modifica_caricatori_ g36

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Caricatori modificati per g36
il g36 buca…… niente panico il problema è interamente derivante dai caricatori. non è dovuto in
generale ad altro che ad una piccola molla ed al suo fine corsa. il caricatore maggiorato del g36 sia
esso classic army o marui è dotato di una molla, quella che comanda il rullo sull’imbocco del
canale, troppo lunga. la distanza tra il rullo e la parete del canale, unita all’esagerata inclinazione
del rullo stesso, porta i pallini progressivamente ad incastrarsi tra i due elementi. il pallino lì rimane
per tutta la durata del vuoto di tiro ,poi per effetto delle vibrazioni, torna nel canale. intanto l’asg
sparacchia a vuoto.
la soluzione è
1) abbassare l’alloggiamento molla di decimi di mm, come da immagine. per regolarsi basta
controllare che tra girante e rullo vi sia esattamente lo spazio di un pallino.
modificato
originale
l’immagine è tra un marui modificato (in alto) e un classic originale (in basso) che per altro buca un
po’ di meno e infatti si vede dalle immagini come la modifica nel secondo caso debba essere meno
importante.
2) effettuare la prima operazione comporta in modo irreversibile il cambiamento della molla con
una più corta, io l’ho sostituita con quella dei caricatori del g3. lo scambio è vantaggioso in quanto
il caricatore del g3 è talmente ben fatto che non si accorge neanche della molla più lunga, a causa di
una migliore geometria interna, mentre il caricatore g36 gode indubbi miglioramenti dalla modifica.
attenzione ho provato ad effettuare le singole modifiche ovvero o solo 1) o solo 2) e i risultati vi
assicuro sono assolutamente disastrosi.
se fate solo la 1) il problema peggiora all’ennesima potenza.
se fate solo la 2) il problema persiste con lieve peggioramento.
quindi, avvisati, se volete seguire i miei consigli modificate con molta cura e provate più volte step
intermedi.
il fatto è che la geometria di base dei caricatori non patirebbe di inceppamenti di alcun tipo se
venisse rispettata la legge di efflusso. per intenderci con legge di efflusso parlo dello stesso
principio teorico sulla base del quale è data la geometria delle porte antincendio. lo spiego in modo
grafico: immaginate un serbatoio raccordato tramite imbuto ad un foro sul fondo. la geometria
dell’insieme deve rispettare certe dimensioni. si basa tutto su di una misura detta modulo che evita
che le sfere stesse si possano incastrare le una con le altre. il modulo è frutto di una legge teorizzata
da un matematico e basata sulle caratteristiche geometriche delle sfere stesse. l’esempio che io ho
mostarto è molto semplice ma immaginate di riportare la stessa cosa nell’ambito della progettazione
di un componente per giocattoli. i jap hanno preferito inserire nel punto critico di restringimento un
elemento semirigido, ovvero una rotante dentata con un rullo servito da una molla. nell’insieme
l’idea è ottima ma la geometria in taluni casi è talmente fuori dai parametri ottimali che i pallini si
intralciano gli uni con gli altri e con le stesse guide.
spero di essere stato utile a tutti.
ciao ciao.