Kakà e Beckham, niente Milan

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Kakà e Beckham, niente Milan
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CICLISMO | Il texano vorrebbe risarcire per tornare a gareggiare nel triathlon
Governo Usa rifiuta 5 milioni da Armstrong
ROMA - Solo nella notte tra oggi e
domani si saprà il reale contenuto
della «confessione» di Lance Armstrong nell’intervista tv con
Oprah Winfrey. Nel frattempo, però, l’ex campione americano starebbe preparando una strategia di
Calciomercato
Il Gremio, dopo Edu
Vargas, vuole Marquinho
«uscita» da uno scandalo che ha
anche un pesante coda economica. Il 41enne texano, che vorrebbe
tornare a gareggiare nel triathlon,
avrebbe offerto al governo federale statunitense oltre 5 milioni di
dollari come risarcimento, oltre al-
l’offerta di collaborare come testimone in una inchiesta federale. Il
Dipartimento di Giustizia avrebbe
bollato però come inadeguate le
proposte di Armstrong, che in tribunale potrebbe trovarsi contro
proprio il governo americano.
Kakà e Beckham, niente Milan
Galliani esclude i ritorni: «Costano troppo»
ROMA - Aspettando Sneijder, ovvero
che l’olandese decida dove andare (o
se rimanere a Milano), il mercato vive
ore convulse che riguardano i destini
anche di qualche allenatore. Ieri è stato risolto il rebus Guardiola (si veda a
pagina 49), che ha firmato per il Bayern
Monaco, mentre il «Sun» dà
Mourinho in avvicinamento alla panchina del Milan. Ma vista l’entità degli ingaggi che di solito chiede il portoghese, più che di notizia dovrebbe trattarsi di ‘bufalà, mentre invece sembra molto più realistica, in caso di addio ad Allegri (per lui c’è l’ipotesi Roma), l’ipotesi che sulla panchina rossonera possa arrivare Donadoni.
Non ci saranno, invece, i ritorni di Kakà
e Beckham, come ha spiegato ieri Galliani: «Kakà è impossibile, non si può
realizzare, c’è un problema di stipendio
- ha detto l’a.d. del Milan -. Il suo è troppo elevato». Per lo Spice Boy invece la
porta non è del tutto chiusa: «David è
una suggestione. Al 99,9% periodico però non si farà». Ad offrirsi è stato l’inglese, non è il Milan che lo ha cercato ma
forse quello 0,01% è uno spiraglio che
Galliani ha voluto lasciare aperto.
Il Milan cerca un portiere, e continuano a piacere Stekelenburg (la Roma chie-
FORMULA 1
de 4 milioni, da Milanello replicano offrendo in cambio l’esterno Mesbah) e
Krul.
Non si sblocca la trattativa per Immobile
alla Juventus, perchè non c’è accordo
con il Genoa nè sulla contropartita economica, nè su quella tecnica. I bianconeri non sono disposti a mandare in Liguria Padoin o Morrone, come avrebbe
voluto Preziosi. Granqvist e Sampirisi
lasceranno la corte di Delneri solo quando verranno reperiti sostituti all’altezza.
Pochi movimenti per la Sampdoria, che
cerca un attaccante e un difensore: piacciono il terzino della Ternana Dianda (a
sostituirlo arriverebbe in Umbria Crescenzi del Pescara) e gli attaccanti Sansone del Torino e Fabbrini dell’Udinese
(più
Pazzini per luglio). In uscita c’è Pozzi,
ad un passo dal Siena dove ritroverebbe il tecnico Iachini.
Risolta la questione Edu Vargas, che ormai è del Gremio anche se ci sono problemi di tesseramento per la Coppa Libertadores, il club gaucho vuole concentrarsi sulla trattativa con la Roma
per Marquinho. Rui Costa (solo un omonimo dell’ex idolo di Firenze), direttore esecutivo della società di Porto Ale-
gre, è in Italia per chiudere l’affare anche se Marcio Rivellino, procuratore del
calciatore, frena dicendo che il suo assistito avrebbe deciso di rimanere a Trigoria. In entrata la Roma starebbe pensando a Orban, 23enne terzino sinistro
degli argentini del Tigre, che ha passaporto comunitario. I giallorossi trattano anche con il Bari per Bellomo (Zeman lo vuole subito) e puntano su Matic
del Benfica, per il quale c’è la concorrenza della Fiorentina. Sabatini è anche
in prima fila per il «nuovo Zico» Adryan,
il cui contratto con il Flamengo scade
tra un anno: il ragazzo non sembra intenzionato a rinnovarlo.
Il d.s. del Siena Antonelli ammette l’interesse per Dybala del Palermo, ma Zamparini lo cederà soltanto quando sarà
sicuro dell’arrivo in Sicilia del ceco
Baros. Il vulcanico presidente, che segue anche il giovane talento dell’under
20 argentina AGUIRRE (in concorrenza
con Roma e Inter) cerca anche un portiere, e l’obiettivo n.1 è sempre Sorrentino del Chievo (in Veneto andrebbe il
laziale Bizzarri). L’Inter ha chiesto Carrizo alla Lazio (lo ha confermato Lotito
in persona) e tratta per le cessioni temporanee dei baby Duncan, al Livorno, e
Mbaye, al Chievo.
A Campiglio Domenicali annuncia l’arrivo di Pedro de la Rosa: si occuperà del simulatore
La Ferrari parla sempre più spagnolo
MADONNA DI CAMPIGLIO - L’accento emiliano di Enzo Ferrari è
la cifra della Ferrari delle origini. Ora a Maranello si parla sempre più spagnolo, con inflessione asturiana. Asturiano è il pilota leader, Fernando Alonso.
Spagnolo uno sponsor, Banco
Santander, spagnolo il collaudatore Marc Genè, spagnolo ultimo arrivato alla corte emiliana,
Pedro de la Rosa. Si occuperà,
annuncia Stefano Domenicali a
Wrooom, dello sviluppo del simulatore, diavoleria sempre più
importante in periodi di limitazioni assurde ai test in pista. Parentesi, è molto amico di Alonso, ci lavorò insieme, sempre da
collaudatore esperto di simulatore, in McLaren.
L’asturiano è uomo determinato, e dice la sua su molte cose.
Dalla sua buona parola dipendono molti approdi, compreso
quello di Pat Fry. Al contrario si
determinano anche partenze, come quella di Luca Colajanni, da
un decennio comunicatore della Scuderia e sostituito due giorni fa da Renato Bisignani. È la
strategia del Campionissimo.
Crearsi attorno l’ambiente più
favorevole per esprimersi al meglio. E la Ferrari cerca di accon-
tentarlo, come fece con Schumacher.
Sono poche le novità annunciate. Quella di De La Rosa, 42 anni
il 24 febbraio, 105 Gp tra Arrows,
Jaguar, McLaren, Bmw Sauber
Ferrari, Hrt, è gustosa perché allarga a sette la cerchia dei piloti in rosso: i tre spagnoli, il brasiliano Felipe Massa, gli italiani
Davide Rigon e Giancarlo Fisichella, l’italo-francese Jules Bianchi. Sarà Pedro a dare, lavorando in quella astronave a zampe
di ragno che c’è a Fiorano, quegli sviluppi alla Ferrari che dovranno consentire ad Alonso di
vincere il mondiale. La macchina, in vista dei primi test di Jerez il 5 febbraio, verrà rivelata
alla stampa e in diretta sul web
l’1 febbraio a Maranello, alle
10,30. L’anno scorso la neve fece saltare l’appuntamento con
la stampa, tutto avvenne on line.
Domenicali presenta la mission:
«Dopo due secondi posti in tre
anni è essere primi». Ci sono due
team al lavoro: una sulla vettura 2013, che usa la galleria del
vento della Toyota a Colonia, già
usata anche da McLaren, una su
quella del 2014, quando ci saranno enormi novità, anche sul mo-
Fernando Alonso e Felipe Massa al loro arrivo a Madonna di Campiglio
tore, e il ritorno al turbo. Intanto si ristruttura la galleria di Maranello, cui vengono imputati lo
scarso sviluppo aerodinamico.
Prudente gestore di equilibri delicati, Domenicali spiega perché
non si insegue il sogno di un Dre-
AUSTRALIAN OPEN
am Team con Alonso e Sebastian
Vettel: «Con Montezemolo lo abbiamo sempre detto, un dream
team è qualcosa di straordinario se gestito bene e se le cose
funzionano. In questo momento
non è il nostro obiettivo, dobbia-
mo massimizzare l’equilibrio della squadra, bisogna essere molto prudenti. Felipe Massa è stato eccellente nella seconda parte del 2012, è il pilota che vogliamo. Avevamo visto giusto che
fosse meglio aspettare a decidere. Sono certo che darà la performance che vuole fornire.
Alonso è stato in grado di stupirci ogni anno, la sua forza è quella di poter garantire a tutti la sua
capacità di lottatore e di campione, sempre. Noi dobbiamo parlare poco e dargli una macchina
che possa frustare per massimizzare le sue qualità. Se avremmo
questa possibilità potrà confermare il suo “killer istinct”».
Domenicali non ama parlare degli avversari («altri invece sembrano provarci gusto a provare
a cercare di attizzarci»), ma una
battuta sul ciclo vincente della
Red Bull la fa: «Lo scorso campionato è stato molto interessante, tanti piloti hanno vinto e noi
siamo stati competitivi fino in
fondo. Tre anni non sono tanti,
quando la Red Bull smetterà di
vincere si parlerà di nuovo dei
periodi in cui abbiamo dominato noi, o la McLaren. Il mio auspicio è che Red Bull abbia già
vinto abbastanza».
Nei doppi l’Italia è competitiva, Seppi e Vinci nella notte
Errani e Vinci, avvio positivo da numeri 1
MELBOURNE - Un pò di Italia, dopo
la debacle del primo giorno,
illumina la scena sul cemento di
Melbourne. Esordio positivo di Sara
Errani e Roberta Vinci (foto) nel
doppio degli Australian Open: la
romagnola e la tarantina hanno
battuto al primo turno le svedesi
Sofia Arvidsson e Johanna Larsson
con il punteggio di 7-6 (3) 6-2. Dopo
un primo set lottato, complice
anche una partenza un pò lenta,
Errani e Vinci hanno dominato il
campo. Nel 2° set l’incontro è stato
sospeso per qualche minuto per
soccorrere un raccattapalle vittima
del gran caldo che incombe su
Melbourne. Prossime avversarie la
statunitense Craybas e la
sudafricana Scheepers. Nei quarti
le azzurre potrebbero incrociare le
sorelle Williams. È la prima volta
che una coppia azzurra parte da
prima favorita nel tabellone di uno
Slam. Errani-Vinci sono infatti la
coppia n.1 del mondo: lo scorso
anno hanno raggiunto la finale a
Melbourne, quindi trionfi al Roland
Garros e agli Us Open. Iniziato
anche il torneo di doppio maschile,
con il buon debutto di Simone
Bolelli e Fabio Fognini, semifinalisti
nel 2011 agli Us Open (doppio 6-3 al
danese Nielsen, campione di
Wimbledon e allo svedese
Brunstrom). Bene anche Andreas
Seppi in coppia con Flavio Cipolla
(6-3 6-4 al ceco Rosol e al serbo
Troicki e ora i fortissimi gemelli
Bryan, n.1) e Daniele Bracciali, che
assieme al ceco Dlouhy, ha battuto
(7-5 6-7 7-6) il brasiliano Melo e il
croato Ivan Dodig, prossimo
avversario degli azzurri in Davis.
Starace e Lorenzi hanno sconfitto i
tedesci Becker e Moser 7-6 6-0.
Nella notte italiana si consumerà,
poi, una sfida Italia-Uzbekistan nel
tabellone singolare: gli unici due
azzurri in corsa, Seppi e Vinci, se la
vedranno con Denis Istomin e con
la qualificata Akgul
Amanmuradova. Tra i big nessuna
sorpresa: Novak Djokovic,
campione uscente, e Maria
Sharapova letali. Il fuoriclasse
serbo, n.1, ha liquidato l’americato
Harrison per 6-1 6-2 6-3, mentre la
bella siberiana, n.2, ha rifilato un
altro 6-0 6-0 alla giapponese Doi.
Proseguono il cammino gli spagnoli
Ferrer e Almagro, il ceco Berdych, il
colosso polacco Janowicz (7-5 al 3°
set con l’indiano Devvarmann) ed il
serbo Tipsarevic (5 set con lo
slovacco Lacko) e, tra le donne, la
tedesca Kerber, la cinese Na Li e
l’americana Venus Williams (fuori
l’australiana Stosur dalla Zheng).
SPORTFLASH
CALCIO/1
Boateng invitato all’Onu
Milano - Kevin Prince
Boateng è stato invitato
dalle Nazioni Unite alla
commemorazione della
Giornata Internazionale per
l’eliminazione delle
Discriminazioni Razziali che
si terrà il 21 marzo ala
Palazzo delle Nazioni di
Ginevra.
CALCIO/2
Via la patente a Tevez
Manchester (Inghilterra) Patente sospesa per sei
mesi a Carlos Tevez. Il
28enne attaccante
argentino per due volte è
stato «beccato» a violare i
limiti di velocità ma non ha
mai contestato le relative
lettere speditegli dalla
polizia il 3 aprile e poi il 4
maggio dell’anno scorso.
Tevez ha fatto mea culpa
davanti alla corte di
Manchester e oltre a vedersi
sospendere la patente per
sei mesi dovrà pagare una
multa di 1.540 sterline
(1.853 euro).
CALCIO/3
Rijkaard esonerato
Riyad (Arabia Saudita) Frank Rijkaard non è più il
commissario tecnico
dell’Arabia Saudita.
L’olandese è stato esonerato
dopo l’eliminazione nella
Coppa del Golfo in corso in
Bahrain. L’ex
centrocampista del Milan,
che in carriera ha anche
allenato il Barcellona prima
di lasciare la panchina
azulgrana a Pep Guardiola,
aveva un contratto fino al
2014.
VOLLEY
Barbolini ct della Turchia
Istanbul (Turchia) Massimo Barbolini è il
nuovo ct della nazionale
turca femminile. Per l’ormai
ex selezionatore azzurro
contratto fino alle Olimpiadi
2016 a Rio de Janeiro.
Originario di Modena, 48
anni, con l’Italvolley ha
conquistato due titoli
europei e due Coppe del
Mondo.