leggi le recensioni dal numero 71 di storia in rete
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leggi le recensioni dal numero 71 di storia in rete
a cura di Emanuele Mastrangelo - [email protected] IL PIÙ GRANDE ATTENTATO DELLA STORIA (DELLA RETE) Gli ATTENTATI dell’11 settembre 2001 ebbero una IMMEDIATA RISONANZA su INTERNET. Dove grazie alla POTENZA del web si SCONTRANO a suon di INTERPRETAZIONI di immagini, FILMATI e ogni altro contenuto MULTIMEDIALE le fazioni dei complottisti e dei DEBUNKER S arebbe senza dubbio un bel campo di studio per statistica e sociologia verificare quanto abbia influito la rete sul dopo-attentato e gli attentati sulla rete. Il 2001 era l’anno dell’esplosione di internet (per esempio è nel 2001 che nasce Wikipedia) e gli eventi di quel tragico 11 settembre entrarono in sinergia con la grande rete, usandola e trasformandosi in un booster per essa. E’ infatti online, più che nella vita reale, il campo su cui le opposte fazioni dei complottisti e dei loro cacciatori - i debunker - si affrontano senza esclusione di colpi. Una lotta che produce migliaia e migliaia di blog, siti, forum e ingrandisce la rete e senz’altro ha dato un contributo fondamentale al suo sviluppo e alla sua diffusione. Ed è senz’altro vero che i complottisti - che normalmente vengono tenuti alla larga dalla stampa seria, scientifica o semplicemente allineata - hanno trovato un posto libero dove esprimere le proprie opinioni e riscuotere consensi. D’altro canto è proprio su internet che i cacciatori di bufale - i debunker - devono contrastare l’incontrollabile proliferazione di teorie e teoremi dai più inquietanti ai più cervellotici. Bene, fare un elenco di tutti i siti che si interessano all’11 settembre è impossibile. Ci limiteremo a segnalare - oltre a quelli dei personaggi intervistati da «Storia in Rete» in questo numero - alcuni dei siti più significativi. Non senza far notare la quantità di risorse mentali che questi implicano. Che si tratti di siti complottisti, sospesi fra legittimi sospetti, paranoie e tentativi pseudoscientifici di «dimostrare» che non c’erano aerei ma missili o che le Torri del WTC erano minate, o di siti di debunker, dietro ciascuno ci sono migliaia di ore di lavoro. Un contributo dato alla rete (e all’intero mondo dei software: pensiamo per esempio a quanto lavoro è stato fatto coi programmi di fotoritocco per elaborare le foto o con quelli video per identificare particolari pro o contro una tesi nei filmati degli attentati). Partendo dai siti complottisti, senz’altro in testa alla classifica occorre citare «Luogocomune» di Massimo Mazzucco ed «Effedieffe» di Maurizio Blondet. Due siti caratterizzati da una forte impronta politica, e soprattutto dal consenso verso quasi ogni forma di dietrologia e complottismo (dalle «cure alternative» per il cancro agli UFO, dal complotto mondialista-satanista alle congiure massoniche) che danno grandissimo spazio alle controdeduzioni su come sarebbe «realmente» andato l’11 settembre. E se «Effedieffe» ha un impianto che specialmente in ambito di politica estera è molto più serio rispetto alle elucubrazioni sugli «omini verdi» del sito di Mazzucco, la navigazione su questi siti (tuttavia «Effedieffe» è parzialmente a pagamento) è un interessantissimo esercizio di attenzione e lucidità, poiché sebbene infarciti di paralogismi, svarioni scientifici d’ogni genere e paranoie, hanno anche interessantissimi spunti che non possono essere liquidati con la superficialità che è propria di certi personaggi alla Odifreddi. Occorre dunque saper distinguere immediatamente il loglio (che spesso è terribilmente affascinante), ma anche saper sospendere il giudizio su tutto ciò che potrebbe non essere del tutto folle. Più nutrito (in questa sede: su internet parliamo di una minoranza) è il gruppo di siti e blog che fanno da argine al debordare delle teorie complottiste. Naturalmente • • • • • • il più noto è «Attivissimo», di Paolo Attivissimo. Non meno interessanti «Perle Complottiste», «Crono911» di John Battista e «11-settembre» di Enrico Manieri. «Attivissimo» e «Perle Complottiste» sono caratterizzati da una certa deriva politica, mentre «Crono911» e «11-settembre» sono siti estremamente freddi e scientifici. Siti da studiare con molta pazienza, poichè le spiegazioni che riportano spesso necessitano nozioni di fisica, chimica e approfondimenti di ingegneria. Purtroppo la verità non è mai a portata di mano e occorre sapersela sudare. Da non perdere le relazioni sui test di metallurgia applicati sul campo eseguiti da Manieri per dimostrare l’erroneità di alcune argomentazioni complottiste sulle travi «segate» con la termite. Concludiamo questa carrellata con Wikipedia in italiano. La voce sugli attentati dell’11 settembre è infatti contemporaneamente una voce ricchissima ed estremamente sbilanciata (POV, si direbbe in termini wikipediani). Come eccellentemente messo alla luce da «Perle Complottiste», la voce è sotto controllo della Cricca e anzi è su di essa che hanno iniziato ad esercitare il loro potere coordinandosi, coprendosi a vicenda e facendo abile attività d’interdizione contro i «dissidenti». Perchè, ricordatelo bene, su Via Rasella contano solo le carte dei tribunali (anche quando sbagliate, vedi «Storia in Rete» n. 41) e revisionismo e giornalismo d’inchiesta sono spazzatura. Sull’11 settembre, tonnellate di relazioni tecniche del NIST non valgono quanto le paturnie di gente che non distingue la termite dal C4. Parola di Cricca. n http://www.effedieffe.com http://www.luogocomune.net http://www.attivissimo.net http://nuke.crono911.org http://11-settembre.blogspot.com http://it.wikipedia.org/wiki/Attentati_dell’11_settembre_2001 Per saperne di più visita: www.storiainrete.com/category/sitinuovi-media