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Imprese per la Natura Progetto WWF per le Piccole e Medie Imprese Noi aiutiamo il WWF Efficienza energetica negli uffici Manuale di Buone Pratiche per l’impresa Il presente manuale è stato realizzato con riferimento ad alcune principali fonti, di cui si citano e ringraziano gli autori AA. VV., Manuale per la gestione sostenibile di piccole e medie attività in aree ad alto valore ambientale, s.e., Roma 2006 www.topten.ch www.eurotopten.it www.panda.org Documento a cura di: S.r.l. unipersonale di proprietà della Fondazione WWF Italia Indice PARTEPRIMA Miglioramento delle prestazioni ambientali dell’edificio e del suo intorno PARTESECONDA Politiche aziendali per il miglioramento delle prestazioni ambientali PARTETERZA Azioni virtuose per l’ambiente 10ConsigliUtili 2 6 10 11 Introduzione Anche negli uffici e nelle aziende, una gran quantità di energia viene sprecata. Nei paesi dell’Unione Europea l’energia elettrica consumata solo per mantenere le apparecchiature in stand by equivale a quella prodotta da 12 centrali a carbone. Il paradosso della stampante è illuminante: solo l’8% dell’elettricità consumata da una stampante serve per compiere la sua funzione principale, ovvero stampare. Il resto è solo stand by o sleep mode. Per un’azienda queste cifre sono ancora più rilevanti perché comportano l’aumento dei costi di gestione non corrispondente ad un aumento di produttività o di efficienza. Anzi, il risultato è l’esatto contrario: si consuma energia per non fare nulla. Il presente manuale contiene una serie di indicazioni per la riduzione dei consumi ed il miglioramento dell’efficienza ambientale degli uffici, finalizzato all’aumento della sostenibilità sia economica che ambientale. Il manuale è composto da tre parti: la prima è relativa agli interventi che possono essere attuati a livello di edificio e suo intorno; la seconda alle azioni che possono essere intraprese a livello di politiche aziendali; la terza ed ultima riguarda le azioni individuali che ciascuno può concretamente attuare modificando i propri comportamenti. PARTEPRIMA Miglioramento delle prestazioni ambientali dell’edificio e del suo intorno Gli interventi descritti in questa parte del Manuale riguardano la definizione degli elementi principali che determinano la struttura in cui opera l’azienda. Alcune azioni di riduzione dei consumi dell’azienda, spesso quelle più incisive, richiedono un certo investimento economico iniziale che va pianificato in anticipo. Adottando una strategia di medio - lungo termine l’azienda potrà migliorare la propria efficienza energetica, risparmiare denaro che potrà essere reinvestito in altre attività e, non ultimo, essere più sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Gestione ecosostenibile dell’edificio • Utilizzare forme e materiali locali Sia in occasione di manutenzioni ordinarie, come anche di interventi straordinari sul manufatto architettonico, tendere a mantenere l’assetto tradizionale, formale e strutturale, dell’edificio. A tale scopo utilizzare, per quanto possibile, tecniche e materiali connessi con le tradizioni costruttive dei luoghi, anche quando innovativi come tecnologia e prestazioni offerte. Ad esempio infissi in legno dotati di doppio PARTE PRIMA 2 Imprese per la natura vetro e particolarità strutturali che ne consentano migliori risultati dal punto di vista del controllo termico sia in estate che in inverno o elementi in laterizio di nuova generazione che permettono maggiore facilità di montaggio ed una ottimizzazione della loro resa al variare delle condizioni climatiche. • Favorire il rinfrescamento naturale estivo Al fine di limitare l’apporto calorico estivo, schermare le parti esposte dell’edificio esposte a sud e sud-ovest, tramite elementi frangisole. Per questa funzione possono essere utilizzate pergole in legno, meglio ancora se abbinate a vegetazione rampicante caducifoglie, elementi frangisole, tende di differente materiale e trama. Le pergole e gli elementi frangisole inoltre possono inoltre integrare al loro interno elementi fotovoltaici in grado allo stesso tempo di intercettare i raggi solari ed utilizzarli per produrre energia elettrica. • Schermare le coperture dai raggi solari Le coperture degli edifici, compatibilmente con la loro capacità portante, possono essere utilizzate come spazi verdi sopraelevati. In tal modo, attraverso idonea vegetazione arbustiva piantata in vaso, è possibile schermare dai raggi solari parte della pavimentazione di copertura, limitando così l’apporto di calore verso l’interno. Pannelli solari posti in copertura, possono anche essi definire zone d’ombra, in grado sia di ridurre l’apporto di calore da parte dei raggi solari sia di definire zone di sosta sopraelevate ombreggiate. Al fine di contenere l’apporto di calore si può o applicare un isolante naturale o posizionare una intercapedine areata all’interno del solaio di copertura. 1 • Utilizzare elementi vegetali per il controllo estivo ed invernale dell’irraggiamento solare Attraverso l’ombra generata dagli elementi vegetali, in particolare gli alberi, è possibile limitare l’irraggiamento estivo sia degli spazi esterni che di parti degli edifici, con conseguente abbassamento della temperatura dell’aria. L’utilizzo inoltre di alberi caducifoglie consente il passaggio dei raggi solari in inverno, stagione in cui è necessario massimizzare l’apporto termico determinato dai raggi solari. 2 • Favorire la ventilazione naturale Favorire la ventilazione naturale degli ambienti interni, attraverso l’apertura di finestre poste su fronti differenti e l’eliminazione di eventuali ostacoli interni. In tal modo è possibile generare una differenza di pressione, dovuta anche alla diversa temperatura dell’aria, in grado di far ottenere un flusso d’aria significativo. Attraverso l’utilizzo negli spazi esterni di idonea vegetazione naturale è possibile, in parte, controllare ed ottimizzare la ventilazione interna all’edificio. L’utilizzo di una siepe di differente altezza permette ad esempio di aumentare o diminuire in modo sensibile l’apporto di aria dall’esterno e di modificare sensibilmente le modalità di areazione degli ambienti interni. • Controllo delle aperture poste a nord In presenza di condizioni climatiche particolarmente rigide durante la stagione invernale, al fine di contenere le dispersioni di calore, limitare o comunque isolare bene le finestre poste a Nord. In caso di climi particolarmente caldi è possibile sfruttare le aperture poste a nord 3 4 per creare zone fortemente ombreggiate. Attraverso opportuni accorgimenti quali pareti e pavimentazioni altamente riflettenti, è inoltre possibile captare la luce del sole al fine di utilizzarla per illuminare in modo indiretto, dunque meno intenso, sia ambienti esterni che interni. Immagine 1: Da sinistra, Pergola in legno, Elemento Frangisole, Tenda - differenti sistemi per attenuare, filtrare e parzializzare la radiazione solare Immagine 2: Utilizzo della copertura come spazio verde sopraelevato, utilizzo di pannelli solari in copertura Immagine 3: Solaio di copertura con intercapedine areata Immagine 4: Utilizzo di vegetazione caducifoglie, situazione estiva ed invernale Imprese per la natura 3 PARTE PRIMA PARTEPRIMA Solare termico Viene utilizzato per la produzione di acqua calda da impiegare per usi domestici ed in alcuni casi per riscaldare gli ambienti. L’applicazione al momento più redditizia è il riscaldamento dell’acqua calda per usi domestici e sanitari. Si stima che con un costo di costruzione base di 1.200 €/m2, il tempo di ritorno di un investimento che copra almeno il 50% del fabbisogno di acqua calda ad uso sanitario sia di circa 6 anni. Esempio di pannello solare termico disposto in area verde per la produzione di acqua calda da utilizzare all’interno di una abitazione (fonte foto: http://it.wikipedia.org/wiki/Pannello_solare) Solare fotovoltaico L’energia prodotta può essere in parte utilizzata direttamente all’interno delle abitazioni o degli uffici e in parte rivenduta a prezzo incentivante alla rete elettrica nazionale al prezzo di 0,445 €/kWh. (dato Marzo 2006). In termini numerici, un Kw di fotovoltaico occupa circa 8 m2 e produce 1.100 kWh a Moduli fotovoltaici applicabili su tetti a coppi, sistema PowerPica (fonte immagine www.pica.it) Risparmio e recupero energetico • Garantire un livello sufficientemente elevato di isolamento termico e acustico delle finestre Utilizzare infissi dotati di doppio vetro e telaio a taglio termico. Un m2 di vetro semplice utilizzato in facciata comporta un consumo di energia di circa 9.250 kWh in 30 anni; un m2 di vetri doppi riduce il consumo a circa 2.500 kWh. L’utilizzo di finestre a taglio termico e vetri doppi è perciò in grado di ridurre la dispersione del calore attraverso le finestre, e di conseguenza la quota parte di consumi dovuti al riscaldamento, fino al 70%. 5 • Utilizzo di risorse rinnovabili Predisporre pannelli fotovoltaici ed impianti minieolici per la produzione di energia elettrica da utilizzare all’interno dell’attività e rivendere alla rete nazionale. Installare impianti di solare termico per la produzione di acqua calda. 6 PARTE PRIMA 4 Imprese per la natura Impianti minieolici Gli impianti minieolici sono costituiti da aerogeneratori di piccola taglia, in genere da 1 a 50Kw, utilizzabili per alimentare utenze isolate o per interfacciarsi sulla rete di media/bassa tensione. La loro ridotta dimensione li rende idonei ad essere utilizzati in molteplici contesti, quali aree agricole, aree turistiche, aree urbane e suburbane. Tali impianti sono in grado di produrre energia anche con venti di bassa intensità e a regime turbolento e producono un ridotto livello di rumore. Sono inoltre caratterizzati da una gestione molto semplificata che ben si adatta ad un utilizzo diffuso presso piccole aziende. Tipologicamente possono essere classificati, in base all’asse di rotazione delle pale rotoriche, in aerogeneratori ad asse verticale od orizzontale. Esempio di mini aerogeneratore ad asse verticale Gestione sostenibile degli spazi esterni costruiti con materiali naturali rinnovabili e locali. • Trattare gli spazi verdi senza Risparmiare energia nella gestione degli spazi esterni Per l’illuminazione e la segnalazione dei percorsi servirsi di apparecchi alimentati ad energia solare, di preferenza temporizzati con timer o fotocellule. • Non alterare la permeabilità del terreno Nella pavimentazione esterna preferire l’uso di materiali permeabili all’acqua. l’utilizzo dei pesticidi e secondo i principi dell’agricoltura biologica Nella gestione e manutenzione degli spazi verdi utilizzare solo prodotti di derivazione e provenienza naturale come ad esempio i fertilizzanti ottenuti tramite processo di compostaggio. Immagine 5: Ventilazione naturale in caso di possibilità di apertura su fronti opposti e su tre pareti contigue Immagine 6: Controllo della ventilazione interna attraverso l’utilizzo di elementi vegetali posti nell’area esterna Immagine 7: Definizione di aree esterne fortemente ombreggiate e illuminazione interna tramite luce indiretta • Preferire specie autoctone Di preferenza piantare, all’interno degli spazi verdi, specie vegetali autoctone. Se possibile indicare attraverso semplici cartellini botanici il nome della specie così da diffondere nei confronti del personale la conoscenza del patrimonio naturalistico locale. • Attrezzare le aree esterne fruibili alle persone Predisporre zone di ombreggiamento esterne attrezzate con sedute e tavoli 7 Imprese per la natura 5 PARTE PRIMA PARTESECONDA Politiche aziendali per il miglioramento delle prestazioni ambientali L’azienda può implementare strategie per il miglioramento delle prestazioni ambientali attraverso l’individuazione di politiche aziendali connesse tanto ai servizi ed alle forniture (criteri per gli acquisti) che al personale (sensibilizzazione e formazione). Contenimento dei consumi energetici • Utilizzare lampadine a risparmio energetico Premesso che la soluzione migliore dal punto di vista ambientale e più vantaggiosa dal punto di vista economico è utilizzare il più possibile lampade a basso consumo, volendo effettuare una sostituzione per gradi è necessario individuare e munire di lampade a risparmio energetico le luci che presentano un tempo di utilizzo maggiore (es. la reception, ambienti poco illuminati dalla luce naturale, etc.). La sostituzione di tre lampade ad incandescenza da 100W con tre lampade a PARTE SECONDA 6 Imprese per la natura risparmio energetico che forniscono la stessa quantità di luce ma presentano un consumo di 20W porta in cinque anni ad un risparmio di circa 388 euro (ipotesi di utilizzo per 2.000 ore/anno e costo dell’energia paria a 0,18 euro/kWh). Le lampade a risparmio energetico come quelle fluorescenti compatte presentano inoltre una durata di 10.000 ore contro le 1.000 ore di una normale lampada ad incandescenza, dunque 10 volte superiore. Per sapere quali sono le lampadine CFL più efficienti: www.eurotopten.it • Utilizzare apparecchiature da ufficio a risparmio energetico certificato Utilizzare apparecchiature da ufficio col marchio Energy Star. Per una reale ottimizzazione dei consumi energetici è importante eseguire la manutenzione regolarmente e scegliere un apparecchio che non sia sovradimensionato rispetto alle proprie esigenze. Per una panoramica dei prodotti più efficienti presenti sul mercato italiano: www.eurotopten.it e www.euenergystar.org • Informare il personale su semplici norme comportamentali da rispettare per ottimizzare i consumi di energia Informare il personale su piccole norme di comportamento, quali spegnere la luce quando si esce dall’ambiente, accendere solo le lampade utili all’attività che si sta svolgendo, attraverso piccoli avvisi affissi in prossimità degli interruttori di accensione. È bene inoltre preferire l’uso delle scale a quello dell’ascensore e ricordare di non regolare mai il riscaldamento della stanza oltre i 20°. Contenimento dei consumi idrici • Utilizzare dispositivi per la regolazione del flusso idrico dei rubinetti Attraverso l’utilizzo di semplici dispositivi da applicare alla parte finale del rubinetto (lavandini, docce e bidet) in grado di miscelare l’acqua con l’aria, è possibile ottenere un risparmio idrico di circa il 40%. Per alcuni elementi, tipo le docce, può risultare più semplice fin da subito montare terminali dotati di tale sistema. • Mantenere l’impianto idraulico in perfetta efficienza Prestare attenzione alla manutenzione dei rubinetti: un elemento che gocciola può portare a sprecare fino a 4.000 litri d’acqua in un anno, una cassetta di WC che non chiuda perfettamente fino a 100 litri al giorno. • Divulgare presso il personale le norme comportamentali in grado di ottimizzare il consumo di acqua all’interno dell’attività Attraverso piccoli avvisi affissi principalmente nei bagni invitare il personale a: chiudere il rubinetto tutte le volte che l’acqua resta aperta senza venire utilizzata (ad esempio durante normali e ripetute operazioni quali la pulizia dei denti); utilizzare in modo corretto il doppio pulsante di scarico nei WC. • Raccogliere e riutilizzare l’acqua piovana, secondo gli usi previsti dalla legge L’acqua piovana può essere raccolta in botti, colonne o serbatoi ed essere riutilizzata per: pulire macchinari o attrezzi, essendo priva di calcare; pulire i vetri dell’edificio; irrigare ed annaffiare eventuali spazi esterni a verde. Per informazioni più dettagliate e per conoscere gli ultimi sviluppi delle ricerche in atto si consultino i seguenti siti:www.enea.it, www.provincia.fe.it, www.aquaer.it Immagine 8: Esempio di montaggio di riduttori di flusso a due differenti tipologie di rubinetto (fonte: Progetto Condomini Sostenibili 2003, www.provincia.fe.it/agenda21 /progetti/dettprogetti/condom ini_sostenibili_2003.asp) Riduzione dei rifiuti prodotti • Se non richiesto dalla legge, non utilizzare prodotti “usa e getta” Se presente il servizio mensa, richiedere che per servire da mangiare e da bere siano utilizzati oggetti lavabili e dunque continuamente riutilizzabili nel tempo. Ciò consente non solo una riduzione dei rifiuti prodotti ma un risparmio di risorse naturali ed energia utilizzate per produrre tali oggetti. • Eccetto dove richiesto dalla legge, non utilizzare confezioni monoporzioni di prodotti alimentari Le confezioni monoporzioni comportano essenzialmente uno spreco di risorse ed energia dovute al packaging (imballaggio) dei singoli elementi sia per la sua produzione che per il suo smaltimento in discarica. Se presente il servizio mensa richiedere che, ove possibile, le porzioni siano preparate manualmente. Limitare l’uso di distributori automatici di alimenti. • Dotare i servizi igienici di sciacquoni a doppio pulsante Il getto d’acqua dello sciacquone del WC incide da solo per il 20% dei consumi idrici domestici. L’utilizzo di elementi a doppio pulsante, da premere a seconda delle necessità, consente notevoli risparmi di acqua pari a circa il 10% di consumi totali dell’attività. 8 Imprese per la natura 7 PARTE SECONDA PARTESECONDA • Utilizzare materiale da imballaggio prodotto con risorse naturali rinnovabili, di utilizzo controllato, certificato e riciclabile Preferire imballaggi fatti con carta o cartone riciclato ed ulteriormente riciclabile. Utilizzare prodotti caratterizzati da imballaggi riutilizzabili come ad esempio bottiglie in vetro a rendere. In tal modo si verrà ad aumentare la quantità di rifiuti riciclabili e dunque riutilizzabili per produrre nuovi prodotti senza l’utilizzo di nuove risorse naturali. Per informazioni più approfondite sulle tecniche ed i materiali da imballaggio e sulle ultime ricerche in atto è possibile consultare il sito del Consorzio Nazionale Imballaggi: www.conai.org Riuso e riciclo dei rifiuti • Garantire la presenza di contenitori per la raccolta differenziata Posizionare i contenitori per la raccolta differenziata in punti indicati e selezionati all’interno dell’edificio. In caso di utilizzi particolari di alcuni prodotti, aumentare il numero di cassonetti predisposti (esempio per la carta). Evidenziare bene la finalità di raccolta di ciascun cassonetto. • Separare i rifiuti in base alle categorie che possono essere trattate separatamente dagli impianti locali o nazionali di gestione dei rifiuti Sensibilizzare il personale a separare i rifiuti in base al sistema di raccolta differenziata utilizzato nella località. Normalmente plastica, carta, vetro e metalli possono essere avviati a raccolta differenziata. Corretto uso dei prodotti chimici • Formazione del personale riguardo all’uso di detersivi e disinfettanti Richiedere che le ditte incaricate dei servizi di PARTE SECONDA 8 Imprese per la natura pulizia periodicamente informino il personale, con speciale riguardo per i nuovi assunti e per i lavoratori occasionali, sui prodotti da utilizzare, sui loro corretti dosaggi e sulle modalità di utilizzo. • Utilizzo di prodotti detergenti muniti del marchio comunitario di qualità ecologica o di altri marchi ecologici ISO tipo i nazionali o regionali Richiedere che le ditte incaricate dei servizi di pulizia di preferenza utilizzino prodotti recanti il marchio comunitario Ecolabel. Un detersivo ecologico non deve contenere fosfati, NTA (acido nitrilotriacetico), EDTA (etildiaminotetracetato); devono essere assenti i tensioattivi cationici altamente tossici, mentre possono essere presenti i tensioattivi anionici ottenuti da grassi animali o vegetali; nei preparati ecologici devono inoltre essere assenti sbiancanti e profumi sintetici. Ecolabel L’Ecolabel è il marchio europeo di certificazione ambientale per i prodotti e i servizi nato nel 1992 con l’adozione del Regolamento europeo n. 880/92, e aggiornato con il nuovo Regolamento n. 1980 del 17 luglio 2000. È uno strumento ad adesione volontaria che viene concesso a quei prodotti e servizi che rispettano criteri ecologici e prestazionali stabiliti a livello europeo. L’ottenimento del marchio costituisce, pertanto, un attestato di eccellenza che viene rilasciato solo a quei prodotti/servizi che hanno un ridotto impatto ambientale. I criteri sono periodicamente sottoposti a revisione e resi più restrittivi, in modo da favorire il miglioramento continuo della qualità ambientale dei prodotti e servizi. www.apat.gov.it Promozione e uso dei prodotti locali tipici, di filiera biologici • Inserire nella composizione dei menù prodotti alimentari di provenienza locale Se presente il servizio mensa, richiedere che nella formazione dei menù sia inserito sempre almeno un piatto tipico locale. • Inserire all’interno dei menù piatti i cui ingredienti principali siano prodotti in base ai metodi dell’agricoltura biologica Se presente il servizio mensa, richiedere che nella formazione dei menù siano utilizzati di preferenza alimenti recanti il marchio comunitario dell’agricoltura biologica. I marchi DOP, IGP, STG DOP: Denominazione di Origine Protetta Prodotti agricoli o alimentari originari di una regione, un luogo o, in casi eccezionali, un paese determinato, a condizione che: - ogni fase di produzione delle materie prime, fino al prodotto finito avvenga nell’area geografica delimitata di cui il prodotto porta il nome; - le particolari caratteristiche/qualità del prodotto siano legate essenzialmente all’ambiente geografico in cui avviene la produzione. IGP: Indicazione Geografica Protetta o Denominazione specifica Prodotti agricoli o alimentari che siano originari di una regione, un luogo o, in casi eccezionali, un paese determinato a condizione che: - una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica possa essere attribuita all’origine geografica; - una delle fasi della produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengano nell’area geografica determinata. STG: Specialità Tradizionale Garantita o AS: Attestazione di Specificità Prodotti che si differenziano da altri similari in quanto hanno una specificità, ossia: un “elemento o insieme di elementi che distinguono nettamente un prodotto agricolo o alimentare da altri prodotti o alimenti analoghi appartenenti alla stessa categoria”. È richiesta la duplice condizione: - che il prodotto in questione si distingua da altri prodotti per la sua specificità; - che il prodotto abbia carattere tradizionale, sia per le materie prime che per la composizione. DOP L’agricoltura biologica Logo ufficiale della Comunità Europea utilizzato per i prodotti agricoli derivanti da coltivazioni di agricoltura biologica secondo metodi e modalità stabilite e verificate nel tempo. IGP Incentivazione del trasporto collettivo e a basso impatto ambientale • Informazione sulla possibilità di raggiungere l’azienda con mezzi di trasporto pubblici Sensibilizzare il personale e fornire indicazioni su come raggiungere l’azienda utilizzando mezzi di trasporto pubblici ad esempio fornendo dei depliant o inserendo sul proprio sito Internet tutte le informazioni necessarie o studiando delle partnership particolari con l’azienda di trasporto pubblico locale. • Mettere a disposizione del personale un servizio navetta Quando possibile, dotarsi di un servizio navetta da mettere a disposizione del personale. STG AGRICOLTURA BIOLOGICA • Condividere il mezzo di trasporto Sensibilizzare il personale sulla possibilità di cercare di ottimizzare gli spostamenti, ad esempio spostandosi in più persone per macchina, nel caso in cui si dovesse per forza ricorrere al mezzo privato (car pooling) • Viaggi aziendali Per i viaggi aziendali, bisognerebbe promuovere l’uso del treno al posto dell’aereo per i viaggi a lungo chilometraggio, mentre per gli spostamenti in città bisognerebbe privilegiare i mezzi pubblici. Imprese per la natura 9 PARTE SECONDA PARTETERZA Azioni virtuose per l’ambiente A livello individuale, ognuno di noi può contribuire alla diminuzione dei costi energetici e ambientali connessi al proprio comportamento, tanto nel privato quanto sul luogo di lavoro. Questa parte del manuale è rivolta a tutto il personale dell’azienda. • Ridurre l’uso di acque minerali Dietro a una bottiglietta di acqua minerale si nasconde un grande spreco di risorse energetiche: la produzione della bottiglietta di plastica, il suo trasporto (spesso su gomma) e lo smaltimento delle bottigliette stesse comportano un consumo di risorse che potrebbe essere azzerato semplicemente bevendo l’acqua che esce dai rubinetti. Infatti, molto spesso queste acque sono altrettanto potabili di quelle nelle bottigliette e molto più controllate dalle amministrazioni comunali. • Raggiungere il posto di lavoro Prima di pensare di raggiungere il proprio posto di lavoro con l’automobile, ricordiamoci che ci sono tante altre possibilità che possono essere prese in considerazione. • Ridurre il consumo di carta Dal 1995 al 2000 il consumo di carta negli Stati Uniti è aumentato del 15%, nonostante quelli fossero gli anni d’oro della new economy e del digitale. Questo perché il tasto print è facile da schiacciare e spesso stampiamo pagine di due righe come se nulla fosse. Ci sono molti modi di ridurre il consumo di carta all’interno dell’azienda (e anche a casa). Secondo il WWF Internazionale, è possibile ridurre questo consumo del 20%. • Ridurre il consumo di energia elettrica Sulle nostre scrivanie si gioca una parte importante della partita contro lo spreco di energia elettrica. Monitor, computer e stampanti hanno dei costi nascosti in termini di consumo energetico che nascono quando sono in stato di stand by, ovvero quando sono spenti ma ancora attaccati alla rete elettrica. PARTE TERZA 10 Imprese per la natura • Ridurre e riciclare i rifiuti Per avviare una gestione virtuosa dei rifiuti, innanzitutto è necessario ridurne la quantità. Solo a seguire, bisogna avviarli verso il circuito del riciclo e del recupero. L’azienda può facilitarci nel fare questo aggiungendo nei locali aziendali gli appositi cestini per la raccolta differenziata, ma una volta fatto questo spetterà a noi dipendenti utilizzarli nella maniera giusta. Per quanto riguarda la carta, non dimentichiamoci che anche plastica, vetro e metallo devono essere separati correttamente per poter essere riciclati. Per toner, cartucce e altri materiali più “difficili”, chiediamo all’azienda di avviarli verso il corretto circuito. Ecco 10 consigli utili, un decalogo più o meno facile da attuare nel nostro quotidiano che può fare la differenza per noi e per l’ambiente. 10ConsigliUtili Imprese per la natura 11 CONSIGLI UTILI 01 03 Pensare prima di stampare No allo stand by È molto facile schiacciare il tasto stampa, forse troppo. Per esempio, si spreca tantissima carta per stampare una e-mail di una riga o documenti che potremmo leggere a video. Quindi, pensiamo bene a cosa è davvero necessario stampare e cosa no e, quando stampiamo qualcosa, utilizziamo la modalità fronteretro (solo con questo accorgimento si risparmia il 50% della carta). Facciamo settare il computer per stampare in fronte-retro automaticamente. 02 Riutilizzare e riciclare la carta cosa puoi fare in ufficio PARTE PRIMA CONSIGLI UTILI 12 Imprese per la natura Non gettiamo fogli di carta stampati solo su un lato o stampe che sono state fatte per errore. Prendiamo tutti questi fogli e creiamo un blocchetto che possiamo utilizzare per prendere appunti durante le riunioni o per scrivere brutte copie. Se abbiamo un servizio di posta interna, riutilizziamo buste già usate dai colleghi. Quando dobbiamo gettare dei fogli di carta, buttiamola negli appositi cestini dedicati al riciclo forniti dall’azienda. Ricordiamo di scollegare completamente i nostri schermi e i nostri computer alla fine della giornata lavorativa. Può essere utile collegare tutti gli apparecchi presenti sulla scrivania a un’unica ciabatta con interruttore in modo da avere un solo tasto da schiacciare a fine giornata.. 04 Opzione risparmio energetico Sfruttiamo l’opzione risparmio energetico del computer. Scegliendo tempi di reazione brevi per l’opzione stand by automatico e spegnimento automatico, lo schermo resterà comunque acceso e basterà una semplice pressione di un tasto per riavviare il sistema. Infine, ricordiamoci che gli screen saver non mettono lo schermo in stand by, ma si limitano a oscurare l’immagine mantenendo lo schermo acceso. 05 07 09 Bere l’acqua del rubinetto Usare i mezzi pubblici Il tavolo dello scambio Portiamo in ufficio una tazza e una bottiglia di vetro che poi utilizzeremo per bere l'acqua del rubinetto senza, così, acquistare bottigliette di plastica. Se l’acqua pubblica della nostra zona non è potabile, chiediamo all'azienda di installare un depuratore. Soprattutto se viviamo in una città medio grande, informiamoci su quali sono le linee di autobus o metropolitana che passano vicino all’azienda in cui si lavora e studiamo il percorso più breve e con meno cambi. Per rendere il viaggio più leggero e piacevole, organizziamo il viaggio in compagnia di qualche collega. Se abbiamo degli oggetti in casa che pensiamo non ci servano più, non buttiamoli. Istituiamo in ufficio un “tavolo dello scambio” dove ognuno appoggerà le cose che crede non gli serviranno più. Quello che è inutile per noi potrebbe essere utile per qualcun’altro e limiteremo così la quantità di rifiuti. 06 La “sentinella” dell’acqua Se notiamo che il rubinetto del nostro ufficio perde anche quando è chiuso, avvisiamo in modo che l’azienda possa provvedere alla sua riparazione e, così, limitare lo spreco di acqua. 08 Usare la bici o condividere l’auto Se abitiamo vicino al posto di lavoro, possiamo usare la bicicletta. Oltre che essere campioni di sostenibilità, potremmo diventare anche campioni di ciclismo ed il fisico ci ringrazierà! Se proprio non si può fare a meno di usare l’automobile, proviamo ad organizzarci con i colleghi vicini di casa o di zona per raggiungere l’azienda insieme. Anche in questo caso il viaggio sarà più piacevole e passerà più in fretta e, inoltre, si potrà dividere il costo del consumo della benzina, limitando le emissioni nocive in atmosfera. 10 Separare correttamente i rifiuti Non dimentichiamo mai di differenziare i rifiuti che produciamo utilizzando gli appositi contenitori. Per esempio, riduciamo il volume dei contenitori di plastica e puliamo i contenitori di plastica, vetro e metallo prima di gettarli via. Imprese per la natura 13 CONSIGLI UTILI Alcune imprese le compie la Natura. Altre lavorano per lei Imprese per la Natura è un progetto del WWF Italia per le Piccole e Medie Imprese italiane www.wwf.it/clubimprese [email protected] tel 06 84497220 Noi aiutiamo il WWF WWF Italia onlus Via Po, 25/c 00198 - Roma tel 06 844971 www.wwf.it Esecuzione tecnica WWF Ricerche e Progetti srl Via Gregorio Allegri, 1 00198 - Roma tel 06 85376500 www.wwfrp.it