Buon compleanno, don Bosco! Suor Maria Américo Rolim fma 08
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Buon compleanno, don Bosco! Suor Maria Américo Rolim fma 08
Buon compleanno, don Bosco! Suor Maria Américo Rolim fma 08/2009 Gli occhi e il cuore di tutto il mondo salesiano si rivolgono alle terre missionarie delle origini dove stai celebrando il dono della vita. Il tuo sogno si è compiuto: sei propriamente arrivato e stai visitando una ad una le case della tua grande famiglia. Come padre vai incontro ai tuoi figli e figlie: ai salesiani, alle Figlie di Maria Ausiliatrice, ai giovani, agli educatori e a tutti i membri della Famiglia salesiana che ti sentono padre, maestro ed amico. Vorrei entrare nel tuo cuore e sentire il suo battito, penetrare la tua mente e conoscere i tuoi pensieri di oggi. Cosa senti? Cosa pensi? Cosa dici oggi mentre percorri le nostre strade? Qual è la tua parola all’orecchio per ogni persona che ti si avvicina? Allo stesso tempo vorrei entrare nel cuore e nella mente di tante persone che sperimentano, con stupore, la gioia di questo incontro tanto desiderato. Immagino la festa di compleanno che si celebrerà in questa occasione. Quanti scambi di doni! Quelli pieni di tenerezza di un vero padre verso i figli e quelli riconoscenti dei figli verso il padre espressi in tanti gesti d’amore. Noi, Figlie di Maria Ausiliatrice ci uniamo alla festa e le nostre comunità, in ogni angolo della terra, gioiscono con te, nostro padre e fondatore. Che cosa possiamo regalarti? Che cosa ti può far piacere? Mi vengono in mente tre verbi: ritornare, rinnovare, amare. Nella preziosa lettera da Roma del 1884 tu confessi esplicitamente un desiderio del cuore: “Sapete che cosa desidera da voi questo povero vecchio che per i suoi cari giovani ha consumato tutta la vita? Niente altro fuorché ritornino i giorni felici dell'Oratorio primitivo. I giorni dell'affetto e della confidenza cristiana tra i giovani e i superiori; i giorni dello spirito di accondiscendenza e di sopportazione, per amore di Gesù Cristo, degli uni verso gli altri; i giorni dei cuori aperti con tutta semplicità e candore, i giorni della carità e della vera allegrezza per tutti. Ho bisogno che mi consoliate dandomi la speranza e la promessa che voi farete tutto ciò che desidero per il bene delle anime vostre”. Ritornare ai giorni felici. Ecco il primo regalo che possiamo farti, don Bosco: ritornare alle origini della nostra vocazione. Radicalità, essenzialità, semplicità, autenticità, gioia… sono alcuni dei segni di questo ritorno. È il desiderio che tutte sentiamo nel cuore, tornare alle sorgenti carismatiche dell’amore preveniente vissuto nello stile gioioso ed esigente del sistema preventivo. Vogliamo offrirti anche il dono della nostra rinnovata fedeltà. Ricordiamo la tua espressione: «Se mi avete amato in passato, continuate ad amarmi in avvenire con l'esatta osservanza delle Costituzioni».L’esatta osservanza delle Costituzioni è per noi oggi rinnovare il patto dell’Alleanza d’amore che Dio ha stabilito con te e con Madre Mazzarello. Con rinnovato ardore ci impegniamo ad assumere le Costituzioni come progetto di vita che indica il cammino di santità e come criterio permanente che illumina e guida le nostre scelte. “Convertirsi all’amore” è la parola d’ordine che ci ha lasciato il CG XXII e ancora richiama la tua lettera del 1884. Chi sa di essere amato, ama, e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani. Questa confidenza mette una corrente elettrica fra i giovani ed i superiori. I cuori si aprono e fanno conoscere i loro bisogni e palesano i loro difetti. Gesù Cristo non spezzò la canna già incrinata, né spense il lucignolo che fumigava. Ecco il vostro modello. (…) C’è un regalo più fondamentale di questo? AMARE, un amore che non spezza la canna incrinata e non spegne il lucignolo fumigante, un amore che esprime tenerezza, dolcezza, benevolenza… un amore più grande di tutto! Vogliamo donarti un amore che mette corrente elettrica in noi, nelle nostre comunità educanti, tra i giovani! Ritornare, rinnovare, amare… possono essere il nostro regalo e augurio di buon compleanno per te, don Bosco. Ma mentre ci chiediamo cosa regalarti, scopriamo che sei ancora tu a farci un regalo: ci doni di appassionarci sempre di più per il Dio della vita, ci inviti ad essere memoria vivente di Gesù, ad appassionarci per le giovani e i giovani che sono il dono dell’amore del Padre per noi. Carissime Sorelle, nel compleanno di Don Bosco allora solo una parola ci resta da dire, da cantare a gran voce, da celebrare con gioia: GRAZIE! Grazie a Dio che ci ha donato Don Bosco, grazie a Don Bosco che ci ha donato un modo di amare Dio davvero entusiasmante: il suo carisma. Grazie, Don Bosco, per nascere ancora nel nostro cuore! Buona festa a tutte!