Il Ministro generale - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati
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Il Ministro generale - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati
Il Ministro generale I Nuovo Delegato “Pro Monialibus” Carissime Sorelle tutte, il Signore vi dia la sua pace! In questo giorno in cui celebriamo la potenza creatrice dello Spirito di Dio, che attraverso il “si” di Maria genera una nuova vita, che è inizio e unico fondamento della nostra vita nuova nello Spirito, vengo a voi per informarvi di un avvicendamento importante. Dal prossimo 15 aprile, Pasqua del Signore, Fra Herbert Schneider, con l’obbedienza dei Ministro generale, ritornerà alla sua Provincia dei Ss. Tre Re di Colonia: come nuovo Delegato generale dell’Ordine “pro Monialibus”. E’ stato nominato Fra Enrique Gonzales Arango, della Provincia di S. Paolo Apostolo in Colombia, esperto accompagnatore delle Contemplative francescane del luogo. So di interpretare i sentimenti di tutte voi nell’esprimere al nostro Fratello Herbert un grazie cordiale per il servizio totale e appassionato che ha svolto sin dal 1991 a favore di tutte le Sorelle contemplative della Famiglia francescana, attraverso le , Minori dell’Emilia-Romagna Frati numerose visite le parole di esortazione e i profondi scritti: la sua dedizione e la sua competenza hanno certamente aiutato tutti noi a sperimentare l’unità del carisma dei nostri fondatori e delle nostre fondatrici, consentendoci di vivere con maggiore intensità la nostra stupenda vocazione. Allo stesso tempo sono sicuro che il nostro Fratello Enrique potrà sperimentare il vostro fraterno aiuto nello svolgimento del suo delicato servizio, secondo le linee che lui stesso vi indicherà. A tutte voi il grazie mio e di tutto l’Ordine per la vostra presenza discreta e preziosa al nostro fianco: San Francesco e santa Chiara guidino i nostri passi sulla via di una vita nuova, ad immagine dei Figlio di Dio che si è fatto nostra via. Sommario Il Ministro generale I - Pro Monialibus 1 II - Consiglio Plenario 2 Dalla Curia generale I - Nuova entità in Africa 3 II - Frati Missionari ... 3 CO MPI I - La COMPI e l’OFS 7 II - Pastorale sanitaria 8 UFME Il cammino dei giovani 9 Vita della Provincia I - Definitorio 11 II - Archivio 12 Note di cronaca I - Sr. Roberta 14 II - Campane .... 15 III - Gerusalemme ... 15 IV - Under 10 16 V - Carpi ... 18 VI - Fr. Paolo Benfenati 18 Abbiamo vissuto 20 I nostri fratelli defunti Bernardina Gilioli 22 Indonesia 23 Fraternitas nr. 65 25 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fra Giacomo Bini, ofm Ministro generale (In copertina: “I Santi Martiri in Cina del 1900”, tempera su tavola di Lorenzo Ceregato, 2000) Anno XXXIII - n.s. N. 62 - MAGGIO 2001 Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti Notiziario - 1 II Consiglio Plenario 2001 • Relazione dell’Economato generale; • Brevi Relazioni da parte delle Conferenze. 2. La traccia per la Relazione Ai Presidenti di ogni Conferenza per il delle Conferenze CPO: dei Ministri provinciali. • Quali desideri nuovi sono nati nei Frati dalle riflessioni Carissimi Fratelli, Il Sifatte in questi ultimi anni sulgnore risorto vi dia la sua Pace! le Priorità? Hanno influito Anzitutto desidero rinsullo stile di vita e di missiograziare quanti hanno fatto giunne delle Fraternità? Quali gere a me e al Definitorio geneesperienze particolari stanno rale proposte e suggerimenti per prendendo vita nella tua Conla celebrazione del prossimo ferenza (due o tre esperienCPO. La preparazione al CPO ze) procede secondo il corso previsto • Quali sono state le maggiori e molte Conferenze hanno già difficoltà incontrate nella reeletto i Consiglieri. Ricordo che alizzazione di nuovi e più “situtti i Consiglieri devono essere gnificativi” progetti di vita eletti entro il 1 luglio 2001. francescana a livello di ProNelle Lettere precedenti vincia, Conferenza e Ordine? (30 ottobre 2000, Prot. 090259, e Per quanto riguarda la 20 novembre 2000, Prot. 090311) Relazione, che ogni Conferenza chiedevo alle Conferenze dei Mi- dovrà presentare al CPO, preciso nistri provinciali di programma- quanto segue: non dovrà superare una riunione, possibilmente re le tre pagine e dovrà giungere dopo la seconda metà di maggio 2001, per conoscere ed approfondire, con i Consiglieri eletti, le questioni che verranno trattate nel CPO e l’Instrumentum laboris sulla revisione delle strutture. Di seguito vi presento: l’elenco delle tematiche da trattare secondo quanto stabilito dal Definitorio generale e la traccia (due domande) per la Relazione di ogni Conferenza per il CPO (Allegato B). 1. L’elenco delle tematiche da trattare secondo quanto stabilito dal Definitorio generale per il prossimo Consiglio plenario dell’Ordine sono: • Discorso del Ministro generale; • Instrumentum laboris sulle Strutture; • Documento sull’Iter del Documento sulle Strutture; 2 - Notiziario presso la Segreteria generale entro l’8 settembre 2001, affinché possa essere tradotta nelle diverse lingue. Perché il CPO sia fruttuoso per tutto l’Ordine e diventi uno strumento fraterno di condivisione e attualizzazione del nostro comune progetto evangelico, invito i Ministri a consultarsi e approfondire con sollecitudine, insieme ai Consiglieri eletti, le tematiche proposte per il CPO. Inoltre vi ricordo che ogni membro del Consiglio pu98 sempre suggerire altre questioni, che verranno trattate nel CPO se approvate da un terzo dei Consiglieri, secondo l’art. 130 §2 degli SG. Colgo volentieri l’occasione per ringraziarvi per il servizio che prestate in favore dei fratelli. Lo Spirito del Signore e la sua santa operazione ci guidino nella preparazione al CPO e in tutta la nostra vita. Fraternamente Fr. Giacomo Bini Ministro Generale La segreteria della COMPI ha provveduto alla stampa di un quaderno (numero 21) che ha come tema il progetto di vita, sia ha livello personale che a livello comunitario. Gli autori sono Fr. José Rodriguez Carballo e Fr. Juan Mari Ilarduia. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Dalla Curia generale I Nuova entità in Africa Polonia e Germania e Spagna. La nuova Vice Provincia conta 66 Frati, in maggioranza vocazioni locali, ad essi si aggiunIl 18 aprile 2001 a Lomé gono altri Frati missionari. (Togo), il Ministro generale dei L’attività pastorale, sia in Frati Minori Fr. Giacomo Bini, ha ambiente rurale che in quello urcostituito la Vice Provincia del bano, costituisce il principale im“Verbo Incarnato”. pegno, ma ci sono anche Frati La nuova entità africana, impegnati nella scuola, nel sociaè situata in una parte del territo- le (assistenza nelle carceri), nella rio della ex Federazione France- formazione dei catechisti, dei gioscana dell’Africa Occidentale vani e nella formazione professio(FFAO) che comprende Togo, nale (carpenteria, lavoro del cuoCosta d’Avorio e Benin. io e delle pelli). Il Ministro generale ha La lingua principale utianche proclamato il “Governo” lizzata nei paesi della Vice Prodella nuova entità, eletto dal vincia del Verbo Incarnato è il Definitorio generale il 22 marzo francese, ma in alcune zone è ne2001, che rimarrà in carica per un cessario conoscere una delle lintriennio. gue locali, specialmente per coMinistro Provinciale loro che sono impegnati in attiviFr. Richard Dzierzenga tà pastorale. Vicario Provinciale TOGO 56.790 kmq - pop. Fr. Joseph Legonou 5.081.413 Definitori provinciali COSTA d’AVORIO 322.460 Fr. Sébastien Agah Boye kmq - pop. 15.818.068 Fr. Emmanuel Assogba BENIN 112.620 kmq - pop. Fr. Pierre Reinhard 6.305.567 Fr. Francis Zogli Togo, Costa d’Avorio e Benin La presenza francescana risale al 1956, i Frati minori provengono non solo dai tre paesi che formano la Vice Provincia, maanche da Francia, Slovenia, Frati Minori dell’Emilia-Romagna II Progetto per i Frati Missionari I. progetto di formazione “I Ministri provinciali abbiano cura che i missionari ricevano la formazione necessaria per meglio assolvere alle esigenze del loro futuro compito” (CCGG 121 §1). Introduzione 1. I Frati che vengono a Bruxelles per la preparazione alla missione, partecipano pienamente alla vita e al dinamismo della Fraternità che li accoglie. 2. I volontari missionari non sono né degli studenti né degli apprendisti, ma Frati che iniziano a vivere la loro vita missionaria. 3. La comunità internazionale li accompagna nella loro prima esperienza e per la loro preparazione alla missione, offrendo loro un ambiente di vita francescana con un accompagnamento comunitario e personale. 4. Durante questa prima tappa della vita missionaria, i Frati volontari e i Frati della comunità stabile di Bruxelles manifesteranno grande apertura e disponibilità reciproca. Notiziario - 3 5. Fin dal loro arrivo a Bruxelles, i missionari avranno già una buona conoscenza dell’inglese o del francese, per partecipare alla vita della Fraternità. 6. Questo periodo di formazione vuole aiutare i Frati ad iniziare a vivere i valori francescani in una Fraternità internazionale ed interculturale, e a rispondere alle questioni che un missionario si pone e che riguardano gli aspetti essenziali della vita missionaria. 1. Missionari francescani: chi siamo? “Siamo stati chiamati per essere mandati al mondo, per una missione come uomini di Dio, in fraternità e minorità, a un mondo che cambia e che cerca” (G. BINI, L’Ordine oggi: riflessione e prospettive, III, 3). Gli obiettivi Sperimentare i valori della nostra vita francescana in una Fraternità internazionale ed interculturale, ed approfondire l’identità e le caratteristiche del missionario francescano. “Prendersi cura della qualità della vita è gettare le basi perché le nostre Fraternità diventino autentiche cellule vive, forti nella fede, gioiose nella speranza, feconde nell’amore. Tutti i “progetti” saranno, allora, costruiti sulla roccia e così avranno la possibilità di resistere alle difficoltà, poiché esposti all’azione dello Spirito del Signore” (H. SCHALÜCK, “Riempire la terra del Vangelo di Cristo”, 194). I mezzi 1. I Frati missionari partecipano a tutti i momenti della vita della Fraternità stabile di Bruxelles, come prima esperienza di vita francescana in una comunità che vuole vivere lo “spirito” della missione. E cioè: – la vita in Fraternità è per tutti 4 - Notiziario una priorità; – il programma di preghiera, i momenti di formazione permanente e di condivisione della Parola di Dio, il ritiro mensile, le attività pastorali e sociali, e i lavori domestici, permettono di scoprire ed approfondire la nostra comune vocazione; – il capitolo locale mensile sarà soprattutto una condivisione della vita e l’occasione per fare una valutazione del cammino comunitario ed individuale, specialmente su: a. la fedeltà alle priorità dell’Ordine b. i mezzi utilizzati c. le difficoltà incontrate d. il programma da rinnovare tecipano ad una attività pastorale o sociale – soprattutto durante il fine settimana – in dialogo e in accordo con la Fraternità stabile. 2. Perché partiamo? “Quei frati che, per divina ispirazione, vorranno andare tra i Saraceni e tra gli altri infedeli, ne chiedano il permesso ai loro Ministri provinciali. I Ministri poi non diano a nessuno il permesso se non a quelli che riterranno idonei ad essere mandati” (Rb 12, 1-2). “Invitiamo tutte le Province dell’Ordine ad essere sensibili, non solo alla condivisione dei beni materiali, ma soprattutto all’interscambio di persone e di culture per sottolineare la realtà di una Fraternità universale” (CAP GEN/1997, Dalla memoria alla profezia, 40). Gli obiettivi Aiutare i candidati per i progetti missionari nel discernimento. I Frati e i missionari insieme si impegneranno a discernere la vocazione missionaria, a verificare, purificare ed approfondire i motivi che animano ciascun – le relazioni fraterne vissute nel missionario. Così ci si aiuterà a rispetto delle differenti culture e discernere l’idoneità per un prosensibilità, aiutano a crescere nel- getto specifico o eventualmente l’apertura all’altro e nel dialogo: per un altro progetto dell’Ordine. tutto questo è già una iniziazione I mezzi all’inculturazione; 1. Il dialogo aperto e re– ogni Frate, nella sua individua- golare tra i Frati aiuterà ad indilità, è un dono di Dio, quindi cia- viduare ed approfondire le motiscuno apprezza l’altro per quello vazioni e gli atteggiamenti di ciache è ed approfitta della sua ric- scun missionario. chezza. 2. Sviluppare una “spiri2. I Frati missionari di- tualità francescana” della missiomostrano la loro capacità di col- ne. laborare e di fare un cammino in3. Formare i missionari a sieme con la Fraternità stabile. vivere bene le relazioni interper3. Ogni Frate si esprime sonali e a saper gestire i possibili semplicemente e con libertà in conflitti e le eventuali difficoltà. una delle due lingue della 3. Per quale missione ci Fraternità (francese o inglese). prepariamo? 4. I Frati missionari par“Il missionario non rapFrati Minori dell’Emilia-Romagna presenta più un pioniere isolato ma un collaboratore al servizio delle Chiese locali, capace di un costruttivo inserimento nelle loro culture, situazioni, progetti pastorali. Deve farsi discepolo per apprendere umilmente lingua, cultura, usi, mentalità e ascoltare con simpatia e attenzione” (J. VAUGHN, Lettera per i sei anni del Progetto Africa, 1988, 14). Gli obiettivi Assumere la visione della Chiesa e dell’Ordine sulla missione. In particolare: a. entrare nella concezione attuale della missione; b. approfondire la visione francescana della missione, per scoprire il volto del “lebbroso” di oggi; c. conoscere le caratteristiche dei progetti missionari dell’Ordine. I mezzi 1. Approfondire la teologia della missione. 2. Studiare i vari “sentieri” della missione, come: il dialogo, l’inculturazione, la giustizia e la pace, la non-violenza attiva, l’ecumenismo, la promozione umana, lo sviluppo, l’antropologia, le religioni “tradizionali”, Induismo, Buddismo, Islam, ecc… 3. Approfondire i testi “normativi” dell’Ordine sulla missione: Regola non bollata 16; Regola bollata 12; CCGG V. 4. Studiare, con la condivisione in comunità, i documenti specifici dell’Ordine: Lettere sui Frati Minori dell’Emilia-Romagna progetti missionari dell’Ordine; H. Schalück, “Riempire la terra del Vangelo di Cristo”. 4. Dove andiamo? “… a me e al Definitorio è sembrato urgente proporre l’avvio di una nuova Fraternità internazionale…, con lo scopo principale di preparare missionari per i progetti [dell’Ordine] già avviati o per altre forme di evangelizzazione in tutti i continenti” (G. BINI, Lettera per una nuova Fraternità internazionale, 24 aprile 2000). Gli obiettivi Aiutare i frati a conoscere ed apprezzare l’ambiente in vista dei progetti missionari specifici ai quali sono destinati. I mezzi 1. Conoscere il progetto missionario per il quale il Frate si prepara. 2. Studiare la storia della Chiesa e della missione, e la vita dell’Ordine, della regione di destinazione. 3. Più ampiamente, conoscere i paesi della destinazione: storia, società, cultura, tradizioni, mentalità, religioni… 5. Chi andiamo ad incontrare? “I Frati chiamati a servire il Vangelo in culture diverse dalla propria e fra popoli con caratteristiche proprie, siano rispettosi, con profonda sensibilità fraterna, delle caratteristiche di ciascun popolo, apprendano la lingua, incarnino il Vangelo nei loro valori religiosi, storici e culturali, così come nei costumi e nelle tradizioni ” (Priorità per il sessennio, IV, 5). Gli obiettivi Preparare i missionari a conoscere, apprezzare, incontrare persone di altre culture e religioni, come discepoli e in atteggiamento di ascolto. Favorire ed incoraggiare una vera inculturazione nei luoghi dove i volontari andranno a vivere ed operare. I mezzi 1. Studiare l’antropologia “culturale”. 2. Studiare le religioni “tradizionali” delle regioni di destinazione. 3. Studiare il Buddismo, l’Induismo, l’Islam, la filosofia Bantu… II. programma 1. Vita francescana nella Fraternità interculturale di Bruxelles Ogni giorno: orario di preghiera della Fraternità. Due volte la settimana: ricreazione comunitaria. Venerdì: Studio e condivisione dei seguenti documenti: Evangelii Nuntiandi, Redemptoris Missio, La Chiesa in Asia o La Chiesa in Africa o Sinodo dell’Europa; Gli orientamenti della santa Sede per la Russia; Regola non bollata e Regola bollata; CCGG V; Lettere per i progetti missionari dell’Ordine; H. Schalück, Riempire la terra del Vangelo di Cristo. Condivisione sulla Parola di Dio. Sabato mattina: lavori domestici. Sabato pomeriggio e Domenica: attività pastorali o sociali. Domenica sera: adorazione. Secondo lunedì di ogni mese: ritiro e capitolo locale. Notiziario - 5 2. Esperienze ed incontri I fine settimana sono riservati alle attività pastorali o sociali, agli incontri e alle visite di formazione. I missionari possono incontrare a Bruxelles comunità cristiane di cultura diversa da quella dei loro paesi di origine. Questo periodo di formazione terminerà con un Ritiro spirituale (“contemplazione e missione”). 3. Corsi (da lunedì a giovedì: 4 x 24 settimane = 96 giorni; 3 ore di corso per giorno: 96 x 3 = 288 ore di corso) A. Nei corsi verranno affrontati i temi indicati nella lista seguente: Teologia della missione – La spiritualità missionaria – Storia delle missioni – Cristologia africana o asiatica – Diritto missionario nel CDC e diritto internazionale – Evangelizzazione e promozione umana – Chiesa, democrazia e sviluppo – Ecumenismo ed evangelizzazione – Il dialogo – L’inculturazione – Studio dei paesi di destinazione – Giustizia e pace – La non-violenza attiva- Formazione a gestire le relazioni interpersonali e i conflitti – Antropologia “culturale” – Le religioni “tradizionali” – Induismo/Buddismo/Islam. B. Lo studio personale completerà il lavoro in comune. Nota bene a) le persone di riferimento: – i Frati della comunità stabile si impegnano nella misura del possibile; – invitare di preferenza Frati con una competenza specifica; – altri punti di riferimento nell’area di Bruxelles: Lumen Vitae, Istituti di teologia, Organismi o 6 - Notiziario Associazioni, come Pax Christi, Giustizia e Pace… b) La metodologia: – i corsi saranno interattivi: – ogni corso mira alla crescita integrale della persona (intelligenza, consocenza, spirito, personalità …); – i corsi tengono conto delle esperienze vissute. Bruxelles, 2 gennaio 2001 La segreteria dell’Unione Conferenze Ministri Provinciali Famiglie Francescane d’Italia ricorda quest’anno i venticinque anni di attività; in questa occasione ha pubblicato un volume di ben CDXX più appendice che raccoglie foto significative sulla storia dell’Unione Frati Minori dell’Emilia-Romagna COMPI I La COMPI in riferimento alla questione OFS A - Lettera del Presidente Provincia e, qualora non l’avessi già fatto, a trasmettere anche il testo della lettera del Ministro generale con i relativi allegati. Buona Pasqua B - Communicato dell’Assemblea I Ministri provinciali italiani O.F.M. riconoscono la legittimità del Decreto del 29.11.2000 Fr. Francesco Bravi della CIVCSVA e intendono adePresidente COMPI rire alla richiesta ivi formulata di agevolare il processo di unit88 dell’O.F.S. sostenendo la componente OFS Minori italiano nell’individuare “una propria via all’unità”. Si impegnano pertanto a promuovere il dialogo con tutte le parti interessate nei modi e nelle sedi opportune. Dato che sussistono alcuni seri dubbi e perplessità intorno alla nuova identità dell’O.F.S. che ci appare in contrasto con quanto prescritto dal can. 303 e sull’istituto dell’altius moderamen e del suo esercizio collegiale, comprendendo le ragioni che hanno portato il Consiglio nazionale O.F.S. Minori a ricorrere presso la Segnatura apostolica, chiediamo che su questi temi si apra un dialogo e un confronto sereno all’interno dell’Unione delle Conferenze dei Ministri provinciali d’Italia. Carissimo fratello Ministro, con la presente ti trasmetto il testo della Dichiarazione che abbiamo concordato nella nostra ultima Assemblea COMPI e che abbiamo letto nella sessione conclusiva dell’Assemblea dell’Unione delle Conferenze. In quella sede si è deciso di inviare ai Presidenti delle altre Conferenze il testo, preparato da p. Velasio De Paolis, sui nostri dubbi e perplessità circa la nuova identità dell’OFS, che ci appare in contrasto con quanto prescritto dal can. 303, e sull’istituto dell’altius moderamen e del suo esercizio collegiale. Su questi temi le singole Conferenze avranno modo di discutere e verrà programmato un successivo incontro comune dei vari Consigli di Presidenza delle singole Conferenze per un ulteriore confronto e studio. Ti invito a trasmettere il E’ stato indetto il convegno COMPI testo della Dichiarazione all’As- per l’area evangelizzazione. Si terrà sistente regionale OFS della tua dal 18 al 22 giugno ad Assisi. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 7 II Pastorale Sanitaria commiato del Presidente 3. Relazione del Segretario: organico e situazione economica amministrativa dell’unione. 4. Elezione del PresidenHaec dies quam te. fecit Dominus: D’intesa con il Ministro exsultemus Provinciale Delegato della Comet laetemur in ea. pi per la Pastorale Sanitaria M. Alleluia! Rev.do Fr. Maurizio Faggioni, v’invito a partecipare al Consiglio Questo grido, sgorgato Nazionale e all’Assemblea Genedal cuore dei discepoli nel primo rale dell’ Unione 21-26 maggio giorno dopo il sabato, ora, in que- 2001 che si svolgeranno a Bocca sto preciso momento della storia, di Magra (La Spezia) presso il torna a rincuorare le speranze di Monastero S. Croce dei Padri noi tutti con l’immutata certezza Carmelitani, in via S. Croce 30, della risurrezione di Cristo, Re- Tel. 0187 60.911. dentore dell’uomo. La Convocazione del Attingiamo, alla sua tom- Consiglio nazionale e dell’Asba ormai vuota per sempre, il vi- semblea nazionale intende assolgore necessario per sconfiggere il vere agli adempimenti previsti torpore, l’indifferenza e la stan- degli artt. 8-18 del Regolamento chezza che appesantisce i nostri dell’Unione, in particolare all’elepassi, per porre ogni ricerca al zione del Presidente. servizio dei suoi fratelli. I Delegati Provinciali trasmettaIn questo tempo, tra la no tempestivamente copia della Pasqua e l’avvento del suo Regno presente ai Cappellani Ospedasenza fine, tempo che rassomiglia lieri della propria Provincia e coal travaglio di un parto, impegnia- munichino al Segretario Fr. Lomoci nella costruzione della no- renzo Bufarini (Tel.-segr.-fax stra Unione. 072.131.378) il numero dei parTi ricordo il Consiglio tecipanti entro lunedì 7 magNazionale e l’Assemblea Gene- gio 2001. rale si terranno dal 21-26 maggio 2001 a Bocca di Magra (La SpeProgramma dei lavori zia) dell’incontro Invita e insisti perché an- Lunedì 21: ore 17 Arrivi e sisteche gli altri Cappellani partecipi- mazioni della camera ore 20 cena. no a questo momento di Fraternità Martedì 22: ore 7 Ufficio di Lete di Preghiera. Rinfrancati dal tura e Lodi balsamo del suo Amore, ripren- ore 8 Colazione diamo il cammino che ci porti, ore 9 Consiglio Nazionainsieme, ad essere la sua Comu- le e Assemblea Generale M. nità accanto a chi soffre. Rev.do Fr. Maurizio Faggioni Ministro Provinciale Delegato per Oggetto la Pastorale Sanitaria. 1. Consiglio Nazionale e Saluto e Introduzione del Assemblea Generale dell’Unione Presidente Fr. Italo Maria PalleOperatori Pastorali OFM della schi. Sanità. Relazione organizzativa 2. Saluto, Introduzione, e conomica del Segretario. 8 - Notiziario Elezione del Presidente dell’Unione. Relazioni dei Delegati Provinciali. Segue discussioni. ore 11 Concelebrazione solenne Presiede M. Rev do Fr. Maurizio Faggioni. ore 12.30 Pranzo ore 16.30 Conferenza di Fr. Massimo Tedoldi Vicario Provinciale della Liguria, sulla Pastorale Sanitaria. ore 18 Vespro ore 20 Cena Mercoledì/Giovedì: S.S. Esercizi Spirituali. Predicatore Fr. Massimo Tedoldi. Venerdì 25: Itineranza francescana guidata da Fr. Marcello Marchioro Sabato 26: ore 7 Concelebrazione solenne. Presiede il nuovo Presidente dell’Unione. ore 8 Colazione e partenza. Sperando di incontrarvi numerosi vi auguro ogni bene nel Signore. Fr. Italo Maria Palleschi Presidente Frati Minori dell’Emilia-Romagna UFME 1. Un po’ di storia Resta un poco lontano quel primo incontro dei giovani frati europei celebrato dal 25 al 28 settembre 1996 a Firenze. Gli obiettivi di tale incontro erano stati stabiliti dai Provinciali riuniti a Santiago de Compostela (III.3.7): formare i nostri giovani a questa sensibilità europea ed ecumenica in vista dell’assemblea ecumenica di Graz. Sui formò così una commissione “ad hoc” e si convocarono, senza sapere bene il perché, 8 giovani rappresentanti delle Conferenze: Boris (Copef), Manolo (Confres), Fabio (Compi), Columban (slavica occidentale), Matita (sud-slavica), Patrik (Mefra) e Hug (anglofona). Da questo incontro sorse la prima lettera che più di 90 giovani frati inviarono ai provinciali con alcuni suggerimenti per proseguire il cammino verso la tanto voluta e desiderata coscienza europea. Dopo la collaborazione gomito a gomito nella preparazione di tale incontro, il Comitato operativo dell’UFME vide la possibilità do dare continuità al recente comitato di frati giovani, pieni di desideri e di entusiasmo. Da allora ci siamo riuniti periodicamente per realizzare le iniziative che emergevano dal Comitato operativo. Le due granFrati Minori dell’Emilia-Romagna di attività che abbiamo realizzato sono servite per dare corpo e forma, identità e vita al comitato. Abbiamo partecipato all’assemblea ecumenica di Graz (1997) e, soprattutto, abbiamo preso parte alla riunione dei Provinciali a Varsavia dando risposta ai loro interessi di camminare verso l’Europa del domani con i frati giovani. Il frutto di questo lavoro si è concretizzato in una grande inchiesta alla quale aderirono circa 1000 frati e che ancora oggi, per quelli che la utilizzano, continua ad essere un grande strumento per conoscere i problemi e i desideri dei frati giovani. Tale inchiesta finiva con delle proposte molto chiare e operative, invitando i Provinciali a favorirle ed attuarle. Durante questo periodo, fra Ivan (sud-slavica) è stato sostituito da fra Mato. Ci ha lasciato pure fra Tony, della lingua inglese, che sin dall’inizio era con noi. Abbiamo avuto l’occasione di trovarci più volte come comitato (Roma, Genova…) e ormai sentivamo il bisogno di far maturare bene l’identità e le finalità del comitato. Varsavia (1998) è stato il punto di arrivo da dove, con grande speranza, speravamo di avviare con una identità chiara e volu ta da tutti, questo comitato, i suoi obiettivi e i suoi compiti. Varsavia rispondeva alla sensibilità di tutti i frati giovani d’Europa, rispecchiando nel suo statuto la necessità di consolidare questo comitato e di crearne altri a livello locale, secondo le Conferenze. Dopo un anno, il nuovo Consiglio Permanente UFME convocò i giovani del comitato nel mese di novembre nel convento di Fiesole (Firenze). Si riprese il lavoro del comitato con l’appoggio unanime del Consiglio Permanente, del suo presidente e del suo segretario. Questa volta ci siamo trovati con nuovi membri: Matthias (Mefra), Franco (Compi), Mato (Sud-slavica) e Mark come delegato di Malta. Oltre a Columban (Slavica occidentale) e Manolo (Confres), era assente Boris (Copef), il quale più tardi è stato stostituito da JeanJacques, così come Columban è stato rimpiazzato da Kajetan. Il nuovo comitato risorse con più brio e con rinnovate forze; abbiamo messo l’accento sul vivere i nostri incontri non solo sul lato operativo, bensì come un momento di vera fraternità; si insisteva nella nostra propria formazione e conoscenza della realtà delle Conferenze e nel realizzare alcune iniziative che potessero Notiziario - 9 Benché siamo nati con obiettivi molto chiari (coscienza europea e mentalità ecumenica), la realtà sta creando un’altra grande necessità in tutto l’Ordine: la necessità d’incontrarsi per condividere la gioia della nostra vocazione fra i pochissimi e saturati frati giovani che esistono nel territorio dell’UFME. Confido che tutto questo movimento porterà vita e speranza fra tutti i frati giovani. Però dobbiamo essere realisti e affermare che ci troviamo con non poche difficoltà nel nostro compito, difficoltà che per noi diventano delle sfide che accogliamo con piacere. senso dell’UFME e dei suoi comitati. Altri piccoli inconvenienti: il non avere una lingua comune, e quindi la necessità delle traduzioni… E per ultimo, che a volte è una preoccupazione ed una sfida, la mancanza di conoscenza sulla ragion d’essere. Cosa fare affinché i nostri fratelli non valutino soltanto i viaggi che stiamo sensibilizzare più frati e più Profacendo, bensì il compito che revince per dare spazio nei suoi alizziamo? E’ una mancanza di compiti ed attività alle iniziative fluidità fra noi e le Conferenze? del nuovo comitato. E’ sufficiente che il delegato del Ci siamo riuniti tre volte Consiglio permanente si limiti ad (Vienna, Siviglia e Venezia) e informare gli altri Provinciali? dobbiamo riconoscere che sono Ritengo che si potrebbero cercastate occasioni più che positive re altre forme di comunicazione. per ringraziare Dio e per conferLa mia ultima parola è di marci nel nostro obiettivo, diffiringraziamento a tutti i fratelli che cile e marginale nella vita della ho trovato lungo questi quasi 5 Provincia, ma che diventava semanni, questo è stato il meglio di pre più vitale agli occhi dell’Orquesto compito. Inoltre voglio dine e del Ministro generale e di ringraziare tutti i membri del Contanti altri, affinché sia un vero siglio permanente per il sostegno strumento che canalizzi tutte le e la fiducia, in modo speciale fra iniziative che portano a promuoJosé Carballo, fra Angelo Stellini vere una vera consapevolezza di e fra Tecle per la loro incondizioreligioso europeo. nata generosità nel credere che 2. Com’è il nostro camOsservo il poco rapporto questo progetto europeo non samino? e comunicazione fra il delegato rebbe stato possibile realizzare Credo che la cosa più giovane di ogni Conferenza e il senza contare sui giovani, i gioimportante è che tutti i compo- delegato del Consiglio permanen- vani frati. Saggia decisione. nenti di questo comitato credono te dell’UFME. Ritengo che siano Fra Manolo in esso, perché solo chi confida necessari perché quello che è deCoordiantore dei Delegati nella bontà di questo progetto può ciso nella Conferenza lo sappia il dei giovani frati all’UFME dedicare tempo ed energie perché delegato. Si eviterebbero così alquesta realtà prosegua. tre difficoltà, come quelle che sorCominciamo a cammina- gono quando si devono pagare i re, e non solo. Un altro frutto è viaggi che, nonostante noi lo sapstata la creazione di un comitato piamo, nel momento di verifica i in ogni Conferenza dei frati gio- segretari della Conferenza non vani e successivamente in ogni sanno se spetta a loro pagare o Provincia. Questo assicura una meno. rete di comunicazione ed una posLa rapidità con la quale sibilità più grande di portare avan- cambiano i membri del comitato. ti tutte le iniziative che siano pro- Questo a volte impedisce di aveposte. E’ una grande sfida sul re un ritmo adeguato; si può vicome farci presenti in tutte que- vere la sensazione che sempre si ste entità. stia mettendo in discussione il 10 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Vita della Provincia I Definitorio Villa Verucchio 8 maggio 2001 cata dal Capitolo provinciale. Si trova al limitare del paese di Nonantola nella bassa modenese. E’ una vecchia casa colonica ristrutturata. * Si dà il parere favorevo* Ci si incontra per il Definitorio il giorno 8 maggio alle ore le a che Fr. Bruno Monfardini 9.30 presso il Convento di Vialla possa cambiare l’automobile. Verucchio. * Si dà parere favorevole * E’ assente Fr. Bonifacio per iniziare il lavoro di adeguamento della struttura della Scuoperché in ospedale per esami. la Materna Sandra Borsalino a * Vengono approvati al- Villa Verucchio. l’unanimità i verabili dell’incon* Si dà parere favorevole tro di aprile. al riordino di alcuni localli del * Il Ministro provinciale Convento di San Nicolò in Carpi. trasmette al Definitorio le infor* Riguardo una richiesta mazioni raccolte circa coloro che . hanno chiesto di essere ammessi proveniente da Borgonovo si rialla professione perpetua, al tiene necessario verificare quanto è espresso nel comodato. diaconoto e al presbiterato. * Sentino il parere del Definitorio ed il parere di quanti è tenuto a consultare, il Ministro provinciale ammette alla Professione perpetua Fr. Luigi Dima e Fr. Enrico Zini; al Diaconato Fr. Antonio Enrico Mocerino; al presbiterato Fr. Andrea Nico Grossi e Fr. Raffaele Trotta. * Non si ritiene opportuno, per ora, la costruzione di un nuovo servizio igenico presso la casa di preghiera dell’Osservanza. * E’ stata individuata la casa per la nuova fraternità auspi- * Si delibera la vendita di un appartamento in Viale Oriani Frati Minori dell’Emilia-Romagna * Si dà parere favorevole affinché possano essere restaurate le due ultime cappelle della Santissima Annunziata di Parma. in Bologna ad uso dell’Antoniano. * Si delibera l’accettazione di una eredità a favore delle Missioni ad Gentes. * Termianti i lavori il Governo della Provincia si incontra con i fratelli della Comunità ed insieme ci si confronta sull’andamento dei molteplici impegni che si stanno portando avanti in questo luogo, impegni fondamentali per la vita della Provincia come il Postulato. * Si termina alle 13.30 con il pranzo consumato insieme alla fraternità. * Il Definitorio provinciale esprime tanta gratitudine per l’accoglienza ricevuta e per il lavoro che svolgono i nostri fratelli a Villa Verucchio. * Con ogni probabilità il prossimo Definitorio si terrà a Sant’Antonio in Bologna il giorno 5 giugno. Quel giorno è anche l’onomastico del Vicario provinciale. Notiziario - 11 II Inventariazione dell’Archivio provinciale Allo stato attuale dei lavori di riordinamento dell’Archivio Storico della Provincia Minoritica di Cristo Re dell’Emilia-Romagna, riteniamofondamentale ripercorrere le tappe che hanno caratterizzato e segnato lo sviluppo di questo ingente e complesso lavoro archivistico: Schema riepilogativo 1997-2000 • Ottobre/dicembre 1997 Ricognizione sul vecchio "archivio" • Gennaio 1998 Presentazione progetto • Anno 1998 e inizio anno 1999 Lavori di ristrutturazione locali per archivio • Gennaio 1999 Inizio lavoro effettivo di archiviazione • Luglio 1999 e mesi seguenti Integrazioni di materiale Archivistico • marzo 2000 Presentazione progetto integrativo • Maggio - novembre 2000 Ulteriori aggiunte di materiale Si precisa, inoltre, che per quanto riguarda le sezioni archivistiche descritte nel progetto presentato nel gennaio 1998 sono state attualmente concluse le sezioni relative a: Carte personali di religiosi e religiosi defunti; Provincia di S. Caterina; Singoli Conventi; Provincia di Cristo Re. Sono, invece, attualmente in atto le attività relative alle sezioni dei Documenti di Segreteria e Manoscritti; mentre sono ancora da realizzare le nuove sezioni generate dai documenti e dai materiali aggiunti in momenti 12 - Notiziario successivi alla primitiva ricognizione e di cui si è già data completa descrizione nella relazione presentata in data marzo 2000. Un elemento che, come era prevedibile, è intervenuto poi in questo periodo (marzo 2000 – marzo 2001) a complicare il lavoro di ordinamento, è stata l’aggiunta all’archivio di un nuovo ingente gruppo di documenti di vario genere che sono stati ritirati da varie sedi. Questa documentazione andrà ad aggiungersi alle varie sezioni d’Archivio secondo quanto indicato nello schema seguente: Sezione carte relative a Singoli Conventi; Carte, documenti e registri di vario numero pervenuti e collocati nella sede afferente al momento stesso del loro arrivo in archivio; Registri di padre Vittore Lamprati confluiti nell’Archivio del Convento di Borgonuovo. Sezione Carte personali e scritti di religiosi: Alla documentazione di padre Teodosio Lombardi e padre A. Curzola si sono aggiunti numerosi pezzi e carte che giacevano sugli scaffali della Biblioteca dello Studio Teologico di via Guinizelli, la documentazione relativa ai padri Odorico Bernini, Cesario Fabbri, Ferdinando Ferri, Ernesto Maestrami, Corrado Morelli, Leandro Braglia, Giocondo Lolli, Graziano Patracchini, Silvio Riva, Raffaele Ranuzzini ed Emilio Innocenti per un totale di n. 5 cartoni (carte personali ed albums fotografici, due cartoni relativi a padre Diego Guidarini (compilazione del necrologio e schedatura dei manoscritti), consegnati da padre Berardo Rossi. Sezione Provincia di Cristo Re: La documentazione relativa al “Circolo Missionario”, per un totale di quattro cartoni, originariamente depositata nella soffitta del convento; la documentazione prodotta dall’Ufficio di Rappresentanza Legale, attualmente diretto da padre Bonifacio Manduchi, per un totale di circa tre cartoni (eredità, legati e testamenti). Sezione Manoscritti: Ai manoscritti originariamente contrassegnati da padre Diego Guidarini con rimandi cartacei, si sono aggiunti circa 30 pezzi; Due cartoni di spartiti e manoscritti musicali risalenti al XVIII secolo che giacevano sugli scaffali della Biblioteca dello Studio Teologico di via Guinizelli 3. Sezione Miscellanea: La documentazione di certo Massimo Morelli per un totale di 7 cartoni: il materiale si compone di lettere, appunti, fascicoli, negozi giuridici, atti giudiziari e processuali, manoscritti e a stampa, relativi all’esercizio di avvocatura di Alessandro Morelli di Bologna a cavallo della seconda metà del XIX secolo, carte di documenti non afferenti all’ordine acquistate da padre Sebastiano Pazzini; Fotografie e documenti in forma sciolta; Stampe ed incisioni. Le ultime aggiunte, in ordine di tempo, sono oltre 20 cartoni provenienti da Convento di Brisighella, diversi cartoni di materiale vario ancora da esaminare, una cinquantina di cartoni relativi al Convento di S. Croce di Bologna, pervenuti solo in questi ultimi giorni, ed oltre n. 100 maFrati Minori dell’Emilia-Romagna noscritti (recuperati all’interno di vecchi depositi di libri del Convento S. Antonio di Bologna) che hanno notevolmente aumentato la quantità di materiale di tale tipologia. Secondo le notizie avute è vivamente auspicabile che non si verifichino ulteriori aggiunte di materiale, essendo ormai stati esplorati tutti i luoghi dove poteva esservene. Infatti sono state proprio queste aggiunte di materiale archivistico, inizialmente non previsto, ad aumentare considerevolmente la mole complessiva del lavoro di riordinamento, obbligando anche, non di rado, ad effettuare cambiamenti su quan- to già ordinato. A questo proposito, abbiamo almeno la certezza che presso l’Archivio Provinciale non perverrà ulteriore materiale dal convento di S. Paolo in Monte, essendo già stata compiuta una apposita ricognizione della documentazione conservata all’Osservanza. di Bologna. Comunque a causa degli incrementi subiti, le originarie sei sezioni in cui l’Archivio era stato diviso sono attualmente diventate nove, essendovisi aggiunte una sezione di pergamene, una di documentazione fotografica ed una di miscellanea di documenti di varia provenienza. Pertanto, tenuto conto dei vari elementi sopra esposti e del lavoro ancora da svolgere, è prevedibile programmare la fine del lavoro entro il giugno 2002, quando verrà anche consegnato l’inventario generale dell’Archivio. Tali riferimenti temporali potranno ovviamente essere rispettati qualora non intervengano nuove aggiunte o impedimenti indipendenti dalla nostra volontà che interferiscano sul lavoro di ordinamento attualmente in corso. Ovviamente, ogni modifica a quanto sopra esposto sarà oggetto di ulteriori relazioni scritte. Bologna, 17 aprile 2001 Raffaella Ricci Nel medesimo giorno 14 maggio, alle 15 convocazione assembleare per i padri provinciali o dei loro delegati per i segretari diocesani della v. c. in regione EmiliaRomagna e a nome di sua eccellenza mons. Carlo Caffarra delegato per la v.c. in regione anche dei vicari episcopali della v. c. in diocesi sul tema: “Missione, la consegna del Giubileo” i Vescovi: nell’annuncio il cuore degli Orientamenti pastorali per il nuovo decennio (cfr. documento del Consiglio permanente della Cei, 31 gennaio 2001) presentazione del documento e interventi dei presenti in assemblea Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 13 Note di Cronaca I Professione di Sr. Roberta Il pensiero è andato subito ad Oreste, all’amico di tanti bei momenti che era solito “rifugiarsi” dalle suore di clausura. Un po’ per pregare, molto per trovare quella familiarità con Dio che solo le case dei conventi sanno dare. Roberta, con i suoi voti temporanei, ha fatto un altro passo verso la sua vocazione. Ha risposto con una baldanza che ha lasciato commosse le centinaia di persone presenti in chiesa, quasi si stesse assistendo ad un frammento attuale di quella scena dell’Annunciazione di cui si festeggiava la ricorrenza. Mentre Roberta compiva le sue promesse e anche il sacerdote le prometteva, se fedele a Dio, la vita eterna, la gente, si domandava cosa stesse accadendo. Qual’è il segreto di quella non facile risposta che è la vita di una claustrale? Il sorriso di Roberta ha indicato una gioia non costruita, ma regalata a chi sa bene di essere stata scelta, preferita per un compito particolare. Nella suggestione della cerimonia si potevano scorgere facce di uomini di fede, semplici e stupiti 14 - Notiziario da quell’annuncio, una anche di increduli che però hanno consuetudine alle “robe” di chiesa. Segno che la conversione è un cammino che riguarda tutti e per tutta la vita. La felicità dei genitori, del fratello, degli amici ha fatto corona alla testimonianza di fraternità delle sorelle povere di Santa Chiara. Un segno di contraddizione per chi organizza la propria felicità correndo dietro a progetti e affari, senza chiedersi mai il significato cose e della vita. I tanti gesti compiuti negli anni insieme a Roberta sono stati portati come al culmine, offerti insieme al suo “si”, quasi avesse la forza di trascinare pure il nostro “si”. Così sono tornati alla memoria anche i giorni vissuti insieme a il Momento, quando Roberta veniva a battere articoli, a servire, con ore di volonta- riato, mettendo a disposizione quella carica di entusiasmo con cui aveva avvicinato e affascinato persone lontane. In casa, in parrocchia, a scuola, con gli amici, al lavoro in tipografia alla Citienne, Roberta, come Oreste, ha sempre portato una ventata di novità. La stessa che si è avvertita domenica 25 manzo a S. Biagio. Inutile soffermarsi sui tanti perché, su come una ragazza giovane, bionda e con un bel sorriso, pronta ad andare al mare canticchiando Jovanotti, aperta alle passioni del suo tempo, che ha tutto, possa lasciarlo per “guadagnare” di più... Sembra un rompicapo non facile per i cuori duri, “virtuali” degli uomini di oggi... Più utile domandare di imparare la stessa fede di Roberta, la sua percezione di essere scelti, preferiti. Tutte queste cose sono state coltivate in quell’amicizia che invece di essere un rifugio sa essere segno, un cammino verso il destino. Roberta, una ragazza che dice si e dà del tu al Mistero. Una bella notizia nel “cuore” di Forlì. (Dal settimanale della Diocesi di Forlì) Frati Minori dell’Emilia-Romagna II Nuove Campane a Montepaolo III Pasqua a Gerusalemme La domenica delle Palme a Montepaolo, sono state benedette due nuove campane che vanno a completare e perfezionare l’attuale concerto campanario. Attualmente, il campanile accoglie non più quattro ma sei campane perfettamente armonizzate fra loro. E’ stato installato un nuovo quadro moderno per il suono delle campane, un orologio programmatore computerizzato completo di tastiera, un sincronizzatore radio DCF per rimessa automatica dell’ora, e una vasta programmazione per le più svariate circostanze. Ogni campana, fusa a ricordo dell’anno giubilare 2000, riporta l’immagine di S. Antonio e le seguenti scritte: Sorella Campana finché durano il Sole la Luna le Stelle canta le lodi del Signore da Montepaolo dove ti posero le famiglie Galletti e Tedeschi in ricordo di P. Marco Fabbri amico carissimo unito nel ricordo l’Antoniano di Bologna Anno del Signore 2000 Molti mi ascolteranno e loderanno il nome del Signore. Mi posero su questo colle William e Tina Lazzarini in memoria di PIERCARLO figlio amatissimo. unito nel ricordo P. Ernesto Caroli OFM Rettore del Santuario A. D. 2000 La domenica Mattino di Pasqua, auguri!. Racconto, sperando di tornare a raccontare presto. Inizio a raccontare... una settimana in Giordania, per l’escursione dello SBF, prima della Domenica delle Palme. Un paese molto bello, più bello di Israele–Palestina , con “cose” che vale la pena vedere, senza bisogno di molte carte archeologiche per capire cosa potevano essere quelle due pietre sovrapposte. Un paese arabo vivo anche di notte. Abbiamo dormito ad Amman ed e’ stata la prima città araba con gente per strada fino a tarda ora, con negozi aperti oltre il tramonto del sole, ma soprattutto con gente sorridente per strada, cosa che in Palestina non ho mai visto, qui dicono da quando scoppiò la grande intifada. La guida giordana ha spiegato cosi’ i colori della kefia: rosso e bianco e’ il tipo feriale, solo bianca quello festivo, quella bianca e nera e per il tempo del lutto. Secondo questa lettura i palestinesi vestono ormai il lutto come simbolo nazionale. L’incontro con un mondo arabo un poco diverso da quello palestinese e’ stato fonte di non poca speranza, anche nei confronti di un dialogo e di una convivenza, pur tra diversi. E questo non mi viene facile qui a Gerusalemme, dove con facilità emerge il volto dell’integralismo. Tornato dalla Giordania il sabato prima delle Palme sono poi passato, il giorno dopo, a Rechovot, dove ho sostato presso una famiglia italiana fino a mecoledì. Di quei giorni posso dirti che è stato uno scambio di pensieri, un confronto, per una sera anche acce- Frati Minori dell’Emilia-Romagna so, un momento per condividere qualcosa a partire dal mistero della fede. Qualcosa senza risultati rilevanti, qualcosa di molto gratuito, dire semplice, passeggero, come un pasto quotidiano. Giorni buoni, in cui ho anche apprezzato il detto della Didache che invita i “profeti” (penso cosi’ ai nostri ma.gi.co) a non soffermarsi più di due o tre giorni in case altrui. Questo in Italia non si vede, perché dovunque andiamo c’è una chiesa che ci ospita, un luogo pubblico in cui incontriamo e siamo incontrati. Chi invece ha solo luoghi privati - case di famiglie cristiane in un mondo non cristiano deve necessariamente spostarsi di luogo in luogo per incontrare i più. Qui sembra ancora molto attuale l’antico ministero itinerante. Al ritorno, sono passato per Bet Shimon veHanna dove sapevo esserci le prove dei canti per il triduo pasquale. Ed è lì che ho trascorso le liturgie pasquali, giovedì, venerdì e sabato. La Pasqua con la Qehilla è stata bella, curata bene. Alla mattina studiavo il testo ebraico e la sera partecipavo alle liturgie, seguendo quello che si leggeva, diceva, cantava e faceva. Tutto sommato ho capito molto, anche se parlare mi risulta ancora abbastanza difficile. Sono, infatti, ancora nei primi gradini della lingua. Per chi conosce la Pasqua a Gerusalemme, ed anche la Flagellazione, ed allora può immaginare il tipo di liturgie che qui si vivono, ovvero ambienti molto piccoli, poche persone. Così è anche per la Qehilla, e per la nuova casa che PierBattista ha ottenuto per loro. Non ho molte parole per descrivere ancora, mi vien da dire “bello”, ma poi in realta’ io sono ancora sullo stipite di ingresso e vedo, ma non rieNotiziario - 15 sco a sentirmi parte del tutto. Pero’ sono stato bene, e per la prima volta cosi’ intensamente ho vissuto la preghiera in ebraico, cosa a cui da tempo anelavo. Da domani inizia l’ultima setttimana di vacanza, e poi l’ultimo periodo della scuola … Mi auguro che la Pasqua porti a noi e a voi la grazia di un incontro rinnovato nella comunità dei discepoli, di uno stare insieme, con tutte le diversità (di cui Giuseppe ha parlato), che trovi nel mistero di Passione e Resurrezione la regola della convivenza. E’ questo il pensiero che in quaresima si affermava in me: la prima chiesa dopo gli eventi pasquali ha continuato a confrontarsi con il mondo, e soprattutto con la propria umanità - con tutti quei problemi che sorgono nel vivere dell’uomo -, e questo confronto, come le lettere di Paolo dimostrano, e’ stato vissuto alla luce del morire di Gesù e del rinnovarsi della vita nel dono di Dio. Auguro a me e a tutti voi di poter vivere con le persone vicine nella consapevolezza che solo un riferimento a tutti esterno, la persona del Risorto, irriducibile a delle idee, o delle consuetudini-abitudini, ci possa condurre alla gioia di relazioni serene. Fr. Matteo Mantovani 16 - Notiziario IV priarci di un linguaggio vitale o meglio ancora di una vita che parli di Dio a chi l’incontri. E’ una questione di fede che vuoI momenti formativi per le essere espressa. Incontro Under 10 Già dal primo pomeriggio di confronto è emerso che è un sentimento abbastanza diffuso quello che ci fa sentire il desiderio di Ri-dire con più coscienza la nostra vita evangelica. Un dire di nuovo per la presente generazione, che può usare come “parole”soltanto quello che noi siamo: le nostre relazioni, i gesti, le emozioni suscitate, i nostri volti, la fatica dei nostri corpi, il celebrare e il nostro spenderci in azioni di servizio o il cima accogliente di una situazione, uno spazio di ascolto e di perdono che rimanda a Cristo che rimane velato nell’ombra. Siccome un discorso così fatto rischia di diventare facilmente un buon esercizio da dibattito filosofico abbiamo optato per un approccio più spicciolo, quasi materialistico facendoci man mano coscienti che tutto è importante per dire esteriormente il noRicordiamo comunque stro mistero (la vocazione stessa). che è un cammino formativo a Ci siamo quindi confrontati anche tappe, tre all’anno, che ci accom- sulle pietre, sui luoghi che ci ospipagna nei primi tempi. Il tempo tano, e sul nostro modo di pregaimportante che ci vede entrare re e sullo stile di vita personale, nella difficile fase della Respon- pensando come sia indispensabisabilità, rispetto all’Ordine, alla le che lo stile di vita divenga per Provincia, ai fedeli che serviamo, il Mondo un motivo di interrogaai lontani da avvicinare. Per que- tivi profondi.Ma non ci siamo listo è utile per noi incoraggiarci a mitati a dibattere.Ci è stato d’aiuvicenda, far emergere dall’anoni- to il fatto che le giornate si svolmato il nostro vissuto, dividere gessero in un luogo appartato che così i pesi e gli entusiasmi che la richiedeva la nostra collaboraziovita francescana di consacrazio- ne armoniosa per poter funzionare. Siamo infatti stati in una casa ne comporta giorno per giorno. Questa tappa primave- rustica e ben inserita nel verde ma rile è servita a far emergere e priva delle abituali comodità, in offrire poi a tutti, un’urgenza località Limisano, vicino a Rocparticolarmente sentitala alcu- ca San Casciano. Anche se per poco, ci siamo ben integrati nel ni di noi: il bisogno di riapproservirci a vicenda; chi preparannoi frati sono occasioni da non perdere. Sono utili sia che siano un po’ noiosi sia che siano divertenti. Chiaramente se sono divertenti è meglio, perché stimolanti, fecondi di suggerimenti per la vita; è meglio ve lo garantisco. Credo che siano stati di questa specie gli ultimi “tre giorni” passati insieme come gruppo degli “Under Ten”, vissuti nei giorni 19, 20, 21del mese d’Aprile da una quindicina di frati. Frati nei primi 10 anni di professione solenne. Frati Minori dell’Emilia-Romagna do il cibo e il lavoro in cucina, chi gli incontri, chi alimentando i caminetti e le stufe, chi riassettando e chi rendendo piacevole la compagnia. Lo stile assunto assomigliava a quello di un camposcuola che solitamente prepariamo per terzi, anche più piacevole perché privo delle fatiche necessarie per tenere la disciplina. Alcune riflessioni sono state affidate a Fra Maurizio, a Fra Costantino, a Fra Giovanni, i quali hanno deciso di offrirci , più che delle meditazioni, degli assaggi di produzione artistica variamente intesa: inviti alla lettura, inviti all’ascolto musicale, inviti alla visione di piccole drammatizzazioni. Certamente collegando il tutto con eventuali spiegazioni ma evitando che queste facessero dimenticare l’assaggio appena fatto, quasi “coprendone il retrogusto”. Queste attività pomeridiane hanno avuto l’effetto di aprire anche alcuni spiragli su orizzonti nuovi per chi nell’apostolato vuole spingersi ad immaginare di dare una risposta al sempre crescente bisogno di nuova evangelizzazione. Mettendo a fuoco sempre più un punto solo del grande discorso del “ridare voce” alla nostra vita cristiana siamo giunti, infine, a far convergere tutte le nostre osservazioni su un fatto concreto di cui si parla da un poco di tempo. Si tratta della prossima inaugurazione da parte della Provincia di un fraternità con “modalità profetiche nuove”. Spinti da una sana curiosità e dalla voglia di non lasciar soli i fratelli coinvolti in prima persona nel progetto, abbiamo chiesto maggiori informazioni e chiarimenti sul progredire e maturare del progetto già avviato da mesi ma non ancora chiuso, non definito nei suoi particolari ultimi. È stato bello Frati Minori dell’Emilia-Romagna che anche noi desiderassimo più o meno inconsciamente che fosse ancora così aperto per poterci fare un’incursione, entrare in punta di piedi. La condivisione di questi giorni ha dimostrato a ciascuno di noi come la carta vincente su cui puntare sempre è la disponibilità a fare “gioco di squadra”. Tanto è vero che già l’ultimo giorno fra i partecipanti si affacciava sempre meno timidamente un ripensamento positivo su come poter coordinare a livello provinciale alcune attività apostoliche già condotte singolarmente. Speranzosi, ora siamo in attesa di sviluppi aspettati e inaspettati. Fr. Maurizio Piazza Le Clarisse di Carpi desiderano che tutti i frati si rechino presso il loro monastero affinchè possano godere della bellezza in esso raccolta lungo i secoli ed esposta in occasione del V centenario della fondazione. La mostra rimarrà aperta fino al 27 maggio. Notiziario - 17 V Mostra documentaria dei 500 anni del Monastero di Carpi Nell’ambito delle celebrazioni per il V Centenario di fondazione del nostro Monastero sono varie le iniziative che hanno a accompagnato la vita della nostra Fraternità, quali momenti di grazia e di riconoscenza al Signore per quanto ha operato in questi secoli. La solenne Concelebrazione del 4 luglio 2000 ha segnato l’inizio del centenario ed è stata presieduta dal Ministro Provinciale P. Giuseppe Ferrari, con la presenza di vari Sacerdoti diocesani, di alcuni Frati della Provincia e numerosi fedeli. Con questa Eucaristia abbiamo fatto memoria del lontano 4 luglio 1500, in cui la Vestizione della B. Camilla Pio e di altre giovani ha segnato l’inizio della prima comunità femminile di vita consacrata in Carpi. Anche per i prossimi appuntamenti siamo felici di invitare ciascuno di voi, per rendere visibile quella comunione fraterna che da sempre ha accompagnato la storia della nostra Fraternità. In una Mostra, preparata con tanta competenza da alcuni professori ed esperti carpigiani, verranno esposti nel nostro Coro, dal 28 aprile al 27 maggio, vari arredi Sacri, libri, pergamene e oggetti antichi. Il 19 maggio alle ore 17 sarà poi presentata un’aggiornata biografia sulla B. Camilla, redatta da Sr. Mariafiamma Faberi di Forlì, con il valido aiuto di P. Roberto Zavalloni e P. Gilberto Aquini. E’ la prima Clarissa che 18 - Notiziario ha curato, con appassionato amore, una ricerca storica e spirituale sulla nostra Madre. Vi chiediamo di ricordarci nella preghiera, perch8e queste iniziative possano essere un aiuto per far conoscere la nostra vita come pure la figura e la santità della B. Camilla. Di lei è in corso la Causa di Beatificazione, la cui Positio è stata affidata alla cura di P. Giambattista Montorsi. Di tutto lodiamo il Signore per la sua infinita fedeltà nel custodire quanti confidano in Lui! Le Sorelle Clarisse di Carpi VI 50° di Sacerdozio di Fr. Paolo Benfenati Otto giorni dopo la risurrezione anche noi, come i discepoli raccolti nel Cenacolo di Gerusalemme, ci ritroviamo per attendere la manifestazione di Cristo che si dona a noi con la stia Parola, coi frutti della sua Pasqua di liberazione e di salvezza, ma siamo anche riuniti per una celebrazione di gioia: il giubileo sacerdotale di P. Paolo Benfenati. P. Paolo, nel 1937, ancora fanciullo, accoglie la chiamata alla vita francescana, completa la stia formazione umana, religiosa e culturale nelle Case di Studio dei Frati Minori dell’EmiliaRomagna e il 10 marzo 1951 riceve dal Card. Arcivescovo di Bologna, Nasalli Rocca, l’unzione sacerdotale e la missione specifica di andare a coltivare la vigna del Signore. P. Paolo, dopo aver perfezionato la sua preparazione umanistica, conseguendo i gradi accademici in Lettere moderne, viene inizialmente incaricato della formazione dei giovani aspiranti alla vita francescana come Rettore del Collegio serafico delle Grazie di Rimini. Per le sue preziose doti pedagogiche. nel 1970 viene inviato a Bologna come Direttore del Centro francescano di orientamento vocazionale e tre anni dopo, sempre a Bologna, sarà nominato Superiore del Convento di Cristo Re con l’incarico anche di Assistente Regionale dell’Ordine Francescano Secolare e di Rettore del Santuario di Santa Caterina da Bologna. Qui si prodiga per promuovere il culto della Santa pubblicando anche un periodico e per completare i restauri del prestigioso Tempio. Dal 1992 è qui a Piacenza, dove da diversi anni èSupeFrati Minori dell’Emilia-Romagna riore del Convento di S. Maria di Campagna e Rettore del Santuario. Qui sono ancora più evidenti i segni dell’attività del P. Paolo e della Fraternità a lui affidata: iniziative religiose, pastorali e culturali pubblicizzate dalla stampa cittadina. Ma vogliamo ricordare l’importante contributo per l’organizzazione del centenario delle Crociate e i numerosi restauri dei tesori d’arte custoditi nel Santuario, la suggestiva illuminazione le Porte della Chiesa, Possiamo dire che P. Paolo ha coltivato una vigna di notevoli dimensioni e ricca di molti e vari frutti. La liturgia oggi ci presenta il primo incontro di Gesti Risorto con i discepoli e ci aiuta a comprendere la missione del sacerdote. Nella pienezza dei poteri che sono propri del Risuscitato, il Cristo conferisce ai discepoli la stia autorità, articolata in tre doni: la missione, lo Spirito Santo e il potere di rimettere i peccati. Il primo dono: la missione si identifica con quella che Gesù ha avuto dal Padre: l’annuncio del Regno e la salvezza dell’umanità. Il secondo dono: Alitò su di essi e disse: Ricevete lo Spirito Santo: gesto che richiama la prima creazione perché realizza la creazione nuova dei tempi messianici, inaugurati con la morte e risurrezione del Cristo. Al dono dello Spirito è strettamente collegato il terzo dono della missione pasquale: ‘A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi. Come Dio Padre, anche il Figlio Gesù ha questo potere divino. Ora Gesù risorto trasmette ai suoi discepoli e alla Chiesa il suo stesso potere salvifico di perdonare i peccati degli uomini. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Cristo ha affidato alla Chiesa, al Vescovi, al Sacerdoti, la missione di essere feconda, di portare frutti in abbondanza per la vita del mondo e per il bene dell’umanità intera. Ogni vocazione sacerdotale è un grande mistero, è un dono che supera infinitamente l’uomo, E quanto più esiguo nel numero, tanto più prezioso diventa al nostri occhi questo dono di Dio. La vocazione è il mistero dell’elezione divina: Non voi avete scelto me, ma lo ho scelto voi e vi ho scelto perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga (Gv 15,16). Queste parole di Gesù non possono non scuotere con un profondo tremore ogni anima sacerdotale. S. Francesco, scrive al suoi Frati: L’umanità trepidi, l’universo intero tremi, e il cielo esulti, quando sull’altare, nelle mani dei sacerdote, è il Cristo, Figlio del Dio vivo. Allora noi, in questa ricorrenza del Giubileo sacerdotale di P. Paolo Benfenati, parliamo con grande umiltà del dono del sacerdozio, consapevoli che Dio ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia. Viene spontaneo chiedersi: cosa comporta essere sacerdoti oggi, in questo scenario in movimento, all’inizio del terzo Millennio. Il Sacerdote, con tutta la Chiesa, cammina col proprio tempo e P. Paolo ha compiuto questo cammino le attenzione a quanto maturava nella storia nella piena fedeltà alla parola di Dio. E’ stato uomo della parola, uomo del sacramento, uomo del mistero della fede. Ha donato a Cristo la sua umanità per trasformarla in strumento di salvezza, perché al Sacerdote l’uomo chiede Cristo. Il sacerdote è l’amministratore del bene più grande della Redenzione, perché dona agli uomini il Redentore in persona nella celebrazione del Mistero eucaristico. E P. Paolo ha annunciato e donato Cristo attraverso tutti i linguaggi della comunicazione attraverso la parola, brillante oratore, scrivendo articoli e saggi di spiritualità densi di speculazione filosofica e di mistica francescana, attraverso la pittura e la critica d’arte, la musica, come organista e cantore delle lodi Dio. Il sacrificio eucaristico che adesso eleviamo ravvivi in noi il ringraziamento a Dio e la Vergine Maria accolga come omaggio la testimonianza del sereno ed operoso ministero sacerdotale di P. Paolo Benfenati. La renda feconda ancora per moltissimi anni nel cuore dei fratelli della famiglia francescana, dei parenti, degli amici e di tutti i fedeli del Santuario. Fr. Bonifacio Manduchi Vicario provinciale Notiziario - 19 Abbiamo Vissuto * Il giorno 12 aprile viene * Domenica 22 a Faenza consegnata la stampa degli Atti presso la Chiesa del Paradiso dell’ultimo Capitolo provinciale. inaugurazione di grossi lavori della Chiesa della Beata Vergine. * Giovedì 12 alle ore 12 in * Il 22 all’Osservanza di Curia scambio degli auguri paBologna incontro degli ex alliesquali. vi. * Venerdì 13 nel pomerig* A Santa Maria di Camgio ritiro presso l’infermeria propagna il 22, 50° di sacerdozio di vinciale. Fr. Paolo Benfenati. * Lunedì 16 a Cotignola fe* Il giorno 23 inizia a Villa sta del Beato Antonio Bonfadini. Verucchio un corso di esercizi spi* Il giorno 16 iniziano a rituali tenuti da Fr. Atanasio Drudi Levanto gli esercizi spirituali per e termineranno il giorno 27. i candidati al presbiterato della * Lunedì 23 aprile a COMPI, vi partecipa Fr. Raffaele Fanano inizia il Piccolo Sinodo Trotta. Minoritico. * Il giorno 17 un gruppo di * Il giorno 25 viene diagiovani Frati dell’Est (50) pernotta presso il Convento di Villa gnosticato un tumore all’intestiVerucchio. Il giorno 22, di ritor- no a Fr. Guido Ravaglia. no da Assisi e dalla Valle Reatina, * Mercoledì 25 a pernotterà presso i locali Benevento Fr. Franco Pepe viene dell’Antoniano a Bologna. eletto Proviciale. Presiede il Ca* Il giorno 19 inizia l’in- pitolo Fr. Gilberto Soracchi. contro degli Under 10 vicino al * Il 25 mattina muore trapaese di Rocca San Casciano. gicamente un giovane ospite del* Il 19 a Napoli viene elet- lo Studentato “Duns Scoto” a Boto provinciale di quella provincia logna. Fr. Luigi Ortaglio. 20 - Notiziario * Il giorno 26 riunione della Commissione Arte, Edilizia ed Inventario della Provincia. * Il 27 aprile viene eletto Ministro provinciale di Calabria Fr. Antonio Martella. * Il giorno 28 pellegrinaggio del CPV nella Valle Reatina. * Sabato 28 aprile, Fr. Guido Ravaglia subisce un intervento chirurgico con successo. * Nei gionri 27-29 aprile a Bari XVI sezione del seminario socio politico dell’OFS nazionale. * Il giorno 28 si inaugura a Carpi la Mostra documentaria in occasione del V centenario del Monastero delle Clarisse. * Domenica 29, inizia ad Assisi, l’incontro dei giovani della COMPI che parteciperanno al raduno internazionale di Canindé in Brasile la prossima estate. Vi partecipano Fr. Andrea e Fr. Claudio. * Lunedì 30 in Giappone Fr. Salvatore Trevisani ricorda il 60° di Sacerdozio. Frati Minori dell’Emilia-Romagna * Il 1° maggio viene stipulato il contratto di affitto della casa che ospieterà la nuova fraternità. * Lunedì 7 inizia a Monte- Uno “Festa della Mamma” paolo un corso di esercizi spiri- dall’Antoniano di Bologna. tuali tenuto da Fr. Egido Manzoni OFMConv. * Il giorno 3 maggio a Montepaolo incontro dei religiosi delle Diocesi di Cesena, Forlì e Ravenna. * Il giorno 7 a Castellarano funerali della mamma di Fr. Elio Gilioli. * Sabato 5 maggio a Foligno inaugurazione della Scuola dell’Infanzia “Mariele Ventre” nata con la solidarietà dello Zecchino d’Oro. * Nella mattinata del 6 maggio muore la Signora Bernardina, mamma di Fr. Elio Gilioli. * Il giorno 6 Fr. Francesco Righetti compie 97 anni! * Martedì 8 a Villa Verucchio incontro del Definitorio. * Il 12 e il 13 maggio all’Osservanza XX edizione delle giornate di Studio. * Sabato 12 in mattinata incontro con Mons. Stagni, Fr. Gabriele Diganie e il Signor Falciatore dell’Opera Marella. * Il giorno 12 e 13 su Rai Nonantola (Modena), la casa, dove, in una sua parte, risiederà, da settembre, la nuova fraternità. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 21 I nostri fratelli defunti Signora Bernardina Rossi in Gilioli A tutti i fratelli e le sorelle della Provincia Domenica 6 maggio è deceduta a Castellarano (RE) la signora Bernardina Rossi in Gilioli, mamma di Padre Elio. La signora Bernardina aveva 80 anni di età: una lunga vita spesa nella dedizione alla famiglia e al lavoro. I funerali si svolgeranno lunedì 7 maggio alle ore 16 presso la Chiesa parrocchiale di Castellarano, la salma sarà tumulata presso il cimitero del paese. Ricordo a tutti l’impegno di pregare il Signore per la mamma di Padre Elio e di farlo anche secondo le indicazioni degli Statuti Provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale 22 - Notiziario Un centinaio di pezzi conservati nel nostro Convento delle Grazie di Rimini sono stati trasferiti in mostra presso il Museo della città. La mostra rimarrà aperta fino al giorno 15 giugno (lunedì chiuso). Frati Minori dell’Emilia-Romagna Indonesia: Centro francescano per i rifugiati di Timor est 125.000 rifugiati di Timor est vivono nei campi a Atambua, a Timor ovest in Indonesia. Per molte ragioni non vogliono ritornare alle loro case a Timor est e così rimangono nei campi di Timor ovest che sono vicini al confine del loro paese. A causa delle tensioni politiche a Timor est, le loro vite sono state sconvolte. Agli adulti manca il lavoro e gli strumenti per sopravvivere e per sostenere le loro famiglie. Manca la possibilità di continuare ad educare i giovani. Più di 2000 bambini soffrono delle conseguenze della malnutrizione che ha portato malattie come la malaria, diarrea, vermi, influenza e tosse. Molti rifugiati sono tesi, frustrati, arrabbiati, pieni di risentimento e in attesa di vendetta. Sospettano di tutti quelli che vengono da fuori – anche quelli che sono andati a portare aiuti. Vi è soprattutto la necessità di cura pastorale per fare loro esperienza di appoggio mutuo e di incoraggiamento, per scoprire il significato della sofferenza e per aprirsi alla riconciliazione e alla pace. La Provincia di San Michele Arcangelo dei Frati Minori dell’Indonesia ha proposto un programma annuale intensivo a servizio dei rifugiati nel campo di Frati Minori dell’Emilia-Romagna Atambua (a riguardo si può leggere qualcosa sulla pagina Web OFM “Notizie dell’Ordine: Timor est chiede aiuto”) Da febbraio due frati indonesiani, Fr. Peter C. Aman e Fr. Stefanus Suprobo, vivono e lavorano nel campo. A loro si sono uniti 20 volontari, che condividono la visione francescana del progetto e che sono stati preparati dall’UNICEF a lavorare con i rifugiati, specialmente con i bambini e i giovani dei campi. Anche il clero diocesano ed altri ordini religiosi hanno offerto il loro aiuto. Le loro attività principali sono: • Essere accolti dalle persone e prepararle al dialogo e ad altre attività che le apra alla riconciliazione e alla pace; • Registrazione di 1282 bambini dai 6 ai 13 anni per la scuola in tenda, fornire loro il necessario per le attività scolastiche, per imparare a leggere e a scrivere, per le attività di gioco e le dinamiche di gruppo; • Aiutare i giovani a trovare lavoro e ad avere le necessarie competenze; • Registrazione di bambini da 0 a 5 anni per servizi di igiene e di nutrizione – che include almeno un pasto sostanzioso alla settima Per dare continuità al Giubileo appena trascorso la GIFRA Minori ha organizzato presso Assisi un incontro di amicizia e di condivisione: “Si riparte dalla Porziuncola”. Notiziario - 23 na e un bagno; • Procurare i servizi della Unione dei Medici Cattolici Indonesiani con gli elementi base della cura medica: medicine, siringhe, cure per malattie della pelle e delle vie respiratorie, ecc. Il preventivo mensile del progetto in tutti i suoi componenti è di 7.500 US$. Vi è disperato bisogno di aiuto. I contributi possono essere inviati: • Con assegno intestato a CURIA GENERALIZIA SVILUPPO FRANCESCANO • Con trasferimento bancario all’ISTITUTO PER LE OPERE DI RELIGIONE, 00120 Città del Vaticano Conto in LIT 27505-021 Conto in US$ 27505-022 intestato a Frati Minori C.G. – F/ Sviluppo In ogni trasferimento, per favore, indicate le ragioni del versamento (Rifugiati di Timor est) ed informate l’Ufficio per lo viluppo – Curia Generalizia dei Frati Minori – Via S. Maria Me- diatrice, 25 – 00165 Roma, Italia fax +39 06 6380292 – e-mail [email protected] • Con trasferimento bancario a ABN-AMRO BANK (Codice Swift “Chip Quid 059 391) Conto n. 13.21.218 Jl. Ir. H. Juanda 23-24 KWI Kantor Gereja Indonesia JL. Kramat V/10 Jakarta 10430 Indonesia Indicate che il versamento è per Peter Aman OFM, Rifugiati di Timor est. Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 13 maggio 2001 24 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna