale e universale al tempo stesso, una qualità che è diventata la firma di Gorka.
Ray Bonneville
Easy Gone
Splendida nuova uscita del cantautore e chitarrista canadese Ray
Bonneville, autentico mashup di funk, blues e storytelling, che gli
assicura un posto al sole fra i più interessanti artisti del genere
Americana del panorama odierno. Il suo album precedente "Bad
Man’s Blood "è stato un vero successo nelle radio blues e folk e
questo nuovo album, splendidamente prodotto, alza ulteriormente
l’asticella. La voce grintosa di Ray, la sua chitarra ridotta all’osso,
sono accompagnate dal bassista Gurf Morlix, dal chitarrista Will
Sexton, dal batterista Geoff Arsenault e dalla cantante e college Red
House Eliza Gilkyson.
ST
TRACKLI
Who Do Call the Shots
Shake Off My Blues
Where Has My Easy Gone
Love is Wicked
When I Get To New York
Lone Freighter's Wail
So Lonesome I Could Cry
South Little One
Mile Marker 41
Two Bends In the Road
Eliza Gilkyson
The Nocturne Diaries
Ritorna dopo tre anni Eliza Gilkyson, già nominata ai Grammy e membro della Austin Music Hall of
Fame, sulla scena da più di 40 anni e già leggenda della musica folk, le cui canzoni fanno ormai parte
del repertorio tradizionale. “The Nocturne Diaries” è il suo nuovo album, registrato ad Austin insieme
al figlio Cisco Ryder, e secondo la Gilkyson stessa è “un'opera contemplativa inquieta, ispirata dalle
forze convergenti delle mie più grandi speranze e delle paure più oscure”. Le canzoni spaziano dal
roots rock al folk classico “Fast Freight" del padre Terry Gilkyson. Le tematiche sociali e politiche non
mancano, così come riflessioni sulla mortalità, lo stato del mondo, la condizione dell’ umanità, i
fallimenti e i successi di ognuno, la forza e la paura, che fanno di Eliza Gilkyson la meravigliosa
cantautrice che è, e di “The Nocturne Diaries” un album musicalmente ricco e che fa pensare.
Claudia Schmidt
New Whirled Order
“New Whirled Order” segna il ritorno di Claudia Schmidt su etichetta Red
House, per il suo primo album in studio dopo 14 anni. Supportata dal
chitarrista jazz Dean Magraw e da un ensemble di grandi musicisti, l’album
è zeppo di brani straordinari, esaltati dalla stupenda voce multi-ottave della
Schmidt, che riesce a fondere il linguaggio jazz e folk in maniera
straordinaria in un genere tutto suo, ricordando Nina Simone. Nell’album la
Schmidt suona anche la chitarra a 12 corde e il dulcimer, regalando un
sound pregiato a questo album bello e ben prodotto. I testi segnano la
rinascita creativa e spirituale dell’artista, nel segno di un’ispirazione tratta
dalle poesie di Michael Leunig dedicate all’amore.
ST
TRACKLI
Already
Sea of Forgiveness
Nothing
Dawn Star
Coward in the Face of Love
Longing
The Likes of You
My Defenses Are Down
Strong Woman Has a Bad
Day Polka
Out Here
Sometime Ago
Jane's Gone
Jane's a-Round
Tracklist:
I Refuse To Lose
Purposely
Gonna Let Go
Crime Scene
Keep Pushin
Suspicion
Hell
Hero
High Minded
Sorry
Blame Game
Come Wit Me
Debutto su Alligator del cantautore e chitarrista
del Mississippi Jarekus Singleton,
con un album di gran potenza, grande musica,
grande voce e tanto blues.
“Refuse to Lose” è ricco di brani sorprendenti e originali
che vanno dal funky più feroce ai lenti più sensuali
conditi dai riff sanguigni di Jarekus e dalle sue canzoni
ricche di storie schiette, riferimenti pop
e colpi di scena musicali.
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Massimo Barbiero
& Marta Ravaglia
JAZZ
Gabbia
Echi di voce e strumenti, sgocciolii e tonfi. Parole e fonemi che percuotono facendosi pieghe, asole,
cuciture di suoni. Evoca, questa “Gabbia”, la costrizione e la libertà degli uomini. Imbriglia, eppure
spezza catene e lacci, con un linguaggio nostro, moderno, che sa raccontare seducendo. Massimo
Barbiero e Marta Raviglia immettono, in questa loro profondità musicale, quella gentilezza che
rabbrividisce e compiace. Nel ‘500 di ieri, nel Novecento appena passato e nel XXI secolo che stiamo
vivendo, l’arte dei due musicisti si pone come linea di demarcazione di angelica bellezza. Con una
musica che fissa il passato negli occhi, per dargli sguardi nuovi. Lontana da qualsivoglia definizione.
Luigi Ruberti
JAZZ
Mediterraneo
Maria Pia De Vito, napoletana come lo è Luigi Ruberti, dice che “fare jazz è aprire cornici, mutare forme,
approfondire e variare” tutto ciò che dà forma e sostanza ad un brano. E’ per questo che un jazzista non
può essere solo un esecutore ma anche un segugio. Annusa le tracce, ragiona sull’istinto e ciò che lascia
dietro sé è un aroma caratteristico di musica nuova. Ruberti, che della napoletanità ne fa una scuola in
questa sua quarta prova discografica condensa le precedenti esperienze di “Mosaico”, “Sud a Levante”
e “Dedicated to Bill Evans” in una celebrazione del buonumore e del raffinato mestiere dell’inventore.
Senza concedere troppo, per personale predisposizione musicale, agli ammiccamenti latini più facili e
commerciali. E’ questo il jazz che “diverte e intrattiene” di cui parla il contrabbassista. Arrangiamento,
struttura, canto e cadenza divengono gli elementi sui quali costruire una scaletta trascinante di colori,
sprint solistici, improvvisazioni a rotta di collo ed eleganza d’altri tempi.
Pino Russo
JAZZ
Novecento
Per alcuni la semplicità è una conquista. Per altri una vocazione. Per altri ancora - come nel caso di Pino
Russo - un processo evolutivo. Nell’arco dell’apprendimento di un artista, solitamente, all’acquisizione
di stili e tecniche segue la maturazione espressiva e la saggezza che conduce alla personalizzazione
del proprio linguaggio. È qui, al limite estremo e ultimo dell’essere lettore delle proprie opere e di
quelle degli altri, che Pino Russo si può dire musicista completo. Perché pone, fra gli obiettivi prioritari
del proprio lavoro, il decifrare ciò che è complesso, articolato e annodato attraverso una comunicazione sensoriale che permette a chiunque di elaborare una propria visione della musica. Un compositore,
o un interprete, non ha l’obbligo di assecondare il pubblico ma il dovere di spiegare - suonando - le
ragioni delle sue scelte e perché le ritiene così importanti per l’arricchimento proprio e degli altri. Pino
Russo ha raggiunto la propria semplicità attraverso un atto seduttivo che lega il forte carattere
dell’esecutore all’esemplare autenticità dell’improvvisazione.
Barbiero - Cojaniz
JAZZ
Danza Pagana
La prima immediata riflessione ascoltando l'album è a quanto si perda senza il contributo visivo, senza cioè la
performance danzata di Giulia Ceolin, parte integrante di questa registrazione live che mantiene comunque una
invidiabile coerenza espressiva ed una godibilità fresca ed istantanea anche se ci si "limita" alla parte musicale.
I 48 minuti circa di Danza Pagana trascorrono veloci, tanto che viene naturale pigiare e ripigiare il tasto play alla
ricerca di ogni essenza e di ogni fragranza rilasciata dal duo. E’ difficile immaginare ad esempio che la lirica e
sognante Improvisation sia una composizione estemporanea, non studiata e levigata con cura, tanto è perfetta
nella parte melodica ed armonica. La confluenza in Nausicaa è emozionante, nemmeno si trattasse di un
passaggio a lungo elaborato e calibrato a tavolino. Le percussioni di Barbiero, melodiche, a volte cantabili,
dialoganti ed essenziali, si intersecano alla perfezione con la espressività rarefatta e concreta del pianista
friuliano. Un vero duo naturale dalle notevoli possibilità. La musica passa con facilità dalle atmosfere più
sperimentali a quelle apertamente liriche, dando l'impressione all'ascoltatore di un corpo unico
abbondantemente preparato anche quando invece i titoli esplicitano la felice improvvisazione del momento.
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T.R.E. + Stefano Battaglia
JAZZ
horo
Horo è il nuovo album (doppio CD) di Alessandro Giachero (pianoforte, piano preparato), Stefano Risso
(contrabbasso) e Marco Zanoli (batteria), ovvero T.R.E., formazione che frequenta abitualmente i territori
del jazz contemporaneo più avventuroso. Per Horo il trio si è a allargato a un musicista importante come
Stefano Battaglia, dando così vita a un singolare quartetto con due pianisti. “Da tempo pensavamo di
realizzare un lavoro aggiungendo un elemento al trio, sorpassando la scelta dell’ospite, a volte abusata e,
a nostro avviso, non sempre appropriata ed esteticamente centrata. L’idea è stata quella di raddoppiare
uno strumento del trio”, si legge nelle note di copertina. “La scelta del quarto elemento è ricaduta
unanimemente su Stefano Battaglia, musicista al quale ognuno di noi, per motivi differenti, è riconoscente
e che consideriamo, esteticamente e stilisticamente, affine alla poetica della nostra musica”. Una poetica
che combina rigore delle forme e la più immaginifica improvvisazione.
Kekko Fornarelli trio
JAZZ
Outrush
Kekko Fornarelli, artista che sta disegnando una parabola nuova della musica made in Italy. Un mix
sorprendente di minimalismo tipicamente nordeuropeo e lirismo mediterraneo. Potenza compositiva,
arrangiamenti curatissimi, acustica di registrazione d’eccellenza, interplay e intensità espressiva. A quasi
tre anni di distanza da Room of mirrors (2011), ecco Outrush, il nuovo lavoro di Kekko Fornarelli. Forte
del tour che in due anni lo ha portato a girare più di venticinque paesi tra Australia, Asia e tutta Europa,
delle entusiastiche recensioni da parte di istituzioni del settore quali il The Guardian e il Financial Times,
nonché delle migliaia tra copie vendute e download in tutto il mondo, Kekko Fornarelli torna a casa con
questo nuovo lavoro: “Outrush”. La fuga all’interno del suo mondo. Complessità che arriva in maniera
semplice, per colpire il pubblico al cuore, allo stomaco, prima che alla mente. Intesa alchemica di un trio
che porta il jazz oltre i suoi confini. Un'idea di musica quasi universale, da vivere e percepire a tutto tondo.
Pepe Ragonese
JAZZ
Sweet Soul Mood
L'idea artistica che sottende “sweet soul mood” viaggia attraverso
mondi sonori che si sono sempre contaminati tra loro nel tempo. In
questa operazione Pepe Ragonese, che firma tutte le composizioni, non
è solo: si avvale dell’aiuto, dell'energia e dell'amore degli amici e
straordinari musicisti presenti, che hanno sempre avuto, al centro della
loro visione artistica, la ricercatezza sonora e l’attenzione per ogni
dettaglio. Il risultato è un disco eterogeneo e al tempo stesso vario: dalla
ballad jazz al brano soul e funk o blues attraversando epoche e stili qui
rirproposti con freschezza e nuova vitalità. Un disco mirabile per
espressività e di grande impatto per la dimensione groovy che si alterna
ai momenti di estrema eleganza e raffinatezza.
TI
MUSICIS
Pepe Ragonese
trumpet
Alberto Gurrisi
hammond B3, Synth bass
Alessandro Minetto
drums
Pancho Ragonese
wurlitzer, synth
Heggy Vezzano - el, guitar
Alessandro Usai
el, guitar
Sergio Cocchi - vocals
Massimiliano Ionata - sax
Fabio Giachino trio
JAZZ
Jumble Up
Fabio Giachino, da molti considerato come uno dei più grandi talenti apparsi sulla scena negli
ultimissimi anni. In poco tempo si è conquistato la fama di eccellente pianista e ottimo compositore. Il suo trio sembra un perfetto manifesto della scena jazz contemporanea: Il titolo del disco,
“Jumbe up”, letteralmente significa “mettere a soqquadro”, sta ad indicare la volontà di uscire
dagli schemi pur rimanendo ancorati alla tradizione afroamericana. Tutti i component del trio
hanno fatto studi accademici (conservatorio), amano il rock ed il pop e suonano jazz
proponendo standard e tradizione americana in generale ma allo stesso tempo inserendo
elementi come R&B, hip hop e altre sonorità più urbane senza perdere di vista il groove e il
senso dello swing, anzi mantenendoli come tracce principali .
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Michele Franzini in trio
JAZZ
Un Lettore Distratto
Michele Franzini ritorna, in veste di leader, alla classica formula del trio pianistico, con un nuovo progetto che si
avvale ora della preziosa collaborazione di una sezione ritmica affiatatissima e ormai molto richiesta, composta
da Alex Orciari al contrabbasso e da Roberto Paglieri alla batteria. Anche questa volta, fulcro del lavoro sono le
nuove composizioni originali del pianista, a volte sottilmente complesse, ma invitanti all'ascolto perché sempre
ricche di diverse atmosfere e sfumature, essendo strutturate in funzione dello sviluppo naturale di
improvvisazioni che vedano un dialogo reale tra i musicisti. Al lavoro su materiale originale si affianca come
sempre, qualche incursione nel mondo dei tanto amati "standard", con interpretazioni personali e profonde. Pur
nel solco della grande tradizione jazzistica, della quale non viene mai persa la matrice, la musica del trio si apre
alle molteplici suggestioni del mondo contemporaneo, musicale e non solo, "come in una lettura distratta" dal
flusso dei propri pensieri o dal mutare di un paesaggio in continuo movimento.
Orchestra da Tre Soldi
JAZZ
Volume II
Una sintesi davvero straordinaria, il settetto di estrazione classica, riesce in una operazione
apparentemente impossibile di superamento dei generi, accostando atmosfere sudamericane,
folklore mitteleuropeo, sonorità popolari, minimalismo e un linguaggio elettivamente jazz. Il tutto con
una classe sopraffina, eleganza e una buona dose di autoironia. Questo nuovo lavoro (Volume II)
presenta brani originali e rivisitazioni di autori come Kurt Weill - al quale si lega l’assonanza propria
al nome dell’Orchestra - Heitor Villa Lobos o il catalano Xavier Montsalvatge. L’organico attivo è attivo
dal 2002 ed ha partecipato ad alcune tra le principali rassegne musicali nazionali e internazionali. Il
primo CD dell’Orchestra (“Orchestra da Tre Soldi” del 2007) è stato nominato Miglior Disco del 2008
nella classifica Best Jazz della rivista specializzata Jazz Magazine.
Inside Jazz Quartet
JAZZ
Portraits
Tino Tracanna (sax tenore e soprano), Massimo Colombo (pianoforte e Fender Rhodes), Attilio Zanchi
(contrabbasso) e Tommaso Bradascio (batteria), tutti musicisti dalla vasta esperienza, costituiscono l’Inside
Jazz Quartet, protagonista di Portraits. Nell’occasione l’Inside Jazz Quartet intrepreta brani fuoriusciti dalle
penne illustri di Thelonious Monk, Steve Swallow, Wayne Shorter, Carla Bley e Yousef Lateef. L’interplay fra i
componenti del gruppo è naturale, favorendo un contributo paritario da parte di ogni musicista coinvolto.
Scrive nelle note di copertina lo stesso Steve Swallow: “Scrivere canzoni è un po’ come generare figli: speri
che possano avere una vita serena una volta soli e a contatto con il mondo reale. È molto gratificante vedere
come i miei brani siano sati eseguiti con tale cura e rispetto dall’Inside Jazz Quartet. Hanno chiaramente
prestato molta attenzione alla mia scrittura ma, nel contempo, hanno saputo anche aggiungere una loro
fresca visione e alcune prospettive che io non avrei mai immaginato. Cosa si può chiedere di più?”.
Paolo Alderighi Trio
JAZZ
Around Brodway
Paolo Alderighi è pianista di grande talento che ha già trovato una ribalta ed un successo notevole di
pubblico e critica al di fuori dei confini nazionali. Si esibisce nei teatri e nelle rassegne più importanti
soprattutto laddove è richiesto un pianismo di impronta tradizionale. Suono morbido, grandissimo
swing, arrangiamenti arguti ed eleganti. Con questo nuovo progetto, “Around Broadway”, Alderighi ci
riporta ai tempi in cui jazz e musica leggera erano compagni di viaggio. Una vera e propria
ricostruzione della storia del jazz e del teatro musicale americano della New York, nella prima metà
del novecento. Un susseguirsi incessanti di grandi firme : da Berlin a McHugh, da Waller a Porter, da
Gerswin a Lowe e Bernstein. Un caleidoscopio straordinario che riporta ai fasti del jazz delle origini
rivisitati con un tocco ed una maestria che oggi gli vale il ruolo riconosciuto di uno dei performers più
ricercati al mondo nella riproposta di tali repertori.
VOCAL BLUES
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Yana Bibb
Not a Minute Too Late
Figlia di Eric Bibb e nipote di Leon, con un tale pedigree è stato naturale per lei diventare una
cantante jazz, e portare avanti la ricca eredità di famiglia. Sia che canti standard del genere o una
delle sue delicate composizioni, Yana Bibb trasuda una personalità attraente, al servizio di una voce
gentile e di una musicalità senza pari. In “Not a Minute Too Late” Yana raggiunge e supera le
aspettative, sia in composizioni originali come “Oceans”, supportata dal padre, sia in standard come
“Save Your Love for Me” e “You Don’t Know What Love Is”. Personalità attraente e maestria musicale,
lontana dai toni affettati, il suo istinto musicale la orienta verso lo swing più puro come verso sonorità
più intime, a suo agio tra jazz, soul, folk e blues e con una voce toccante, sincera e semplice.
Blues Power Band
BLUES
Invasion
Da cinque anni i Blues Power Band mettono a ferro e fuoco il mondo della
musica, esibendosi in diversi locali parigini, così come nei principali festival
rock e blues, a fianco dei grandi del genere. Con oltre 500 concerti al loro
attivo, i BPB sono diventati punto di riferimento in Francia, famosi per la loro
creatività ed energia, capaci di passare da uno stile più radicale a qualcosa
di più orchestrato con arrangiamenti per cori, ottoni e archi. Questo
approccio ha permesso loro di forgiare il proprio sound e la propria
personalità, sia in studio che sul palco. I Beeps hanno un enorme seguito di
fan, sia fedelissimi che recenti, e sono supportati ed incoraggiati dalle
stazioni radio di blues e dalla stampa.
Neal Black
& The Healers
BLUES
Before Daylight
Originale e innovativo, Neal Black continua a sfidare lo stereotipo del
chitarrista slinger texano, ma è più simile a una versione blues di
Bukowski con tanti anni di esperienza. Giunto al nono album su Dixiefrog,
il chitarrista è accompagnato dalla sua fedele band The Healers, con
Mike Lattrell e Kris Jefferson, entrambe ex-Popa Chubby. Il sound di Black
è una fusione SPECIALE di Blues, Rock, Jazz e Country, la voce cruda e
sporca, i testi pervasi dal tema, onnipresente, della luce alla fine del
tunnel e del riscatto.
ST
TRACKLI
Stand
Gooooooo!
Seek And You’ll Find
The Harder The Fall
Out Of Sight
Miss Grim Reaper
Somebody’s At The Door
1234
Rain
Born To Be Bad
Desert
It’s A Breeze
And Now
ST
TRACKLI
Jesus & Johnny Walker
Hangman’s Tree
The Peace Of Darkness
Mama’s Baby
The Same Color
The Road Back Home
Before Daylight
Goin’ Down The Road
American Dream
Dead By Now
Novità
Appaloosa
Greg Trooper · LUCIANO FEDERIGHI · Bocephus King · Jono Manson
DISTRIBUZIONE: I.R.D.
International Record Distribution
www.ird.it • facebook: ird.it/mipiace.htm
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Pierre Dorge
& New Jungle Orchestra
JAZZ
Tjak Tjak Tchicai
John Tchicai (1936 - 2012), a cui il disco è dedicato, è la fonte principale di ispirazione per Pierre
Dørge, il quale ammette che la sua New Jungle Orchestra è ampiamente influenzata dal grande
musicista danese. ”Tjak Tjaka Tchicai” prevede undici brani, con l’accompagnamento di Gunnar Halle
alla tromba, Morten Carlsen al taragot e al sax tenore, Jakob Mygind al sax tenore e soprano, Anders
Banke al sax tenore e al clarinetto, Kenneth Agerholm al trombone, Irene Becker al piano e al
sintetizzatore, Thommy Andersson al basso, Ayi Solomon alle percussioni e Martin Andersen alla
batteria.
Olegario Diaz
JAZZ
Basquiat by Night
Il pianista e compositore Olegario Diaz, laureato della Manhattan School
of Music, si divide fra la sua patria, il Venezuela, e New York, dove si
esibisce con il suo gruppo. Terzo album per lui, “Basquiat By Night /Day"
è dedicato all artista haitiano Jean Michel Basquiat. La tracklist vede
sette inediti e altri due brani, ‘They Say It's Wonderful’ di Irving Berlin, e
‘Alone At Last’ di Victor Young. Diaz è accompagnato da Alex Sipiagin alla
tromba, Seamus Blake al sax tenore, Scott Colley al basso e Jeff Tain
Watts alla batteria.
Gregory Tardy
JAZZ
Hope
Settima uscita su Steeplechase per Gregory Tardy, dopo un periodo
‘sabbatico’ di tre anni durante il quale il sassofonista ha ricaricato le
batterie per tornare con “Hope”, un album inteso ad esprimere un forte
messaggio musicale e spirituale indirizzato a tutti, e confermare Tardy
come uno dei più importanti sassofonisti della sua generazione. Tardy è
accompagnato nelle sue improvvisazioni originali da Helen Sung al piano,
Sean Conly al basso e Jaimeo Brown alla batteria.
Rich Perry
JAZZ
Nocturne
Il sassofonista Rich Perry vanta una carriera ormai ventennale, un
successo continuato e decine di collaborazioni di gran pregio. Con
“Nocturne” cambia formula, e assembla un quartetto con chitarra
(Nat Ridley) anziché piano, confermandosi un talento anticonformista dal sound ricco e melodico. Perry e Ridley sono accompagnati da
John Hebert al basso e Jeff Hirshfield alla batteria.
ST
TRACKLI
J. M. Basquiat
Dance Steps
Wayne And Joe
By Night / Day
They Say It's Wonderful
Astoria Years
Trane Station
Try Not To Lose It
Alone At Last
ST
TRACKLI
Jinrikisha
A Tree and Its Fruit
Every Life Is Precious
O Come O Come Emmanuel
That's All
The Cost of Discipleship
Be Thou My Vision
Astral
Come Thou Fount of
Every Blessing
Media Indoctrination
My Jesus I Love Thee
ST
TRACKLI
Autumn Nocturne
Cherokee
Never Let Me Go
Old Folks
I've Never Been In Love
Before
My Little Suede Shoes
You'd Be So Nice To
Come Home To
Lotus Blossom
BARBER SHOP
R I E P I L O G O
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U S C I T E
Franco Cerri
Dado Moroni
Riccardo Fioravanti
Stefano Bagnoli
Un disco che si preannuncia tra i più importanti della stagione. Atteso e finalmente arrivato. Franco Cerri, il mito
che incarna la storia del jazz Italiano, in compagnia di alcuni giganti del panorama jazzistico italiano ed
internazionale: Dado Moroni al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria; il
suo personale “barber shop”. Un disco in cui ogni singola nota sembra avere un peso specifico davvero speciale, dove si condensa tutta una vita dedicata alla musica. Un background fatto di incontri, collaborazioni ed
esperienze che in qualche modo si riversa in ogni singolo fraseggio, composto a volte da note apparentemente
flebili che descrivono unicità di linguaggio, carisma, e swing. Senz’altro, in un ipotetico gotha di artisti Italiani che
hanno dato lustro e fama alla musica jazz made in Italy, troveremmo al vertice Franco Cerri e non può essere
considerato un caso tre pesi massimi del jazz contemporaneo (Dado, Riccardo e Stefano) si siano messi a
disposizione, con spirito anche di generosa stima e riconoscimento, scolpendo un magistrale ed inimitabile
sostegno armonico e ritmico dedicandolo al Maestro dei Maestri. Il risultato: è una operazione discografica ed
artistica che probabilmente non ha precedenti in Italia, che trasuda amore per la musica e pulsante di umanità.
Franco Cerri
Dado Moroni
Riccardo Fioravanti
Stefano Bagnoli
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Henri Texier Hope Quartet
At l’improviste
ST
TRACKLI
Ô Elvin
KLEZMER JAZZ
JAZZ
Blues d'eau
Il miglior jazz europeo trova voce nelle corde del magistrale
contrabbasso di Henri Texier, sin dagli anni Sessanta colonna
portante del jazz transalpino. Il suo nuovo CD, registrato dal vivo nel
2012 e dato alle stampe dalla rinata Label Bleu, fotografa al meglio
il sessantanovenne musicista parigino insieme al figlio Sebastien
(sassofonista e clarinettista di valore), a Francois Corneloup (sax
baritono) e al batterista Louis Moutin.
David Krakauer
Ancestral Groove
Da oltre vent’anni il clarinettista di fama mondiale David Krakauer reinventa
e remixa la musica ebraica dei suoi antenati con la sensibilità di un musicista
contemporaneo, fortemente influenzato dal funk, dal jazz e dall’hip-hop.
Krakauer ha forgiato un percorso musicale incomparabile, che include
collaborazioni di pregio, con la leggenda funkFred Wesley, il Kronos Quartet,
il mago del beat Socalled, orchestre sinfoniche, rapper, compositori e
musicisti di ogni genere. "Ancestral Groove" rappresenta il passo successivo
di questo percorso musicale unico: Krakauer remixa Krakauer, con nuovi
arrangiamenti dei suoi brani classici. Il disco include anche inediti dal
precedente “Pruflas, una raccolta di canzoni scritto da Zorn e arrangiate da
Krakauer per la serie Book Of Angels.
La fin du voyage
Desaparecido
Song for Paul Motian
Sacrifice
Roots
S.O.S. Mir
ST
TRACKLI
Kickin' It for You
Krakowsky Boulevard
Tribe Number Thirteen
Checkpoint Lounge
Elijah Walks In
Moldavina Voyage
Synagogue Wail
Border Town Pinball Machine
Tandal
Iyeoka
G U I TA R J A Z Z
SOUL
Say Yes Evolved
Con un nome che è tutto un programma (in dialetto Esan ‘rispettami’), Iyeoka è una giovane cantante
americana di origini nigeriane che desidera “cambiare il mondo, una poesia alla volta”. Vere e proprie
poesie messe in musica, le canzoni di Iyeoka rivelano una donna forte e sicura di sé, nel racconto di
storie di amore e di relazioni, e della lotta quotidiana della vita, scavando profondamente e
personalmente nelle sue radici africane. Il brano ‘Simply Falling’ è diventanto un vero fenomeno su
YouTube, con 17 milioni di visualizzazioni, proiettando Iyeoka verso collaborazioni con Chuck D dei
Public Enemy, Musiq Soulchild, Vivian Green, Sonia Sanchez, Amiri Baraka. Musicalmente, Iyeoka si
muove sapientemente tra una grande varietà di stili, dal soul elettronico, ai groove ballabili, al soft rock
melodico, con un’eleganza e una disinvoltura che ricordano la prima Sadé. Il progetto “Say Yes
Evolved” prevede l’accesso, per ogni copia del cd, alle tracce aggiuntive ai remix realizzati fino ad ora Dominic Miller
Ad Hoc
Ritorno di un chitarrista straordinario su etichetta Qrious, che con il nuovo disco "Ad Hoc" ha aggiunto
un altro tassello alla sua discografia solista. Realizzato nello stesso studio usato per "5th House" a
Colonia, Miller si è circondato di musicisti di fama internazionale, scelti grazie ai loro istinti musicali
speciali e variegati. Lo scopo del progetto è ‘conservare la spontaneità del processo creativo
musicale durante la sua produzione, mantenendo l'energia e la libertà di dei momenti di pura
creativita’ . Il risultato non manchera’ di deliziare i fans dell’atrista che ricordiamo ha creato negli anni
un proprio sound personale basato su un mix di jazz moderno, folk acustico, electro e musica
classica. Miller collabora con artisti molto diversi fra loro, dai The Chieftains a Eddi Reader, da Manu
Dibango a Tina Turner, e dal 1991 in poi ad ogni album di Sting, con il quale ha co-scritto (“Shape Of
My Heart") e suonato in un migliaio di concerti.
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Kim Waters
FUSION
Sweet and Sexy
Autentico virtuoso dello smooth-jazz, e ampiamente riconosciuto come il
più romantico di tutti i sassofonisti, Kim Waters raccoglie le sue migliori ballate romantiche e le più belle canzoni d'amore in “Sweet and Sexy:
The Ultimate Collection”. L’album comprende una rivisitazione del
classico di Freddie Jackson "You Are My Lady" e il Donell Jones Smash di
"You Know that I Love You", più una serie di originali freschi e vivaci come
"One More ..." featuring Kenny Lattimore.
ST
TRACKLI
You Know That I Love You
I Want You Tonight
A Love Like This
One More...
Hudson River Nights
All I Wanna Do (Is Please You)
You Are My Lady
Easy Going
Come With Me
All For Love
Slow Role
Heart Seeker
JAZZ - R&B
Jennifer Hollyday
The Song is You
Jennifer Holliday, la Dreamgirl originale, ha visto evolvere la sua eccezionale carriera grazie a
numerosi collaborazioni e ad una lunga attività live, esibendosi di recente anche con orchestre
sinfoniche. “The Song Is You” è il primo album di Jennifer Holliday in molti anni e, come tale, è già di
per sé un evento. Il disco offre una miscela di pop, jazz, standard R & B e due nuove canzoni, con
orchestrazioni splendide e la voce unica e insuperabile della Holliday, veramente inarrivabile per
estensione, potenza e grazia.
Chuck Loeb
SONGWRITER
FUSION
Silhouette
Chuck Loeb è un pioniere e un'icona del genere smooth jazz, e lo
dimostra nel nuovo "Silhouette", un album di dieci inediti con ospiti molto
speciali: Nathan East dei Fourplay, Will Lee dalla CBS Orchestra del
Letterman Show, Steve Gadd (ex-Steely Dan) alla batteria, il sassofonista
Andy Snitzer, già in tour con gli Stones negli anni '90. La voce voluttuosa
di Carmen Cuesta completa il quadro, regalando all'album un appeal
sensuale e magnetico, che riconferma Loeb maestro nel genere.
ST
TRACKLI
Silhouette
Silver Lining
Present Sense
Appreciation
JT
Lockdown
Stompin'
Esta Tarde Vi Llover
My One and Only Love
Las Eras
Crystal Bowersox
All That for This
Segnalatasi artisticamente all’interno del talent show American Idol dove ha sfiorato la vittoria finale nel
2010, Crystal Bowersox, pur con una carriera da singer sonwriter ancora agli inizi ha già dimostrato di
avere personalità da vendere. Bene ha fatto la Shanachie Records a metterla sotto contratto per questo
suo secondo album che evidenzia tutta la sua classe e la bellissima voce. La guida, in questo nuovo
capitolo del suo percorso artistico, Steve Berlin (Los Lobos) alla produzione ed un gruppo di ottimi
musicisti al quale si aggiunge Jakob Dylan per un bel duetto in “Stitches”. Folk-rock d’autore visto che 11
delle 12 tracce che compongono il cd portano la sua firma. Crystal Bowersox è senza dubbio più di una
semplice promessa.
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Seamus Blake Chris Cheek
JAZZ
Reeds Ramble
La coppia di sassofonisti formata da Seamus Blake e Chris Cheek ha ampiamente prosperato negli ultimi
anni, sia come leader, sideman, solisti in big band, contribuendo alla vivacità creativa della scena jazz negli
ultimi 20 anni. Con "Reeds Ramble", Blake e Cheek si riuniscono in un impostazione acustica, anche grazie
allo straordinario apporto di Ethan Iverson dei Bad Plus al pianoforte, del batterista Jochen Rueckert, e
del bassista Matt Penman. I due tenori fanno mostra delle loro particolarissime, sia su materiale da loro
prodotto, sia su brani di Elmo Hope, Jim Beard, Chico Buarque, Brian Wilson. Le loro orchestrazioni sottili,
la comunicativa audace imprevedibile, e un feeling che oscilla tra swing e blues, fanno di questo album
una grande prova creativa, affermando un sound tutto personale.
Donald Edwards
JAZZ
Evolution of an Influenced Mind
Il primo disco da leader del batterista Donald Edwards offre dieci tracce ben
originali ben congegnate, che abbracciano le complesse armonie e i ritmi del
jazz del 21° secolo, regalando forti valori melodici e e una dimensione
soulful costante. L’atmosfera speciale del disco è creata insieme ad un
gruppo di signori musicisti: il pianista Orrin Evans, il bassista Eric Revis, il
sassofonista tenore Walter Smith III, e il chitarrista di fama mondiale David
Gilmore.
Misha Tsiganov
JAZZ
The Artistry of the Standard
Il pianista Misha Tsiganov in “The Artistry Of The Standard “presenta un
programma di dieci brani rielaborati, in parte di genere Great American
Songbook, in parte ispirati al lessicohardcore jazz post-bop. Tsiganov
anima il disco insieme ad un gruppo di virtuosi: il trombettista Alex
Sipiagin e il bassista Boris Kozlov, anch’essi di origina russa, il
sassofonista Seamus Blake e il batterista Donald Edwards.
ST
TRACKLI
American Drum Call To
Mama
History Of The Future
Niecee
The Dream
The Essential Passion
Dock's House
Nightmare Of Fun
When
Culmination For Now
Not Really Gumbo
Truth Or Consequence
ST
TRACKLI
Fall (Wayne Shorter)
Get Out Of Town (Cole Porter)
The Song Is You (Jerome Kern)
Ah-Leu-Cha (Charlie Parker)
This Is For Albert (Wayne
Shorter)
Four On Six (Wes Montgomery)
Falling In Love With Love
(Richard Rodgers)
Mr. Day (John Coltrane)
Make Sure You're Sure
(Stevie Wonder)
Zach Brock
JAZZ
Purple Sound
Il violinista Zach Brock fa seguito al suo debutto 'Almost Never Was' con il notevole “Purple
Sounds” omaggio accorato e virtuosistico alle grandi partnership violino-chitarra della storia
del jazz . Brock opta per il chitarrista Lage Lund, il cui approccio contrappuntistico agevole
eleva la sessione sin dalle primissime note. La sezione ritmica non è da meno, con il bassista
Matt Penman e il batterista Obed Calvaire. Il set inizia e termina con brani originali di Brock , la
cui intenzione rimane quella di rielaborare e trasformare un ricco repertorio associato ai
maestri di violino, in particolare a quelli il cui lavoro con i chitarristi ha permesso di alterare il
paesaggio jazz, passando da Charlie Parker a Frank Zappa, da Jean-Luc Ponty a Zbigniew
Seifert.
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Francesco Ponticelli
I TA L I A N F O L K
JAZZ
Ellipses
Mentre stava nascendo il quartetto di Francesco Ponticelli, nel 2011, con Enrico Zanisi, Enrico Morello e
Dan Kinzelman, da Gianluca Petrella giunse l’input di lavorare sulla fusione tra il suono acustico e
l'elettronica. Così, con in una mano qualche spartito appena scritto e nell'altra un AKAI appena acquistato,
il progetto ha cominciato a prendere forma, essenzialmente come ricerca di un suono. La scelta di
chiamare vari ospiti e dare un suono diverso ad ogni brano è venuta per l'esigenza di integrare in modo
strutturalel'elettronica. Per questo la cura del suono è il leitmotif del disco, predominante
sull'improvvisazione più aperta che è invece il fulcro della musica del gruppo in concerto.Solo alcune
sovrincisioni di elettronica sono state fatte da john arnold (loop ed effetti digitali), mentre Francesco ha
suonato "live" gran parte dei campioni, lavorato con i synth, e curato l'editing.Sono tutte composizioni del
leader, eccetto gli ultimi due minuti dell'ultima traccia, in cui ha orchestrato l'inizio del primo concerto per
violino di Shostakovich.
Antonio Castrignano’
Fomenta
Antonio Castrignanò, musicista salentino, voce e tamburo de La Notte della Taranta, ha suonato
e collaborato con artisti come Stewart Copeland, Mauro Pagani, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, The Chieftains, Goran Bregovic, Ballakè Sissoko, Ludovico Einaudi, Mercan Dede…. Con
l’orecchio attento agli stilemi del passato e la curiosità di chi vuole vivere la contemporaneità
accettandone le sfide, Antonio sfrutta la tensione espressiva che si muove tra queste due
direttive per costruire un repertorio del tutto personale, spesso connotato da composizione
autografe. Fomenta, il suo nuovo progetto discografico, è un’ulteriore svolta nella sua già
eclettica proposta artistica e lo vede coinvolto nelle incursioni elettroniche maturate con il dj e
polistrumentista turco Mercan Dede: un corto circuito in cui il musicista, ancora una volta, trova
la chiave di volta tra la sua espressione personale fortemente legata alla tradizione e quella,
tutta da ascoltare, che s’ispira ai suoni della contemporaneità.
The Children
SONGWRITER
ROCK
Time Capsule
Molti di voi avranno visto questo album consigliato Buscadero. Il motivo è semplice. Formatisi alla fine del
1965 a Ottawa dal poeta-cantautore William Hawkins, i The Children delle origini sono un gruppo stellare
che comprende giovani del calibro di Bruce Cockburn, Sandy Crawley, Peter Hodgson, Neville Wells e il
batterista Chris Anderson. In seguito si unì il cantante David Wiffen, e il batterista Richard Patterson. La
maggior parte dei membri ha continuato ad avere una carriera di successo nel corso degli anni '70 e '80.
Durante i due anni della loro esistenza, i The Children non hanno mai pubblicato un disco. Le loro
registrazioni in studio e dal vivo sono state a lungo ricercate dai collezionisti di tutto il mondo, e questa
release è la primissima uscita mai realizzata a rendere disponibile la loro musica. Il cd contiene 26 brani
di vari spettacoli dal vivo e registrazioni in studio degli anni ‘60 e dalla reunion del 1997 a Ottawa.
Matt Andresen
Weightless
Vincitore sia dell’ European Blues Award nel 2013 che del Best Solo Performer al Memphis
Blues challenge e con oltre due milioni di visualizzazioni su YouTube sembra che il mondo
intero stia scoprendo Matt Andersen , giovane cantautore soul blues canadese . Dopo essersi costruito un seguito considerevole in Canada e in tutto il mondo grazie al passaparola creatosi
a seguito dei suoi spettacoli dal vivo siamo sicuri che il 2014 sara’ l’ anno della consacrazione definitiva con centinaia di date confermate in tutto il mondo. Il suo nuovo album
“Weightless” sta a coronare questo periodo di grazia. Realizzato insieme al produttore premio
Grammy Steve Berlin (Los Lobos, Great Big Sea, Tragically Hip) l’album si fa apprezzare per
l’ abilità di Andersen alla chitarra e per la voce inconfondibile e profondamente soul.
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Max Meazza & Pueblo
ROCK
In Cold Blood
Max Meazza, fondatore dei Pueblo con Claudio Bazzari, è stato il primo country-rocker italiano nei
‘70s. Poi una carriera solista, al fianco dei migliori musicisti che hanno fatto la storia del cantautorato
e del rock italiano, proseguita attraverso gli anni con una quindicina di album all'attivo. Nel 2007,
assistiamo al suo ritorno con il notevole “West Coast Hotel”, album che ha avuto il riscontro di ottime
recensioni non solo nel nostro Paese ma anche in USA e Giappone e con ospiti di prestigio come Tolo
Marton, Paolo Fresu, Susy Wong. Nel 2009 si riunisce ai Pueblo e pubblica il cd “Race Against
Destiny” con la partecipazione di Rob Tognoni, Gigi Cifarelli nel brano "Solid Air" scritta dallo scomparso cantautore scozzese John Martyn. In questo nuovo album “In Cold Blood”, lo ritroviamo con i
Pueblo e partecipa nel disco alla voce e tastiere il grande Tony O’Malley (Arrival, Kokomo, 10 CC) e
Frank Collins (Arrival, Kokomo, Bryan Ferry, Bob Dylan). 10 nuovi brani inclusa “Black And White
Generation” scritto in memoria dell’amico musicista e giornalista Ernesto De Pascale.
Max Meazza
ROCK
Stormy Noir
RISTAMPA
con
Paolo Fresu
Max Meazza, fondatore dei Pueblo con Claudio Bazzari, è stato il primo country-rocker italiano nei
‘70s. Poi una carriera solista, al fianco dei migliori musicisti che hanno fatto la storia del cantautorato
e del rock italiano, proseguita attraverso gli anni con una quindicina di album all'attivo. Nel 2007,
assistiamo al suo ritorno con il notevole “West Coast Hotel”, album che ha avuto il riscontro di ottime
recensioni non solo nel nostro Paese ma anche in USA e Giappone. “Stormy Noir” è il suo penultimo
album, 14 brani inediti tra cui le due hit “Two Weeks in Rio” e “Nightime Call” scritta e suonata insieme
a Paolo Fresu.
A. J. Croce
FUNK & SOUL
ROCK
12 Tales
Da casa Compass, presentiamo il nuovo album di questo talentuoso
musicista. Dopo un inizio di carriera brillante, ha perso un pò di smalto. Ma,
ultimamente, ha mostrato segni di ripresa. Siccome buon sangue non mente
(è figlio del grande Jim Croce), A.J. torna a brillare con un disco decisamente
originale. 12 canzoni, ognuna registrata con un produttore diverso. Ed ogni
produttore dà un suono, il suo suono, alle canzoni di Croce. E non sono
produttori da niente, bensì alcuni dei migliori: Allen Toussaint, Kevin Killen,
Jack Clement, Tony Berg, Mitchell Froom, Greg Cohen, per citarne alcuni.
ST
TRACKLI
Right on Time
Always and Evermore
Rollin' On
What is Love
Tarnished and Shining
Make it Work
Call of Love
Easy Money
Momentary Lapse of
Judgement
Keep the Change
Venus and Adonis
The Time is Up
Andy Pfeiler
Futureman
Chitarrista membro della Nils Landgren Funk Unit, Andy Pfeiler si lancia in un nuovo progetto
solitario dal gusto funky e soul con “Futureman”. Il sound si distingue dal mucchio per la
grande pulizia, niente fronzoli, e scrittura essenziale ma potente, magnificamente minimalista,
sulla scia del primo Marvin Gaye: Soul classico, funk un po’ retrò, afrobeat. Pfeiler è
accompagnato da un gruppo di musicisti affiatati e capaci, ed ha invitato alcuni ospiti speciali:
la brasiliana Simone Moreno, il virtuoso del flauto Magnus Lindgren, e la trombonista Karin
Hammar.
Novità
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Oysterband
FOLK
Diamonds on the Water
Dopo due anni di tour ritornano in studio uno dei piu’ importanti gruppi
folk inglesi in circolazione: gli Oysterband. Accompagnati in questa nuova
avventura dalla leggendaria June Tabor Diamonds On the Water sta gia’
ottenendo particolare attenzione dalla stampa di settore come Mojo,
ROOTS Critics, BBC Radio 2 . “Diamonds on the water” è il primo disco
in studio dopo sette anni, e dopo l’uscita dal gruppo di Ray "Chopper"
Cooper. Il risultato è un album che emana calore, sia musicale che
personale, in 12 canzoni che prendono vita e slancio ad ogni ascolto.
ST
TRACKLI
A Clown's Heart
A River Runs
Spirit of Dust
Lay Your Dreams Down
Gently
Diamonds On the Water
The Wilderness
Palace of Memory
Once I Had a Sweetheart
No Ordinary Girl
Call You Friend
Steal Away
Like a Swimmer In the
Ocean
Eddi Reader
COUNTRY
Vagabond
Dopo cinque anni di silenzio ritorna con il nuovo album di Eddi Reader, folk singer scozzese di lungo corso
e immutato successo, sulle scene da oltre venti anni. In 14 tracce, l’artista fa’ il punto della sua vita, la sua
famiglia, la sua musica e la sua carriera, dimostrando maturità personale e musicale, grazie a testi
coinvolgenti e profondamente personali, e ad arrangiamenti splendidi. La title track, ‘Vagabond’, prende
le mosse da una poesia di John Masefield, che spiega la natura del vagabondare caro ad Eddi, libero e
spensierato. “Vagabond” è stato registrato a Glasgow, città natale di Eddi, con un cast di musicisti e amici
ben scelti: John Douglas (Trashcan Sinatras), Alan Kelly, Ian Carr, Ewen Vernal, Roy Dodds (Fairground
Attraction), John McCusker, Boo Hewerdine.
Francesco Branciamore
JAZZ
Remembering Bill Evans
Da casa Caligola presentiamo il progetto dedicato alla musica del pianista jazz Bill Evans, ideato dal
musicista Francesco Branciamore per sestetto classico (flauto, clarinetto, violino, violoncello,
pianoforte,contrabbasso), dal titolo "Remembering B.E.", prende spunto da un'attenta analisi di tutto
ciò che è stato tributato al grande pianista. Fino ad oggi nessun gruppo e nessuna formazione di
questo tipo è stata mai ideata da un organico come quello che eseguirà le musiche del musicista
americano. L'ultimo esperimento è stato fatto dal Kronos Quartet con Eddy Gomes circa 20 anni fa.
Per questo progetto il compositore Francesco Branciamore ha lavorato sull'anima classica di Bill
Evans esaltando le sue influenze di pianisti quali Chopin, Ravel, Debussy e Satie, evidenziando le varie
sfumature, ecco perché il suono del sestetto di musica da camera che ha scelto è assolutamente
appropriato e originale.
Stefano Onorati
JAZZ
Live at Venezze Festival 2013
Livornese, classe 1966, dopo essersi diplomato in pianoforte classico Stefano Onorati si è perfezionato ai
seminari di Siena Jazz con Enrico Pieranunzi. E’ arrivata quest’anno, inattesa e per questo ancora più
gradita, la prima prova come leader del più classico dei trii jazzistici, grazie ad uno splendido concerto
realizzato proprio nell’auditorium che è uno dei suoi abituali luoghi di lavoro, quello del Conservatorio
Venezze di Rovigo. Sei brani per meno di quaranta minuti di musica intensa e altamente suggestiva, dalla
splendida Heyoke, di Kenny Wheeler – originale la scelta del repertorio, che dà ancora spazio al Wheeler
compositore con l’altrettanto riuscita Smatter – al sentito omaggio a Bill Evans (Remembering the rain),
fino all’inaspettato e conclusivo blues colemaniano, passando attraverso L’aurea, sognante ballad di sua
composizione, l’unica dell’album. Stefano Senni forma con Walter Paoli una coppia ritmica raffinata ma
anche di grande concretezza, capace di dialogare alla pari con il leader, confermando così la piena
adesione a quell’idea di trio paritetico che proprio Evans ha disvelato al mondo del jazz.
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Christina Skjolberg
BLUES
Come And Get It
Album di debutto della norvegese Christina Skjolberg, ultima “scoperta” di
Thomas Ruf. “Come And Get It” non è solo un titolo sfacciato (“vieni a
prendertelo!”), ma soprattutto un’esortazione ad ogni amante della musica
rock. In undici brani inediti, Christina rivela le sue profonde radici blues, rock
e funk anni ’70: riff graffianti, testi incisivi, un sound che scoppia di vita,
grazie all’accompagnamento azzeccato del bassista Tori Slattsveen, del
batterista Miri Miettinen, e di Harri Taittonen alle tastiere.
ST
TRACKLI
Nag Blues
Close the Door
Runaway
Come and Get It
Bullet
Get On
Moving On
Inspiration
Hush
I'm Back
Albert Castiglia
BLUES
Solid Ground
Dopo il debutto nei primi ’90 con i Miami Blues Authority, Albert Castiglia viene scoperto da Junior
Wells e inizia una carriera in discreta ascesa, suonando a supporto di Sandra Hall, e scegliendo poi
la strada solista, dividendo il palco con tanti, da Pinetop Perkins a John Primer. Seguono quattro dischi
e fortune alterne. “Solid Ground” è il disco del ritorno, in cui Castiglia mette sangue, sudore e lacrime,
accordi appassionati e testi pieni di speranza e paure, trascorsi di vita dolceamari, alti e bassi di una
vita vissuta davvero. Albert è accompagnato da Matt Schuler al basso, Bob Amsel alla batteria, Jeremy
Baum B3/piano/wurlitzer, Lou Bevere e Debbie Davies.
Laurence Jones
SONGWRITER
SOUL
Temptation
Con il suo secondo album “Temptation”, il bandleader britannico Laurence Jones ha trasformato il suo
potenziale di inizio carriera, ed è ufficialmente passato da giovane promessa a vero bluesman.
“Temptation' segue “Thunder In The Sky”, l’album di debutto del 2012, acclamato dalla critica. I
secondi album sono un passo difficile per ogni artista, ma Jones tiene le redini con facilità, affiancato
da un ottimo team: i suoi compagni della Royal Southern Brotherhood, Yonrico Scott (batteria) e
Charlie Wooton (basso) forniscono la base, Johnny Sansone, Lewis Stephens, Walter Trout e Aynsley
Lister. Il fretwork pungente di Laurence e la sua voce suggestiva sono impressionanti, ma in ultima
analisi sono i testi che rendono “Temptation” il trampolino di lancio di Jones. Mentre molti giovani
artisti blues si perdono nello scrivere cover, Laurence Jones propone dodici tracce originali ed
eclettiche, scrivendo una canzone per ogni stato d'animo.
Richard Lindgren
Driftwood
Grace
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JAZZ
Tiraboschi, Zambelli,
Prando Chutzpah
Il progetto “Chutzpah” nasce dall'incontro di tre musicisti accomunati dal desiderio di sperimentare
nuovi canali espressivi. Guidati da un’intesa immediata, allestiscono un progetto che esprima la loro
idea musicale attraverso composizioni originali: il risultato è musica ricca di suggestioni, che porta
l'ascoltatore in una dimensione intimamente emotiva, misteriosa, sognante e fresca. Il punto di
partenza di questa ricerca è l'ambito del jazz moderno e della musica contemporanea, linguaggi
musicali che hanno aperto le porte alla sperimentazione e alla contaminazione. I brani, tutti pensati e
composti appositamente per questo ensemble, si avvalgono di tecniche esecutive inusuali, nella
continua ricerca di un linguaggio comunicativo personale. La parola Chutzpah proviene dalla lingua
Yiddish, e il significato descrive bene le caratteristiche della musica di questo disco: insolente,
impertinente, audace.
Gaetano Liguori Idea Trio
SONGWRITER
JAZZ
Cile Libero, Cile Rosso
Sull'onda dell'emozione suscitata dal golpe che l'11 settembre 1973 stroncò il governo di Salvador
Allende, nell'aprile 1974 un giovane pianista di jazz, Gaetano Liguori, metteva al centro del suo primo
album una suite ispirata dai drammatici avvenimenti cileni, e inoltre un brano dedicato a Roberto
Franceschi, studente della Bocconi assassinato dalla polizia all'inizio del '73. Come titolo uno slogan
scritto sui muri e scandito nei cortei: Cile Libero, Cile rosso. Una presa di posizione politica all'epoca
ancora del tutto irrituale per un disco di jazz. In occasione del quarantennale del golpe cileno, Cile
libero, Cile rosso, mai ristampato prima, torna per iniziativa di Radio Popolare e Bull Records: un
classico del jazz d'avanguardia italiano e dell'impegno politico nell'arte degli anni settanta, e una
musica fresca oggi quanto lo era allora, per la prima volta in Cd.
Giuliano Vozella
Ordinary Miles
A due anni di distanza dal suo esordio discografico, Giuliano Vozella, giovane chitarrista, songwriter,
realizza “Ordinary Miles”, il secondo disco a suo nome pubblicato dall’etichetta Workin' Label. Il disco
contiene 10 Tracce in lingua anglosassone che spaziano dal folk, blues, jazz, composte scritte e
arrangiate da Giuliano per un organico che alla base presenta una sezione in Trio, Giuliano chitarra e
voce, Alessandro Grasso al basso e contrabbasso Michele Ciccimarra alla batteria. Hanno arricchito il
sound dell’intero lavoro discografico, archi, fiati, strumenti a percussione, pianoforte e hammond.
grazie alla collaborazione con vari musicisti che Giuliano ha avuto modo di conoscere durante il suo
percorso: Carolina Bubbico, Matteo Terzi, in arte “Soltanto”, Sebastiano Lillo, Vincenzo Guerra, Eliana
De Candia, Benito Turturro. Ordinary Miles, un disco carico di riflessioni su ciò che ogni giorno ci
circonda. Un disco che invoglia alla continua ricerca di un proprio percorso da seguire, superando gli
ostacoli che s’interpongono tra noi e il nostro cammino, apprezzandone ogni momento.
Alessandro Battistini
JAZZ
Cosmic Sessions
Primo lavoro solista del chitarrista, cantante e compositore dei Mojo Filter, il gruppo bergamasco con il
quale ha già pubblicato tre album e ottenuto riscontri molto positivi da pubblico e critica. L’album è una
decisa sterzata nello stile dell’artista: è il lato acustico della sua vena compositiva ad essere in evidenza. I
dieci brani del disco, dal sound diretto e graffiante, sono folk oriented, pervasi da intense vibrazioni
psichedeliche e suonati come in una ispirata jam session dai toni sixties per dare libero sfogo alla loro
indole hippie e rilassata. Alessandro Battistini compie una brillante prova d’autore: le sue “Cosmic
Sessions”, dagli intrecci acustici di “Nothing more to say” alla ballad bluesy “Staring at your splendor”,
dalle declinazioni country di “Fill my soul” e “Home” alla pschidelia acida di “The Wise Rabbit” e “The inner
side”, si impongono all’ascolto con ricche trame strumentali e ricercate armonie vocali, rese con originalità
e freschezza in un’emozionante atmosfera vintage. Unica cover il classico di Rufus Thomas “Walking the
dog”, un blues ruvido e scarnificato interpretato con personalità.
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Mikrokosmos
JAZZ
Impro Duo
Originale progetto di Mosè Chiavoni (clarinetto e soprano sax) e Francesco Ciarfuglia (piano),
si basa sulla rielaborazione di alcune composizioni del musicista ungherese Bela Bartok. I
musicisti, di varia formazione (classica, etnica, jazz) dopo numerose esperienze artistiche
hanno pensato di rileggere questo grande compositore, pianista ed etnomusicologo
ungherese, che meglio di altri rappresenta le multiformi evoluzioni musicali del '900. Le
improvvisazioni del duo rendono ancora più attuale la musica di Bartok, ampiamente ispirata
dai canti popolari e dalla musica dell'est Europa, un prezioso tesoro di melodie e ritmi, in gran
parte ancora da scoprire. Musica di grande intensità espressiva.
DJ Ralf Tetraktis
JAZZ
Piazzarama
Da casa Giottomusic presentiamo un live concert, una vera e propria jam session con un dj tra i più
affermati al mondo e un gruppo di percussionisti. Dj Ralph lancia spunti musicali di ogni genere
(etnico, classico, jazz, rock, minimale etc) sminuzzando e ricreando collages inediti e sorprendenti. Il
tutto è colorato dal lavoro di cinque percussionisti che rispondono istantaneamente agli stimoli
proposti da Dj Ralph e si lasciano trasportare in mondi sonori anche a loro ignoti creando soluzioni
ritmiche e timbriche avvincenti e trascinanti. Originalissimo da non perdere.
Umbria Ensamble
JAZZ
Heaven
Dopo il cd Piazzarama con l'icona della housemusic DJ Ralph (lm123), una nuova incursione per
l'etichetta Giottomusic in generi musicali apparentemente lontani dal jazz o dalla musica classica, ma
in realtà molto vicini tra loro e profondi e stimolanti se gli artisti decidono di "giocare" con i suoni
attraverso l'improvvisazione. E’ il caso di questo bel cd contenente una serie di cover degli anni 80'
o giù di lì prodotte da artisti come: Nick Cave, Robert Wyatt, R.E.M., David Sylvian, Penguin Cafè
orchestra e così via, che vengono ripresentate in versioni originalissime da Umbria Ensemble, un
organico cameristico classico (violino, viola, violoncello, pianoforte e contrabbasso). Il cd ha già
riscosso notevole successo di pubblico e di critica. Sound piacevolissimo e ben registrato. Disco del
mese per la rivista “SUONO” di Febbraio.
Chiavoni, Biondini, Piccioni
JAZZ
Rosso
Prima uscita discografica del clarinettista Mosè Chiavoni a suo nome, (ma non per la Giottomusic in quanto
membro del Paolo Silvestri Wind Ensemble con il quale ha inciso lo storico cd per questo tipo di organico
con Javier Girotto e Luciano Biondini come solisti). Il lavoro si avvale della preziosa collaborazione di due
musicisti ormai accreditati a livello europeo: il fisarmonicista Luciano Biondini, che cura anche gli
arrangiamenti, ed il tamburellista Andrea Piccioni. Un ensemble dalla fisionomia “popolare”, il clarinetto, la
fisarmonica, i tamburi a cornice, ma in cui tali caratteristiche sono solo accennate per sviluppare invece
una musica dalla forte matrice espressiva che non rinuncia mai alla cantabilità ed alla pulsione ritmica. Il
musicista umbro impiega calibratamente l’intera famiglia del clarinetto, dal piccolo al contrabbasso, ed il
sax soprano. Mosè Chiavoni e Luciano Biondini, che hanno condiviso un lungo percorso artistico e
d'amicizia, si ritrovano discograficamente dopo l'esordio di “Nigun”, come Duo Malastrana. Il cd è stato
presentato nel mese di gennaio a Radio 3 Suite, trasmissione radiofonica condotta dal critico musicale
Guido Zaccagnini.
feat.
Bruce Springsteen • Jimmy LaFave • Ben Harper
Lucinda Williams • Keb’ Mo’ • Lyle Lovett • Bonnie Raitt
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