Giovanna D`Arco anche lei sceglierebbe la nonviolenza come

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Giovanna D`Arco anche lei sceglierebbe la nonviolenza come
Comunicato stampa del 3 novembre 2009
Theandric Teatro
presenta
Giovanna D’Arco
anche lei sceglierebbe la nonviolenza
come strumento di lotta
Cagliari, 5 novembre Teatro Nanni Loy
Sassari, 6 novembre Teatro Vittorio Manchia
Il rifiuto della guerra e la scelta dell’azione non violenta per costruire la pace.
C’è qualcosa di più incisivo della denuncia contro conflitti armati come strumenti per dirimere le
controversie, tra testi e l’azione scenica di “Giovanna D'Arco, anche lei oggi sceglierebbe la
nonviolenza come strumento di lotta” risuonano l’ispirazione e l’incoraggiamento ad agire in
prima persona perchè anche il singolo può contribuire a costruire un mondo pacifico.
Dopo aver proposto per gli studenti delle scuole una serie di spettacoli e matinée incentrati sempre
sulla diffusione della cultura nonviolenta, il tour sardo di “Theandric Teatro in Marcia Mondiale
per la Pace e la Nonviolenza” arriva a Cagliari e porta in scena ( ingresso gratuito) giovedì 5
novembre alle ore 20,45 al Teatro Nanni Loy in via Trentino, “Giovanna D'Arco,
anche lei oggi sceglierebbe la nonviolenza come strumento di lotta”.
Lo spettacolo organizzato dall'Associazione Culturale Theandric – fondata nel 2001 dall'incontro
tra l'attore e regista Gary Brackett del Living Theatre e Maria Virginia Siriu – chiude la serie delle
iniziative promosse per l’occasione del passaggio nel capoluogo isolano, della Marcia Mondiale per
la Pace e la Nonviolenza, avviata lo scorso 2 ottobre in Nuova Zelanda e che terminerà il 2 gennaio
2010 in Argentina.
Scritto, diretto e interpretato da Maria Virginia Siriu su testi Gandhi, Hannah Arendt, Paul Claudel,
Jeanne D’Arc au Bucher, la pièce è una profonda riflessione su alcune problematiche globali come
la pressante necessità di affrontare i conflitti che in più parti del pianeta rischiano di innescare
irrimediabili reazioni a catena, con strumenti alternativi alla violenza.
Ma le controversie in cui si trova a vivere “Giovanna” riguardano anche il suo vissuto quotidiano,
nella scuola, in famiglia e nella società dove la componente aggressiva può sempre fare la sua
comparsa, ecco che allora in lei prende sempre più corpo sostenuta da una fede incrollabile, un
senso di responsabilità e l’inutilità della violenza agire. La sua è una lenta ma indistruttibile
conversione che la porta a proseguire le sue battaglie senza arrendersi alla violenza.
Nella trasposizione teatrale, Giovanna è presentata come il paradigma della personalità
nonviolenta, appare quasi sospesa in una dimensione tra i ricordi del suo passato e l’incombente
necessità di affrontare una lotta nel presente. Un’attualità nella quale Giovanna potrebbe essere
coinvolta, ma, in lei è maturato il convincimento dell’inutilità dell’uso della forza per dirimere le
controversie. Come molti suoi coetanei, è chiamata a partecipare ad un gioco che non conosce, ma
nonostante tutto non vuole arrendersi e se la violenza è inutilizzabile, lei e i suoi compagni
seguiranno una via pacifica per proseguire la lotta.
La vicenda umana e spirituale di Giovanna D’Arco viene ripercorsa, e lei si trova a rivivere i
momenti salienti della sua breve vita: il dialogo con le voci, le battaglie, l’incoronazione e il
tradimento di Carlo, la prigionia e il processo.
Parallelamente, seguendo un filo analogico, situazioni simili sono ambientate nel mondo
contemporaneo e rivissute attraverso i suoi occhi, e i molteplici aspetti della sua vita si incarnano di
volta in volta nei visi degli interpreti. Viene qua sfatato il luogo comune del nonviolento come
persona pacifica e passiva mentre al contrario si fanno notare le doti di attivismo, coraggio e
responsabilità individuale che possono caratterizzare quanti hanno fatto propria la scelta
nonviolenta.
Nello spazio angusto di una cella della prigione, nella dimensione mistica della preghiera,
Giovanna incontra le figure carismatiche del pacifismo internazionale, Gandhi e Martin Luther
King, con cui condivide la stessa esperienza di vita.
Sul palcoscenico Daniela Collu, Maria Virginia Siriu, Massimo Zordan, le coreografie sono di Owen
Perez Cesar, costumi di Valentina Chirico, allestimenti scenografici di Giorgio Puddu e Antonello
Puddu, musiche composte da A.Honneger, Lazaro Ros, Kamkars.
Lo spettacolo “Giovanna D'Arco, anche lei oggi sceglierebbe la nonviolenza come
strumento di lotta” sarà riproposto a Sassari, venerdì 6 novembre (per gli studenti ore 11)
alle ore 21 al Teatro"Vittorio Manchia" presso la Chiesa di Santa Maria Bambina.
(ingresso 2 euro)
Per informazioni:
Associazione culturale Theandric
Via Goretti, 2 Cagliari –Pirri
Segreteria: h. 16-19
Lunedì, mercoledì, venerdì
Tel. +39 070 9533059,
cell.+39 3883679790
e mail: [email protected]
web: www.theandric.org
Ufficio stampa:
Antonio Rombi
cell. +39 3924650631
e mail: [email protected]
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