Glaucoma

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Glaucoma
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Ricerca Ottenute immagini in vivo ad alta definizione delle strutture anatomiche deputate al deflusso convenzionale dell'umor acqueo
Glaucoma
e a VJbta
Lucio Zeppa
di CIRO COSfAGUOLA
t LUCIO ZEPPA
l
pesso si sente parlare di gl.aucoLaureato alla Federico Il
e specìalizzilto In
oftalrno«lgia. daiT83 al
·g7 Gm Costag!lola ha
lavorato alrlstitUto di
Clinica oculistlca mn una
cattedra di oftalmologìa
pediatrìea. Servizio di
prevenzione cecità
neonatale della Seconda
Un~ di Napoli.
Dopo aver ncoperto Il
ruolo di ricercatore di
cinica oculìStJCa a
Ferrara. dal 2006 è
docente di malattie
delfapparato visivo
an Un!VI!fsit\ del Mohse
dove è presidente
regionale della senone
lta ~ana dell'AgenDa
tnternazìonalc per la
preve!lliO!le della ceclta
Autore di oltre 250
pubbllcaz1011l scientifiche
su riviste nazionali e
ln!emazlona ~'di 12 bri
e rnonografiC e di oltre
2SO comuntcaliOni a
congres5l nazionali e
lnlel'lliiZIOil3ll. è titolare
d1 due brevetti
lnterlliiZI003 è anche
responsabi de!!o spm
oH deH'Uolversllà det
Molise cMediplasma srb
ma e non d si rende conto che
sl tratta di una parola generica,
probabilmente non appropriata
ma entrata neDa terminologia specialistica, la cui accezione rimanda a di.tlerenti quadri clinici «morbosi» caratterizzati essenzialmente da una perdita
graduale della vista, e successiva alla
morte progressiva di cellule specillche
e dal nome non semplice: cgangliooari
retiniroe., alla cui realizzaz:ione parte·
dpano componenti genetiche diverse,
suscettibilità individuale e vari fattori
di tiscblo. Dal punto di vista etimologi.
co è necessario risalire ai tempi di Ippocrate. La parola stava a indicare Ucolorito ceruleo degli occb.i del pazienti altetti. Q.ulndi, più che detlnire una malattia, Utermine rimandava a una caratteristica, cioè a un segno clinico di ma·
lattia Ma questa, appunto, è solo una
curiosità. Dal punto di vista clinico, invece, nella maggior parte del casi la patologia si associa a un aumento della
pressione lntraocuJare, capace di provocare una neuropatia ottica con caratteristiche alter.rzioni a carico deDo strato delle fibre netvose retiniche, della te·
sta del nervo ottico, e di conseguenza
un deficit del campo visivo. Solitamente il glaucoma è un'affezione bilaterale, colplsce cioè entrambi gli occhi, anche se in maniera asincrona. uno dei
problemi maggiori è che la sintomntologia soggettiva negli stadi iniziali è
praticamente inesistente, e dunque il
dell'Università del Molise e quella
dell'Unità operativa complessa di ottalmologia dell'ospedale Moscati di Avellino - sono stati in grado per la prima
volta di ottenere immagini In vivo e ad
alta detinlzlone delle strutture anatomiche deputate al de11usso convenzionale - trabecolare - deU'umor acqueo, mediante introduzione di un miaocatetere nel canale dello Schlemm,
mento della pressione intraoculare durante la chirurgia del glaucoma.
(lop) rappresenta il più importante ClltJ risultati di questo studio sono stati
tore di rischio per lo sviluppo del dan- accettati per la pubbUcazione sulla rivino glaucomatoso. Ma come si produce sta Jama Ophthalmology, e questo ha
l'aumento della pressione oculare? In spinto tutti! professionisti coinvolti
condizioni normali all'interno dell'oc· nello studio (i professori Luigi Ambro·
chio è presente un liquido (l'umore ac- sone, Germano Guerra eU dottor MIqueo) che è prodotto continuamente chele Fortunato) a effettuare un ultedai processi ciliari. Pertanto l'occb.io si riore avanzamento della ricerca. ipotizpuò paragonare a un contenitore con uooolaso~onedelm~
un rubinetto che introduce continua· di contrasto. In maniera non lnvasiva.
mente liquido al suo Interno. Se le vie Cioè, non più con microcatetere appli di scarico non sono pervie, si avrà un cato durante l'atto cbirurgico, ma semaumento di pressione an~mteroo del si- plicemente lnstillando un collirio allestema, ovvero dell'occhio. n denusso stito specitlcamente, contenente una
deU'umor acqueo avviene attraverso sospensione di «nanoparticelle intellidue vie: trabecolare, pressione oculare genti»· che una volta appUcate siano In
dipendente, responsabile dno a circa grado di raggiungere le strutture anatol'So per cento del deflusso, e uveoscle- miche specillcbe e rilasciare il me220
rale, indipendente dalla pressione ocu- di contrasto. Una lampada a fessura
lare, utilizzata dno al rimanente 20 per modificata sarà in grado di fotografare
cento del deOU:sso. Va detto che nume- o lilmare il tutto. La sinergla tra due
rose tecniche di imaging sono state svi- piccole realtl quali la cattedra di Oftal·
luppate per visualiz:zare le vie di de11us- mologia dell'Università del Molise e la
so dell'umor acqueo, ma nessuna tomi· divisione Oculistica dell 'ospedale di
sce in maniera diretta la poss~'billtà di Avellino si è dimostrata un'anna vinconoscere in dettaglio le strutture ana - cente che ba permes10 lo sviluppo gratomiche coinvolte.
duale e conlinuo di Importanti tilonl
Recentemente, l nostri due gruppi di ricerca c l'ottenlmento di concreti rl·
di ricettatori - quella della cattedra di sultati.
malattie dell'apparato visivo
Passi avanti grazie alla sinergia
tra Ateneo del Molise
e ospedale Moscati di Avellino
decorso è insidioso. Stando così le co-
se, la diagnosi è posta occasionalmente nel corso di una visita oculistica di
routine, e spesso arriva in ritardo. Non
a caso il glaucoma è chiamato il «ladro
silenzioso della vista».
Volendo provare una classificazione, quella più accreditata suddivide il
glaucoma in base Il due tipologie patologiche ben distinte: glaucoma ad angolo chiuso e glaucoma ad angolo aperto. Entrambe, a lQtO volta, suddivise In
altre ~ttocategorie. legate all'origine: non accompagnate ad altre atrezioni oculari o correlabili ad altre malattie
oculari o slstemiche, e a seconda delle
modalità di Insorgenza in acuto, subacuto e aonico. Al di là di queste suddivisioni, è importante capire che il glnu·
coma è la seconda più importante causa di cecità tra la popollrzione adulta di
età compresa tra i 18 e r 65 anni. Ha
una prevalenza variabile a seconda del·
la provenienza geografica: circa il 2,7
per cento nella popolazione caucasica
di oltre .co anni e intorno al 7 per cento
nelle popolazioni afroamericane. In Italia il presunto numero di paienti atret •
ti è superiore a 1 milione e 6oo mila
persone. Studi clinld controllati e randomiz7.atl hanno dimostrato che l'au-
LIJOO zeppa medkD e
cl1n.f&n oaltsta. ha
completato la sua
f011T\i1ll011e in sll1Ature
ocullstiche Italiane e
straniere e In particolare
10 Israele e nelle diOIChe
oculistiche delle Unlvelsltà
dì Napoli e di Tneste.
Olrlge nJnllà operatiVa
complessa di OculistJca e
trnpiartl dl cornea del San
Giuseppe Moscati di
A'o'ell1110 Consigliere
nàzionale della Societi
ofQlmologlca italiana e
w:epresidente della
Scxm bli.1na glaucoma
è socil fondatore
dell'Assoctllione Italiana
della chirllfBI<l della
cataratta e della
refr.mone. sodo del
gruppo Vnreo Retm c
sodo onorario
dell'Associazione Clllllp3na
gbucoma Ha partecipato
In qualita dJ re1atore a
oltre 60 Cqres51 ed è
autore dl publllica2klnl
sdentJkhc a livello
nazionale e iìtema..-.Jorole.
Ha esegulto oltre 40
lntCIVCflll dlirurglci rcbt!vl
al segmc'nto antenore c
vlleoretina.