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Sport
l'Adige
Il 21enne allievo di Menga
sbarcò a Bergamo nel 2003
«Fu la scelta giusta e adesso
devo lavorare per salire in alto»
TENNIS A1
venerdì 7 dicembre 2012
53
Servizio e rovescio devastanti,
il baby di Klaipeda sul Baltico
sulle orme di Vitas Gerulaitis
«Devo ritrovare la vena del 2011»
Grigelis, il lituano dell’Ata
«Vogliamo lo scudetto»
Due anni fa l’eroe in Davis
Oggi il trascinatore in A1
STEFANO PAROLARI
ROVERETO - E’ stato un eroe
per la Lituania in coppa Davis.
Lo potrebbe diventare da oggi
anche per l’Ata Trentino che affronta la finale per lo scudetto
di A1, al PalaMarchetti di Rovereto, contro i temibili toscani di
Forte dei Marmi.
Lui è il 21enne Laurynas Grigelis, il baltico di Bergamo - risiede a Costa di Mezzate e gioca
alla Future Talent di Brusaporto con coach Beppe Menga - che
il presidente Renzo Monegaglia
ha ingaggiato su consiglio di Andrea Stoppini, l’idolo del tennis
trentino ed ex n.161 al mondo,
il rivano che ha diretto da coach il talento della piccola repubblica dell’Est.
“Grigio” ha un servizio e un rovescio devastanti, una mobilità micidiale e un diritto un po’
da sistemare. In questa sua prima esperienza di massima serie - l’altro 21enne promettente
dell’Ata è il rivano di Vienna Riccardo Bellotti - Grigelis si è inchinato per due volte al fenomenale talento di Bolelli («nel
2013 trovereno il bolognese tra
i primi 50» ha sentenziato Menga) e in doppio con Stoppini è
imbattuto.
Insomma Laurynas, lei è proprio
un uomo squadra. Così giovane,
simpatico e versatile tecnicamente. A 19 anni finì sulla «Gazzetta
dello Sport» perchè la sua Lituania fece meraviglie in Davis.
«E’ vero - spiega in perfetto italiano, lui che sbarcò a Cividino
da Vavassori nel 2003 - io e Berankis diventammo eroi nazionali. Una piccola Repubblica come la nostra che sconfisse, nel
gruppo 2 euro-africano, la grande Albione. La Gran Bretagna
non schierava il top 4 Andy
Murray, però c’erano Evans (5
set di “Grigio” vinti dopo una
guerra di nervi) e Ward alla nostra portata e li battemmo. E così anche l’Irlanda. Sfiorammo
poi l’accesso al Gruppo 1 perdendo dalla Slovenia. Nel 2013
saremo pronti ad affrontare anche Cipro di Baghdatis. Da noi
il basket è lo sport nazionale,
ma anche il tennis sta interessando e sta crescendo».
Ma lei è nato a Vilnius, nella capitale? Ormai ha i geni per diventare il n.1 della racchetta del suo
paese, o no?
«Sono nato a Klaipeda, che ha
un porto sul Mar Baltico ed è
una città di 190mila abitanti. Iniziai per divertimento, poi un’allenatrice del mio paese portò
una ragazza n.190 Wta a Cividino e io, dodicenne, con il permesso dei genitori, mi iscrissi
a quella scuola lombarda. L’alternativa era l’Inghilterra, ma
sono contento della scelta.
Nel 2006 al Mongodi poi a Brusaporto e qui nel 2010 i consigli di Stoppini e di Menga sono
BASKET LEGADUE
COPPIA IMBATTUTA
Laurynas Grigelis con Andrea
Stoppini, allievo e maestro,
quest’anno in A1 non hanno mai
perso e il lituano nel 2012 ha vinto
5 titoli Challenger in coppia (tre
assieme al bielorusso Ignatik)
stati decisivi. Sì vorrei tanto diventare il lituano che sale tra i
primi 100. Due anni fa sono stato 180 dell’Atp. In Lituania tutti venerano Vitas Gerulaitis, un
simbolo, figlio di lituani emigrati a New York. Un titolo slam in
Australia, due volte trionfò agli
Internazionali d’Italia, rivale
acerrimo di Panatta, Zugarelli,
Borg, Connors e Vilas».
Erano gli anni ‘80 ed era il tennis
della racchetta di legno. Ora tirate sassate con gli attrezzi in carbonio e materia prima simile.
Emulare Gerulaitis sarebbe favoloso. Le faranno poi un monumento a Vilnius o sul Baltico...
«Ho la gioventà dalla mia - spiega Laurynas - ma so che devo
lavorare ancora tantissimo. Devo sistemare il diritto, devo avere più continuità. Il mondo del
tennis internazionale è competitivo al massimo. Devo imparare e spero che Menga mi insegni ancora tanto.
Mi piace la superficie veloce ma
non disdegno il rosso. Due anni fa vinsi il Challenger di Aptos
da 100mila $ in California. Qualche anno prima lo aveva vinto
anche Murray. Un paragone che
mi ha fatto piacere, ma devo ancora fare tantissima strada.
Questa stagione non è andata
benissimo in singolo, mentre in
doppio ho vinto 5 titoli Challenger. Non male».
Ora cercherete di fare questo regalo tricolore al Trentino e al presidente Monegaglia?
«Lo vogliamo con tutte le nostre
forze. Siamo arrivati con merito in finale. Forte dei Marmi perse a Trento 1 a 5. Ma dobbiamo
resettare. Qui a Rovereto sarà
altra musica. Il campo non è velocissimo, i match saranno equilibrati. Domani (oggi, ndr) tiferemo Galvani e Stoppini. Entrare magari sul 2 a 0 per l’Ata Trentino, sarà psicologicamente più
agevole. Lotteremo fino alla fine. Per lo scudetto». Parola di
lituano ormai italiano.
OGGI VIA ALLE 17 CON DUE SINGOLARI
In campo Galvani e Stoppini
ROVERETO - La finale maschile di A1 targata 2012
presenta la novità della «spalmatura» - provvidenziale
perchè i due anni precedenti al PalaMarchetti sull’unico
campo Aniene Roma e Castellazzo Parma vinsero all’una
di notte dopo sette incontri compreso lo spareggio - in
due giorni. Oggi in campo i numeri 3 e numeri di Ata
Trentino e di Tc Italia Forte dei Marmi. Presumibilmente
il 35enne Stefano «cobra» Galvani al primo match dalle
ore 17, sul play it di via Piomarta, contro il versiliese
Matteo Marrai, 26enne prodotto del vivaio. A seguire
Andrea Stoppini, 32enne prodotto del vivaio del circolo
trentino, contro Daniele Giorgini, marchigiano 28enne.
La finale riprenderà domani con i numeri 1 in lizza, il
livornese Pippo Volandri dovrebbe giocare contro il
romano dell’Ata Riccardo Ghedin, e poi i numeri 2, il
21enne lituano Grigelis contro il 27enne carrarese Walter
Trusendi. Jolly il 21enne Riccardo Bellotti per l’Ata e il
24enne spagnolo Guillermo Olaso per l’Italia. Poi i due
doppi. Domenica finale femminile dalla ore 10: il
Nomentano Roma con l’altoatesina Karin Knapp, ex n.35
Wta, contro Prato della veterana Maria Elena Camerin.
Una tegola per Pozzecco stasera a Forlì in anticipo
Young fermato dall’antidoping
CAPO d’ORLANDO (Messina) - Il
campionato di LegaDue è sconvolto
per la notizia arrivata ieri
pomeriggio e che coinvolge un
giocatore americano dell’Orlandina
di coach Gianmarco Pozzecco in un
clamoroso caso antidoping. Ecco il
testo del comunicato federale di ieri:
«Legadue comunica di aver ricevuto
la seguente comunicazione dagli
Organi di Giustizia della
Federbasket: “Il presidente della
Corte Federale, letta la richiesta
dell’Ufficio Procura Antidoping del
Coni, che ha rilevato che l’atleta
Alexander Young (tesserato Upea
Capo d’Orlando) è risultato positivo
per sostanze vietate dai regolamenti
Antidoping, ha deliberato la
BASKET E SOLIDARIETÀ
sospensione dall’attività agonistica
in via cautelare del medesimo atleta
fino alla decisione definitiva di
questo organo giudicante all’esito
del previsto procedimento
disciplinare”». L’ala piccola classe
‘89 originaria dell’Indiana Alexander
Mafion Young, 28 punti domenica
scorsa al PalaFantozzi nel match
vinto contro la Centrale del Latte di
Brescia e 22 contro la Bitumcalor
Aquila Trento (nella foto lo statunitense
in quel match) che espugnò il parquet
siciliano al debutto casalingo del
“Poz” allenatore, è alla sua prima
stagione in Italia e in LegaDue.
Stasera, nell’anticipo della decima
giornata d’andata, l’Orlandina
giocherà senza Young sul parquet di
Forlì contro la «Le Gamberi Foods»
di coach Sandro Dell’Agnello. Sul
sito della società messinese è
comparso un comunicato dove si fa
riferimento al controllo durante la
trasferta di Jesi e alla scoperta della
positività ad un oppiaceo.
L’Orlandina Basket «informa di aver
ricevuto notizia dalla Corte Federale
che a seguito del controllo
antidoping del 18 novembre l’atleta
Alex Young è risultato positivo alla
sostanza Thc (cannabis). Per questa
ragione l’atleta è stato
cautelativamente sospeso
dall’attività agonistica. L’Orlandina
esprime il proprio rammarico per
l’accaduto e la totale fiducia nel
lavoro delle istituzioni competenti».
I giocatori nel reparto
HOCKEY GHIACCIO C
Dopo la goleada a Valpellice e i pareggi con Varese e Ora
Toto e Gigi con i bambini
Le Aquile dell’Adige Trento al comando
TRENTO - I giocatori della Bitumcalor
Trento del basket di LegaDue, il
capitano e play Toto Forray e l’ala
grande Luigi Dordei, hanno fatto
visita ieri, accompagnati dal team
manager Michael Robinson, al
reparto di pediatria dell’ospedale S.
Chiara, dove hanno consegnato i
giochi che A.I.L. Trentino, la sezione
trentina dell’Associazione Italiana per
la lotta contro le leucemie-linfomi e
mielomi, ha donato al reparto.
L’Aquila è testimonial ufficiale di
A.I.L., i cui volontari in questi giorni
sono impegnati all’ospedale con la
vendita delle Stelle di Natale. I
giocatori sono saliti nella sala giochi, dove hanno incontrato i bambini alla
presenza della maestra, della psicologa, delle volontarie di Abio e di AIL
Trentino, Franco e Adriana Larentis. Le dottoresse del reparto hanno voluto
ringraziare A.I.L. e i giocatori. Toto e Gigi: «E’ sempre bello vedere il sorriso
dei bambini, specialmente quando purtroppo vivono momenti difficili».
TRENTO - Le Aquile dell’Adige Trento
pareggiano con l’Ora per 4 a 4 sul
ghiaccio del PalaTrento e si
confermano in vetta al girone
seguendo un’onda positiva che ha
determinato nelle due precedenti
giornate la vittoria in Piemonte per 8 a
1 contro il Valpellice e il pari per 2 a 2
nell’altra insidiosa trasferta a Varese.
Davanti ad un buon pubblico gli
aquilotti della presidente Sandra
Vernaccini contro l’Ora avevano
incassato il gol del capocanniere
Stefan Vil ma subito Andrea Bertoldi
trovava il pari. Poi combinazione di
Giulio Vernaccini e Hannes Pichler:
vantaggio per i trentini. Il capitano
Mattia Valer, sempre in power play
(superiorità), centrava il 3 a 1 ancora
su assist di Pichler. Reazione degli
ospiti altoatesini che si scatenavanao
pareggiando e portandosi in vantaggio
4 a 3 alla fine del 2° drittel. I ragazzi di
coach Daprà attaccavano per tutto il
terzo tempo e al 31’ trovavano il gol del
pari. Ritmo elevati c’erano stati anche
Valpellice con la goleada trentina,
quindi buon pareggio al Palabani
varesino con doppio vantaggio
aquilotto con Michele Bertoldi e la
ditta Ambach: Cristian infilava il 2 a 0
sfruttando l’assist del fratello Armin.
Poi i lombardi al pari fortunoso con un
rimbalzo che ingannava l’ottimo
portiere Lorenzini. La classifica della
serie C nazionale: Adige Trento 13 punti
(9 match giocati); Como 13 (8); Ora 12
(7); Varese 9 (7); Dobbiaco 8 (7);
Valpellice 7 (7); Alleghe 6 (7); Val
Venosta 6 (7); Feltre 4 (8); Chiavenna 3
(7); Malè Val di Sole 1 (8). Prossimo
match delle Aquile di Daprà ad Alleghe.
Aquilotti di corsa sul ghiaccio