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RIPRENDIAMOCI IL FUTURO
Sono trascorsi circa sei mesi da quando veniva ufficialmente fondato il Comitato ACC. Un esiguo ma
agguerrito manipolo di naviganti ha fiutato la possibilità di un cambiamento, di una seppur faticosa
inversione di marcia. Persone, in verità, come tante ormai se ne incrociano ad ogni centro equipaggi del
mondo, stanche, demotivate, e ancor più preoccupate dall' andazzo generale che contraddistingue oggi
ogni vettore del trasporto aereo. Situazione allarmante e insostenibile, sopratutto in un paese come il
nostro che da tempo sembra aver dimenticato il rispetto di ogni diritto inerente sia al lavoratore che,
ancora peggio, alla persona in generale. Un paese dove, è bene sottolinearlo, il sindacato ha gettato
definitivamente la spugna, porgendo il fianco di ogni lavoratore ai ripetuti morsi di un predatore
famelico.
Questi naviganti, dicevamo, non hanno voluto arrendersi. Non v' è traccia di rassegnazione nel loro
sbriciolato DNA. Anzi, si sono ancora una volta illusi di poter inventare un rimedio che possa in
qualche modo soccorrere l' agonizzante sistema immunitario di questa categoria che pare ormai come
un corpo morto inerte su un fondo fangoso. Di più, si sono organizzati fra loro, ponendo le basi di
quello che a Settembre dello scorso anno sarebbe poi diventato l' Air Crew Committee. Un piccolo seme
gettato in un campo forse troppo arido e poco fertile, vero, eppure un seme che sembra aver ereditato
dai suoi "contadini " lo stesso patrimonio genetico perché in poco tempo è sbocciato e ha iniziato sin da
subito a germogliare, manifestando una forza su cui pochi avrebbero scommesso.
Forte del sostenimento di altre associazioni professionali già consolidate e di cui non vogliamo tacere i
nomi (centoxcento AV-Assistentidivolo.org -APU-FamilyWay) e di uno studio legale che ha mostrato
non solo grande professionalità ma sopratutto un prezioso "attaccamento alla maglia ", ACC ha
superato ogni aspettativa ricevendo stima da numerosi colleghi che stanno giorno dopo giorno
infoltendo le fila dei sostenitori. Certo, il numero deve ancora crescere se davvero si vuole costruire
qualcosa di epocale anche perché il raggio di azione è assai ampio e le azioni da intraprendere sono
ancora svariate. Tuttavia è rilevante come in poco tempo e con poche risorse il Comitato sia già riuscito
a diventare una realtà che ha dato non poco filo da torcere a tutti quei pirati che remano contro
indisturbati da anni.
Sfruttando la clamorosa vittoria sancita dalla sentenza 444, iniziata ben prima ma condotta abilmente
dagli stessi personaggi dietro le quinte, attraverso comunicati stampa, la pubblicazione di vari articoli,
ben due interpellanze parlamentari e sotto una fitta pioggia di diffide si è finalmente ottenuta chiarezza
in merito ai fastidiosi Riposi Movibili che d' ora in avanti saranno impiegati solo ai colleghi che
evidentemente non hanno voglia di vivere meglio la loro vita privata e in sicurezza quella professionale.
A loro vanno le nostre più sentite condoglianze. Del resto un proverbio cinese recita che "quando soffia
il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri altri mulini a vento". Fortunatamente eravamo
preparati e sapevamo fin troppo bene che un grosso ostacolo da superare sarebbe stato posto dalla
categoria stessa di cui, ci piaccia o no, facciamo parte.
Il nemico pubblico N.1 comunque, e lascia molto amaro in bocca dirlo, è stato e ancora resta il
sindacato. Non quello idealizzato della storia o quello corretto del vocabolario, bensì quello viscido che
da troppi anni serpeggia in ogni corridoio in cerca di sterili deleghe. Un sindacato sui generis che
approfittando della pressoché totale mancanza di valori importanti quali dignità, rispetto ed etica,
rinnega sistematicamente le promesse poste a monte disattendendo continuamente, e in certi casi
perfino con l' inganno, i poveretti lasciati a valle. Va in questo senso la nostra ultima iniziativa: la diffida
totale spedita al sindacato (ad ognuna delle 8 sigle eh! ) che dice di tutelarci mentendo spudoratamente.
Del resto, come potrebbe mai farlo?
Per chi avesse ancora la testa fra le nuvole, gli ricordiamo che attualmente TUTTE le sigle sindacali che
affermano spavaldamente di rappresentarci sono né più né meno che dei burattini essendo beninteso
tutte firmatarie o aderenti agli accordi interconfederali. Tali accordi, di fatto, e invitiamo tutti voi ad
approfondire questo vergognoso argomento, annullano con un semplice gesto il senso stesso del
sindacato dando all' azienda carta bianca e lasciando al lavoratore quella nera.
La nostra speranza è che sempre piu colleghi colgano l' illuminazione, comprendendo finalmente le
ragioni per cui oggi piu che mai serve dimettersi da ogni sindacato e rimettere il potere del
cambiamento nelle proprie mani.
Non vogliamo combattere nessuno. Non serve.
Solo proviamo a smettere di alimentare ciò che ci danneggia.
Una volta per tutte.
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO.
Possiamo farlo, lo stiamo facendo.