Istituto Professionale di Stato per l`Industria e l`Artigianato
Transcript
Istituto Professionale di Stato per l`Industria e l`Artigianato
Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Giancarlo Vallauri” Viale B. Peruzzi, 13 – 41012 CARPI (MO) Tel. 059 691573 – Fax 059 642074 www.vallauricarpi.it - e-mail [email protected] C.M. MORI030007 – C.F. 81001260363 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 525/97 - D.P.R. 323/98 ART. 5.2) ANNO SCOLASTICO 2011/2012 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5aE TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE CARPI, 15 maggio 2012 Contenuto: a) SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE: 1. Profilo professionale ministeriale 2. Finalità 3. Obiettivi generali dell’indirizzo di studi 4. Obiettivi dell’area di alternanza scuola lavoro (ex Terza Area) 5. Obiettivi educativi 6. Obiettivi trasversali 7. Obiettivi cognitivi 8. Griglia di valutazione multidisciplinare 9. Percorso del biennio Post-Qualifica 10. Elenco dei candidati 11. Presentazione della Classe 12.Prove di simulazione della 3a prova e relativi criteri di valutazione (ALLEGATO) 13. Attività integrative b) SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO - PROGRAMMI SVOLTI ELETTROTECNICA ELETTRONICA ED APPLICAZIONI SISTEMI AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE ITALIANO STORIA MATEMATICA INGLESE EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE 2 ANNO SCOLASTICO 2011/2012 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE 3 1. PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE Il Tecnico dell’Industria Elettrica (TIEL) può svolgere un ruolo attivo e responsabile di progettazione, coordinamento di personale, organizzazione di risorse e gestione di unità produttive nei campi della distribuzione e della utilizzazione dell’energia elettrica e ne conosce le modalità di produzione. Il TIEL deve essere in grado di: − progettare impianti elettrici civili e industriali di comune applicazione; − utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed impianti elettrici; − intervenire sul controllo dei sistemi di potenza; − saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale; − gestire la conduzione, da titolare o da responsabile tecnico, di imprese installatrici di impianti elettrici. Il TIEL conosce, applica e fa applicare, le norme di sicurezza in vigore, al fine di realizzare opere a “regola d’arte”, conosce ed applica le norme amministrative riguardanti la gestione del personale, l’aggiudicazione degli appalti, la contabilità ed il collaudo delle opere. 2. FINALITA’ Il TIEL deve avere le seguenti competenze ed abilità: − intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo, e conduzione di semplici impianti industriali, anche automatici, nell’ambito delle proprie competenze; − conoscere le modalità di produzione, di misurazione, e di impiego dell’Energia Elettrica, con particolare riferimento alle tecniche di conversione e di utilizzazione; − saper scegliere ed utilizzare dispositivi elettrici, elettronici, fluidici, programmabili offerti dal mercato, per applicazioni di automazione industriale; − conoscere gli aspetti fondamentali della prevenzione, della sicurezza e dell’igiene del lavoro, con riferimento alla normativa e alle leggi vigenti; − descrivere e documentare il lavoro svolto; − consultare manuali d’uso, fogli specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi nel campo elettrico; − affrontare in un’ottica sistemica problemi tecnici, economici, gestionali e di impatto ambientale. 3. OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI Il Tecnico dell’Industria Elettrica (TIEL) deve essere in grado di: − analizzare e identificare le problematiche connesse ai sistemi di distribuzione e di utilizzazione i BT; − conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego delle principali macchine elettriche; − conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego dei dispositivi elettronici per il comando, controllo e regolazione delle macchine elettriche; − applicare dispositivi elettronici programmabili per la gestione di impianti elettrici sia in ambito civile che industriale; − conoscere le tecniche di interfacciamento e di elaborazione dei segnali dei trasduttori e sensori; − saper analizzare un problema di automazione attraverso diversi linguaggi di programmazione; − saper utilizzare software applicativi per il disegno e la progettazione di impianti elettrici 4 4. OBIETTIVI DELL’AREA DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ex Terza Area) Come modificato dal DPR 87/2010, a partire dall’anno scolastico 2010-11 il quadro orario degli Istituti Professionali non prevede più l’Area Professionalizzante di durata di almeno 300 ore annuali e di competenza Regionale, svolta di norma in un giorno alla settimana e in alcuni casi in moduli intensivi da eseguire in via principale attraverso convenzioni con le Regioni e in via surrogatoria da parte dell’Istituto; essa è stata sostituita per le classi quarte e quinte da 132 ore di Alternanza Scuola Lavoro. Questa ha tra i suoi obbiettivi quello di correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale, culturale, economico del territorio realizzando pertanto un raccordo diretto tra scuola e tessuto produttivo. Il Consiglio di classe ha inteso realizzare un percorso rivolto da una parte ad approfondire le competenze degli allievi sviluppate a partire dal quarto anno e dall'altra, tramite lo stage aziendale e un percorso di orientamento/inserimento, a formare una figura professionale che possa agevolmente inserirsi nel mercato del lavoro. La parte di Alternanza Scuola Lavoro e’ stata seguita per lo stage, per il coordinamento della didattica e per le valutazioni finali dal Prof. Marco Galli. Gli obiettivi educativi, trasversali, cognitivi e la griglia di valutazione multidisciplinare sono ricavati dal piano dell'offerta formativa (POF) 5. OBIETTIVI EDUCATIVI Partecipazione Gli studenti, guidati quotidianamente dai docenti con azioni di stimolo e di controllo, acquisiscono la sensibilità ad un miglioramento continuo del vivere comune; maturano e assumono atteggiamenti costruttivi e attivi; agiscono nel pieno rispetto delle regole, con comportamenti consoni al più favorevole e proficuo apprendimento; Impegno Gli studenti assumono concreti e coerenti atteggiamenti capaci di evidenziare un consapevole e responsabile rispetto per il lavoro programmato dai docenti finalizzato all’apprendimento individuale e della classe; Organizzazione Guidati dai docenti gli alunni individuano i percorsi per pianificare l’attività di studio a scuola e a casa. In particolare utilizzano le capacità di partecipazione ed impegno acquisite contribuendo così a creare le condizioni che facilitano l’integrazione armonica nelle varie attività scolastiche all’interno della classe. VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI A = Obiettivi pienamente raggiunti C = Obiettivi parzialmente raggiunti E = Obiettivi non raggiunti 5 6. OBIETTIVI TRASVERSALI Acquisizione ed uso dei linguaggi specifici delle varie discipline L’alunno comprende ed usa in modo appropriato i termini relativi alle materie; Comprensione delle diverse tipologie testuali L’alunno è in grado di leggere e consultare testi di vario tipo cogliendo i concetti relativi ai contenuti; Rielaborazione ed utilizzo delle conoscenze e delle abilità acquisite L’alunno è in grado di applicare quanto ha appreso in situazioni diverse e riesce a valutare il prodotto ottenuto. VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI A = Obiettivi pienamente raggiunti C = Obiettivi parzialmente raggiunti E = Obiettivi non raggiunti 7. OBIETTIVI COGNITIVI Vengono organizzati tenendo conto di una scansione graduale e verificabile, applicata alle seguenti voci: Conoscenza delle tecniche, delle procedure e dei contenuti delle singole discipline; Comprensione, intesa come acquisizione consapevole delle conoscenze; Applicazione, intesa come capacità di utilizzare opportunamente ciò che è stato appreso, sia in situazioni note, sia in situazioni nuove. Analisi, saper scoprire gli elementi costitutivi di un problema o di una situazione nuova, riconoscerli e confrontarli o misurarli Sintesi e rielaborazione, classificare gli elementi riconducendoli a categorie e parametri noti. Le varie discipline sono raggruppate in due aree, area comune e area tecnico-professionale. Per ciascuna disciplina o gruppo disciplinare sono stati identificati degli specifici obiettivi. 8. GRIGLIA DI VALUTAZIONE MULTIDISCIPLINARE 1-3 = Rifiuto di un qualsiasi approccio ala materia o per volontà o per deficit; non partecipa al dialogo educativo non ha conseguito nessuna delle abilità richieste 4 = Le conoscenze sono fortemente frammentate gravi carenze nel linguaggio specifico esposizione molto difficoltosa 5 = Conoscenze superficiali, non del tutto adeguate; linguaggio difficoltoso incertezze nella rielaborazione e nell’esposizione 6 6 = Conoscenze essenziali, ma accettabili linguaggio comprensibile non è in grado di applicare le conoscenze in contesti complessi 7 = Le conoscenze risultano acquisite il linguaggio è appropriato è in grado di rielaborare quasi sempre personalmente 8 = Le conoscenze sono complete e pienamente acquisite la rielaborazione personale è sicura il linguaggio è ricco ed appropriato opera con sicurezza i collegamenti 9-10 = Oltre alle caratteristiche sopra elencate, presenta spiccata capacità di sintesi dei contenuti lavora in piena autonomia spicca per originalità e creatività 9. PERCORSO DEL BIENNIO POST-QUALIFICA CLASSE 4a CLASSE 5a n. ore n. ore Italiano 4 4 Storia 2 2 Matematica 3 3 Lingua Inglese 3 3 Religione/Materia alternativa 1 1 Educazione Fisica 2 2 Sistemi – Automazione 3+3* 3+3* Elettrotecnica – Elettronica 6+3* 6+3* Area professionalizzante 6 6 Totale ore 36 36 MATERIE D’INSEGNAMENTO Le ore contrassegnate con * sono di compresenza 7 10. ELENCO DEI CANDIDATI CLASSE 5a E INDIRIZZO: TECNICO DELL’INDUSTRIA ELETTRICA A.S. 2011/2012 11. N. Cognome e Nome 1 CICALESE GIOVANNI 2 DI IORIO ELIA 3 MATHLOUTHI MOHAMED 4 NOTO MICHAEL 5 PICCOLO VALERIO 6 QUINTERO ALVAREZ JULIO MIGUEL 7 REBECCHI MICHAEL 8 SINGH HARPREET RELAZIONE FINALE La classe è costituita da 8 alunni, tutti frequentanti la classe 5^ per la prima volta, ed è articolata con la classe 5^C (Tecnico delle Industrie Elettroniche) per tutte le materie non di indirizzo. Nel complesso gli allievi hanno dimostrato tra loro un buon grado di affiatamento ed un rapporto generalmente rispettoso e corretto verso gli insegnanti; altrettanto positivo è stato l’atteggiamento verso l’Istituzione scolastica e verso il rispetto delle regole ivi vigenti. Anche durante gli incontri con personale esterno alla scuola, con cui sono state svolte tutte le attività non curricolari, la partecipazione è stata sempre attiva, interessata ed il comportamento educato. Pure durante le attività di stage, all’interno dell’Alternanza Scuola Lavoro, il comportamento è sempre stato corretto sotto i diversi punti di vista. Rispetto al precedente anno scolastico, la classe ha presentato un maggior livello di maturità che si è concretizzato in maggiore attenzione durante il lavoro svolto in aula e in partecipazione discretamente attiva alle lezioni. La partecipazione alle attività di laboratorio è stata buona, la maggior parte di loro ha raggiunto un buon livello di manualità, di capacità critica e di rielaborazione. Sanno destreggiarsi autonomamente nell’utilizzo della strumentazione ed hanno dimostrato un discreto livello di progettualità. Maggiore carenza si è riscontrata nello studio personale a casa. Alla fine del primo quadrimestre per gli alunni insufficienti si è deciso di ricorrere immediatamente a forme di recupero in itinere e supplementari per ogni singola materia. Nel contempo si è cercato di esortare i ragazzi a far crescere la propria autostima ed a manifestare un impegno costante nel lavoro scolastico, cominciando a lavorare subito alle tesine e alla preparazione dell’esame di Stato. Le attività didattiche svolte in classe hanno cercato di fornire agli studenti un significativo bagaglio di conoscenze, informazioni ed esperienze, sia sul piano propriamente tecnico professionale che su quello culturale. Ciascun docente ha inteso svolgere il proprio percorso formativo attenendosi, per quanto riguarda la valutazione, a ciò che è stato indicato nel P.O.F., ed ha mantenuto, nei limiti del possibile, un contatto con i colleghi per cercare spunti e riferimenti comuni. 8 La partecipazione a mostre, conferenze, spettacoli, attività sportive all'interno e all'esterno del nostro istituto, ha aumentato il contatto con la realtà esterna alla scuola. Tutta la classe si è cimentata nella realizzazione di strumenti didattici da esporre alla consueta edizione di “Scienze Under 18” che si è svolta a San Benedetto Po (MN) dove numerosissime scuole di ogni ordine e grado partecipano sia attivamente che come spettatori dei lavori presentati. La discreta complessità del progetto e la numerosa varietà di strumenti e tecnologie applicate ha consentito indubbiamente di completare la formazione tecnica, il lavoro di squadra si è consolidato e ha rinsaldato maggiormente l’affiatamento del gruppo classe. 12. PROVE DI SIMULAZIONE DELLA 3a PROVA E RELATIVI CRITERI DI VALUTAZIONE Vedi anche ALLEGATO La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’ultimo anno di corso. Tuttavia, il consiglio di questa classe ha ritenuto di escludere le materia oggetto della 1a e della 2a prova dell’esame di stato e cioè Italiano ed Elettrotecnica. Una eccezione è stata fatta nello svolgimento della prima simulazione, quando ancora non si conosceva quale materia sarebbe stata coinvolta nella seconda prova scritta; in quella è stato inserita anche Elettrotecnica. Tra le tipologie previste si sono utilizzate la tipologia B, la tipologia C e la tipologia B+C Le prove interne di verifica, in preparazione della terza prova, hanno quindi coinvolto le seguenti materie: EDUCAZIONE FISICA ELETTROTECNICA INGLESE MATEMATICA SISTEMI STORIA 1a PROVA SIMULATA: QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA Materie coinvolte N. Obiettivi della singola materia nella prova 1 MATEMATICA 2 STORIA 3 INGLESE 4 SISTEMI 5 ELETTROTECNICA Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi specifici Conoscere le caratteristiche di un fatto storico Strutture grammaticali e lessico professionale di base Capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite Capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite Data: 20.01.2012 Tempo Punteggio previsto assegnato 18’ 3 18’ 3 18’ 3 18’ 3 18’ 3 Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie 9 2a PROVA SIMULATA: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Materie coinvolte N. Obiettivi della singola materia nella prova 1 ED. FISICA 2 INGLESE 3 MATEMATICA 4 STORIA 5 SISTEMI Conoscenze degli elementi di base del corpo umano Strutture grammaticali e lessico professionale di base Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi specifici Conoscere le caratteristiche di un fatto storico Capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite Data: 22.03.2012 Tempo Punteggio previsto assegnato 18’ 3 18' 3 18’ 3 18' 3 18' 3 Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie 3a N. PROVA SIMULATA: QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA E SINGOLA Materie coinvolte Obiettivi della singola materia nella prova 1 ED. FISICA 2 MATEMATICA 3 INGLESE 4 STORIA 5 SISTEMI Conoscenze degli elementi di base del corpo umano Applicazione delle regole ed uso dei linguaggi specifici Strutture grammaticali e lessico professionale di base Conoscere le caratteristiche di un fatto storico Capacità di rielaborazione delle conoscenze acquisite Data: 21.04.2012 Tempo Punteggio previsto assegnato 18' 3 18’ 3 18' 3 18’ 3 18' 3 Criteri di valutazione: Il punteggio finale sarà la somma dei punteggi ottenuti nelle singole materie 14. ATTIVITA’ INTEGRATIVE • Stage aziendali • Incontro con l’AVIS - ADMO seguito da donazione di sangue • La classe ha mostrato, con attività laboratori ali in Istituto e presso le Scuole Medie, il profilo dell’indirizzo Elettrico ai genitori ed alunni delle classi terze medie del nostro territorio • Visita di istruzione a Gardone: Il Vittoriale degli Italiani • Visite di istruzione: Salone dell’elettronica a Gonzaga (MN) • JOB&Orienta, il salone nazionale sull’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro • UNIMORE ORIENTA Università degli studi di Modena e Reggio Emilia • “Green jobs: le possibili professioni del futuro” organizzato da LAPAM • Incontro con i docenti del corso post diploma ITS MECCANICA MATERIALI Fondazione ITS Modena 10 • Esposizione alla X Edizione SCIENZA UNDER 18 a San Benedetto Po il 16-17-18 maggio • "Green Economy" Esposizione al Centro commerciale il Borgogioioso di Carpi il 26-27 maggio Conferenze: • Incontro con Luigi Abete sul tema "L'imprenditoria giovanile (si può sperare in un futuro migliore?)" organizzato da LIONS CLUB CARPI "A. PIO". 11 ANNO SCOLASTICO 2011/2012 SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO PROGRAMMI SVOLTI 12 ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI DOCENTI: CONSOLINI ANGELO PARENTI VITTORIO 1. Relazione 2. Contenuti disciplinari 3. Metodi d’insegnamento 4. Conoscenze/Competenze disciplinari 5. Tempi 6. Strumenti di verifica 7. Criteri di valutazione 8. Uso di risorse 1. Relazione La classe, composta da 8 studenti tutti provenienti dalla classe 4^E, ha costantemente mostrato un comportamento corretto ed educato. Anche l’interesse e la partecipazione sono stati soddisfacenti per cui si è creato un discreto clima di collaborazione tra docenti e studenti. La maggior parte di questi ultimi ha risposto in modo positivo alle attività proposte interessandosi ed impegnandosi in classe, anche se non sempre a ciò è corrisposto un adeguato lavoro a casa. Il livello di preparazione raggiunto è mediamente più che sufficiente anche se i risultati ottenuti sono eterogenei a seconda delle diverse capacità, preparazione ed attitudini alla materia. 2. Contenuti disciplinari Modulo 1 Dimensionamento degli impianti di BT (ripasso dalle classi precedenti) • Dimensionamento dei cavi in funzione della caduta di tensione • Determinazione della portata di un cavo secondo le norme CEI-UNEL 35024/1 • Protezione dei cavi dal sovraccarico e dal cortocircuito mediante interruttori magnetotermici e/o fusibili • Sistemi di distribuzione TT, TN, IT • Impianti di terra • Protezione dai contatti diretti • Protezione dai contatti indiretti • Dimensionamento di quadri elettrici 13 Modulo 2 • Cabine MT/BT Definizioni e classificazione, cabine pubbliche e private, schema unificare di una cabina privata • Impianti lato MT per cabine: terminali, con alimentazione ad anello, dotate di uno o due trasformatori, gruppo di misura • Dimensionamento dei componenti MT (conduttori, sezionatori, interruttori) • Trasformatore MT/BT: caratteristiche • Rifasamento: calcolo della Q e addebito per basso cosϕ, resistenze di scarica • Impianti lato BT • Dimensionamento dei componenti BT (sezionatori, interruttori, cavi) • Dimensionamento dell’impianto di terra (impianti TT e TN) • Progetto di massima di una cabina MT/BT Modulo 3 Dichiarazione di conformità (art.9 legge 46/90 e DM 37/2008) • Che cos’è, a chi serve, a che serve • Esempio di compilazione • Allegati Modulo 4 Impianto elettrico nell’appartamento • Circuiti di base: punto luce interrotto, punto luce deviato, punto luce invertito • Esempio di appartamento: calcolo della potenza contrattuale, caratteristiche del montante, la distribuzione principale • Modulo 5 Le 4 zone del bagno, l’impianto di terra Sistemi elettrici a bassissima tensione • Protezione contro i contatti diretti ed indiretti mediante i sistemi SELV e PELV • I sistemi FELV Modulo 6 Elettronica di potenza: convertitori statici (ripasso dalle classi precedenti) • Dispositivi a semiconduttori per circuiti di potenza • Diodi, SCR, Triac, GTO • Convertitori AC/DC non controllati: • Raddrizzatore a diodi monofase su carico ohmico ad una e a doppia semionda • Raddrizzatore monofase a ponte di Graetz • Raddrizzatore trifase a ponte • Convertitori AC/DC controllati: 14 • Convertitore ad SCR monofase su carico ohmico ad una semionda • Convertitore monofase a ponte semicontrollato e totalmente controllato • Convertitore trifase a ponte • Convertitori DC/DC : • Convertitore ad SCR-GTO (chopper) abbassatore di tensione (buck converter) • Convertitori DC/AC (Inverter): • Analisi armonica: onda quadra, onda quadra parzializzata, onda quadra a due gradini • Inverter monofase a mezzo ponte e a ponte • Inverter trifase Modulo 7 • La trazione elettrica Trazione elettrica ferroviaria: alimentazione in DC e in AC monofase, motori in DC ad eccitazione serie Modulo 8 • Modulo 9 • Impianti di sollevamento Motoriduttori, ascensori, montacarichi Svolgimento dei compiti d’esame degli anni precedenti Si sono svolte in varie forme (esercizio guidato in classe, esercizio svolto a gruppi, esercizio assegnato a casa, esercizio sotto forma di verifica, simulazione della prova d’esame) tutte le precedenti prove d’esame di Elettrotecnica assegnate all’Istituto Professionale e parte di quelle assegnate all’ITI. Modulo 10 • Metodi e strumenti di misura della resistenza di terra • Esempio di misura della resistenza di terra: impianto elettrico della scuola Modulo 11 3. Misura della resistenza di terra Software: • AUTOCAD LT per il disegno elettrico • GWCAD per il disegno di impianti elettrici civili. Metodi d’insegnamento Lezione frontale ed interattiva. Esercitazioni di laboratorio e laboratorio informatico. Ricerca guidata e lavoro di gruppo. Svolgimento di esercizi in classe. Lettura e studio a casa. 15 4. Conoscenze/Competenze disciplinari Moduli svolti Principali Conoscenze/Competenze • Acquisire una conoscenza adeguata degli impianti di distribuzione ed utilizzazione in BT, tale da consentire la 1 – Dimensionamento corretta scelta dei componenti fondamentali e la relativa di impianti in BT installazione e manutenzione con particolare riferimento alla normativa del settore • Conoscere gli elementi fondamentali costituenti una cabina MT/BT 2 – Cabine MT/BT • Conoscere i dati caratteristici di tali elementi e saperli scegliere in base alle esigenze specifiche • Saper dimensionare il trasformatore della cabina in base alle potenze di targa dei carichi 3 – Dichiarazione di conformità 4 – Impianto elettrico • Sapere che cos’è, a cosa serve e a chi serve • Sapere come si compila e quali allegati servono • Acquisire una conoscenza pratica della distribuzione in nell’appartamento 5 – Sistemi elettrici a bassissima BT in un esempio di applicazione tra i più frequenti • tensione ambienti a maggior rischio • 6 – Elettronica di potenza Conoscere i sistemi elettrici di sicurezza utilizzati negli Conoscere i principi di funzionamento e l’utilizzo dei principali dispositivi elettronici di potenza. • Conoscere il funzionamento e le applicazioni dei convertitori statici • 7 – La trazione elettrica Conoscere le caratteristiche delle linee elettriche ferroviarie e capire le motivazioni delle scelte storiche • Avere degli esempi concreti di applicazione dei convertitori e degli azionamenti di potenza 8 – Impianti di sollevamento • Conoscere il funzionamento di ascensori e montacarichi • Saper dimensionare e calcolare la potenza del motore adeguato 9 – svolgimento dei compiti • d’esame degli anni precedenti preparazione della seconda prova • 10 – Misura della resistenza di terra Saper utilizzare l’esperienza acquisita nella Conoscere i metodi e gli strumenti di misura della resistenza di terra • Vedere una applicazione pratica nella misura della resistenza dell’impianto di terra della scuola • 11 – Laboratorio informatico Saper utilizzare i software specifici per il disegno di impianti elettrici • Saper progettare un impianto elettrico e realizzarlo al PC scegliendo i componenti opportuni 16 5. Tempi Moduli svolti Ore impiegate 1 – Dimensionamento di impianti in BT 30 2 – Cabine MT/BT 80 3 – Dichiarazione di conformità 5 4 – impianto elettrico nell’appartamento 15 5 – Sistemi elettrici a bassissima tensione 5 6 – Elettronica di potenza 20 7 – La trazione elettrica 10 8 – Impianti di sollevamento 5 9 – Svolgimento dei compiti d’esame degli anni preced. 40 10 – Misura della resistenza di terra 10 11 – Laboratorio informatico + tesina + preparazione per 30 la partecipazione a “Scienza under 18” Totale ore 6. 250 Strumenti di verifica: In itinere: domande brevi durante e al termine di ogni unità didattica, esercizi in classe, esercitazioni singole e /o a gruppi in laboratorio e al computer Sommativa modulare: verifiche interattive alla lavagna, prove scritte con risoluzione di problemi e/o progetti, prove strutturate (quesiti a risposta multipla) e semistrutturate (quesiti a risposta singola), verifiche di progettazione al computer. 7. Criteri di valutazione Si è fatto riferimento alla griglia di valutazione multidisciplinare decisa dal Collegio Docenti (vedi POF), riportata in precedenza, adattandola ovviamente alla disciplina specifica. 8. Uso di risorse: Spazi: aula, laboratorio informatico, laboratorio di elettrotecnica Materiali: libri di testo, manuale, appunti, fotocopie, strumentazione di laboratorio, computer, Internet. Testo in adozione: G.Valdes – Elettrotecnica ed Elettronica – Ed. Calderini Altri testi utilizzati: G.Conte – Corso di Impianti elettrici – Ed. Hoepli Manuale Cremonese di Elettrotecnica – Ed. Cremonese Vari siti (elektro.it, btscuola.bticino.it, enel.it, ecc.) I Rappresentanti degli Studenti Gli Insegnanti ……………………………………… ………………………………………. ………………………………. ……………………………….. 17 ITALIANO DOCENTE: BARBIERI GINA 1. Relazione sulla classe 2. Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità 3. Contenuti disciplinari articolati in macro-unità 4. Metodi e strumenti 5. Strumenti e criteri di verifica 6. Programma specifico allegato 1 Relazione sulla classe La classe V E ha evidenziato un comportamento corretto dal punto di vista disciplinare. L’accorpamento con la classe V C per le materie comuni non ha creato difficoltà in quanto la situazione era presente già nell’anno scolastico precedente. Il lavoro scolastico è stato caratterizzato da una proficua collaborazione e partecipazione alle attività proposte,anche se ci sono stati momenti in cui si è reso necessario richiamare gli allievi alle loro responsabilità relativamente all’impegno nello studio. Alcuni allievi hanno dimostrato incostanza e superficialità nello studio, oltre a qualche difficoltà a livello espressivo,quindi non tutti hanno raggiunto un profitto sufficiente. Per alcuni ragazzi permangono difficoltà nell’espressione sia scritta che orale dovute soprattutto ad una preparazione di base carente. Altri, invece, hanno migliorato nel corso dell’anno le competenze linguistiche e la capacità di istituire collegamenti personali fra le varie tematiche affrontate. 2 Obiettivi raggiunti 1. Saper produrre oralmente e per iscritto testi di vario tipo che risultino coerenti alla situazione comunicativa. 2. Saper cogliere gli aspetti principali per l’analisi di un testo letterario. 3. Sapersi orientare nel confronto fra culture letterarie e linguaggi diversi. 4. Saper utilizzare in modo sufficientemente corretto le strutture principali della lingua. 5. Saper individuare il messaggio essenziale di un testo letterario esprimendo un’impressione e/o una riflessione personale. 3 Contenuti disciplinari Il programma svolto ha seguito le indicazioni ministeriali trattando varie tipologie modulari. Attraverso l’analisi diretta dei testi letterari sia italiani che stranieri, si è cercato di sviluppare la capacità di riflessione e di partecipazione alla realtà sociale, nonché la competenza linguistica. L’ambito cronologico dei vari argomenti riguarda soprattutto il XX secolo e si è dato rilievo ad alcune tematiche quali la crisi dei valori positivisti, la solitudine dell’uomo tipici di tale periodo. I moduli sono indicati dettagliatamente nell’allegato relativo al programma svolto. 18 Per la caratteristica prettamente tecnica del corso di studi, non si sono trattati argomenti in comune con le altre discipline ad eccezione della lingua inglese. Sono state svolte varie esercitazioni scritte in preparazione alle nuove tipologie testuali previste dal nuovo esame di stato. I° modulo storico-culturale: la produzione letteraria nell’età del Decadentismo II° modulo: incontro con un’opera :G.Carofiglio,”Il passato è una terra straniera” III° modulo incontro con un autore L.Pirandello IV° modulo: genere letterario: il romanzo nel 900 V° modulo: storico-culturale: la poesia Ermetica. 4 Metodi e strumenti La didattica utilizzata ha privilegiato la lezione frontale ed interattiva nel corso della quale gli allievi sono stati coinvolti attraverso la stesura di appunti, la lettura guidata di testi letterari. E’ stato utilizzato in modo costante come punto di riferimento il libro di testo. Si sono fornite spesso fotocopie per ampliare alcune tematiche Libro di testo: M.Carlà, Culture e modelli, vol. II. Ed. Palumbo editore. Strumenti e criteri di verifica 5 La valutazione delle conoscenze acquisite è avvenuta attraverso interrogazioni orali individualizzate e generali, prove strutturate e semistrutturate, produzione di testi scritti. Le verifiche sono state sia formative che sommative e i criteri seguiti per la valutazione sono quelli definiti nella griglia di valutazione allegata. Griglie di valutazione per prove in itinere e sommative finali (ITALIANO e STORIA) Scritto Si giudicano le seguenti abilità: 1. Competenza ortografica, morfosintattica, logico-lessicale. 2. Pertinenza, coesione e coerenza. 3. Capacità ideativi ed espressiva. La griglia di valutazione è impostata numericamente: 0-3 = Non possiede nessuna delle abilità richieste 4 = Le competenze linguistiche sono gravemente lacunose; Le abilità di pianificazione del testo sono inesistenti; Le capacità ideative ed espositive sono estremamente limitate. 5 = Le competenze linguistiche sono lacunose; Il testo presenta incongruenze dal punto di vista organizzativo e progettuale; Le capacità ideative ed espositive sono limitate. 6 = Possiede un livello accettabile di competenze linguistiche; Progetta e pianifica il testo in modo accettabile; L’ideazione e l’elaborazione del testo manca tuttavia di originalità. 7 = Ha acquisito una discreta padronanza delle competenze linguistiche; 19 Progetta e pianifica il testo con sicurezza; Dimostra organicità nell’ideazione e nell’esposizione del testo. 8 = Ha acquisito una buona padronanza delle competenze linguistiche; Progetta e pianifica il testo con facilità; Dimostra originalità nell’ideazione e nell’esposizione del testo. 9-10=Ha acquisito una piena padronanza delle competenze; Progetta e pianifica il testo con piena padronanza; Dimostra una notevole capacità creativa ed una spiccata originalità. Orale Si giudicano le seguenti abilità: 1. Conoscenza e memorizzazione 2. Pertinenza, esposizione controllata e libera 3. Rielaborazione personale e capacità di collegamento. La griglia di valutazione è impostata numericamente: 0-3 = Non possiede nessuna delle abilità richieste. 4 = Le conoscenze sono gravemente lacunose ed il processo di memorizzazione è estremamente difficoltoso; La pertinenza è inadeguata e l’esposizione è frammentaria e confusa; Non esiste rielaborazione personale. 5 = Le conoscenze sono lacunose ed il processo di memorizzazione difficoltoso; La pertinenza è inadeguata; Presenta difficoltà nella rielaborazione personale e nelle capacità di collegamento. 6 = Le conoscenze e la memorizzazione sono accettabili; La pertinenza è adeguata ed il livello espositivo è semplice, ma comprensibile; Si limita a riferire i contenuti appresi. 7 = Le conoscenze e la memorizzazione risultano acquisite; L’esposizione è chiara ed efficace; Rielabora in modo personale ed opera gli opportuni collegamenti. 8 = Le conoscenze risultano pienamente acquisite; L’esposizione è fluida; Opera collegamenti in maniera ampia. 9-10= Le conoscenze sono complete, approfondite, articolate e ricche di spunti personali; Opera collegamenti con competenza; L’esposizione è fluida e sempre appropriata. 20 PROGRAMMA DI ITALIANO I MODULO: La Produzione letteraria nell’età del Decadentismo OBIETTIVI: Riconoscere i tratti fondamentali della corrente letteraria Comprendere gli elementi di continuità e di innovazione nella produzione di fine Ottocento e dei primi anni del Novecento Conoscere gli elementi principali delle poetiche degli autori analizzati Individuare il ruolo dell’intellettuale nei diversi contesti storico-culturali CONTENUTI: Il contesto storico-culturale. Decadentismo,Estetismo e Simbolismo:caratteri generali C. Baudelaire: vita ,opere e poetica. Da “I fiori del male”: Corrispondenze, Spleen, L’albatro, Il vampiro A. Rimbaud, Vocali G. D’Annunzio: vita opere e poetica Da “Alcyone”: La pioggia nel pineto, Meriggio G.Pascoli :vita, opere e poetica. Il fanciullino, la poetica pascoliana. Da “Myricae”: L’assiuolo, Novembre, X Agosto,Lavandare. Da: ”I canti di Castelvecchio”: Nebbia, Il gelsomino notturno. G. D’Annunzio ,IL piacere:contenuto e tematiche Sotto il grigio diluvio democratico…(cap.II). J.K. Huysmans,da “A ritroso”,La casa di Des Esseints II MODULO: incontro con l’opera : G.Carofiglio “il passato è una terra straniera” OBIETTIVI: comprendere l’impianto narrativo del romanzo Acquisire un metodo autonomo di lettura e di fruizione di un’opera III MODULO: incontro con l’autore : L. PIRANDELLO OBIETTIVI: contestualizzare storicamente l’autore e le sue opere Cogliere l’evoluzione della sua poetica Saper attualizzare la lettura della sua opera Rilevare elementi autobiografici nella sua produzione e cogliervi le inquietudini esistenziali della sua epoca CONTENUTI: vita ,opere e poetica dell’autore. “Il fu Mattia Pascal”: contenuto e tematiche. Da “Il fu Mattia Pascal”: “Il fu Mattia Pascal” . Da “Novelle per un anno”: La signora Frola e il signor Ponza suo genero, La carriola,Il treno ha fischiato La produzione teatrale. IV MODULO: genere letterario: IL ROMANZO NEL 900. OBIETTIVI: conoscere le caratteristiche del genere Individuare gli elementi significativi della società del ‘900 Individuare le caratteristiche degli autori esaminati nell’ambito del genere 21 CONTENUTI: F.Kafka: vita, opere e tematica Il processo: contenuto e tematiche Lettura di brabi tratti da: lettera al padre, la metamorfosi, l’avvoltoio, il cavaliere del secchio Italo Svevo: vita,opere e poetica Da “La coscienza di Zeno”: ”:”La prefazione del dottor S.”, Augusta”, ”La catastrofe finale” V MODULO : storico-culturale: Avanguardie del primo Novecento e la poesia ermetica. OBIETTIVI : conoscere le caratteristiche della corrente poetica Conoscere la poetica degli autori esaminati CONTENUTI: le avanguardie:caratteristiche.Il Futurismo, novità tematiche e stilistiche del movimento futurista La poesia Ermetica: caratteri generali. G. Ungaretti:vita,opere e poetica Da “L’allegria”: San Martino del Carso, Veglia, fratelli, Soldati E. Montale :vita, opere e poetica Da “Ossi di seppia”: Meriggiare pallido e assorto. Spesso il male di vivere ho incontrato. Salvatore Quasimodo: vita, opere e poetica Da “Acque e terre”: ed è subito sera La classe ha partecipato al progetto “Il quotidiano in classe” La classe ha partecipato ad un incontro riguardo il volontariato europeo ed ha assistito ad uno spettacolo teatrale inerente la sicurezza sul lavoro. E’ stata effettuata una visita d’istruzione al “Vittoriale” I Rappresentanti degli Studenti ……………………………………… L’insegnante ………………………………………. ………………………………. 22 STORIA DOCENTE: 1 BARBIERI GINA Relazione sulla classe L’interesse per la disciplina è stato per lo più costante e soprattutto gli avvenimenti dell’ultimo cinquantennio sono stati spesso oggetto di alcune riflessioni. L’impegno dimostrato è stato abbastanza costante e la maggior parte della classe ha acquisito una discreta conoscenza degli argomenti analizzati; alcuni allievi hanno ancora difficoltà nel fare collegamenti e nel cogliere i nessi di causa –effetto. 2 Obiettivi raggiunti 1. Saper collocare nel tempo e nello spazio gli avvenimenti storici fondamentali 2. Saper cogliere, se opportunamente guidato, rapporti di causa-effetto tra i vari avvenimenti 3. Saper individuare il legame essenziale tra passato e presente 4. Saper usare in modo complessivamente corretto il linguaggio specifico 3 Contenuti disciplinari Il programma è stato impostato su una scansione modulare ed ho seguito le indicazioni ministeriali. Nello svolgimento degli argomenti ho cercato di soffermarmi sui temi, i motivi ed i problemi più significativi della storia non trascurando sia i collegamenti con lo studio della letteratura sia quelli con il presente. Per ottenere questi obiettivi ho cercato di partire sempre da elementi concreti (letture, immagini, documenti) per meglio cogliere il significato dei fatti storici e successivamente stimolare un giudizio critico della realtà. I moduli sono indicati dettagliatamente nell’allegato relativo al programma svolto. 4 Metodi e strumenti Ho utilizzato la lezione frontale ed interattiva . Libro di testo utilizzato: Francesco Maria Feltri,M.M.Bertazzoni,F.Neri Il tempo e le idee (dal primo dopoguerra al mondo globale) vol.2 ed.SEI 5 Strumenti e criteri di verifica La valutazione delle conoscenze acquisite è avvenuta attraverso interrogazioni individualizzate, prove strutturate e semistrutturate. Nella valutazione delle verifiche sia formative che sommative si è seguita la griglia allegata in precedenza. 23 PROGRAMMA DI STORIA I MODULO: I REGIMI TOTALITARI OBIETTIVI: Conoscere il contesto politico, economico e sociale dell’Europa nella prima metà del ‘900 Individuare le caratteristiche dei regimi totalitari e saperle contestualizzare Conoscere ed utilizzare il linguaggio specifico CONTENUTI: La rivoluzione russa e la nascita dell’URSS Lo Stalinismo La grande crisi del dopoguerra in Europa Dalla repubblica di Weimar al nazismo La crisi del ’29 e il New Deal L’Italia dallo stato liberale al fascismo Il fascismo Il nazismo II MODULO: LA SECONDA GUERRA MONDIALE OBIETTIVI: individuare le cause che determinarono il conflitto Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico CONTENUTI: Dalla conferenza di Monaco all’invasione della Polonia La guerra totale L’ Italia in guerra La svolta del ’43 La Resistenza in Italia La fine della guerra III MODULO: IL SECONDO DOPOGUERRA OBIETTIVI: Conoscere le caratteristiche principali del contesto politico, economico e sociale del secondo dopoguerra Conoscere e utilizzare il linguaggio specifico CONTENUTI: Il mondo alla fine della seconda guerra mondiale Guerra fredda e ricostruzione in Europa Conseguenze della guerra fredda La fine del ‘900: Usa e Urss L’Italia Repubblicana L’ Italia dello sviluppo economico I Rappresentanti degli Studenti ……………………………………… L' Insegnante ………………………………. ……………………………………… 24 MATEMATICA DOCENTE: RIGHI ROBERTA 1. Relazione sulla classe 2. Contenuti disciplinari ed obiettivi 3. Obiettivi d’apprendimento 4. Metodologia 5. Strumenti e criteri di valutazione 1. RELAZIONE SULLA CLASSE La classe 5E, composta da 8 allievi, è articolata con la classe 5C. I due gruppi hanno subito evidenziato un buon grado di socializzazione, assumendo un comportamento sempre corretto. La classe ha mostrato per tutto l’anno scolastico interesse e desiderio di approfondimento sia per gli aspetti teorici sia per quelli applicativi. La partecipazione alle attività è sempre stata attiva e assidua da parte della quasi totalità degli alunni, sempre presenti alle lezioni. Le capacità logiche ed espositive sono eterogenee, così come l’abilità di risoluzione dei esercizi varia notevolmente all’interno della classe. Un limitato gruppo di ragazzi di discrete capacità ha raggiunto una comprensione adeguata degli argomenti trattati. Alcuni ragazzi con profitto insufficiente, soprattutto a causa di lacune pregresse, ma con l’interesse ed la partecipazione costante sono riusciti a raggiungere risultati appena sufficienti. Per altri le conoscenze acquisite sono superficiali, poco rielaborate e limitate le abilità operative. Per molti permangono difficoltà ad esprimersi attraverso un linguaggio ed una terminologia scientifica corretta. Al fine di consolidare le nozioni acquisite e la padronanza del calcolo sono state dedicate molte ore alla fase applicativa. L’attività didattica ha subito rallentamenti e interruzioni in seguito allo svolgimento di attività della classe, come lo stage aziendale che ha posticipato l’inizio dell’anno scolastico al 24 ottobre 2011. Molti hanno partecipato con entusiasmo alle diverse gare di matematica proposte (Olimpiadi della matematica, Kangourou, gara a squadre di istituto), inoltre una parte della classe con la sua presenza nelle scuole medie, nelle giornate di scuola aperta, nelle attività di laboratorio ha offerto un’immagine di competenza e un sincero senso di appartenenza alla scuola. 25 2. CONTENUTI DISCIPLINARI ED OBIETTIVI Modulo 1: recupero prerequisiti Obiettivi • Saper applicare le Contenuti conoscenze di • tangente goniometria • Acquisire operatività nel piano cartesiano • Acquisire le tecniche di base per la • • le due relazioni fondamentali della goniometria risoluzione di equazioni esponenziali e • angoli associati (90° ± α, 180°− α) logaritmiche • teoremi sui triangoli rettangoli • Funzione ed equazione esponenziale • Funzione ed equazione logaritmica • Equazioni di primo e secondo grado • Equazioni di grado superiore al secondo: Utilizzare con sicurezza le tecniche e le procedure di calcolo per risolvere equazioni, sistemi di equazioni • Funzioni goniometriche seno, coseno, Acquisire sicurezza nel calcolo con le disequazioni binomie, trinomie, biquadratiche • Disequazioni algebriche razionali • Piano cartesiano Modulo 2: Funzioni elementari Obiettivi • Riconoscere le principali Contenuti funzioni elementari • Saper riconoscere il grafico delle principali funzioni elementari • Conoscere le caratteristiche delle funzioni elementari • • Definizione di funzione • Funzioni iniettive, suriettiva, biettive • Funzione costante • Funzione lineare • Funzione quadratica • Funzione di proporzionalità inversa • Funzioni trascendenti: seno, coseno, Saper individuare le proprietà di una funzione dal grafico tangente, logaritmica, esponenziale • Caratteristiche e grafici 26 Modulo 3: Generalità sulle funzioni reali di variabili reali Obiettivi Contenuti • Saper classificare le funzioni • Saper trovare il dominio di una funzione analitica • Intervalli di R (limitati, illimitati, chiusi, aperti, semichiusi a sinistra o a destra) Saper trovare le intersezione di una funzione con gli assi cartesiani. • • • Approccio intuitivo al concetto di intorno di un punto e di punto di accumulazione Saper distinguere funzioni crescenti e decrescenti dal grafico • Saper trovare il segno di una funzione • Saper riconoscere le funzioni pari, dispari • Saper riconoscere le funzioni pari, dispari, • Funzioni pari e dispari • Funzioni periodiche • Funzioni monotone • Segno di una funzione periodiche dal grafico Modulo 4: Limiti delle funzioni Obiettivi Contenuti • Comprendere il significato di limite • • Approccio intuitivo al concetto di limite Saper operare con i limiti • • Limite all’infinito Saper ipotizzare l’andamento di una • Limiti al finito • Limiti destro e sinistro • Operazioni sui limiti (solo enunciati): somma, funzione razionale intera o fratta all’infinito o in un intorno di punti particolari utilizzando i limiti • prodotto, rapporto e casi particolari del Conoscere il teorema di esistenza del limite ed unicità del limite enunciato) • Riconoscere le forme indeterminate (solo rapporto 1/0 e 1/∞ • Forme indeterminate: + ∞ − ∞ ; ∞ / ∞; 0/0, 0·∞ Modulo 5: Continuità delle funzioni Obiettivi Contenuti 27 • Acquisire ulteriori elementi per la costruzione del grafico di una funzione: discontinuità, continuità, asintoti • Calcolo di limiti che si presentano nella forma indeterminata ∞ / ∞ per 0/0, funzioni razionali fratte • Significato intuitivo di funzione continua • Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo • Continuità delle funzioni elementari • Classificazione dei punti di discontinuità di una funzione: prima, seconda e terza • Individuazione e riconoscimento dei tipi di discontinuità per le funzioni razionali fratte • Ricerca degli asintoti di funzioni razionali fratte specie • Eliminazioni delle forme indeterminate • Asintoti orizzontali, verticali e obliqui Modulo 6: Derivata di una funzione e sue applicazioni Obiettivi • Contenuti Acquisire gli elementi fondamentali per la costruzione di un grafico di • punto mediante il problema della velocità una istantanea di un corpo che si muove di funzione • • moto rettilineo. Saper utilizzare le informazioni originate dallo studio delle derivate di una • Definizione di derivata funzione • Derivata delle funzioni elementari • Significato geometrico di derivata in un Saper calcolare la derivata di y = k, y = x, punto 2 • y = x utilizzando la definizione • Saper calcolare la derivata di una due funzioni Ricerca del coefficiente angolare della tangente a una curva in un suo punto • Saper individuare gli intervalli di crescenza e decrescenza • Saper riconoscere e determinare gli • Continuità e derivabilità • Equazione della tangente a una curva. • Funzioni crescenti e decrescenti. • Studio del segno della derivata prima. • Definizione di punti di massimo e di minimo eventuali punti di massimo e di minimo di una funzione • relativo e assoluto. • Saper riconoscere e determinare gli eventuali punti di flesso di una funzione • Regole di derivazione: derivata della somma algebrica, del prodotto, del quoziente di funzione • Introduzione al concetto di derivata in un la derivata prima. • Saper rappresentare in modo corretto funzioni semplici razionali intere e fratte Studio dei massimi e dei minimi relativi con Cenni sulla concavità e punti di flesso con lo studio della derivata seconda • Grafico di una funzione 28 3. OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI ABILITA’ Conoscere : Classificazione e dominio di una funzione Concetto intuitivo di limite Concetto di derivata Derivate di funzioni elementari Saper fare : Classificare le funzioni Calcolare il dominio di una funzione razionale Calcolare il limite di una funzione razionale Individuare le equazioni degli asintoti di una funzione razionale Calcolare la derivata di una funzione razionale Determinare i punti stazionari studiando il segno della derivata prima Rappresentare il probabile grafico di una funzione Riconoscere le caratteristiche principali del grafico di una funzione OBIETTIVI TRASVERSALI E RUOLO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA Acquisizione ed uso del linguaggio specifico Comprensione delle diverse tipologie testuali Rielaborazione ed utilizzo delle conoscenze e delle abilità acquisite 1. Uso di termini e simboli specifici sia nelle prove scritte che in quelle orali 2. Analisi guidata di schemi ed appunti 3. Analisi del testo di esercizio 4. Applicazione operativa delle regole studiate 5. Confrontare e mettere in relazione i vari contenuti appresi. 4. METODOLOGIA Le intenzioni iniziali di approfondire gli argomenti con riferimenti teorici specifici (anche solo quelli proposti dal libro di testo) si dimostrano superiori alle possibilità della classe per il limitato tempo a disposizione. Quindi per rendere il programma di analisi infinitesimale più semplice si è ridotta la teoria ai concetti essenziali, dando largo spazio alle esercitazioni cercando di consolidare le capacità operative degli alunni; fornendo comunque gli strumenti ai più abili per una discreta infarinatura teorica. In ultima fase ho fatto esempi dando loro schede di lavoro, sottolineando sempre quanto sia importante la matematica come fondamento alle altre discipline. 29 Dei vari argomenti è stata data una presentazione e una trattazione prevalentemente intuitiva, curando soprattutto l'aspetto applicativo mediante lo svolgimento di esercizi di diversa difficoltà con discussione sia libera che guidata. L'aspetto teorico riguardante le definizioni e le proprietà è stato affrontato con adeguati esempi per favorirne l’apprendimento, le dimostrazioni dei teoremi, invece, non sono state proposte. La parte di analisi matematica è stata pressoché interamente trattata su funzioni algebriche razionali. Sono stati assegnati esercizi di tipologia varia come attività domestica per lo più corretti in classe. Non sono mancati momenti di recupero per ripassare concetti e procedure di calcolo relative agli anni precedenti. La ripetizione di spiegazioni, la risoluzione alla lavagna degli esercizi assegnati per casa e la correzione in aula delle verifiche è stata la normale e continua attività di controllo e recupero. Utile è stata la ricostruzione dei punti fondamentali della lezione con schemi riassuntivi come ad esempio (le funzioni razionali fratte, espresse in forma algebrica, si prestano bene per suggerire l’indicazione di possibili asintoti in base al grado del numeratore e denominatore): “gli asintoti delle funzioni algebriche razionali fratte, in base al grado del numeratore e denominatore: Grado del numeratore minore del grado del denominatore. Grado del numeratore uguale al grado del denominatore. Asintoto orizzontale di equazione y=0 Asintoto orizzontale con equazione y uguale al rapporto dei coefficienti di grado massimo Grado del numeratore uguale al grado del Asintoto obliquo denominatore più uno. Grado del numeratore maggiore del grado del Assenza di comportamento asintotico denominatore più uno. all’infinito. e la presenza dell’asintoto verticale sia da ricercarsi nei valori che annullano il denominatore, specificando questa come condizione necessaria, ma non sufficiente.” Nella fase riassuntiva degli argomenti, ho dato delle regole “pratiche e sintetiche” per memorizzare e collegare la rappresentazione grafica ad alcuni argomenti trattati o gli stessi concetti. Pur essendo restia a fornire ricette di questo tipo, perché mnemoniche e meccaniche ma necessarie per le difficoltà mostrate da una buona parte della classe; vedi ad esempio la frase “salto finito: prima; salto infinito: seconda; buco: terza” per memorizzare la discontinuità in un punto. 30 L’attività prevista in sala computer è stata formulata sia verso l’utilizzo di software applicativo (Geogebra) per ricavare il grafico di una funzione e confrontare i risultati ottenuti con il suo studio, sia di esecuzione personale degli studenti. STRUMENTI DI LAVORO − libro di testo (consigliato) M. Scovenna – Appunti di analisi infinitesimale – Ed. Cedam - 2002 − schemi ed appunti − schede di lavoro − software didattico: Geogebra − uso di internet: recupero, test, esercizi in siti menzionati nel sito della scuola http://www.vallauricarpi.it dipartimento di matematica. 5. STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE Strumenti: − compito di tipo tradizionale − indagine in itinere con verifiche informali − risoluzione di esercizi alla lavagna − prove semistrutturate − verifiche orali: interrogazioni sotto forma di soluzione guidata di un esercizio, esposizione di un argomento indicato dall'insegnante. Valutazione degli interventi significativi durante le lezioni − simulazioni di terza prova. Inoltre, sono stati oggetto di valutazione anche: − l’interesse e l’attenzione con cui l’alunno ha affrontato le lezioni; − l’atteggiamento più o meno critico nell’avvicinarsi a concetti ed argomenti nuovi; − l’impegno nello svolgimento delle attività proposte in classe; − l’impegno nello svolgimento del lavoro domestico; − la partecipazione attiva durante le lezioni. Criteri di valutazione: − utilizzo della griglia riportata nel POF. I Rappresentanti degli Studenti …………………………………. L' Insegnante ………………………………… …………………………………. 31 INGLESE DOCENTE: SANTUCCI SIMONA 1.Presentazione della classe 2.Obiettivi disciplinari effettivamente raggiunti in termini di competenze e capacità 3.Contenuti disciplinari articolati in macro unità 4.Metodologia 5.Verifica e valutazione 6.Tipologia delle prove 7. Attività di recupero 8. Testi, materiali, attrezzature 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe VE, composta da 8 studenti, non ha avuto continuità nel corso del biennio e del triennio per quanto riguarda la lingua inglese, ad eccezione degli ultimi due anni. Lo studio della materia ha pertanto risentito di una scarsa, pregressa, superficiale conoscenza della materia e delle enormi lacune relative alle principali strutture morfo-sintattiche. Il programma è stato svolto in modo sostanzialmente ridotto perché ai fini dello svolgimento dello stesso, è emersa sin dal principio, la necessità di svolgere ex novo argomenti che normalmente sono oggetto di studio del terzo anno o di consolidarne altri oggetto di studio del biennio. La programmazione iniziale della docente ha dovuto, sin da subito, essere modificata per dare maggiore spazio a questa esigenza della classe effettuando un’attività di revisione, di consolidamento della grammatica e della sintassi inglese, rafforzando l’esposizione orale e l’espressione scritta. La classe ha quasi sempre tenuto in classe un comportamento corretto, mostrando interesse per gli argomenti proposti. La frequenza da parte di alcuni studenti, tuttavia, non è stata sempre assidua, rallentando spesso lo svolgimento delle attività; inoltre, l’attenzione e la discreta partecipazione in classe non hanno spesso trovato riscontro per tutti in un corrispondente impegno a casa, pochi hanno veramente dimostrato metodicità nel lavoro domestico e desiderio di approfondire i contenuti. La classe presenta un profilo molto eterogeneo per quanto concerne il profitto: a fronte di un numero veramente esiguo di studenti che è riuscito a distinguersi per la sufficiente padronanza della lingua e per la preparazione raggiungendo livelli discreti, si individua un nutrito gruppo di studenti che ha raggiunto una preparazione mnemonica appena sufficiente. Alcuni studenti evidenziano difficoltà espositive soprattutto nella produzione orale. 32 2.OBIETTIVI DISCIPLINARI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI IN TERMINI DI COMPETENZE E CAPACITA’. All’interno delle due aree generali della comprensione e della comunicazione sono stati complessivamente raggiunti i seguenti obiettivi: COMPRENSIONE ORALE L’alunno sa comprendere il messaggio di un testo ascoltato. Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo ascoltato. COMPRENSIONE SCRITTA Sa comprendere il messaggio di un testo letto. Sa distinguere informazioni specifiche all’interno di un testo letto. Sa attuare semplici inferenze. PRODUZIONE ORALE Sa rispondere a domande. Sa partecipare ad una conversazione in situazione nota. Sa esprimere il proprio vissuto. PRODUZIONE SCRITTA Sa eseguire esercizi strutturali. Sa rispondere a questionari. Sa produrre un dialogo semplice. Sa produrre un testo descrittivo. FUNZIONI Sa utilizzare le funzioni di base in relazione ad un contesto dato. STRUTTURE Sa produrre messaggi la comprensione dei quali non sia compromessa da scorrettezza grammaticale. LESSICO Conosce e sa utilizzare il lessico relativo alle situazioni affrontate. Conosce e sa utilizzare il lessico professionale di base. 3.CONTENUTI DISCIPLINARI ARTICOLATI IN MACRO UNITA’ Il programma del corso è stato svolto cercando di aderire alle direttive ministeriali. Sono stati sviluppati tre macro moduli che costituiscono la base della programmazione della lingua straniera per l’intero biennio post-qualifica. L’articolazione dei moduli ha tenuto conto delle esigenze 33 degli studenti e della programmazione del Consiglio di Classe, secondo i principi di flessibilità e alternanza tematica nel corso dell’anno. Modulo 1: CONSOLIDAMENTO LINGUISTICO Ha avuto lo scopo di completare e rafforzare le competenze, le abilità e le conoscenze acquisite al termine del triennio. Modulo 2: CIVILTA’ E CULTURA Ha avuto lo scopo di sviluppare argomenti di civiltà e letteratura inglese.. Modulo 3 : MICROLINGUA Ha avuto lo scopo di far acquisire le terminologie e i linguaggi specifici del settore di qualifica, inoltre ha cercato di favorire la capacità di interazione a livello orale e scritto in situazioni di comunicazione professionale. 4.METODOLOGIA Si è utilizzato il metodo funzionale-comunicativo, presentando la lingua in situazione e cercando di coinvolgere attivamente gli studenti mediante l’uso del dialogo, del lavoro a coppie, di gruppo e di tutte le altre strategie che favoriscono la comunicazione. Il metodo è stato reso flessibile in relazione al tipo di obiettivo da perseguire, ai tempi e alle esigenze degli alunni. La riflessione grammaticale ha privilegiato gli aspetti comunicativi e semantici lo studente è stato guidato a dedurre la regola dal contesto di comunicazione in cui essa è inserita, al fine di utilizzarla in una produzione corretta e significativa. FASI METODOLOGICHE Warm up e richiamo delle conoscenze pre-acquisite. Presentazione (ascolto o lettura) di un testo di tipo dialogico o non. Comprensione globale. Analisi tramite esercizi di comprensione. Attivazione delle funzioni e delle strutture presenti. Rinforzo tramite lavoro a coppie, di gruppo o individuale. Riflessione sulla lingua. Ampliamento. Verifica. Azione di recupero. 5.VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica è stata attuata al termine di ogni modulo o sezione di modulo, e, con finalità di feedback, anche durante le singole lezioni mediante il dialogo. Essa è stata coerente con gli obiettivi esposti e la metodologia descritta. 34 Ha verificato la capacità degli alunni di utilizzare le funzioni comunicative e di usare le quattro abilità di base all’interno di un quadro sintattico appropriato. Nei moduli in cui gli obiettivi lo prevedevano, essa ha anche verificato la conoscenza e l’elaborazione dei contenuti culturali e/o tecnici. CRITERI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda i criteri di valutazione è stata adottata una griglia per obiettivi che fa riferimento ai criteri espressi dal Collegio Docenti. In relazione alle singole prove disciplinari, sono stati assegnati punteggi specifici per ogni obiettivo verificato. La valutazione delle prove orali ha tenuto conto di pronuncia, lettura, lessico adeguato, comprensione, contenuti e capacità comunicativa complessiva. GRIGLIE DI VALUTAZIONE IN BASE AGLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE COMPRENSIONE ORALE 9-10: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo ascoltato anche senza bisogno di ripetizione. 7-8: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo ascoltato, ma talvolta necessita di ripetizione. 6: Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni specifiche del testo ascoltato dopo ripetizione. 5: Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo ascoltato dopo ripetizione. 3-4: Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche dopo numerose ripetizioni. 1-2: Lo studente comprende solo alcune parole, senza capire il messaggio globale. COMPRENSIONE SCRITTA 9-10: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo letto anche senza bisogno di rileggerlo. 7-8: Lo studente comprende il messaggio comunicativo globale e le informazioni specifiche del testo letto, ma talvolta necessita di rileggerlo. 6: Lo studente comprende di solito il messaggio globale e la maggior parte delle informazioni specifiche del testo dopo averlo riletto. 5: Lo studente comprende parte del messaggio globale e alcune informazioni specifiche del testo dopo averlo riletto diverse volte. 3-4: Lo studente comprende solo alcune parole e frasi, ma raramente il messaggio globale anche dopo averlo riletto numerose volte. 1-2: Lo studente comprende solo alcune parole del testo, senza capire il messaggio globale. 35 PRODUZIONE ORALE 9-10: Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma e pronuncia corrette. 7-8: Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma e pronuncia quasi sempre corrette. 6: Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo qualche errore nella forma e nella pronuncia. 5: Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo errori non gravi nella forma e nella pronuncia. 3-4: Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma e nella pronuncia. 1-2: Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio comunicativo. PRODUZIONE SCRITTA 9-10: Lo studente comunica contenuti e idee in modo scorrevole e con forma corretta. 7-8: Lo studente comunica contenuti e idee in modo abbastanza scorrevole e con forma quasi sempre corretta. 6: Lo studente di solito comunica semplici contenuti e idee in modo comprensibile pur commettendo qualche errore nella forma. 5: Lo studente comunica semplici contenuti e idee in modo non sempre comprensibile e commettendo errori non gravi nella forma. 3-4: Lo studente comunica contenuti in modo frammentario commettendo gravi errori nella forma. 1-2: Lo studente si esprime solo con parole, ma non riesce ad utilizzarle per creare un messaggio comunicativo. STRUTTURE 9-10: Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo appropriato. 7-8: Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo quasi sempre appropriato. 6: Lo studente conosce e utilizza le strutture in modo abbastanza appropriato, pur commettendo qualche errore non grave. 5: Lo studente conosce solo alcune strutture e commette diversi errori nell’utilizzarle. 3-4: Lo studente commette gravi errori nell’utilizzo delle strutture. 1-2: Lo studente non conosce e non è in grado di utilizzare le strutture proposte. LESSICO 9-10: Lo studente conosce e utilizza in modo appropriato una vasta gamma di vocaboli. 7-8: Lo studente conosce e utilizza in modo quasi sempre appropriato un discreto numero di vocaboli. 6: Lo studente conosce e utilizza in modo abbastanza appropriato i vocaboli di base. 5: Lo studente conosce e utilizza un limitato numero di vocaboli. 3-4: Lo studente utilizza solo un esiguo numero di vocaboli. 1-2: Lo studente conosce solo alcuni vocaboli. 36 6. TIPOLOGIA DELLE PROVE COMPRENSIONE ORALE: Prove d’ascolto a diversi livelli di comprensione. COMPRENSIONE SCRITTA: Comprensione di brani letti a diversi livelli di richieste. Prove di tipo strutturato. PRODUZIONE ORALE: Esposizione di contenuti culturali e professionali Riferire fatti accaduti. Commenti e considerazioni personali. Interviews. PRODUZIONE SCRITTA: Completamento. Produzione dialoghi. Questionari. Prove di tipo strutturato. LESSICO: Completamento. Sequenze. Liste. Mind maps. Inoltre: Simulazioni di terza prova di esame di stato. 7.ATTIVITA’ DI RECUPERO A. La programmazione ha preso l’avvio da un modulo di revisione e consolidamento delle conoscenze acquisite l’anno precedente; esso è stato dunque inteso anche come momento di recupero e sostegno per gli alunni che erano stati promossi con debiti, o per gli alunni con lievi lacune nella preparazione. B. Le strategie di recupero in itinere sono state attuate in classe ogniqualvolta se ne sia rilevata la necessità a favore degli alunni che presentavano difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi nei diversi ambiti dell’apprendimento: difficoltà di comprensione difficoltà di applicazione difficoltà nella motivazione difficoltà nel metodo di studio. 37 8. TESTI, MATERIALI E ATTREZZATURE “SOLUTIONS 2 + Workbook” di C. Marcelli e T. Wood ( ed. Longman) “THE NEW BURLINGTON ENGLISH GRAMMAR” di P. Conti, E. Sharman ,R. Rizzo con A. Cowan ( ed. Burlington – Le Monnier) “ ELECTR-ON” di R. Beolè – M. Robba ( ed. Edisco) Sono inoltre state usate fotocopie e appunti da altri testi relative ai moduli 1- 2 - 3. Come strumenti di supporto: registratore, lettore CD, lettore DVD, LIM. PROGRAMMA FINALE LINGUA INGLESE Modulo 1 : Revisione delle principali strutture e funzioni linguistiche degli anni precedenti. b) STRUCTURES THEMES AND FUNCTIONS Passive Tenses Talking about events and processes in the passive form Present perfect simple Completed and not completed actions Present Perfect Continuous Actions taking place at a certain time in the past IF clauses 1st and 2nd type Conditions Modulo 2 : CIVILTA’ - LETTERATURA ° The Victorian Age: the Victorian compromise ° The Aesthetic movement and Decadence ° Oscar Wilde “The picture of Dorian Gray” Modulo 3 : MICROLINGUA ° Conventional power plants: Nuclear, thermoelectric and hydroelectric power plants. ° Alternative power sources : solar , wind, tidal, geothermal and biomass energy. ° Generators ° Transformers ° Automation and mechanization ° Robotics: the different parts of a robot ° The electric car ° The hybrid car: the Jaguar C-X75 supercar ° The curriculum Vitae and the letter of application ° Jobs in technology Al momento della stesura del presente documento non sono ancora stati svolti gli ultimi argomenti del modulo di microlingua ( che verranno affrontati presumibilmente dalla seconda metà di Maggio sino al termine dell’anno scolastico). I rappresentanti degli studenti …………………………………….. L’Insegnante ………………………………. …………………………………….. 38 SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DOCENTI: MICCOLIS FRANCESCO PARENTI VITTORIO 1. Relazione 2. Contenuti disciplinari 3. Strumenti di verifica 4. Criteri di valutazione 5. Uso di risorse 1. Relazione La preparazione di base evidenziata dagli allievi all’inizio dell’anno scolastico era piuttosto lacunosa e superficiale. Si è pertanto cercato di colmare le lacune pregresse che erano relative non solo allo scorso anno scolastico, ma anche a quello ancora precedente. La necessità di fornire agli allievi una preparazione effettivamente spendibile nel mondo del lavoro ha fatto si che oltre agli argomenti specifici della disciplina si siano affrontati, nella parte di laboratorio, ulteriori argomenti come per esempio il dimensionamento degli impianti fotovoltaici e gli impianti domotici. La classe è eterogenea sia per quanto riguarda la preparazione di base che per l’impegno e l’interesse per la materia. La frequenza alle lezioni è stata regolare per la totalità della classe. Il lavoro scolastico è stato caratterizzato da una proficua collaborazione e partecipazione alle attività proposte in classe, ma l’impegno nella successiva fase di studio a casa è stato non è stato dello stesso livello. Il lavoro scolastico è stato integrato dalla partecipazione a “Scienza under 18”, che ha richiesto l’allestimento del plastico di una casa domotizzata e quindi il rifacimento di alcuni quadri elettrici, il cablaggio di LED e ventole e la configurazione software dei componenti domotici. Anche la partecipazione a "Green Economy", esposizione al Centro commerciale il Borgogioioso di Carpi, ha integrato e rafforzato le conoscenze scolastiche dei ragazzi visto che hanno dovuto affrontare e risolvere problemi di carattere non solo pratico ma anche tecnico/scientifico come per esempio la configurazione software dei componenti domotici. Alcuni allievi hanno dimostrato incostanza e superficialità nello studio, oltre a qualche difficoltà a livello espressivo, quindi non tutti hanno raggiunto un profitto pienamente sufficiente. Alcuni ragazzi, invece hanno raggiunto una preparazione più che sufficiente e, in qualche caso, discreta. 39 2. Contenuti disciplinari Modulo 1 • Trasduttori Trasduttori di posizione (potenzometro, trasformatore differenziale, resolver, encoder incrementale e assoluto) • Modulo 2 Trasduttori di temperatura (termoresistenze, PTC. Termocoppie, termistori) Schemi a blocchi • Blocchi in serie, cascata, parallelo e retroazione • Semplificazione degli schemi a blocchi Modulo 3 Sistemi • Segnali di ingresso analogici, discreti e digitali • Sistemi ad anello aperto e ad anello chiuso • Segnali a gradino unitario, funzione impulsiva, rampa unitaria • Risposta di un sistema nel dominio del tempo e della frequenza • Funzione di trasferimento (impedenza e ammettenza come esempi di funzione di trasferimento) • Ordine di un sistema • Numeri complessi, variabili complesse e funzioni di variabile complessa • Poli e zeri di una funzione di variabile complessa • Trasformata di Laplace • Antitrasformata di Laplace • Metodo dello sviluppo di Heavside per la determinazione dell’antitrasformata di una funzione razionale fratta • Teoremi del valore iniziale e finale • Antitrasformata di una funzione con poli reali semplici • Antitrasformata di una funzione con poli reali multipli • Antitrasformata di una funzione con poli complessi coniugati Modulo 4 Stabilità • Posizione dei poli nel piano complesso e stabilità • Criterio di stabilità di Nyquist • Diagrammi logaritmici e semilogaritmici • Criterio di stabilità di Bode • Margine di fase e di guadagno • Diagrammi di Bode (funzioni: G(s)=K con K>1, G(s)= 1+jω, G(s)=1/(jω)m, G(s)= 1/(1+jω), G(s)= 1/[1+2jξω/ωn- (ω/ωn )2] • Diagrammi di Bode di funzioni di trasferimento generiche • Metodo rapido per la costruzione dei diagrammi di Bode 40 Modulo 5 Laboratorio 1. Dimensionamento di impianti fotovoltaici 2. Il sistema domotico Lonworks 3. Progettazione di impianti di automazione con PLC: analisi delle specifiche, creazione della tabella I/O e PLC, stesura del ladder diagram e listato istruzioni relativo. 4. Programmazione dei PLC della serie CPM della OMRON tramite il software CX- Programmer. 3. Strumenti di verifica: In itinere: domande brevi durante e al termine di ogni unità didattica, esercizi in classe Sommativa modulare: verifiche interattive alla lavagna, prove scritte con risoluzione di problemi e/o progetti 4. Criteri di valutazione Si è fatto riferimento alla griglia di valutazione multidisciplinare decisa dal Collegio Docenti (vedi POF), riportata in precedenza, adattandola ovviamente alla disciplina specifica. 5. Uso di risorse: Spazi: aula, laboratorio informatico, laboratorio di elettrotecnica Materiali: manuale, appunti, fotocopie. Testo in adozione: “Sistemi, automazione e organizzazione della produzione” V. Savi, P. Nasuti, G. Tanzi – Editrice Calderini. Altri testi utilizzati: “Controllori logici programmabili e automazione industriale” M. Barezzi – Editrice San Marco. I Rappresentanti degli Studenti Gli Insegnanti ……………………………………… ………………………………………. ………………………………. ……………………………….. 41 EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: GARAGNANI TULLIO OBIETTIVI GENERALI Le attività svolte hanno privilegiato l’esperienza piuttosto che la prestazione. Si è cercato infatti di coinvolgere in modo partecipato e sensibile gli studenti. Tali attività hanno permesso agli studenti un approccio educativo ad diverse discipline sportive, in particolare al calcio e a differenti attività motorie finalizzate. Il quadro educativo di riferimento ha inteso limitare l’approccio competitivo alle attività per favorire la cooperazione e la collaborazione tra gli studenti. Ciò premesso alcuni studenti hanno risposto con interesse agli impegni del gruppo sportivo, in particolare per ciò che riguarda il Calcio a 5, sia a livello di Istituto che provinciale. OBIETTIVI SPECIFICI RAGGIUNTI Il lavoro che si è svolto ha avuto come obiettivi primari raggiunti: • educazione alla socialità • acquisizione di un linguaggio motorio individuale • presa di coscienza delle proprie potenzialità motorie • i muscoli principalmente utilizzati nel calcio e non solo, la loro funzione principale, esercizi di allungamento e test di funzionalità • il lavoro aerobico e uso del cardiofrequenzimetro • riflessioni di tipo epistemologico sul concetto di corpo e mente, rischio come conoscenza e coscienza dei propri limiti individuali, stile di vita e prestazioni sportive OBIETTIVI TRASVERSALI RAGGIUNTI Gli obiettivi trasversali su cui si è lavorato sono stati: • educazione al rispetto reciproco, rifiuto di ogni forma di razzismo, coscienza dell'uguaglianza di tutti gli esseri umani e dei loro credo religiosi • educazione al rispetto delle norme di Istituto, in particolare a quelle dell’educazione fisica e sportiva • miglioramento dei rapporti interpersonali e della socializzazione in genere. In particolare, considerando l'”altro” come possibilità e non come limite • Acquisizione di una coscienza di sé tale per cui sia inequivocabile il rifiuto di una visiona dualistica di stampo cartesiano dell'individuo, verso una considerazione complessiva della persona, volta all'altro e al futuro, forte del proprio essere considerato quale punto di partenza per nuove esperienze, mai come limite invalicabile di tipo culturale o religios 42 PROGRAMMA SVOLTO Il programma delle attività proposte ha interessato soprattutto le seguenti discipline sportive: calcio e pallavolo. Conoscenza tecnica e delle regole arbitrali. Il sistema scheletrico: accenni allo scheletro e alle principali articolazioni. Il sistema muscolare: analisi muscolare, tonificazione e allungamento dei principali distretti muscolari. PROFILO CLASSE La VE si è sempre dimostrata puntuale e corretta. Vorrei sottolineare due aspetti: 1) La parte teorica del programma è stata affrontata con interesse e disponibilità costanti, così da poter essere ampliata e svolta esaurientemente. Più e meglio di quanto io stesso avessi ottimisticamente previsto. 2) La parte pratica ha privilegiato in modo quasi esclusivo il gioco del calcio (soprattutto per evitare inutili conflitti con gran parte degli alunni), attività dalla quale si è scelto di partire per svolgerne altre, soprattutto per ciò che riguarda lo studio dei muscoli, le analisi muscolari e gli esercizi di tonificazione e allungamento dei muscoli stessi. Il bilancio finale, come premesso, è ampiamente positivo; frutto di un equilibrio costantemente ricercato tra le necessità didattiche e le legittime richieste degli studenti della classe. I Rappresentanti degli Studenti …………………………………….. L' Insegnante ………………………………. ………………………………. 43 RELIGIONE CATTOLICA DOCENTE: MEOLA MARINA 1. Relazione sulla classe 2. Metodologia 3. Obiettivi 4. Programma svolto 1. Relazione sulla classe La 5a E è composta dai seguenti alunni: 1 CICALESE GIOVANNI 2 DI IORIO ELIA 3 PICCOLO VALERIO Il livello di preparazione raggiunto dalla classe è buono. In classe, durante lo svolgimento delle lezioni, si è sempre avvertita una viva cordialità ed interesse da rendere armonioso e vivace il rapporto fra l’insegnante e gli allievi. Le problematiche sono state trattate con particolare riguardo alla vita degli alunni. 2. Metodologia La metodologia prevede un’analisi dei testi e dei documenti sui tempi considerati, privilegiando una partecipazione attiva degli alunni con interventi orali. Lo svolgimento delle lezioni avviene attraverso l’esposizione dell’argomento trattato; successivamente si passa alla discussione sulle varie lezioni e chiarimento delle eventuali perplessità con una sintesi per la comprensione e la ricapitolazione delle lezioni precedenti. 3. Obiettivi Gli obiettivi prefissati sono stati sostanzialmente raggiunti e le classe si è distinta per interesse e disponibilità ad approfondire gli argomenti proposti, anche se alcune problematiche sono state maggiormente seguite e la preparazione della classe è risultata omogenea pur in presenza di una diversa preparazione degli allievi. 4. Programma svolto A) La coscienza morale. L’origine della coscienza individuale – La coscienza come autocoscienza- La coscienza e la veritàQuando la coscienza bara con se stessa- L’obiezione di coscienza –Responsabili della propria vita- 44 Vivere secondo il cuore- La coscienza : testimone della verità –Una coscienza credente : in ascolto della parola di Dio – Una coscienza da educare- La libertà di coscienza- Coscienza- Legge- Libertà. 2)Il mistero della sofferenza e della morte. L’atteggiamento di fronte alla sofferenza ed alla morte nella storia- L’uomo è creato per la vita ,ma muore perché è una creatura- Il rifiuto e la ribellione: la rivolta di Giobbe- La risposta di Dio in Cristo: il dono della vita eterna. 3) Il peccato: un dialogo interrotto. Un viaggio nel mondo del peccato e delle virtù- Il diavolo tentatore- Il peccato- Il peccato di AdamoL’origine del male – Le conseguenze del peccato- Il peccato continua nella storia- L’opera di satanaGesù sconfigge satana e perdona il peccato- L’insegnamento della Chiesa sul demonio ed il sacramento della riconciliazione. 4) I miracoli Concetto di miracolo nel cristianesimo, nel mondo pagano e nelle altre principali religioni- Gesù e i malati- I miracoli di Gesù quali segni del suo amore- I miracoli della Chiesa primitiva- Fede nei miracoli oggi. 5) Le domande dei giovani Il perché del male – Il senso della vita- Fede e ateismo- L’escatologia- Le sette sataniche- Rapporto tra genitori e figli- Il rispetto- ………….. 6) La Santità :un valore da vivere. La sfida delle beatitudini-Le beatitudini doni di una prospettiva nuova. I Rappresentanti degli Studenti …………………………………….. L' Insegnante ………………………………. ………………………………. 45 IL CONSIGLIO DI CLASSE MATERIA 1 Educazione Fisica DOCENTI FIRMA Garagnani Tullio Consolini Angelo 2 Elettrotecnica Parenti Vittorio (coordinatore di classe) 3 Inglese 4 Italiano e Storia Santucci Simona Barbieri Gina (sostituita dal 24 marzo da 5 Bayre Giorgia) Matematica Righi Roberta Sistemi ed Miccolis Francesco Automazione Parenti Vittorio 7 Religione Meola Marina 8 Terza Area Galli Marco 6 Carpi, 15.05.2012 Il Dirigente Scolastico 46 ALLEGATO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 PROVE DI SIMULAZIONE DELLA 3^ PROVA 47 Simulazione Terza Prova scritta 20 Gennaio 2012 INGLESE Candidato/a__________________________________________________________ Classe __________________________________________________________ Obiettivi: Conoscenza degli argomenti Utilizzo della terminologia specifica Correttezza formale e grammaticale 1.Choose the best alternative to complete these statements: 1. As life was meant for pleasure and pleasure was an indulgence in beauty, Wilde’s main interests were: a. beautiful clothes, good conversation and handsome boys. b. refined verse. c. beautiful elements belonging to nature. d. beautiful things only in art. 2. In his famous novel The picture of Dorian Gray the protagonist’s failure is caused by: a. his horrible portrait which drives him mad. b. all the sins he committed during his youth. c. his becoming a victim of the dark side of his personality embodied by the picture. d. his desperate research of beauty 3. All Wilde’s plays are built on: a. melodramatic situations. b. social criticism, witticism and irony. c. the moral principles of the middle class. d. the moral principles of the urban proletariat 4. The Victorian era was: a. stable. b. authoritarian. c. complex and contradictory. d. quiet without social issues. 5. During the Victorian reign the idea of respectability was: a. a mixture of morality and hypocrisy. b. relied on charity. c. equalled all social classes. d. based on political and economic power of the middle class. 6. The Aesthetic Movement was born: a. in the universities and intellectual circles in France. b. in England. c. in Italy with Gabriele D’Annunzio. d. in America. 48 Simulazione Terza Prova scritta 21 Aprile 2012 INGLESE Candidato/a__________________________________________________________ Classe __________________________________________________________ Obiettivi: Conoscenza degli argomenti Utilizzo della terminologia specifica Correttezza formale e grammaticale OPEN QUESTIONS: 1. What are the main advantages and disadvantages of solar energy ? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2. What is the working principle and what are the main advantages of geothermal energy? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------3. What is the function of a transformer and what is the difference between a step-up transformer and a step-down transformer? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 49 Simulazione Terza Prova scritta 21 Aprile 2012 INGLESE Candidato/a__________________________________________________________ Classe __________________________________________________________ Obiettivi: Conoscenza degli argomenti Utilizzo della terminologia specifica Correttezza formale e grammaticale 1.Choose the best alternative to complete these statements. 1. Automation and mechanization : a. are the same thing. b. are usually referred to human activities. c. imply the integration of machines into a self-governing system. d. perform the same task at lower levels than humans. 2. The robotic arm: a. is mostly used in schools, hospitals and houses. b. is fast, precise and reliable and it’s designed for heavy and repetitive works. c. is fantastic, intelligent and even dangerous form of artificial life. d. is employed to manipulate human beings. 3. A generator is: a. a device which converts mechanical energy into electrical energy. b. a motor which produces only mechanical energy. c. a device which converts electrical energy into mechanical energy. d. a commutator used to produce direct current. . 4. Radio Frequency transformers are designed: a. not to work over a wide range of frequencies. b. to operate efficiently within a narrow range of high frequencies. c. to transmit power at a variable frequency. d. to increase power. OPEN QUESTIONS 1. What is the function of a transformer? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2. What does Faraday’s principle state? ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 50 MATEMATICA I SIMULAZIONE TERZA PROVA Candidato: ____________________________ CLASSI: 5^C − 5^E Tipologia C Domande a risposta multipla. Una sola delle risposte è corretta. 2x + 1 1. La funzione f ( x ) = x2 + 9 : [] è algebrica irrazionale fratta e ha dominio x ≥ − [] è algebrica razionale fratta e ha dominio x ≠ ±3 1 2 ( [] è algebrica irrazionale fratta e ha dominio R [] è algebrica irrazionale e ha dominio x ≠ −3 , x ≥ − 3 2 2. Il valore dei seguenti limiti a) lim x − 5 x + 4 x → −1 ) ⎛ 2 b) lim+ ⎜ x + x →0 [] a) 8 b) +∞ [] a) 0 [] a) −2 b) +∞ [] a) 3. La funzione f ( x) = ⎝ 2⎞ ⎟ è: x⎠ b) 0 + ∞ b) − ∞ x 2 − 3x + 2 è negativa : x−4 [] per ogni x appartenente a R [] per 1 < x < 2; x > 4 [] per x > 4 [] per x < 1; 2 < x < 4 4. Nella figura è rappresentata una funzione. In quale tra gli intervalli proposti la funzione risulta positiva ? [] x >1 [] x < 0 [] per ogni x appartenente a R [] 0 < x < 1; x > 1 MATEMATICA 51 1 2 Candidato: ____________________________ CLASSI: 5^C − 5^E Tipologia C Domande a risposta multipla. Una sola delle risposte è corretta. 5. La funzione f ( x) = 2x 2 +1 x2 è: [] dispari [] pari [] né pari né dispari [] non si può stabilire con certezza la sua natura 6. Analizza il seguente grafico e stabilisci quale affermazione è ERRATA: [] lim − f (x ) = +∞ x →−2 [] lim + f (x ) = −∞ x →−2 [] lim f (x ) = 1 x →+∞ [] lim− f (x ) = +∞ x →3 MATEMATICA 52 II SIMULAZIONE TERZA PROVA Candidato: ____________________________ CLASSI: 5^C − 5^E Tipologia B Quesito 1: Dopo aver dato la definizione di asintoto orizzontale stabilisci se la funzione y= 3x 2 − 6 x2 ammette asintoti determinandone le relative equazioni. Quesito 2: Traccia il grafico della funzione: ⎧⎪2 x + 3 f (x ) = ⎨ 2 ⎪⎩3 x se x > 1 se x ≤ 1 Stabilisci se la funzione è continua nel punto x=1 e classifica gli eventuali punti di discontinuità. Candidato: ____________________________ 53 CLASSI: 5^C − 5^E Tipologia B Quesito 3: Nel calcolo dei limiti quali forme indeterminate conosci? Prova a costruire due esempi per eliminare due fra le forme indeterminate che hai enunciato. 54 MATEMATICA III SIMULAZIONE TERZA PROVA Candidato: ____________________________ CLASSI: 5^C − 5^E Tipologia B+C 1. Sia f(x) la funzione rappresentata nel grafico. Dalla figura dedurre: a. dominio: b. intersezione asse y: c. intersezione asse x: d. intervalli di positività: e. intervalli di negatività: f. equazione degli eventuali asintoti verticali: g. equazione eventuale asintoto orizzontale: h. intervalli di decrescenza: i. i punti di massimo relativo: j. lim f ( x ) = lim f (x ) = x → −∞ x→−3− x → −1+ x→3− lim f ( x ) = 2. f (...) = −3 lim f (x ) = Data la funzione: f ( x ) = x 2 + 6x + 4 2x − classificare f(x); − calcolare il dominio; − calcolare gli intervalli di crescenza e decrescenza; − il valore della derivata prima in x0=−2. 55 Candidato: ____________________________ CLASSI: 5^C − 5^E Tipologia B+C Domande a risposta multipla. Una sola delle risposte è corretta. 3. 4. La retta tangente alla curva di equazione y = x − 3x nel suo punto di ascissa 1 è: 2 y = −x y = −x −1 y = x −1 y = −1 La retta y = 3 è un asintoto orizzontale per la funzione: y= y= 5. 6x 2 − 3 2x x 3 − 2x +1 y= 2x 2 + 3 3x 3 + 2 x + 1 x3 − 2 x2 − 1 3 − x2 Associare al grafico della funzione rappresentata in figura l’equazione corrispondente: 2x2 4 − x2 − 2x y= 2 x −4 y= 6. y= x2 4 − x2 −2 y= 4 − x2 y= Gli zeri della funzione y = 3x 2 − 5 x + 2 sono: x2 − 1 (−1;0) ; (1;0) la funzione non ammette zeri (1,0) ; ⎛⎜ 2 ;0 ⎞⎟ (0;−2) ⎝3 ⎠ 56 EDUCAZIONE FISICA SIMULAZIONE TERZA PROVA 1)Il mito di Icaro come metafora educativa: Limiti individuali e tensione all’avventura (es: educazione al rischio) 2)Quali sono le conseguenze epistemologiche dello studio in chiave fenomenologia dell’Educazione Fisica? 3)Che cosa si intende per rapporto empatico tra individui? (es: studente-studente; insegnante studente; giocatori-giocatori; tecnico-giocatori) EDUCAZIONE FISICA SIMULAZIONE TERZA PROVA 1)Il mito di Icaro come metafora educativa: Limiti individuali e tensione all’avventura (es: educazione al rischio) 2)Come si esegue un test di funzionalità muscolare? Se ne illustri qualche esempio. 3)Il Quadricipite è un muscolo: a- flessore b- estensore c- adduttore e- abduttore 4)Il test di funzionalità muscolare del flessore della coscia si esegue ponendo una resistenza: a- in senso opposto al movimento del muscolo b- nella stessa direzione del movimento del muscolo c- in senso orario d- in senso antiorario 5)Durante il riscaldamento la corsa “calciata dietro” stimola i muscoli: a- quadricipite b- flessori della coscia e- gastrocnemio f- tibiale 6)Il Deltoide è un muscolo composto da: a- 2 muscoli, ed è abduttore b- 3 muscoli, ed è adduttore c- 3 muscoli, ed è abduttore d- 2 muscoli, ed è adduttore 57 IPSIA VALLAURI Classe 5aE ELETTROTECNICA A.S. 2011-2012 Nome: Data: 20.01.12 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA TIPOLOGIA C 1. L’ingresso di una cabina inserita in una rete ad anello prevede l’impiego di: Un sezionatore sotto carico Due sezionatori sotto carico Tre sezionatori sotto carico Quattro sezionatori sotto carico 2. Il trasformatore di una cabina ha i seguenti dati di targa: potenza nominale 400 kVA, tensione nom. primaria 15 kV, tensione nom. secondaria 400 V Assumendo un cos ϕ = 0,8 e sapendo che il trasformatore alimenta, tra l’altro, una linea con potenza 70 kW, la corrente d’impiego della linea vale: 19 A 721 A 218 A 126 A 3. Il trasformatore di una cabina ha i seguenti dati di targa: An = 800 kVA, V1n = 15 kV, V2n = 400V, Vcc% = 4%, Pcc% = 2% Calcolare il valore della corrente di cortocircuito in bassa tensione. 23,8 kA 1,15 kA 28,9 kA 19,2 kA 4. Il gruppo di misura di una cabina privata prevede l’impiego di TA e TV; in quali condizioni devono funzionare? TA e TV in condizioni prossime al funzionamento a vuoto TA in condizioni prossime al funzionamento a vuoto, TV in condizioni prossime al corto circuito TA e TV in condizioni prossime al corto circuito TV in condizioni prossime al funzionamento a vuoto, TA in condizioni prossime al corto circuito 5. In un anno uno stabilimento industriale preleva una energia attiva di 500.000 kWh ed una reattiva di 400.000 kVARh. L’utente, oltre a pagare tutta l’energia attiva, quanta energia reattiva deve pagare a causa del basso fattore di potenza? 400.000 kVARh 250.000 kVARh 150.000 kVARh 100.000 kVARh 6. Se An è la potenza apparente nominale del trasformatore della cabina e AT è la potenza apparente richiesta complessivamente dal carico, deve risultare: An = AT An = 1,20 AT An = 1,33 AT An = 0,5 AT 58 SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2011-2012 STORIA ALLIEVO…………………………… CLASSE V E Scegli l’affermazione corretta: 1)Il partito bolscevico in Russia sosteneva : A)una politica dal carattere riformista moderato B)la necessità di avere un nucleo dirigente formato da rivoluzionari di professione C)un accordo con le forze borghesi che governavano dopo la fuga dello zar D)un accordo con le forze politiche democratiche dell’Europa occidentale 2)In Russia: A)durante l’inverno del 1916/17 l’esercito russo riportò numerose vittorie B)durante uno sciopero generale nel febbraio del 1917 l’esercito sparò sulla folla C)durante la rivolta del febbraio del 1917 lo zar riportò l’ordine nel paese con una forte azione militare D)dopo l’inverno del 1916/17 si verificò una grave carestia che portò allo scoppio di violente insurrezioni operaie nella città di Pietroburgo 3)Con la Nep: A)fu incentivata l’industria pesante B)furono favoriti soprattutto i borghesi delle città C)i contadini furono autorizzati a trattenere una quota della loro produzione D)fu vietata un’economia di mercato nelle campagne 4)Negli Stati Uniti gli anni Venti: A)furono un periodo di grande depressione che culminò con il crollo della borsa di New York B)costituirono una fase di eccezionale benessere e di grandi trasformazioni C)segnarono un periodo di grande tolleranza e di apertura anche nei confronti dell’emigrazione dal continente europeo D)videro l’intervento dello stato nell’economia 5)Quale dei seguenti fattori NON fu alla base della salita al potere del Fascismo? A)l’atteggiamento favorevole dei ceti medi e dell’alta borghesia B)l’atteggiamento favorevole di molti rappresentanti delle istituzioni e del re C)il sostegno di operai e contadini D)l’arrendevolezza del partito liberale e l’incapacità di socialisti e cattolici di trovare un accordo per formare il governo 6)Il corporativismo fascista prevedeva: A)l’accentuazione della lotta di classe B)l’organizzazione in un’unica struttura di imprenditori e lavoratori C)la realizzazione di una nuova forma di socialismo D)il rafforzamento dei diritti dei lavoratori 59 SIMULAZIONE TERZA PROVA STORIA ANNO SCOLASTICO 2011-12 ALLIEVO........................................................................... CLASSE V C-E RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE (MAX 5 RIGHE ) 1)Come e perchè finì il potere di Mussolini? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2)Quale fu l'assetto della Germania dopo il 1945? E dal 1949? .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... 3)Che cos'era il piano Marshall?Quando fu elaborato e perchè è chiamato così? .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... 60 61 IPSIA G.VALLAURI CARPI (MO) - CLASSE V E - A.S. 2011-2012 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - SISTEMI TIPOLOGIA C: QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA 1. Si definisce funzione di trasferimento di un sistema lineare tempo-invariante: [ ] il rapporto tra il segnale di ingresso e il segnale d'uscita in regime sinusoidale [ ] il rapporto tra il segnale d'uscita e il segnale di ingresso in regime sinusoidale [ ] la risposta del sistema nel dominio della frequenza nel caso in cui il segnale d'ingresso sia di tipo impulsivo [ ] la risposta del sistema nel dominio del tempo nel caso in cui il segnale d'ingresso sia di tipo analogico 2. Quale è l'ordine del sistema avente la seguente funzione di trasferimento? G(jω)=1/(1+jω2)(1+jω5) [ ] primo [ ] secondo [ ] quinto [ ] settimo 3. Per risposta di un sistema lineare tempo-invariante nel dominio della frequenza si intende [ ] la descrizione delle caratteristiche del sistema considerando come ingresso una sinusoide di ampiezza costante e frequenza variabile (teoricamente da zero all'infinito) valutando ampiezza e fase dell'uscita per ogni valore della frequenza d'ingresso [ ] lo studio della risposta del sistema ad un determinato ingresso (in genere un gradino unitario o un impulso) [ ] la rapidità con cui varia l'uscita del sistema per adeguarsi ad una variazione del segnale d'ingresso [ ] il rapporto tra il valore efficace del segnale di uscita e il valore efficace del segnale di ingresso nell'ipotesi che siano entrambi di tipo sinusoidale 62 4. Per risoluzione di un trasduttore si intende: [ ] il valore assunto dal rapporto tra segnale di ingresso e segnale d'uscita in regime sinusoidale [ ] l'area compresa tra due diversi andamenti (per valori crescenti e per valori decrescenti del segnale d'ingresso) della caratteristica di trasferimento del trasduttore [ ] il calcolo del valore assunto dalla grandezza d'uscita nel caso in cui il segnale di ingresso sia costituto da un gradino unitario [ ] il rapporto tra la minima variazione della grandezza di uscita che il trasduttore consente di far rilevare e la massima escursione cha la grandezza d'uscita può assumere 5. Per sensibilità di un trasduttore si intende: [ ] la rapidità con cui l'uscita si adegua ad una variazione del segnale d'ingresso [ ] l'ampiezza del range di funzionamento del trasduttore [ ] il rapporto tra la variazione della grandezza di ingresso e la conseguente variazione della grandezza d'uscita [ ] il grado di immunità del trasduttore ad eventuali segnali di disturbo presenti in ambiente 6. Per offset di uscita di un trasduttore si intende: [ ] il valore assunto dalla grandezza d'uscita quando la grandezza di ingresso è di tipo sinusoidale [ ] il valore assunto dalla grandezza d'uscita quando viene applicato un gradino unitario come grandezza d'ingresso [ ] il valore assunto della grandezza di uscita quando la grandezza di ingresso è nulla [ ] il valore massimo, di fondo scala, della grandezza d'uscita 63 IPSIA G.VALLAURI CARPI (MO) - CLASSE V E - A.S. 2011-2012 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - SISTEMI TIPOLOGIA B+C: QUESITI A RISPOSTA APERTA E MULTIPLA 1. Se tutti i poli della funzione di trasferimento ad anello chiuso, di un sistema lineare invariante nel tempo, sono reali negativi o complessi coniugati con parte reale negativa: [ ] il sistema è instabile [ ] il sistema è stabile asintoticamente [ ] il sistema è stabile marginalmente [ ] il sistema è stabile ad anello aperto ma è instabile ad anello chiuso 2. Se la funzione di trasferimento ad anello chiuso, di un sistema lineare invariante nel tempo, ha un polo nell'origine e gli altri sono reali negativi o complessi coniugati con parte reale negativa: [ ] il sistema è instabile [ ] il sistema è stabile asintoticamente [ ] il sistema è stabile marginalmente [ ] il sistema è stabile ad anello aperto ma è instabile ad anello chiuso 3. Se la funzione di trasferimento ad anello chiuso, di un sistema lineare invariante nel tempo, ha almeno un polo reale positivo o complesso coniugato con parte reale positiva e gli altri poli sono reali negativi o complessi coniugati con parte reale negativa: [ ] il sistema è instabile [ ] il sistema è stabile asintoticamente [ ] il sistema è stabile marginalmente [ ] il sistema è stabile ad anello aperto ma è instabile ad anello chiuso 64 4. Se la funzione di trasferimento ad anello chiuso, di un sistema lineare invariante nel tempo, ha un polo nullo con molteplicità q>1 e gli altri poli sono reali negativi o complessi coniugati con parte reale negativa: [ ] il sistema è instabile [ ] il sistema è stabile asintoticamente [ ] il sistema è stabile marginalmente [ ] il sistema è stabile ad anello aperto ma è instabile ad anello chiuso 5. Enunciare il criterio di stabilità generalizzato di Nyquist e spiegare cosa si intende per cammino di Nyquist. ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 6. Spiegare cosa si intende per funzione caratteristica F(s) di un sistema ad anello chiuso, come si utilizza nello studio della stabilità e la sua espressione: ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 65 IPSIA G.VALLAURI CARPI (MO) - CLASSE V E - A.S. 2011-2012 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA - SISTEMI TIPOLOGIA B: QUESITI A RISPOSTA APERTA 1. Indicare cosa si intende per poli e zeri di una funzione di variabile complessa F(s) espressa dal rapporto di due polinomi. Data la seguente funzione di variabile complessa F(s): F s= s 5 s 8 s 6 2s 2 2s 1 Calcolare i poli e gli zeri e rappresentarli sul piano di Gauss. ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 2. Dare la definizione di trasformata di Laplace e spiegarne l'utilizzo per lo studio della risposta di un sistema. ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 66 ___________________________________________________________________ 3. Spiegare in cosa consiste il metodo dello sviluppo di Heavside per la determinazione dell'antitrasformata di una funzione razionale fratta. Calcolare l'antitrasformata di Laplace della seguente funzione di variabile complessa: F s= s 2 s 4 s s 7 ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ 67