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Imprese per la Natura
Progetto WWF per le Piccole e Medie Imprese
Noi aiutiamo il WWF
Efficienza energetica negli uffici
Manuale di Buone Pratiche
per l’impresa
Il presente manuale è stato realizzato con riferimento ad alcune principali fonti, di cui
si citano e ringraziano gli autori
AA. VV., Manuale per la gestione sostenibile di piccole e medie attività in aree ad alto valore ambientale, s.e., Roma 2006
www.topten.ch
www.eurotopten.it
www.panda.org
Documento a cura di:
S.r.l. unipersonale
di proprietà della
Fondazione WWF Italia
Indice
PARTEPRIMA
Miglioramento delle prestazioni ambientali
dell’edificio e del suo intorno
PARTESECONDA
Politiche aziendali per il miglioramento
delle prestazioni ambientali
PARTETERZA
Azioni virtuose per l’ambiente
10ConsigliUtili
2
6
10
11
Introduzione
Anche negli uffici e nelle aziende, una gran quantità di energia viene sprecata. Nei paesi dell’Unione Europea l’energia elettrica consumata solo per mantenere le apparecchiature in stand
by equivale a quella prodotta da 12 centrali a carbone. Il paradosso della stampante è illuminante: solo l’8% dell’elettricità consumata da una stampante serve per compiere la sua funzione principale, ovvero stampare. Il resto è solo stand by o sleep mode.
Per un’azienda queste cifre sono ancora più rilevanti perché comportano l’aumento dei costi di
gestione non corrispondente ad un aumento di produttività o di efficienza. Anzi, il risultato è l’esatto contrario: si consuma energia per non fare nulla.
Il presente manuale contiene una serie di indicazioni per la riduzione dei consumi ed il miglioramento dell’efficienza ambientale degli uffici, finalizzato all’aumento della sostenibilità sia economica che ambientale.
Il manuale è composto da tre parti: la prima è relativa agli interventi che possono essere attuati
a livello di edificio e suo intorno; la seconda alle azioni che possono essere intraprese a livello di
politiche aziendali; la terza ed ultima riguarda le azioni individuali che ciascuno può concretamente attuare modificando i propri comportamenti.
PARTEPRIMA
Miglioramento delle prestazioni
ambientali dell’edificio
e del suo intorno
Gli interventi descritti in questa parte del Manuale
riguardano la definizione degli elementi principali che
determinano la struttura in cui opera l’azienda.
Alcune azioni di riduzione dei consumi dell’azienda,
spesso quelle più incisive, richiedono un certo
investimento economico iniziale che va pianificato in
anticipo. Adottando una strategia di medio - lungo
termine l’azienda potrà migliorare la propria efficienza
energetica, risparmiare denaro che potrà essere
reinvestito in altre attività e, non ultimo, essere più
sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
Gestione
ecosostenibile
dell’edificio
• Utilizzare forme e materiali locali
Sia in occasione di manutenzioni ordinarie,
come anche di interventi straordinari sul
manufatto architettonico, tendere a
mantenere l’assetto tradizionale, formale e
strutturale, dell’edificio.
A tale scopo utilizzare, per quanto possibile,
tecniche e materiali connessi con le tradizioni
costruttive dei luoghi, anche quando
innovativi come tecnologia e prestazioni
offerte.
Ad esempio infissi in legno dotati di doppio
PARTE PRIMA
2 Imprese per la natura
vetro e particolarità strutturali che ne
consentano migliori risultati dal punto di vista
del controllo termico sia in estate che in
inverno o elementi in laterizio di nuova
generazione che permettono maggiore
facilità di montaggio ed una ottimizzazione
della loro resa al variare delle condizioni
climatiche.
• Favorire il rinfrescamento naturale
estivo
Al fine di limitare l’apporto calorico estivo,
schermare le parti esposte dell’edificio
esposte a sud e sud-ovest, tramite elementi
frangisole.
Per questa funzione possono essere
utilizzate pergole in legno, meglio ancora se
abbinate a vegetazione rampicante
caducifoglie, elementi frangisole, tende di
differente materiale e trama.
Le pergole e gli elementi frangisole inoltre
possono inoltre integrare al loro interno
elementi fotovoltaici in grado allo stesso
tempo di intercettare i raggi solari ed
utilizzarli per produrre energia elettrica.
• Schermare le coperture dai raggi
solari
Le coperture degli edifici, compatibilmente
con la loro capacità portante, possono
essere utilizzate come spazi verdi
sopraelevati. In tal modo, attraverso idonea
vegetazione arbustiva piantata in vaso, è
possibile schermare dai raggi solari parte
della pavimentazione di copertura, limitando
così l’apporto di calore verso l’interno.
Pannelli solari posti in copertura, possono
anche essi definire zone d’ombra, in grado
sia di ridurre l’apporto di calore da parte
dei raggi solari sia di definire zone di sosta
sopraelevate ombreggiate.
Al fine di contenere l’apporto di calore si
può o applicare un isolante naturale o
posizionare una intercapedine areata
all’interno del solaio di copertura.
1
• Utilizzare elementi vegetali
per il controllo estivo ed invernale
dell’irraggiamento solare
Attraverso l’ombra generata dagli elementi
vegetali, in particolare gli alberi, è possibile
limitare l’irraggiamento estivo sia degli
spazi esterni che di parti degli edifici, con
conseguente abbassamento della
temperatura dell’aria.
L’utilizzo inoltre di alberi caducifoglie
consente il passaggio dei raggi solari in
inverno, stagione in cui è necessario
massimizzare l’apporto termico
determinato dai raggi solari.
2
• Favorire la ventilazione naturale
Favorire la ventilazione naturale degli
ambienti interni, attraverso l’apertura di
finestre poste su fronti differenti e
l’eliminazione di eventuali ostacoli interni.
In tal modo è possibile generare una
differenza di pressione, dovuta anche alla
diversa temperatura dell’aria, in grado di
far ottenere un flusso d’aria significativo.
Attraverso l’utilizzo negli spazi esterni di
idonea vegetazione naturale è possibile, in
parte, controllare ed ottimizzare la
ventilazione interna all’edificio.
L’utilizzo di una siepe di differente altezza
permette ad esempio di aumentare o
diminuire in modo sensibile l’apporto di
aria dall’esterno e di modificare
sensibilmente le modalità di areazione
degli ambienti interni.
• Controllo delle aperture poste
a nord
In presenza di condizioni climatiche
particolarmente rigide durante la stagione
invernale, al fine di contenere le dispersioni
di calore, limitare o comunque isolare bene
le finestre poste a Nord.
In caso di climi particolarmente caldi è
possibile sfruttare le aperture poste a nord
3
4
per creare zone fortemente ombreggiate.
Attraverso opportuni accorgimenti quali
pareti e pavimentazioni altamente
riflettenti, è inoltre possibile captare la luce
del sole al fine di utilizzarla per illuminare in
modo indiretto, dunque meno intenso, sia
ambienti esterni che interni.
Immagine 1: Da sinistra,
Pergola in legno, Elemento
Frangisole, Tenda - differenti
sistemi per attenuare, filtrare e
parzializzare la radiazione
solare
Immagine 2: Utilizzo della
copertura come spazio verde
sopraelevato, utilizzo di
pannelli solari in copertura
Immagine 3: Solaio di
copertura con intercapedine
areata
Immagine 4: Utilizzo di
vegetazione caducifoglie,
situazione estiva ed invernale
Imprese per la natura 3
PARTE PRIMA
PARTEPRIMA
Solare termico
Viene utilizzato per la produzione di acqua calda da impiegare per usi domestici ed in alcuni casi per riscaldare gli ambienti. L’applicazione al momento più redditizia è il riscaldamento dell’acqua calda per usi domestici e sanitari. Si stima che con un costo di costruzione base di 1.200 €/m2, il tempo di ritorno di un investimento che copra almeno il 50%
del fabbisogno di acqua calda ad uso sanitario sia di circa 6 anni.
Esempio di pannello solare termico disposto in area verde per la produzione di acqua calda da utilizzare
all’interno di una abitazione (fonte foto: http://it.wikipedia.org/wiki/Pannello_solare)
Solare fotovoltaico
L’energia prodotta può essere in parte utilizzata direttamente all’interno delle abitazioni o
degli uffici e in parte rivenduta a prezzo incentivante alla rete elettrica nazionale al prezzo
di 0,445 €/kWh. (dato Marzo 2006).
In termini numerici, un Kw di fotovoltaico occupa circa 8 m2 e produce 1.100 kWh a
Moduli fotovoltaici applicabili su tetti a coppi, sistema PowerPica (fonte immagine www.pica.it)
Risparmio e recupero
energetico
• Garantire un livello
sufficientemente elevato di
isolamento termico
e acustico delle finestre
Utilizzare infissi dotati di doppio vetro e
telaio a taglio termico. Un m2 di vetro
semplice utilizzato in facciata comporta un
consumo di energia di circa 9.250 kWh in
30 anni; un m2 di vetri doppi riduce il
consumo a circa 2.500 kWh.
L’utilizzo di finestre a taglio termico e vetri
doppi è perciò in grado di ridurre la
dispersione del calore attraverso le
finestre, e di conseguenza la quota parte
di consumi dovuti al riscaldamento, fino al
70%.
5
• Utilizzo di risorse rinnovabili
Predisporre pannelli fotovoltaici ed impianti
minieolici per la produzione di energia
elettrica da utilizzare all’interno dell’attività
e rivendere alla rete nazionale. Installare
impianti di solare termico per la
produzione di acqua calda.
6
PARTE PRIMA
4 Imprese per la natura
Impianti minieolici
Gli impianti minieolici sono costituiti da aerogeneratori di piccola taglia, in
genere da 1 a 50Kw, utilizzabili per alimentare utenze isolate o per interfacciarsi sulla rete di media/bassa tensione. La loro ridotta dimensione li
rende idonei ad essere utilizzati in molteplici contesti, quali aree agricole,
aree turistiche, aree urbane e suburbane. Tali impianti sono in grado di produrre energia anche con venti di bassa intensità e a regime turbolento e
producono un ridotto livello di rumore. Sono inoltre caratterizzati da una
gestione molto semplificata che ben si adatta ad un utilizzo diffuso presso piccole aziende. Tipologicamente possono essere classificati, in base
all’asse di rotazione delle pale rotoriche, in aerogeneratori ad asse verticale od orizzontale.
Esempio di mini aerogeneratore ad asse verticale
Gestione sostenibile
degli spazi esterni
costruiti con materiali naturali rinnovabili e
locali.
• Trattare gli spazi verdi senza
Risparmiare energia nella gestione
degli spazi esterni
Per l’illuminazione e la segnalazione dei
percorsi servirsi di apparecchi alimentati
ad energia solare, di preferenza
temporizzati con timer o fotocellule.
• Non alterare la permeabilità del
terreno
Nella pavimentazione esterna preferire
l’uso di materiali permeabili all’acqua.
l’utilizzo dei pesticidi e secondo i
principi dell’agricoltura biologica
Nella gestione e manutenzione degli spazi
verdi utilizzare solo prodotti di derivazione
e provenienza naturale come ad esempio i
fertilizzanti ottenuti tramite processo di
compostaggio.
Immagine 5: Ventilazione
naturale in caso di possibilità
di apertura su fronti opposti e
su tre pareti contigue
Immagine 6: Controllo della
ventilazione interna attraverso
l’utilizzo di elementi vegetali
posti nell’area esterna
Immagine 7: Definizione di
aree esterne fortemente
ombreggiate e illuminazione
interna tramite luce indiretta
• Preferire specie autoctone
Di preferenza piantare, all’interno degli
spazi verdi, specie vegetali autoctone.
Se possibile indicare attraverso semplici
cartellini botanici il nome della specie così
da diffondere nei confronti del personale la
conoscenza del patrimonio naturalistico
locale.
• Attrezzare le aree esterne fruibili
alle persone
Predisporre zone di ombreggiamento
esterne attrezzate con sedute e tavoli
7
Imprese per la natura 5
PARTE PRIMA
PARTESECONDA
Politiche aziendali per
il miglioramento
delle prestazioni ambientali
L’azienda può implementare strategie per il
miglioramento delle prestazioni ambientali attraverso
l’individuazione di politiche aziendali connesse tanto
ai servizi ed alle forniture (criteri per gli acquisti) che
al personale (sensibilizzazione e formazione).
Contenimento
dei consumi energetici
• Utilizzare lampadine a risparmio
energetico
Premesso che la soluzione migliore dal punto
di vista ambientale e più vantaggiosa dal
punto di vista economico è utilizzare il più
possibile lampade a basso consumo,
volendo effettuare una sostituzione per gradi
è necessario individuare e munire di lampade
a risparmio energetico le luci che presentano
un tempo di utilizzo maggiore (es. la
reception, ambienti poco illuminati dalla luce
naturale, etc.).
La sostituzione di tre lampade ad
incandescenza da 100W con tre lampade a
PARTE SECONDA
6 Imprese per la natura
risparmio energetico che forniscono la
stessa quantità di luce ma presentano un
consumo di 20W porta in cinque anni ad un
risparmio di circa 388 euro (ipotesi di utilizzo
per 2.000 ore/anno e costo dell’energia paria
a 0,18 euro/kWh).
Le lampade a risparmio energetico come
quelle fluorescenti compatte presentano
inoltre una durata di 10.000 ore contro le
1.000 ore di una normale lampada ad
incandescenza, dunque 10 volte superiore.
Per sapere quali sono le lampadine CFL
più efficienti: www.eurotopten.it
• Utilizzare apparecchiature da ufficio
a risparmio energetico certificato
Utilizzare apparecchiature da ufficio col
marchio Energy Star.
Per una reale ottimizzazione dei consumi
energetici è importante eseguire la
manutenzione regolarmente e scegliere un
apparecchio che non sia sovradimensionato
rispetto alle proprie esigenze.
Per una panoramica dei prodotti più
efficienti presenti sul mercato italiano:
www.eurotopten.it e www.euenergystar.org
• Informare il personale su semplici
norme comportamentali da rispettare
per ottimizzare i consumi di energia
Informare il personale su piccole norme di
comportamento, quali spegnere la luce
quando si esce dall’ambiente, accendere
solo le lampade utili all’attività che si sta
svolgendo, attraverso piccoli avvisi affissi in
prossimità degli interruttori di accensione.
È bene inoltre preferire l’uso delle scale a
quello dell’ascensore e ricordare di non
regolare mai il riscaldamento della stanza
oltre i 20°.
Contenimento
dei consumi idrici
• Utilizzare dispositivi per
la regolazione del flusso idrico
dei rubinetti
Attraverso l’utilizzo di semplici dispositivi da
applicare alla parte finale del rubinetto
(lavandini, docce e bidet) in grado di
miscelare l’acqua con l’aria, è possibile
ottenere un risparmio idrico di circa il 40%.
Per alcuni elementi, tipo le docce, può
risultare più semplice fin da subito montare
terminali dotati di tale sistema.
• Mantenere l’impianto idraulico
in perfetta efficienza
Prestare attenzione alla manutenzione dei
rubinetti: un elemento che gocciola può
portare a sprecare fino a 4.000 litri d’acqua
in un anno, una cassetta di WC che non
chiuda perfettamente fino a 100 litri al
giorno.
• Divulgare presso il personale
le norme comportamentali in grado
di ottimizzare il consumo di acqua
all’interno dell’attività
Attraverso piccoli avvisi affissi principalmente
nei bagni invitare il personale a: chiudere il
rubinetto tutte le volte che l’acqua resta
aperta senza venire utilizzata (ad esempio
durante normali e ripetute operazioni quali la
pulizia dei denti); utilizzare in modo corretto il
doppio pulsante di scarico nei WC.
• Raccogliere e riutilizzare l’acqua
piovana, secondo gli usi previsti
dalla legge
L’acqua piovana può essere raccolta in botti,
colonne o serbatoi ed essere riutilizzata per:
pulire macchinari o attrezzi, essendo priva di
calcare; pulire i vetri dell’edificio; irrigare ed
annaffiare eventuali spazi esterni a verde.
Per informazioni più dettagliate e per
conoscere gli ultimi sviluppi delle ricerche
in atto si consultino i seguenti
siti:www.enea.it, www.provincia.fe.it,
www.aquaer.it
Immagine 8: Esempio di
montaggio di riduttori di
flusso a due differenti
tipologie di rubinetto
(fonte: Progetto Condomini
Sostenibili 2003,
www.provincia.fe.it/agenda21
/progetti/dettprogetti/condom
ini_sostenibili_2003.asp)
Riduzione dei rifiuti
prodotti
• Se non richiesto dalla legge,
non utilizzare prodotti “usa e getta”
Se presente il servizio mensa, richiedere che
per servire da mangiare e da bere siano
utilizzati oggetti lavabili e dunque
continuamente riutilizzabili nel tempo. Ciò
consente non solo una riduzione dei rifiuti
prodotti ma un risparmio di risorse naturali
ed energia utilizzate per produrre tali oggetti.
• Eccetto dove richiesto dalla legge,
non utilizzare confezioni
monoporzioni di prodotti alimentari
Le confezioni monoporzioni comportano
essenzialmente uno spreco di risorse ed
energia dovute al packaging (imballaggio) dei
singoli elementi sia per la sua produzione
che per il suo smaltimento in discarica.
Se presente il servizio mensa richiedere che,
ove possibile, le porzioni siano preparate
manualmente. Limitare l’uso di distributori
automatici di alimenti.
• Dotare i servizi igienici di sciacquoni
a doppio pulsante
Il getto d’acqua dello sciacquone del WC
incide da solo per il 20% dei consumi idrici
domestici. L’utilizzo di elementi a doppio
pulsante, da premere a seconda delle
necessità, consente notevoli risparmi di
acqua pari a circa il 10% di consumi totali
dell’attività.
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Imprese per la natura 7
PARTE SECONDA
PARTESECONDA
• Utilizzare materiale da imballaggio
prodotto con risorse naturali
rinnovabili, di utilizzo controllato,
certificato e riciclabile
Preferire imballaggi fatti con carta o cartone
riciclato ed ulteriormente riciclabile.
Utilizzare prodotti caratterizzati da imballaggi
riutilizzabili come ad esempio bottiglie in
vetro a rendere.
In tal modo si verrà ad aumentare la quantità
di rifiuti riciclabili e dunque riutilizzabili per
produrre nuovi prodotti senza l’utilizzo di
nuove risorse naturali.
Per informazioni più approfondite sulle
tecniche ed i materiali da imballaggio e
sulle ultime ricerche in atto è possibile
consultare il sito del Consorzio Nazionale
Imballaggi: www.conai.org
Riuso e riciclo
dei rifiuti
• Garantire la presenza di contenitori
per la raccolta differenziata
Posizionare i contenitori per la raccolta
differenziata in punti indicati e selezionati
all’interno dell’edificio. In caso di utilizzi
particolari di alcuni prodotti, aumentare il
numero di cassonetti predisposti (esempio
per la carta).
Evidenziare bene la finalità di raccolta di
ciascun cassonetto.
• Separare i rifiuti in base alle
categorie che possono essere trattate
separatamente dagli impianti locali
o nazionali di gestione dei rifiuti
Sensibilizzare il personale a separare i rifiuti in
base al sistema di raccolta differenziata
utilizzato nella località. Normalmente plastica,
carta, vetro e metalli possono essere avviati
a raccolta differenziata.
Corretto uso
dei prodotti chimici
• Formazione del personale riguardo
all’uso di detersivi e disinfettanti
Richiedere che le ditte incaricate dei servizi di
PARTE SECONDA
8 Imprese per la natura
pulizia periodicamente informino il personale,
con speciale riguardo per i nuovi assunti e
per i lavoratori occasionali, sui prodotti da
utilizzare, sui loro corretti dosaggi e sulle
modalità di utilizzo.
• Utilizzo di prodotti detergenti muniti
del marchio comunitario di qualità
ecologica o di altri marchi ecologici
ISO tipo i nazionali o regionali
Richiedere che le ditte incaricate dei servizi di
pulizia di preferenza utilizzino prodotti recanti
il marchio comunitario Ecolabel.
Un detersivo ecologico non deve contenere
fosfati, NTA (acido nitrilotriacetico), EDTA
(etildiaminotetracetato); devono essere
assenti i tensioattivi cationici altamente
tossici, mentre possono essere presenti i
tensioattivi anionici ottenuti da grassi animali
o vegetali; nei preparati ecologici devono
inoltre essere assenti sbiancanti e profumi
sintetici.
Ecolabel
L’Ecolabel è il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi nato nel 1992 con l’adozione del Regolamento europeo n. 880/92, e aggiornato con il nuovo Regolamento n.
1980 del 17 luglio 2000.
È uno strumento ad adesione volontaria
che viene concesso a quei prodotti e servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a livello europeo.
L’ottenimento del marchio costituisce,
pertanto, un attestato di eccellenza che
viene rilasciato solo a quei prodotti/servizi che hanno un ridotto impatto ambientale. I criteri sono periodicamente
sottoposti a revisione e resi più restrittivi, in modo da favorire il miglioramento
continuo della qualità ambientale dei prodotti e servizi.
www.apat.gov.it
Promozione e uso
dei prodotti locali tipici,
di filiera biologici
• Inserire nella composizione
dei menù prodotti alimentari
di provenienza locale
Se presente il servizio mensa, richiedere che
nella formazione dei menù sia inserito
sempre almeno un piatto tipico locale.
• Inserire all’interno dei menù piatti
i cui ingredienti principali siano
prodotti in base ai metodi
dell’agricoltura biologica
Se presente il servizio mensa, richiedere che
nella formazione dei menù siano utilizzati di
preferenza alimenti recanti il marchio
comunitario dell’agricoltura biologica.
I marchi DOP, IGP, STG
DOP: Denominazione di Origine Protetta
Prodotti agricoli o alimentari originari di una regione, un luogo o, in casi eccezionali, un paese determinato, a condizione che:
- ogni fase di produzione delle materie prime,
fino al prodotto finito avvenga nell’area geografica delimitata di cui il prodotto porta il nome;
- le particolari caratteristiche/qualità del prodotto siano legate essenzialmente all’ambiente
geografico in cui avviene la produzione.
IGP: Indicazione Geografica Protetta
o Denominazione specifica
Prodotti agricoli o alimentari che siano originari
di una regione, un luogo o, in casi eccezionali, un paese determinato a condizione che:
- una determinata qualità, la reputazione o
un’altra caratteristica possa essere attribuita all’origine geografica;
- una delle fasi della produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengano nell’area geografica determinata.
STG: Specialità Tradizionale Garantita o
AS: Attestazione di Specificità
Prodotti che si differenziano da altri similari in
quanto hanno una specificità, ossia: un “elemento o insieme di elementi che distinguono
nettamente un prodotto agricolo o alimentare
da altri prodotti o alimenti analoghi appartenenti alla stessa categoria”.
È richiesta la duplice condizione:
- che il prodotto in questione si distingua da
altri prodotti per la sua specificità;
- che il prodotto abbia carattere tradizionale,
sia per le materie prime che per la composizione.
DOP
L’agricoltura biologica
Logo ufficiale della Comunità Europea utilizzato per i prodotti agricoli derivanti da coltivazioni di agricoltura biologica secondo metodi e
modalità stabilite e verificate nel tempo.
IGP
Incentivazione
del trasporto collettivo
e a basso impatto
ambientale
• Informazione sulla possibilità
di raggiungere l’azienda con mezzi
di trasporto pubblici
Sensibilizzare il personale e fornire indicazioni
su come raggiungere l’azienda utilizzando
mezzi di trasporto pubblici ad esempio
fornendo dei depliant o inserendo sul proprio
sito Internet tutte le informazioni necessarie o
studiando delle partnership particolari con
l’azienda di trasporto pubblico locale.
• Mettere a disposizione
del personale un servizio navetta
Quando possibile, dotarsi di un servizio
navetta da mettere a disposizione del
personale.
STG
AGRICOLTURA BIOLOGICA
• Condividere il mezzo di trasporto
Sensibilizzare il personale sulla possibilità di
cercare di ottimizzare gli spostamenti, ad
esempio spostandosi in più persone per
macchina, nel caso in cui si dovesse per
forza ricorrere al mezzo privato (car pooling)
• Viaggi aziendali
Per i viaggi aziendali, bisognerebbe
promuovere l’uso del treno al posto
dell’aereo per i viaggi a lungo chilometraggio,
mentre per gli spostamenti in città
bisognerebbe privilegiare i mezzi pubblici.
Imprese per la natura 9
PARTE SECONDA
PARTETERZA
Azioni virtuose per l’ambiente
A livello individuale, ognuno di noi può contribuire alla
diminuzione dei costi energetici e ambientali connessi
al proprio comportamento, tanto nel privato quanto
sul luogo di lavoro. Questa parte del manuale è rivolta
a tutto il personale dell’azienda.
• Ridurre l’uso di acque minerali
Dietro a una bottiglietta di acqua minerale si
nasconde un grande spreco di risorse
energetiche: la produzione della bottiglietta di
plastica, il suo trasporto (spesso su gomma)
e lo smaltimento delle bottigliette stesse
comportano un consumo di risorse che
potrebbe essere azzerato semplicemente
bevendo l’acqua che esce dai rubinetti.
Infatti, molto spesso queste acque sono
altrettanto potabili di quelle nelle bottigliette e
molto più controllate dalle amministrazioni
comunali.
• Raggiungere il posto di lavoro
Prima di pensare di raggiungere il proprio
posto di lavoro con l’automobile,
ricordiamoci che ci sono tante altre
possibilità che possono essere prese in
considerazione.
• Ridurre il consumo di carta
Dal 1995 al 2000 il consumo di carta negli
Stati Uniti è aumentato del 15%, nonostante
quelli fossero gli anni d’oro della new
economy e del digitale. Questo perché il
tasto print è facile da schiacciare e spesso
stampiamo pagine di due righe come se
nulla fosse.
Ci sono molti modi di ridurre il consumo di
carta all’interno dell’azienda (e anche a
casa). Secondo il WWF Internazionale, è
possibile ridurre questo consumo del 20%.
• Ridurre il consumo di energia
elettrica
Sulle nostre scrivanie si gioca una parte
importante della partita contro lo spreco di
energia elettrica. Monitor, computer e
stampanti hanno dei costi nascosti in termini
di consumo energetico che nascono quando
sono in stato di stand by, ovvero quando
sono spenti ma ancora attaccati alla rete
elettrica.
PARTE TERZA
10 Imprese per la natura
• Ridurre e riciclare i rifiuti
Per avviare una gestione virtuosa dei rifiuti,
innanzitutto è necessario ridurne la quantità.
Solo a seguire, bisogna avviarli verso il
circuito del riciclo e del recupero.
L’azienda può facilitarci nel fare questo
aggiungendo nei locali aziendali gli appositi
cestini per la raccolta differenziata, ma una
volta fatto questo spetterà a noi dipendenti
utilizzarli nella maniera giusta.
Per quanto riguarda la carta, non
dimentichiamoci che anche plastica, vetro e
metallo devono essere separati
correttamente per poter essere riciclati.
Per toner, cartucce e altri materiali più
“difficili”, chiediamo all’azienda di avviarli
verso il corretto circuito.
Ecco 10 consigli utili, un decalogo più
o meno facile da attuare nel nostro
quotidiano che può fare la differenza
per noi e per l’ambiente.
10ConsigliUtili
Imprese per la natura 11
CONSIGLI UTILI
01
03
Pensare prima
di stampare
No allo stand by
È molto facile schiacciare il
tasto stampa, forse troppo. Per
esempio, si spreca tantissima
carta per stampare una e-mail
di una riga o documenti che
potremmo leggere a video.
Quindi, pensiamo bene a cosa
è davvero necessario stampare
e cosa no e, quando
stampiamo qualcosa,
utilizziamo la modalità fronteretro (solo con questo
accorgimento si risparmia il
50% della carta).
Facciamo settare il computer
per stampare in fronte-retro
automaticamente.
02
Riutilizzare
e riciclare la carta
cosa
puoi fare
in ufficio
PARTE PRIMA
CONSIGLI
UTILI
12 Imprese per la natura
Non gettiamo fogli di carta
stampati solo su un lato o
stampe che sono state fatte per
errore. Prendiamo tutti questi
fogli e creiamo un blocchetto
che possiamo utilizzare per
prendere appunti durante le
riunioni o per scrivere brutte
copie. Se abbiamo un servizio
di posta interna, riutilizziamo
buste già usate dai colleghi.
Quando dobbiamo gettare dei
fogli di carta, buttiamola negli
appositi cestini dedicati al riciclo
forniti dall’azienda.
Ricordiamo di scollegare
completamente i nostri schermi
e i nostri computer alla fine della
giornata lavorativa. Può essere
utile collegare tutti gli
apparecchi presenti sulla
scrivania a un’unica ciabatta
con interruttore in modo da
avere un solo tasto da
schiacciare a fine giornata..
04
Opzione risparmio
energetico
Sfruttiamo l’opzione risparmio
energetico del computer.
Scegliendo tempi di reazione
brevi per l’opzione stand by
automatico e spegnimento
automatico, lo schermo resterà
comunque acceso e basterà
una semplice pressione di un
tasto per riavviare il sistema.
Infine, ricordiamoci che gli
screen saver non mettono lo
schermo in stand by, ma si
limitano a oscurare l’immagine
mantenendo lo schermo
acceso.
05
07
09
Bere l’acqua
del rubinetto
Usare i mezzi
pubblici
Il tavolo
dello scambio
Portiamo in ufficio una tazza e
una bottiglia di vetro che poi
utilizzeremo per bere l'acqua
del rubinetto senza, così,
acquistare bottigliette di
plastica.
Se l’acqua pubblica della nostra
zona non è potabile, chiediamo
all'azienda di installare un
depuratore.
Soprattutto se viviamo in una
città medio grande,
informiamoci su quali sono le
linee di autobus o metropolitana
che passano vicino all’azienda
in cui si lavora e studiamo il
percorso più breve e con meno
cambi.
Per rendere il viaggio più
leggero e piacevole,
organizziamo il viaggio in
compagnia di qualche collega.
Se abbiamo degli oggetti in
casa che pensiamo non ci
servano più, non buttiamoli.
Istituiamo in ufficio un “tavolo
dello scambio” dove ognuno
appoggerà le cose che crede
non gli serviranno più. Quello
che è inutile per noi potrebbe
essere utile per qualcun’altro e
limiteremo così la quantità di
rifiuti.
06
La “sentinella”
dell’acqua
Se notiamo che il rubinetto del
nostro ufficio perde anche
quando è chiuso, avvisiamo in
modo che l’azienda possa
provvedere alla sua riparazione
e, così, limitare lo spreco di
acqua.
08
Usare la bici
o condividere l’auto
Se abitiamo vicino al posto di
lavoro, possiamo usare la
bicicletta. Oltre che essere
campioni di sostenibilità,
potremmo diventare anche
campioni di ciclismo ed il fisico
ci ringrazierà!
Se proprio non si può fare a
meno di usare l’automobile,
proviamo ad organizzarci con i
colleghi vicini di casa o di zona
per raggiungere l’azienda
insieme. Anche in questo caso il
viaggio sarà più piacevole e
passerà più in fretta e, inoltre, si
potrà dividere il costo del
consumo della benzina,
limitando le emissioni nocive in
atmosfera.
10
Separare
correttamente
i rifiuti
Non dimentichiamo mai di
differenziare i rifiuti che
produciamo utilizzando gli
appositi contenitori. Per
esempio, riduciamo il volume
dei contenitori di plastica e
puliamo i contenitori di plastica,
vetro e metallo prima di gettarli
via.
Imprese per la natura 13
CONSIGLI UTILI
Alcune imprese le compie la Natura.
Altre lavorano per lei
Imprese per la Natura è un progetto del WWF Italia per le Piccole e Medie Imprese italiane
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