studiare architettura, design, arti, pianificazione a venezia

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studiare architettura, design, arti, pianificazione a venezia
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STUDIARE ARCHITETTURA, DESIGN, ARTI,
PIANIFICAZIONE A VENEZIA
malaurea) ci dicono che la maggior
parte degli studenti della facoltà di
architettura Iuav trova presto lavoro,
dopo la tesi: e si tratta di un lavoro quasi
sempre legato alle proprie competenze.
Quest’anno la facoltà di architettura propone un nuovo corso di laurea in management del progetto: un corso
fortemente professionalizzante, che forma
una figura di “direttore d’orchestra” dei
lavori, capace di seguire l’ideazione e la realizzazione del progetto di opere ed edifici con competenze tecnico manageriali
particolarmente rare e richieste sul mercato del lavoro.
Un ateneo speciale
L’Università Iuav di Venezia è un ateneo
speciale: l’unico, in Italia, interamente dedicato alla cultura e all’insegnamento del
progetto.
Iuav è un’officina dove ogni giorno si elabora e si trasmette quell’insieme di saperi
e di tecniche che contribuiscono in
modo decisivo alla qualità dello spazio che ci circonda, in tutti i suoi aspetti.
Perché lo spazio che ci circonda è sempre
frutto di un progetto, anche quando non
appare: dalle pareti di una casa alla
forma della città; dagli abiti che indossiamo, agli oggetti del nostro vivere quotidiano, al paesaggio e al territorio sul
quale ci muoviamo.
E i buoni progetti ci fanno vivere meglio:
per questo è così importante saperli fare.
Studiare architettura
La facoltà di architettura Iuav è considerata in Italia “la Scuola di architettura” per
eccellenza. L’insegnamento combina fasi
teoriche con sperimentazioni applicate e
workshop intensivi. Alla base del progetto
didattico c’è la convinzione che una
grande scuola di architettura si riconosce
non soltanto per la qualità dei docenti, ma
soprattutto per quella dei propri studenti.
Non è un caso se i dati statistici (fonte: Al-
Imparare sul campo: i workshop estivi
di progettazione architettonica
I workshop estivi di progettazione architettonica sono l’esperienza centrale – la
più attesa – per gli studenti di architettura.
Si tratta di un’esperienza di apprendimento unica in Italia e straordinariamente
efficace: tre settimane intensive di progettazione sotto la guida dei migliori architetti italiani e stranieri, durante le quali
gli studenti si misurano con il progetto direttamente, a tempo pieno e in gruppo, in
un clima di entusiasmo e partecipazione.
Tutte le edizioni dei workshop si concludono con una mostra e la pubblicazione
dei lavori prodotti. Dal 17 al 23 luglio
al cotonificio veneziano a S. Marta
(ch. domenica) sarà visitabile la mostra dei workshop 2009: un’ottima occasione per conoscere da vicino la qualità
dei progetti Iuav.
Studiare design e arti
Arti visive, teatro, design del prodotto,
della comunicazione e della moda: la facoltà di Design e arti offre un progetto
formativo unico in Italia, con un percorso di apprendimento di alto livello. La
Facoltà è riuscita a far convergere i migliori teorici e intellettuali, docenti tra i
più prestigiosi d’Italia e un numero inconsueto di professionisti di chiara fama e
di grande esperienza nei campi delle arti,
del teatro e del design, provenienti da più
di trenta Paesi. Sotto la loro guida, gli studenti progettano e realizzano le loro
opere nei laboratori sperimentali, mentre
negli insegnamenti teorico-critici affrontano un vasto arco di saperi: storia (dell’arte, del design, del cinema), filosofia,
semiotica, psicologia, economia, diritto,
sociologia.
Cresce il successo del Made in Iuav
I lavori degli studenti di design e arti non
sono semplici esercitazioni, ma spesso
escono dalle aule e camminano per il
mondo. Gli studenti di teatro hanno realizzato scenografie, costumi e regia per
produzioni teatrali andate in scena a
Parma, Roma, Torino, alla Scala di Milano
e alla Fenice di Venezia; i progetti degli
studenti di design, presentati ogni anno
in mostre itineranti, hanno avuto particolare successo con la mostra “Made in Iuav”
alla Biennale di Venezia del 2008; le realizzazioni degli studenti in arti visive
sono state esposte, fra gli altri, al Museo
nazionale delle arti visive Maxxi di Roma.
Molte idee degli studenti (dal disegno di
una cucina al progetto di immagine coordinata per Emergency) continuano a ottenere riconoscimenti in competizioni
nazionali e internazionali. Le creazioni fashion degli studenti in Design della moda
sfilano ogni anno negli Open Day e sono
state scelte per rappresentare la scuola di
moda Iuav a “Serata d’Onore”, il programma di Pippo Baudo andato in onda
su Rai Uno.
All’interno della Biennale d’Arte in corso,
Iuav ospita presso i Tolentini Bruce Nauman per il Padiglione Statunitense: alcuni
studenti di design e arti hanno partecipato
alla produzione di due opere esposte.
Studiare pianificazione del territorio
In un mondo che cambia velocemente, le
attività di pianificazione della città, del
territorio e dell’ambiente assumono un
nuovo significato. Sono richieste nuove
consapevolezze: circa la gravità dei problemi ambientali e sociali che incombono
sulle città e sul pianeta, sulle nuove ingiustizie prodotte dai processi di globalizzazione… E nuovi impegni, come prendere
parte a processi decisionali complessi,
saper dare risposte plausibili a problemi
ambientali, di giustizia e democrazia, essere di parte (quando occorra), mettendo
al primo posto l’interesse pubblico e la difesa dei più deboli.
A queste nuove richieste di competenza, consapevolezza e impegno risponde la facoltà di pianificazione del
territorio Iuav. Con i suoi corsi di studio,
la facoltà prepara tecnici in grado di osservare, capire e governare il territorio, ma
offre anche opportunità di rivolgersi ad
una pluralità di temi: questioni ambientali, energetiche ed ecologiche; forme,
funzionamenti e qualità degli insediamenti urbani, metropolitani e delle periferie; problemi della casa; mobilità e
trasporti di persone, beni e informazioni;
gestione del rischio e protezione civile; sicurezza e approvvigionamento.
Per chi studia all’Università Iuav…
Tra i servizi e le opportunità offerte agli
studenti, Iuav si distingue per la biblioteca centrale, aperta fino a mezzanotte,
che possiede una delle più importanti collezioni di libri e periodici di architettura e
di urbanistica. Gli studenti hanno inoltre a
disposizione tre biblioteche specializzate
e aule informatiche attrezzate; stazioni di
scansione e plottaggio; posta elettronica e
spazio web; gestione online della carriera
universitaria; collegamento wireless con il
proprio Pc a internet in tutte le sedi; attività formative autogestite finanziate dal
senato studenti.
Un nuovo servizio Placement accompagna gli studenti dall’università al mondo
del lavoro, favorendo l’incontro tra laureati e aziende.
Sempre più speciali i viaggi di studio all’estero (quest’anno in Cambogia, Viet
Nam, Cina, Stati Uniti…). Nel corso di un
recente tirocinio di laurea in architettura
per la sostenibilità nel Mali, in Africa, gli
studenti hanno progettato e costruito la
sede di una Ong italiana in un villaggio secondo la tradizione costruttiva locale.
Preiscrizioni: 29 giugno > 24 agosto; info:
[email protected]
Orientamento: 041.257.1779 lun–ven
ore 8–11; [email protected]
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AlmaLaurea e il futuro dei percorsi formativi
L’Università che verrà:
risultati ottenuti e riforme
Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
Da alcuni anni è stato istituito un comitato dedicato alla valutazione del sistema
universitario. Si tratta di un organo istituzionale del Ministero dell'Università e
della Ricerca scientifica e tecnologica che assolve varie funzioni. Tra i compiti
del Comitato: fissare i criteri generali per la valutazione delle attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di
metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni
e dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne delle università o di singole
strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti
sullo stato di attuazione e sui risultati della
programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del diritto allo studio e
sugli accessi ai corsi di studio universitari;
predisporre studi e documentazione per la
definizione dei criteri di riparto della quota di
riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività consultive, istruttorie, di
valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle distinte attività delle università,
nonché ai progetti e alle proposte presentate
dalle medesime. Tutti gli approfondimenti relativi all’attività del comitato sono disponibile
al sito: www.cnvsu.it
D
i università tra risultati e
novità si è parlato di recente nella tavola rotonda
“Percorsi formativi tra riforme in atto e riforme attese” tenutasi nel XI Convegno di AlmaLaurea
sul Profilo dei Laureati del 2008. La
tavola rotonda dello scorso 12 giugno ha puntato i riflettori in maniera
particolare sulla situazione del sistema universitario, a dieci anni dalla
riforma. Nel 2008 sono stati solo il 13
per cento i laureati pre-riforma. All’incontro hanno preso parte docenti
universitari, sindacalisti, imprenditori, esperti che hanno tracciato un
quadro nell’insieme positivo, all’interno del quale ci sono ancora alcuni
nodi da sciogliere. Si è parlato di sistema, di fondi pubblici, di valutazione, cercando di trarre il meglio
dal sistema oggi a disposizione. Per
alcuni una delle ricette sta nel sostegno alla sempre maggiore mobilità
territoriale degli studenti. “Auspico
che i giovani scelgano di conseguire
la triennale in un ateneo, la laurea di
secondo livello in un altro, e il master
o il dottorato in un altro ancora – ha
spiegato Domenico Romeo, presidente del nucleo di valutazione
dell’Università di Padova - E’ così, ricercando l’eccellenza, che negli anni
Ottanta negli Stati Uniti è decollata
l’industria biotecnologica”. Altro argomento che non poteva non essere
trattato è quello relativo alla transizione dalla 509 alla 270. “E’ difficile
fare un bilancio – ha spiegato Elio
Franzini, docente all’università Statale di Milano e presidente della
Conferenza dei presidi di Lettere - Il
passaggio alla 270 non è stato ancora accolto da tutti gli atenei in
egual misura, quindi abbiamo alcune
università che hanno subito variazioni considerevoli e altre meno”.
Sia Franzini che altri docenti presenti
hanno però guardato con ottimismo
al futuro della cosiddetta “3+2”, che
proprio grazie all’avvento della 270
porterà a correggere eventuali errori
commessi, come l’attivazione di corsi
fin troppo settoriali, conservando il
buono del progetto iniziale e apportandovi le necessarie integrazioni, rigorosamente sulla linea della
razionalizzazione. Il tema della valutazione è ritenuto all’unanimità di
fondamentale importanza.
Quello che è importante chiarire
sono però i metodi di valutazione
più adatti e attendibili. “E’ vero che
è difficile definire criteri meritocratici
per valutare la qualità degli atenei
così come quella degli studenti, ma è
anche vero che c’è chi gioca al ribasso – ha sostenuto Fiorella Kostoris, vice-presidente di Ahelo-Ocse Infatti, essendo il numero degli studenti in corso uno degli elementi in
base al quale avviene la ripartizione
delle risorse, esistono pressioni per limitare le bocciature. Questo tipo di
parametro rischia quindi di essere
controproducente e di influire in
modo negativo sulla qualità dei laureati. L’importante non è l'omogeneizzazione dell'input, cioè dei
percorsi formativi, ma la qualità dei
loro risultati, ossia le competenze
raggiunte dai laureati”. In questo
senso il progetto Ahelo dell’Ocse, ha
come obiettivo la
misurazione dell’effettivo apprendimento raggiunto al
terzo anno di università dagli studenti. Si vuole
verificare non tanto
il nozionismo,
quanto ciò che gli
studenti riescono a
fare con quel che
hanno imparato. Si
tratta di test per verificare le capacità di
problem solving o
reading understanding degli studenti. “Purtroppo – conclude Kostoris – la nostra cultura si limita spesso
allo studio del libro di testo, senza
passare ad applicazioni concrete”.
La valutazione è ritenuta elemento
fondamentale anche dal mondo del
lavoro, come illustra Gianluca Vigne,
vice presidente Confindustria del Veneto, che sottolinea come le aziende
stesse siano valutate continuamente.
Il sistema industriale italiano si rinnoverà grazie a queste nuove generazioni di laureati e proprio in tempi di
crisi sarà ancora una volta la qualità
ad essere premiata anche in termini
di preparazione.
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Dietro la scelta: passione, inclinazioni, possibilità occupazionali
Diretti alla meta lavoro
I
mpossibile parlare di scelte universitarie senza sentire forte e
pressante il problema dell’occupazione e, mai come in questo periodo, quello della situazione
economica mondiale. Nella scelta pesano non pochi fattori, che spesso tendono a offuscare pesantemente la
spinta primaria di ogni studente, che
deve necessariamente tenere conto
delle proprie inclinazioni e passioni.
Questo dovrebbe scongiurare o almeno arginare in parte il fenomeno
degli abbandoni degli studi universitari, problema che colpisce fortemente i nostri atenei. Gli abbandoni
avvengono generalmente all’inizio del
percorso universitario, quando circa il
20 per cento degli iscritti al termine
del primo anno non si iscrive al successivo. Chiaramente un fenomeno così
incisivo non si può ascrivere semplice-
mente ad una scelta sbagliata effettuata nel momento dell’iscrizione,
vale però la regola che invita a ponderare attentamente una molteplicità di
fattori, tra cui un posto di rilievo va
assegnato, accanto all’interesse reale
per una facoltà, alle reali possibilità
occupazionali offerte dal mercato
dopo la laurea. Mai come oggi risulta
fondamentale guardare al mercato
del lavoro e alle nuove esigenze che
anche la crisi sta facendo emergere.
Questo porterà nei prossimi anni alla
perdita di alcune professionalità, alla
grande richiesta di altre. In sostanza i
giovani devono tenere gli occhi aperti
e farsi accompagnare dalle infinite
possibilità di Orientamento e Informazione che conducono alla scelta universitaria e continuano ad
accompagnare lo studente nel corso
degli studi e nella ormai fondamen-
tale specializzazione
e formazione post
laurea. Vanno infatti
continuamente valutate informazioni e situazioni aggiornate
in tempo reale, con
un occhio inevitabilmente puntato all’Europa e oltreoceano,
valutando fabbisogno
professionale, effettiva fruibilità del titolo di studio, condizioni contrattuali
diffuse tra le aziende per la propria figura professionale. La Regione del Veneto ha avviato da undici anni uno
strumento estremamente utile nell’accompagnare gli studenti nelle scelte
successive al diploma superiore. “Cicerone” è una guida interattiva che consente di mettere a fuoco alcune
caratteristiche necessarie per affrontare il mondo del lavoro e rappresenta
uno strumento di base per avvicinare
l’offerta formativa universitaria e i servizi per il diritto allo studio presenti
nel Veneto. Sono inoltre disponibili informazioni sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle altre
opportunità formative post-diploma
presenti nel territorio.
Programmi, progetti, possibilità di formazione all’estero
Studio “senza frontiere”
S
ono enormemente cresciuti
nell’ultimo decennio le attività e i programmi dedicati
alla formazione all’estero, alla
mobilità nel campo dell’istruzione
superiore. L’Italia, con il ministero
competente, partecipa ai lavori in
sede comunitaria dei Comitati LLP,
Tempus, CE/USA, CE/Canada, composti da due rappresentanti di ogni
Stato membro e presieduti dalla
Commissione. La funzione di questi
comitati è di assistere la Commissione nell’attuazione dei Programmi.
La gestione dei vari Programmi, è di
regola affidata ad Agenzie Nazionali
che operano con la supervisione dei
Ministeri competenti. Tra i programmi che hanno conosciuto una
grande espansione vanno segnalati
“Erasmus Mundus”, che mira a promuovere nel mondo l'immagine dell'Unione europea come centro
d'eccellenza per l'apprendimento. Il
programma sostiene master europei
di grande qualità e intende contribuire ad ampliare e a migliorare le
prospettive di carriera degli studenti,
favorendo la comprensione interculturale tramite la cooperazione con
paesi terzi, per contribuire allo sviluppo sostenibile dell’istruzione superiore anche in tali paesi.Sono
previste borse di studio finanziate
dall'unione europea destinate a cittadini di paesi terzi che partecipano
ai master e borse di studio per cittadini dell'UE iscritti a corsi di master
Erasmus Mundus per svolgere un periodo di studi nei paesi terzi. Il Programma Erasmus Mundus 2009 2013 (conosciuto anche come Erasmus Mundus II) è alla sua seconda
fase di attività, che prosegue e amplia l’ambito delle attività già intraprese durante la prima fase (2004 2008). Il nuovo Programma ha anche
incorporato le attività realizzate con
la “External Cooperation Window”
(“Finestra di cooperazione esterna”),
lanciata nel 2006 in parallelo al programma originario. E’ rivolto a studenti (europei e di paesi terzi) di
corsi di primo e di secondo ciclo, università, istituzioni AFAM e altre istituzioni di istruzione superiore,
docenti e ricercatori (europei e di
paesi terzi), funzionari pubblici/privati o professionisti, enti e altre istituzioni di ricerca, imprese e altri enti
pubblici o privati, enti operanti nel
settore dell’istruzione superiore.
Sono previsti bandi annuali pubblicati dalla Commissione europea, attraverso i quali sono selezionati e
finanziati i corsi e i progetti realizzati
da consorzi di università e altre istituzioni di istruzione superiore europee e di paesi terzi. Una volta
selezionati dal Programma, i consorzi
Erasmus Mundus pubblicano periodicamente bandi attraverso i quali vengono selezionati sia gli
studenti/candidati dottorali che frequenteranno i corsi master e di dottorato che hanno ricevuto il
“marchio” del Programma, sia gli
studenti, i ricercatori e i docenti destinatari delle borse o grant per la
mobilità individuale da/verso i paesi
terzi, (Informazioni dettagliate al
sito www.erasmusmundus.it). Ha sostituito invece, integrandoli i programmi “Socrates e Leonardo, attivi
dal 1995 al 2006, il Lifelong Learning
Programme (LLP), in programma
d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente che
riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell'istruzione e della
formazione dal 2007 al 2013. Obiettivo di questo programma è contribuire, attraverso l’apprendimento
permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, con uno
sviluppo economico sostenibile,
nuovi e migliori posti di lavoro e una
maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell'ambiente per le generazioni
future. Vengono promossi scambi,
cooperazione e mobilità tra i sistemi
d'istruzione e formazione in modo
che essi diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale
(informazioni al sito www.programmallp.it). Non solo Europa: le università italiane partecipano infatti a
numerosi altri programmi di cooperazione internazionale. Tra questi
“Alfa” in cui le Università italiane
partecipano insieme alle Università
dell’America Latina al Programma
gestito dall’Unione Europea, che favorisce lo scambio universitario tra i
Paesi dell’Unione Europea e quelli
dell’America Latina, mediante lo sviluppo di progetti di cooperazione in
materia gestionale istituzionale e di
cooperazione in materia di formazione scientifica e tecnica (mobilità
di laureati e studenti). Va segnalato
poi “Tempus” che da anni fornisce
uno strumento di cooperazione nell’istruzione superiore con i paesi non
Associati dell’Europa centrale ed
orientale e con gli ex paesi dell’Unione Sovietica per contribuire al
processo di riforme in atto. Ma le iniziative sono davvero numerose e il
sito www.miur.it permette di tenersi
costantemente aggiornati.