studiare architettura, design, arti, pianificazione a venezia
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studiare architettura, design, arti, pianificazione a venezia
13 STUDIARE ARCHITETTURA, DESIGN, ARTI, PIANIFICAZIONE A VENEZIA malaurea) ci dicono che la maggior parte degli studenti della facoltà di architettura Iuav trova presto lavoro, dopo la tesi: e si tratta di un lavoro quasi sempre legato alle proprie competenze. Quest’anno la facoltà di architettura propone un nuovo corso di laurea in management del progetto: un corso fortemente professionalizzante, che forma una figura di “direttore d’orchestra” dei lavori, capace di seguire l’ideazione e la realizzazione del progetto di opere ed edifici con competenze tecnico manageriali particolarmente rare e richieste sul mercato del lavoro. Un ateneo speciale L’Università Iuav di Venezia è un ateneo speciale: l’unico, in Italia, interamente dedicato alla cultura e all’insegnamento del progetto. Iuav è un’officina dove ogni giorno si elabora e si trasmette quell’insieme di saperi e di tecniche che contribuiscono in modo decisivo alla qualità dello spazio che ci circonda, in tutti i suoi aspetti. Perché lo spazio che ci circonda è sempre frutto di un progetto, anche quando non appare: dalle pareti di una casa alla forma della città; dagli abiti che indossiamo, agli oggetti del nostro vivere quotidiano, al paesaggio e al territorio sul quale ci muoviamo. E i buoni progetti ci fanno vivere meglio: per questo è così importante saperli fare. Studiare architettura La facoltà di architettura Iuav è considerata in Italia “la Scuola di architettura” per eccellenza. L’insegnamento combina fasi teoriche con sperimentazioni applicate e workshop intensivi. Alla base del progetto didattico c’è la convinzione che una grande scuola di architettura si riconosce non soltanto per la qualità dei docenti, ma soprattutto per quella dei propri studenti. Non è un caso se i dati statistici (fonte: Al- Imparare sul campo: i workshop estivi di progettazione architettonica I workshop estivi di progettazione architettonica sono l’esperienza centrale – la più attesa – per gli studenti di architettura. Si tratta di un’esperienza di apprendimento unica in Italia e straordinariamente efficace: tre settimane intensive di progettazione sotto la guida dei migliori architetti italiani e stranieri, durante le quali gli studenti si misurano con il progetto direttamente, a tempo pieno e in gruppo, in un clima di entusiasmo e partecipazione. Tutte le edizioni dei workshop si concludono con una mostra e la pubblicazione dei lavori prodotti. Dal 17 al 23 luglio al cotonificio veneziano a S. Marta (ch. domenica) sarà visitabile la mostra dei workshop 2009: un’ottima occasione per conoscere da vicino la qualità dei progetti Iuav. Studiare design e arti Arti visive, teatro, design del prodotto, della comunicazione e della moda: la facoltà di Design e arti offre un progetto formativo unico in Italia, con un percorso di apprendimento di alto livello. La Facoltà è riuscita a far convergere i migliori teorici e intellettuali, docenti tra i più prestigiosi d’Italia e un numero inconsueto di professionisti di chiara fama e di grande esperienza nei campi delle arti, del teatro e del design, provenienti da più di trenta Paesi. Sotto la loro guida, gli studenti progettano e realizzano le loro opere nei laboratori sperimentali, mentre negli insegnamenti teorico-critici affrontano un vasto arco di saperi: storia (dell’arte, del design, del cinema), filosofia, semiotica, psicologia, economia, diritto, sociologia. Cresce il successo del Made in Iuav I lavori degli studenti di design e arti non sono semplici esercitazioni, ma spesso escono dalle aule e camminano per il mondo. Gli studenti di teatro hanno realizzato scenografie, costumi e regia per produzioni teatrali andate in scena a Parma, Roma, Torino, alla Scala di Milano e alla Fenice di Venezia; i progetti degli studenti di design, presentati ogni anno in mostre itineranti, hanno avuto particolare successo con la mostra “Made in Iuav” alla Biennale di Venezia del 2008; le realizzazioni degli studenti in arti visive sono state esposte, fra gli altri, al Museo nazionale delle arti visive Maxxi di Roma. Molte idee degli studenti (dal disegno di una cucina al progetto di immagine coordinata per Emergency) continuano a ottenere riconoscimenti in competizioni nazionali e internazionali. Le creazioni fashion degli studenti in Design della moda sfilano ogni anno negli Open Day e sono state scelte per rappresentare la scuola di moda Iuav a “Serata d’Onore”, il programma di Pippo Baudo andato in onda su Rai Uno. All’interno della Biennale d’Arte in corso, Iuav ospita presso i Tolentini Bruce Nauman per il Padiglione Statunitense: alcuni studenti di design e arti hanno partecipato alla produzione di due opere esposte. Studiare pianificazione del territorio In un mondo che cambia velocemente, le attività di pianificazione della città, del territorio e dell’ambiente assumono un nuovo significato. Sono richieste nuove consapevolezze: circa la gravità dei problemi ambientali e sociali che incombono sulle città e sul pianeta, sulle nuove ingiustizie prodotte dai processi di globalizzazione… E nuovi impegni, come prendere parte a processi decisionali complessi, saper dare risposte plausibili a problemi ambientali, di giustizia e democrazia, essere di parte (quando occorra), mettendo al primo posto l’interesse pubblico e la difesa dei più deboli. A queste nuove richieste di competenza, consapevolezza e impegno risponde la facoltà di pianificazione del territorio Iuav. Con i suoi corsi di studio, la facoltà prepara tecnici in grado di osservare, capire e governare il territorio, ma offre anche opportunità di rivolgersi ad una pluralità di temi: questioni ambientali, energetiche ed ecologiche; forme, funzionamenti e qualità degli insediamenti urbani, metropolitani e delle periferie; problemi della casa; mobilità e trasporti di persone, beni e informazioni; gestione del rischio e protezione civile; sicurezza e approvvigionamento. Per chi studia all’Università Iuav… Tra i servizi e le opportunità offerte agli studenti, Iuav si distingue per la biblioteca centrale, aperta fino a mezzanotte, che possiede una delle più importanti collezioni di libri e periodici di architettura e di urbanistica. Gli studenti hanno inoltre a disposizione tre biblioteche specializzate e aule informatiche attrezzate; stazioni di scansione e plottaggio; posta elettronica e spazio web; gestione online della carriera universitaria; collegamento wireless con il proprio Pc a internet in tutte le sedi; attività formative autogestite finanziate dal senato studenti. Un nuovo servizio Placement accompagna gli studenti dall’università al mondo del lavoro, favorendo l’incontro tra laureati e aziende. Sempre più speciali i viaggi di studio all’estero (quest’anno in Cambogia, Viet Nam, Cina, Stati Uniti…). Nel corso di un recente tirocinio di laurea in architettura per la sostenibilità nel Mali, in Africa, gli studenti hanno progettato e costruito la sede di una Ong italiana in un villaggio secondo la tradizione costruttiva locale. Preiscrizioni: 29 giugno > 24 agosto; info: [email protected] Orientamento: 041.257.1779 lun–ven ore 8–11; [email protected] 14 AlmaLaurea e il futuro dei percorsi formativi L’Università che verrà: risultati ottenuti e riforme Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Da alcuni anni è stato istituito un comitato dedicato alla valutazione del sistema universitario. Si tratta di un organo istituzionale del Ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica che assolve varie funzioni. Tra i compiti del Comitato: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime. Tutti gli approfondimenti relativi all’attività del comitato sono disponibile al sito: www.cnvsu.it D i università tra risultati e novità si è parlato di recente nella tavola rotonda “Percorsi formativi tra riforme in atto e riforme attese” tenutasi nel XI Convegno di AlmaLaurea sul Profilo dei Laureati del 2008. La tavola rotonda dello scorso 12 giugno ha puntato i riflettori in maniera particolare sulla situazione del sistema universitario, a dieci anni dalla riforma. Nel 2008 sono stati solo il 13 per cento i laureati pre-riforma. All’incontro hanno preso parte docenti universitari, sindacalisti, imprenditori, esperti che hanno tracciato un quadro nell’insieme positivo, all’interno del quale ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere. Si è parlato di sistema, di fondi pubblici, di valutazione, cercando di trarre il meglio dal sistema oggi a disposizione. Per alcuni una delle ricette sta nel sostegno alla sempre maggiore mobilità territoriale degli studenti. “Auspico che i giovani scelgano di conseguire la triennale in un ateneo, la laurea di secondo livello in un altro, e il master o il dottorato in un altro ancora – ha spiegato Domenico Romeo, presidente del nucleo di valutazione dell’Università di Padova - E’ così, ricercando l’eccellenza, che negli anni Ottanta negli Stati Uniti è decollata l’industria biotecnologica”. Altro argomento che non poteva non essere trattato è quello relativo alla transizione dalla 509 alla 270. “E’ difficile fare un bilancio – ha spiegato Elio Franzini, docente all’università Statale di Milano e presidente della Conferenza dei presidi di Lettere - Il passaggio alla 270 non è stato ancora accolto da tutti gli atenei in egual misura, quindi abbiamo alcune università che hanno subito variazioni considerevoli e altre meno”. Sia Franzini che altri docenti presenti hanno però guardato con ottimismo al futuro della cosiddetta “3+2”, che proprio grazie all’avvento della 270 porterà a correggere eventuali errori commessi, come l’attivazione di corsi fin troppo settoriali, conservando il buono del progetto iniziale e apportandovi le necessarie integrazioni, rigorosamente sulla linea della razionalizzazione. Il tema della valutazione è ritenuto all’unanimità di fondamentale importanza. Quello che è importante chiarire sono però i metodi di valutazione più adatti e attendibili. “E’ vero che è difficile definire criteri meritocratici per valutare la qualità degli atenei così come quella degli studenti, ma è anche vero che c’è chi gioca al ribasso – ha sostenuto Fiorella Kostoris, vice-presidente di Ahelo-Ocse Infatti, essendo il numero degli studenti in corso uno degli elementi in base al quale avviene la ripartizione delle risorse, esistono pressioni per limitare le bocciature. Questo tipo di parametro rischia quindi di essere controproducente e di influire in modo negativo sulla qualità dei laureati. L’importante non è l'omogeneizzazione dell'input, cioè dei percorsi formativi, ma la qualità dei loro risultati, ossia le competenze raggiunte dai laureati”. In questo senso il progetto Ahelo dell’Ocse, ha come obiettivo la misurazione dell’effettivo apprendimento raggiunto al terzo anno di università dagli studenti. Si vuole verificare non tanto il nozionismo, quanto ciò che gli studenti riescono a fare con quel che hanno imparato. Si tratta di test per verificare le capacità di problem solving o reading understanding degli studenti. “Purtroppo – conclude Kostoris – la nostra cultura si limita spesso allo studio del libro di testo, senza passare ad applicazioni concrete”. La valutazione è ritenuta elemento fondamentale anche dal mondo del lavoro, come illustra Gianluca Vigne, vice presidente Confindustria del Veneto, che sottolinea come le aziende stesse siano valutate continuamente. Il sistema industriale italiano si rinnoverà grazie a queste nuove generazioni di laureati e proprio in tempi di crisi sarà ancora una volta la qualità ad essere premiata anche in termini di preparazione. 15 Dietro la scelta: passione, inclinazioni, possibilità occupazionali Diretti alla meta lavoro I mpossibile parlare di scelte universitarie senza sentire forte e pressante il problema dell’occupazione e, mai come in questo periodo, quello della situazione economica mondiale. Nella scelta pesano non pochi fattori, che spesso tendono a offuscare pesantemente la spinta primaria di ogni studente, che deve necessariamente tenere conto delle proprie inclinazioni e passioni. Questo dovrebbe scongiurare o almeno arginare in parte il fenomeno degli abbandoni degli studi universitari, problema che colpisce fortemente i nostri atenei. Gli abbandoni avvengono generalmente all’inizio del percorso universitario, quando circa il 20 per cento degli iscritti al termine del primo anno non si iscrive al successivo. Chiaramente un fenomeno così incisivo non si può ascrivere semplice- mente ad una scelta sbagliata effettuata nel momento dell’iscrizione, vale però la regola che invita a ponderare attentamente una molteplicità di fattori, tra cui un posto di rilievo va assegnato, accanto all’interesse reale per una facoltà, alle reali possibilità occupazionali offerte dal mercato dopo la laurea. Mai come oggi risulta fondamentale guardare al mercato del lavoro e alle nuove esigenze che anche la crisi sta facendo emergere. Questo porterà nei prossimi anni alla perdita di alcune professionalità, alla grande richiesta di altre. In sostanza i giovani devono tenere gli occhi aperti e farsi accompagnare dalle infinite possibilità di Orientamento e Informazione che conducono alla scelta universitaria e continuano ad accompagnare lo studente nel corso degli studi e nella ormai fondamen- tale specializzazione e formazione post laurea. Vanno infatti continuamente valutate informazioni e situazioni aggiornate in tempo reale, con un occhio inevitabilmente puntato all’Europa e oltreoceano, valutando fabbisogno professionale, effettiva fruibilità del titolo di studio, condizioni contrattuali diffuse tra le aziende per la propria figura professionale. La Regione del Veneto ha avviato da undici anni uno strumento estremamente utile nell’accompagnare gli studenti nelle scelte successive al diploma superiore. “Cicerone” è una guida interattiva che consente di mettere a fuoco alcune caratteristiche necessarie per affrontare il mondo del lavoro e rappresenta uno strumento di base per avvicinare l’offerta formativa universitaria e i servizi per il diritto allo studio presenti nel Veneto. Sono inoltre disponibili informazioni sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle altre opportunità formative post-diploma presenti nel territorio. Programmi, progetti, possibilità di formazione all’estero Studio “senza frontiere” S ono enormemente cresciuti nell’ultimo decennio le attività e i programmi dedicati alla formazione all’estero, alla mobilità nel campo dell’istruzione superiore. L’Italia, con il ministero competente, partecipa ai lavori in sede comunitaria dei Comitati LLP, Tempus, CE/USA, CE/Canada, composti da due rappresentanti di ogni Stato membro e presieduti dalla Commissione. La funzione di questi comitati è di assistere la Commissione nell’attuazione dei Programmi. La gestione dei vari Programmi, è di regola affidata ad Agenzie Nazionali che operano con la supervisione dei Ministeri competenti. Tra i programmi che hanno conosciuto una grande espansione vanno segnalati “Erasmus Mundus”, che mira a promuovere nel mondo l'immagine dell'Unione europea come centro d'eccellenza per l'apprendimento. Il programma sostiene master europei di grande qualità e intende contribuire ad ampliare e a migliorare le prospettive di carriera degli studenti, favorendo la comprensione interculturale tramite la cooperazione con paesi terzi, per contribuire allo sviluppo sostenibile dell’istruzione superiore anche in tali paesi.Sono previste borse di studio finanziate dall'unione europea destinate a cittadini di paesi terzi che partecipano ai master e borse di studio per cittadini dell'UE iscritti a corsi di master Erasmus Mundus per svolgere un periodo di studi nei paesi terzi. Il Programma Erasmus Mundus 2009 2013 (conosciuto anche come Erasmus Mundus II) è alla sua seconda fase di attività, che prosegue e amplia l’ambito delle attività già intraprese durante la prima fase (2004 2008). Il nuovo Programma ha anche incorporato le attività realizzate con la “External Cooperation Window” (“Finestra di cooperazione esterna”), lanciata nel 2006 in parallelo al programma originario. E’ rivolto a studenti (europei e di paesi terzi) di corsi di primo e di secondo ciclo, università, istituzioni AFAM e altre istituzioni di istruzione superiore, docenti e ricercatori (europei e di paesi terzi), funzionari pubblici/privati o professionisti, enti e altre istituzioni di ricerca, imprese e altri enti pubblici o privati, enti operanti nel settore dell’istruzione superiore. Sono previsti bandi annuali pubblicati dalla Commissione europea, attraverso i quali sono selezionati e finanziati i corsi e i progetti realizzati da consorzi di università e altre istituzioni di istruzione superiore europee e di paesi terzi. Una volta selezionati dal Programma, i consorzi Erasmus Mundus pubblicano periodicamente bandi attraverso i quali vengono selezionati sia gli studenti/candidati dottorali che frequenteranno i corsi master e di dottorato che hanno ricevuto il “marchio” del Programma, sia gli studenti, i ricercatori e i docenti destinatari delle borse o grant per la mobilità individuale da/verso i paesi terzi, (Informazioni dettagliate al sito www.erasmusmundus.it). Ha sostituito invece, integrandoli i programmi “Socrates e Leonardo, attivi dal 1995 al 2006, il Lifelong Learning Programme (LLP), in programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente che riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell'istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. Obiettivo di questo programma è contribuire, attraverso l’apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell'ambiente per le generazioni future. Vengono promossi scambi, cooperazione e mobilità tra i sistemi d'istruzione e formazione in modo che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale (informazioni al sito www.programmallp.it). Non solo Europa: le università italiane partecipano infatti a numerosi altri programmi di cooperazione internazionale. Tra questi “Alfa” in cui le Università italiane partecipano insieme alle Università dell’America Latina al Programma gestito dall’Unione Europea, che favorisce lo scambio universitario tra i Paesi dell’Unione Europea e quelli dell’America Latina, mediante lo sviluppo di progetti di cooperazione in materia gestionale istituzionale e di cooperazione in materia di formazione scientifica e tecnica (mobilità di laureati e studenti). Va segnalato poi “Tempus” che da anni fornisce uno strumento di cooperazione nell’istruzione superiore con i paesi non Associati dell’Europa centrale ed orientale e con gli ex paesi dell’Unione Sovietica per contribuire al processo di riforme in atto. Ma le iniziative sono davvero numerose e il sito www.miur.it permette di tenersi costantemente aggiornati.