Salerno, opere al ralenti Fase due con i privati
Transcript
Salerno, opere al ralenti Fase due con i privati
40 BANDI 14 - 19 OTTOBRE 2013 A Pomigliano d’Arco (Napoli) il Comune lancia un concorso di progettazione per il nuovo mercato ittico LERBINI A PAGINA 7 Supplemento al n. 40 Anno VIII Poste It. sped. in A.P. D.L. 353/2003 Conv. L. 46/2004, art. 1, 1, DCB Roma NEL SITO @ Perugia, avanza il maxi-piano del polo Monteluce vanzano i lavori nel polo ex–ospedaliero di Perugia. Sono ben visibiA li le sagome dei fabbricati in costruzio- mq), residenze per studenti (circa 6.500 mq), un asilo e altri servizi socio-sanitari (complessivamente circa 1.500 mq). Il ne, che comprenderanno spazi commer- progetto è firmato Bolles+Wilson. Sul ciali (circa 6.000 mq), uffici (circa 3.500 sito fotografie e video. www.progettieconcorsi.ilsole24ore.com DI PAOLA PIEROTTI L e grandi opere della nuova Salerno sono in sofferenza. È stata inaugurata da poco la metropolitana; nelle ultime settimane sono stati presentati nuovi grandi progetti come quello per il recupero del quartiere dello stadio Vestuti e per la costruzione del nuovo cimitero; e ancora una cordata privata sta lavorando per un progetto immobiliare dell’ordine di 300-400milioni a ridosso di Piazza della Concordia. Ma in generale le opere-simbolo della Salerno promossa dal sindaco e vice-ministro Vincenzo De Luca non vedono il traguardo. De Luca ha aperto gli archivi della Cittadella giudiziaria di David Chipperfield a cui mancano ancora una trentina di milioni per essere ultimata, alla stazione marittima di Zaha Hadid i lavori sono ricominciati nelle ultime settimane perché è arrivato un finanziamento della Regione per pagare il Sal alle imprese (ma dal momento che il progetto è diventato realtà dopo oltre dieci anni dal concorso, il terminal sembrerebbe già sottodimensionato per le esigenze del porto). Ancora, il palazzetto dello sport di Tobia Scarpa realizzato al 30% è in stato di abbandono. Si sono perse le tracce dei progetti nati da alcuni concorsi come quello per Porta Est o per il parco marino dunale. Per non Arrivano i primi inquilini nel quartiere residenziale Milano, nell’area Citylife le «astronavi» di Hadid DI MASSIMILIANO CARBONARO FOTO: SALERNO CANTIERI&ARCHITETTURA Salerno, opere al ralenti Fase due con i privati parlare dei rendering di operazioni private che «Progetti e Concorsi» aveva presentato in un’inchiesta dedicata alla città e pubblicata 4 anni fa (settembre 2009) come prioritari anche per lo stesso sindaco. Il bilancio è questo: negli anni si è allungato l’elenco dei nuovi progetti. Dopo la stagione dei concorsi e delle archistar ora sono i privati (con il project financing) a scegliere le operazioni che garantiscono una ■ La stazione marittima di Hadid reddittività. Le opere-simbolo che hanno fatto di Salerno una città modello per l’urbanistica e per le scelte politicostrategiche, sotto una regia pubblica che ha garantito la continuità per oltre un ventennio, ancora non si vedono. SERVIZI ALLE PAGINE 2-3 no stormo di astronavi si staglia nel nuovo quartiere di Citylife a Milano, fatto di sette edifici residenziali che portano la firma di Zaha Hadid e che, con le loro forme levigate e smussate, le altezze diverse e la tecnologia spinta al massimo, rappresentano una delle grandi scommesse della riqualificazione meneghina in corso di realizzazione. I primi inquilini stanno completando i rogiti ed effettuando i traslochi ed entro la fine dell’anno l’intero complesso progettato dall’architetto anglo-iracheno e che ha le facciate realizzate da Permasteelisa sarà completato. Per passare dalle strutture in cemento armato all’elegante rivestimento in alluminio e legno ci sono voluti 37 mesi per un lavoro quasi artigianale in cantiere che fa da contraltare al lavoro precedente molto standardizzato per ottenere appartamenti in rigorosa e oramai irrinunciabile Classe A che nascondono al loro interno pannelli radianti per il raffrescamento e il riscaldamento nel controsoffitto e lo sfruttamento dell’acqua di falda. Così mentre si finisce di sistemare i giardinetti interni, i primi elementi che risaltano delle nuove abitazioni griffate sono le stesse hall dei singoli edifici che trasmettono la sensazione di qualcosa di tecnologico appunto tra la nave di crociera di lusso, grazie agli inserimenti in legno, e qualcosa di spaziale lucido e metallico grazie all’alluminio. Così i sette edifici si sviluppano in maniera simile mantenendo un’idea di coerenza complessiva ma accentuando il movimento dell’intero intervento con le abitazioni non rigorosamente allineate, ma che passano dai 5 piani del primo immobile fino ai 14 piani del più alto in una ricerca della ripetitività senza risultare stucchevole. U SERVIZIO ALLE PAGINE 4-5 CANTIERI Headquarter Bnl, apre il cantiere 5+1AA di fronte a Roma Tiburtina B nl ha iniziato i lavori per la costruzione della sua sede romana a due passi dalla stazione Tiburtina. Un edificio per 4.000 persone e un investimento da 300 milioni che sarà pronto per il 2016. L’architettura è firmata dallo studio 5+1 AA. Bnp Paribas Real Estate ha anticipato che con lo spostamento delle tante sedi del Gruppo in un’unica struttura si dovrà aprire una riflessione sulla riconversione degli edifici che saranno lasciati nella città. Alcuni progetti sono già partiti: a Piazza Albania saranno realizzate 200 residen- ■ Il progetto 5+1AA ze di lusso. Altri interventi sono previsti all’Eur, in via Veneto, in via Lombardia e sulla Cristoforo Colombo. «Siamo in un periodo in cui si fanno pochi investimenti, a Roma pochissimi – ha sottolineato il presidente Luigi Abete –. La nostra nuova sede vuole dimostrare fiducia in Roma, P.P. nel nostro Paese e nel suo futuro». FOTO: 5+1AA Dopo la politica dei progetti griffati (con concorsi), ora solo project financing SERVIZIO A PAGINA 6 4 PROGETTI E CONCORSI RESIDENZE CITYLIFE ATLANTE Architettura 14 - 19 OTTOBRE 2013 ZAHA HADID ARCHITECTS Una sfida per logistica e in Vestito su misura per le case Hadid Nel complesso residenziale di Milano Permasteelisa ha installato 2,5 milioni di pezzi di alluminio. Ultimato il 70% degli edifici, primi inquilini entrati nelle nuove abitazioni a settembre DI MASSIMILIANO CARBONARO U n vestito su misura che a stenderlo si svilupperebbe per 30mila mq di superficie a cui bisognerebbe aggiungere altri 12mila mq rappresentati dai singoli parapetti, il complesso residenziale firmato da Zaha Hadid di Citylife con le facciate di Permasteelisa è una sfida logistica e ingegneristica insieme per un cantiere che ha richiesto un lavoro sul campo certosino per il montaggio e il controllo dei 2,5 milioni di pezzi posati in una specie di gigantesca officina all’aperto sotto il cielo di Milano. Non è straordinario arrivare in un cantiere e poi vestire la struttura realizzata, come sta ultimando Permasteelisa, quello che è meno frequente è trovarsi davanti a un ambito residenziale di queste dimensioni. Oltretutto con 2,5 milioni di pezzi da posare come in un enorme meccano, il grosso del lavoro è stato compiuto all’interno di Citylife. Ognuno dei pezzi di alluminio ha il suo codice per arrivare al montaggio preciso con la complicazione che il 60% degli elementi è unitario mentre solo il 40% circa ha una buona ripetitività. È questo lo scenario in cui si sono mossi per oltre tre anni all’interno del complesso residenziale di Hadid. «È stato un cantiere molto impegnativo – ha commentato Davide Mangini, project manager di Permasteelisa – su cui si lavora in contemporanea su 7 edifici dando priorità in base al progresso delle vendite. In queste condizioni l’elemento più complesso è stato la logistica con 130 operai in cantiere presenti, più il nucleo di controllo, 2 magazzini per la dotazione. In una torre paradossalmente si ha una organizzazione più prevedibile. Siamo arrivati con il 70% degli edifici ulti- mati e dopo 35 mesi di lavoro adesso abbiamo i primi inquilini che a settembre sono entrati nella loro nuova casa». Nel dettaglio le facciate sono a tripla pelle in cui lo strato più interno è fatto da un reticolo rettilineo e curvo di profilati in alluminio estruso. Quindi abbiamo un sistema di doghe in alluminio integrato e a seguire la parte più all’esterno con un rivestimento ventilato opaco in pannelli di alluminio verniciato e pannelli in legno. Mentre la struttura portante è costituita da uno scheletro in acciaio zincato a caldo connessa al solaio in calcestruz- 14 - 19 OTTOBRE 2013 ATLANTE Architettura PROGETTI E CONCORSI 5 ngegneria CREDITI Superficie edificio: 38mila mq di slp Committente: CityLife Spa Main Contractor: Tre torri contractor/City Contractor Inizio progetto: 2004 (gara) Inizio lavori: luglio 2009 Fine lavori: dicembre 2013 Architetto: Zaha Hadid e Patrik Schumacher (Project manager Gianluca Racana. Project architect: Maurizio Meossi) Progetto strutturale: Msc Associati di Milano (Danilo Campagna) Impianti: Hilson Moran Italia Involucro esterno: Permasteelisa Interni lobbies: Bazea Pavimenti in marmo: Bosisio Pavimenti in legno: Antonini Legnani Realizzazione giardini: Peverelli zo tramite un sistema di canali e tasselli. Il rivestimento in doghe di cedro è invece pre-assemblato e connesso meccanicamente al telaio principale. Lavoro a parte è da considerare quello dei parapetti il cui assemblaggio è stato eseguito parzialmente in opera. «C’era da risolvere il problema dei pezzi non conformi – ha continuato il project manager Davide Mangini – con errori di geometria, che non sono stati tanti, circa il 2%, ma che hanno richiesto una sorta di squadra di pronto intervento sul cantiere per aggiustarli. In molti casi sono come le scoc- Il progetto Zaha Hadid Architects per le residenze Citylife è stato interamente seguito da un team italiano: project manager è Gianluca Racana (studio Hadid) e project architect Maurizio Meossi, che dall’avvio del cantiere gestisce la direzione artistica on site con una squadra di cinque architetti. «Il monitoraggio quotidiano della realizzazione è ritenuto infatti elemento indispensabile per poter garantire il risultato qualitativo dell’opera – dicono i progettisti – anche attraverso una costante mediazione trai diversi attori del processo edilizio». Citylife è la seconda opera italiana di Hadid dopo il Maxxi di Roma, la prossima sarà il terminal di Salerno. Resta lontano il sogno della stazione Av Afragola. ■ LO STUDIO Zaha Hadid Architects ha base a Londra. Il progetto Citylife è stato seguito da un team italiano a Milano che delle automobili, così per i ritocchi abbiamo 5 carrozzieri sempre presenti». Da un lato l’alluminio, ma dall’altro il legno per dare calore alle facciate. La scelta è caduta sul cedro canadese, perché è un’essenza molto adatta alla esposizione esterna e che con il tempo si schiarisce, altri tipi di legno avrebbero richiesto trattamenti frequenti mentre qui per diversi anni basta il naturale lavaggio. «Le case dovevano dare un’idea unitaria – ha commentato l’architetto Maurizio Meossi dello studio di Zaha Hadid – ma evidenziare anche delle differenze e mostrare una sorta di movimento per cui si passa da un edificio di 5 piani a uno di 14 evitando la ripetitività pur mantenendo la coerenza. Coerenza che si esprime nelle facciate che guardano verso l’interno dove è più presente il legno che dà calore-domestico. Alla fine è stato possibile parametrizzare gli edifici per il 60% circa e non siamo arrivati al 100% disgraziatamente». A completare l’intero comparto è in via di realizzazione la prima porzione del parco pubblico che interessa la zona tra il comparto residenziale appunto di Hadid e quello vicino di Libeskind, in consegna per dicembre 2013. Allargando lo sguardo all’intero intervento di Citylife si vede come la Torre Isozaki ha superato il 20esimo piano dei 50 complessivi per arrivare alla consegna nel 2015. Per la Torre Hadid sono in corso gli scavi della fondamenta (consegna 2016) mentre la Torre Libeskind siamo alla progettazione definitiva (consegna 2017). Per il restante comparto residenziale sono in via di conclusione anche le abitazioni progettate da Daniel Libeskind di via Senofonte e Spinola così nei primi mesi del 2014 verranno stipulati altri 230 rogiti. © RIPRODUZIONE RISERVATA