COMMISSIONE MIGRAZIONE E SVILUPPO La neo

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COMMISSIONE MIGRAZIONE E SVILUPPO La neo
COMMISSIONE MIGRAZIONE E SVILUPPO
La neo commissione viene introdotta da una breve presentazione di Oliviero Forti e Laura
Stopponi che spiegano il senso di questa nuova realtà in seno al Coordinamento Nazionale
Immigrazione. In particolare i presenti vengono invitati a prendere visione del paper su
migrazione e sviluppo predisposto per l’occasione da Caritas Italiana e di cui si riporta uno
stralcio. “Negli ultimi anni, le nuove strategie e i moderni paradigmi che associano fenomeno
migratorio e politiche di sviluppo, hanno attirato sempre più l’attenzione del dibattito
internazionale. La tematica che lega sviluppo e migrazioni è stata ampiamente trattata nel
quadro di una ricca letteratura internazionale e nell’ambito di diverse iniziative, anch’esse
assunte a livello internazionale, ma anche comunitario e nazionale. A tal proposito si ricorda il
prossimo appuntamento del Global Forum on Migration and Development che si terrà il 21-22
novembre a Mauritius (e a cui prenderà parte Caritas Intrnationalis). L’iniziativa nasce dalla
volontà dell’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan che, presentando nel
2006 il rapporto Migrazione e Sviluppo sottolineava che le migrazioni internazionali, regolate
da politiche adeguate, possono apportare beneficio sia ai paesi di origine che di destinazione
(…). E’ noto come la questione dei flussi migratori sia costantemente sotto la lente di
ingrandimento dei decisori politici e dell’opinione pubblica. Negli ultimi anni, è stato posto un
particolare accento proprio sugli effetti che la migrazione genera in termini di sviluppo sia sugli
Stati di origine che su quelli di destinazione dei flussi migratori”.
I coordinatori della Commissione Migrazione e Sviluppo sottolineano come ormai sia
fondamentale la trattazione dei fenomeni legati alla mobilità umana congiuntamente al tema
dello sviluppo e non solo riferito ai paesi di origine, ma ad ogni contesto in cui si muove il
migrante. E’ lo sviluppo della persona umana che deve costituire oggetto di lavoro e di
riflessione e questo è anche l’obiettivo principale dei lavori della Commissione.
Evidentemente per poter affrontare nella maniera più consapevole questa dimensione è
opportuna una conoscenza dei contesti di origine, di transito e di destinazione dei migranti,
richiedenti asilo e rifugiati. Difficilmente si potrebbe promuovere qualsiasi forma di sviluppo
senza un’adeguata conoscenza dei contesti in cui il migrante, definito “attore per lo sviluppo”,
si muove. Per questo motivo i coordinatori della Commissione hanno richiamato l’esigenza di
gettare sempre di più uno sguardo fuori dai nostri confini nazionali per prendere visione di
quanto accade nei luoghi di origine (come nel caso della crisi siriana) o in quelli di transito
(pensiamo alla Libia da dove molti sub sahariani partono per l’Italia) ma anche in quelli di
destinazione diversi dall’Italia (ad esempio la Germania, la Francia ecc..).
Per tutti questi motivi la Commissione Migrazione e Sviluppo sarà impegnata in momenti di
formazione, informazione e scambio su questioni di particolare rilevanza internazionale,
nell’ottica di un arricchimento di tutto il Coordinamento nazionale Immigrazione che in questo
modo potrà avere un luogo privilegiato di riflessione.
A tale proposta i partecipanti alla Commissione hanno variamente reagito. In diversi casi è stata
sottolineata la necessità di una maggiore conoscenza di questi temi per definire scelte operative
a livello territoriale sempre più efficaci. In tal senso la possibilità di potenziare la rete
internazionale, in primis attraverso il coinvolgimento delle Caritas presenti in tutti i paesi di
partenza, di transito e di destinazione, è un innegabile valore aggiunto. C’è anche chi ha
sottolineato come la possibilità, da parte di chi lavora allo sportello, di conoscere realtà che
sembrano geograficamente e culturalmente distanti, è un’occasione di crescita per tutti. Ma non
solo: potersi formare su questioni che abbiano un respiro internazionale, come nel caso del
diritto di famiglia nel mondo islamico, può costituire un ulteriore strumento operativo utile a
livello diocesano.
Alcuni hanno fatto notare che la trattazione del binomio migrazione e sviluppo non deve essere
relegata esclusivamente ad una dimensione transnazionale ma declinata sui nostri territori in cui
ci troviamo quotidianamente ad operare. In tal senso è opportuno porre l’accento sull’apporto
positivo dei migranti nei paesi di accoglienza valorizzando il più possibile le loro competenze.
Questo auspicato processo, definito da alcuni di “sprovincializzazione”, non deve, dunque, fare
perdere di vista i problemi del nostro territorio rispetto ai quali si chiede di mantenere alta
l’attenzione.
In più di un intervento è emersa la necessità di sostenere questa Commissione attraverso
un’adeguata formazione che possa, innanzitutto, passare attraverso un linguaggio comune e
condiviso che metta tutti nelle condizioni di poter agevolmente affrontare i temi proposti. In tal
senso sarebbe auspicabile un glossario che contenga i principali riferimenti ai fenomeni della
migrazione e dello sviluppo.
Un aspetto che è emerso in più interventi riguarda la possibilità di assumere, tra gli altri, anche
il tema della progettazione europea che, nell’ottica di uno sviluppo delle politiche di
integrazione a livello nazionale, appare una prospettiva irrinunciabile.
I coordinatori hanno concluso i lavori della Commissione impegnandosi a formulare una proposta
operativa che è stata presentata nel corso della plenaria.
PROPOSTA OPERATIVA
I coordinatori della Commissione, a partire dalle sollecitazioni ricevute nel corso dei lavori,
propongono per il presente anno pastorale di procedere secondo il seguente schema che prevede
una parte formativa, una informativa e una sessione dedicata ai working group dove sviluppare
alcune piste di lavoro.
- Glossario: dedicare del tempo alla presentazione ai membri della Commissione di alcuni
concetti base relativi ai fenomeni della mobilità umana e dello sviluppo nell’ottica di
predisporre un breve glossario utile per condividere un linguaggio comune.
- Contesto di riferimento: presentare nelle sue linee generali una particolare area geografica da
cui provengono o transitano i flussi migratori verso il nostro paese, approfondendo un caso paese
anche attraverso la testimonianza di migranti.
- Best practices: presentare una buona prassi sul fronte della cooperazione e dello sviluppo
implementata dal sistema Caritas o da altri attori nazionali o internazionali.
- Diritto Internazionale sulle Migrazioni: come nel caso del glossario, anche sul tema della
legislazione internazionale (accordi, trattati, direttive…) saranno previsti dei focus così da
fornire un bagaglio minimo per orientarsi in questa complessa materia che disciplina la mobilità
internazionale.
- Documenti Pastorali: presentazione e discussione di documenti pastorali sulle migrazioni
- Gruppi di lavoro: i numerosi partecipanti alla Commissione Migrazione e Sviluppo lavoreranno
per una parte del tempo in gruppi per uno scambio su temi che verranno proposti dai
coordinatori a partire dal contributo al prossimo MigraMed Meeting di Otranto.