SCUOLA LIBERA DEL NUDO Varie sono le tecniche insegnate ma
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SCUOLA LIBERA DEL NUDO Varie sono le tecniche insegnate ma
SCUOLA LIBERA DEL NUDO Disegno del modello: Massimo Zuppelli Varie sono le tecniche insegnate ma unico rimane il programma: copia dal vero da modello vivente. L’importanza di questa scuola e di un tale metodo/programma è evidenziato dalle più significative rivoluzioni artistiche che, specialmente nel secolo appena concluso, hanno scosso alla radice l'arte occidentale e sono nate prendendo come punto di riferimento il corpo umano da anatomizzare. Il che vuol dire che le scelte artistiche di rilievo non possono essere operate senon prendendo in considerazione la figura umana e la sua armonia, compenetrando sfondo e figura in un abbraccio inscindibile dove il corpo umano è analizzato, sezionato, reinventato secondo un criterio compositivo e non più organico, con l'intento di rappresentare un nuovo ideale di bellezza. Ne sono un esempio le opere di Seurat, di Signac, di Paul Cesanne per non parlare di quelle di Braque e di Picasso. Massimo Zuppelli, nato a Orzivecchi (BS) nel 1939, vive e lavora da circa 15 anni a Milano dove insegna, presso l'Accademia di Brera, alla Scuola Libera del Nudo. Ha al suo attivo diverse personali in varie città. Le sue opere sono state esposte, tramite la Quadriennale di Roma nei musei nazionali de Il Cairo, Atene, San Paolo, Parigi, Kracovia e Tokio. Ha esposto con una sala alla trentasettesima Biennale di Venezia e alla successiva. Ha vinto i premi: Bevilacqua - La Masa, Montedison e il Morgan's Paint. Disegno per pittura: Jacopo Cascella Gli allievi del corso della Scuola Libera del Nudo si presentano come un gruppo estremamente eterogeneo in tutti gli aspetti, in primo luogo quello inerente alle capacità tecniche. Questa condizione rende necessario che segue ogni studente individualmente, tenendo conto delle peculiartà artistiche di ciascuno. Per chi si approccia alla pittura comincio con il disegno dal vero con i nostri modelli, partendo dall'impostazione compositiva, per arrivare ad un disegno compiuto, per chi è più esperto cerco di colmare le lacune e di approfondire la personale espressione. La mia attenzione è rivolta non tanto ad un disegno accademicamente corretto quanto ad un disegno armonico, intendendo con questa accezione la valorizzazione del talento e della personalità dei singoli. Voglio cioè enfatizzare le capacità creative e sfrondare e ridondanze che soffocano la loro migliore espressività. Intendo l'insegnamento del disegno come base per la pittura. Voglio rendere palese alla coscienza dei singoli la propria creatività. Jacopo Cascella nasce a Carrara nel 1972. La sua formazione scolastica si conclude con la maturità al liceo artistico di Carrara. Dal 1992 frequenta il corso di pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove si diploma con Adriano Bimbi nel 1997. Dai primi anni 80 si dedica all'incisione e realizza, in collaborazione con Mirko Berrettini, il libro "La Storia Vera"di Luciano di Samosata, esposto prima nella personale "mostra premio opera prima" alla Galleria Agrifoglio a Milano nel 1995, quindi a Parma nel 1996 alla Nuova Galleria del Teatro, e al Premio Bancarella a Pontremoli. Altre sue mostre personali si tengono a Castell'Arquata 1998, Fondazione Monte Parma 1999, Galleria Peccolo Livorno 2000 e nello stesso anno in Art'è Forte dei Marmi, nel Castello di Piagnaro Pontremoli nel 2001, al Palazzo dei Patrizi Siena nel 2003, a Bologna al Circolo Artistico nel 2004 . Numerose sono le sue partecipazioni a collettive come alla Galleria Giulia Roma 1996, Accademia del Giglio Firenze1997, Museo dello Splendore Giulianova 1998 ex Municipio di Lugano 2000, Musei di San Salvatore in Lauro Roma 2003, Premio Michetti e Premio Sulmona 2003.Ha collaborato ad un progetto per un grande parco a Sudhzou (Cina) con l'ideazione per una grande piazza con mosaico. Ha realizzato delle sedute in marmo in una Piazza a Sesto S. Giovanni. Oltre alla costante ricerca pittorica è attualmente impegnato nella realizzazione della terza delle sue grandi vetrate per la cattedrale di Francavilla al Mare (opera di Quaroni) e ad una grande scultura in marmo, destinata allo spazio pubblico.