Avviso BURL 20-05-2015 - Geo-Portale del Comune di Bergamo

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Anno XLV – N. 000 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e
redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 5748; e-mail: [email protected]
Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 20 maggio 2015
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
AVVISO AGLI INSERZIONISTI – CHIUSURA ANTICIPATA
Si comunica che il termine per l’inserimento degli
avvisi da pubblicare sul BURL Serie Avvisi e Concorsi n. 23 del 3 giugno 2015 è anticipato a lunedì
25 maggio 2015, ore 17.00
SOMMARIO
A) STATUTI
Comune di Bassano Bresciano (BS)
Statuto comunale approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 3 del 31 marzo 2015. . . . . . . . .
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Comune di Borgo Virgilio (MN)
Modifica dell’articolo 38 dello Statuto approvata con deliberazione di Consiglio comunale n. 6 del 25 febbraio 2015.
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Comune di Chiari (BS)
Modifiche agli artt. 73 c. 2, 74 c. 1, 75 c. 2 e 76 c. 11 dello Statuto approvate con deliberazione consiliare n. 27/2015 .
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Comune di Grassobbio (BG)
Modifica dell’articolo 31 - comma 1° dello Statuto comunale approvata con deliberazione di Consiglio comunale n. 19 del
30 aprile 2015. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Unione dei Comuni lombarda della Valletta - La Valletta Brianza (LC)
Statuto approvato con deliberazioni dei Consigli comunali di: Rovagnate n. 16 del 30 marzo 2011 - Perego n. 9 del 29 marzo 2011 - Santa Maria Hoè n. 4 del 25 marzo 2011 - Modificato e approvato con deliberazioni dell’Assemblea dell’Unione
n. 39 del 15 dicembre 2014 e n. 9 dell’8 maggio 2015 (a seguito istituzione da 30 gennaio 2015 nuovo Comune La Valletta
Brianza per fusione Comuni di Perego e Rovagnate ed altresì a seguito vigenti disposizioni di legge nazionali e regionali in
materia di statuto degli enti locali). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comunicato regionale 11 maggio 2015 - n. 73
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema informativo - Procedura negoziata relativa alla ripetizione del contratto “Servizio di progettazione e realizzazione di campagna di comunicazione per la promozione del turismo, del commercio, delle fiere e dei servizi, produzione di materiali promozionali, realizzazione di eventi” - Avviso relativo agli appalti
aggiudicati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comune di Carate Brianza (MB)
Avviso di gara d’appalto procedura aperta per l’affidamento di servizi a supporto delle attività scolastiche. . . . . .
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Comune di Cassano d’Adda (MI)
Avviso di gara per appalto per affidamento in concessione del servizio di ristorazione nelle scuole. .
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Comune di Cassano d’Adda (MI)
Estratto avviso d’asta pubblica per la vendita di n. 24 posti auto coperti siti in piazza Lega Lombarda - Secondo esperimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comune di Nembro (BG)
Avviso di alienazione immobiliare per asta pubblica - Immobile ex scuola di Lonno in piazza Sant’Antonio.
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Comune di Parabiago (MI)
Esito del bando di pubblico incanto per l’alienazione di un terreno di proprietà del Comune di Parabiago, ubicato sul territorio comunale e destinato alla realizzazione e gestione di una struttura di interesse pubblico o generale per servizi socioassistenziali per anziani e disabili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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B) GARE
Amministrazione regionale
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune di Pregnana Milanese (MI)
Bando per l’alienazione di un’area a destinazione industriale di proprietà comunale a mezzo di asta pubblica (area via
Castellazzo - Cascina Orombella) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comune di Trezzano sul Naviglio (MI)
Avviso di gara per l’alienazione mediante asta pubblica di beni immobili di proprietà del Comune .
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Comune di Zibido San Giacomo (MI)
Esito di gara per l’affidamento di: “Programma di intervento realizzabile con capitali privati (project financing) progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e gestione dell’ampliamento del cimitero comunale di San Giacomo” Procedura
aperta ai sensi dell’art. 153, comma 19 - d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. - Appalto n. 01/2015 (CUP E61B14000360005
- CIG 6065997B12). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Bando per l’alienazione di beni immobili disponibili di proprietà di Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna di Como - Terreni sottoposti a pianificazione attuativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Bando per l’alienazione di beni immobili disponibili di proprietà di Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna di Como Fabbricati. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Avviso per l’alienazione dl beni immobili disponibili di proprietà dell’Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna di Como Altri terreni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Bando per l’alienazione del complesso immobiliare sito in Como, via Vittorio Emanuele II n. 112, di proprietà di Azienda
ospedaliera Ospedale Sant’Anna di Como e di Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como . . . . . . . .
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Aemme Linea Ambiente s.r.l. - Magenta (MI)
Avviso pubblico di vendita di rifiuti urbani ed assimilati classificati con il codice CER 15.01.07 - 20.01.02 (imballaggi in vetro
provenienti dalla raccolta differenziata di vetro/lattine - vetro). . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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AMGA Legnano s.p.a. - Legnano (MI)
Vendita all’asta di beni immobili di proprietà della società siti in Legnano, via Salvatore Quasimodo . . . . . . . .
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AMGA Legnano s.p.a. - Legnano (MI)
Avviso pubblico di vendita all’asta di beni immobili di proprietà della società siti in Legnano, via Guglielmo Oberdan (angolo via San Michele del Carso) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” - Brescia
Avviso appalto aggiudicato per concessione servizio di ristoro per mezzo di distributori automatici .
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Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Bando di gara con procedura aperta per servizio di ispezione e rilevamento di 100 Km di canalizzazioni di fognatura della
Città di Milano di sezione ovoidale 80 x 120 e l’assistenza al monitoraggio delle portate della rete cittadina di Milano, per il
periodo 2015-2017 (CUP J46G15000180005 - CIG 62513064E7) . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Bando di gara con procedura aperta per intervento di bonifica area Bovisa Gasometri - Lotto 1A (CUP B46D15000240001 CIG 6231677E87). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Decreto dirigente unità organizzativa 5 maggio 2015 - n. 3517
Direzione generale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile - Aggiornamento dell’elenco dei soggetti idonei allo svolgimento dell’incarico di Commissario ad Acta ai sensi dell’art. 3 del d.m. 12 novembre 2011 n. 226 . . . . . . . ..
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Comune di Gadesco Pieve Delmona (CR)
Bando di pubblico concorso per l’assegnazione di n. 3 autorizzazioni di noleggio con conducente da esercitarsi con autovettura sino a 8+1 (autista) posti a sedere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento - Milano
Bando concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura, a tempo pieno ed indeterminato, di n. 1 posto di dirigente
professionale avvocato da assegnare alla struttura semplice affari legali . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera Ospedale Maggiore di Crema (CR)
Avviso di pubblicazione di graduatoria di merito di concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di n. 1 posto
di dirigente medico - disciplina: anestesia e rianimazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Azienda ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano
Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento dell’incarico quinquennale di n. 1 posto di dirigente medico
direttore di struttura complessa - disciplina di chirurgia generale, area chirurgica e delle specialità chirurgiche, per la s.c.
chirurgia generale oncologica e mininvasiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna - Brescia
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente
tecnico addetto ai servizi di laboratorio - categoria C - da assegnare al reparto chimico degli alimenti di Bologna. . . .
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. 71
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna - Brescia
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente
tecnico addetto ai servizi di laboratorio - categoria C - da assegnare al reparto animali da laboratorio della sede di Brescia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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C) CONCORSI
Amministrazione regionale
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
D) ESPROPRI
Province
Città Metropolitana di Milano
Decreto n. 4179 dell’ 11 maggio 2015. Riqualifica e potenziamento della ex S.S. n. 415 “Paullese”, da Peschiera Borromeo a
Spino d’Adda - 1° Lotto - Riqualifica tratta Peschiera Borromeo - S.P. n. 39 “Cerca” e rotatoria svincolo Settala. Svincolo indennità a favore Garandolfo Sebastiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4189/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago,
Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 9. Proprietà Vaghi Anna Maria - Atto repertoriato
al n. 9/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4190/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago,
Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 2. Proprietà Sacchital s.r.l. - Atto repertoriato al
n. 10/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4191/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago,
Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 7. Proprietà Tiraboschi Cristina e Sabina - Atto
repertoriato al n. 11/2015. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4233/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago,
Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 5. Proprietà Mobis Parte Europe NV - Atto repertoriato al n. 12/2015. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4236/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato
di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e
Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 6. Proprietà Duei s.r.l. - Atto repertoriato al n. 13/2015. . . . .
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Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4237/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago,
Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 1. Proprietà Fondazione Ferrario - Atto repertoriato
al n. 14/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Città Metropolitana di Milano
Decreto n. 4247 del 12 maggio 2015. Costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica alimentato da fonte
rinnovabile idroelettrica da realizzarsi in comune di Milano località “Ortica” da parte di Milano Energia Italia s.r.l.. . . .
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Provincia di Cremona
Decreto n. 75 del 28 aprile 2015. Spostamento della linea elettrica interrata mt a 15 KV che collega la cabina n. 131 «Ca
del Pesce» con la cabina n. 412 «Beata Quinzani» a seguito del raddoppio della carreggiata della S.S. n. 10 via Mantova
- Imposizione di servitù coattiva di elettrodotto inamovibile interrato - Ordinanza di deposito indennità provvisoria di asservimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Cremona
Decreto n. 464 del 24 aprile 2015. Art. 12 del d.lgs. 387/03 e s.m.i. - Ditta Edison s.p.a. - P.IVA n. 08263330014 - Autorizzazione
Unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (mini idroelettrico) avente potenza nominale elettrica di 2322 KW e relative opere accessorie in comune di Pizzighettone (CR) . . . .
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Provincia di Pavia
Decreto di esproprio per opere di pubblica utilità n. 673 dell’ 8 maggio 2015. Ente espropriante: Provincia di Pavia. Espropriazione
per pubblica utilità degli immobili necessari per lavori: sulla S.P. ex S.S. n. 596 - Riqualifica tratto Mortara-Tromello - 1° lotto - 2° elenco; sulla circonvallazione all’abitato di Mede - Completamento o raccordo sulla S.P. «Pieve del Cairo-Candia» - 1° elenco. . .
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Provincia di Varese
Ordinanza di pagamento diretto n. 11/2015 - SNAM Rete Gas s.p.a. - Metanodotto: Potenziamento All. Comune di Cislago
DN 200 (8") DP 24 BAR - Variante Met. Cesano Maderno-Novara DN 300 (12"), DP 24 BAR per rifacimento PIDI n. 914/15 Ricollegamento All. Porro Calcestruzzi DN 100 (4") DP 24 BAR - Ricollegamento All. comune di Turate DN 100 (4") DP 24 BAR.
Aree in comune di Turate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Varese
Ordinanza di pagamento diretto n. 12/2015 - SNAM Rete Gas s.p.a. - Metanodotto: potenziamento all. comune di Cislago
DN 200 (8") DP 24 BAR - Variante Met. Cesano Maderno-Novara DN 300 (12"), DP 24 BAR per rifacimento PIDI n. 914/15 - Ricollegamento All. Porro Calcestruzzi DN 100 (4") DP 24 Bar - Ricollegamento All. comune di Turate DN 100(4") DP 24 BAR. Aree
in comune di Gerenzano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Comuni
Comune di Besnate (VA)
Decreto n. 1 dell’ 8 maggio 2015 - Decreto di occupazione d’urgenza con determinazione dell’indennità provvisoria ex
art. 22-bis d.p.r. 327/2001 e s.m.i. - Aree necessarie per l’esecuzione dei lavori di «Ristrutturazione vasca volano esistente»
(proprietari irreperibili/sconosciuti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Altri
Ferrovienord s.p.a. - Milano
Repertorio n. 147. Raccolta n. 13. Decreto di esproprio riqualifica della linea ferroviaria «Saronno/Seregno». Comune di Cesano Maderno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 582 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio
del comune di Gazzada Schianno sez. A (Provincia di Varese). Ditte dell’Asse Principale N.P. 4, 8 . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 583 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio
del comune di Morazzone (Provincia di Varese). Ditta dell’Asse Principale N.P. 5. . . . . . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 584 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio
del comune di Lozza (Provincia di Varese). Ditte dell’Asse Principale N.P. 21, 56. . . . . . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 585 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio
del comune di Castiglione Olona (Provincia di Varese). Ditta dell’Asse Principale N.P. 2 . . . . . . . . . . ..
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 586 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A. Immobili siti nel territorio del comune di
Solbiate Olona - Provincia di Varese. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 73 . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 587 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A. Immobili siti nel territorio del comune di
Cislago - Provincia di Varese - Ditta dell’Asse Principale: N.P. 139. . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 588 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune
di Limido Comasco - Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 32. . . . . . . . . . . . . . .
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109
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 589 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune
di Turate - Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 11 . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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110
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 590 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 – A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune
di Cassano Magnago - Provincia di Varese. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 65 . . . . . . . . . . . . . ..
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112
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 591 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Bollettino Ufficiale
–5–
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune
di Gorla Minore - Provincia di Varese. Ditte dell’Asse Principale: N.P. 34, 39, 43 . . . . . . . . . . . . . ..
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114
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde
s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto
interministeriale n. 1667 del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 593 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto
della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune
di Cislago - Provincia di Varese. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 77 . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 2 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-07/12-3-4N - Comune di Sordio CJ12 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che
collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a
sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . ..
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 3 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-07/1-2-34N - Comune di Vizzolo Predabissi CJ11 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale
che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano
a sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 4 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto A - Interferenza 19-16 TE Comune di Gessate (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . . . . . .
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119
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 5 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto A - Interferenza 19-16 TE Comune di Gorgonzola (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.) Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . . . . .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 6 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-18/1 4D
- Comune di Gorgonzola CJ04 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che
collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a
sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . ..
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 7 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/1 TE Comune di Pozzuolo Martesana (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che
collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a
sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . ..
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 8 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/2 TE Comune di Pozzuolo Martesana (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che
collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a
sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . ..
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n.9 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/1 TE
- Comune di Melzo. Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord
con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 10 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/2 TE
- Comune di Melzo (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 11 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-06/2
- Comune di Casalmaiocco (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud.
Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . . . .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 12 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-07/1-23-4N - Comune di Casalmaiocco CJ11 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale
che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano
a sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 13 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-06/2-34-5 - Comune di Casalmaiocco (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che
collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a
sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . ..
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 14 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto A - Interferenza 19-15/3
TE allacciamento comune di Gessate - AJ01 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Melegnano a sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C .
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Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 15 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-18/1
4D - Comune di Melzo CJ04 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud.
Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C . . . . . . . . . . . . . . .
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Terna - Rete Elettrica Nazionale s.p.a. - Roma
Elettrodotto a 380 kV denominato «Trino - Lacchiarella», in doppia terna, e delle opere connesse, interessando, nella regione
Piemonte, la provincia di Vercelli e, nella regione Lombardia, le province di Pavia e di Milano, opera autorizzata con decreto
n. 239/EL - 147/130/2010 emanato il 17 novembre 2010 dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Decreto di asservimento ai sensi dell’art. 23, d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327,
come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2002, n. 302 e dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330, dei fondi da asservire nel comune
di Torre d’Isola, in provincia di Pavia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di concessione in sanatoria della società Trevilandia s.r.l.
per utilizzare acque sotterranee ad uso piscicolo dal bacino “laghetto Treviza» in comune di Treviglio (BG) . . . . . .
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Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche - Concessioni acque sotterranee .
E) VARIE
Amministrazione regionale
Comunicato regionale 14 maggio 2015 - n. 76
Direzione generale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile - Avviso di avvio del procedimento di valutazione ambientale
strategica (VAS) del piano di tutela delle acque. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Provincia di Bergamo
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Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche – Domanda di concessione dell’impresa individuale Ferrari Maria Grazia per la derivazione di acque sotterranee per uso zootecnico, potabile ed igienico da n. 1 pozzo in comune di Antegnate
(BG). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche - Domanda di concessione di derivazione di acqua ad uso idroelettrico dalla roggia Comenduna in comune di Albino presentata dalla società DUEA di Azzola Caludio e C. s.n.c. (Impianto
Isla) – Pratica n. 029/15 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche - Domanda di concessione di derivazione di acqua ad uso idroelettrico dalla roggia Serio in comune di Bergamo presentata dalla società DUEA di Azzola Caludio e C. s.n.c. (Impianto Corridoni) – Pratica n. 030/15. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comune di Bergamo
Revoca delle deliberazioni consiliari n. 116 reg. c.c./46 prop. del. del 18 settembre 2008 e n. 20 reg. c.c./2 prop. del. del
16 febbraio 2009 inerenti rispettivamente l’adozione e l’approvazione definitiva della variante al piano di recupero di via
Broseta nn. 112-114 «Ex mulino Valoti», e conseguente decadenza delle relative previsioni urbanistiche. Adozione della variante al piano delle regole ed al piano dei servizi del piano di governo del territorio (PGT) vigente per l’ambito interessato ..
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138
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Gottolengo (BS) assentita all’azienda
agricola Pianoverde di Sartorelli & Brontesi s.s. ad uso zootecnico e potabile . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Sarezzo (BS) presentata dalla società Idrosanitaria
Bonomi s.p.a. ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore . . . . . . . . . . . . . . . .
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139
Provincia di Brescia
Provvedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA del progetto di un nuovo impianto di gestione di rifiuti ubicato in
comune di Torbole Casaglia - via G. Verdi 125 d/e/f/g, da autorizzarsi ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e
s.m.i. - Proponente: Ditta New Service s.r.l. con sede legale in Largo Ochi 7 nel comune di Capriolo (BS). . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da pozzo esistente nel comune di Mairano (BS) presentata dalla ditta Franchini
Acciai s.p.a. ad uso industriale (rinnovo con variante non sostanziale). . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Pozzolengo (BS) assentita alla società
Elettronica G.B. s.r.l. ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore. . . . . . . . . . . . . . ..
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Rovato (BS) assentita alla ditta Pasta Zara
3 s.r.l. ad uso industriale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Bollettino Ufficiale
–7–
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Limone sul Garda (BS) assentita alla società Hotel San Giorgio ad uso innaffiamento aree verdi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Chiari (BS) presentata dalla AOB2 –Società Acque
Ovest Bresciano Due s.r.l. ad uso potabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel Comune di Castenedolo (BS) assentita alla società
agricola Boldini Giovanni Battista e Mauro s.s. ad uso industriale, zootecnico e potabile . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Corzano (BS) presentata dall’azienda agricola
Copeta Paolo, Attilio e Gianfranco ss. ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Remedello (BS) assentita alla ditta Nuova
Tintoria Romani s.r.l. ad uso antincendio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Leno (BS) assentita alle ditte Toninelli Maurizio e Paolo (50%) e alla ditta Barbieri Alessandro, Bruno e Riccardo società agricola s.s. ad uso irriguo. . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Desenzano del Garda (BS) presentata dalla signora Accordini Ilaria ad uso irriguo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Leno (BS) assentita alla ditta Bio-Line Chemicals s.r.l. ad uso industriale e innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Rilascio
della concessione alla società D.E.P.A.R. s.r.l. per la derivazione di acqua dal fiume Oglio in comune di Losine (BS), sottesa
dall’impianto idroelettrico denominato «Traversa di Losine» . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Lonato del Garda (BS) presentata dalla società
agricola Saetti Giovanni e Michele s.s. ad uso zootecnico . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da pozzo esistente nel comune di Quinzano d’Oglio (BS) presentata dalla società
agricola Fattorie Novella Sentieri di Zanotti Gianfranco e Figli ad uso zootecnico – potabile. . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Calcinato (BS) assentita alla società Agricola Donja s.s. ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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143
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Sarezzo (BS) presentata dalla società Idrosanitaria
Bonomi s.p.a. ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore . . . . . . . . . . . . . . . .
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143
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Paratico (BS) presentata dal signor Zanni Angiolino ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da pozzo esistente nel comune di Capriano del Colle (BS) località Cascina Bargnanina, presentata dal Comune di Capriano del Colle ad uso potabile. . . . . . . . . . . . . . .
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144
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante sorgente ubicata nel comune di Bagolino (BS) assentita al Consorzio
Seppiale - Destrone - Nadre ad uso zootecnico e potabile. . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita al signor Carrara
Flavio ad uso irriguo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Paratico (BS) assentita alla ditta “Il Parco
delle Api s.r.l.” ad uso innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita alla signora Lucchini
Gabriella ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore e innaffiamento aree verdi. . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Desenzano del Garda (BS) assentita alla
società agricola Gobbi Frattini s.r.l. ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita all’azienda agricola
Pianoverde di Sartorelli & Brontesi s.s. ad uso zootecnico e potabile. . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel comune di Desenzano del Garda (BS) presentata dalla signora Accordini Ilaria ad uso irriguo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di San Felice del Benaco (BS) assentita all’azienda agricola Vezzola Paolo ad uso irriguo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato nel comune di Offlaga (BS) assentita al Comune di Offlaga ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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146
Comune di Coccaglio (BS)
Adozione prima revisione “allegato energetico” del regolamento edilizio comunale - anno 2015 - ai sensi della l.r. 11 marzo
2005 n. 12 e s.m.i.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Comune di Gardone Val Trompia (BS)
Adozione piano di zonizzazione acustica .
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Comune di Isorella (BS)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del terriotiro (PGT) - SUAP
Eurosilos Sirp s.r.l. e Telefri Real Estate s.r.l. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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147
Comune di Palazzolo sull’Oglio (BS)
Avviso di adozione del piano attuativo n. 1 (PA 1), a destinazione prevalentemente terziario - commerciale, interessante
un’area compresa tra la via Genova e la via Firenze, in variante al piano delle regole del piano governo del territorio (PGT)
vigente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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147
Comune di Roccafranca (BS)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano del governo del territorio (PGT) .
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Comune di San Fedele Intelvi (CO)
Declassificazione di porzione di strada comunale parte di Piazza Andreetti . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Concessione rilasciata alla ditta Milanesi Davide per derivare acqua pubblica ad uso
irriguo da un pozzo in comune di Castelleone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio della concessione per derivare acqua ad uso industriale, igienico e antincendio
da 5 pozzi in comune di Soresina alla Latteria Soresina soc. coop. agr.. . . . . . . . . . . . . . . .
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149
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità - Domanda di concessione preferenziale
di derivazione d’acqua pubblica ad uso irriguo dai capifonte della roggia Gradella Chinola Vecchia nei comuni di Pandino e Dovera, presentata dall’Utenza Irrigua Rogge Gradella e Chinola Vecchia - R.d. n. 1775/1933 e s.m.i. e r.r. n. 2/2006. .
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149
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Domanda presentata dalla Pieve Ecoenergia soc. coop. agr. per ottenere la concessione
di derivare acqua ad uso antincendio e igienico da pozzo in comune di Cingia de’ Botti. . . . . . . . . . .
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149
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio della concessione per derivare acqua ad uso zootecnico da pozzo in comune di
Paderno Ponchielli alla ditta Telò Massimiliano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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149
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio della concessione per derivare acqua ad uso igienico e industriale da pozzo in
comune di Soresina alla Latteria Soresina soc. coop. agr.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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149
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150
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Provincia di Como
Provincia di Cremona
Provincia di Lecco
Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio Acque e derivazioni - Electro Adda s.p.a. - Rinnovo concessione di derivazione acqua
ad uso industriale dalla sorgente ubicata al mapp. 1781 fg. 9 del comune di Brivio (LC), rilasciata da Regione Lombardia
con d.g.r. n. 26747 del 26 marzo 1997 - Avviso ai sensi del r.r. n. 2 del 24 marzo 2006 . . . . . . . . . . . ..
Bollettino Ufficiale
–9–
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Signor Manzoni Fabio. Concessione di derivazione acqua ad igienico e per innaffiamento aree
verdi, dalla sorgente Valspinera, ubicata in comune di Lecco (LC) località San Guidale (provv n. 192 del 6 maggio 2015) . . .
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Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Azienda agricola signor Invernizzi Domenico - Concessione di derivazione acqua ad uso irriguo
e igienico, dalla sorgente Valspinera, ubicata in comune di Lecco (LC) località San Guidale (provv. 193 del 6 maggio 2015) . .
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Comune di Torre de’ Busi (LC)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 3 al piano di governo del territorio (PGT) . .
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150
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152
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale - Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio
idrico - Avviso relativo al rilascio di concessioni per piccole derivazioni di acque sotterranee. . . . . . . . . .
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153
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale - Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio
idrico - Avviso relativo a presentazione di domanda di concessione per uso idroelettrico in comune di Rodigo (MN). Ditta
Green Source s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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153
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale - Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio
idrico - Istanza di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee ad uso irriguo mediante costruzione di n. 1
pozzo ubicato su terreno di proprietà della ditta “Società agricola Brun Adelino e Olindo”, con sede legale in comune di
Mozzecane (VR), via Don G. Bonizzato n. 19, al fg. n. 41, mapp. n. 51 del comune di Roverbella . . . . . . . . ..
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154
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale - Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio
idrico - Avviso relativo a presentazione di istanze di concessione per piccole derivazioni di acque sotteranee. . . . .
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155
Provincia di Mantova
Settore Ambiente – Servizio Acque, suolo e protezione civile - Elenco istanze di concessione di piccole derivazioni di acque
sotterranee, in istruttoria ai sensi dell’art. 41 del r.r. 2/2006. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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157
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale – Servizio Acque e suolo - Protezione civile - Istanza di regolarizzazione di piccola derivazione di acque sotterranee, tramite pozzo, per usi potabile per acquedotto in comune di Redondesco (MN) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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158
Comune di Castiglione delle Stiviere (MN)
Accordo di programma per l’attuazione del piano di zona 2015/2017 nell’ambito territoriale di Guidizzolo - Ente Capofila:
Comune di Castiglione delle Stiviere. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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Città Metropolitana di Milano
Area Tutela e valorizzazione ambientale - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche – Rinnovo di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee a mezzo di n. 1 pozzo a doppia colonna, ad uso potabile pubblico,
per una portata media totale di mod. 0,30 (l/s 30,00) e massima totale di mod. 0,37 (l/s 37,00) - Id pratica MI03257142004,
pozzo ubicato in via Belpensiero in comune di Dresano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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162
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso pompe
calore sito/i in comune di Milano presentata da Ge Real Estate Italia s.r.l.. . . . . . . . . . . . . . .
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162
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di rinnovo concessione variante non sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di
presa ad uso potabile pubblico sito/i in comune di Nerviano presentata da Cap Holding s.p.a... . . . . . . . .
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162
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di variazione concessione sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad
uso Industriale sito/i in comune di Milano, presentata da M.M s.p.a.. . . . . . . . . . . . . . . . .
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162
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso pompe
di calore sito/i in comune di Carugate presentata da “La Sugheraia di Pilone Jessica”. . . . . . . . . . . .
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162
Città Metropolitana di Milano
Settore Rifiuti, bonifiche e AIA - Botta Attilio con sede legale in Ozzero (MI) via Matteotti n. 24. Verifica di assoggettabilità alla
VIA riguardante il progetto di un nuovo impianto di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti non pericolosi da realizzarsi in Ozzero (MI) Strada Barzizza s.n.c. - Esito verifica di assoggettabilità alla VIA ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006. .
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162
Città Metropolitana di Milano
Settore Rifiuti, bonifiche e AIA - Tecnofrese s.r.l. con sede legale in Bergamo via Costantina n. 1/c progetto di campagna
attività di recupero rifiuti con impianto mobile in comune di Cassano d’Adda (MI) - S.P. n. 45, cantiere per la realizzazione
del Collegamento Autostradale BRE.BE.MI Città Metropolitana di Milano. Esito verifica di assoggettabilità alla VIA ai sensi
dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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162
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione in sanatoria a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad
uso igienico-sanitario e antincendio sito in comune di Corsico, presentata da Perlite Italiana s.r.l.. . . . . . . . .
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163
Provincia di Lodi
Comune di Somaglia (LO)
Avviso di deposito atti del progetto in variante al piano di governo del territorio (PGT) SUAP LIDL 2014 .
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Provincia di Mantova
Provincia di Milano
– 10 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione in sanatoria a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad uso industriale, igienico-sanitario e antincendio siti in comune di Corsico presentata da Vidrala Italia s.r.l.. . . . . . . . .
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163
Comune di Baranzate (MI)
Avviso di approvazione e deposito del piano comunale di classificazione acustica .
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163
Ambito territoriale Distretto 5 - Melzo (MI)
Accordo di programma per l’attuazione del piano di zona 2015 - 2017 “Verso un welfare della collaborAzione” . . . . .
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163
Parco Lombardo della Valle del Ticino - Pontevecchio di Magenta (MI)
Avviso di approvazione definitiva dei piani di gestione dei siti di importanza comunitaria SIC IT2080014 «Boschi Siro Negri e
Moriano» e SIC IT2080019 «Boschi di Vaccarizza», ai sensi della d.g.r. 25 gennaio 2006 n. 8/1791 . . . . . . . . .
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165
Provincia di Pavia
Settore Agro-ambientale – Trasferimento di utenza n. 4/2015 ad uso irriguo, dal Cavetto di Torradello in comune di Battuda,
attualmente intestata a Valtorta Giuseppe, sia trasferita a Valtorta Anice Luisa Maria . . . . . . . . . . . .
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166
Provincia di Pavia
Settore Agro-ambientale - Provvedimento di concessione n. 9/2015-AP di derivazione d’acqua ad uso irriguo da un pozzo
in comune di Casei Gerola. Azienda agricola Bagnolino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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166
Comune di Broni (PV)
Accordo di programma per la realizzazione del triennio dei piani di zona 2015 - 2017 . . . . . . . . . . . .
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167
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio Acque ed energia - Avviso di presentazione della domanda di
derivazione d’acqua da n. 1 pozzo in territorio del comune di Postalesio (SO), ai sensi dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n. 2 .
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172
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio Acque ed energia - Avviso di presentazione della domanda di derivazione d’acqua da n. 1 sorgente in territorio del comune di Livigno (SO), ai sensi dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n. 2.. .
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172
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio Acque ed energia - Avviso di presentazione della domanda di
derivazione d’acqua dal torrente Viola in territorio del comune di Valdidentro (SO), ai sensi dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006
n. 2. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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172
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio Acque ed energia - Concessione di derivazione d’acqua da n. 1
sorgente in territorio del comune di Livigno (SO). Avviso ai sensi dell’art. 19 comma 6 del r.r. 24 marzo 2006, n. 2. . . . .
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172
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio acque ed energia - Revisione parametri della concessione di
derivazione idroelettrica dal torrente Scerscen in territorio del comune di Lanzada (SO) . . . . . . . . . . .
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172
Provincia di Varese
Valutazione di impatto ambientale per il progetto di derivazione d’acqua, a uso idroelettrico, dai torrenti Giona e Val Crana,
in territorio della Provincia di Varese, nei comuni di Curiglia con Monteviasco, Dumenza e Maccagno con Pino e Veddasca,
ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 – Parte seconda, Titolo III -, degli artt. 4 e 5 della l.r. 2 febbraio 2010 n. 5, e del
r.r. del 21 novembre 2011 n. 5 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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174
Comune di Ferno (VA)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) .
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174
Comune di Origgio (VA)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti di rettifica e correzioni errore materiale contenuto nel piano di governo del territorio (PGT) vigente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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174
Comune di Tradate (VA)
Declassificazione e sdemanializzazione tratto di Piazza Unità d’Italia. . . . . . . . . . . . . . . . .
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174
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176
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Provincia di Pavia
Provincia di Sondrio
Provincia di Varese
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Altri
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale - Reggio Emilia
Approvazione della proposta del piano di classifica ai fini del riparto delle spese consortili (delibera n. 115 del 12 marzo 2015) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Bollettino Ufficiale
– 11 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
TITOLO IV
FORME ASSOCIATIVE E DI COOPERAZIONE
A) STATUTI
Comune di Bassano Bresciano (BS)
Statuto comunale approvato dal Consiglio comunale con
deliberazione n. 3 del 31 marzo 2015
SOMMARIO
Art. 27 - Esercizio associato di funzioni e servizi
Art. 28 - Convenzioni associate intercomunali
Art. 29 - Unioni di Comuni
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI DI AUTONOMIA
TITOLO V
ORGANI DI GOVERNO - DISPOSIZIONI GENERALI
Capo I
Principi istituzionali
Art. 30 - Organi di governo del Comune
Art. 31 - Condizione giuridica degli amministratori nell’esercizio
delle funzioni
Art. 32 - Status dei componenti il Consiglio comunale
Art. 33 - Pari opportunità
Art. 1 - L’autonomia della Comunità
Art. 2 - L’autonomia e l’adeguamento dello statuto
Art. 3 - Gli indirizzi generali dello statuto per l’organizzazione del Comune
Capo II
L’autonomia statutaria e normativa
Art. 4 - Lo statuto comunale ed il Testo Unico
Art. 5 - I regolamenti comunali
Art. 6 - Regolamenti comunali - Sanzioni pecuniarie ammini
strative
TITOLO II
IL COMUNE
Art. 7 - Ruolo e competenze generali
Art. 8 - Esercizio delle funzioni
Art. 9 - Tutela del territorio e promozione dello sviluppo
economico
Art. 10 - Esercizio convenzionato intercomunale di funzioni
Art. 11 - Esercizio delle funzioni e rapporti con i cittadini
Art. 12 - Attuazione del principio di sussidiarietà
Art. 13 - La semplificazione amministrativa e documentale
Art. 14 - Circoscrizione territoriale ed interventi comunali
Art. 15 - Stemma e gonfalone storico
TITOLO III
GLI ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE POPOLARE
Capo I
Gli istituti di partecipazione popolare
Art. 16 - Condizioni e finalità
Art. 17 - Partecipazione popolare
Art. 18 - Associazioni ed organismi di partecipazione
TITOLO VI
IL CONSIGLIO COMUNALE
Capo I
La Presidenza del Consiglio comunale
Art. 34 - Presidenza del Consiglio comunale - Costituzione
Art. 35 - Funzioni e status del Presidente del Consiglio
Capo II
Il regolamento del Consiglio comunale
Art. 36 - Il regolamento
organizzativa
e
l’autonomia
funzionale
ed
Capo III
I consiglieri comunali
Art. 37 - Entrata in carica e durata del mandato
Art. 38 - Consiglieri comunali - Prerogative
Art. 39 - Gruppi consiliari
Art. 40 - Votazioni dei Consiglieri comunali
Art. 41 - Trattamento economico
Art. 42 - Dimissioni
Art. 43 - Decadenza per mancata partecipazione alle
adunanze
Art. 44 - Surrogazioni e supplenze
Art. 45 - Cessazione dalla carica per lo scioglimento del
Consiglio
Capo IV
Le commissioni consiliari
Art. 46 - Commissioni consiliari permanenti - Istituzione
Art. 47 - Commissioni consiliari d’indagine
Art. 19 - Istanze, petizioni e proposte di cittadini
Art. 20 - Consultazioni della popolazione
Art. 21 - Partecipazione al procedimento amministrativo
Capo II
I referendum comunali
Art. 22 - I referendum consultivi
Art. 23 - I referendum propositivi
Capo III
Azioni popolari a tutela degli interessi comunali
Art. 24 - Azione popolare a tutela degli interessi comunali
Art. 25 - Azioni risarcitorie di danni ambientali
Capo IV
I diritti di accesso e di informazione dei cittadini
Art. 26 - Diritto di accesso e di informazione
Capo V
Adunanze - Convocazione
Art. 48 - Convocazione del Consiglio comunale
Art. 49 - Adempimenti prima seduta
Capo VI
Funzioni di competenza del Consiglio comunale
Art. 50 - Funzioni e competenze
Art. 51 - Indirizzo politico-amministrativo
Art. 52 - Linee programmatiche di mandato
Art. 53 - Controllo politico amministrativo dell’attuazione del
programma
Art. 54 - Partecipazione delle minoranze
TITOLO VII
LA GIUNTA COMUNALE
Art. 55 - Giunta comunale - Composizione
– 12 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Art. 56 - Nomina della Giunta
Art. 57 - Assessori comunali - Divieti
Art. 58 - Assessori comunali - Durata in carica - Rinnovo - Revoca
Art. 59 - Giunta comunale - Convocazione e presidenza
Art. 60 - Giunta comunale - Competenze
Art. 61 - Il sistema integrato dei servizi sociali
TITOLO VIII
IL SINDACO
Art. 62 - Ruolo e funzioni generali
Art. 63 - Funzioni esercitate quale rappresentante della comuni
tà locale
Art. 64 - Esercizio della rappresentanza legale
Art. 65 - Nomina dei responsabili degli uffici e dei servizi
Art. 66 - Rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed
istituzioni
Art. 67 - Funzioni del Sindaco per i servizi di competenza statale
Art. 68 - Durata in carica
Art. 69 - Mozione di sfiducia
Art. 70 - Dimissioni del Sindaco
TITOLO IX
L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA
Capo I
Ordinamento e gestione del personale
Art. 71 - Personale - Organizzazione degli uffici e dei servizi
Capo II
Direzione e responsabilità degli uffici e dei servizi
Art. 72 - Il Segretario comunale
Art. 73 - I dirigenti e gli incarichi a contratto
Art. 74 - Segretario comunale e responsabili di servizi
Capo III
I servizi pubblici comunali
Art. 75 - Servizi pubblici comunali - Tutela degli utenti e dei
consumatori
Art. 76 - I servizi pubblici comunali
Art. 77 - Soppressione Istituzione
Art. 78 - Società di capitali con partecipazione comunale
Art. 79 - Gestione dei servizi comunali privi di rilevanza
economica
TITOLO X
L’AUTONOMIA FINANZIARIA E IMPOSITIVA - PROGRAMMAZIONE
E ORDINAMENTO CONTABILE
Art. 80 - Autonomia finanziaria
Art. 81 - Autonomia impositiva
Art. 82 - Statuto dei diritti del contribuente
TITOLO XI
NORME FINALI
Art. 83 - Revisione dello statuto
Art. 84 - Entrata in vigore
_______________
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI DI AUTONOMIA
Capo I
Principi istituzionali
Il Comune è la massima espressione territoriale di rappresentanza della collettività locale
Art. 1
L’autonomia della Comunità
1. Il Comune è ente autonomo con proprio statuto, poteri e
funzioni ed è componente costitutivo della Repubblica, secondo i principi stabiliti dall’art. 114 della Costituzione. L’autonomia
del Comune si fonda su quella originaria della Comunità, nello
stesso ordinata secondo l’art. 3 del Testo Unico.
2. Il Comune rappresenta e tutela la propria Comunità, ispirando la sua azione sociale ed amministrativa ai valori di libertà, democrazia, equità, solidarietà, pari opportunità, promozione della
cultura e della qualità della vita, rispetto dell’ambiente, sostegno
dell’operosità e delle iniziative che ne realizzano lo sviluppo.
3. L’ordinamento e lo statuto promuovono la partecipazione
effettiva, libera e democratica dei cittadini alle attività comunali
per il progresso della Comunità e per assicurare nella stessa la
tutela della sicurezza e della civile convivenza.
4. Il Comune tutela i valori culturali, sociali e ambientali che
rappresentano il patrimonio di storia e tradizioni della Comunità
e costituiscono motivo determinante per il suo sviluppo e rinnovamento per realizzare, nel presente e nel futuro, condizioni degne del suo passato.
5. La Comunità esprime, attraverso gli organi elettivi che la
rappresentano e le forme di proposta, partecipazione e consultazione previste dal Testo Unico degli ordinamenti e dallo statuto,
le scelte che individuano i suoi interessi fondamentali alla cura
dei quali si ispira l’azione di governo e l’attività di gestione del
Comune.
6. Ai principi stabiliti dal Titolo V della Costituzione, modificato
dalla legge 18 ottobre 2001, n. 3, e dalla Carta Europea dell’autonomia locale, ratificata dall’Italia con la legge 30 dicembre 1989, n. 439, si ispira l’ordinamento del Comune e l’azione
degli organi preposti ad attuarlo.
Art. 2
L’autonomia e l’adeguamento dello statuto
1. Il Comune ha autonomia statutaria, normativa, organizzativa, impositiva e finanziaria che i suoi organi attuano consapevoli dei poteri che sono loro attribuiti e del dovere di esercitarli
per garantire ai cittadini i diritti affermati nel precedente articolo.
2. Il Consiglio comunale ha adeguato il presente statuto alla
condizione di autonomia generale ed ai nuovi valori affermati
con i principi del titolo V, parte II, della Costituzione, modificato
dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, del Testo Unico
degli ordinamenti 18 agosto 2000, n. 267, dalla legge di riforma
dell’amministrazione, decentramento, semplificazione e sussidiarietà 15 marzo 1997, n. 59, e dalle leggi generali emanate per
l’attuazione delle riforme.
3. Il Consiglio comunale procede alla revisione dei regolamenti comunali vigenti ed al loro adeguamento ai principi delle
leggi richiamate nel comma precedente, al presente statuto ed
alla legislazione che attribuisce nuove funzioni. Il Consiglio provvede entro 360 giorni dalla data di entrata in vigore del presente statuto, all’adozione dei regolamenti di funzionamento delle
commissioni e organismi ritenuti indispensabili per i fini istituzionali dell’ente.
4. La Giunta, nell’ambito delle sue competenze, provvede alla
revisione, all’adeguamento ai principi generali, a quelli del titolo IV del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267, del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 ed al presente statuto del regolamento che disciplina l’ordinamento generale degli uffici e dei servizi.
5. L’esercizio dell’autonomia statutaria e normativa ha il suo
limite inderogabile nei principi enunciati dalla legislazione generale in materia di ordinamenti degli enti locali e di esercizio
delle funzioni ad essi conferite. L’entrata in vigore di nuove leggi
che enunciano nuovi principi, difformi o limitati rispetto a quelli
fino ad allora vigenti, comporta l’obbligo per il Consiglio di adeguare lo statuto entro 120 giorni dall’entrata in vigore delle leggi
suddette ed abroga, con effetto dall’esecutività delle modifiche
o, se precedente, dalla scadenza del termine suddetto, le norme
statutarie con esso incompatibili.
Art. 3
Gli indirizzi generali dello statuto
per l’organizzazione del Comune
1. Il presente statuto è l’atto fondamentale che garantisce
l’attuazione dell’autonomia organizzativa del Comune, assicura
il coordinamento delle competenze dei suoi organi e indirizza
l’esercizio delle funzioni attribuite all’ente dall’ordinamento.
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
2. Per conseguire con l’attuazione dei principi di autonomia il
rafforzamento istituzionale del Comune, condizione per lo sviluppo economico ed il progresso sociale della comunità, i rapporti
tra gli organi di governo, Consiglio comunale, Sindaco e Giunta
sono ispirati da una concorde e positiva unitarietà di intenti, di
obiettivi e di solidarietà operativa che rende agevole la realizzazione delle linee programmatiche di mandato e la tutela degli
interessi e dei diritti della popolazione.
3. Il Sindaco sottopone all’approvazione della Giunta e del
Consiglio modalità per la concertazione degli interventi di
maggior rilievo e, in particolare, per la formazione, con la partecipazione attiva delle competenti commissioni consiliari, dei
provvedimenti che per legge sono attribuiti alla competenza
del Consiglio. La concertazione ha per scopo di presentare al
Consiglio proposte per la cui formazione sia stato preventivamente espresso l’indirizzo e la valutazione delle Commissioni ed
il Consiglio possa adottare, con responsabile consapevolezza, le
sue deliberazioni. Nel rispetto delle diverse posizioni l’impegno
unitario deve attivare un rapporto di reciproca collaborazione
costruttiva con la minoranza, valutando, nelle Commissioni e nel
Consiglio, le osservazioni e proposte dalla stessa espresse e dando ad esse considerazione per gli apporti utili ai fini del miglior
esercizio dell’azione amministrativa.
4. Le funzioni di controllo politico-amministrativo e di verifica
dell’attuazione delle linee programmatiche previste dall’art. 42
del Testo Unico sono esercitate dal Consiglio comunale con le
modalità operative stabilite dal presente statuto e dal regolamento. Esse hanno per fine di verificare la corrispondenza fra gli
obiettivi fissati ed i risultati conseguiti, individuando eventuali fatti ostativi, ritardi e rimedi, con lo spirito di collaborazione che ha
ispirato la concertazione unitaria dei programmi, per assicurare che essi siano realizzati secondo criteri di efficacia, efficienza
ed economicità, di ottimizzazione del rapporto costi-ricavi, anche attraverso i tempestivi interventi di correzione che risultino
necessari.
5. Il rispetto delle funzioni e responsabilità dei dirigenti e delle
loro competenze stabilite dal titolo IV del Testo Unico deve essere
affermato con norme chiare e precise nel presente statuto, nei
regolamenti, nell’ordinamento degli uffici e dei servizi ed in ogni
atto relativo alla gestione amministrativa, finanziaria e tecnica di
cui all’art. 107 del Testo Unico. La distinzione delle funzioni di gestione dei dirigenti e/o apicali da quelle degli organi di governo
non deve essere interpretata negli atti e nell’operare dell’ente
come una separazione che distacchi i due ruoli nell’ordinamento complessivo del Comune, indebolendo la capacità operativa dell’ente, frazionandola e rendendola priva dell’organica
unitarietà indispensabile per conferire efficacia alla sua azione.
dozione dei regolamenti nelle materie di propria competenza,
secondo quanto disposto dagli artt. 7 e 42 e con l’esclusione
prevista dall’art. 48 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267, nelle
materie di competenza del Comune. I regolamenti disciplinano
in particolare l’organizzazione ed il funzionamento degli organi
di governo, delle istituzioni e degli organismi di partecipazione,
la contabilità, il decentramento, il procedimento amministrativo,
l’esercizio delle funzioni e la gestione dei servizi, il sistema integrato di solidarietà sociale; gli interventi per lo sviluppo dell’economia, per la diffusione della cultura, la promozione della pratica sportiva. Con gli stessi è regolato l’esercizio dell’autonomia
impositiva e le tariffe dei servizi, l’attività edilizia, la polizia municipale, la protezione del territorio e dell’ambiente, l’uso delle strutture pubbliche, la tutela del patrimonio comunale e le modalità
per il suo impiego e per ogni altra funzione ed attività, di interesse generale, effettuata dal Comune.
Capo II
L’autonomia statutaria e normativa
Art. 7
Ruolo e competenze generali
Art. 4
Lo statuto comunale ed il Testo Unico
1. Il presente statuto stabilisce, nell’ambito dei principi fissati
dal titolo V, parte II, della Costituzione, dal Testo Unico approvato con il d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, ed in conformità all’art. 6
dello stesso, le norme fondamentali dell’organizzazione del
Comune, l’attribuzione degli organi e le forme di garanzia e
partecipazione delle minoranze, le modalità di esercizio della
rappresentanza legale, le forme di collaborazione fra Comuni
e Province, della partecipazione popolare, del decentramento,
dell’accesso alle informazioni ed ai procedimenti amministrativi,
alla pari opportunità ed a quant’altro previsto dal Testo Unico.
2. Il Consiglio comunale adegua lo statuto alle modifiche
dei principi-limite dell’autonomia disposte dalla legislazione generale in materia di enti locali ed alla evoluzione della società
civile, assicurando costante corrispondenza delle norme con
lo stesso stabilite con le condizioni sociali, economiche e civili
della Comunità.
3. Lo statuto ed i regolamenti devono disporre l’attuazione, in
tutto il loro valore e significato, dei principi affermati dagli ordinamenti delle autonomie locali compresi nel Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267, stabilendo che in tal senso siano determinate le
funzioni degli organi di governo e le competenze dei responsabili della gestione del Comune.
Art. 5
I regolamenti comunali
1. Il Consiglio comunale, nel rispetto dei principi fissati dalla
legge e dallo statuto, esercita l’autonomia normativa con l’a-
2. La Giunta comunale, nel rispetto dei principi fissati dalla
legge, dal presente statuto e dai criteri stabili dal Consiglio comunale, adotta l’ordinamento generale del personale e degli
uffici e servizi, in base a criteri di autonomia, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità, conformemente a quanto prevedono gli artt. 7, 42
e 89 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267.
3. Il Consiglio comunale, nel rispetto dei principi fissati dalla
legge e dal presente statuto, approva il regolamento attinente
alla propria autonomia organizzativa e contabile.
4. Il Consiglio comunale provvede ad adeguare ai principi
affermati dalla legge 27 luglio 2000, n. 212, i regolamenti con i
quali il Comune esercita l’autonomia impositiva.
Art. 6
Regolamenti comunali Sanzioni pecuniarie amministrative
1. L’esercizio del potere sanzionatorio per le violazioni dei regolamenti comunali, ordinanze ed altri atti prescrittivi emessi dal
Comune è effettuato in conformità a quanto stabilito, per ciascuna violazione, dal regolamento comunale che disciplina le relative attività, tenuto conto di quanto dispongono gli artt. 10, 11 e 12
della legge 24 novembre 1981, n. 689 e successive modificazioni.
2. Resta ferma l’applicazione delle sanzioni stabilite da disposizioni di legge per le violazioni delle norme dalle stesse previste.
TITOLO II
IL COMUNE
1. Il Comune è ente con competenza generale, rappresentativo degli interessi della popolazione residente nel suo territorio,
dei quali assicura la tutela e la promozione quale finalità primaria dell’impegno politico e sociale dei propri organi e della
propria organizzazione. Concorre ad assicurare alla Comunità
le libertà individuali e collettive sulle quali si fonda l’autonomia.
2. Al Comune sono attribuite le funzioni amministrative relative
alla popolazione ed al territorio comunale salvo che, per assicurare l’esercizio unitario, esse siano conferite a Province, Regioni e Stato, in base ai principi di sussidiarietà, differenziazione ed
adeguatezza.
3. Il Comune è titolare di funzioni amministrative proprie e di
quelle allo stesso conferite dallo Stato e dalla Regione secondo
il principio di sussidiarietà. Il Comune svolge le sue funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente
esercitate dall’autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali.
4. Il Comune, per l’esercizio delle funzioni in ambiti territoriali
adeguati, attua sia forme di decentramento sia di cooperazione
con altri comuni e con la Provincia.
Art. 8
Esercizio delle funzioni
1. Gli organi di governo del Comune indirizzano l’azione amministrativa e l’attività degli organi di gestione ponendo al centro della loro azione amministrativa la tutela della persona umana, e la parità di genere per il conseguimento dei seguenti fini:
a)promozione ed affermazione dei diritti garantiti ad ogni
persona dalla Costituzione e dalle leggi, tutelandone la
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dignità, la libertà e la sicurezza personale e sostenendone
l’elevazione delle condizioni personali e sociali;
b)assunzione di iniziative per elevare la qualità della vita nella Comunità, sviluppando un efficiente servizio di sostegno
sociale, tutelando in particolare i minori, gli anziani, i disabili e coloro che si trovano in condizioni di disagio, di emarginazione e di povertà, per assicurare ad essi protezione,
assistenza e condizioni di autosufficienza;
c) concorrere a garantire, nell’ambito delle loro competenze,
il diritto alla salute, anche attraverso una azione di sensibilizzazione, promozione e sostegno delle strutture sanitarie
pubbliche;
d)sostegno, nell’ambito delle proprie possibilità e funzioni,
alle iniziative per assicurare il diritto al lavoro, alla casa,
all’istruzione;
e)tutela del patrimonio storico, artistico, culturale ed ambientale della Comunità valorizzandolo, conservandolo nel modo più idoneo e rendendo fruibili i beni che lo
costituiscono;
f) tutela della famiglia e promozione di ogni utile azione ed
intervento per assicurare pari opportunità di vita e di lavoro
ad uomini e donne;
g)promozione dell’attività sportiva, assicurando l’accesso
agli impianti comunali, mediante apposito regolamento, a
tutti i cittadini. Il Comune concorre, con le associazioni e
società sportive, a promuovere l’educazione motoria ed a
favorire la pratica sportiva in ogni fascia d’età, valorizzando le iniziative formative e le occasioni di incontro, aggregazione, socializzazione.
Le iniziative e gli interventi sopra indicati ed ogni altro promosso dagli organi del Comune devono proporsi di assicurare pari
dignità ai cittadini nell’esercizio dei diritti fondamentali, ispirando la loro azione a principi di equità e solidarietà.
2. Il Comune promuove e partecipa ad accordi con gli enti
locali compresi in ambiti territoriali caratterizzati da comuni tradizioni storiche, culturali e da vocazioni territoriali, economiche
e sociali omogenee che, integrando la loro azione attraverso il
confronto ed il coordinamento dei rispettivi programmi, rendono
armonico il processo complessivo di sviluppo.
3. Il Comune adempie ai compiti ed esercita le funzioni di
competenza statale allo stesso attribuite dalla legge, assicurandone nel modo più idoneo la fruizione da parte dei cittadini.
4. Il Comune esercita le funzioni delegate dalla Regione,
secondo le modalità previste dal suo ordinamento, nel rispetto delle norme stabilite, per questi interventi dalla legislazione
regionale.
Art. 9
Tutela del territorio e promozione
dello sviluppo economico
1. Il Comune considera valori fondamentali l’ambiente ed il
paesaggio e ne assicura la tutela. Promuove interventi di protezione e recupero ambientale, ed adotta tutti i provvedimenti
idonei per ridurre l’inquinamento atmosferico, acustico, delle
acque e per assicurare la salubrità dei luoghi di lavoro.
2. La pianificazione urbanistica costituisce lo strumento
fondamentale per la tutela del territorio. Assicura con idonea
disciplina la conservazione dei caratteri dei centri abitati e di
quelli che hanno valore storico, facilitando le attività di restauro
conservativo e quelle di trasformazione urbana, con particolari
facilitazioni per il trasferimento di attività incompatibili con le residenze in altre zone per le stesse previste nell’ambito del territorio
comunale. Particolari garanzie sono previste, per assicurare preventive valutazioni delle condizioni idrogeologiche e per tutelare
il paesaggio da interventi che possono arrecare allo stesso danni e deturpazioni, tenuto conto delle disposizioni del T.U. 29 ottobre 1999, n. 490, e della legge 23 marzo 2001, n. 93.
3. Il Comune promuove, con le modalità che ritiene di volta
in volta più opportune, iniziative ed interventi per lo sviluppo del
sistema produttivo locale, individuandone la collocazione sul
territorio, udite le associazioni rappresentative degli operatori
economici, per offrire opportunità di lavoro ai cittadini.
4. Promuove il sistema turistico locale attraverso forme di concertazione degli interventi con le associazioni di categoria che
concorrono alla formazione dell’offerta turistica e con i soggetti
pubblici e privati interessati, secondo quanto previsto dalla legge 29 marzo 2001, n. 135, di riforma della legislazione nazionale
del turismo.
Art. 10
Esercizio convenzionato intercomunale di funzioni
1. Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, al fine di
conseguire obiettivi di razionalità economica ed organizzativa,
stipula apposite convenzioni con altri Comuni, per svolgere in
modo coordinato funzioni ed attività determinate.
2. Le convenzioni devono specificare i fini, attraverso la precisazione delle funzioni e/o attività oggetto delle stesse, la loro
durata, le forme e la periodicità delle consultazioni fra gli enti
contraenti, i rapporti finanziari fra loro intercorrenti, i reciproci obblighi e garanzie.
3. Le convenzioni devono regolare i conferimenti iniziali di beni e risorse di dotazione e le modalità per il loro riparto fra gli enti
partecipanti alla scadenza.
4. Le convenzioni possono prevedere la costituzione di uffici
comuni che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali è affidato l’esercizio delle funzioni pubbliche in
luogo degli enti associati, coordinato da uno di essi, che opera
in luogo e per conto degli enti deleganti.
5. Gli enti associati nella gestione convenzionata adeguano
l’ambito dei partecipanti alla convenzione e l’esercizio delle funzioni e delle attività agli indirizzi espressi dalle leggi regionali di
cui all’art. 33 del Testo Unico ed utilizzano le incentivazioni da tali
norme previste per ampliare l’area di fruizione dei servizi e ridurre il costo a carico degli utenti.
6. L’accordo e la relativa convenzione devono realizzare una
organizzazione semplice e razionale che consegua le finalità di
cui ai precedenti commi, raggiunga direttamente la popolazione dei Comuni associati con i sistemi più rapidi, economici, immediatamente funzionali, escludendo per i cittadini e gli utenti
aggravi di procedure, di costi e di tempi.
Art. 11
Esercizio delle funzioni e rapporti con i cittadini
1. I regolamenti ed i provvedimenti di carattere regolamentare organizzano l’esercizio delle funzioni con sistemi che consentono l’immediata, agevole, utile ed economica fruizione da
parte della popolazione delle prestazioni con gli stessi disposti.
2. L’adeguamento dell’organizzazione alle finalità suddette
avviene secondo programmi e modalità che tengono conto dei
bisogni e dei disagi della popolazione, specialmente di quella
che per età, condizioni fisiche od economiche ha maggiori difficoltà di accesso alle sedi comunali ed ai centri dotati di servizi
pubblici e privati.
3. La Giunta comunale valuta con la Commissione consiliare competente, con le associazioni di partecipazione e con la
rappresentanza della popolazione interessata, i programmi e le
modalità d’intervento di cui ai precedenti commi, stabilendone
la gradualità in relazione ai livelli di disagio più elevati ed alle
risorse che l’ente può reperire.
Art. 12
Attuazione del principio di sussidiarietà
1. Gli organi di governo e di gestione del Comune assumono fra i principi che regolano l’esercizio dell’autonomia normativa ed organizzativa il principio di sussidiarietà, affermato
dall’art. 118, quarto comma, della Costituzione, e dall’art. 3 del
Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267, adeguando allo stesso ed
alle norme del presente statuto i regolamenti e l’organizzazione
comunale.
2. I cittadini riuniti in associazioni e le loro formazioni sociali
possono esercitare, per loro autonoma iniziativa, attività di interesse generale, di competenza comunale.
3. A tal fine presentano al Sindaco, entro il mese di settembre
per l’anno successivo, la relativa richiesta, accompagnata da
un progetto che indica le modalità di organizzazione dell’attività, le condizioni economiche o tariffarie per la fruizione da parte
della popolazione, precisando se l’intervento è esteso all’intero
comune, oppure ad un quartiere o ad una frazione, i mezzi e le
strutture di cui dispongono, gli eventuali interventi di sostegno
richiesti al Comune, le garanzie di libera fruizione, continuità ed
efficacia delle prestazioni effettuate ai cittadini, le condizioni che
assicurano il rispetto delle norme di legge o delle prescrizioni
delle autorità per l’esercizio dell’attività o servizio.
4. Il Consiglio comunale esamina entro il 31 ottobre le richieste pervenute, corredate delle valutazioni sulle stesse espresse
dal Sindaco e dalla Giunta e dei pareri tecnici e finanziari dei di-
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rigenti dei settori interessati. Il Consiglio verifica l’attuabilità delle
richieste ed esprime il proprio motivato indirizzo positivo o negativo relativo all’ammissibilità dei progetti presentati.
5. Tenuto conto degli indirizzi del Consiglio, la Giunta, in accordo con le associazioni interessate, predispone un protocollo
d’intesa che indica i presupposti giuridici e la fattibilità organizzativa ed economica delle suddette forme di partecipazione, in
conformità a quanto previsto dal regolamento, e lo sottopone
al Consiglio comunale. Avvenuti il positivo esame e la decisione
del Consiglio ai sensi dell’art. 42, secondo comma, lett. e), del Testo Unico, la Giunta adotta gli atti di sua competenza e promuove quelli del settore organizzativo responsabile per l’attuazione
del protocollo d’intesa nel quale sono previsti:
a)la data di scadenza dell’accordo, non superiore a quella
del mandato degli organi elettivi del Comune;
b)il periodo di sperimentazione al termine del quale l’accordo può essere rescisso da ambedue le parti;
c) le cause che nel corso dell’incarico possono renderne necessaria la modifica o la conclusione;
d)
l’assistenza tecnico-amministrativa per il periodo di
sperimentazione;
e) le dotazioni strumentali e l’eventuale concorso economico
che il Comune fornisce per l’attuazione dell’intesa.
Art. 13
Funzioni e servizi associati
1. Le modalità di esercizio associato delle funzioni e dei servizi
comunali sono stabilite dall’art. 19 della legge n. 135/2012. Il Comune di Bassano Bresciano con popolazione residente inferiore
a n. 5.000 abitanti attua le funzioni fondamentali obbligatorie
compatibilmente con le proprie necessità ed esigenze di rilevanza pubblica.
2. la semplificazione organizzativa e documentale previsto
dal presente articolo può essere effettuato ed attuato, in modo
coordinato, con i comuni della stessa provincia che perseguono le medesime finalità, valutando in tal caso anche l’utilità di
realizzare una rete che consenta l’esercizio associato di funzioni ed attività per la popolazione dell’intera area intercomunale.
Con apposite convenzioni approvate dai Consigli comunali e
stipulate ai sensi dell’art. 30 del T.U. 18 agosto 2000, n. 267, sono
definite le condizioni per la costituzione definitiva, di funzioni associate tra più comuni.
3. L’obbligatorietà di costituire funzioni associate tra comuni (in alternativa all’Unione) deve ritenersi lesiva dell’autonomia statutaria dell’Ente laddove insussistenti i motivi obiettivi e
le ragioni non compatibili con il concreto ed effettivo interesse
pubblico.
Art. 14
Circoscrizione territoriale
ed interventi comunali
1. I confini geografici che delimitano la superficie del territorio
attribuito al Comune definiscono la circoscrizione sulla quale lo
stesso esercita le sue funzioni ed i suoi poteri.
2. Il Comune può estendere i suoi interventi ai propri cittadini
che si trovano al di fuori della propria circoscrizione od all’estero,
attraverso la cura dei loro interessi generali sul proprio territorio
e l’erogazione di forme di assistenza nelle località nelle quali dimorano temporaneamente.
3. La sede del Comune è posta nel palazzo Luzzago sito in
via Martinengo al civico 33 in Bassano Bresciano, e può essere
modificata con motivata deliberazione del Consiglio comunale.
Art. 15
Stemma e gonfalone storico
1. Il Comune ha il proprio stemma che rappresenta «un cipresso verde posto su uno scudo argentato sormontato da una
corona e cinto da due ramoscelli», come meglio identificato dal
decreto Presidente della Repubblica del 3 novembre 1987, documento agli atti del Comune di Bassano Bresciano, ed è apposto sulla intestazione di tutti gli atti e documenti, al di sopra della
denominazione del Comune e, accoppiato alla scritta «Comune di Bassano Bresciano», costituisce il bollo ufficiale dell’ente.
2. L’uso dello stemma e del Gonfalone del Comune di Bassano Bresciano, da parte di altri soggetti pubblici e privati può
essere autorizzato dal Sindaco, sentita la Giunta, per manifesta-
zioni e pubblicazioni che hanno finalità storiche, tradizionali e,
comunque, d’interesse pubblico generale.
TITOLO III
GLI ISTITUTI DI PARTECIPAZIONE POPOLARE
Capo I
Gli istituti di partecipazione popolare
Art. 16
Condizioni e finalità
1. Gli organi di governo e l’organizzazione di gestione ispirano
l’azione amministrativa del Comune secondo principi che realizzano un rapporto aperto, libero e democratico, di positiva collaborazione con la Comunità, che rende possibile a tutti i cittadini
l’esercizio dei loro diritti ed afferma i valori di concorde solidarietà, condizioni per la civile convivenza ed il progresso sociale
della popolazione.
2. Al Comune, istituzione territorialmente e funzionalmente più
vicina ai cittadini, spetta il compito di realizzare l’esercizio di funzioni e compiti da parte delle famiglie e delle loro formazioni sociali che così direttamente partecipano all’attività del Comune,
secondo quanto prevedono l’art. 3 del Testo Unico e l’art. 12 del
presente statuto.
Art. 17
Partecipazione popolare
1. La partecipazione è un diritto della popolazione della Comunità, nella quale sono compresi:
a)i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune;
b)i cittadini residenti nel Comune, non ancora elettori, che
hanno compiuto sedici anni di età;
c)gli stranieri e gli apolidi residenti nel Comune ed iscritti
nell’anagrafe da almeno tre anni;
d)le persone non residenti, che esercitano nel Comune
stabilmente la propria attività di lavoro, professionale e
imprenditoriale.
2. I diritti di partecipazione sono esercitati singolarmente da
ogni persona od in forma associata.
Art. 18
Associazioni ed organismi di partecipazione
1. Il Comune riconosce il valore delle libere ed autonome
associazioni costituite dai cittadini con il fine di concorrere agli
interessi generali della comunità mediante la promozione di finalità culturali, sociali, turistiche e sportive, regolate da principi
di democraticità e che non perseguono fini di lucro.
2. La Giunta, secondo le decisioni espresse dal Consiglio ai
sensi degli artt. 8 e 42, c. 2/d, del Testo Unico e d’intesa con il Presidente del Consiglio, assume ogni idonea iniziativa per promuovere e sostenere l’istituzione di autonome e libere associazioni
di partecipazione popolare all’amministrazione del Comune,
anche su base di quartiere o di frazione, per assicurare, per tali finalità, la più ampia rappresentanza dei cittadini e di coloro che
operano stabilmente nell’ambito comunale.
3. Con apposito regolamento da approvarsi dal Consiglio
entro 360 giorni dall’entrata in vigore dello statuto sono determinate le modalità per l’iscrizione delle Associazioni di partecipazione, senza spese, e con procedure effettuate d’ufficio,
nell’apposito registro tenuto dal Comune, con il fine esclusivo di
mantenere attivamente costanti rapporti di collaborazione delle
Associazioni stesse con l’ente.
4. I Sindaco e la Giunta, attraverso un apposito servizio istituito
presso il settore amministrativo comunale, assicurano alle associazioni di partecipazione tempestive informazioni sulle attività
ed iniziative del Comune e sulle modalità della loro attuazione,
promuovendo da parte delle associazioni predette ogni utile
proposta che abbia per fine la migliore tutela degli interessi collettivi e, in particolare, il miglioramento della qualità delle prestazioni fornite ai cittadini, la semplificazione delle procedure, la
riduzione dei costi. L’attività di comunicazione e di valutazione
delle proposte viene effettuata dalla Giunta.
5. La Giunta indice, con la periodicità stabilita dal regolamento, incontri con i rappresentanti delle associazioni, con l’intervento dei dirigenti e responsabili dei servizi interessati, per valutare
le proposte pervenute, verificarne la possibilità di attuazione e
definirne modi e tempi.
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6. Il Consiglio comunale e la Giunta, prima di assumere iniziative od adottare provvedimenti di rilevante interesse generale effettuano la riunione dei rappresentanti delle Associazioni iscritte
nel registro di cui al terzo comma, per conoscere le loro valutazioni e confrontare la posizione dell’amministrazione con quelle
degli organi di partecipazione.
Art. 19
Istanze, petizioni e proposte di cittadini
1. Le istanze, petizioni e proposte indirizzate al Sindaco da singoli cittadini o da una pluralità di essi, sono esaminate dall’assessore competente per materia, insieme con il responsabile del
servizio interessato i quali procedono alla loro rapida valutazione, a consultare eventualmente gli interessati e a dare risposta
nel più breve tempo e comunque entro il termine stabilito dal
regolamento.
2. Per le richieste relative a provvedimenti di competenza del
Sindaco o della Giunta l’Assessore sottopone la pratica, istruita,
ai predetti organi che adottano le decisioni di loro competenza,
sentiti eventualmente i cittadini interessati, e le comunicano agli
stessi entro il termine indicato nel precedente comma.
3. Le istanze, petizioni e proposte rivolte al Consiglio comunale nelle materie di competenza di tale organo, sono trasmesse
al Sindaco che le sottopone, a seconda del loro oggetto, alla
Commissione competente. Il Sindaco, quando l’istanza è di
competenza del Consiglio comunale o della Commissione
competente, quando spetta ad essa pronunciarsi, possono sentire i cittadini interessati. La risposta alle istanze, petizioni e proposte di competenza del Consiglio comunale è, in ogni caso, effettuata dal Sindaco il quale precisa, nella stessa, l’organo che si è
su di essa pronunciato.
Art. 20
Consultazioni della popolazione
1. Prima dell’adozione di iniziative o provvedimenti di rilevante
interesse il Sindaco e l’Assessore delegato per la materia, tenuto conto di quanto stabilito dal regolamento, possono disporre
congiuntamente la consultazione della popolazione agli stessi
direttamente o indirettamente interessata. La consultazione, secondo l’oggetto, può essere estesa ad una o più categorie di
cittadini, ai residenti ed operatori in quartieri, frazioni od ambiti
delimitati del territorio comunale, ovvero a tutta la popolazione.
2. La consultazione deve riguardare materie di esclusiva
competenza locale, non può avere luogo in coincidenza con
operazioni elettorali provinciali, comunali o ed è effettuata:
a)mediante FORUM di cittadini, tenuti nelle sedi comunali
od in altri ambienti idonei, indetti nelle forme e nel rispetto dei termini previsti dal regolamento, con l’intervento dei
rappresentanti degli organi di governo del Comune, delle
associazioni territorialmente o funzionalmente interessate
e dei dirigenti responsabili dei servizi ed attività comunali
pertinenti alla riunione;
b)mediante questionari inviati dal Sindaco alle famiglie, con
le modalità e termini previsti dal regolamento, nei quali sono prospettati con chiarezza gli elementi essenziali delle
iniziative e sono richiesti contributi propositivi e pareri che
consentono di accertare gli orientamenti prevalenti e di
considerare eventuali singole proposte di particolare pregio ed interesse.
Art. 21
Partecipazione al procedimento amministrativo
1. L’attività amministrativa del Comune ed i procedimenti con
i quali la stessa è effettuata sono improntati ai principi di imparzialità, partecipazione, trasparenza e pubblicità, semplificazione
ed economicità che costituiscono criteri non derogabili per l’attuazione della disciplina del procedimento stabilita dalla legge
7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e dal regolamento comunale.
2. Il regolamento comunale disciplina le modalità del procedimento, la nomina del responsabile, le comunicazioni agli interessati, la loro partecipazione, la definizione dei termini, il diritto di
visione dei documenti e di rilascio di copie degli stessi ed ogni
altra disposizione che garantisca adeguatezza, efficienza ed
economicità dell’organizzazione, durata della procedura contenuta nei tempi essenziali, tempestiva adozione motivata del
provvedimento dovuto, responsabilità di un unico soggetto per
l’intera procedura.
3. In particolare nel procedimento relativo all’adozione di atti
che incidono su situazioni giuridiche soggettive il responsabile
del procedimento deve fare pervenire tempestivamente, nelle
forme di legge, comunicazioni ai soggetti nei confronti dei quali
il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a
quelli che per legge debbono intervenire e da coloro ai quali
dal provvedimento può derivare un pregiudizio, che devono essere invitati a partecipare alle fasi determinanti del procedimento assistiti, ove lo ritengano, da un loro legale o persona di loro
fiducia. Deve essere garantito e reso agevole l’accesso a tutti gli
atti del procedimento ed a quelli negli stessi richiamati, se hanno funzione rilevante ai fini istruttori. Sono rilasciate su richiesta
scritta dell’interessato, copie od estratti informali di documenti.
4. Le memorie, proposte, documentazioni presentate dall’interessato, o da suoi incaricati, devono essere acquisite, esaminate
e sulle stesse deve pronunciarsi motivatamente il responsabile
nell’emanazione del provvedimento, quando lo stesso incida
sulla situazione giuridica soggettiva dell’interessato.
5. Il Comune, compatibilmente con le sue risorse finanziarie,
provvede, all’organizzazione del servizio con strumenti elettronici, informatici e telematici, compreso, ove risulti possibile, il collegamento in rete con gli uffici pubblici, i cittadini, le aziende e le
associazioni interessate.
Capo II
I referendum comunali
Art. 22
I referendum consultivi
1. Il referendum consultivo è indetto dal Sindaco, previa deliberazione della Giunta comunale che determina l’onere a carico del bilancio comunale per la consultazione referendaria:
a)quando sia disposto con deliberazione del Consiglio
comunale adottata con il voto favorevole della maggioranza dei Consiglieri assegnati al Comune, incluso il
Sindaco;
b)quando sia richiesto con istanza sottoscritta da almeno n. 250 elettori e da altri soggetti che hanno diritto
a parteciparvi. (è stata eliminata la seguente dicitura
riportata nello statuto originale: «per i residenti non elettori l’ufficio anagrafe stima il numero delle persone interessate e per i titolari di attività esercitate nel comune e
che non vi risiedono la stima viene effettuata in base ai
dati rilevati presso la Camera di Commercio»).
2. Non possono essere sottoposti a referendum:
a)lo statuto, il regolamento del Consiglio comunale, il regolamento di contabilità;
b)il bilancio preventivo e il rendiconto della gestione;
c) i provvedimenti concernenti tributi e tariffe;
d)gli atti relativi al personale del Comune, compreso il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi;
e) gli atti inerenti la tutela dei diritti delle minoranze.
Il regolamento comunale sulla partecipazione determina i requisiti di ammissibilità, i tempi, i modi, le condizioni di accoglimento e di svolgimento del referendum e la disciplina della consultazione referendaria, compresa la partecipazione minima
per ritenerla validamente effettuata. Qualora vengano proposti
più referendum, questi sono riuniti in un unico turno annuale di
consultazioni.
3. Il Sindaco può promuovere, previa deliberazione della
Giunta, referendum consultivi sulle misure da adottare per il
traffico o sui piani di traffico da adottare, o già adottati dal Comune, ai sensi dell’art. 17, quinto comma, della legge 23 marzo 2001, n. 93.
4. Entro sessanta giorni dalla proclamazione del risultato della consultazione referendaria effettuata dal Sindaco, il Consiglio
comunale ne prende atto ed assume le conseguenti motivate
deliberazioni di attuazione o di non ulteriore seguito.
Art. 23
I referendum propositivi
1. Su richiesta sottoscritta da n. 250 elettori od altri soggetti
che hanno diritto di parteciparvi il Sindaco, sentita la Commissione di cui al terzo comma, indice referendum avente per fine
l’inserimento nell’ordinamento comunale di nuove norme regolamentari ovvero l’adozione di atti amministrativi generali che
non comportano spese. Quando la proposta comporti conse-
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
guentemente l’abrogazione di norme od atti generali comunali
esistenti, essi devono essere precisamente specificati.
2. Non è ammesso referendum in materia statutaria, tributaria,
tariffaria; dell’ordinamento, dotazione organica, inquadramento
e retribuzione del personale nonché per disporre direttamente
od indirettamente riduzioni di entrate o aumenti di spese per il
Comune.
3. Una Commissione consiliare istituita all’inizio del mandato
elettorale, composta in rapporto proporzionale alla consistenza
dei gruppi presenti nel Consiglio e presieduta dal Sindaco, esamina la richiesta entro sessanta giorni dalla presentazione, al fine di accertare che quanto proposto non sia in contrasto con il
complessivo ordinamento locale o con altri atti generali del Comune, non sia contrario a disposizioni e principi del T.U. 18 agosto 2000, n. 267, e non determini aumenti di spesa o riduzioni di
entrate per l’ente. Nel caso di conclusione negativa dell’esame,
debitamente motivata, il Sindaco respinge la richiesta, notificando la decisione al rappresentante designato dai proponenti.
4. I promotori del referendum possono sottoporre preventivamente il quesito referendario al parere della Commissione consiliare, a mezzo del Sindaco, prima di dar corso alla raccolta delle
firme.
5. Il regolamento comunale sulla partecipazione determina
le condizioni formali di presentazione ed ammissibilità della richiesta, le condizioni di svolgimento e la disciplina della consultazione referendaria, compresa la partecipazione minima per
ritenerla validamente effettuata.
6. Se la Commissione consiliare si pronuncia per l’accoglimento della richiesta, il Presidente informa il Sindaco ed il
Consiglio comunale il quale stabilisce la data in cui si terrà il
referendum.
7. Nel caso di esito positivo del referendum il Consiglio adotta,
entro sessanta giorni, i provvedimenti conseguenti.
Capo III
Azioni popolari a tutela degli interessi comunali
Art. 24
Azione popolare a tutela degli interessi comunali
1. Nel caso in cui uno o più elettori siano intervenuti per far
valere in giudizio le azioni ed i ricorsi che spettano al comune ai
sensi dell’art. 9 del Testo Unico, la Giunta valuta se per la tutela
degli interessi comunali è necessario che l’ente si costituisca in
giudizio, autorizzando, in caso affermativo, il Sindaco a provvedere con l’assistenza del legale. Qualora la Giunta non ritenga
utile l’intervento, fa risultare a verbale la relativa decisione ed i
motivi della stessa.
Art. 25
Azioni risarcitorie di danni ambientali
1. Per le azioni risarcitorie di danni ambientali di cui all’art. 9,
terzo comma, del Testo Unico, promosse verso terzi dalle Associazioni di protezione ambientale di cui all’art. 13 della legge 8
luglio 1986, n. 349, la Giunta valuta se le azioni sono fondate e
se è necessario che il Comune si costituisca in giudizio, autorizzando, in caso affermativo, il Sindaco competente a provvedere
con l’assistenza del legale. Nel caso in cui non ritenga utile l’intervento, la decisione ed i motivi per i quali è stata adottata sono
registrati a verbale.
Capo IV
I diritti di accesso e di informazione dei cittadini
Art. 26
Diritto di accesso e di informazione
1. Tutti gli atti dell’Amministrazione comunale sono pubblici. Sono riservati gli atti espressamente indicati dalla legge e
quelli dei quali il Sindaco, con dichiarazione motivata e temporanea, vieta l’esibizione, conformemente a quanto stabilito dal
regolamento.
2. Il regolamento assicura ai cittadini il diritto di accesso agli
atti amministrativi non riservati ed alle informazioni in possesso
dell’Amministrazione ed il rilascio di copie di atti e documenti
con pagamento dei soli costi.
3. Il Comune assicura l’accesso alle strutture ed ai servizi comunali alle associazioni di partecipazione e di volontariato che
ne facciano motivata richiesta.
4. Il Comune assicura ai cittadini, alle associazioni ed alle
aziende i diritti di accesso e di informazione di cui al presente
articolo ed assume ogni iniziativa utile per farli conoscere agli
interessati e render note le modalità. Per esercitarli, per raggiungere le sue finalità, si avvale anche di procedure informatiche
e telematiche per il collegamento con uffici pubblici, cittadini,
aziende, associazioni e per la diffusione dei dati e delle notizie.
TITOLO IV
FORME ASSOCIATIVE E DI COOPERAZIONE
Art. 27
Esercizio associato di funzioni e servizi
1. Il Consiglio comunale, su proposta del Sindaco e della
Giunta, definisce la forma con la quale è realizzata, insieme
con gli altri comuni, la gestione associata sovracomunale delle
funzioni e delle attività di cui il Comune è titolare nel rispetto di
quanto disposto dalla legge n. 135/2012 art. 19.
Art. 28
Convenzioni associate intercomunali
1. Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, al fine di
conseguire obiettivi di razionalità economica ed organizzativa,
delibera la stipula di apposite convenzioni con altri Comuni, per
svolgere in modo coordinato funzioni ed attività determinate,
previste dall’art. 19 della legge n. 135/2012.
2. Le convenzioni devono specificare i fini, attraverso la precisazione delle funzioni e attività oggetto delle stesse, la loro durata, le forme e la periodicità delle consultazioni fra gli enti contraenti, i rapporti finanziari fra loro intercorrenti, i reciproci obblighi
e garanzie.
3. Le convenzioni devono regolare i conferimenti iniziali di beni e risorse di dotazione e le modalità per il loro riparto fra gli enti
partecipanti alla scadenza delle stesse.
4. Le convenzioni possono prevedere anche la costituzione di
uffici comuni che operano con personale distaccato dagli enti
partecipanti, ai quali è affidato l’esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti associati, coordinato da uno di essi, che
opera in luogo e per conto degli enti deleganti.
5. Gli enti associati nella gestione convenzionata adeguano
l’ambito dei partecipanti alla convenzione e l’organizzazione
dei servizi agli indirizzi espressi dalle leggi regionali di cui all’art.
33 del Testo Unico ed utilizzano le incentivazioni da tali norme
previste per ampliare l’area di fruizione dei servizi e ridurre il costo a carico degli utenti.
Art. 29
Unioni di Comuni
1. Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, può promuovere e aderire alla costituzione di una Unione di comuni
con Comuni contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni, rafforzando la capacità organizzativa
degli enti partecipanti, per assicurare l’esercizio dei compiti e
servizi uniti con criteri di razionalità, economicità, efficienza che
garantiscano ai cittadini prestazioni di più elevata qualità, contenendone il costo. Qualora il Consiglio adotti i provvedimenti di
cui sopra, l’attuazione degli stessi è regolata dalle altre norme
del presente articolo.
2. Il Consiglio comunale approva l’atto costitutivo e lo statuto
dell’Unione, previamente concordati con i competenti organi
degli altri Comuni partecipanti.
3. L’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto dell’Unione è effettuata da tutti i Comuni partecipanti con le procedure e le maggioranze di voti stabilite per le modifiche statutarie
dall’art. 6 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267.
4. Lo statuto prevede che il Presidente dell’Unione è nominato
tra i Sindaci dei Comuni partecipanti e che gli altri organi sono
formati da componenti delle Giunte e dei Consigli dei Comuni
associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze.
5. L’Unione ha potestà regolamentare autonoma per la disciplina della propria organizzazione, per l’esercizio delle funzioni
ad essa attribuite e per i rapporti, anche finanziari, con i Comuni
partecipanti.
6. All’Unione si applicano, se compatibili, i principi previsti
dall’ordinamento dei Comuni ed in particolare le norme del Testo Unico in materia di composizione degli organi dei Comuni. Il
numero dei componenti degli organi non può comunque ecce-
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
dere i limiti previsti per i Comuni di dimensione pari alla popolazione residente complessiva dell’Unione.
7. All’Unione competono le entrate derivanti da tasse, tariffe e
contributi sui servizi che sono da essa effettuati.
TITOLO VI
IL CONSIGLIO COMUNALE
Capo I
La presidenza del consiglio comunale
TITOLO V
ORGANI DI GOVERNO - DISPOSIZIONI GENERALI
Art. 34
Presidenza del Consiglio comunale - Costituzione
Art. 30
1. Il Consiglio comunale è presieduto dal Sindaco che esercita le funzioni previste dalla legge per tale carica.
Organi di governo del Comune
1. Sono organi di governo del Comune il Consiglio comunale,
il Sindaco e la Giunta comunale.
2. Il Sindaco ed il Consiglio sono eletti dai cittadini del Comune, a suffragio universale. Il Vicesindaco e gli Assessori, componenti la Giunta, sono nominati dal Sindaco che ne dà comunicazione al Consiglio nella prima seduta successiva all’elezione.
3. Gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo e di
controllo politico-amministrativo, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare. Adottano gli atti, previsti dal Testo Unico 18
agosto 2000, n. 267, da leggi generali, dallo statuto e dai regolamenti. Verificano la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa e della gestione agli indirizzi stabiliti.
Art. 31
Condizione giuridica degli amministratori
nell’esercizio delle funzioni
1. Il comportamento degli amministratori, nell’esercizio delle
loro funzioni, deve essere improntato all’imparzialità ed al principio di buona amministrazione, nel pieno rispetto della distinzione tra le funzioni, compiti e responsabilità di loro competenza e
quelle proprie e dei responsabili dell’attività amministrativa e di
gestione.
2. Gli amministratori comunali devono astenersi dal prendere
parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti
interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o
di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in
cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto
della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di
parenti o affini fino al quarto grado.
3. Al Sindaco, al Vicesindaco, agli Assessori e ai Consiglieri
comunali è vietato ricoprire incarichi e assumere consulenze
presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al
controllo e alla vigilanza del Comune.
Art. 32
Status dei componenti il Consiglio comunale
1. Il Sindaco ed i Consiglieri comunali, lavoratori dipendenti
pubblici e privati per l’esercizio delle funzioni quali componenti
del Consiglio comunale, delle commissioni consiliari, delle commissioni comunali previste per legge hanno diritto ai permessi
retribuiti disciplinati dagli artt. 79 e 80 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267 e successive modificazioni. Le disposizioni predette si applicano anche ai militari di leva o richiamati od a coloro che svolgono il servizio sostitutivo previsto dalla legge.
2. In caso di assenza o impedimento temporaneo del Sindaco lo sostituisce il Vicesindaco se lo stesso ricopre anche la
carica di Consigliere comunale. In caso diverso la Presidenza è
temporaneamente assunta dal Consigliere anziano
Art. 35
Funzioni e status del Presidente del Consiglio
1. Le funzioni del Presidente del Consiglio comunale sono
esercitate in conformità ai principi del Testo Unico e dello statuto
ed alle disposizioni del regolamento.
2. Al Presidente del Consiglio comunale sono attribuiti i poteri di convocazione e direzione dei lavori e delle attività del
Consiglio.
3. Il Presidente è tenuto a riunire il Consiglio entro un termine
non superiore a venti giorni, quando lo richieda un quinto dei
Consiglieri, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
4. Il Presidente del Consiglio è investito di potere discrezionale
per mantenere l’ordine, assicurare l’osservanza delle leggi e la
regolarità delle discussioni e delle deliberazioni. Ha facoltà di sospendere e di sciogliere l’adunanza.
5. Il Presidente promuove l’esercizio delle funzioni proprie del
Consiglio comunale, previste dall’art. 42 e dalle altre disposizioni
del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267.
6. Il Presidente del Consiglio comunale:
−− assicura una adeguata e preventiva informazione ai
gruppi consiliari e ai singoli Consiglieri delle questioni
sottoposte al Consiglio;
−− promuove da parte del Consiglio le forme di garanzia e
di partecipazione delle minoranze previste dallo statuto
e, in conformità allo stesso;
−− attiva l’istruttoria prevista dall’art. 49 del Testo Unico
n. 267/ 2000 sulle deliberazioni d’iniziativa dell’Assemblea e dei Consiglieri, nell’ambito delle competenze
esclusive che la legge ha riservato al Consiglio;
−− programma le adunanze del Consiglio comunale e ne
stabilisce l’ordine del giorno, tenuto conto delle richieste e proposte delle Commissioni, dei singoli Consiglieri,
che risultano istruite ai sensi di legge;
−− promuove e coordina, secondo le modalità stabilite dal
presente statuto, la partecipazione del Consiglio alla
definizione, adeguamento e verifica periodica delle linee programmatiche da parte del Sindaco e dei singoli
Assessori;
−− promuove la partecipazione e la consultazione dei
cittadini secondo quanto dispone il terzo comma
dell’art. 8 del Testo Unico ed in conformità allo statuto
ed all’apposito regolamento;
2. I predetti possono essere collocati a richiesta in aspettativa
non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato
secondo quanto dispone l’art. 81 del Testo Unico.
−− promuove ogni azione necessaria per la tutela dei diritti
dei Consiglieri comunali previsti dall’art. 43 del Testo Unico, dallo statuto e dal regolamento;
3. Per il trattamento economico del Sindaco e dei Consiglieri
comunali si applicano le disposizioni richiamate nei successivi
artt. 58 e 59.
−− adempie alle altre funzioni allo stesso attribuite dallo
statuto e dal regolamento.
Art. 33
Pari opportunità
1. Gli organi di governo del Comune assicurano condizioni di
pari opportunità fra uomo e donna nell’adozione dei provvedimenti di loro competenza. Il Consiglio assicura condizioni di pari
opportunità nelle nomine promuovendo, laddove possibile, la
presenza di entrambi i sessi, fra i componenti delle Commissioni
consiliari permanenti e degli altri organi collegiali che sono di
sua competenza, negli indirizzi per le nomine e designazioni da
parte del Sindaco dei rappresentanti del Comune presso enti,
aziende ed istituzioni dipendenti.
Capo II
Il regolamento del consiglio comunale
Art. 36
Il regolamento e l’autonomia funzionale
ed organizzativa
1. Il regolamento disciplina il funzionamento del Consiglio
comunale e l’istituzione, composizione e funzioni delle Commissioni consiliari, secondo i principi di autonomia organizzativa e
funzionale, con il fine generale di assicurare la partecipazione ai
lavori ed alle decisioni di tutti i componenti eletti dalla comuni-
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
tà e che unitariamente la rappresentano, compresi i Consiglieri
che costituiscono la minoranza.
2. Il regolamento
funzionamento:
attua
i
seguenti
criteri
generali
di
a)gli avvisi di convocazione, corredati dall’elenco degli argomenti da trattare, devono pervenire ai Consiglieri con
un anticipo di 5 giorni di calendario (compreso il giorno
di convocazione), utilizzando ogni mezzo di trasmissione
che comprovi l’invio; in caso d’urgenza l’avviso deve essere recapitato almeno 24 ore prima di quella stabilita per la
riunione;
b)le proposte da iscrivere all’ordine del giorno sono fatte
pervenire al Sindaco almeno 5 giorni prima della riunione,
dalle Commissioni consiliari o da singoli Consiglieri proponenti. Il regolamento prevede termini diversi, più ampi o più
ridotti, per argomenti di particolare impegno ed importanza o per motivi d’urgenza;
c)il regolamento stabilisce il tempo massimo da dedicare,
per ogni riunione, alla trattazione di interrogazioni e mozioni, precisando le riunioni nelle quali, per la rilevanza degli
argomenti che è necessario esaminare e deliberare, non
sono iscritte all’O.D.G. interrogazioni e mozioni;
d)il regolamento può stabilire il tempo massimo per gli interventi dei Consiglieri;
e) i componenti della Giunta che non sono Consiglieri comunali, partecipano alle riunioni per trattare gli argomenti loro delegati dal Sindaco e per fornire informazioni e notizie
sulle competenze loro affidate dalla Giunta, senza diritto di
voto.
3. Le modalità con le quali sono forniti al Consiglio comunale
i servizi, le attrezzature e le strutture per l’esercizio delle funzioni e
dei compiti allo stesso attribuiti, secondo i principi del Testo Unico, sono stabilite dal regolamento.
4. Il regolamento comprende ogni disposizione utile per consentire l’esame e la valutazione delle proposte presentate e per
l’adozione di deliberazioni e decisioni; per mantenere i rapporti
con il Sindaco, la Giunta, l’organo di revisione contabile, e per
attivare con le azioni, iniziative e provvedimenti organizzativi più
efficaci, la partecipazione popolare.
Capo III
I consiglieri comunali
Art. 37
Entrata in carica e durata del mandato
1. I Consiglieri entrano in carica all’atto della proclamazione
dell’elezione ovvero, in caso di surrogazione, non appena adottata dal Consiglio la relativa deliberazione.
2. La proclamazione degli eletti alla carica di Consigliere comunale è effettuata dalla conferenza dei presidenti di seggio a
compimento delle operazioni elettorali.
3. I Consiglieri comunali durano in carica per un periodo di
cinque anni.
Art. 38
Consiglieri comunali - Prerogative
1. Ogni Consigliere comunale rappresenta l’intera comunità
ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato, con piena
libertà di opinione, di iniziativa e di voto.
2. Il Consigliere comunale assume, con la proclamazione
dell’elezione o con l’adozione della delibera di surroga, le proprie funzioni.
3. I Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del
Comune, dalle aziende ed enti dallo stesso dipendenti, tutte le
notizie ed informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del
mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificatamente stabiliti dalla legge. L’accesso comprende la possibilità, per ciascun
Consigliere, attraverso la visione degli atti e dei provvedimenti
adottati e l’acquisizione di notizie ed informazioni, di effettuare
una compiuta valutazione dell’operato dell’amministrazione, per
l’esercizio consapevole delle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo attribuite al Consiglio dalla legge.
4. Il Consigliere comunale ha diritto ad ottenere dagli uffici
del Comune, dalle aziende ed enti da questo dipendenti, su sua
motivata richiesta, copie informali di deliberazioni e provvedimenti, necessari ed esclusivamente utilizzabili per l’esercizio del
mandato, con esenzione dal pagamento di diritti, rimborsi di costi ed altri oneri.
5. Ogni Consigliere, secondo le modalità e procedure stabilite
dal regolamento, ha diritto di:
a)esercitare l’iniziativa per tutti gli atti e provvedimenti di
competenza del Consiglio;
b)presentare ordini del giorno, mozioni, interrogazioni;
6. Gli ordini del giorno e le mozioni, pervenuti al Sindaco almeno cinque giorni prima di quello fissato per la seduta del
Consiglio, sono iscritti fra gli argomenti da esaminare nella
stessa. Se presentati nel corso di una riunione del Consiglio, la
trattazione, salvo i casi d’urgenza, può essere rinviata alla prima
seduta successiva.
7. Le interrogazioni, le mozioni, sono inviate dal Consigliere
che le promuove al Sindaco. Per la loro trattazione si osservano
le norme stabilite dal regolamento del Consiglio comunale.
8. Le proposte di deliberazione di competenza del Consiglio,
sottoscritte da almeno un quinto dei Consiglieri sono iscritte
nell’ordine del giorno del Consiglio, che dovrà essere convocato
entro venti giorni dalla presentazione al Sindaco, che acquisisce
per le stesse, ove necessari, i pareri prescritti dalla legge. Le proposte di deliberazione di competenza del Consiglio, presentate
ad iniziativa di singoli Consiglieri, sono iscritte all’ordine del giorno entro i termini previsti dal regolamento e previa acquisizione,
ove necessaria, dei pareri suddetti.
Art. 39
Gruppi consiliari
1. I Consiglieri comunali eletti nella medesima lista costituiscono un gruppo consiliare che non è, in questo caso, condizionato ad un numero minimo di componenti.
2. I gruppi consiliari eleggono nel loro seno, prima dell’adunanza d’insediamento del Consiglio, il capogruppo. Per i gruppi
costituiti dall’unico consigliere eletto di una lista, lo stesso ha le
funzioni e le prerogative di capigruppo. La costituzione dei gruppi e la nomina dei presidenti è comunicata al Sindaco, prima
dell’adunanza d’insediamento con lettera sottoscritta da tutti i
componenti del gruppo.
3. Il Consigliere che all’inizio o nel corso dell’esercizio del
mandato intenda appartenere ad un gruppo diverso da quello
della lista nella quale è stato eletto deve darne comunicazione
al Sindaco.
4. I Consiglieri, in numero non inferiore a due, che intendano
costituire un gruppo autonomo, devono darne comunicazione
sottoscritta da tutti gli aderenti al Sindaco.
5. Il regolamento disciplina l’attribuzione ai gruppi consiliari
regolarmente costituiti di servizi, attrezzature e risorse.
Art. 40
Votazioni dei Consiglieri comunali
1. Dal verbale delle adunanze devono sempre risultare indicati nominativamente i Consiglieri che nelle votazioni palesi
hanno votato contro o si sono astenuti su una deliberazione od
altro provvedimento.
2. Il regolamento stabilisce le modalità con le quali i Consiglieri esprimono i loro voti in modo da consentire al Segretario
comunale di registrarli a verbale.
3. I Consiglieri comunali sono responsabili dei voti che esprimono a favore dei provvedimenti deliberati dal Consiglio. Sono
esenti da responsabilità i Consiglieri che non hanno preso parte
alla riunione od alla votazione, astenendosi od abbiano espresso voto contrario ad una proposta, richiedendo che la loro posizione sia nominativamente registrata a verbale.
Art. 41
Trattamento economico
1. I Consiglieri comunali hanno diritto a percepire, secondo
quanto stabilito dall’art. 82 del Testo Unico e dal d.m. 4 aprile 2000, n. 119, un gettone di presenza per la partecipazione alle
sedute del Consiglio nella misura base stabilita dalla Tabella A
allegata al d.m. n. 119/2000 e s.m.i.
Art. 42
Dimissioni
1. Le dimissioni dalla carica di Consigliere, indirizzate al Consiglio comunale, devono essere assunte immediatamente al
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione. Esse
sono irrevocabili, non necessitano di presa d’atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre dieci giorni,
deve procedere alla surroga dei Consiglieri dimissionari, con
separate deliberazioni, seguendo l’ordine di presentazione delle
dimissioni quale risulta dal protocollo. Non si fa luogo alla surroga qualora, ricorrendone i presupposti, si debba procedere allo
scioglimento del Consiglio a norma dell’art. 141, lett. b), n. 3, del
Testo Unico n. 267/2000.
Art. 43
Decadenza per mancata partecipazione alle adunanze
1. Il Consigliere che senza giusto motivo non interviene per 3
sedute consecutive (ovvero per 6 sedute nell’anno) alle riunioni
del Consiglio comunale decade dalla carica, esperita negativamente la procedura di cui al successivo comma. Le motivazioni che giustificano le assenze devono essere comunicate per
scritto dal Consigliere o suo delegato, al Sindaco, entro il 15 giorno successivo a ciascuna riunione.
2. Prima di proporre al Consiglio la decadenza, il Presidente
notifica la contestazione delle assenze effettuate e non giustificate al Consigliere interessato, richiedendo allo stesso di comunicare al Consiglio, entro dieci giorni dalla notifica, le cause giustificative delle assenze, ove possibile documentate. Il Sindaco
sottopone al Consiglio le giustificazioni eventualmente presentate dal Consigliere. Il Consiglio decide con votazione in forma
palese. Copia della deliberazione di decadenza è notificata
all’interessato entro dieci giorni dall’adozione.
Art. 44
Surrogazioni e supplenze
1. Il seggio di Consigliere comunale che durante il quinquennio rimane vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella medesima lista segue immediatamente l’ultimo eletto.
2. Nel caso di sospensione di un Consigliere adottata ai sensi dell’art. 11 del decreto legislativo 30 dicembre 2012 n. 235, il
Consiglio, nella prima adunanza successiva alla notifica del
provvedimento di sospensione, procede alla temporanea sostituzione affidando la supplenza dell’esercizio delle funzioni di
Consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti. La supplenza ha termine
con la cessazione della sospensione. Qualora sopravvenga la
decadenza si procede alla surrogazione a norma del comma 1.
Art. 45
Cessazione dalla carica per lo scioglimento del Consiglio
1. I Consiglieri cessati dalla carica per effetto dello scioglimento del Consiglio continuano ad esercitare, fino alla nomina
dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti.
Capo IV
Le commissioni comunali
Art. 46
Commissioni comunali permanenti - Istituzione
1. Il Consiglio comunale per il preventivo approfondimento degli argomenti da trattare nelle adunanze, per lo studio di
provvedimenti, iniziative, attività di competenza del Comune
da sottoporre, a mezzo del Sindaco, all’esame ed alle decisioni
dell’Assemblea consiliare, provvederà alla costituzione oltre alla
Commissione di cui ai successivo articolo 47, delle commissioni
consiliari permanenti previste nel regolamento del consiglio comunale. I membri sono eletti tra i Consiglieri comunali, con criterio proporzionale, assicurando la partecipazione delle minoranze e stabilendo per ciascuna Commissione le competenze per
materie e funzioni in rapporto organico con la ripartizione delle
stesse fra i settori dell’organizzazione dell’ente.
2. Il regolamento determina i poteri delle Commissioni e ne
disciplina l’organizzazione e le forme di pubblicità dei lavori. Anche le commissioni non consiliari devono trovare disciplina per
la loro composizione e funzionamento in appositi regolamenti,
garantendo la partecipazione delle minoranze.
3. Ogni commissione deve riunirsi almeno una volta l’anno e
comunque nei casi in cui la materia (di competenza) da trattare viene sottoposta all’esame e approvazione del Consiglio
comunale.
Art. 47
Commissioni consiliari d’indagine
1. Il Consiglio comunale, su proposta motivata avanzata per
scritto da almeno quattro dei componenti può istituire al proprio interno, con il voto favorevole della maggioranza assoluta
dei Consiglieri assegnati, Commissioni d’indagine per verificare
particolari attività, situazioni ed avvenimenti dei quali il Consiglio
ritiene necessario acquisire elementi di valutazione e giudizio.
2. Il regolamento prevede le norme per l’esercizio dei poteri e
per il funzionamento delle Commissioni d’indagine.
Capo V
Adunanze - Convocazione
Art. 48
Convocazione del Consiglio comunale
1. La convocazione del Consiglio comunale è disciplinata dal
regolamento secondo i seguenti indirizzi:
a)la convocazione dei Consiglieri è effettuata dal Sindaco
mediante avvisi comprendenti l’elenco degli argomenti
da trattare e la data, l’ora ed il luogo dell’adunanza;
b)la forma ed i termini ordinari e straordinari per il tempestivo
invio degli avvisi di convocazione sono stabiliti prevedendo
che su richiesta dei destinatari lo stesso può avvenire anche a mezzo di posta telematica od elettronica;
c)avviso di convocazione del consiglio (ordine del giorno)
deve essere notificato almeno cinque giorni prima per le
sedute ordinarie e tre giorni prima per le sedute straordinarie. In caso di urgenza 24 ore prima della seduta.
Art. 49
Adempimenti prima seduta
1. Il Consiglio comunale nella prima seduta, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, anche se non sono stati presentati reclami, deve esaminare la posizione dei suoi componenti in
relazione alle norme che regolano la eleggibilità e la compatibilità, stabilite dal capo III del titolo III del Testo Unico n. 267/2000
come integrato e modificato dal d.lgs. n. 235/2012 e deve convalidare l’elezione ovvero dichiarare l’ineleggibilità di chi si trovi
nelle condizioni da tali norme previste, adottando in tal caso la
procedura di cui all’art. 69 del predetto Testo Unico.
2. La riunione del Consiglio prosegue per provvedere:
a)al giuramento del Sindaco di osservare lealmente la
Costituzione italiana;
b)alla comunicazione da parte del Sindaco dei componenti della Giunta, compreso il Vicesindaco, dallo stesso nominati;
Capo VI
Funzioni di competenza del consiglio comunale
Art. 50
Funzioni e competenze
1. Sono esercitate dal Consiglio comunale le funzioni attribuite dall’art. 42, dalle altre disposizioni del Testo Unico 18 agosto
2000, n. 267 e dalle leggi vigenti che conferiscono funzioni al Comune con specifico riferimento alla competenza del Consiglio.
2. Il Consiglio comunale, nell’esercizio delle funzioni generali
d’indirizzo e di controllo politico amministrativo di cui ai successivi articoli adotta risoluzioni, mozioni, ordini del giorno per esprimere, nel rispetto della pluralità di opinione, la sensibilità e gli
orientamenti nello stesso presenti sui temi relativi all’affermazione dei diritti generali della popolazione, alla tutela dei suoi interessi, alla salvaguardia dell’assetto del territorio e dell’ambiente,
alla promozione dello sviluppo della Comunità.
3. Il Comune effettua la propria programmazione, anche in
forma associata con i Comuni possibilmente confinanti che
hanno analoghe caratteristiche, condizioni territoriali, sociali
ed economico-produttive, tenuto conto dei principi ed indirizzi
espressi dalle leggi regionali.
4. Il Consiglio comunale, nell’esercizio diretto delle funzioni di
programmazione economica, territoriale ed ambientale e nel
concorso alla programmazione regionale e provinciale, persegue la valorizzazione della propria Comunità, la tutela delle ri-
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sorse produttive, ambientali ed il potenziamento, quantitativo e
qualitativo, dei servizi comunali.
5. Il Consiglio, su proposta della Giunta, dispone l’accettazione di lasciti e donazioni.
Art. 51
Indirizzo politico-amministrativo
1. Il Consiglio comunale esercita le funzioni d’indirizzo politico-amministrativo con l’attività e l’adozione degli atti previsti
dal precedente articolo fra i quali hanno a tal fine particolare
importanza:
a)
l’adozione e l’adeguamento dello statuto e dei
regolamenti;
b)la partecipazione alla definizione del programma di mandato del Sindaco;
c)la partecipazione alla formazione e l’approvazione degli
atti della programmazione economico-finanziaria;
d)gli indirizzi generali per la redazione degli atti di pianificazione del territorio e per la programmazione delle opere
pubbliche;
e)la definizione dei criteri generali per l’adozione da parte
della Giunta dell’ordinamento degli uffici e dei servizi;
f) ogni atto od intervento d’indirizzo politico-amministrativo
espresso agli altri organi di governo per il conseguimento
degli obiettivi dell’azione dell’ente, secondo i programmi
approvati.
Art. 52
Linee programmatiche di inizio mandato
1. Entro 1 mese dalla prima seduta del Consiglio il Sindaco,
sentita la Giunta, illustra il testo delle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato.
Art. 53
Controllo politico amministrativo
dell’attuazione del programma
1. Il Consiglio definisce annualmente le azioni ed i progetti
per l’attuazione del programma di governo con l’approvazione
della relazione previsionale e programmatica, del bilancio annuale e pluriennale e dell’elenco annuale dei lavori pubblici,
atti che nella deliberazione di approvazione sono dichiarati coerenti con il programma.
2. La verifica dell’attuazione del programma viene effettuata
dal Consiglio:
a)con il referto del controllo di gestione di cui agli artt. 147 e
198 del Testo Unico presentato a cadenza periodica dalla
struttura preposta a tale funzione, entro i termini e con le
modalità previste dal regolamento;
b)con la ricognizione e verifica dello stato di attuazione del
programma da effettuarsi con la periodicità prevista dal
regolamento di contabilità secondo quanto dispone l’art.
193 del Testo Unico.
3. Ogni consigliere su proposta motivata può richiedere l’aggiornamento o modifica del programma annuale che dovrà comunque essere votato a maggioranza dei consiglieri in carica.
Art. 54
Partecipazione delle minoranze
1. Il Consiglio nei provvedimenti previsti dalla legge, dall’atto
costitutivo dell’ente o da convenzione, per la nomina di più rappresentanti presso lo stesso ente, deve riservare alle minoranze
almeno uno dei rappresentanti.
2. Il regolamento del funzionamento del Consiglio stabilisce
la procedura di nomina con voto limitato.
TITOLO VII
LA GIUNTA COMUNALE
Art. 55
Giunta comunale - Composizione
1. La Giunta comunale è composta dal Sindaco, che la presiede, e da un massimo di due Assessori, compreso il Vicesindaco. Il Sindaco, dopo la proclamazione della sua elezione, nomi-
na gli Assessori, compreso il Vicesindaco, entro il limite massimo
previsto dalla presente norma e ne dà comunicazione al Consiglio comunale nella prima adunanza successiva alle elezioni.
Art. 56
Nomina della Giunta
1. Il Vicesindaco e gli Assessori sono nominati dal Sindaco
fra i Consiglieri comunali e fra i cittadini non facenti parte del
Consiglio, in possesso dei requisiti di candidabilità, compatibilità ed eleggibilità alla carica di Consigliere, assicurando condizioni di pari opportunità fra uomini e donne. I Consiglieri comunali che assumono la carica di Assessori conservano quella di
Consiglieri.
Art. 57
Assessori comunali - Divieti
1. Non possono far parte della Giunta il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini fino al terzo grado del
Sindaco.
2. I componenti della Giunta comunale con delega in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi
dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata
e pubblica nel territorio da essi amministrato.
Art. 58
Assessori comunali - Durata in carica - Rinnovo - Revoca
1. I componenti della Giunta comunale durano in carica per
cinque anni.
2. Il Sindaco può revocare il Vicesindaco od uno o più Assessori, dandone motivata comunicazione al Consiglio.
Art. 59
Giunta comunale - Convocazione e presidenza
1. Il Sindaco convoca la Giunta comunale e stabilisce l’ordine del giorno delle adunanze, senza formali procedure e la
presiede. Nel caso di sua assenza od impedimento tali funzioni
sono esercitate dal Vicesindaco.
Art. 60
Giunta comunale - Competenze
1. La Giunta collabora con il Sindaco nel governo del Comune ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
2. La Giunta compie gli atti che non siano riservati dalla legge al Consiglio comunale e che non rientrano nelle competenze, previste dalla legge o dallo statuto, ai funzionari responsabili
di P.O. secondo quanto disposto dall’art. 107 del d.lgs. 267/2000.
3. La Giunta ha competenza:
−− per la redazione delle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato ed alla loro attuazione;
−− per la realizzazione degli indirizzi generali del Consiglio,
riferendo annualmente allo stesso sulla propria attività;
−− per la promozione dei rapporti con gli organismi di partecipazione popolare;
−− esprimendosi con propria deliberazione in merito alla
revoca del Segretario comunale da parte del Sindaco.
4. La Giunta adotta:
−− il regolamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei
criteri fissati dal Consiglio comunale e delle disposizioni
degli artt. 88 e 89 del Testo Unico;
−− le deliberazioni, in caso d’urgenza, relative alle variazioni di bilancio, sottoponendole a ratifica del Consiglio
nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza;
−− le deliberazioni di concessione di contributi e di altri interventi finanziari o strumentali previsti dal regolamento comunale e destinati alla realizzazione d’iniziative e
manifestazioni ed al sostegno di attività culturali, sociali,
economiche, tradizionali, sportive per le quali necessita
la valutazione d’interessi generali della comunità che
non rientrano nelle funzioni di gestione;
−− le deliberazioni relative all’utilizzazione del fondo di riserva, da comunicare al Consiglio;
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−− la deliberazione relativa all’aumento od alla diminuzione dell’indennità di funzione dei propri membri;
−− la deliberazione relativa all’importo da accantonare per la corresponsione dell’indennità di funzione ai
dirigenti;
−− la deliberazione relativa all’anticipazione di tesoreria,
da effettuare in termini generali all’inizio dell’esercizio;
−− la deliberazione di nomina dei componenti del nucleo
di valutazione del personale secondo quanto previsto
dal regolamento del personale;
−− – la deliberazione che determina le aliquote di tributi e
tariffe dei servizi;
−− lo schema annuale dei lavori pubblici sottoposto all’approvazione del Consiglio;
−− lo schema del programma triennale di lavori pubblici
sottoposto all’approvazione del Consiglio;
−− ogni semestre la deliberazione che quantifica le somme destinate alle finalità di cui all’art. 159 del Testo Unico, non soggette ad esecuzione forzata, da notificarsi
al Tesoriere;
−− delibera i progetti definitivi ed esecutivi dei lavori
pubblici;
5. La Giunta:
−− predispone lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio annuale presentandoli al Consiglio comunale per le deliberazioni che a questo competono;
−− definisce il piano esecutivo di gestione (P.E.G.) dell’esercizio di cui all’art. 168 del Testo Unico ed approva, entro
il 15 dicembre, le variazioni al P.E.G.;
−− propone al Consiglio i provvedimenti di riequilibrio del
bilancio di cui all’art. 153, sesto comma;
−− presenta al Consiglio la relazione al rendiconto della
gestione;
−− propone al Consiglio di promuovere intese di collaborazione istituzionale per la sicurezza, con i Comuni contermini, tenuto conto di quanto dispone la legge 26 marzo
2001, n. 128;
−− adotta ogni altro provvedimento previsto dal Testo Unico e dalle leggi ed attribuito alla competenza della
Giunta;
−− predispone la relazione di inizio e di fine mandato, in
base ai dati contabili e tecnici forniti dagli uffici.
Art. 61
Il sistema integrato dei servizi sociali
1. Gli organi del Comune provvedono, nell’ambito delle rispettive competenze, all’attuazione della legge quadro per la
realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali 8 novembre 2000, n. 328, e delle leggi regionali dalla stessa
previste, individuando l’ambito territoriale a tal fine più idoneo
e promuovendo, ove ritenute utili, forme di cooperazione con i
Comuni possibilmente confinanti per la gestione associata dei
servizi suddetti.
2. Le funzioni, la programmazione dei servizi locali a rete, le
modalità più accessibili ed idonee di erogazione dei servizi, la
realizzazione degli interventi particolari per i disabili, le persone
anziane non autosufficienti, le situazioni di povertà estrema, la
vigilanza sui servizi sociali gestiti da altri enti, la partecipazione
alla programmazione regionale, la definizione dei parametri che
consentono l’accesso prioritario ai servizi, il coordinamento degli enti che operano nell’ambito comunale, la semplificazione
delle procedure amministrative, il controllo della gestione sociale, l’attuazione del principio di sussidiarietà ed i rapporti con i
soggetti interessati all’esercizio dei servizi sociali, il diritto di partecipazione dei cittadini al controllo della qualità dei servizi, saranno organizzati, insieme con le attività connesse, conseguenti
e complementari, secondo quanto stabilito da uno o più regolamenti approvati dal Consiglio comunale che definiranno le
competenze di indirizzo generale dello stesso Consiglio, quelle
d’indirizzo attuativo di competenza del Sindaco o della Giunta
e le funzioni di gestione dei dirigenti e dei responsabili dei servizi.
3. Il Consiglio comunale, approva annualmente il piano attuativo dei servizi sociali.
4. La Giunta, nell’ambito del regolamento degli uffici e servizi
e delle dotazioni di personale dallo stesso previste, provvede a
definire la struttura operativa del servizio integrato a rete, gestito
direttamente ovvero a stabilire con la convenzione da stipulare
con gli altri Comuni che si assoceranno, il piano di zona operativo di cui all’art. 19 della legge, da realizzare da tutti i Comuni
partecipanti.
TITOLO VIII
IL SINDACO
Art. 62
Ruolo e funzioni generali
1. Il Sindaco, eletto dai cittadini a suffragio universale e diretto, è l’organo responsabile dell’amministrazione comunale e la
rappresenta. È membro del Consiglio comunale e lo presiede.
2. Il Sindaco nomina i componenti della Giunta comunale,
tra i quali un Vicesindaco e ne dà comunicazione al Consiglio
nella prima adunanza successiva all’elezione. Convoca e presiede la Giunta comunale i cui componenti collaborano con lui
nel governo del Comune, mediante deliberazioni collegiali. Può
revocare uno o più assessori, dandone motivata comunicazione al Consiglio comunale.
3. Il Sindaco esercita le sue funzioni coordinando ed armonizzando al miglior livello di collaborazione l’attività degli organi
di governo del Comune ed i rapporti degli stessi i responsabili
dell’organizzazione e della gestione, nel rispetto della distinzione
tra le loro diverse funzioni, competenze e responsabilità, promuovendo da parte di tutti, comportamenti improntati all’imparzialità ed ai principi di buona amministrazione.
4. Il Sindaco presta davanti al Consiglio, nella seduta d’insediamento, il giuramento di osservare lealmente la costituzione
italiana.
5. Entro il termine fissato e con le modalità stabilite dall’art. 51
del presente statuto, il Sindaco, sentita la Giunta, presenta al
Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni ed ai
progetti da realizzare nel corso del suo mandato. Definito il programma di mandato ed approvati dal Consiglio comunale gli
atti di programmazione finanziaria operativa annuale e pluriennale impartisce le direttive per l’attuazione degli indirizzi e degli
obiettivi previsti dal piano dettagliato di cui all’art. 197 del Testo
Unico e degli interventi stabiliti dal piano esecutivo di gestione
approvato dalla Giunta comunale. Il Sindaco nell’esercizio delle
funzioni, attribuitegli dall’art. 50 del Testo Unico, segue l’attuazione del programma verificando la conformità e tempestività degli interventi effettuati.
6. Attiva e valorizza la partecipazione popolare attraverso la
quale interpreta le esigenze ed i problemi della comunità ed assume le iniziative più idonee per assicurarne il soddisfacimento
e la soluzione, sensibilizzando a tal fine gli organi comunali e gli
altri soggetti pubblici e privati ai quali compete di intervenire.
7. Promuove con tempestività le innovazioni, trasformazioni e
semplificazioni dell’organizzazione di governo e di gestione del
Comune, perseguendo le finalità di elevare la qualità della vita
della popolazione, di soddisfarne i bisogni, di curarne gli interessi e di farne progredire e consolidare lo sviluppo, realizzando le
trasformazioni che il progresso impone.
8. Sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici ed
all’esecuzione degli atti, attribuendo incarichi e deleghe per
esercitare tali funzioni, per specifici settori, agli Assessori.
9. Quale autorità locale esercita le funzioni di competenza
del Comune che gli sono attribuite dalle leggi, dallo statuto e
dai regolamenti e quelle attribuite o delegate dalla regione.
Assume iniziative, promuove ed effettua azioni nei confronti degli organi dello Stato, della Regione, della Provincia e degli altri
soggetti pubblici e privati, che risultano utili o necessarie per la
tutela e cura degli interessi e dei diritti della popolazione e per lo
sviluppo della Comunità.
Art. 63
Funzioni esercitate quale rappresentante
della comunità locale
1. Il Sindaco, quale rappresentante della comunità locale, nel
caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere
esclusivamente locale, adotta le ordinanze contingibili ed urgenti rese necessarie da tali particolari situazioni. Nel caso che
l’emergenza interessi il territorio di più Comuni, il Sindaco adotta
le misure necessarie fino a quando non intervengano gli organismi statali o regionali competenti.
Bollettino Ufficiale
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2. Il Sindaco coordina e riorganizza sulla base degli indirizzi
espressi dal Consiglio comunale e nell’ambito dei criteri indicati dalla regione, gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici
esercizi e dei servizi pubblici e, d’intesa con i responsabili competenti delle amministrazioni interessate, gli orari d’apertura al
pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, al fine di
armonizzare l’espletamento dei servizi con le esigenze complessive e generali degli utenti. Il Consiglio comunale, nel definire i
suoi indirizzi, tiene conto delle associazioni ed organismi di partecipazione popolare e di quelli rappresentativi dei consumatori
e degli utenti, di cui alla legge 30 luglio 1998, n. 281.
2. Il Sindaco nel procedere alle nomine e designazioni di cui
al precedente comma assicura, per quanto possibile, condizioni
di pari opportunità fra uomini e donne ed accerta che le persone che intende nominare siano dotate dei requisiti di professionalità, competenza, correttezza, onestà e che garantiscano,
nell’esercizio dell’incarico, i comportamenti stabiliti dall’art. 78,
primo e secondo comma, del Testo Unico.
Art. 64
Esercizio della rappresentanza legale
1. Rappresentante legale dell’ente è il Sindaco, secondo
l’art. 50, comma 2, del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267. Nei casi previsti dal primo e secondo comma dell’art. 53 del predetto
Testo Unico la rappresentanza legale compete al Vicesindaco,
suo sostituto per legge.
2. Qualora sia necessario ricorrere ad un difensore esterno, la
su nomina è effettuata dalla Giunta.
3. La rappresentanza in giudizio del Comune, attore o convenuto, avanti le Commissioni tributarie spetta al dirigente ed al
responsabile del tributo. Essi hanno il potere di conciliare e transigere, su conforme parere legale, quando trattasi di vertenza di
valore non superiore a mille euro.
4. Il potere di conciliare e transigere compete alla Giunta
su proposta del dirigente previo parere legale, allorché si tratti di vertenza d’importo superiore a quello indicato al punto
precedente.
1. Il Sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende ai servizi
ed alle funzioni di competenza statale esercitate dai Comuni,
elencate nel primo comma dell’art. 54 del Testo Unico.
Art. 65
Nomina dei responsabili degli uffici e dei servizi
1. Il Sindaco nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, definisce ed attribuisce gli incarichi dirigenziali e di collaborazione
esterna secondo i criteri stabiliti dagli artt. 109 e 110 del Testo
Unico, dal presente statuto e dal regolamento comunale.
2. Gli incarichi dirigenziali sono conferiti a tempo determinato,
con provvedimento motivato del Sindaco e con le modalità stabilite dal regolamento degli uffici e servizi, secondo criteri di competenza professionale, per il conseguimento degli obiettivi fissati
nel programma amministrativo del Sindaco e sono revocati, nel
caso di inosservanza delle direttive del Sindaco e della Giunta
e nel caso di mancato conseguimento, al termine di ciascun
anno finanziario, degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di
gestione o per responsabilità particolarmente grave o reiterata
e negli altri casi previsti dai contratti di lavoro. L’attribuzione degli incarichi può prescindere dalla precedente assegnazione di
funzioni di direzione a seguito di concorsi.
3. Le funzioni di cui all’art. 107, commi 2 e 3, del Testo Unico
possono essere attribuite, a seguito di provvedimento motivato
del Sindaco, ai responsabili degli uffici e dei servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale, anche in deroga ad
ogni diversa disposizione, qualora tali funzioni non possano essere conferite al Segretario comunale in relazione ai compiti allo
stesso già attribuiti in relazione alla sua carica.
4. Per particolari esigenze organizzative la copertura dei posti di responsabili degli uffici e servizi, può avvenire mediante
contratto a tempo determinato di diritto pubblico e, eccezionalmente e con deliberazione motivata adottata dalla Giunta comunale, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla
qualifica da conferire. Il regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi stabilisce i criteri e le modalità con cui possono essere
stipulati, al di fuori della dotazione organica, contratti a tempo
determinato per i dirigenti e per le alte specializzazioni, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Per gli incarichi a contratto si osservano le disposizioni stabilite dall’art. 110
del Testo Unico e dal citato regolamento comunale.
5. Per le funzioni e servizi in associazione con altri comuni, la
competenza alla nomina è disposta con apposita convenzione
ex art. 30 d.lgs. 267/2000.
Art. 66
Rappresentanti del Comune presso enti,
aziende ed istituzioni
1. Il Sindaco, in base agli indirizzi stabiliti dal Consiglio comunale, provvede alla nomina, alla designazione ed alla revoca dei
rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.
Art. 67
Funzioni del Sindaco per i servizi
di competenza statale
2. Adotta, quale ufficiale del Governo, con atto motivato e nel
rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti disponendone, ove occorra, l’esecuzione diretta da parte del Comune salvo rivalsa dell’onere
sui responsabili. Per l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere
al Prefetto, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica.
3. Informa la popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali ed adotta, nei limiti delle competenze e possibilità del
Comune, i provvedimenti di inderogabile urgenza a tutela della
popolazione.
4. In casi di emergenza, connessi con il traffico e/o con l’inquinamento atmosferico o acustico, ovvero quando a causa
di circostanze straordinarie si verifichino particolari necessità
dell’utenza, il Sindaco può modificare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, d’intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici
pubblici localizzati nel territorio, adottando i provvedimenti di cui
al comma 2.
5. Se l’ordinanza adottata ai sensi del comma 2 è rivolta a
persone determinate e queste non ottemperano all’ordine impartito, il sindaco può provvedere d’ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell’azione penale per i reati in cui fossero
incorsi.
6. Chi sostituisce il sindaco esercita anche le funzioni di cui al
presente articolo.
7. Il Sindaco può promuovere specifici referendum consultivi
sulle misure da adottare per il traffico o sui piani del traffico già
adottati dal Comune, secondo quanto previsto dall’art. 17 della
legge 23 marzo 2001, n. 93, in materia ambientale.
8. Partecipa, su convocazione del Prefetto, alle riunioni del
Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, quando devono
essere nelle stesse trattate questioni riferibili all’ambito territoriale
del Comune.
9. Adotta i provvedimenti per la partecipazione dei servizi comunali competenti ai piani coordinati di controllo del territorio
previsti dall’art. 19 della legge 26 marzo 2001, n. 128, per la tutela
della sicurezza dei cittadini.
Art. 68
Durata in carica
1. Il Sindaco dura in carica per un periodo di cinque anni e
può essere rieletto alla carica secondo le vigenti disposizioni di
legge.
Art. 69
Mozione di sfiducia
1. Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica nel caso di una
mozione di sfiducia motivata votata ed approvata con le modalità previste dall’art. 52 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267.
Art. 70
Dimissioni del Sindaco
1. Le dimissioni presentate dal Sindaco diventano efficaci ed
irrevocabili trascorso il termine di venti giorni dalla loro presentazione al Consiglio. Il Consiglio viene sciolto con contestuale
nomina di un Commissario.
2. Per la cessazione dalla carica del Sindaco per impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso, si osservano
le disposizioni dell’art. 53 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267.
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3. Nel caso di sospensione temporanea del Sindaco dall’esercizio delle funzioni adottata ai sensi della legge n. 135 del 31
dicembre 2012 (testo unico in materia di incandidabilità), lo sostituisce il vice sindaco.
TITOLO IX
L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA
Capo I
Ordinamento e gestione del personale
Art. 71
Personale - Organizzazione degli uffici
e dei servizi
1. L’organizzazione del personale degli uffici e dei servizi del
Comune e la sua dotazione organica sono costituite tenendo
conto di quanto previsto dal capo I del titolo IV del Testo Unico
n. 267/ 2000, secondo i seguenti criteri:
a)affermazione del principio di servizio alla popolazione
per le attività, gli interventi, i servizi effettuati dal personale
comunale;
b)semplificazione delle procedure ancora vigenti ed effettuazione delle stesse tutelando prioritariamente i diritti dei
cittadini;
c)attivazione di servizi di comunicazione alla comunità ed
agli organismi di partecipazione e di rappresentanza di
ogni informazione utile ai cittadini ed alle aziende;
d)organizzazione delle reti informatica, elettronica e telematica con proiezioni esterne, per dare informazioni e rilasciare documentazioni richieste dalla popolazione e dalle
aziende;
e)programmazione di attività di formazione e di aggiornamento permanente di tutto il personale per realizzare e gestire il rinnovamento organizzativo del Comune.
2. Il regolamento per il funzionamento degli uffici e servizi definisce gli strumenti e le metodologie del controllo interno di gestione per realizzare le seguenti finalità, criteri e modalità:
a)garantire attraverso il controllo di regolarità amministrativa
e contabile, la legittimità, regolarità e correttezza dell’azione amministrativa;
b)verificare, attraverso il controllo di gestione, l’efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, al fine
di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati;
c) valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale;
d)valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell’indirizzo politico, in termini di congruenza tra
risultati conseguiti e obiettivi predefiniti.
3. Il controllo di gestione è effettuato con la cadenza periodica stabilita dal regolamento, non inferiore al trimestre. L’individuazione degli strumenti e metodologie del controllo interno
viene effettuata dall’ente, nell’ambito della sua autonomia normativa ed organizzativa, secondo i principi enunciati dagli artt.
147, 196, 197 e 198 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267 e del
titolo V del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165.
4. L’organizzazione del controllo di gestione è effettuata dal
Comune anche in deroga ai principi dell’art. 1, comma 2, del
d.lgs. 30 luglio 1999, n. 286, fermi restando i seguenti:
a)l’attività di valutazione e controllo supporta l’attività di programmazione strategica e di indirizzo politico-amministrativo. Essa è svolta da strutture che rispondono direttamente
agli organi di indirizzo politico-amministrativo;
b)il controllo di gestione è svolto dalla struttura unica che
provvede alle altre competenze di cui alla lett. a) la quale
risponde anche per esso agli organi di governo dell’ente.
5. Per l’effettuazione dei controlli di cui al precedente comma
3 il Comune può promuovere forme associative con altri Comuni per istituire uffici unici, mediante convenzione, che ne regola
le modalità di costituzione e funzionamento.
6. L’attribuzione delle incentivazioni al personale è effettuata
secondo criteri riferiti alla qualità ed efficienza delle singole prestazioni, con esclusione di forme di ripartizione non motivate.
7. La Giunta indirizza i responsabili della gestione al fine di
conseguire il contenimento della spesa per il personale entro
i limiti massimi stabiliti per i Comuni dalle disposizioni di legge
vincolanti.
Capo II
Direzione e responsabilità degli uffici e dei servizi
Art. 72
Il Segretario comunale
1. Il Segretario comunale, iscritto nell’albo previsto dall’art.
98 del Testo Unico, svolge compiti di collaborazione e funzioni
di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi
del Comune in merito alla conformità dell’azione amministrativa
alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti.
2. Il Segretario comunale partecipa con funzioni consultive,
referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta
e ne cura la verbalizzazione. Roga tutti i contratti nei quali l’ente
è parte ed autentica scritture private ed atti unilaterali nell’interesse dell’ente. Esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto, dai regolamenti e conferitagli dal Sindaco.
3. Il Segretario comunale sovrintende allo svolgimento delle
funzioni dei responsabili dei servizi e ne coordina l’attività.
Art. 73
I dirigenti e gli incarichi a contratto
1. Il Sindaco conferisce gli incarichi dirigenziali a tempo determinato, con provvedimento motivato e con le modalità stabilite
dalle vigenti disposizioni di legge, secondo criteri di competenza professionale, in relazione agli obiettivi fissati nel programma
amministrativo dallo stesso formato. Gli incarichi sono revocati
nel caso di inosservanza delle direttive del Sindaco, della Giunta
o nel caso di mancato raggiungimento in ciascun anno finanziario degli obiettivi assegnati con il piano esecutivo di gestione
o per responsabilità particolarmente grave o reiterata e negli
altri casi previsti dai contratti collettivi di lavoro. L’attribuzione degli incarichi può prescindere dalla precedente assegnazione di
funzioni di direzione a seguito dei concorsi.
2. Quando risulti indispensabile per la realizzazione del programma il Sindaco può procedere, previa deliberazione della
Giunta, alla copertura di posti di responsabili dei servizi e degli
uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, previsti
dalla dotazione organica e vacanti, mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con
deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti
richiesti per la qualifica da ricoprire. Ai sensi dell’art. 11 del d.l.
n. 90 del 24 giugno 2014 convertito con modificazioni in legge
n. 114 del 11 agosto 2014 la copertura dei posti di responsabili
dei servizi o di area (anche per funzioni associate) può avvenire mediante contratto a tempo determinato per non più di n. 2
unità, con l’obbligo della selezione pubblica per accertare in
capo ai soggetti interessati, il possesso di comprovata esperienza, capacità e specifica professionalità nelle materie oggetto
dell’incarico.
3. Entro i limiti, con i criteri e le modalità stabilite dall’art. 110
del Testo Unico e dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e
dei servizi, ove ne accerti la necessità, il Sindaco procede al di
fuori della dotazione organica, alla stipula di contratti a tempo
determinato per i dirigenti e le alte specializzazioni, con persone
in possesso dei requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire ed in
particolare dei titoli, competenze, esperienze ed altre condizioni
indicate al primo comma.
4. Per la durata dei contratti di cui al terzo comma, il trattamento economico, la risoluzione anticipata del rapporto si osservano le disposizioni dell’art. 110 del Testo Unico e del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Art. 74
Segretario comunale e responsabili di servizi
1. Non essendo previsto dalla dotazione organica del Comune personale di qualifica dirigenziale, il Sindaco, tenuto conto
della dimensione organizzativa del Comune, in conformità agli
artt. 97, comma 4, e 109, comma 2, del Testo Unico può attribuire
al Segretario comunale l’esercizio diretto delle funzioni di direzione degli uffici e servizi comunali.
2. Il Sindaco, sussistendo le condizioni di cui al primo comma,
può attribuire secondo l’art. 109, comma 2, del Testo Unico, con
provvedimento motivato, le funzioni stabilite dall’art. 107, commi 2 e 3, ai Responsabili degli uffici e servizi, indipendentemente
dalla loro qualifica funzionale, anche in deroga ad ogni diversa
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
disposizione. Il Segretario comunale sovrintende alle funzioni dei
responsabili degli uffici e servizi comunali e ne coordina l’attività.
Ai sensi dell’art. 11 del d.l. n. 90 del 24 giugno 2014 convertito
con modificazioni in legge n. 114 del 11 agosto 2014 la copertura dei posti di responsabili dei servizi o di area (anche per
funzioni associate) può avvenire mediante contratto a tempo
determinato per non più di n. 2 unità, con l’obbligo di selezione
pubblica per accertare in capo ai soggetti interessati il possesso di comprovata esperienza, capacità e specifica professionalità nelle materie oggetto dell’incarico.
3. I responsabili degli uffici e dei servizi esercitano le loro funzioni secondo i criteri e le norme stabiliti dallo statuto e dal regolamento per i compiti di direzione, secondo il principio per il
quale i poteri di indirizzo e di controllo spettano agli organi elettivi mentre la gestione amministrativa è loro attribuita.
4. Nell’esercizio delle loro funzioni sono direttamente responsabili della correttezza amministrativa, imparzialità ed efficienza
della gestione e del conseguimento degli obiettivi dell’ente.
5. Spettano ai Responsabili degli uffici e servizi, titolari degli
incarichi di cui al secondo comma, tutti i compiti, compresa l’adozione di atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno
che la legge ed il presente statuto non hanno riservato espressamente agli organi di governo.
6. La durata dell’incarico non può essere superiore al termine del mandato del Sindaco che lo conferisce. Può essere
confermato a giudizio insindacabile del Sindaco nuovo eletto
o rieletto.
Capo III
I servizi pubblici comunali
Art. 75
Servizi pubblici comunali - Tutela degli utenti
e dei consumatori
1. Nell’esercizio delle sue funzioni il Comune, anche in forma
associata con altri enti, individua gli standard di qualità e determina le modalità di vigilanza e controllo delle aziende esercenti
i servizi pubblici, in un quadro di tutela prioritaria degli utenti e
dei consumatori.
2. Il Comune assicura la tutela degli utenti e dei consumatori dei servizi pubblici comunali promovendo la loro partecipazione nelle forme, anche associative, previste dall’art. 8 del T.U.
n. 267/2000, alle procedure di valutazione e controllo degli standard qualitativi.
Art. 76
I servizi pubblici comunali
1. I servizi pubblici locali di rilevanza economica sono organizzati e gestiti secondo la disciplina stabilita dall’art. 113 del
Testo unico 18 agosto 2000, n. 267, nel testo sostituito e completato dalle disposizioni dell’art. 35 della legge 28 dicembre 2001,
n. 448.
2. Per la trasformazione delle aziende speciali in società di capitali si applicano le disposizioni dell’art. 115 del T.U. n. 267/2000,
integrate da quelle dell’art. 35 della legge n. 448/2001 e successive modifiche ed integrazioni.
3. I servizi pubblici locali privi di rilevanza economica sono
gestiti conformemente a quanto stabilito dall’art. 113-bis del T.U.
n. 267/2000, nel testo stabilito dall’art. 35 della legge n. 448/2001
e successive modifiche ed integrazioni.
Art. 77
Soppressione Istituzione
1. In attuazione dell’art. 19 del d.l. n. 95/2012 rientrando i servizi sociali, culturali ed educativi nelle funzioni obbligatorie da
associare, viene meno la possibilità di costituire le Istituzioni.
Art. 78
Società di capitali con partecipazione comunale
1. Il Comune costituisce o partecipa a società di capitali, per
azioni od a responsabilità limitata:
a)per la trasformazione delle aziende speciali comunali
o consortili, secondo quanto stabilito dall’art. 115 del T.U.
n. 267/2000, modificato dall’art. 35 della legge n. 448/2001;
b)per le finalità relative ai servizi pubblici locali di rilevanza
economica previste dall’art. 113 del T.U. n. 267/2000, nel testo stabilito dall’art. 35 della legge n. 448/2001, con l’osservanza delle altre disposizioni comprese nel predetto art. 35
e nel regolamento di attuazione dello stesso;
c)per la gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza
economica di cui all’art. 113-bis, inserito nel T.U. n. 267/2000
dall’art. 35, comma 15, della legge n. 448/2001.
2. La costituzione della società per azioni od a responsabilità
limitata può essere effettuata con prevalente capitale pubblico
locale.
3. La costituzione di società a partecipazione minoritaria del
capitale pubblico deve avvenire nella forma di società per azioni, anche in deroga ai vincoli derivanti da disposizioni di legge
specifiche.
4. Nell’atto costitutivo delle società per azioni con partecipazione minoritaria del Comune al capitale, deve essere prescritto che il Comune deve nominare almeno un componente del
Consiglio d’amministrazione, dell’eventuale Comitato esecutivo
e del Collegio dei revisori dei conti, con la precisazione che la
titolarità delle cariche predette è conferita in base alla legge
ed al presente statuto e che pertanto, secondo quanto dispone
l’art. 67 del T.U. 18 agosto 2000, n. 267, tali nomine non determinano condizioni di ineleggibilità e di incompatibilità per l’elezione alle cariche di Sindaco, Consigliere ed Assessore comunale.
5. Negli atti costitutivi e negli statuti delle società per azioni
od a responsabilità limitata, a partecipazione prevalente del Comune, il Consiglio comunale, approvandone preventivamente
i testi, deve prevedere il diritto del Comune a nominare uno o
più componenti del Consiglio d’amministrazione e dell’eventuale Comitato esecutivo ed uno o più Sindaci, ai sensi dell’art.
2458 del Codice civile, con la precisazione che la titolarità delle
cariche predette è conferita in base alla legge ed al presente
statuto e che pertanto, secondo quanto dispone l’art. 67 del T.U.
18 agosto 2000, n. 267, tali nomine non determinano condizioni
di ineleggibilità e di incompatibilità per l’elezione alle cariche di
Sindaco, Consigliere ed Assessore comunale.
6. Il Consiglio comunale, nel deliberare la trasformazione di
aziende speciali comunali in società per azioni o società a responsabilità limitata nelle quali, dopo il biennio iniziale, il Comune avrà una partecipazione maggioritaria o minoritaria al capitale sociale, deve includere nell’atto costitutivo e nello statuto il
diritto del Comune stesso a nominare negli organi d’amministrazione e nel Collegio dei revisori propri rappresentanti, secondo
quanto previsto dai precedenti terzo e quarto comma e con il
richiamo ai conseguenti effetti previsti dall’art. 67 del T.U. 18 agosto 2000, n. 267.
Art. 79
Gestione dei servizi comunali privi
di rilevanza economica
1. Il Comune effettua la gestione dei servizi privi di rilevanza
economica in associazione con altri enti locali secondo forme e
modalità previste per legge o mediante affidamento diretto dei
servizi culturali e del tempo libero alle associazioni e fondazioni
costituite o partecipate dal Comune.
Quando sussistano ragioni tecniche, economiche o di utilità sociale, mediante affidamento a terzi, con procedure ad evidenza
pubblica, secondo le modalità stabilite dalle normative di settore. I rapporti tra Comune ed i soggetti erogatori dei servizi di
cui al presente articolo sono regolati da contratti di servizio, con
valenza anche per i servizi gestiti in forma associata.
TITOLO X
L’AUTONOMIA FINANZIARIA E IMPOSITIVA PROGRAMMAZIONE E ORDINAMENTO CONTABILE
Art. 80
Autonomia finanziaria
1. Il Comune ha autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
Ha risorse autonome, acquisite stabilendo ed applicando tributi
ed entrate proprie, in armonia con la Costituzione e secondo i
principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema
tributario. Dispone di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferiti al suo territorio.
Partecipa all’attribuzione di risorse statali aggiuntive e/o perequative, in conformità a quanto previsto dall’art. 119 della
Costituzione.
Con l’acquisizione delle risorse derivanti dalle fonti sopra indicate e con una oculata amministrazione del patrimonio finanzia integralmente le funzioni pubbliche esercitate, attraverso un equilibrato rapporto del programma di attività con i mezzi economici
acquisibili, realizzandolo con interventi razionali ed efficienti.
2. La Giunta attiva tutte le procedure previste da leggi ordinarie e speciali, statali, regionali e comunitarie, al fine di reperire
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Bollettino Ufficiale
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le risorse per il finanziamento dei programmi d’investimento del
Comune che per la loro natura hanno titolo per concorrere ai
benefici che tali leggi dispongono.
3. Le risorse acquisite mediante l’alienazione dei beni del patrimonio disponibile, non destinate per legge ad altre finalità, sono impiegate per il finanziamento del programma d’investimenti
del Comune, secondo le priorità nello stesso stabilite.
4. Il ricorso al credito è limitato al finanziamento di investimenti che non può essere effettuato con le risorse di cui ai precedenti commi e che comporta oneri di ammortamento sostenibili
dal bilancio senza pregiudicarne l’equilibrio.
contribuente qualora egli si sia conformato ad indicazioni
contenute in atti del Comune e in particolare quando il
suo comportamento dipenda da ritardi, omissioni od errori
dell’ente;
e)interpello del contribuente: il Comune, con i necessari
adattamenti, inserisce nel proprio regolamento quanto
previsto in merito al diritto d’interpello del contribuente
dall’art. 11 della legge n. 212/2000.
Art. 81
Autonomia impositiva
1. Il Comune provvede, nell’ambito delle leggi, all’esercizio
della potestà regolamentare generale per l’acquisizione delle
proprie entrate, stabilita dall’art. 52 del d.lgs. 15 dicembre 1997,
n. 446 e dallo statuto del contribuente di cui alla legge 27 luglio 2000, n. 212, adottando i provvedimenti attuativi necessari
per determinare le misure e condizioni del prelievo tributario e
del concorso tariffario, ispirandosi a criteri di imparzialità, equità e perequazione, ripartendo il carico tributario e tariffario in
modo da assicurare che la partecipazione di ciascun cittadino
avvenga in proporzione alle sue effettive capacità contributive.
2. L’istituzione ed il costante aggiornamento dell’anagrafe tributaria comunale, riferita ai soggetti ad imposizioni tributarie ed
agli utenti dei servizi erogati, costituisce il mezzo indispensabile
per conseguire le finalità di cui al precedente comma.
3. I servizi comunali preposti all’acquisizione delle entrate sono dotati di strumenti operativi adeguati all’importanza delle loro funzioni, che sono periodicamente aggiornati così da risultare
sempre corrispondenti all’evoluzione tecnica in questo settore.
Idonee iniziative per la preparazione e l’aggiornamento del personale addetto sono programmate d’intesa con lo stesso e con
le organizzazioni sindacali.
4. I servizi devono assicurare il conseguimento dei seguenti
obiettivi:
a)acquisizione all’ente delle entrate preventivate necessarie
per i servizi erogati e per la sua organizzazione;
b)massima semplificazione degli adempimenti dei contribuenti ed utenti consentendo e regolarizzando l’uso da
parte degli stessi di comunicazioni telematiche, telefoniche ed ove possibile di collegamenti informatici;
c)tempestiva informazione dei contribuenti ed utenti delle
norme tributarie e tariffarie e delle loro modifiche ed innovazioni, mediante comunicazioni semplici ed esaurienti
che assicurino la loro piena consapevolezza degli obblighi
a cui sono tenuti e dei mezzi di tutela che hanno diritto di
utilizzare.
Art. 83
Revisione dello statuto
1. Le modificazioni e l’abrogazione dello statuto sono deliberate dal Consiglio comunale con la procedura stabilita
dall’art. 6 del Testo Unico 18 agosto 2000, n. 267.
2. Le proposte di deliberazioni di cui al precedente comma
sono inviate in copia ai Consiglieri comunali e depositate presso
la segreteria comunale dando pubblici avvisi di tale deposito
nelle forme previste dal regolamento almeno trenta giorni prima
dell’adunanza del Consiglio comunale.
3. La proposta di deliberazione di abrogazione totale dello
statuto deve essere presentata al Consiglio comunale congiuntamente a quella di deliberazione del nuovo statuto.
4. L’adozione delle due deliberazioni di cui al precedente
comma è contestuale: l’abrogazione totale dello statuto assume efficacia con l’entrata in vigore del nuovo testo dello stesso.
Art. 82
Statuto dei diritti del contribuente
1. I regolamenti comunali relativi all’esercizio della potestà
autonoma tributaria sono adeguati ai principi previsti dalla legge 27 luglio 2000, n. 212, relativa allo statuto del contribuente e,
in particolare, alle seguenti disposizioni:
a)informazione del contribuente: il Comune provvede con i
mezzi di cui dispone ad assicurare ai contribuenti le informazioni utili per la conoscenza delle disposizioni, procedure, mezzi di tutela relativi ai tributi comunali, sia assicurando
la disponibilità presso l’ufficio tributi e/o presso l’ufficio per
le relazioni con il pubblico di materiale illustrativo ed informativo adeguato, sia diffondendolo con i mezzi disponibili
perché ne sia possibile la più ampia conoscenza;
b)conoscenza degli atti e semplificazione: il Comune adotta le procedure più idonee per dare attuazione, nell’ambito della propria attività tributaria e per quanto con esse
compatibili, delle modalità previste dall’art. 6 della legge
n. 212/2000;
c) chiarezza e motivazione degli atti: il Comune provvede ad
assicurare nel procedimento tributario la massima chiarezza dei propri atti, con la più ampia documentazione dei
provvedimenti adottati;
d)rapporti fra contribuente e comune: i rapporti fra contribuente ed amministrazione per motivi tributari sono improntati a principi di collaborazione, rispetto, buona fede.
Non saranno applicate sanzioni né interessi moratori al
TITOLO XI
NORME FINALI
Art. 84
Entrata in vigore
1. Il nuovo testo o le modifiche dello statuto sono pubblicati
nel Bollettino Ufficiale della Regione ed affissi all’albo pretorio on
line del Comune per trenta giorni consecutivi.
2. Il Sindaco invia lo statuto, aggiornato con le modifiche allo
stesso apportate, munito delle certificazioni di esecutività e di
pubblicazione, al Ministero dell’Interno, per essere inserito nella
raccolta ufficiale degli statuti.
3. Il testo aggiornato dello statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione all’albo pretorio dell’ente.
4. Il Segretario comunale, con dichiarazione apposta in calce
allo statuto, ne attesta l’entrata in vigore.
5. Il Consiglio comunale promuove le iniziative più idonee per
assicurare la conoscenza dello statuto da parte dei cittadini.
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune di Borgo Virgilio (MN)
Modifica dell’articolo 38 dello Statuto approvata con
deliberazione di Consiglio comunale n. 6 del 25 febbraio 2015
Art. 38
Incarichi ed indirizzi di gestione
Gli organi istituzionali dell’ente uniformano la propria attività al
principio dell’attribuzione dei compiti e delle responsabilità gestionali ai funzionari responsabili degli uffici e dei servizi.
Stabiliscono in atti provvedimenti formali, anche sulla base delle
proposte degli stessi funzionari, gli indirizzi e le direttive generali
e settoriali per l’azione amministrativa e la gestione, indicando
le priorità di intervento, i criteri e le modalità per l’esercizio delle
attribuzioni.
Il Sindaco definisce e attribuisce ai funzionari di adeguata qualifica e di congrua capacità gli incarichi di direzione degli uffici
e dei servizi.
I posti di Responsabile di Settore, di qualifica dirigenziale o di alta specializzazione, possono essere coperti mediante contratto
a tempo determinato di diritto pubblico od eccezionalmente e
con delibera motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti
richiesti per la qualifica da ricoprire. La durata del rapporto fiduciario è rapportata alle particolari esigenze che hanno motivato
l’assunzione e non può comunque avere una scadenza che si
protragga oltre un anno dalla scadenza del mandato, fatta salva la facoltà del Sindaco neoeletto di disporre diversamente.»
La direzione degli uffici e dei servizi può essere altresì attribuita
al Segretario comunale o a funzionari esterni, in assenza di professionalità analoghe all’interno dell’Ente, assunti con contratto
a tempo determinato, al di fuori della dotazione organica, con
le modalità e nei limiti previsti dalla legge e dal regolamento
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi.»
Gli incarichi di direzione degli uffici e dei servizi hanno durata
temporanea e non possono superare quella del mandato elettorale del Sindaco che li ha conferiti e possono essere anticipatamente revocati nei casi previsti dalla legge e dai regolamenti
dell’ente.
Il provvedimento di revoca è assunto previo contraddittorio con
il funzionario interessato, secondo le modalità stabilite dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e nel rispetto
delle norme degli accordi collettivi di lavoro.
Il Comune può associarsi con altri enti locali per l’esercizio in
comune di funzioni amministrative o per l’espletamento dei servizi, regolando con apposita convenzione i reciproci rapporti, le
modalità di svolgimento delle attività gestite unitariamente ed i
compiti del personale impiegato.
Gli atti dei responsabili dei servizi non sono soggetti ad avocazione, riserva, riforma o revoca da parte del sindaco.
In caso di inerzia o ritardo nell’assunzione di atti dovuti, di
competenza degli stessi o degli organi gerarchicamente sovraordinati, il sindaco assegna ove possibile un termine per l’adempimento e nomina un commissario «ad acta» ove l’inerzia
permanga ulteriormente.
È in ogni caso fatta salva l’eventuale adozione di provvedimenti
sanzionatori nei confronti del funzionario inadempiente, come
anche resta ferma la facoltà del Sindaco di revocare l’incarico
di direzione ove ne ricorrano i presupposti.
Fermo restando quanto previsto al comma precedente, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina le
ulteriori misure atte a conseguire efficacia all’azione amministrativa ed efficienza nella gestione, compresi i rimedi nel caso
di carenze imputabili ai responsabili dei servizi, per inefficienza,
violazione delle direttive e degli atti di indirizzo o per altra causa.
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune di Chiari (BS)
Modifiche agli artt. 73 c. 2, 74 c. 1, 75 c. 2 e 76 c. 11 dello
Statuto approvate con deliberazione consiliare n. 27/2015
Art. 73
Diritto di iniziativa popolare mediante istanze e richieste
“2. Il regolamento degli istituti di partecipazione popolare stabilisce le modalità per l’esercizio del diritto di iniziativa
popolare».”
Art. 74
Diritto di petizione e proposte
“1. I cittadini, i sindacati, le organizzazioni di categoria, le istituzioni culturali e tutte le formazioni sociali possono rivolgere al
Consiglio comunale petizioni e proposte di intervento su questioni di interesse collettivo, secondo le modalità previste dal regolamento degli istituti di partecipazione popolare.”
Art. 75
Consultazioni
“2. Il regolamento degli istituti di partecipazione popolare
stabilisce le modalità ed i termini della consultazione.”
Art. 76
Referendum consultivo
“11. Il regolamento degli istituti di partecipazione popolare
disciplina le modalità di attuazione del referendum consultivo.”
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Comune di Grassobbio (BG)
Modifica dell’articolo 31 - comma 1° dello Statuto comunale
approvata con deliberazione di Consiglio comunale n. 19 del
30 aprile 2015
Art. 31
1. La Giunta è composta dal Sindaco e da un massimo di n. 4
(quattro) Assessori. Solo un Assessore può essere scelto al di fuori del Consiglio comunale.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Unione dei Comuni lombarda della Valletta - La Valletta
Brianza (LC)
Statuto approvato con deliberazioni dei Consigli comunali
di: Rovagnate n. 16 del 30 marzo 2011 - Perego n. 9 del
29 marzo 2011 - Santa Maria Hoè n. 4 del 25 marzo 2011 Modificato e approvato con deliberazioni dell’Assemblea
dell’Unione n. 39 del 15 dicembre 2014 e n. 9 dell’8 maggio 2015
(a seguito istituzione da 30 gennaio 2015 nuovo Comune La
Valletta Brianza per fusione Comuni di Perego e Rovagnate ed
altresì a seguito vigenti disposizioni di legge nazionali e regionali
in materia di statuto degli enti locali)
INDICE
TITOLO I
ELEMENTI COSTITUTIVI
Art. 1 - Art. 2 - Art. 3 - Art. 4 - Art. 5 - Principi fondamentali
Finalità e funzioni
Sede e stemma dell’Unione
Durata e scioglimento dell’Unione
Recesso
TITOLO II
ORDINAMENTO STRUTTURALE
Art. 6 - Organi dell’Unione
Art. 7 - Il Consiglio
Art. 8 - Competenze del Consiglio
Art. 9 - Convocazione del Consiglio
Art. 10 - Validità delle sedute e delle deliberazioni del Consiglio
Art. 11 - Funzionamento del Consiglio
Art. 12 - Richiesta di convocazione
Art. 13 - Iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza
del Consiglio
Art. 14 - Decadenza e sostituzione dei membri del Consiglio
Art. 15 - Composizione e competenza della Giunta
Art. 16 - Funzionamento della Giunta
Art. 17 - Presidente e Giunta dell’Unione
Art. 18 - Competenze del Presidente
Art. 19 - Decadenza e revoca del Presidente e della Giunta
Art. 20 - Incompatibilità per i componenti degli organi
dell’Unione
Art. 21 - Divieto di incarichi e consulenze
Art. 22 - Permessi
Art. 23 - Regolamenti
Art. 24 - Controllo sugli atti dell’Unione
TITOLO III
PARTECIPAZIONE
Art. 25 - Criteri generali
Art. 26 - Consultazioni
Art. 27 - Istanze, osservazioni, proposte
Art. 28 - Referendum consultivo
TITOLO IV
UFFICI E PERSONALE
Art. 29 - Organizzazione degli uffici e del personale
Art. 30 - Personale dell’Unione
Art. 31 - Stato giuridico e trattamento economico del personale
TITOLO V
ORDINAMENTO FINANZIARIO
Art. 32 - Ordinamento
Art. 33 - Risorse finanziarie
Art. 34 - Rapporti finanziari con i Comuni costituenti l’Unione
Art. 35 - Attività finanziaria
Art. 36 - Bilancio
Art. 37 - Rendiconto
Art. 38 - Controllo interno
Art. 39 - Revisione economico-finanziaria
Art. 40 - Controllo di gestione
Art. 41 - Tesoreria
Art. 42 - Economato
TITOLO VI
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 43 - Segretario dell’Unione
Art. 44 - Entrate in vigore
_____________
TITOLO I
ELEMENTI COSTITUTIVI
Art. 1
Principi fondamentali
1. Il presente statuto disciplina, ai sensi di legge e dell’atto costitutivo, l’organizzazione ed il funzionamento dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta tra i Comuni di La Valletta Brianza
e Santa Maria Hoè (Provincia di Lecco), per brevità di seguito
definita «Unione», costituita ai sensi dell’art. 32 d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii e dell’art. 18 della legge regionale
n. 19 del 27 giugno 2008.
2. Il presente statuto è stato approvato, unitamente allo schema dell’atto costitutivo dell’Unione, dai Consigli dei Comuni costituenti, con le maggioranze richieste dalla normativa vigente
in materia di modifiche statutarie dei Comuni.
3. La modifica del presente statuto è di competenza del Consiglio dell’Unione: le modifiche sono approvate con la stessa
procedura prevista per gli statuti comunali di cui all’art. 6, comma 4 del d. lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii.
4. L’Unione è costituita dall’insieme dei territori dei Comuni di
La Valletta Brianza e Santa Maria Hoè ricadenti nel medesimo
distretto socio sanitario.
5. L’Unione ha autonomia finanziaria e la esercita nel rispetto
della normativa vigente.
6. Possono aderire all’Unione altri Comuni i quali accettino
integralmente le disposizioni contenute nel presente statuto e
che trasferiscano le medesime funzioni ed i medesimi servizi già
esercitati.
L’adesione deve essere in ogni caso deliberata entro il 30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio
finanziario successivo.
7. Le norme dello statuto sono configurate in modo da potersi
applicare all’Unione eventualmente estesa ad altri Comuni oltre
a quelli che l’hanno costituita inizialmente.
8. Nel caso di costituzione di un nuovo Comune per fusione ai
sensi dell’art. 15 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. che interessi uno o più Comuni associati nell’Unione, il Comune di nuova
istituzione subentra nella rappresentanza politica/amministrativa negli organi dell’Unione, nella titolarità delle posizioni e dei
rapporti giuridici ed economici, attivi e passivi, che attengono al
territorio e alle popolazioni dei Comuni originari.
Art. 2
Finalità e funzioni
1. L’Unione, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati e di ottimizzare le risorse economico-finanziarie, umane e
strumentali, esercita in forma unificata per i Comuni associati o
per alcuni di essi, tutte le funzioni e tutti i servizi comunali che la
legge non riservi espressamente ai singoli Comuni.
In particolare, a titolo indicativo e non esaustivo, sono affidabili
all’Unione le seguenti funzioni e servizi:
a. Sistemi informativi
b. Ufficio tecnico
c. Gestione economico finanziaria
d. Gestione tributi
e. Urbanistica e gestione del territorio
f. Organizzazione e personale
g. Polizia locale
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
h. Assistenza e servizi alla persona
i. Anagrafe, stato civile, elettorale
j. Difensore civico
k. Servizi cimiteriali
l. Assistenza scolastica
m.Biblioteche
n.Musei
5. In caso di scioglimento, il personale dipendente in capo
all’Unione transita nelle strutture burocratico - amministrative comunali secondo le modalità indicate al successivo articolo 30,
commi 5 e 6.
6. Le controversie eventualmente insorte a causa del presente articolo saranno decise da una commissione composta dai
Sindaci dei Comuni interessati e da un esperto di diritto amministrativo nominato dal Tribunale di Lecco.
o. Impianti ed iniziative sportive
Art. 5
Recesso
p. Servizi e manifestazioni turistiche
q.Viabilità
r. Protezione civile
s. Parchi e servizi per la tutela ambientale
t. Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori
u. Illuminazione pubblica
v. URP e comunicazione
w. Demanio e patrimonio
x.SUAP
y. Servizi scolastici e istruzione.
2. L’Unione persegue la collaborazione e la cooperazione
con tutti i soggetti pubblici e privati e promuove la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla
Amministrazione.
3. L’Unione concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei programmi e nei piani dello Stato, della Regione e
della Provincia, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali,
economiche, sindacali e culturali operanti nel suo territorio.
4. I rapporti con i Comuni limitrofi, la provincia e la regione
sono uniformati ai principi di cooperazione, complementarità e
sussidiarietà tra le diverse sfere di competenza.
1. Ogni Comune ha facoltà di recedere dall’Unione, secondo
le procedure richieste per le modifiche statutarie, solo dopo che
siano trascorsi dieci anni dall’avvenuta costituzione. Il recesso
deve essere in ogni caso deliberato entro il 30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio finanziario
successivo.
2. Il recesso, di cui all’art. 18, c. 4, della l.r. n. 19/2008, esercitato prima del termine di dieci anni produrrà effetti sanzionatori
nei confronti del Comune che se ne sia avvalso. La sanzione, di
natura pecuniaria, è stabilita in una quota pari al 50% (cinquanta per cento) dell’importo complessivo dei contributi statali e
regionali annui, risultanti dall’ultimo rendiconto approvato.
3. Il recesso non deve recare nocumento all’Unione: a tal fine
gli oneri pluriennali in corso sia per la parte corrente sia per la
parte in conto capitale continuano ad essere sostenuti con la
partecipazione del comune recedente fino all’estinzione degli
stessi.
4. In caso di recesso, parte del personale dipendente in capo
all’Unione transita nella struttura burocratico - amministrativa del
Comune recedente secondo le modalità indicate al successivo
articolo 30, comma 4.
TITOLO II
ORDINAMENTO STRUTTURALE
Art. 3
Sede e stemma dell’Unione
Art. 6
Organi dell’Unione
1. L’Unione ha sede nel Comune di La Valletta Brianza, presso
la sede municipale.
2. Presso la sede dell’Unione si svolgono di norma le adunanze degli organi collegiali; il Presidente può disporre la riunione
degli organi in luoghi diversi dalla sede dell’Unione.
3. Lo stemma dell’Unione è così descritto: un cerchio nero
con sfondo bianco che racchiude gli stemmi dei comuni associati con la scritta «Unione dei Comuni Lombarda della Valletta»
nel semicerchio superiore. Gli stemmi dei Comuni associati sono disposti, all’interno del cerchio nero, da sinistra verso destra e
dall’alto verso il basso.
Con propria deliberazione e sulla base dei criteri di cui al presente comma, il Consiglio approva e modifica lo stemma
dell’Unione.
Art. 4
Durata e scioglimento dell’Unione
1. La durata dell’Unione, comunque non inferiore a dieci anni,
è a tempo indeterminato.
2. Lo scioglimento dell’Unione è deliberato da ciascun Consiglio comunale dei Comuni componenti con le modalità e le
maggioranze previste dalla legge per le modifiche statutarie.
Solo in presenza della volontà espressa da almeno la metà del
numero dei Comuni aderenti lo scioglimento diviene operativo.
In caso diverso la posizione dei Comuni che non intendono proseguire nell’Unione diventa quella del recesso unilaterale.
Lo scioglimento deve essere in ogni caso deliberato entro il
30 giugno e produrrà effetto a partire dal primo gennaio dell’esercizio finanziario successivo.
3. Il Consiglio dell’Unione, preso atto dello scioglimento della
stessa, come deliberato dai consigli comunali, provvede a nominare, con deliberazione assembleare presa a maggioranza
assoluta dei membri assegnati, il nominativo del Commissario
Liquidatore.
4. Al termine dell’attività dell’Unione, l’incaricato della liquidazione trasmette alle giunte dei Comuni componenti la deliberazione di riparto delle attività e delle passività dell’Unione tra i
Comuni stessi; le giunte comunali provvedono ad approvare la
citata deliberazione, iscrivendo le spese e le entrate spettanti nei
relativi capitoli di bilancio, in base alla normativa vigente.
1. Sono organi dell’Unione:
a.il Consiglio;
b.la Giunta;
c.il Presidente.
2. Il Presidente, i membri della Giunta ed i membri del Consiglio esercitano gratuitamente le loro funzioni: agli stessi non
spettano indennità, gettoni di presenza e rimborso spese.
Art. 7
Il Consiglio
1. Il Consiglio dell’Unione è espressione dei Comuni partecipanti all’Unione e, pertanto, ne è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo.
2. Il Consiglio è composto dal Presidente dell’Unione, che la
presiede, e da un numero di membri pari al numero dei consiglieri assegnati ad un Comune di pari dimensione demografica.
La popolazione dell’Unione è determinata dalla somma aritmetica delle popolazioni residenti in ciascun Comune associato al
31 dicembre dell’anno precedente a quello del rinnovo integrale del Consiglio medesimo.
Il Sindaco di ciascun Comune aderente è membro di diritto del
Consiglio.
Ad ogni Comune associato è attribuito, compreso il Sindaco, un
numero di seggi assembleari direttamente proporzionale alla
propria popolazione residente al 31 dicembre dell’anno precedente a quello del rinnovo integrale del Consiglio.
La ripartizione numerica dei seggi, comprensivo di quello del
Presidente, tra i Comuni associati è effettuato dal competente
ufficio dell’Unione secondo il metodo matematico D’Hondt.
In qualsiasi caso, in Consiglio deve essere garantita la rappresentanza di ogni Comune associato nonché la rappresentanza
delle minoranze nel limite di un quarto, approssimato per difetto,
del numero di seggi attribuiti a ciascun Comune e comunque
nel numero minimo di un seggio.
3. La diversa e numericamente superiore composizione del
Consiglio non comporta oneri aggiuntivi a termini dell’art. 18,
comma 6 della l.r. 19/2008.
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Bollettino Ufficiale
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4. Il Consiglio viene rinnovato nella sua interezza a seguito
dell’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale in uno dei
Comuni associati.
L’elezione dei membri del Consiglio deve essere effettuata da
ogni Consiglio comunale entro quarantacinque giorni dalla data di insediamento del o dei Consigli comunali rinnovati.
5. I rappresentanti dei Comuni restano in carica sino all’elezione dei successori da parte dei rispettivi consigli.
6. In caso di decadenza o cessazione per qualsiasi causa di
un componente del Consiglio, il Consiglio comunale interessato
provvede alla relativa sostituzione nella prima seduta utile successiva alla comunicazione della vacanza.
Art. 8
Competenze del Consiglio
1. Il Consiglio, nel rispetto delle norme del presente Statuto,
delle deliberazioni comunali e della Convenzione tra l’Unione
ed i Comuni associati che regolano il conferimento delle funzioni e dei servizi comunali all’Unione, è competente per l’adozione
e per l’approvazione dei seguenti atti fondamentali:
a. l’elezione del Presidente e della Giunta;
b. la modifica dello Statuto dell’Unione con le modalità previste dalla legge;
c. i regolamenti;
d. gli statuti delle aziende speciali e delle istituzioni;
e. i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i
piani finanziari, i bilanci e le relative variazioni, i conti consuntivi, i pareri da rendere nelle dette materie;
b. su richiesta scritta di almeno un terzo dei membri, escludendo dal computo il Presidente;
c. su richiesta della Giunta.
2. La convocazione del Consiglio avviene mediante avviso
scritto del Presidente, contenente l’ordine del giorno della seduta; nell’avviso devono essere indicate anche il luogo, il giorno e
l’ora della riunione.
3. Per le sedute ordinarie, l’avviso deve essere consegnato
a ciascun membro almeno cinque giorni prima della data di
convocazione; per le sedute straordinarie, l’avviso deve essere
consegnato a ciascun membro almeno tre giorni prima della
data di convocazione. Con separato regolamento per il funzionamento del Consiglio saranno normati i termini per il deposito
degli atti.
4. Nei casi d’urgenza, è sufficiente che l’avviso, con il relativo
elenco degli argomenti da trattare, sia consegnato 24 ore prima
della data della convocazione; in tali casi, qualora la maggioranza dei membri presenti lo richieda, ogni deliberazione può
essere differita al giorno seguente.
5. La consegna dell’avviso deve essere certificata mediante,
per esempio, uno dei seguenti metodi: posta elettronica certificata, ricevuta fax, ricevuta di lettera raccomandata, dichiarazione del dipendente che svolge funzioni di messo notificatore.
Con apposito regolamento, il Consiglio normerà nel dettaglio le
modalità di consegna dell’avviso.
6. L’elenco degli oggetti da trattare è pubblicato nel sito web
istituzionale accessibile al pubblico dell’Unione entro gli stessi
termini di cui ai precedenti commi 3 e 4.
f. le convenzioni con la Provincia, con Comuni non facenti
parte dell’Unione, la costituzione e la modificazione di altre
forme associative;
Art. 10
Validità delle sedute
e delle deliberazioni del Consiglio
g. la costituzione di istituzioni e di aziende speciali, la concessione di pubblici servizi, la partecipazione dell’Unione a società di capitale, l’affidamento di attività e servizi mediante
convenzione;
1. Il Consiglio non può deliberare su alcuno degli argomenti
iscritti all’ordine del giorno se, alla seduta di prima convocazione, non interviene almeno la metà dei membri assegnati. Alla
seduta di seconda convocazione, che dovrà tenersi almeno
un’ora dopo quella andata deserta, le deliberazioni sono valide,
purché intervengano almeno un terzo dei membri assegnati.
Le deliberazioni sono validamente assunte ove ottengano la
maggioranza dei voti validi, escludendo dal computo le astensioni e, nelle votazioni a scrutinio segreto, le schede bianche e
nulle.
Nel computo del numero dei componenti del Consiglio necessari per la validità delle sedute non si considera il Presidente.
Le deliberazioni per le quali sono richieste maggioranze qualificate sono espressamente previste dalla legge o dallo Statuto e
dai regolamenti.
h. l’istituzione, nell’ambito delle facoltà concesse dalla legge,
di tariffe per la fruizione dei servizi;
i. la contrazione dei mutui non previsti in atti fondamentali del Consiglio dell’Unione e l’emissione dei prestiti
obbligazionari;
j. le spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla
somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere
continuativo;
k. la determinazione di eventuali contributi annui che i Comuni componenti devono corrispondere all’Unione;
l. gli acquisti e le alienazioni immobiliari, le relative permute,
gli appalti e le concessioni che non siano espressamente
previsti in atti fondamentali del Consiglio che ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino
nell’ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del Segretario o di altri funzionari;
m. gli atti di pianificazione e programmazione urbanistica in
conformità alla vigente normativa statale e regionale, ed i
pareri da rendere in materia;
n. l’approvazione e la modifica dello stemma dell’Unione.
2. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente
articolo non possono essere adottate in via d’urgenza dagli altri organi dell’Unione. Le deliberazioni attinenti alle variazioni di
bilancio in via d’urgenza, possono essere assunte dalla Giunta
dell’Unione e devono essere opportunamente motivate e sottoposte a ratifica del Consiglio nella sua prima seduta, a pena di
decadenza e, comunque, entro 60 giorni ovvero entro il 31 dicembre dell’anno in corso se a tale data non sia scaduto il predetto termine.
3. Il Consiglio promuove altresì il coordinamento delle decisioni dei singoli Comuni nelle residue materie di loro competenza;
a tal fine ciascuno dei Comuni associati può sottoporre al Consiglio gli schemi di deliberazione da adottare.
Art. 9
Convocazione del Consiglio
1. Il Consiglio è convocato:
a. su iniziativa del Presidente;
2. E’ seduta di seconda convocazione quella che segue ad
una precedente, che non ha potuto avere luogo per mancanza
del numero legale, ovvero che, dichiarata regolarmente aperta,
non ha potuto proseguire per essere venuto a mancare il numero legale, ma non quella che segue ad una seduta regolare
di prima convocazione, che sia stata aggiornata ad altra data.
Nelle sedute di seconda convocazione è sufficiente la presenza
di almeno un terzo dei componenti il consesso.
L’avviso per la seduta di seconda convocazione, quando la data non risulti indicata in quello per la prima, deve essere recapitato ai membri del Consiglio nei termini e nei modi di cui al
precedente art. 9.
Gli aggiornamenti delle sedute sono disposti, su proposta del
Presidente, dal Consiglio. Di essi è dato formale avviso ai soli
membri assenti, nei termini e modi di cui al precedente art. 9.
Art. 11
Funzionamento del Consiglio
1. Il Consiglio è presieduto dal Presidente dell’Unione o, in
sua assenza, dal Vicepresidente o, in caso di assenza anche di
quest’ultimo, dal membro più anziano di età.
2. A seguito di rinnovo integrale, la prima seduta del Consiglio
viene convocata e presieduta dal membro più anziano per età,
entro dieci giorni dalla data di ricevimento di tutte le nomine dei
componenti, effettuate a norma del precedente articolo 7. Le
sedute del Consiglio sono pubbliche; non sono ammesse sedute segrete, salvo in caso di disposizioni di legge che prescrivano
diversamente in relazione a particolari materie.
3. Le votazioni avvengono, di norma, per alzata di mano, salvo
quanto diversamente previsto dalla normativa vigente. Le sole
Bollettino Ufficiale
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deliberazioni concernenti persone vengono adottate a scrutinio
segreto.
4. Eventuali argomenti non iscritti all’ordine del giorno non
possono essere discussi nella stessa seduta, né possono essere sottoposti a votazione le deliberazioni concernenti detti
argomenti.
5. Il Consiglio si riunisce in seduta ordinaria due volte l’anno,
per l’approvazione del bilancio di previsione e per l’approvazione del conto consuntivo.
6. I membri del Consiglio sono tenuti ad astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti un interesse proprio, di parenti o affini entro il quarto grado; di
detta astensione è dato atto nel verbale della seduta.
7. In caso di incompatibilità del Presidente e del Vicepresidente presiede la seduta il membro più anziano di età.
8. Il Consiglio può deliberare l’istituzione di commissioni, secondo norme contenute in apposito regolamento.
Art. 12
Richiesta di convocazione
1. La richiesta di convocazione del Consiglio deve essere rivolta al Presidente e deve contenere l’elenco degli argomenti
da trattare.
2. Il Presidente è tenuto a convocare il Consiglio dell’Unione
entro venti giorni dalla presentazione della richiesta, con le modalità previste dai precedenti articoli 8 e 9.
Art. 13
Iniziativa per gli atti e le deliberazioni
di competenza del Consiglio
1. Il potere di iniziativa per gli atti e le deliberazioni di competenza del Consiglio spetta al Presidente, alla Giunta ed a ciascun membro del Consiglio stesso.
Art. 14
Decadenza e sostituzione
dei membri del Consiglio
1. I membri del Consiglio decadono dalle loro funzioni con le
dimissioni e con il cessare, per qualsiasi motivo, dalla carica di
Sindaco e Consigliere comunale o dal mandato loro conferito
dal Consiglio del Comune di appartenenza, con la perdita dei
requisiti di eleggibilità alla carica di Consigliere comunale ovvero per l’insorgere di cause di incompatibilità e di inconferibilità.
2. Sono altresì dichiarati decaduti i membri del Consiglio che
non intervengano a tre sedute consecutive senza giustificato
motivo.
3. Le modalità per la contestazione delle relative condizioni
e la procedura da seguire per dichiarare la decadenza sono
disciplinate dal d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
4. La decadenza di cui al precedente comma è promossa
d’ufficio od anche su istanza di un elettore dei Comuni facenti parte dell’Unione. E’ pronunciata dal Consiglio almeno dieci
giorni dopo l’avvenuta notificazione della relativa proposta. Entro la data in cui è fissata la decisione sulla decadenza e nel
corso della relativa seduta del Consiglio il membro interessato
può presentare e far valere le eventuali giustificazioni.
5. Sull’istanza e sulle eventuali giustificazioni si pronuncia il
Consiglio in seduta pubblica e con voto palese. La proposta è
approvata quando riporta il voto della maggioranza assoluta
dei membri assegnati.
6. A cura del Presidente la dichiarazione di decadenza viene
comunicata al Comune che ha deliberato la nomina affinché
il rispettivo Consiglio provveda alla sostituzione nella prima seduta utile.
7. In caso di commissariamento degli organi di un Comune
associato, i membri del Consiglio dell’Unione in rappresentanza
dell’ente commissariato decadono dalla carica dalla data del
decreto di commissariamento dell’Ente medesimo.
Il Commissario assume, in seno al Consiglio dell’Unione, la
completa rappresentanza politico/amministrativa dell’Ente
commissariato: è membro del Consiglio dell’Unione e gli sono
assegnati un numero di voti consiliari pari al numero dei voti
nel Consiglio dell’Unione attribuiti al Comune commissariato al
momento del commissariamento e, qualora sia rivestita dal Sindaco e dagli Assessori del Comune commissariato la carica di
Presidente, di Vice Presidente o di Assessore dell’Unione, il Commissario ricopre anche tali cariche e funzioni.
Art. 15
Composizione e competenza della Giunta
1. La Giunta dell’Unione è composta dal Presidente dell’Unione, che la presiede, e da un numero massimo di Assessori, di
cui uno con funzione di Vice Presidente, pari a quello massimo
previsto dalla legge per un Comune di pari dimensione demografica dell’Unione.
La popolazione dell’Unione è determinata dalla somma aritmetica delle popolazioni residenti in ciascun Comune associato al
31 dicembre dell’anno precedente a quello dell’ultimo rinnovo
integrale del Consiglio dell’Unione.
2. La Giunta collabora con il Presidente nel governo dell’Unione ed opera attraverso deliberazioni collegiali.
3. La Giunta compie atti di amministrazione che non siano
riservati dalla legge o dallo statuto al Consiglio e che non rientrino nelle competenze, previste dalla legge o dallo statuto, del
Presidente, del Segretario o dei funzionari.
4. La Giunta svolge inoltre attività propositiva e d’impulso nei
confronti del Consiglio.
5. La diversa e numericamente superiore composizione della Giunta non comporta oneri aggiuntivi a termini dell’art. 18,
comma 7 della l.r. 19/2008.
6. E’ di competenza della Giunta l’adozione dei regolamenti
sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri
generali stabiliti dal Consiglio.
Art. 16
Funzionamento della Giunta
1. La Giunta è presieduta dal Presidente o, in sua assenza, dal
Vicepresidente.
2. La Giunta si riunisce su convocazione del Presidente, ogniqualvolta si renda necessario ovvero quando il Presidente lo ritenga opportuno.
3. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei votanti.
4. Le sedute della Giunta non sono pubbliche.
Art. 17
Presidente e Giunta
1. Il Presidente dell’Unione viene eletto dal Consiglio tra i Sindaci dei Comuni partecipanti all’Unione.
Gli Assessori, di cui uno con funzione di Vice Presidente, vengono eletti dal Consiglio e sono scelti tra i Sindaci e gli Assessori dei
Comuni partecipanti all’Unione.
2. L’elezione del Presidente, del Vice Presidente e degli Assessori avviene con tre separate votazioni, a scrutinio segreto e con
voto limitato ad una sola preferenza tra l’elettorato passivo di cui
al precedente comma 1.
Le candidature alle cariche di Presidente, Vice Presidente ed
Assessore possono essere presentate dai membri del Consiglio
fino al momento dell’indizione della corrispondente votazione.
Qualora nelle votazioni si verifichi una parità di voti tra i candidati, si darà corso ad ulteriori votazioni in successive e distinte
sedute e risulterà eletto il candidato che otterrà il maggior numero di voti.
3. Le successive e distinte sedute di cui al comma 2 dovranno
tenersi a distanza di almeno dieci giorni dalla precedente.
4. Non possono far parte della Giunta il coniuge, gli ascendenti, i discendenti, i parenti ed affini sino al terzo grado del
Presidente.
5. Qualora dopo due votazioni, oltre la prima, non risulti eletto il Presidente e/o la Giunta dell’Unione, il Consiglio si ritiene
sciolto. Pertanto, ciascun Comune provvede a nominare i propri
rappresentanti entro il termine di cui all’art. 7, calcolato a partire
dalla data dell’ultima seduta del disciolto Consiglio dell’Unione.
Art. 18
Competenze del Presidente
1. Il Presidente rappresenta l’Unione, convoca e presiede il
Consiglio e la Giunta, sovrintende al funzionamento dei servizi e
degli uffici, nonché all’esecuzione degli atti.
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
2. Il Presidente ha competenza e poteri di indirizzo e vigilanza
sull’attività degli Assessori e delle strutture gestionali esecutive;
impartisce direttive al Segretario dell’Unione in ordine agli indirizzi funzionali e di vigilanza sull’intera gestione amministrativa di
tutti gli uffici ed i servizi.
3. Il Presidente è competente, nell’ambito della disciplina regionale e limitatamente ai servizi di competenza dell’Unione,
a coordinare gli orari di servizio e di apertura al pubblico degli
uffici dell’Unione con le esigenze complessive e generali degli
utenti.
4. Il Presidente promuove, assume iniziative ed approva con
atto formale gli accordi di programma con tutti i soggetti previsti
dalla normativa vigente.
5. Il Presidente, con proprio decreto, può concedere delega
agli Assessori per la trattazione di determinate materie; la delega è riferita esclusivamente ai compiti di indirizzo, controllo e
sovrintendenza.
6. Il Presidente, con proprio decreto, può attribuire ad Assessori e membri del Consiglio l’incarico di svolgere attività di istruzione e studio di determinati problemi e progetti o di curare determinate questioni nell’interesse dell’Unione.
Tali incarichi non costituiscono delega di competenze e non
abilitano allo svolgimento di un procedimento amministrativo
che si concluda con un atto amministrativo ad efficacia esterna.
Art. 19
Decadenza e revoca
del Presidente e della Giunta
1. Le dimissioni del Presidente ovvero le dimissioni presentate
contemporaneamente dalla maggioranza degli Assessori comportano la decadenza dell’intera Giunta e del Presidente.
2. Il Presidente e la Giunta cessano dalla carica in caso di
approvazione di una mozione di sfiducia, approvata dalla maggioranza assoluta dei membri del Consiglio assegnati, che si
esprimono per appello nominale.
3. La mozione deve essere motivata e sottoscritta da almeno
due quinti dei membri del Consiglio assegnati, senza computare fra questi il Presidente, e può essere proposta solo nei confronti dell’intera Giunta; deve contenere inoltre il nominativo del
nuovo candidato Presidente e dei nuovi Assessori proposti. L’elezione del Presidente e della Giunta avvengono con le modalità
di cui al precedente art. 17.
4. La mozione è messa in discussione non prima di cinque
giorni e non oltre trenta giorni dalla data della sua presentazione.
5. Il Consiglio può disporre la revoca della nomina di un assessore e la relativa sostituzione senza che ciò comporti la decadenza dell’intera Giunta.
6. La Giunta dell’Unione viene rinnovata ogni qualvolta si proceda al rinnovo del Consiglio.
7. Salvo i casi di cui ai precedenti commi 1 e 2, il Presidente e
gli Assessori restano in carica per il periodo corrispondente alla
durata del mandato di Sindaco e della nomina ad Assessore
comunale; il Presidente e gli Assessori, anche se decaduti, continuano ad esercitare la carica per l’espletamento dell’ordinaria
amministrazione sino alla elezione del nuovo Presidente o del
nuovo Assessore.
Art. 20
Incompatibilità per i componenti
degli organi dell’Unione
1. Nei casi in cui si verifichino cause di incompatibilità previste dalla normativa vigente con la carica di componente di
uno degli organi dell’Unione, si applicano le disposizioni contenute nel decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e successive
variazioni.
2. In mancanza di opzioni da parte dell’interessato il Consiglio dichiara la decadenza dalla carica ricoperta nell’ambito
dell’Unione.
Art. 21
Divieto di incarichi e consulenze
1. Al Presidente, agli Assessori ed ai membri del Consiglio
dell’Unione è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze
presso enti ed istituti dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dell’Unione.
Art. 22
Permessi
1. Al Presidente, agli Assessori ed ai membri del Consiglio per
quanto attiene i permessi spettanti si applicano le disposizioni di
cui al d.lgs. 267/2000 e s.m.i.
Art. 23
Regolamenti
1. L’Unione disciplina la propria organizzazione ed attività mediante appositi regolamenti, approvati a maggioranza semplice
del Consiglio.
2. Il Consiglio delibera i regolamenti previsti dalle leggi e quelli necessari per l’esercizio delle funzioni.
3. Nella redazione dei regolamenti l’Unione persegue il principio della massima uniformità delle norme con quelle contenute
nei corrispondenti regolamenti comunali.
4. I regolamenti, ad intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione, sono ripubblicati, ai soli fini conoscitivi, nel
sito web istituzionale dell’Unione per quindici giorni.
Art. 24
Controllo sugli atti dell’Unione
1. Gli atti dell’Unione sono soggetti a controllo secondo la normativa vigente per i Comuni e province
TITOLO III
PARTECIPAZIONE
Art. 25
Criteri generali
1. L’Unione adotta la partecipazione come metodo essenziale per il raggiungimento dei propri scopi.
2. A tal fine può promuovere, secondo le forme previste dal
presente statuto, la collaborazione dei cittadini in sede di predisposizione dei propri atti decisionali e di formazione dei propri piani ed attua iniziative volte ad illustrare alla popolazione
il contenuto e le motivazioni delle proprie scelte, garantendo la
pubblicità degli atti.
3. L’Unione promuove e valorizza le libere associazioni senza
finalità di lucro operanti sul territorio, aventi finalità sociali nel
campo dei servizi alla persona, nonché per la valorizzazione e la
tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale locale, favorendo la partecipazione delle stesse alla vita pubblica locale.
4. Sono garantite forme dirette e semplificate di tutela degli
interessi dei cittadini, che favoriscano il loro intervento nella formazione degli atti dell’Unione.
Art. 26
Consultazioni
1. Qualora l’Unione intenda adottare atti di particolare rilevanza sociale, di pianificazione del territorio o comunque di
grande interesse pubblico locale, può provvedere all’indizione
di pubbliche assemblee, allo scopo di illustrare e discutere gli atti stessi e di raccogliere le proposte della popolazione in materia,
delle quali, verificata la loro conformità alla normativa comunitaria, statale e regionale vigente ed ai criteri di buona amministrazione, si dovrà tenere conto in sede deliberante.
2. Gli organi dell’Unione possono, qualora lo ritengano opportuno, promuovere il confronto e consultare, anche singolarmente, i Comuni componenti, l’Amministrazione provinciale, Enti, Organizzazioni sindacali e di categoria, altre associazioni, esperti.
3. I Comuni sono invitati a partecipare alla fase di elaborazione degli indirizzi dell’Unione, segnatamente nella predisposizione di piani e di programmi.
4. Gli Enti e le organizzazioni di cui al comma 2 possono
chiedere che i loro rappresentanti siano uditi dagli stessi organi
dell’Unione.
Art. 27
Istanze, osservazioni, proposte
1. I cittadini, gli organi dei Comuni componenti l’Unione e
della Provincia, le associazioni, le organizzazioni sindacali e di
categoria possono presentare all’Unione istanze, osservazioni e
Bollettino Ufficiale
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proposte scritte, su questioni di interesse collettivo e su progetti
di deliberazione dell’Unione stessa.
2. Le istanze, le osservazioni e le proposte devono essere inoltrate all’organo competente, che deve pronunciarsi in merito
entro il termine di sessanta giorni.
3. I presentatori delle istanze, delle osservazioni e delle proposte, o un loro rappresentante esplicitamente delegato per iscritto, possono essere sentiti dall’organo dell’Unione, che è tenuto
ad esprimersi.
Art. 28
Referendum consultivo
1. Al fine di conoscere l’opinione della cittadinanza su argomenti che ricadano sotto la potestà decisionale dell’Unione e
che siano di particolare rilevanza, è consentito indire referendum consultivi.
2. E’ consentito indire referendum abrogativi per deliberare
l’abrogazione totale o parziale di norme regolamentari emanate dall’Unione o per revocare atti amministrativi a contenuto
generale.
3. Il referendum è indetto su richiesta:
a) del Consiglio dell’Unione, approvata a maggioranza assoluta dei componenti assegnati;
b)di un numero di cittadini dei Comuni associati pari almeno al 20 per cento degli aventi diritto al voto ai
sensi del successivo punto 25, calcolati al 31 dicembre
dell’anno precedente.
4. Non possono essere sottoposti a referendum:
a. questioni inerenti imposte, tasse e tariffe;
b. qualunque atto dovuto dall’Amministrazione in forza di
disposizioni vigenti emanate da altri Enti;
c. questioni inerenti il personale dipendente;
d. i diritti di minoranze etniche, religiose o diritti della persona costituzionalmente garantiti;
e. questioni inerenti ad elezioni, nomine, designazioni, revoche e decadenze;
f. bilancio preventivo e consuntivo;
g. piani urbanistici e Statuto.
5. Tutte le modalità attinenti allo svolgimento dei referendum
saranno contenute in apposito regolamento approvato a maggioranza assoluta dal Consiglio.
TITOLO IV
UFFICI E PERSONALE
Art. 29
Organizzazione degli uffici e del personale
1. L’Unione può disporre di uffici propri od avvalersi di quelli
dei Comuni partecipanti.
2. L’Unione disciplina con appositi atti deliberativi:
a. la dotazione organica del personale, qualora ritenga di
dotarsi di personale proprio;
b. l’organizzazione degli uffici e dei servizi.
3. Il regolamento definisce in particolare criteri idonei a disciplinare le modalità di esercizio delle funzioni affidate ai dipendenti che, restando alle dipendenze dei Comuni, prestano servizio totale o parziale per l’Unione, nonché delle attività degli uffici
e servizi di ciascun comune, o loro mezzi, di cui l’Unione si avvale
a fini propri.
4. I criteri ai quali deve ispirarsi la logica organizzativa sono
l’autonomia operativa, la funzionalità, l’economicità di gestione,
secondo i principi della professionalità e della responsabilità.
5. Per una moderna e funzionale organizzazione, l’Amministrazione adotta le metodologie e le tecnologie più idonee a
rendere efficiente ed efficace l’azione amministrativa, assicurando il monitoraggio permanente dell’attività amministrativa e dei
servizi ai cittadini; in particolare, sono adottati metodi e tecnologie per il controllo di gestione, la contabilità analitica e l’automazione negli uffici e nei servizi.
6. Il personale dell’Unione è organizzato in base ai principi di
partecipazione, responsabilità, valorizzazione dell’apporto individuale, qualificazione professionale, mobilità, professionalità.
7. L’Unione promuove la partecipazione dei dipendenti alla
definizione dei metodi di lavoro, alle modalità di esercizio delle competenze assegnate, alla verifica della rispondenza degli
obiettivi.
Art. 30
Personale dell’Unione
1. L’Unione può assumere personale proprio, previa definizione della dotazione organica, e può anche avvalersi dell’opera,
totale o parziale, del personale dipendente dei Comuni che ne
fanno parte.
2. L’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi comunali conferiti all’Unione comporta l’unificazione, compatibilmente con le esigenze dei singoli Comuni, delle strutture burocratico – amministrative.
3. Entro il 31 dicembre 2016, l’Unione si dota del Piano di attribuzione ai Comuni associati del personale dipendente proprio
finalizzato alla sua riassegnazione, parziale o totale, ai Comuni
associati nei casi previsti ai successivi commi 4 e 5.
In seguito alla sua approvazione, in fase di stesura del bilancio
di previsione e/o contestualmente alle procedure di assunzione
di nuovo personale, l’Unione procede all’aggiornamento e/o alla modifica del Piano di cui al presente comma.
4. Nel caso di recesso unilaterale da parte di un Comune associato, parte del personale dipendente dell’Unione transita nei
ruoli organici del Comune recedente secondo le previsioni del
Piano di attribuzione ai Comuni associati del personale dipendente proprio di cui al precedente comma 3.
5. Nel caso di scioglimento dell’Unione non conseguente alla
fusione di tutti i Comuni associati, la totalità del personale dipendente dell’Unione transita nei ruoli organici dei Comuni associati secondo le previsioni del Piano di attribuzione ai Comuni
associati del personale dipendente proprio di cui al precedente
comma 3.
6. Qualora si addivenga alla costituzione di un nuovo Comune per fusione di tutti i Comuni associati, il personale dei singoli
Comuni ed il personale dell’Unione confluisce stabilmente nella
dotazione organica del nuovo Comune risultante dalla fusione
stessa.
Art. 31
Stato giuridico
e trattamento economico del personale
1. Al personale dell’Unione si applica la normativa vigente
per il personale degli Enti locali.
2. L’Unione informa i rappresentanti dei lavoratori democraticamente individuati circa gli atti ed i provvedimenti che riguardano il personale, l’organizzazione del lavoro ed il funzionamento degli uffici, rimanendo esclusa ogni forma di ingerenza
su scelte di merito che esulano dai campi della contrattazione
decentrata.
TITOLO V
ORDINAMENTO FINANZIARIO
Art. 32
Ordinamento
1. La disciplina dell’ordinamento finanziario è riservata alla
legge.
2. L’Unione, nell’ambito della finanza pubblica, è titolare di autonomia finanziaria, fondata su risorse proprie e derivate.
3. L’Unione è titolare di potestà impositiva in materia di tariffe
e contributi in relazione ai servizi dalla stessa gestiti, come disposto dall’art. 32 comma 7 del d.lgs. 267/2000 e s.m.i. e dall’art. 18
comma 14 della l.r. 19/2008.
Art. 33
Risorse finanziarie
1. La finanza dell’Unione è costituita da:
a. trasferimenti operati dai Comuni componenti;
b. contributi erogati dallo Stato;
c. contributi erogati dalla Regione;
d. contributi erogati dall’Amministrazione provinciale;
– 36 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
e. diritti, tariffe e contributi per servizi gestiti direttamente
dall’Unione;
f. introiti derivanti da tasse, tariffe e contributi relativi ai
servizi affidati per i quali la legge attribuisce la relativa
potestà (soggettività attiva);
g. risorse per investimenti;
h. altre entrate;
i.contributi erogati dall’Unione Europea ed altri
organismi.
tecnica attestante la regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa, e al responsabile del servizio finanziario il parere di
regolarità contabile attestante la copertura finanziaria. Il tutto
come previsto dall’art. 147 bis TUEL e dal Regolamento sui controlli interni.
3. Gli impegni di spesa non possono essere assunti senza l’attestazione della relativa copertura finanziaria, rilasciata dal responsabile del servizio finanziario; in mancanza di detta attestazione, l’atto è nullo di diritto, come previsto dall’art. 183, comma
7, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
Art. 34
Rapporti finanziari
con i Comuni costituenti l’Unione
1. Nei limiti delle deleghe conferite dai Comuni, l’Unione introita tasse, tariffe e contributi relativi ai servizi affidati per i quali la
legge attribuisce la relativa potestà (soggettività attiva).
2. Le spese annuali di gestione corrente dell’Unione, non coperte da entrate proprie sono ripartite (nel bilancio di previsione) o ripianate (nel rendiconto di gestione) dai Comuni associati in base al criterio stabilito negli atti di delega delle funzioni
dei Comuni costituenti.
Art. 39
Revisione economico-finanziaria
1. Il Consiglio dell’Unione affida la revisione economico-finanziaria ad un revisore del conto nominato attraverso il sistema dell’estrazione previsto dalla legge (articolo 16 comma 25
decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 coordinato con la legge di
conversione 14 settembre 2011 n. 148).
2. Le norme regolamentari disciplinano gli aspetti organizzativi e funzionali dell’ufficio del revisore del conto e ne specificano
le attribuzioni di controllo, impulso proposta e garanzia, con osservanza della legge, dei principi civilistici e concernenti il controllo delle società per azioni e del presente statuto.
3. Il revisore del conto deve essere in possesso dei requisiti
prescritti dalle norme sull’ordinamento delle autonomie locali, di
quelli di eleggibilità per l’elezione a consigliere comunale e non
deve ricadere nei casi di incompatibilità previsti dall’art. 2399,
comma 1, del codice civile, dell’art. 236 del decreto legislativo
18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i. e, in generale, dalla normativa
vigente.
4. Il regolamento di contabilità può prevedere ulteriori cause
di incompatibilità al fine di garantire la posizione di imparzialità
ed indipendenza del revisore; lo stesso regolamento disciplina le
modalità di revoca e decadenza, applicando, in quanto compatibili, le norme del codice civile relative ai sindaci delle società per azioni.
5. Il revisore dura in carica tre anni, non può essere revocato se non per inadempimento dei doveri connessi alla carica e
può essere riconfermato.
Può essere revocato per inadempienza ovvero allorché ricorrano gravi motivi che influiscano negativamente sull’espletamento del suo mandato ed in ogni caso allorquando ometta di
presentare nei termini previsti dal regolamento di contabilità la
relazione sul rendiconto.
6. Le funzioni del revisore sono quelle disciplinate dalle legge
e dal regolamento di contabilità dell’Unione; in particolare il revisore esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria
della gestione dell’ente, attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione redigendo apposita relazione,
collabora con il Consiglio dell’Unione nella sua funzione di controllo e di indirizzo, procede alle verifiche di cassa con scadenza
trimestrale.
7. Nella relazione di cui al precedente comma, possono essere espressi rilievi e proposte tendenti a conseguire migliore efficacia ed economicità della gestione.
8. Il revisore risponde della verità delle proprie attestazioni
ed adempie ai propri doveri con la diligenza del mandatario
e, qualora riscontri gravi irregolarità nella gestione, ne riferisce
immediatamente al Consiglio dell’Unione.
9. Il regolamento di contabilità individua forme e procedure
per un corretto ed equilibrato raccordo operativo-funzionale tra
la sfera d’attività del revisore e quella del Consiglio dell’Unione.
10. Nell’esercizio delle sue funzioni, con modalità e limiti definiti nel regolamento di contabilità, il revisore ha diritto di accesso agli atti ed ai documenti connessi alla sfera delle sue
competenze.
11. Il Consiglio dell’Unione, contestualmente alla nomina, fissa il compenso spettante al revisore, entro i limiti massimi stabiliti
dalla legge.
Art. 35
Attività finanziaria
1. L’Unione si dota di un regolamento di contabilità ai sensi
dell’art. 152 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
e dal decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 e s.m.i.
2. Nel regolamento di contabilità si applicano i principi contabili stabiliti dalla legge e le modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche dell’Unione, ferme restando le disposizioni volte ad assicurare l’unitarietà e l’uniformità del sistema
finanziario e contabile.
Art. 36
Bilancio
1. L’Unione delibera annualmente Il bilancio di previsione finanziario riferito ad almeno un triennio, comprendente le previsioni di competenza e di cassa del primo esercizio del periodo
considerato e le previsioni di competenza degli esercizi successivi, osservando i principi contabili generali e applicati allegati al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive
modificazioni.
2. L’unità temporale della gestione è l’anno finanziario, che
inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno;
dopo tale termine non possono più effettuarsi accertamenti di
entrate e impegni di spesa in conto dell’esercizio scaduto.
3. Al bilancio di previsione sono allegati i documenti previsti
dall’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 23 giugno 2011
n. 118, e successive modificazioni, e i documenti previsti dall’articolo 172 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
Art. 37
Rendiconto
1. I risultati della gestione finanziaria, economico e patrimoniale sono dimostrati nel rendiconto comprendente il conto del
bilancio, il conto economico e lo stato patrimoniale.
2. Il rendiconto è deliberato dal Consiglio dell’Unione con il
voto favorevole della maggioranza dei votanti, entro il termine
fissato dalla legge.
3. Al rendiconto è allegata una relazione della Giunta sulla
gestione che esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti, e gli altri documenti
previsti dall’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e s.m.i.
Art. 38
Controllo interno
1. E’ facoltà del Consiglio richiedere agli organi ed agli uffici competenti specifici pareri e proposte in ordine agli aspetti
finanziari ed economici della gestione e dei singoli atti fondamentali, con particolare riguardo all’organizzazione ed alla gestione dei servizi.
2. Su ogni proposta di deliberazione deve essere richiesto
al responsabile del servizio competente il parere di regolarità
Art. 40
Controllo di gestione
1. L’Unione applica il controllo di gestione, secondo le modalità previste dalla vigenti disposizioni di legge e dal regolamento
di contabilità e s.m.i.
2. A tal fine l’Unione utilizza strumenti e procedure idonee a
garantire il controllo dell’equilibrio economico della gestione e
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
di principali processi di erogazione dei servizi, al fine di attuare
un continuo riscontro tra obiettivi e risultati, anche in termini economici, della programmazione e della gestione.
Art. 41
Tesoreria
1. L’Unione è dotata di un servizio di tesoreria che comprende:
a. la riscossione di tutte le entrate di pertinenza dell’Unione, versate dai debitori in base ad ordini di incasso e
dal concessionario del servizio di riscossione dei tributi;
b. il pagamento delle spese ordinate mediante mandati
di pagamento, nei limiti degli stanziamenti di bilancio e
dei fondi di cassa disponibili;
c. il pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati,
delle rate di ammortamento dei mutui e dei contributi
previdenziali.
2. I rapporti dell’Unione con il tesoriere sono disciplinati dalla legge, dal regolamento di contabilità, nonché da apposita
convenzione.
3. L’affidamento del servizio di Tesoreria avviene secondo le
disposizioni vigenti in materia e s.m.i.
Art. 42
Economato
1. Il regolamento di contabilità prevede l’istituzione del servizio di economato, cui viene preposto un responsabile, per la gestione di cassa delle spese d’ufficio di non rilevante ammontare, come previsto dall’art. 153, comma 7, del decreto legislativo
18 agosto 2000 n. 267 e s.m.i.
TITOLO VI
DISPOSIZIONI FINALI
Art. 43
Segretario dell’Unione
1. Il Presidente nomina Segretario dell’Unione uno dei segretari dei Comuni associati.
2. L’incarico di Segretario dell’Unione è svolto gratuitamente
senza alcuna possibilità di erogazione di ulteriori indennità, emolumenti o rimborsi rispetto all’incarico di Segretario comunale.
3. Al Segretario dell’Unione si applicano le disposizioni
dell’articolo 8 della legge 23 marzo 1981, n. 93, e successive
modificazioni.
Art. 44
Entrata in vigore
1. Lo statuto è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia (BURL), affisso all’albo pretorio dell’Unione per trenta
giorni consecutivi ed inviato al Ministero dell’Interno per essere
inserito nella raccolta ufficiale degli statuti.
2. Lo statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione all’albo pretorio dell’Unione.
– 38 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
B) GARE
Amministrazione regionale
Comunicato regionale 11 maggio 2015 - n. 73
Direzione centrale Organizzazione, personale e sistema
informativo - Procedura negoziata relativa alla ripetizione
del contratto “Servizio di progettazione e realizzazione di
campagna di comunicazione per la promozione del turismo,
del commercio, delle fiere e dei servizi, produzione di materiali
promozionali, realizzazione di eventi” - Avviso relativo agli
appalti aggiudicati
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Giunta regionale della Lombardia Indirizzo postale Piazza Città di Lombardia, 1
Città: Milano Codice postale: 20124 Paese: Italia Punti di contatto: Telefono: +39 02-6765-5088 All’attenzione di: Rosetta Calabria
- Posta elettronica: - [email protected] - Fax:
+39 02-6765-4424 Indirizzo internet Amministrazione aggiudicatrice (URL) - [email protected] http://www.regione.
lombardia.it Profilo di committente (URL): http://www.regione.
lombardia.it I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di
attività: Autorità regionale o locale Servizi generali delle amministrazioni pubbliche
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO
II.1) Descrizione
II.1.1) Procedura negoziata relativa alla ripetizione del contratto
«Servizio di progettazione e realizzazione di campagne di comunicazione per la promozione del turismo, del commercio, delle
fiere e dei servizi, produzione di materiali promozionali, realizzazione di eventi»
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: - Categoria di servizi: n. 13 - Italia
- Lombardia
II.1.4) Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti come punto II.1.1)
II.1.5) CPV Oggetto principale: 79341000
II.2) Valore finale totale degli appalti: Euro 573.770,00 IVA esclusa
SEZIONE IV: PROCEDURA
IV.1.1) Tipo di procedura: Negoziata senza indizione di gara
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso
IV.2.2) Ricorso ad un’asta elettronica: NO
IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO
IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dell’amministrazione aggiudicatrice: Geca 2/2015
IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto NO
SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
Procedura negoziata relativa alla ripetizione del contratto «Servizio di progettazione e realizzazione di campagna di comunicazione per la promozione del turismo, del commercio, delle fiere
e dei servizi, produzione di materiali promozionali, realizzazione
di eventi»
V.1) Data di aggiudicazione: 25 marzo 2015
V.2) Numero di offerte ricevute: 1
V.3) Nome e indirizzo dell’operatore economico aggiudicatario :
Società Pomilio Blumm s.r.l. - Via Venezia, 4 - 65121 Pescara
V.4) Informazioni sul valore dell’appalto
Valore totale stimato dell’appalto Valore 573.770,00 Moneta EURO - IVA esclusa
Valore finale totale dell’appalto Valore Moneta EURO 573.770,00
IVA esclusa
V.5) E’ possibile che il contratto venga subappaltato: NO
SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI
VI.1) Appalto connesso ad un progetto e/o programma finanziato dai fondi comunitari: NO
VI.2) Informazioni complementari: codice CIG: 609938186C
VI.3) PROCEDURE DI RICORSO
VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale T.A.R. Lombardia Indirizzo postale Via Corridoni, 39 - 20122 - Milano - Italia - Fax 02-76053248
VI.3.2) Presentazione di ricorso. Informazioni precise sui termini di
presentazione di ricorso: 30 giorni al TAR Lombardia
VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 7 maggio 2015
Avviso Relativo agli appalti aggiudicati
Giustificazione della procedura negoziata senza previa indizione di gara
Il motivo della scelta della procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara deve essere conforme alle disposizioni in materia di cui alla direttiva 2004/18/CE.
f) nuovi lavori /servizi precedenti, ordinati conformemente alle
rigorose condizioni fissate dalla direttiva
Il dirigente della struttura gestione acquisti
Emilia Angela Benfante
Bollettino Ufficiale
– 39 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune di Cassano d’Adda (MI)
Avviso di gara per appalto per affidamento in concessione
del servizio di ristorazione nelle scuole
Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Cassano d’Adda Piazza Matteotti n. 1 Cassano d’Adda (MI) - c.a.p. 20062.
Denominazione conferita all’appalto: procedura aperta gestita
tramite piattaforma SINTEL Arca Lombardia per l’affidamento in
concessione del servizio di ristorazione nelle scuole - Codice CIG
n. 62385294FD
Quantitativo o entità totale: L’importo complessivo presunto della
concessione riferito all’intero quinquennio posto a base d’asta
è pari € 5.880.000,00 IVA esclusa. Costi per oneri della sicurezza
non soggetti a ribasso d’asta quantificati in € 10.000,00/annui.
Durata dell’appalto: 5 anni a partire dal 1 agosto 2015 al 31 luglio 2020.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa, ex art. 83 del d.lgs. n. 163/2006 e s.m.i. .
Termine ricevimento offerte sulla piattaforma Sintel: ore 12,00 del
18 giugno 2015.
Prima seduta pubblica di gara tramite piattaforma Sintel: ore 9:00
del 22 giugno 2015.
Il bando di gara integrale è stato inviato il giorno 8 maggio 2015
all’Ufficio Pubblicazioni Ufficiali dell’U.E., che lo ha ricevuto in pari
data.
Responsabile unico del procedimento
Marco Galbusera
Comune di Cassano d’Adda (MI)
Estratto avviso d’asta pubblica per la vendita di n. 24 posti auto
coperti siti in piazza Lega Lombarda - Secondo esperimento
Ente appaltante: Comune di Cassano d’Adda Piazza Matteotti, 1
- Provincia di Milano - Settore Lavori Pubblici - tel. 0363/366213
- 366293, fax 0363/366295, sito Comune: http// www.comune.
cassanodadda.mi.it;
Oggetto dell’appalto: alienazione di n. 24 posti auto coperti siti
in Piazza Lega Lombarda in Cassano d’Adda (MI).
Procedura di gara: La procedura di gara è regolata dall’art. 73
lett. c) r.d. n. 827/1924, con offerte esclusivamente in rialzo e con
aggiudicazione a favore del concorrente che abbia offerto per
Lotto il prezzo maggiore sull’importo a base d’asta.
L’importo a base d’asta è così come determinato dalla di Giunta comunale n. 58 in data 23 aprile 2015 con la quale si autorizza il secondo esperimento di gara riguardante l’alienazione
dei posti auto di proprietà comunale siti in Piazza Lega Lombarda, applicando la diminuzione prevista all’articolo 15 del
citato Regolamento in misura pari al 5% (cinquepercento) del
MAPP.
SUB
PREZZO
ARROTONDATO
LIBERO
RIBASSO 5%
1
17
448
701
21.000
X
19.950
2
17
448
702
18.500
X
17.575
3
17
447
712
8.000
X
7.600
448
703
6.000
4
17
447
713
5
17
448
705
6
17
448
7
17
448
8
17
9
17
10
11
OCCUPATO
FOGLIO
STAZIONE APPALTANTE: Comune di Carate Brianza (MB)
OGGETTO D’APPALTO: Affidamento servizi a supporto delle attività scolastiche.
Categoria 24, CPV 80410000-1, art. 20 e Allegato II B del
d.lgs. 163/2006 CIG 62314979FE
PROCEDURA DI AGGIUDICAZIONE: procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
LUOGO DI ESECUZIONE: Carate Brianza
DURATA: da settembre 2015 a luglio 2018
VALORE COMPLESSIVO D’APPALTO: € 1.000.312,00 oltre IVA
PREZZI A BASE D’ASTA: servizio educativo scuola infanzia €/h 21,00+IVA - assistenza alunni durante il trasporto
€/h 17,50+IVA - pre e post scuola €/h 18,40+IVA - servizio educativo portatori handicap €/h 21,00+IVA - facilitatore apprendimento €/h 20,00+IVA – servizi ausiliari €/h 18,20+IVA
TERMINI PRESENTAZIONE OFFERTE: ore 12.00 del 11 giugno 2015
INFORMAZIONI: Settore pubblica istruzione / Tel. 0362/987278 0362 987374 - 0362 987341
Fax 0362/987205 e-mail [email protected]
Sito internet: www.comune.caratebrianza.mb.it
Carate Brianza, 29 aprile 2015
Il responsabile del settore istruzione, cultura e sport
Luisa Spinelli
valore economico determinato con perizia di stima dal Tecnico
comunale:
LOTTO
Comune di Carate Brianza (MB)
Avviso di gara d’appalto procedura aperta per l’affidamento
di servizi a supporto delle attività scolastiche
X
5.700
9.000
X
8.550
706
8.000
X
7.600
707
10.000
X
9.500
448
708
6.500
448
709
8.000
X
17
448
710
9.000
X
8.550
17
448
711
11.000
X
10.450
12
17
448
712
10.000
X
9.500
13
17
448
713
10.000
X
9.500
14
17
448
714
9.000
X
8.550
15
17
448
715
10.000
X
9.500
16
17
448
716
10.500
17
17
448
717
11.500
X
10.925
18
17
448
718
11.500
X
10.925
19
17
448
719
10.500
X
9.975
20
17
448
720
8.500
X
8.075
21
17
448
721
8.500
X
8.075
447
715
22
17
448
722
447
714
23
17
448
723
447
716
448
724
447
717
24
17
X
6.175
X
7.600
9.975
11.000
X
10.450
6.000
X
5.700
6.500
X
6.175
Termine ultimo presentazione offerte: ore 12,00 del giorno 15 giugno 2015 - apertura offerte: ore 9,00 del giorno 16 giugno 2015;
Altre informazioni: il bando integrale, il disciplinare di gara e la
documentazione per la partecipazione alla gara sono consultabili sul sito Internet comunale.
Cassano d’Adda, 11 maggio 2015
La responsabile del settore lavori pubblici e ambiente
Grazia Maria Bartucci
Comune di Nembro (BG)
Avviso di alienazione immobiliare per asta pubblica - Immobile
ex scuola di Lonno in piazza Sant’Antonio
Si informa che il Comune di Nembro, in esecuzione della determinazione n. 319 del 12 maggio 2015, ha indetto il bando per
l’alienazione immobiliare mediante asta pubblica di un immobile di proprietà comunale:
Descrizione immobile denominato ex scuola di Lonno:
Fabbricato residenziale R9-5, sito in piazza Sant’Antonio di
mq. slp. 460,00,
sup. area 1475,00 mq.,
base d’asta 375.000,00 euro.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
L’avviso d’asta e i relativi allegati sono visionabili presso il Comune di Nembro Ufficio Tecnico Settore Gestione e controllo del
territorio, servizio edilizia privata ed urbanistica o sul sito www.
nembro.net - sezione bandi e concorsi.
Le offerte dovranno pervenire entro le ore 12.20 del giorno
28 agosto 2015, all’indirizzo via Roma n. 13, 24027 Nembro,
esclusivamente a mezzo di raccomandata del servizio postale
o agenzia di recapito autorizzata o consegna a mano all’ufficio
protocollo. l rischi in ordine al mancato recapito del plico, ovvero
del recapito tardivo del medesimo sono a carico esclusivo del
mittente.
Il responsabile del settore
Domenico Leo
Comune di Parabiago (MI)
Esito del bando di pubblico incanto per l’alienazione di un
terreno di proprietà del Comune di Parabiago, ubicato sul
territorio comunale e destinato alla realizzazione e gestione
di una struttura di interesse pubblico o generale per servizi
socio-assistenziali per anziani e disabili
Ente appaltante: Comune di Parabiago, p.zza della Vittoria n. 7.
Bando di gara: pubblicato sul BURL - Serie Avvisi e Concorsi n. 10
del 4 marzo 2015.
Aggiudicazione dell’appalto: determinazione dirigenziale DTUT
n. 38 del 28 aprile 2015, esecutiva in data 7 maggio 2015;
Criteri di aggiudicazione dell’appalto: all’offerta avente il prezzo
più alto, con il metodo delle offerte segrete da confrontarsi con
il prezzo posto a base di gara ex art. 73, comma 1) lett. c) del
r.d. 827/1924;
Importo posto a base di gara: € 645.450,00=;
Numero di offerte ricevute: 1; Numero offerte escluse: 0;
Importo offerto: € 650.000,00=;
Nome ed indirizzo dell’aggiudicatario: ditta P.C.M. s.r.l., avente
sede a Cernusco Lombardone (LC), in via Verdi, n. 6/C.
Parabiago, 8 maggio 2015
Il dirigente dell’ufficio tecnico
Lanfranco Mina
Comune di Pregnana Milanese (MI)
Bando per l’alienazione di un’area a destinazione industriale
di proprietà comunale a mezzo di asta pubblica (area via
Castellazzo - Cascina Orombella)
Procedura aperta: art. 63 e ss. del r.d. n. 827/1924, per l’alienazione a corpo di un’ area industriale edificabile (circa 2.036,76
mq) e dei diritti edificatori complessivi da essa derivanti (circa
1.629,40 mq), di proprietà comunale sita in via Castellazzo-Cascina Orombella identificata catastalmente al fg. 1 mapp. 332.
L’area è destinata nel PGT vigente in parte a Zona D industriale
esistente e di completamento.
Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa.
Scadenza termine ricezione offerte: 3 giugno 2015 ore 12:00;
Pubblicità: l’avviso d’asta verrà pubblicato, per estratto, sui
quotidiani a diffusione nazionale e regionale «Gazzetta Aste e
Appalti Pubblici» e «La Repubblica», sulla Gazzetta Ufficiale, sul
BURL Regione Lombardia; il bando integrale e la documentazione di gara saranno disponibili sul sito comunale www.comune.
pregnana.mi.it su SinTel e presso l’Ufficio Tecnico comunale:
Tel. 02/93967217, Fax: 02/93967219, E-mail: tecnico@comune.
pregnana.mi.it.
Responsabile del Procedimento: arch. Elisabetta Amariti,
Tel. 02/93967220, Fax: 02/93967219, E-mail: elisabetta.amariti@
comune.pregnana.mi.it.
Il responsabile del procedimento
Elisabetta Amariti
Comune di Trezzano sul Naviglio (MI)
Avviso di gara per l’alienazione mediante asta pubblica di
beni immobili di proprietà del Comune
Si rende noto che il giorno 22 giugno 2015 alle ore 14,30 si procederà ad esperire la seguente asta in esecuzione della delibera di g.c. n. 98 del 24 aprile 2015 ad oggetto: «Approvazione
linee di indirizzo per l’alienazione dell’area di via M. Pagano»
L’esperimento della gara si terrà in seduta pubblica, presso il Palazzo comunale sito in Via IV Novembre n. 2.
Il bando e gli atti relativi alla gara sono visionabili e prelevabili
presso il Servizio Patrimonio dell’Area Programmazione e Controllo - Via Boito, 5/7, dalle ore 9.00 alle ore 12.30 dal lunedì al
venerdì.
Gli stessi saranno disponibili sul sito web del Comune all’indirizzo: www.comune.trezzano-sul-naviglio.mi.it.
Terreno sito in Trezzano sul Naviglio, via Pagano
Dati catastali Foglio 3, parte dei mappali 77, 15, 41
Superficie complessiva: mq. 2.600
Importo a base d’asta: € 215.000,00
Deposito cauzionale: € 21.500,00
Scadenza presentazione offerte: ore 12.00 del 18 giugno 2015
da presentarsi a mezzo posta, agenzie di recapito autorizzate
o mediante consegna diretta presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Trezzano sul Naviglio, via IV Novembre 2, nel seguente
orario:
mattina dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30;
pomeriggio dal lunedì al giovedì dalle ore 14.00 alle ore 16.30.
Il funzionario area programmazione e controllo
Giuseppe Argirò
Comune di Zibido San Giacomo (MI)
Esito di gara per l’affidamento di: “Programma di intervento
realizzabile con capitali privati (project financing)
progettazione definitiva ed esecutiva, realizzazione e
gestione dell’ampliamento del cimitero comunale di San
Giacomo” Procedura aperta ai sensi dell’art. 153, comma 19
- d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e s.m.i. - Appalto n. 01/2015
(CUP E61B14000360005 - CIG 6065997B12)
Ai sensi dell’art. 65 del d.lgs. 163/2006 (Codice dei Contratti) si
rende noto l’esito della gara per i lavori di cui al titolo. Base d’appalto: € 1.073.470,15;
Partecipanti alla gara n. 1;
Ditte escluse per irregolare documentazione (n. 0).
Ditte escluse per mancata presentazione verifica documentazione (n. 0).
Ditte escluse ai sensi dell’86 del d.lgs. n. 163/2006 «Taglio delle
ali» (n. 0).
Appaltatrice: A.F.I.B s.r.l. - architettura funeraria industrializzata
Boltro - corso Casale 5 13039 Trino (VC); Importo aggiudicazione
€ 1.073.470,15;
Data aggiudicazione 23 aprile 2015.
Il testo integrale del presente avviso è pubblicato all’albo Pretorio comunale per 30 giorni a partire dalla data di pubblicazione.
Il Segretario Com.le dott. P. Maggi - Il Sindaco Piero Garbelli
Zibido San Giacomo, 27 aprile 2015
Il responsabile procedimento
Massimo Panara
Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Bando per l’alienazione di beni immobili disponibili di
proprietà di Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna di
Como - Terreni sottoposti a pianificazione attuativa
Infrastrutture Lombarde s.p.a., con sede in Milano, Via Pola
n. 12/14, incaricata da Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna, avvisa che ha indetto una procedura di gara finalizzata
all’alienazione dei beni di seguito descritti:
OGGETTO DELL’ALIENAZIONE:
LOTTO 1: Aree in Como, edificabili, per 13.373 mq di superficie catastale complessiva, ubicate a quote s.l.m. comprese
tra 215 m e 245 m, poste a valle di via Bignanico. Il lotto comprende i mappali di cui al Fg. Logico 3, mappa n. 9, particelle
nn. 1397, 1398, 1400, 1402, 1404, 1412, 1798, 1805 e 4186 censite al Catasto Terreni del Comune di Como, sez. Monte Olimpino (C933A - foglio logico 3). Il lotto coincide interamente
con l’«Ambito da assoggettarsi alla pianificazione attuativa di
nuovo impianto - CP4.A: Aree in località Bignanico», individuato ai sensi dell’art. 20 delle Disposizioni Attuative del vigente
strumento urbanistico del Comune di Como.
Il valore del predetto lotto è di Euro 1.558.000,00.
LOTTO 2: Aree in Como, edificabili, per 13.510 mq di superficie
catastale complessiva, ubicate in zona sud-est del comune di
Como, tra le località di Albate ad est e di Rebbio ad ovest. Il lot-
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
to comprende il mappale di cui al Fg. Logico 2, mappa n. 13,
particella n. 7725, censito al Catasto Terreni del Comune di
Como, sez. Camerlata e coincide interamente con l’«Ambito
da assoggettarsi alla pianificazione attuativa di nuovo impianto - CP4.B: Aree in località Belvedere», individuato ai sensi
dell’art. 20 delle Disposizioni Attuative del vigente strumento
urbanistico del Comune di Como.
Il valore del predetto lotto è di Euro 1.030.000,00.
LOTTO 3: Aree in Albese con Cassano, edificabili, di circa
10.440 mq di superficie catastale complessiva, ubicate in
prossimità del confine con il comune di Altavilla.
Il lotto comprende i mappali di cui al Fg. Logico 9, mappa n. 8,
particelle nn. 2621 e 2622 censite al Catasto Terreni del Comune
di Albese con Cassano - sez. Albese (A153A - foglio logico 9).
Per la quasi totale estensione (mq 9.500 del mappale 2621), il
lotto è ricompreso nel più ampio «Ambito di trasformazione a
prevalente destinazione residenziale ATR/8 - via Cisora». Fanno parte del lotto due ulteriori porzioni residue: la prima (per
mq 900 dello stesso mappale 2621) ricadente in zona «IA - aree
ed ambiti per attività produttive industriali o artigianali» e la seconda (il mappale 2622, di mq 40) compresa in «fascia di rispetto stradale».
Il valore del predetto lotto è di Euro 1.009.500,00.
Presentazione offerte: Le offerte dovranno essere presentate
presso la sede di Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Via Pola 12/14 20124 Milano, entro le ore 12:00 del giorno 30 giugno 2015.
Seduta pubblica: La seduta pubblica avrà luogo il giorno 1 luglio 2015 ore 12:00 presso la sede di Infrastrutture Lombarde
s.p.a. - Via Pola 12/14 Milano.
Il testo integrale del Bando di alienazione e relativi allegati sono disponibili sul sito internet www.ilspa.it - sezione «Gare - Bandi
Aperti».
Infrastrutture Lombarde s.p.a.
Il presidente del consiglio di gestione
Paolo Besozzi
Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Bando per l’alienazione di beni immobili disponibili di
proprietà di Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna di
Como - Fabbricati
Infrastrutture Lombarde s.p.a., con sede in Milano, Via Pola
n. 12/14, incaricata da Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna, avvisa che ha indetto una procedura di gara finalizzata
all’alienazione dei beni di seguito descritti:
OGGETTO DELLA VENDITA:
LOTTO 1: n. 6 alloggi, 2 autorimesse e 1 deposito, siti in Como,
Via Pannilani n. 27, in parte locati (per quanto concerne un
alloggio), oltre a terreni di pertinenza di circa mq. 340. Il valore
del lotto è pari ad Euro 249.320,00.
LOTTO 2: n. 3 alloggi, siti in Como, Via Cristoforo Solari n. 16, in
parte locati (per quanto concerne un alloggio)., oltre a terreni
di pertinenza.
Il valore del lotto è pari ad Euro 259.440,00.
LOTTO 3: n. 9 alloggi e 2 fabbricati siti in Como, Via Bignanico
n. 15, in parte locati (per quanto concerne cinque alloggi),
oltre a terreni adiacenti di circa mq. 1.300. Il valore del lotto è
pari ad Euro 733.760,00.
LOTTO 4: n. 1 alloggio sito in Como, Via Bellinzona n. 127, libero.
Il valore del lotto è pari ad Euro 100.800,00.
LOTTO 5: n. 12 alloggi, 1 autorimessa e altri locali non ad uso
residenziale siti in Como,Via San Carpoforo nn. 2/4, in parte locati (per quanto concerne sette unità), oltre terreni adiacenti
di circa mq. 440. Il valore del lotto è pari ad Euro 995.240,00.
LOTTO 6: n. 2 alloggi siti in Como, Via San Carpoforo n. 1, in parte locati (per quanto concerne un alloggio). Il valore del lotto
è pari ad Euro 194.000,00.
LOTTO 7: n. 6 alloggi, ambulatori e salone adibito a teatro siti
ad Asso (CO), in via Romagnoli nn. 8, 10 e 12, in parte locati
(per quanto concerne un locale). Il valore del lotto è pari ad
Euro 802.760,00.
LOTTO 8: n. 1 alloggi e box, siti a Cantù (CO), in via Cattaneo
n. 42, locati.
Il bene è intestato all’AO S. Anna per la quota di 2/3. La rimanente quota indivisa di 1/3 è di alinea proprietà e non costi-
tuisce oggetto della presente vendita. Il valore del lotto è pari
ad Euro 131.670,00.
LOTTO 9: n. 1 unità commerciale sita a Cantù (CO) in via Cattaneo n. 3, libera.
Il bene risulta intestato all’A.O S. Anna per la quota di 1/3. La
rimanente quota indivisa di 2/3 è di alinea proprietà e non
costituisce oggetto della presente vendita. Il valore del lotto è
pari ad Euro 17.500,00.
Presentazione offerte: Le offerte dovranno essere presentate
presso la sede di Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Via Pola 12/14 20124 Milano, entro le ore 12:00 del giorno 28 luglio 2015.
Seduta pubblica: La seduta pubblica avrà luogo il giorno 29 luglio 2015 ore 10:00 presso la sede di Infrastrutture Lombarde
s.p.a. - Via Pola 12/14 Milano.
Il testo integrale del Bando di alienazione e relativi allegati sono disponibili sul sito internet www.ilspa.it - sezione «Gare - Bandi
Aperti».
Infrastrutture Lombarde s.p.a.
Il presidente del consiglio di gestione
Paolo Besozzi
Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Avviso per l’alienazione dl beni immobili disponibili di
proprietà dell’Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna di
Como - Altri terreni
Infrastrutture Lombarde s.p.a., con sede in Milano, via Pola
n. 12/14, incaricata da Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna di Como, avvisa che ha indetto una procedura di gara finalizzata all’alienazione dei beni di seguito descritti:
OGGETTO DELLA VENDITA
LOTTO 1: Terreni in Appiano Gentile (Como), mappali nn. 389 e
391 Fg. 1, di mq 7.990 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 199.750,00.
LOTTO 2: Terreno in Appiano Gentile (Como), mappale n. 932
Fg. 1, di mq 940 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 18.800,00.
LOTTO 3: Terreni in Appiano Gentile (Como), mappali nn. 605 e
612 Fg. 1, di mq 4.080 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 100.700,00.
LOTTO 4: Terreno in Binago (Como), mappale n. 4043 Fg. 9, di
mq 1.020 di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto
è di € 245.000,00.
LOTTO 5: Terreni in Como, località Monte Olimpino, mappali nn. 425, 444 e 2360 Fg. 4, di mq 1.800 circa di superficie
complessiva. Si precisa che Azienda ospedaliera Ospedale
Sant’Anna è proprietaria per 2/4. Il valore del predetto lotto è
di € 243.000,00.
LOTTO 6: Terreni in Como, località Monte Olimpino, mappali
nn. 620 Fg. 5 e 622 Fg. 6, di mq 8.340 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 20.850,00.
LOTTO 7: Terreno in Como, località Monte Olimpino, mappale
n. 1264 Fg. 6, di mq 3.200 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 11.200,00.
LOTTO 8: Terreni in Como, località Monte Olimpino, mappali nn. 5953, 5955 e 5958 Fg. 6, di mq 7.275 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 25.462,00.
LOTTO 9: Terreno in Como, località Monte Olimpino, mappale
n. 936 Fg. 7, di mq 8.270 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 20.675,00.
LOTTO 10: Terreno in Como, località Monte Olimpino, mappale
n. 940 Fg. 7, di mq 9.500 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 23.750,00.
LOTTO 11: Terreno in Como, località Monte Olimpino, mappale
n. 975 Fg. 8, di mq 16.900 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 42.250,00.
LOTTO 12: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1963
Fg. 8, di mq 1.280 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 2.560,00.
LOTTO 13: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1975
Fg. 8, di mq 2.010 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 4.020,00.
LOTTO 14: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 2702
Fg. 8, di mq 1.100 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 2.200,00.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
LOTTO 15: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 1750 e
1751 Fg. 8, di mq 1.400 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 2.800,00.
LOTTO 16: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1816
Fg. 8, di mq 850 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 1.700,00.
LOTTO 17: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 1707,
1740 e 1741 Fg. 8, di mq 10.680 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 41.360,00.
LOTTO 18: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1739
Fg. 8, di mq 2.580 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 5.160,00.
LOTTO 19: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 2110
Fg. 8, di mq 540 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 1.080,00.
LOTTO 20: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 2345
Fg. 8, di mq 2.600 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 5.200,00.
LOTTO 21: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 426 e
805 Fg. 8, di mq 1.630 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 13.700,00.
Lotto 22: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 403
Fg. 8, di mq 1.170 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 8.200,00.
LOTTO 23: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 411
Fg. 8, di mq 1.020 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 12.200,00.
LOTTO 24: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 175
Fg. 8, di mq 650 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 7.800,00.
LOTTO 25: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 186
Fg. 8, di mq 340 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 4.100,00.
LOTTO 26: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 193 e
194 Fg. 8, di mq 420 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 5.000,00.
LOTTO 27: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 229
Fg. 8, di mq 130 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 1.600,00.
LOTTO 28: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1142
Fg. 8, di mq 1.020 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 4.080,00.
LOTTO 29: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1330
Fg. 8, di mq 1.940 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 7.760,00.
LOTTO 30: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1536
Fg. 8, di mq 4.190 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 53.000,00.
LOTTO 31: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 770,
771, 1147, 2271 e 3064 Fg. 8, di mq 7.320 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 42.750,00.
LOTTO 32: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 3049 e
2048 Fg. 8, di mq 300 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 1.620,00.
LOTTO 33: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 790,
791, 2973 e 2974 Fg. 8, di mq 2.000 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 10.560,00.
LOTTO 34: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 784 e
2970 Fg. 8, di mq 570 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 2.655,00.
LOTTO 35: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 933
Fg. 8, di mq 1.120 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 4.480,00.
LOTTO 36: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 934 e
935 Fg. 8, di mq 1.500 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 6.000,00.
LOTTO 37: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 1075 e
1077 Fg. 8, di mq 3.220 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 12.880,00.
LOTTO 38: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 1089,
1094 e 1718 Fg. 8, di mq 3.900 circa di superficie complessiva.
Il valore del predetto lotto è di € 15.600,00.
LOTTO 39: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 342 e
527 Fg. 8, di mq 1.970 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 5.950,00.
LOTTO 40: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 347 e
521 Fg. 8, di mq 2.240 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 6.700,00.
LOTTO 41: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 556
Fg. 8, di mq 810 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 1.600,00.
LOTTO 42: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 834 e
835 Fg. 8, di mq 490 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 3.450,00.
LOTTO 43: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 873
Fg. 8, di mq 490 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 5.900,00.
LOTTO 44: Terreno in Como, località Civiglio, mappale n. 1391
Fg. 8, di mq 320 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 3.800,00.
LOTTO 45: Terreni in Como, località Civiglio, mappali nn. 1404 e
1407 Fg. 8, di mq 1.230 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 4.200,00.
LOTTO 46: Terreno in Albese con Cassano (Como), mappale
n. 1078 Fg. 9, di mq 14.650 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 21.950,00.
Lotto 47: Terreno in Albese con Cassano (Como), mappale
n. 987 Fg. 9, di mq 8.300 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 12.450,00.
LOTTO 48: Terreno in Albese con Cassano (Como), mappale
n. 1071 Fg. 9, di mq 3.080 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 4.600,00.
LOTTO 49: Terreno in Tavernerio (Como) località Ponzate, mappale n. 788 Fg. 9, di mq 1.020 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 20.400,00.
LOTTO 50: Terreno in Tavernerio (Como) località Ponzate, mappale n. 535 Fg. 9, di mq 1.720 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 2.580,00.
LOTTO 51: Terreno in Tavernerio (Como) località Ponzate, mappale n. 329 Fg. 9, di mq 10.720 circa di superficie complessiva.
Il valore del predetto lotto è di € 16.080,00.
LOTTO 52: Terreno in Tavernerio (Como) località Ponzate, mappale n. 600 Fg. 9, di mq 2.320 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 3.480,00.
LOTTO 53: Terreno in Tavernerio (Como) località Ponzate, mappale n. 757 Fg. 9, di mq 3.060 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 12.240,00.
LOTTO 54: Terreni in Como, località Camerlata, mappali
nn. 1277 e 1741 Fg. 2, di mq 7.565 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 25.990,00.
LOTTO 55: Terreni in Como, località Camerlata, mappali
nn. 1278 e 2087 Fg. 2, di mq 3.880 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 15.520,00.
LOTTO 56: Terreno in Como, località Camerlata, zona San Carpoforo, mappale n. 228 Fg. 7, di mq 390 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 19.500,00.
LOTTO 57: Terreno in Como, località Camerlata, zona San Carpoforo, mappale n. 243 Fg. 7, di mq 440 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 17.600,00.
LOTTO 58: Terreno in Como, località Camerlata, zona San Carpoforo, mappale n. 252 Fg. 7, di mq 1.270 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 25.400,00.
LOTTO 59: Terreno in Como, località Camerlata, zona San Carpoforo, mappale n. 253 Fg. 7, di mq 1.700 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 34.000,00.
LOTTO 60: Terreno in Como, località Camerlata, zona San Carpoforo, mappale n. 3031 Fg. 2, di mq 1.040 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 20.800,00.
LOTTO 61: Terreni in Como, località Camerlata, via Pannilani, mappali nn. 823, 824, 825 e 826 Fg. 2, di mq 11.480 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di
€ 51.660,00.
LOTTO 62: Terreni in Como, località Camerlata, via Pannilani,
mappali nn. 833 e 2861 Fg. 2, di mq 440 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 14.800,00.
LOTTO 63: Terreni in Como, località Camerlata, via Pannilani,
mappali nn. 838 e 1606 Fg. 2, di mq 3.090 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 92.700,00.
LOTTO 64: Terreno in Como, località Camerlata, mappale
n. 1445 Fg. 2, di mq 2.480 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 9.920,00.
Bollettino Ufficiale
– 43 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
LOTTO 65: Terreni in Como, località Camerlata, mappali
nn. 1229 e 1847 Fg. 2, di mq 460 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 2.760,00.
LOTTO 66: Terreni in Como, località Camerlata, via Canturina,
mappali nn. 1773 e 1785 Fg. 2, di mq 650 circa di superficie
complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 9.750,00.
LOTTO 67: Terreni in Como, località Camerlata, zona Baradello, mappali nn. 202, 203, 205, 1903, 2807 e 2808 Fg. 2, di mq
21.450 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto
lotto è di € 64.350,00.
LOTTO 68: Terreni in Como, località Camerlata, zona Baradello,
mappali nn. 209, 2813 e 2818 Fg. 2, di mq 32.420 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 97.260,00.
LOTTO 69: Terreni in Como, località Camerlata, zona Baradello,
mappali nn. 211, 215, 2820, 3204 e 4077 Fg. 2, di mq 7.835 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di €
24.275,00.
LOTTO 70: Terreni in Como, località Albate, mappali nn. 195
(parte), 722 e 1342 Fg. 4, di mq 5.370 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 644.400,00.
LOTTO 71 : Terreni in Brunate (Como), mappali nn. 625 e 632
Fg. 9, di mq 2.840 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 8.520,00.
LOTTO 72: Terreno in Brunate (Como), mappale n. 1035 Fg. 9, di
mq 1.690 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto
lotto è di € 6.760,00.
LOTTO 73: Terreno in Carlazzo (Como), zona Gottro, mappale
n. 426 Fg. 9, di mq 430 circa di superficie complessiva. Il valore
del predetto lotto è di € 1.290,00.
LOTTO 74: Terreni in Carlazzo (Como), zona Gottro, mappali
nn. 853 e 854 Fg. 9, di mq 1.690 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 5.070,00.
LOTTO 75: Terreni in Carlazzo (Como), zona Gottro, mappali
nn. 1138 e 1140 Fg. 9, di mq 720 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 2.160,00.
LOTTO 76: Terreni in Carlazzo (Como), zona Piano Porlezza,
mappali nn. 767, 1015 e 1041 Fg. 9, di mq 2.190 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 7.665,00.
LOTTO 77: Terreno in Carlazzo (Como), zona Piano Porlezza,
mappale n. 1195 Fg. 9, di mq 220 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 770,00.
LOTTO 78: Terreno in Carlazzo (Como), zona Piano Porlezza,
mappale n. 837 Fg. 9, di mq 540 circa di superficie complessiva. Il valore del predetto lotto è di € 1.620,00.
LOTTO 79: Terreni in Bene Lario (Como), mappali nn. 871, 939,
940 e 941 Fg. 9, di mq 3.550 circa di superficie complessiva. Il
valore del predetto lotto è di € 14.200,00.
LOTTO 80: Terreno in Menaggio (Como), mappale n. 1204
Fg. 9, di mq 250 circa di superficie complessiva. Il valore del
predetto lotto è di € 15.000,00.
Presentazione offerte: Le offerte dovranno essere presentate
presso la sede di Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Via Pola 12/14 20124 Milano, entro le ore 12.00 del giorno 28 luglio 2015.
Seduta pubblica: La seduta pubblica avrà luogo il giorno 29 luglio 2015 ore 12.00 presso la sede di Infrastrutture Lombarde
s.p.a. - Via Pola 12/14 Milano.
Il testo integrale del Bando di alienazione e relativi allegati sono disponibili sul sito internet www.ilspa.it - sezione Gare - Bandi
aperti.
Infrastrutture Lombarde s.p.a.
Il presidente del consiglio di gestione
Paolo Besozzi
Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Milano
Bando per l’alienazione del complesso immobiliare sito in
Como, via Vittorio Emanuele II n. 112, di proprietà di Azienda
ospedaliera Ospedale Sant’Anna di Como e di Azienda
Sanitaria Locale della provincia di Como
Infrastrutture Lombarde s.p.a., con sede in Milano, via Pola
n. 12/14, incaricata da Azienda ospedaliera Ospedale Sant’Anna e Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Como, avvisa
che ha indetto una procedura di gara finalizzata all’alienazione
del lotto immobiliare di seguito descritto:
Oggetto della vendita: Immobile di proprietà di Azienda ospedaliera Sant’Anna di Como e di Azienda Sanitaria Locale della
Provincia di Como.
Il compendio, noto anche come «Palazzo Negretti», è sito a Como, all’interno della Città Murata ad angolo tra via Tridi e via Vittorio Emanuele II.
Il lotto è costituito da più corpi di fabbrica e da diverse unità
con locali distribuiti fino a quattro piani fuori terra, a destinazione principalmente abitativa e/o ad ufficio. Il corpo di fabbrica
principale, prospettante su via Vittorio Emanuele II e su p.zza Medaglie d’Oro Comasche, presenta elementi ed aspetti di pregevole fattura quali portico di accesso in pietra lavorata, elementi
decorativi in cotto, archi e colonne in marmo nell’andito principale, soffitti e pareti decorate da affreschi con motivi a varia
geometria. Presenta tre piani fuori terra di considerevole altezza
utile e un piano sottotetto con soffitte pertinenziali agli alloggi
ed un’ulteriore abitazione con altezza ridotta (m 2,40). Un corpo
successivo, di tre piani fuori terra ed avente principale sviluppo
lungo la via Tridi, presenta caratteristiche costruttive e di finitura
più semplici. Prospetta su un terzo corpo di fabbrica ubicato nella parte più retrostante del compendio in cui trovano posto tre
autorimesse.
Porzione di proprietà di Azienda ospedaliera «Ospedale Sant’Anna di Como»: n. 15 alloggi e 3 autorimesse, siti in Como Via Vittorio Emanuele 112, occupati per quanto concerne un alloggio.
Porzione di proprietà di ASL di Como: n. 3 alloggi, siti in Como Via
Vittorio Emanuele 112.
Tutte le unità immobiliari costituenti la proprietà sono libere.
Valore complessivo del lotto : euro 3.945.440,00.
Presentazione offerte: Le offerte dovranno essere presentate
presso la sede di Infrastrutture Lombarde s.p.a. - Via Pola 12/14 20124 Milano, entro le ore 12,00 del giorno 30 giugno 2015.
Seduta pubblica: La seduta pubblica avrà luogo il giorno 1 luglio 2015 ore 10:00 presso la sede di Infrastrutture Lombarde
s.p.a. - Via Pola 12/14 Milano.
Il testo integrale del Bando di alienazione e relativi allegati sono disponibili sul sito internet www.ilspa.it - sezione «Gare - Bandi
Aperti».
Infrastrutture Lombarde s.p.a.
Il presidente del consiglio di gestione
Paolo Besozzi
Aemme Linea Ambiente s.r.l. - Magenta (MI)
Avviso pubblico di vendita di rifiuti urbani ed assimilati
classificati con il codice CER 15.01.07 - 20.01.02 (imballaggi
in vetro provenienti dalla raccolta differenziata di vetro/lattine
- vetro)
Aemme Linea Ambiente s.r.l. con sede legale in Magenta (MI)
- via Crivelli 39, intende procedere alla vendita dei rifiuti urbani
e assimilati classificati con il codice CER 15.01.07 - 20.01.02 (imballaggi in vetro provenienti dalla raccolta differenziata di vetro
e lattine / rifiuti in vetro conferiti presso le Piattaforme per la raccolta differenziata) provenienti dalla raccolta differenziata svolta
nei Comuni riportati ne seguito:
LOTTO 1 - CER 15.01.07 / 20.01.02 - RIFIUTI PROVENIENTI DAL
COMUNE DI LEGNANO - 2.800 TONN/ANNO
LOTTO 2 - RIFIUTI PROVENIENTI DAI COMUNI DI CANEGRATE, PARABIAGO, MAGNAGO, BUSCATE, VILLA CORTESE, ARCONATE,
SAN GIORGIO SU LEGNANO (CER 15.01.07 / 20.01.02) - 1.937
TONN/ANNO
LOTTO 3 - RIFIUTI PROVENIENTI DAI COMUNI DI MAGENTA, ROBECCO S/N, CUGGIONO, MARCALLO CON CASONE, BOFFALORA S/T (CER 15.01.07 / 20.01.02) - 2.230 TONN/ANNO
L’asta avverrà mediante pubblico incanto da esperire con il metodo delle offerte segrete, con offerte in aumento sul prezzo a
base di gara.
L’Avviso Integrale e la documentazione a corredo è reperibile sul
sito istituzionale di AMGA Legnano s.p.a. all’indirizzo www.amga.
it - sezione bandi e concorsi.
Le offerte dovranno pervenire al protocollo di Aemme Linea
Ambiente s.r.l., entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 25 maggio 2015. Tali offerte potranno essere consegnate a mano direttamente presso l’ufficio protocollo, ovvero essere inoltrate a mezzo di corriere o Raccomandata A/R, indirizzata a Aemme Linea
Ambiente s.r.l., Via Per Busto Arsizio n. 53, 20025 Legnano (MI).
– 44 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Il Responsabile del Procedimento: ing. Stefano Migliorini tel. 0331/884866 - mail [email protected].
Legnano, 13 maggio 2015
Il direttore generale
Lorenzo Fommei
AMGA Legnano s.p.a. - Legnano (MI)
Vendita all’asta di beni immobili di proprietà della società siti
in Legnano, via Salvatore Quasimodo
AMGA Legnano s.p.a. con sede legale in Legnano, via per Busto Arsizio n. 53, intende procedere alla vendita degli immobili
di sua proprietà, siti in Legnano, via Salvatore Quasimodo, nello
stato di fatto e di diritto nei quali si trovano al momento dell’approvazione del presente avviso.
La gara sarà svolta mediante procedura di asta pubblica, da
esperirsi con il metodo delle offerte segrete con il prezzo più alto
rispetto a quello posto a base d’asta, ex art. 73, comma 1 lett. c)
del r.d. 23 maggio 1924, n. 827.
L’Avviso integrale e la documentazione a corredo è reperibile sul
sito istituzionale di AMGA Legnano s.p.a. all’indirizzo www.amga.it.
Le offerte dovranno pervenire al protocollo di AMGA Legnano
s.p.a., secondo le modalità indicate nell’avviso pubblico e nella
documentazione allegata, entro il termine perentorio del 18 giugno 2015 ore 13,00.
Il responsabile del procedimento: ing. Sergio Ferretti tel. 0331/884807 - mail [email protected].
Legnano, 6 maggio 20015
Il direttore generale
Lorenzo Fommei
AMGA Legnano s.p.a. - Legnano (MI)
Avviso pubblico di vendita all’asta di beni immobili di
proprietà della società siti in Legnano, via Guglielmo Oberdan
(angolo via San Michele del Carso)
AMGA Legnano s.p.a. con sede legale in Legnano, via per Busto Arsizio n. 53, intende procedere alla vendita degli immobili
di sua proprietà, siti in Legnano, via Guglielmo Oberdan (angolo via San Michele del Carso), nello stato di fatto e di diritto
nei quali si trovano al momento dell’approvazione del presente
avviso.
La gara sarà svolta mediante procedura di asta pubblica, da
esperirsi con il metodo delle offerte segrete con il prezzo più alto
rispetto a quello posto a base d’asta, ex art. 73, comma 1 lett. c)
del r.d. 23 maggio 1924, n. 827.
L’Avviso integrale e la documentazione a corredo è reperibile sul
sito istituzionale di AMGA Legnano s.p.a. all’indirizzo www.amga.it.
Le offerte dovranno pervenire al protocollo di AMGA Legnano
s.p.a., secondo le modalità indicate nell’avviso pubblico e nella
documentazione allegata, entro il termine perentorio del 19 giugno 2015 ore 13,00.
Il responsabile del procedimento: ing. Sergio Ferretti tel. 0331/884807 - mail [email protected].
Legnano, 12 maggio 2015
Il direttore generale
Lorenzo Fommei
Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” - Brescia
Avviso appalto aggiudicato per concessione servizio di ristoro
per mezzo di distributori automatici
I.1) Denominazione e indirizzo dell’amministrazione aggiudicatrice: Azienda Speciale Comunale «Cremona Solidale» - Sede
Legale: via Brescia n. 207, 26100 Cremona . Tel. 0372 533511 fax 0372 454040
II.1) Oggetto dell’appalto: Concessione del servizio di ristoro a
mezzo distributori automatici dal 1 luglio 2015 al 30 giugno 2020
CIG: 61672049BB
II.2.1) Entità totale dell’appalto: € 261.850,00.=, IVA esclusa.
IV.1) Tipo di procedura: Aperta.
IV.2) Criterio di aggiudicazione: Offerta economicamente più
vantaggiosa
V.1) Data di aggiudicazione: 23 aprile 2015.
V.2) Numero di offerte ricevute: 5 (cinque)
V.3) Operatore economico aggiudicatario: Euroristorazione s.r.l.
- Torri di Quartesolo (VI)
V.4) Informazione sul valore dell’appalto: € 280.000,00.=, IVA
esclusa.
Il responsabile del procedimento
Paolo Moro
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Bando di gara con procedura aperta per servizio di ispezione
e rilevamento di 100 Km di canalizzazioni di fognatura della
Città di Milano di sezione ovoidale 80 x 120 e l’assistenza al
monitoraggio delle portate della rete cittadina di Milano, per il
periodo 2015-2017 (CUP J46G15000180005 - CIG 62513064E7)
SEZ. I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE.
I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: MM s.p.a., Sede
Legale Via del Vecchio Politecnico 8, 20121 Milano, tel. 02/77471,
fax 02/780033 e-mail [email protected], indirizzo internet www.metropolitanamilanese.it, Funzione Appalti.
I.2) Tipo di Amministrazione Aggiudicatrice: Ente Aggiudicatore.
I.3) Principali settori di attività: Ingegneria dei trasporti e Servizio
Idrico Integrato.
SEZ. II: OGGETTO DELL’APPALTO.
II.1.1) Denominazione conferita all’appalto dall’Amministrazione Aggiudicatrice: servizio di ispezione e rilevamento di 100
Km di canalizzazioni di fognatura della città di Milano di sezione ovoidale 80 x 120 e l’assistenza al «Monitoraggio delle portate della rete cittadina di Milano», per il periodo 2015-2017
(CUP J46G15000180005 CIG 62513064E7).
II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione: Servizi. Categoria
27. Milano. ITC45.
II.1.3) Informazioni sugli appalti pubblici, l’accordo quadro e il
sistema dinamico di acquisizione (SDA): Appalto pubblico.
II.1.6) Vocabolario comune per gli appalti: CPV 90491000.
II.1.8) Lotti: no. I
I.1.9) Ammissibilità di varianti: No.
II.2.1) Quantitativo o entità totale: € 451.732,10 + IVA.
II.2.3) Informazioni sui rinnovi: L’appalto è oggetto di rinnovo: no.
II.3) Durata dell’appalto: 730 giorni decorrenti dall’attivazione
del servizio.
SEZ. III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,
FINANZIARIO E TECNICO.
III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste: Cauzione provvisoria e definitiva come da documenti di gara.
III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o
riferimenti alle disposizioni applicabili in materia: Finanziamento:
MM s.p.a.
III.2) Condizioni di partecipazione: possesso dei requisiti specificati nella versione integrale del Bando.
SEZ. IV: PROCEDURA.
IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta.
IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso.
IV.3.3) Condizioni per ottenere il capitolato d’oneri e la documentazione complementare: Acquisizione documentazione di
gara gratuita c/o l’indirizzo di cui al punto I.1) fino alle h. 16.00
del 19 giugno 2015.
IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte e delle domande
di partecipazione: Entro e non oltre h. 12.00 del 24 giugno 2015.
IV.3.6) Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle
domande di partecipazione: Lingua italiana.
IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l’offerente è vincolato alla propria offerta: 60 giorni.
IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: seduta aperta al pubblico h. 14.00 del 24 giugno 2015 c/o indirizzo di cui al punto I.1).
SEZ. VI: ALTRE INFORMAZIONI.
VI.2) L’appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell’Unione europea: No.
VI.3) Informazioni complementari: l’edizione integrale del Bando
è disponibile presso la Società e sui siti internet www.metropolitanamilanese.it e osservatorio.oopp.regione.lombardia.it.
VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR
Lombardia.
Bollettino Ufficiale
– 45 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
VI.4.3) Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla
presentazione dei ricorsi: Vd. punto I.1).
VI.5) Data di spedizione del presente avviso all’ufficio pubblicazioni dell’Unione Europea: 13 maggio 2015.
Direttore generale
Stefano Cetti
Metropolitana Milanese s.p.a. - Milano
Bando di gara con procedura aperta per intervento di bonifica
area Bovisa Gasometri - Lotto 1A (CUP B46D15000240001 CIG 6231677E87)
La M.M s.p.a. intende dire gara per l’affidamento in appalto dell’intervento di bonifica area Bovisa Gasometri - Lotto 1A
(CUP B46D15000240001 - CIG 6231677E87).
Importo stimato: € 1.813.629,45 + IVA di cui € 90.994,35 + IVA per
oneri sicurezza.
L’aggiudicazione avverrà, ai sensi dell’art. 82, c. 2, lett. b) del
d.lgs. 163/2006, con il criterio del prezzo più basso, determinato mediante ribasso da applicarsi all’importo stimato di
€ 1.722.635,10 + IVA.
Categoria prevalente: OG12 classifica IV.
Durata dell’appalto: 335 giorni n.c. dal verbale di consegna lavori.
Le offerte dovranno essere formulate nel rispetto delle modalità
previste nell’edizione integrale del bando che è disponibile presso la società e sui siti internet www.metropolitanamilanese.it e
osservatorio.oopp.regione.lombardia.it.
Le offerte dovranno tassativamente e perentoriamente pervenire, pena l’esclusione dalla gara, entro e non oltre le ore 12.00 del
9 giugno 2015, presso la sede della società.
Milano, 7 maggio 2015
Presidente
Davide Corritore
– 46 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
C) CONCORSI
Amministrazione regionale
D.d.u.o. 5 maggio 2015 - n. 3517
Direzione generale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile
- Aggiornamento dell’elenco dei soggetti idonei allo
svolgimento dell’incarico di Commissario ad Acta ai sensi
dell’art. 3 del d.m. 12 novembre 2011 n. 226
IL DIRIGENTE DELLA U.O.
ENERGIA E RETI TECNOLOGICHE
Visto il d.lgs. 23 maggio 2000, n. 164, che disciplina il servizio
di distribuzione del gas naturale, stabilendo che il servizio possa
essere affidato esclusivamente mediante gara della durata di
dodici anni, e che gli enti locali affidatari svolgano attività di indirizzo, vigilanza, programmazione e controllo;
Visto in particolare il comma 7 dell’art. 14, che conferisce alla Regione il potere di avviare la procedura di gara, anche mediante la nomina di un commissario ad acta, in caso di inottemperanza da parte degli enti locali;
Visto il decreto 12 novembre 2011 n. 226 del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro per i rapporti con
le Regioni e la Coesione Territoriale, recante il «Regolamento per
i criteri di gara e per la valutazione dell’offerta per l’affidamento
del servizio della distribuzione del gas, in attuazione dell’articolo 46-bis del decreto-legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito in
legge, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222»,
che ha stabilito i termini entro i quali gli enti locali, raggruppati per ambiti territoriali ottimali (ATEM) devono provvedere alla
nomina della stazione appaltante ed alla pubblicazione della
gara;
Vista la legge 9 agosto 2013 n. 98, con la quale è stata modificata la disciplina relativa allo svolgimento delle gare, prevedendo tra l’altro:
•una proroga dei termini per la nomina della stazione appaltante e la pubblicazione della gara relativamente agli ATEM
dei primi due raggruppamenti;
•la perentorietà dei termini predetti, ed una penalizzazione
economica per gli Enti Locali che non li rispettino;
•l’intervento di commissariamento diretto da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, nel caso la Regione competente non abbia provveduto dopo quattro mesi dalla
scadenza dei termini;
Viste:
•la legge 21 febbraio 2014 n. 9 di conversione del d.l. 145 del
23 dicembre 2013
•la legge 11 agosto 2014 n. 116 di conversione del d.l. 91 del
24 giugno 2014
•la legge 27 febbraio 2015 n. 11 di conversione del d.l. 192
del 31 dicembre 2014
che hanno ulteriormente prorogato i termini per l’indizione della
gara;
Vista la d.g.r. 1871 del 23 maggio 2014, con la quale Regione
Lombardia ha definito le proprie modalità di esercizio del potere
sostitutivo di cui all’art. 3 del d.m. 12 novembre 2011 n. 226, stabilendo tra l’altro:
•i requisiti necessari per lo svolgimento dell’incarico di commissario ad acta;
•che l’elenco dei commissari ad acta debba essere approvato con proprio decreto dal dirigente competente all’istruttoria delle richieste ed aggiornato con cadenza almeno trimestrale;
•di dare mandato al Direttore generale della D.G. Ambiente,
Energia e Sviluppo Sostenibile affinché provvedesse a:
•approvare e pubblicare sul Bollettino Ufficiale di Regione
Lombardia e sul sito internet istituzionale un avviso per la
selezione di soggetti idonei allo svolgimento dell’incarico di
commissario ad acta;
•formare, in base ai requisiti richiesti ed alle candidature
presentate, un elenco di soggetti idonei allo svolgimento
dell’incarico;
Visto il d.d.g. 24 luglio 2014 n. 7101, pubblicato sul BURL Serie
Avvisi e Concorsi n. 36 del 3 settembre 2014, con il quale il Direttore generale della D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile
ha provveduto a:
•pubblicare l’avviso per la selezione dei soggetti idonei, se-
lezionati sulla base dei requisiti di cui alla d.g.r. 1871/2014
precedentemente menzionata;
•demandare al dirigente dell’U.O. Energia e Reti Tecnologiche:
•l’istruttoria delle richieste di l’istruttoria delle richieste di
iscrizione all’elenco dei soggetti idonei, al fine di accertare il possesso dei requisiti previsti;
•l’approvazione con proprio provvedimento e la conseguente pubblicazione dell’elenco dei soggetti richiedenti ritenuti idonei allo svolgimento dell’incarico di
commissario ad acta;
•l’aggiornamento, con cadenza almeno trimestrale, di
tale elenco, sino all’avvenuto esperimento delle procedure di gara di cui al d.m. 226/2011 per tutti i 36 ATEM
lombardi.
Considerato che la d.g.r. 1871 del 23 maggio 2014 stabilisce
che possono essere iscritti all’elenco i soggetti che possiedano i
requisiti di cui a uno dei tre punti seguenti:
a)professionisti, esperti del settore, in possesso di diploma di
laurea o diploma universitario e con comprovata esperienza nel campo della distribuzione gas, dei servizi pubblici
locali, dei servizi a rete o dell’economia delle utility, degli
appalti di opere pubbliche per un periodo non inferiore a
10 anni;
b)docenti universitari di materia attinente e con comprovata esperienza professionale nel settore di almeno un
decennio;
c)dirigenti della pubblica amministrazione in ruolo da almeno 10 anni, con esperienza nel campo degli appalti di
opere pubbliche.
Visto il proprio decreto 2 dicembre 2014 n. 11484, pubblicato
sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 50 del 10 dicembre 2014, con il quale è stato approvato
il primo elenco di soggetti idonei allo svolgimento dell’incarico
di commissario ad acta ai sensi dell’art. 3 del d.m. 12 novembre 2011 n. 226;
Dato atto che dell’elenco di cui al suddetto decreto fanno
parte, avendo fatto richiesta e possedendo i requisiti richiesti, i
seguenti soggetti:
•Silvio Bosetti;
•Nicola Bufalo;
•Alfonso Cuccodrullo;
•Marco Attilio Dal Bianco;
•Sergio Marino Facchinetti;
•Rosario Lo Cascio;
•Giovanni Mancini;
•Patrizia Olivieri;
•Francesco Albasser;
Vista la richiesta presentata in data successiva dall’ing. Antonio Zompanti e verificato il suo possesso dei requisiti richiesti nel
bando di selezione;
Rilevata la necessità di provvedere all’aggiornamento dell’elenco dei soggetti idonei allo svolgimento dell’incarico di commissario ad acta approvato con dduo 2 dicembre 2014 n. 11484
DECRETA
1. di approvare l’Elenco dei soggetti idonei allo svolgimento dell’incarico di commissario ad acta ai sensi dell’art. 3 del
d.m. 12 novembre 2011 n. 226, allegato quale parte integrante
alla presente deliberazione e che costituisce un aggiornamento
dell’elenco di cui al d.d.u.o. 11484 del 2 dicembre 2014, pubblicato sul BURL - Serie Avvisi e Concorsi n. 50 del 10 dicembre 2014;
2. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento
sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito istituzionale
dell’ente;
3. di dare atto che tale elenco dovrà essere ulteriormente aggiornato sino all’avvenuto esperimento delle procedure di gara
nei 36 ATEM lombardi.
Il dirigente della u.o.
Mauro Fasano
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 47 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
ALLEGATO
ELENCO DEI SOGGETTI IDONEI ALLO SVOLGIMENTO
DELL’INCARICO DI COMMISSARIO AD ACTA AI SENSI
DELL’ART. 3 DEL D.M. 12 NOVEMBRE 2011, N. 226
(aggiornato al 4 maggio 2015)
TITOLO
NOME
COGNOME
DATA
DI NASCITA
ing.
Alfonso
Cuccodrillo
20/12/1950
ing.
Rosario
Lo Cascio
21/06/1960
ing.
Nicola
Bufalo
04/03/1972
ing.
Silvio
Bosetti
16/04/1958
Patrizia
Olivieri
12/04/1947
ing.
Giovanni
Mancini
27/07/1956
ing.
Sergio Marino
Facchinetti
15/09/1964
ing.
Marco Attilio
Dal Bianco
20/04/1970
ing.
Francesco
Albasser
31/05/1951
ing.
Antonio
Zompanti
05/10/1956
d.ssa
– 48 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune di Gadesco Pieve Delmona (CR)
Bando di pubblico concorso per l’assegnazione di n. 3
autorizzazioni di noleggio con conducente da esercitarsi con
autovettura sino a 8+1 (autista) posti a sedere
Dal 20 maggio 2015, e per 30 giorni consecutivi, presso la segreteria comunale è depositata la determinazione del responsabile del Servizio Tecnico n. 24 del 6 maggio 2015 ed i relativi
allegati, di approvazione del bando per l’assegnazione di n. 3
autorizzazioni di noleggio con conducente da rilasciare sul territorio del Comune di Gadesco Pieve Delmona.
Il bando e i relativi allegati sono anche consultabili sul sito www.
comune.gadesco.cr.it e sulla RUP della Provincia di Cremona.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande di assegnazione è fissato entro le ore 13.00 del giorno 18 giugno 2015.
Gadesco Pieve Delmona, 20 maggio 2015
Il responsabile del servizio tecnico
Flavio Tomasoni
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 49 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Azienda ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento - Milano
Bando concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura,
a tempo pieno ed indeterminato, di n. 1 posto di dirigente
professionale avvocato da assegnare alla struttura semplice
affari legali
In esecuzione della deliberazione n. 270 del 23 aprile 2015 è
indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura
a tempo pieno ed indeterminato di:
•n. 1 posto di: Dirigente Professionale Avvocato da assegnare alla Struttura Semplice Affari Legali
Profilo professionale: Avvocato
Ruolo: Professionale
Al predetto profilo professionale è attribuito il trattamento giuridico ed economico previsto dai vigenti CC.CC.NN.L. Con la
partecipazione al concorso è implicita da parte dei candidati
l’accettazione, senza riserve, delle prescrizioni del presente bando e di tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo
stato giuridico ed economico dei dipendenti dell’Azienda.
REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE
a)Possesso della cittadinanza italiana, salve le equiparazioni
stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei Paesi
dell’Unione Europea, ovvero il possesso dei requisiti di cui
all’art. 38, commi 1 e 3 bis del d.lgs. 165/01, così come modificato dall’art. 7 della legge 97/2013;
b)Idoneità fisica all’impiego.
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE
a)Diploma di laurea in giurisprudenza o equipollente per legge, conseguito secondo il vecchio ordinamento degli studi
universitari o Laurea specialistica / magistrale (conseguita
secondo le disposizioni del nuovo ordinamento universitario) equiparata a giurisprudenza.
b)Titolo di Avvocato.
c) Anzianità di servizio effettivo di almeno cinque anni corrispondente alla medesima professionalità prestato in enti
del Servizio sanitario nazionale nella posizione funzionale
di livello settimo, ottavo e ottavo bis, ovvero in qualifiche
funzionali di settimo, ottavo, nono livello di altre pubbliche
amministrazioni, ovvero di esperienze lavorative con rapporto di lavoro libero professionale o di attività coordinata e continuata presso enti o pubbliche amministrazioni,
ovvero di attività documentate presso studi professionali
privati, società o istituti di ricerca, aventi contenuto analogo a quello previsto per il corrispondente profilo del ruolo
medesimo;
d)Iscrizione all’ordine professionale attestata da certificato in
corso di validità non anteriore a sei mesi rispetto a quella
di scadenza del bando; per quanto concerne il requisito di
iscrizione all’ordine professionale, al fine di rendere possibile l’ammissione dei candidati in servizio presso Aziende del
Servizio Sanitario Nazionale e presso altre Pubbliche Amministrazioni, come previsto dal d.p.r. 483/97, art. 58 - comma 1, lett. d), che in costanza di rapporto di lavoro sono
inibiti a restare iscritti all’Ordine Professionale per incompatibilità, si considera utile l’attestazione da parte dell’Ordine
Professionale del possesso dell’abilitazione all’esercizio
della professione forense con avvenuta iscrizione all’Ordine alla data di inizio del rapporto di pubblico impiego o,
comunque, in epoca antecedente a quella indicata alla
lettera d) del comma 1 dell’art. 58.
Nell’ambito del curriculum saranno particolarmente valutati i
titoli comprovanti:
−− esperienza nella gestione dei sinistri di medical malpractice in ambito stragiudiziale e di attività di patrocinio legale
in cause di responsabilità sanitaria;
−− svolgimento di attività di patrocinio legale afferente la tutela del patrimonio aziendale;
Per i suddetti requisiti specifici è possibile produrre (oltre all’originale dei suddetti titoli o alla copia autenticata ai sensi di
legge) anche dichiarazione sostitutiva di certificazione ai sensi
degli artt. 46 e 47 del d.p.r. n. 445/2000.
I predetti requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del presente bando. A seguito della legge 16 maggio 1997 n. 127 la partecipazione ai concorsi indetti da Pubbliche Amministrazioni non è soggetta a limiti di età.
Non possono accedere all’impiego coloro che sono stati
esclusi dell’elettorato attivo nonché coloro che siano stati dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni per
aver conseguito l’impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
DOMANDE DI AMMISSIONE
Le domande di ammissione al bando di concorso in argomento dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo degli Istituti Clinici di Perfezionamento di Milano, via Lodovico Castelvetro n. 22
- 20154 Milano - entro le ore 12 del 30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso del presente bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica 4^ Serie Speciale (contestualmente
alla pubblicazione dello stesso sul sito aziendale www.icp.mi.it/
sezione Amministrazione Trasparente > Bandi di Concorso >
Concorsi); qualora detto giorno sia festivo, il termine è prorogato
alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo
Sono ammesse le seguenti modalità di presentazione delle
domande:
•consegna a mano, le domande dovranno essere conse-
gnate al suddetto Ufficio Protocollo, dal lunedì al venerdì,
dalle ore 9.00 alle ore 16.00 (ore 12.00 del giorno di scadenza).
ovvero
•a
mezzo del servizio postale tramite raccomandata a.r.
dovranno essere spedite al seguente indirizzo : «Ufficio Protocollo - Azienda ospedaliera I.C.P. - Via Castelvetro n. 22 20154 Milano». Le domande si considerano prodotte in tempo utile se spedite entro le ore 12 del giorno di scadenza
del bando;
ovvero
•mediante
invio di posta elettronica certificata (PEC) alla
casella di posta elettronica certificata: [email protected].
mi.it.
La validità dell’invio telematico è subordinata all’utilizzo
da parte del candidato di una casella di posta elettronica certificata (PEC) personale, riconducibile univocamente
al candidato; non sarà ritenuta ammissibile la domanda
inviata da casella di posta elettronica semplice/ordinaria
del candidato o di altra persona, anche se indirizzata alla
suindicata casella PEC dell’Azienda ospedaliera. L’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, in un unico
file in formato PDF, deve avvenire tramite l’utilizzo della posta elettronica certificata (PEC) personale del candidato,
esclusivamente all’indirizzo mail sopraindicato, entro le ore
12.00 del giorno di scadenza del bando.
A tal fine, sono consentite le seguenti modalità di predisposizione dell’unico file PDF da inviare, contenente tutta
la documentazione che sarebbe stato oggetto dell’invio
cartaceo:
−− sottoscrizione con firma digitale del candidato, con certificato rilasciato da un certificatore accreditato;
oppure
−− sottoscrizione della domanda con firma autografa del
candidato e scansione della documentazione (compresa scansione fronte/retro di un valido documento di
identità).
Le domande inviate ad altra casella di posta elettronica
dell’Azienda ospedaliera non verranno prese in considerazione.
Inoltre qualora la domanda di partecipazione sia inviata tramite posta elettronica certificata, la relativa mail dovrà riportare
il seguente oggetto: «Concorso pubblico per Dirigente Professionale Avvocato».
Non saranno considerate le domande inviate prima della
pubblicazione dell’estratto del presente bando sulla Gazzetta
Ufficiale.
Non si terrà conto delle domande che risultino pervenute dopo il termine sopra indicato, salvo che siano state spedite per
posta raccomandata entro il giorno di scadenza. In quest’ultimo caso si considereranno comunque pervenute fuori termine,
qualunque ne sia la causa, le domande presentate al servizio
postale in tempo utile e recapitate a questa Azienda ospedaliera oltre dieci giorni dal termine di scadenza.
L’Amministrazione declina fin d’ora ogni responsabilità per dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni
del recapito da parte del candidato, da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella
domanda o da eventuali disguidi postali o telegrafici o altri motivi non imputabili a colpa dell’azienda o comunque imputabili a
fatto di terzi, a caso fortuito ovvero a forza maggiore.
– 50 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Le domande, sottoscritte dagli aspiranti dovranno indicare
possibilmente in stampatello: il cognome e il nome del concorrente, il suo domicilio ed il preciso indirizzo al quale inviare le occorrenti comunicazioni (vedere allegato schema esemplificativo di domanda di ammissione).
Nella domanda di ammissione i candidati devono dichiarare :
1. cognome e nome;
2. la data, il luogo di nascita nonché la residenza;
3. il possesso della cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o della cittadinanza di
uno dei Paesi dell’Unione Europea;
4. il comune di iscrizione nelle liste elettorali ovvero i motivi
della non iscrizione o della cancellazione dalle liste elettorali medesime;
5. le eventuali condanne penali riportate; in caso negativo
dovrà esserne dichiarata espressamente l’assenza;
6. di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego
presso una pubblica amministrazione;
7. i titoli di studio posseduti;
8. la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
9. i servizi prestati presso Pubbliche Amministrazioni e le cause di risoluzione di precedenti rapporti di pubblico impiego ovvero di non aver prestato servizio presso Pubbliche
Amministrazioni;
10.  .i titoli che conferiscono diritto a precedenza o a preferenza
della nomina.
11.  .il diritto alla applicazione dell’art. 20 della legge 5 febbraio 1992 n. 104 specificando l’ausilio necessario in relazione
al proprio handicap nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi per sostenere il colloquio;
12.  .il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta
ogni necessaria comunicazione nonché l’eventuale recapito telefonico; in caso di mancata indicazione, vale ad
ogni effetto, la residenza di cui al punto 2);
13.  .la dichiarazione di aver preso visione dell’informativa ai
sensi dell’art. 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 relativa al
trattamento dei dati sensibili;
14.  .la dichiarazione di presa visione e accettazione del regolamento aziendale accessibile sul sito aziendale.
La domanda deve essere datata e sottoscritta. La sottoscrizione della domanda, ai sensi dell’art. 39 del d.p.r. n. 445/2000 non
è soggetta ad autenticazione.
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE:
Alla domanda di partecipazione al concorso i concorrenti
dovranno allegare tutte le certificazioni relative ai titoli che ritengano opportuno presentare agli effetti della valutazione e della
formulazione della graduatoria, ivi compreso un curriculum formativo e professionale, datato e firmato.
Si ricorda che i titoli e quanto indicato nel curriculum sarà valutato solo se certificato in originale o espressamente autocertificato ai sensi di legge (d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, come
modificato ed integrato dall’art. 15 della l. 183/2011)
Tutti i documenti, titoli, pubblicazioni nonché stati, fatti e qualità personali che il candidato volesse produrre ai fini della loro
valutazione devono essere prodotti in originale o copia autenticata ovvero in fotocopia semplice muniti della dichiarazione
sostitutiva dell’atto di notorietà - ai sensi degli artt. 46 e 47 del
d.p.r. n. 445/2000 - che ne attesti la conformità all’originale in
proprio possesso.
Ai fini dell’ammissione del candidato alla procedura in argomento ed ai fini della valutazione dei titoli, si precisa che:
•Possono essere autocertificati ai sensi dell’art. 46 del
d.p.r. 445/00 (anche mediante modello di dichiarazione
sostitutiva di certificazione, allegato al presente bando di
concorso):
−− titoli di studio, di qualifica professionale, di specializzazione, di abilitazione, di formazione professionale, di qualificazione tecnica;
−− iscrizione a scuole di ogni ordine e grado;
−− iscrizione agli albi professionali;
−− titoli che conferiscono diritti di precedenza in graduatoria;
−− posizioni relative all’adempimento degli obblighi militari
comprese quelle di cui al d.p.r. 237/64 così come modificato dall’art. 22 l. 958/1986.
•Possono essere comprovati mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (cui allegare copia documento
d’identità) ai sensi dell’art. 47 d.p.r. 445/00 (anche mediante il modello allegato al presente bando di concorso):
−− Fatti e stati personali non compresi nell’art. 46 del
d.p.r. 445/00 (ad esempio servizi lavorativi prestati presso
P.A. o altre aziende);
−− La conformità all’originale di copie fotostatiche non autenticate di pubblicazioni, di partecipazioni a corsi, congressi, convegni, di titoli di studio, di certificati di servizio e
di ogni altro dell’art. 19 del d.p.r. 445/00.
Nella certificazione relativa ai servizi deve essere attestato se ricorrono o meno le condizioni di cui all’ultimo comma
dell’art. 46 del d.p.r. 20 dicembre 1979 n. 761 in presenza delle
quali il punteggio di anzianità deve essere ridotto: in caso positivo, l’accettazione deve precisare la misura della riduzione del
punteggio.
Nel caso in cui per le suddette dichiarazioni non vengano utilizzati i modelli allegati al bando è necessario, ai fini della validità, che le stesse contengano:
−− Dati anagrafici (cognome, nome, data e luogo di nascita,
residenza);
−− Esplicita indicazione della consapevolezza «delle sanzioni penali previste dall’art. 76 del d.p.r. 445/00 in caso di
dichiarazioni mendaci» e della decadenza dei benefici
eventualmente conseguiti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere».
−− Indicazione di tutti gli elementi utili per identificare e valutare i titoli autocertificati (ad esempio nella dichiarazione
dell’azienda, la data di inizio e cessazione del servizio, l’esatta qualifica ricoperta; nella dichiarazione dei titoli di studio deve indicarsi la denominazione del titolo conseguito,
la data di conseguimento, l’Ente che ha rilasciato l’eventuale punteggio);
−− La dichiarazione di accettazione di cui al punto 14 dello
schema di domanda pubblicato sul sito aziendale, nonché l’espressa accettazione delle clausole previste dalla postilla finale obbligatoria del medesimo schema di
domanda;
Gli atti di notorietà e le dichiarazioni sostitutive devono essere
sempre corredate da copia di un documento di identità.
Le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà che non siano accompagnate dalle copie dei documenti dichiarati conformi all’originale non consentiranno l’assegnazione di alcun
punteggio.
L’omissione, anche parziale, delle dichiarazioni relative al possesso dei requisiti generali ovvero la mancata presentazione anche di uno soltanto dei requisiti specifici o la mancata presentazione della loro eventuale autocertificazione redatta ai sensi
di legge, così come la presentazione di domanda senza firma
ovvero la presentazione di domanda inviata a mezzo PEC non
riconducibile univocamente al candidato o da indirizzo di posta
elettronica non certificata costituisce motivo di esclusione dal
concorso.
L’Amministrazione si riserva - ai sensi dell’art. 71 del d.p.r.
n. 445/2000 di verificare la veridicità e l’autenticità delle attestazioni prodotte.
Ferme restando le sanzioni penali previste per dichiarazioni mendaci, per falsità negli atti stabilite dall’art. 76 del d.p.r.
n. 445/2000, qualora dal controllo effettuato dall’Amministrazione emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione,
il dichiarante decade dai benefici eventualmente conseguiti
al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non
veritiera.
Alla domanda deve essere unito, in triplice copia, in carta
semplice un elenco dei documenti e dei titoli presentati (mentre
dei documenti serve una sola copia).
Dovranno essere, altresì, allegati nell’interesse dei candidati: i
titoli che conferiscono diritto a precedenza o a preferenza nella
nomina.
Dovrà essere, inoltre, allegata la ricevuta del versamento di
€ 15,49= non rimborsabile, quale contributo di partecipazione
al concorso; il versamento potrà essere effettuato tramite versamento sul c.c.p. n. 52.54.72.05 intestato all’Azienda ospedaliera
Istituti clinici di Perfezionamento - Milano, indicando la causale
del versamento ed allegando copia della ricevuta del versamento stesso.
Bollettino Ufficiale
– 51 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Si precisa, per il personale dipendente di questa Azienda
ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento, che non sarà possibile il mero riferimento alla eventuale documentazione già agli
atti dell’U.O. Personale.
Non è ammessa la produzione di documenti, pubblicazioni,
ecc. dopo scaduto il termine utile per la presentazione della
domanda di ammissione. I titoli saranno valutati dall’apposita Commissione ai sensi delle disposizioni contenute nel d.p.r.
20 dicembre 1979 n. 761 e nel d.p.r. 10 dicembre 1997 n. 483.
La Commissione del concorso dispone complessivamente di
100 punti così ripartiti:
a) 20 punti per i titoli
b) 80 punti per le prove d’esame.
I punti per le prove sono così ripartiti:
30 punti per la prova scritta;
30 punti per la prova pratica;
20 punti per la prova orale.
La valutazione dei titoli sarà effettuata con i criteri stabiliti
dall’art. 43 del citato d.p.r. 483/97, cui si fa espresso rinvio, nei
limiti massimi così specificati:
a) titoli di carriera p. 10
b) titoli accademici e di studio p. 3
c) pubblicazioni e titoli scientifici p. 3
d) curriculum formativo e professionale p. 4
PROVE DI ESAME
Le prove di esame saranno quelle previste all’art. 60 del d.p.r.
n. 483/97 e precisamente:
PROVA SCRITTA: svolgimento di un tema in diritto amministrativo o costituzionale o civile o penale;
PROVA PRATICA: predisposizione di atti riguardanti l’attività di
servizio o stesura di un atto difensionale di diritto e procedura
civile o di diritto amministrativo;
PROVA ORALE: colloquio nelle materie delle prove scritte, nonché su altre materie richieste nel bando di concorso;
Il calendario delle prove concorsuali ivi incluso l’elenco dei
candidati ammessi, verrà pubblicato sul sito aziendale www.icp.
mi.it sezione Amministrazione Trasparente > Bandi di Concorso >
Calendario Prove Concorsi, non meno di 15 giorni prima dell’inizio della prova scritta. L’avviso per la presentazione dei candidati ammessi alle successive prove pratica e orale, verrà dato ai
candidati almeno 20 giorni prima della data prevista per l’espletamento delle stesse.
Per essere ammessi a dette prove i candidati dovranno presentarsi muniti di idoneo documento di identità in corso di
validità.
L’ammissione alla prova pratica è subordinata al raggiungimento di una valutazione di sufficienza nella prova scritta di
almeno 21/30; l’ammissione alla prova orale è subordinata al
conseguimento, nella prova teorico pratica, del punteggio di
almeno 21/30. Il superamento della prova orale è subordinato
al raggiungimento di una valutazione di sufficienza di almeno
14/20.
I candidati che non si presenteranno alla prova di concorso
nei giorni, nell’ora e nella sede stabilita, saranno dichiarati rinunciatari al concorso, quale sia la causa dell’assenza, anche se
non dipendente dalla volontà dei singoli concorrenti.
GRADUATORIA - TITOLI DI PRECEDENZA E PREFERENZA
La graduatoria di merito sarà formata secondo l’ordine dei
punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato, con l’osservanza a parità di punti, delle preferenze previste
dall’art. 5 del d.p.r. 9 maggio 1994 n. 487, e successive modificazioni ed integrazioni.
Soddisfatta la suddetta condizione a parità di punteggio
verrà preferito il candidato più giovane di età, come previsto
dall’art. 2, comma 9, della legge 20 giugno 1998, n. 191.
La graduatoria di merito, è approvata con provvedimento del
Direttore generale dell’Azienda ed è immediatamente efficace.
La graduatoria potrà essere utilizzata per le necessità di personale sanitario presso tutti i Presidi dell’Azienda
COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Il vincitore del concorso è invitato a presentare, entro 30 giorni
dalla data di comunicazione e, a pena di decadenza nei diritti
conseguiti con la partecipazione al concorso, i documenti di ri-
to prescritti per l’assunzione ai fini della formale stipulazione del
contratto individuale di lavoro.
Scaduto inutilmente il termine fissato dall’Azienda non si darà
luogo alla stipulazione del contratto individuale di lavoro.
L’assunzione è subordinata al conseguimento del giudizio di
idoneità (piena ed incondizionata) in esito alle visite mediche,
alla verifica del possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico
impiego ed alla stipulazione del contratto individuale di lavoro a
tempo indeterminato.
Entro il termine previsto dall’Azienda il vincitore deve dichiarare, sotto la propria responsabilità, di non avere altri rapporti di
impiego pubblico o privato e di non trovarsi in nessuna delle
situazioni di incompatibilità richiamate dall’art. 53 del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165; in caso contrario, unitamente
alla documentazione richiesta, deve presentare la dichiarazione
di opzione per il nuovo ente di appartenenza.
La data di inizio del rapporto di lavoro decorre, agli effetti giuridici ed economici, dalla data di effettiva assunzione in servizio.
Verrà acquisita la conferma dell’assunzione dopo l’espletamento favorevole del periodo di prova pari a mesi sei, di cui all’art.
14 del CCNL 8 giugno 2000. Quanto all’ammissione al concorso
ed allo svolgimento dello stesso, vengono applicate le norme
contenute nel d.p.r. 10 dicembre 1997 n. 483.
L’Azienda si riserva la facoltà di prorogare, sospendere, revocare o modificare il presente concorso, qualora ne rilevasse la
necessità o l’opportunità senza che i candidati possano avanzare diritti o pretese.
In relazione ad accertate esigenze assistenziali l’Azienda si riserva di elevare il numero dei posti banditi all’atto dell’approvazione della graduatoria.
Si precisa che questa Amministrazione garantisce le pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro ed il trattamento sul lavoro.
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’art. 13, comma 1, del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196
(codice in materia di protezione dati personali), i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti presso l’U.O.C. Gestione
Risorse Umane e Organizzazione per le finalità di gestione del
presente concorso e saranno trattati presso una banca dati automatizzata anche successivamente all’eventuale instaurazione
del rapporto di lavoro, per le finalità inerenti alla gestione del
rapporto medesimo. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai
fini della valutazione dei requisiti di partecipazione.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 13 della citata legge,
tra i quali figura quello di accesso ai dati che lo riguardano nonché alcuni diritti complementari tra cui il diritto di far rettificare,
aggiornare, completare o cancellare i dati erronei, incompleti o
raccolti in termini non conformi alla legge.
RITIRO DEI DOCUMENTI E PUBBLICAZIONI
I candidati NON IDONEI dovranno provvedere a loro spese al
recupero della documentazione inviata a questa Azienda entro
sessanta giorni dalla notifica dell’avvenuta approvazione degli
atti; trascorso il citato termine, l’Azienda provvederà ad inviare al
macero i documenti inviati, senza alcuna responsabilità.
Il perfezionamento della presente procedura è in ogni caso
subordinato al conseguimento delle prescritte autorizzazioni regionali e statali, ove previste.
Qualsiasi informazione relativa al suddetto concorso potrà
essere richiesta all’U.O. Gestione Risorse Umane e Organizzazione dell’Azienda ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento
in via Castelvetro n. 22 - 20154 Milano - Tel. 02/5799.5667 (dalle
ore 10.00 alle ore 12.00).
Il presente bando di concorso è pubblicato sul sito Aziendale www.icp.mi.it sezione Amministrazione Trasparente > Bandi di
Concorso > Concorsi Pubblici.
Tale procedura di pubblicità assolve gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di
pubblicità legale, ai sensi del comma 1 dell’art. 32 della legge
18 giugno 2009, n. 69, e ciò anche ai fini della convocazione alle
previste prove selettive.
Milano, 20 maggio 2015
Il direttore amministrativo
Marco Paternoster
Il direttore generale
Fulvio Edoardo Odinolfi
——— • ———
– 52 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Fac-simile
della DOMANDA da ricopiare su foglio in carta semplice con firma non autenticata (ai sensi
dell’art. 39 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445), valevole come DICHIARAZIONE
SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n.
445
* ** * * ** *
Al Direttore Generale
Az i end a O sp ed a li er a
Istituti Clinici di Perfezionamento
Via L. Castelvetro, 22
20154 Milano
Il / la s ot tos c r i tt o/ a … … …… … …… … .. …… … … …… … …… … …… … …… …… … …… .
Chiede
d i es s er e am m es s o a l c onc ors o p u b bl ic o p er t it o l i e d es am i per la c op er t ur a
d i n. … … . p os t o/ i d i … …… … …… … …… … …… …… … …… … … … … …… …… … …
A t al f i n e,
consapevole delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni mendaci, falsità
negli atti ed uso di atti falsi, così come stabilito dall’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000
n. 445,
dic hi a ra

d i es s er e n a to /a a … …… … …… … …… … …… …… .. …. … . i l … …… … …… … … ;

d i es s er e res i d en te a …… … …… … …… … …. . …… . …. (c .a .p .) …… … …… … ..
i n v i a …… … …… … …… …… … …… … …… … …… …… … … … … …… … …… …… . …… ;

d i es s e re in pos s es s o d el l a c i t t a d in a n za …… … …… … …… … …… …… … …
( s pec i f ic ar e s e it a li a n a o d i a ltr o St at o);

d i es s er e is c ri tt o /a n e l l e l is t e d e l Com un e d i …… … …… … …… … …. …… … ;
( op p ur e i n dic ar e i mo t iv i d e ll a no n is c ri zi o n e o de l l a c a nc el l a zi o n e d a ll e
l is t e m ed es i me …… … …… … …… … …… .. … … …… … …… … …. .… … … …… … ……) ;

d i n o n a ver ri p ort a t o c on d an n e p e n al i ( op p ur e: d i av er ri p o r ta to l e
s eg u en t i c o nd a nn e p e na l i … … …… … …… … … …… … …… … …… … …… …… … …) ;

d i n o n es s er e s ta t o d es t it u it o o d is p e ns at o da l l ’ im pi eg o pr es s o un a
P ub b l ic a Am m in is tr a zi on e ;

d i a ver c ons e gu i to i s e gu e nt i t it o l o d i s tu d i o:
L AU R EA i n …… … … … …. … …… … … … … …… …… … …… … …… … …… …… pres s o
l ’Is t it ut o/ U ni v er s i tà … … … … …… … …. .… .. … d i … … … …. .… .. … … … .pr o v … …. .
i n da t a… … …… …. . ( p e r n u o ve la ur ee s pec i a l is t ic h e e m ag is tr a l i i n d ic ar e il
c od ic e d e ll a c l as s e d i l aur e a )
 di
es s er e
in
p os s e s s o
del
T it o lo
di
A v v oc a to
c o ns e g u it o
pr es s o
…… … …… .. … … … … … …… … …… … …… … …… …… … …… … …. il … … …… … …… .

d i es s er e is c r it to ne l l ’ a lb o d i …… … …… … … …. .… … …… … . pr o v. . …… … …. .
c on i l n. … … …… … … …( in d ic a zi o ne is c r i zi o ne al b o) d a l …… … …. ;
Bollettino Ufficiale
– 53 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015

d i es s er e n e ll a s e g u en t e s it u a zi o n e ne i r i gu ar d i de g l i o bb l i gh i m ili ta ri
…… … …… … …… … …… …… … …… … .… … …… …… … …… … …… … …… …… … …… ;

d i a v er d ir it to a l l a r is e rv a de i p os t i pr e v is t a da l l a le g g e o v e a pp l ic ab i l e in
r e la zi o n e ai p os t i m es s i a c onc ors o … … …… … …… … .. …… … … … ( i n d ic ar e
c at e g. d i a p par t en e n z a );

d i es s er e i n p os s es s o de i s e gu e nt i t it o l i a i f i n i de l l a p ref er en za e
prec e d en za n e ll e n om i ne …… … …… … …… … … … … …… … …… … .… …… … …… .;

d i a v ere an zi a n i t à d i s erv i zi o d i N ° … … … an n i (m in im o 5)
da l …… … ….
a l… … …. . pr es s o i s e gu e nt i en t i ( pu b bl ic i o pr i va t i ) c o n i l s eg u e nt e
tipo di
c on tr at to … …… … …… …… … …… … …… … …… …… … …… … …… … …… …… … .… ..

d i a v er pr es t at o o d i p res t ar e i s eg u en t i s er v i zi
( i nd ic ar e tu tt i i ri m anen t i
s er v i zi es c l us i q ue l l i in d ic at i a l pu n to pr ec e d en t e s o l o pr es s o pu b bl ic h e
am m in is tr a zi o n i
d ip e nd e nt i
-
e nt i
s tr ut t ura t i
c o n ve n zi o n at i
in
prof i lo
con
at t in e nt e
s t r u tt ur e
con
la
pu b bl ic h e
-
c om e
pr ec is a zi on e
della
m oti va zi o n e de l l a e ve nt u al e c es s a zi o n e ) :
d i a ver pres t at o s er v i z i o pres s o … … …… … … …. … …… … …… … …… . pro v . … ….
ne l pr of i l o d i … … …… …… … … … .. … …… … da l … …… … …… … … a l …… … …… … .
m oti v i c es s a zi o ne da l s er v i zi o : …… … … … … …… … …… … …… … …… …… … …… ;
(oppure di non aver prestato servizio presso Pubbliche Amministrazioni);

d i es s er e in p os s es s o de i s e g ue n ti t i to l i :
T IT O LI AC C AD E MI CI
In d ic a r e le e v e nt u al i a ltr e l a ur ee c o ns eg u i te o ltr e a q u el l a r ic h i es t a c om e
req u is it o d i am m is s io n e
PU B B LI C AZ IO NI
Pr es e n tar e e le nc o de i l a v or i s v o lt i e c o p i e ( au t oc er t if ic at e) d e i l a v or i
s tes s i
CU RR IC UL U M
In d ic ar e t ut t i i rim a ne n ti t i to l i c h e s i v o g l io n o f ar v a lu t ar e :

s er v i zi c om e l i b ero pr of es s io n is t i /c o ns u le n ti / c on tr at ti v ar i at i p ic i e
oc c as i o na l i i n pr of i l o a tt i ne nt e


c ors i d i a gg i orn am en t o (c om e dis c e nt e/ d oc e nt e)

m as ter,c ors i d i p erf e zi on am en to ,s t a ges

at t i vi t à d i r ic erc a , at ti v i tà d i d oc en za

v ar ie
d i r ic h i e der e i l s e g u en t e aus i l io p er s os t en er e l e pr o v e pr e v i s te d a l
c onc or s o i n q u an t o ric on os c i ut o p ort a tor e h a nd ic a p a i s e ns i d e ll ’ ar t. 2 0 d e l la
l eg g e n . 1 04 /9 2 ( d a c om p i l are s o l o in pr e s en za d i ha n d ic a p r ic on os c i ut o )
…… … …… … …… … … … …… … …… … …… … …… .. …… … …… … …… … … …… … …. .
– 54 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015

di av e r e p r e so v i s ion e d e l Re gol am ent o Az ien da l e “ p e r la se le z ion e
del p e rs ona l e ai fi ni del l a co stit uz io ne d e l ra ppo rto di l av o ro e de ll a
prog r e ss ion e di c a r ri er a” ac c e ss ibi l e su l sit o w w w .icp .m i. it ed a c cett a r e
int eg ra lm ent e le con diz io ni st ab il it e n e l med e si mo r ego la m en to,
rin un ci and o a q ua l si as i az ion e v o lta ad in te rr omp e re l ’ esp e ri m ento d el la
pro c edu r a in a rg o me nto;
Fir m a_ _ __ _ __ _ __ _ _ _ __ _ __ _ __ _ _ __ _ __ _ __ __ _ __ _ __ _ _
Il / La s o tt os c r it t o/ a e l e gg e i l s e g ue n te d om ic i l io a l qu a le de v e a d o gn i ef f e tt o
es s er e i n v i at a o gn i c o m unic a zi o n e a l r i gu ar d o:
…… .. .… … … …… … …… …… … …… … … … … …… …… … …… … …… … …… …… … …
T el. … … …… … …… … …… … …… … .. . e ve n tu a le f ax … …… … …… … . .… … …… ….
Inf or m at i v a a i s e ns i d e ll ’ art . 1 3 d e l D. Lgs . 3 0 g iu g no 20 0 3, n . 1 96 : i da t i
per s o n al i f o r ni t i, c o n l a pr es e nt e d ic h iar a zi o ne , s ar an n o tr at ta t i pe r l e f i na l it à
d i ges t io n e d el l a pr oc ed ur a e p er q ue l l e c o n nes s e a l l ’e v e nt u a le
pr oc e d im ent o d i as s u n zi o n e.
(D at a) , __ _ __ _ __ _ _ _ __ _ __ _ __ _ _ _
IL DI CH I AR ANT E
__ _ __ _ __ _ _ __ _ __ _ __ __ _ __ _ __ _ _ __ _ _
(f irm a p er es tes o e l e g g ib i l e)
Il s ott os c r i tt o a l le g a l a s e g ue nt e d oc um ent a z i on e:
 e le nc o i n tr i pl ic e c o p i a d e i d oc um en t i pr es e nt at i ( de i doc um ent i u na c op i a
s o la) ;
 r ic e vu ta pa g am ent o t a s s a c o nc ors u a le
 c ur r ic u l um f orm ati v o e pr of es s i on a l e da t at o e f irm ato
 …… … …… … …… … …… …… … …… … …… ..
——— • ———
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Fac-simile di DICHIARAZIONE sostituti va dell’ATTO di notorietà da
ricopiare su f oglio in carta semplice con f irma Non autenticata (da
allegare alla domanda con la f otocopia di un documento di riconoscimento
in corso di validità ).
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETA’
Artt.19 e 47 del D.P.R. n.445/2000 (non soggetta ad autenticazione della
sottoscrizione ai sensi dell’art. 38, del D.P.R. n.445/2000)
Il/ La_ _ _ _ _ so t to s cri tto / a _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ n ato /a a _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
P ro v. _ _ _ _ _ _ _ il _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ , r e sid e n te a _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
p ro v. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ i n v ia _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
co n sap e vo l e d e lle s a nzi o ni p e na li p re vi s te i n ca so d i d ic h iar azio n i me n d aci, fal s ità
ne g li at ti ed u so d i at ti f al si, co sì co me st ab i li to d all ’art. 7 6 d e l D.P . R. n . 4 4 5 /2 0 0 0 ,
DI CH IA RA
ch e l a/ le p r es e nte /i co p i a/e co mp o sta /e d a n. _ _ _ _ _ _ _ _ _ fo g li p er n. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
fa cc iat e to ta li, p re se nt at a/e co n l a d o ma nd a d i p ar te cip a zio n e al co nco r s o p ub b lico ,
p er t ito li e d e sa mi , p e r l a co p er t ura a t e mp o p i e no e i nd ete r mi n ato d i n. _ _ _ _ _ _ _ _ _ .
è/ so no co n fo r me / i a ll ’o r ig i na le co ns er va ta/ e p r e s so i l So t to s cri tto e d i sp o ni b il e/ i p er
i co nt ro l li d i c u i a ll ’art . 7 1 d el D.P . R. n. 4 4 5 /2 0 0 0 :
(data), ______________________
IL DICHIARANTE
______________________________________
(firma per esteso e leggibile)
Ai sensi del DL.vo 30.06.03 n. 196, si autorizza il trattamento dei
dati sopra riportati ai fini del presente procedimento concorsuale.
(Data), ____________(Il Dichiarante) ________________
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Azienda ospedaliera Ospedale Maggiore di Crema (CR)
Avviso di pubblicazione di graduatoria di merito di concorso
pubblico per la copertura a tempo indeterminato di n. 1 posto
di dirigente medico - disciplina: anestesia e rianimazione
Ai sensi della vigente normativa concorsuale si rende noto
che è stata approvata la seguente graduatoria del concorso
pubblico per la copertura a tempo indeterminato di
•n. 1 posto di Dirigente Medico - disciplina: Anestesia e Rianimazione,
approvata con deliberazione n. 129 del 30 aprile 2015:
1^
Villani Pier Giorgio
punti
86,075/100
2^
Gigliotti Alberto
punti
84,197/100
3^
Gardini Marco
punti
83,683/100
4^
Meglio Giuseppina
punti
83,535/100
5^
Basso Ricci Erika
punti
82,900/100
6^
Milan Manuela
punti
82,125/100
7^
Alquati Omar
punti
80,300/100
8^
Blanda Calogero
punti
77,061/100
9^
D’Agrosa Liliana
punti
72,810/100
Il direttore generale
Luigi Ablondi
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Azienda ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Milano
Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento
dell’incarico quinquennale di n. 1 posto di dirigente medico
direttore di struttura complessa - disciplina di chirurgia
generale, area chirurgica e delle specialità chirurgiche, per la
s.c. chirurgia generale oncologica e mininvasiva
Si rende noto che a’ sensi della deliberazione del Direttore generale n. 369 del 6 maggio 2015 è indetto:
Bando di avviso pubblico, per titoli e colloquio, per il conferimento di
•incarico
quinquennale di Dirigente Medico Direttore di
Struttura complessa in disciplina di Chirurgia Generale
area Chirurgica e delle Specialità chirurgiche per la S.C.
Chirurgia Generale Oncologica e Mininvasiva
Il suddetto incarico sarà conferito in conformità alle disposizioni previste dall’art. 15 ter comma 2 del d.lgs. 502/92 e s.m.i., dal
d.p.r. 484/1997, dalla legge 189/2012 e dalla d.g.r. Lombardia
n. X/553 del 2 agosto 2013.
DESCRIZIONE DEL FABBISOGNO
a)sotto il profilo oggettivo, declinato sulla base del governo clinico e delle caratteristiche organizzative e
tecnico-scientifiche;
b) sotto il profilo soggettivo, declinato sulla base delle competenze professionali e manageriali, delle conoscenze scientifiche e delle attitudini ritenute necessarie per assolvere in
modo idoneo alle relative funzioni.
La definizione del profilo professionale che caratterizza la struttura, sotto il profilo oggettivo e soggettivo è allegato quale parte
integrante e sostanziale al presente bando, pubblicato sul sito
internet aziendale www.ospedaleniguarda.it.
REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE
All’avviso possono partecipare candidati di entrambi i sessi
(legge 125/91), in possesso dei seguenti requisiti:
a)cittadinanza italiana, fatte salve le equiparazioni stabilite
dalle leggi vigenti o della cittadinanza di uno dei paesi
dell’Unione Europea;
b)idoneità fisica all’impiego. L’accertamento dell’idoneità
fisica all’impiego è effettuato a cura dell’Azienda ospedaliera «Ospedale Niguarda Ca’ Granda» prima dell’immissione in servizio;
c) godimento dei diritti civili e politici.
Non possono accedere al posto coloro che siano stati esclusi
dall’elettorato attivo e coloro che siano stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una Pubblica Amministrazione.
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE:
Ai sensi dell’art. 5 del d.p.r. 10 dicembre 1997, n. 484. L’accesso all’incarico di direzione di struttura complessa, è riservato a
coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:
A)diploma di laurea in medicina e chirurgia e abilitazione
all’esercizio della professione;
B) iscrizione all’Ordine dei Medici Chirurghi;
C)anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella disciplina oggetto dell’avviso o in una disciplina equipollente e specializzazione nella disciplina o in una disciplina
equipollente ovvero anzianità di servizio di dieci anni nella
disciplina;
D) curriculum professionale ai sensi dell’art. 8 del d.p.r. 484/97,
in cui sia documentata una specifica attività professionale
ed adeguata esperienza, ai sensi dell’art. 6 del suddetto
d.p.r.;
Fino all’emanazione dei provvedimenti previsti dall’art. 6
comma 1 del citato d.p.r. 484/97 per l’incarico di direzione
di struttura complessa si prescinde dal requisito della specifica attività professionale;
E)attestato di formazione manageriale. Ai sensi dell’art. 15,
comma 8, del d.lgs. n. 502/92 e s.m.i. l’attestato di formazione manageriale deve essere conseguito entro un anno
dall’inizio dell’incarico; il mancato superamento del primo
corso, attivato dalla Regione successivamente al conferimento dell’incarico, determina la decadenza dall’incarico
stesso.
I requisiti di cui sopra devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine stabilito per la presentazione delle domande di ammissione.
A seguito della legge n. 127/1997, la partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni non è soggetta a limiti di età, fatto salvo quanto previsto dalla circolare n. 1221/1996.
CONTENUTO E MODALITÀ
DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA:
Le domande di partecipazione all’avviso, da formularsi in carta semplice secondo il modello allegato dovranno pervenire
entro le ore 12,00 del trentesimo giorno successivo alla data di
pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana, pena esclusione dalla procedura.
La domanda potrà essere presentata con le seguenti
modalità:
•consegna diretta all’Ufficio Protocollo (Area Ingresso Pad. 1 - Piano rialzato) dell’Azienda ospedaliera «Ospedale
Niguarda Ca’ Granda» - P.zza Ospedale Maggiore, 3 - 20162
Milano;
•a mezzo del servizio postale: le domande di partecipazione
all’avviso si considerano prodotte in tempo utile se spedite
a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento entro il
termine di scadenza fissato dal bando; a tal fine fa fede il
timbro dell’Ufficio postale accettante comprovante la data
e l’ora della spedizione;
•mediante posta elettronica certificata da inviare al seguente indirizzo PEC: [email protected].
it. Anche in tal caso, la domanda dovrà pervenire entro le
ore 12,00 del giorno di scadenza del bando (pena esclusione dalla procedura).
La validità dell’invio telematico è subordinata all’utilizzo da
parte del candidato di una casella di posta elettronica certificata (PEC) personale; non sarà ritenuta ammissibile la
domanda inviata da casella di posta elettronica semplice/
ordinaria del candidato o di altra persona, anche se indirizzata alla suindicata casella PEC dell’Azienda ospedaliera.
L’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, in
un unico file in formato PDF, deve avvenire tramite l’utilizzo
della posta elettronica certificata (PEC) personale del candidato, esclusivamente all’indirizzo mail sopra indicato, entro la scadenza del bando.
A tal fine, sono consentite le seguenti modalità di predisposizione dell’unico file PDF da inviare, contenente tutta
la documentazione che sarebbe stata oggetto dell’invio
cartaceo:
−− sottoscrizione con firma digitale del candidato, con certificato rilasciato da un certificatore accreditato;
oppure
−− sottoscrizione della domanda con firma autografa del
candidato e scansione della documentazione (compresa scansione fronte/retro di un valido documento di
identità).
Le domande inviate ad altra casella di posta elettronica dell’Azienda ospedaliera non verranno prese in
considerazione.
Nella PEC di trasmissione della domanda, l’oggetto dovrà
chiaramente indicare gli estremi dell’avviso pubblico al
quale si chiede di partecipare, nonché il nome e cognome
del candidato.
L’invio tramite PEC, come sopra descritto, sostituisce a tutti
gli effetti l’invio cartaceo tradizionale.
In caso di utilizzo del servizio di PEC per l’invio della domanda, questo equivale automaticamente ad elezione di domicilio informatico per eventuali future comunicazioni relative all’avviso pubblico di cui al presente bando da parte
dell’A.O. «Ospedale Niguarda Ca’ Granda» nei confronti del
candidato.
Le suddette modalità di trasmissione elettronica della domanda e della documentazione di ammissione all’avviso
per il candidato che intenda avvalersene, si intendono
tassative.
Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei
documenti è perentorio; non si terrà conto di eventuale documentazione che pervenga oltre la scadenza del bando stesso.
L’Amministrazione dell’Azienda ospedaliera declina sin da
ora ogni responsabilità per dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato o per eventuali disguidi postali non imputabili a colpa
dell’Amministrazione stessa.
Con la presentazione della domanda di partecipazione
all’avviso il candidato acconsente alla pubblicazione nel sito internet aziendale del proprio curriculum in applicazione
dell’art. 15, comma 7 bis, lett. d) del d.lgs. 502/92 e s.m.i.
– 58 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Nella domanda, compilata secondo il modello allegato, gli
aspiranti dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità:
−− nome, cognome e codice fiscale;
−− la data, il luogo di nascita e la residenza;
−− il possesso della cittadinanza italiana salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti o della cittadinanza di uno
dei paesi dell’Unione Europea;
−− il comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste
medesime;
−− le eventuali condanne penali riportate;
−− il possesso dei requisiti specifici (laurea in medicina e chirurgia ed abilitazione all’esercizio della professione, iscrizione all’Ordine dei Medici, specializzazione, anzianità di
servizio, attestato di formazione manageriale);
−− l’assenza di dispensa o licenziamento da una pubblica
amministrazione;
−− la posizione nei riguardi degli obblighi militari;
−− il domicilio presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta ogni necessaria comunicazione. In assenza di tale indicazione le comunicazioni saranno effettuate presso la
residenza indicata;
−− il consenso al trattamento dei dati personali (d.lgs.
n. 196/2003).
La domanda deve essere firmata, pena esclusione dalla
procedura.
Ai sensi del 5° comma dell’art. 3 della legge 127/97 non è
prevista l’autentica della firma in calce alla domanda.
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE
ALLA DOMANDA:
un
curriculum
formativo
e professionale redatto su carta
•
semplice, datato e firmato, concernente le attività professionali, di studio e direzionali - organizzative,
Il curriculum dovrà essere redatto secondo il modello
allegato ed i suoi contenuti, ai sensi dell’art. 8 del d.p.r.
n. 484/97 devono far riferimento:
a)alla tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le
strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua
attività e alla tipologia delle prestazioni erogate dalle
strutture medesime (da documentarsi mediante atto
rilasciato dal Direttore Sanitario dell’Azienda ove il servizio è stato prestato);
b)alla posizione funzionale del candidato nelle strutture
ed alle sue competenze con indicazione di eventuali
specifici ambiti di autonomia professionale con funzioni di direzione;
c) alla tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato (da documentarsi mediante atto rilasciato dal Direttore Sanitario d’Azienda sulla
base della attestazione del Direttore del Dipartimento o
S.C. dell’Azienda ospedaliera);
d) ai soggiorni di studio o di addestramento professionale
per attività attinenti alla disciplina in rilevanti strutture
italiane o estere di durata non inferiore a tre mesi con
esclusione dei tirocini obbligatori;
e)alla attività didattica presso corsi di studio per il conseguimento di diploma universitario, laurea o specializzazione ovvero presso scuole per la formazione di
personale sanitario con indicazione delle ore annue di
insegnamento;
f) alla partecipazione a corsi, congressi, convegni e seminari anche effettuati all’estero, valutati secondo i criteri
di cui all’art. 9 del d.p.r. 484/97, nonché alle pregresse
idoneità nazionali;
•le pubblicazioni scientifiche. Possono essere prodotte in originale o in copia corredata da dichiarazione sostitutiva di
notorietà che ne attesti la conformità all’originale. Allo scopo può essere utilizzata la dichiarazione sostitutiva allegata
al presente bando.
E’ valutata la produzione scientifica strettamente pertinente alla disciplina oggetto dell’avviso, edita su riviste italiane e straniere, caratterizzata da criteri di filtro dell’accettazione dei lavori, nonché dal suo impatto sulla comunità
scientifica.
Deve essere presentato:
−− un elenco cronologico delle pubblicazioni ove saranno
evidenziate quelle ritenute più significative riferite all’ultimo decennio dalla data di pubblicazione del presente
bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana,
−− un elenco separato delle pubblicazioni indicizzate;
•la ricevuta comprovante l’eseguito versamento della tassa
di concorso - non rimborsabile - di €. 15,00. Il versamento
può essere effettuato tramite:
−− bonifico bancario (UBI Banca Popolare Commercio e Industria - IBAN: IT34M0504801798000000038085)
−− bollettino di c/c postale n. 13737200 intestato all’Azienda
ospedaliera «Ospedale Niguarda Cà Granda» di Milano servizio tesoreria - P.zza Ospedale Maggiore, 3 - 20162 Milano - specificando la causale: «tassa di partecipazione
all’avviso per il conferimento di incarico quinquennale di
direttore di S.C.»
le
• certificazioni e i titoli ritenuti utili agli effetti della valutazione di merito: i titoli possono essere prodotti in originale
o in copia corredata da dichiarazione sostitutiva di atto di
notorietà che ne attesti la conformità all’originale o autocertificati a’ sensi di legge (d.p.r. 445/2000).
•un elenco, in carta semplice, dei documenti e dei titoli presentati;
•una copia fotostatica di valido documento di identità.
•devono essere prodotte in originale:
a)la tipologia delle istituzioni in cui sono allocate le strutture presso le quali il candidato ha svolto la sua attività
ed alla tipologia delle prestazioni erogate dalle strutture
medesime,
b)la tipologia quali-quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato, nel decennio precedente alla data di
pubblicazione del presente avviso e certificate dal Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria di appartenenza;
Le dichiarazioni sostitutive devono, in ogni caso, contenere
tutti gli elementi e le informazioni necessarie previste dalla certificazione cui si riferiscono.
Nelle autocertificazioni/certificazioni del servizio devono essere indicate le posizioni funzionali o le qualifiche attribuite, le discipline nelle quali il servizio è stato prestato, nonché le date iniziali
e finali dei relativi periodi di attività.
Si precisa che a’ sensi dell’art. 40 comma 1 del d.p.r. 445/2000
così come modificato dall’art. 15 della legge 183/2011 le certificazioni rilasciate da Pubbliche Amministrazioni non possono
essere prodotte agli organi della Pubblica Amministrazione o a
privati gestori di pubblici servizi. Conseguentemente le Pubbliche Amministrazioni non possono più richiederle né accettarle.
In relazione a quanto sopra il candidato dovrà produrre, in
luogo delle predette certificazioni, esclusivamente «dichiarazioni
sostitutive di certificazioni o di notorietà» di cui agli artt. 46 e 47
del d.p.r. 445/2000.
Non è ammessa la produzione di titoli e documenti dopo il
termine fissato per la presentazione delle domande.
COMMISSIONE DI VALUTAZIONE
E OPERAZIONI DI SORTEGGIO
A’ sensi della legge 189/2012, la commissione è composta
dal Direttore Sanitario dell’Azienda interessata e da tre Direttori
di Struttura Complessa nella medesima disciplina dell’incarico
da conferire, individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale nominativo costituito dall’insieme degli elenchi regionali dei
Direttori di Struttura Complessa appartenenti ai ruoli regionali
del SSN.
Per ogni componente titolare va sorteggiato un componente
supplente. È fatta eccezione per la figura del Direttore Sanitario
che non potrà essere sostituito.
Il sorteggio dei componenti della commissione relativa al presente avviso avrà luogo presso la Sala Riunioni della S.C. Risorse
Umane e Relazioni Sindacali dell’Azienda ospedaliera Ospedale Niguarda Ca’ Granda - Piazza Ospedale Maggiore, 3 Milano
- alle ore 11,00 del giorno successivo alla scadenza del termine
per la presentazione delle domande.
Qualora detto giorno sia sabato o festivo, la data del sorteggio è spostata al primo giorno successivo non festivo, nella medesima sede ed ora.
In caso di indisponibilità di Commissari sorteggiati, la procedura di sorteggio verrà ripetuta ogni lunedì successivo con le
stesse modalità sopra indicate e con pubblicizzazione sul sito
internet aziendale.
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
CONVOCAZIONE DEI CANDIDATI
La data e la sede del colloquio saranno rese note ai candidati
mediante pubblicazione sul sito internet aziendale (www.ospedaleniguarda.it - Area Professionisti - Concorsi) almeno 15 giorni
prima della data fissata per l’espletamento del colloquio stesso.
I candidati che non si presenteranno a sostenere il colloquio
nel giorno, nell’ora e nella sede stabiliti, saranno dichiarati rinunciatari all’avviso, qualunque sia la causa dell’assenza, anche se
non dipendente dalla volontà dei singoli aspiranti.
I candidati dovranno presentarsi al colloquio muniti di documento di identità personale, in corso di validità.
La commissione, ricevuto dall’Azienda, all’atto del suo insediamento, il profilo professionale del dirigente da incaricare, sulla
base dell’analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, avuto anche riguardo alle necessarie competenze
organizzative e gestionali, dei volumi dell’attività svolta, dell’aderenza al profilo ricercato e degli esiti del colloquio, presenterà al
Direttore generale una terna di candidati idonei formata sulla
base dei migliori punteggi attribuiti, nell’ambito del quale il Direttore generale individuerà il candidato da nominare.
CRITERI DI VALUTAZIONE
In conformità a quanto previsto dalle Linee di indirizzo regionali di cui alla d.g.r. n. X/553 del 2 agosto 2013, la commissione
dispone complessivamente di punti 100, di cui:
a)valutazione curriculum: max 40 punti,
b)valutazione colloquio: max 60 punti. L’idoneità nel colloquio si consegue con il minimo di punti 40/60.
La commissione definirà prima dell’inizio dei colloqui i criteri
di attribuzione dei punteggi, che saranno riportati nel verbale
dei lavori.
Il colloquio sarà diretto alla valutazione delle capacità professionali del candidato nella specifica disciplina con riferimento anche alle esperienze professionali documentate, nonché
all’accertamento delle capacità gestionali, organizzative, di
direzione, dell’aspirante stesso, con riferimento all’incarico da
svolgere, e della conoscenza delle disposizioni normative vigenti relative alla prevenzione della corruzione (legge 190/2012 d.p.r. 62/2013 e Codice disciplinare dell’Azienda).
Pubblicazione sul sito internet aziendale: (www.ospedaleniguarda.it) a’ sensi dell’art. 15 del d.lgs. 502/92 e s.m.i.:
−− la definizione del fabbisogno sotto il profilo oggettivo e
soggettivo,
−− la composizione della commissione di valutazione,
−− i curricula dei candidati presenti al colloquio,
−− la relazione della commissione di valutazione,
−− l’analitica motivazione del Direttore generale nell’ipotesi di
scelta non orientata al candidato che ha ottenuto il miglior punteggio,
−− l’atto di nomina.
CONFERIMENTO DELL’INCARICO:
L’incarico è conferito dal Direttore generale ad un candidato
individuato nell’ambito della terna degli idonei, composta sulla
base dei migliori punteggi attribuiti ai candidati a seguito della
valutazione dei curriculum ed all’espletamento del colloquio.
L’incarico è soggetto a conferma al termine di un periodo di
prova di mesi sei, prorogabile di altri mesi sei, a decorrere dalla
data della nomina.
L’incarico ha durata quinquennale, con facoltà di rinnovo per
lo stesso periodo o periodo più breve secondo le modalità previste dall’art. 15-ter del d.lgs. 502/92 e s.m.i., nonché dalle norme
contrattuali.
L’assegnatario dell’incarico stipulerà con l’Azienda ospedaliera il contratto individuale di lavoro e sarà tenuto all’osservanza dell’orario settimanale previsto per i dirigenti a tempo pieno.
Allo stesso sarà attribuito il trattamento economico previsto dal
vigente contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti responsabili di struttura complessa.
L’incarico comporta per l’assegnatario l’obbligo di un rapporto esclusivo con l’Azienda, fatti salvi i casi debitamente autorizzati dalla stessa e/o previsti dalla legge.
L’incarico è incompatibile con ogni altro rapporto di lavoro
dipendente o in convenzione con altre strutture pubbliche o
private.
L’eventuale rinnovo o il mancato rinnovo dell’incarico quinquennale sono disposti con provvedimento motivato del Diret-
tore generale, previa verifica dell’espletamento dell’incarico
con riferimento agli obiettivi affidati ed alle risorse attribuite. La
verifica è effettuata da parte di apposito Collegio Tecnico, nominato dal Direttore generale, a’ sensi dell’art. 15, comma 5, del
d.lgs. 502/92 e s.m.i.
Il dirigente non confermato nell’incarico sarà destinato
ad altra funzione con la perdita dello specifico trattamento
economico.
Il candidato a cui sarà conferito l’incarico dovrà produrre entro il termine di trenta giorni dalla richiesta dell’Azienda le autocertificazioni comprovanti il possesso dei requisiti generali e
specifici richiesti per l’attribuzione dell’incarico.
Dovrà assumere servizio entro trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di nomina salvo caso di giustificato
impedimento sul quale esprimerà il suo insindacabile giudizio
l’Azienda ospedaliera.
Decade dall’impiego chi lo abbia conseguito mediante presentazione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile.
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
A’ sensi dell’art. 7 del d.lgs. 196/2003 si informano i partecipanti che il trattamento dei dati personali comunicati all’Azienda è finalizzato unicamente all’espletamento della presente
procedura.
La presentazione della domanda da parte del candidato implica il consenso al trattamento dei propri dati personali, compresi i dati sensibili, ed all’utilizzo degli stessi per lo svolgimento
della procedura prevista per il conferimento dell’incarico.
DISPOSIZIONI VARIE
Per quanto non previsto nel presente bando si fa richiamo alle
disposizione legislative e regolamentari in materia.
La procedura si concluderà con atto formale del Direttore generale entro sei mesi dalla data di scadenza del termine per la
presentazione delle domande.
Con la partecipazione all’avviso, il candidato accetta senza
riserve le condizioni del presente bando e tutte le disposizioni
che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti delle Aziende Sanitarie.
L’Azienda si riserva di prorogare, sospendere o revocare il presente avviso, nonché di riaprire i termini di scadenza qualora ne
rilevasse la necessità o l’opportunità per ragioni di pubblico interesse o per disposizioni di legge.
La documentazione allegata alla domanda di partecipazione alla procedura potrà essere ritirata personalmente o da
un incaricato munito di delega, previo riconoscimento tramite
documento valido di identità personale, solo dopo 120 giorni
dall’avvenuto conferimento dell’incarico da parte del Direttore
generale, la restituzione dei documenti potrà avvenire anche
prima della scadenza del suddetto termine per il candidato non
presentatosi al colloquio o per chi, prima del colloquio, dichiari
espressamente di rinunciare alla partecipazione.
Dalle ore 9,00 alle ore 12,00 di tutti i giorni feriali escluso il sabato, l’Ufficio Concorsi (tel. 02/64442736, mail: [email protected]) dell’Azienda ospedaliera «Ospedale Niguarda Ca’ Granda» è a disposizione degli interessati per eventuali
chiarimenti.
Il direttore generale
Marco Trivelli
——— • ———
AVVISO PUBBLICO, PER TITOLI E COLLOQUIO, PER IL
CONFERIMENTO QUINQUENNALE DI DIREZIONE DI STRUTTURA
COMPLESSA S.C. CHIRURGIA GENERALE ONCOLOGICA E
MININVASIVA DELL’AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE NIGUARDA
CA’ GRANDA DI MILANO
(Area chirurgica e delle specialità chirurgiche - Disciplina
chirurgia generale)
DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO
PROFILO OGGETTIVO:
A)PRESTAZIONI E SERVIZI OFFERTI DALLA STRUTTURA COMPLESSA DI CHIRURGIA GENERALE ONCOLOGICA E MININVASIVA
La S.C. di Chirurgia Generale Oncologica e Mininvasiva dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano fa parte del Dipartimento Polichirurgico e si inserisce come elemento di punta in
una realtà ospedaliera ad alta complessità assistenziale.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
La S.C. copre tutte le patologie di competenza della chirurgia
generale, sia in ambito elettivo, che in urgenza, ad eccezione
della chirurgia resettiva epatica di competenza di altra struttura
del Dipartimento.
Opera in un contesto di integrazione multidisciplinare con le
altre strutture e gli altri servizi specialistici presenti nell’Ente Ospedaliero. Inoltre è parte integrante del Niguarda Cancer Center,
istituito nel 2013 per l’ottimizzazione dei percorsi diagnosticoterapeutici del paziente oncologico.
Finalità della S.C. è il corretto approccio diagnostico-terapeutico alle patologie oncologiche e non, e si caratterizza, soprattutto in ambito oncologico, per la continua tensione e attenzione all’aggiornamento e all’introduzione di nuovi, e sempre più
efficaci, protocolli di diagnosi e terapia.
La S.C. provvede alla diagnosi e terapia di:
•Patologia esofago-gastrica
•Patologia bilio-pancreatica
•Patologia colo-rettale (benigna e maligna)
•Patologia ematologica di interesse chirurgico, in collaborazione con la S.C. di Ematologia (linfomi, patologia splenica
e linfonodale)
•Patologia del peritoneo e retroperitoneo (sarcomi primitivi
e secondari, neoplasie recidive, neoplasie dei tessuti molli)
•Patologia bariatrica, in collaborazione con la S.C. di Nutrizione Clinica
•Patologia senologica (Breast Unit)
•Patologia endocrina (patologia tiroidea, paratiroidea e surrenalica)
•Patologia della parete addominale (ernie, laparoceli)
•Patologia chirurgica d’urgenza (S.S. di Chirurgia Generale
e d’Urgenza).
AREE DI PARTICOLARE ECCELLENZA
•Diagnosi e terapia della patologia esofago-gastrica, benigna e maligna
•Diagnosi e terapia della patologia colo-rettale, benigna e
maligna
•Diagnosi e terapia della patologia bilio-pancreatica, benigna e maligna
•Diagnosi e terapia della patologia endocrina, benigna e
maligna
•Chirurgia mininvasiva della parete addominale
•Trattamento di patologica oncologica complessa e recidiva, e/o con interessamento multi- viscerale
•Sviluppo delle tecniche mininvasive (chirurgia laparoscopica, robotica, single-port, NOTES), e loro applicazione in tutte
le patologie sopracitate.
B) ARTICOLAZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA
L’attività di degenza della S.C. di Chirurgia Generale Oncologica e Mininvasiva si articola per livelli di intensità di cura
1. DAY SURGERY
In regime di Day Surgery viene trattata patologia della parete addominale (ernie inguinali, crurali, piccoli laparoceli),
patologia proctologica (ragadi anali, ascessi e fistole perianali, emorroidi, piccoli prolassi ano-rettali, sinus pilonidale), patologia senologica (neoplasie benigne, mastopatia
fibrocistica), patologia dei tessuti molli. I pazienti vengono
sottoposti a intervento chirurgico in anestesia locale o locoregionale, in associazione, talvolta, a sedazione profonda.
Da circa 2 anni, pazienti selezionati vengono operati in anestesia generale e dimessi in giornata per patologia di parete addominale con approccio mininvasivo.
Numero posti letto: 2,5/die
Totale ricoveri (2014): 727
Sedute operatorie: 36 ore settimanali (3-4 sedute
settimanali)
Prericovero: 6 ore settimanali
Ambulatorio: 7,5 ore settimanali
Numero interventi eseguiti (2014): 760
2. WEEK SURGERY
Settore dedicato alla cura di patologia a bassa o media
complessità, benigna o maligna: chirurgia senologica,
chirurgia della tiroide e paratiroide, chirurgia della parete
addominale (ernie inguinali bilaterali o recidive, laparoceli),
chirurgia della colecisti, chirurgia proctologica complessa.
A partire dal 2013, si è iniziato a trattare, in regime di WS,
anche patologia più complessa grazie all’applicazione
delle tecniche mininvasive e all’introduzione di protocolli di fast-track (chirurgia del colon, della milza, del giunto
esofago-gastrico).
Numero posti letto: 15
Sedute operatorie: 48 ore settimanali (5-6 sedute
settimanali)
Numero interventi eseguiti (2014): 467
Attività assistenziale: 45 ore settimanali
3. ATTIVITÁ ORDINARIA E ALTA INTENSITÁ
In questi due settori vengono trattate tutte le patologie ad
alta complessità o le patologie di media complessità in pazienti complessi per concomitanti copatologie.
La degenza si articola in 2 reparti:
−− Degenza Ordinaria: 30 posti letto
−− Alta Intensità: 6 posti letto
Complessivamente, l’attività consta di:
Totale ricoveri (2014): 1884
Sedute operatorie: 78 ore settimanali (13 sedute
settimanali);
Totale ore camera operatoria: 3588 ore annuali
Numero interventi eseguiti (2014): 1002
La complessità dei pazienti trattati è superiore alla media regionale e nazionale, come si evince dal dato del PMU (1,51 vs
1,18 media regionale vs 1,15 media nazionale).
Grazie all’introduzione di un corretto percorso preoperatorio e
all’applicazione di protocolli fast-track/ERAS, la degenza media dei pazienti è di 5,7 giorni (vs 6,9 media regione Lombardia vs 6,8 media nazionale).
4. ATTIVITÀ IN URGENZA
In questo settore vengono ricoverati e trattati pazienti affetti
da patologie di competenza della chirurgia generale, in regime di urgenza. Nell’ambito della S.C. è stata istituita la Struttura Semplice di Chirurgia Generale e d’Urgenza che ha la funzione del coordinamento di tutta l’attività relativa all’urgenza
(ricoveri, interventi chirurgici, trasferimenti in degenza ordinaria), la formazione in questi ultimi due anni di altri 4 specialisti
chirurghi della S.C. per lo svolgimento della funzione di capoturno h 24, l’applicazione delle nuove tecniche chirurgiche, in
particolare quelle mininvasive, nell’ambito dell’urgenza (es.
occlusioni intestinali, ernie e laparoceli incarcerati, laparoscopia diagnostica/terapeutica, diverticoliti acute).
In questo settore vi è una stretta collaborazione con la S.C.
Chirurgia generale - Trauma Team poiché, specialmente nel
turno notturno, il capo-turno coordina in prima persona anche il paziente gravemente traumatizzato.
Numero posti letto: 18
Numero interventi eseguiti (2014): 582
5. ATTIVITÀ AMBULATORIALE
L’attività consiste in un ambulatorio chirurgico generalista
(che si articola in 2 punti visita/die) e di ambulatori specialistici (patologia proctologica, patologia senologica, patologia
esofago-gastrica, patologia colo-rettale, patologia endocrina,
patologia bilio-pancreatica, patologia della parete addominale, patologia bariatrica, patologia onco-ematologica, ambulatorio di prericovero).
Tale attività comporta un carico di lavoro di cica 6.000 ore/
anno.
6. ATTIVITÀ DI CONSULENZA
La S.C. Svolge attività di consulenza per tutte le altre S.C.
dell’ospedale.
7. ATTIVITÀ MULTIDISCIPLINARE
a)Riunione multidisciplinare del martedì pomeriggio (Chirurghi, Anestesisti, Coordinatori Infermieristici ed Infermieri
Professionali) per la discussione dei casi clinici e per la programmazione di tutta l’attività operatoria della settimana
seguente (regime ordinario, week surgery e day surgery).
Totale ore: 4/settimana
b)Riunione multidisciplinare del giovedì pomeriggio, nell’ambito del Niguarda Cancer Center, di cui la Chirurgia è un
pilastro portante, per la discussione di casi oncologici
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
complessi. A tale riunione partecipano le seguenti figure
specialistiche: Chirurghi, Oncologi, Radiologi, Radioterapisti, Chirurghi Toracici, Ginecologi, Urologi. Totale ore: 2/
settimana
c) Riunione multidisciplinare del mercoledì pomeriggio per le
neoplasie del tratto gastro-enterico (Chirurgo, Oncologo,
Radioterapista). Totale ore: 2/settimana
d)Riunione multidisciplinare del mercoledì pomeriggio per la
patologia dell’obesità (Chirurgo, Anestesista, Nutrizionista,
Dietista). Totale ore: 3/settimana
e) Ambulatorio multidisciplinare senologico del martedì mattina (Chirurgo, Oncologo). Totale ore: 4/settimana
f) Ambulatorio multidisciplinare di Preabilitazione alla chirurgia del paziente anziano o «fragile». Viene svolto il mercoledì e venerdì mattina collegialmente ed è rivolto ai pazienti
che devono essere sottoposti a chirurgia maggiore (oncologica e non) che per specifiche caratteristiche vengono
considerati «fragili» (ad esempio grandi anziani e non ma
portatori di importanti copatologie che possono al tempo stesso compromettere l’attuazione dell’intervento chirurgico o addirittura controindicarlo). A tale ambulatorio
prendono parte le seguenti figure specialistiche: Chirurgo,
Anestesista, Nutrizionista, Internista, Dietista, Infermiere. Il Paziente, pertanto, viene accompagnato in un iter diagnostico-terapeutico dedicato che miri alla correzione (anche
parziale) dei deficit nutrizionali, motori, respiratori e cardiologici per «portare» il paziente stesso all’intervento chirurgico nella forma migliore. Totale ore: 8/settimana.
8. INNOVAZIONE TECNOLOGICA, FORMAZIONE E MENTORING
Un’attenzione particolare è rivolta allo sviluppo e all’applicazione delle tecniche mininvasive nell’ambito della chirurgia
generale, anche di alta complessità, per cui la S.C. è diventata un centro di riferimento nazionale e internazionale. Per
esempio, la patologia colo-rettale è trattata con approccio
mininvasivo nell’80% dei casi (contro una media nazionale
del 40% relativamente alla patologia colica e del 10% relativamente a quella rettale).
Oltre ad essere riconosciuta come leader mondiale nel settore della chirurgia mininvasiva colo-rettale, ancora oggi la
S.C. è tra i pochissimi centri in Italia e nel mondo che pratica
regolarmente la chirurgia mininvasiva per il trattamento del
cancro dello stomaco, rispettando tutti i criteri della più alta
scuola chirurgica mondiale che, in questo campo, è quella giapponese. Tra i pochissimi centri al mondo nella S.C. si
eseguono anche interventi di resezione dell’esofago con approccio combinato laparoscopico, toracoscopico (posizione
prona) e cervicotomico.
A queste procedure si possono aggiungere gli interventi mininvasivi regolarmente eseguiti presso la S.C. per il trattamento delle lesioni spleniche, dei tumori della coda del pancreas,
dell’obesità patologica, delle ernie della parete addominale
e diaframmatiche, queste ultime realizzate con l’utilizzo di materiali protesici innovativi.
a)CHIRURGIA ROBOTICA
La S.C. a partire dal 2005 ha iniziato ad utilizzare il robot
Da Vinci. L’utilizzo del robot rappresenta uno dei campi più
avveneristici nel settore chirurgico. Sono stati eseguiti oltre
200 interventi al fine di verificare fattibilità, sicurezza e utilità. Di tale verifica è già stato dato feed-back alla Regione
Lombardia, all’interno di uno specifico progetto per la valutazione del rapporto costo/efficacia della chirurgia robotica rispetto a quella tradizionale.
b)NOTES E SINGLE PORT
La S.C. a partire dal 2007, tra i primi centri al mondo, ha
eseguito per la prima volta interventi chirurgici senza cicatrici utilizzando gli orifizi naturali, soprannominata con un
acronimo inglese (NOTES). Dopo questa prima esperienza
alcuni chirurghi esperti della S.C. sono stati invitati a mostrare in diretta in numerose conferenze internazionali questa tecnica innovativa sia negli Stati Uniti che in Europa ed
in Cina. A seguito della NOTES, nella S.C. è stata sviluppata
la tecnica Single Port, che prevede di ottenere un accesso
alla cavità addominale attraverso un’unica mini-incisione
chirurgica di pochi centimetri sulla parete addominale.
L’intervento chirurgico viene condotto mediante l’utilizzo di
un trocar e strumenti flessibili dedicati. Sono stati eseguiti
interventi di colecistectomia, resezione ileo-ciecale, resezione del retto, etc.
c) FORMAZIONE E MENTORING
La S.C. collabora con l’AIMS Academy per la ricerca, lo
sviluppo e la formazione nell’ambito delle nuove tecniche
mininvasive chirurgiche. Questa collaborazione, attiva dal
2010, ha consentito l’attuazione di corsi di monotematici
di formazione specialistica (chirurgia colo-rettale, chirurgia esofago-gastrica, chirurgia endocrina, chirurgia degli
organi parenchimatosi, chirurgia bariatrica, chirurgia della
parete addominale), frequentati ad oggi da oltre 2500 chirurghi provenienti da tutto il mondo. I chirurghi frequentatori dei corsi hanno la possibilità di osservare ed apprendere
le innovative tecniche chirurgiche eseguite in diretta nelle
camere operatorie della struttura complessa e, successivamente, di riprodurle nei laboratori sperimentali del centro
(wet-lab) tutorati da chirurghi specificatamente formati
della nostra équipe. Per molti di questi chirurghi frequentatori dei corsi, la formazione continua mediante attività
di e-learnig, webinars, e remote telementoring, che offrono
l’opportunità di iniziare in sicurezza ad eseguire le prime
procedure chirurgiche mininvasive sotto la supervisione
del tutor direttamente presso i centri di appartenenza, anche a distanza di migliaia di chilometri.
9. STUDI CLINICI
a) FAST TRACK/ERAS/PREABILITAZIONE
L’innovazione in chirurgia non si caratterizza solo per l’utilizzo di tecniche e tecnologie mininvasive ma si esprime
anche nella ottimizzazione dei percorsi pre e post operatori tesi al miglioramento del benessere per il paziente ed
al più rapido recupero delle sue normali attività personali
e sociali, il tutto con benefici importanti anche in termini
di efficienza per il sistema sanitario. La S.C. ha iniziato tali
percorsi nel 2008 abbracciando il protocollo fast-track che
vede un ruolo attivo a partire dal paziente stesso fino a
tutte le figure specialistiche implicate (chirurgo, anestesista, infermieri di reparto e di sala operatoria, fisioterapisti,
fisiatri). Di più recente introduzione è l’ERAS, protocollo più
avanzato rispetto alla fast-track fortemente spinto e promosso da molti gruppi italiani di cui la nostra S.C. fa parte.
A ciò si aggiunga la recente formazione di un gruppo di
lavoro multidisciplinare che si occupa specificatamente
della pre-abilitazione del paziente anziano o «fragile» al
quale viene posta una diagnosi di malattia oncologica (e
non) la cui risoluzione chirurgica potrebbe essere considerata non applicabile per l’alto rischio legato alle patologie
concomitanti del paziente stesso. Per tale motivo è stato
creato un gruppo multidisciplinare di lavoro comprendente il chirurgo, l’anestesista, il nutrizionista, il medico internista, gli infermieri professionali, dietisti e fisioterapisti. Grazie
a tale collaborazione il paziente anziano o fragile viene
gradualmente introdotto ad un iter specifico di diagnosi e
di pre-abilitazione (nutrizionale, fisioterapica respiratoria e
motoria) per far sì che il paziente possa raggiungere l’atto
operatorio al meglio della sua condizione e possa affrontare il peri-operatorio aumentando le probabilità di cura e
guarigione.
b)ORGAN PRESERVING SURGERY
Altro aspetto innovativo della S.C. è come sopradetto l’approccio multimodale e multidisciplinare al paziente oncologico, in particolare in ambito colo-rettale, esofago-gastrico e pancreatico. Insieme alla scuola del Prof. Bill Heald,
esperto mondiale assoluto nel trattamento del cancro del
retto, e alla Prof.ssa Angelita Habr-Gama dell’Università di
San Paolo del Brasile, abbiamo messo a punto un protocollo per il trattamento cosiddetto non chirurgico del cancro
del retto (NOM: non operative management), atto ad una
ottimizzazione della chemio e della radioterapia neoadiuvante. Con un’attenta sorveglianza chirurgica, endoscopica, e radiologica si pone l’obiettivo di ridurre il numero di
pazienti in cui il cancro del retto necessiti di un qualsiasi
intervento chirurgico. Attualmente la S.C. è uno dei pochi
centri al mondo ad offrire tale opzione terapeutica a pazienti attentamente selezionati.
c)STUDIO DI FATTIBILITÀ TERAPIA NEOADIUVANTE NEI TUMORI
DEL PANCREAS
Nel settore dei tumori della testa del pancreas (specialmente nei border-line resectable), la S.C. si è fatta promotrice di uno dei primi studi nel settore della chemio-radio
terapia neoadiuvante per il miglioramento della sopravvivenza dei pazienti affetti da questo tumore, che è in assoluto uno dei più aggressivi e con tassi di sopravvivenza
inferiori al 10% a 5 anni.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
d)PROTOCOLLO AUTOTRAPIANTO INSULE PANCREATICHE
L’eccellenza nella innovazione in ambito chirurgico si caratterizza anche nella ricerca di tutti quegli strumenti non
prettamente chirurgici che possano garantire la sopravvivenza dei pazienti ed offrire al tempo stesso una riduzione
della morbilità chirurgica ed un miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Per questo motivo la S.C. in collaborazione con il Centro di Terapia Cellulare e la Diabetologia dell’Ospedale Niguarda, si è fatta promotrice di uno
dei primi protocolli a livello nazionale di autotrapianto del
pancreas per la prevenzione del diabete post-chirurgico in
quei pazienti per cui si renda necessaria una pancreasectomia totale.
e) STUDI DI BIOLOGIA MOLECOLARE E GENETICA MEDICA
In collaborazione con la S.C. di Oncologia Medica ed il
Gruppo di Ricerca di Candiolo, la S.C. contribuisce attivamente alla ricerca in ambito genetico e molecolare per lo
studio dei profili delle neoplasie specialmente colo-rettali e
metastatiche. Gran parte degli studi vengono eseguiti sui
prelievi patologici eseguiti dalla S.C. e ad essi si deve l’applicazione di determinati protocolli anche clinici che prevedono l’utilizzo di biofarmaci/anticorpi monoclonali con
risultati via via soddisfacenti.
PROFILO SOGGETTIVO:
Per realizzare gli obiettivi strategici ed operativi individuati dalla Direzione Aziendale si richiedono:
−− Capacità professionali, organizzative e manageriali idonee alla direzione di una struttura complessa di Chirurgia
Generale Oncologica e Mininvasiva dedicata alla diagnosi, al trattamento ed al follow-up di tutte le patologie chirurgiche sia oncologiche che non oncologiche.
−− Documentata pluriennale esperienza professionale che
risulti idonea a gestire, organizzare e dirigere una struttura
articolata in molteplici e complesse attività diagnosticoterapeutiche, formative e di ricerca, quale quella descritta
nel profilo oggettivo sopra delineato.
In particolare i requisiti richiesti sono i seguenti:
•Competenze professionali e tecnico-scientifiche, quali: padronanza dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali di tutte le patologie chirurgiche (Patologia esofagogastrica, Patologia bilio-pancreatica, Patologia colo-rettale
(benigna e maligna), Patologia ematologica di interesse
chirurgico (linfomi, patologia splenica e linfonodale), Patologia del peritoneo e retroperitoneo (sarcomi primitivi e
secondari, neoplasie recidive, neoplasie dei tessuti molli),
Patologia bariatrica, Patologia senologica, Patologia endocrina (patologia tiroidea, paratiroidea e surrenalica), Patologia della parete addominale (ernie, laparoceli), Patologia chirurgica d’urgenza) implementati dalla conoscenza
delle più recenti acquisizioni della ricerca clinica nazionale
ed internazionale (come ad esempio ultimi sviluppi della
chirurgia mininvasiva, NOTES, Single Port, Robot-assisted).
Capacità di affrontare casi clinici complessi come nei casi
di neoplasie interessanti più organi e che rendano necessarie resezioni multi-organo (vedi ad es. sarcomi o neoplasie avanzate o recidive).
•Competenze manageriali, con particolare attenzione ai
processi di programmazione e controllo ai fini di una efficace ed efficiente allocazione delle risorse assegnate. Sarà
fondamentale la capacità di coordinamento nell’organizzazione per intensità di cura; nel coordinamento della programmazione operatoria settimanale in base alla complessità dei pazienti ed in base alle capacità dei collaboratori;
nella creazione di gruppi di lavoro che si occupino di specifiche aree di interesse clinico/scientifiche per raggiungere
un livello di eccellenza di diagnosi e cura in tale campo
(es.: patologia colo-rettale, esofago-gastrica, pancreatica,
endocrina, senologica, parete addominale, etc;) .
•Attitudini necessarie alla direzione di una struttura complessa, quali: capacità di organizzazione delle attività dei
collaboratori su progetti-obiettivo sia individuali che di équipe, capacità di motivare al lavoro in équipe, capacità di
motivare all’attività clinica interdisciplinare, capacità di organizzare e dirigere le attività di aggiornamento continuo,
capacità di delegare. Capacità di creazione e di coinvolgimento con teams multidisciplinari (oncologia, nutrizione,
radioterapia, radiologia, etc). Capacità di formare i propri
collaboratori e di partecipare a programmi di formazione
sia personale che rivolta ad altri (es. interventi chirurgici in
diretta, gruppi di studio/lavoro su temi specifici, eventuale
mentoring e/o telementoring).
•Esperienza nel campo dei sistemi per il miglioramento con-
tinuo della qualità per la gestione del rischio clinico.
•Competenze nella gestione e nel coordinamento di studi
e sperimentazioni cliniche secondo le norme della Good
Clinical Practice.
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Bollettino Ufficiale
– 63 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Fac-simile domanda di ammissione
AL DIRETTORE GENERALE
AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALE
NIGUARDA CA’ GRANDA”
PIAZZA OSPEDALE MAGGIORE, 3 20162
MILANO
Il/la sottoscritto/a ________________________________________________________________________
(nome e cognome)
nato/a a ______________________________________________________ il _______________________
residente in _______________________________ via ____________________________________ n.____
(luogo e provincia)
cap ________ telefono __________________________ cellulare __________________________________
e-mail _________________________________________________________________________________
CHIEDE
di essere ammesso all’avviso pubblico per l’attribuzione dell’incarico quinquennale di:
DIRIGENTE MEDICO DIRETTORE DI STRUTTURA COMPLESSA IN CHIRURGIA GENERALE PER LA
S.C. CHIRURGIA GENERALE ONCOLOGICA E MININVASIVA.
Il sottoscritto, sotto la propria responsabilità, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e
consapevole delle sanzioni penali previste all’art. 76 dello stesso D.P.R. per le ipotesi di falsità in atti e
dichiarazioni mendaci
DICHIARA
di essere in possesso dei seguenti requisiti generali richiesti dal bando:
 cittadinanza italiana ovvero _________________________________________________________
 iscritto nelle liste elettorali del Comune di ______________________________________________
 di non avere riportato condanne penali
 di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego, ovvero licenziato da pubbliche amministrazioni
 di essere nei confronti degli obblighi militari nella seguente posizione ____________________________
di essere in possesso dei seguenti requisiti specifici di ammissione:
 laurea in medicina e chirurgia conseguita in data ____________ presso___________________________
e abilitazione alla professione medico chirurgica conseguita in data ___________________________
presso ______________________________________________________________________________
 iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici della Provincia di ___________________________ al n. ______
 diploma di specializzazione in ________________________________________________________
conseguito il __________________ presso _________________________________________________
durata legale del corso anni _________
 anzianità di servizio di anni ______ maturata nella disciplina di ________________________________
 attestato di formazione manageriale conseguito il ____________ presso __________________________
ovvero
 di riservarsi di conseguire l'attestato di formazione manageriale entro un anno dall'inizio dell'incarico
qualora conferito
– 64 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
 di prestare attualmente servizio con rapporto di lavoro subordinato presso la seguente Pubblica
Amministrazione:
Azienda/Ente ___________________________________________________________________________
nel profilo di __________________________ disciplina di _______________________________________
a
con rapporto di lavoro a tempo pieno
che l'indirizzo al quale deve essergli fatta ogni necessaria comunicazione relativa alla presente procedura è
il seguente:
Via________________________________________________________n.__________________________
Comune __________________________________________________________ CAP ________________
PEC _________________________________________________________________________________
DICHIARA
 di aver preso visione del profilo professionale che caratterizza la struttura complessa in argomento,
allegato e pubblicato sul sito www.ospedaleniguarda.it – Area Professionisti - Concorsi;
 di essere consapevole dell'obbligo, in caso di variazione di indirizzo, di comunicazione all'Azienda, la
quale non si assume responsabilità alcuna in caso di irreperibilità presso il recapito comunicato;
 di essere consapevole che prima della nomina del candidato prescelto, i curricula inviati dai concorrenti
presentatisi al colloquio verranno pubblicati sul sito internet aziendale;
 di acconsentire, ai sensi del D.Lgs. n.196/2003, al trattamento ed alla comunicazione dei dati personali,
per le finalità e nei limiti di cui al bando e subordinatamente al puntuale rispetto della vigente normativa.
data_____________
firma___________________________________
Il/la sottoscritto/a allega alla presente domanda:
- curriculum formativo e professionale
- tipologia delle Istituzioni
- tipologia quali-quantitativa delle prestazioni
- copia fotostatica di un documento d’identità
- tassa di concorso
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Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Fac-simile curriculum
AL DIRETTORE GENERALE DELL’ AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALE
NIGUARDA CA’ GRANDA”
PIAZZA OSPEDALE MAGGIORE, 3 - 20162 MILANO
Il/La sottoscritto/a (cognome)…………………………….………(nome)………………………………..……………………
(scrivere in stampatello indicando anche secondi nomi non separati da virgola)
CODICE FISCALE 
Recapiti telefonici .........../.....................................Mail ……………………………..…………..…………….…………….
DICHIARA

sotto la propria responsabilità, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e
consapevole delle sanzioni penali previste all’art. 76 dello stesso D.P.R. per le ipotesi di falsità in
atti e dichiarazioni mendaci:
di essere in possesso della Laurea in …………………..………………………………………………………
conseguita in data……………………………………………………………………………..…………………...…
presso l’Università degli Studi di ….…………………………………………………..……………………………
Solo se titolo conseguito in stato diverso dall’Italia
Riconoscimento a cura del ……………………………………………………………..in data …………………
di essere in possesso dell’abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo
conseguita in data ………………………….
presso ………………………………………………………………………………………………………..………
di essere iscritto all’albo dell’ordine dei medici della Provincia di…………………………. …………….
dal……………………………………………………………n° di iscrizione………………………….......…….....
di essere in possesso del seguente diploma di specializzazione:
Denominazione: …………………………. …………….……………………………………………….....………..
conseguito in data……………………….presso l’Università di…………………...……………........…………...
ai sensi del DLgs 257/1991 
DLgs 368/1999 
durata anni …..........………
Solo se titolo conseguito in stato diverso dall’Italia
Riconoscimento a cura del……….………………………………..…………………..in data ……………………
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
di avere prestato servizio con rapporto di dipendenza, in qualità di:
profilo professionale ……………………………………… disciplina ……………………………………………..
dal ………………....... al …………......……...
dal …………………… al …………………….
dal …………………… al …………………….
con rapporto
determinato
a tempo pieno
indeterminato
con impegno ridotto, ore ………. settimanali
con interruzione dal servizio (ad es. per aspettative, congedi senza assegni):
dal ……………………..al …………………………….(indicare giorno/mese/anno)
motivo interruzione o causa risoluzione rapporto ……………...…………………………………………………
Incarico dirigenziale e relative competenze con indicazione di eventuali specifici ambiti di autonomia
professionale con funzione di direzione (ad es. incarico di alta professionalità, di direzione di struttura
semplice, di struttura complessa)
tipologia di incarico……………..…………………………………………….…………………………….………….
dal ……………................al ………………………
presso UOC……….………………………………………………………………………………………….………..,
descrizione attività svolta……………………………………………………………………………….……….…….
…………………………………………………………...………………….…………………………………….……
………………………………………………………………………………………………..………………………...
presso (Azienda Sanitaria, Ente, Struttura privata, ecc.) ……………….................................................
di ……………………………………………………….. – via ………………………………………….. n. ……
(duplicare il riquadro ad ogni variazione)
DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE
Tipologia della Azienda/Ente in cui è stata svolta la predetta attività (dichiarazione rilasciata dalla
Direzione Sanitaria della Struttura)
……………………………………………………………….……………………………………………………………
Tipologia delle prestazioni erogate dall'Azienda/Ente medesima (dichiarazione rilasciata dalla Direzione
Sanitaria della Struttura)
DA PRODURRE IN ORIGINALE O IN COPIA LEGALE O AUTENTICATA AI SENSI DI LEGGE:
Tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni effettuate dal candidato nell'ultimo decennio,
(certificate dal Direttore Sanitario dell'Azienda/Ente/Istituzione di appartenenza)
........................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................
di aver frequentato i seguenti corsi di formazione manageriale
dal ……………...al ………………………
presso………………………………………………………….……………………………………………………..
contenuti del corso……………………………………………………………………….…………………………
dal ……………...al …………………
presso…………………………………………………………………………………….…………………………..
contenuti del corso……………………………………………………………………………….…………………
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Altre Specializzazioni, Laurea, Master e Corsi di perfezionamento:
Laurea in ………………………………………….………...............conseguita in data …………………..
presso l’Università degli Studi di ……..........................................................………………………………
Specializzazione in ………………………………..………… .........conseguita in data ……………………
presso l’Università degli Studi di …………………………………..…………………………………………..
Master in ……………………………………………………….........conseguito in data …………………….
presso …………….………………..............................................................………………………………...
Corso di perfezionamento in …………………………………..….conseguito in data ……………………..
presso ………………………………………………………………………..……………………………………..
Soggiorni di studio/addestramento
(soggiorni di studio o di addestramento professionale per attività attinenti alla disciplina in rilevanti
strutture italiane o estere, di durata non inferiore a mesi tre, con esclusione dei tirocini obbligatori)
presso …………………………………………………………………………………..………………………….
di …………….……………………………(prov. …) – via ……………………………………..…. , n. ……….
dal ……………………………. al ………………………………………. (indicare giorno/mese/anno)
con impegno settimanale pari a ore …………………
dal ……………………………. al ………………………………………. (indicare giorno/mese/anno)
con impegno settimanale pari a ore …………………
(duplicare il riquadro ad ogni variazione)
di aver svolto attività didattica (attività presso corsi di studio per il conseguimento di lauree o di
specializzazioni dei profili medici o della dirigenza sanitaria nonché delle professioni sanitarie ovvero
presso scuole per la formazione di personale sanitario – esclusa l’attività di relatore/docente in corsi di
aggiornamento professionale, convegni, congressi)
presso………………………………………………………………………………………………………………
nell’ambito del Corso di …………………………………………………………………………………..…….
insegnamento ……………………………………………………………………a.a. ………………………….
ore docenza …………………………………………………(specificare se complessive o settimanali)
Partecipazione quale uditore a corsi, convegni, congressi, seminari anche effettuati all’estero
ENTE
TITOLO DEL CORSO
PERIODO
LUOGO
DI ECM
ORGANIZZATORE
giorno/mese/anno
SVOLGIMENTO
dal/al
(aumentare le righe se insufficienti)
Partecipazione in qualità di relatore ai seguenti corsi, convegni, congressi anche effettuati all’estero
ENTE
TITOLO DEL CORSO
PERIODO
LUOGO
DI ECM
ORGANIZZATORE
giorno/mese/anno
SVOLGIMENTO
dal/al
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Autore dei seguenti lavori scientifici – riferiti all’ultimo decennio – editi a stampa (indicare: titolo lavoro,
rivista/pubblicazione, anno pubblicazione) allegati in originale o in copia conforme
1 - ………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
2 - ………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
3 - ………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
(aumentare le righe se insufficienti)
Collaborazione alla redazione dei seguenti lavori – editi a stampa (indicare: titolo lavoro, pubblicazione,
anno pubblicazione)
1 - ………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
2 - ………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
3 - ………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………………………….
(aumentare le righe se insufficienti)
Altre attività
………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………
(aumentare le righe se insufficienti)
Dichiara, infine, di essere informato/a, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n.196/2003, che i dati personali
raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il
quale la presente dichiarazione viene resa e allega copia di documento di identità (carta d’identità o
passaporto) in corso di validità.
Dichiara inoltre di essere informato che il presente curriculum sarà pubblicato sul sito Internet Aziendale.
Lì ____________________
_____________________________
firma
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Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’
Da produrre agli organi della Pubblica Amministrazione o ai gestori di pubblici servizi
(ai sensi degli artt. 19 e 47 del D.P.R. 445 del 28.12.2000 come modificato dall’art. 15 della Legge
12.11.2011 n. 183)
Io sottoscritto/a __________________________________________________________________
(cognome e nome)
nato/a a ___________________________________ (______) il ____________________________
(comune/stato estero)
(prov.)
(data)
residente a ______________________________________________________________ (_______)
(comune di residenza)
(prov.)
in via/piazza ____________________________________________________________ n. _______
consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi,
richiamate dall’art. 76 D.P.R. 445 del 28.12.2000 e della decadenza dai benefici conseguiti al provvedimento
eventualmente emanato sulla base di dichiarazione non veritiera ai sensi dell’art. 75 dello stesso D.P.R.
DICHIARO
che le copie allegate alla domanda di partecipazione all’avviso pubblico per il conferimento di incarico
quinquennale sono conformi all’originale.
Di seguito si elencano le copie dei documenti che vengono prodotte:
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Dichiaro altresì di essere informato che ai sensi del D.Lgs. 196/2003 (Tutela della privacy) i dati personali
raccolti saranno trattati nell’ambito della procedura selettiva cui la dichiarazione di cui sopra si riferisce.
___________________________
(luogo e data)
_______________________________
(firma del dichiarante)
——— • ———
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA’
Da produrre agli organi della Pubblica Amministrazione o ai gestori di pubblici servizi
(ai sensi degli artt. 19 e 47 del D.P.R. 445 del 28.12.2000 come modificato dall’art. 15 della Legge
12.11.2011 n. 183)
Io sottoscritto/a __________________________________________________________________
(cognome e nome)
nato/a a ___________________________________ (______) il ____________________________
(comune/stato estero)
(prov.)
(data)
residente a ______________________________________________________________ (_______)
(comune di residenza)
(prov.)
in via/piazza ____________________________________________________________ n. _______
consapevole delle sanzioni penali nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi,
richiamate dall’art. 76 D.P.R. 445 del 28.12.2000 e della decadenza dai benefici conseguiti al
provvedimento eventualmente emanato sulla base di dichiarazione non veritiera ai sensi dell’art. 75 dello
stesso D.P.R.
DICHIARO CHE
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
Dichiaro altresì di essere informato che ai sensi del D.Lgs. 196/2003 (Tutela della privacy) i dati personali
raccolti saranno trattati nell’ambito della procedura selettiva cui la dichiarazione di cui sopra si riferisce.
___________________________
(luogo e data)
_______________________________
(firma del dichiarante)
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e
dell’Emilia Romagna - Brescia
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di
n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente
tecnico addetto ai servizi di laboratorio - categoria C - da
assegnare al reparto chimico degli alimenti di Bologna
Graduatoria finale
1
2
3
4
5
6
7
ABBALEO SERENA
BRILLA ALESSANDRA
FIORAVANTI FILIPPO
MORETTI ALESSANDRO
CARBONE GIANFRANCO
BELLONI MATTEO
BASCHIERI CARLO
Punti 66,310/100
Punti 61,090/100
Punti 59,736/100
Punti 57,580/100
Punti 55,311/100
Punti 53,280/100
Punti 52,055/100
Il dirigente responsabile u.o. gestione del personale
Marina Moreni
Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e
dell’Emilia Romagna - Brescia
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di
n. 1 posto a tempo indeterminato - tempo pieno - di assistente
tecnico addetto ai servizi di laboratorio - categoria C - da
assegnare al reparto animali da laboratorio della sede di
Brescia
Graduatoria finale
1
2
PEDRETTI DANTE
FERRARI LUCA
Punti 58,630/100
Punti 53,000/100
Il dirigente responsabile u.o. gestione del personale
Marina Moreni
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
D) ESPROPRI
Province
Città Metropolitana di Milano
Decreto n. 4179 dell’ 11 maggio 2015. Riqualifica e potenziamento della ex S.S. n. 415 “Paullese”, da Peschiera Borromeo a Spino
d’Adda - 1° Lotto - Riqualifica tratta Peschiera Borromeo - S.P. n. 39 “Cerca” e rotatoria svincolo Settala. Svincolo indennità a favore
Garandolfo Sebastiano
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni»
dal 1° gennaio 2015 le Città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e
ne esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
Richiamata la deliberazione della Giunta provinciale di Milano n. 406/07 Rep. Gen. del 11 giugno 2007 con cui venne approvato
il progetto definitivo relativo alla riqualifica e potenziamento della ex S.S. n. 415 «Paullese», da Peschiera Borromeo a Spino d’Adda 1° lotto - Riqualifica tratta Peschiera Borromeo - S.P. n. 39 «Cerca» e rotatoria svincolo Settala;
Premesso che con decreto dirigenziale n. 22596/07 di Raccolta Generale in data 13 novembre 07, esecutivo, è stata indicata la
misura dell’indennità d’esproprio da corrispondere a titolo provvisorio agli aventi diritto per i lavori di riqualifica e potenziamento della
ex S.S. n. 415 «Paullese», da Peschiera Borromeo a Spino d’Adda - 1° lotto - Riqualifica tratta Peschiera Borromeo - S.P. n. 39 «Cerca» e
rotatoria svincolo Settala;
Rilevato che a seguito di notifica del succitato decreto alcune ditte proprietarie non hanno dichiarato di accettare le indennità in
esso riportate nè hanno concluso atti di cessione bonaria con l’Ente espropriante;
Dato atto pertanto che il deposito dell’indennità d’esproprio, calcolato sulla base delle superfici effettivamente interessate dall’espropriazione a seguito dell’esecuzione dei lavori di cui trattasi, era condizione indispensabile per procedere al trasferimento coatto
dei relativi beni immobili mediante l’emissione del decreto d’esproprio;
Richiamata la determinazione dirigenziale n. Racc. Gen. 4644/2013 del 29 aprile 2013 con cui è stato autorizzato il deposito presso
la Cassa DD.PP. delle indennità provvisorie di esproprio spettanti, tra le altre, a Grandolfo Sebastiano nonchè il relativo atto di liquidazione n. Racc. Gen. 5983/2013 del 4 giugno 2013;
Preso atto della comunicazione pervenuta in data 1 luglio 2013 prot. prov. 168276 di avvenuta costituzione del deposito definitivo
delle indennità provvisorie da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano (deposito
n. 1218323/607485) in misura di € 6.230,00 di spettanza di Grandolfo Sebastiano;
Preso atto che è stato emesso il decreto dirigenziale di espropriazione n. 9081/13 di Raccolta Generale in data 19 settembre 2013;
Visto il provvedimento della Commissione Provinciale Espropri di Milano n. 10/2014 del 7 maggio 2014 con cui è stato determinato
l’ammontare della indennità definitiva di esproprio e di occupazione d’urgenza per gli immobili sopracitati ammontante in complessivi Euro 10.642,04;
Esaminate le istanze n. prot. 114001/15 del 4 maggio 15 e prot. n. 118084 del 7 maggio 15 con cui Grandolfo Sebastiano
(C.F. GRN SST 58H13 D231C) comunica di accettare l’indennità definitiva di esproprio come sopra quantificata e ne richiede il
pagamento;
Preso atto che sussistono pertanto le condizioni per lo svincolo a favore della ditta espropriata delle somme depositate a titolo di
indennità provvisoria di esproprio, mentre, per quanto riguarda la differenza tra le stesse e quelle determinate a titolo definitivo, la medesima sarà oggetto di successivo atto di liquidazione (compatibilmente con i vincoli imposti dal patto di stabilità per il 2015);
Rilevato, da da ispezione presso la Conservatoria dei RR.II. in data 11 maggio 2015, che le aree erano nella piena e libera disponibilità della proprietà Grandolfo Sebastiano (C.F. GRN SST 58H13 D231C) e che sulle stesse non sussistevano ipoteche o gravami fino alla
data di emissione del decreto di esproprio;
Accertato che sulle stesse somme non va operata la ritenuta di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Preso altresì atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle Reti infrastrutturali e
servizi di trasporto pubblico - Settore Sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC.
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dalla Responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie,
−− per la parte tecnica dal Responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 e 33 del regolamento sull’organizzazione degli uffici e dei servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
Considerato come nelle more dell’adozione dei Regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto
compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato di Milano è autorizzato a svincolare la somma di Euro 1.050,00 e gli interessi maturati depositati a titolo di indennità provvisoria di esproprio per i lavori di riqualifica e potenziamento della
ex S.S. n. 415 «Paullese», da Peschiera Borromeo a Spino d’Adda - 1° lotto - Riqualifica tratta Peschiera Borromeo - S.P. n. 39 «Cerca» e
rotatoria svincolo Settala di cui al deposito definitivo N. Nazionale 1218323 N. Provinciale 607485 a favore di:
•GRANDOLFO SEBASTIANO (C.F. GRN SST 58H13 D231C) nato a Cusano Milanino il 13 giugno 1958 - residente a 26833 Merlino (LO)
in Via Aldo Moro 4 - Cod. IBAN IT 32 U 03069 100000000257
Sulle stesse somme non va operata la ritenuta di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 1991 n. 413.
Bollettino Ufficiale
– 73 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Il presente provvedimento, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 72 n. 642, è inviato al Responsabile del
Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90,
testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi
e dall’allegata tabella «A».
Si dà atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo infrastrutture
metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4189/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato
di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e
Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 9. Proprietà Vaghi Anna Maria - Atto repertoriato al n. 9/2015
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni»
dal 1° gennaio 2015 le Città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e
ne esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
Richiamata la delibera della Giunta provinciale, atti 69473/2000.3.2/1999/1773 del 8 aprile 2009 Rep.Gen. n. 254/09 con cui venne approvato il nuovo schema di Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Milano ed i Comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese e il
progetto definitivo per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P.
n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
Accertato che a seguito di occupazione di urgenza delle aree interessate la Provincia di Milano è entrata nel possesso degli immobili interessati in data 14 ottobre 2009, e che i proprietari di cui alla tabella - art. 1 hanno accettato di concordare la cessione amichevole dei beni con atto di cessione volontaria di beni immobili, sottoscritto in data 16 marzo 2010;
Considerato che, nei termini di legge, la ditta esproprianda ha accettato la cessione volontaria degli immobili ad un prezzo definito
sulla base dell’indennità determinata nel suddetto atto;
Richiamato l’atto di liquidazione n. 10407/2014 (racc. gen.) del 17 ottobre 2014 con cui è stato autorizzato il pagamento delle indennità convenute;
Visti i mandati di pagamento n. 8679 e 8680 in data 21 ottobre 2014 da cui risulta il pagamento a saldo ed a titolo onnicomprensivo
delle indennità d’esproprio accettate;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’ Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie
−− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Dato atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
Considerato come nelle more dell’adozione dei Regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto
compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
Art. 1 - Sono espropriati a favore della Città Metropolitana di Milano gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
N.P.
9
DITTA
INTESTATARIA
VAGHI ANNA MARIA
(C.F. VGHNMR34T67F205W)
COMUNE
CENSUARIO
Fg.
Mapp
Superficie
Catastale
Espropriata
(mq)
PREGNANA
MILANESE
1
328 ex 68
413
Indennità
liquidata
(Euro)
€ 24.084,12
Gli immobili sopra descritti vengono trasferiti alla Città Metropolitana di Milano nello stato di fatto e di diritto esistenti al momento della
presa in possesso.
– 74 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà notificato alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura catastale,
figurandone esente per la parte di corresponsione dei tributi inerenti agli adempimenti catastali ex art. 10 d.lgs. n. 23/2011,come
modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128;
Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei
termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90,
testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi
e dall’allegata tabella «A».
Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo
infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4190/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato
di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e
Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 2. Proprietà Sacchital s.r.l. - Atto repertoriato al n. 10/2015
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni»
dal 1° gennaio 2015 le Città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e
ne esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
Richiamata la delibera della Giunta provinciale, atti 69473/2000.3.2/1999/1773 del 8 aprile 2009 Rep.Gen. n. 254/09 con cui venne approvato il nuovo schema di Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Milano ed i Comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese e il
progetto definitivo per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P.
n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
Accertato che a seguito di occupazione di urgenza delle aree interessate la Provincia di Milano è entrata nel possesso degli immobili interessati in data 13 ottobre 2009, e che i proprietari di cui alla tabella - art. 1 hanno accettato di concordare la cessione amichevole dei beni con atto di cessione volontaria di beni immobili, sottoscritto in data 14 novembre 2012;
Considerato che, nei termini di legge, la ditta esproprianda ha accettato la cessione volontaria degli immobili ad un prezzo definito
sulla base dell’indennità determinata nel suddetto atto;
Richiamato l’atto di liquidazione n. 10368/2014 (racc. gen.) del 16 ottobre 2014 con cui è stato autorizzato il pagamento delle indennità convenute;
Visti i mandati di pagamento n. 8665 e 8666 in data 21 ottobre 2014 da cui risulta il pagamento a saldo ed a titolo onnicomprensivo
delle indennità d’esproprio accettate;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’ Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie
−− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Dato atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
Considerato come nelle more dell’adozione dei Regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto
compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
Art. 1 - Sono espropriati a favore della Città Metropolitana di Milano gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
Bollettino Ufficiale
– 75 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
N.P.
2
DITTA
INTESTATARIA
SACCHITAL S.r.l.
(C.F. 05281360965)
COMUNE
CENSUARIO
Fg.
Mapp
Superficie
Catastale
Espropriata
(mq)
PREGNANA
MILANESE
7
7
7
7
874 ex 335
15
876 ex 660 875 ex 351
63
40
576
483
Indennità
liquidata
(Euro)
€ 80.140,71
Gli immobili sopra descritti vengono trasferiti alla Città Metropolitana di Milano nello stato di fatto e di diritto esistenti al momento della
presa in possesso.
Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà notificato alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura catastale,
figurandone esente per la parte di corresponsione dei tributi inerenti agli adempimenti catastali ex art. 10 d.lgs. n. 23/2011,come
modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128;
Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei
termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90,
testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi
e dall’allegata tabella «A».
Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo
infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4191/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato
di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e
Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 7. Proprietà Tiraboschi Cristina e Sabina - Atto repertoriato al
n. 11/2015
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni»
dal 1° gennaio 2015 le città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e
ne esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
Richiamata la delibera della Giunta provinciale, atti 69473/2000.3.2/1999/1773 del 8 aprile 2009 Rep.Gen. n. 254/09 con cui venne
approvato il nuovo schema di protocollo d’intesa tra la Provincia di Milano ed i Comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese e il
progetto definitivo per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P.
n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei Comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
Accertato che a seguito di occupazione di urgenza delle aree interessate la Provincia di Milano è entrata nel possesso degli immobili interessati in data 14 ottobre 2009, e che i proprietari di cui alla tabella - art. 1 hanno accettato di concordare la cessione amichevole dei beni con atto di cessione volontaria di beni immobili, sottoscritto in data 26 ottobre 2010;
Considerato che, nei termini di legge, la ditta esproprianda ha accettato la cessione volontaria degli immobili ad un prezzo definito
sulla base dell’indennità determinata nel suddetto atto;
Richiamato l’atto di liquidazione n. 10401/2014 (racc. gen.) del 17 ottobre 2014 con cui è stato autorizzato il pagamento delle indennità convenute;
Visti i mandati di pagamento n. 8683 e 8685 in data 21 ottobre 2014 da cui risulta il pagamento a saldo ed a titolo onnicomprensivo
delle indennità d’esproprio accettate;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie
−− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Dato atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
– 76 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Considerato come nelle more dell’adozione dei Regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto
compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
Art. 1 - Sono espropriati a favore della Città Metropolitana di Milano gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
N. P.
7
DITTA
INTESTATARIA
TIRABOSCHI Cristina
(C.F. TRBCST74A60H264Q)
TIRABOSCHI Sabina
(C.F. TRBSBN79R57F205L)
COMUNE
CENSUARIO
Fg.
Mapp
Superficie
Catastale
Espropriata
(mq)
PREGNANA MILANESE
1
357 ex 201
133
Indennità liquidata
(Euro)
€ 2.040,13
Gli immobili sopra descritti vengono trasferiti alla Città Metropolitana di Milano nello stato di fatto e di diritto esistenti al momento della
presa in possesso.
Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà notificato alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio dei Registri
Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura catastale,
figurandone esente per la parte di corresponsione dei tributi inerenti agli adempimenti catastali ex art. 10 d.lgs. n. 23/2011,come modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128;
Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei
termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90,
testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi
e dall’allegata tabella «A».
Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo
infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4233/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato
di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho
e Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 5. Proprietà Mobis Parte Europe NV - Atto repertoriato al
n. 12/2015
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» dal
1° gennaio 2015 le città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e ne
esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
Richiamata la delibera della Giunta provinciale, atti 69473/2000.3.2/1999/1773 del 8 aprile 2009 Rep.Gen. n. 254/09 con cui venne approvato il nuovo schema di Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Milano ed i Comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese e il
progetto definitivo per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P.
n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
Accertato che a seguito di occupazione di urgenza delle aree interessate la Provincia di Milano è entrata nel possesso degli immobili interessati in data 13 ottobre 2009, e che la ditta allora proprietaria, Koelliker Handling s.p.a., ha accettato di concordare la cessione amichevole dei beni con atto di cessione volontaria di beni immobili, sottoscritto in data 5 luglio 2010;
Considerato che, nei termini di legge, la ditta esproprianda ha accettato la cessione volontaria degli immobili ad un prezzo definito
sulla base dell’indennità determinata nel suddetto atto;
Atteso che con atto notarile Repertorio n. 1757 in data 1 giugno 2011 la ditta Mobis Parts Europe NV ha acquistato dalla ditta Koelliker Handling s.p.a. i beni oggetto dell’espropriazione;
Richiamato l’atto di liquidazione n. 10364/2014 (racc. gen.) del 16 ottobre 2014 con cui è stato autorizzato il pagamento delle indennità convenute;
Visti i mandati di pagamento n. 8667 e 8668 in data 21 ottobre 2014 da cui risulta il pagamento a saldo ed a titolo onnicomprensivo
delle indennità d’esproprio accettate;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie
−− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Dato atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC;
Bollettino Ufficiale
– 77 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
Considerato come nelle more dell’adozione dei regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
Art. 1 - Sono espropriati a favore della Città Metropolitana di Milano gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
N.P.
2
DITTA
INTESTATARIA
MOBIS PARTS EUROPE NV
(C.F. 07240310966)
COMUNE
CENSUARIO
Fg.
Mapp
Superficie
Catastale
Espropriata
(mq)
PREGNANA
MILANESE
1
1
88
350
480
241
Indennità liquidata
(Euro)
€ 6.778,18
Gli immobili sopra descritti vengono trasferiti alla Città Metropolitana di Milano nello stato di fatto e di diritto esistenti al momento della
presa in possesso.
Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà notificato alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura catastale,
figurandone esente per la parte di corresponsione dei tributi inerenti agli adempimenti catastali ex art. 10 d.lgs. n. 23/2011,come
modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128;
Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei
termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90,
testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi
e dall’allegata tabella «A».
Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo
infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4236/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato
di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e
Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 6. Proprietà Duei s.r.l. - Atto repertoriato al n. 13/2015
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni»
dal 1° gennaio 2015 le città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e
ne esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
Richiamata la delibera della Giunta provinciale, atti 69473/2000.3.2/1999/1773 del 8 aprile 2009 Rep.Gen. n. 254/09 con cui venne approvato il nuovo schema di Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Milano ed i Comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese e il
progetto definitivo per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P.
n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
Accertato che a seguito di occupazione di urgenza delle aree interessate la Provincia di Milano è entrata nel possesso degli immobili interessati in data 14 ottobre 2009, e che i proprietari di cui alla tabella - art. 1 hanno accettato di concordare la cessione amichevole dei beni con atto di cessione volontaria di beni immobili, sottoscritto in data 24 maggio 2010;
Considerato che, nei termini di legge, la ditta esproprianda ha accettato la cessione volontaria degli immobili ad un prezzo definito
sulla base dell’indennità determinata nel suddetto atto;
Richiamato l’atto di liquidazione n. 10381/2014 (racc. gen.) del 16 ottobre 2014 con cui è stato autorizzato il pagamento delle indennità convenute;
Visti i mandati di pagamento n. 8658 e 8659 in data 21 ottobre 2014 da cui risulta il pagamento a saldo ed a titolo onnicomprensivo
delle indennità d’esproprio accettate;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie
– 78 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Dato atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
Considerato come nelle more dell’adozione dei Regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto
compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
Art. 1 - Sono espropriati a favore della Città Metropolitana di Milano gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
N.P.
6
DITTA
INTESTATARIA
DUEI S.R.L.
(C.F. 03426620245)
COMUNE
CENSUARIO
Fg.
Mapp
Superficie
Catastale
Espropriata
(mq)
PREGNANA MILANESE
1
1
358 ex 190
327 ex 69
245
349
Indennità
liquidata
(Euro)
€ 35.489,63
Gli immobili sopra descritti vengono trasferiti alla Città Metropolitana di Milano nello stato di fatto e di diritto esistenti al momento della
presa in possesso.
Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà notificato alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura catastale,
figurandone esente per la parte di corresponsione dei tributi inerenti agli adempimenti catastali ex art. 10 d.lgs. n. 23/2011,come
modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128;
Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei
termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90,
testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi
e dall’allegata tabella «A».
Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo
infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Città Metropolitana di Milano
Decreto di espropriazione bonario R.G. 4237/2015. Lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato
di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e
Pregnana Milanese - 1° lotto. Decreto di esproriazione bonario n.p. 1. Proprietà Fondazione Ferrario - Atto repertoriato al n. 14/2015
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni»
dal 1° gennaio 2015 le città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e
ne esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
Richiamata la delibera della Giunta provinciale, atti 69473/2000.3.2/1999/1773 del 8 aprile 2009 Rep.Gen. n. 254/09 con cui venne approvato il nuovo schema di Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Milano ed i Comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese e il
progetto definitivo per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P.
n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
Accertato che a seguito di occupazione di urgenza delle aree interessate la Provincia di Milano è entrata nel possesso degli immobili interessati in data 13 ottobre 2009, e che i proprietari di cui alla tabella - art. 1 hanno accettato di concordare la cessione amichevole dei beni con atto di cessione volontaria di beni immobili, sottoscritto in data 1 giugno 2010;
Considerato che, nei termini di legge, la ditta esproprianda ha accettato la cessione volontaria degli immobili ad un prezzo definito
sulla base dell’indennità determinata nel suddetto atto;
Richiamato l’atto di liquidazione n. 10380/2014 (racc. gen.) del 16 ottobre 2014 con cui è stato autorizzato il pagamento delle indennità convenute;
Visti i mandati di pagamento n. 8687 e 8688 in data 21 ottobre 2014 da cui risulta il pagamento a saldo ed a titolo onnicomprensivo
delle indennità d’esproprio accettate;
Bollettino Ufficiale
– 79 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dal responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie
−− per la parte tecnica dal responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Dato atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e servizi
di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 - 33 del regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
Considerato come nelle more dell’adozione dei regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
Art. 1 - Sono espropriati a favore della Città Metropolitana di Milano gli immobili occorrenti per i lavori di realizzazione del «Proseguimento della variante ad est dell’abitato di Pregnana Milanese lungo la S.P. n. 172 «Baggio Nerviano» fino alla S.P. 229 «Arluno - Pogliano» nei comuni di Vanzago, Rho e Pregnana Milanese - 1° lotto;
N.P.
1
DITTA
INTESTATARIA
COMUNE
CENSUARIO
Fg.
Mapp
Superficie
Catastale
Espropriata
(mq)
PREGNANA
MILANESE
7
1
1
1
1
1
1
872 ex 18
72
342 ex 29
343 ex 29
335 ex 30
360 ex 166
359 ex 166
800
230
2.219
559
202
48
192
FONDAZIONE FERRARIO
(C.F. 86501900152)
Indennità liquidata
(Euro)
€ 128.420,65
VANZAGO
3
3
3
3
3
3
319 ex 228
320 ex 228
332 ex 28
333 ex 28
336 ex 29
335 ex 29
3.179
2.147
145
108
1.931
1.563
Gli immobili sopra descritti vengono trasferiti alla Città Metropolitana di Milano nello stato di fatto e di diritto esistenti al momento della
presa in possesso.
Art. 2 - Il presente decreto, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 Tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, verrà notificato alle proprietà nelle forme previste per la notificazione degli atti processuali civili e dovrà essere trascritto presso il competente Ufficio dei Registri Immobiliari a cura dell’Ente espropriante, il quale dovrà altresì provvedere alla presentazione della domanda di voltura catastale,
figurandone esente per la parte di corresponsione dei tributi inerenti agli adempimenti catastali ex art. 10 d.lgs. n. 23/2011,come
modificato dall’art. 26, comma 1, d.l. n. 104 del 12 settembre 2013, convertito dalla l. 8 novembre 2013, n. 128;
Il presente provvedimento è inviato al Responsabile del Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei
termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della l. 241/90,
testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi
e dall’allegata tabella «A».
Si da atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo
infrastrutture metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Città Metropolitana di Milano
Decreto n. 4247 del 12 maggio 2015. Costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica alimentato da fonte
rinnovabile idroelettrica da realizzarsi in comune di Milano località “Ortica” da parte di Milano Energia Italia s.r.l.
IL DIRETTORE DEL SETTORE
SVILUPPO INFRASTRUTTURE METROTRANVIARIE ED ESPROPRI
Premesso che con legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni» dal
1° gennaio 2015 le città Metropolitane subentrano alle Province omonime e succedono ad esse in tutti i rapporti attivi e passivi e ne
esercitano le funzioni, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e degli obiettivi del patto di stabilità interno;
– 80 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Richiamato il provvedimento dirigenziale n. 10730/13 del 4 novembre 2013 con cui il Direttore del Settore Qualità dell’Aria Rumore
ed Energia della Provincia di Milano ha autorizzato la costruzione di un impianto per la produzione di energia elettrica alimentato da
fonte rinnovabile idroelettrica da realizzarsi in comune di Milano località «Ortica» da parte di Milano Energia Italia s.r.l.;
Richiamati i provvedimenti n. 5277/14 del 19 maggio 2014 (come rettificato dal provvedimento n. 5399/14 in data 21 maggio 2014)
- entrambi emessi dal Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri della Provincia di Milano - con cui venne
determinata l’indennità provvisoria di esproprio spettante agli aventi diritto per i lavori di cui in oggetto;
Esaminata la nota dell’8 maggio 2015 - prot. 120678/15 dell’115.15 - con cui la soc. Milano Energia Italia s.r.l. comunica di aver esperito agli adempimenti di legge relativi ai sopra citati decreti e che, nei termini previsti, la ditta proprietaria Darma s.r.l. non ha comunicato la propria disponibilità ad accettare le indennità fissate e avanza pertanto richiesta di deposito delle stesse presso il Ministero
dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato;
Preso atto che ai sensi dell’art. 4 della legge 7 agosto 1990 n. 241 per quanto di competenza dell’Ufficio espropri della Città Metropolitana di Milano, il responsabile del procedimento è il dott. ing. Ettore Guglielmino (Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture Metrotranviarie ed Espropri).
Preso altresì atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area Pianificazione Territoriale Generale, delle reti infrastrutturali e
servizi di trasporto pubblico - Settore sviluppo infrastrutture metrotranviarie ed espropri, non è classificato a rischio dall’art. 5 del PTPC.
Accertato che l’istruttoria relativa al presente atto è stata compiuta:
−− per la parte amministrativa dalla Responsabile del Servizio Amministrativo Espropri e Metrotranvie,
−− per la parte tecnica dal Responsabile del Servizio Tecnico Espropri;
Richiamata la legge 190/2012 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione» e dato atto che sono stati assolti i relativi adempimenti, così come recepiti nel Piano anticorruzione e trasparenza della
Provincia di Milano;
Visto l’art. 51 del vigente Statuto della Città Metropolitana;
Richiamati gli artt. 32 e 33 del regolamento sull’organizzazione degli uffici e dei servizi;
Visto il comma 5 dell’art. 11 del regolamento sul sistema dei controlli interni della Provincia di Milano;
Visti:
−− il d.lgs. n. 267/2000 (Testo unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali) ed in particolare gli artt. 107 e 192;
−− il Codice di comportamento adottato con deliberazione della Giunta provinciale Rep. Gen. n. 509/2013 del 17 dicembre 2013;
Considerato come nelle more dell’adozione dei Regolamenti della Città Metropolitana di Milano, risultino applicabili in quanto
compatibili i regolamenti della Provincia di Milano;
DECRETA
La società Milano Energia Italia s.r.l. depositerà presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato a
nome della ditta proprietaria interessata sottoriportata le indennità stabilite nei provvedimenti n. 5277/14 del 19 maggio 2014 (come
rettificato dal provvedimento n. 5399/14 in data 21 maggio 2014) - entrambi emessi dal Direttore del Settore Sviluppo Infrastrutture
Metrotranviarie ed Espropri della Provincia di Milano - quali indennità di esproprio delle aree occorrenti per i lavori di costruzione di un
impianto per la produzione di energia elettrica alimentato da fonte rinnovabile idroelettrica da realizzarsi in comune di Milano località
«Ortica»;
Immobili in Comune di Milano
•Proprietà: S.R.L. DARMA con sede in Milano
Fg. 361 mapp 276 mq 13 - indennità provvisoria € 260,00
Fg. 361 mapp 279 mq 22 - indennità provvisoria € 440,00
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato sarà tenuto ad erogare le somme ricevute in deposito in
base al solo nulla osta del Dirigente del competente Settore della Città Metropolitana di Milano.
Il presente provvedimento, esente da bollo ai sensi dell’art. 22 tabella all. B al d.p.r. 26 ottobre 72 n. 642, è inviato al Responsabile del
Servizio Archivio e Protocollo per la pubblicazione all’Albo Pretorio on line nei termini di legge.
Della compiuta pubblicazione all’Albo Pretorio ai fini dell’esecutività del presente atto, verrà compilata specifica attestazione a cura
del Responsabile, che sarà allegata in forma digitale al documento di cui costituirà parte integrante.
Si attesta l’osservanza dei doveri di astensione in conformità a quanto previsto dagli artt. 5 e 6 del Codice di comportamento della
Provincia di Milano.
Si dà atto che risulta rispettato il termine di conclusione del procedimento, in relazione a quanto previsto dall’articolo 2 della
l. 241/90, testo vigente, nonché dall’art. 14 del regolamento sui procedimenti amministrativi e sul diritto di accesso ai documenti amministrativi e dall’allegata tabella «A».
Si dà atto che costituisce condizione legale di efficacia del presente provvedimento la pubblicazione delle informazioni di cui
all’art. 23 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33.
Contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010, ricorso giurisdizionale al TAR e, in
alternativa, ai sensi degli artt. 8 e seg. del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e 120 gg.
dalla notifica del medesimo.
Il direttore del settore sviluppo infrastrutture
metrotranviarie ed espropri
Ettore Guglielmino
Provincia di Cremona
Decreto n. 75 del 28 aprile 2015. Spostamento della linea elettrica interrata mt a 15 KV che collega la cabina n. 131 «Ca del
Pesce» con la cabina n. 412 «Beata Quinzani» a seguito del raddoppio della carreggiata della S.S. n. 10 via Mantova - Imposizione
di servitù coattiva di elettrodotto inamovibile interrato - Ordinanza di deposito indennità provvisoria di asservimento
IL DIRIGENTE
ING. CRISTIANO REBECCHI
Richiamati:
−− Il decreto di imposizione coattiva di servitù di elettrodotto inamovibile interrato n. 142 del 27 novembre 2014 prot. n. 134550 con
il quale veniva indicata l’indennità di asservimento da corrispondere a titolo provvisorio agli aventi diritto per servitù coattiva su
beni immobili posti in comune di Cremona necessari per i lavori in oggetto;
−− l’art. 8 del decreto n. 142 del 27 novembre 2014 di cui sopra;
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− l’atto n. 11 del 9 dicembre 2014 redatto dal Presidente della Provincia Sig. Carlo Angelo Vezzini di nomina dell’Ing. Cristiano Rebecchi quale dirigente del Settore Manutenzione e Sviluppo Rete Stradale;
Preso atto che:
−− il sopra citato decreto di asservimento è stato richiesto da A.E.M. Gestioni s.r.l., Società unipersonale, C.F. e P.IVA 01336340193,
con sede legale in Viale Trento e Trieste, 38 a Cremona rappresentata dall’Ing. Giuseppe Azzini in qualità di Gestore Indipendente
domiciliato per la carica presso la sede di Cremona in Viale Trento e Trieste, 38;
−− ai sensi dell’art. 4 del sopra citato decreto di asservimento A.E.M. Gestioni s.r.l. ha notificato, nelle forme degli atti processuali civili,
ai proprietari catastali il decreto in argomento;
−− nei termini di legge assegnati la ditta catastale non ha comunicato l’accettazione dell’indennità provvisoria di asservimento
coatto di elettrodotto di cui al decreto n. 142 del 27 novembre 2014, ne richiesto la procedura ex art. 21 d.p.r. 327/01;
−− Con nota del 20 aprile 2015 nostro prot. 43904 del 22 aprile 2015 A.E.M. Gestioni s.r.l. ha chiesto l’emissione della presente
ordinanza;
Visto:
−− l’art. 26 d.p.r. 327/01;
−− l’art. 3 comma 2 del d.p.r. 327/2001 in base al quale tutti gli atti della procedura sono disposti nei confronti del soggetto che
risulti proprietario secondo i registri catastali;
DECRETA
Art. 1 - A.E.M. Gestioni s.r.l. a titolo di indennità provvisoria per l’imposizione di servitù coattiva di elettrodotto sui beni immobili necessari per i lavori in oggetto, depositerà presso la Ragioneria territoriale dello Stato di Cremona Servizio depositi la seguente somma:
•€ 1.210,00 quale indennità provvisoria per imposizione di servitù coattiva di elettrodotto sul mappale 224 Fg 52 di Cremona per
complessivi mq 330,00;
a favore della ditta:
•MAINARDI LORENZA RITA nata a Cremona il 20 settembre 1959 - C.F. MNRLNZ59P60D150G – residente in Via C. Monteverdi, 2 Paderno Ponchielli (CR) fraz. Di Ossolaro - quota 1/1 nuda propr.;
•STANGA ARMANDA CESARINA nata a Spinadesco (CR) il 30 marzo 1928 - C.F. STNRND28C70I906F - residente in Via C. Monteverdi,
2 Paderno Ponchielli (CR) fraz. Di Ossolaro - quota 1/1 usufr.;
Art. 2 - L’effettivo pagamento agli aventi diritto delle somme depositate potrà avere luogo su ordine della Provincia di Cremona
qualora sia divenuta definitiva rispetto a tutti la determinazione delle indennità di asservimento coatto di elettrodotto, ovvero non sia
stata tempestivamente notificata l’opposizione al pagamento o sia stato concluso tra tutte le parti interessate l’accordo bonario per
la distribuzione delle indennità.
L’ordine di pagamento è disposto su istanza di parte.
Art. 3 - Ai sensi dell’art. 11 l. 413/91, dell’art. 35 6° c. d.p.r. 327/01 e dell’art. 1 444° c. l. 266/05, ravvisandone la fattispecie, A.E.M. Gestioni s.r.l. effettuerà la trattenuta prevista.
Art. 4 - Qualora esistessero diritti reali sui beni asserviti o vi siano opposizioni al pagamento ovvero le parti non si sono accordate sulla distribuzione, il pagamento agli aventi diritto potrà avere luogo soltanto in conformità alla pronuncia dell’Autorità Giudiziaria adita
su domanda di chi ne abbia interesse.
Art. 5 - La presente ordinanza a cura e spesa di A.E.M. Gestioni s.r.l. sarà pubblicata per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia e sarà esecutiva a tutti gli effetti di legge decorsi 30 giorni dalla sua pubblicazione (sempre che non vi siano opposizioni di
terzi proposte nei modi e termini di legge).
Il dirigente
Cristiano Rebecchi
La pubblicazione del presente decreto è avvenuta a cura della società A.E.M. Gestioni s.r.l.
Provincia di Cremona
Decreto n. 464 del 24 aprile 2015. Art. 12 del d.lgs. 387/03 e s.m.i. - Ditta Edison s.p.a. - P.IVA n. 08263330014 - Autorizzazione Unica
alla costruzione e all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (mini idroelettrico) avente
potenza nominale elettrica di 2322 KW e relative opere accessorie in comune di Pizzighettone (CR)
IL DIRIGENTE
Richiamata la delibera del Presidente n. 60 del 29 dicembre 2014;
Richiamato l’atto presidenziale n. 17 del 30 dicembre 2014;
Visto l’art. 36 dello statuto provinciale;
Visto l’art. 107 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 «Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali»;
Vista la l. 7 agosto 1990 n. 241 «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e s.m.;
Vista la l.r. 16 agosto 1982, n. 52 «Norma in materia di opere concernenti linee ed impianti elettrici fino a 150.000 volt»;
Vista la l. 9 gennaio 1991, n. 9 «Norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed
elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali» e, in particolare, l’art. 20 che consente alle imprese la produzione di energia elettrica determinando in tal modo una liberalizzazione di tale attività produttiva;
Visto il d.lgs. n. 112/98 «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti Locali in attuazione del
capo I della l. n. 59/1997», in cui si prevede, all’art. 31 comma 2, che vengano attribuite alle Province anche le funzioni inerenti l’autorizzazione all’installazione e all’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica di potenza inferiore ai 300 MW termici;
Visto il d.lgs. n. 79/1999 «Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica», in
materia di liberalizzazione e disciplina del mercato elettrico;
Vista la l.r. n. 1/2000 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. n. 112/98 e successive modifiche e
integrazioni»;
Vista la l. n. 120/2002 di ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici;
Visto il Programma Energetico Regionale, approvato con d.g.r. n. 12467 del 21 marzo 2003;
Visto il Piano di Azione per l’Energia, strumento attuativo del Programma Energetico Regionale, approvato con d.g.r. n. 4916 del
15 giugno 2007;
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Vista la l.r. n. 26/2003 e s.m. «Disciplina dei servizi locali d’interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di
energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche»;
Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale» e successive modificazioni;
Visto il regolamento regionale n. 4 del 24 marzo 2006 «Disciplina dello smaltimento delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle
aree esterne, in attuazione dell’art. 52, comma 1, lettera a) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26»;
Visti il titolo II e il titolo IV, capo II del regolamento regionale n. 3 del 24 marzo 2006 «Disciplina e regime autorizzatorio degli scarichi di
acque reflue domestiche e di reti fognarie, in attuazione dell’art. 52, comma 1, lettera a) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26»;
Vista la d.g.r. n. 2318 del 5 aprile 2006 «Norme tecniche regionali in materia di trattamento degli scarichi di acque reflue in attuazione dell’art. 3, comma 1 del regolamento regionale 2006 n. 3»;
Vista la l.r. n. 24/2006 «Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente» e,
nella fattispecie, le disposizioni all’art. 8 sulle emissioni da impianti industriali, impianti di pubblica utilità e di produzione di energia;
Visto il d.lgs. n. 387/2003 «Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti
energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità» che disciplina, all’art. 12, le procedure autorizzative per la costruzione e
l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili ed in particolare:
−− al comma 3 prevede una Autorizzazione Unica, rilasciata dalla Regione o dalle Province delegate dalla Regione, per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, compresi gli interventi di modifica,
potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione degli stessi, nonché delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla loro costruzione ed esercizio;
−− al medesimo comma 3 dispone che, ove occorra, l’Autorizzazione costituisce variante allo strumento urbanistico;
−− il comma 4 stabilisce che l’Autorizzazione Unica è rilasciata a seguito di un procedimento unico svolto con le modalità stabilite
dalla l. 241/1990 e successive modificazioni e integrazioni e al quale partecipano tutte le Amministrazioni interessate;
−− il medesimo comma 4 stabilisce che l’Autorizzazione Unica costituisce titolo a costruire ed esercire l’impianto in conformità al
progetto approvato e contiene l’obbligo alla rimessa in pristino dello stato dei luoghi a carico del soggetto esercente a seguito
della dismissione dell’impianto o, per gli impianti idroelettrici, l’obbligo alla esecuzione di misure di reinserimento e recupero
ambientale;
Vista la legge del 23 luglio 2009 n. 99 «Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia» che ha apportato modifiche al d.lgs. 387/03 ed in particolare ha introdotto all’art. 12 il comma 4-bis;
Visto l’art. 15 del d.l. 91 del 2014 «Disposizioni finalizzate al corretto recepimento della direttiva 2011/92/UE del 13 dicembre 2011 in
materia di valutazione di impatto ambientale. Procedura di infrazione 2009/2086 e procedura di infrazione 2013/2170»;
Considerato che il d.l. 91/2014, convertito dalla l. 116/2014, introduce all’art. 15, comma 1, lett. c) disposizioni transitorie in materia
di verifica di assoggettabilità a VIA, in particolare modificando l’art. 6, comma 7 del d.lgs. 152/2006 stabilendo che, fino all’entrata in
vigore del decreto ministeriale con il quale saranno definiti i criteri e le soglie da applicare per l’assoggettamento alla fase di verifica, il
relativo procedimento è effettuato «caso per caso» su ciascun progetto ricadente nelle categorie progettuali elencate nell’allegato IV
alla parte seconda del d.lgs. 152/2006 e, conseguentemente, negli allegati B e C alla l.r. 5/2010, indipendentemente dalle soglie dimensionali già fissate da tali norme;
Considerato che il 15 gennaio 2015 è stata pubblicata sul «Portale per le Valutazioni ambientali VAS - VIA» del sito istituzionale del
Ministero dell’Ambiente (MATTM), nella sezione «Comunicazione - La Direzione informa», la «Nota esplicativa sul regime transitorio in
materia di verifica di assoggettabilità a VIA introdotto dall’art. 15 del d.l. 91/2014».
Verificato che ci si è avvalsi nell’attuale fase transitoria, per determinare che sussistono le condizioni per poter sostenere motivatamente l’assenza o la scarsa significatività di effetti sull’ambiente connessi alla realizzazione del progetto in argomento, dello strumento
metodologico (Guida della Commissione europea: «Guidance on EIA - Screening» (2001) proposto dal MATTM nella nota esplicativa
sopra richiamata;
Visto il decreto ministeriale n. 52 del 30 marzo 2015 «Linee guida per la verifica di assoggettabilità a VIA» pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 84 - Serie Generale - 11 aprile 2015 e verificato che il suddetto decreto ministeriale n. 52 del 30 marzo 2015 entrerà in vigore
il 26 aprile 2015;
Verificato inoltre che attualmente è in vigore la legge regionale 2 febbraio 2010, n. 5 Norme in materia di valutazione di impatto ambientale ed in particolare l’allegato B, sezione industria energetica ed estrattiva, lettera m2) «impianti ad acqua fluente con centrale
collocata nel corpo della traversa o in adiacenza della stessa, che restituiscono le acque turbinate immediatamente al piede della
traversa medesima garantendo la continuità idraulica del corso d’acqua»;
Visto il decreto interministeriale del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il Ministro per i Beni e le Attività Culturali 10 settembre 2010 «Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati
da fonti rinnovabili»;
Viste le «Linee Guida Regionali per l’autorizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER) mediante recepimento della normativa nazionale in materia», approvate con delibera n. IX 3228 del 18 aprile 2012;
Visto il d.lgs. n. 28 del 3 marzo 2011 recante «Attuazione della direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del
23 aprile 2009 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE»;
Visto il decreto dirigenziale della Provincia di Cremona n. 758 del 20 giugno 2014 (prot. Prov. 73803/2014) e relativo disciplinare, con
il quale è stata rilasciata la concessione alla derivazione di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal fiume Adda;
Vista l’istanza del 26 settembre 2014 (avente prot. n. 110807 del 30 settembre 2014), con la quale la ditta EDISON s.p.a., avente sede
legale a Milano presso Foro Buonaparte n. 31, ha chiesto, ai sensi dell’art. 12 comma 3 del d.lgs. n. 387/2003 e s.m.i., l’autorizzazione
unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (mini idroelettrico) avente
potenza nominale elettrica di 2.322,00 kW da realizzarsi nei comuni di Pizzighettone (CR), con contestuale dichiarazione di pubblica
utilità della centrale e opere accessorie e contestuale apposizione del vincolo preordinato all’esproprio sugli immobili elencati nel
piano particellare, allegato al progetto;
Preso atto che il Gestore di Rete (ENEL Distribuzione s.p.a.), a seguito di domanda presentata dal proponente ai sensi della delibera
dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ARG/elt/99/08 - Allegato A Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA) - ha rilasciato la
Soluzione Tecnica di collegamento dell’impianto alla Rete ai sensi della delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas 281/05
(codice di rintracciabilità n. T0731269);
Rilevato che al deposito della documentazione progettuale è stata data la pubblicità prevista dall’art. 16 del d.p.r. n. 327/01
e s.m.i., infatti, questa Amministrazione ha avviato il procedimento istruttorio della pratica con nota datata 27 ottobre 2014 (prot.
Prov. 122510/2014) indirizzata agli Enti e, successivamente, a seguito della presentazione di alcune integrazioni, con nota datata
5 novembre 2014 (prot. Prov. 126305/2014) indirizzata ai soggetti privati, altresì, questa Amministrazione ha provveduto a far pubblicare
l’avviso di presentazione dell’istanza di autorizzazione alla costruzione con procedura di pubblica utilità sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (avvenuto sul numero «BURL - Serie Avvisi e Concorsi BURL - Serie Avvisi e Concorsi n. 47 - mercoledì 19 novembre 2014
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
- Espropri) ed ha provveduto ad invitare i Sindaci, dei Comuni competenti, alla pubblicazione dell’avviso anche sui rispettivi Albi Pretori
comunali, tramite nota datata 6 novembre 2014 prot. 127182/2015;
Rilevato che il sopramenzionato avviso di presentazione dell’istanza di autorizzazione alla costruzione con procedura di pubblica
utilità è stato pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Pizzighettone dal 10 novembre 2014 al 10 dicembre 2014;
Rilevato che il sopramenzionato avviso di presentazione dell’istanza di autorizzazione alla costruzione con procedura di pubblica
utilità è stato pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Maleo dal 14 novembre 2014 al 14 dicembre 2014;
Verificato che questa Amministrazione ha svolto l’istruttoria prevista dalle norme vigenti procedendo alla convocazione, presso il
Settore Agricoltura e Ambiente della Provincia di Cremona, di una prima seduta di Conferenza dei Servizi (preliminare) per la data del
18 dicembre 2014 (verbale di conferenza preliminare al prot. 142602/2014);
Viste le risultanze delle conferenza dei servizi istruttoria tenutasi presso il Settore Agricoltura e Ambiente della Provincia di Cremona, in
data 18 marzo 2015 (verbale di conferenza istruttoria al prot. 30471/2015);
Viste le risultanze della conferenza dei servizi decisoria tenutasi presso il Settore Agricoltura e Ambiente della Provincia di Cremona
in data 22 aprile 2015 (verbale di conferenza decisoria al prot. 43920/2015), che si è conclusa con l’approvazione del progetto nel
rispetto delle prescrizioni contenute direttamente nel verbale della seduta e riportate nell’allegato tecnico facente parte integrante e
sostanziale del presente atto;
Visto l’esito positivo dell’istruttoria compiuta dal competente Servizio Provinciale, come emergente dal documento tecnico allegato
al presente atto quale parte integrante e sostanziale denominato «Allegato tecnico» che racchiude anche le prescrizioni, i pareri e le
indicazioni fornite dalla Enti intervenuti in Conferenza di Servizi;
Preso atto dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata con decreto dirigenziale n. 37 del 24 febbraio 2015 dal Settore Territorio della
Provincia di Cremona e delle prescrizioni in essa contenute, dato che la suddetta centrale e le relative opere di allacciamento dell’impianto alla rete di distribuzione elettrica del Gestore di Rete ricadono in zona vincolata ai sensi dell’art. 146 del d.lgs. 42/2004 e s.m.i.;
Fatti salvi gli eventuali diritti di terzi e le autorizzazioni e/o nulla-osta di competenza di altri Enti,
DECRETA
1 - di recepire le risultanze espresse dalle Conferenze dei Servizi di cui alle premesse;
2 - di autorizzare, ai sensi dell’art. 12 comma 3 del d.lgs. n. 387/2003 e s.m.i., la ditta EDISON s.p.a., avente P.IVA n. 08263330014 e
sede legale in Foro Buonaparte n. 31 a Milano (MI), a costruire ed esercire, un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili (mini idroelettrico) avente potenza nominale elettrica di 2.322 kW ed opere connesse in comuni di Pizzighettone (CR) e
limitatamente all’accesso e rifacimento briglia in comune di Maleo (LO);
3 - di dichiarare la compatibilità agli strumenti urbanistici vigenti delle opere di cui al precedente punto 2. e di dare mandato alle
Amministrazioni comunali di Pizzighettone (CR) i provvedere al recepimento della variante urbanistica predisposta dall’emissione del
presente provvedimento, ai sensi dei piani urbanistici vigenti;
4 - di imporre che l’impianto sia realizzato in conformità al progetto approvato e depositato presso la Provincia di Cremona, del quale si allegano cinque elaborati planimetrici facenti parti integranti e sostanziali del presente atto; (omissis)
5 - di dichiarare, ai sensi dell’art. 12 comma 1 del d.lgs. n. 387/2003 e s.m.i., l’intervento in oggetto di pubblica utilità, indifferibilità e
urgenza,
6 - di fissare entro 5 anni dalla data del presente decreto, il termine ultimo per l’emanazione degli eventuali provvedimenti ablativi;
7 - di apporre il vincolo preordinato all’esproprio, della durata di 5 anni dalla data del presente decreto, sulle aree individuate nel
Piano Particellare facente parte integrante e sostanziale del presente atto;
8 - di autorizzare la ditta di cui al precedente punto 2. alla costruzione dell’impianto di rete per la connessione e annessa cabina di
trasformazione e consegna alle seguenti condizioni:
a)le opere dovranno essere costruite in conformità alle disposizioni di cui al regolamento di esecuzione di cui alla legge 28 giugno 1986, n. 339 e approvato con d.m. in data 21 marzo 1988 ed alle normative vigenti secondo le modalità tecniche previste nel
progetto allegato all’istanza di cui sopra e dovranno essere collaudate a termini di legge;
b) la EDISON s.p.a. viene ad assumere la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti dei terzi in questione, sollevando la Provincia da qualsiasi pretesa o molestia da parte di terzi che si ritenessero danneggiati;
c) la EDISON s.p.a. resta obbligata ad eseguire durante la costruzione e l’esercizio degli impianti tutte quelle opere nuove o modifiche che, a norma di legge, venissero prescritte per la tutela dei pubblici e privati interessi entro i termini che saranno all’uopo
stabiliti, con le comminatorie di legge in caso di inadempienza;
d)la EDISON s.p.a. è tenuta ad adottare sotto la propria responsabilità tutte le misure di sicurezza stabilite in materia dalle norme
vigenti e ha l’obbligo di effettuare la verifica prima della messa in tensione dell’impianto ai sensi dell’art. 9 della l.r. 52/82;
e) la EDISON s.p.a. è tenuta dopo un anno di regolare funzionamento dell’impianto a richiedere alla Provincia di Cremona di procedere alle operazioni di collaudo;
f) nella costruzione e posa dell’impianto, dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni di legge vigenti in materia di interferenze
con linee di Telecomunicazioni sotterranee e/o aeree, in particolare il d.m.ll.pp. 21 marzo 1988 n. 28 e successive modificazioni,
la norma CEI 11-17 e successive modificazioni, il d.m.m.l. 24 novembre 1984 n. 1 e successive modificazioni;
g)prima dell’inizio dei lavori dovrà essere accertata, presso ciascuna azienda fornitrice di pubblici servizi interessata dagli scavi
(acqua, gas, elettricità, pubblica illuminazione, linee telefoniche, ecc.) la posizione esatta dei cavidotti e/o sottoservizi di competenza, tenendo sollevato ed indenne il Comune di Pizzighettone, Maleo e le Provincie di Cremona e Lodi da ogni responsabilità al
riguardo;
h) la presenza delle linee elettriche interrate dovrà essere segnalata con gli opportuni nastri monitori a 0,2 metri al di sopra dei cavi,
tramite opportuna segnaletica sul piano campagna e si dovranno utilizzare opportune protezioni meccaniche elencate nella
norma CEI 11-17 e successive edizioni;
9 - di dare atto, come stabilito dalla delibera AEEG ARG /elt n. 99/08 e s.m.i. (Testo integrato delle connessioni attive - TICA), che l’impianto di rete per la connessione, individuato dal tratto che collega la esistente rete di distribuzione alla nuova cabina elettrica, una
volta realizzato e collaudato, sarà ceduto ad ENEL Distribuzione s.p.a. prima della messa in servizio e pertanto:
a)rientrerà nel perimetro della rete di distribuzione di proprietà del gestore di rete;
b)la presente autorizzazione è parzialmente volturata alla società ENEL Distribuzione s.p.a. con sede legale 00198 Roma, via Ombrone 2, Registro Imprese di Roma, C.F. e P.I. 05779711000 - R.E.A. 922436 - Capitale sociale Euro 2.600.000.000,00 i.v. - Direzione e
coordinamento di ENEL s.p.a. limitatamente alla costruzione ed all’esercizio delle linee in cavo e opere connesse come meglio
individuate dalla STMG n. T0698456 rilasciata in data 29 aprile 2014 da ENEL Distribuzione s.p.a. ed accettata dal proponente in
data 25 maggio 2014 conformemente a quanto indicato negli elaborati progettuali.
10 - dovranno essere rispettate le prescrizioni contenute nell’allegato tecnico facenti parti integranti e sostanziali del presente atto;
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
11 - ai sensi del comma 4 del d.lgs. 387/2003 e s.m.i., dovrà essere effettuata la rimessa in pristino dello stato dei luoghi a seguito
della dismissione dell’impianto autorizzato ed, in particolare, dovranno essere rispettate le prescrizioni contenute nell’allegato tecnico
di cui al precedente punto 10.;
12 - si dovranno tutte rispettare le prescrizioni dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata, ai sensi dell’art. 146 del d.lgs. 42/2004 e
s.m.i., con decreto dirigenziale n. 37 del 24 febbraio 2015 dal Settore Territorio della Provincia di Cremona;
13 - di approvare il piano di utilizzo ex. art. 5 del d.m. 10 agosto 2012 n. 161 relativo al materiale da scavo delle rocce terre da scavo
che verrà generato in fase di realizzazione delle centrale come specificato nell’allegato tecnico;
14 - di informare il titolare dell’autorizzazione che:
a)la validità della presente autorizzazione è condizionata al rispetto di tutte le prescrizioni ivi contenute, comprese quelle riportate nell’allegato tecnico parte integrante e sostanziale del presente atto;
b) ogni modifica alla configurazione dell’impianto o di sue componenti oggetto del presente atto deve essere preventivamente comunicata alla Provincia di Cremona su istanza della Società;
c) al termine dei lavori e prima dell’entrata in esercizio, il titolare dovrà provvedere alla trasmissione alla Provincia e al Comune
del certificato di regolare esecuzione delle opere o, qualora previsto, certificato di collaudo redatto e firmato da idoneo professionista e ove necessario l’iscrizione dell’immobile al catasto;
d)la società, almeno 15 giorni prima di dare inizio alla messa in esercizio dell’impianto deve darne comunicazione alla Provincia di Cremona, ad ARPA Dipartimento di Cremona, alla ASL della Provincia di Cremona e ai Comuni competenti;
e)sono fatte salve le autorizzazioni e le prescrizioni stabilite da altre normative, nonché le disposizioni e le direttive vigenti per
quanto non previsto dal presente atto;
f) le opere devono essere realizzate, per quanto non previsto dal presente atto, in conformità alle disposizioni del d.p.r.
n. 380/2001 nonché agli strumenti urbanistici approvati ed a quelli adottati, al regolamento edilizio vigente e alle norme in
materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (d.lgs. 81/2008);
g)in fase di cantiere si adottino opportune precauzioni per ridurre la produzione e la propagazione di polveri, soprattutto nei
periodi di assenza o di ridotte precipitazioni piovose o di ventosità, sia effettuato il lavaggio degli pneumatici in uscita dal
cantiere;
h) l’area interessata dal cantiere sia fisicamente divisa da quelle dei mappali confinanti mediante recinzione e adeguata cartellonistica per garantire la sicurezza di persone terze;
i) che il presente decreto esplica gli effetti di autorizzazione alla costruzione in rapporto alle opere per quanto attiene agli
aspetti edilizi del comune sede di impianto;
j) il decreto autorizzativo unitamente all’intero progetto presentato deve essere tenuto sul cantiere e nella sede di impianto
ultimato a disposizione degli organismi pubblici preposti ai controlli di loro competenza (es. ASL, ARPA, Comune, Organi di
Polizia ecc).
15 - di disporre che a seguito di adeguamenti normativi nazionali o regionali potranno essere adeguati i termini di autorizzazione
del presente decreto;
16 - di richiamare l’attenzione dei Comuni competenti e di ARPA Dipartimento di Cremona sui controlli di competenza in relazione a
quanto riportato nel presente provvedimento;
17 - dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni, tenendo conto delle modifiche a tali prescrizioni ottenute ed approvate nell’iter
di Autorizzazione unica e opportunamente riportate nei pareri specifici, contenute nel decreto dirigenziale della Provincia di Cremona
n. 758 del 20 giugno 2014 (prot. Prov. 73803/2014) e relativo disciplinare, con il quale è stata rilasciata la concessione alla derivazione
di acqua pubblica ad uso idroelettrico dal fiume Adda e relativo disciplinare di concessione;
18 - di notificare il presente decreto alla ditta EDISON s.p.a.;
19 - di fissare, a partire dalla data di notifica di cui al punto precedente, in anni 1 il tempo concesso alla ditta per avviare i lavori di
costruzione dell’impianto e in anni 3 il termine entro il quale completare l’opera, a pena di decadenza dell’atto autorizzativo;
20 - di trasmettere copia del presente decreto a tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nel procedimento istruttorio;
21 - che contro il presente provvedimento è possibile presentare ai sensi dell’art. 29 del d.lgs. 104/2010 ricorso giurisdizionale al TAR
e, in alternativa, ai sensi degli art. 8 e seg del d.p.r. 1199/71, ricorso straordinario al Capo dello Stato, rispettivamente entro 60 gg. e
120 gg.
Il dirigente del settore
Andrea Azzoni
——— • ———
- ALLEGATO TECNICO DATI GENERALI
Particelle catastali
10 e 16 fg. 30 del catasto terreni di Pizzighettone
Gauss Boaga x
9° 46’ 56»
Gauss Boaga y
45° 10’ 54»
Via/Piazza/Località
Argine sponda sinistra orografica fiume Adda
Comuni
Pizzighettone (CR) e Maleo (LO)
Provincia
CREMONA
Sistemi di mitigazione
Si
Sistemi di mascheramento
Si
Sistemi di monitoraggio
Si
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
- ALLEGATO TECNICO -
DATI GENERALI
Assoggettabilità VIA
Utilizzata la Guida della Commissione europea: «Guidance on EIA - Screening» (2001) proposto dal
MATTM
Nome richiedente (ovvero nome Impresa)
EDISON s.p.a.
Indirizzo (Sede legale se Impresa)
Foro Buonaparte n. 31 a Milano MI
Partita Iva
06722600019
Insediamento produttivo
Argine sponda sinistra orografica fiume Adda
Attività
Centrale mini idroelettrica
Data di presentazione istanza
26 settembre 2014
integrazioni progettuali
9 ottobre 2014
Data Conferenza dei servizi preliminare
18 dicembre 2014
Data Conferenza dei servizi decisoria
22 aprile 2015
QUADRO AUTORIZZATIVO
RIFERIMENTI NORMATIVI
DESCRIZIONE
Art. 12 comma 3 del d.lgs. n. 387/2003 e s.m.i.
Autorizzazione unica alla costruzione ed esercizio di impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili
L.r. 52/82 e s.m.i. e art. 52 quater del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.
Autorizzazione alla costruzione ed esercizio di impianti elettrici
Art. 142 del d.lgs. 42/2004 e s.m.i.
Autorizzazione paesaggistica
DESCRIZIONE DI MASSIMA DELL’IMPIANTO
L’impianto idroelettrico in progetto ad acqua fluente utilizzerà il salto idraulico formato dalla traversa esistente a valle della linea ferroviaria Pavia - Cremona e sarà situato sulla sponda sinistra orografica del Fiume Adda che, in questo tratto, rappresenta il confine tra i
comuni lombardi di Pizzighettone (Cremona) e Maleo (Lodi).
Dati caratteristici della derivazione:
−− Portata massima derivabile: 120,00 m3/s;
−− Portata media derivabile: 56,355 m3/s;
−− Salto di concessione: 4,20 m;
−− Potenza di concessione 2.322 kW;
I livelli idrici di monte e di valle dipenderanno dalla portata transitante in Adda.
Le opere che costituiscono la centrale idroelettrica in progetto sono:
−− traversa fluviale;
−− opera di presa;
−− bacino di carico;
−− gruppi di produzione interrato;
−− canale di restituzione;
−− scala di rimonta dell’ittiofauna;
−− edificio per la cessione dell’energia;
−− cavidotto interrato.
Ad eccezione della cabina per la consegna alla rete di distribuzione e agli accessi alla centrale, tutte le opere che formano l’impianto idroelettrico in progetto non emergono rispetto al piano campagna attuale.
Alcuni aspetti da evidenziare:
−− riqualificazione/intervento sulla traversa esistente fluviale: la traversa fluviale, della larghezza complessiva di 115 m, presenta
attualmente una gaveta posta circa al centro della struttura, con una larghezza approssimativa di 67 m, più profonda di circa
90 cm rispetto alla quota media del coronamento sui lati (39,80 m s.l.m.). A valle della traversa fluviale oggetto del progetto idroelettrico si è formata una depressione nel fondo alveo. La corrente che tracima lo sbarramento acquista una notevole energia
cinetica che è dissipata a valle attraverso l’attrito con il materiale del fondo dell’alveo. Il punto più profondo della depressione è
stato misurato a quota 22,20 m s.l.m.. La depressione, oltre ad interessare l’alveo del fiume Adda a valle dello sbarramento, coinvolge anche la porzione terminale del canale di restituzione dell’impianto idroelettrico esistente della società SHEN. Complessivamente l’erosione si estende a valle della traversa fluviale per circa 150 m. Il progetto dell’impianto idroelettrico prevede la riqualificazione della traversa fluviale attuale con la realizzazione di un passaggio artificiale per l’ittiofauna. Al fine di ottimizzare l’utilizzo
idroelettrico della risorsa idrica, è previsto l’innalzamento del coronamento della traversa in corrispondenza della gaveta centrale di 0,90 m, realizzata tramite uno sbarramento mobile posizionato a monte del coronamento della traversa e strutturalmente
indipendente dalla traversa stessa. Lo sbarramento mobile, quando abbattuto, non emerge rispetto al coronamento attuale.
In condizioni di funzionamento dello sbarramento mobile il coronamento della traversa si assesta alla quota del coronamento
fisso delle due estremità, pertanto circa alla quota di 39,80 m s.l.m.. Inoltre il progetto prevede il riempimento della depressione
presente a valle dello sbarramento fino alla quota di 30,20 m s.l.m. con materiale sciolto di tipo sabbioso, proveniente esclusivamente dallo scavo per la realizzazione dell’impianto idroelettrico in progetto e fino ad esaurimento dello stesso.
Per i primi 23 m a valle del piede dello sbarramento è realizzata una platea scabra inclinata con pendenza del 10%. La rampa è
rivestita con uno strato di 1 m di «big bags» riempiti col terreno di scavo, sopra al quale è realizzata una massicciata con blocchi
lapidei spessa circa 1,5 m. Questo strato di rivestimento protegge il sottostante riempimento dall’azione erosiva della corrente ed
allo stesso tempo si adegua a piccole variazioni di forma del fondo alveo.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
La rampa scabra raccorda il piede della traversa a quota 32,50 m s.l.m. al riempimento della depressione, previsto a 30,20 m s.l.m..
Utilizzo turbine Kaplan: a tergo delle griglie di pulizia, il fondo dei canali di adduzione si abbassa a formare i bacini di carico di
ciascuna turbina: le due macchine idrauliche sono turbine Kaplan biregolanti ad asse sub orizzontale e distributore assiale. Il
generatore è installato al di sopra della turbina con asse sub verticale, ortogonale a quello della turbina. Il moto della turbina
è trasferito al generatore attraverso un giunto meccanico contenuto in un bulbo stagno. La soluzione delle turbine assiali suborizzontali permette la creazione di un locale tecnico al di sopra dei diffusori, che contiene i quadri elettrici di protezione e gestione della centrale ed i trasformatori elevatori. Inoltre nel locale produzione sono contenuti i quadri elettrici ed i compressori
per la regolazione dello sbarramento mobile gonfiabile. Il solaio della centrale idroelettrica è alla stessa quota media del piano
campagna attuale ed emerge di 0,90 m rispetto alla piattaforma su cui sono installati i dispositivi sgrigliatori.
PRESCRIZIONI
1)Comunicazioni
Le comunicazioni di inizio e fine lavori vanno presentate con le modalità e la documentazione di accompagnamento previste
dal d.p.r. n. 380/01 e dalla l.r. n. 12/05 e n. 1/07.
Eventuali proroghe alle scadenze di avvio e fine lavori dovranno essere motivate e richieste con un anticipo di 60 giorni.
2) Prescrizioni del Comune di Pizzighettone
Dovranno essere rispettate le prescrizioni, nei criteri di ragionevolezza e proporzionalità, contenute nella nota datata 22 aprile 2015 prot. 3020 del Comune di Pizzighettone (CR) allegata al verbale di conferenza decisoria. Per quanto concerne gli aspetti
di dettaglio sulla manutenzione della strada comunale, si rimanda agli accordi contenuti nella Convenzione che dovrà essere
stipulata tra società proponente e Comune di Pizzighettone.
3)Rumore
Entro sei mesi dall’entrata in esercizio dell’impianto, dovrà essere effettuata una campagna di rilievi acustici presso i principali
recettori ed altri punti da concordare con il Comune ed ARPA, al fine di verificare il rispetto dei limiti di emissione e di immissione
sonora, nonché il rispetto dei valori limite differenziali. Le rilevazioni fonometriche dovranno essere eseguite nel rispetto delle modalità previste dal d.m. del 16 marzo 1993 da un tecnico competente in acustica ambientale deputato all’indagine.
Qualora si intendano realizzare modifiche agli impianti o interventi che possano influire sulle emissioni sonore dovrà essere redatta, secondo quanto previsto dalla d.g.r. 8 marzo 2002 n. 7/8313, una valutazione previsionale di impatto acustico. Una volta realizzate le modifiche o gli interventi previsti, dovrà essere effettuata una campagna di rilievi acustici al perimetro dello stabilimento e
presso i principali recettori ed altri punti da concordare con il Comune ed ARPA, al fine di verificare il rispetto dei limiti di emissione
e di immissione sonora, nonché il rispetto dei valori limite differenziali.
Sia i risultati dei rilievi effettuati, contenuti all’interno di una valutazione di impatto acustico, sia la valutazione previsionale di impatto acustico devono essere presentati alla Provincia, all’Ente comunale territorialmente competente e ad ARPA dipartimentale.
4) Prescrizioni generali sui rifiuti
Devono essere adottati tutti gli accorgimenti possibili per ridurre al minimo la quantità di rifiuti prodotti, nonché la loro pericolosità.
Il deposito temporaneo dei rifiuti deve rispettare la definizione di cui all’art. 183, comma 1, lettera m) del d.lgs. n. 152/06, nonché
del d.d.g. Tutela ambientale 7 gennaio 1998, n. 36.
I rifiuti prodotti devono essere stoccati per categorie omogenee e devono essere contraddistinti da un codice C.E.R., in base alla
provenienza ed alle caratteristiche del rifiuto stesso; è vietato miscelare categorie diverse di rifiuti, in particolare rifiuti pericolosi
con rifiuti non pericolosi; devono essere separati i rifiuti incompatibili tra loro, ossia che potrebbero reagire; le aree adibite allo
stoccaggio devono essere debitamente contrassegnate al fine di rendere nota la natura e la pericolosità dei rifiuti, nonché eventuali norme di comportamento.
La gestione dei rifiuti dovrà essere effettuata da personale edotto del rischio rappresentato dalla loro movimentazione e informato della pericolosità dei rifiuti; durante le operazioni gli addetti dovranno indossare idonei dispositivi di protezione individuale
(DPI) in base al rischio valutato.
Il deposito di oli minerali usati dovrà essere ricondotto a quanto definito dal d.m. 392/1996.
5) Provincia di Lodi
Dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
a)qualora l’effetto rigurgito causato dalla centrale in progetto dovesse creare potenziali interferenze con altri manufatti di derivazione e /o scarichi esistenti sul territorio lodigiano;
b)qualora dovessero verificarsi ripercussioni negative sulle dinamiche fluviali a valle dell’opera, generati dalla presenza della
centrale, il concessionario dovrà tenere sollevata ed indenne l’Amministrazione concedente da qualsiasi molestia o pretesa
di danni da parte di terzi che si ritenessero danneggiati o pregiudicati dalla concessione della derivazione o dal suo esercizio;
c) non dovranno essere in alcun modo pregiudicati i diritti precostituiti in capo alla soc. Shen, titolare della concessione di derivazione ad uso idroelettrico relativa all’impianto ubicato sulla medesima briglia dell’impianto di Edison, in comune di Maleo;
d)nel caso i mezzi debbano accedere dalla strada provinciale SP ex SS. 234 di competenza della Provincia di Lodi, la società
dovrà farne espressamente richiesta.
6) Opere idrauliche, di presa e restituzione
Si dovranno rispettare le prescrizioni contenute nella nota dell’A.I.Po avente prot. 6.10.20 fasc. 02_Pidr_587/2015A, allegato al
verbale di conferenza dei servizi istruttoria del 18 marzo 2015.
Per quanto riguarda il DMV si ricorda che il punto 3.6 della d.g.r. n. VIII/006232 del 19 dicembre 2007 della Regione Lombardia, dispone che nelle derivazioni ad uso idroelettrico ad acqua fluente con centrale collocata nel corpo della traversa (o in
adiacenza alla stessa) che restituiscono le acque turbinate immediatamente al piede della traversa medesima garantendo la
continuità idraulica del corso d’acqua, non necessitano di rilascio di DMV; restano fatti salvi gli eventuali interventi connessi alla
tutela della fauna ittica.
In relazione alla scala di risalita per i pesci, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni ed in particolare:
1) prima della realizzazione della scala di risalita, verificare la funzionalità della stessa rispetto alla risalita degli storioni autoctoni,
e delle altre specie individuate con decreto n. 1541 del 25 febbraio 2013 di Regione Lombardia, apportando eventuali modifiche al progetto per quanto concerne dimensioni, posizionamento e parametri di funzionamento;
2) Concordare con il Settore Agricoltura e Ambiente il piano di monitoraggio sulla diffusione di specie alloctone nei tronchi a
monte della traversa;
3) Si ricorda che nel caso in cui dal monitoraggio emerga un potenziale effetto negativo potranno essere imposti alla ditta interventi di modifica alla scala di risalita.
Bollettino Ufficiale
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7)Viabilità
Si dovrà rispettare il progetto di riqualificazione dell’incrocio all’ingresso della Provinciale 234 (in direzione verso Codogno), datato febbraio 2015 ed allegato al verbale di conferenza dei servizi istruttoria del 18 marzo 2015.
Si dovranno rispettare le prescrizioni contenute nel decreto di concessione n. 80 del 20 aprile 2015 rilasciato dall’Ufficio Tecnico
della Provincia di Cremona - U.O. Realizzazione infrastrutture stradali e servizi autorizzativi, fatte salve eventuali modifiche da concordare con l’Ente stesso.
8) Gestione delle emergenze e Prevenzione incidenti
Il EDISON s.p.a. deve provvedere a mantenere una registrazione continua degli eventi anomali.
Il EDISON s.p.a. deve mantenere efficienti tutte le procedure per prevenire gli incidenti (pericolo d’incendio e scoppio e pericoli
di rottura d’impianti, sversamenti di materiali contaminanti in suolo e in acque superficiali, anomalie sui sistemi di controllo e
sicurezza degli impianti produttivi e di abbattimento, adeguato equipaggiamento di protezione personale per gli operatori) e
garantire la messa in atto dei rimedi individuati per ridurre le conseguenze degli impatti sull’ambiente.
9) Norme per il sottosuolo
Tutte le attività di scavo ad esclusione delle attività geotecniche, comprese quelle in alveo, dovranno essere eseguite con l’assistenza di operatori archeologici a carico della Committenza, sotto la direzione scientifica dell’Ufficio della Soprintendenza per
i Beni Archeologici della Lombardia del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo. Sarà cura della Direzione Lavori
comunicare alla Soprintendenza il nominativo della ditta archeologica incaricata e la data di inizio lavori con congruo anticipo (almeno 15 giorni lavorativi) (funzionario Nicoletta Cecchini - mail: [email protected] - tel. 0289400555
- fax. 0289404430).
Per quanto riguarda l’interferenza con il gasdotto emarginato «Derivazione per Pizzighettone DN 125 (5")» si dovranno rispettare
le prescrizioni contenute nelle note della SNAM Rete Gas del 26 novembre 2014 prot. CRE/138/2014/VP e del 17 marzo 2015
prot. NORD/CRE/15/43/zan.
10)Terre e rocce da scavo
Il Piano di gestione della terre e rocce da scavo - elaborato 30 ex art. 5 del d.m. 10 agosto 2012, n. 161 presentato dalla ditta e
relativo al materiale da scavo che verrà generato in fase di realizzazione della centrale è approvato alle seguenti condizioni:
−− l’inizio dei lavori deve avvenire entro due anni dalla presentazione del Piano di Utilizzo allo scadere di tali termini, viene meno
la qualifica di sottoprodotto del materiale da scavo eventualmente non riutilizzabile in sito, con conseguente obbligo di gestire il predetto materiale come rifiuto ai sensi e per gli effetti dell’articolo 183, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 152
del 2006; resta impregiudicata la facoltà di presentare, entro i due mesi antecedenti la scadenza dei predetti termini, un nuovo Piano di Utilizzo che ha la durata massima di un anno;
−− in caso di violazione degli obblighi assunti nel Piano di Utilizzo viene meno la qualifica di sottoprodotto del materiale da scavo
con conseguente obbligo di gestire il predetto materiale come rifiuto ai sensi e per gli effetti dell’articolo 183, comma 1, lettera a), del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.;
−− fatto salvo quanto previsto dall’articolo 8 del d.m. 10 agosto 2012, n. 161, il venir meno di una delle condizioni di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto citato, fa cessare gli effetti del Piano di Utilizzo e comporta l’obbligo di gestire il relativo materiale
da scavo come rifiuto;
−− il Piano di Utilizzo nonché le dichiarazioni rese conformemente all’articolo 6 del d.m. 10 agosto 2012, n. 161, devono essere
conservati presso il sito di produzione del materiale escavato o presso la sede legale del proponente e, se diverso, anche
dell’esecutore; tale documentazione è conservata per cinque anni e resa disponibile in qualunque momento all’Autorità di
controllo che ne faccia richiesta;
−− in caso di modifica sostanziale dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 1 del d.m. 10 agosto 2012, n. 161, indicati nel Piano
di Utilizzo, il proponente o l’esecutore aggiornano il Piano di Utilizzo secondo la procedura prevista all’articolo 5 del decreto
citato;
−− costituisce modifica sostanziale al Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo:
a. l’aumento del volume in banco oggetto del Piano di Utilizzo in misura superiore al 20%;
b. la destinazione del materiale escavato ad un sito di destinazione o ad un utilizzo diverso da quello indicato nel Piano di
Utilizzo;
c. la destinazione del materiale escavato ad un sito di deposito intermedio diverso da quello indicato nel Piano di Utilizzo;
d. la modifica delle tecnologie di scavo.
−− nei casi previsti dal summenzionato punto a., il Piano di Utilizzo deve essere aggiornato entro quindici giorni dal momento in
cui sia intervenuta la variazione; decorso tale termine cessa, con effetto immediato, la qualifica del materiale escavato come
sottoprodotto;
−− nei casi previsti dai summenzionati punti b. e c., in attesa del completamento della procedura di approvazione della modifica
sostanziale del Piano di Utilizzo, il materiale escavato non può essere destinato ad un utilizzo diverso da quello indicato nel
Piano stesso.
−− nei casi previsti dal summenzionato punto d., in attesa del completamento della procedura di cui al comma 1, il materiale
non potrà essere escavato con tecnologie diverse da quelle previste dal Piano di Utilizzo.
−− il proponente del Piano di Utilizzo deve comunicare alla Provincia di Cremona e a ARPA Dip. Cremona l’indicazione dell’esecutore del Piano di Utilizzo prima dell’inizio dei lavori di realizzazione dell’opera; a far data dalla comunicazione di cui sopra,
l’esecutore del Piano di Utilizzo è tenuto a far proprio e rispettare il Piano di Utilizzo e ne è responsabile. L’esecutore del Piano
di Utilizzo redigerà la modulistica necessaria a garantire la tracciabilità del materiale di cui agli allegati 6 e 7 del d.m. 10 agosto 2012, n. 161;
−− il deposito del materiale escavato in attesa dell’utilizzo ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lettera b) del d.m. 10 agosto 2012,
n. 161, avviene all’interno del sito di produzione e dei siti di deposito intermedio indicati nel Il Piano di Utilizzo; in caso di variazione dei siti di deposito intermedio indicati nel Piano di Utilizzo, il proponente aggiorna il piano medesimo in conformità alla
procedura prevista all’articolo 8 del decreto citato; il deposito di materiale escavato deve essere fisicamente separato e gestito in modo autonomo rispetto ai rifiuti eventualmente presenti nel sito in un deposito temporaneo. Il deposito del materiale
escavato avviene in conformità al Piano di Utilizzo identificando, tramite apposita segnaletica posizionata in modo visibile, le
informazioni relative al sito di produzione, le quantità del materiale depositato, nonché i dati amministrativi del Piano di Utilizzo.
Il deposito del materiale escavato avviene tenendo fisicamente distinto il materiale escavato oggetto di differenti piani di
utilizzo. Il deposito del materiale escavato non può avere durata superiore a un anno dall’inizio del conferimento del materiale nel sito di deposito intermedio; decorso tale periodo viene meno, con effetto immediato, la qualifica di sottoprodotto del
materiale escavato non utilizzato in conformità al Piano di Utilizzo e, pertanto, tale materiale deve essere trattato quale rifiuto,
nel rispetto di quanto indicato dalla Parte Quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni; resta impregiudicata la facoltà di presentare un nuovo Piano di Utilizzo;
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− in tutte le fasi successive all’uscita del materiale dal sito di produzione, il trasporto del materiale escavato è accompagnato
dalla documentazione di cui all’allegato 6 del d.m. 10 agosto 2012, n. 161; tale documentazione è predisposta in triplice copia, una per l’esecutore, una per il trasportatore e una per il destinatario e conservata, dai predetti soggetti, per cinque anni
e resa disponibile, in qualunque momento, all’Autorità di controllo che ne faccia richiesta; qualora il proponente e l’esecutore
siano diversi, una quarta copia della documentazione deve essere conservata presso il proponente;
−− l’avvenuto utilizzo del materiale escavato in conformità al Piano di Utilizzo è attestato dall’esecutore alla Provincia di Cremona
e all’ARPA Dip. Cremona, mediante una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’articolo 47 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445, in conformità all’allegato 7 del d.m. 10 agosto 2012, n. 161 e corredata della documentazione completa
richiamata al predetto allegato; tale dichiarazione è conservata per cinque anni dalla dichiarazione di avvenuto utilizzo ed è
resa disponibile in qualunque momento all’autorità di controllo che ne faccia richiesta;
−− la dichiarazione di avvenuto utilizzo deve essere resa entro il termine in cui il Piano di Utilizzo cessa di avere validità. L’omessa
dichiarazione di avvenuto utilizzo nel termine previsto dal precedente periodo comporta la cessazione, con effetto immediato,
della qualifica del materiale escavato come sottoprodotto;
−− il deposito o altre forme di stoccaggio di materiali escavati non costituiscono un utilizzo ai sensi dell’articolo 4, comma 1,
lettera b);
−− nel caso l’utilizzo avvenga non da parte del proponente o dell’esecutore, nella dichiarazione di avvenuto utilizzo deve essere
riportato il periodo entro il quale il soggetto indicato deve completare l’utilizzo. Dell’avvenuto utilizzo deve comunque essere
data comunicazione all’Autorità competente. L’omessa dichiarazione di avvenuto utilizzo da parte del soggetto terzo indicato
comporta la cessazione, con effetto immediato, della qualifica del materiale escavato come sottoprodotto.
−− la ditta deve trasmettere alla Provincia di Cremona e a ARPA Dip. Cremona copia dei titoli edilizi relativi ai siti di destinazione
del materiale da scavo prima dell’inizio dei lavori oggetto dei titoli stessi.
11)Norme sanitarie e sicurezza sul lavoro
Si dovrà ridurre al minimo il traffico veicolare indotto e la velocità degli automezzi nei tratti adiacenti alle zone abitate per diminuire la rumorosità e l’eventuale innalzamento di polvere dalla sede stradale, specialmente in fase di predisposizione e riduzione
del cantiere.
Durante la realizzazione, la conduzione e la manutenzione dell’impianto è necessario definire ed adottare tutte le misure e le dotazioni di sicurezza relative ai rischi connessi con l’attività lavorativa, nel rispetto delle norme d’igiene del lavoro e degli ambienti di
vita, a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini, comprese quelle previste per prevenire le cadute dall’alto ex art 3.3.8 del R.L.I.
È necessario definire ed adottare tutte le misure e dotazioni di sicurezza relative ai rischi connessi con l’attività nel rispetto della
normativa d’igiene del lavoro (d.lgs. n. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni) e di prevenzione degli ambienti di vita (in
particolare il Regolamento Locale d’Igiene), a tutela della salute dei lavoratori e della popolazione.
Il cantiere dovrà essere dotato di idonei servizi igienici per il personale con caratteristiche e dotazioni conformi al Regolamento
Locale di Igiene.
Tutte le opere dovranno rispondere agli adempimenti normativi in termini di conformità degli impianti elettrici alle norme vigenti
in materia.
12)Illuminazione
L’eventuale illuminazione esterna dell’impianto dovrà essere conforme a quanto previsto dalla l.r. n. 17/00 «Misure urgenti in
tema di risparmio energetico ed uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso» e comunque dovrà essere
fortemente limitata nel periodo notturno.
13)Utenza Consorzio Irriguo Grossi
In merito all’interferenza con le rogge dell’Utenza Consorzio Irriguo Grossi di Pizzighettone si dovranno rispettare le prescrizioni
della nota del 13 marzo 2015, allegata al verbale di conferenza dei servizi istruttoria del 18 marzo 2015. La prescrizione relativa al
periodo di intervento è superabile nel seguente modo: se i lavori dovessero avvenire dopo l’inizio ufficiale della stagione irrigua
(che è il 25 aprile), sarà necessario prendere accordi direttamente con gli Utenti interpellandoli sulla necessità di irrigazione e,
quindi, di transito di acqua in quel tratto di cavo.
14)Parco Adda Sud
Dovranno essere rispettare le prescrizioni contenute nel decreto n. 44 del 25 marzo 2015 di valutazione di incidenza positiva
rilasciato dal Parco Adda Sud. Tenuto conto delle opere compensative già richieste alla società in sede di iter, dai vari Enti, contenute nell’elaborato 22 «Progetto di riqualificazione ambientale e delle opere compensative», dovrà essere stipulata proposta da
parte della Società, nei criteri di ragionevolezza, adeguatezza e proporzionalità apposita la convenzione con il Parco Adda Sud
come stabilito dall’art. 49 commi 2.5 e 3.4 del PTC del Parco.
15)Misuratori di portata
Dovranno essere rispettate le prescrizioni della nota dell’ARPA Lombardia - U.O.S. - Usi Sostenibili delle Acque - class. 12.2.4 Fascicolo 2015.1.85.120 allegato al verbale della conferenza decisoria.
16)Messa in pristino dei luoghi alla cessazione dell’attività
Al momento della cessazione definitiva delle attività di produzione di energia elettrica, si dovrà evitare qualsiasi rischio di inquinamento e il sito stesso dovrà essere riportato alle condizioni preesistenti ripristinando i luoghi con interventi di riconfigurazione
delle scarpate, ripristino regolare del deflusso delle acque meteoriche e restituzione dell’area alla destinazione d’uso originale.
Si dovrà rispettare il «PIANO DI DISMISSIONE DELLE OPERE E RECUPERO AMBIENTALE» - elaborato 26 del settembre 2014 (allegato al
progetto agli atti).
17)Prescrizioni finali
Il EDISON s.p.a. è tenuto a comunicare alla Provincia variazioni nella titolarità della gestione dell’impianto o modifiche progettate
per l’impianto, ivi compresa la tipologia di alimentazione prevista.
Il EDISON s.p.a. deve comunicare tempestivamente al Comune, alla Provincia e ad ARPA Dipartimento di Cremona eventuali
inconvenienti o incidenti che influiscano in modo significativo sull’ambiente.
Il EDISON s.p.a. dell’impianto deve garantire l’accesso all’autorità ispettiva e fornirle tutta l’assistenza necessaria per lo svolgimento delle ispezioni, il prelievo di campioni, la raccolta d’informazioni e qualsiasi altra operazione inerente al controllo del
rispetto delle prescrizioni di cui sopra.
Restano salve le eventuali prescrizioni impartite da tutti gli enti coinvolti in conferenza dei servizi riportate nei relativi verbali e consegnati alla ditta in occasione delle conferenza/e stesse.
Sono fatte salve le autorizzazioni e le prescrizioni stabilite da altre normative, nonché le disposizioni e le direttive vigenti per quanto non previsto dal presente atto.
Il dirigente del settore
Andrea Azzoni
Bollettino Ufficiale
– 89 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
——— • ———
PIANO PARTICELLARE FACENTE PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE
DEL SUDDETTO ATTO DECRETO N. 464 DEL 24 APRILE 2015 - PROT. 46874/2015:
5750 m²
PIZZIGHETTONE
30
17
SEMINATIVO 3
MAGNANI GIAN
LUCA FRANCESCO
nato a Codogno
il 3 dicembre 1971
Proprietà per
1/1
62840 m²
PIZZIGHETTONE
30
19
SEMIN IRRIG 2
MAGNANI GIAN
LUCA FRANCESCO
nato a Codogno
il 3 dicembre 1971
Proprietà per
1/1
1480 m²
PIZZIGHETTONE
31
10
sub. 501
D/1 -
CARLO COLOMBO
S.P.A.
con sede in Pizzighettone
Proprietà per
1/1
SQUINTANI CARLO
nato a Cremona
l’8 aprile 1952
Proprietà per
1/3
SQUINTANI
DANIELE
nato a Cremona
il 3 ottobre 1969
Proprietà per
1/3
SQUINTANI GRAZIA
MARIAROSA
nata a Cremona
il 6 settembre 1956 Proprietà per
1/3
IMMOBILIARE
OLIMPIA S.R.L.
con sede in Cassano d’Adda
Proprietà per
1/1
CIPELLETTI ANGELO
nato a Pizzighettone
il 26 dicembre 1946 Proprietà per
1/2
PIZZIGHETTONE
PIZZIGHETTONE
PIZZIGHETTONE
30
30
30
28
30
43
SEMIN IRRIG 2
SEMIN IRRIG 2
BOSCO MISTO U
Proprietà per
1/2
168 m²
1539 m²
689 m²
17590 m²
1480 m²
29 m²
8140 m²
9260 m²
490 m²
CIPELLETTI FRANCESCO
nato a Pizzighettone
il 22 aprile 1955
2983 m²
OCCUPAZIONE
TEMPORANEA
Proprietà per
1/1
SERVITÙ DI ELETTRODOTTO
- LINEA ELETTRICA AEREA
SUPERFICIE
RADICI YARN S.P.A.
con sede in
Bergamo
SERVITÙ DI ELETTRODOTTO
INTERRATO
PERCENTUALE
DI PROPRIETÀ
PRATO 2
SERVITÙ DI CONDOTTA
CON CAVIDOTTI DI
GESTIONE
PROPRIETARIO Nome Cognome
Ragione Sociale
Data Luogo di nascita
10
SERVITÙ DI PASSAGGIO
QUALITÀ
E CLASSE
30
ESPROPRIO
MAPPALE
PIZZIGHETTONE
COMUNE
FOGLIO
PROCEDURA RICHIESTA AI SENSI DEL D.P.R. 327/2001.
INDICAZIONE DELL’ESTENSIONE IN METRI QUADRI
410 m²
28 m²
564 m²
144 m²
– 90 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
PIZZIGHETTONE
30
242
SEMINATIVO 2
CIPELLETTI FRANCESCO
nato a Pizzighettone
il 22 aprile 1955
Proprietà per
1/2
OCCUPAZIONE
TEMPORANEA
SERVITÙ DI ELETTRODOTTO
- LINEA ELETTRICA AEREA
SERVITÙ DI ELETTRODOTTO
INTERRATO
SERVITÙ DI CONDOTTA
CON CAVIDOTTI DI
GESTIONE
SERVITÙ DI PASSAGGIO
Proprietà per
1/2
ESPROPRIO
PERCENTUALE
DI PROPRIETÀ
CIPELLETTI ANGELO
nato a Pizzighettone
il 26 dicembre 1946
SUPERFICIE
PROPRIETARIO Nome Cognome
Ragione Sociale
Data Luogo di nascita
QUALITÀ
E CLASSE
MAPPALE
FOGLIO
COMUNE
PROCEDURA RICHIESTA AI SENSI DEL D.P.R. 327/2001.
INDICAZIONE DELL’ESTENSIONE IN METRI QUADRI
39898 m²
366 m²
PIZZIGHETTONE
30
244
SEMIN IRRIG 2
SQUINTANI PAOLA
nata a Milano
il 22 maggio 1953
Proprietà per
1/1 bene
personale
2000 m²
80 m²
PIZZIGHETTONE
30
138
SEMIN IRRIG 2
SQUINTANI PAOLA
nata a Milano
il 22 maggio 1953
Proprietà per
1/1 bene
personale
80 m²
80 m²
SQUINTANI CARLO
nato a Cremona
il 8 aprile 1952
Proprietà per
1/3
SQUINTANI
DANIELE
nato a Cremona
il 3 ottobre 1969
Proprietà per
1/3
SQUINTANI GRAZIA
MARIAROSA
nata a Cremona
il 6 settembre 1956
Proprietà per
1/3
IMMOBILIARE
OLIMPIA S.R.L.
con sede in Cassano d’Adda
Proprietà per
1/1
PIZZIGHETTONE
PIZZIGHETTONE
30
29
30
136
BOSCO MISTO U
SEMIN IRRIG 2
140 m²
140 m²
300 m²
300 m²
——— • ———
Terreno
Stato
SHEN S.P.A.
con sede in Riva del Garda
- 6224980018 - Uso prov.
autoriz . magistrato per il PO
D.D. 20/01/1992
TIPO DI CONCESSIONE
RICHIESTA
ENTE
PROPRIETARIO
Demanio pubblico dello Stato
SUPERFICIE INTERESSATA
DAL PROGETTO
TIPO DI BENE DEMANIALE
4
mapp. 264
ENTE
GESTORE
CLASSIFICAZIONE
DEL BENE PUBBLICO
MALEO
FOGLIO
COMUNE
PIANO PARTICELLARE - AREE DEMANIALI FACENTE PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE DEL SUDDETTO ATTO DECRETO N. 464 DEL
24 APRILE 2015 - PROT. 46874/2015:
563 m²
Occupazione temporanea per
accesso allo sbarramento fluviale
esistente
Bollettino Ufficiale
– 91 –
PIZZIGHETTONE
PIZZIGHETTONE
PIZZIGHETTONE
30
mapp. 84
30
30
29-30-31
Demanio dello
Stato - opere
idrauliche di II
categoria
Demanio fluviale
Demanio stradale
Demanio stradale
Argine
Argine
Fiume Adda
Strada comunale
Strada comunale
ENTE
GESTORE
ENTE
PROPRIETARIO
TIPO DI BENE DEMANIALE
CLASSIFICAZIONE
DEL BENE PUBBLICO
Demanio dello
Stato - opere
idrauliche di II
categoria
Stato
Stato
TIPO DI CONCESSIONE
RICHIESTA
PIZZIGHETTONE
30
mapp. 84
SUPERFICIE INTERESSATA
DAL PROGETTO
PIZZIGHETTONE
FOGLIO
COMUNE
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
315 m²
Occupazione temporanea per
realizzazione opere in progetto
483 m²
Occupazione permanente per
concessione di passaggio
54 m²
Occupazione permanente elettrodotto interrato
72 m²
Occupazione temporanea per
realizzazione opere in progetto
258 m²
Occupazione permanente elettrodotto interrato
258 m²
Occupazione temporanea per
realizzazione eletrodotto interrato
297 m²
Occupazione permanente elettrodotto interrato
297 m²
Occupazione temporanea per
realizzazione eletrodotto interrato
3996 m²
Occupazione permanente elettrodotto interrato
3996 m²
Occupazione temporanea per
realizzazione eletrodotto interrato
Stato
Comune
di Pizzighettone
Comune
di Pizzighettone
N.B.: tutti gli allegati facenti parti integranti e sostanziali del suddetto atto decreto n. 464 del 24 aprile 2015 - prot. 46874/2015, sono
consultabili presso l’Ufficio Energia della Provincia di Cremona in via Dante n. 134 al terzo piano (previo appuntamento al numero di
telefono 0372406469-616).
Provincia di Pavia
Decreto di esproprio per opere di pubblica utilità n. 673 dell’ 8 maggio 2015. Ente espropriante: Provincia di Pavia. Espropriazione
per pubblica utilità degli immobili necessari per lavori: sulla S.P. ex S.S. n. 596 - Riqualifica tratto Mortara-Tromello - 1° lotto 2° elenco; sulla circonvallazione all’abitato di Mede - Completamento o raccordo sulla S.P. «Pieve del Cairo-Candia» - 1° elenco
IL DIRIGENTE DEL SETTORE LL.PP. E TERRITORIO
Visto l’art. 107 del d.lgs. n. 267/2000 e successive modificazioni ed integrazioni;
Richiamata la legge n. 241/1990 e successive modificazioni ed integrazioni;
Richiamato il d.p.r. n. 327/2001 e successive modificazioni ed integrazioni;
Vista la legge regionale n. 3 del 4 marzo 2009;
Preso atto che in data 7 agosto 2009 è stato sottoscritta tra la Provincia di Pavia e il Polo Logistico Integrato di Mortara s.p.a. convenzione per la progettazione e la realizzazione di interventi di ampliamento/adeguamento della sede stradale della S.P. ex S.S. 596 nel
tratto compreso tra la tangenziale di Tromello e l’incrocio semaforizzato in Mortara, con la quale la società provvedeva alla progettazione e alla realizzazione dell’intervento, mentre la Provincia si impegnava all’acquisizione delle aree e dei permessi necessari;
Preso atto che la Giunta provinciale con deliberazione n. 239 del 1 giugno 2010, esecutiva ai sensi di legge, ha approvato il progetto
definitivo dei lavori sulla S.P. ex S.S. n. 596 - Riqualifica in sede della tratta Mortara-Tromello - lotto I°» per un importo di € 5.212.967,06 a
carico del Polo Logistico di Mortara s.p.a. e per € 749.527,04 a carico dell’Amministrazione provinciale per l’acquisizione delle aree,
collaudi e risoluzione interferenze con i sottoservizi;
Rilevato che l’approvazione del progetto di cui al punto precedente equivale a dichiarazione di pubblica utilità, nonché indifferibilità ed urgenza;
Verificato che il progetto in oggetto prevede l’occupazione permanente di terreni nei Comuni di Mortara, Gambolò e Tromello;
Preso atto che il Consiglio provinciale con deliberazione prot. n. 5859/73 del 3 maggio 1974, esecutiva ai sensi di legge, ha approvato il progetto di costruzione di una circonvallazione all’abitato del Comune di Mede in variante a strade provinciali - 1° lotto per un importo complessivo di £ 1.380.000.000 (pari ad € 710,712,52), a seguito dell’approvazione del progetto esecutivo da parte del Comune
di Mede, in qualità di promotore dell’opera, con deliberazione di Giunta n. 276 del 3 dicembre 1973;
Rilevato che l’approvazione del progetto di cui al punto precedente equivaleva a dichiarazione di pubblica utilità, nonché indifferibilità ed urgenza;
– 92 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Verificato che il progetto in oggetto prevedeva l’occupazione permanente di terreni nel Comune di Mede;
Visto che per l’intervento sulla S.P. ex S.S. n. 596 - riqualifica tratto Mortara - Tromello - 1° lotto, oltre ad altri espropriati:
1. in data 20 gennaio 2010, con i sigg. MARCHESANI Lidia e OTTONE Vittorio, proprietari dei terreni identificati al Foglio 5 Mappali 133,
134 e 135 del Catasto Terreni del Comune di Tromello;
2. in data 19 gennaio 2010, con le sig.re PORTALUPPI Teresa Giovanna e SAMPIETRO Mariarosa (ora di SAMPIETRO Mariarosa a
seguito di successione del 29 gennaio 2013), proprietarie dei terreni identificati al Foglio 21 Mappale 88 del Catasto Terreni del
Comune di Tromello;
3. in data 19 gennaio 2010, con la sig.ra SAMPIETRO Mariarosa, proprietaria dei terreni identificati al Foglio 21 Mappale 72 del Catasto Terreni del Comune di Tromello;
4. in data 19 gennaio 2010, con i sigg. CAMERA Giulio e CAVALLI Giuseppina, proprietari dei terreni identificati al Foglio 43 Mappale 76 del Catasto Terreni del Comune di Gambolò;
5. in data 12 dicembre 2010, con il sig. MORGANTIN Luigi, proprietario dei terreni identificati al Foglio 43 Mappale 81 del Catasto
Terreni del Comune di Gambolò;
6. in data 25 gennaio 2010, con il Sig. MORANDI Carlo, proprietario dei terreni identificati al Foglio 43 Mappale 97 del Catasto Terreni
del Comune di Gambolò ed al Foglio 30 Mappale 324 del Catasto Terreni del Comune di Mortara;
è stato sottoscritto verbale di accordo;
Visto che per l’intervento sulla circonvallazione all’abitato di Mede - completamento o raccordo sulla S.P. «Pieve del Cairo-Candia»,
la procedura espropriativa è stata seguita dal Comune di Mede e che oltre ad altri espropriati con i sigg. TOSI Mariuccia e TOSI Pietro
Francesco, proprietari del terreno identificato al Foglio 11 Mappale 43 del Catasto Terreni del Comune di Mede - Sez. di Mede è stato
sottoscritto verbale di accordo, come dichiarato dal tutore sig.ra TOSI Silvia;
Verificato che la sottoscrizione di accordi bonari consente l’immissione nel possesso prima dell’emissione del decreto di espropriazione comportando, in tal modo, la disponibilità delle aree indicate nel piano particellare in capo alla Provincia di Pavia;
Richiamata la determinazione dirigenziale n. 1798 prot. n. 55458 del 2 dicembre 2010 ad oggetto: «S.P. ex S.S. n. 596 - riqualifica tratto
Mortara - Tromello - Liquidazione e pagamento acconto sull’indennità presuntiva agli aventi diritto - 1° elenco», con cui si approva, tra
l’altro, la liquidazione in € 12.553,18 quale indennità dovuta ai sigg. MARCHESANI Lidia e OTTONE Vittorio, sigg. CAMERA Giulio e CAVALLI Giuseppina, sig. MORANDI Carlo e sig.re PORTALUPPI Teresa Giovanna e SAMPIETRO Mariarosa (senza contare l’indennità spettante
al proprietario-coltivatore diretto, l’indennità per fossi e ricalcolata a seguito del frazionamento);
Visto il mandato di pagamento n. 3118 del 23 maggio 2011, debitamente quietanziato, con cui si è provveduto, tra l’altro, alla
liquidazione in € 12.553,18 quale indennità dovuta ai sigg. MARCHESANI Lidia e OTTONE Vittorio, Sigg. CAMERA Giulio e CAVALLI Giuseppina, sig. MORANDI Carlo e Sig.re PORTALUPPI Teresa Giovanna e SAMPIETRO Mariarosa (senza contare l’indennità spettante al
proprietario-coltivatore diretto, l’indennità per fossi e ricalcolata a seguito del frazionamento);
Richiamata la determinazione dirigenziale n. 890 prot. n. 16539 del 24 giugno 2011 ad oggetto: «S.P. ex S.S. n. 596 - riqualifica tratto
Mortara - Tromello - Liquidazione e pagamento acconto sull’indennità presuntiva agli aventi diritto - 3° elenco», con cui si approva, tra
l’altro, la liquidazione in € 117,30 quale indennità dovuta al sig. MORGANTIN Luigi (ricalcolata a seguito del frazionamento);
Visto il mandato di pagamento n. 7725 del 19 dicembre 2011, debitamente quietanziato, con cui si è provveduto, tra l’altro, alla liquidazione in € 117,30 quale indennità dovuta al sig. MORGANTIN Luigi (ricalcolata a seguito del frazionamento);
Vista la deliberazione del Consiglio comunale di Mede n. 7 prot. 1734 del 22 febbraio 1984 ad oggetto: «Liquidazione indennità
esproprio terreni strada cinconvallazione», con cui si approva, tra l’altro, la liquidazione in £ 648.060 (pari ad € 334,69) quale indennità
di esproprio dovuta ai Sigg. TOSI Mariuccia e TOSI Pietro Francesco;
Considerato che sono stati predisposti gli elaborati tecnici (tipo frazionamento n. 2014/PV0187756 del 21 novembre 2014 (Foglio 5
Tromello), n. 2014/PV0187786 del 21 novembre 2014 (Foglio 21 Tromello), n. 2014/PV0201156 del 2 dicembre 2014 (Foglio 43 Gambolò), n. 22/79 del 25 luglio 1979 (Foglio 11 Mede)) per l’esatta identificazione delle aree soggette ad esproprio;
Verificato il PGT del Comune di Tromello (Tavola DP08 delle previsioni di piano territorio comunale) in cui si evidenzia che le aree interessate dai lavori e di proprietà del soggetto sopraindicato sono azzonate come viabilità extraurbana da riqualificare;
Verificato il PGT del Comune di Gambolò (Tavola DP_07 scenario urbano Remondò) in cui si evidenzia che le aree interessate dai
lavori e di proprietà del soggetto sopraindicato sono azzonate come viabilità;
Verificato il PGT del Comune di Mortara (Documento di Piano - DP.01 - Tavola delle previsioni di piano) in cui si evidenzia che le aree
interessate dai lavori e di proprietà del soggetto sopraindicato sono azzonate come fasce di rispetto stradali e ferroviarie;
Verificato il PGT del Comune di Mede (Tavola DdP 03.02_AP previsioni di piano e ambiti di trasformazione) in cui si evidenzia che le
aree interessate dai lavori e di proprietà del soggetto sopraindicato sono azzonate come viabilità esistente;
Visto che l’importo versato per l’occupazione permanente delle aree ammonta ad € 13.005,17 (senza comprendere indennità
coltivatore diretto ed indennità per fossi), così distinto:
•sigg. MARCHESANI Lidia e OTTONE Vittorio: € 4.259,78;
•sig.re PORTALUPPI Teresa Giovanna e SAMPIETRO Mariarosa: € 5.737,50;
•sigg. CAMERA Giulio e CAVALLI Giuseppina: € 1.694,00;
•sig. MORGANTIN Luigi: € 117,30;
•sig. MORANDI Carlo: € 861,90
•sigg. TOSI Mariuccia e TOSI Pietro Francesco: € 334,69.
DECRETA
Art. 1 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Pavia gli immobili occorrenti per i lavori sulla S.P. ex S.S. n. 596 - riqualifica tratto Mortara - Tromello - 1° lotto - 2° elenco ed identificati come di seguito:
Bollettino Ufficiale
– 93 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI TROMELLO
DATI CATASTALI
N.
1
2
DITTA
MARCHESANI LIDIA
nata a Vigevano
il 29 maggio 1936
C.F. MRCLDI36E69L872B
Proprietà per 3/4;
OTTONE VITTORIO
nato a Vigevano
il 7 febbraio 1969
C.F. TTNVTR69B07L872G
Proprietà per 1/4
SAMPIETRO Mariarosa
nata a Tromello
il 9 maggio 1957
C.F. SMPMRS57E49L449I
Proprietà per 1000/1000
FG
COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO
MAPP.
MQ.
133b ora
208
127
Foglio 5 Mappali 207, 210, S.P. ex S.S. n. 596, Foglio 5 Mappale 206
134b ora
210
585
Foglio 5 Mappali 209, 212, S.P. ex S.S. n. 596 Foglio 5 Mappale 208
135b ora
212
59
Foglio 5 Mappale 211, Foglio 21 Mappale 462, S.P. ex S.S. n. 596, Foglio 5 Mappale 210
88b ora 480
1102
72b ora 482
23
5
Foglio 21 Mappale 479, Cavo Giulio, Foglio 21 Mappale 246, S.P. ex S.S. n. 596, Foglio 21 Mappale 478
21
Foglio 21 Mappali 481, 73, 230, Cavo Giulio
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI GAMBOLO’
DATI CATASTALI
N.
DITTA
COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO
FG
MAPP.
MQ.
43
76b ora
1022
140
Foglio 43 Mappale 1021, S.P. ex S.S. n. 596, Foglio 43 Mappale 1020
4
MORGANTIN LUIGI
nato a Mortara
il 27 gennaio 1940
C.F. MRGLGU40A27F754F
Proprietà per 1/1
43
81a ora
1023
23
S.P. ex S.S. n. 596, Foglio 43 Mappali 266, 1024
5
MORANDI Carlo
nato a Gambolo’
il 16 luglio 1932
C.F. MRNCRL32L16D901Z
Proprietà per 1/1
43
97b ora
1057
139
Foglio 43 Mappale 1056, Colatore Dossi, S.P. ex S.S. n. 596, Foglio 43 Mappale 1055
3
CAMERA GIULIO
nato a Zerbolo’
il 12 giugno 1954
C.F. CMRGLI54H12M167O
Proprietà per 1/4;
CAVALLI GIUSEPPINA
nata a Borgo San Giacomo
il 18 ottobre 1928
C.F. CVLGPP28R58B035N
Proprietà per 3/4
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI MORTARA
DATI CATASTALI
N.
DITTA
5
MORANDI Carlo
nato a Gambolo’
il 16 luglio 1932
C.F. MRNCRL32L16D901Z;
Proprietà per 1/1 in regime di separazione dei beni
FG
MAPP.
MQ.
30
324b ora
684
30
COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO
Foglio 30 Mappale 683, Strada vicinale Cergnago-Remondò, S.P. ex S.S. n. 596, Roggia Arzetta
Art. 2 - Sono definitivamente espropriati a favore della Provincia di Pavia gli immobili occorrenti per i lavori sulla circonvallazione
all’abitato di Mede - completamento o raccordo sulla S.P. «Pieve del Cairo-Candia» - 1° elenco ed identificati come di seguito:
CATASTO TERRENI DEL COMUNE DI MEDE – Sez. di MEDE
N.
5
DITTA
TOSI MARIA
nata a Mede
il 21 aprile 1929
C.F. TSOMRA29D61F080B
Proprietà per 1/2
TOSI PIETRO FRANCESCO
nato a Mede
il 16 ottobre 1932
C.F. TSOPRF32R16F080P
Proprietà per 1/2
DATI CATASTALI
FG
MAPP.
MQ.
11
43b ora 657
858
COERENZE DA NORD IN SENSO ORARIO
Foglio 11 Mappali 43, 714, 658, 646
– 94 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Art. 3 - Il presente decreto non è sottoposto alla condizione sospensiva dell’esecuzione mediante l’immissione in possesso con la
redazione, anche non contestuale, del verbale di consistenza in quanto la Provincia di Pavia è già in pos­sesso delle aree a seguito di
autorizzazione in fase di accettazione dell’indennità.
Art. 4 - Il presente decreto sarà trasmesso mezzo raccomandata a.r. ai proprietari catastali nonché registrato, trascritto e volturato
presso le competenti Agenzie delle Entrate.
Lo stesso decreto verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
L’opposizione di terzo è proponibile entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione dell’estratto.
Art. 5 - Dalla data di trascrizione del presente decreto, tutti i diritti relativi agli immobili espropriati possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.
Art. 6 - Contro il presente provvedimento è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia entro il termine
di 60 giorni, decorrenti dalla data di notifica del presente provvedimento.
In alternativa al ricorso giurisdizionale, è possibile presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di
120 giorni, decorrenti dalla data di notifica richiamata.
Pavia, 8 maggio 2015
Il dirigente del settore lavori pubblici e territorio
Barbara Galletti
Provincia di Varese
Ordinanza di pagamento diretto n. 11/2015 - SNAM Rete Gas s.p.a. - Metanodotto: Potenziamento All. Comune di Cislago DN 200 (8")
DP 24 BAR - Variante Met. Cesano Maderno-Novara DN 300 (12"), DP 24 BAR per rifacimento PIDI n. 914/15 - Ricollegamento All.
Porro Calcestruzzi DN 100 (4") DP 24 BAR - Ricollegamento All. comune di Turate DN 100 (4") DP 24 BAR. Aree in comune di Turate
IL DIRIGENTE
Richiamato il decreto di asservimento e occupazione temporanea n. 12 in data 23 luglio 2014, con il quale è stata indicata la misura dell’indennità provvisoria di asservimento e di occupazione temporanea da corrispondere ai proprietari delle aree da asservire in
dipendenza delle opere in oggetto;
Preso atto che il decreto summenzionato è stato regolarmente trasmesso a cura della SNAM Rete Gas ai proprietari delle aree interessate dall’ esecuzione dei lavori;
Considerato:
che le ditte proprietarie delle aree interessate alla realizzazione del metanodotto, indicate nel prospetto allegato a formare parte integrante del presente provvedimento, hanno espressamente comunicato, di accettare l’indennità indicata nel decreto sopra citato
dichiarando nel contempo la piena e libera disponibilità del bene oggetto di asservimento e occupazione e l’assenza di diritti di
terzi sulle indennità;
Vista la richiesta di SNAM Rete Gas prot. 26723 del 21 aprile 2015 di emettere ordinanza di pagamento diretto delle indennità, riassunte nel prospetto parte integrante del presente provvedimento, a favore dei proprietari indicati nello stesso allegato;
Preso atto della documentazione prodotta da SNAM Rete Gas a giustificazione della sopra menziona richiesta;
Visto l’art. 26, del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive integrazioni
ORDINA
Art. 1 - La SNAM Rete Gas, provvederà al pagamento delle somme riportate nel prospetto riassuntivo delle accettazioni allegato al
presente provvedimento, a titolo di indennità definitiva condivisa per l’occupazione e l’asservimento degli immobili indicati nel medesimo allegato, occorsi ai lavori di realizzazione del Metanodotto in oggetto a favore degli aventi diritto indicati nel medesimo prospetto;
Art. 2 - La SNAM Rete Gas dovrà disporre il pagamento dell’indennità accettate entro 60 giorni dalla comunicazione del presente
provvedimento.
Varese, 6 maggio 2015
Il dirigente
Roberto Bonelli
Provincia di Varese
Ordinanza di pagamento diretto n. 12/2015 - SNAM Rete Gas s.p.a. - Metanodotto: potenziamento all. comune di Cislago
DN 200 (8") DP 24 BAR - Variante Met. Cesano Maderno-Novara DN 300 (12"), DP 24 BAR per rifacimento PIDI n. 914/15 Ricollegamento All. Porro Calcestruzzi DN 100 (4") DP 24 Bar - Ricollegamento All. comune di Turate DN 100(4") DP 24 BAR. Aree
in comune di Gerenzano
IL DIRIGENTE
Richiamato il decreto di asservimento e occupazione temporanea n. 11 in data 23 luglio 2014, con il quale è stata indicata la misura dell’indennità provvisoria di asservimento e di occupazione temporanea da corrispondere ai proprietari delle aree da asservire in
dipendenza delle opere in oggetto;
Preso atto che il decreto summenzionato è stato regolarmente trasmesso a cura della SNAM Rete Gas ai proprietari delle aree interessate dall’ esecuzione dei lavori;
Considerato:
che le ditte proprietarie delle aree interessate alla realizzazione del metanodotto, indicate nel prospetto allegato a formare parte integrante del presente provvedimento, hanno espressamente comunicato, di accettare l’indennità indicata nel decreto sopra citato
dichiarando nel contempo la piena e libera disponibilità del bene oggetto di asservimento e occupazione e l’assenza di diritti di
terzi sulle indennità;
Vista la richiesta di SNAM Rete Gas prot. 26715 del 21 aprile 2015 di emettere ordinanza di pagamento diretto delle indennità, riassunte nel prospetto parte integrante del presente provvedimento, a favore dei proprietari indicati nello stesso allegato;
Preso atto della documentazione prodotta da SNAM Rete Gas a giustificazione della sopra menziona richiesta;
Visto l’art. 26, del d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327 e successive integrazioni
ORDINA
Bollettino Ufficiale
– 95 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Art. 1 - La SNAM Rete Gas, provvederà al pagamento delle somme riportate nel prospetto riassuntivo delle accettazioni allegato al
presente provvedimento, a titolo di indennità definitiva condivisa per l’occupazione e l’asservimento degli immobili indicati nel medesimo allegato, occorsi ai lavori di realizzazione del Metanodotto in oggetto a favore degli aventi diritto indicati nel medesimo prospetto;
Art. 2 - La SNAM Rete Gas dovrà disporre il pagamento dell’indennità accettate entro 60 giorni dalla comunicazione del presente
provvedimento.
Varese, 6 maggio 2015
Il dirigente
Roberto Bonelli
– 96 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comuni
Comune di Besnate (VA)
Decreto n. 1 dell’ 8 maggio 2015 - Decreto di occupazione d’urgenza con determinazione dell’indennità provvisoria ex art. 22bis d.p.r. 327/2001 e s.m.i. - Aree necessarie per l’esecuzione dei lavori di «Ristrutturazione vasca volano esistente» (proprietari
irreperibili/sconosciuti)
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
Premesso che:
−− con deliberazione della g.c. n. 105 del 21 luglio 2010 veniva approvato il progetto preliminare dei lavori di «Ristrutturazione Vasca
volano esistente»;
−− con deliberazione c.c. n. 7 del 23 marzo 2011 è stata approvata la Variante puntuale al PRG ai sensi della l.r. 12/2005 art. 26 c.
3-ter, finalizzata alla riapposizione del vincolo espropriativo, già adottata con deliberazione del c.c. n 36 del 24 novembre 2010
e vigente dal 4 maggio 2011, data di pubblicazione dell’avviso di deposito sul BURL, ai sensi dell’art. 5 della l.r. 23/1997 e s.m.i.;
−− con comunicazioni in data 22 dicembre 2014 e 23 dicembre 2014 è stato inviato agli interessati l’avviso dell’avvio del procedimento di approvazione del progetto definitivo/esecutivo e di deposito degli atti, ai sensi dell’art. 16 c. 4 del d.p.r. 327/2001 e
s.m.i.;
−− con deliberazione g.c. n. 14 del 25 febbraio 2015 è stato approvato il progetto definitivo/esecutivo dei lavori in argomento, procedendo contestualmente a dichiarare la pubblica utilità dell’opera, e che tale deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio
on-line del Comune di Besnate dal 4 marzo 2015 al 19 marzo 2015;
−− con note in data 2 marzo 2015 venivano comunicati ai proprietari gli estremi di approvazione del progetto definitivo/esecutivo
nonché l’avvenuta dichiarazione della pubblica utilità, ai sensi dell’art. 17 c. 2 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;
Dato atto che i dati presenti nella visura catastale del mapp. 1759 risultano palesemente errati ed inidonei ad individuare la relativa
proprietà ovvero a risalire all’identità degli intestatari, e quindi le relative comunicazioni di legge sono state effettuate mediante pubblicazione di idoneo avviso all’Albo Pretorio del Comune di Besnate nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;
Rilevato che con determinazione n. 376 del 7 maggio 2015 sono stati approvati gli accordi diretti di cessione volontaria, sottoscritti
da tutti i proprietari dei mappali interessati dalla procedura ablativa ad eccezione del mappale n. 1759 summenzionato per il quale,
per le motivazioni sopra esposte, è necessario invece avviare il procedimento espropriativo;
Precisato che sussistono i presupposti per disporre l’occupazione anticipata e la determinazione urgente dell’indennità, come previsti dall’art. 22-bis del d.p.r. n. 327/2001, modificato dal d.lgs. n. 302/2002, nonché dall’art. 14 c. 1 della l.r. 3 del 4 marzo 2009 in quanto
trattasi di opera di regimentazione idraulica a difesa di beni materiali e dell’igiene pubblica;
Accertato, ai fini della determinazione dell’indennità provvisoria, che il mappale n. 1759 fg. 4:
•non è ubicato all’interno di zone omogenee di tipo A, B, C, D di cui al d.m. 2 aprile 1968, n. 1444, definite dallo strumento urbanistico vigente;
•non è classificabile come area edificabile ai sensi dell’art. 37 del d.p.r. n. 327/2001;
•sullo stesso non risultano essere presenti coltivazioni né manufatti;
•consiste essenzialmente in area in scarpata, avente conformazione fisica allungata e strettissima, dove non è praticabile alcuna
coltura e/o attività di interesse economico;
Vista la relazione di stima in data 12 dicembre 2014 predisposta dal Settore Gestione Territorio - Ufficio per le Espropriazioni che, alla
luce dell’abrogazione dei commi 2 e 3 dell’art. 40 del d.p.r. 327/2001 ad opera della Sentenza della Corte Costituzionale n. 181/2011,
ai fini della determinazione delle indennità da offrire alle ditte, prevede l’applicazione:
•del criterio di cui al comma 1 dell’art. 40 del richiamato T.U.E, per le aree non edificabili ma effettivamente coltivate;
•del criterio del valore venale ricavabile dalla loro destinazione effettiva o secondo legge, per i terreni a destinazione economica
diversa da quella agricola;
Ritenuto quindi, sulla base delle valutazioni effettuate, di determinare in € 3,00/mq l’indennità da offrire in via provvisoria, ai sensi
dell’art. 22-bis comma 1 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i., relativamente al mappale 1759;
Richiamato il d.p.r. n. 327/2001, come modificato dal d.lgs. n. 302/2002 e dalla legge n. 244/2007;
Visto l’art. 11 della l.r. 4 marzo 2009 n. 3;
Richiamata la deliberazione g.c. n. 16 del 8 febbraio 2007 con la quale è stato istituito l’ufficio per le espropriazioni e nominato il
relativo responsabile;
Per competenza propria attribuita con decreto sindacale n. 6 del 30 maggio 2014
DECRETA
Art. 1 - Il Comune di Besnate è autorizzato ad occupare d’urgenza gli immobili, come di seguito elencati, siti in Comune di Besnate
e necessari per la realizzazione dei lavori di «Ristrutturazione vasca volano esistente».
Per l’esproprio dei medesimi beni è determinata l’indennità, da offrire in via provvisoria, ai sensi dell’art. 22-bis comma 1 del d.p.r.
n. 327/2001 come modificato dal d.lgs. 302/2002, ai seguenti aventi diritto:
Terreni non edificabili, non coltivati - immobili ubicati nel Comune di Besnate
Fg.
Mapp
Intestazione catastale
Qualità e
classe
superficie
catastale
superficie
esproprio
Stato di fatto
Mq.170
Trattasi di area in scarpata, di conformazione fisica
allungata e strettissima,
dove non è praticabile
alcuna coltura e/o attività di interesse economico
Indennità offerta
per l’esproprio
BRIANZONI Carlo; fu Cesare comproprietario per 1/2
BRIANZONI Cesare; fu Carlo comproprietario per 1/2
BRIANZONI Costantino; fu Carlo comproprietario per
1/2
4
1759
BRIANZONI Elia: fu Carlo comproprietario per 1/2
BRIANZONI Francesco; fu Cesare comproprietario 1/2
BRIANZONI Paolo; fu Cesare comproprietario per 1/2
Bosco ceduo
classe 3°
0.01.70
€ 3,00/mq,
per un totale di
€ 510,00
BRIANZONI Piero; fu Carlo comproprietario per 1/2
Art. 2 - Vista l’impossibilità oggettiva di procedere alla notificazione nelle forme di legge, in quanto i proprietari risultano irreperibili/
sconosciuti, il presente decreto sarà pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Besnate per 20 giorni e sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lombardia.
L’esecuzione del presente decreto avverrà il giorno 29 maggio 2015, con ritrovo alle ore 10.00 sul posto.
Bollettino Ufficiale
– 97 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Ai sensi dell’art. 24 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i., lo stato di consistenza e il verbale di immissione nel possesso saranno redatti in contraddittorio con gli espropriati o, nel caso di assenza o rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del
beneficiario dell’espropriazione.
Art. 3 - Entro trenta giorni dalla data di immissione nel possesso, i proprietari espropriandi devono comunicare se intendono accettare l’indennità, con l’avvertenza che in caso di silenzio, la stessa si intende rifiutata.
Nello stesso termine nel caso in cui non accettino l’indennità offerta, i proprietari possono presentare osservazioni scritte e depositare
documenti, ovvero possono designare un tecnico per la costituzione, ai sensi dell’art. 21 del d.p.r. n. 327/2001, del collegio tecnico per
la rideterminazione dell’indennità.
Qualora i proprietari non diano alcuna comunicazione, si procederà alla richiesta di determinazione dell’indennità definitiva alla
Commissione Provinciale Espropri.
I proprietari, sino all’esecuzione del decreto d’esproprio, possono convenire la cessione volontaria del bene.
Art. 4 - Per il periodo intercorrente tra la data di immissione in possesso e la data di corresponsione dell’indennità di espropriazione
o del corrispettivo, stabilito per l’atto di cessione volontaria, è dovuta al proprietario un’indennità per ogni anno pari ad un dodicesimo
dell’indennità di espropriazione e, per ogni mese o frazione di mese, un’indennità pari ad un dodicesimo di quella annua.
Art. 5 - Al proprietario che abbia condiviso la determinazione dell’indennità è riconosciuto l’acconto dell’80% con le modalità di cui
all’art. 20 comma 6 del d.p.r. 327/2001, come modificato dal d.lgs. n. 302/2002.
Il pagamento o il saldo delle indennità accettate dovrà avvenire entro sessanta giorni dalla data in cui il proprietario abbia depositato
la documentazione attestante la proprietà e libertà del bene, dopo di che, in difetto, sono dovuti, ai sensi del comma 8 dell’art. 20 del
d.p.r. n. 327/2001, gli interessi pari a quelli del tasso legale.
Art. 6 - Contro il presente provvedimento è possibile ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale di Milano entro il termine di sessanta giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del provvedimento, o in alternativa ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni, decorrenti dalla medesima data.
Il responsabile del settore gestione del territorio
ufficio per le espropriazioni
Domenico Tucci
– 98 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Altri
Ferrovienord s.p.a. - Milano
Repertorio n. 147. Raccolta n. 13. Decreto di esproprio riqualifica della linea ferroviaria «Saronno/Seregno». Comune di Cesano
Maderno
IL RESPONSABILE DELL’UFFICIO PER LE ESPROPRIAZIONI
Visti
−− il d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i. ed in particolare gli articoli 23, 24, 25;
−− la l. 21 dicembre 2001 n. 443 (c.d. «Legge Obiettivo»);
−− la delibera CIPE 21 dicembre 2001 n. 121, con la quale, ai sensi dell’art. 1 della legge n. 443/2001, è stato approvato il primo programma delle opere strategiche, che, nell’allegato 1, include - nell’ambito del «Corridoio Plurimodale Padano» tra i «Sistemi Ferroviari» - la voce «Accessibilità ferroviaria Malpensa» cui è riconducibile l’intervento in oggetto, e, nell’allegato 2, riporta l’«itinerario
Nord merci tratta Saronno-Seregno»;
−− il decreto legislativo 20 agosto 2002 n. 190 - «Attuazione della Legge 21 dicembre 2001 n. 443 per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale» - che disciplina la progettazione, l’approvazione dei progetti e la realizzazione delle infrastrutture in oggetto;
−− l’art. 3 comma 1 della l.r. n. 6 del 8 febbraio 2005, con cui si delegano ai soggetti concessionari della rete i poteri espropriativi e la
competenza all’adozione dei relativi atti conseguenti alla dichiarazione di Pubblica Utilità;
−− la deliberazione del Consiglio di Amministrazione di FNME s.p.a. ora Ferrovienord s.p.a. del 22 marzo 2005 che ha istituito ai sensi
dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001 l’Ufficio per le Espropriazioni;
−− la l.r. 4 marzo 2009 n. 3, «Norme regionali in materia di espropriazione per Pubblica Utilità»;
−− la l.r. 4 aprile 2012 n. 6, «Disciplina del settore dei trasporti», che ha sostituito la l.r. 11/2009;
−− la deliberazione del Consiglio di Amministrazione di Ferrovienord s.p.a. del 19 luglio 2012 e successivo atto di procura
n. 61630/6534 del 25 settembre 2012, nominando in qualità di Responsabile dell’Ufficio per le Espropriazioni, l’ing. Roberto
Ceresoli;
Premesso
−− che con delibera n. 86/2006 del 29 marzo 2006 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 227 del 30 settembre 2006), il CIPE, ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 del d.lgs. n. 190/2002 come modificato e integrato dal d.lgs. n. 189/2005,
nonché ai sensi del combinato disposto degli art. 10 e 12 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ha approvato, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, il progetto definitivo relativo all’intervento «Riqualificazione della linea ferroviaria Saronno-Seregno»;
−− che con nota di n. EP-2006-4913 del 18 dicembre 2006, Ferrovienord s.p.a. ha comunicato l’avvenuta efficacia della delibera di
approvazione e di dichiarazione di Pubblica Utilità ai sensi dell’art. 17 comma 2 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. e l’avviso di avvio del
procedimento per l’emanazione del decreto di occupazione d’urgenza preordinata all’espropriazione ai sensi dell’ex art. 22-bis,
comma 2 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.;
Dato atto
−− che con decreto di occupazione d’urgenza n. 8796 del 2 dicembre 2008 si è disposto ai sensi degli art. 22-bis, del d.p.r. 327/2001,
l’occupazione anticipata dei terreni immobili siti in comune di Cesano Maderno, necessari all’esecuzione del progetto e la determinazione in via provvisoria delle indennità di espropriazione da corrispondere alla proprietà;
−− che le immissioni in possesso sono avvenute in data 20 gennaio 2009 e che in detta sede, ai sensi e per gli effetti dell’art. 24, si è
proceduto a redigere lo stato di consistenza dei beni occupati, contestualmente al verbale di immissione in possesso;
−− che a seguito della richiesta formulata dalla proprietà Monti, con nota del 15 aprile 2013 ai sensi dell’art. 16 comma 11 del d.p.r.
327/2001, in merito al ritiro dei reliquati scaturiti dalla realizzazione del cavalcaferrovia di via Elisabetta Borromeo (mappali 3, 380
e 382), il Comune di Cesano Maderno, con nota del 25 luglio 2013, esprimeva parere favorevole alla presa in carico di tali beni;
−− che a seguito dell’approvazione dei Tipo Frazionamento n. 56115.1/2013 dell’Agenzia del Territorio di Milano in data 5 febbraio 2013, n. 195692.1/2013 dell’Agenzia del Territorio di Milano in data 19 aprile 2013, n. 283349.1/2015 dell’Agenzia del Territorio
di Milano in data 9 marzo 2015, le proprietà hanno rispettivamente condiviso la determinazione dell’indennità di espropriazione
proposta e sottoscritto l’indennità di espropriazione ai sensi dell’art. 20 comma 8 del d.p.r. 327/2001;
−− che Ferrovienord s.p.a. ha provveduto al pagamento del saldo delle indennità dovute tramite bonifici bancari;
−− che le situazioni catastali, in virtù dell’art. 19 del d.l. n. 78 del 31 maggio 2010 convertito con modificazioni dalla l. n. 122 del 30 luglio 2010 le cui visure catastali e relativi estratti mappa sono parte integrante del presente atto, risultano aggiornati;
DECRETA
Art. 1 - Si pronuncia l’espropriazione definitiva degli immobili sotto indicati, ai sensi degli art. 20 comma 6 e 8, ed art. 23, disponendo
il passaggio del diritto di proprietà a favore del comune di Cesano Maderno, con sede in Cesano Maderno - C.F. 83000130159 per
l’esecuzione del sovrappasso di Via Elisabetta Borromeo, sedime stradale, pista ciclopedonale e relative scarpate, connesso ai lavori
di «Riqualifica della linea Saronno/Seregno» sotto la condizione sospensiva che il presente provvedimento sia notificato alle seguenti
ditte proprietarie espropriate:
Ditta proprietaria
MONTI CHIARA
nata a Monza
il 27/01/1997
C.F. MNTCHR97A67F704I
Proprietà per 7/36
MONTI MARCO
nato a Monza
il 24/10/1958
C.F. MNTMRC58R24F704I
Proprietà per 18/36
Confini
Fg.
Mapp.
380 - strada
ferrovia - 381 - 3 - strada
381 - 384 - 20
8
8
8
3
380
382
Superf.
di
esproprio
[mq.]
Superf.
[ha]
00
00
00
00
02
01
34
80
20
34
280
120
Indennità
art. 37
T.U.
[€./mq.]
Indennità
art. 40
T.U.
[€./mq.]
-
12,00
12,00
12,00
Totale
[€.]
408,00
3.360,00
1.440,00
Totale
indennità
[€.]
5.208,00
Bollettino Ufficiale
– 99 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Ditta proprietaria
MONTI PAOLO
nato a Monza
il 19/10/1993
C.F. MNTPLA93R19F704T
Proprietà per 7/36
VACANTI CLAUDIA
nata a Terni
il 07/08/1964
C.F. VCNCLD64M47L117Y
Proprietà per 4/36
VAGHI AMBROGIO
nato a Cesano Maderno
il 04/06/1934
C.F. VGHMRG34H04C566C
Proprietà per 1/1
TOTALE INDENNITÀ
Superf.
di
esproprio
[mq.]
Superf.
[ha]
Confini
Fg.
Mapp.
380 - strada
ferrovia - 381 - 3 - strada
381 - 384 - 20
8
8
8
3
380
382
00
00
00
00
02
01
34
80
20
34
280
120
392 - 386 - 388
392 - 386 - 388
392 - 386 - 388
8
8
8
393
393
393
00
00
00
14
14
14
77
77
77
266
533
678
Indennità
art. 37
T.U.
[€./mq.]
137,00
37,00
-
Indennità
art. 40
T.U.
[€./mq.]
Totale
[€.]
Totale
indennità
[€.]
12,00
12,00
12,00
408,00
3.360,00
1.440,00
5.208,00
10,00
36.442,00
19.721,00
6.780,00
62.943,00
€ 68.151,00
Art. 2 - Il presente decreto sarà notificato, a cura e spese di Ferrovienord s.p.a., ai rispettivi proprietari espropriati, nelle forme degli
atti processuali civili.
Art. 3 - Il presente decreto comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravami sui beni espropriati, salvo
quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Le azioni reali o personali esperibili non incidono sul procedimento espropriativo e sugli aspetti del Decreto di Esproprio.
Art. 4 - Il presente decreto sarà:
•registrato e trascritto presso l’Ufficio dei registri Immobiliari di Milano e successivamente volturato presso i competenti uffici a cura
e spese di FERROVIENORD s.p.a.;
•trasmesso per estratto entro cinque giorni dalla sua emanazione al Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) per la
pubblicazione di cui all’art. 23, comma 5 del d.p.r. 327/2001.
Viene fissato in trenta giorni dall’avvenuta pubblicazione sul BURL, il termine per l’eventuale ricorso da parte di terzi.
Art. 5 - Copia del presente provvedimento dovrà essere trasmesso alla Regione Lombardia ai sensi e per gli effetti dell’art. 14 comma 1 e 3 lettera b e dell’art. 24, comma 6 del d.p.r. 327/2001.
Milano, 4 maggio 2015
Ferrovienord s.p.a. - Ufficio per le espropriazioni
Il responsabile - Roberto Ceresoli
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 582 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio del comune di
Gazzada Schianno sez. A (Provincia di Varese). Ditte dell’Asse Principale N.P. 4, 8
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
– 100 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’ordinanza n. 497 emessa in data 6 novembre 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi n. 47 del 19 novembre 2014, divenuta esecutiva in data 19 dicembre 2014, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda
s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Gazzada Schianno, sez. Gazzada e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
——— • ———
TANGENZIALE DI VARESE - ASSE PRINCIPALE
1
4
MARIANI CRISTINA
nata a Arezzo (AR)
il 28 settembre 1964
c.f.: MRNCST64P68A390W
Prop. 2/12;
MARIANI FRANCESCA
nata a Arezzo (AR)
il 20 settembre 1957
c.f.: MRNFNC57P60A390Z
Prop. 2/12;
MARIANI GIOVANNI
nato a Arezzo (AR)
il 4 maggio 1956 c.f.: MRNGNN56E04A390S
Prop. 2/12.
903
Sez. A
1122
€ 795,20
2923
25
AUTOSTRADA
€ 265,06
€ 0,00
TOTALE
INDENNITÀ
MITIGAZIONE
INDENNITÀ
SOPRASSUOLO DANNI
E MANUFATTI
95
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TITOLO
2922
INDENNITÀ
DI ESPROPRIAZIONE
MQ.
MARIANI ALDO
nato a Monterchi (AR)
il 14 gennaio 1921
c.f.: MRNLDA21A14F594W
Prop. 6/12;
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
DITTA
N.P.
N.O.
ELENCO DITTE COMUNE DI GAZZADA SCHIANNO
(SEZ. GAZZADA) (VA)
€ 1.060,26
Bollettino Ufficiale
– 101 –
903
Sez. A
2.969
620
DEV. CORSI
ACQUA
2.970
390
AUTOSTRADA
2929
380
AUTOSTRADA
2930
120
MITIGAZIONE
2932
440
AUTOSTRADA
€ 13.727,10
580
€ 4.575,70
€ 453,00
TOTALE
INDENNITÀ
AUTOSTRADA
INDENNITÀ
SOPRASSUOLO DANNI
E MANUFATTI
10
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
2.968
INDENNITÀ
DI ESPROPRIAZIONE
TITOLO
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
DITTA
CAMPO ANNA
nata a Burgio (AG)
il 15 aprile 1932
c.f.: CMPNNA32D55B275J
Prop. 1/2.
1338
MQ.
8
BARATELLI IDA
nata a Varese (VA)
il 12 aprile 1938 c.f.: BRTDIA38D52L682U
Prop. 1/2;
MAPPALE
FRAZIONATO
2
N.P.
N.O.
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
€ 18.775,80
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 583 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio del comune di
Morazzone (Provincia di Varese). Ditta dell’Asse Principale N.P. 5
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio Dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’ordinanza n. 495 emessa in data 18 novembre 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi
e Concorsi n. 49 del 3 dicembre 2014, divenuta esecutiva in data 3 gennaio 2015, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda
s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
– 102 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Morazzone e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
——— • ———
410
AUTOSTRADA
€ 1.027,05
€ 173,65
€ 222,72
TOTALE
INDENNITÀ
6667
INDENNITÀ
SOPRASSUOLO
DANNI E
MANUFATTI
TITOLO
1070
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
MQ.
903
INDENNITÀ
DI
ESPROPRIAZIONE
MAPPALE
FRAZIONATO
DITTA
MAPPALE
ORIGINARIO
5
BERNASCONI LUIGIA
nata a Gazzada Schianno (VA)
il 7 settembre 1950 c.f.: BRNLGU50P47D951T
Prop. 1/1
FOGLIO
1
N.P.
N.O.
TANGENZIALE DI VARESE - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI MORAZZONE (VA)
€ 1.423,42
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 584 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio del comune di
Lozza (Provincia di Varese). Ditte dell’Asse Principale N.P. 21, 56
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio Dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Bollettino Ufficiale
– 103 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’ordinanza n. 494 emessa in data 30 ottobre 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi n. 46 del 12 novembre 2014, divenuta esecutiva in data 12 dicembre 2014, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda
s.p.a. ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Lozza e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del
presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati
e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta
minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab.B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico
Enrico Arini
——— • ———
– 104 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
PINTONELLO LIVIA MARIA
nata a Roma (RM)
il 9 ottobre 1940
c.f.: PNTLMR40R49H501I
Prop. 1/4;
260
AUTOSTRADA
2727
100
RELIQUATO
2717
6.915
AUTOSTRADA
2716
580
AUTOSTRADA
2715
890
AUTOSTRADA
2718
530
MITIGAZIONE
2719
100
RELIQUATO
2720
150
AUTOSTRADA
2721
30
RELIQUATO
2257
ex 238
2669
2.460
AUTOSTRADA
610
2671
90
AUTOSTRADA
862
2673
30
AUTOSTRADA
903
1690
PINTONELLO ADRIANA
nata a Varese (VA)
il 6 ottobre 1945
c.f.: PNTDRN45R46L682E
Prop. 1/4.
ERBA VITTORIA
nata a Lozza (VA)
il 6 giugno 1937
c.f.: RBEVTR37H46E707C
Prop. 2/6;
TOTALE
INDENNITÀ
2726
1514
INDENNITÀ
SOPRASSUOLO
DANNI E MANUFATTI
AUTOSTRADA
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
450
INDENNITÀ
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
2725
INDENNITÀ
DI ESPROPRIAZIONE
TITOLO
21
MQ.
1
CARRESI PAOLA BARBARA
nata a Milano (MI)
il 7 luglio 1937
c.f.: CRRPBR37L47F205U
Prop. 1/4;
MAPPALE
FRAZIONATO
CARRESI GRAZIANA
nata a Milano (MI)
il 13 gennaio 1942
c.f.: CRRGZN42A53F205P
Prop. 1/4;
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
DITTA
PROPRIETARIA
N.P.
N.O.
TANGENZIALE DI VARESE - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI LOZZA (VA)
€ 75.237,60
€ 0,00
€ 23.143,65
€ 0,00
€ 98.381,25
€ 21.069,00
€ 2.395,90
€ 5.570,01
€ 5.077,79
€ 34.112,70
BRIANZA GUIDO
nato a Varese (VA)
il 29 gennaio 1960
c.f.: BRNGDU60A29L682S
Prop. 1/6;
2
56
BRIANZA ERNESTO
nato a Varese (VA)
il 18 novembre 1965
c.f.: BRNRST65S18L682U
Prop. 1/6;
903
BRIANZA DAVIDE
nato a Varese (VA)
il 7 luglio 1970
c.f.: BRNDVD70L07L682A
Prop. 1/6;
BRIANZA ROSANNA
nata a Varese (VA)
il 18 giugno 1971
c.f.: BRNRNN71H58L682D
Prop. 1/6.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 585 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio del comune di
Castiglione Olona (Provincia di Varese). Ditta dell’Asse Principale N.P. 2
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Bollettino Ufficiale
– 105 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto
di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs.
163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei Decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’Ordinanza n. 521 emessa in data 20 gennaio 2015 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi n. 6 del 4 febbraio 2015, divenuta esecutiva in data 4 marzo 2015, con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
ha ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Castiglione Olona, Sezione Caronno Corbellaro, e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del D.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i
terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
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– 106 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
449
50
AUTOSTRADA
301
TOTALE
INDENNITÀ
MITIGAZIONE
SOPRASSUOLO
20
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
448
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
MAPPALE
ORIGINARIO
FOGLIO
902
TITOLO
BRUMANA LUIGI ANGELO
nato a Bergamo (BG)
il 13 febbraio 1984
c.f.: BRMLNG84B03A794H
prop. 1/1
MQ
2
DITTA
MAPPALE
FRAZIONATO
1
N.P.
N.O.
COMUNE DI CASTIGLIONE OLONA
SEZ. CARONNO CORBELLARO (VA)
ELENCO DITTE - TANGENZIALE DI VARESE
€ 560,00
€ 140,00
€ 321,22
€ 1.021,22
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 586 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A. Immobili siti nel territorio del comune di Solbiate Olona
- Provincia di Varese. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 73
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’ordinanza n. 518 emessa in data 13 gennaio 2015 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi n. 6 del 4 febbraio 2015, divenuta esecutiva in data 4 marzo 2015 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
Bollettino Ufficiale
– 107 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Solbiate Olona e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
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MARANDO ROSA
nata a Grotteria (RC)
il 26 gennaio 1953
c.f.: MRNRSO53A66E212V
Prop. 1/2.
MQ
TITOLO
7489
2195
AUTOSTRADA
729
7699
260
MITIGAZIONE
7700
2645
AUTOSTRADA
7701
420
MITIGAZIONE
7724
175
MITIGAZIONE
€ 49.380,00
€ 32.055,25
€ 14.156,67
€ 2.875,52
TOTALE
INDENNITÀ
MAPPALE FRAZIONATO
699
INDENNITÀ
SOPRASSUOLO DANNI E
MANUFATTI
MAPPALE ORIGINARIO
901
INDENNITÀ
DI ESPROPRIAZIONE
FOGLIO
BRUZZESE EUGENIO
nato a Grotteria (RC)
il 2 febbraio 1946
c.f.: BRZGNE46B25E212L
Prop.1/2;
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
73
DITTA
INDENNITÀ
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
1
N.P.
N.O.
TRATTA A - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE COMUNE DI SOLBIATE OLONA (VA)
€ 98.467,44
904
730
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 587 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine
- Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A. Immobili siti nel territorio del comune di Cislago Provincia di Varese - Ditta dell’Asse Principale: N.P. 139
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e
dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere
ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
– 108 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto
di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs.
163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti Decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Vista l’ordinanza n. 432 emessa in data 10 luglio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 31 del 30 luglio 2014, divenuta esecutiva in data 30 agosto 2015 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
ordinato il pagamento diretto delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., ha eseguito il pagamento dell’indennità di espropriazione in favore delle
Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco e che queste ultime hanno incassato l’indennità accettata;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Cislago e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i
terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
——— • ———
MITIGAZIONI
€ 2.181,30
€ 0,00
€ 696,80
€ 0,00
TOTALE
INDENNITÀ
220
INDENNITÀ DANNI
- SOPRASSUOLO MANUFATTI
8173
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
TITOLO
1902
INDENNITÀ
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
MQ
101
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
MAPPALE
FRAZIONATO
CARRETTONI MARINA
nata a Cislago (VA)
il 29 luglio 1956
c.f.: CRRMRN56L69C732K
Prop. 1/1
MAPPALE
ORIGINARIO
139
DITTA
FOGLIO
1
N.P.
N.O.
TRATTA A - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI CISLAGO (VA)
€ 2.878,10
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 588 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine
- Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune di Limido
Comasco - Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 32
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e
dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere
ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento Autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Considerato che dalla data di notifica del decreto di occupazione d’urgenza con la quale, tra l’altro, è stata offerta l’indennità di
espropriazione determinata in via provvisoria, non è pervenuta alcuna accettazione;
Tenuto conto che a seguito dell’esecuzione dei tipi di frazionamento catastale è stato definito il puntuale dimensionamento degli
immobili oggetto di espropriazione ed è stato possibile procedere alla riderminazione dell’indennità;
Visto il decreto di riderminazione delle indennità non accettate e ordinanza di deposito n. 424 emesso in data 10 luglio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 32 del 6 agosto 2014, divenuta esecutiva in data 6
settembre 2014 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha rideterminato le indennità e contestualmente ordinato il
deposito delle indennità non accettate;
Vista la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Direzione Territoriale di Como - Servizio depositi definitivi - con la quale ha
comunicato la costituzione del deposito definitivo a favore delle ditte proprietarie dei beni immobili di cui all’allegato elenco;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Limido Comasco e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i
terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
TRATTA A - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI LIMIDO COMASCO (CO)
N.P.
32
DITTA PROPRIETARIA NEI REGISTRI CATASTALI
CORTI GIUDITTA - Diritto del concedente
RUSCONI GIUSEPPE - Diritto del concedente
GUFFANTI PAOLO - Livellario
GUFFANTI PASQUALE - Livellario
GUFFANTI PIETRO - Livellario
PAGANI BATTISTA - Livellario
ZAFFARONI AGNESE - Livellario
ZAFFARONI AGOSTINO - Livellario
ZAFFARONI BENVENUTO - Livellario
ZAFFARONI CARLO - Livellario
ZAFFARONI CAROLINO - Livellario
ZAFFARONI DIAMANTO - Livellario
ZAFFARONI ERMINIA - Livellario
ZAFFARONI GIULIO - Livellario
ZAFFARONI GIUSEPPE - Livellario
ZAFFARONI MADDALENA - Livellario
ZAFFARONI PATRIZIO - Livellario
ZAFFARONI SARA - Livellario
ZAFFARONI TOMMASO - Livellario
ZAFFARONI VIRGINIA - Livellario
PAGANI GIUSEPPINA - Usufruttuario parziale di
livello
SPERONI DARIO - Usufruttuario parziale di livello
(*)
FG
906
MAPPALE
ORIGINARIO
MAPPALE
FRAZIONATO
MQ
TITOLO
4613
565
MITIGAZIONE
520
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
DEPOSITATA
€ 20.838,50
4614
2985
AUTOSTRADA
Decreto di occupazione d’urgenza n. 25 del 11 giugno 2010 - Verbale dello stato di consistenza e immissione nel possesso del 1 settembre 2010
Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ragioneria Territoriale dello Stato di Como - Servizio Depositi Definitivi. Costituzione deposito definitivo numero CO 1246071 del
12 dicembre 2014 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 589 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine
- Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune di Turate Provincia di Como. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 11
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e
dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere
ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. – ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio Dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
Bollettino Ufficiale
– 111 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Viste le successive note con le quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., sulla scorta delle informazioni acquisite
dai verbali dello stato di consistenza, ha rideterminato in via provvisoria, le indennità di espropriazione da offrire alle Ditte Proprietarie;
Dato atto che le Ditte Proprietarie indicate nell’allegato Elenco hanno sottoscritto i Verbali di Accordi in forza dei quali le stesse hanno accettato le indennità di espropriazione relative agli immobili di cui all’allegato Elenco;
Considerato che in conformità a quanto previsto nel verbale di accordi, Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha corrisposto
alle Ditte indicate nell’allegato Elenco un acconto sull’ammontare delle indennità concordate;
Considerato che a seguito dell’esecuzione dei tipi di frazionamento catastali, è stata accertata l’esatta estensione delle aree oggetto di espropriazione;
Considerato che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a., vista l’esatta estensione delle aree oggetto di espropriazione, ha rideterminato, come previsto nei citati Verbali di Accordo, l’importo delle indennità spettanti alle ditte proprietarie indicate nell’allegato
Elenco;
Considerato che Pedelombarda s.c.p.a., ha notificato alle ditte proprietarie indicate nell’allegato Elenco la predetta rideterminazione delle indennità di espropriazione, invitando le stesse entro 30 giorni alla sottoscrizione della necessaria documentazione;
Vista l’ordinanza n. 303 emessa in data 10 febbraio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e
Concorsi n. 9 del 26 febbraio 2014, divenuta esecutiva in data 26 marzo 2014 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
ha ordinato il pagamento diretto o il deposito dei saldi delle predette indennità;
Dato atto che Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. non essendo pervenute, nel termine previsto, comunicazioni in merito alla
predetta notifica, ha effettuato il deposito del saldo delle indennità rideterminate presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ragioneria Territoriale dello Stato di Como;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Turate e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i
terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
——— • ———
170
AUTOSTRADA
11568
15
AUTOSTRADA
TOTALE
INDENNITÀ
(*)
11567
INDENNITÀ
OCCUPAZIONE
D’URGENZA
AUTOSTRADA
INDENNITÀ
SOPRASSUOLO E
DANNI
245
INDENNITÀ
AGGIUNTIVA
ART. 40 C. 4
11566
INDENNITÀ DI
ESPROPRIAZIONE
TITOLO
5085
MQ
902
MAPPALE
FRAZIONATO
SIMONINI ANNUNCIATA
nata a Turate (CO)
il 29 aprile 1957
c.f.: SMNNNC57D69L470F
Prop. 1/1
MAPPALE
ORIGINARIO
11
DITTA PROPRIETARIA
FG.
1
N.P.
N.O.
TRATTA A - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI TURATE (CO)
€ 4.730,00
€ 2.777,80
€ 131,85
€ 1.399,50
€ 9.039,40
Decreto di occupazione d’urgenza n. 15 del 24 maggio 2010 - Verbale dello stato di consistenza e immissione nel possesso del 7 luglio 2010
Decreto di occupazione d’urgenza n. 73 del 3 agosto 2011 - Verbale dello stato di consistenza e immissione nel possesso del 21 ottobre 2011
(*) Pagamento acconto in data 18 luglio 2012, a seguito Verbale di Accordi del 29 maggio 2012, di € 8.335,00 e deposito del saldo rideterminato come segue:
Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ragioneria Territoriale dello Stato di Como - Servizio Depositi Definitivi. Costituzione deposito definitivo numero CO 1243607 del
22 ottobre 2014 di € 704,40
– 112 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 590 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 – A9 del collegamento autostradale Dalmine
- Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune di Cassano
Magnago - Provincia di Varese. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 65
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002 e
dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere
ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 – Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica
utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Considerato che dalla data di notifica del decreto di occupazione d’urgenza con la quale, tra l’altro, è stata offerta l’indennità di
espropriazione determinata in via provvisoria, non è pervenuta alcuna accettazione;
Tenuto conto che a seguito dell’esecuzione dei tipi di frazionamento catastale è stato definito il puntuale dimensionamento degli
immobili oggetto di espropriazione ed è stato possibile procedere alla riderminazione dell’indennità;
Visto il decreto di riderminazione delle indennità non accettate e ordinanza di deposito n. 428 emesso in data 10 luglio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 32 del 6 agosto 2014, divenuta esecutiva in data 6
settembre 2014 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha rideterminato le indennità e contestualmente ordinato il
deposito delle indennità non accettate;
Vista la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Direzione Territoriale di Varese - Servizio depositi definitivi – con la quale ha
comunicato la costituzione del deposito definitivo a favore delle ditte proprietarie dei beni immobili di cui all’allegato elenco;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) – cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Cassano Magnago e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla Società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta, i
terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico
Enrico Arini
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 113 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
MQ.
TITOLO
20111
80
AUTOSTRADA
20110
160
AUTOSTRADA
INDENNITA’ DI
ESPROPRIAZIONE
DEPOSITATA
MAPPALE
FRAZIONATO
MAPPALE
ORIGINARIO
DITTA PROPRIETARIA
FOGLIO
N.P.
N.O.
TRATTA A – ASSE PRINCIPALE ELENCO DITTE - COMUNE DI CASSANO MAGNAGO (VA)
BORSANI GIANNA
nata a Legnano (MI)
il 13 novembre 1939 c.f. BRSGNN39S53E514F
Proprietà 6/32;
BUFFONI ALBERTO
nato a Somma Lombardo (VA)
il 5 febbraio 1970 c.f. BFFLRT70B05I819F
Nuda proprieta’ 8/32
BUFFONI ANGELO
nato a Gallarate (VA)
l’1 aprile 1953 c.f. BFFNGL53D01D869Z
Proprietà 2/32;
14849
BUFFONI ANTONIO
nato a Gallarate (VA)
l’8 settembre 1928
c.f. BFFNTN28P08D869M
Usufrutto 4/32;
BUFFONI CARLA
nata a Gallarate (VA)
il 19 aprile 1927
c.f. BFFCRL27D59D869D
Usufrutto 4/32;
1
65
BUFFONI FRANCO
nato a Gallarate (VA)
il 3 marzo 1948 c.f. BFFFNC48C03D869T
Proprietà 2/32;
921
€ 3.750,00
BUFFONI GIUSEPPINA
nata a Gallarate (VA)
il 18 aprile 1953 c.f. BFFGPP53D58D869I
Proprietà 2/32;
BUFFONI LUISA
nata a Gallarate (VA)
il 15 aprile 1954
c.f. BFFLSU54D55D869W
Proprietà 2/32;
BUFFONI MARCO
nato a Gallarate (VA)
il 4 dicembre 1955
c.f. BFFMRC55T04D869A
Proprietà 2/32;
14850
14850
260
AUTOSTRADA
BUFFONI MARIO
nato a Somma Lombardo (VA)
l’11 febbraio 1968
c.f. BFFMRA68B11I819H
Nuda proprietà 8/32;
CALETTI PASQUALINA
nata il 24 aprile 1903
c.f. CLTPQL03D64D152X
Usufrutto 1/6.
Decreto di occupazione d’urgenza n. 79 del 5 agosto 2011 - Verbale dello stato di consistenza e immissione nel possesso del 19 ottobre 2011.
Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ragioneria Territoriale dello Stato di Varese - Servizio Depositi Definitivi. Costituzione deposito definitivo numero VA 1247810 del
2 marzo 2015. – 114 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 591 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune di Gorla Minore
- Provincia di Varese. Ditte dell’Asse Principale: N.P. 34, 39, 43
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. ha
delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di
esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del d.lgs. 163/2006;
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Considerato che dalla data di notifica del decreto di occupazione d’urgenza con la quale, tra l’altro, è stata offerta l’indennità di
espropriazione determinata in via provvisoria, non è pervenuta alcuna accettazione;
Tenuto conto che a seguito dell’esecuzione dei tipi di frazionamento catastale è stato definito il puntuale dimensionamento degli
immobili oggetto di espropriazione ed è stato possibile procedere alla riderminazione dell’indennità;
Visto il decreto di riderminazione delle indennità non accettate e ordinanza di deposito n. 423 emesso in data 10 luglio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 32 del 6 agosto 2014, divenuta esecutiva in data
6 settembre 2014 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha rideterminato le indennità e contestualmente ordinato il
deposito delle indennità non accettate;
Vista la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Direzione Territoriale di Varese - Servizio depositi definitivi -. con la quale ha
comunicato la costituzione del deposito definitivo a favore delle ditte proprietarie dei beni immobili di cui all’allegato elenco;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Gorla Minore e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634, considerato che sono
stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su ciascuna base imponibile la
relativa aliquota. Si richiede inoltre l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo ai principi enunciati e alle istruzioni fornite con la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E del 21 febbraio 2014 - punto 7.1.1. Applicazione dell’imposta minima in caso di atti plurimi.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
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Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico
Enrico Arini
Bollettino Ufficiale
– 115 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
TRATTA A - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI GORLA MINORE (VA)
N.O.
N.P.
DITTA PROPRIETARIA
FOGLIO
MAPPALE
ORIGINARIO
COLOMBO ANNA MARIA
nata a Gorla Maggiore (VA)
il 20 febbraio 1938
c.f.: CLMNMR38B60E101E
Usufruttuario parziale;
GIORGETTI ADELIO
nato a Gorla Minore (VA)
il 9 settembre 1969
c.f.: GRGDLA69P09E102H
Proprietà 1/6;
1
34
GIORGETTI CINZIA
nata a Gorla Minore (VA)
il 25 aprile 1961
c.f.: GRGCNZ61D65E102P
Proprietà 1/6;
101
MAPPALE
FRAZIONATO
MQ.
TITOLO
4244
550
MITIGAZIONE
4245
6.095
AUTOSTRADA
514
GIORGETTI EMANUELA
nata a Gorla Minore (VA)
il 26 marzo 1966
c.f.: GRGMNL66C66E102Q
Proprietà 1/6;
INDENNITÀ
DI ESPROPRIAZIONE
DEPOSITATA
€ 21.453,36
4246
560
MITIGAZIONE
4215
345
MITIGAZIONE
4216
3.120
AUTOSTRADA
4217
100
MITIGAZIONE
4218
100
RELIQUATO
GIORGETTI PIERA
nata a Gorla Maggiore (VA)
il 23 giugno 1929
c.f.: GRGPRI29H63E101W
Proprietà 3/6.
ALBE’ ANGELA
nata a Gorla Maggiore (VA)
il 14 maggio 1919
c.f.: LBANGL19E54E101D
Proprietà 22/100;
ALBE’ MAURO
nato a Fagnano Olona (VA)
il 24 giugno 1934
c.f.:LBAMRA34H24E101R
Proprietà 22/100;
COLOMBO PIETRO LUIGI
nato a Tradate (VA)
il 18 ottobre 1973
c.f.: CLMPRL73R18L319A
Proprietà 22/100;
2
39
FERIOLI AGOSTINO
nato a Gorla Maggiore (VA)
il 22 settembre 1935
c.f.: FRLGTN35P22E101P
Proprietà 22/100
RAMPININI GIOVANNI
nato a Busto Arsizio (VA)
il 19 luglio 1953
c.f.: RMPGNN53L19B300J
Proprietà 3/100;
104
531
RAMPININI LAURA
nata a Busto Arsizio (VA)
il 15 dicembre 1965
c.f.: RMPLRA65T55B300Z
Proprietà 3/100;
RAMPININI MARIA PIERA
nata a Gorla Maggiore (VA)
il 23 novembre 1949
c.f. RMPMPR49S63E101Y
Proprietà 3/100;
RAMPININI ORIANA
nata a Gorla Maggiore (VA)
il 20 febbraio 1960
c.f. RMPRNO60B60E101W
Proprietà 3/100.
€ 45.559,63
– 116 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
N.O.
N.P.
DITTA PROPRIETARIA
FOGLIO
MAPPALE
ORIGINARIO
MAPPALE
FRAZIONATO
MQ.
TITOLO
4305
245
MITIGAZIONE
4306
4.270
AUTOSTRADA
ANNONI Agostino; fu LUIGI
Comproprietario
ANNONI Carolina; fu LUIGI
Comproprietario
102
696
ANNONI Celestina; fu LUIGI
Comproprietario
3
43
€ 6.870,95
ANNONI Luigi; fu LUIGI
Comproprietario
ANNONI Maria; fu LUIGI
Comproprietario
INDENNITÀ
DI ESPROPRIAZIONE
DEPOSITATA
101
701
701
730
AUTOSTRADA
LANCIONI Luigia; fu PAOLO
Usufrutto 1/6
(*)
Decreto di occupazione d’urgenza n. 8 del 26 aprile 2010 - Verbale dello stato di consistenza e immissione nel possesso del 27 maggio 2010,
Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ragioneria Territoriale dello Stato di Varese - Servizio Depositi Definitivi. Costituzione deposito definitivo numero VA 1247614 del
2 marzo 2015.
Decreto di occupazione d’urgenza n. 8 del 26 aprile 2010 - Verbale dello stato di consistenza e immissione nel possesso del 27 maggio 2010.
Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ragioneria Territoriale dello Stato di Varese - Servizio Depositi Definitivi. Costituzione deposito definitivo numero VA 1247644 del
2 marzo 2015
(*)
ANNONI AGOSTINO nato a Busto Arsizio (VA) il 10 dicembre 1925 - cod. fisc. NNNGTN25T10B300R
ANNONI CAROLINA nata a Fagnano Olona (VA) il 24 marzo 1929 - cod. fisc. NNNCLN29C64D467L
ANNONI CELESTINA nata a Fagnano Olona (VA) il 18 maggio 1932 - cod. fisc. NNNCST32E58D467H
ANNONI LUIGI nato a Busto Arsizio (VA) il 3 ottobre 1923 - cod. fisc. NNNLGU23R03B300B
ANNONI MARIA nata a Fagnano Olona (VA) il 12 novembre 1927 - cod. fisc. cod. fisc. NNNMRA27S52D467M
LANCIONI LUIGIA nata a Fagnano Olona (VA) il 7 luglio 1898 - cod. fisc. LNCLGU98L47D467B
Decreto di occupazione d’urgenza n. 8 del 26 aprile 2010
Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ragioneria Territoriale dello Stato di Varese - Servizio Depositi Definitivi. Costituzione deposito definitivo numero VA 1247610 del
2 marzo 2015
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù
della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n. 1667 del
12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008
Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 593 del 6 maggio 2015. Collegamento autostradale Dalmine,
Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B06000270007). Realizzazione del primo lotto della
tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine
- Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune di Cislago Provincia di Varese. Ditta dell’Asse Principale: N.P. 77
LA SOCIETÀ AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A., CON SEDE LEGALE IN VIA DEL BOSCO RINNOVATO N. 4/A, ASSAGO
(MILANO), CONCESSIONARIA DELLE ATTIVITÀ DI PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DALMINE, COMO, VARESE, VALICO DEL GAGGIOLO E OPERE CONNESSE:
Vista la delibera CIPE n. 77 del 29 marzo 2006 mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 d.lgs. 190/2002
e dell’art. 10 d.p.r. 327/2001, il Progetto Preliminare del Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo e opere ad esso connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 1 agosto 2007 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. in forza della quale quest’ultima è Concessionaria per la progettazione, costruzione e gestione
del predetto Collegamento autostradale;
Visto il contratto n. 065/2008 sottoscritto in data 26 agosto 2008 mediante il quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha
affidato a Pedelombarda s.c.p.a., in qualità di Contraente Generale ai sensi degli artt. 176 e ss. del Codice dei Contratti Pubblici, «…
le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché di realizzazione con qualsiasi mezzo, sulla base del Progetto Preliminare, del
primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della Tratta A8 - A9 del Collegamento autostradale
Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse»;
Vista la delibera CIPE n. 97 del 6 novembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 40 - Supplemento Ordinario
n. 34 in data 18 febbraio 2010, con la quale è stato approvato il Progetto Definitivo e dichiarata la pubblica utilità del citato Collegamento autostradale;
Visto il provvedimento prot. CAL 030210-00011 del 3 febbraio 2010, mediante il quale Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a.
ha delegato alla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - ai sensi dell’articolo 6, comma 8, del d.p.r. 327/2001 e dell’articolo 23, comma 1, della Convenzione Unica - l’esercizio dei poteri espropriativi di cui al d.p.r. 327/2001, costituendo la stessa quale
autorità espropriante;
Vista la procura a rogito del notaio dott. Angelo Busani di Milano, Rep. n. 12671/7251 in data 18 marzo 2010 con la quale Autostrada
Pedemontana Lombarda s.p.a. ha nominato e costituito Pedelombarda s.c.p.a. procuratore speciale per il compimento di alcune attività inerenti il procedimento espropriativo, tra cui quella di svolgere in nome e per conto di Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
le attività di occupazione e/o acquisizione, anche mediante procedure ablatorie, di immobili e diritti reali;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 13 d.p.r. 327/2001, in mancanza di espressa determinazione del termine di emanazione del decreto di esproprio, il decreto medesimo dovrà essere emanato entro il termine massimo di 5 anni dalla data di efficacia dell’atto che
dichiara la pubblica utilità e considerato che il predetto termine è stato prorogato di 2 anni ai sensi dell’art. 166, comma 4 bis, del
d.lgs. 163/2006;
Bollettino Ufficiale
– 117 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Visti i decreti motivati emessi ai sensi e per gli effetti dell’art. 22-bis del Testo unico sulle Espropriazioni, con i quali la società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha disposto l’occupazione d’urgenza degli immobili di proprietà delle Ditte Proprietarie di cui
all’allegato Elenco, oggetto del presente decreto, determinando contestualmente in via provvisoria l’indennità di espropriazione;
Dato atto che Pedelombarda s.c.p.a., in esecuzione dei predetti decreti, ha redatto i verbali di stato di consistenza con la contestuale immissione nel possesso degli immobili indicati nei decreti motivati;
Considerato che dalla data di notifica del decreto di occupazione d’urgenza con la quale, tra l’altro, è stata offerta l’indennità di
espropriazione determinata in via provvisoria, non è pervenuta alcuna accettazione;
Tenuto conto che a seguito dell’esecuzione dei tipi di frazionamento catastale è stato definito il puntuale dimensionamento degli
immobili oggetto di espropriazione ed è stato possibile procedere alla riderminazione dell’indennità;
Visto il decreto di riderminazione delle indennità non accettate e ordinanza di deposito n. 384 emesso in data 10 luglio 2014 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - Serie Avvisi e Concorsi n. 32 del 6 agosto 2014, divenuta esecutiva in data
6 settembre 2014 con la quale Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. ha rideterminato le indennità e contestualmente ordinato il
deposito delle indennità non accettate;
Vista la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Direzione Territoriale di Varese - Servizio depositi definitivi - con la quale ha
comunicato la costituzione del deposito definitivo a favore delle ditte proprietarie dei beni immobili di cui all’allegato elenco;
Visti gli articoli 3, 6, 13, 20, 22 bis, 23, 24, 26 del d.p.r. 327/2001 e successive modificazioni e integrazioni;
DECRETA
ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001, l’espropriazione a favore della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
con sede legale in Via del Bosco Rinnovato n. 4/A, Assago (MI) - cod. fisc. 08558150150, nonché il trasferimento del diritto di proprietà
degli immobili censiti nel Catasto Terreni del Comune di Cislago e indicati nell’allegato Elenco.
L’espropriazione del diritto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti, reali o personali, gravanti sul bene
espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata.
Ai fini della tassazione si richiede l’applicazione dell’imposta di registro con riguardo alla intrinseca natura ed agli effetti giuridici
del presente atto come disposto dall’art. 19 del d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 634 e che, come previsto dall’art. 23 del citato d.p.r. n. 634,
considerato che sono stati pattuiti corrispettivi distinti per le indennità e gli indennizzi, le imposte dovute siano liquidate applicando su
ciascuna base imponibile la relativa aliquota.
DISPONE
Il presente decreto, esente dall’imposta di bollo ai sensi del d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 642, tab. B, art. 22, sarà notificato al proprietario
espropriato nelle forme degli atti processuali civili dalla società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda s.c.p.a..
Il presente decreto sarà registrato, trascritto e volturato, nonché pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia a cura della società Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. e, per essa, da Pedelombarda
s.c.p.a., nei modi e termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i.. Entro il termine di 30 giorni dalla pubblicazione suddetta,
i terzi aventi diritto potranno proporre opposizione.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., ricorso al competente TAR
entro 60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dallo stesso termine.
Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a.
Il direttore tecnico - Enrico Arini
——— • ———
TRATTA A - ASSE PRINCIPALE
ELENCO DITTE - COMUNE DI CISLAGO (VA)
N.O.
N.P.
1
77
DITTA PROPRIETARIA
NEI REGISTRI CATASTALI
GRISETTI MARTINA (*);
fu ANTONIO MAR CARNELLI
Proprietà 1000/1000
FOGLIO
MAPPALE
ORIGINARIO
104
260
MAPPALE
FRAZIONATO
MQ
TITOLO
8205
1.085
MITIGAZIONE
8206
235
AUTOSTRADA
INDENNITÀ
DI ESPROPRIAZIONE
DEPOSITATA
€ 7.273,20
(*) nata a Cislago (VA) il 27 ottobre 1898 - cod. fisc. GRSMTN98R67C732O
Decreto di occupazione d’urgenza n. 16 del 3 giugno 2010.
Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ragioneria Territoriale dello Stato di Varese - Servizio Depositi Definitivi. Costituzione deposito definitivo numero VA 1248271 del
2 marzo 2015
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 2 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-07/1-2-34N - Comune di Sordio CJ12 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
– 118 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est
Esterna di Milano e il gasdotto «4500140 Met. Sergnano- Mortara variante per interferenza TEEM in Comuni di Vizzolo Predabissi e Casalmaiocco DN 750»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n. 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «4500140 Met. Sergnano-Mortara variante per
interferenza TEEM in comuni di Vizzolo Predabissi e Casalmaiocco DN 750»; a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel
piano particellare ed elenco ditte allegati e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
c -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 17,50 (diciassette,50) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di
eseguire sulla stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
d -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
e - Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Sordio CJ12
NP13 fg.1
mappali 824, 825
Ditta
IMMOBILIARE FELMA SAS DI MARIO BARBIERI P.Iva 04592670964
Indennità
€ 589,06
Bollettino Ufficiale
– 119 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 3 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-07/1-2-3-4N
- Comune di Vizzolo Predabissi CJ11 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che
collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud.
Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a. con sede in Milano in Viale della Liberazione 18, c. fiscale e P.Iva 06445740969;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Visti i decreti di occupazione d’urgenza emessi da questa Autorità Espropriante ai sensi e per gli effetti dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 identificati nell’allegato elenco e debitamente notificati alle parti interessate, con i quali è stata effettuata la determinazione urgente in via provvisoria dell’indennità di espropriazione da offrire ai proprietari dei beni necessari all’esecuzione dell’opera
di cui trattasi;
Visti i verbali di immissione in possesso redatti dal Consorzio CCT ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., unitamente ai relativi stati di consistenza, attestante l’avvenuta occupazione dei beni di proprietà delle ditte indicate nell’allegato elenco
facente parte integrante della presente ordinanza;
Visto l’art. 26 del d.p.r. 327/2001;
ORDINA
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 26, comma 1 del d.p.r. 327/2001, al Consorzio CCT di eseguire, entro il termine di 30 (trenta) giorni
dall’avvenuta pubblicazione, il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti (oggi Servizio Gestione Depositi del Ministero dell’Economia
e delle Finanze) a titolo di indennità provvisoria di espropriazione in favore dei proprietari degli immobili individuati nell’allegato elenco facente parte integrante della presente ordinanza.
Il presente sarà pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a
cura e spesa del Consorzio CCT.
Il pagamento della somma depositata alla proprietà o agli aventi diritto verrà autorizzato al verificarsi delle condizioni e secondo le
modalità previste dagli art. 26 e 28 del d.p.r. 327/2001.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
——— • ———
Allegati:
Elenco ditte non concordatarie.
Comune
Vizzolo Predabissi CJ11
Piano-fogliomappale
NP1 fg. 6
mappale 39
Ditta
BESOZZI ERNESTO - c.f. BSZRST72A08M102P
BESOZZI LUIGI - c.f. BSZLGU68P22I274T
Indennità
€ 3.696,61
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 4 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto A - Interferenza 19-16 TE - Comune
di Gessate (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4
«Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera CIPE del
3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a. con sede in Milano in Viale della Liberazione 18, c. fiscale e P.Iva 06445740969;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
– 120 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Visti i decreti di occupazione d’urgenza emessi da questa Autorità Espropriante ai sensi e per gli effetti dell’art. 22bis del
d.p.r. 327/2001 identificati nell’allegato elenco e debitamente notificati alle parti interessate, con i quali è stata effettuata la determinazione urgente in via provvisoria dell’indennità di espropriazione da offrire ai proprietari dei beni necessari all’esecuzione dell’opera
di cui trattasi;
Visti i verbali di immissione in possesso redatti dal Consorzio CCT ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., unitamente ai relativi stati di consistenza, attestante l’avvenuta occupazione dei beni di proprietà delle ditte indicate nell’allegato elenco
facente parte integrante della presente ordinanza;
Visto l’art. 26 del d.p.r. 327/2001;
ORDINA
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 26, comma 1 del d.p.r. 327/2001, al Consorzio CCT di eseguire, entro il termine di 30 (trenta) giorni
dall’avvenuta pubblicazione, il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti (oggi Servizio Gestione Depositi del Ministero dell’Economia
e delle Finanze) a titolo di indennità provvisoria di espropriazione in favore dei proprietari degli immobili individuati nell’allegato elenco facente parte integrante della presente ordinanza.
Il presente sarà pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a
cura e spesa del Consorzio CCT.
Il pagamento della somma depositata alla proprietà o agli aventi diritto verrà autorizzato al verificarsi delle condizioni e secondo le
modalità previste dagli art. 26 e 28 del d.p.r. 327/2001.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
Elenco ditte non concordatarie.
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Gessate
NP74 fg.12
mappale 98
Ditta
BRAMBILLA ADRIANO - c.f. BRMDRN63C14F205L
BRAMBILLA ANGELO GIUSEPPE - c.f. BRMNLG53S24D995N
BRAMBILLA SILVANO - c.f. BRMSVN55S25F205O
Indennità
€ 520,65
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 5 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto A - Interferenza 19-16 TE Comune di Gorgonzola (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.) Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est
Esterna di Milano e il gasdotto «45320 Metanodotto Rivolta-Brugherio variante interferenza TEEM in comune di Gorgonzola e Gessate»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Bollettino Ufficiale
– 121 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/20011 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale
n. 181 del 10 giugno 2011 e n 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «45320 Metanodotto Rivolta-Brugherio variante
interferenza TEEM in comune di Gorgonzola e Gessate» a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel piano particellare
ed elenco ditte allegati e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -Sulla particella catastale 9 del foglio 12 del Comune di Gorgonzola insisterà un manufatto fuori terra delle dimensioni di mt. 3,70
x 6,70 con relativo accesso pedonale e carrabile a favore della SNAM Rete Gas s.p.a., costituito da una strada della larghezza di
mt. 3,50 e relativo piazzale di manovra come evidenziaato nell’allegato disegno n. AT-C-1160.
c -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
d -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 11,00 (undici) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di eseguire
sulla stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
e -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
f - Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i, nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
– Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Gorgonzola
NP21 fg. 12
mappali 6, 8
Gorgonzola
Gorgonzola
Gorgonzola
Ditta
Indennità
LAMPERTICO ANNALISA MARIA c.f.LMPNLS56C64E094M
LAMPERTICO GIOVANNI c.f. LMPGNN59T16E094D
€ 9.655,17
NP24 fg. 12
mappale 5
LAMPERTICO BAMBINA c.f. LMPBBN21L57E094K
LAMPERTICO DANIELA ERNESTINA c.f. LMPDLR61S44E094D
LAMPERTICO GIOVANNI c.f. LMPGNN23A19E094I
LAMPERTICO PAOLO c.f. LMPPLA58E07E094E
€ 7.647,77
NP25 fg. 12
mappale 7
LAMPERTICO BRUNO c.f. LMPBRN43T15E094A
€ 4.807,34
NP26 fg. 12
mappale 9
LAMPERTICO ANTONIA AGATA c.f. LMPNNG63C44E094N
LAMPERTICO BIANCA MARIA c.f. LMPBCM51S62E094T
LAMPERTICO CLAUDIO c.f. LMPCLD55T25E094U
LAMPERTICO EZIO LORENZO MARIA c.f. LMPZRN57L27E094B
LAMPERTICO GIOVANNI c.f. LMPGNN53C10E094A
LAMPERTICO GIUSEPPE c.f. LMPGPP50R04E094S
LAMPERTICO MAURIZIO c.f. LMPMRZ54P22E094K
€ 4.211,48
– 122 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 6 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-18/1 4D Comune di Gorgonzola CJ04 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la risoluzione delle interferenze esistenti tra la Tangenziale est Esterna di Milano e il gasdotto «8 Metanodotto Rubiano-Seregno Lurago DN300 nei comuni di Gorgonzola e Melzo»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n. 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «8 Metanodotto Rubiano-Seregno Lurago DN300
nei comuni di Gorgonzola e Melzo» a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel piano particellare ed elenco ditte allegati e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
c -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 8,00 (otto) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di eseguire sulla
stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
d -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
e -Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i, nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Bollettino Ufficiale
– 123 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Gorgonzola CJ04
NP1 fg.18
mappale 121
FERRARI ANTONIO FRANCO - c.f. FRRNNF68L29D150F
SISTI CATERINA - c.f. SSTCRN43T53E654I
€ 6.565,98
Gorgonzola CJ04
NP2 fg.18
mappale 133
MARINONI FAUSTO - c.f. MRNFST41S14E654A
€ 7.086,62
Gorgonzola CJ04
NP3 fg.18
mappale 134
FERRARI ANTONIO FRANCO - c.f. FRRNNF68L29D150F
Gorgonzola CJ04
NP5 fg.19
mappale 44
INVERNIZZI DAVIDE - c.f. NVRDVD85D01F205P
INVERNIZZI IVANA - c.f. NVRVNI59E45F205N
LUCCHESI OLIVIA - c.f. LCCLVO55R42L219P
SALA ADELE - c.f. SLADLA30R66F119Q
Ditta
Indennità
€ 914,03
€ 5.732,94
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 7 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/1 TE Comune di Pozzuolo Martesana (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a. con sede in Milano in Viale della Liberazione 18, c. fiscale e P.Iva 06445740969;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Visti i decreti di occupazione d’urgenza emessi da questa Autorità Espropriante ai sensi e per gli effetti dell’art. 22bis del
d.p.r. 327/2001 identificati nell’allegato elenco e debitamente notificati alle parti interessate, con i quali è stata effettuata la determinazione urgente in via provvisoria dell’indennità di espropriazione da offrire ai proprietari dei beni necessari all’esecuzione dell’opera
di cui trattasi;
Visti i verbali di immissione in possesso redatti dal Consorzio CCT ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., unitamente ai relativi stati di consistenza, attestante l’avvenuta occupazione dei beni di proprietà delle ditte indicate nell’allegato elenco
facente parte integrante della presente ordinanza;
Visto l’art. 26 del d.p.r. 237/2001;
ORDINA
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 26, comma 1 del d.p.r. 327/2001, al Consorzio CCT di eseguire, entro il termine di 30 (trenta) giorni
dall’avvenuta pubblicazione, il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti (oggi Servizio Gestione Depositi del Ministero dell’Economia
e delle Finanze) a titolo di indennità provvisoria di espropriazione in favore dei proprietari degli immobili individuati nell’allegato elenco facente parte integrante della presente ordinanza.
Il presente sarà pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a
cura e spesa del Consorzio CCT.
– 124 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Il pagamento della somma depositata alla proprietà o agli aventi diritto verrà autorizzato al verificarsi delle condizioni e secondo le
modalità previste dagli art. 26 e 28 del d.p.r. 327/2001.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
Elenco ditte non concordatarie.
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Pozzuolo Martesana
NP36 fg.13
mappale 99
Ditta
Indennità
LA FULVIA IMMOBILIARE S.P.A.
P.Iva 03584500155
€ 335,35
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 8 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/2 TE Comune di Pozzuolo Martesana (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a. con sede in Milano in Viale della Liberazione 18 c. fiscale e P.Iva 06445740969;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Visti i decreti di occupazione d’urgenza emessi da questa Autorità Espropriante ai sensi e per gli effetti dell’art. 22bis del
d.p.r. 327/2001 identificati nell’allegato elenco e debitamente notificati alle parti interessate, con i quali è stata effettuata la determinazione urgente in via provvisoria dell’indennità di espropriazione da offrire ai proprietari dei beni necessari all’esecuzione dell’opera
di cui trattasi;
Visti i verbali di immissione in possesso redatti dal Consorzio CCT ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., unitamente ai relativi stati di consistenza, attestante l’avvenuta occupazione dei beni di proprietà delle ditte indicate nell’allegato elenco
facente parte integrante della presente ordinanza;
Visto l’art. 26 del d.p.r. 237/2001;
ORDINA
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 26, comma 1 del d.p.r. 327/2001, al Consorzio CCT di eseguire, entro il termine di 30 (trenta) giorni
dall’avvenuta pubblicazione, il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti (oggi Servizio Gestione Depositi del Ministero dell’Economia
e delle Finanze) a titolo di indennità provvisoria di espropriazione in favore dei proprietari degli immobili individuati nell’allegato elenco facente parte integrante della presente ordinanza.
Il presente sarà pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a
cura e spesa del Consorzio CCT.
Il pagamento della somma depositata alla proprietà o agli aventi diritto verrà autorizzato al verificarsi delle condizioni e secondo le
modalità previste dagli art. 26 e 28 del d.p.r. 327/2001.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
Elenco ditte non concordatarie.
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Pozzuolo
Martesana
NP20 fg.13
mappale 6
Pozzuolo
Martesana
NP36 fg.36 fg.13
mappali 9, 10, 11,
14, 38, 136
Ditta
Indennità
SACCHINI VITTORIO - c.f. SCCVTR44M04G965B
€ 12.148,50
LA FULVIA IMMOBILIARE S.P.A. - P.Iva 03584500155
€ 70.947,24
Bollettino Ufficiale
– 125 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune
Piano-fogliomappale
Pozzuolo
Martesana
NP38 fg.13
mappali 4, 5
Ditta
GALBIATI ANTONIO - c.f. GLBNTN43C23G965I
GALBIATI GIANCARLO - c.f. GLBGCR39C18G965L
Indennità
€ 34.073,65
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n.9 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/1 TE
- Comune di Melzo. Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a. con sede in Milano in Viale della Liberazione 18, c. fiscale e P.Iva 06445740969;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Visti i decreti di occupazione d’urgenza emessi da questa Autorità Espropriante ai sensi e per gli effetti dell’art. 22bis del
d.p.r. 327/2001 identificati nell’allegato elenco e debitamente notificati alle parti interessate, con i quali è stata effettuata la determinazione urgente in via provvisoria dell’indennità di espropriazione da offrire ai proprietari dei beni necessari all’esecuzione dell’opera
di cui trattasi;
Visti i verbali di immissione in possesso redatti dal Consorzio CCT ai sensi e per gli effetti dell’art. 24 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., unitamente ai relativi stati di consistenza, attestante l’avvenuta occupazione dei beni di proprietà delle ditte indicate nell’allegato elenco
facente parte integrante della presente ordinanza;
Visto l’art. 26 del d.p.r. 327/2001;
ORDINA
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 26, comma 1 del d.p.r. 327/2001, al Consorzio CCT di eseguire, entro il termine di 30 (trenta) giorni
dall’avvenuta pubblicazione, il deposito presso la Cassa Depositi e Prestiti (oggi Servizio Gestione Depositi del Ministero dell’Economia
e delle Finanze) a titolo di indennità provvisoria di espropriazione in favore dei proprietari degli immobili individuati nell’allegato elenco facente parte integrante della presente ordinanza.
Il presente sarà pubblicato per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia a
cura e spesa del Consorzio CCT.
Il pagamento della somma depositata alla proprietà o agli aventi diritto verrà autorizzato al verificarsi delle condizioni e secondo le
modalità previste dagli art. 26 e 28 del d.p.r. 327/2001.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
Elenco ditte non concordatarie.
——— • ———
Comune
Melzo
Piano-fogliomappale
NP1 fg.7
mappale 719
Ditta
BUCCELLATI ALESSANDRO - c.f. BCCLSN27M30B729O
BUCCELLATI MARIANTONIA - c.f. BCCMNT30H69F205C
DE MADDALENA CECILIA - c.f. DMDCCL64B45G224Y
DE MADDALENA JACOPO - c.f. DMDJCP66T15F205X
LEMKINS SILVIA - c.f. LMKSLV46P66Z112B
TORNAGHI ANNA MARIA - c.f. TRNNMR34R69F704U
TORNAGHI ENRICO - c.f. TRNNRC39H22F704P
TORNAGHI FRANCESCA ENRICA - c.f. TRNFNC36L42F704F
TORNAGHI GIULIO CESARE - c.f. TRNGCS46M18A818Q
TORNAGHI RICHARD - c.f. TRNRHR78M07F205D
TORNAGHI SONIA LIDIA - c.f. TRNSLD84M56F205E
Indennità
€ 300,00
– 126 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 10 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-20/2 TE - Comune
di Melzo (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «MilanoBrescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera CIPE del 3 agosto 2011
- CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est Esterna di Milano e il gasdotto «41542 Derivazione per Melzo DN300 nei comuni di Pozzuolo Martesana e Melzo»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n. 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «41542 Derivazione per Melzo DN300 nei comuni
di Pozzuolo Martesana e Melzo» a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel piano particellare ed elenco ditte allegati
e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
c -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 11,00 (undici) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di eseguire
sulla stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
d -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
e -Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i, nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Bollettino Ufficiale
– 127 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Melzo
Piano-fogliomappale
NP1 fg.7
mappale 719
Ditta
BUCCELLATI ALESSANDRO - c.f. BCCLSN27M30B729O
BUCCELLATI MARIANTONIA - c.f. BCCMNT30H69F205C
DE MADDALENA CECILIA - c.f. DMDCCL64B45G224Y
DE MADDALENA JACOPO - c.f. DMDJCP66T15F205X
LEMKINS SILVIA - c.f. LMKSLV46P66Z112B
TORNAGHI ANNA MARIA - c.f. TRNNMR34R69F704U
TORNAGHI ENRICO - c.f. TRNNRC39H22F704P
TORNAGHI FRANCESCA ENRICA - c.f. TRNFNC36L42F704F
TORNAGHI GIULIO CESARE - c.f. TRNGCS46M18A818Q
TORNAGHI RICHARD - c.f. TRNRHR78M07F205D
TORNAGHI SONIA LIDIA - c.f. TRNSLD84M56F205E
Indennità
€ 7.751,90
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 11 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-06/2 Comune di Casalmaiocco (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est Esterna di Milano e il gasdotto «10889 Pot. Derivazione per Dresano DN200 varianti in comune di Casalmaiocco e Dresano»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna spa;
– 128 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n. 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «10889 Pot. Derivazione per Dresano DN200 varianti in comune di Casalmaiocco e Dresano»; a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel piano particellare ed elenco
ditte allegati e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -Sulla particella catastale 387 del foglio 1 di Casalmaiocco insisterà un manufatto fuori terra delle dimensioni di mt. 5,35 x 5,35
con il relativo accesso pedonale e carrabile a favore della SNAM Rete Gas s.p.a. costituito da una strada della larghezza di
mt. 3,50 e relativo piazzale di manovra, come evidenziato nel disegno allegato DT-C-1160.
c -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
d -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 13,50 (tredici/50) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di eseguire sulla stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
e -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
f - Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i, nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Ditta
Indennità
Casalmaiocco
NP2 fg.1 mappale
388
SECONDI ALESSANDRA - c.f. SCNLSN56D65F205I
SECONDI RICCARDO - c.f. SCNRCR60B24F205S
€ 202,47
Casalmaiocco
NP3 fg.1 mappali
21, 387
SECONDI ALESSANDRA - c.f. SCNLSN56D65F205I
€ 22.868,10
Casalmaiocco
NP6 fg.1 mappale
22
SECONDI ALESSANDRA c.f. SCNLSN56D65F205I
SECONDI RICCARDO c.f. SCNRCR60B24F205S
SECONDI GIUSEPPINA c.f. SCNGPP30A55B899E
€ 2.186,73
Casalmaiocco
NP7 fg.1 mappale
26
CATTANEO LUIGI c.f. CTTLGU65R14E648I
CATTANEO GIANFRANCO c.f. CTTGFR65B01E648G
CATTANEO ALBERTO c.f. CTTLRT73M12E648G
CATTANEO LAURA c.f. CTTLRA69A49F205A
€ 8.822,12
Casalmaiocco
NP8.1 fg.1 mappale IMMOBILIARE LUCE S.R.L. A SOCIO UNICO
389
c.f. 08166570153
€ 18.685,55
Bollettino Ufficiale
– 129 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune
Piano-fogliomappale
Ditta
Casalmaiocco
NP10 fg.1 mappale
390
SECONDI ALESSANDRA c.f. SCNLSN56D65F205I
SECONDI RICCARDO c.f. SCNRCR60B24F205S
Casalmaiocco
NP12 fg.1 mappale
444
IMMOBILIARE LUCE S.R.L. A SOCIO UNICO c.f.
08166570153
Casalmaiocco
NP14 fg.2 mappale 4
SECONDI GIUSEPPINA c.f. SCNGPP30A55B899E
Indennità
€ 1.226,42
€ 277,68
€ 59.608,64
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 12 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-07/1-2-34N - Comune di Casalmaiocco CJ11 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che
collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud.
Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est
Esterna di Milano e il gasdotto «4500140 Met. Sergnano- Mortara variante per interferenza TEEM in Comuni di Vizzolo Predabissi e Casalmaiocco DN 750»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’ art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n. 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «4500140 Met. Sergnano-Mortara variante per
interferenza TEEM in Comuni di Vizzolo Predabissi e Casalmaiocco DN 750»; a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel
piano particellare ed elenco ditte allegati e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
– 130 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
c -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 17,50 (diciassette,50) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di
eseguire sulla stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
d -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
e -Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Casalmaiocco CJ11
NP8 fg. 6
mappali 41, 448
Ditta
GAELI TERSILIA - c.f. GLATSL31D51F260C
PRINA LUIGI - c.f. PRNLGU65T16F205D
Indennità
€ 6.768,45
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 13 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto C - Interferenza 19-06/2-3-4-5
- Comune di Casalmaiocco (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est Esterna di Milano e il gasdotto «41747 Derivazione per Dresano variante per interferenza TEEM in comune di Casalmaiocco DN 200»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Bollettino Ufficiale
– 131 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «41747 Derivazione per Dresano variante per interferenza TEEM in comune di Casalmaiocco DN 200» a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel piano particellare ed
elenco ditte allegati e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -Sulla particella catastale 34 del foglio 1 in Comune di Casalmaiocco insisterà un manufatto fuori terra delle dimensioni di mt. 5,35
x 5,35 con il relativo accesso pedonale e carrabile a favore della SNAM Rete Gas s.p.a., costituito da una strada della larghezza
di mt. 3,50 e relativo piazzale di manovra, come evidenziato nel disegno allegato DT-C-1160.
c -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
d -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 13,50 (tredici,50) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di eseguire
sulla stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
e -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
f - Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i, nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Casalmaiocco
NP7 fg. 1
mappale 34
Casalmaiocco
Casalmaiocco
Ditta
Indennità
CATTANEO LUIGI - c.f. CTTLGU65R14E648I
CATTANEO GIANFRANCO - c.f. CTTGFR65B01E648G
CATTANEO ALBERTO - c.f. CTTLRT73M12E648G
CATTANEO LAURA - c.f. CTTLRA69A49F205A
€ 18.026,06
NP15 fg. 6
mappali 12, 16, 77
VIGO ATTILIO - c.f. VGITTL60L05F205E
€ 44.191,62
NP16 fg. 6
mappale 17
VIGO ATTILIO - c.f. VGITTL60L05F205E
€ 24.991,20
– 132 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 14 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto A - Interferenza 19-15/3 TE
allacciamento comune di Gessate - AJ01 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale
che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud.
Delibera CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento Autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est Esterna di Milano e il gasdotto «All. 15644 comune di Gessate (nuovo) DN 150 in comune di Gessate»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n. 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «All. 15644 comune di Gessate (nuovo) DN 150 in
comune di Gessate» a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel piano particellare ed elenco ditte allegati e facenti
parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -Sulla particella 991 del foglio 6 del Comune di Gessate insisterà un manufatto fuori terra delle dimensioni di mt 3,70 x 3,70 con il
relativo accesso pedonale e carrabile a favore della SNAM Rete Gas s.p.a., costituito da una strada della larghezza di mt. 3,50 e
relativo piazzale di manovra come evidenziato nel disegno allegato n. DT-C-1160.
c -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
d -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 8,00 (otto,00) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di eseguire
sulla stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
e -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
f - Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Bollettino Ufficiale
– 133 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i., nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-fogliomappale
Gessate
NP27 fg.6
mappali 1, 980, 991
Ditta
CALONI FERMO - c.f. CLNFRM41A17D995G
Indennità
€ 5.166,00
Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano
Decreto di asservimento coattivo n. 15 del 27 aprile 2015 a favore di SNAM Rete Gas s.p.a. - Lotto B - Interferenza 19-18/1 4D
- Comune di Melzo CJ04 (ex articolo 23 e seguenti del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale che collega
l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera
CIPE del 3 agosto 2011 - CUP I21B05000290007 - CIG 017107578C
IL RESPONSABILE DELLE ATTIVITÀ ESPROPRIATIVE
La Tangenziale Esterna s.p.a., con sede legale in Viale della Liberazione, 18, in Milano, Concessionaria delle attività di progettazione,
costruzione e esercizio del Collegamento autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con
l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la Convenzione Unica sottoscritta in data 29 luglio 2010 tra Concessioni Autostradali Lombarde - CAL s.p.a. e la società Tangenziale Esterna s.p.a., in forza della quale la scrivente è Concessionaria per la progettazione, costruzione e esercizio del Collegamento
autostradale che collega l’Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l’Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud e opere connesse;
Vista la delibera CIPE n. 51 del 3 agosto 2011, la registrazione alla Corte dei Conti del 24 febbraio 2012 e la successiva pubblicazione sulla GURI del 3 marzo 2012, mediante la quale è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 166 d.lgs. 163/2006 e dell’art. 12
d.p.r. 327/2001, il Progetto Definitivo del predetto Collegamento autostradale, anche ai fini della dichiarazione di Pubblica Utilità;
Vista la delega CAL n. CAL-120312-00001 del 12 marzo 2012 con la quale sono stati affidati, ai sensi dell’art. 6 del d.p.r. 327/2001, i
poteri espropriativi a Tangenziale Esterna s.p.a.;
Considerato che in data 11 giugno 2012 tra la società Tangenziale Esterna s.p.a. e il Consorzio C.C.T. con sede in Tortona in Strada
Statale per Alessandria n. 6/A, iscritta al Registro delle imprese di Alessandria n. 07546080966, è stato sottoscritto il Contratto per l’affidamento a Contraente Generale della Progettazione esecutiva e della realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e delle
opere ad essa connesse, ivi incluse le attività necessarie per l’acquisizione, a qualunque titolo, degli immobili occorrenti per lo svolgimento delle relative prestazioni;
Vista la dichiarazione di pubblica utilità prot. CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012, della Concedente Concessioni Autostradali
Lombarde - CAL s.p.a., ai sensi degli artt. 169, comma 6 e 166, comma 2, d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163;
Considerato che il Consorzio CCT ha presentato un progetto per la Risoluzione delle Interferenze esistenti tra la Tangenziale est Esterna di Milano e il gasdotto «8 Metanodotto Rubiano-Seregno Lurago DN300 nei comuni di Gorgonzola e Melzo»;
Visto il piano particellare degli asservimenti, con accluso elenco delle ditte, approvato unitamente al progetto di risoluzione dell’interferenza sopraccitato;
Dato atto che si è provveduto, ai sensi dell’art. 17 del d.p.r. n. 327/2001, a dare notizia ai proprietari della data in cui è divenuta
efficace il citato provvedimento CAL-280612-00003 del 28 giugno 2012 con cui è stata dichiarata la Pubblica Utilità e con contestuale
comunicazione in ordine alla facoltà di prendere visione della relativa documentazione, nonché di fornire ogni elemento utile ai fini
della determinazione dei valori da attribuire alle aree da asservire;
Considerato che nella fattispecie, ricorrono entrambe le condizioni previste dal comma 2 lettere a) e b) dell’art. 22 bis del
d.p.r. 327/2001 per far luogo all’occupazione d’urgenza in quanto l’opera in oggetto è tra le infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/2001, c.d. Legge Obiettivo, ed il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a cinquanta;
Dato atto che con decreto di occupazione d’urgenza si è proceduto alla immissione in possesso dei beni interessati dai suddetti
lavori ed alla contestuale redazione dei relativi verbali di consistenza;
Rilevato che gli aventi diritto hanno comunicato con dichiarazione irrevocabile, la determinazione della indennità di asservimento;
Dato atto che le indennità di asservimento sono state pagate / depositate presso il Ministero delle Economie e Finanze, direzione
Territoriale di Milano;
Dato atto che l’indennità di asservimento è stata determinata dalla società Tangenziale Esterna s.p.a. che l’onere della stessa ivi
compresa la sua corresponsione è di esclusiva spettanza della medesima Società Tangenziale Esterna s.p.a.;
Vista l’istanza Prot. ___________ del ____________, con la quale il Consorzio CCT ha richiesto a questa società Tangenziale Esterna
s.p.a. l’emissione del decreto di assercimento ai sensi dell’ art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i. dei beni meglio identificati nell’elenco
ditte e piano particellare allegati facenti parte integrante del presente decreto;
Richiamato il d.p.r. 327/2001 e s.m.i., anche nell’assetto specifico conseguente ai pronunciamenti della Corte Costituzionale n. 181
del 10 giugno 2011 e n. 338 del 22 dicembre 2011;
Visti gli artt. 3, 6, 22 bis, 23 del d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.;
DECRETA
– 134 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
L’asservimento a favore di «SNAM Rete Gas s.p.a.» con sede legale in San Donato Milanese (MI) - Piazza Santa Barbara n. 7 - codice
fiscale/partita IVA 10238291008, degli immobili interessati dalla variante al gasdotto «8 Metanodotto Rubiano-Seregno Lurago DN300
nei comuni di Gorgonzola e Melzo» a carico dei fondi descritti ed identificati catastalmente nel piano particellare ed elenco ditte allegati e facenti parte integrante del presente decreto.
Le modalità di esercizio, attraverso le quali sarà regolamentata la servitù per l’opera sopra richiamata, sono richiamate nei modi e
nelle forme sotto specificate:
a -La tubazione, i manufatti, le apparecchiature e le opere sussidiarie, ivi compresi sfiati e paletti segnalatori, sono inamovibili, sono
e rimarranno di proprietà SNAM Rete Gas s.p.a., che avrà pertanto anche la facoltà di rimuoverle.
b -SNAM Rete Gas s.p.a., o chi per essa, potrà accedere liberamente ed in ogni tempo alle proprie opere e ai propri impianti con
il personale ed i mezzi necessari per la sorveglianza, la manutenzione, l’esercizio, le eventuali modifiche, rifacimenti, riparazioni,
sostituzioni e recuperi.
c -È vietato realizzare nuove opere di qualsiasi genere, come pure fognature e canalizzazioni chiuse a distanza inferiore a 8,00 (otto) metri dall’asse della tubazione; la fascia asservita dovrà essere mantenuta a terreno agrario con la possibilità di eseguire sulla
stessa le normali coltivazioni senza alterazione della profondità di posa della tubazione.
d -È vietato compiere qualsiasi atto che possa rappresentare pericolo per l’impianto, i manufatti, le apparecchiature, ostacolare il
libero passaggio, diminuire l’uso e l’esercizio della servitù o renderla più incomoda. I tributi e gli oneri gravanti sulla striscia asservita restano a carico dei proprietari.
e -Gli eventuali danni prodotti alle cose, alle piantagioni ed ai frutti pendenti, in occasione di riparazioni, modifiche, recuperi, sostituzioni, manutenzione ed esercizio dell’impianto saranno determinati di volta in volta, a lavori ultimati e liquidati a chi di ragione.
La notifica del presente decreto di asservimento alla ditta proprietaria, che avverrà a cura del Consorzio CCT nelle forme degli atti
processuali e civili;
Il Consorzio CCT provvederà inoltre alla registrazione, trascrizione e pubblicazione del presente decreto di asservimento nei modi e
termini disciplinati dall’art. 23 del d.p.r. 327/2001 e s.m.i, nonché alla sua trasmissione per estratto per la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene;
Avverso il presente provvedimento, ai sensi dell’art. 53 del d.p.r. 327/2001, può essere proposto ricorso al competente TAR entro
60 giorni dal ricevimento, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dallo stesso termine.
Il responsabile delle attività espropriative
Luciano Anello
Allegati:
1. Piani Particellari d’Esproprio
2. Elenco Ditte
3. Estratto del progetto
——— • ———
Comune
Piano-foglio-mappale
Melzo
NP19 fg. 2
mappale 377
fg. 4
mappali 12, 15
Ditta
FERRARI ANTONIO FRANCO - c.f. FRRNNF68L29D150F
SISTI CATERINA - c.f. SSTCRN43T53E654I
Indennità
€ 10.719,60
Terna - Rete Elettrica Nazionale s.p.a. - Roma
Elettrodotto a 380 kV denominato «Trino - Lacchiarella», in doppia terna, e delle opere connesse, interessando, nella regione
Piemonte, la provincia di Vercelli e, nella regione Lombardia, le province di Pavia e di Milano, opera autorizzata con decreto
n. 239/EL - 147/130/2010 emanato il 17 novembre 2010 dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Decreto di asservimento ai sensi dell’art. 23, d.p.r. 8 giugno 2001, n. 327,
come modificato dal d.lgs. 27 dicembre 2002, n. 302 e dal d.lgs. 27 dicembre 2004, n. 330, dei fondi da asservire nel comune di
Torre d’Isola, in provincia di Pavia
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 23 del vigente decreto del Presidente della Repubblica sulle espropriazioni per causa di pubblica utilità n. 327 del 8 giugno 2001, si rende noto a chi può avervi interesse che, ai fini della costruzione e dell’esercizio delle opere elettriche
indicate in oggetto, è stato emesso il decreto di asservimento n. 0331 in data 12 maggio 2015, con il quale è stata imposta a favore
della TERNA – Rete Elettrica Nazionale s.p.a., la servitù di elettrodotto sugli immobili situati nel territorio del Comune di Torre d’Isola, in
provincia di Pavia; di proprietà delle ditte di seguito riportate, con indicazione delle superfici asservite e della relativa indennità che,
giusta il citato decreto, è stata depositata presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze Ragioneria Territoriale dello Stato di Pavia
come risulta dai relativi Depositi:
COMUNE DI TORRE D’ISOLA
1) GRANATA ENZO MARIA nato a Corteolona il 13 aprile 1927 - Foglio 5 Mappali 588 e 589 – Semin Irrig – Percorrenza Linea m 379 Sperficie Asservita 18.855 mq di cui mq 356 occupati per l’infissione di due sostegni – indennità come da deposito nazionale definitivo
costituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 1256877 del 27 aprile 2015 di Euro 24.970,27 (Quattrocentottantotto/68).
Il responsabile del procedimento per eventuali ulteriori informazioni di terzi interessati, è l’ing. Francesco Testa , presso Terna Rete Italia
s.p.a. – Via Galileo Galilei, 18 - 20016 Pero (MI).
I terzi interessati dal procedimento possono proporre opposizione, ai sensi dell’art. 23, comma 5, del d.p.r. n. 327/2001 entro 30 giorni
dalla data della presente pubblicazione.
Roma, 12 maggio 2015
Il dirigente dell’ufficio espropri
Luigi De Francisci
Bollettino Ufficiale
– 135 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
E) VARIE
Amministrazione regionale
Comunicato regionale 14 maggio 2015 - n. 76
Direzione generale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Avviso di avvio del procedimento di valutazione ambientale
strategica (VAS) del piano di tutela delle acque
Vista la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina
dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e
di risorse idriche»;
Vista la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12, «Legge per il
governo del territorio» e i relativi criteri attuativi;
Visti gli indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi (VAS), approvati con d.c.r. 13 marzo 2007, n. VIII/351;
Vista la delibera di Giunta regionale 10 novembre 2010, n. 761
«Determinazione della procedura di Valutazione Ambientale di
Piani e Programmi - VAS (art. 4, l.r. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007) –
Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 29 giugno 2010,
n. 128, con modifica ed integrazione delle d.g.r. 27 dicem-bre
2008, n. 8/6420 e 30 dicembre 2009, n. 8/10971»;
Vista la delibera di Giunta regionale 8 maggio 2015, n. 3539
di avvio del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica
del Piano di Tutela delle Acque;
SI RENDE NOTO CHE
La Giunta regionale ha deliberato:
−− di avviare il procedimento di Valutazione Ambientale
Strategica;
−− di individuare quale Autorità procedente la DG Ambiente,
Energia e Sviluppo Sostenibile U.O. Risorse Idriche e Programmazione Ambientale;
−− di individuare quale Autorità competente per la VAS la DG
Territorio e Urbanistica, U.O. Strumenti per il governo del
territorio, Struttura Fondamenti, Strategie per il governo del
territorio e VAS;
−− di individuare quale Autorità competente in materia di
V.I.C la DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, U.O.
Parchi, Tutela della Biodiversità e Paesaggio
Con il presente avviso si dà formale avvio al procedimento di
Valutazione Ambientale Strategica.
Il dirigente della u.o. risorse idriche
e programmazione ambientale
(in qualità di autorità procedente)
Carmelo di Mauro
– 136 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Bergamo
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche –
Domanda di concessione in sanatoria della società Trevilandia
s.r.l. per utilizzare acque sotterranee ad uso piscicolo dal
bacino “laghetto Treviza» in comune di Treviglio (BG)
Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che il sig. Zanda
Franco, legale rappresentante della società Trevilandia s.r.l., ha
presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al
n°98086 in data 21 settembre 2009 e successivamente integrata
con nota prot. prov. n. 36811 del 5 maggio 2015, intesa ad ottenere la concessione in sanatoria per l’utilizzo ad uso piscicolo
del lago di falda denominato «laghetto Treviza» in comune di Treviglio (BG), identificato catastalmente ai mappali n. 9887 - 9888
- 9891 - 9890 - 1107 - 9886 - 9889, foglio n. 9.
Eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili
con la presente potranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 gg dalla data della pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Entro 30 giorni successivi al sopracitato termine chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Risorse
Idriche della Provincia di Bergamo o presso il Comune di Treviglio, la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni od
opposizioni.
Bergamo, 11 maggio 2015
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 137 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche - Concessioni acque sotterranee
Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che intende procedere alla regolarizzazione delle utenze intese ad ottenere la concessione alla derivazione preferenziale/sanatoria di acqua di cui alla tabella sotto riportata
n°
ID Pratica
Codice
Pratica
Titolare Istanza
Sede legale
P.IVA
C.F.
derivazione
Mc/anno o portata
media - portata
massima in l/s
Uso
Ubicazione
pozzo/
sorgente
Mapp.
Fg.
01
BG03204262006 00629/ED/06
Società Agricola
Ortotre di Eustacchio
Andrea e Fratelli S.S.
Via A. Fantoni 11
Treviolo (BG)
03116600168
03116600168
1 pozzo
8 l/s - 10 l/s
irriguo
Urgnano
398
5
02
BG0343762005
Società Agricola Passera Natale e figli S.S.
Via Comun
Nuovo 15 Stezza- 02369450164
no (BG)
02369450164
1 pozzo
33.000 mc/a - 10 l/s
irriguo
Stezzano
844
11/12
03
BG03248762007 132/07
Via S. Sofia 13
Milano
03183100159
03183100159
1 sorgente
0,5 l/s – 1 l/s
irriguo
Zogno
467
3
04
BG0343952006
00554/ED/05
Frazione Regget02291460166
to Vedeseta (BG)
02291460166
2 sorgenti
1000 mc - 2 l/s
zootecnico
igienico
Vedeseta
1198
1199
13
05
BG0345742006
00632/ED/06
02972530162
BNTVTR55A22L276N
1 pozzo
0,75 l/s
zootecnico
Torre Pallavicina
30
141
06
BG0341272003
00234/PL/03
00653350165
00653350165
1 pozzo
400 mc - 1,5 l/s
zootecnico
Verdello
890
5
07
BG03138072007 133/07
03246790160
CFFFRZ66T29L388I
1 pozzo
3500 mc – 1 l/s
zootecnico
Trescore
Balneario
4583
21
08
BG0344722006
00633/ED/06
00277430161
NZZGNN45L30I919Y
1 pozzo
8100 mc – 3 l/s
zootecnico
Spirano
1521
-
09
BG0345862007
051/07
02959270162
BRNNDR73R06A794W
1 pozzo
35 mc – 3,5 l/s
irriguo
Stezzano
6489
8
10
BG0345592006
00616/ED/06
01638790160
01638790160
1 pozzo
2500 mc – 7 l/s
irriguo
igienico e
industriale
Urgnano
4445
9
00526/ED/05
Congregazione Suore
di Carità delle SS. B.
Capitanio e V. Gerosa
Azienda Agricola
Locatelli Guglielmo &
C. SS
C.na Valsorda
superiore 3
Torre Pallavicina
Azienda Agricola San C.na San GioGiovanni di Lorenzi
vanni VerdelEttore & C. S.S.
lo (BG)
Caffi Fabrizio – impresa Via Voia 8
individuale
Zandobbio(BG)
C.na San Pietro
Nozza Bielli Giovanni
Spirano (BG)
Via G. Galilei 25
Baroni Andrea
Stezzano (BG)
Bonetti Vittorino
Amatex srl
Via B. Alberti 188
Urgnano (BG)
Eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili con le presenti potranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 gg dalla data della pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Entro 30 giorni successivi al sopracitato termine chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo o presso il Comune di pertinenza, le domande in istruttoria e la documentazione tecnica allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni.
Bergamo, 20 maggio 215
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
– 138 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche –
Domanda di concessione dell’impresa individuale Ferrari
Maria Grazia per la derivazione di acque sotterranee per uso
zootecnico, potabile ed igienico da n. 1 pozzo in comune di
Antegnate (BG)
Il dirigente del Servizio Risorse Idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che la sig.ra
Ferrari Maria Grazia, titolare dell’omonima impresa individuale,
ha presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al
n. 105726 in data 24 dicembre 2014, intesa ad ottenere la concessione per la derivazione di una portata media complessiva
di 884 mc/anno e massima di 2 l/s di acque sotterranee per uso
zootecnico, potabile ed igienico da n. 1 pozzo, ubicato in comune di Antegnate (BG) sul mappale n. 177, foglio n. 9.
Eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili
con la presente potranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 gg dalla data della pubblicazione del presente
avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Entro 30 giorni successivi al sopracitato termine chiunque abbia interesse può visionare, presso gli uffici del Servizio Risorse
idriche della Provincia di Bergamo o presso il Comune di Antegnate, la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica
allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni
od opposizioni.
Bergamo, 7 maggio 2015
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche Domanda di concessione di derivazione di acqua ad uso
idroelettrico dalla roggia Comenduna in comune di Albino
presentata dalla società DUEA di Azzola Caludio e C. s.n.c.
(Impianto Isla) – Pratica n. 029/15
Il Dirigente del Servizio Risorse Idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che il sig. Azzola
Claudio Remo, in qualità di legale rappresentante della Società DUEA di Azzola Claudio e C. s.n.c. (C.F. e P.IVA 01360600165),
con sede legale in Via Sottoprovinciale n. 20 ad Albino (BG), ha
presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al n.
36075 del 30 aprile 2015, intesa ad ottenere la concessione di
derivazione d’acque ad uso idroelettrico dalla roggia Comenduna in comune di Albino (BG), per una portata massima di
1500 l/s e media di 1300 l/s e produrre sul salto di 3,88 m la potenza nominale media di kW 49,45. La restituzione delle acque
turbinate è prevista nel medesimo corso d’acqua in comune di
Albino (BG) (Impianto Isla - Pratica n. 029/15).
La medesima istanza reca la richiesta di riconoscimento di
pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori.
Fermo restando la verifica della disponibilità idrica, nonché
la verifica di quanto previsto dall’art. 29 del r.r. n. 2/2006 «Concessione su opere preesistenti afferenti ad altre concessioni», si
informa che eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili con la presente potranno essere presentate entro il
termine perentorio di 30 gg. dalla data della pubblicazione del
presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Decorso il periodo di cui sopra, chiunque abbia interesse può
visionare, per i successivi 30 gg., presso gli uffici del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo o presso il comune di Albino (BG) la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica
allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni
od opposizioni.
Bergamo, 12 maggio 2015
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
Provincia di Bergamo
Settore Tutela risorse naturali – Servizio Risorse idriche Domanda di concessione di derivazione di acqua ad uso
idroelettrico dalla roggia Serio in comune di Bergamo
presentata dalla società DUEA di Azzola Caludio e C. s.n.c.
(Impianto Corridoni) – Pratica n. 030/15
Il dirigente del Servizio Risorse idriche della Provincia di Bergamo, ufficio istruttore e competente per il rilascio del provvedimento conclusivo di concessione, rende noto che il sig. Azzola
Claudio Remo, in qualità di legale rappresentante della Socie-
tà DUEA di Azzola Claudio e C. s.n.c. (C.F. e P.IVA 01360600165),
con sede legale in Via Sottoprovinciale n. 20 ad Albino (BG), ha
presentato una domanda, protocollata agli atti provinciali al
n°36071 del 30 aprile 2015, intesa ad ottenere la concessione
di derivazione d’acque ad uso idroelettrico dalla roggia Serio
in comune di Bergamo, per una portata massima di 4.300 l/s e
media di 3.000 l/s e produrre sul salto di 5,25 m la potenza nominale media di kW 154,41. La restituzione delle acque turbinate
è prevista nel medesimo corso d’acqua in comune di Bergamo alla quota di 268,60 m s.l.m. (Impianto Corridoni - Pratica n.
030/15).
La medesima istanza reca la richiesta di riconoscimento di
pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori.
Fermo restando la verifica della disponibilità idrica, nonché
la verifica di quanto previsto dall’art. 29 del r.r. n. 2/2006 «Concessione su opere preesistenti afferenti ad altre concessioni», si
informa che eventuali domande di derivazioni tecnicamente incompatibili con la presente potranno essere presentate entro il
termine perentorio di 30 gg. dalla data della pubblicazione del
presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Decorso il periodo di cui sopra, chiunque abbia interesse può
visionare, per i successivi 30 gg., presso gli uffici del Servizio Risorse Idriche della Provincia di Bergamo o presso il comune di Bergamo la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica
allegata e presentare memorie scritte contenenti osservazioni
od opposizioni.
Bergamo, 12 maggio 2015
Il dirigente del servizio
Eugenio Ferraris
Comune di Bergamo
Revoca delle deliberazioni consiliari n. 116 reg. c.c./46 prop.
del. del 18 settembre 2008 e n. 20 reg. c.c./2 prop. del. del
16 febbraio 2009 inerenti rispettivamente l’adozione e
l’approvazione definitiva della variante al piano di recupero
di via Broseta nn. 112-114 «Ex mulino Valoti», e conseguente
decadenza delle relative previsioni urbanistiche. Adozione
della variante al piano delle regole ed al piano dei servizi
del piano di governo del territorio (PGT) vigente per l’ambito
interessato
IL DIRIGENTE
Ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 14, comma 5 e all’art. 13,
comma 4 della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i.
AVVISA
che con deliberazione del Consiglio comunale n. 54 reg.cc/
n. 22 prop. del. in data 4 maggio 2015 è stata approvata la revoca della Variante al Piano di Recupero di via Broseta nn. 112-114
«Ex mulino Valoti», comportante l’adozione di variante urbanistica al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi del PGT vigente
per l’ambito interessato.
Gli atti e gli elaborati che costituiscono la suindicata variante urbanistica sono depositati presso la Segreteria Generale,
Palazzo Frizzoni, Piazza Matteotti n. 27 e presso la Direzione Pianificazione Urbanistica, Palazzo Uffici, Piazza Matteotti n. 3, nonché pubblicati sul sito internet del Comune al seguente indirizzo:
http://territorio.comune.bergamo.it/direzione-pianificazioneurbanistica/PR10 per un periodo continuativo di 30 giorni, dal
20 maggio 2015 al 19 giugno 2015 compreso.
Si rende noto che per tutto il periodo di deposito è possibile prendere visione della suddetta documentazione in formato
cartaceo presso i citati uffici dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dei giorni feriali.
Scaduto il predetto periodo di deposito, nei successivi 30 giorni, chiunque abbia interesse può presentate osservazioni compilando l’apposito modulo disponibile sul sito internet all’indirizzo di cui sopra, da indirizzarsi al Sindaco in 3 copie, oltre a copia
di un documento d’identità, che devono pervenire al Protocollo
Generale del Comune di Bergamo entro e non oltre le ore 16.30
del 20 luglio 2015.
Del deposito degli atti e della pubblicazione nel sito internet
del Comune è fatta pubblicità mediante avviso all’Albo Pretorio,
sul sito internet del Comune, sul Bollettino Ufficiale della Regione
e su un quotidiano a diffusione locale.
Bergamo, 11 maggio 2015 Il dirigente
Dario Tadè
Bollettino Ufficiale
– 139 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Brescia
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente,protezione civile
- Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione per
la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo ubicato
nel comune di Gottolengo (BS) assentita all’azienda agricola
Pianoverde di Sartorelli & Brontesi s.s. ad uso zootecnico e
potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che all’Azienda Agricola Pianoverde di Sartorelli & Brontesi s.s.,
con sede in Leno (BS), C.na Piano Verde 12, ai sensi dell’art. 7
del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2091 del 24 marzo 2015 la concessione trentennale
per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel Comune di Gottolengo (BS), fg. n. 9 mapp. n. 59 ad uso zootecnico e
potabile;
•portata media derivata 0,60 l/s e massima di 2,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 17.289 m3;
•profondità del pozzo 126,00 m;
•diametro perforazione 220 mm;
•diametro colonna definitiva 125 mm;
•filtri da -122,00 m a -126,00 m;
Brescia, 6 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel
comune di Sarezzo (BS) presentata dalla società Idrosanitaria
Bonomi s.p.a. ad uso scambio termico in impianti a pompa
di calore
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante della soc. Idrosanitaria Bonomi s.p.a. con sede a Lumezzane (BS), Via Monsuello n. 36
ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia al
n. 44087 del 08 aprile 2015 intesa ad acquisire la concessione
per derivare acqua sotterranea da nuovo pozzo nel comune di
Sarezzo (BS) fg. 33 mapp. 86 ad uso scambio termico in impianti
a pompa di calore
•portata media derivata 1,00 l/s e massima di 4,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 31.100 m ;
•profondità del pozzo 30 m;
•diametro perforazione 220 mm;
•diametro colonna definitiva 170 mm;
•filtri da -10 m a -30 m.
3
Al riguardo si comunica inoltre che:
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 12 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Provvedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA del
progetto di un nuovo impianto di gestione di rifiuti ubicato
in comune di Torbole Casaglia - via G. Verdi 125 d/e/f/g, da
autorizzarsi ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152
e s.m.i. - Proponente: Ditta New Service s.r.l. con sede legale in
Largo Ochi 7 nel comune di Capriolo (BS)
Ai sensi dell’art. 20 comma 7, lett. a) del il d.lgs. 3 aprile 2006,
n. 152 e s.m.i. si avvisa che, valutati il complesso delle informazioni prodotte, gli elementi contenuti nella documentazione
tecnica presentata, la cartografia in atti e le risultanze dell’applicazione del metodo di cui al decreto regionale n. 11317
del 10 febbraio 2010, con atto dirigenziale n. 3087 del 5 maggio 2015, pubblicato integralmente sul sito web di questa Provincia, il progetto citato in oggetto non è stato assoggettato alla
procedura di valutazione di impatto ambientale, ai sensi dell’art.
20 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i.
Il dirigente
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da pozzo esistente
nel comune di Mairano (BS) presentata dalla ditta Franchini
Acciai s.p.a. ad uso industriale (rinnovo con variante non
sostanziale)
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante della ditta Franchini Acciai s.p.a
con sede a Mairano (BS), Via IV Novembre, n. 9/17 ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia al n. 35835 del 20 marzo 2015 intesa ad acquisire la concessione per derivare acqua
sotterranea da pozzo esistente nel comune di Mairano (BS) fg. 5
mapp. 70 ad uso industriale.
•portata media derivata 0,63 l/s e massima di 3,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 20.000 m ;
•profondità del pozzo 35 m;
•diametro perforazione 200 mm;
•diametro colonna definitiva 125 mm;
•filtri da -24 m a -30 m.
3
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Sarezzo (BS), affinché
provveda entro quindici giorni dalla data della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per
quindici giorni consecutivi;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Mairano (BS), affinché
provveda entro quindici giorni dalla data della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per
quindici giorni consecutivi;
– 140 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 11 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Pozzolengo (BS) assentita alla società
Elettronica G.B. s.r.l. ad uso scambio termico in impianti a
pompa di calore.
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla società Elettronica G.B. s.r.l., con sede in Pozzolengo
(BS), via Ponte Cantone 18/21, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento
n. 2453 del 8 aprile 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Pozzolengo (BS), fg. n. 21 mapp. n. 229 ad uso scambio termico in
impianti a pompa di calore;
•portata media derivata 1,91 l/s e massima di 8,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 60,000 m3;
•profondità del pozzo 90,00 m;
•diametro perforazione 400 mm;
•diametro colonna definitiva 180 mm;
•filtri da -75,00 m a -90,00 m;
Brescia, 7 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Rovato (BS) assentita
alla ditta Pasta Zara 3 s.r.l. ad uso industriale
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla ditta Pasta Zara 3 s.r.l., con sede in Treviso(TV), via XV Luglio 87/c, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è
stata assentita con provvedimento n. 2665 del 17 aprile 2015 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da
pozzo ubicato nel comune di Rovato (BS), fg. n. 9 mapp. n. 67 ad
uso industriale;
•portata media derivata 6,00 l/s e massima di 8,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 189,216 m3;
•profondità del pozzo 94,70 m;
•diametro colonna definitiva 350 mm;
•filtri da -59,20 m a -74,40 m;
Brescia, 8 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Limone sul Garda (BS) assentita alla
società Hotel San Giorgio ad uso innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla società Hotel San Giorgio s.r.l., con sede in Salò (BS),
Complesso Gasparo da Salò c/o Studio Travagliati-Bianchi, ai
sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2315 del 31 marzo 2015 la concessione
trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato
nel comune di Limone sul Garda (BS), fg. n. 9 mapp. n. 782 ad
uso innaffiamento aree verdi;
•portata media derivata 0,10 l/s e massima di 3,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 1.000 m3;
•profondità del pozzo 60,00 m;
•diametro perforazione 150 mm;
•diametro colonna definitiva 100 mm;
•filtri da -40,00 m a -60,00 m;
Brescia, 6 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel
comune di Chiari (BS) presentata dalla AOB2 –Società Acque
Ovest Bresciano Due s.r.l. ad uso potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante della AOB2 – Società Acque Ovest
Bresciano Due s.r.l. con sede a Rovato (BS), Via XXV Aprile
n. 18 ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia al
n. 25777 del 2 marzo 2015 intesa ad acquisire la concessione
per derivare acqua sotterranea da nuovo pozzo nel comune di
Chiari (BS) fg. 8 mapp. 240 ad uso potabile.
•portata media derivata 6,00 l/s e massima di 8,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 200.000 m ;
•profondità del pozzo 150 m;
•diametro perforazione 350 mm;
•diametro colonna definitiva 180 mm;
•filtri da -100 m a -110 m e da – 130 m a – 140 m;
3
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Chiari (BS), affinché
provveda entro quindici giorni dalla data della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per
quindici giorni consecutivi;
Bollettino Ufficiale
– 141 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 13 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel Comune di Castenedolo (BS)
assentita alla società agricola Boldini Giovanni Battista e
Mauro s.s. ad uso industriale, zootecnico e potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla società agricola Boldini Giovanni Battista e Mauro s.s.,
con sede in Castenedolo (BS), via Macina 64, ai sensi dell’art. 7
del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2664 del 17 aprile 2015 la concessione trentennale
per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune
di Castenedolo (BS), fg. n. 15 mapp. n. 52 ad uso industriale, zootecnico e potabile;
•portata media derivata 1,06 l/s e massima di 3,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 33,500 m3;
•profondità del pozzo 70 m;
•diametro perforazione 220 mm;
•diametro colonna definitiva 125 mm;
•filtri da -42,50 m a -52,50 m; da -65,00 m a -67,50 m;
Brescia, 17 aprile 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza
di concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo
nel comune di Corzano (BS) presentata dall’azienda agricola
Copeta Paolo, Attilio e Gianfranco ss. ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante dell’Az. Agricola Copeta Paolo, Attilio e Gianfranco ss con sede a Corzano (BS), Via Vittorio Emanuele n. 24 ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia
al n. 51702 del 27 aprile 2015 intesa ad acquisire la concessione per derivare acqua sotterranea da nuovo pozzo nel comune
di Corzano (BS) fg. 2 mapp. 138 ad uso irriguo.
•portata media derivata 1,30 l/s e massima di 43,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 41.439 m ;
•profondità del pozzo 50 m;
3
•diametro perforazione 500 mm;
•diametro colonna definitiva 330 mm;
•filtri da – 15 m a + 5 m da quota filtri.
Al riguardo si comunica inoltre che:
−− l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
−− il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Corzano (BS), affinché
provveda entro quindici giorni dalla data della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per
quindici giorni consecutivi;
−− le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
−− chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 11 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazz
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Remedello (BS) assentita alla ditta
Nuova Tintoria Romani s.r.l. ad uso antincendio
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla ditta Nuova Tintoria Romani s.r.l., con sede in Remedello (BS), via Caravaggio 1, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2666
del 17 aprile 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel Comune di Remedello
(BS), fg. n. 22 mapp. n. 163 ad uso antincendio;
•portata media derivata 0,005 l/s e massima di 10,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 144 m3;
•profondità del pozzo 36,00 m;
•diametro colonna definitiva 200 mm;
•filtri da -29 m a -35 m;
Brescia, 8 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Leno (BS) assentita alle ditte Toninelli
Maurizio e Paolo (50%) e alla ditta Barbieri Alessandro, Bruno
e Riccardo società agricola s.s. ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
– 142 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
che alla ditta Toninelli Maurizio e Paolo (50%), con sede in Leno (BS), C.na Toninelli 2, e alla ditta Barbieri Alessandro,Bruno e
Riccardo società agricola s.s., con sede in Leno (BS), C.na Miranda ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è
stata assentita con provvedimento n. 2828 del 23 aprile 2015 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da
pozzo ubicato nel comune di Leno (BS), fg. n. 8 mapp. n. 95 ad
uso irriguo;
•portata media derivata 5,30 l/s e massima di 39,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 56.113 m3;
•profondità del pozzo 18,00 m;
•diametro colonna definitiva 180 mm (3 colonne);
•filtri da 3,00 m a 18,00 m;
Brescia, 8 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza
di concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo
nel comune di Desenzano del Garda (BS) presentata dalla
signora Accordini Ilaria ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il titolare signora Accordini Ilaria residente a Negrar (BS), Via
Magellano n. 16 ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U.
11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di
Brescia al n. 143354 del 20 novembre 2014 intesa ad acquisire
la concessione per derivare acqua sotterranea da nuovo pozzo
nel comune di Desenzano del Garda (BS) fg. 62 mapp. 68 ad
uso irriguo.
•portata media derivata 1,26 l/s e massima di 3,30 l/s;
•volume annuo acqua derivato 13.106 m3;
•profondità del pozzo 120 m;
•diametro perforazione 300 mm;
•diametro colonna definitiva 219 mm;
•filtri da –110 m a -120 m.
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico
della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli
elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Desenzano D/
Garda (BS), affinché provveda entro quindici giorni dalla data
della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per quindici giorni consecutivi;
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 13 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Leno (BS) assentita alla ditta Bio-Line
Chemicals s.r.l. ad uso industriale e innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla ditta Bio-Line Chemicals s.r.l., con sede in Milano
(MI), via G. Ceradini n. 5, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2316
del 31 marzo 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Leno (BS),
fg. n. 46 mapp. n. 31 ad uso industriale e innaffiamento aree
verdi;
•portata media derivata 0,16 l/s e massima di 1,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 1.700 m3;
•profondità del pozzo 6,60 m;
•diametro perforazione 127 mm;
•diametro colonna definitiva 63,50 mm;
•filtri da 1,00 m a 6,60 m;
Brescia, 5 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Rilascio
della concessione alla società D.E.P.A.R. s.r.l. per la derivazione
di acqua dal fiume Oglio in comune di Losine (BS), sottesa
dall’impianto idroelettrico denominato «Traversa di Losine»
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE - PROTEZIONE CIVILE
Visto:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che con atto della Provincia di Brescia n. 2660 del 17 aprile 2015 è stata assentita la concessione alla società D.E.P.A.R.
s.r.l. con sede legale in comune Darfo Boario Terme (BS), via Alcide De Gasperi, 23 - C.F. P.IVA 03324390982, per la derivazione di
acqua pubblica ad uso idroelettrico, con presa dal fiume Oglio
in comune di Losine (BS), per la portata media di 9.480 l/s e
massima di 19.500 l/s, atta a produrre sul salto di 2,40 m, la potenza media nominale di 223,06 kw.
Brescia, 13 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente - protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel
comune di Lonato del Garda (BS) presentata dalla società
agricola Saetti Giovanni e Michele s.s. ad uso zootecnico
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante della soc. agricola Saetti Giovanni
e Michele s.s. con sede a Lonato del Garda (BS), Via Cominello,
n. 11 ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicem-
Bollettino Ufficiale
– 143 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
bre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia al
n. 32462 del 16 marzo 2015 intesa ad acquisire la concessione
per derivare acqua sotterranea da nuovo pozzo nel comune di
Lonato del Garda (BS) fg. 44 mapp. 74 ad uso zootecnico.
•portata media derivata 0,5 l/s e massima di 2,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 10.000 m3;
•profondità del pozzo 110 m;
•diametro perforazione 250 mm;
•diametro colonna definitiva 114 mm;
•filtri da –100 m a –110 m.
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico
della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli
elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Lonato del Garda (BS), affinché provveda entro quindici giorni dalla data della
presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per quindici giorni consecutivi;
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 12 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da pozzo esistente
nel comune di Quinzano d’Oglio (BS) presentata dalla società
agricola Fattorie Novella Sentieri di Zanotti Gianfranco e Figli
ad uso zootecnico – potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante della soc. agricola Fattorie Novella
Sentieri di Zanotti Gianfranco e Figli con sede a Quinzano d’Oglio (BS), Cascina Falivera, n. 28 ha presentato istanza, ai sensi
dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G.
della Provincia di Brescia al n. 32452 del 16 marzo 2015 intesa
ad acquisire la concessione per derivare acqua sotterranea
da pozzo esistente nel comune di Quinzano d’Oglio (BS) fg. 21
mapp. 2 ad uso zootecnico - potabile.
•portata media derivata 0,9 l/s e massima di 2,20 l/s;
•volume annuo acqua derivato 28.500 m3;
•profondità del pozzo 65 m;
•diametro colonna definitiva 114 mm;
•filtri da –60 m a -65 m.
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico
della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli
elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Quinzano d’Oglio (BS), affinché provveda entro quindici giorni dalla data della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio
comunale per quindici giorni consecutivi;
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 12 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Calcinato (BS) assentita alla società
Agricola Donja s.s. ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla società Agricola Donja s.s., con sede in Treviglio (BG),
via viale A. De Gasperi 20, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2314
del 31 marzo 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Calcinato
(BS), fg. n. 49 mapp. n. 91 ad uso irriguo;
•portata media derivata 2,2 l/s e massima di 10,1 l/s;
•volume annuo acqua derivato 35,000 m3;
•profondità del pozzo 80 m;
•diametro perforazione 350 mm;
•diametro colonna definitiva 180 mm;
•filtri da -35 m a -49,00 m;
Brescia, 7 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel
comune di Sarezzo (BS) presentata dalla società Idrosanitaria
Bonomi s.p.a. ad uso scambio termico in impianti a pompa
di calore
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante della soc. Idrosanitaria Bonomi s.p.a.
con sede a Lumezzane (BS), Via Monsuello n. 36 ha presentato
istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia al n. 44087 del 8 aprile 2015 intesa ad acquisire la concessione per derivare acqua
sotterranea da nuovo pozzo nel comune di Sarezzo (BS) fg. 33
mapp. 86 ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore
•portata media derivata 1,00 l/s e massima di 4,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 31.100 m ;
•profondità del pozzo 30 m;
3
– 144 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
•diametro perforazione 220 mm;
•diametro colonna definitiva 170 mm;
•filtri da -10 m a -30 m.
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Sarezzo (BS), affinché
provveda entro quindici giorni dalla data della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per
quindici giorni consecutivi;
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 12 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo nel
comune di Paratico (BS) presentata dal signor Zanni Angiolino
ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il titolare signor Zanni Angiolino, residente a Capriolo (BS),
Via Mazzini, ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia
al n. 43524 del 8 aprile 2015 intesa ad acquisire la concessione
per derivare acqua sotterranea da nuovo pozzo nel comune di
Paratico (BS) fg. 9 mapp. 216 ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore.
•portata media derivata 0,24 l/s e massima di 1,20 l/s;
•volume annuo acqua derivato 7.590 m ;
•profondità del pozzo 15 m;
•diametro perforazione 180 mm;
•diametro colonna definitiva 140 mm;
•filtri da -10 m a -15 m.
3
Al riguardo si comunica inoltre che:
−− l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi Acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
−− il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Paratico (BS), affinché
provveda entro quindici giorni dalla data della presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per
quindici giorni consecutivi;
−− le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
−− chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 12 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di
concessione per la derivazione d’acqua da pozzo esistente
nel comune di Capriano del Colle (BS) località Cascina
Bargnanina, presentata dal Comune di Capriano del Colle
ad uso potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il legale rappresentante del Comune di Capriano del
Colle con sede a Capriano del Colle (BS), Piazza Mazzini, n. 8
ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di Brescia al
n. 13036 del 12 gennaio 2012 intesa ad acquisire la concessione per derivare acqua sotterranea da pozzo nel comune di Capriano del Colle (BS) – loc. C.na Bargnanina, fg. 9 mapp. 312 ad
uso potabile.
•portata media derivata 4,2 l/s e massima di 19,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 133.845 m3;
•profondità del pozzo 282,50 m;
•diametro perforazione 800 mm;
•diametro colonna definitiva da p.c. a -101 m 457 mm e da
-101 m a –267 m 323 mm;
•filtri da –30,5 m a –38 m; da –70 m a –76 m; da –135 m a
–141 m; da –234 m a –240 m; da -244 m a –247 m e da –267
m a -273 m.
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Capriano del Colle (BS), affinché provveda entro quindici giorni dalla data della
presente pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio
comunale per quindici giorni consecutivi;
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 12 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Bollettino Ufficiale
– 145 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante sorgente
ubicata nel comune di Bagolino (BS) assentita al Consorzio
Seppiale - Destrone - Nadre ad uso zootecnico e potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla al Consorzio Seppiale-Destrone-Nadre, con sede in Bagolino (BS), via San Giorgio 4, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2317
del 31 marzo 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea mediante sorgente ubicata nel comune di Bagolino (BS), fg. n. 39 mapp. n. 5284 e 13440 ad uso zootecnico e
potabile;
•portata media derivata 1,00 l/s e massima di 1,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 30.000 m3;
•profondità del pozzo ___ m;
Brescia, 8 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita
al signor Carrara Flavio ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al signor Carrara Flavio, con sede in Ghedi (BS), Strada Isorella 22, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è
stata assentita con provvedimento n. 2136 del 25 marzo 2015 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da
pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS), fg. n. 55 mapp. n. 26
ad uso irriguo;
•portata media derivata 2,35 l/s e massima di 7,70 l/s;
•volume annuo acqua derivato 37.400 m3;
•profondità del pozzo 40,00 m;
•diametro colonna definitiva 168 mm;
•filtri da -34,00 m a -40,00 m;
Brescia, 8 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Paratico (BS) assentita alla ditta “Il
Parco delle Api s.r.l.” ad uso innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla ditta Il Parco Delle Api s.r.l., con sede in Palazzolo
sull’Oglio (BS), p.zza Zamara 27, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento
n. 2449 del 8 aprile 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Paratico
(BS), fg. n. 9 mapp. n. 309 ad uso innaffiamento aree verdi;
•portata media derivata 0,15 l/s e massima di 1,40 l/s;
•volume annuo acqua derivato 1.600 m3;
•profondità del pozzo 50,00 m;
•diametro perforazione 220 mm;
•diametro colonna definitiva 125 mm;
•filtri da -31,00 m a -33,00 m; da -36,50 m a -50,00
Brescia, 7 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS) assentita
alla signora Lucchini Gabriella ad uso scambio termico in
impianti a pompa di calore e innaffiamento aree verdi
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla sig.ra Lucchini Gabriella, con sede in Brescia (BS),
via San Gaetanino 10, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2452
del 8 aprile 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Brescia (BS),
fg. n. 123 mapp. n. 22 ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore e innaffiamento aree verdi;
•portata media derivata 1,50 l/s e massima di 2,80 l/s;
•volume annuo acqua derivato 40,000 m3;
•profondità del pozzo 153,50 m;
•diametro perforazione 250 mm;
•diametro colonna definitiva 125 mm;
•filtri da -100,00 m a -103,00 m; da -108,00 m a -111,00 m; da
-115,00 m a -125,00 m; da -138,00 m a -141,00 m ; da 145,00
m a -153,50 m.
Brescia, 7 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di Desenzano del Garda (BS) assentita
alla società agricola Gobbi Frattini s.r.l. ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla società agricola Gobbi Frattini s.r.l., con sede in Desenzano del Garda (BS), località Venga 12, ai sensi dell’art. 7 del T.U.
11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento
n. 2451 del 8 aprile 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di Desenzano del Garda (BS), fg. n. 47 mapp. n. 242 ad uso irriguo;
•portata media derivata 4,10 l/s e massima di 20,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 64,000 m ;
•profondità del pozzo 116,00 m;
•diametro perforazione 500 mm;
•diametro colonna definitiva 315 mm;
3
– 146 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
•filtri da 100,00 m a 116,00 m;
Brescia, 8 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Ghedi (BS) assentita
all’azienda agricola Pianoverde di Sartorelli & Brontesi s.s. ad
uso zootecnico e potabile
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che all’azienda agricola Pianoverde di Sartorelli & Brontesi s.s.,
con sede in Leno (BS), C.na Piano Verde 12, ai sensi dell’art. 7
del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento n. 2090 del 24 marzo 2015 la concessione trentennale
per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel Comune
di Ghedi (BS), fg. n. 57 mapp. n. 35 ad uso zootecnico e potabile;
•portata media derivata 0,60 l/s e massima di 2,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 19.000 m3;
•profondità del pozzo 112,00 m;
•diametro perforazione 220 mm;
•diametro colonna definitiva 125 mm;
•filtri da -102,00 m a -106,00 m;
Brescia, 6 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza
di concessione per la derivazione d’acqua da nuovo pozzo
nel comune di Desenzano del Garda (BS) presentata dalla
signora Accordini Ilaria ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che il titolare signora Accordini Ilaria residente a Negrar (BS), Via
Magellano n. 16 ha presentato istanza, ai sensi dell’art. 7 del T.U.
11 dicembre 1933 n. 1775, asseverata al P.G. della Provincia di
Brescia al n. 146928 del 27 novembre 2014 intesa ad acquisire
la concessione per derivare acqua sotterranea da nuovo pozzo
nel comune di Desenzano del Garda (BS) fg. 50 mapp. 39 ad
uso irriguo.
•portata media derivata 1,85 l/s e massima di 3,30 l/s;
•volume annuo acqua derivato 19.244 m ;
•profondità del pozzo 120 m;
•diametro perforazione 300 mm;
•diametro colonna definitiva 219 mm;
•filtri da -108 m a -120 m.
3
Al riguardo si comunica inoltre che:
– l’Ufficio Istruttore competente è l’Ufficio Usi acque della Provincia di Brescia con sede in Via Milano, 13 - 25126 Brescia;
– il presente avviso è inoltre pubblicato sul sito telematico della Provincia di Brescia ed unitamente ad una copia degli elaborati progettuali è trasmesso al Comune di Desenzano D/G. (BS),
affinché provveda entro quindici giorni dalla data della presen-
te pubblicazione al BURL, all’affissione all’Albo Pretorio comunale per quindici giorni consecutivi;
– le domande che riguardino derivazioni tecnicamente incompatibili con quella/e di cui alla domanda pubblicata, presentate entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di
pubblicazione sul BURL della prima domanda, sono considerate
concorrenti rispetto a quest’ultima e sono pubblicate sul BURL
con le modalità di cui al comma 1 dell’art. 11 del regolamento
regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
– chiunque abbia interesse può visionare la domanda in
istruttoria e la documentazione tecnica depositata presso il
suddetto Ufficio Istruttore ed il Comune interessato negli orari di
apertura al pubblico e per un periodo di giorni 30, decorrente
dal decorso dell’ultimo fra i due termini di pubblicazione di cui
sopra al BURL ed all’Albo Pretorio, nonché di presentare in tale
periodo di tempo direttamente alla Provincia di Brescia, eventuali osservazioni e/o opposizioni.
Brescia, 13 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Concessione
per la derivazione di acque sotterranee mediante pozzo
ubicato nel comune di San Felice del Benaco (BS) assentita
all’azienda agricola Vezzola Paolo ad uso irriguo
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che alla all’Azienda Agricola Vezzola Paolo, con sede in San
Felice del Benaco (BS), via San Fermo 4, ai sensi dell’art. 7 del T.U.
11 dicembre 1933 n. 1775, è stata assentita con provvedimento
n. 2092 del 24 marzo 2015 la concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da pozzo ubicato nel comune di San
Felice del Benaco (BS), fg. n. 5 mapp. n. 492 ad uso irriguo;
•portata media derivata 1,00 l/s e massima di 3,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 15.800 m3;
•profondità del pozzo 80 m;
•diametro perforazione 250 mm;
•diametro colonna definitiva 170 mm;
•filtri da 48 m a 53 m;
Brescia, 7 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Provincia di Brescia
Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione
civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali Concessione per la derivazione di acque sotterranee
mediante pozzo ubicato nel comune di Offlaga (BS) assentita
al Comune di Offlaga ad uso scambio termico in impianti a
pompa di calore
IL DIRETTORE DEL SETTORE AMBIENTE – PROTEZIONE CIVILE
Visti:
−− il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
−− la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26;
−− il testo unico 11 dicembre 1933, n. 1775;
−− il regolamento regionale del 24 marzo 2006, n. 2;
AVVISA
che al Comune di Offlaga, con sede in Offlaga (BS), p.zza Due
Martiri n. 20, ai sensi dell’art. 7 del T.U. 11 dicembre 1933 n. 1775, è
stata assentita con provvedimento n. 2318 del 31 marzo 2015 la
concessione trentennale per derivare acqua sotterranea da
pozzo ubicato nel comune di Offlaga (BS), fg. n. 12 mapp. n. 12
ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore;
•portata media derivata 5,00 l/s e massima di 18,00 l/s;
•volume annuo acqua derivato 139.970 m3;
•profondità del pozzo 40,50 m;
Bollettino Ufficiale
– 147 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
•diametro perforazione 350 mm;
•diametro colonna definitiva 225 mm;
•filtri da -17,00 m a -21,00 m; da -23,50 m a -27,50 m; da
-35,00 m a -39,50 m
Brescia, 5 maggio 2015
Il direttore del settore ambiente – protezione civile
Giovanmaria Tognazzi
Comune di Coccaglio (BS)
Adozione prima revisione “allegato energetico” del
regolamento edilizio comunale - anno 2015 - ai sensi della l.r.
11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i.
IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA
EDILIZIA PRIVATA - URBANISTICA
INFORMA
che con delibera di Consiglio comunale n. 7 del 29 aprile 2015
è stata adottata la PRIMA REVISIONE «Allegato energetico» al regolamento edilizio comunale – anno 2015, ai sensi della legge
regionale 11 marzo 2005 n° 12 e s.m.i..
Tutta la documentazione è depositata per 15 giorni ( a partire
dal 20 maggio 2015) presso l’Ufficio Tecnico Comunale con decorrenza dalla data del presente avviso per la visione al pubblico e per successivi 15 giorni (a partire dal 4 giugno 2015) per la
presentazione di eventuali osservazioni.
Le osservazioni dovranno essere presentate entro e non oltre
le ore 12,00 il 18 giugno 2015.
Il nuovo Regolamento Edilizio Comunale è pubblicato sul sito
del Comune di Coccaglio (www.comune.coccaglio.bs.it).
Coccaglio, 20 maggio 2015
Il responsabile dell’area edilizia privata - urbanistica
Lancini Alessandro
Comune di Gardone Val Trompia (BS)
Adozione piano di zonizzazione acustica
Visto l’art. 3, della l.r. 10 agosto 2001, n. 13 «Norme in materia di
inquinamento acustico»
IL DIRIGENTE TECNICO
AVVISA
che con deliberazione di c.c. n. 13 del 30 aprile 2015, esecutiva
ai sensi di legge, è stato adottato il Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale.
La citata deliberazione, unitamente a tutti gli allegati, è depositata in libera visione al pubblico presso l’Ufficio Segreteria del
Comune per 30 (trenta) giorni consecutivi a far data dal 8 maggio 2015 al 7 giugno 2015, periodo durante il quale chiunque
potrà prenderne visione negli orari di apertura al pubblico.
Al fine di facilitare la consultazione, gli atti del Piano di zonizzazione acustica sono altresì pubblicati sul sito istituzionale del Comune www.comune.gardonevaltrompia.bs.it. nella sezione PGT.
Entro 30 (trenta) giorni decorrenti dalla data di scadenza del
termine per il deposito, ossia dal 8 giugno 2015 al 8 luglio 2015,
ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 comma 3 della l.r. 10 agosto
2001 n. 13, chiunque potrà presentare osservazioni, in carta libera ed in triplice copia.
Gardone Val Trompia, 20 maggio 2015
Il dirigente tecnico
Claudio Baldussi
Comune di Isorella (BS)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante al piano di governo del terriotiro (PGT)
- SUAP Eurosilos Sirp s.r.l. e Telefri Real Estate s.r.l.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo
2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 12 del 21 aprile 2015 è stata definitivamente
approvata la variante al Piano di Governo del Territorio - SUAP
Eurosilos Sirp s.r.l. e Telefri Real Estate s.r.l.;
−− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso
la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Isorella, 20 maggio 2015
Il responsabile del servizio tecnico
Bonelli Chiara
Comune di Palazzolo sull’Oglio (BS)
Avviso di adozione del piano attuativo n. 1 (PA 1), a destinazione
prevalentemente terziario - commerciale, interessante un’area
compresa tra la via Genova e la via Firenze, in variante al piano
delle regole del piano governo del territorio (PGT) vigente
IL RESPONSABILE DEL SETTORE URBANISTICO
Visti l’articolo 14 – comma 5 – e l’articolo 13 - commi da 4 a 12
- della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 e s.m. e i.;
RENDE NOTO
che il Consiglio comunale con deliberazione consiliare n. 13 del
9 aprile 2015, esecutiva ai sensi di legge, ha adottato il Piano
Attuativo n. 1 (PA 1), a destinazione prevalentemente terziariocommerciale, interessante un’area compresa tra la via Genova
e la via Firenze, in variante al Piano delle Regole del PGT vigente.
La deliberazione di adozione ed i relativi atti ed elaborati allegati, saranno depositati in libera visione al pubblico, presso il
Settore Urbanistico del Comune di Palazzolo sull’Oglio, sito in via
XX Settembre n. 32, dal giorno 20 maggio 2015 al giorno 19 giugno 2015 compresi.
Il Piano attuativo adottato è altresì pubblicato sul sito internet
comunale www.comune.palazzolosulloglio.bs.it, nella sezione
Amministrazione Trasparente – Pianificazione e governo del territorio, Piani Attuativi, PA1 via Genova.
Le eventuali osservazioni, redatte in carta semplice eventualmente corredate da elaborati grafici, dovranno essere presentate durante il periodo di deposito e nei 30 (trenta) giorni successivi, comunque entro e non oltre il giorno 20 luglio 2015, presso il
Protocollo Generale del Comune, sito in via XX Settembre n. 32,
oppure, trasmesse mediante Posta Elettronica Certificata (P.E.C.)
all’indirizzo [email protected]..
Le osservazioni che perverranno oltre tale termine non saranno prese in considerazione.
Palazzolo sull’Oglio, 13 maggio 2015
Il responsabile del settore urbanistico
Giovanni Piccitto
Comune di Roccafranca (BS)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la rettifica al piano del governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo
2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 5 del 9 marzo 2015 è stato definitivamente approvato la rettifica al piano del governo del territorio (PGT);
−− gli atti costituenti la rettifica del piano di governo del territorio sono depositati presso la segreteria comunale per consentire
la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del piano territoriale di coordinamento provinciale e del piano territoriale regionale.
Roccafranca, 20 maggio 2015
Il responsabile dell’area tecnica
Susanna Turturici
– 148 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Como
Comune di San Fedele Intelvi (CO)
Declassificazione di porzione di strada comunale parte di
Piazza Andreetti
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Vista la deliberazione di c.c. n. 6 in data 1 aprile 2015, esecutiva, con la quale:
−− si declassificava la porzione di strada comunale di circa
mq. 21, parte di Piazza Andreetti, antistante l’edificio contraddistinto dalla particella 1061;
−− si autorizzava il responsabile del servizio a porre in essere
gli atti necessari e conseguenti.
Visti:
−− il d.lgs. n. 285 del 30 aprile 1992 e s.m.i.;
−− il d.p.r. n. 495 del 19 dicembre 1992 e s.m.i.;
−− l’art. 829 del Codice Civile
Visto l’art. 3, comma 121, della L.R. 05 gennaio 2000 n. 1 che
prevede il passaggio in capo ai Comuni delle funzioni e dei
compiti relativi alla classificazione e declassificazione amministrative delle strade comunali e vicinali;
Visti:
−− la deliberazione della Giunta regionale n. VII/7853 del 25
gennaio 2002 con la quale è stato stabilito il trasferimento
delle funzioni e dei compiti relativi alla classificazione e declassificazione delle strade comunali e vicinali ai Comuni
ai sensi del sopracitato art. 3, comma 121, della l.r. 1/2000;
−− il decreto n. 1217 del 30 gennaio 2001 della Direzione generale Infrastrutture e mobilità della Regione Lombardia in
base al quale è stato fissato per il giorno 1 marzo 2002 il
trasferimento di tali funzioni;
Richiamato il Decreto Sindacale prot. n. 1986 del 12
giugno 2013;
Ritenuto ora, in attuazione della deliberazione consigliare n. 6
del 1 aprile 2015, provvedere all’adozione dell’atto idoneo alla
declassificazione della porzione di strada comunale parte di
Piazza Andreetti, identificata nella planimetria pubblicata all’albo pretorio on-line e sul sito internet istituzionale del Comune di
San Fedele Intelvi;
DECRETA
−− Di declassificare la porzione di strada comunale parte di
Piazza Andreetti, identificata nella planimetria pubblicata all’albo pretorio on-line e sul sito internet istituzionale del Comune di
San Fedele Intelvi, per le motivazioni indicate nella deliberazione
di c.c. n. 6 in data 1 aprile 2015 ed il conseguente passaggio
dell’area di che trattasi al patrimonio disponibile del Comune di
San Fedele Intelvi;
−− Di pubblicare copia del presente sul BURL, all’albo pretorio
on-line e sul sito internet istituzionale del Comune di San Fedele
Intelvi, dando atto che, ai sensi dell’art. 3, comma 5, del d.p.r.
16 dicembre 1992 n. 495, il presente provvedimento avrà effetto
dall’inizio del secondo mese successivo a quello di pubblicazione sul BURL.
−− Di trasmettere il presente atto, entro un mese dalla sua adozione, all’Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza
Stradale ai sensi dell’art. 3, comma 4, del d.p.r. n. 495/1992.
San Fedele Intelvi, 20 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Marco Domanico
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 149 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Cremona
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Concessione rilasciata alla
ditta Milanesi Davide per derivare acqua pubblica ad uso
irriguo da un pozzo in comune di Castelleone
Con decreto del dirigente del Settore Agricoltura e ambiente
della Provincia di Cremona n. 386 del 9 aprile 2015 è stata rilasciata la concessione alla ditta Milanesi Davide di derivare mod.
0,361 (36,1 l/sec) di acqua pubblica per uso irriguo da n. 1 pozzo in comune di Castelleone.
Il dirigente del settore
Andrea Azzoni
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio della concessione
per derivare acqua ad uso industriale, igienico e antincendio
da 5 pozzi in comune di Soresina alla Latteria Soresina soc.
coop. agr.
Con decreto del dirigente del Settore Agricoltura e ambiente
della Provincia di Cremona n. 235 del 18 marzo 2015 è stata
rilasciata la concessione alla Latteria Soresina Soc. Coop. Agr.
per derivare medi mod. 0,2978 (29,78 l/sec) di acqua pubblica
per uso industriale, medi mod. 0,003 (0,3 l/s) di acqua pubblica
per uso igienico e medi mod. 0,0006 (0,06 l/s) di acqua pubblica per uso antincendio da n. 5 pozzi, di cui tre posti sul Fg. 20
Mapp. 766 di Soresina, uno sul Fg. 20 Mapp. 786 di Soresina e
uno sul Fg. 26 Mapp. 249 di Soresina.
Il dirigente del settore agricoltura e ambiente
Andrea Azzoni
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Servizio Miglioramenti fondiari,
acque e calamità - Domanda di concessione preferenziale di
derivazione d’acqua pubblica ad uso irriguo dai capifonte
della roggia Gradella Chinola Vecchia nei comuni di Pandino
e Dovera, presentata dall’Utenza Irrigua Rogge Gradella e
Chinola Vecchia - R.d. n. 1775/1933 e s.m.i. e r.r. n. 2/2006
L’ Utenza Irrigua Rogge Gradella e Chinola Vecchia al prot. Regionale 7810 del 26 luglio 2000 ha presentato una domanda intesa ad ottenere la concessione preferenziale di derivare acqua
pubblica da numero 3 capifonte della roggia Gradella Chinola
Vecchia così ubicati:
1. Fontanile Gradella in Pandino fg 21 mapp 82 (coordinate
Gauss Boaga 5026609N, 1541560E);
2. Secondo capofonte in Pandino fg 21 mapp.li 82 e 25 (Coordinate Gauss Boaga 5026506N, 1541639E);
3. Terzo Capofonte in Dovera fg 3 mapp. 19 (Coordinate
Gauss Boaga 5026083N, 1541390E)
per derivare un il volume necessario a irrigare una superficie di
305.47.07 ha posti nei comuni di Dovera e Lodi, con restituzione delle acque nel fiume Tormo (Ramo Chinola Vecchia e ramo
San Rocco) e nella roggia Squintana (ramo Vigadore).
Ufficio competente del provvedimento finale: Provincia di Cremona - Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti
fondiari, acque e calamità.
Chiunque abbia interesse può visionare la domanda in istruttoria e la documentazione tecnica ed entro 30 giorni dalla pubblicazione del presente avviso, può presentare all’ufficio istruttore memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni.
La documentazione è a disposizione presso la Provincia di
Cremona – Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità o presso i Comuni di Dovera,
Lodi e Pandino 15 giorni dopo la presente pubblicazione.
Cremona, 20 maggio 2015
Il responsabile del servizio miglioramenti
fondiari acque e calamità
Barbara Rancati
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Domanda presentata dalla
Pieve Ecoenergia soc. coop. agr. per ottenere la concessione
di derivare acqua ad uso antincendio e igienico da pozzo in
comune di Cingia de’ Botti
La Pieve Ecoenergia Soc. Coop. Agr. ha presentato una domanda tesa ad ottenere la concessione di derivare acqua
sotterranea nella misura di massimi mod. 0,225, medi mod.
0,000023 (73 mc/anno, pari a 0,0023 l/s) da destinare ad uso
igienico e medi mod. 0,225 (22,5 l/s) da destinare ad uso antincendio mediante un pozzo esistente posto sul Fg. 2 Mapp. 35 del
comune di Cingia de’ Botti.
Ufficio competente per il provvedimento finale: Provincia di
Cremona - Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità.
Si avvisa che le domande relative a derivazioni tecnicamente
incompatibili con le sopraccitate richieste di concessione dovranno essere presentate entro il termine di trenta giorni dalla
data di pubblicazione del presente avviso, le stesse verranno
considerate concorrenti rispetto alle sopraccitate derivazioni.
Chiunque abbia interesse può visionare le domande in istruttoria e la documentazione tecnica, entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso e può presentare all’ufficio istruttore memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla
domanda.
La documentazione è a disposizione presso la Provincia di
Cremona – Settore Agricoltura e ambiente – Servizio Miglioramenti fondiari, acque e calamità, o presso il Comune di Cingia
de’ Botti 15 giorni dopo la presente pubblicazione.
Il responsabile del procedimento
Barbara Rancati
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio della concessione
per derivare acqua ad uso zootecnico da pozzo in comune di
Paderno Ponchielli alla ditta Telò Massimiliano
Con decreto del dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Cremona n. 1125 del 2 dicembre 2009 è stata rilasciata la
concessione alla ditta Telò Massimiliano per derivare medi mod.
0,0059 (0,59 l/sec) di acqua pubblica per uso zootecnico da
n. 1 pozzo posto sul Fg. 18 Mapp. 111 del comune di Paderno
Ponchielli.
Il dirigente del settore agricoltura e ambiente
Andrea Azzoni
Provincia di Cremona
Settore Agricoltura e ambiente - Rilascio della concessione
per derivare acqua ad uso igienico e industriale da pozzo in
comune di Soresina alla Latteria Soresina soc. coop. agr.
Con decreto del dirigente del Settore Agricoltura e ambiente
della Provincia di Cremona n. 236 del 18 marzo 2015 è stata rilasciata la concessione alla Latteria Soresina soc. coop. agr. per
derivare medi mod. 0,00002 (73 mc/anno, pari a 0,002 l/sec)
di acqua pubblica per uso igienico e medi mod. 0,012 (38000
mc/anno, pari a 1,22 l/sec) di acqua pubblica per uso industriale e altro uso da n. 1 pozzo posto sul Fg. 26 Mapp. 148 del
comune di Soresina.
Il dirigente del settore agricoltura e ambiente
Andrea Azzoni
– 150 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Lecco
Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio Acque e derivazioni
- Electro Adda s.p.a. - Rinnovo concessione di derivazione
acqua ad uso industriale dalla sorgente ubicata al mapp.
1781 fg. 9 del comune di Brivio (LC), rilasciata da Regione
Lombardia con d.g.r. n. 26747 del 26 marzo 1997 - Avviso ai
sensi del r.r. n. 2 del 24 marzo 2006
In data 20 marzo 1998 il sig. Riva Antonio, C.F. n. RVI NTN 22C06
E507T, in qualità di legale rappresentante pro tempore della ditta Electro Adda s.p.a. avente sede in via nazionale n. 8 – 23883
– Brivio (LC), ha inoltrato al Genio Civile di Como in data 20 marzo 1998 domanda intesa ad ottenere il rinnovo della concessione, assentita con d.g.r. n. 26747 del 26 marzo 1997 per una
durata di 30 anni a partire dal 1 gennaio 1968, per derivare una
portata media annua di 0,1 l/sec di acqua ad uso industriale,
da sorgente nel Comune di Brivio, nei terreni contraddistinti dal
mappale n. 1781 foglio n. 9.
L’istruttoria della domanda è condotta dall’Ufficio Acque e
derivazioni del Settore Ambiente ed ecologia della Provincia
di Lecco, competente anche per il rilascio del provvedimento
finale.
Secondo quanto previsto dall’art. 12, comma 1 del regolamento regionale, eventuali memorie scritte contenenti osservazioni o opposizioni, dovranno essere presentate al medesimo Ufficio entro 30 (trenta) giorni dalla data di pubblicazione sul BURL
del presente avviso.
Il presente avviso verrà pubblicato anche sul sito della Provincia di Lecco http://www.provincia.lecco.it/ nella sezione Albo
Pretorio on line Avvisi di Acque Pubbliche nonché all’albo pretorio del comune in cui ricade la sorgente.
Lecco, 7 maggio 2015
Il dirigente del settore ambiente ed ecologia
Luciano Tovazzi
Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Signor Manzoni Fabio.
Concessione di derivazione acqua ad igienico e per
innaffiamento aree verdi, dalla sorgente Valspinera, ubicata in
comune di Lecco (LC) località San Guidale (provv n. 192 del
6 maggio 2015)
Il dirigente del Settore Ambiente ed ecologia della Provincia
di Lecco dispone di pubblicare il seguente estratto del provvedimento n. 192 del 6 maggio 2015 e del relativo disciplinare:
Provvedimento n. 192 del 6 maggio 2015
IL DIRIGENTE
OMISSIS
STABILISCE
1. Di concedere, al sig. Manzoni Fabio, la derivazione di acqua dalla sorgente «Valspinera» ubicata in comune di Lecco (LC), per una portata media pari a 0,05 l/sec a scopo igienico e per innaffiamento di aree verdi, pari ad un volume di 1576
mc/anno. La portata massima di concessione pari a 0,20 l/s, è
concessa nel rispetto della gerarchia stabilita a favore del sig.
Domenico Invernizzi, in caso di scarsità della risorsa idrica, come
meglio specificato nella relazione istruttoria e nel Disciplinare di
Concessione.
PRESCRIVE
1. Entro sei mesi dal rilascio del Provvedimento, il sig. Manzoni
Fabio dovrà presentare ai sensi dell’art. 21 del r.r. 2/2006 comma 1, il Progetto Esecutivo di tutte le opere relative alla Concessione da realizzare, (bottino di captazione, tubazioni di adduzione e rete di distribuzione) secondo le indicazioni di cui all’art. 3
dell’Allegato Disciplinare di Concessione.
OMISSIS
7. Di accordare la concessione per anni 30 (trenta) successivi e continui, decorrenti dalla data del presente provvedimento,
subordinatamente all’osservanza delle condizioni contenute nel
citato disciplinare.
DA ATTO CHE
Ai sensi dell’art. 143 del r.d. 1775/33, contro il presente provvedimento è ammesso ricorso, entro 60 giorni dalla data di notifica
del medesimo, al Tribunale superiore delle acque pubbliche.
OMISSIS
DISCIPLINARE
OMISSIS
Art. 7 Ai sensi dell’art. 19, comma 7 del regolamento regionale
n. 2 del 24 marzo 2006, la concessione viene accordata entro i limiti di disponibilità dell’acqua e fatti salvi i diritti di terzi. (………..)
Al fine di evitare danni a terzi, ai sensi dell’art. 42 del T.U.
1775/1933, il concessionario dovrà mantenere in regolare stato
di funzionamento le opere di presa della sorgente. (………)
OMISSIS
Lecco, 12 maggio 2015
Il dirigente del settore ambiente ed ecologia
Luciano Tovazzi
Provincia di Lecco
Settore Ambiente ed ecologia - Azienda agricola signor
Invernizzi Domenico - Concessione di derivazione acqua ad
uso irriguo e igienico, dalla sorgente Valspinera, ubicata in
comune di Lecco (LC) località San Guidale (provv. 193 del 6
maggio 2015)
Il dirigente del Settore Ambiente ed ecologia della Provincia
di Lecco dispone di pubblicare il seguente estratto del provvedimento n. 193 del 6 maggio 2015 e del relativo disciplinare:
Provvedimento n. 193 del 6 maggio 2015
IL DIRIGENTE
OMISSIS
STABILISCE
1. Di concedere, al sig. Invernizzi Domenico, la derivazione di acqua dalla sorgente denominata «Valspinera» ubicata
all’interno dell’alveo del Torrente Neguggio in comune di Lecco (LC), per una portata media pari a 0,05 l/sec, una portata
massima pari a 0,20 l/s pari ad un volume di 1665 mc/anno,
ad uso irriguo e igienico. La portata massima di concessione
pari a 0,20 l/s, è concessa nel rispetto della gerarchia stabilita
a favore del medesimo sig. Domenico Invernizzi, in caso di scarsità della risorsa idrica, come meglio specificato nella relazione
istruttoria e nel Disciplinare di Concessione.
PRESCRIVE
1. Entro sei mesi dal rilascio del Provvedimento, il sig. Invernizzi Domenico dovrà presentare ai sensi dell’art. 21 del r.r. 2/2006
comma 1, il Progetto Esecutivo di tutte le opere relative alla
Concessione da realizzare, (bottino di captazione, tubazioni di
adduzione e rete di distribuzione) secondo le indicazioni di cui
all’art. 3 dell’Allegato Disciplinare di Concessione.
OMISSIS
5. Di accordare la concessione per anni 30 (trenta) successivi e continui, decorrenti dalla data del presente provvedimento,
subordinatamente all’osservanza delle condizioni contenute nel
citato disciplinare.
DA ATTO CHE
Ai sensi dell’art. 143 del r.d. 1775/33, contro il presente provvedimento è ammesso ricorso, entro 60 giorni dalla data di notifica
del medesimo, al Tribunale superiore delle acque pubbliche.
OMISSIS
DISCIPLINARE
OMISSIS
Art. 7 Ai sensi dell’art. 19, comma 7 del regolamento regionale
n. 2 del 24 marzo 2006, la concessione viene accordata entro i limiti di disponibilità dell’acqua e fatti salvi i diritti di terzi. (………..)
Al fine di evitare danni a terzi, ai sensi dell’art. 42 del T.U.
1775/1933, il concessionario dovrà mantenere in regolare stato
di funzionamento le opere di presa della sorgente. (………)
OMISSIS
Lecco, 12 maggio 2015
Il dirigente del settore ambiente ed ecologia
Luciano Tovazzi
Comune di Torre de’ Busi (LC)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante n. 3 al piano di governo del territorio
(PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo
2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
Bollettino Ufficiale
– 151 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− con d.c.c. n. 36 del 26 novembre 2014 è stato definitivamente la variante n. 3 al Piano di Governo del Territorio;
−− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso
la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale e del Piano Territoriale Regionale.
Torre de’ Busi, 20 maggio 2015
Il responsabile servizio tecnico
Leo Domenico
– 152 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Lodi
Comune di Somaglia (LO)
Avviso di deposito atti del progetto in variante al piano di
governo del territorio (PGT) SUAP LIDL 2014
AVVISO DI DEPOSITO
presso la segreteria comunale, degli atti del progetto, in variante
al PGT: «SUAP LIDL 2014»
Dato atto che in data 21 ottobre 2014 è stato dato avvio al
procedimento, presso lo Sportello Unico Attività Produttive
(SUAP) di Casalpusterlengo ai sensi dell’art 8 del d.p.r. 160/2010,
per l’approvazione del progetto di «Ampliamento e modifiche
interne a magazzino esistente per lo stoccaggio, conservazione
e distribuzione prodotti alimentari e non, comprensivo di realizzazione blocco guardiania esterna e nuova palazzina uffici», in
variante al PGT vigente nel Comune di Somaglia, più brevemente «SUAP LIDL 2014»;
Vista il Verbale della Conferenza dei Servizi «SUAP LIDL 2014»
del 24 aprile 2014, (trasmesso al Comune di Somaglia in data
6 maggio 2015 con n. di prot. 8048 del suap) con il quale si approva il progetto in questione e di fatto lo si adotta in Variante al
PGT vigente;
Richiamato l’articolo 97 comma 4 della l.r. 12 marzo 2005;
IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA
RENDE NOTO
– che il progetto «SUAP LIDL 2014» in variante al PGT vigente, è
stato adottato con provvedimento SUAP del 24 aprile 2015 (verbale della conferenza di servizi), trasmesso in data 6 maggio 2015 con n° di prot. 8084 al Comune di Somaglia per gli
adempimenti successivi di deposito, pubblicità e approvazione;
– che il progetto «SUAP LIDL 2014» in variante al PGT vigente, è depositato in libera visione al pubblico per 15 (quindici)
giorni consecutivi a far tempo dal 11 maggio 2015 al 25 maggio 2015 compresi, presso la segreteria comunale del palazzo
municipale di via Matteotti n. 10, con il seguente orario di consultazione dal lunedì al sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00
esclusi i giorni festivi.
Dopo il periodo di deposito, nei 15 (quindici) giorni successivi,
a partire dal 26 maggio 2015 al 9 giugno 2015 compresi, le associazioni sindacali e/o di categoria, gli enti pubblici, le istituzioni
interessate, nonché i privati cittadini potranno presentare le proprie osservazioni al progetto «SUAP LIDL 2014» in variante al PGT.
Le eventuali osservazioni dovranno essere redatte in triplice
copia, di cui una su carta legale e presentate al protocollo del
Comune entro il 9 giugno 2015. Anche i grafici che eventualmente fossero prodotti a corredo di dette osservazioni dovranno
essere muniti di competente marca da bollo in relazione alla loro dimensione.
Somaglia, 6 maggio 2015
Il responsabile dell’area tecnica
Carlo Andrea Marzatico
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
– 153 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Mantova
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale
- Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio
idrico - Avviso relativo al rilascio di concessioni per piccole
derivazioni di acque sotterranee
IL RESPONSABILE
Visto il r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 recante: «Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici»;
Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale»;
Visto l’art. 3, comma 111 della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino
del sistema delle autonomie in Lombardia - Attuazione del d.lgs.
31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione
del Capo I della Legge 5 marzo 1997, n. 59», come modificata
dalla l.r. 12 dicembre 2003, n. 26;
Visto il r.r. 26 marzo 2006, n. 2 «Disciplina dell’uso delle acque
superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione
dell’art. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26»;
RENDE NOTO CHE
−− in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 32275 del
27 giugno 2013, con atto del dirigente n. 823 del 21 aprile 2015,
corredata di relativo Disciplinare per uso irriguo, è stata assentita alla ditta «Az. Agr. Roveri Annibale», avente sede legale in Comune di Serravalle a Po, Via Mantovana n. 53/1, concessione
demaniale di piccola derivazione di acque sotterranee ad uso
irriguo, tramite n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà della
ditta stessa, catastalmente censito al Fg. 21 Mp. 58 del Comune
di Serravalle a Po, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0,0109 (l/s 1,09);
•portata massima istantanea pari a moduli 0,3 (l/s 30).
−− in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 18232 del
27 aprile 2012, con atto del dirigente n. 785 del 14 aprile 2015,
corredata di relativo Disciplinare per uso igienico, è stata assentita alla ditta «Berma s.r.l.», avente sede legale in comune di
Gazzuolo, Via I° Maggio n. 1, concessione demaniale di piccola
derivazione di acque sotterranee ad uso igienico, tramite n. 1
pozzo ubicato su terreno di proprietà della ditta stessa, catastalmente censito al Fg. 14 Mp. 201 del Comune di Gazzuolo, avente
le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0,00019 (l/s 0,019);
•portata massima istantanea pari a moduli 0,02 (l/s 2).
−− in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 599 del
05 gennaio 2012, con atto del dirigente n. 849 del 23 aprile 2015, corredata di relativo Disciplinare per uso potabile ed innaffiamento aree verdi, è stata assentita alla ditta «I Viaggi di Heron Tour», avente sede legale in comune di Marmirolo, Via Ponte
n. 7, concessione demaniale di piccola derivazione di acque
sotterranee ad uso potabile ed innaffiamento aree verdi, tramite
n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà, catastalmente censito
al Fg. 3 Mp. 286 del Comune di Marmirolo, avente le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0,00007 (l/s 0,007);
•portata massima istantanea pari a moduli 0,011 (l/s 1,1).
−− in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 2394
del 17 gennaio 2013, con atto del dirigente n. 869 del 27 aprile 2015, corredata di relativo Disciplinare per uso potabile, è stata assentita al Condominio «Corte Benedetta», avente sede legale in comune di Mantova, Strada Ghisiolo n. 27, concessione
demaniale di piccola derivazione di acque sotterranee ad uso
potabile, tramite n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà della
ditta stessa, catastalmente censito al Fg. 25 Mp. 4 del Comune di
Mantova, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0.025 (l/s 2.5);
•portata massima istantanea pari a moduli 0.03 (l/s 3).
−− in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 2394
del 17 gennaio 2013, con atto del dirigente n. 867 del 27 aprile 2015, corredata di relativo Disciplinare per uso scambio termico, è stata assentita al Condominio «Corte Benedetta», avente
sede legale in comune di Mantova, Strada Ghisiolo n. 27, concessione demaniale di piccola derivazione di acque sotterranee ad uso scambio termico, tramite n. 1 pozzo ubicato su
terreno di proprietà della ditta stessa, catastalmente censito
al Fg. 25 Mp. 336 del Comune di Mantova, avente le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0,073 (l/s 7,3);
•portata massima istantanea pari a moduli 0,1 (l/s 10).
−− in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 14026 del
25 marzo 2013, con atto del dirigente n. 780 del 14 aprile 2015,
corredata di relativo Disciplinare per uso irriguo, è stata assentita
al sig. Donelli Arturo, residente in comune di Vimercate (MB), Via
Banfi n. 19/1, concessione demaniale di piccola derivazione di
acque sotterranee ad uso irriguo, tramite n. 1 pozzo ubicato su
terreno di proprietà, catastalmente censito al Fg. 28 Mp. 19 del
Comune di Cavriana, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0,0301 (l/s 3,01);
•portata massima istantanea pari a moduli 0,5 (l/s 50).
−− in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 4104
del 26 gennaio 2009, con atto del dirigente n. 783 del 14 aprile 2015, corredata di relativo Disciplinare per uso irriguo, è stata
assentita alla ditta «Gelmina Allevamento Sociale s.r.l.», avente
sede legale in comune di Montichiari (BS), Via Napoleonica n.
10, concessione demaniale di piccola derivazione di acque sotterranee ad uso irriguo, tramite n. 1 pozzo ubicato su terreno di
proprietà della ditta stessa, catastalmente censito al Fg. 41 Mp.
238 del Comune di Castiglione delle Stiviere, avente le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0,03 (l/s 3);
•portata massima istantanea pari a moduli 1 (l/s 100).
– in riferimento all’istanza di cui al prot. Provincia n. 34536 del
21 luglio 2014, con atto dirigenziale n. PD/826 del 22 aprile 2015,
corredato di relativo Disciplinare per uso antincendio di cui al
repertorio interno n. 09/2015, è stata assentita alla ditta Fornace Polirone di Cappelli e Pasquali s.n.c., avente sede legale in
Via Argine Boccadiganda n. 1 in comune di Borgo Virgilio (MN),
concessione demaniale di piccola derivazione di acque sotterranee ad uso antincendio, tramite n. 1 pozzo ubicato su terreno
catastalmente censito al mapp. 102 del foglio 31 del comune
di Borgo Virgilio (MN), al servizio di un insediamento produttivo
civilmente ubicato in Argine Boccadiganda n. 1, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a moduli 0,078 (l/s 7,8);
•portata massima istantanea pari a moduli 0,08 (l/s 8,00).
Il presente Avviso sarà pubblicato sul BURL - Serie Avvisi e
Concorsi.
Mantova, 7 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Sandro Bellini
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale
- Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio
idrico - Avviso relativo a presentazione di domanda di
concessione per uso idroelettrico in comune di Rodigo (MN).
Ditta Green Source s.r.l.
IL RESPONSABILE
Visto il regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775 recante: «Testo
Unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici»;
Visto il d.p.r. 15 gennaio 1972 n. 8 e d.p.r. 24 luglio 1977 n. 616;
Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia
ambientale»;
Visto l’art. 3, comma 111 della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino
del sistema delle autonomie in Lombardia- Attuazione del d.lgs.
31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione
del Capo I della Legge 5 marzo 1997, n. 59), come modificata
dalla l.r. 12 dicembre 2003, n. 26;
Visto il regolamento regionale 26 marzo 2006, n. 2 «Disciplina
dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo
dell’acqua in attuazione dell’art. 52, comma 1, lettera c) della
legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26»;
RENDE NOTO CHE
In data 8 gennaio 2015, prot. Provincia n. 362, la ditta Green
Source s.r.l. ha presentato istanza di concessione per piccola
derivazione di acque superficiali ad uso idroelettrico dal canale
Scolo Caldone in comune di Rodigo - loc. Settefrati, fg 16 mp 43,
avente le seguenti caratteristiche:
•portata media annua derivata, calcolata sull’anno solare,
non superiore a mod. 20,00 (l/s 2.000) e massima pari a
mod. 23,00 (l/s 2.300 )
– 154 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
•salto m. 4,20
•potenza nominale media kW 82,40.
L’ufficio competente per il provvedimento finale è l’Ufficio Demanio idrico del Servizio Acque e suolo, protezione civile della
Provincia di Mantova.
La presentazione delle eventuali domande in concorrenza
dovrà avvenire entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente Avviso.
Chiunque abbia interesse può visionare le domande in istruttoria e la documentazione tecnica presso gli uffici della Provincia dopo che siano trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione sul
BURL del presente avviso e presentare all’ufficio istruttore, entro i
successivi 30 giorni, memorie scritte contenenti osservazioni od
opposizioni alla domanda.
Il presente avviso sarà pubblicato sul BURL – Serie Avvisi e Concorsi e sul sito telematico della Provincia.
Mantova, 12 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Sandro Bellini
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale
- Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio
idrico - Istanza di concessione per piccola derivazione di
acque sotterranee ad uso irriguo mediante costruzione di n.
1 pozzo ubicato su terreno di proprietà della ditta “Società
agricola Brun Adelino e Olindo”, con sede legale in comune
di Mozzecane (VR), via Don G. Bonizzato n. 19, al fg. n. 41,
mapp. n. 51 del comune di Roverbella
IL RESPONSABILE
Visto il r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 recante: «testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici»;
Visto il d.p.r. 15 gennaio 1972, n. 8 e d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616;
Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale»;
Visto l’art. 3, comma 111 della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino
del sistema delle autonomie in Lombardia - Attuazione del d.lgs.
31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione
del Capo I della Legge 5 marzo 1997, n. 59», come modificata
dalla l.r. 12 dicembre 2003, n. 26;
Visto il r.r. 26 marzo 2006, n. 2 «Disciplina dell’uso delle acque
superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione
dell’art. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26»
RENDE NOTO CHE
1) in data 16 marzo 2015 prot. Provincia n. 12158, il sig. Brun
Gianluca, in qualità di legale rappresentante della ditta «Az.
Agr. Brun Gianluca», con sede legale in comune di Roverbella,
Strada Boccalina n. 4/A, ha presentato istanza di concessione
per piccola derivazione di acque sotterranee ad uso irriguo mediante costruzione di n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà
della ditta «Soc. Agr. Brun Adelino e Olindo», con sede legale in
Comune di Mozzecane (VR), Via Don G. Bonizzato n. 19, al Fg. n.
41, Mapp. n. 51 del Comune di Roverbella, avente le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,0132 (l/s 1,32) e massima istantanea
pari a mod. 0,3 (l/s 30);
•volume annuo derivato mc.41500;
•restituzione delle acque su suolo.
2) in data 22 dicembre 2014 prot. Provincia n. 58000, il sig. Giuseppe Bandioli, in qualità di legale rappresentante della ditta
«Calzificio Nuova Virgiliana s.p.a.», con sede legale in comune
di Castel Goffredo, Via Casaloldo n. 83, ha presentato istanza di
rinnovo di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee ad uso industriale da n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà al Fg. n. 34, Mapp. n. 128 del Comune di Castel Goffredo,
avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,0167 (l/s 1,67) e massima istantanea
pari a mod. 0,18 (l/s 18);
•volume annuo derivato mc. 51000;
•restituzione delle acque in depuratore aziendale indi C.I.S.
3) in data 12 marzo 2015 prot. Provincia n. 11541, il sig. Compri
Angiolino, residente in comune di Piubega, Via Gazoldo n.c.m.,
ha presentato istanza di concessione per piccola derivazione
di acque sotterranee ad uso igienico ed antincendio mediante
costruzione di n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà al Fg.
n. 7, Mapp. n. 282 del Comune di Piubega, avente le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,00015 (l/s 0,015) e massima istantanea
pari a mod. 0,01 (l/s 1);
•volume annuo derivato mc. 450;
•restituzione delle acque in fognatura.
4) in data 24 novembre 2014 prot. Provincia n. 53056, il sig.
Guidetti Fabrizio, in qualità di legale rappresentante della ditta
«Unipeg Soc. Agr. Coop.», con sede legale in comune di Reggio
Emilia, Strada due canali n. 13, ha presentato istanza di variante sostanziale di concessione per piccola derivazione di acque
sotterranee da n. 7 pozzi ubicati su terreno di proprietà al Fg. n.
20, Mapp. n. 148 del Comune di Pegognaga, aventi le seguenti
caratteristiche:
USO INDUSTRIALE (N. 4 POZZI)
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,3161 (l/s 31,61) e max. istantanea pari
a mod.0,427 (l/s 42,7);
•volume annuo derivato mc. 996620;
•restituzione delle acque in C.I.S.
USO ANTINCENDIO (N. 2 POZZI)
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,00052 (l/s 0,052) e max. istantanea pari
a mod. 0,54 (l/s 54);
•volume annuo derivato mc. 1680;
•restituzione delle acque su suolo e successivamente in C.I.S.
USO IGIENICO ED INNAFF.TO AREE VERDI (N. 1 POZZO)
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,0005 (l/s 0,05) e max istantanea pari a
mod. 0,015 (l/s 1,5);
•volume annuo derivato mc. 1700;
•restituzione delle acque in C.I.S.
5) In data 23 marzo 2015, prot. Provincia n. 13212, il sig. Enzo
Soresini, in qualità di legale rappresentante della Ditta Aziende
Agricole Associate Soc. Agr. Cooperativa, con sede legale in comune di Casalmoro, Via San Faustino, 59, ha presentato istanza
di concessione per una piccola derivazione di acque superficiali dal Fiume Chiese, in comune di Casalmoro (MN), avente le
seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera calcolata sulla stagione irrigua,
non superiore l/s 0,68 e massima istantanea pari l/s 30;
•volume
10.643
complessivo derivato nella stagione irrigua mc
•superficie irrigata Ha 03.16.80
6)In data 9 aprile 2015 prot. Provincia n. 16284, il sig. Filippo Bondi, residente in via San Martino, 84, nel comune di Volta
Mantovana (MN), in qualità di proprietario del terreno, censito
al foglio 34 mappale 67, del comune di Volta Mantovana, ha
presentato istanza di concessione per piccola derivazione di
acque sotterranee da reperire mediante n. 1 pozzo, di cui al fg.
34 mp 67, del Comune di Volta Mantovana, aventi le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sulla stagione irrigua,
non superiore a l/s 1,74 e massima istantanea pari a l/s 7;
•volume annuo derivato mc 55000;
7) In data 9 febbraio 2015 prot. Provincia n. 5933, il sig. Guerra Diego in qualità di legale rappresentante della Ditta Autotrasporti Guerra s.r.l., ha presentato istanza di concessione per
piccola derivazione di acque sotterranee ad uso autolavaggio
e innaffiamento aree verdi, mediante l’infissione di n. 1 pozzo, distinto in mappa al n. 263 foglio n. 1, del comune di Casalromano (MN), avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a 0,25 l/s e massima istantanea pari a 5 l/s;
•volume annuo derivato mc. 6.300;
•scarico delle acque tramite fognatura;
8) In data 16 marzo 2015 prot. Provincia n. 11956, il sig. Lui
Renzo in qualità di Amministratore Delegato della Ditta Industria
Colori Freddi S. Giorgio s.r.l. sita in comune di Mantova, via U. Barbieri 12, ha presentato istanza di rinnovo di n. 1 pozzo ubicato su
Bollettino Ufficiale
– 155 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
terreno di proprietà al fg. 71 mpp. 242 del Comune di Mantoa,
aventi le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a 0,0068 l/s e massima istantanea pari a 30 l/s;
•volume annuo derivato mc 216;
•restituzione delle acque in pubblica fognatura.
9) In data 21 aprile 2015 prot. Provincia n. 18292, il sig. Rossi Fausto Emilio, in qualità di Presidente della Cantina di Carpi
e Sorbara Soc. Agr. Coop., con sede legale in Comune di Carpi (MO), Via Cavata, 14, ha presentato istanza di variante d’uso
con voltura, da industriale-potabile a igienico, della concessione demaniale n. 786 del 28 dicembre 2011 intestata precedentemente a «Cantina di Carpi», in relazione a n. 1 pozzo, ubicato
su terreno di proprietà, al fg. 10 mp. 103, del Comune di Poggio
Rusco, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera l/s 0,12 e massima istantanea
pari a l/s 6,67;
•volume annuo derivato mc 300;
•le acque derivate verranno convogliate in pubblica fognatura;
10) In data 26 marzo 2015 prot. Provincia n. 14017, il sig. Pistolato Dino, in qualità di Legale Rappresentante dell’Ente «Diocesi
Patriarcato di Venezia», con sede in mune di Venezia, S. Marco,
318 ha presentato istanza di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee ad uso irriguo, mediante la costruzione di n. 1 pozzo, ubicato su terreno di proprietà, al fg. 48 mp.
162, del Comune di Volta Mantovana (MN), avente le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a l/s 1,24 e massima istantanea pari a l/s 22;
•volume annuo derivato mc 39.150;
•le acque derivate verranno disperse sul suolo.
11) In data 19 marzo 2015 prot. Provincia n. 12527, il sig. Messori Tullio, legale rappresentante della Ditta Calzificio Trever s.p.a.,
sita in via Portici Umberto I, in comune di Malcesine, ha presentato istanza di variante concessione di n. 2 pozzi, ubicati su terreno
di proprietà al fg. 33 mapp. 649 del Comune di Castel Goffredo,
avente le seguenti caratteristiche:
POZZO 1
•portata media giornaliera pari a 0,0555 l/s, e massima
istantanea pari 5,5 l/s;
•volume annuo derivato mc. 50;
POZZO 2
•portata media giornaliera pari a 1,52 l/s, e massima istantanea pari 5,5 l/s;
12) In data 13 dicembre 2012 prot. Provincia n. 55254, il sig.
Gerevini Marco in qualità di Legale Rappresentante della Ditta
ORI s.p.a., sita in comune di Castiglione delle Stiviere (MN), via
Dottorina 88/90, ha presentato istanza di rinnovo di n. 1 pozzo
ubicato su terreno di proprietà della Ditta Magica s.r.l. al fg. 40
mpp. 74 del Comune di Castiglione delle Stiviere, aventi le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a 0,0079 l/s e massima istantanea pari a 3 l/s;
•volume annuo derivato mc 250;
L’ufficio competente all’istruttoria è l’Ufficio Demanio idrico
del Servizio Acque, suolo e protezione civile della Provincia di
Mantova.
L’ufficio competente per il provvedimento finale è l’Ufficio Demanio idrico del Servizio Acque, suolo e protezione civile della
Provincia di Mantova.
La presentazione delle eventuali domande in concorrenza
dovrà avvenire entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente Avviso.
Chiunque abbia interesse può visionare la Domanda in istruttoria e la documentazione tecnica, dopo che siano trascorsi 30
giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente avviso, e
presentare all’ufficio istruttore, entro i successivi 30 giorni, memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda.
Il presente avviso sarà pubblicato sul BURL - Serie Avvisi e Concorsi e sul sito telematico della Provincia.
Mantova, 7 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Sandro Bellini
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale Servizio Acque e suolo, protezione civile - Ufficio Demanio idrico
- Avviso relativo a presentazione di istanze di concessione per
piccole derivazioni di acque sotteranee
IL RESPONSABILE
Visto il r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 recante: «Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici»;
Visto il d.p.r. 15 gennaio 1972, n. 8 e d.p.r. 24 luglio 1977, n.
616;
Visto il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia
ambientale»;
Visto l’art. 3, comma 111 della l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 «Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia - Attuazione del
d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 «Conferimento di funzioni e compiti
amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della Legge 5 marzo 1997, n. 59», come modificata dalla l.r. 12 dicembre 2003, n. 26;
Visto il r.r. 26 marzo 2006, n. 2 «Disciplina dell’uso delle acque
superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione
dell’art. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26»
RENDE NOTO CHE
1)  in data 16 marzo 2015 prot. Provincia n. 12158, il sig. Brun
Gianluca, in qualità di legale rappresentante della ditta «Az.
Agr. Brun Gianluca», con sede legale in comune di Roverbella,
Strada Boccalina n. 4/A, ha presentato istanza di concessione
per piccola derivazione di acque sotterranee ad uso irriguo mediante costruzione di n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà
della ditta «Soc. Agr. Brun Adelino e Olindo», con sede legale in
Comune di Mozzecane (VR), Via Don G. Bonizzato n. 19, al Fg.
n. 41, Mapp. n. 51 del Comune di Roverbella, avente le seguenti
caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,0132 (l/s 1,32) e massima istantanea
pari a mod. 0,3 (l/s 30);
•volume annuo derivato mc. 41500;
•restituzione delle acque su suolo.
2)  in data 22 dicembre 2014 prot. Provincia n. 58000, il sig.
Giuseppe Bandioli, in qualità di legale rappresentante della ditta «Calzificio Nuova Virgiliana s.p.a.», con sede legale in comune di Castel Goffredo, Via Casaloldo n. 83, ha presentato istanza di rinnovo di concessione per piccola derivazione di acque
sotterranee ad uso industriale da n. 1 pozzo ubicato su terreno
di proprietà al Fg. n. 34, Mapp. n. 128 del Comune di Castel Goffredo, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,0167 (l/s 1,67) e massima istantanea
pari a mod. 0,18 (l/s 18);
•volume annuo derivato mc. 51000;
•restituzione delle acque in depuratore aziendale indi C.I.S.
3)  in data 12 marzo 2015 prot. Provincia n. 11541, il sig. Compri Angiolino, residente in Comune di Piubega, Via Gazoldo n.
c.m., ha presentato istanza di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee ad uso igienico ed antincendio mediante costruzione di n. 1 pozzo ubicato su terreno di proprietà
al Fg. n. 7, Mapp. n. 282 del Comune di Piubega, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,00015 (l/s 0,015) e massima istantanea
pari a mod. 0,01 (l/s 1);
•volume annuo derivato mc. 450;
•restituzione delle acque in fognatura.
4) 4)in data 24 novembre 2014 prot. Provincia n. 53056, il
Sig.Guidetti Fabrizio, in qualità di legale rappresentante della
ditta «Unipeg Soc. Agr. Coop.», con sede legale in comune di
Reggio Emilia, Strada due canali n. 13, ha presentato istanza di
variante sostanziale di concessione per piccola derivazione di
acque sotterranee da n. 7 pozzi ubicati su terreno di proprietà
al Fg. n. 20, Mapp. n. 148 del Comune di Pegognaga, aventi le
seguenti caratteristiche:
USO INDUSTRIALE (N.4 POZZI)
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,3161 (l/s 31,61) e max. istantanea pari a
mod. 0,427 (l/s 42,7);
– 156 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
•volume annuo derivato mc. 996620;
•restituzione delle acque in C.I.S.
USO ANTINCENDIO (N. 2 POZZI)
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod.0,00052 (l/s 0,052) e max. istantanea pari
a mod.0,54 (l/s 54);
•volume annuo derivato mc.1680;
•restituzione delle acque su suolo e successivamente in C.I.S.
USO IGIENICO ED INNAFF.TO AREE VERDI (N. 1 POZZO)
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a mod. 0,0005 (l/s 0,05) e max istantanea pari a
mod. 0,015 (l/s 1,5);
•volume annuo derivato mc. 1700;
•restituzione delle acque in C.I.S.
5)  In data 23 marzo 2015, prot. Provincia n. 13212, il sig. Enzo
Soresini, in qualità di legale rappresentante della Ditta Aziende
Agricole Associate Soc. Agr. Cooperativa, con sede legale in comune di Casalmoro, Via San Faustino, 59, ha presentato istanza
di concessione per una piccola derivazione di acque superficiali dal fiume Chiese, in comune di Casalmoro (MN), avente le
seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera calcolata sulla stagione irrigua,
non superiore l/s 0,68 e massima istantanea pari l/s 30;
•volume complessivo derivato nella stagione irrigua mc
10.643
•superficie irrigata Ha 03.16.80
6)  In data 9 aprile 2015 prot. Provincia n. 16284, il sig. Filippo Bondi, residente in via San Martino, 84, nel comune di Volta Mantovana (MN), in qualità di proprietario del terreno, censito al foglio 34 mappale 67, del comune di Volta Mantovana,
ha presentato istanza di concessione per piccola derivazione
di acque sotterranee da reperire mediante n. 1 pozzo, di cui al
fg. 34 mp 67, del Comune di Volta Mantovana, aventi le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sulla stagione irrigua,
non superiore a l/s 1,74 e massima istantanea pari a l/s 7;
•volume annuo derivato mc 55000;
7)  In data 9 febbraio 2015 prot. Provincia n. 5933, il sig. Guerra Diego in qualità di legale rappresentante della Ditta Autotrasporti Guerra s.r.l., ha presentato istanza di concessione per
piccola derivazione di acque sotterranee ad uso autolavaggio
e innaffiamento aree verdi, mediante l’infissione di n. 1 pozzo,
distinto in mappa al n. 263 foglio n. 1, del comune di Casalromano (MN), avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a 0,25 l/s e massima istantanea pari a 5 l/s;
•volume annuo derivato mc. 6.300;
•carico delle acque tramite fognatura;
8)  In data 16 marzo 2015 prot. Provincia n. 11956, il sig. Lui
Renzo in qualità di Amministratore Delegato della Ditta Industria
Colori Freddi S. Giorgio s.r.l. sita in comune di Mantova, via U. Barbieri 12, ha presentato istanza di rinnovo di n. 1 pozzo ubicato
su terreno di proprietà al fg. 71 mp. 242 del Comune di Mantova,
aventi le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a 0,0068 l/s e massima istantanea pari a 30 l/s;
•volume annuo derivato mc 216;
•restituzione delle acque in pubblica fognatura.
9)  In data 21 aprile 2015 prot. Provincia n. 18292, il sig. Rossi Fausto Emilio, in qualità di Presidente della Cantina di Carpi
e Sorbara Soc. Agr. Coop., con sede legale in comune di Carpi (MO), Via Cavata, 14, ha presentato istanza di variante d’uso
con voltura, da industriale-potabile a igienico, della concessione demaniale n. 786 del 28 dicembre 2011 intestata precedentemente a «Cantina di Carpi», in relazione a n. 1 pozzo, ubicato
su terreno di proprietà, al fg. 10 mp. 103, del Comune di Poggio
Rusco, avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera l/s 0,12 e massima istantanea
pari a l/s 6,67;
•volume annuo derivato mc 300;
•le acque derivate verranno convogliate in pubblica fognatura;
10)  In data 26 marzo 2015 prot. Provincia n. 14017, il sig. Pistolato Dino, in qualità di legale rappresentante dell’Ente «Dio-
cesi patriarcato di Venezia», con sede in comune di Venezia, S.
Marco, 318 ha presentato istanza di concessione per piccola
derivazione di acque sotterranee ad uso irriguo, mediante la costruzione di n. 1 pozzo, ubicato su terreno di proprietà, al fg. 48
mp. 162, del Comune di Volta Mantovana (MN), avente le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera, calcolata sull’anno solare, non
superiore a l/s 1,24 e massima istantanea pari a l/s 22;
•volume annuo derivato mc 39.150;
•le acque derivate verranno disperse sul suolo.
11) In data 19 marzo 2015 prot. Provincia n. 12527, il sig.
Messori Tullio, legale rappresentante della Ditta Calzificio Trever
s.p.a., sita in via Portici Umberto I, in comune di Malcesine, ha
presentato istanza di variante concessione di n. 2 pozzi, ubicati
su terreno di proprietà al fg. 33 mapp. 649 del Comune di Castel
Goffredo, avente le seguenti caratteristiche:
POZZO 1
•portata media giornaliera pari a 0,0555 l/s, e massima
istantanea pari 5,5 l/s;
•volume annuo derivato mc. 50;
POZZO 2
•portata media giornaliera pari a 1,52 l/s, e massima istantanea pari 5,5 l/s;
12)  In data 13 dicembre 2012 prot. Provincia n. 55254, il sig.
Gerevini Marco in qualità di legale rappresentante della ditta
ORI s.p.a., sita in comune di Castiglione delle Stiviere (MN), via
Dottorina 88/90, ha presentato istanza di rinnovo di n. 1 pozzo
ubicato su terreno di proprietà della ditta Magica s.r.l. al fg. 40
mpp. 74 del Comune di Castiglione delle Stiviere, aventi le seguenti caratteristiche:
•portata media giornaliera pari a 0,0079 l/s e massima istantanea pari a 3 l/s;
•volume annuo derivato mc 250;
L’ufficio competente all’istruttoria è l’Ufficio Demanio idrico
del Servizio Acque, suolo e protezione civile della Provincia di
Mantova.
L’ufficio competente per il provvedimento finale è l’Ufficio Demanio idrico del Servizio Acque, suolo e protezione civile della
Provincia di Mantova.
La presentazione delle eventuali domande in concorrenza
dovrà avvenire entro e non oltre 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente Avviso.
Chiunque abbia interesse può visionare la Domanda in istruttoria e la documentazione tecnica, dopo che siano trascorsi 30
giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente Avviso, e
presentare all’ufficio istruttore, entro i successivi 30 giorni, memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla Domanda.
Il presente Avviso sarà pubblicato sul BURL - Serie Avvisi e Concorsi e sul sito telematico della Provincia.
Mantova, 7 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Sandro Bellini
Bollettino Ufficiale
– 157 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Mantova
Settore Ambiente – Servizio Acque, suolo e protezione civile - Elenco istanze di concessione di piccole derivazioni di acque sotterranee, in istruttoria ai sensi dell’art. 41 del r.r. 2/2006
N°
ID
Richiedente
(ragione sociale)
indirizzo sede legale
P.IVA o C.F.
indirizzo
insediamento
produttivo
servito dal pozzo
Loc. Sevole
46042 – Castel
Goffredo (MN)
Via Colonna
46032 – Castelbelforte
N. pozzi
parz.
N. pozzi
tot.
Foglio
e
mappale
prof.
pozzo
m.
portata
media
richiesta
(l/s)
portata
massima
richiesta
(l/s)
1
1
11
77
50
0,008
20
Igienico –
antincendio
1
1
20
124
110
2,5
12
Igienico –
antincendio
1
1
30
16
45
0,30
20
Irriguo
1
1
33
181
55
0,001
20
Antincendio
1
1
10
421
35
0,012
20
Antincendio
- Igienico
1
1
11
176
35
1
20
Antincendio
1
1
8
72
103
1,52
10
Irriguo
uso
richiesto
1
LEMAR s.n.c.
Via Catullo, 66
46042 – Castel Goffredo (MN)
00567340203
2
Immobiliare Mantova
S.r.l.
Via Valsesia, 54
46100 – Mantova
00528330202
3
Società Agricola
Fornari Di Fornari
Giuseppe E C. S.S.
Loc. Sorbara, 115
46041 – Asola (MN)
02210750200
4
Calzificio Pinelli S.r.l.
Via Germania, 11
46042 – Castel Goffredo (MN)
00383000205
5
Athena Calze S.r.l.
Via Virgilio, 90
46042 – Castel Goffredo
02201630981
6
Comune di Castel
Goffredo
Piazza Mazzini, 1
46042 – Castel Goffredo
00521810200
7
Azienda Agricola
Ferrari Claudio
Via Conta, 4/8
46040 – Casalromano
01745300986
8
Pasquali Alessandro
Via S. Martino, 55
00414680207
Loc. Rassica
1
1
35
1
30
1
1
igienico
01424670204
Loc. Boscone
1
1
10
4
30
5
30
irriguo
01800070201
Via Cort’Alta
1
1
3
139
60
0,4
1
Zootecnicoigienico
9
10
Tecnovivai S.S. di
Zecchina Felice e Pie- Via Bizzolano, 6
remilio Soc. Agricola
Azienda Agricola GiorVia Bigarello, 3
dani Giorgio
Corte libia
Via Germania,
11
46042 – Castel
Goffredo (MN)
Via Virgilio, 90
46042 – Castel
Goffredo
Viale Monte
Grappa
46042 – Castel
Goffredo
Via Conta, 8
46040 – Casalromano
Canone
2014 €
Codice
Identificativo
MN
Il responsabile del servizio acque e suolo, protezione civile
Sandro Bellini
Bollettino Ufficiale
– 158 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Mantova
Settore Ambiente, pianificazione territoriale, autorità portuale – Servizio Acque e suolo - Protezione civile - Istanza di regolarizzazione di piccola derivazione di acque sotterranee, tramite pozzo, per
usi potabile per acquedotto in comune di Redondesco (MN)
data domanda
protocollo n°
02/07/2002
41066
Denominazione
Richiedente
S.I.C.A.M. s.r.l. unipersonale
indirizzo
sede legale
Largo Anselmo Tommasi,
18 46042 - Castel Goffredo (MN)
C.F.
e
P. IVA
02197250208
indirizzo
pozzo
Strada per Mariana
c.m Redondesco (MN)
foglio
mapp.
prof.
pozzo
m.
prof.
filtri
da
m. a m.
portata
media
annua
richiesta
(l/s)
portata
massima
richiesta
(l/s)
volume
annuo
derivato
(mc)
uso
richiesto
restituzione
acque
9
47
172
163-172
3,88
15,00
122.270
potabile
(c.i.s.)
Il responsabile del servizio acque e suolo
Sandro Bellini
Bollettino Ufficiale
– 159 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Comune di Castiglione delle Stiviere (MN)
Accordo di programma per l’attuazione del piano di zona
2015/2017 nell’ambito territoriale di Guidizzolo - Ente Capofila:
Comune di Castiglione delle Stiviere
ACCORDO DI PROGRAMMA PER
L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA 2015/2017
NELL’AMBITO TERRITORIALE DI GUIDIZZOLO
Ente Capofila: Comune di Castiglione delle Stiviere
Premesso che:
−− la legge 8 novembre 2000 n. 328, «Legge quadro per la
realizzazione del sistema integrato degli interventi e servizi
sociali», rappresenta il quadro normativo di riferimento per
la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi
sociali, ed in particolare gli artt. 6 - 7 - 8 - 9 - 18 e 19 definiscono, nell’ambito di tale quadro, rispettivamente le funzioni dei Comuni, delle Province, delle Regioni e dello Stato,
come pure i Piani di zona;
−− la legge regionale 12 marzo 2008 n. 3 «Governo della rete
degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale
e sociosanitario», all’articolo 18, individua il Piano di Zona
quale strumento di programmazione in ambito locale della rete d’offerta sociale, nel quale sono definiti le modalità
di accesso alla rete, gli obiettivi e le priorità di intervento, gli
strumenti e le risorse necessarie alla loro realizzazione;
−− le linee di indirizzo regionali per la programmazione sociale a livello locale 2015 – 17 dei piani di zona contenute nel
documento «Un welfare che crea valore per le persone, le
famiglie, le comunità» giusta d.g.r. n. 2941 del 19 dicembre 2014, ribadiscono che il territorio di riferimento coincide
di norma con il distretto socio-sanitario, ovvero per il distretto di Guidizzolo con i Comuni di Castiglione delle Stiviere,
Cavriana, Goito, Guidizzolo, Medole, Monzambano, Ponti
sul Mincio, Solferino e Volta Mantovana .
Dato atto che:
−− l’Accordo di Programma è sottoscritto dai Sindaci dei Comuni dell’ambito distrettuale, dall’Azienda sanitaria locale
territorialmente competente e dalla Provincia di Mantova.
−− al fine dell’attuazione dell’Accordo di Programma, l’assemblea dei sindaci designa un ente capofila individuato tra
i Comuni del distretto o altro ente con personalità giuridica di diritto pubblico espressione di gestioni associate di
Comuni.
−− poiché il Piano di Zona si sviluppa cronologicamente su un
triennio, si ritiene che anche l’Accordo di Programma debba disciplinare i rapporti tra i soggetti interessati con riguardo al medesimo periodo di tempo (1 maggio 2015 – 31
dicembre 2017 o fino ad approvazione del Piano successivo), prevedendo la possibilità di un suo aggiornamento
Premesso ulteriormente che:
La programmazione del triennio 2015-2017 è stata costruita
attraverso una modalità di lavoro partecipata, secondo i principi espressi dall’art. 18 della legge 3/2008 che «definisce il Piano
di zona come lo strumento della programmazione in ambito locale della rete d’offerta sociale e dell’attuazione dell’integrazione tra la programmazione sociale e la programmazione socio
sanitaria in ambito distrettuale, anche in rapporto al sistema
della sanità, dell’istruzione e della formazione, della casa e del
lavoro».
Il calendario dei lavori si è modulato attraverso incontri provinciali tra i vari Distretti e in stretta sinergia con la Direzione Sociale
e il Servizio Programmazione, coordinamento e raccordo territoriale dell’ASL, la Cabina di Regia e con la Provincia di Mantova.
La programmazione è stata costruita con la partecipazione di
altri attori presenti sul territorio e con le OOSS negli incontri del 27
e 30 marzo 2015 .
Si sottolinea il notevole impegno sostenuto da ASL e Ambiti distrettuali a favore degli aspetti di integrazione, così come rilevato
nel documento che evidenzia le azioni degli interventi socio-assistenziali di competenza degli Ambiti pensati in stretto raccordo
con quelli socio-sanitari di competenza dell’ASL, per addivenire
ad una reale integrazione.
Valutata altresì l’opportunità della sottoscrizione dell’Accordo
di Programma da parte della Provincia di Mantova, in relazione
agli obiettivi e alle finalità comuni perseguiti in molte progettazioni contenute nel piano, con particolare riferimento all’integrazione delle politiche di coesione sociale;
Richiamata la seduta dell’Assemblea dei Sindaci del distretto
in data 31 marzo 2015 con cui si è provveduto all’approvazione
del presente Accordo di Programma;
TUTTO CIÒ PREMESSO
tra i sottoscrittori del presente accordo
• Comune di Castiglione delle Stiviere (comune capofila)
• Comune di Cavriana
• Comune di Goito
• Comune di Guidizzolo
• Comune di Medole
• Comune di Monzambano
• Comune di Ponti sul Mincio
• Comune di Solferino
• Comune di Volta Mantovana
• ASL di Mantova
• Provincia di Mantova
SI STIPULA E CONVIENE QUANTO SEGUE:
Art. 1 – Soggetti sottoscrittori
In relazione al disposto dell’art. 34 del d.lgs. n. 267/2000, prendono parte alla sottoscrizione del presente accordo di programma, tramite i loro rappresentanti legali:
• Comune di Castiglione delle Stiviere (comune capofila)
• Comune di Cavriana
• Comune di Goito
• Comune di Guidizzolo
• Comune di Medole
• Comune di Monzambano
• Comune di Ponti sul Mincio
• Comune di Solferino
• Comune di Volta Mantovana
• ASL di Mantova
• Provincia di Mantova
Art. 2 - Contenuti
Il documento di Piano di Zona 2015 - 2016 - 2017, allegato, unitamente alle premesse, costituisce parte integrante e sostanziale del presente Accordo di Programma.
Il presente accordo determina la modalità con la quale le diverse Amministrazioni interessate all’attuazione del Piano di Zona coordinano i rispettivi interventi per il raggiungimento degli
obiettivi comuni, determinando il ruolo e gli impegni di ogni soggetto, i sistemi di regolazione interna delle relazioni reciproche, i
tempi, le modalità di valutazione dei risultati e gli adempimenti
necessari alla realizzazione degli obiettivi.
Art. 3 – Finalità
Il presente accordo è finalizzato all’approvazione ed esecuzione del Piano di Zona 2015-2016-2017 dei Comuni dell’Ambito
Territoriale di Guidizzolo, nel rispetto dei criteri della L. 328/2000,
della l. regionale n. 3/2008 e delle altre disposizioni regionali dettate in materia.
I soggetti firmatari, approvano inoltre, i seguenti principi che
sottendono alla formulazione del Piano e che saranno alla base
della sua attuazione, dando atto che risulta necessario:
a)assicurare una programmazione coordinata/integrata di
tutti gli interventi socio-assistenziali e socio-sanitari;
b)garantire continuità ed omogeneità negli interventi previsti
nel Piano di Zona.
Art. 4 - Durata dell’accordo
Il presente Accordo decorre dalla data del 01 maggio 2015 sino al 31 dicembre 2017 (o alla data di sottoscrizione del nuovo
accordo).
In caso di recesso di una delle parti firmatarie, sarà necessaria la notifica all’Ente capofila del distretto attraverso raccomandata A.R. almeno sei mesi prima della fine di ciascun anno
solare (31/12) rientrante nella durata dell’accordo. L’accordo
proseguirà tra le altre parti firmatarie.
Art. 5 – Descrizione degli impegni e dei compiti
di ogni soggetto sottoscrittore
I sottoscritti enti assumono gli oneri sottoindicati:
– 160 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
1) il Comune di Castiglione delle Stiviere, quale Ente Capofila, attraverso l’Ufficio di Piano:
•curerà e manterrà i rapporti amministrativo-contabili
con Regione Lombardia e ASL di Mantova;
•introiterà direttamente i contributi del F.N.P.S. ed ogni altro finanziamento statale e/o regionale, e/o degli Enti
sottoscrittori (fondo sociale regionale, fondo non autosufficienze, fondo di solidarietà, ecc.) trasferiti a fronte
del Piano di Zona, per ciascuna delle annualità del piano stesso;
•gestirà le risorse finanziarie previste nella programmazione del Piano di Zona, nel rispetto delle indicazioni
fornite dall’Assemblea dei Sindaci;
•trasmetterà il presente accordo di Programma a Regione Lombardia e provvederà per la sua pubblicazione
sul Bollettino Ufficiale della Regione stessa;
•assicurerà l’attività di rendicontazione delle spese sostenute, nei termini e secondo le modalità definite dalla
Regione Lombardia;
•espleterà le restanti funzioni assegnate dalla vigente
normativa all’Ente Capofila.
2) Le Amministrazione Comunali aderenti si impegnano a:
•garantire la struttura tecnica per la programmazione
zonale;
•rapportarsi con l’Ente Capofila nel perseguire gli obiettivi/priorità d’intervento individuati per ciascuna area e
definiti all’interno del Piano di Zona;
•confermare gli impegni finanziari in atto relativamente
alla quota pro capite per garantire i servizi sociali erogati;
•seguire l’esecuzione degli interventi di propria competenza, curandone gli aspetti operativi di realizzazione e
provvedendo alla eventuale stipula di appositi atti per
l’attuazione degli stessi.
•monitorare gli interventi realizzati a livello locale attraverso gli strumenti di valutazione e rendicontazione regionali;
•coinvolgere di tutti i Soggetti, sia pubblici che privati
che, a vario titolo, concorrono alla realizzazione del Piano di Zona;
•collaborare per quanto di competenza per l’applicazione di quanto stabilito nella d.g.r. n. 1254 del 15 febbraio 2010 (introduzione della Comunicazione Preventiva
di Esercizio e prime indicazioni per l’accreditamento),
fino a quando tale compito non verrà gestito in forma
associata;
3) ASL di Mantova si impegna a:
•garantire, attraverso la Cabina di regia territoriale integrata già istituita ai sensi della d.g.r. n. 326 del 27 giugno, il governo, il monitoraggio e la verifica degli interventi sociali e sociosanitari, erogati da ASL e Comuni, e
sviluppare un approccio integrato della migliore presa
in carico dei bisogni espressi dalla domanda dei cittadini;
•adottare un «regolamento di funzionamento e di raccordo» della Cabina di regia in cui verranno esplicitate
le modalità organizzative, le risorse umane e strumentali messe a disposizione, la periodicità degli incontri,
le priorità trattate dalla Cabina di regia e le modalità
di raccordo, rispetto alle decisioni assunte, con il livello
politico (Assemblea distrettuale, Consiglio di rappresentanza dei sindaci);
•incrementare il livello di conoscenza degli Uffici di Piano
rispetto ai bisogni, alla domanda e all’offerta attraverso
l’informatizzazione della cartella sociale e interfaccia
con ASL, nell’ottica del budget di cura ;
•sostenere il processo di ricomposizione delle risorse finanziarie attraverso una sempre maggiore definizione
del target utenti fragili, anziani e disabili, valutati con
strumenti, protocolli e piani operativi condivisi ;
•individuare ulteriori strategie di integrazione a carattere
gestionale rispetto al modello organizzativo già esistente (CeAD, PUA, ecc…), a garanzia di una presa in carico
integrata;
•garantire una risposta integrata per le fragilità nel percorso di messa a sistema delle sperimentazioni in area
anziani, autismo e disabilità dei minori e giovani adulti,
dipendenze in un’ottica di appropriatezza nella presa
in carico sociale e sociosanitaria;
•condividere la sperimentazione di nuovi approcci me-
todologici per l’attuazione di interventi a tutela dei minori e delle loro famiglie, valorizzando la progettualità
espressa dalla famiglia stessa, riconducendola alla collaborazione tra le istituzioni al fine di evitare sovrapposizione e frammentazione degli interventi;
•rafforzare il confronto e la collaborazione, anche con
attività di consulenza e co-progettazione, tra le attività
di prevenzione e cura delle dipendenze con e senza
sostanze – con particolare riguardo al GAP - e la programmazione sociale propria degli Ambiti.
•dare attuazione alle politiche regionali per il contrasto e
la prevenzione della violenza nei confronti delle donne.
4) Provincia di Mantova, ente di area vasta, all’interno della
funzione coordinamento enti, si impegna a:
•promuovere un approccio partecipato con i territori che
si sviluppa dall’analisi dei bisogni e delle domande, alle
strategie fino alle diverse azioni messe in campo;
•collaborare con e tra i distretti al fine di armonizzare procedure, processi, servizi valorizzando le esperienze positive messe in campo dai diversi soggetti attori;
•promuovere
azioni di sistema nei territori condividendo gli obiettivi con gli Uffici di Piano e l’acquisizione di
nuove competenze all’interno delle reti territoriali in riferimento alle politiche sociali, di supporto alla disabilità,
giovanili, dell’immigrazione, dell’istruzione, formazione
professionale, lavoro e pari opportunità;
•produrre analisi attraverso strumenti conoscitivi relativi
ai fenomeni sociali quali gli osservatori sociali, per esprimere in modo adeguato il ruolo di supporto e coordinamento alle politiche socio-assistenziali locali e sostenerne la programmazione;
•coordinare reti territoriali sociali al fine di rafforzare il ruolo della cooperazione sociale, del volontariato e dell’associazionismo di promozione sociale in una visione multidimensionale di ogni fenomeno di coesione sociale;
•supportare i territori nell’individuazione di soluzioni che
favoriscano le gestioni associate nei servizi di cura alla
persona garantendo standard minimi di qualità.
Art. 6 – Quadro delle risorse umane,
finanziarie e strumentali impiegate
Viene, al momento, individuato il Comune di Castiglione delle
Stiviere quale Ente capofila del distretto di Guidizzolo, con il compito di gestire, tramite l’Ufficio di Piano, il Piano di Zona 2015-2017.
La sede operativa dell’Ufficio di Piano è posta nel Palazzo Municipale del Comune di Castiglione delle Stiviere, Area Servizi
alla Persona. Gli uffici sono dotati di postazioni di lavoro per gli
operatori con accessi telefonici ed informatici in locali attualmente sufficienti, a cui si aggiungono adeguate sale riunioni.
Il presente Accordo di Programma conferma i seguenti organi di governo e gestione del Piano di Zona, che risultano
formalmente costituiti mediante al sottoscrizione del presente
accordo:
Assemblea dei Sindaci: è composta dai Sindaci (o loro delegati) dei 9 Comuni dell’Ambito territoriale e dai rappresentanti degli enti sottoscrittori dell’accordo di programma, con compiti di:
•individuazione delle strategie, degli obiettivi locali e delle
priorità;
•approvazione del Piano di zona e dei suoi aggiornamenti;
•verifica annuale del raggiungimento degli obiettivi;
•aggiornamento delle priorità annuali e delle risorse disponibili;
•approvazione dei piani economici e finanziari a preventivo
e consuntivo;
•approvazione
delle rendicontazioni dovute per l’assolvimento dei debiti informativi;
•coordinamento degli obiettivi dei singoli territori tra loro e
con le politiche socio-sanitarie.
Ufficio di Piano: la cui responsabilità è attribuita al Comune
capofila, è l’organismo tecnico ed esecutivo del Piano di Zona, che svolge compiti di:
−− elaborazione di proposte e atti necessari alla realizzazione
degli obiettivi di Piano;
Bollettino Ufficiale
– 161 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− mantenimento dei rapporti operativi con i soggetti pubblici e privati, attivi nella realizzazione del Piano Sociale di
Zona;
−− attivazione delle reti territoriali esistenti e promozione di
nuove reti in relazione agli obiettivi ed alle priorità della
pianificazione;
−− cura dei rapporti necessari per l’integrazione delle politiche sociali con quelle socio-sanitarie, educative, dell’istruzione, formazione e lavoro;
−− rilevazione e gestione sistematica dei dati relativi al sistema della domanda e dell’offerta sociale ed assolvimento
dei debiti informativi;
−− analisi dei flussi di finanziamento e della spesa complessiva del settore sociale;
−− elaborazione di report quali-quantitativi e sperimentazione
di indicatori e standard di valutazione, rispetto all’efficacia
e all’efficienza dei progetti e degli interventi;
−− monitoraggio della realizzazione degli obiettivi di piano;
−− elaborazione di proposte per la realizzazione di attività di
informazione alla cittadinanza.
Tavolo Tecnico: è composto, , dai funzionari dell’Ufficio di piano, dai Responsabili dei Servizi Sociali dei Comuni dell’Ambito
ed, in relazione alle tematiche trattate, dagli assistenti sociali
e assicura il coordinamento degli interventi previsti dal Piano.
E’ l’organo che svolge un’essenziale funzione di collegamento tra la programmazione zonale, i Comuni e gli enti sottoscrittori: opera in stretta connessione con l’Ufficio di Piano nelle fasi
di proposta ed istruttoria delle attività.
Tavolo di coordinamento del servizio sociale professionale: è
composto dall’Ufficio di Piano e dagli assistenti sociali dell’ambito. Si riunisce, di norma, con cadenza mensile e lavora, al
completo o per aree, sullo sviluppo delle azioni indicate nella
programmazione triennale, aggiornandone l’adeguatezza
con l’andamento reale dei bisogni di welfare della comunità.
La relazione tra organismi politici e tecnici è raggiunta mediante integrazione degli uni e altri organismi attraverso
una convocazione periodica di un tavolo politico tecnico
integrato
In riferimento alle disponibilità finanziarie a copertura del fabbisogno stimato per l’attuazione della progettazione di piano
nel triennio 2015-2017 si prevedono:
−− trasferimenti dal Fondo Nazionale Politiche Sociali;
−− trasferimenti a valere sul Fondo Sociale Regionale;
−− fondi comunali per una quota pro-abitante che verrà definita annualmente dall’Assemblea dei Sindaci del distretto,
finalizzata al sostegno della programmazione di ciascun
anno;
−− fondi regionali e provinciali sulle diverse aree di intervento
(conciliazione, non autosufficienza, disabilità, piano anticrisi, piano nidi, politiche giovanili, ecc…)
−− fondi pubblici e privati, a cui accedere attraverso forme
di partenariato con i soggetti del terzo settore (associazionismo, volontariato, cooperazione sociale, fondazioni,
aziende).
L’Assemblea Distrettuale dei Sindaci procederà successivamente, tenuto conto delle definitive indicazioni regionali, alla
determinazione delle risorse da assegnare a ciascuna azione
del Piano di Zona attraverso l’approvazione dell’annuale piano economico-finanziario preventivo.
I soggetti firmatari convengono che le risorse finanziarie siano destinate all’Ente capofila – Comune di Castiglione delle
Stiviere – che le gestirà attraverso propri atti amministrativi nei
termini e secondo i criteri stabiliti dal Piano di Zona e nel rispetto delle disposizioni provenienti dagli organi di governo
del distretto.
Art. 7 – Controversie e foro competente
Le parti eleggono, quale foro competente per ogni eventuale
controversia, che non possa essere risolte in via amministrativa,
il foro di Mantova.
Conseguito il consenso di tutti gli Enti aderenti e successivamente alla sua approvazione, il presente accordo sarà pubblicato, a cura del Comune di Castiglione delle Stiviere nella sua
qualità di ente capofila, sul Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia.
Guidizzolo, aprile 2015
Comune di Castiglione delle Stiviere
Alessandro Novellini
Comune di Cavriana
Giorgio Cauzzi
Comune di Goito
Pietro Marcazzan
Comune di Guidizzolo
Sergio Desiderati
Comune di Medole
Giovanni Battista Ruzzenenti
Comune di Monzambano
Angiolina Bompieri
Comune di Ponti sul Mincio
Giorgio Rebuschi
Comune di Solferino
Gabriella Felchincher
Comune di Volta Mantovana
Luciano Bertaiola
ASL di Mantova
Mauro Borelli
Provincia di Mantova
Alessandro Pastacci
– 162 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Milano
Città Metropolitana di Milano
Area Tutela e valorizzazione ambientale - Settore Risorse
idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche – Rinnovo
di concessione per piccola derivazione di acque sotterranee
a mezzo di n. 1 pozzo a doppia colonna, ad uso potabile
pubblico, per una portata media totale di mod. 0,30 (l/s
30,00) e massima totale di mod. 0,37 (l/s 37,00) - Id pratica
MI03257142004, pozzo ubicato in via Belpensiero in comune
di Dresano
Il direttore del Settore Risorse idriche e attività estrattive della
Città Metropolitana di Milano rende noto che con decreto dirigenziale Racc. Gen. n. 3632 del 22 aprile 2015, è stato rilasciato
il rinnovo di concessione di acque sotterranee a mezzo di n. 1
pozzo a doppia colonna, ad uso potabile pubblico, per una
portata media totale di mod. 0,30 (l/s 30,00) e massima totale
di mod. 0,37 (l/s 37,00) Id pratica MI03257142004, pozzo ubicato
nel Fg. 4 Map.le 308 (ex Map.le 13) in Via Belpensiero in comune
di Dresano – alla società Cap Holding s.p.a. - Via del Mulino, 2
Edificio U10 in comune di Assago.
Tale rinnovo di concessione è stato assentito per anni trenta,
successivi e continui a decorrere dalla data di emissione del
provvedimento (22 aprile 2015) e quindi con scadenza 21 aprile 2045, subordinatamente alle condizioni e secondo gli obblighi indicati nel disciplinare di concessione, sottoscritto in data
16 febbraio 2015, registrato all’Agenzia delle Entrate Ufficio di
Milano 5 il giorno 26 febbraio 2015 al n. 556 serie 3.
Milano, 11 maggio 2015
Il direttore del settore risorse idriche ed attività estrattive
Maria Cristina Pinoschi
ai sensi dell’art. 43 del T.U.R.O.S.
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad
uso pompe calore sito/i in comune di Milano presentata da
Ge Real Estate Italia s.r.l.
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582
del 29 dicembre 1999 la Città Metropolitana di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione r.g. n. 3929 del 4 maggio 2015 al richiedente
Ge Real Estate Italia s.r.l., con sede in comune di 20123 Milano,
Piazza Diaz 5, per uso pompe calore, mediante n. 1 pozzo di presa , con portata media complessiva di 9,52 l/s e portata massima complessiva di 67 l/s, accatastato/i come fg 267 mapp 86
nel Comune di Milano.
Il responsabile del procedimento
Alberto Altomonte
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di rinnovo
concessione variante non sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di
presa ad uso potabile pubblico sito/i in comune di Nerviano
presentata da Cap Holding s.p.a..
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582
del 29 dicembre 1999 la Città Metropolitana di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. 3923 n. del 5 maggio 2015 al richiedente
Cap Holding s.p.a., con sede in comune di 20090 Assago MI, Via
Del Mulino, 2, per uso potabile pubblico, mediante n. 2 pozzi di
presa , con portata media complessiva di 20 l/s e portata massima complessiva di 30 l/s, accatastato/i come fg: 19 part: 601
nel Comune di Nerviano.
Il responsabile del procedimento
Alberto Altomonte
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di variazione
concessione sostanziale a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad uso
Industriale sito/i in comune di Milano, presentata da M.M
s.p.a.
Il richiedente M.M s.p.a., con sede in comune di 20121 Milano
MI, Via Del Vecchio Politecnico, 8 ha presentato istanza protocol-
lo n. 72047 del 20 marzo 2015 intesa ad ottenere la concessione di piccola derivazione di acque pubbliche per derivare una
portata media complessiva di 40 l/s ad uso Industriale mediante n. 2 pozzi di presa accatastato/i come fg: 700 part: 4,fg: 700
part: 6 nel Comune di Milano.
L’ufficio istruttore e competente per il provvedimento finale è
la Città Metropolitana di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27
- 20122 Milano.
Eventuali domande concorrenti o incompatibili con la sopraccitata richiesta potranno essere presentate all’ufficio istruttore, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presente
pubblicazione.
Chiunque abbia interesse può visionare la domanda e la documentazione tecnica e può presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda entro ulteriori 30
giorni dal termine sopraindicato.
Il responsabile del procedimento
Alberto Altomonte
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di
concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad
uso pompe di calore sito/i in comune di Carugate presentata
da “La Sugheraia di Pilone Jessica”
Ai sensi e per gli effetti di quanto previsto dall’art. 43 del regolamento regionale n. 2 del 24 marzo 2006 e della d.g.r. n. 6/47582
del 29 dicembre 1999 la Città Metropolitana di Milano - Settore
Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso
di Porta Vittoria 27 - 20122 Milano ha rilasciato il seguente decreto di concessione R.G. n. 3930 del 4 maggio 2015 al richiedente
La Sugheraia di Pilone Jessica, con sede in comune di 20069
Vaprio d’Adda, via Per Trezzo 63, per uso pompe di calore, mediante n. 1 pozzo di presa, con portata media complessiva di
0.58 l/s e portata massima complessiva di 3 l/s, accatastato/i
come fg 19 mapp 264 nel Comune di Carugate.
Il responsabile del procedimento
Alberto Altomonte
Città Metropolitana di Milano
Settore Rifiuti, bonifiche e AIA - Botta Attilio con sede legale
in Ozzero (MI) via Matteotti n. 24. Verifica di assoggettabilità
alla VIA riguardante il progetto di un nuovo impianto di messa
in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti non pericolosi da
realizzarsi in Ozzero (MI) Strada Barzizza s.n.c. - Esito verifica
di assoggettabilità alla VIA ai sensi dell’art. 20 del d.lgs.
152/2006
Con decreto del direttore del Settore Rifiuti, bonifiche e AIA della Città Metropolitana di Milano, r.g. n. 4181/2015 del 11 maggio 2015, ai sensi dell’art. 20, del d.lgs. 152/2006, si dispone che il
progetto presentato dall’Impresa Botta Attilio riguardante il progetto di un nuovo impianto di messa in riserva (R13) e recupero
(R5) di rifiuti non pericolosi da realizzarsi in Ozzero (MI) - Strada
Barzizza s.n.c. non è da assoggettarsi alla procedura di V.I.A.
Il testo integrale del Decreto sarà consultabile sul sito web
all’indirizzo www.silvia.regione.lombardia.it.
Il direttore del settore rifiuti, bonifiche
e autorizzazioni integrate ambientali
Maria Cristina Pinoschi
Città Metropolitana di Milano
Settore Rifiuti, bonifiche e AIA - Tecnofrese s.r.l. con sede legale
in Bergamo via Costantina n. 1/c progetto di campagna
attività di recupero rifiuti con impianto mobile in comune di
Cassano d’Adda (MI) - S.P. n. 45, cantiere per la realizzazione
del Collegamento Autostradale BRE.BE.MI Città Metropolitana
di Milano. Esito verifica di assoggettabilità alla VIA ai sensi
dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006
Con decreto del direttore del Settore Rifiuti, bonifiche e AIA della Città Metropolitana di Milano, r.g. n. 4234/2015 del 12 maggio 2015, ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006, si dispone che
il progetto presentato dall’Impresa Tecnofrese s.r.l. riguardante una campagna di attività di recupero rifiuti inerti ai sensi
dell’art. 208 comma 15 del d.lgs. 152/06 mediante impianto
mobile di frantumazione in comune di Cassano d’Adda (MI) Strada Provinciale n. 45 - cantiere per la realizzazione del Collegamento Autostradale BRE.BE.MI, non è da assoggettarsi alla
procedura di V.I.A.
Bollettino Ufficiale
– 163 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Il testo integrale del Decreto sarà consultabile sul sito web
all’indirizzo www.silvia.regione.lombardia.it.
La direttrice del settore rifiuti, bonifiche
e autorizzazioni integrate ambientali
Maria Cristina Pinoschi
ai sensi dell’art. 43 del T.U.R.O.S.
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di
concessione derivazione in sanatoria a mezzo di n. 1 pozzo di
presa ad uso igienico-sanitario e antincendio sito in comune
di Corsico, presentata da Perlite Italiana s.r.l.
Il richiedente Perlite Italiana s.r.l., con sede in comune di 20094
- Corsico (MI), Alzaia Trento, 7 ha presentato istanza Protocollo
n. 50864 del 02 marzo 2015 intesa ad ottenere la concessione di
piccola derivazione di acque pubbliche per derivare una portata media complessiva di 0,63 l/s ad uso igienico-sanitario e
antincendio mediante n. 1 pozzo di presa accatastato/i come
fg 5 map 35 nel Comune di Corsico.
L’ufficio istruttore e competente per il provvedimento finale è
la Città Metropolitana di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27
- 20122 Milano.
Eventuali domande concorrenti o incompatibili con la sopraccitata richiesta potranno essere presentate all’ufficio istruttore, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presente
pubblicazione.
Chiunque abbia interesse può visionare la domanda e la documentazione tecnica e può presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda entro ulteriori 30
giorni dal termine sopraindicato.
Il responsabile del procedimento
Alberto Altomonte
presso la Segreteria Area Gestione del Territorio (su memoria USB
dell’utente o su CD) previo pagamento di costi e diritti;
Baranzate, 12 maggio 2015
Il responsabile dell’area gestione del territorio
Sonia Pagnacco
Ambito territoriale Distretto 5 - Melzo (MI)
Accordo di programma per l’attuazione del piano di zona
2015 - 2017 “Verso un welfare della collaborAzione”
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA 2015 - 2017 «VERSO UN WELFARE DELLA COLLABORAZIONE»
TRA
I sindaci dei Comuni dell’ Ambito territoriale Distretto 5
ASL provincia Milano 2:
Cassano d’Adda
Inzago
Liscate
Melzo
Pozzuolo Martesana
Settala
Truccazzano
Vignate
Il Direttore Generale
Azienda Sanitaria Locale Provincia Milano 2
INDICE
1. Natura e finalità
2. Territorio oggetto della programmazione
3. Durata
Città Metropolitana di Milano
Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di
concessione in sanatoria a mezzo di n. 2 pozzi di presa ad uso
industriale, igienico-sanitario e antincendio siti in comune di
Corsico presentata da Vidrala Italia s.r.l.
4. Partecipazione della Azienda Sanitaria Locale
Il richiedente Vidrala Italia s.r.l., con sede in comune di 20094
- Corsico, Via Alzaia Trieste, 45 ha presentato istanza Protocollo
n. 113342 del 4 maggio 2015 intesa ad ottenere la concessione di piccola derivazione di acque pubbliche per derivare una
portata media complessiva di 12 l/s ad uso industriale, igienicosanitario e antincendio mediante n. 2 pozzi di presa accatastati
come fg 11 map 13 e 71 nel Comune di Corsico.
L’ufficio istruttore e competente per il provvedimento finale è
la Città Metropolitana di Milano - Settore Risorse idriche e attività estrattive - Servizio Risorse idriche - Corso di Porta Vittoria 27
- 20122 Milano.
Eventuali domande concorrenti o incompatibili con la sopraccitata richiesta potranno essere presentate all’ufficio istruttore, entro il termine perentorio di trenta giorni dalla presente
pubblicazione.
Chiunque abbia interesse può visionare la domanda e la documentazione tecnica e può presentare memorie scritte contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda entro ulteriori 30
giorni dal termine sopraindicato.
Il responsabile del procedimento
Alberto Altomonte
8. Individuazione dell’ente capofila
Comune di Baranzate (MI)
Avviso di approvazione e deposito del piano comunale di
classificazione acustica
SI RENDE NOTO
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 della l.r. n. 13 del 2001 e ss.mm., che:
−− con deliberazione n. 20 del 14 aprile 2015 del Consiglio
comunale è stato approvato il «piano comunale di classificazione acustica», adottato con precedente deliberazione n. 47 del
2 dicembre 2014 del Consiglio comunale;
−− la suddetta deliberazione, esecutiva nelle forme di legge
e comprensiva degli allegati è depositata presso la segreteria
Comunale (Sede Municipale di via Erba 5) e pubblicata sul sito
internet www.comune.baranzate.mi.it ;
−− gli atti approvati sono informatizzati per cui non saranno fornite copie cartacee. E’ possibile ottenere copia degli atti depositati direttamente dai siti internet sopraindicati a titolo gratuito o
5. Soggetti sottoscrittori
6. Adesione all’accordo di altri soggetti – forme di collaborazione
7. Obiettivi e relative priorità
9. Organismi preposti alla realizzazione dell’Accordo
10. Organismi che concorrono alla realizzazione dell’Accordo di Programma
11. Risorse finanziarie, strumentali e umane
12. Impegni assunti dai sottoscrittori
13. Modalità di monitoraggio e verifica dell’attuazione dell’Ac
cordo
14. Aggiornamento dell’Accordo
15. Collegio di Vigilanza
16. Pubblicazione BURL
Firme soggetti sottoscrittori
1. Natura e finalità
Il presente Accordo intende dare continuità al processo di
programmazione e progettazione locale dei Piani di Zona avviato nei trienni precedenti.
Il presente Accordo di Programma (d’ora in poi «Accordo»),
sottoscritto ai sensi dell’art. 18, comma 7, della l.r. n. 3 del 12 marzo 2008 (d’ora in poi «l.r. n. 3») e dell’art. 34 del d.lgs. n. 267 del 18
agosto 2000 (d’ora in poi «TUEL»), ha lo scopo di attuare la programmazione della rete d’offerta sociale definita a livello locale
per l’Ambito Territoriale Distretto 5 dell’ASL Provincia Milano 2, attraverso il Piano di Zona 2015-2017, parte integrante del presente documento, approvato, ai sensi dell’art. 18, comma 4, della l.r.
n. 3, dall’Assemblea Distrettuale dei Sindaci in data 9 aprile 2015
Con la sottoscrizione del presente Accordo le parti si impegnano ad attuare il Piano di Zona per il triennio 2015-2017.
2. Territorio oggetto della programmazione
Il territorio di riferimento per l’attuazione del Piano di Zona
2015-2017 è confermato nell’Ambito distrettuale determinato dalla l.r. 31/97, comprendente i seguenti comuni: Cassano
d’Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano, Vignate.
3. Durata
– 164 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
La durata del presente Accordo è fissata dalla data di sottoscrizione sino al 31 dicembre 2017, comunque fino ad esaurimento delle azioni previste dal Piano di Zona.
4. Partecipazione della Azienda Sanitaria Locale
L’ASL Milano 2 con la sottoscrizione del presente Accordo
concorre all’integrazione sociosanitaria e assicura la coerenza
nel tempo tra obiettivi regionali e obiettivi della programmazione locale.
L’ASL Milano 2, al fine di rendere operativo un modello della
rete dei servizi integrati, ha individuato e propone, così come avvenuto nella precedente triennalità, alcune priorità/obiettivi per
la programmazione dei Piani di Zona della triennalità 2015-2017
in tema d’integrazione socio sanitaria.
Questi obiettivi, coerenti con le Linee Guida Regionali, sono
descritti nel documento tecnico partecipato e condiviso con gli
Uffici di Piano, («Un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la comunità - linee di indirizzo per la programmazione
sociale a livello locale 2015-2017» - l’integrazione socio-sanitaria), parte integrante della «Sezione prima – Premessa» del documento di Piano ed allegato al presente Accordo nel documento
Piano di Zona Distretto 5 « Verso un welfare della collaborAzione».
5. Soggetti sottoscrittori
Sottoscrivono il presente Accordo i Comuni di Cassano d’Adda, Inzago, Liscate, Melzo, Pozzuolo Martesana, Settala, Truccazzano e Vignate, la ASL Milano 2.
6. Adesione all’Accordo di altri soggetti – Forme di
collaborazione
Si demanda ad atti successivi (accordi, protocolli, convenzioni) l’adesione al presente Accordo di altri soggetti, in primo
luogo Enti pubblici, soggetti rappresentativi del Terzo Settore e
Organizzazioni sindacali.
Si rinvia altresì ad atti successivi, richiamando quanto descritto nel documento di Piano 2015-2017, la definizione di modalità
e forme sia riguardo la consultazione, sia riguardo la collaborazione nella progettazione, sperimentazione, realizzazione di servizi e interventi.
7. Obiettivi e relative priorità
L’obiettivo per il triennio è dettagliato nel documento del Piano di Zona 2015-2017: l’Ambito Sociale 5 per la prossima triennalità intende «Trasformare il territorio in un territorio collaborativo
dove imprese, associazioni, istituzioni pubbliche , scuole e cittadini possono vivere, fare e crescere insieme. La sfida è mettere a
frutto ricchezze e risorse dell’ambito distrettuale, creare connessioni e nuove opportunità, tutelando il cittadino fragile».
Con il presente Accordo vengono approvati in particolare gli
indirizzi politici espressi dalla Assemblea Distrettuale dei Sindaci,
e gli obiettivi prioritari, in primo luogo:
•la valorizzazione/integrazione e messa a sistema delle
esperienze sino ad ora attuate nel senso di dare continuità
alle forme di coinvolgimento e partecipazione di soggetti
pubblici e privati nella governance del piano di zona, innovandole perché siano aderenti ed efficaci agli obiettivi
dati oltre all’attivazione di sperimentazioni locali di prese in
carico che attivino i cittadini .
•la creazione di un sistema e di un modello territoriale condiviso di costruzione della collaborazione che passi anche
dalla necessità di attivare un percorso di rivisitazione delle
organizzazioni perché siano efficaci al cambiamento per la
realizzazione di un welfare generativo
•la necessità di mantenere aggiornato il sistema attraverso
una costante formazione intesa anche come collocazione
competente dei ruoli e delle risorse impiegate
•la costante ricerca di risorse economiche aggiuntive vista
la contrazione di quanto il sistema pubblico è in grado di
garantire, e attrazione e coltivazione di risorse aggiuntive
di cittadini che possono contribuire allo sviluppo del loro
territorio (people raising) e possono quindi rappresentare
un capitale umano di ricchezza.
L’attuazione del presente Accordo risulta in linea con le linee
di indirizzo regionali in materia di programmazione dei Piani di
Zona triennali 2015-2017.
8. Individuazione dell’ente capofila
Ai sensi dell’art. 18, comma 9, della l.r. n. 3, quale ente capofila
si individua il Comune di Melzo.
Il Comune Capofila assume l’onere di dare esecuzione al
Piano di Zona ed alle indicazioni di politica sociale determinate
dall’Assemblea Distrettuale dei Sindaci.
In tale veste il Comune capofila si configura quindi quale ente
delegato dai Comuni dell’Ambito territoriale Distretto 5 che opera per conto dei deleganti, vincolato nell’esecutività al mandato
dell’Assemblea Distrettuale dei Sindaci.
9. Organismi preposti alla realizzazione dell’Accordo di
Programma
Oltre al Comune capofila, sono soggetti attivi nella realizzazione del presente Accordo:
−− Assemblea Distrettuale dei Sindaci: organismo politico di
indirizzo e programmazione delle funzioni ed attività socioassistenziali e ambito dell’integrazione con le politiche socio-sanitarie, nel ruolo che crea le condizioni per una visione unitaria e condivisa delle politiche sociali del distretto e
cura l’interlocuzione con tutti i soggetti locali svolgendo un
ruolo di riferimento istituzionale unitario.
•Composizione: sindaci o assessori delegati dai sindaci
dei Comuni
•Presidente: nominato tra i componenti dell’Assemblea;
•Vicepresidente: nominato tra i componenti dell’Assemblea
−− Tavolo Tecnico: ambito di presidio tecnico / progettuale
puntuale e preciso grazie anche all’integrazione tra le diverse presenze che lo compongono. Oltre al coordinatore responsabile dell’Ufficio di Piano, è prevista la presenza
dei responsabili dei servizi comunali/operatori delegati,
di tre rappresentanti tecnici dei soggetti del terzo settore.
La presenza di soggetti diversi ai lavori del tavolo Tecnico
vuole dare coerenza e attuazione alla scelta dei comuni
dell’Ambito di strutturare luoghi di presidio e di costruzione
di una programmazione sociale concertata e attenta alle
priorità sociali..
•Composizione:
dirigenti/responsabili nominati dai sindaci/direttori generali dei Comuni; rappresentanza del
Tavolo unificato;
•Coordinamento: responsabile Ufficio di Piano o suo delegato
−− Ufficio di Piano: struttura tecnico-amministrativa di supporto e di coordinamento alla realizzazione delle attività
previste dal documento di programmazione, monitoraggio
e valutazione dell’impatto delle scelte del Piano di Zona
rispetto la comunità. E’ il soggetto strategico per rafforzare
e qualificare le forme di integrazione tra i soggetti del welfare locale, ponendosi come promotore di connessioni e di
opportunità per gli altri soggetti. Inoltre è l’organo stabile di
rappresentanza dei Comuni dell’Ambito nei confronti delle
altre amministrazioni pubbliche, delle persone fisiche e giuridiche e degli altri soggetti di diritto.
Il Coordinatore Responsabile dell’Ufficio di Piano partecipa
inoltre stabilmente ai lavori della Cabina di Regia presso
l’ASL Milano 2 quale organismo tecnico di raccordo fra gli
Ambiti distrettuali e con i diversi enti e soggetti che concorrono alle politiche di welfare.
La convenzione per la gestione associata darà ulteriore
evidenza a come l’Ufficio di Piano potrà avvalersi di uno
Staff Tecnico composto dai responsabili delle diverse unità operative dei Servizi Sociali d’Ambito al fine di avere a
disposizione elementi, dati ed esperienze che possano
orientare la programmazione a partire da una valutazione
attenta di quanto portato dai servizi sociali territoriali e dalla gestione comune di servizi e interventi.
−− Cabina di Regia ASL e Uffici di Piano: garantisce la programmazione, il governo, il monitoraggio e la verifica degli
interventi sociosanitari e sociali erogati, dedicata a presidiare aree comuni d’intervento e allo sviluppo di un approccio integrato alla presa in carico dei bisogni espressi
dalle persone evitando duplicazioni e frammentazione
nell’utilizzo delle risorse e nell’erogazione degli interventi e
contestualmente garantirne appropriatezza.
•Composizione: Direzione ASL/Dipartimento ASSI- Responsabili Uffici di Piano
•Coordinamento: Direzione ASSI
Bollettino Ufficiale
– 165 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
10. Organismi che concorrono alla realizzazione
dell’ Accordo di Programma
−− Tavolo Unificato: Tavolo di consultazione del Terzo settore-Tavolo Organizzazioni sindacali territoriali: snodo di
governance collaborativa, contribuisce alla promozione,
valorizzazione e responsabilizzazione degli attori del privato sociale e degli organismi rappresentativi della società
civile, in una logica di partnership fra pubblico e privato.
Contribuisce a generare nel territorio e nei cittadini processi di corresponsabilità per il perseguimento del bene
comune ovvero la salute, qualità della vita, del cittadino e
della comunità, anche attraverso la promozione della coprogettazione come strumento sia della programmazione
che della realizzazione del welfare locale.
•Composizione: la composizione è definita nel «Provvedimento del Presidente dell’Assemblea distrettuale dei
Sindaci - n. 1/24.06.2010»
•Presidente: presidente/vice presidente Assemblea distrettuale dei Sindaci
−− altri soggetti della realtà locale (fondazioni ed enti di diritto privato) che perseguono l’obiettivo dello sviluppo della
comunità locale con i quali si andrà a definire un protocollo d’intesa specifico;
11. Risorse finanziarie, strumentali e umane
I comuni attuano gli obiettivi e le azioni previste dal Piano di
Zona 2015-2017, oggetto del presente Accordo, attraverso i seguenti canali di finanziamento che concorrono alla copertura
dei costi:
• Fondo Nazionale Politiche Sociali
• Fondo Sociale Regionale
• Fondo Non Autosufficienze
• Risorse dei Comuni
• altre risorse (es. trasferimento per servizio accreditamento)
Sia per la realizzazione dell’Accordo sia per la realizzazione
degli obiettivi del Piano di Zona, i Comuni sono tenuti a mettere
a disposizione proprie risorse strumentali ed umane.
Per quanto specificatamente riferito alle risorse umane, in particolare dei Servizi sociali dei Comuni, si intende la disponibilità
in tutte le fasi di progettazione, esecuzione, monitoraggio, controllo e valutazione dell’Accordo e del Piano di Zona.
12. Impegni assunti dai sottoscrittori
Per la ASL : si fa riferimento a quanto elencato a precedenti
articoli 4 e 9.
Per il Comune Capofila e i Comuni sottoscrittori: si fa riferimento a quanto previsto:
– nel documento Piano di Zona 2015-2017
– nei precedenti articoli.
13. Modalità di monitoraggio e verifica
dell’attuazione dell’Accordo
L’Assemblea Distrettuale dei Sindaci si riunisce con cadenza
almeno annuale al fine di verificare l’attuazione del presente
Accordo.
14. Aggiornamento dell’Accordo
Le parti si riservano la possibilità di apportare al presente Accordo le modifiche condivise che ritenessero utili al migliore perseguimento delle sue finalità.
Le parti si impegnano inoltre ad aggiornare i contenuti
dell’Accordo in caso di aggiornamento del Piano di Zona.
15. Collegio di Vigilanza
In considerazione del fatto che l’Accordo costituisce strumento attuativo del Piano di Zona, per esigenze di semplificazione le
funzioni di vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo e gli eventuali
interventi sostitutivi di cui all’art. 34, comma 7, del TUEL, sono affidate all’Assemblea distrettuale dei Sindaci.
16. Pubblicazione BURL
Il presente Accordo è pubblicato per estratto sul BURL, a cura
dell’Ufficio di Piano.
30 aprile 2015
Sottoscrittori dell’Accordo di Programma
Triennio 2015/2017
Sindaco Cassano d’Adda
Roberto Maviglia
Sindaco Inzago
Benigno Calvi
Sindaco Liscate
Alberto Fulgione
Sindaco Melzo
Antonio Bruschi
Sindaco di Pozzuolo Martesana
Angelo Maria Caterina
Sindaco di Settala
Andrea Carlo
Sindaco di Truccazzano
Luciano Moretti
Sindaco di Vignate
Paolo Gobbi
Direttore Generale ASL Milano 2
Antonio Mobilia
Parco Lombardo della Valle del Ticino - Pontevecchio di
Magenta (MI)
Avviso di approvazione definitiva dei piani di gestione dei siti
di importanza comunitaria SIC IT2080014 «Boschi Siro Negri e
Moriano» e SIC IT2080019 «Boschi di Vaccarizza», ai sensi della
d.g.r. 25 gennaio 2006 n. 8/1791
Si dà avviso che la Comunità del Parco Lombardo della
Valle del Ticino, con deliberazione n. 4 del 27 marzo 2015, ha
approvato in via definitiva, i Piani di Gestione dei siti di importanza comunitaria SIC IT2080014 «Boschi Siro Negri e Moriano» e SIC IT2080019 «Boschi di Vaccarizza», in attuazione di
quanto stabilito al punto 3) dell’allegato E) della d.g.r. 25
gennaio 2006 n. 8/1791.
Gli elaborati sono disponibili sul sito www.parcoticino.it e depositati presso il Settore Gestione Siti Natura 2000 dell’ente in via
Isonzo n. 1, 20013 Pontevecchio di Magenta (MI) Tel. 02-97210253
–Fax n 02-97950607 email [email protected], dove chiunque può prenderne visione nei seguenti giorni e orari:
•martedì e giovedì, ore 10 - 12, 14.30 - 16.30.
Il direttore
Claudio Peja
– 166 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Pavia
Provincia di Pavia
Settore Agro-ambientale – Trasferimento di utenza n. 4/2015
ad uso irriguo, dal Cavetto di Torradello in comune di Battuda,
attualmente intestata a Valtorta Giuseppe, sia trasferita a
Valtorta Anice Luisa Maria
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Visti:
−− il decreto del presidente della Provincia di Pavia,
n. 35/2013 del 11 luglio 2013, adeguato con successivo Decreto n. 1/2015 di nomina del Dirigente del Settore
Agro-Ambientale;
−− il r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775 «Approvazione del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e sugli impianti
elettrici»;
−− la l.r. n. 26/2003 recante la «Disciplina dei servizi locali di
interesse economico generale, norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse
idriche», ed in particolare il titolo V avente ad oggetto «Disciplina delle risorse idriche»;
−− il r.r. n. 2/2006, avente ad oggetto la «Disciplina dell’uso
delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo
dell’acqua in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26», ed
in particolare l’art. 31, rubricato «Trasferimento di utenze»;
−− la concessione di derivazione d’acqua dal Cavetto di
Torradello, per uso irriguo, in comune di Battuda, a favore
della sig.ra Valtorta Anice Luisa Maria, rilasciata dalla Provincia di Pavia con decreto n. 33/2011;
Esaminata la richiesta del 30 gennaio 2015 (Prot. 5325), presentata dal Sig. Valtorta Giuseppe tesa ad ottenere il trasferimento della predetta utenza idrica alla figlia Valtorta Anice Luisa Maria, motivata da atto di donazione n. 4579/3435 a rogito Notaio
Francesco Gallotti di Pavia, allegato alla pratica;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 31 del R.R. 2/2006, le utenze d’acqua ad uso irriguo, di cui siano i titolari i proprietari dei terreni da irrigare, in caso di passaggio di proprietà del fondo si trasferiscono al
nuovo proprietario limitatamente alla competenza del fondo stesso;
Verificato che non sussistono motivi ostativi al rilascio del provvedimento di trasferimento di utenza
DECRETA
che l’utenza idrica, ad uso irriguo, dal Cavetto di Torradello in comune di Battuda, attualmente intestata a Valtorta Giuseppe, sia trasferita a Valtorta Anice Luisa Maria, residente in Pavia,Via Miani, 18
PRECISA CHE
– ai sensi dell’art. 31 del r.r. Lombardia n. 2/2006 «al nuovo
concessionario sono applicabili tutte le disposizioni dell’originario decreto di concessione e del relativo disciplinare. Le utenze
passano da un titolare all’altro con l’onere dei canoni rimasti
eventualmente insoluti»;
– il nuovo codice utenza nel Catasto Utenze Idriche di Regione Lombardia, generato a seguito del trasferimento, è
PV03260732015
E DISPONE
che il presente atto venga comunicato alla sig.ra Valtorta Anice
Luisa Maria, residente in Pavia, Via Miani, 18 e ne venga inoltrata
copia a Valtorta Giuseppe, residente in Battuda, Fraz. Torradello.
Avverso il presente provvedimento può essere fatto ricorso, entro 60 giorni dalla notificazione o conoscenza legale, al Tar competente, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro
120 giorni dal medesimo termine.
La responsabile della u.o. risorse idriche
Claudia Fassina
Il dirigente del settore
Carlo Sacchi
Provincia di Pavia
Settore Agro-ambientale - Provvedimento di concessione n.
9/2015-AP di derivazione d’acqua ad uso irriguo da un pozzo
in comune di Casei Gerola. Azienda agricola Bagnolino
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Richiamato il decreto presidenziale n. 35/2013 del 11 luglio 2013, adeguato con successivo decreto n. 1/2015 di nomina del Dirigente del Settore Agro-Ambientale;
Visti:
−− il r.d. n. 1775 del 11 dicembre 1933 «Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici» e ss.mm.;
−− il r.r. n. 2 del 24/03/06 «Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua»;
Richiamata la concessione n. 28/2010 rilasciata dalla Provincia a favore della Azienda Agricola Bagnolino per derivare acqua da due pozzi in comune di Casei Gerola e, in particolare,
da un pozzo per uso irriguo e dall’altro per uso igienico sanitario,
innaffiamento orti e giardini e abbeveraggio bestiame;
Esaminata la domanda, presentata in data 13 novembre 2014 dalla Azienda Agricola Bagnolino (P.IVA 01535850182),
con sede in Casei Gerola, via Cascina Bagnolino 1, nella persona del legale rappresentante Franco Barbieri (C.F.
BRBFNC68D13B954O), di rinnovo con variante alla concessione
di derivazione predetta. La variante consiste nel cambio d’uso
del pozzo da igienico sanitario, innaffiamento orti e giardini e
abbeveraggio bestiame ad uso domestico e nella diminuzione
della portata media del pozzo ad uso irriguo con passaggio da
20 l/s a 1,65 l/s restando invariato il volume massimo di prelievo
di 26.000 mc.
Considerato che si sono seguite le ordinarie procedure di rinnovo in quanto la variante è in diminuzione;
Rilevato che il pozzo, ubicato su terreno di proprietà, censito al C.T. al Fg. 26 Mapp. 461, è effettivamente quantificabile
ad uso domestico e perciò verrà stralciato dal rinnovo della
concessione;
Dato atto che non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni a seguito della pubblicazione dell’avviso della domanda
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia- Serie Avvisi e
Concorsi - n. 53 del 31 dicembre 2014;
Preso atto del rapporto di sopralluogo del 23 marzo 2015 che
ha verificato lo stato di fatto dei luoghi interessati dalla concessione, sostanzialmente corrispondente a quanto dichiarato;
Preso atto della relazione d’istruttoria Rep. n. AMB 252 del
15 aprile 2015 dalla quale si evince che non sussistono motivi
ostativi al rilascio del rinnovo con accoglimento della variante
che consiste nella diminuzione della portata media da 20 l/s a
1,5 l/s in quanto il prelievo riguarda la sola stagione estiva
DECRETA
1. di rinnovare alla Azienda Agricola Bagnolino (P.IVA
01535850182), con sede in Casei Gerola, via Cascina Bagnolino 1, nella persona del legale rappresentante Franco Barbieri
(C.F. BRBFNC68D13B954O), la concessione di derivazione d’acqua ad uso irriguo da un pozzo in comune di Casei Gerola su
terreno di proprietà censito al C.T. del predetto comune al Fg.
26, Mapp. 211 per prelevare una portata media di 1,65 l/s, una
portata massima di 43 l/s ed un volume massimo di 26.000 mc
di prelievo estivo;
2. di accordare la concessione, salvi i casi di rinuncia, decadenza o revoca, per un periodo di 5 anni successivi e continui a
decorrere dal 21 luglio 2015;
3. di approvare, come parte integrante e sostanziale della
concessione, l’allegato disciplinare, contenente gli obblighi e le
condizioni cui è subordinata la derivazione;
4. di provvedere alla registrazione del suddetto disciplinare
presso l’Agenzia delle Entrate di Pavia e di comunicare tempestivamente al concessionario gli estremi della stessa, non appena
avvenuta;
5. di dare atto che il concessionario ha provveduto ad effettuare i pagamenti e a disporre le garanzie previste dal R.R.
n. 2/2006;
6. di dare atto che il codice di identificazione della concessione al Catasto Utenze Idriche è PV03255962014;
7. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito istituzionale
dell’Amministrazione;
8. di consegnare a mani il presente provvedimento al
sig. Franco Barbieri, legale rappresentante della Azienda Agricola Bagnolino.
Si informa che, avverso il presente provvedimento, può essere
presentato ricorso, entro 60 giorni dalla data della sua notificazione o conoscenza legale:
−− al Tribunale Regionale delle acque pubbliche per controversie aventi ad oggetto il diritto relativo alle derivazioni e
utilizzazioni di acque pubbliche;
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− al Tribunale Superiore delle acque pubbliche per vizi di incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge.
La responsabile della u.o. risorse idriche
Claudia Fassina
Il dirigente del settore
Carlo Sacchi
Comune di Broni (PV)
Accordo di programma per la realizzazione del triennio dei
piani di zona 2015 - 2017
ACCORDO DI PROGRAMMA
TRA LE AMMINISTRAZIONI DI
Albaredo Arnaboldi, Arena Po, Bosnasco, Broni, Campospinoso,
Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Golferenzo, Lirio, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Pietra
de’ Giorgi, Portalbera, Redavalle, Rocca de’ Giorgi, Rovescala,
Ruino, San Cipriano Po, San Damiano al Colle, Santa Maria della
Versa, Stradella, Volpara, Zenevredo, Unione Campospinoso - Albaredo, Unione di Comuni Lombarda di Prima Collina, Unione
Comuni Alta Valle Versa, Unione dei Comuni Colline Lombarde
per la realizzazione del triennio dei Piani di Zona 2015 -2017, in
attuazione della Deliberazione della Giunta regionale della Regione Lombardia n. X/2941 del 19 dicembre 2014 approvazione
documento «un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la comunità – linee di indirizzo per la programmazione
sociale a livello locale 2015 – 2017»
Richiamato l’articolo 19 della Legge n. 328 del 8 novembre 2000 «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» che definisce:
1. I comuni associati, negli ambiti territoriali di cui all’articolo
8, comma 3, lettera a), a tutela dei diritti della popolazione,
d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, provvedono,
nell’ambito delle risorse disponibili, ai sensi dell’articolo 4,
per gli interventi sociali e socio-sanitari, secondo le indicazioni del piano regionale di cui all’articolo 18, comma 6, a
definire il piano di zona, che individua:
a)gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché
gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione;
b)le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità in relazione alle disposizioni regionali adottate ai sensi dell’articolo 8, comma 3, lettera h);
c)le forme di rilevazione dei dati nell’ambito del sistema
informativo di cui all’articolo 21;
d)le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e
prestazioni;
e)le modalità per realizzare il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all’amministrazione penitenziaria e
della giustizia;
f) le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale a livello locale e con le altre risorse della
comunità;
g)le forme di concertazione con l’azienda unità sanitaria
locale e con i soggetti di cui all’articolo 1, comma 4.
2. Il piano di zona, di norma adottato attraverso accordo di
programma, ai sensi dell’articolo 27 della legge 8 giugno
1990, n. 142, e successive modificazioni, è volto a:
a)favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili,
stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà
e di auto-aiuto, nonché a responsabilizzare i cittadini
nella programmazione e nella verifica dei servizi;
b)qualificare la spesa, attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle forme di concertazione di cui al comma 1, lettera g);
c)definire criteri di ripartizione della spesa a carico di
ciascun comune, delle aziende unità sanitarie locali e
degli altri soggetti firmatari dell’accordo, prevedendo
anche risorse vincolate per il raggiungimento di particolari obiettivi;
d)prevedere iniziative di formazione e di aggiornamento
degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi.
3. All’accordo di programma di cui al comma 2, per assicurare l’adeguato coordinamento delle risorse umane e finanziarie, partecipano i soggetti pubblici di cui al comma
1 nonché i soggetti di cui all’articolo 1, comma 4, e all’articolo 10, che attraverso l’accreditamento o specifiche
forme di concertazione concorrono, anche con proprie
risorse, alla realizzazione del sistema integrato di interventi
e servizi sociali previsto nel piano.
Richiamato l’articolo 18 della Legge Regionale 12 marzo
n. 3/2008 «Governo della rete degli interventi e dei servizi alla
persona in ambito sociale e sociosanitario» che definisce:
1. Il piano di zona è lo strumento di programmazione in ambito locale della rete d’offerta sociale. Il piano definisce le
modalità di accesso alla rete, indica gli obiettivi e le priorità di intervento, individua gli strumenti e le risorse necessarie alla loro realizzazione.
2. Il piano di zona attua l’integrazione tra la programmazione della rete locale di offerta sociale e la rete d’offerta
sociosanitaria in ambito distrettuale, anche in rapporto al
sistema della sanità, dell’istruzione e della formazione e alle politiche del lavoro e della casa.
3. I comuni, nella redazione del piano di zona, utilizzano
modalità che perseguono e valorizzano il momento della
prevenzione e, nella elaborazione di progetti, promuovono
gli interventi conoscitivi e di studio rivolti alla individuazione e al contrasto dei fattori di rischio.
4. Il piano di zona è approvato o aggiornato dall’Assemblea distrettuale dei sindaci entro un anno dall’entrata in
vigore della presente legge, secondo modalità che assicurano la più ampia partecipazione degli organismi rappresentativi del terzo settore e l’eventuale partecipazione
della provincia.
5.  La programmazione dei piani di zona ha valenza triennale, con possibilità di aggiornamento annuale.
6. L’ambito territoriale di riferimento per il piano di zona è costituito, di norma, dal distretto sociosanitario delle ASL.
7. I comuni attuano il piano di zona mediante la sottoscrizione di un accordo di programma con l’ASL territorialmente
competente e, qualora ritenuto opportuno, con la provincia. Gli organismi rappresentativi del terzo settore, che
hanno partecipato alla elaborazione del piano di zona,
aderiscono, su loro richiesta, all’accordo di programma.
8. Il piano di zona disciplina l’attività di servizio e di segretariato sociale.
9. Al fine della conclusione e dell’attuazione dell’accordo di
programma, l’assemblea dei sindaci designa un ente capofila individuato tra i comuni del distretto o altro ente con
personalità giuridica di diritto pubblico.
10.  .
L’ufficio di piano, individuato nell’accordo di programma, è la struttura tecnico-amministrativa che assicura il
coordinamento degli interventi e l’istruttoria degli atti di
esecuzione del piano. Ciascun comune del distretto contribuisce al funzionamento dell’ufficio di piano proporzionalmente alle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili e comunque senza maggiori oneri a carico del
bilancio regionale.
11.  .
La Giunta regionale, decorso inutilmente il termine per
l’approvazione del piano di zona, previa diffida ad adempiere entro sessanta giorni, provvede, sentita l’assemblea
distrettuale dei sindaci, alla nomina di un commissario ad
acta.
TUTTO CIÒ PREMESSO
si definisce il seguente Accordo di Programma:
Art. 1 – Oggetto
Il presente accordo di programma e l’allegato «piano di zona» che ne è parte integrante e sostanziale, sono lo strumento
con il quale le diverse amministrazioni interessate all’attuazione del piano di zona coordinano i rispettivi interventi per il raggiungimento degli obiettivi comuni, determinando il ruolo e gli
impegni di ogni soggetto, i sistemi di regolazione interna delle
relazioni reciproche, i tempi, il finanziamento e gli adempimenti
necessari alla realizzazione degli obiettivi.
Art. 2 – Definizione di piano di zona
Il Piano di Zona rappresenta il documento di programmazione sociale del territorio ed integra in un quadro unitario le diverse conoscenze, risorse e servizi dei soggetti territoriali sia pubblici
che privati che si occupano di servizi sociali e socio-sanitari.
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Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Art. 3 – Finalità ed obiettivi
Gli Enti firmatari del presente accordo si propongono la realizzazione delle finalità e degli obiettivi contenuti nell’allegato 1
«Piano di zona», che costituisce parte integrante e sostanziale al
presente atto. Tali obiettivi sono stati individuati dall’assemblea
dei Sindaci nel rispetto delle linee di indirizzo nazionali e regionali, tenuto conto delle necessità specifiche del territorio del Distretto di Broni.
Finalità prioritaria del piano di zona del Distretto di Broni è la
realizzazione di un sistema integrato di politiche sociali, attraverso la gestione delle funzioni socio – assistenziali specifiche del
piano di zona e di quelle delegate dai Comuni / Unioni dell’Ambito in sede di accordo di programma, , nelle modalità definite
dall’Assemblea dei Sindaci.
Art. 4 – Ambito territoriale
L’ambito territoriale, oggetto del presente accordo, è il Distretto del Piano di Zona di Broni che comprende i seguenti Enti:
Albaredo Arnaboldi, Arena Po, Bosnasco, Broni, Campospinoso, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Golferenzo,
Lirio, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Pietra
de’ Giorgi, Portalbera, Redavalle, Rocca de’ Giorgi, Rovescala,
Ruino, San Cipriano Po, San Damiano al Colle, Santa Maria della
Versa, Stradella, Volpara, Zenevredo, Unione Campospinoso - Albaredo, Unione di Comuni Lombarda di Prima Collina, Unione
Comuni Alta Valle Versa, Unione dei Comuni Colline Lombarde.
Art. 5 - Individuazione dell’Ente Capofila
e sue competenze
Si individua nel Comune di Broni l’Ente Capofila del Piano di
Zona del Distretto di Broni.
Compete all’Ente Capofila:
−− l’individuazione delle risorse umane (personale amministrativo e sociale) e strumentali;
−− la gestione amministrativo – finanziaria - sociale;
−− la dotazione strumentale necessaria per il funzionamento
del piano di zona.
Ciascun Ente del Distretto compartecipa secondo le modalità
e per le finalità individuate nell’accordo di programma.
Art. 6 – Individuazione del Presidente e
del Vice – Presidente del Piano di zona
Il Presidente del piano di zona è individuato nel Sindaco pro –
tempore del Comune di Broni.
Il Vice- Presidente dell’Assemblea dei Sindaci viene invece nominato a maggioranza dei votanti dall’Assemblea dei Sindaci
nella stessa seduta di approvazione dell’accordo di programma 2015 /2017, e scelto tra i Comuni con popolazione inferiore
ai 5000 abitanti.
Art. 7 – Governance
Sono organi del piano di zona:
1.  l’Assemblea dei Sindaci del Distretto di Broni;
2.  il Tavolo Politico – Tecnico;
3.  l’Ufficio di Piano.
7.1 - L’Assemblea dei Sindaci del Distretto di Broni
Approva:
1. l’accordo di programma ed il piano di zona triennale;
2. il piano economico -finanziario di preventivo ed il rendiconto di consuntivo;
3. le compartecipazioni dei singoli Comuni / Unioni alle attività ed ai servizi del Piano di Zona.
4. le deleghe al piano di zona di servizi socio-assistenziali la
cui titolarità è in capo ai singoli Comuni / Unioni, definendone le modalità.
I provvedimenti sono assunti a maggioranza dei voti dei Sindaci / Presidenti Unioni (o loro delegati) presenti e votanti, in
ragione dei voti espressi e secondo le quote rappresentate da
ciascun Ente in proporzione al numero di abitanti. Quanto approvato è vincolante per i Comuni / Unioni che fan parte del
Distretto di Broni.
Ogni Sindaco / Presidente Unione può delegare sia un assessore del proprio Comune in sua rappresentanza all’Assemblea dei Sindaci, sia il Sindaco di un altro Comune del piano
di zona.
E’ presieduto dal Sindaco del Comune capofila; in caso di sua
assenza, dal Vice – Presidente.
7. 2 Il Tavolo Politico – Tecnico è un organo intermedio tra
l’Assemblea dei Sindaci e l’Ufficio di Piano, paragonabile alla
Giunta di un Comune.
E’ costituito, salvo successive modifiche approvate in assemblea dei Sindaci, dai seguenti rappresentanti politici, aventi
diritto di voto:
−− Presidente dell’Assemblea dei Sindaci
−− Assessore ai servizi sociali del Comune di Broni
−− Assessore ai servizi sociali del Comune di Stradella
−− un Sindaco o Assessore in rappresentanza dei Comuni
con popolazione inferiore a 5000 abitanti.
Partecipano al tavolo i seguenti tecnici con funzione propositiva e consultiva per l’organo politico:
•il Responsabile del piano di zona;
•il Funzionario coordinatore del piano di zona;
•gli assistenti sociali del piano di zona e del Comune di Stradella;
•il Responsabile dei servizi sociali del Comune di Stradella;
•il coordinatore del CSE, SFA e CDD del Comune di Stradella.
Il Tavolo ha il compito di:
•esprimere parere preventivo su ogni atto di competenza
dell’Assemblea dei Sindaci;
•formulare all’assemblea dei Sindaci pareri e proposte sulle
linee di indirizzo e di programmazione dei servizi e sulla distribuzione delle risorse finanziarie;
•approvare i progetti ed i relativi finanziamenti;
•approvare le linee guida dei servizi erogati dal piano di zona;
•approvare in via d’urgenza modifiche al bilancio annuale
del piano di zona, salvo presa d’atto da parte dell’assemblea nella prima e successiva convocazione;
•verificare annualmente lo stato di raggiungimento degli
obiettivi del piano;
•aggiornare le priorità annuali, coerentemente con la programmazione triennale e le risorse disponibili;
•approvare le rendicontazioni per l’assolvimento dei debiti
informativi verso Regione Lombardia, ASL e ogni altra rendicontazione non di competenza istituzionale dell’ufficio di
piano.
• prendere atto delle procedure operative individuate
dall’ufficio di piano per l’attuazione degli obiettivi definiti
nell’accordo di programma;
7. 3 L’Ufficio di Piano è l’organo tecnico del piano di zona. Rappresenta la struttura tecnico-amministrativa che
realizza gli obiettivi e le attività previste dal documento di
programmazione.
E’ costituito da:
−− un Responsabile del piano di zona coincidente con un
funzionario di ruolo del Comune Capofila;
−− un funzionario assistente sociale coordinatore di ruolo del
Comune Capofila con adeguata esperienza nel settore
dei servizi sociali e dei piani di zona;
−− assistenti sociali che lavorano a contatto con l’utenza.
E’ suddiviso in due unità operative:
• staff di back office;
• staff di front office.
7.3.1 Staff di back office dell’ufficio di piano
E’ costituito dal Responsabile del Piano di zona e dal coordinatore assistente sociale del Comune capofila.
Ha le seguenti funzioni:
−− predisposizione di tutti gli atti amministrativi necessari al
raggiungimento degli obiettivi del piano di zona;
−− assolvimento dei debiti informativi con Regione Lombardia, ASL di Pavia, Ministero del Tesoro, Prefettura ed ogni
altro Ente;
−− costruzione e gestione del bilancio;
−− coordinamento con gli uffici dell’Azienda Sanitaria Locale
di Pavia, Provincia, Prefettura e Regione Lombardia;
Bollettino Ufficiale
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Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− partecipazione alla Cabina di regia istituita presso l’ASL di
Pavia;
−− predisposizione delle progettualità per l’accesso e l’utilizzo
di fondi nazionali, regionali, provinciali, privati, in collaborazione con il personale sociale del front office;
−− supporto e consulenza agli uffici sociali dei Comuni / Unioni del Distretto;
−− programmazione e gestione delle riunioni politiche e
tecniche;
−− coordinamento delle attività degli gli assistenti sociali, ivi
compresi i flussi informativi;
−− individuare tutte le procedure operative finalizzate all’attuazione degli obiettivi definiti nell’accordo di programma,
in accordo con gli assistenti sociali;
−− funzioni che costituiscono in generale aspetti afferenti al
servizio sociale di comunità vale a dire:
a)rapporti con le organizzazioni sindacali per gli aspetti
che non rientrano nelle funzioni politiche, vale a dire per
le funzioni descritte nell’art. 8;
b) rapporti con il III settore e tavoli tematici;
c)sviluppo del sistema di conoscenza: raccolta di dati e
di flussi informativi, nonché creazione di banche dati
che possano ricomporre la frammentazione di informazioni tra servizi territoriali pubblici e privati;
d)sviluppare le reti private e pubbliche territoriali, in particolare il III settore ed i Comuni, ricomponendone la
frammentazione di conoscenze, risorse e servizi, al fine
di favorire un maggior dialogo, collaborazione, sinergia
finalizzate alla definizione di specifiche progettualità.
7.3.2 Staff di front office dell’ufficio di piano
È costituito dagli Assistenti Sociali del piano di zona dedicati a
svolgere le attività a contatto con l’utenza vale a dire il segretariato sociale ed il servizio sociale professionale.
Le attività svolte dagli assistenti sociali sono quelle definite
dall’Accordo di Programma, dal Piano di Zona, dal disciplinare di incarico ed ogni altra attività definite dal tavolo politico –
tecnico o dall’Assemblea dei Sindaci, attinente la professione
di assistente sociale.
Ciascun assistente sociale si fa carico di determinate aree
pre-definite, con reciproca sostituzione in caso di assenza.
Sono individuate prioritariamente le seguenti aree di
intervento:
−− area minori e famiglia;
−− area adulti e disabili (comprendente anche persone in
condizioni di fragilità e/o grave emarginazione, con problemi di salute mentale e dipendenza, extracomunitari);
−− area anziani .
Il segretariato sociale e servizio sociale professionale viene
svolto a favore dei cittadini residenti nei Comuni / Unioni del
Distretto del Piano di Zona. Gli assistenti sociali valutano le richieste dei cittadini, verificano la sussistenza dei bisogni. Istruiscono le pratiche di accesso ai servizi, predispongono i progetti di intervento personalizzati, attivando le risorse del piano
di zona, dei Comuni e ogni altra risorsa esistente .
Prendono in carico gli utenti afferenti le macro aree sopra descritte, ivi compresi gli utenti afferenti ai settori civile, penale,
affidi e adozioni della tutela minorile, in attuazione dei provvedimenti dell’A.G.
Effettuano valutazioni sociali rientranti nei protocolli tra ASL di
Pavia e piano di zona.
Partecipano alle riunione del tavolo tecnico-politico, dell’ASL
e dell’Assemblea dei Sindaci, ove richiesto, se di pertinenza
con il lavoro svolto.
Svolgono ogni altra attività, anche di tipo amministrativo, purché connessa con l’attività dell’assistente sociale, gestione
delle cartelle sociali, relazioni sociali, flussi informativi sui casi,
ed ogni altra attività rientrante per prassi nel lavoro di assistente sociale.
7.3.3 Equipe degli assistenti sociali
Gli assistenti sociali del piano di zona e l’assistente sociale
del Comune di Stradella nell’esercizio delle funzioni di segretariato sociale e servizio sociale professionale lavorano con
una approccio integrato e di equipe. E’ costituito pertanto un
gruppo permanente che si incontra periodicamente (almeno ogni due mesi) per fare auto – formazione e condividere
modelli di riferimento, strumenti operativi, discutere casi particolarmente complessi, al fine di migliorare in gruppo l’analisi
della casistica e individuare le risposte più adeguate.
7.3.4 Rapporti tra gli assistenti sociali del Comune di Stradella
e del piano di zona
L’ assistente sociale del Comune di Stradella da un punto di
vista professionale è parte integrante del piano di zona, pur
nel rispetto della propria appartenenza quale dipendente di
ruolo del Comune di Stradella e pertanto soggetta alle direttive del suo Comune.
In caso di incompatibilità motivata nella gestione di casi di
particolare complessità, dove si ravvisano incompatibilità tra
utente ed operatore, situazioni dove l’operatore ha un rapporto personale preesistente con l’assistito, particolare aggressività verso l’operatore ed altre tipologie assimilabili, è prevista la
sostituzione dell’operatore, a tutela dello stesso, tra Comune di
Stradella e piano di zona, e viceversa, previa formalizzazione
scritta.
7.3.5 Standard assistenti sociali / popolazione assistita
L’assemblea, ritenendo il segretariato sociale ed il servizio sociale professionale uno strumento irrinunciabile finalizzato ad
accogliere, ascoltare i cittadini e avviare percorsi di presa in
carico personalizzati, ritiene che nel territorio distrettuale debba esserci un rapporto di 1 assistente sociale del front office
ogni 10.000 abitanti.
Attualmente il territorio del piano di zona del distretto di Broni
è coperto da due assistenti sociali del piano di zona ed un
assistente sociale del Comune di Stradella. Si auspica, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, di poter implementare nel triennio il numero di assistenti sociali.
7.3.6 Uffici amministrativi dei Comuni / Unioni
Gli uffici amministrativi dei Comuni / Unioni del Distretto individuano un referente tecnico per i servizi sociali e collaborano con l’ufficio di Piano inviando i dati demografici, sociali ed
economici richiesti, necessari per la programmazione degli
interventi, per l’assolvimento dei debiti informativi con la Regione, ai fini statistici e per ogni altra finalità richiesta dall’ASL,
Prefettura, Provincia ed altri Enti autorizzati da Stato – Regione.
Il piano di zona svolge funzione di consulenza per la raccolta
dei dati amministrativi di competenza comunale richiesti dalla Regione e/o ASL nell’ambito del piano di zona.
Art. 8 - Rapporti con le Organizzazioni Sindacali
Le Organizzazioni Sindacali costituiscono una risorsa a supporto dell’ufficio di piano nell’attuazione del triennio, avendo
una «vision» sia territoriale che sovra - zonale.
Le Organizzazioni Sindacali non sostituiscono né si sovrappongono alle competenze istituzionali del tavolo politico – tecnico.
Collaborano con l’ufficio di piano specificatamente alle seguenti attività:
•nella ricognizione congiunta dei bisogni del territorio
•nell’analisi congiunta e nella verifica della corrispondenza
tra bisogni del territorio, domanda espressa dalle famiglie e
servizi attivati sul territorio
•nell’acquisizione e diffusione di conoscenze ed informazioni tra i soggetti della rete territoriale in sinergia con il piano
di zona
•nella ricerca e proposta di comportamenti omogenei da
adottarsi tra le amministrazioni locali e tra queste ed il piano di zona nei confronti delle persone e delle famiglie che
usufruiscono di servizi sociali
•vengono coinvolti nelle fasi di programmazione ed attuazione del piano di zona con funzione consultiva, propositiva
e nel monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi da
parte dell’ufficio di piano.
Art. 9 - Funzioni proprie del Piano di Zona
Le funzioni del piano di zona sono esplicitate nella Legge Regionale 3/2008 alla quale si rimanda e derivano da tutta la normativa di Regione Lombardia vigente in materia di piani di zona.
Il piano di zona eroga il segretariato sociale, il servizio sociale
professionale ed i servizi in attuazione della normativa nazionale
e regionale.
Per l’espletamento delle funzioni di cui sopra il piano di zona si avvale di assistenti sociali che costituiscono lo staff di front
– office.
– 170 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Le funzioni amministrative, di programmazione, assolvimento
dei debiti informativi verso Regione Lombardia / ASL, coordinamento Comuni / Unioni, progettazione, sviluppo delle reti territoriali private e pubbliche, e più in generale di servizio sociale di
comunità, sono esercitate dallo staff di back office.
Art. 10 - Delega di funzioni socio – assistenziali di titolarità
dei singoli Comuni / Unioni al Piano di Zona
Si richiama l’art 6.2 dell’allegato «1» della deliberazione della
Giunta regionale della Regione Lombardia n. X/2941 che individua nella gestione associata la forma idonea per la gestione
delle funzioni di segretariato sociale e interventi di tutela minori.
I Comuni
Albaredo Arnaboldi, Arena Po, Bosnasco, Broni, Campospinoso, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Golferenzo, Lirio, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria,
Pietra de’ Giorgi, Portalbera, Redavalle, Rocca de’ Giorgi, Rovescala, Ruino, San Cipriano Po, San Damiano al Colle, Santa
Maria della Versa, Volpara, Zenevredo;
e le Unioni
Unione Campospinoso - Albaredo, Unione di Comuni Lombarda di Prima Collina, Unione Comuni Alta Valle Versa, Unione
dei Comuni Colline Lombarde,
delegano al piano di zona del Distretto di Broni, le seguenti
funzioni di titolarità comunale:
Segretariato sociale e servizio sociale professionale riguardante:
−− l’area minori e famiglia
−− l’area della tutela minorile (civile, penale, adozioni). l’area
persone con disabilità;
−− l’area adulti ((persone in condizioni di fragilità e/o grave
emarginazione, con problemi di salute mentale e dipendenza, extracomunitari)
−− l’area anziani
Il Comune di Stradella gestisce il segretariato sociale ed il
servizio sociale professionale con proprio personale, in tutte le
aree sopra descritte, ad eccezione delle adozioni di minori che
delega al piano di zona, fatte salve ulteriori deleghe in caso di
implementazione degli assistenti sociali nel triennio.
Art. 11 – Risorse Umane, strumentali e finanziarie
−− Fondo Nazionale Politiche Sociali
−− Fondo delle non autosufficienze
−− Fondo Sociale Regionale
−− Altre risorse (assegnazioni a seguito di intese a livello nazionale, regionale, provinciale, concorso alla spesa da parte
dell’utenza, finanziamenti da altri enti pubblici, finanziamenti da privati).
Art. 12 - Compartecipazione dei Comuni / Unioni
L’art 18 – comma 10 della legge regionale 3/2008 dispone
che «ciascun comune del distretto contribuisce al funzionamento dell’ufficio di piano proporzionalmente alle risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili e comunque senza maggiori
oneri a carico del bilancio regionale».
L’art. 5.3 dell’allegato «1» della deliberazione della Giunta
regionale della Regione Lombardia n. X/2941 dispone quanto
segue: «Al fine di promuovere, nell’autonomia dei territori, la massima efficacia degli interventi è necessario che i Comuni trasferiscano la maggior quota possibile di risorse a forme di gestione
associata.
I Comuni
Albaredo Arnaboldi, Arena Po, Bosnasco, Broni, Campospinoso, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Golferenzo, Lirio, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria,
Pietra de’ Giorgi, Portalbera, Redavalle, Rocca de’ Giorgi, Rovescala, Ruino, San Cipriano Po, San Damiano al Colle, Santa
Maria della Versa, Volpara, Zenevredo;
e Le Unioni
Unione Campospinoso - Albaredo, Unione di Comuni Lombarda di Prima Collina, Unione Comuni Alta Valle Versa, Unione
dei Comuni Colline Lombarde, contribuiscono al funzionamento dell’ufficio di piano finanziando:
– le funzioni proprie del piano di zona
– le funzioni delegate
– i costi del personale dell’ufficio di piano.
Il Comune di Stradella contribuisce finanziando:
– le funzioni proprie del piano di zona
– i costi del personale dell’ufficio di piano.
Risorse Umane
Sono costituite dal personale che costituisce l’ufficio di piano
come definito nell’articolo 7.
Risorse strumentali
Il Comune Capofila mette a disposizione dell’ufficio di Piano
ogni risorsa strumentale necessaria all’espletamento delle
attività.
Risorse finanziarie
La programmazione del Piano di Zona e l’attuazione degli
obiettivi e delle azioni previste è sostenuta da diversi canali di
finanziamento che concorrono alla copertura dei costi:
Popolazione al 31.12.2013
Codice
Istat
−− Risorse Autonome dei Comuni (compartecipazione dei
Comuni / Unioni)
Comuni
18002
Albaredo Arnaboldi
18005
18020
18024
(fonte: «Annuario statistico
regionale Lombardia )
La contribuzione pro-capite è fissata in euro 3 ad abitante
per tutti i Comuni ad eccezione di Stradella che interviene con
una contribuzione pro capite di euro 1,5, in quanto mette a disposizione del territorio risorse umane quali la propria assistente
sociale che gestisce la casistica del Comune di Stradella, fatte salve le adozioni e tutte le azioni che verranno concordate
nel triennio in una logica di ristrutturazione sovra zonale delle
competenze.
I comuni / Unioni firmatari si impegnano pertanto a trasferire
annualmente un fondo indistinto , quale quota di compartecipazione, per ciascuna delle tre annualità come definito nella
seguente tabella:
Quota pro-capite trasferita
al p.d.z. (criterio utilizzato: 1
euro funzioni proprie, 1 euro
funzioni trasferite 1 euro
personale)
quota annuale trasferita al
p.d.z.
243
Euro 3 ad abitante
729
Arena Po
1.632
Euro 3 ad abitante
4896
Bosnasco
630
Euro 3 ad abitante
1890
Broni
9.417
Euro 3 ad abitante
28251
18026
Campospinoso
1.018
Euro 3 ad abitante
3054
18028
Canevino
113
Euro 3 ad abitante
339
18029
Canneto Pavese
1.382
Euro 3 ad abitante
4146
18036
Castana
732
Euro 3 ad abitante
2196
18049
Cigognola
1.370
Euro 3 ad abitante
4110
18074
Golferenzo
196
Euro 3 ad abitante
588
Bollettino Ufficiale
– 171 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Popolazione al 31.12.2013
Codice
Istat
Comuni
(fonte: «Annuario statistico
regionale Lombardia )
Quota pro-capite trasferita
al p.d.z. (criterio utilizzato: 1
euro funzioni proprie, 1 euro
funzioni trasferite 1 euro
personale)
quota annuale trasferita al
p.d.z.
18082
Lirio
130
Euro 3 ad abitante
390
18096
Montecalvo Versiggia
554
Euro 3 ad abitante
1662
18097
Montescano
18100
Montù Beccaria
18111
Pietra de’ Giorgi
18118
Portalbera
18120
Redavalle
18125
18131
400
Euro 3 ad abitante
1200
1.730
Euro 3 ad abitante
5190
898
Euro 3 ad abitante
2694
1.516
Euro 3 ad abitante
4548
1.102
Euro 3 ad abitante
3306
Rocca de’ Giorgi
84
Euro 3 ad abitante
252
Rovescala
909
Euro 3 ad abitante
2727
18132
Ruino
745
Euro 3 ad abitante
2235
18133
San Cipriano Po
492
Euro 3 ad abitante
1476
18134
San Damiano al Colle
699
Euro 3 ad abitante
2097
18143
Santa Maria della Versa
2.476
Euro 3 ad abitante
7428
18153
Stradella
11.638
euro 1,5 ad abitante
17457
18183
Volpara
137
Euro 3 ad abitante
18187
Zenevredo
473
Euro 3 ad abitante
Totale abitanti 40.716
Art. 13 - Integrazione socio – sanitaria tra l’ASL ed i nove
piani di zona del territorio della Provincia di Pavia
La programmazione del Piano di zona del distretto di Broni si
integra e si coordina con le politiche socio – sanitarie dell’Azienda Sanitaria Locale, in particolare la prevenzione, e con le policy
e le azioni dei nove piani zona del territorio provinciale, attraverso la cabina di regia, istituita con d.g.r. 27 giugno 2013 n. 326,
fermo restando l’autonomia programmatoria, decisionale ed attuativa del Tavolo Politico - Tecnico e dell’assemblea dei Sindaci
del piano di zona di Broni.
Art. 14 - Rapporti con il Terzo settore
14 .1 TAVOLO UNICO DEL III SETTORE PRESSO L’ASL DI PAVIA
Il Distretto di Broni aderisce al tavolo unico del terzo settore
costituito dall’ASL di Pavia, quale luogo di confronto tra i programmatori istituzionali e le realtà sociali.
14.2 PARTECIPAZIONE DEL TERZO SETTORE ALLA PROGRAMMAZIONE LOCALE DEL PIANO DI ZONA
Nel corso del triennio il piano di zona di Broni potrà convocare
tavoli tematici del terzo settore, per:
•l’analisi congiunta dei bisogni del territorio, della domanda
espressa e della corrispondenza tra questi e i servizi erogati
dal pubblico e dal privato sociale;
•integrare e ricomporre in un quadro unitario le azioni e le
risorse pubbliche e private allo scopo di raggiungere gli
obiettivi del triennio, definiti dall’assemblea dei Sindaci;
•creare flussi di conoscenza e di informazioni tra i vari soggetti del privato sociale;
•condividere modelli di pensiero sociale, progetti, azioni che
possano innalzare il livello qualitativo delle policy;
•co-progettare attività e progetti a favore della popolazione
del territorio.
Si prevede la convocazione di almeno un tavolo all’anno.
Gli strumenti e le modalità di collaborazione con il terzo settore sono quelli individuati da Regione Lombardia e dalle leggi
vigenti che dovranno essere vagliati dall’ufficio di piano a seconda delle azioni da raggiungere.
411
1419
104691
Art. 15 - Modalità di verifica e monitoraggio
dell’attuazione dell’Accordo di Programma;
La verifica ed il monitoraggio dell’attuazione verrà realizzata
sia sul piano tecnico che politico:
•da parte dell’ufficio di piano con un processo di auto - verifica costante
•con le Organizzazioni sindacali in itinere, quale gruppo di
supporto
•da parte del tavolo politico – tecnico una volta all’anno
•da parte dell’assemblea dei Sindaci una volta all’anno
L’accordo di programma può essere aggiornato annualmente dall’Assemblea dei Sindaci con l’approvazione degli aggiornamenti da parte di tutte le Amministrazioni firmatarie del presente accordo.
Art. 16 – Durata dell’accordo
Premesso che la deliberazione della Giunta Regionale della
Regione Lombardia n. X/2941 del 19 dicembre 2014 prevede
che la durata dell’accordo di programma abbia inizio il 1 maggio 2015 e termine il 31 dicembre 2017.
Art. 17– Allegati all’accordo di programma
Costituisce parte integrante e sostanziale al presente accordo di programma:
−− l’allegato 1 «Piano di Zona del Distretto di Broni: triennio
2015 – 2017».
Art. 18 – Pubblicazione
Ai sensi dell’art. 34, comma 4 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267
l’Ente capofila, si impegna a pubblicare per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia il presente Accordo di Programma, e a tenere a disposizione tutta la documentazione per
gli Enti sottoscrittori e gli altri soggetti aventi diritto, secondo la
normativa vigente.
Si dà atto che le parti sottoscrivono tre copie in originale
dell’accordo di programma e del piano di zona, di cui una depositata presso l’Ufficio di Piano c/o Comune di Broni, un’altra
presso l’ASL di Pavia, e un’altra presso la Regione Lombardia.
Broni, 27 aprile 2015
– 172 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Sondrio
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio
Acque ed energia - Avviso di presentazione della domanda di
derivazione d’acqua da n. 1 pozzo in territorio del comune di
Postalesio (SO), ai sensi dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n. 2
In data 24 febbraio 2015 il sig. Guglielmo Trivella, residente a
Postalesio (SO) in via Spinedi n. 2 (C.F. TRVGLL69L07I829B), ha presentato alla Provincia di Sondrio una domanda intesa ad ottenere
la concessione di derivazione d’acqua da n. 1 pozzo, situato sul
mapp. 314, foglio 13, del Comune di Postalesio (SO). La derivazione
richiesta prevede la captazione di acqua dalla falda sotterranea
nella misura di l/s 3,6 massimi istantanei e l/s 0,8 medi annui (pari
ad un volume complessivo annuo di 25.000 mc). L’acqua derivata
verrà utilizzata ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore, finalizzata al condizionamento di un fabbricato esistente.
L’ufficio istruttore è il Servizio Acque ed energia della Provincia
di Sondrio, mentre l’ufficio competente per l’assunzione del provvedimento finale è il Settore Pianificazione territoriale, energia e
cave della stessa Provincia.
Ai sensi del comma 3 dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n. 2,
eventuali domande che riguardino derivazioni tecnicamente
incompatibili con quella in argomento, dovranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente avviso.
Trascorso detto termine, copia della domanda e della documentazione progettuale allegata, saranno depositate per la
presa visione, presso l’ufficio istruttore della Provincia e presso gli
uffici del Comune di Postalesio (SO). Chiunque avesse interesse,
entro i successivi 30 giorni potrà presentare all’ufficio istruttore
della Provincia di Sondrio memorie scritte, contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda.
Sondrio, 11 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Antonio Rodondi
in via Dosso della Benedizione n. 21/D, ha presentato alla Provincia di Sondrio una domanda intesa ad ottenere la concessione
di derivare acqua dal torrente Viola, in territorio del Comune di
Valdidentro (SO).
La derivazione richiesta prevede la captazione di acqua dal
torrente suddetto nella misura di l/s 2.060 medi e l/s 6.000 massimi, per un volume annuo di 65.000.000 mc. L’acqua derivata sarà utilizzata per generare, su un salto nominale di 4 m, la potenza
nominale di 81 kW, per la produzione di energia elettrica.
La derivazione è prevista sull’asta del torrente Viola in corrispondenza di una briglia esistente in località «Fior D’Alpe Turripiano» a quota 1.248,70 m s.l.m., con restituzione dell’acqua turbinata nell’alveo dello stesso torrente a quota 1.244,70 m s.l.m.,
a valle della suddetta briglia.
L’ufficio istruttore è il Servizio Acque ed energia della Provincia
di Sondrio, mentre l’ufficio competente per l’assunzione del provvedimento finale è il Settore Pianificazione territoriale, energia e
cave della stessa Provincia.
Ai sensi del comma 3 dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n. 2,
eventuali domande che riguardino derivazioni tecnicamente
incompatibili con quella in argomento, dovranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente avviso.
Trascorso detto termine, copia della domanda e della documentazione progettuale allegata, saranno depositate per la
presa visione, presso l’ufficio istruttore della Provincia e presso
gli uffici del Comune di Valdidentro (SO). Chiunque avesse interesse, entro i successivi trenta giorni potrà presentare all’ufficio
istruttore della Provincia di Sondrio memorie scritte, contenenti
osservazioni od opposizioni alla domanda.
Sondrio, 7 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Antonio Rodondi
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio
Acque ed energia - Avviso di presentazione della domanda di
derivazione d’acqua da n. 1 sorgente in territorio del comune
di Livigno (SO), ai sensi dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n. 2.
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio
Acque ed energia - Concessione di derivazione d’acqua da
n. 1 sorgente in territorio del comune di Livigno (SO). Avviso ai
sensi dell’art. 19 comma 6 del r.r. 24 marzo 2006, n. 2
In data 28 agosto 2014 il Comune di Livigno con sede in Plaza
dal Comun n. 93 (C.F. 83000850145), ha presentato alla Provincia di Sondrio una domanda intesa ad ottenere la concessione
di derivare acqua da n. 1 sorgente denominata Campostin, situata sul mapp. 729, foglio 18 del Comune di Livigno (SO). La derivazione richiesta prevede la captazione di acqua dalla falda
sotterranea, nella misura di l/s 1 massimi e l/s 0,7 medi (pari ad
un volume complessivo annuo di 15.000 mc). L’acqua derivata
è utilizzata ad uso igienico, per alimentare un acquedotto rurale
esistente in loc. Campostin, all’inizio della Val Federia.
L’ufficio istruttore è il Servizio Acque ed energia della Provincia
di Sondrio, mentre l’ufficio competente per l’assunzione del provvedimento finale è il Settore Pianificazione territoriale, energia e
cave della stessa Provincia.
Ai sensi del comma 3 dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006 n. 2,
eventuali domande che riguardino derivazioni tecnicamente
incompatibili con quella in argomento, dovranno essere presentate entro il termine perentorio di 30 giorni dalla data di pubblicazione sul BURL del presente avviso.
Trascorso detto termine, copia della domanda e della documentazione progettuale allegata, saranno depositate per la
presa visione, presso l’ufficio istruttore della Provincia e presso
gli uffici del Comune di Livigno (SO). Chiunque avesse interesse,
entro i successivi trenta giorni potrà presentare all’ufficio istruttore della Provincia di Sondrio memorie scritte, contenenti osservazioni od opposizioni alla domanda.
Sondrio, 11 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Antonio Rodondi
Con determinazione della Provincia di Sondrio - Settore Pianificazione territoriale, energia e cave n. 454 del 11 maggio 2015, è
stata assentita alla società SITAS s.p.a. con sede legale a Milano
in via Ansperto, 7 (C.F. 03406560155), la concessione di derivazione d’acqua ad uso industriale per innevamento artificiale da
n. 1 sorgente in territorio del Comune di Livigno (SO), nella misura di l/s 7,1 massimi istantanei e l/s 2,1 medi annui (5,1 l/s medi
nel periodo di prelievo: 1 novembre ÷ 31 marzo), per un volume
annuo complessivo pari a 67.000 mc.
La concessione è stata assentita per anni trenta successivi
e continui a decorrere dal 1° gennaio 2005, subordinatamente all’osservanza degli obblighi e delle condizioni contenute
nel disciplinare (e relativi allegati) sottoscritto in data 13 aprile
2015 n. 4791 di repertorio (registrato a Sondrio il 27 aprile 2015 al
n. 3451 serie 1T).
Avverso il provvedimento di concessione può essere presentato ricorso avanti il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche
(TSAP) entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso
sul BURL.
Sondrio, 11 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Antonio Rodondi
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio
Acque ed energia - Avviso di presentazione della domanda di
derivazione d’acqua dal torrente Viola in territorio del comune
di Valdidentro (SO), ai sensi dell’art. 11 del r.r. 24 marzo 2006
n. 2
In data 15 dicembre 2014 la società Colturi Mario s.n.c. di Colturi Mario & C. (C.F. e P.IVA 00853000149), con sede a Valdisotto
Provincia di Sondrio
Settore Pianificazione territoriale, energia e cave – Servizio
acque ed energia - Revisione parametri della concessione di
derivazione idroelettrica dal torrente Scerscen in territorio del
comune di Lanzada (SO)
Con determinazione della Provincia di Sondrio - Settore Pianificazione territoriale, energia e cave n. 337 del 21 aprile 2015, si
è proceduto alla revisione dei parametri della concessione di
derivazione d’acqua ad uso idroelettrico dal torrente Scerscen
in territorio del Comune di Lanzada (SO), originariamente assentita alla società Tecnowatt s.r.l. (P.IVA 01208370393) con decreto
della Regione Lombardia n. 5080 del 2 marzo 2000. In relazione
al monitoraggio dei dati di esercizio dell’impianto idroelettrico
nel periodo 2003 ÷ 2012, è emersa l’esistenza di una disponibilità idrologica maggiore di quella stimata in fase di rilascio della
Bollettino Ufficiale
– 173 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
concessione. Di conseguenza la portata media annua derivabile e la potenza nominale di concessione sono state rideterminate rispettivamente in 583 l/s (in luogo dei 312 l/s originari) e 1846
kW (in luogo dei 988 kW originari).
Le condizioni del disciplinare integrativo rep. n. 4785 del 24
febbraio 2015 (registrato a Sondrio il 12 marzo 2015 al n. 2031 serie 1T), modificano ed integrano quelle della concessione originaria, contenute nel relativo disciplinare rep. n. 9983 del 16 maggio 2000 (registrato a Sondrio il 18 maggio 2000 al n. 993 serie 3).
Avverso il sopraccitato provvedimento può essere presentato ricorso avanti il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche
(TSAP) entro 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso
sul BURL. E’ inoltre fatta salva la possibilità di adire il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche (TRAP) in caso di lesione di diritti
soggettivi, ai sensi degli artt. 18, 138 e segg. del r.d. 11 dicembre
1933, n. 1775 e s.m. e i.
Sondrio, 7 maggio 2015
Il responsabile del servizio
Antonio Rodondi
– 174 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Provincia di Varese
Provincia di Varese
Valutazione di impatto ambientale per il progetto di
derivazione d’acqua, a uso idroelettrico, dai torrenti Giona e
Val Crana, in territorio della Provincia di Varese, nei comuni
di Curiglia con Monteviasco, Dumenza e Maccagno con
Pino e Veddasca, ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. 3 aprile 2006
n. 152 – Parte seconda, Titolo III -, degli artt. 4 e 5 della l.r. 2
febbraio 2010 n. 5, e del r.r. del 21 novembre 2011 n. 5
IL DIRIGENTE DEL MACROSETTORE AMBIENTE
SERVIZI PER IL TERRITORIO
OMISSIS
DETERMINA
1. di esprimere - ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010
- giudizio positivo in ordine alla compatibilità ambientale del
progetto di derivazione di acque a uso idroelettrico dal torrente
Giona e dal suo affluente Val Crana, in territorio della provincia
di Varese, nei comuni di Curiglia con Monteviasco, Dumenza e
Maccagno con Pino e Veddasca, secondo la soluzione progettuale prospettata negli elaborati depositati dal proponente Underground System s.r.l., a condizione siano ottemperate le prescrizioni riportate nella Relazione istruttoria, allegata quale parte
integrante e sostanziale del presente atto, che dovranno essere
espressamente recepite nel progetto esecutivo e nei successivi provvedimenti di autorizzazione e approvazione del progetto
stesso;
2. in coerenza con le disposizioni procedurali del d.lgs.
152/2006 l’Autorità Competente all’approvazione del progetto
in parola, anche mediante i soggetti competente ai controllo in
base alle normative vigenti (Comune – ARPA – ASL) è tenuta a vigilare sul rispetto delle prescrizioni di cui alla relazione istruttoria
indicata precedente punto 1, così come recepite nel provvedimento di autorizzazione, e a segnalare all’autorità competente
in materia di V.I.A. eventuali inadempimenti, ai sensi e per gli effetti dell’art. 29 del d.lgs. 152/2006;
3. di approvare il piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo,
ai sensi del Decreto Ministeriale 10 agosto 2012 n. 161, secondo
la soluzione progettuale prospettata negli elaborati depositati
dal proponente (Allegato n. 2.34 – A), a condizione siano rispettate le prescrizioni contenute nel paragrafo 4.1 «Prescrizioni – Gestione materiale di scavo» della relazione istruttoria allegata al
presente atto, nonché tutte le disposizioni normative contenute
nel citato decreto ministeriale;
4. di trasmettere copia del presente decreto al soggetto
proponente;
5. di informare contestualmente i seguenti soggetti dell’avvenuta decisione finale e delle modalità di reperimento della
stessa:
−− Comunità Montana Valli del Verbano;
−− Regione Lombardia, STER di Varese;
−− Autorità di Bacino del Fiume Po;
−− ARPA Lombardia, sede centrale;
−− ARPA Lombardia, Dipartimento di Varese;
−− Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
−− Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia;
−− Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di
Milano;
−− ASL Provincia Varese;
−− Comando Militare Esercito Lombardia;
−− Comando 3° Reparto Infrastrutture;
6. di provvedere alla pubblicazione sul BURL della sola parte
dispositiva del presente provvedimento;
7. di provvedere altresì alla pubblicazione del testo integrale
del decreto sul sito web della Regione Lombardia www.cartografia.regione.lombardia.it/silvia/;
8. di rendere noto che contro il presente decreto è proponibile ricorso giurisdizionale presso il T.A.R della Lombardia secondo
le modalità di cui al d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, ovvero è ammesso ricorso straordinario al capo dello Stato, rispettivamente entro
60 o 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione del presente
atto.
Il dirigente
Alberto Caverzasi
Comune di Ferno (VA)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti
costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 11 della l.r. 11 marzo
2005, n. 12 e successive modificazioni e integrazioni
SI AVVISA CHE:
−− con d.c.c. n. 8 del 23 febbraio 2015 è stata definitivamente
approvata la variante al piano di governo del territorio;
−− gli atti costituenti la variante al PGT sono depositati presso
la segreteria comunale per consentire la libera visione a chiunque ne abbia interesse;
−− gli atti assumono efficacia dalla data della presente pubblicazione, fatta salva l’immediata prevalenza, ai sensi di legge,
delle previsioni del piano territoriale di coordinamento provinciale e del piano territoriale regionale.
Ferno, 20 maggio 2015
Il responsabile del servizio tecnico
Marco Bonacina
Comune di Origgio (VA)
Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti di
rettifica e correzioni errore materiale contenuto nel piano di
governo del territorio (PGT) vigente
IL RESPONSABILE DEL 3° SETTORE UFFICIO TECNICO
RENDE NOTO
−− che con deliberazione del Consiglio comunale n. 62 del
19 dicembre 2015, divenuta esecutiva ai sensi di legge, è stata
approvata la «correzione di un errore materiale – rettifica al PGT
vigente, ai sensi dell’art. 13, comma 14-bis della Legge regionale
n. 12/2005 e s.m.i.»;
−− che ai sensi dell’art. 13, comma 14-bis della legge regionale
n. 12/2005 e s.m.i. si è provveduto al deposito presso la segreteria comunale e alla pubblicazione sul sito web comunale www.
comune.origgio.va.it ed all’invio alla Provincia di Varese dell’atto
deliberato;
−− che a far data dalla pubblicazione del presente avviso è
da intendersi efficace la correzione in questione.
Origgio, 20 maggio 2015
Il responsabile del 3° settore – ufficio tecnico
Claudio Zerbi
Comune di Tradate (VA)
Declassificazione e sdemanializzazione tratto di Piazza Unità
d’Italia
IL RESPONSABILE DEI SERVIZI TECNICI
Ai sensi degli artt. 107 e 109 del d.lgs. n. 267/2000
Richiamata la deliberazione di Giunta comunale n. 84 del 9
maggio 2015, esecutiva ai sensi di legge, con la quale si dichiarava la declassificazione e sdemanializzazione di un tratto della
piazza Unita’ d’Italia e successivamente passaggio al patrimonio disponibile del Comune di Tradate;
Rilevato che le aree individuate dalla citata deliberazione sono cosi’ identificate:
Mappale n. 1123 – parte – circa mq. 178,07 superficie reale –
sezione censuaria di Abbiate Guazzone
Atteso che a fronte degli atti assunti occorre adottare il decreto di declassificazione e sdemanializzazione dell’area di cui al
precedente punto 1. con successivamente passaggio al patrimonio disponibile del Comune di Tradate;
Vista la legge 5 gennaio 2000 n. 1 che trasferisce agli Enti Locali la competenza in merito alla sdemanializzazione dei beni
appartenenti ai beni appartenenti al patrimonio comunale;
Visto il provvedimento sindacale n. 3 del 2 gennaio 2015 con
il quale il Sindaco conferiva l’incarico di Responsabile dei Servizi
Tecnici;
Visti l’art. 3, comma 121, della legge regionale n. 1/2000 e il
d.lgs. n. 267/2000;
DECRETA
−− di declassificare e sdemanializzare per le motivazioni di cui
in premessa, l’area relativa ad un tratto di Piazza Unità d’Italia
identificata con parte del mappale n. 1123 – circa mq. 178,07
superficie reale, sezione censuaria di Abbiate Guazzone, la quale passa da demanio stradale a patrimonio disponibile del Comune di Tradate;
Bollettino Ufficiale
– 175 –
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
−− di dare atto che il bene sdemanializzato rientra a tutti gli
effetti nel patrimonio disponibile del Comune di Tradate;
−− di dare atto che, ai sensi dell’art. 3, commi 3 e 4, del d.p.r.
n. 495/1992, come modificato dall’art. 2 del d.p.r. n. 610/1996, il
presente decreto avrà effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lombardia e viene pubblicato sull’albo pretorio on-line
del Comune di Tradate e viene trasmesso in copia, con relata di
avvenuta pubblicazione, all’Ispettorato Generale per la Circolazione e la Sicurezza Stradale per gli atti conseguenti di propria
competenza.
Tradate, 11 maggio 2015
Il responsabile dei servizi tecnici
Cristina Speroni
– 176 –
Bollettino Ufficiale
Serie Avvisi e Concorsi n. 21 - Mercoledì 20 maggio 2015
Altri
Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale - Reggio Emilia
Approvazione della proposta del piano di classifica ai
fini del riparto delle spese consortili (delibera n. 115 del
12 marzo 2015)
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Visto l’art. 2 della legge regionale n. 7/2012 che espressamente prevede in capo ai Consorzi di Bonifica della Regione
Emilia-Romagna, sulla base di criteri ed indirizzi deliberati dalla
Giunta regionale, l’elaborazione di un piano di classifica degli
immobili, al fine di individuare i benefici derivanti dalle opere di
bonifica e di stabilire gli indici e i parametri per la quantificazione dei medesimi;
Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 385/2014 di
data 24 marzo 2014 con la quale la Giunta della Regione EmiliaRomagna ha approvato le «Linee guida» per la predisposizione
dei piani di classifica da parte dei Consorzi di bonifica;
Vista altresì la deliberazione della Giunta regionale
n. 210/2015 di data 6 marzo 2015 con la quale sono state approvate le procedure per l’approvazione dei piani di classifica
da parte dei Consorzi di bonifica;
Preso atto che:
−− sulla base delle linee guida approvate dalla Giunta regionale, gli uffici consortili hanno predisposto il nuovo piano di
classifica ai fini del riparto delle spese consortili;
−− in ottemperanza di quanto disposto dall’Art. 4 della L.R.
n. 7/2012 tale piano di classifica individua i benefici derivanti dalle opere di bonifica e stabilisce gli indici e i parametri per la loro quantificazione;
−− nell’elaborazione del nuovo piano di classifica gli uffici si
sono attenuti alle previsioni della normativa di legge, ed
in particolare della l.r. n. 7/2012 e delle relative disposizioni
attuative contenute nelle linee guida approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 385/2014;
−− l’elaborazione del nuovo piano di classifica è altresì avvenuta alla luce di un approfondito confronto con gli altri Consorzi di bonifica emiliano-romagnoli, coordinato
dall’URBER, finalizzato a tracciare una linea comune a tutti i
Consorzi di bonifica emiliano-romagnoli sui seguenti argomenti per i quali sono stati istituiti appositi gruppi di lavoro:
−− definizione del beneficio di presidio idrogeologico in
collina e montagna ed individuazione dei relativi indici
beneficio;
−− definizione del beneficio di disponibilità e regolazione
idrica (irrigazione) ed individuazione dei relativi indici
beneficio;
−− definizione del beneficio idraulico in pianura in pianura,
nelle sue componenti dello scolo e della difesa idraulica,
ed individuazione dei relativi indici beneficio;
−− individuazione dei criteri per ripartire i costi delle attività definite di base, all’interno del riparto dei costi che generano
i benefici Idraulico in pianura e di Presidio Idrogeologico in
collina e montagna, nonché definizione di un schema di
indice generale dei piani di classifica;
Esaminato il piano di classifica predisposto dagli uffici consortili e relativi allegati;
Considerato che il nuovo piano di classifica individua, ai sensi dell’art. 4 della l.r. n. 7/2012, le zone del comprensorio che
traggono beneficio dalle opere di bonifica e pertanto contiene,
nell’allegato 1, una nuova proposta di perimetro di contribuenza che, a recepimento degli approfondimenti eseguiti, va a meglio precisare l’attuale perimetro di contribuenza;
Preso atto che il nuovo piano di classifica, predisposto interamente dagli uffici consortili, rappresenta uno strumento fondamentale per il riparto degli oneri contributivi sulla platea di
contribuenti;
Udito l’intervento del Presidente;
Udita l’illustrazione del direttore generale, avv. Domenico Turazza sul contenuto del documento messo in approvazione;
Udita altresì l’illustrazione della dirigente responsabile della
Direzione Operativa ambiente e gestione idraulica, ing. Paola
Zanetti, sulla definizione degli indici di beneficio;
Preso atto che il piano di classifica è stato sinteticamente oggetto di apposite presentazioni alle associazione rappresentative dei Consorziati;
Dopo breve discussione;
Vista l’apposita proposta del Comitato Amministrativo, approvata con deliberazione n. 92/2015 di data 10 marzo 2015;
Ai sensi dell’art. 24, lettera h), quinto alinea, dello Statuto
consortile;
Con voto unanime espresso a termini statutari;
DELIBERA
Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente deliberato;
Di approvare, ai sensi e per gli effetti della deliberazione della
Giunta regionale n. 210/2015 di data 6 marzo 2015 avente ad
oggetto «Procedure per l’approvazione dei piani di classifica da
parte dei Consorzi di bonifica», la proposta del «Piano di classifica» ai fini del riparto delle spese consortili, giacente agli atti del
Consorzio e i relativi allegati, pure giacenti agli atti del Consorzio;
Di dare atto che il piano di classifica individua, ai sensi dell’Art.
4 della l.r. n. 7/2012, le zone del comprensorio che traggono
beneficio dalle opere di bonifica e pertanto contiene, nell’allegato 1, una nuova proposta di perimetro di contribuenza che,
nel recepire gli approfondimenti eseguiti, va a meglio precisare
l’attuale perimetro di contribuenza;
Di autorizzare pertanto l’invio della presente deliberazione
nonché del suddetto Piano di classifica e relativi allegati entro
10 giorni al Direttore Generale Ambiente, Difesa del suolo e della
Costa ai sensi e per gli effetti dell’art. 1 delle procedure per l’approvazione dei piani di classifica approvate dalla Giunta regionale con deliberazione n. 210/2015 di data 6 marzo 2015
Il presidente
Marino Zani