N° 2/2004 - Amsi Veneto

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N° 2/2004 - Amsi Veneto
professione
MAESTRO DI SCI
Organo ufficiale Collegio Nazionale Maestri Sci Italiani
Periodico di informazione dei Collegi dei Maestri di Sci
Lombardia - Veneto
N° 2/2004
VENETO
Certificazione della scuola nell’interesse del cliente
Il nuovo testo di sci alpino ”Sci italiano 2004”
Val Thorens
Appunti di viaggio
Il comprensorio in cifre
LOMBARDIA
Una stagione coi fiocchi!
Il nuovo testo di sci alpino - il nostro “verbo”
Direttori in aula
Maestri in ginocchio
Collegio Regionale del Veneto
II
professione
MAESTRO DI SCI
Organo di informazione dei Maestri di Sci del Veneto
Via Mezzaterra 70 32100 BELLUNO
Tel. 0437/950018 Fax 0437/292491
www.maestrisci.com
[email protected]
Certificazione della scuola
nell’interesse del cliente!
Come promesso continuiamo il nostro “viaggio” iniziato con il precedente numero di
PM all’interno del “Quality Point”, il sistema di qualificazione e riqualificazione delle
nostre Scuole di Sci.
Ricordiamo che presso il sito del Collegio Regionale dei Maestri di Sci del Veneto
www.maestrisci.com sono disponibili gli inserti di Professione Maestro già pubblicati,
se qualcuno volesse scaricare il numero precedente, al fine di avere continuità di lettura
con il seguente articolo può collegarsi all’indirizzo web:
http://www.maestrisci.com/amsi/approfondimenti/pM75_Maestri.pdf
Nel precedente numero abbiamo raccontato delle Scuole di Sci ad uno e a due fiocchi
di neve; concludiamo pertanto questo ipotetico (ma non molto) percorso di visitazione
dentro le Scuole fotografando la realtà che potrebbero essere qualificate a tre e a quattro fiocchi di neve.
Un anno
nelle Scuole di Sci
(seconda parte)
IL QUALITY POINT
(seconda parte)
3 fiocchi di neve
Scuola organizzata con buon rispetto delle regole deontologiche.
Presenta un organico che per il 50%
possiede almeno una specializzazione.
Di questi almeno il 70% dei Maestri
sono specializzati nell’insegnamento ai bambini ed agli sciatori
diversamente abili.
Non ha mai subìto un richiamo
ufficiale.
L’orientamento al Cliente è buono.
È buona la sinergia con le autorità
scolastiche
per favorire la più
ampia diffusione della pratica dello
sci nella scuola.
È buono l’impegno a prestare la propria opera nelle operazioni straordinarie di soccorso e nel sviluppo della
cultura in tema di sicurezza.
È buona la collaborazione con gli
enti e gli operatori turistici nelle azioni promozionali, pubblicitarie e operative intese a ad incrementare l’afflusso
turistico nelle stazioni invernali.
Ecco come potrebbe essere la “fotografia” di questa Scuola di Sci.
Il Direttore è un Maestro di Sci, che
insegna quando necessario, cioè per
coprire i buchi.
Ha una buona propensione al lavoro in
team e lo stimola molto il ruolo di leader.
Da quando ha ottenuto la qualifica sta
cercando di mettere in pratica il più
possibile, anche se si rende conto che
probabilmente un ripasso non sarebbe
una perdita di tempo, anzi un buon
investimento.
Si è fatto una sua idea di come deve
essere il Maestro di Sci, e cerca di
reclutare professionisti.
Conscio che il mercato non permette
una grande scelta, sa che bisogna
accontentarsi di prendere quello che si
trova.
È per questo motivo che è molto attento nell’impartire ai collaboratori nuovi
direttive chiare, controllando con
metodicità che le stesse vengano
rispettate.
Su questo aspetto fatica ad ottenere
risultati con i colleghi più anziani: infatti la sua leadership, essendo di stile
“politico e compromissorio”, non sposa
il confronto diretto per paura che qualche equilibrio possa venire meno.
Si rende però perfettamente conto che
questa è una sua area di miglioramento.
Da un po’ di tempo il motivo trainante
professioneMAESTRO DI SCI
della Scuola di Sci è diventato “fidelizzare il Cliente”. Pertanto all’interno
della Scuola si è iniziato ad operare
anche al di fuori del normale ambito
sciistico.
L’assegnazione
Maestro/Cliente è ancora un po’
casuale, anche se si cerca di orientare
quando possibile l’abbinamento rispettando caratteristiche individuali a
dichiarate esigenze.
Ha una buona visione organizzativa,
quindi per riuscire a coprire i periodi di
piena ha studiato programmi d’insegnamento differenziati. È conscio che
ogni tanto bisogna organizzare dei
gruppi un po’ più numerosi: in questi
casi l’assegnazione va a Maestri di Sci
particolarmente esperti, dotati e d’esperienza gestionale e di ottima capacità comunicativa. Nel tempo si è reso
perfettamente conto che una maggiore attenzione al Cliente migliora la
qualità del risultato: se i Clienti sono
soddisfatti prenotano nuove ore di
lezione, in caso contrario …
Se si tratta di acquisire lavoro (ad
esempio un gruppo di 50 turisti lituani
che non vogliono spendere più di 18
€uro all’ora) prova a trattare, ma se
non ci sono i margini minimi necessari, rinuncia.
La formazione come già detto la ritiene importante: stimola i giovani ad
acquisire specializzazioni, mentre lui è
frustrato perché gli piacerebbe poterne usufruire ma non riesce mai a trovare il tempo. Sarà per questo che,
non riuscendo a dare il “buon esempio”, non riesce ad essere convincente su questo tema nei confronti dei colleghi più anziani.
Il marketing è importante per fare business. Non è ancora arrivato al punto di
pianificare un business plan con tanto
di programmi d’investimento, anche se
l’idea lo stuzzica e prima o poi ci arriverà.
Tra le azioni più dirette di marketing
pone l’accento sull’immagine: la studia
con buona attenzione ed è riuscito a
convincere i colleghi ad avviare iniziative creative per lo scopo.
Caratterialmente è un personaggio
cordiale, deciso e buon comunicatore.
È molto orientato all’obiettivo. È un
soggetto che riesce spesso a risolvere
questioni spinose grazie alle sue indiscusse capacità di mediazione.
La fidelizzazione del Cliente è buona:
alla sua Scuola di Sci i Clienti ritornano. Ogni anno si programmano almeno due azioni di mailing, una di gruppo
per comunicare le nuove proposte per
la stagione entrante ed una personalizzata per il compleanno di ogni
Cliente.
Il rapporto con il territorio è buono,
anche se spesso gli sembra di essere
Don Chishotte che combatte contro i
mulini a vento: maledice spesso il giorno che è nato in quella località, invidiando chi invece ha la fortuna di vivere a …
Il comportamento dei Maestri è professionale. Sono puntuali.
Il dialogo con il Cliente è buono e trovano sempre il modo di trovare spunti,
anche nei casi in cui non c’è “feeling”.
Dopo l’ultimo corso, dove è stata visitata la tecnica delle domande, hanno
cominciato a sperimentare nuovi
metodi di approccio. Non sono molto
bravi in questo, ma si impegnano per
migliorare.
La loro immagine è d’effetto, molto
carismatici, rischiano ogni tanto di
apparire un po’ lontani, un po’ irraggiungibili. Ogni tanto peccano di presunzione e qualche volta l’atteggiamento scade nell’arroganza.
L’occhiale da sole è ancora saldamente incollato al naso anche se qualche
volta, rendendosi conto che qualcosa
non funziona, durante la comunicazione diretta sentono il bisogno di toglierli.
Fanno la coda agli impianti: se stanchi
cercano di evitarla, cercando qualche
scusa plausibile. Ogni tanto ci riescono grazie alla complicità degli addetti
agli impianti di risalita.
Se fumatori, si preoccupano di verificare se lo è anche il Cliente. Fumano
perciò se lo fa anche il Cliente o se
dallo stesso ricevono formale autorizzazione.
Quando condividono il seggiolino, cercano di mantenere sempre alto il livello di conversazione, sfruttando soprattutto il tempo per approfondimenti sciistici.
Si nota comunque che il livello della
loro prestazione comunicativa tende a
calare verso fine giornata, con l’aumento della stanchezza.
Il telefono solitamente è silenziato ed
evitano di usarlo … ad eccezione di
una decina di messaggini sms che
riescono a ricevere ed inviare …
La radio rice-trasmittente della scuola
c’è e funziona.
Quando insegnano ad un gruppo,
sono attenti alla compattezza perché
amano organizzarlo in forma armonica. Non perdono mai un Cliente sulle
piste.
A fine lezione salutano con cordialità,
utilizzando il nome o il cognome che
hanno ben memorizzato. La frase di
commiato è “… dai, andate alla scuola
e ricordatevi di prenotare la lezione,
così ci vediamo anche domani”.
4 fiocchi di neve
Scuola di Sci organizzata con deciso
rispetto delle regole deontologiche.
Presenta un organico che per il 70%
possiede almeno una specializzazione.
Di questi almeno l’80% dei Maestri
sono specializzati nell’insegnamento ai bambini ed agli sciatori
diversamente abili.
Ha ottenuto riconoscimenti di
merito da parte della commissione
qualità.
L’orientamento al Cliente è ottimo.
È ottima la sinergia con le autorità
scolastiche per favorire la più ampia
diffusione della pratica dello sci nella
scuola.
È ottimo l’impegno a prestare la propria opera nelle operazioni straordinarie di soccorso e nel sviluppo della
cultura in tema di sicurezza.
È ottima la collaborazione con gli
enti e gli operatori turistici nelle azioni promozionali, pubblicitarie e operative intese a ad incrementare l’afflusso
turistico nelle stazioni invernali.
Ecco come potrebbe essere la “fotografia” di questa Scuola di Sci.
Il Direttore è un Maestro di Sci che
insegna appena può, nonostante i
mille impegni, perché si rende conto
che se ti allontani dalla pratica rischi di
perdere il contatto con la realtà.
È un manager e come tale si identifica
nella definizione che “il manager è
quella risorsa che riesce ad ottenere
dei risultati eccezionali con dei collaboratori normali”.
È un leader apprezzato soprattutto per
la sua determinazione e decisione;
sorprende il fatto di come riesca ad
ottenere ciò che vuole pur essendo
riconosciuto per la sua educazione e
cortesia.
La politica lo nausea, ma si rende
conto che nelle realtà articolate e complesse ha un peso a volte decisivo.
Per questo riesce sempre ad intrattenere relazioni positive e costruttive. Se
non condivide un principio, un concetto, un contenuto non esita a difendere
le proprie idee anche se è molto attento nel mantenere gli equilibri, perché è
conscio che sono geneticamente
instabili.
Sa dire di no ed esercita la sua autorità solo quando è veramente necessario.
Nella sua Scuola di Sci si lavora in
team, la delega è effettiva e per nessun motivo il lavoro dei singoli si
sovrappone a quello del gruppo.
professioneMAESTRO DI SCI
È insoddisfatto del corso di qualifica al
quale ha partecipato, perché ritiene
che non sia sufficiente ciò che è stato
fatto e trattato. Ma del resto è un soggetto alla continua ricerca di nuove
soddisfazioni.
Per colmare le sue lacune, fa autoformazione.
I Maestri della sua Scuola devono
essere dei professionisti: se non lo
sono lo diventeranno. Da tempo sta
spingendo sulle istituzioni per stimolare l’organizzazione di aggiornamenti
professionali più qualificati e finché
non li avrà ottenuti lui continuerà la
sua pressante azione di richiesta.
Comunque ha già deciso che, indipendente da ciò che avverrà a livello istituzionale, la sua Scuola si organizzerà
in autonomia per far crescere la qualità individuale e del gruppo.
La fidelizzazione del Cliente è storia
del passato, è una religione già acquisita.
L’assegnazione Maestro/Cliente è
decisa in maniera quasi scientifica,
lavorando su un data base che si
potrebbe definire spaziale, dove oltre
allo storico sono riportate le caratteristiche di ogni Maestro e le esigenze
dei Clienti registrati (ai quali ha inviato
già l’informativa sulla privacy). Da
tempo sono attive mailing action mirate (da tre a quattro all’anno) realizzate
anche con collaborazioni esterne.
Oggi nella Scuola si sta lavorando per
l’acquisizione di nuova Clientela.
Proposte diversificate, soluzioni creative indirizzate a target mirati di
Clientela, iniziative economico/turistiche sono i temi che quotidianamente
dibatte con gli operatori del settore.
Ha una totale visione organizzativa,
che è riuscito a trasferire sui suoi diretti collaboratori. Ben vengano le settimane di piena, sono pronti ad esaudire ogni richiesta senza creare disservizi. D’altro canto, per raggiungere i
risultati auspicati non hanno mai rinunciato all’aiuto di esperti reclutati all’esterno.
Se si tratta di acquisire lavoro (ad
esempio un gruppo di 50 turisti lituani
che non vogliono spendere più di 18
€uro all’ora), finge di trattare e, una
volta verificato che c’è dietro qualche
malandrino speculatore, non solo rifiuta la richiesta ma si preoccupa di informare i Colleghi delle altre Scuole avvisandoli che ha già avvisato le autorità
competenti.
Crede nella professione, denuncia
ogni forma di abusivismo anche se sa
che può essere rischioso.
La formazione è fondamentale: se
vuoi rimanere nella Scuola devi
aggiornarti. La specializzazione è
d’obbligo, ha attuato tabelle di retribuzione differenziate che premiano coloro i quali investono nella professione.
Del resto lui dà sempre il buon esempio, mettendosi sempre in prima fila ed
accettando in ogni momento il confronto, sia esso diretto che indiretto.
Il marketing è il motore del business.
Ogni “X” chilometri bisogna fare il
Collegio Regionale del Veneto
La professione del Maestro di sci
III
Collegio Regionale del Veneto
IV
La professione del Maestro di sci
tagliando, non si parte senza aver
controllato il mezzo.
Pertanto l’anno va affrontato dopo
aver programmato e pianificato ogni
attività.
Per l’immagine vale lo stesso discorso: nulla è lasciato al caso.
Il rapporto con il territorio è ottimo,
anche se forse è stata la missione in
cui ha speso il maggior numero di
energie. Ma ne valeva la pena.
Oggi sono attive molte iniziative che
hanno favorito l’aumento del benessere economico per la gran parte delle
realtà presenti sul territorio, proprio
grazie alle strategie promosse dalla
Scuola di Sci.
Il comportamento dei Maestri è altamente professionale, decisamente in
linea con gli obiettivi del gruppo, teso a
soddisfare le esigenze e le aspettative
del mercato a cui si rivolge.
Per loro la puntualità, oltre che identificare il loro modo di essere, risponde
ad una forma di rispetto verso il prossimo.
Dialogare è un piacere da ricercare;
avviare una relazione comunicativa
rappresenta soddisfare il bisogno
empatico che li contraddistingue: non
importa a quale fascia, categoria, ceto
sociale o casta appartenga il Cliente.
Sanno utilizzare con discrezione ed
efficacia la tecnica delle domande,
mettendo sempre a proprio agio l’interlocutore e riuscendo ad ottenere
informazioni utili per il prosieguo del
rapporto. A fine giornata forniscono
dati ed informazioni alla segreteria
della Scuola, per aggiornare il data
base Clienti.
L’immagine è sempre consona alle
aspettative dell’interlocutore, sanno
essere “upper” o “under” statement a
seconda delle esigenze: per loro non è
un problema. L’occhiale da sole è uno
strumento di protezione per gli occhi, e
come tale lo usano. Date le ovvie condizioni nelle quali esercitano la professione, sono sempre molto attenti a
dove si posizionano, durante l’insegnamento, rispetto al Cliente: è proprio per questo che riescono a comunicare sempre con efficacia senza
farsi venire una congiuntivite cronica.
Non abbandonano mai il Cliente, per
cui fare la coda agli impianti rappresenta un’opportunità di contatto.
Se fumatori, in servizio non fumano.
Quando condividono il seggiolino tanti
e tali sono gli argomenti di conversazione da far sembrare il tragitto più
breve del normale.
Le loro prestazioni sono lineari, tanto
nella prima quanto nell’ultima ora di
lezione.
Il telefono è spento: lo accendono solo
nella pausa pranzo.
La radio rice-trasmittente della scuola
è uno strumento fondamentale per
essere costantemente informati su
possibili cambiamenti di programma.
Quando insegnano ad un gruppo, il
loro gruppo si nota, si distingue: sono
sempre molto orgogliosi dei risultati
dei loro allievi.
La fine della lezione è per il Cliente un
momento di tristezza: se possibile
chiedono di poter raddoppiare l’ora. Al
commiato di solito è il Cliente gli chiede: “… quando possiamo fare la prossima lezione?”.
CONCLUSIONE
Maestri di Sci:
bravi, buoni, simpatici, arroganti,
dispotici, lunatici, riverenti, falsi,
opportunisti, cortesi, maleducati, colti,
ignoranti, sapienti, presuntuosi, amiconi, sovrappeso, conquistatori … in
pratica esseri umani con vizi privati e
pubbliche virtù.
Esseri umani che devono interpretare
un ruolo, una professione un tempo
forse autonoma, ma oggi condizionata
sempre più da molti fattori, alcuni dei
quali non direttamente controllabili (o
per meglio dire prevedibili).
Ci rendiamo conto che la Montagna in
cui viviamo ha necessità di essere aiutata, anche dai Maestri di Sci in forma
Associata, per risolvere quei problemi
di imprenditoria turistica che solo
sinergicamente, tra tutte le componenti economiche del sistema, possono
essere risolti.
Riteniamo che alla fine di questo “racconto”, in cui abbiamo ipotizzato una
sorta di qualificazione delle nostre
Scuole di Sci, ci sia la necessità di
riordinare le idee, di capire se la strada
da seguire è stata segnata o se sono
necessarie ulteriori considerazioni.
Nei prossimi mesi estivi, confrontandoci con i Direttori delle nostre Scuole
di Sci avremo modo di capirlo per
giungere, con la prossima stagione
invernale alla classificazione (certificazione) della qualità delle Scuole di Sci
del Veneto, questo non per segnare le
realtà meno fortunate e squalificarle
ghettizzandole, ma per creare un vorticoso movimento di riqualificazione e crescita dell’imprenditoria delle stesse.
Se ciò avverrà avremo innescato il circolo virtuoso della qualità utile all’intero comparto turistico invernale e in
particolare ai Maestri di Sci.
Comunque sia … auguriamoci buon
lavoro!Il
Il Consiglio Direttivo del Collegio
Maestri di Sci del Veneto
NEWS
* Dal 13 al 18 aprile si sono tenuti a
Cortina d’Ampezzo due turni di
aggiornamento di sci alpino, 160 i
partecipanti
* Concluse le fasi tecniche e didattiche del corso di formazione di sci
alpino, 59 hanno raggiunto la sufficienza, dal 24 al 29 maggio prende avvio la fase teorica.
www.maestrisci.com
Si è rifatto il look
Il forum del Collegio è aperto,
partecipa anche Tu!
Queste pagine e i numeri
precedenti degli interventi dei
collegi dei maestri di sci sono
consultabili anche online
direttamente sul sito di
professioneMontagna
www.montagnaonline.com
oppure dal sito dei maestri di sci del Veneto nella sezione letteratura
del maestro.!!!
Per i maestri di fondo e per l’attività di accompagnamento segnaliamo
un sito interessante all’indirizzo
www.sentieroselvaggio.it
vi troverete immediatamente immersi nel mondo italiano della montagna e con pochi semplici click scoprirete escursioni, trekking, passeggiate, anelli di fondo, tutto ben
documentato.
Qualche dato: 1800 strutture alpine,
740 estratti di cartine Kompass, 580
foto, a mostrare luoghi percorsi e
rifugi.
Consente di ottenere informazioni
chiare su ogni struttura, la via di
accesso, il tempo di percorrenza, la
difficoltà, il periodo di apertura delle
strutture ricettive, il numero dei posti
letto e altre importanti indicazioni.
professioneMAESTRO DI SCI
Il nuovo testo di sci alpino
“SCI ITALIANO 2004”
I documenti di seguito riportati vogliono riassumere la posizione del Collegio Maestri
di Sci del Veneto in occasione della presentazione del nuovo testo di sci alpino
“Sci Italiano 2004”:
Il primo è un documento che vuole annullare qualunque illazione espressa riguardo la
posizione del Collegio Veneto nei confronti della Fisi oltre che essere una presa di
posizione ufficiale nei confronti del Colnaz.
Il secondo documento (new ufficiale del Consiglio Direttivo) rappresenta innanzi tutto le
scuse al Presidente del Collegio Nazionale, Luciano Magnani, toccato con termini non
ortodossi da una precedente news non condivisa dal Consiglio Direttivo stesso; è inoltre la puntualizzazione della posizione del Collegio nei riguardi dell’operato e del ruolo
del Collegio Nazionale.
Le lettere di seguito riportate sono state inviate
rispettivamente in data 5 e 17 maggio
alla Federazione Italiana Sport Invernali,
per conoscenza a professioneMontagna
e a tutte le maggiori testate di sci e sport invernali.
Oggetto: nuovo testo Sci Italiano
Al fine della necessaria chiarezza, si
comunica che il Collegio Regionale dei
Maestri di Sci del Veneto ha ricevuto
solamente ieri pomeriggio, 3 maggio
2004 in occasione del Consiglio direttivo nazionale, il nuovo testo “SCI ITALIANO” edito dalla FISI con il quale - in
accordo con il Collegio Nazionale dei
Maestri di sci - si “definiscono ed
aggiornano i criteri per i corsi tecnico
didattici e per le prove di esame” (art.
16, comma d, L 81/91) per conseguire
l’abilitazione all’esercizio della professione di Maestro di Sci.
Vogliamo precisare che prima di ieri
pomeriggio, nulla si conosceva in
merito al futuro strumento operativo
professionale della categoria in quanto, pur redatto con la compartecipazione del Comitato d’Intesa e della
Commissione Tecnica nominata dal
ColNaz e presentato al consiglio direttivo in via preliminare in data 30 ottobre 2003 , non era stata divulgata almeno sotto forma di bozza definitiva
- ai Collegi Regionali per una verifica di
competenza e di diritto.
Si deve comprendere che non è possibile accettare aprioristicamente il testo
messo a disposizione dalla FISI ,
senza averne preso visione ed averne
conoscenza e cognizione con il supporto e la condivisione delle Scuole e
dei Maestri di sci che noi rappresentiamo, per i quali detto testo rappresenterà il futuro strumento di lavoro e non
solo una bella pubblicazione da adottare passivamente.
Per questo motivo e solo per questo,
ieri il Collegio del Veneto ha posto il
veto - in ambito dello stesso Consiglio
Direttivo del Collegio Nazionale dei
Maestri di sci- all’approvazione del
testo tecnico per quanto di sua competenza, approvazione per altro non
prevista all’ ordine del giorno.
La presente dichiarazione vuole essere una secca e netta smentita all’illazione che la scelta del Collegio
Regionale dei Maestri di Sci del
Veneto sia una mossa politica in ambito delle future scadenze elettorali che
interessano la FISI.
E’ nostro obbligo far sapere e sottolineare che per il Collegio Regionale dei
Maestri di Sci del Veneto nulla cambierà nei rapporti sia con l’attuale
Presidenza FISI, sia con l’eventuale
prossima, in quanto detto Collegio è
organo di tutela ed autogoverno della
categoria professionale,non eletto o
scelto dalla FISI, ma dai propri Maestri
di Sci .
A disposizione per maggiori particolari
cordialmente si saluta.
Il Presidente
Dott. Ing. Roberto Pierobon
professioneMAESTRO DI SCI
Scusa Luciano, ma…
indubbio che a seguito della “new”,
apparsa sul Sito giovedì 6 maggio,
l’ambiente si sia riscaldato. I termini impiegati sono stati decisamente troppo forti nei confronti della persona di
Luciano Magnani, attuale presidente del
Collegio Nazionale dei Maestri di Sci.
Ce ne scusiamo pubblicamente.
Vogliamo però con questa nuova new
circostanziare i fatti.
Nel Direttivo del Collegio Nazionale dei
Maestri di Sci del 30 ottobre 2003 (partiamo da lontano per esigenza di comprensione), parlando del testo tecnico
“SCI ITALIANO 2004”, era stato deliberato: “Ogni Collegio dovrà mandare un
rappresentante alla presentazione del
testo sul campo”.
E per quanto concerne la presentazione? Ebbene, dal 30 ottobre 2003 al 3
maggio 2004 del nuovo Testo Tecnico
nulla si è più saputo, silenzio assoluto.
C’è da considerare però che con una
delibera del Direttivo Colnaz del 3 luglio
2003, il presidente Luciano Magnani
chiedeva e otteneva (non dal Veneto,
assente ) che tra il 15 di dicembre e il 31
di marzo non sarebbero state indette
riunioni del Direttivo, perché i Maestri di
Sci lavorano.
Peccato che la FISI – Co.Scu. Ma. l’1
marzo abbia inviato la bozza definitiva del testo tecnico al Collegio
Nazionale e all’AMSI , invitando gli
Enti a valutarlo e a intervenire nel più
breve tempo possibile.
Una commissione tecnica era stata incaricata di seguire i lavori, ma sicuramente
non era suo compito relazionare direttamente ai Collegi Regionali. E poi quando, se il Collegio Nazionale non amministra durante l’Inverno?
Il Collegio Regionale dei Maestri di Sci
del Veneto contribuisce ragguardevolmente alle finanze del Collegio
Nazionale; pur non essendo rappresentato in Consiglio di presidenza, pur non
avendo componenti nella Commissione
tecnica esaminatrice del testo, ha sicuramente titolo e diritto di essere tenuto al
corrente dello sviluppo del nuovo strumento professionale, così come tutti gli
altri Collegi Regionali e Provinciali.
Ma arriviamo all’oggi. Il 3 maggio 2004
ha inizio un Direttivo che ha all’ordine del
giorno al punto 3: “Relazione sul testo
tecnico FISI”.
In apertura il presidente non relaziona
sui sei mesi trascorsi dallo scorso
Direttivo e in particolare non fa alcun
riferimento al Testo Tecnico, che sarà
presentato in campagna stampa due
giorni dopo.
A questo punto il Collegio Veneto interviene facendo presente la gravità dei
fatti e cioè che il Testo realizzato, finito e
stampato sarà presentato dalla FISI in
conferenza stampa il 5 maggio senza
E’
Collegio Regionale del Veneto
Vita associativa
V
Collegio Regionale del Veneto
VI
Vita associativa
essere stato nemmeno visto dai Collegi
Regionali, quando per legge: “i criteri per
i corsi tecnico-didattici e per le prove di
esame” devono essere definiti in accordo tra Collegio Nazionale e FISI.
Per altro, l’approvazione del Testo non
risultava nemmeno all’ordine del giorno.
Il Collegio del Trentino, che aveva formalizzato con nota scritta il medesimo
dissenso, solidarizza con il Veneto. Si
ottiene così la stesura di un documento
di riserva da inviare alla FISI e da leggere in pubblico alla conferenza stampa
del 5 maggio, nel quale si doveva scrivere e dire: “Il Collegio nazionale non
può e non deve, per i suesposti motivi
(aver terminato la FISI in tutta fretta il
lavoro), confermare, approvare e nemmeno criticare il contenuto del testo
almeno fino al momento in cui avrà esaminato lo stesso con scienza e criterio“.
La lettura del documento da parte del
presidente Colnaz in conferenza stampa
(dopo 7 ore di riunione compresa la
pausa pranzo) viene messa ai voti ed
approvata (4 a favore, 2 contrari e gli
altri astenuti (!?! ), più delibera di così!).
Invece così non avviene: nella bellissima conferenza stampa di presentazione
di “SCI ITALIANO 2004”, il presidente
nazionale davanti ad un pubblico folto e
numeroso, invece di assolvere al suo
mandato e leggere la lettera concordata
dal Direttivo o al limite dire due parole di
circostanza spiegando i fatti e prendendosi le proprie responsabilità, legge la
presentazione Colnaz che aveva a suo
tempo predisposto e troviamo stampata
sul testo e dice: “…Come Colnaz,
secondo quanto ci compete per legge,
abbiamo dato parere favorevole all’adozione di questo testo per la formazione
dei nuovi maestri di sci….”.
Lasciamo ai lettori ogni considerazione
in merito.
Alla luce dei fatti il Collegio Regionale
dei Maestri di Sci del Veneto propone
due obbiettivi primari per la categoria:
1 Non far passare in sordina un passaggio fondamentale per la categoria
quale l’adozione di una nuova progressione tecnica edita dalla FISI,
senza prima la consultazione dei
Maestri di Sci
2 Rendere nota la responsabilità del
Colnaz nell’ambito del coordinamento
(coinvolgimento) dei Collegio dei
Maestri di Sci Regionali e Provinciali
nelle questioni istituzionali.
Forse oltre ad aver ragione bisogna
saperla portare; nel caso specifico, valutando freddamente la forma potrebbe
essere stata a rischio anche la ragione.
Siamo certi però, che se l’interpretazione dei fatti e non delle parole prevarrà ,
la questione verrà risolta e varrà come
insegnamento per il corretto funzionamento dell’organo deputato al coordinamento dei Collegi Regionali e
Provinciali.
Aggiornamento professionale
Val Thorens
Appunti di viaggio
I
partecipanti
all’aggiornamento
Francese si ritrovano il 27 marzo a
Belluno, destinazione Val Thorens.
La prima giornata accoglie i maestri in
una cornice quasi da favola: sole, cielo
nitido e soprattutto piste a perdita
d’occhio.
Si compongono due gruppi che si
alterneranno con l’istruttore, Puntil
Iuri, per l’aggiornamento previsto. Il
gruppo appare da subito molto unito e
i maestri “liberi” dall’aggiornamento si
uniscono per la scoperta dell’immenso
comprensorio. Siamo in una delle tre
stazioni principali che compongono il
comprensorio delle 3 Vallèes, che a
detta degli addetti ai lavori è il carosello, sci ai piedi, più vasto del mondo. E
i nostri sci ce ne danno atto. Dal paese
parte a Orelle in direzione dell’Italia e
dal versante opposto a Meribel –
Mottaret e a Les Menuires. Da Meribel
si può raggiungere infine Courchevel
la più “ricca” e mondana delle tre stazioni. Impossibile riuscire a sperimentare tutte le possibili varianti, lo sguardo viene attratto continuamente da
nuovi stimoli: da una pista con un dislivello che mette a dura prova i poveri
quadricipiti assuefatti dal troppo spazzaneve, a una discesa nelle gobbe
fino a cimentarsi in una sfida – senza
esclusioni di colpi – nel boarder cross.
Lo spirito “Free” Francese che aleggia
riesce a contagiare anche gli irriducibili dei race carve che non disdegnano
una prova dentro l’half pipe.
L’aggiornamento prevede, oltre alla
di Val Thorens posto a 2.300 m si raggiunge quota 3.230 m con funivie e
seggiovie di ultima generazione, gli
impianti si susseguono senza soluzione di continuità collegandosi da una
parte puramente
tecnica,
degli Partecipanti:
incontri pomeri- Del Favero Walter
Dario
diani volti ad Cherubin
Bertani Luigi
approfondire la Fontana Stefano
conoscenza della Da Corte Zandatina Marco
località e dell’or- Colle Fontana Aldo
g a n i z z a z i o n e Pais Golin Ivano
turistica locale.
Kratter Andrea
Vengono orga- Siorpaes Franco
nizzate
due Piller Cottrer Paolo
diversi riunioni, la Valt Giovanni
prima con i rap- Piller Rosina Roberto
presentanti della Polato Giuseppe
Setam – Società Quinz Gianpiero
impianti della Val Pierobon Roberto
T h o r e n s - Valente Antonio
dell’Ufficio
del Viel Marco
Turismo e con il Dazzi Walter
direttore
della De Lotto Luciano
S c u o l a Zaniboni Antonio
Internazionale di Alberton Adelino
sci,
Sig.
Giuseppe Polato.
Il secondo appuntamento prevede un
incontro con l’ESF, la Scuola Francese
Quest’organo, il Collegio Nazionale
dei Maestri di sci Italiani - unico, vero
Ente legalmente riconosciuto per la
tutela e la valorizzazione della categoria – deve imparare ad avere visibilità e dimostrare autorevolezza.
Se ciò non avverrà, già dal prossimo
Direttivo, valuteremo il senso della coordinazione nazionale assumendo eventualmente soluzioni “autonome”.
Il Consiglio Direttivo del Collegio
Regionale dei Maestri di Sci del Veneto
Nell’immagine un momento della
riunione con i responsabili dell’ufficio
del turismo
professioneMAESTRO DI SCI
e nello specifico con il suo direttore, il
Sig. Cristophe Cluzel.
Ambedue gli appuntamenti destano,
da subito, una attenta partecipazione
dei maestri che animano gli incontri
con quesiti e interrogativi mirati, curiosità derivanti anche da un’alta percentuale di Direttori di Scuola di sci tra i
maestri presenti. Vengono esposte le
tecniche di maketing adottate, le forme
pubblicitarie perseguite, vengono dati
numeri significativi sulle presenze settimanali, sulla ricezione alberghiera e
residenziale, sul tipo di clientela che
caratterizza le tre principali stazioni,
ecc.
Val Thorens
in cifre
(ambiente , impianti …) fra quella realtà e le nostre, ma per i presupposti
ispiratori delle attività economiche presenti, non solo nella scuola di sci, ma
anche nella gestione impiantistica e
commerciale.
di Roberto Pierobon
stata un’esperienza entusiasmante!
Un nuovo modo di interpretare
l’aggiornamento coniugando il piacere
di sciare in spazi che vanno “oltre l’immaginazione“ , alla condivisione di
momenti tecnici di studio, verifica e
conoscenza di realtà organizzative e
professionali -in genere- estremamente diverse dalle nostre .
Non sono mancati gli appuntamenti
tipici di un aggiornamento, secondo
lezioni di gruppo sul campo per l’apprendimento ed il miglioramento della
nostra tecnica sciistica, con il professionale aiuto dell’istruttore nazionale
Iuri Puntil.
E’
Nella foto l’incontro con il direttore
della scuola ESF di Val Thorens
L’incontro con il Direttore dell’ESF
chiarisce ai maestri la strutturazione
Nazionale del reparto “maestri di sci e
snowboard”, spiegando in modo minuzioso l’organizzazione interna della
Scuola locale, del suo organigramma
e l’iter formativo degli allievi maestri
nel quale la scuola ha un ruolo determinante.
Sabato 3 aprile il gruppo lascia Val
Thorens direzione Belluno sotto un’intensa nevicata.
Un grazie di cuore per la preziosa collaborazione:
A Giuseppe Polato,maestro di sci
del Collegio Veneto nonché direttore
dell’ESI – Scuola internazionale di
Sci di Val Thorens – per il suo significativo supporto logistico .
A Fulvio Musumeci, maestro che per
tanti anni ha lavorato a Zoldo, che
ha fatto da tramite e da interlocutore
con il Direttore della ESF per la
quale lavora.
All’Istruttore Nazionale Puntil Iuri
che si è reso disponibile per questa
uscita fuori porta ed è riuscito a combinare le ultime evoluzioni tecniche
con una buona dose di divertimento
e coinvolgimento dei maestri.
Al nostro Responsabile aggiornamenti, Fabio De Martin, che ha
gestito il gruppo sulle piste e fuori
A tutti i maestri che hanno partecipato a questo primo “esperimento”
dimostrando voglia di crescere e di
misurarsi con realtà diverse dalle
nostre.
Dalla Segreteria
Valentina Tomasello
Ma certamente ciò che riportiamo in
Italia e nel nostro pensiero è l’aspetto
legato alla grandezza di un dominio
sciabile che ci ha aperto gli occhi e la
mente, di fronte ad un’offerta di strutture, itinerari sciistici ed organizzazione turistica decisamente invidiabili .
Al di là, comunque, di ciò che Val
Thorens e Les Trois Vallee ci hanno
offerto, rimane in noi il piacere di aver
condiviso tutto, di aver inconsciamente vissuto l’esperienza del gruppo e la
conseguente scoperta dello spirito del
gruppo e dell’identità nazionale; direi
anzi la riscoperta del bisogno di avere
l’identità, di essere maestri di sci italiani, notando apertamente come in certe
occasioni sentirsi uniti - come professionisti, come immagine, come modo
di esprimersi tecnicamente – diventi
necessario .
Abbiamo, credo inconsciamente,
perso giorno dopo giorno il nostro individualismo valligiano evidenziato da
divise e fogge di ogni genere – fortunatamente caratterizzate dal nostro
marchio –con il segreto ( ma nemmeno tanto ) rammarico di non esserci
presentati tutti con lo stesso colore :
perché siamo maestri italiani non turisti!
Siamo andati in Francia per arricchirci
e conoscere, ma avremmo anche
potuto portare un messaggio più incisivo e farci conoscere.
Certo, da persone intelligenti ci siamo
accorti delle nostre lacune in quanto
posti di fronte a proposte e metodi di
lavoro diversi , non tanto per la sproporzione in termini quantitativi
professioneMAESTRO DI SCI
In altre parole, le capacità di produrre
turismo e redditività indotta non sono
legate unicamente alla grande offerta”
naturale”, ma alla pianificazione degli
obbiettivi da raggiungere ed alla preparazione degli addetti per settore .
Spero che queste mie brevi considerazioni iniziali trovino il consenso di tutti
quelli con cui ho vissuto questa splendida settimana, perché lo raccontino e
sappiano comunicare ciò che di positivo abbiamo ricavato .
Brevemente cercherò di ricordare
alcuni momenti vissuti con le diverse
realtà turistiche e sintetizzare le notizie che ritengo più interessanti, nonché di offrire un veloce quadro dell’area sciabile delle Trois Vallèes.
TROIS VALLES :
Il più grande dominio sciabile
del mondo!
Non è grandeur francese ma pura
realtà .
Poche cifre per dire tutto:
600 km. di piste
328 piste
170 impianti di risalita
1500 cannoni da neve per una copertura del 22% del domino sciabile.
Di questo grande comprensorio fa
parte la Val Thorens che ci ha ospitato
ed offre 170 km di piste, 67 piste, 30
impianti e 20 cannoni da neve .
La stazione è stata progettata e realizzata a metà degli anni negli anni ’70
(tipica stazione della terza generazione) ed è in continua evoluzione sia dal
punto di vista immobiliare, che impiantistico che della politica turistica .
In tal senso , durante la nostra permanenza abbiamo cercato di conoscere
lo sviluppo della stazione secondo
questi aspetti, organizzando incontri
con gli addetti dei vari settori, come
riportato in altra parte dei nostri
appunti di viaggio.
La società SETAM è proprietaria di
tutti gli impianti e rappresenta il gruppo
economico che ha investito in questo
settore fin dall’inizio, con sensibile partecipazione finanziaria dello stato francese (fino all’80% a fondo perduto !) .
La Setam utilizza 250 addetti per i soli
impianti di risalita e dell’innevamento,
non si occupa della gestione delle
piste (battitura e manutenzione) affidata ad una società privata, così come
Collegio Regionale del Veneto
Aggiornamento professionale
VII
Collegio Regionale del Veneto
VIII
Aggiornamento professionale
della sicurezza in pista di competenza
di professionisti i “Pisteur”, che hanno
mezzi e strutture disseminati in ogni
punto strategico dell’area sciabile,
ovviamente e monte dei principali
impianti di risalita.
Una particolarità: le piste sono tutte di
proprietà pubblica –comunale– e sono
date in gestione .
La Società ha registrato per la stagione 2002/2003 1.754.113 giornate sciatori con un numero di passaggi pari a
20.678.953. L’investimento del periodo sul domino sciabile, per ammodernamenti ed ampliamenti, è stato superiore a 11.000.000 di Euro .
L’organizzazione turistica viene
gestita da un “Office de Tourisme”
che dialoga e mette in pratica -attraverso il servizio di commercializzazione del prodotto “ Val Thorens”- le scelte e le strategie di mercato della proprietà della stazione.
Una domanda turistica estremamente
varia, proveniente dal tutto il mondo –
in particolare nord Europa –compresi
Israeliani, Indiani Russi ed Americani.
Poca attenzione per il mercato italiano, che rappresenta una fetta marginale delle presenze stagionali, soprattutto dal vicino Piemonte presente
soprattutto nei week end.
La stazione punta in particolare sui
paesi ove lo sci non esiste o è poco
praticato organizzando i soggiorni settimanali con una rete invidiabile di voli
aerei e collegamenti gommati .
Dopo anni dedicati alla politica di
occupazione intensiva dei posti letto,
puntando su prezzi concorrenziali,
clientela soprattutto giovane, unità
immobiliari piccole (27mq per 2-4 persone!) e molto semplici, ora il programma nel breve periodo prevede la
parziale riconversione di molti vecchi
edifici, con accorpamento di due o più
unità minime, il rifacimento degli arredi
di qualità più elevata e –di conseguenza– la selezione graduale della tipologia dell’ospite, sia a livello economico
che a livello di gruppo, puntando ancora di più sulle famiglie .
In tal senso si sta rivalutando anche il
ruolo delle strutture alberghiere o
paralberghiere che verranno migliorate ed aumentate, in quanto negli ultimi
anni vi è stato un sensibile aumento
della richiesta di tali servizi (clientela
più esigente). Attualmente vi sono
24500 posti letto con soli 2140 letti
alberghieri.
L’occupazione media giornaliera dei
posti letto, nell’arco della stagione, è
stata dell’88% nel 2002/2003.
Per quanto riguarda la Scuola di sci,
Val Thorens ospita varie realtà professionali rappresentate da quattro organizzazioni autorizzate:
ESF Ecole de ski francaise:
180 maestri
Prosneige: 30 maestri
ESI Ecole de ski internationale:
15 maestri
Ski Cool ski et snow board school:
15 maestri
Certamente l’ESF rappresenta l’entità
più importante del comprensorio e
della Francia tutta.
E’ il riferimento francese del nostro
Collegio nazionale: per questo abbiamo ritenuto opportuno e costruttivo
avere un incontro con il direttore della
scuola locale. Ciò ha consentito di
ottenere alcune utili notizie sull’impostazione francese del maestro e della
scuola.
In breve, l’ESF è un sindacato che
raggruppa 15000 professionisti e 250
scuole con un organizzazione amministrativa nazionale supportata da 18
dipendenti ed una struttura dirigenziale composta da una Presidenza e 9
commissioni che si occupano di:
assicurazioni e pensione-formazione
–tecnica– informatica testi e regolamenti – arbitrato-promozione ed
immagine – nuove tecnologie – marketing.
In più esistono addetti per centro
acquisti, contabilità stampa ed informazione. La quota associativa nazionale è di € 157 più la quota per l’appartenenza al sindacato locale come
le Regioni da noi).
Il Maestro ESF non paga lo ski pass
se risulta in regola con il pagamento
delle tasse: la quota per le tasse e per
le coperture assicurative e pensionistiche vengono trattenute sui compensi
percepiti .
Il sindacato ha grande autorevolezza e
capacità impositiva oltre che di coordinamento ed indirizzo generale e punta
innanzitutto sulla difesa di due valori
ritenuti indispensabili per appartenere
al sindacato stesso: insegnare tutti
secondo la tecnica francese (anche i
maestri esteri associati) e vestire la
stessa divisa, perché questa è la loro
forza iniziale .
La documentazione promozionale,
pubblicitaria ed informativa riguardante le Scuole, la formazione professionale ecc. viene gestita e distribuita dal
Sindacato centrale, uguale in tutte le
scuole presenti sulle montagne francesi; così le insegne e gli enormi striscioni di cui ogni località è tappezzata,
come autorevole -a volte assillantesegnale di presenza sul territorio .
Tutti vestiti di rosso i maestri ESF, con
foggia nazionale ovvero con divisa di
località o scuola con leggere varianti di
stile ed inserti, ma non di colore dominante .
“Così ci si riconosce e ci si valorizza “
ha affermato il direttore Cristophe con
orgoglio senso di appartenenza, professionale oltre che tipicamente francese.
Alcuni appunti specifici sulla scuola di Val Thorens:
210 maestri di cui 160 con attività permanente; tra loro 7 italiani, 1 austriaco,
1 canadese, 4 belgi, 1 giapponese e 3
danesi e tutte le lingue parlate compreso il russo .
La scuola ha un meraviglioso mini club
e parco della neve, ove viene svolto
più del 70% dell’attività di scuola; ma
molti sono i maestri che guidano i turisti attraverso le valli che compongono
l’immenso territorio sciabile: meno
scuola più intrattenimento ,controllo e
riferimento per la sicurezza.
Lo sciatore che si appoggia alla scuola
gode del passaggio riservato sugli
professioneMAESTRO DI SCI
Il passaggio prioritario per i maestri
e i loro allievi, operanti nel
comprensorio delle TROIS VALLES
impianti (in tutta la Francia e non sol se il
maestro è dell’ESF); in particolare i bambini hanno un corsia sollevata con pedane per accedere alle seggiovie.
Nei campi scuola sono presenti gli
assistenti di mini club: sono persone
qualificate, non maestri, che aiutano
durante i primi approcci sulla neve dei
principianti, lasciando così spazio e
tempo al maestro per dedicarsi all’
insegnamento, oppure per favorire la
familiarità con la neve dei più piccoli.
Gli assistenti –che non hanno per
regola sci ai piedi– sono divisi per
fascia di età dei bambini: 3-18 mesi
”infermiere” all’interno dei mini club,
18mesi-3 anni “baby sitter “, dai 3 anni
“animatrici” che coadiuvano i maestri.
L’organico della scuola è composta
dagli “stager“ (allievi maestri) che possono insegnare alla sola classe “debutant” e possono essere tali per non più
di 5 anni, poi devono concludere il
ciclo formativo di maestro.
Poi vi sono i maestri ed a tale qualifica, visto l’iter di formazione, non si
giunge mai prima dei 24 / 25 anni.
È obbligatorio andare in pensione a
58/60 anni; oltre quell’età si mantiene
una qualifica inferiore a quella dello
stager e quindi si è dirottati ai soli
campi scuola.
Data la particolarità delle stazioni francesi – di Val Thorens e Trois Vallee in
particolare – Il maestro ha obbligo di
fornire aiuto in caso di valanghe.
Nella gestione della scuola di sci, vige
il concetto di meritocrazia, sia per la
distribuzione delle ore che per la retribuzione: in sintesi, più il maestro si
rende disponibile per lavorare, più
competenze e preparazione dimostra
(es. conoscenza lingue, specializzazione tecniche), più in alto si posiziona
nella classifica dell’organico, che varia
di anno in anno e durante la stagione .
Un nostro ex maestro iscritto nel
Veneto ed ora residente in Francia, è
entrato all’ultimo posto ed ora è “piazzato” intorno al 30° .
Ho voluto dare alcuni spunti, con queste poche righe, per offrire un occasione di riflessione e spero di dialogo ed
approfondimento fra i nostri maestri .
Nulla di nuovo , se vogliamo, ma qualcosa da copiare -bene – ed adattare –
meglio- c’è di sicuro .
Su alcuni aspetti ritorneremo più avanti , con approfondimenti specifici.
Speriamo nei curiosi; per tutti comunque l’invito è per Sant Anton 2005!