ANNOV - N° 2 • Giugno 2008
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ANNOV - N° 2 • Giugno 2008
PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE CO.RO.FAR.; CO.SA.FA.CA.; S.A.F.; SAFAR; UMBRAFARM; UFL. ANNO V - N° 2 • Giugno 2008 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 1 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 2 S.A.F. - Jesi - [email protected] ANNO V - N° 2 • Giugno 2008 PERIODICO EDITO DA INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO E DISTRIBUITO GRATUITAMENTE AI SOCI DELLE COOPERATIVE CO.RO.FAR.; CO.SA.FA.CA.; S.A.F.; SAFAR; UMBRAFARM; UFL GENOVA. IL COMITATO DI REDAZIONE DI LEMON È COSTITUITO DAL CONSIGLIO INTER CO. FA. GRUPPO SPORTIVO PRESIDENTE: • TOTO CANALINI CONSIGLIERI: • ROBERTO BARTOLI • ALBERTO COSTA • ANDREA MAGLIONI • ANDREA PAOLETTI • FRANCESCO SIMONCELLI • MARIO DUBBINI - “PAPÀ“ TIRATURA 2500 COPIE, COSÌ DISTRIBUITE: 270 CO.RO.FAR.; 500 SAFAR, 340 S.A.F.; 270 UMBRAFARM; 770 CO.SA.FA.CA.; 250 UFL GENOVA; 100 REDAZIONE Per informazioni, suggerimenti, commenti o un semplice confronto, potete rivolgervi a: Toto Canalini (Direttore strategico) Tel. 0721 910315 [email protected] Michele Bresciani (Art director) Tel. 0721 392338 [email protected] Giuliana Gioacchini (Segreteria organizzativa) Tel. 0731 219729 [email protected] Correzione bozze a cura di www.scritturescriteriate.it ” arsi p s ti pre pun “Ap ta sem .. et asp amici. rticolo a vi nuo il tuo a: o ia in.it Inv ua fot lini@t t a e la aciacan o!!! farm pettiam s Ti a Grafica Daniela Marchini - Stampa Grapho5 TOP SECRET TOTO CANALINI INFORMAZIONE CONFIDENZIALE L’importanza dello stare insieme Un giornale non è mai una cosa sola. Anche lemon, pur se piccino, ha al suo interno più teste pensanti e deliranti. Due di queste persone (il gatto e la volpe che vedete qui in foto) hanno deciso di fare uno scherzo al giovincello alla vostra destra, che risponde al nome di Toto Canalini. Hanno infatti pensato (male) di inserire in corso di stampa il trafiletto che state leggendo per segnalarvi che... rullo di tamburi... squillo di trombe... udite udite... lo sbarbatello di nome Toto, avendo ormai raggiunto l'età adulta (o quasi) convolerà a nozze il prossimo 26 Luglio con la fortunata e splendida Titti. Per gli sposi, da tutta Inter Co Fa ... sale l'urlo... Hip! Hip! Hurrà!!! volte basta veramente poco per essere contenti e così è stato l'altra sera, quando, per la seconda volta dopo l'opportunità di dicembre, un gruppo di colleghi/amici di vecchia data, si sono ritrovati al ristorante Moloco sul molo di levante del porto di Pesaro. In effetti il tam tam, è partito subito e con qualche telefonata tutto è filato liscio come l'olio. Non è la cronaca della serata di cui voglio parlare, lo fa il Principe in altra pagina, ma dello spirito affabile e divertente che A subito è scaturito al primo accenno del "ritroviamoci". E questo si ripete ad ogni occasione, quando ci si rincontra alle nostre manifestazioni, al mare o in montagna che sia, dove ovviamente gli amici che si conoscono da più tempo, coinvolgendo subito anche gli ultimi arrivati, sanno dare ai nostri incontri il valore più alto per il quale si è costituito il Gruppo Inter Co. Fa. Non ci sono divisioni o differenze: l’impressione che emerge è quella di un vero blocco unico di Soci Cooperatori, che ritrovatisi in un contesto festaiolo, ludico, spensierato, meglio ovviamente sanno legarsi e portare avanti l'impegno di cementare nuove amicizie. Così, terminato l'attimo vacanziero e tornati alle proprie farmacie, tutti sapranno meglio integrarsi nello spirito cooperativistico che ci lega e dare a sé e agli altri un segnale di unione e di forza come meglio non si può. lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 4 In giro con il giro U na cosa è vedere passare i corridori del Giro d'Italia e un'altra è girare al loro seguito. Per cui a un invito così particolare non potevo rinunciare e pur non essendo un fanatico di questo sport, ho accettato volentieri la novità. Inoltre la proposta era ancor più allettante, in quanto sarei stato dal mattino a colazione e per tutto il giorno assieme agli atleti. E forse la colazione, per assurdo che vi possa sembrare, è stata una delle cose che più mi è rimasta nei ricordi. Vedere questi atleti non certo mastodontici, anzi spesso mingherlini, segaligni, sfigatelli, ingurgitare ogni ben di Dio stupisce non poco e anche se non vi sembrerà vero, ve lo assicuro, è proprio così. Latte, cereali, biscotti, è il più naturale degli approcci, mi sembra chiaro, sono le 8,30 del mattino e cosa vuoi che mangino questi ragazzi, mi chiedo, anche se mi stupisco un po’ nel vedere 7 o 8 scatole di cereali di tutte le qualità. Ma poi, marmellate, miele, burro,crostate, comincio ad incuriosirmi. E infatti di lì a poco, arrivano i salumi, i formaggi e via panini farciti con una fantasia invidiabile. Non credo ai miei occhi, ma questi masticano che è un piacere e non sono alla fine, anzi!!! Ecco finalmente un bel piatto di pasta calda, almeno 2 etti di maccheroncini fumanti (però in bianco... hai visto mai???!!!) e anche se non lo crederete ecco espresse due uova al tegamino che il noto campione, velocista rinomato, non disdegna di mettere tra due mezze pagnotte e gustarle senza battere ciglia. Non ce la faccio più; riesco a fotografare il tutto per portare una testimonianza ma se non l'avessi visto avrei pensato ad una balla. E infatti... come poteva mancare il dolce??? E allora spalmata generosamente sopra una croccante brioche una ricca e abbondante cucchiaiata di Nutella alla faccia della fame nel mondo. I Colleghi appassionati che erano assieme a me, mi hanno confermato che la prima colazione visto che poi si corre e quindi non si pranza (anche se ricchi panini venivano allestiti per i primi sintomi di languori...) in genere raggiunge le 5.000 calorie e può essere anche più ricca se la tappa sarà dura e sotto la pioggia come lo è stata la Urbania-Cesena con la salita bestiale del cippo del Monte Carpegna. Ah!!! è vero, la tappa, la corsa, la gente festante, i contatti con i corridori alla partenza, le foto assieme al campione, la volata finale... STRAORDINARIA, una giornata UNICA e un grande ringraziamento va alla Chefaro Pharma che ci ha messo a disposizione questi inviti e a Paolo Fava resposabile SAF che ha pensato a me, ma come faccio a raccontarvi tutto... mi è venuta una fame della Madonna e non ce la faccio più!!! Corro al bar. G razie SILENCE-LOTTO, grazie Dr. Alessandra del Castello, che oltre ad avere il nome di mia figlia e in qualche modo il mio, mi fa pensare che sia una graziosa e piacevole fanciulla, grazie al Dr. Feragnoli che ho contattato telefonicamente, dimostrandomi una familiarità non comune, grazie al gentile Zanini che per primo mi ha accolto presso l’Hotel Perticari di Pesaro in modo amichevole e gentile, grazie al Damiani che si fece da me fotografare, sorridendomi come si fa con un fratello, grazie al buon Giò autista spericolato ma sicuramente esperto, che in un primo momento, dai dati che avevo raccolto in internet, pensavo si trattasse di quel Planckaert che aveva fatto storia al Tour de France, grazie al Dr. Felipe che io chiamavo Filippo, e al quale avevo sottratto il posto accanto al guidatore Giò, conoscendone in seguito l’autorità e la dimensione, grazie anche ai ciclisti della Lotto, coi quali ho avuto l’onore di fare colazione, e soprattutto grazie a Robbi McEwen, dalla pronuncia da me sfalsata, al quale mentre nella sua concentrazione mattutina faceva colazione, chiesi un autografo e mi accontentò con un sorriso indecifrabile, ma sicuramente benevolo. Grazie di questa meravigliosa giornata. Giornata che mi riportava al passato, quando, dopo avere fatto agonismo per qualche anno, due da allievo e due da dilettante nei lontani anni ‘50, ebbi l’onore di gareggiare con Isotti, Olmeda, Amerigo Severini e Nencini, con scarsi risultati. E comunque sognavo di potere partecipare al Giro d’Italia! Oggi 21 maggio 2008, ho rivissuto gli antichi tempi, avvertendo tutto il calore che simile avvenimento procura. Grazie Chefàro e di tutto cuore. Alessandro detto il Principe di Montecopiolo S.A.F. - Jesi [email protected] Toto Canalini S.A.F. - Jesi - [email protected] 5 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 6 Sardegna - Tanka Village - 5/12 Luglio 2008 Ferruccio Fiordispini IL NOSTRO PROSSIMO VIAGGIO INTERVISTA A SIAF O F rmai la “bella stagione” è arrivata e noi di Inter Co. Fa. Gruppo Sportivo stiamo definendo gli ultimissimi dettagli della prossima settimana azzurra ‘08. Punto di ritrovo di quest’estate sarà nuovamente la Sardegna, dal 5 al 12 luglio. Da un po’ sentivamo la nostalgia di questa terra così accogliente e solare e abbiamo pensato di tornarci, con grande entusiasmo ed emozione, alimentata dai tanti bei ricordi che negli anni ci ha sempre regalato questa regione. Ad ospitarci sarà la splendida cornice del Tanka Village a Villasimius: situato sull’estrema punta a sud est della Sardegna, affacciato sul promontorio omonimo, è considerato uno dei migliori villaggi dell’ isola. Già qualche anno fa e più precisamente nel 2004, abbiamo avuto il piacere di conoscere questa struttura; è stata una settimana molto divertente, ricordata da molti con molto piacere. Non mancheranno certamente le 6 attività sportive tra campi da calcio, pallavolo, volley, bocce, ping pong, surf, tiro con l’arco, sub, calcetto, corsi collettivi, zona fitness e un grande Centro Benessere specializzato in talassoterapia... e tanto altro ancora per passare giornate divertenti, lontani dallo stress della vita quotidiana. Una novità sarà sicuramente il nuovo campo da golf 18 buche: per gli amanti di questo sport (e per chi ha la curiosità di iniziare a praticare) è davvero un’occasione da non perdere! Ovviamente anche i piccoli ospiti sono i benvenuti: all’interno del villaggio troveranno il baby e mini club formati da uno staff di professionisti che per l’intera settimana si prenderanno cura di loro… Altra chicca per noi di Inter Co. Fa. Gruppo sportivo è che ci sarà riservato per l’intera settimana e per tutti i pasti il suggestivo ristorante sulla spiaggia. Stiamo definendo in queste settimane altre attività che riempiranno la nostra vacanza e uno dei punti fissi (dato che tante volte in passato abbiamo fatto questa cosa con soddisfazione dei colleghi) è la gita in barca: visiteremo l’area marina di Villasimius, una favolosa occasione per passare un’intera giornata in mezzo al mare, con il pranzo a bordo... ma soprattutto sarà un momento ideale per stare e divertirci insieme. Altra occasione di convivialità già programmata è la serata in agriturismo: una cena tipica sarda, caratterizzata dall’ospitalità delle famiglie tradizionalmente legate al mondo agro pastorale... e in questo caso particolare anche alla produzione di mirto e altri liquori… sono momenti particolari per stringere e rafforzare la nostra amicizia e toccare dal vivo i segni di una cultura e tradizione regionali davvero affascinanti. Poi… le tante possibili escursioni nei dintorni, per gustare le piacevolezze del paesaggio sardo e per visitare i paesi e piccole cittadine nelle vicinanze. Tutto questo prenderà forma nelle prossime settimane e speriamo di incontrare il gradimento di tutti. Poi il corso ECM. Ne è già confermato lo svolgimento di uno di cui vi daremo i dettagli con una circolare. A presto, quindi, sotto il piacevole sole dell’ accogliente Sardegna. erruccio Fiordispini: un passato da manager nella industria farmaceutica, un presente da amministratore di una business school. Cosa si porta dietro dalla sua esperienza? In effetti, dopo quasi un decennio in Bristol-Myers Squibb, ove ho avuto incarichi direttivi a livello nazionale ed europeo, ho accettato questo incarico che mi consente di mescolare, se così si può dire, tre tipi di attività e responsabilità. In primo luogo, lo sviluppo delle attività della la SIAF - Scuola Internazionale di Alta Formazione – nel settore dell’alta formazione in campo manageriale, professionale e tecnologico. In secondo luogo, la gestione di un campus, che comporta i tipici problemi di un albergo di medie dimensioni, dotato di tutti i servizi necessari. C’è un terzo elemento, che è quello di contribuire a ideare, organizzare e talvolta persino a erogare la formazione stessa. Ho una grande passione e fiducia nei confronti della formazione continua. Personalmente ho sempre tratto grande beneficio dall’aggiornamento professionale. Credo che sia un valore paradigmatico in una moderna economia di mercato. The learning Village in Tuscany: cosa c'è dentro questo nome? La SIAF è una struttura unica in Italia, un executive campus capace di accogliere fino a 200 persone offrendo alloggi, aule, luoghi di ricreazione e per l’attività sportiva, servizi, supporti didattici. Per questo abbiamo coniato lo slogan “The Learning Village in Tuscany”: perché la SIAF si propone come un vero e proprio villaggio dedicato all’apprendimento e all’alta formazione. La SIAF è stata infatti concepita congiuntamente dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Volterra come una struttura di formazione basata sulla residenzialità e la disponibilità di una sede particolarmente funzionale e accogliente, localizzata in uno dei più affascinanti luoghi della Toscana. Come mai l'idea di un percorso formativo per farmacisti? Il settore farmaceutico rappresenta un’importante area di attenzione per i programmi sviluppati dalla SIAF, sia per le competenze specifiche dei suoi dirigenti e formatori, sia per l’esperienza acquisita dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, a cui la SIAF fa riferimento. Per questo SIAF, proprio in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna, ha realizzato il corso di alta formazione in Management della Farmacia ed il corso per farmacisti responsabili delle sedi territoriali di Federfarma. Il successo delle prime edizioni è tale che sono state programmate nuove edizioni dei corsi stessi. Inoltre SIAF e la Scuola Superiore Sant’Anna hanno attivato una collaborazione scientifica con la Boehringer Ingelheim, primaria azienda farmaceutica, per la realizzazione del convegno annuale per farmacisti che si tiene normalmente a Firenze nel mese di settembre e per un’attività di formazione su larga scala a favore dei farmacisti stessi. Il livello di competenza della SIAF in questo settore, unitamente alla qualità del suo corpo docenti e dei servizi accessori resi, hanno ormai reso la Scuola un punto di riferimento assoluto a livello nazionale per la formazione ai farmacisti. A chi è rivolto il corso ? Con quali formule ? Un farmacista è certamente un professionista della salute ed è spesso un manager che gestisce una squadra di professionisti, oltre ad essere un imprenditore se è anche titolare della farmacia. L’obiettivo è quello di formare il farmacista del futuro attraverso un percorso di eccellenza utile a fornire le competenze manageriali e le capacità necessarie a gestire e guidare la farmacia nel nuovo scenario evolutivo del settore. Il corso si articola in 4 moduli didattici a copertura e presidio delle principali aree tematiche di formazione manageriale del farmacista nella gestione della farmacia: l’economia e la politica del farmaco, la gestione economico-finanziaria della farmacia, la gestione dei servizi e fidelizzazione dei clienti, l’organizzazione e la gestione del personale. lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 8 MOLOCO atto secondo... 4 GIUGNO 2008 Erano quasi tutti presenti, anzi c'era qualcuno in più, anche se mancava il triangolino nero di ottima fattura, in precedenza menzionato ed illustrato con dovizia mentale. C'era l'Ada e figliolanza, Ada che rappresenta uno dei pilastri fondamentali della nostra compagnia, Ada che è sempre più buona e ci ricorda la nostra infanzia vicino al sacerdote di parrocchia, in mezzo a colonne, pilastri e dipinti della chiesa dove abbiamo imparato le prime giaculatorie. Insomma la nostra Chiesa! Il solito Canaglio dall'aspetto di sposo novello, che è come dire un vergine dalle mille battaglie; non se ne voglia esso, perché intendo sempre cose buone e piacevoli! E la bella "Titta" ??!!... Ormai in attesa, non si fraintenda..., disponibile, compiacente ed insomma tutta per noi, e se si voglia Titta per l'altro... E che dire del Macio con Signora...??? Un piedistallo d'acciaio, capace di sostenere mille situazioni... Non si sa, ma potrebbe darsi il caso che la sua farmacia di Roncofreddo, potrebbe trasformarsi in Farmacia di Roncocaldo...! Non poteva mancare il Roberto e la Danila che, quando la ritraggo in fotografia, la scopro sempre a bocca aperta..! Non c' è nulla di male, anzi sta ad indicare buona salute. Non me ne volere Danila... ti voglio veramente bene. Ma il pezzo forte d'aspetto e di forma, mi si presentò all'improvviso con un "Lei è il Principe?". Al che secco replicai "E te chi sei?". Poteva offendersi, ma subito sorrise dichiarandosi con un bel nome "Daniela". Mi venne spontaneo strofinare la morbida argentea barba nel punto più indicato, la guancia s'intende. Ché poi le cose presero un contorno ben più preciso. perché la suddetta cominciò a parlare di danza, balli e vorticose evoluzioni, soprattutto di flamenco in modo caloroso e convinto. Convinse tutti se non altro per le movenze appena accennate, la bella Flamenga detta Daniela. Poi le cose andarono oltre, sempre in un buon contesto. Quando alle signore viene più o meno indicata la loro età, si manifesta un certo riserbo, ma in tale occasione venne abolita l'anagrafe e si introdusse il concetto di peso di coscia. Dopo una indagine fotografica ben realizzata, risultò vincente quello compreso fra i 20 ei 24 Kg a coscia si intende!!! Ma si parlò anche di mariti “apartime”, che stuzzicava l'idea di appartarsi in luoghi sempre più compiacenti. La Passionaria detta Anna, di quel di Segatore, interpretò la parte a meraviglia, si intende nella maniera della dizione col tono marcatamente abruzzese, e a lei spetta il maggior consenso. Ma c'era anche il Dubbio, detto Dubbini di quel di Ancona. Nella tavolata rimanemmo lontani e mi disse: "Questa sera ti sono stato a distanza". Caro Mario detto Dubbio, solo di nome ma non di fatto, perché non c'è dubbio nella tua persona, ma certezza. Ti risposi baciandoti sulla guancia: "Anche se mi stai lontano, mi sei sempre presente..." E credo che ciò valga per tutti noi. Vedi Mario, il tramonto può rappresentare l'epilogo, quando invece è il prologo per un'altra alba, che ritorna per tutti noi. Dipende da quel che siamo riusciti a dare e a creare. E non c'è dubbio che tra noi esiste qualcuno che ha creato qualcosa di indistruttibile. Il Principe e il suo scudiero Mauro detto Cangiari N LEMO e... nsiem stare i UMORISMO IN PILLOLE Tra i più classici, al momento del ritiro delle proprie analisi del sangue, se ne sentono di tutti i colori...: - Dottore, sono preoccupato... - Cos'è successo??? (con garbo e stupore....) - Guardi qui... ho l'abete alto!!! oppure... - ...non sono tranquillo, ho molti abeti nel sangue!!! e cosa dire della prostata?? - ...mi sa Dottore che mi dovrò operare...! - come mai??? - ...non mi dica niente, ho fatto una visita e il Dottore mi ha detto che ho tutta la peronospora infiammata. e tra le più sentite... - Dottore, ho fatto come dice lei... sto attento a mangiare, ma non c'è niente da fare... ho sempre il polistirolo altissimo! ...e quando li vedi arrivare un po’ sofferenti e contorti... -...non sta bene??? - macché... ho un artrito che mi fa vedere i sorci verdi... anzi se mi può dare un antisfiammatorio, comunque veda Lei, l'importante che sia un antidolorifero!!! la testa fra le nuvole Come sta il bambino? mah... in linea d'aria sta meglio fiumi in piena dottore... mi da un container per le urine? Dove lo metto? Mi da per favore delle supposte di tachipirina in sciroppo? La cultura non è acqua... Che mi consiglia per il mal di gola? Faccia dei risciacqui con Tantum Ma tantum quantum? E voi? Non avete aneddoti da mandarci? Condividete con noi le vostre comiche quotidiane. Vi aspettiamo! 9 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 10 APPUNTI SPARSI Una valvola micologica U na mattina di settembre come tante altre; aria dolce e sole brillante. Apro di malavoglia la farmacia. Accendo il computer e vari interruttori. Entra il primo cliente. Riporta uno sfigmo che, dice lui, dà valori sballati. Il secondo cliente presenta una ricetta con una prescrizione indecifrabile; il terzo dice che il giorno prima ha ricevuto un resto inferiore al dovuto. Non ho esitazioni e dico ai miei collaboratori che devo uscire per un impegno improvviso e urgente. Vado in giardino, dietro casa, apro il garage e tiro fuori l’auto. Sull’erba c’è la cagnetta Lilly, che mi guarda speranzosa. Le faccio un gesto che vuol dire “andiamo”. Come un fulmine salta in auto, tremante di eccitazione. Prendo bastone e cestino e via. Dieci chilometri e siamo in montagna . Lasciata l’auto, mi incammino su un prato in salita, verso un boschetto di faggi che forse vale la pena di ispezionare. La cagnetta corre felice con il naso a un centimetro dal terreno. Il sottobosco è cosparso di foglie secche color del cuoio e a prima vista non c’è altro. Vado avanti con cautela. Un momento, quella non è una foglia, il colore è lo stesso ma ha una forma tondeggiante come una semisfera. Scosto un po’ le foglie secche ed eccolo, è lui, Sua Maestà il porcino; cappello convesso, vellutato e sotto il cappello tubuli bianchi. Un gambo slanciato con sottile reticolo. Si tratta del Boletus aestivalis; uno dei porcini più pregiati insieme all’edulis, pinicola e aereus. Una leggera torsione e il porcino, ripulito dal terriccio alla base del gambo, finisce nel cestino. Alzo gli occhi soddisfatto, ma ho un tuffo al cuore. Due metri più in là, ce n’è un altro e più in là un altro ancora. La cosa si ripete cinque volte e appagato mi avvio alla macchina per tornare a casa. Guido tutto soddisfatto e intanto penso alla pentola dove indorerò un po’ di aglio insieme ai porcini tagliati a pezzetti con l’aggiunta di una salsiccia sbriciolata e una manciata di pisellini; una spolverata di prezzemolo, pepe o peperoncino, il tutto per condire un bel piatto di mezze penne. Sento già il profumo delicato e fragrante. Come corollario, un bicchiere di verdicchio e buon appetito. Uh!!! E la farmacia??? C La vos tra affezionat issima SESA Tra poch e delle nos settimane ci rit roverem tre coste Pur vive o al TAN . ndo a Ca KA di Vil g r lasimius li in a unciare r i, a A marzo s , una pe o li 40 km siamo sta al piacere di rla , v e r r s ò fatto cen ta ti a n r s e c u h tu ll e a neve a tto il tem io tro, una p e r c hé non v Cervinia po in vo Con alcu bellissim oglio str e, n a proprio i, visto che parte vacanza con ta come sempre, T a compagnia. un bellis n o c to ti ip c e o a M a r i tutte le in ichele ha colleghi. simo rap Dubbini, nno p iz u sentiam n uomo intellig orto di amicizia iative INTER. C , faccio u ente, sim o la man O FA, si è c n patico e A propo anza. sit ironico, nome per tutti: instaurato quando Croazia, o Mario, non ti manca tu Mario dimentic Toto e M tti ne E che dir ichele da are di or g e te all’unive dei giovani che gli una mano, anizzare la croc ci r iera in h tanto ca sità: Lorenzo, A o conosciuto ba conto! rini, anim ndrea, A mbini ed le zie raga o ano le n zz ostre ser ssia …, affettuos ggi sono In occas i!!! issimi e ate con la ione dell lo ro allegr a settim a Caglia ia, graan ri, grandi c una piccola cit a azzurra vi co nsiglio d tà ma ch ittà non i godono: e gode d E dal ma i una cos fare una gita il r a di cui m realtà m e nostro arriva mare. il o olte no riman lto caratteristic pesce che fa de l nostro a, i cuoc gono esta h m i e siati. A p d r resto du i tutto il mondo cato ittico una Sesa Spa nque? V quando nedda lo visita i a s petto nu CO.SA.FA merosi. .CA - CA GLIARI - farmac iabaress a@tiscali .it AUGURI DI BUONE VACANZE A TUTTI I SOCI FORLÌ PERUGIA JESI PESCARA Claudio Lucarelli - S.A.F. - Jesi - [email protected] 11 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 12 Una volta Scout, sempre scout!!! L o scorso anno si è celebrato, in tutto il mondo, il centenario della fondazione dello Scoutismo: 1907-2007. Mi piace ricordare con voi quanto accadde ad un carissimo amico e mio capo scout in occasione della celebrazione ufficiale del 50° anniversario Jamboree (raduno mondiale degli scouts) giubilare, quindi, accuratamente organizzato in una stupenda zona di boschi e laghetti, non lontano da Londra. Andare lì, in quell'epoca, era niente più che un sogno per i ragazzi e "Aquila del Limbara" (questo il suo nome di totem) era, incredibilmente, tra questi. Viaggio-avventura: traghetti, treni e pullman, il contingente italiano (circa 1500 scouts) giunse in un paio di giorni a Sutton Park. Le tende furono issate nell'area loro destinata: "quartiere" di una città sorta per vivere 12 giorni... una tendopoli immensa, di 42.000 ragazzi giunti da più di 80 Paesi del pianeta. Non mancava nulla: uffici postali, banche e sportelli cambio valuta, spacci di oggetti scout e negozi di ogni genere, punti telefonici, lavanderie, ristoranti, teatro, colossali impianti igienici, tre ospedali, uno stadio chiamato "arena" e persino i nomi delle vie. Tutto per dodici giorni, per una rapida e intensissima torre di babele di lingue, religioni, colori, uniformi, cappelloni, vita quotidiana di comuni esperienze dentro un'ideologia comune, che avrebbe dato più moderni e clamorosi frutti più tardi: rispetto per la natura, abbattimento di ogni diversità, fratellanza universale, spirito d'altruismo. Il gioco,come strumento educativo per i più giovani. Per quella domenica d'agosto era annunciato un avvenimento importante: Elisabetta d'Inghilterra avrebbe visitato il campo (era ed è ancora oggi il Capo Scout onorario). Gli organizzatori del Jamboree avevano preparato una grande manifestazione che sarebbe stata chiusa con la sfilata dei rappresentanti di ogni Nazione (tipo inaugurazione d'Olimpiade) scelti tra i ragazzi più alti e aitanti. Ma i più fortunati erano quelli che avrebbero dovuto rappresentare il proprio paese in un ricevimento con la regina (un solo ragazzo col Capo Scout della sua nazione). Uno dei più giovani esploratori italiani venne "bardato" come un santo per la festa - uniforme lavata, foulard stirato, cappellone a falde tese, distintivi sgargianti, candidi guanti - e fu scortato verso lo stadio da una pattuglia di rovers (i ragazzi più grandi), con diverse ore d'anticipo. Come si chiamava? Di quale regione era? Le indicazioni personali si son perse nella memoria, così come, quel giorno, il piccolo ma pomposo drappello italiano diretto all'incontro con la regina, sfortunatamente, si perse nelle nebbie di Sutton Park. Aquila del Limbara aveva guardato con curiosità gli affannosi preparativi attorno al Prescelto e, senza invidia, lo aveva visto allontanarsi "Ma guarda un po’, va a conoscere la regina, chissà come si vanterà..." Anche Aquila voleva vedere Elisabetta, perciò raggiunse il viale che conduceva allo stadio, in una mano la macchina fotografica. Ben presto le due ali di scouts in attesa cominciarono ad ondeggiare: su un fuoristrada scoperto Elisabetta e Filippo salutavano e sorridevano. Aquila sgomitò, giunse in mezzo alla strada, s'inginocchiò cercando l'inquadratura, scattò, nel momento in cui l'auto regale, inevitabilmente, si arrestava: con un largo sorriso della regina e l'irata reazione di un policeman che afferrò per la collottola l'irrequieto boy scout e lo spinse di lato ruggendo "Be quiet, please!". L'auto si allontanò, Aquila aveva la sua fotografia e, quasi trasportato dalla folla e dal fato, si incamminò verso l'arena. Sorpresa! Per entrare ed assistere alla manifestazione si pagava. Tasche vuote, timido ma curioso, Aquila si arrampicò per sporgere il naso all'interno; ma c'erano troppi poliziotti "Get down, please, get down..." Lo scout non ci pensò due volte e, più rapido del pensiero, scese con un salto... ma dalla parte interna. Trovò posto sulle gradinate, tra altri scout italiani e assistette alla manifestazione. D'improvviso, vicino al palco, comparvero i capi scout italiani; guardavano verso il gruppo dei giovani connazionali e cominciarono a gesticolare, come per dire "Vieni, vieni qui, proprio tu". Aquila si sentì dire "Cercano proprio te, vai!" Oddio,mi hanno visto scavalcare il muro, pensava e rifletteva sulla scorrettezza nei confronti della Legge scout, legge di lealtà. Col cuore in gola ("Mi cacceranno via dall'arena e dall'associazione") raggiunse i capi. Fu accolto con aria critica "Ma possibile! camicia scolorita, pantaloni sporchi, cappellone impresentabile... e questo foulard, così sgualcito..." Lo presero in disparte ed in pochi minuti riuscirono a renderlo presentabile, persino i guanti bianchi! Infine "Hai un grande onore, devi rappresentare l'Italia davanti alla regina". Di sicuro ho capito male, si disse Aquila, ma, timidamente, accettò il destino in silenzio. Lo accompagnarono in una sala vicina dove si agitava una gran folla: rappresentanti delle varie nazioni, fotografi, giornalisti... Arrivarono Elisabetta e Filippo; quando arrivò il suo turno, Aquila del Limbara porse la mano tremante "How do you do?" domandò la regina, con un largo e luminoso sorriso d'incoraggiamento. Colloquio brevissimo, bagliori di flash, di fari tv e applausi. Aquila stentava a credere. Negli anni successivi egli fu "il Conte" per gli scout cagliaritani, secondo i quali "non s'è più lavato la mano destra". Ma questa, dice, è una leggenda cagliaritana. Giampiero Deidda - COSAFACA Cagliari [email protected] La prima volta e!!! 08!! Che emozion ice": 13 maggio 20 m o"ca lab il n un co in a à nz sit rie a all'univer a mia prima espe acia a lavorare m rm fa in di o o er en n m no m Specifico che divertirmi ma ne rei mai creduto di i!" invece no, ratorio, e non av rgogni o ti divert ve ti "o te re di ... eh are il camice, o vergognarmi... eh 'inizio è buffo port all hè rc cascarpe !) e! ccom la sensazione di mi vergognavo (e o ridicola e avevo iv euforint se pò i M un a! tti er tu lo o che se eravam almeno per me an ed e, ion tutto e lez ar la iziata da sterilizz ci dentro! Poi è in ra, batteri e anse ltu co ione è di i lez en La rr !! te re a o un gran da fa er ci per la novità, tr vv da o am nn ev ando il pe aperchè av stre risate: tipo qu si è normalizzato, no le e o si e gn pe l'im te tra ) non voleva aprir finita velocemen piastre di coltura lle su . e o.. er ell riv ar sc nn er col pe rello indelebile (p lo sporco, sì, ma inui vai, ora il camice ente c'erano cont am vi Ov !! e! at pensavamo "ecco ris e, at ris giù ! e e! !!" tari! a confusion come alle elemen epiva tutta quell minciava prof che non conc lla o fastidio, anzi, co de i nt ta er e ov ch pr an rim ne ù pi va da i m ice... non E in fondo il cam disinvoltura! i!! m er ac rtate con una gran pi a po i lo .. quas ai. m or ice voi che il cam Un saluto a tutti ia in am Fl !! A presto rugia - UMBR AFARM Pe della Chiana (Ar) o ian Fo ni ifa Flaminia Ep .com nietta87@hotmail L 12 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 14 NONNI anzi NONNE Il Cantamaggio a Morro d’Alba M orro d'Alba in Maggio si veste a festa per celebrare l'avvento della primavera e della nuova stagione agricola; il tutto in origine di riti pagani!Si inizia nella notte tra il trenta aprile ed il primo maggio quando i “maggianti” col canto rituale di questua vanno casa per casa suonando con tre elementi-base: organetto, triangolo e cembalo e nel testo del “Cantamaggio” chiedono alle padrone ed al padrone di casa di offrire loro dei doni destinati per il pranzo che concluderà questo prodromo di festa. Orbene, il “Cantamaggio” vero e proprio si ha con la terza Domenica di maggio per terminare col fine mese. Quest'anno si è celebrato il diciotto maggio. Intanto il venerdi precedente l'albero del “Maggio” è portato tra canti, suoni e... chiasso in piazza Tarsetti dove viene piantato. Qui è addobbato ed abbellito con fiori e nastri multicolori; nastri che, ogni anno, i bimbi della scuola materna, aiutati dalle maestre, approntano in vista della cerimonia d'apertura del Cantamaggio che per loro è una “Festa-gioco”. Sabato poi, c'è stato il Concerto de “I Musicalia” dalla Campania che hanno proposto «canti e danze del Sannio beneventano». La pratica di «portare l'augurio di maggio» con l'esecuzione dello specifico canto di questua va scomparendo; proprio per evitare o frenarne il declino il Comune di Morro d'Alba con “la Macina”, col Centro Tradizioni Popolari e la collaborazione della proloco e “L'Albero del Maggio”, sotto l'alto patrocinio della Regione Marche e della Provincia di Ancona chiama a raccolta autentici portatori della tradizione per raccontare il Cantamaggio in questo paese. Domenica diciotto maggio sono arrivati da Costacciaro e Sigillo (Pg). Hanno suonato davanti alla Farmacia; ero di turno, allietata... dal loro gioioso frastuono ho dato il mio... dovuto; essi, contenti, mi hanno precisato che i loro paesi si trovano tra Gubbio e Gualdo Tadino. L'albero del “Maggio” resterà in piazza da Domenica sino a fine mese quando sarà portato, festosamente, tra canti e suoni, in corteo, per il paese e poi alla luce delle fiaccole attorno alle mura della “SCARPA” sino a piazza Barcaroli dove sarà distrutto e bruciato in un grosso rogo. Con l'albero del “Maggio” si vuole tramandare un antico rito simbolo di fecondità e benessere e la rinnovata fecondità della Natura. Invero sin dall'antichità nel “maggio” o “majo” (cioè albero o ramo dell'albero) si vedeva l'essenza ed il simbolo del potere germinativo e produttivo essendo in tutto e per tutto l'equivalente vegetale del phallus. Trarre alberi e rami dai boschi era considerato consuetudinario e asportarli dal bosco in paese costituiva coraggio e audacia dei maggiaioli per imporsi alla ammirazione e all'attenzione delle ragazze. Se vi ha interessato... vi saluto cordialmente, Ada. N el momento in cui una donna pensa che ha finito di lavorare diventa nonna. • Un bimbo riesce a governare facilmente anche una nonna. • I nipoti sono il compenso di Dio per essere diventati anziani. • Sempre più bambini sono viziati perché i genitori non sculacciano i nonni. • Cosa non riescono a fare i nonni per i bambini? I nonni selezionano il pizzico di polvere di stelle da far cadere sulla vita dei bambini. • Non c'è niente di meglio dell'avere i nipoti per risvegliare la tua fede nell'eredità. • Una nonna perfetta: ti ama, ti coccola e poi ti manda a casa... (non condivido). • Le gambe di una nonna diventano meno belle... ma a cosa servirebbero delle belle gambe ad una donna di novantanni? (l'ha detto Rebecca West). • La nonna è una persona che ti compra delle cose di cui la mamma dice che non hai bisogno. • Credere nella gioventù è come guardare indietro, invece per guardare avanti si deve credere nella vecchiaia (paradossale?). • Cos'è più delizioso dei nipoti che giocano sul tuo grembo? • C'è mai stata una nonna stanca che, dopo una giornata trascorsa a badare bambini rumorosi, non abbia avuto l'impressione che Dio già sapesse ciò che stava facendo dando dei bimbi a persone giovani? • Quando si raggiungono gli ottanta... è piacevole sedersi e lasciare che il mondo giri da solo senza tentare di spingerlo. • Non c'è niente come casa tua, tranne quella della nonna. • Le foglie invecchiano meravigliosamente. Come sono piene di colore nei loro ultimi giorni. • Fare la mamma è una necessità, fare la nonna è un lusso. • Per me la persona anziana ha sempre quindici anni più di me. • Le nonne sono madri con molta esperienza. Mi è capitato di leggere queste citazioni e le ho trovate piacevoli, e voi? Ciao, A D A Ada Campanella - S.A.F. - Jesi - [email protected] ha EFFE ci PUNTO di i auguri fatto gl o!!! mpleann o c n o u b ero 9, Nel num 4. a pag. 6 uore. di c Grazie 15 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 16 Il Principe della sicurezza e dell’igiene... Qualche tempo fa venne in farmacia un giovanotto di bell’aspetto, che mi lasciò due libroni ben congegnati e bianchi, relativi al problema della Sicurezza e dell’Igiene in farmacia. Sembrava un professore per come illustrava le cose, e non si esimette dal far osservare quanto occorre perché tutto possa procedere nel verso giusto: secondo legge o come si suole dire secondo norma! Mi allontanai per qualche giorno per fatti che mi riguardano. Sapevo che mia figlia Alessandra, ottima collaboratrice e capace, della faccenda se ne sarebbe egregiamente occupata, come al solito in maniera perfetta. Appena rientrato notai nell’ingresso un estintore. Dico estintore antincendio, e la prima impressione fu di trovarmi in una caserma di pompieri. Riandando con la mente al mio precedente articolo, il farmadenti, mi resi subito conto che era nata un’altra figura di farmacista, ossia il farmapompiere, che può sottintendere tante cose piacevoli! Ma le considerazioni non finivano lì, perché sarebbe stato obbligatorio frequentare un corso antiincendio in quel di Pesaro e diventare così pompiere a tutti gli effetti. I problemi stavano sorgendo, accavallandosi in modo indescrivibile. Ponete il caso che, nell’evenienza di una idoneità, si incendi uno dei pagliai che esistono nella zona; deve intervenire anche il farmacista??? Entrando nel retro, un gran freccione rosso incollato al muro indicava che nel quadro generale della corrente si poteva scatenare l’ira del fulmine. E il lavandino del bagno? Funzionava a rubinetti tradizionali, e si dovette fare intervenire l’idraulico per applicare un dispositivo a leva, da azionare con i gomiti. Vedete, da qualche tempo soffrivo di una forma dolorante proprio nei gomiti, per cui anche se la necessità aguzza la mente, per quanti tentativi facessi con la spalla, l’operazione risultava pressoché inutile. Anzi decisamente clownesca! Era da escludere il ginocchio e soprattutto il piede per evitare ribaltamenti subitanei. Altri mezzi considerati estremità, non erano idonei!!! Per cui la conclusione più logica era che la mano era sempre attuale, come a dire che “a mano si può fare di tutto…” Ma non finisce qui! Vedo da un lato una bella e grande cassetta, di colore marrone chiaro non ben definibile, che doveva contenere medicinali di pronto soccorso: insomma la “cassetta di pronto soccorso in uso nei cantieri edili, aziende, cioè a dire in ogni luogo dove respirano i cristiani. Ma c’erano di mezzo anche le quantità, come per assurdo tre lacci emostatici! Lì per lì scaturì una idea meravigliosa: andare ad acquistare gli articoli necessari, presso la farmacia del buon Signorotti detto Bruno, in località Pietrarubbia. Ma poi soprassedei e la cosa finì come ragione detta. Cosa si può aggiungere? Scosso da propositi allucinanti, in un turbinio mentale di rara entità, cominciai a chiudere gli occhi e a sognare di giorno ciò che sfugge a chi sogna solo di notte. In ballo c’era la sicurezza e l’igiene, ambedue nell’antico interpretate in modo diverso e forse più saggio. Mi comparvero dei canarini in una gabbia capiente, appoggiata alla finestra; per continuare una tradizione inaugurata e tramandata dal mio buon padre detto Olindo, che gioiva nel sentire cinguettare quelle creature. Anche se sporcavano un po’; ma il tutto bilanciato dall’allegria e buon umore che nessuna medicina può dare. I canarini cantavano, cantavano e i clienti normalmente di cattivo umore, al cinguettio canarinesco sorridevano e diventavano loquaci pure loro. A tal punto che qualche volta per attutire la loro musicalità, ero costretto a prendere un panno nero e metterlo sopra la gabbia. Siccome anche i canarini maschi sentono la necessità di una canarina, cioè femmina, mi ero procurato due coppie di queste creature. Fu una esplosione! Fra cinguettii, baruffe, contese e beccate reciproche, dopo qualche tempo i canarini erano diventati una ventina. Quando si dice la natura!!! Ma accadde l’imprevisto. Un giorno la finestra rimase aperta, e la mano inconsulta di qualche scellerato aveva sollevato la chiusura degli sportelletti della gabbia. I canarini erano spariti!!! Nel frattempo i cani e i gatti di Villagrande si erano radunati in gran numero nel prato sottostante, e si davano un gran da fare a rimescolare in mezzo all’erba ed ai cespugli. Corsi da centista verso il luogo dell’eccidio per salvare quelle piccole bestiole, che non avendo un volo lungo, erano diventate preda facile di quei cannibali. Fu ingaggiata una lotta all’ultimo sangue, con cani e gatti che andavano e ritornavano, che si azzuffavano fra di loro per la scelta della migliore preda, tenendo conto anche del turbinio del mio bastone che roteava a più non posso! Ne salvai cinque di canarini, e meno male che tra loro c’era una femmina che continuò a proliferare. Certo è che i canarini in farmacia non garantivano il massimo della igiene, ma gioia e felicità sì! E la sicurezza? Il legislatore forse non ha tenuto in buon conto che in farmacia possono entrare anche i mariuoli. Ebbene in una delle mie pensate, quelle solite, portai in farmacia un cane di nome Black perciò tutto nero, e con una corda lo legai ad una colonna in modo che arrivasse a sbarrare l’ingresso a indesiderati intrusi: e chi non gradiva avendo esso cane un buon fiuto, era sicuramente un mariuolo. Era comunque un buon cane, oltrechè un amico fidato. Pensate che, quando mi recavo in ferie dovevo lasciarlo solo, affidato a buona gente o a mia figlia. Al ritorno mi correva incontro azzampandomi senza emettere un bau (lo perdeva letteralmente), facendo sentire appena un flebile ansimo, come se spirasse da un momento all’altro. E poi era un cane volante!!! Un incrocio di media taglia, aveva un gran codone che gli permetteva di equilibrarsi in volo, planando sempre nel punto giusto. Sì, perché quando sentiva odore di femmina, non c’era rete che lo potesse trattenere. E volava: guardate la foto che allego! Aprii gli occhi con un certo rammarico. Un cliente mi chiamava all’improvviso, chiedendomi un qualche raro tipo di supposta. Era serio, forse un cinguettio e trillo di quelle anime gentili avrebbe potuto farlo sorridere. Ma il tempo passa e ciò che si può cogliere sognando di giorno non si ritrova più, forse domani... quando il sogno prevarrà ancora sulla realtà delle cose. Alessandro I° Vampa - Il principe [email protected] - SAF Jesi Il Principe ...continua... lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 18 ST OST PO REE EE P PR IRII P D DEELLIR ALLII RA OR TO TT EELLEET data e purificata dall'alba radioompagna, vedremo mai questa terra fecon Chiese Peppone (Gino Cervi), sa della rivoluzione proletaria e socialista? e della "Bassa"... ad una avvepaes , focoso sindaco comunista di Brescello ghito e alla quale, leggermente nente militante di partito di cui si era inva di tinato, si proponeva in uno dei tanti film impacciato, ma sapientemente imbrillan ile, diffic occio Appr ". evole Onor "Peppone "Peppone e Don Camillo" nello specifico post ro è mio lo gestisco io”, chi ha vissuto il perché la "compagna" era del genere “l'ute libro il e ra guer dopo diato entato nell'imme ‘68 mi capisce... Ora dato che il film è ambi di eschi detto "Giovannino", alla domanda Guar da dopo poco ti scrit nti racco i o meglio tata spun è non ra se la "sospirata alba "anco cui sopra rispondiamo oggi nel 2008, che . lasciamola pure dov'è i agna elettorale Don Camillo rivolto ai fedel Anche perchè poco dopo in piena camp eleta cabin della to "E ricordate che nel segre disse in uno dei suoi inimitabili sermoni: nei hé, perc del e azion spieg la e sarebbe anch torale" DIO vi vede e Stalin NO". Che poi nti gi politici hanno delle percentuali vince onag pers certi , orali elett pre aggi sond vari mai sono non io che 'è mai rispettate. Tant che poi alla resa dei conti non vengono per mio nonno Domenico detto "Manghin", vita in sse vota cosa che re riuscito a sape non dovrà .. voto. mio il ; disse mi do quan e mort saperlo poi in punto, più o meno, di rimadico quale, i segreti son segreti e devono MAI andare perso (chiaramente non vi terra ta ques mai emo vedr ghi, Colle ervi: chied nere tali!!). Tutto questo perchè volevo TIdella LIBERALIZZAZIONE FARMACEU fecondata e purificata dall'alba radiosa o molt anzi le, rura a acist farm ficare per un CA??? Ma ci pensate cosa potrebbe signi me come o adin cont o molt anzi o, adin cont a rurale ed oserei di più, per un farmacist enzione del suo punto vendita in scenari che vedrebbe catapultata titolarità e conv potrei prendere baracca e burattini e TRA molto più ampi. Cioè, in buona sostanza, ati e laure tori bora colla 8-10 con ni urba ghi SFERIRMI in città. Certo ci saranno colle "numecosa del genere, e pronti a elencarmi i non, pronti a dissuadermi dal fare una elencarad i tissim pron e le, rura e e da solo rosi vantaggi" nell'avere la fortuna di esser la alta cqua no, ma io una nuotatina nell'a mi gli "enormi svantaggi" nell'essere urba alle i idarm cand di ttato o di sì. Infatti ho acce farei volentieri. Sto delirando??? Pens nienALE". E pensare che non avevo fumato "RUR tato comi il ti onen comp elezioni dei opers SEI" " "dico comitato è composto da" SEI te, sono anni che non lo faccio più. Tale idati cand i che ore stup con to urna" ho nota ne. Al momento del voto e nel segreto "dell' stati problemi per la mia elezione. bero sareb ci non cui per "SEI" dico erano "SEI" po’ come succede per l'Inter di questi Un re. gioca a senz Praticamente avevo già vinto per a Juve e se succedeva rubava, se succede tempi, una volta succedeva per la mitic e delle vigli mera noi, a ndo torna E a... stori l'Inter sono sviste... ma questa è un altra o sono to, una volta scrutinato, una volta elett meraviglie, succede che una volta vota , tario segre , ente resid vicep e, O: President arrivati i risultati. CONSIGLIO DIRETTIV tivi e effet bri Mem I: IVIR PROB e LE ACA tesoriere e consiglieri. COLLEGIO SIND membri supplenti. nte". Come COMPONENTE??? COMITATO RUR ALE: Dirigente e "Compone i dei collegi sono Membri!!! Qualcuno quell no Alme Non sono neanche consigliere??? se c'è sempre "membro" e se manca qualcuno, "membro supplente" d'accordo ma pur e. ssion profe della e vita della eri mist da montar su, tocca a lui, e monta... Mah e o ci siamo liberati di Bersani e compagni Ma niente paura, al momento in cui scriv un con iso coinc è " ENTO italiane. "L'EV delle loro quote azionarie nelle varie coop . Infatti il giorno dopo le elezioni politiche onale stagi ra eratu temp della ento abbassam non anzi oserei dire piuttosto freddina, ma (martedi 15) l'aria si è fatta frizzantina tra sinis dalla ata lasci a, gelid scia la o!!! Era era un rigurgito invernale. Nooooooooooo che dopo la fatto dal rtate confo ma ili, ivisib cond che evaporava. Idee chiaramente non ter non lo ha mai nominato e quindi non conferenza stampa di "........................" (Wal to il sole insieme ad una temperatura lo faccio neanch'io) mercoledi 16 è torna faccia i miracoli. Però un mio amico se dire decisamente primaverile. Io non so so raduno a Roma insieme a circa tre (evento documentabile) era andato al famo una spalla. Beh non ci crederete ma per milioni di Italiani, anche se dolorante a to la mano all'Innominato e come per incan dare a ito una serie di circostanze è riusc C 18 l'atroce dolore che lo attanagliava è sparito. Troppo??? Esagero??? Sarà vero??? Chissà!!! Certo che a Roncofreddo le vendite di pomate al cortisone con anestetico hanno subito un brusco incremento. Farmacisti Rurali di tutta Italia "armiamoci e partite". Ciao a tutti. Massimo Fagioli - sempre farmacista sempre Romagna e sempre Corofar, (per il momento, fra un pò Corofar Salute)... CO.RO.FAR. - [email protected] lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 20 Franco Pilia Presidente Co.Sa.Fa.Ca. Cooperativa Sarda Farmacisti [email protected] 1° Evento Residenziale Cosafaca. Non solo ECM... Ormai da diversi anni la nostra Cooperativa si occupa di programmare annualmente, in stretta collaborazione con la facoltà di Farmacia dell’Università di Cagliari, un calendario di corsi, ricco di contenuti di alto profilo scientifico, per consentire ai nostri colleghi di aggiornarsi adeguatamente e di accumulare i famigerati crediti ECM. Al fine di razionalizzare il lavoro e le spese sostenute per l’attività ECM, a partire dal 2008 abbiamo deliberato di pianificare ogni anno due grandi eventi residenziali, da realizzarsi uno in primavera e uno in autunno, per dare modo ai nostri soci di partecipare in un solo weekend a una serie di corsi, alloggiando con la propria famiglia in una bella struttura alberghiera e cercando quindi di rendere più piacevole l’attività di aggiornamento. Gli eventi vengono organizzati in collaborazione con alcune aziende che presenziano spazi informativi, interventi di saluto, omaggi in camera per i partecipanti, stand espositivi… L’iniziativa rappresenta quindi per i nostri soci una preziosa occasione di incontro tra colleghi, con alcuni dipendenti della Cooperativa e con i referenti delle aziende. Il 1° Evento Residenziale ECM Cosafaca ha avuto luogo da venerdì 23 a domenica 25 maggio presso il Sighientu Village Hotel di Marina di Capitana, una bella struttura situata sul mare, a circa 25 km da Cagliari, con una splendida piscina ed un Centro di Talassoterapia. I soci più fedeli alla Cooperativa hanno potuto soggiornare gratuitamente per tutta la durata dell’evento e partecipare ai corsi, scegliendo tra due eventi paralleli previsti per ogni sessione; gli altri soci e gli accompagnatori hanno presenziato sostenendo costi comunque modesti. Ecco il programma ECM che abbiamo offerto: • Le ispezioni in farmacia • Terapia dei disturbi del sonno • La gestione degli stupefacenti in farmacia • Ruolo e peso dei nuovi canali distributivi • La qualità della vita nel paziente anziano • Fitomedicina e integratori alimentari per il controllo lipidico. Ad ogni corso hanno partecipato circa 35 farmacisti: i temi trattati hanno suscitato vivo interesse e i relatori, peraltro tutti di alto profilo, sono stati molto apprezzati e hanno stimolato la curiosità dei partecipanti coinvolgendoli attivamente nell’attività d’aula. Le varie sessioni formative sono state inframezzate da coffee break e lunch che hanno riunito in un unico spazio tutti i partecipanti, i farmacisti, i loro accompagnatori e i referenti delle aziende. In una grande area espositiva la Cooperativa e le aziende sponsor hanno avuto a disposizione uno stand dove hanno potuto esporre i loro prodotti e fornire ai farmacisti informazioni e materiale illustrativo. Il sabato pomeriggio si è tenuta l’assemblea annuale dei soci cui sono seguiti un aperitivo a bordo piscina, la cena di gala sulla terrazza con vista mare ed uno spettacolo di musica anni ‘80 che ha trascinato in pista un gran numero di colleghi. Vista la significativa partecipazione di bambini abbiamo anche previsto delle attività ludiche di intrattenimento per il giorno ed uno spettacolo di magia e uno di clown per i dopocena. Per noi questo evento ha rappresentato una novità e quindi un’incognita, ma la massiccia adesione e i commenti più che positivi dei colleghi ci fanno pensare che l’iniziativa della Cooperativa sia stata gradita e che il modulo che coniughi l’aggiornamento professionale ed il divertimento possa essere riproposto in futuro. “Quanta nostalgia di non so nemmeno cosa ma mi porta via È un po’ dolorosa eppure mi fa compagnia con la mia musica che naturalmente adesso è malinconica…” (F. Concato - Quanta nostalgia) Diciamoci la verità, una farmacista bella è sicuramente una cosa rara!!! Ricordo bene il tam tam che esisteva, tra noi rappresentanti, quando all’orizzonte si prospettava qualcosa di quantomeno papabile. Vi erano lunghe divagazioni sul tema e i più vecchi raccontavano aneddoti, altamente erotici, di avventure successe tra le mura di ipotetiche farmacie situate in luoghi ameni. I racconti avevano una trama tra “Il Signore degli anelli” e “Marina e la sua bestia” e finivano quasi tutti con invii di ordini fantastici che facevano raggiungere al soggetto premi incredibili e viaggi nei luoghi più esotici. Il più delle volte la realtà era ben diversa, lo sapevamo tutti ma stavamo al gioco, quasi sempre non succedeva nulla o quasi e se proprio andava bene era la Pratica (una sorta di ex lottatore di sumo con grembiule a fiori e sorriso ebete, molto somigliante al buttafuori dello Slego Psicodancing) che “sbobazzava” il rappresentante, lo ricaricava in macchina, piegato come una sdraio, toglieva il freno a mano e lo rispediva verso Modena. I luoghi esotici poi erano quasi sempre tra Pinarella di Cervia e Torre Pedrera (i più fortunati riuscivano a visitare “L’Italia in miniatura”). Io però devo dirvi la verità, una farmacista bella l’ho incontrata… (pausa ad effetto creata dall’autore, lo so, è un vecchio trucco, ma a volte funziona). Era uno dei miei primi passaggi in farmacia, probabilmente lavoravo per l’Exportex (Fissan, Manetti & Roberts e Lines), sono entrato con quel certo non so che, molto chic, mi sono presentato, lei ha sorriso e io ho memorizzato soltanto quello che la bilancia lì a fianco mi stava dicendo. “Vuoi sapere il tuo peso ideale? segui le mie istruzioni”! Non ricordo più cos’è successo quel giorno (ho fatto l’ordine?? Mah!), penso di aver girato, stordito, per ore e ore sulla circonvallazione di Rimini, rischiando l’arresto per vagabondaggio. La descrizione di quel sorriso l’ho ritrovata soltanto in una canzone di Henry Salvador “Il fait dimanche” dove l’artista dice “il fait dimanche quand tu souris” – diventa domenica quando sorridi Da allora sono passati molti anni, ma quello che posso raccontarvi, cari topolini, è che quel sorriso, ancora oggi, è una meraviglia. Ogni riferimento a persone o a fatti realmente accaduti è puramente casuale (erano anni che sognavo di scriverlo). N.d.A. La canzone “Il fait dimanche” è inserita nell’album “Chambre avec vue”, un vero capolavoro dove la poesia diventa musica. TEMPO DI LETTURA PREVISTO: 2 MINUTI CIRCA SE SIETE SCHIZOFRENICI CON DUE PERSONALITÀ 4 MINUTI SE SIETE SCHIZOFRENICI CON PIU’ PERSONALITÀ, MOLTIPLICATE IL TEMPO DI LETTURA PER IL NUMERO DI PERSONALITÀ SE SIETE SCHIZOFRENICI SANMARINESI, E UNA DELLE VOSTRE PERSONALITÀ È IL CAPITANO REGGENTE, VENGO IO A CASA VOSTRA A LEGGERVELO. Massimo Corcelli - [email protected] 20 21 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 22 Il gruppo Farminsieme è nato per: • Difendere e rinforzare il ruolo della farmacia • Supportare la Farmacia nell’approccio al cambiamento e alla nuova situazione del “mercato” • Fornire strumenti per accrescere il valore aggiunto della Farmacia • Difendere la marginalità della farmacia La “Centrale” grande Cooperativa SAF – UMBRAFARM è in grado di governare un’economia di scala per favorire migliori acquisti, maggiori vendite, potenziare il marketing e la comunicazione e puntare su servizi innovativi. 22 farmacie stanno testando sul campo l’adesione alla Rete, hanno sottoscritto un patto di “alta fedeltà” e dando in più una delega totale per alcuni settori merceologici in piena sinergia con le scelte strategiche, le politiche commerciali e la gestione dei servizi della Cooperativa. 22 23 lemon 2 ok 17 giugno:LEMON 5 X AD 5.0 17-06-2008 9:33 Pagina 24 S.A.F. - Jesi - [email protected] MARIO DUBBINI Una sera a cena ieni presto così vedi il tramonto!!! ...ma quanto è bello il tramonto!!! specie se visto, davanti ad un buon bicchiere di vino, sulle tranquille acque del mare di Pesaro. Toto... ma ancora non hai capito che a me piace in particolar modo l'alba, l'alba del giorno dopo???!!! Da voi amici, veramente, ogni espressione è gradita e accettata perchè non sottintende e fa sempre parte di un gioco al quale è più che bello partecipare. Colleghi vicini e lontani venite con noi. Non dimenticateci: cosicché l'alba del giorno dopo anche per voi sia giornata di programmazione per ritrovarsi a cena ovunque e divertirsi e dimenticare il brutto e laido e desiderare di rivederci per giocare insieme ai quattro cantoni della vita per riviverla, come sempre, in buona compagnia. V