Loutro, viaggio imperdibile nell`isola di Creta

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Loutro, viaggio imperdibile nell`isola di Creta
I METE - Mediterraneo greco I
Loutro,
viaggio imperdibile
nell’isola di Creta
testo e foto di Raffaele Amato
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presenti. Gli afferenti, poi, specie fuori stagione
estiva, non corrispondono quasi mai allo stereotipo
del distratto vacanziere domenicale più interessato a realtà di facile consumo, site sulla costa nord
(Balos tra tutte). Ricordando che questo posto è un
must per gli amanti del trekking più estremo, per
essere attraversato da famoso Sentiero Europeo E4,
è facile qui incontrare degli indomabili camminatori che fanno di questo luogo magico, la sede di
partenza per esplorazioni in scenari naturalistici
bellissimi. Ma per le strade e le sue strette viuzze è
poi possibile incrociare anche ben altre tipologie di
persone : anime in pena in cerca di proprie smarrite
identità, o amanti in cerca di luoghi appartati lontani da occhi indiscreti, o semplicemente persone a
caccia di pace e tranquillità da godere crogiolandosi al sole e gustando pietanze uniche dai sapori antichi. Fortunatamente, a tutt’oggi, eccezion fatta per
l’alta stagione estiva, Loutro è fuori dall’invasione
di massa. Il pericolo però incombe costante dato
che questo piccolo porticciolo è tappa intermedia
di un circuito turistico dissennato, creato ad arte da
tour operator locali, che vede un flusso costante
di persone riversarsi nelle famose gole di Samaria,
attraversarle a piedi in circa 5-6 ore, per poi imbarcarsi doloranti, assetati e spossati, ad Agia Roumeli
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L
outro è un posto del mondo molto speciale ….uno spettacolo per gli occhi che
ti rinfranca l’anima, isolato quanto basta
per riconciliarti con la vita, lontano dalla
routine di tutti i giorni. E’ quel classico posto dove
penseresti di fuggire via con l’unico amore della tua
vita, per viverti , in uno scenario da sogno, l’iter del
tuo personale struggente sentimento. E’ un posto
del mondo dove puoi vivere il mare come se fossi
su di un isola, e la terra come un territorio di scoperta, con sentieri impervi e difficili da impegnare,
che ti conducono a godere di posti fantastici.
Loutro è un piccolo ed isolato villaggio di pescatori situato nella costa meridionale dell’isola
di Creta, tra Hora Sfakion ed Agia Roumeli, ed è
ritenuto, senza ombra di dubbio, una delle realtà
paesaggistiche più tipiche e pittoresche di tutto il
mediterraneo greco, insieme al villaggio di Oia a
Santorini, quello di Lefkes a Paros, quello di Kini a
Syros, quello di Loucha a Zante e quello di Kassiopi
a Corfù, citando di getto delle perle di imperdibile
bellezza, pescate da personale esperienza. Loutro,
però, è qualcosa di di più e di diverso, perché è
difficile da raggiungere : pur essendo un borgo marinaro costiero, quindi situato sulla terra ferma, è
difatto isolato da essa da alte montagne, in una baia
semicircolare riparata dai venti che circonda un
pugno di casine bianche e blu, frontemare ad una
splendida spiaggia a ciottoli.
Solo dei lenti traghetti da e per Chora Sfakion ed
una serie di impegnativi sentieri pietrosi, trafficati
più da capre che da uomini, lo connettono al mondo civile. Questo comporta che d’inverno sia abitato solo da pochi anziani marinai e che spesso resti,
per le impervie condizioni del mare, per giorni e
giorni, tagliato fuori dalla contigua realtà cretese.
D’estate si popola, ma la recettività è condizionata
e legata al modesto numero delle unità abitative
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per Hora Sfakion dopo aver fatto tappa, per solo
pochi minuti, a Loutro, dedicandovi pochi sguardi
svogliati, distratti e frettolosi. Questo meraviglioso
angolo di mondo non li merita, né merita il loro
superficiale disinteresse. Loutro è una perla paesaggistica dove, con ponderata riflessione, bisogna
andarci di proposito, come obiettivo primario se
non unico.
Un po’ di storia
Loutro è un antichissimo ed ambitissimo punto di
approdo sorto sulle rovine della arcaica città di Foenix, che ha sempre goduto di un attenzione nautica
elevatissima, perché riparato dai venti e perché fornito di ben tre punti di attracco. Nel passato fu porto
commerciale di Anopoli, poi covo di pirati, avamposto veneziano e possedimento turco. Fu più volte
fortificato e distrutto. Materialmente dello splendore
passato oggi resta poco : un castello in rovina che
sovrasta la baia, dei ruderi sparsi, i resti di una torre
di avvistamento sul versante destro dell’entrata del
porto e quelli di una basilica a tre navate eretta nel
luogo della chiesa della Santa vergine.
Come arrivare
Per chi parte dall’Italia la via aerea è la più comoda,
rapida ed economica. Diverse compagnie, tra le quali
la Rainair, raggiungono Creta plurisettimanalmente. In
circa due ore si raggiunge l’aeroporto di Chania, nel
nord dell’isola, e dopo aver noleggiato un auto (opzione indispensabile) ed attraversato verticalmente Creta, impegnando l’autostrada E 75 e poi la statale 42,
si raggiunge Chora Sfakion in circa 90 minuti. Qui ci si
imbarca su di un traghetto che ci condurrà a Loutro, in
circa 40 minuti, mare permettendo. In alternativa è possibile afferire a Creta attraverso altri due aeroporti quello
di Heraklion e Siteia e attraverso quattro porti Chania,
Rethymno, Heraklion e Kissamos .
Descrizione del luogo e degli abitanti
La baia semicircolare, a ferro di cavallo, che abbraccia
il borgo variopinto ci apparirà, bellissima già da lontano. A maggio ed ad Ottobre i riflessi e le trasparenze
del mare si mostreranno straordinari; è difatti questo il
periodo migliore per godere di questa meraviglia della
natura. L’alta stagione, per la calura e la ressa, è da
evitare come la peste. Troverete allo sbarco isolani
gentilissimi ed ospitali e tra le rughe profonde e la barba
fluente dei più anziani, quasi tutti pescatori, la storia antica e più recente di un posto di rara bellezza che evoca
emozioni uniche e profonde.
Gli autoctoni, quelli veri, quelli che vivono il porto, il borgo ed il mare, 365 giorni all’anno, li riconosci subito : non
hanno interesse al turismo ed al turista, e lo tollerano
solo per il benessere economico correlato; traspare dai
loro occhi e dai loro sguardi un senso di appartenenza territoriale profondo ed un assoluta dipendenza dal
mare. Li ritrovi alla sera che si allontanano nel mare antistante al porto con le loro barche a remi, per posizionare reti e coffe e li rivedi al mattino rientrare con il pescato
dopo il ritiro delle reti ed il salpaggio delle coffe.
Quest’ultimo attrezzo di pesca necessita di un approfondimento descrittivo perché risulta importantissimo
e la sua preparazione, manutenzione e armatura, con
esche adeguate, condiziona ed impegna ampia parte
della giornata dei pescatori locali. La coffa è costituita
da una lenza madre, un resistente cordino, da cui si dipartono diversi braccioli, equidistanti tra loro, armati di
affilatissimi ami su cui si innescano sarde, o cannolicchi
o gamberi, a seconda della tipologia di pesci da predare. La lenza può essere posata sul fondo del mare
o mantenuta a galla ed in genere viene posizionata, in
secche a fondale misto, la sera e salpata al mattino presto. Tale procedura assicura un pescato continuo e la
presenza costante di una variegata quantità e qualità di
pesce freschissimo nelle varie taverne del porto. I marinai più anziani, quelli che non sono più in grado di prendere il mare, sono addetti alla manutenzione di questo
attrezzo, mentre quelli più giovani e quelli che ancora
riescono a gestire i remi, alla sua posa ed al salpaggio. I
vecchi pescatori sono qui una realtà costante e toccante : li vedi chini per ore, fuori alle loro vecchie case, ad
innescare le coffe, fumando silenziosi, con gesti lenti e
misurati, ed interrotti da lunghe pause nelle quali rimirano un mare, amico di sempre, temuto e rispettato per
decenni, vicinissimo tanto da lambire le proprie scarpe,
ma ormai irragiungibile, per i loro molteplici acciacchi.
Sono l’antico, il passato e ne sono profondamente fieri.
Il presente di Loutro sono i loro figli e nipoti che, fatte le
dovute eccezioni, del turismo hanno fatto parte del loro
lavoro. Nei mesi invernali vivono e lavorano altrove per
poi tornare a Loutro da fine Aprile ad Ottobre inoltrato,
ripopolando un villaggio semideserto ed offrendo servizi, ristoro ed alloggi a chi giunge per godere del mare e
del territorio. Anche questi ultimi abitanti non sono poi
tantissimi, perché Loutro non è altro che un villaggio
molto piccolo.
Pensate che, camminando a piedi, in meno di 10 minuti
è possibile percorrere l’intero semicerchio frontemare,
andando da un lato all’altro della baia, iniziando dal punto di approdo dei traghetti, per finire al vecchio molo di
attracco dei pescherecci. La passeggiata può evocare
emozioni intense, dove gli odori provenienti dalle poche
ed antiche taverne, si mischiano ai belati delle pecore
segnalate dal tintinnio dei loro campanacci, dove i colori
cromaticamente intensi degli usci delle case, sembrano
riprendere il turchese del mare. La tranquillità regna sovrana : non vi sono macchine né camion , non vi sono
discoteche, nè luci psicodeliche. In ogni dove l’unico rumore costante e continuo è quello dello scialacquio del
mare. Al fascino di questo posto mistico non deve essere stato insensibile nell’antichità, neanche San Paolo,
che lo elesse a suo rifugio spirituale, durante il suo peregrinare di conversione alla nascente religione cristiana.
Qui tutto sembra procedere con lentezza, e le regole
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imposte dalla routine della moderna società, sembrano
infrangersi miseramente, in un oblio senza tempo. Chi
viene qua lo sa, e ci viene per questo, chi non lo sa ne
è colpito, da subito, e si adegua in fretta, godendone
intensamente.
Cosa fare a Loutro
Oziare alternando bagni e tintarella a pantagrueliche
mangiate ….e potrebbe già ampiamente bastare.
In alternativa, per i più attivi, si potrebbe esplorare i dintorni : Un servizio di piccole imbarcazioni connettono
Loutro con tre spiagge meravigliose Glika Nera, Finaka
e Marmara; esse sono un appuntamento imperdibile (la
partenza delle barche è in genere alle ore 11 con ritorno alle ore 16,30). Per chi è interessato a passeggiate
non impegnative, girovagando nella contemplazione di
un passato ormai estinto ed impegnando il sentiero lastricato che inizia nel sito di sbarco dei traghetti, sino a
risalire il pendio della montagna, suggerisco di visitare
l’attuale cimitero di Loutro (è in una posizione fantastica nel suo protendersi verso il mare), oppure la piccola
chiesetta incastonata nella scogliera ed annunciata dalla vistosa campana, o ancora i resti dell’antica fortezza
che guarda dall’alto tutta quanta la baia.
Per chi giunge qui per fare trekking , si ritroverà nel
ventre del mondo, come un topo nel formaggio. Diversi di percorsi di medio ed elevato impegno partono e
giungono a Loutro. Permettono camminate nella natura
fantastiche, ma vanno affrontati con prudenza e preparazione tecnica e fisica. Alcuni prevedono di costeggiare
alti strapiombi e non sono fatti per i deboli di cuore, per
chi soffre le altezze e per chi lamenta vertigini.
Tipicità culinarie, taverne ed alloggi
L’offerta culinaria di Loutro, come di qualsiasi altra città
di mare cretese, è incentrata su di un offerta ittica, figlia
del pescato quotidiano, ricco di pesce azzurro, di fon-
dale e di scoglio ed arricchito da crostacei e calamari.
Il pesce è poi integrato con gli altri elementi tipici della
dieta cretese ovvero i cereali, i legumi, il miele, l’olio di
oliva e, in minore misura, dalle le carni, prevalentemente ovini, caprini e bovini. A ben vedere sono gli elementi
della più tipica dieta Mediterranea, anzi quella cretese
è da considerarsi la dieta mediterranea per eccellenza.
Sin dall’antichità gli isolani hanno consumato grandissime quantità di formaggi, hanno insaporito massicciamente le loro pietanze con le erbe locali e sono stati
grandi divoratori di frutta. I vini poi hanno una tradizione
millenaria. L’isola di Creta era secondo la mitologia la
sede di dimora di Dioniso, dio del vino, e fu lui, secondo la tradizione, che portò a Creta l’arte raffinata della preparazione di questo nettare del palato. Di certo
nell’antichità il vino cretese era notissimo, ambitissimo
ed esportato in tutto il mediterraneo. Odiernamente i
vitigni autoctoni sono undici, quattro Rossi (Mantilari,
Kotsifali, Liatiko e romeiko) e sette bianchi, tra i quali segnaliamo il Vilana che è il più bevuto e famoso seguito
dal Vidiano, Dafni, Plyto, Threpsathiri, Malvasia di Candia e Moscato di Spina. Le zone cretesi più votate alla
produzione enologica sono quelle di Chania, di Hiraklion
(regno della produzione del Kotsifali e del Mantilari) di
Kissamos e di Sitia (famosa per il clima secco e arido e
prodotti enologici strutturati).
A Loutro sarà possibile afferire con facilità a tutta quanta la varietà culinaria sopraindicata (un po’ più difficile
trovare una carta dei vini correlata alla bontà del cibo),
dato che, sebbene le taverne non sono tante, la qualità
offerta è mediamente molto buona. Per l’ottimo, come
sempre accade, dobbiamo fuggire via dai luoghi battuti
dal turista frettoloso e cercare, allontanandosi dal frontemare, nelle viuzze che si addentrano all’agglomerato
urbano, risalendo la montagna per qualche centinaio di
metri. Troveremo, senza poi tante difficoltà, una piccola
taverna con caratteristiche assolutamente atipiche. Da
Stratis, questo è il nome della taverna, si potrà gustare,
contrariamente al trend locale, prevalentemente della
carne alla brace proveniente dalle Montagne a ridosso
di Sfakia. E’ gestita da persone cordialissime in maniera assolutamente informale, puntando al sodo senza
fronzoli e ninnoli vari, in un ambiente dove tutto ricorda
il passato, dalle sedie, agli antichi attrezzi di lavoro arrugginiti, lasciati a vista del cliente. Le pareti sono tappezzate di antiche armi, bianche e da fuoco, e di utensili
da cucina, ricordo di procedure di ristoro ormai estinte.
La scelta e la grigliatura delle carni (agnello, capretto,
maiale, pollo e bovino) è affidata all’anziano gestore,
che, con maestria d’altri tempi nell’arte della frollatura e
della cottura, prepara porzioni dal sapore indimenticabile. Solo la scelta dei vini è molto ristretta ma quelli della
casa accompagnano dignitosamente, per corpo e struttura, il pasto di alto impegno palatale. Per gli amanti degli abitanti del mare, Loutro, invece, offre una scelta più
ampia, con locali tutti a ridosso del bagnasciuga: il Blue
House Restaurant è un istituzione, con un buon mix nel
menù tra terra e mare e qualche etichetta interessante,
il Kyma può contare su di una tradizione solida ed una
cucina casareccia (le acciughe grigliate sono una squisitezza), così come il Madares, posizionato all’estremità
opposta della baia e splendido per una cenetta a due
con la luna a vista e le onde del mare come sottofondo.
Con una piccola passeggiata di 20 minuti in collina, in
alternativa, potreste raggiungere una splendida taverna
con una meravigliosa terrazza sul mare, l’Old Phoenix
taverna, anche se la taverna delle taverne resta quella
sulla spiaggia di Marmara (Taverna Dialiskari Marmana beach), una goduria per le papille gustative, accessibile solo con un ulteriore scarpinata o via mare.
Non dimenticate di chiedere comunque e sempre, le
tradizionali specialità greche e cretesi in particolare. La
moussaka è irrinunciabile: trattasi di una specie di parmigiana con carne tritata che riposa su di un letto di patate.
La variante vegetariana della moussaka prende il nome
di boureki : è una squisito sfornato di zucchine e patate
con formaggio di capra. Da assaggiare sono i dakos delle bruschette scure fatte con farina di segale e condite
con pomodoro e scagliette grattuggiate di feta. La feta è
un formaggio famosissimo e diffusissimo in ogni angolo
della Grecia che io vi consiglio di assaggiare grigliata
in un cartoccio con aglio, cipolla rossa, peperoni verdi,
pomodori , origano ed un filo d’olio (una delizia).
La recettività alberghiera è incentrata fondamentalmente sugli studios, piccole unità abitative fornite di angolo
cottura. Spesso gli stessi ristoranti del lungomare offrono camere o spartane soluzioni abitative. Per chi desi-
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dera agi, coccole e comodità in un ambiente bellissimo, a fronte di impegno economico più elevato, l’ Hotel Porto Loutro rappresenta una scelta quasi forzata. L’Hotel
Oasis, posizionato più in alto, con camere da cui si gode un panorama mozzafiato,
può essere un adeguata via di mezzo tra lusso e frugalità. Resta però, come già
accennato, una recettività totale limitata, condizionata dallo scarso numero di unità
abitative presenti e questo impone un adeguata e preventiva programmazione del
soggiorno, per il rischio concreto, in alta stagione, di rimanere senza un letto, se
imprudentemente giunti.
Alcune ultime informazioni sono necessarie prima di afferire a Loutro : non c’è la
farmacia, né un presidio medico, non c’è banca né bancomat, non è possibile fare il
bagno in topless e non è possibile espletare pesca subacquea, per il regime di protezione ambientale vigente.
Qualora si decida di esplorare a piedi il circondario bisogna ricordare che delle buone
calzature da trekking sono indispensabili. Alla vecchia maniera scout, vi consiglio di
inserire a ridosso della cute dei vostri piedi un calzino di cotone leggerissimo e traspirante, sul quale posizionerete un ulteriore calzino in morbida lana, prima di indossare
gli scarponcini. Tale accorgimento vi eviterà vesciche per dolorosi attriti. Ricordate
inoltre di portare con voi almeno un litro d’acqua per ogni ora prevista di cammino
e di uscire sempre in compagnia. Su terreni impervi una distorsione di caviglia è un
evento sempre possibile ed assai spiacevole. Informate sempre il gestore dell’hotel
o dello studios su dove precisamente pensate di andare e cercate di procurarvi un
localizzatore GPS (la prudenza non è mai troppa). Sarebbe infine un assoluta follia
dimenticare di portare con sé una macchina fotografica. Avendo l’accortezza di riprendere sempre con il sole alle spalle, tutte le macchine fotografiche in commercio
odiernamente restituiscono delle ottime immagini, che renderanno indimenticabile
una vacanza bellissima. Detto questo, suggerisco di lasciare ai provetti camminatori
il famoso sentiero E4 (marcato di vernice nero e gialla), ma di non perdersi assolutamente una trasferta via terra da Loutro a Marble beach ovvero alla spiaggia di
Marmara. Il sito dista da Loutro un ora di cammino, la strada per giungervi costeggia
le rovine del forte veneziano, attraversa la vecchia Phoenix e vi darà la possibilità di
raggiungere una spiaggia a ciottoli piccola ma incantevole, meta prioritaria di nudisti,
dove troverete la divina taverna Dialiskari, a cui si accennava inizialmente. Qualora
l’incanto vi suggerirà di attardarvi per godere del tramonto in loco, è possibile affittare
una camera per la notte, senza elettricità, ritornando a Loutro il giorno a seguire.
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Info:
• Ente Nazionale Ellenico per il Turismo
Via Lupetta 3, Milano. Tel: 02.860.470-477.
Via Bissolati 78/80, Roma. Tel: 06. 4744.249-301
• Sito web di riferimento della città di Loutro:
www.loutro.gr
• Blue House - hotel a conduzione familiare
[email protected]: Tel +30 28250 91035
• Daskalogiannis Hotel
e mail: [email protected]
• Oasis Hotel - in posizione sovraelevata con balconi e
terrazze panoramiche
• Faros room - appartamenti e studios
Website: farosloutro.gr
• Hotel Porto Loutro - a ridosso del frontemare location
eccezionale con balconi privati
tel : +3028250 91433
• Villa Niki - Studios ed appartamenti
• Sofia room - Studios
www.sofiarooms-loutro.gr
email : [email protected]
• Madares - Ristorante con terrazza sul mare + studios
Web site: crete-loutro.gr
• Kyma - Ristorante con buona offerta sia in pesce che
carni + Studios
• Sifis - Ristorante sul mare + disponibilità di studios
(15 camere) Tel: 0030. 28250.91346.
Mail: [email protected]
oppure [email protected].
• Stratis tavern - Ristorante con eccezionale offerta in
carni - Tel : +30 28250 91348
Pantelitsa room - con disponibilità di studios ed
appartamenti - www.pantelipsa-room.gr
• Taverna Dialiskari / Marmana beach - Cucina
tipica greca di ottimo livello a prezzi stracciati con
possibilità di pernottamento in camere spartane per
gli escursionisti
• DIVING - Notos Mare Diving Center (+28250 91113)
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