Manuale di gestione documentale
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MANUALE DI GESTIONE DOCUMENTALE 1 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Premessa A) ATTIVITA’ DI PROTOCOLLAZIONE. L’Azienda ha l’obbligo, in virtù dell’art. 53 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445 e dell’art. 40 bis del D.lgs. 07.03.2005 n. 82, di protocollare tutti i documenti in arrivo e in partenza. La protocollazione ha come scopo quello di assicurare la piena rintracciabilità dei documenti che pervengono e che sono spediti dall’A.O.U.TS, per mezzo della loro registrazione nel registro denominato per l’appunto registro di protocollo. Conseguentemente, ad ogni documento viene attribuito un numero progressivo ed unico, chiamato numero di protocollo e vi è attribuita la data di protocollo, entrambi mediante l’apposizione di una timbratura informatizzata. Il documento è, altresì, classificato secondo quanto previsto dal titolario di cui al relativo allegato. La data di protocollo è da intendersi quale data certa del documento ed è quella che determina la data di avvio e di conclusione del processo e del procedimento amministrativo. Conseguentemente tutti i documenti non protocollati sono da considerarsi come mai pervenuti o mai spediti. L’importanza della protocollazione è evidenziata anche dal fatto che l’operatore ad essa addetto nel momento in cui esercita tale funzione, assume la qualifica di pubblico ufficiale (art. 357 SS. c.p.); conseguentemente quanto da lui riportato nel registro fa fede fino alla proposizione della querela di falso (cfr. art. 221 SS. c.p.c.). Inoltre è da evidenziare anche che il particolare valore giuridico accordato al contenuto del registro di protocollo deriva dal fatto che l’operatore addetto utilizza le regole tecniche adottate per la protocollazione, di cui al D.P.C.M. 3.12.2013 e da ciò discende che il rispetto delle regole tecniche unito alla funzione di pubblico ufficiale dell’addetto attribuisce pubblica fede a quanto riportato nel registro di protocollo. L’A.O.U.TS utilizza da tempo il sistema di protocollo informatico, sistema denominato “protocollo client – server” prodotto da Insiel S.p.a e fornito dalla Regione FVG. (cfr. relativo allegato). Grazie al progresso tecnologico, l’attività di protocollazione è stata informatizzata, ma i principi posti alla base di essa sono rimasti esattamente gli stessi. Per garantire e migliorare l’efficienza, l’economicità e la tempestività delle comunicazioni e dello smistamento della posta, anche nell’ottica della dematerializzazione, l’A.O.U.TS ha adottato la suite GIFRA. (cfr. relativo allegato) e in essa le partizioni di Visura Web ed Iteratti WEB fornito dalla Regione per tramite di Insiel S.p.a., anche produttore dello stesso oltre che gestore presso i suoi locali del server e degli archivi. Si precisa che l’A.O.U.TS non può procedere all’acquisizione o alla realizzazione di funzionalità aggiuntive sulla base del rapporto tra costi e benefici nell'ambito dei propri obiettivi di miglioramento dei servizi e di efficienza operativa senza l’autorizzazione dell’Amministrazione regionale. Pertanto, l’amministrazione competente a dare attuazione all’art. 6, c. 2, del D.P.C.M. 3.12.2013 è la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia. B) MANUALE DI GESTIONE Il D.P.C.M. di data 03.12.2013, rubricato “Regole tecniche per il protocollo informatico ai sensi degli articoli 40-bis, 41, 47, 57-bis e 71, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005” dispone che entro 18 mesi dalla data della sua entrata in vigore, tutte le 2 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Pubbliche Amministrazioni devono adottare il manuale di gestione (artt. 3 ; 5 e 23, c. 2), recependo le nuove regole tecniche in esso contenute. Esso ha, altresì, disposto l’abrogazione del D.P.C.M. di data 31.10.2000 che disciplinava le regole tecniche in materia di protocollo. Il progresso tecnologico-informatico consente la trasmissione e la ricezione di documenti informatici, in sostituzione di quelli cartacei; consente di sottoscriverli validamente e di conservarli legalmente nel tempo; così dando notevole impulso all’informatizzazione dell’attività nelle pubbliche amministrazioni. Le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di aggiornare il manuale di gestione precedentemente approvato alla luce delle nuove regole tecniche. Il Manuale di gestione del protocollo informatico e della gestione dei flussi documentali è uno strumento operativo essenziale per una completa informatizzazione della P.A., che ha come finalità quella di migliorare l’efficienza interna degli uffici e la razionalizzazione dei flussi documentali. La protocollazione, infatti, non può essere limitata ad un dispensatore asettico di numeri sequenziali, né il protocollo informatico può essere progettato come semplice trasposizione su un supporto elettronico del registro di protocollo cartaceo. In un sistema informativo documentale moderno il protocollo deve diventare uno snodo irrinunciabile e una risorsa strategica per il buon andamento dei processi e dei procedimenti amministrativi. Per raggiungere questi obiettivi, devono essere garantiti la trasparenza, il controllo e l’interscambio dell’azione amministrativa attraverso i documenti che ogni Amministrazione produce durante la propria attività pratica o l’esercizio delle proprie funzioni. Proprio a questo fine è orientato il complesso di norme approvate in materia di gestione documentale e riunificate nel Testo Unico sulla documentazione amministrativa (D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445), la cui parte relativa al protocollo informatico ha come strategia di base la trasformazione del sistema documentario in un sistema informativo specializzato e altamente qualificato. Questo Manuale è, pertanto, rivolto a tutti gli operatori dell’A.O.U.TS, come strumento di lavoro per la gestione dei documenti, dei processi e dei procedimenti amministrativi che sono chiamati a trattare e, in relazione ai quali, alcuni di essi sono individuati come responsabili. Il Manuale, infatti, descrive le fasi operative del sistema per la gestione del protocollo informatico, dei flussi documentali e degli archivi, individuando per ogni azione o processo i rispettivi livelli di esecuzione, responsabilità e controllo, in una visione d’insieme – senza soluzioni di continuità – dal protocollo all’archivio storico. Si tratta di uno strumento complesso che in alcune parti deve necessariamente subire modifiche e aggiornamenti frequenti soprattutto in funzione dei concreti adeguamenti rispetto alle disposizioni in materia di firma elettronica, firma elettronica avanzata, firma elettronica qualificata e firma digitale, gradualmente in atto. 3 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale SEZIONE I Art. 1 Ambito di applicazione Il presente manuale di gestione è adottato in conformità alla normativa vigente, in particolare al D.P.R. 28.12.2000, n. 445, al D.P.C.M. di data 03.12.2013, articolo 5, recante le regole tecniche per il protocollo informatico e al Codice dell’Amministrazione Digitale approvato con d.lgs. 07.03.2005 n. 82, s.m.i. Esso disciplina le attività di gestione (protocollazione o altre forme di registrazione, classificazione, smistamento e assegnazione, spedizione) ed archiviazione dei singoli documenti di origine interna ed esterna, nell’ambito della gestione dei flussi documentali dell’A.O.U.TS. Eventuali modifiche di carattere strettamente tecnico - informatico che si dovessero apportare al presente manuale, verranno inserite, quali allegati aggiuntivi, senza doverlo riapprovare nuovamente. Il presente manuale è pubblicato sul sito internet aziendale alla sezione Amministrazione Trasparente. Art. 2 Responsabilità L’Ufficio Protocollo è l’unico ufficio aziendale deputato alla protocollazione della posta sia in arrivo, sia in partenza con la quale viene attribuita la data certa, indispensabile per determinare la data di avvio e di conclusione del procedimento amministrativo. Opera nell’ambito del protocollo informatizzato sul registro denominato “GEN”. Da ciò deriva l’obbligo a tutte le SS.CC. che ricevono a qualsiasi titolo e con qualsiasi mezzo documentazione proveniente dall’esterno, di consegnarla o farla consegnare all’ufficio protocollo, affinché sia protocollata. Nel caso in cui ciò non avvenga, sarà soggetto a responsabilità disciplinare, penale, civile e amministrativa il funzionario che a qualsiasi titolo e con qualsiasi ruolo, ponga in essere tale comportamento. Art. 3 Definizioni Le definizioni sono riportate nell’allegato n. 1 al presente manuale. Art. 4 Individuazione dell’Area organizzativa omogenea (AOO) e del Responsabile della Gestione Documentale Ai fini della gestione del processo si individua all’interno dell’A.O.U.TS un’unica area organizzativa omogenea per la gestione dei documenti di origine interna ed esterna, utilizzando un unico sistema di protocollazione. 4 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Il responsabile della gestione documentale dell’Area Organizzativa Omogenea è identificato nel Direttore della S.C. Affari Generali e Legali ed in caso di sua assenza, vacanza o impedimento nel vicario, formalmente individuato ed afferente alla medesima Struttura Complessa. Ai sensi degli artt. 3, lett. d) e 4 del D.P.C.M. 3.12.2013, al Responsabile della gestione documentale sono assegnati i seguenti compiti: a) predisporre lo schema del manuale di gestione di cui all'articolo 5 del D.P.C.M. 3.12.2013 e ne cura il costante aggiornamento; b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del D.P.R. 445/2000, D.P.C.M. 3.12.2013 e del presente Manuale; c) cura il servizio di archiviazione documentale; d) autorizza le operazioni di annullamento delle registrazioni di protocollo; e) autorizza l’uso del registro di emergenza in caso di impossibilità di utilizzo del programma di protocollazione informatica per cause tecniche; f) proporre i tempi, le modalità e le misure organizzative e tecniche di cui all'articolo 3, comma 1, lettera e) del D.P.C.M. 3.12.2013. Art. 5 Sede ed orari dell’Ufficio Protocollo L’ufficio Protocollo è situato presso la sede legale dell’A.O.U.TS in via del Farneto, n. 3, Trieste, afferisce alla S. C. Affari Generali e Legali ed è aperto al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì, osservando i seguenti orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 7,45 alle 15,45, mentre il venerdì chiude alle 12,45, lasciando invariato l’orario di apertura. Eventuali modifiche dell’orario di apertura e chiusura dell’Ufficio Protocollo verranno comunicate tramite circolare e pubblicate sul sito intranet aziendale senza bisogno di modificare il presente regolamento. Sono soggetti a protocollazione i documenti che hanno rilevanza aziendale e tutti gli atti che sono inviati alle singole direzioni (cfr. art. 11). Circa la tenuta dell’archivio, l’Ufficio Protocollo ha competenza archivistica sulla documentazione originale trattenuta, ai fini della sua corretta conservazione (cfr. artt. 1 lett. q), 52, c. 1, lett. f), 67, 68 e 69 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445, cfr. anche D. Lgs. 22.01.2004 n. 42). Art. 6 Servizio per la tenuta del protocollo informatico, la gestione dei flussi documentali e degli archivi Nell’Ufficio Protocollo è compreso il Servizio per la tenuta del protocollo informatico, la gestione dei flussi documentali e degli archivi. All’Ufficio Protocollo, per quanto riguarda la tenuta del protocollo informatico, sono assegnati i seguenti compiti: a) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni vigenti; b) garantisce la corretta produzione e la conservazione del registro giornaliero di protocollo, come richiesto dall’art. 7, c. 5 del D.P.C.M. 3.12.2013; c) conserva le copie dei dati di protocollo, in luoghi sicuri; 5 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale d) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e dell'organizzazione delle attività di registrazione di protocollo, di gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le funzionalità di accesso di cui agli articoli 59 e 60 e le attività di gestione degli archivi di cui agli articoli 67, 68 e 69 del testo unico; e) autorizza le operazioni di annullamento di cui agli artt. 54 del D.P.R. 445/2000 e 8 del D.P.C.M. 3.12.2013. L’Ufficio Protocollo è preposto alla gestione e tenuta dei documenti, prodotti o ricevuti dall’A.O.U.TS. nel corso dell’attività amministrativa. Art. 7 Unicità del protocollo La numerazione delle registrazioni di protocollo è unica e rigidamente progressiva. Essa si chiude al 31 dicembre di ogni anno e ricomincia dal numero “1” all’inizio dell’anno successivo. Il numero di protocollo si compone di sette cifre numeriche, ai sensi dell’art. 57 del D.P.R. 445/2000. Non è consentita l’identificazione dei documenti mediante l’assegnazione manuale di numeri di protocollo, salvo il caso di non funzionamento del sistema informatico (cfr. art. 63 D.P.R. 28.12.2000 n. 445). Art. 8 Modello organizzativo adottato per la gestione dei documenti In ottemperanza al combinato disposto degli articoli 50 e 52 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445, viene adottato un modello organizzativo che prevede che la gestione dei documenti sia in arrivo che in partenza spetti esclusivamente all’Ufficio Protocollo. Le segreterie delle Strutture Amministrative, Tecniche e delle Direzioni Generale, Amministrativa e Sanitaria sono state dotate di collegamento al registro di protocollo generale e protocollano la posta in uscita. L’identificazione degli uffici utente all’interno dell’A.O.U.TS è riportata nell’allegato 3; esso è aggiornato a cura del Responsabile del Servizio. Art. 9 Flusso di lavorazione dei documenti esterni in arrivo Le fasi della gestione dei documenti in arrivo sono: a) ricezione dei documenti pervenuti per posta elettronica certificata, per posta elettronica, consegnati personalmente all’Ufficio Protocollo e residualmente pervenuti via posta ordinaria, prioritaria o raccomandata o via fax; b) registrazione e segnatura di protocollo; c) classificazione; d) assegnazione; e) scansione dei documenti cartacei su supporto informatico, mentre quelli informatici pervengono direttamente nel sistema di protocollo informatico; f) trasmissione a uffici utente tramite servizio informatico alle strutture abilitate e tramite fotocopia nei casi residuali in cui ne siano sprovviste (Uffici Utente Sanitari); 6 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale g) archiviazione. Art. 10 Flusso di lavorazione dei documenti esterni in partenza Le fasi della gestione dei documenti in partenza sono: a) ricezione b) registrazione e segnatura di protocollo c) classificazione d) scansione del documento cartaceo su supporto informatico, mentre quelli informatici vengono copiati direttamente nel sistema; e) restituzione all’ufficio utente richiedente nel caso in cui la segreteria di struttura non abbia protocollato in partenza; f) archiviazione. Art. 11 Flusso di lavorazione dei documenti interni I documenti protocollati in arrivo vengono smistati con il programma “Iteratti Web” agli Uffici Utente e vengono protocollati internamente. I documenti protocollati in arrivo vengono smistati dal protocollo generale in via informatizzata (applicativo protocollo client – server e Suite GIFRA) verso gli Uffici Utente dove vengono protocollati internamente e distribuiti all’interno dello stesso Ufficio verso l’applicativo “Iteratti Web” di fruizione e gestione finale (cfr. relativo allegato). Il dirigente di struttura sempre tramite il programma “Iteratti Web”, li assegna, ove necessario, al responsabile del procedimento o del processo. In tal caso vengono aggregati concatenandoli in via funzionale agli altri documenti del medesimo procedimento o processo, utilizzando indifferentemente il software “protocollo client – server” o “Iteratti Web” e creando così funzionalmente una aggregazione. Sarà cura del responsabile del procedimento/processo garantire direttamente o indirettamente la corretta concatenazione. Il fascicolo informatico, attualmente, può essere costituito in alternativa al fascicolo cartaceo, considerato che il Codice dell’Amministrazione Digitale (D.lgs. 82/2005) non prevede, salvo eccezioni, l’obbligatorietà del documento originale in formato digitale. Il fascicolo informatico è definito dal glossario allegato al D.P.C.M. 3.12.2013 (All. 1) come “Aggregazione strutturata e univocamente identificata di atti, documenti o dati informatici, prodotti e funzionali all’esercizio di una specifica attività o di uno specifico procedimento. Nella pubblica amministrazione il fascicolo informatico collegato al procedimento amministrativo è creato e gestito secondo le disposizioni stabilite dall’articolo 41 del CAD”. Si specifica che il programma Iteratti Web consente di effettuare, oltre alle aggregazioni documentali informatiche, anche la fascicolazione informatica. L’A.O.U. TS è, di conseguenza, già dotata degli strumenti informatici che consentono di recepire le prossime disposizioni in tema di fascicolazione. Considerato che alcuni originali di documenti sono ancora in formato cartaceo e che per la loro rintracciabilità è idonea la funzione di ricerca sul campo oggetto, è sufficiente fare ricorso all’aggregazione documentale informatica. 7 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Per le procedure di protocollazione della posta interna, in via di principio, si applicano le stesse regole valide per il protocollo generale, tuttavia a quanto protocollato internamente non viene accordata pubblica fede fino a querela di falso, né agli addetti esclusivamente alla protocollazione interna viene riconosciuta la funzione di pubblico ufficiale. Inoltre, la protocollazione interna ha natura puramente archivistica e i protocolli sezionali apposti dalle Segreterie per la posta interna non sono assimilabili ai protocolli di settore e di reparto di cui all’art. 3 lett. e) D.P.C.M. 3.12.2013. Pertanto, la posta meramente interna viene protocollata con il protocollo sezionale e non con il protocollo generale che viene assegnato esclusivamente alla posta esterna; di conseguenza la posta interna non è soggetta alle regole tecniche di cui al D.P.C.M. 3.12.2013. Art. 12 Modalità di formazione dei documenti e contenuti minimi I documenti dell’A.O.U.TS sono di norma prodotti attraverso l’utilizzo di sistemi informatici. Possono avere formato informatico o analogico (cioè cartaceo). Il contenuto minimo di ogni documento è il seguente: denominazione e logo dell’A.O.U.TS (definito dalla Direzione Strategica); indicazione del settore o ufficio utente che ha prodotto il documento; indirizzo completo, con numero di telefono e fax (qualora l’ufficio produttore non ne fosse provvisto saranno indicati il numero di telefono del centralino dell’A.O.U.TS e il numero di fax dell’Ufficio Protocollo); indirizzo di posta elettronica (qualora l’ufficio produttore del documento non ne fosse provvisto sarà indicato l’indirizzo e-mail dell’Ufficio Protocollo); tipologia e numero degli allegati, se presenti; oggetto del documento; sottoscrizione. La sottoscrizione dei documenti informatici, è ottenuta con un processo di firma digitale conforme alle disposizioni contenute nel testo unico e alle regole tecniche previste dalla legislazione vigente. Per la formazione di documenti informatici, si rinvia alla normativa in materia (cfr. D.lgs. 07.03.2005 n. 82 s.m.i.), nonché agli allegati n. 2 concernente le specifiche tecniche, 3 relativo agli standard tecnici di riferimento per la formazione, la gestione e la conservazione dei documenti informatici, 4 relativo alle specifiche tecniche del pacchetto di archiviazione e 5 relativo ai metadati, del D.P.C.M. di data 03.012.2013. Ai sensi dell’art. 5, c. 2, lett. e) del D.P.C.M. 3.12.2013, l'insieme minimo dei metadati associati ai documenti soggetti a registrazione è determinato dalla società Insiel S.p.a. che fornisce l’applicativo di protocollo (protocollo client – server). Si specifica che per i documenti dell’A.O.U.TS non sussiste la necessità di individuare ulteriori metadati rilevanti ai fini amministrativi. Inoltre, non sussiste la necessità di ulteriori metadati rilevanti ai fini amministrativi per i documenti soggetti a registrazione particolare, in quanto essi sono redatti in forma cartacea, salvo casi particolari. L’apposizione degli estremi del numero di protocollo, la classificazione e la data, sarà a cura dell’Ufficio Protocollo, nonché delle Segreterie a ciò abilitate solo per la posta in partenza. Art. 13 8 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Ricezione di documenti informatici Il sistema informatico di protocollo in uso è il canale principale e diretto di ricezione di documentazione informatica destinata all’A.O.U.TS. I documenti possono pervenire: tramite casella di posta elettronica certificata istituzionale (P.E.C.) all’indirizzo ufficiale di posta elettronica dell’A.O.U.TS: [email protected]; tramite casella di posta elettronica ordinaria (e-mail) all’indirizzo [email protected]. mediante la modalità di cooperazione applicativa. Qualora dovessero pervenire documenti ad indirizzi mail diversi da quello istituzionale, soggetti a registrazione di protocollo, devono pervenire senza ritardo, possibilmente nell’arco della stessa giornata o al più tardi il giorno successivo, all’Ufficio Protocollo. Inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata di AOUTS, i soggetti privati e pubblici potranno legalmente comunicare e trasmettere documenti ad AOUTS per via telematica. Il messaggio e i documenti allegati verranno ricevuti dal Protocollo Generale e inoltrati agli uffici competenti. Per rendere più efficace il corretto smistamento da parte del Protocollo Generale, il mittente dovrà indicare, all’inizio del messaggio di posta elettronica, l’ufficio destinatario competente per materia. Per ciascun documento / argomento dovrà essere inviato un unico messaggio PEC. Per esempio per trasmettere 3 domande di partecipazione a 3 diversi concorsi – seppur da parte dello stesso candidato – dovranno essere inviati 3 messaggi PEC distinti, uno per ogni domanda di concorso; una ditta che debba inviare 2 offerte, dovrà inviare 2 messaggi PEC distinti, uno per ogni offerta. Alla casella PEC di AOUTS sono accettati messaggi provenienti da altre caselle PEC sia di altre Pubbliche Amministrazioni che di privati cittadini, ma sono accettati anche messaggi provenienti da caselle di posta elettronica non certificata, purché il messaggio e/o gli allegati siano stati sottoscritti con firma digitale valida, il cui certificato sia rilasciato da un certificatore accreditato. Al fine di garantire la dovuta conservazione di legge, alla casella di PEC devono pervenire file che non contengano macroistruzioni né codici eseguibili e che abbiano i formati elencati in calce, e non altri. Nel sito internet aziendale sono indicate queste e le seguenti indicazioni. “Si suggerisce di inviare preferibilmente documenti “.pdf” o “pdf.p7m” o comunque altro formato solo tra quelli validi. Messaggi che abbiano allegati di formato diverso non sono accettati e l’intero messaggio si intende come non pervenuto. Tra i formati più comuni attenzione quindi a non allegare documenti .doc o .xls perché l’intero messaggio verrà rifiutato. Attenzione a non allegare file .zip o .rar perché, anche in tal caso, l’intero messaggio verrà rifiutato. La casella PEC accetta messaggi di grandezza complessiva di 30MB cadauno. Qualora sia indispensabile inviare alla casella PEC messaggi i cui allegati abbiano complessivamente più di 30MB ci si deve comportare nel seguente modo: -verificare tutti gli allegati e salvarli nel formato che produce minor peso (per esempio per le scannerizzazioni, abbassare la qualità pur mantenendo la leggibilità); -dividere gli allegati tra più messaggi in modo che nessuno superi i 30MB; -inviare i messaggi di seguito, tutti con medesimo oggetto in calce al quale deve comparire la dicitura: “quota parte messaggio” e l’indicazione del progressivo sul totale, per esempio “quota parte messaggio 2 di 3”. 9 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Ai fini dell’invio in conservazione a norma, sarà privilegiato, ove possibile, l’utilizzo del formato PDF/A. In base all’ articolo 21, comma 2, del d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’amministrazione digitale - CAD), confermato dalle regole tecniche di cui al DPCM 22 febbraio 2013, il documento informatico non deve contenere macroistruzioni o codici eseguibili. Di seguito vengono elencate le tipologie di file accettati, ai sensi dell’allegato 2 al DPCM 3 dicembre 2013: • PDF formato PDF o PDFA – tipo MIME application/pdf • GIF – tipo MIME image/gif • JPG e JPEG – tipo MIME image/jpeg • TIF e TIFF – tipo MIME image/tiff • BMP – tipo MIME image/bmp • RTF – tipo MIME application/rtf • TXT – tipo MIME text/plain • XML – tipo MIME application/xml, text/xml • HTML – tipo MIME text/html • DOCX – tipo MIMEapplication/vnd.openxmlformatsofficedocument.wordprocessingml.document (Office Open XML) • PPTX – tipo MIME application/vnd.openxmlformats-officedocument.presentationml.presentation (Office Open XML) • XLSX – tipo MIME application/vnd.openxmlformats-officedocument.spreadsheetml.sheet (Office Open XML) • ODT – tipo MIME application/vnd.oasis.opendocument.text • ODP – tipo MIME application/vnd.oasis.opendocument.presentation • ODG – tipo MIME application/vnd.oasis.opendocument.graphics • ODB – tipo MIME application/vnd.oasis.opendocument.base • ODS – tipo MIME application/vnd.oasis.opendocument.spreadsheet • EML (rfc822, rfc2822) – tipo MIME message/rfc822 e message/rfc2822 Marche temporali: • TimeStampResponse: .TSR • TimeStampToken: .TST e .TS Formati di sottoscrizione: • Busta di firma CAdES-BES: .P7M • Firma PAdES: .PDF • Firma XAdES: .XML File che contengono altri file: • TimeStampedData: .TSD • File firmato digitalmente e marcato: .M7M A cui si aggiungono i formati utilizzati per la produzione di documenti sanitari: • CDA2 estensione del documento clinico strutturato CDA (Clinical Document Architecture di Health Level 7) 10 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale • RTF estensione del file in formato RTF (Rich Text Format) • DICOM, senza estensione - standard DICOM - utilizzati per le immagini diagnostiche”. Art. 14 Ricezione dei documenti su supporto cartaceo Il documento cartaceo, al pari di quello digitale, conserva il proprio valore giuridico, anche se la ricezione della documentazione cartacea sta, oramai, assumendo carattere residuale in virtù dell’informatizzazione delle attività delle Pubbliche Amministrazioni. Tuttavia, essa continua ad essere utilizzata dai cittadini che sono sprovvisti di mezzi informatici e per la consegna di alcuni atti anche da Pubbliche Amministrazioni per i quali è ancora richiesta la forma cartacea dell’originale (es. verbali redatti dagli organi di Polizia Giudiziaria o atti notificati dall’ufficiale giudiziario) I documenti su supporto cartaceo possono pervenire all’A.O.U.TS attraverso: a) il servizio postale; b) la consegna diretta; c) gli apparecchi telefax (esclusivamente da parte di soggetti privati non esercenti l’attività d’impresa, per le quali è obbligatoria la p.e.c.). Il primo smistamento della corrispondenza in arrivo spetta unicamente all’Ufficio Protocollo, a cui deve essere convogliata tutta la documentazione comunque pervenuta all’A.O.U.TS dall’esterno e ad essa indirizzata. La corrispondenza indirizzata a persona fisica afferente a struttura dell’A.O.U.TS o a struttura dell’A.O.U.TS individuate quali uffici utente (all. 3) viene aperta a cura dell’Ufficio Protocollo e assoggettata a registrazione di protocollo secondo il presente manuale; unica eccezione rappresenta il caso in cui su detta corrispondenza siano presenti le diciture “riservata” o “personale” o “procedimento disciplinare”. Per quanto attiene alle prime due ipotesi la busta chiusa viene inoltrata al destinatario il quale valuterà la necessità di protocollazione della corrispondenza ivi contenuta e, in caso positivo, la inoltrerà per la dovuta registrazione all’Ufficio Protocollo senza ritardo, possibilmente nell’arco della medesima giornata, mentre nel caso di documentazione riferita al procedimento disciplinare, essa viene consegnata all’apposito ufficio, che provvede alla protocollazione separata. I documenti consegnati a mano agli uffici utente, se soggetti a registrazione di protocollo, sono fatti pervenire, a cura del personale che li riceve senza ritardo, possibilmente nell’arco della stessa giornata, all’Ufficio Protocollo per mezzo del servizio dei corrieri, attenendosi ai loro orari o via fax (con successivo invio dell’originale). I documenti ricevuti con apparecchi telefax, se soggetti a registrazione di protocollo, sono trattati come quelli consegnati direttamente. Qualora venga registrato un documento via fax e successivamente venga ricevuto lo stesso in originale, è necessario attribuire all’originale lo stesso numero di protocollo del fax; i due esemplari vengono spillati assieme. In caso di erronea attribuzione di un nuovo numero di protocollo, l’ultimo numero assegnato deve essere annullato. Il timbro di protocollo va apposto di norma sul documento e non sulla copertina o mera nota di trasmissione. Solo le buste delle lettere inviate a mezzo raccomandata sono conservate spillate alla lettera stessa. 11 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Art. 15 Comunicazioni tra l’A.O.U.TS e le PP.AA. e tra l’A.O.U.TS e privati esercenti l’attività di impresa. Le comunicazioni di documenti tra l’A.O.U.TS e le altre pubbliche amministrazioni avvengono mediante l'utilizzo della posta elettronica o della posta elettronica certificata; esse sono valide ai fini del procedimento amministrativo/processo una volta che ne sia verificata la provenienza. Ai fini della verifica della provenienza: a) sono sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata; b) ovvero sono dotate di segnatura di protocollo di cui all'articolo 55 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 ; c) ovvero è comunque possibile accertarne altrimenti la provenienza, secondo quanto previsto dalla normativa vigente o dalle regole tecniche di cui all' articolo 71 del C.A.D.; d) ovvero trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68. È in ogni caso esclusa la trasmissione di documenti a mezzo fax. Le comunicazioni tra l’A.O.U.TS e i privati esercenti l’attività di impresa avviene esclusivamente a mezzo di posta elettronica certificata. Art. 16 Indice delle Amministrazioni Pubbliche L’A.O.U.TS al fine di trasmettere documenti informatici soggetti alla registrazione di protocollo, è accreditata presso l'indice delle Amministrazioni Pubbliche ai sensi degli artt. 11 e 12 del D.P.C.M. di data 03.12.13. L’elenco è tenuto ed aggiornato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, consultabile al sito www.indicepa.gov.it. Art. 17 Rilascio di ricevute attestanti la ricezione dei documenti Qualora venga richiesto, l’Ufficio Protocollo rilascia una ricevuta attestante l’avvenuta consegna di un documento dopo avervi apposto un timbro con la denominazione dell’A.O.U.TS, la data, l’ora di arrivo e la sigla dell’operatore. Per le procedure che prevedano un termine a pena di decadenza e qualora la documentazione venga consegnata direttamente all’Ufficio Protocollo, accanto al timbro datario vengono apposte a cura dell’addetto al ritiro l’ora e la sigla. Nel caso di ricezione dei documenti per posta elettronica certificata, la notifica al mittente dell’avvenuta ricezione è assicurata dal sistema di posta elettronica utilizzato dall’Amministrazione e scelto dal mittente. Art. 18 Copie e duplicati 12 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Per quanto attiene ai formati ed alle modalità dei duplicati e delle copie dei documenti informatici si rinvia al D.P.C.M. 13.12.2014: “Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonché di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, comma 1, 41, e 71, comma 1, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005”. 13 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale SEZIONE II Registrazione dei documenti Art. 19 Documenti soggetti a registrazione di protocollo I documenti ricevuti e prodotti dagli uffici utente, di rilevanza aziendale indipendentemente dal supporto sul quale sono formati, ad eccezione di quelli indicati al successivo articolo, sono soggetti a registrazione obbligatoria di protocollo. Sono, altresì, soggetti a registrazione di protocollo gli inviti a manifestazioni, seminari, convegni o corsi di aggiornamento (se personali) e le richieste di accertamenti clinici domiciliari in caso di assenza per malattia di personale dipendente. Art. 20 Documenti non soggetti a registrazione di protocollo Sono esclusi dalla registrazione di protocollo, oltre agli atti e documenti non di rilevanza aziendale: le gazzette ufficiali, i bollettini ufficiali e notiziari della pubblica amministrazione, le note di ricezione delle circolari e altre disposizioni, i materiali statistici, gli atti preparatori interni, i giornali, le riviste, i libri, i materiali pubblicitari, la corrispondenza interna che non ha, in modo diretto o indiretto, contenuto probatorio o comunque rilevanza amministrativa, le richieste di fruizione delle ferie e dei permessi, nonché le relative autorizzazioni, i certificati medici ecc., i referti medico legali emessi a seguito di accertamenti medici eseguiti al domicilio del personale dipendente assente per malattia, i documenti di trasporto ed i documenti sanitari, perché soggetti a legislazione diversa. Sono infine esclusi dalla registrazione di protocollo tutti i documenti assoggettati a registrazione particolare elencati nell’allegato 4. Art. 21 Fatture elettroniche L’A.O.U.TS può ricevere esclusivamente fatture elettroniche al fine di assicurare la tracciabilità dei pagamenti (art. 25 del D.L di data 24.04.14, n. 66 conv. in L. di data 23.06.2014, n. 89). Ai sensi dell’art. 42 del D.L 66/14 cit. l’A.O.U.TS ha adottato il registro unico delle fatture nel quale sono annotate le fatture o le richieste equivalenti di pagamento per somministrazioni, forniture e appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali emesse nei suoi confronti. È esclusa la possibilità di ricorrere a registri di settore o di reparto. Il registro delle fatture costituisce parte integrante del sistema informativo contabile. Nel registro delle fatture e degli altri documenti contabili equivalenti è annotato: a) il codice progressivo di registrazione; b) il numero di protocollo di entrata; c) il numero della fattura o del documento contabile equivalente; d)la data di emissione della fattura o del documento contabile equivalente; e)il nome del creditore e il relativo codice fiscale; f) l'oggetto della fornitura; g) l'importo totale, al lordo di IVA e di eventuali altri oneri e spese indicati; 14 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale h)la scadenza della fattura; i) se la spesa è rilevante o meno ai fini IVA; l) il Codice identificativo di gara (CIG), tranne i casi di esclusione dall'obbligo di tracciabilità di cui alla legge 13 Agosto 2010, n. 136; m) il Codice unico di Progetto (CUP), in caso di fatture relative a opere pubbliche, interventi finanziati da contributi comunitari e ove previsto ai sensi dell'articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3; n) qualsiasi altra informazione che si ritiene necessaria. La procedura di protocollazione delle fatture elettroniche è di competenza della S.C.C.E.P. che utilizza un software dedicato. Art. 22 Registrazione di protocollo Ciascuna registrazione di protocollo contiene dati obbligatori e dati opzionali. I dati obbligatori sono: a) numero progressivo di protocollo del documento, generato automaticamente dal sistema e registrato in forma non modificabile, ai sensi dell’art. 57 del D.P.R. 445/2000; b) data di registrazione di protocollo, assegnata automaticamente dal sistema e registrata in forma non modificabile, ai sensi dell’art. 20, c. 2, del D.P.C.M. 3.12.2013; c) mittente per i documenti ricevuti o, in alternativa, destinatario per i documenti spediti, registrati in forma non modificabile. Per i documenti in partenza deve essere espresso il codice identificativo dell’area organizzativa omogenea che, nella realtà organizzativa dell’A.O.U.TS, si identifica con l’Azienda stessa; d) oggetto del documento, registrato in forma non modificabile; e) data e numero di protocollo del documento ricevuto, se disponibili; f) l'impronta del documento informatico, se trasmesso per via telematica, costituita dalla sequenza di simboli binari in grado di identificarne univocamente il contenuto. Le informazioni di cui alle lettere a), b) e f) sono generate automaticamente dal sistema utilizzato in A.O.U.TS e tutte le informazioni di cui alle lettere precedenti sono registrate, associate al documento e memorizzate nel sistema utilizzato in forma non modificabile. Le funzionalità offerte dal sistema protocollo client – server sono dettagliate nel relativo Manuale Operativo Utente del prodotto GIFRA e del protocollo client - server allegato al presente Manuale di gestione documentale (cfr. relativi allegati). I dati opzionali, invece, sono: g) data di arrivo; h) numero degli allegati; i) descrizione sintetica degli allegati; l) estremi del provvedimento di differimento dei termini di registrazione; m) mezzo di ricezione o, in alternativa, mezzo di spedizione; n) ufficio utente di competenza; o) copie per conoscenza; p) tipo di documento; q) indicazione del livello di riservatezza, se diverso da quello standard applicato dal sistema. 15 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Art. 23 Annullamento delle registrazioni di protocollo Il Responsabile della gestione documentale di cui all’art. 4 del presente manuale autorizza gli operatori del Protocollo Generale all’annullamento delle informazioni contenute nel registro di protocollo, i quali, mediante l’apposito programma, provvedono all’annullamento del registro di protocollo, ove non si possa procedere alla modifica delle informazioni ivi riportate. L'annullamento anche di una sola delle informazioni generate o assegnate automaticamente dal sistema e registrate in forma immodificabile determina l'automatico e contestuale annullamento della intera registrazione di protocollo. L'annullamento anche di un solo campo delle altre informazioni registrate in forma immodificabile, necessario per correggere errori intercorsi in sede di immissione di dati delle altre informazioni, deve comportare la rinnovazione del campo stesso con i dati corretti e la contestuale memorizzazione, in modo permanente, del valore precedentemente attribuito unitamente alla data, l'ora e all'autore della modifica. La disposizione di cui al primo periodo si applica per lo stesso campo, od ogni altro, risultato successivamente errato. Le informazioni originarie, successivamente annullate, vengono memorizzate secondo le modalità specificate nell'art. 54 del D.P.R. 445/2000. Art. 24 Ricevuta di posta giornaliera Quotidianamente gli uffici utente restituiscono una ricevuta firmata che attesta il ricevimento della posta a loro assegnata; tale ricevuta viene conservata a cura dell’Ufficio Protocollo ed inserita nel fascicolo della posta corrispondente. Art. 25 Registro di emergenza Il Responsabile dell’Ufficio Protocollo autorizza lo svolgimento, anche manuale, delle operazioni di registrazione di protocollo su registri di emergenza ogni qualvolta per cause tecniche non sia possibile utilizzare il sistema informatico. Si applicano le modalità di registrazione dei documenti sul registro di emergenza e di recupero delle stesse nel sistema di protocollo informatico di cui all’articolo 63 del testo unico. In particolare: a) in caso di interruzione della funzionalità del sistema sul registro di emergenza vanno riportate la causa, la data e l’ora di inizio dell’interruzione, nonché la data e l’ora del ripristino della funzionalità del sistema; b) qualora l’impossibilità di utilizzare la procedura informatica si prolunghi oltre ventiquattro ore, per cause di eccezionale gravità, il Responsabile per la tenuta del protocollo può autorizzare l’uso del registro di emergenza per periodi successivi non superiori alla settimana; sul registro di emergenza vanno riportati gli estremi del provvedimento di autorizzazione; c) per ogni giornata di registrazione di emergenza è riportato sul registro di emergenza il numero totale di operazioni registrate manualmente; 16 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale d) la sequenza numerica utilizzata su un registro di emergenza, anche a seguito di successive interruzioni, deve comunque garantire l’identificazione univoca dei documenti registrati nell’ambito del sistema documentario dell’area organizzativa omogenea; e) le informazioni relative ai documenti protocollati in emergenza sono inserite nel sistema informatico, utilizzando un’apposita funzione di recupero dei dati, contestualmente al ripristino delle funzionalità del sistema; durante la fase di ripristino, a ciascun documento registrato in emergenza viene attribuito un numero di protocollo del sistema informatico ordinario, che provvede a mantenere stabilmente la correlazione con il numero utilizzato in emergenza. Art. 26 Differimento dei termini di registrazione Le registrazioni di protocollo dei documenti ricevuti sono effettuate in giornata. Eccezionalmente, il Responsabile dell’Ufficio Protocollo, può autorizzare la registrazione in tempi successivi, fissando comunque un limite di tempo e conferendo valore, nel caso di scadenze predeterminate, al timbro datario d’arrivo. Art. 27 Documenti inerenti a gare d’appalto Le offerte inerenti a gare d’appalto sono registrate al protocollo in busta chiusa. Gli estremi di protocollo sono riportati sulla busta medesima che sarà consegnata all’ufficio utente responsabile del procedimento e da questo conservata. Art. 28 Documenti su supporto cartaceo indirizzati nominativamente La corrispondenza indirizzata nominativamente al personale degli uffici utente viene aperta e se del caso, registrata al protocollo, ameno che sulla busta sia riportata la dicitura “riservata” o “personale”. In questo caso la busta chiusa viene recapitata al destinatario il quale, se valuta che il documento vada assoggettato a registrazione di protocollo, lo consegna all’Ufficio Protocollo, senza ritardo. Art. 29 Lettere anonime Le lettere anonime non sono registrate al protocollo, ma semplicemente inoltrate, se contengono informazioni o dati di interesse per l’Istituto, agli uffici utente di competenza i cui responsabili valutano l’opportunità di dare seguito a queste comunicazioni, anche richiedendone la protocollazione ed individuano le eventuali procedure da sviluppare. Art. 30 Ricezione di pacchi 17 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Tutti i pacchi destinati all’A.O.U.TS devono essere fatti recapitare al Magazzino Scorte Varie sito in via Pietra Ferrata; nel caso in cui ciò non avvenga ed essi siano consegnati all’Ufficio Protocollo, un addetto di tale ufficio rilascia ricevuta cartacea in cui siano indicate la data e l’ora della ricezione e vi deve apporre la propria firma. Dopodiché l’addetto dell’Ufficio Protocollo che ha ricevuto il pacco annota in un apposito registro, che può essere costituito anche da un file, gli estremi del pacco, nonché la data e l’ora della ricezione e provvede quanto prima a contattare gli addetti del Magazzino Scorte Varie, affinché provvedano al ritiro al massimo entro il giorno successivo a quello della ricezione. Art. 31 Documenti di competenza di altre amministrazioni Qualora pervenga all’A.O.U.TS un documento di competenza di un altro ente, altra persona fisica o giuridica, lo stesso viene trasmesso a chi di competenza, se individuabile, altrimenti viene restituito al mittente. Nel caso in cui un documento della fattispecie sopra indicata venga erroneamente registrato al protocollo, esso verrà spedito a chi di competenza, oppure restituito al mittente, con una lettera di trasmissione redatta a cura del responsabile dell’Ufficio Protocollo. 18 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale SEZIONE III Classificazione dei documenti Art. 32 Classificazione dei documenti Tutti i documenti ricevuti e prodotti dagli uffici utente dell’A.O.U.TS, indipendentemente dal supporto sul quale vengono formati, sono classificati in base al titolario di cui al relativo allegato. Il titolario è un sistema logico che consente di classificare i documenti, di norma secondo le funzioni esercitate dall’A.O.U.TS, permettendo di organizzare in maniera omogenea i documenti che si riferiscono a medesimi processi o ai medesimi procedimenti amministrativi. L’aggiornamento del titolario compete esclusivamente al Responsabile dell’Ufficio Protocollo ed è assicurato quando se ne presenta la necessità, nel pieno rispetto delle disposizioni contenute nella normativa vigente in materia di formazione e conservazione degli archivi. Per la classificazione di un documento si fa riferimento all’oggetto del documento stesso oppure, qualora questo sia mancante o troppo generico, al contenuto del documento, anche in relazione ad altro documento che ne costituisce il precedente logico se esistente nell’ambito del sistema di protocollo. Art. 33 Piano di conservazione dell’archivio I documenti cartacei, di norma, sono archiviati e conservati a cura dell’Ufficio Protocollo. Per i documenti cartacei che, per motivi gestionali o per disposizioni normative o regolamentari, sono consegnati in originale agli uffici utente (cfr. allegato n. 5), la responsabilità della corretta archiviazione e conservazione spetta al responsabile dello stesso ufficio utente destinatario. Per quanto riguarda la conservazione e lo scarto dei documenti cartacei, l’A.O.U.TS si è dotata di un regolamento, approvato con deliberazione n. 109 del 04.03.2010, avente ad oggetto l’approvazione di un prontuario contenente le misure organizzative relative alla gestione della documentazione dell'Azienda da parte della RTI Italrchivi Sigma Service s.r.l. di Assago (MI) Archidoc di Udine. I documenti informatici, invece, sono conservati a cura della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, per il tramite della società in house Insiel S.p.a., a cui l’A.O.U.TS. ha affidato il procedimento di conservazione dei propri documenti informatici con deliberazione del Direttore Generale n. 382 del 04.12.2014, stipulando l'atto per la disciplina del servizio per la conservazione dei documenti informatici con la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia. 19 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale SEZIONE IV Assegnazione dei documenti Art. 34 Unità di smistamento Per assegnazione si intende l’operazione d’individuazione dell’ufficio utente (U.U.) competente per la trattazione del procedimento amministrativo o processo, cui i documenti si riferiscono per oggetto o, se esso è mancante o troppo generico, ai loro contenuti, secondo l’atto aziendale dell’A.O.U.TS, anche in relazione ad altro documento che ne costituisce il precedente logico, se esistente nell’ambito del sistema di protocollo. L’assegnazione può avvenire anche per conoscenza ad altro ufficio utente qualora sia indicato tra i destinatari formali del documento medesimo ovvero in base a disposizioni interne vigenti. Il Responsabile della Struttura a cui appartiene l’Ufficio Protocollo o un suo delegato è autorizzato all’assegnazione dei documenti soggetti a registrazione di protocollo. L’ufficio utente che riceve il documento, nel caso di un’assegnazione ritenuta errata, è tenuto ad effettuarne segnalazione, per e mail, nel più breve tempo possibile all’Ufficio Protocollo, il quale provvederà eventualmente a correggere l’assegnazione inserita nel sistema informatico e sull’originale cartaceo e ad inviare il documento all’ufficio utente competente in base alla nuova assegnazione. Il sistema di gestione informatizzata dei documenti tiene traccia di questi passaggi, memorizzando per ciascuno di essi l’identificativo dell’operatore che effettua la modifica con la data e l’ora di esecuzione. È possibile interrogare il sistema con ricerca per parole chiave singole o multiple per individuare gli uffici utente che stanno trattando, o hanno trattato, un determinato procedimento o affare. Art. 35 Recapito dei documenti agli uffici utente I documenti ricevuti e registrati sono trasmessi in via informatica tramite il programma Iteratti Web agli uffici utente attraverso la rete interna dell’amministrazione, contestualmente alla segnatura di protocollo o vengono fatti recapitare in forma cartacea alle S.C. Sanitarie che non sono collegate informaticamente al protocollo. Quotidianamente l’Ufficio Protocollo provvede a stampare l’elenco dei documenti assegnati per conoscenza e per competenza agli Uffici Utente. A tale stampa vengono allegati gli eventuali documenti consegnati in originale, come previsto dal presente Manuale (cfr. allegato n. 5). L’elenco viene depositato presso gli appositi punti di raccolta di ciascun ufficio utente dei quali ogni incaricato firma per ricevuta. 20 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale SEZIONE V Spedizione dei documenti Art. 36 Spedizione dei documenti su supporto cartaceo Eseguite tutte le operazioni di protocollo, i documenti su supporto cartaceo da inviare all’esterno dell’A.O.U.TS sono restituiti agli Uffici Utente richiedenti la protocollazione, che dopo averli imbustati, li consegneranno ai corrieri osservando le disposizioni interne all’A.O.U.TS su tale servizio. I corrieri effettuano la spedizione tramite servizio postale di tutta la corrispondenza istituzionale, salvo la possibilità di effettuare la consegna diretta al destinatario nei casi espressamente previsti (es. spedizione di posta all’ A.A.S. n. 1 Triestina). Questa operazione riveste carattere residuale. 21 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale SEZIONE VI Accessibilità al sistema di gestione informatizzata dei documenti Art. 37 Accessibilità ai documenti e al protocollo Il sistema di protocollo informatico assicura: a) l'univoca identificazione ed autenticazione degli utenti; b) la protezione delle informazioni relative a ciascun utente nei confronti degli altri; c) la garanzia di accesso alle risorse esclusivamente agli utenti abilitati; d) la registrazione delle attività rilevanti ai fini della sicurezza svolte da ciascun utente, in modo tale da garantirne l'identificazione. Il sistema di protocollo informatico deve consentire il controllo differenziato dell'accesso alle risorse del sistema per ciascun utente o gruppo di utenti. Le registrazioni devono essere protette da modifiche non autorizzate e, pertanto, solo gli incaricati autorizzati hanno diritto di accesso al sistema di protocollo informatico. La riservatezza delle registrazioni di protocollo e dei documenti informatici è garantita dal sistema attraverso l’uso di identificativi utente e password, il sistema applica automaticamente un livello di riservatezza standard. A seguito dell’espressa richiesta di rilascio del codice identificativo dell’utente e della password da parte del Direttore della S.C. interessata, il Direttore della S.C. Informatica e Telecomunicazioni provvede a concedere quanto richiesto mediante comunicazione in forma scritta. Le credenziali di accesso al programma sono strettamente personali ed è fatto obbligo a chi le possiede di assicurarne la riservatezza. Per quanto non espressamente previsto dal presente Manuale, si rinvia integralmente al Regolamento aziendale per l'erogazione, l'uso e la dismissione dei permessi di accesso alle banche dati sanitarie informatizzate, da ultimo modificato con deliberazione n. 407 di data 11.12.2014. Come richiesto dall’art. 7, c. 6, D.P.C.M. 3.12.2013, il sistema di protocollo informatico fornito dalla società Insiel S.p.a. rispetta le misure di sicurezza previste dagli articoli da 31 a 36 e dal disciplinare tecnico di cui all'allegato B del Codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196”. Si evidenzia che l’A.O.U.TS, con deliberazione n. 441 dd. 22.10.2004 ha adottato il Documento Programmatico per la Sicurezza e dei modelli di informativa e di acquisizione del consenso al trattamento dei dati personali”, che esprime i principi in materia di sicurezza e di protezione dei dati personali a cui si conforma l’attività di protocollazione e a cui integralmente si rinvia. Art. 38 Accesso esterno L’esercizio del diritto di accesso ai documenti, secondo la normativa vigente, è garantito secondo quanto previsto dallo specifico Regolamento dell’A.O.U.TS in vigore, approvato con deliberazione n. 476 del 16.12.2010. 22 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale SEZIONE VII Piano di sicurezza informatica (relativo alla formazione, gestione, trasmissione, interscambio, accesso e conservazione dei documenti informatici) Art. 39 Piano per la sicurezza informatica Il compito di predisporre il piano per la sicurezza informatica relativo alla formazione, alla gestione, alla trasmissione, all'interscambio, all'accesso, alla conservazione dei documenti informatici relativamente nel rispetto delle misure minime di sicurezza previste nel disciplinare tecnico pubblicato in allegato B del decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196 e successive modificazioni, è attribuito alla società Insiel S.p.a. quale società in house della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, d'intesa con il responsabile della conservazione e con il responsabile dei sistemi informativi della Regione F.V.G., in attuazione degli artt. 4, lett. c) e 5, c. 2, lett. b) del D.P.C.M. 3.12.2013. Art. 40 Registro giornaliero di protocollo Il registro giornaliero di protocollo è definito dal glossario allegato al D.P.C.M. 3.12.2013, come il “registro informatico di atti e documenti in ingresso e in uscita che permette la registrazione e l’identificazione univoca del documento informatico all’atto della sua immissione cronologica nel sistema di gestione informatica dei documenti”. (All. 1) L’A.O.U.TS è dotata del programma di protocollo (protocollo client – server) fornito dalla società Insiel S.p.a. che consente la creazione automatica e la conservazione del registro giornaliero di protocollo, a norma delle disposizioni vigenti di cui al D.P.C.M. 3.12.2013. Il registro giornaliero di protocollo è trasmesso entro la giornata lavorativa successiva al sistema di conservazione, garantendone l'immodificabilità del contenuto, ai sensi dell’art. 7, c. 5, del D.P.C.M. 3.12.2013. Ciò avviene in conformità a quanto previsto dal D.P.C.M. del 03.12.2013 e al decreto dell’A.O.U.TS n. 272 del 07.10.2015. 23 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Allegato n. 1 Definizioni • Archivio - complesso organico di documenti, di fascicoli e di aggregazioni documentali di qualunque natura e formato, prodotti o comunque acquisiti da un soggetto produttore durante lo svolgimento dell’attività (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Archivio informatico - archivio costituito da documenti informatici, fascicoli informatici nonché aggregazioni documentali informatiche gestiti e conservati in ambiente informatico (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Area Organizzativa Omogenea (AOO) - insieme di funzioni e di strutture, individuate dalla amministrazione, che opera su tematiche omogenee e che presenta esigenze di gestione della documentazione in modo unitario e coordinato ai sensi dell’articolo 50, comma 4, del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • CAD - Codice dell’Amministrazione Digitale - DLGS 7 marzo 2005, n.82; • Classificazione - attività di organizzazione logica di tutti i documenti secondo uno schema articolato in voci individuate attraverso specifici metadati (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Conservazione - insieme delle attività finalizzate a definire ed attuare le politiche complessive del sistema di conservazione e a governarne la gestione in relazione al modello organizzativo adottato e descritto nel manuale di conservazione (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Documento amministrativo - ogni rappresentazione, comunque formata, del contenuto di atti, anche interni, delle pubbliche amministrazioni o, comunque, utilizzati ai fini dell’attività amministrativa. (D.P.R. 445/2000, art. 1); • Documento analogico - la rappresentazione non informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti (D.Lgs . 82/2005, n.82, art. 1 lett. p); • Documento informatico - la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti (D.Lgs . 82/2005, n.82, art. 1 lett. p); • Fascicolo informatico - aggregazione strutturata e univocamente identificata di atti, documenti o dati informatici, prodotti e funzionali all’esercizio di una specifica attività o di uno specifico procedimento. Nella pubblica amministrazione il fascicolo informatico collegato al procedimento amministrativo è creato e gestito secondo le disposizioni stabilite dall’articolo 41 del CAD (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Gestione dei documenti - l'insieme delle attività finalizzate alla registrazione di protocollo e alla classificazione, organizzazione, assegnazione e reperimento dei documenti amministrativi formati o acquisiti dalle amministrazioni, nell'ambito del sistema di classificazione d'archivio adottato; essa è effettuata mediante sistemi informativi automatizzati (D.P.R. 445/2000, art. 1); • Manuale di conservazione - strumento che descrive il sistema di conservazione dei documenti informatici ai sensi dell’articolo 9 delle regole tecniche del sistema di conservazione (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Manuale di gestione - strumento che descrive il sistema di gestione informatica dei documenti di cui all’articolo 5 delle regole tecniche del protocollo informatico ai sensi delle regole tecniche per il protocollo informatico D.P.C.M. 31 ottobre 2000 e successive modificazioni e integrazioni (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • PEC - Posta Elettronica Certificata - sistema in grado di comunicazione in grado di attestare l’invio e l’avvenuta consegna di un messaggio di posta elettronica e di fornire ricevute opponibili ai terzi (cfr D.Lgs 82/2005, art. 1); 24 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale • Piano di classificazione d’archivio o Titolario di classificazione - misura organizzativa per la definizione di criteri uniformi di titolazione e classificazione documentale e delle modalità di attribuzione dei documenti ai fascicoli che li contengono e ai relativi procedimenti, eventualmente raggruppati per serie, secondo le regole archivistiche correnti (cfr. D.P.R. 445/2000, artt. 50 comma 4, 52, 55 comma 3, 64 comma 4, 67); • Registrazione di protocollo – l’iscrizione al registro di protocollo delle informazioni riguardanti il documento a norma dell’articolo 53 del D.P.R. 445/2000 (cfr. D.P.R. 445/2000; art 53); • Regole tecniche - norme di attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale in materia di protocollo informatico e gestione dei documenti informatici e dei flussi documentali - D.P.C.M. 03 dicembre 2013; • Responsabile della gestione documentale - dirigente o funzionario, comunque in possesso di idonei requisiti professionali o di professionalità tecnico archivistica, preposto al Servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi, ai sensi dell’articolo 61 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445; corrisponde alle tre figure equipollenti del responsabile preposto al servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi (art. 61 comma 2 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445), del responsabile della gestione documentale (art. 4 comma 1 del D.P.C.M. 3/12/2013) e del responsabile d’archivio (art. 4 comma 3 D.P.G. Reg. 4 ottobre 1999, n. 0309/Pres.); • Scarto - operazione con cui si eliminano, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, i documenti ritenuti privi di valore amministrativo e di interesse storico culturale (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Segnatura di protocollo - l'apposizione o l'associazione, all'originale del documento, in forma permanente e non modificabile delle informazioni riguardanti il documento stesso (cfr. D.P.R. 445/2000; art 1); • Sistema di classificazione - strumento che permette di organizzare tutti i documenti secondo un ordinamento logico con riferimento alle funzioni e alle attività dell'amministrazione interessata (cfr. D.P.C.M. 3/12/2013, all.1); • Sistema di gestione informatica dei documenti - l'insieme delle risorse di calcolo, degli apparati, delle reti di comunicazione e delle procedure informatiche utilizzati dalle amministrazioni per la gestione dei documenti (D.P.R. 445/2000, art. 1). 25 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Allegato n. 2 Normativa di riferimento LEGGE 07.08.1990 n. 241 – Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; Deliberazione A.I.P.A. 23.11.2000, n. 51 – Regole tecniche in materia di formazione e conservazione di documenti informatici delle Pubbliche Amministrazioni ai sensi dell’art. 18, comma 3, del D.P.R: 10.11.1997, n. 513; D.P..R. 28.diccembre 2000, n. 445 – Testo unico delle disposizioni legista live e regolamentari in materia di documentazione amministrativa; Circolare AI.P.A. 16 febbraio 2001, n. 27 – “Art. 17 del D.P.R: 10.novembre 1997, n. 513 – utilizzo della firma digitale nelle pubbliche amministrazioni”; DECRETO LEGISLATIVO 31 marzo 2001, n. 165 – Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni Pubbliche; Circolare A.I.P.A. 07. maggio 2001 n. 28 – Articolo 28, comma 2 del D.P.C:M. 31 ottobre 2000; Circolare A.I.P.A. 21 Giugno 2001, n. 31 – Art. 7, comma 6 del D.P.C.M. 31 ottobre 2000; D.P.R.07 aprile 2003 n. 137 – Regolamento recante disposizioni di coordinamento in materia di firme elettroniche a norma dell’art. 13 del D.Lgs.23.01.2002; D.lgs. 30.06.2003 n. 196: Codice in materia di protezione dei dati personali; Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 – codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della l. 06 luglio 2002, n. 137; LEGGE 11 febbraio 2005 n.15 - Modifiche ed integrazioni alla legge 7 agosto 1990, n. 241, concernenti norme generali sull'azione amministrativa. DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82 (in Suppl ordinario n. 93 alla Gazz. Uff.,16 maggio, n. 112) - CODICE DELL'AMMINISTRAZIONE DIGITALE e s.m.i.; LEGGE 18 giugno 2009, n. 69 (in Suppl. ordinario n. 95 alla Gazz. Uff., 19 giugno, n. 140). - Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile. DETERMINAZIONE 28 luglio 2010 Modifiche alla deliberazione 21 maggio 2009, n. 45 del Centro nazionale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione, recante «Regole per il riconoscimento e la verifica del documento informatico». (Determinazione commissariale n. 69/2010); D.P.C.M. di data 03.12.2013: Regole tecniche per il protocollo informatico ai sensi degli articoli 40-bis, 41, 47, 57-bis e 71, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005. (GU n.59 del 12-3-2014 - Suppl. Ordinario n. 20) D.P.C.M. 03.12.2013: Regole tecniche per il protocollo informatico ai sensi degli articoli 40-bis, 41, 47, 57-bis e 71, del Codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005.(GU n.59 del 12-3-2014 - Suppl. ordinario n. 20) D.P.C.M. 13.11.2014: Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonché' di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, comma 1, 41, e 71, comma 1, del Codice 26 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005. (GU n.8 del 12-12015); D.L. 24 aprile 2014, n. 66 del 24 aprile 2014, convertito in legge 23 giugno 2014, n. 89, recante: «Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria.». (GU n. 143 del 23-6-2014); D.L. 18 ottobre 2012 , n. 179 convertito in legge 17 dicembre 2012, n. 221 recante: «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.»; D.lgs. 12.04.2006 n. 163: “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE. (CODICE DEGLI APPALTI)” (Suppl. Ord. n. 107 alla G.U. n. 100 del 02.05.2006); Decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005 n. 68 “Regolamento recante disposizioni per l’utilizzo della posta elettronica certificata, a norma dell’art. 27 della L. 16.01.2003 n. 3. 27 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Allegato n. 3 Elenco delle strutture individuate “Uffici Utente” DIREZIONE GENERALE; DIREZIONE SANITARIA; DIREZIONE AMMINISTRATIVA; COMITATO ETICO DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO DI CATTINARA; DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO OSPEDALE MAGGIORE; DIREZIONE SANITARIA OSPEDALE MAGGIORE; UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO; STRUTTURA COMPLESSA MEDICINA DEL LAVORO; STRUTTURA COMPLESSA FISICA SANITARIA; STRUTTURA COMPLESSA FARMACIA STRUTTURA COMPLESSA LOGISTICA ED INVESTIMENTI; CUP CENTRO UNICO PRENOTAZIONE; STRUTTURA COMPLESSA GESTIONE STABILIMENTI; STRUTTURA COMPLESSA GESTIONE RISORSE UMANE; STRUTTURA COMPLESSA INGEGNERIA CLINICA; DIREZIONE INFERMIERISTICA; SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE; STRUTTURA COMPLESSA CONTABILITA’ ECONOMICO-PATRIMONIALE; STRUTTURA SEMPLICE FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO; STRUTTURA COMPLESSA COORDINAMENTO RELAZIONI AZIENDALI.; STRUTTURA COMPLESSA AFFARI GENERALI E LEGALI; STRUTTURA SEMPLICE ECONOMATO; STRUTTURA COMPLESSA CONTROLLO DI GESTIONE; STRUTTURA COMPLESSA INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI; STRUTTURA COMPLESSA PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO; UFFICIO GESTIONE CORSI DI LAUREA; 28 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Allegato n. 4 Documenti soggetti a registrazione particolare ed esclusi dalla protocollazione, ai sensi dell’art. 5, lett. j) D.P.C.M. 3.12.2013 Fatture attive/passive elettroniche(competente S.C.C.E.P.); Mandati di pagamento elettronici; Riconciliazioni; Ordini per i fornitori elettronici (competente S.C. Logistica ed Investimenti); Atti di morte cartacei (competente S.C. Anatomia ed Istologia Patologica); Referti per l’Autorità Giudiziaria (competente Direzione Sanitaria); Cartelle Cliniche cartacee; Documenti relativi al procedimento disciplinare in formato cartaceo (competente U.A.D.); Atti dell’Ufficiale Rogante soggetti a repertorio (competente S.C.A.G.L.). Ai sensi dell’art. 11 del d.lgs. n. 163/2006, i contratti pubblici relativi agli appalti di lavori, servizi e forniture, rogati dall’Ufficiale Rogante dell’A.O.U.TS., sono redatti e sottoscritti esclusivamente in formato digitale. Essi sono conservati a cura dell’Ufficio Protocollo mediante una classificazione dedicata. 29 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Allegato n. 5 Documenti consegnati agli Uffici Utente in originale per la diretta gestione (archiviazione e conservazione) domande di partecipazione a concorsi/avvisi/selezioni; offerte di procedure di gara aperte, ristrette o negoziate; documentazione a fini di liquidazione compensi a contrattisti e borsisti; documentazione a fini di liquidazione eventi formativi/congressuali; documentazione a fini di liquidazione attività in regime di libera professione intramuraria; richieste cessione crediti fornitori; documentazione relativa allo smaltimento rifiuti; documentazione di competenza del Servizio Prevenzione Protezione Aziendale prevista dalla legge; documentazione relativa a cause di servizio, infortuni, cessioni stipendiali, pratiche pensionistiche, valutazioni individuali e comunque inerente la posizione giuridica, economica e di formazione del personale conservata nel “fascicolo personale”; convenzioni e contratti sottoscritti; atti di citazione e ricorsi giurisdizionali. Per tutto quanto sopra non descritto va comunque precisato che non vengono conservati nell’archivio del Protocollo Generale i documenti conservati in altri archivi gestiti per motivi di necessità pratica o per disposizioni normative o regolamentari da appositi Uffici. 30 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale Allegato n. 6 Manuale Operativo Utente del prodotto Gifra Allegato n. 7 Funzionamento del registro giornaliero di protocollo Allegato n. 8 Manuale protocollo client – server Allegato n. 9 Titolario Allegato n. 10 Piano sulla sicurezza dei documenti informatici (art. 4, lett. c) del D.P.C.M. 3.12.2013) 31 Rev. 03 12 ottobre 2015 Manuale di gestione documentale