Razzie in ville e appartamenti: i Carabinieri sono arrivati al “c u o re

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Razzie in ville e appartamenti: i Carabinieri sono arrivati al “c u o re
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Giovedì 28 marzo 2013
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Sulla Costa Favolosa il 14 ottobre
«Decisione sofferta, episodi gravi»
Profondo cordoglio per
l’insegnante Vania Sanges
In crociera gratis
ideando uno slogan
Nonni vigile «insultati»,
servizio a rischio a Bellinzago
a pagina 6
a pagina 39
a pagina 27
SCATTATI ALTRI 17 ARRESTI CHE HANNO PERMESSO DI RECUPERARE UN TESORO. PRONTO PER ESSERE RESTITUITO
Razzie in ville e appartamenti: i Carabinieri
sono arrivati al “cuore” dell’organizzazione
n I Carabinieri di Novara avevano già effettuato decine di
arresti nell’ambito dell’operazione “Gold river”, e recuperato refurtiva in gioielli e preziosi razziati in ville e appartamenti di mezza Italia per milioni di euro. Ma adesso sono
arrivati al cuore dell’organizzazione, smascherando la
“centrale”, in centro a Milano,
attorno alla quale giravano ladri, riciclatori e ricettatori: sono scattati altri 17 arresti, e sono stati recuperati oro e gioielli per altri milioni di euro. Un
tesoro pronto per essere restituito ai legittimi proprietari.
p.v.
a pagina 3
BpN: un filo diretto
con i lettori del Corriere
(foto Martignoni)
CORTESE, ESPULSO, CONTRATTACCA. MA DECIDERANNO BOSSI E MARONI
«Il problema della Lega? E’ Cota»
n Una vera “grana”, visti la
caratura del personaggio e il
momento nero della Lega,
che dovrà essere dipanata dagli stessi vertici del Carroccio,
ovvero il segretario federale
Maroni e il leader storico Bossi. Perchè l’espulsione di Giuseppe Cortese dal partito,
proposta dal direttivo provinciale novarese al Consiglio
“nazionale” piemontese, e da
quest’ultimo, presieduto da
Roberto Cota, deliberata lunedì scorso con un solo astenuto, non solo non è definitiva, ma rischia anche di trasformarsi in un boomerang.
La parola definitiva spetta alla cosiddetta “Commissione
di garanzia”, presieduta dai
vertici federali del Carroccio,
e nella quale, tra l’altro, siede
anche Enrico Montani in rappresentanza del Piemonte,
l’ex parlamentare che, con altri, ha per così dire convinto,
cioè costretto, lo stesso Cota a
mollare le cariche di segretario “nazionale” e deputato, rimanendo solo governatore
(vedi servizio a pagina 2).
Possono Bossi e Maroni sconfessare Cota? Difficile. Solo
che Cortese non è proprio
l’ultimo arrivato. Iscritto alla
Lega fin da quando era direttore di “Tribuna novarese”,
dipendente fra il 2008 e il
2010 del Gruppo della Lega al
Senato, nel 2010 aveva seguito Cota eletto governatore del
Piemonte come capo della
sua segreteria, e poi dirottato
a metà 2012 a gestire nientepopodimeno che l’affaire
Expo appunto per il Piemonte. Incarico revocatogli il 4
marzo da Cota ufficialmente
«nell’ambito della riduzione
dei costi della politica». Una
tegola per Cortese, appena finito sotto inchiesta (con la
moglie Isabella Arnoldi, capogruppo del Carroccio in
Consiglio comunale a Novara) per concorso in corruzione nell’ambito del caso-Giordano, e alla vigilia della sua
espulsione dalla Lega «per
l’attività svolta con il giornale
“Nordovest”, di cui è consu-
Giuseppe Cortese
lente editoriale, contro la linea politica della Lega e del
segretario nazionale (Cota,
ndr) che rappresenta la Lega
in Piemonte». Un quotidiano
ritenuto dagli inquirenti “vicino” a Giordano, particolarmente critico nei confronti
appunto di Cota. Da ultimo,
ma è proprio il caso di dire last
but non least, Cortese siede
nel Consiglio di amministrazione (per conto della Lega,
ma ufficialmente non si può
dire...) di Alenia Aermacchi,
gruppo Finmeccanica, colosso, quest’ultimo, oggi nella
bufera per un presunto giro di
tangenti fra Italia e India che a
quanto pare sfiorerebbe - pur
senza indagati nel Carroccio anche la stessa Lega. Che dice
Cortese? Che «il problema
non sono io, bensì Cota. E si
risolverà, visto che dopo 12
anni e alla luce della debacle
elettorale, è inevitabile che lasci la segreteria piemontese».
L’espulsione? «Qui qualcuno
ha una coda di paglia lunghissima. L’espulsione è stata voluta e gestita da lui, peraltro
senza che nessuno mi abbia
mai detto o contestato alcunchè. Sono ancora in attesa che
qualcuno mi convochi e mi
chieda qualcosa. Io non ho
mai firmato articoli contro la
Lega, perchè sono leghista e
non sono fuori dalla Lega. E
in ogni caso da direttore di
“Tribuna” criticai più volte la
Lega: come mai allora nessuno ebbe niente da dire?»
Paolo Viviani
continua a pagina 2
n Rispondere in modo chiaro,
puntuale, preciso. Mettendoci
la faccia.
Dinanzi all’attuale diffuso disorientamento in materia di
credito, tutela del risparmio,
mutui e servizi bancari la Banca popolare di Novara ci ha
chiesto di dedicare uno spazio,
nell’ambito delle pagine sulle
attualità in campo economico,
al dialogo con il pubblico. Un
dialogo che BpN non ha mai
smesso di intrattenere e coltivare, ma al quale, oggi, vuole
dedicare attenzione ancora più
significativa. «Sono tante, infatti, le domande che ci vengono poste ogni giorno agli sportelli e negli uffici, sia centrali
sia distaccati sul territorio provinciale – spiega Gianluigi
Zacchi, responsabile delle Relazioni territoriali BpN – Abbiamo pensato che possa essere utile intrattenere un colloquio più esteso e, al tempo stesso, assai diretto. Tratteremo gli
argomenti su cui sappiamo che
si concentra l’interesse del
pubblico, ma non trascureremo temi che di volta in volta ci
saranno proposti dai lettori del
Corriere di Novara».
Basterà far pervenire le domande all’indirizzo mail [email protected].
Sarà la redazione a inoltrarle
alla BpN, che affiderà l’incarico della risposta ai suoi esperti,
in primo luogo il personale
Gianluigi Zacchi
delle varie filiali e agenzie novaresi e del Vco. Un modo per
rafforzare quella relazione di
conoscenza su cui si fonda il
rapporto di fiducia. «Il nostro
simbolo è sempre stato l’ape:
industriosa, operosa, produttiva, legata alla sua terra e capace di esaltarne i frutti – afferma
ancora Zacchi – Attraverso
l’incontro con il pubblico sulle
pagine di questo giornale vogliamo dare voce a una presenza che, proprio per la sua forza
e il suo radicamento sul territorio, può farsi carico di chiarire i
dubbi che investono il rapporto tra banca e cliente in questa
fase di dura crisi economica.
Per la tradizione che ci caratterizza, questo compito importante spetta a BpN. Lo svolgeremo al meglio con la collaborazione del giornale “storico”
di Novara e dei suoi lettori».
LETTERA IN REDAZIONE DI UN PADRE ORGOGLIOSO
“Quella laurea fortemente voluta”
“Gentile Direttore, volevo segnalare una splendida notizia che
ha del sensazionale, il giorno 21/03/2013 mio figlio Jacopo si
laureava col voto di 110 in Diritto Penale presso l'Università
Statale di Milano di giurisprudenza. A questo punto ci si può
domandare cosa ci sia di così speciale.
continua a pagina 40