Scarica Pdf - Galleria Borghese
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• Alberto Giacometti, Femme couchée qui rêve (1929), Kunsthaus Zurich, Alberto Giacometti - Stiftung ARTE•NEWS N E W S L E T T E R Q U I N D I C I N A L E A D I F F U S I O N E 15 aprile 2014 Anno 2 Numero 7 Registrazione n. 196/2013 del 30 luglio 2013 E L E T T R O N I C A Apoteosi di Adriano Ultimi giorni di mostra a Castel Sant’Angelo La tragicità di Giacometti alla Borghese Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese, dedica un’ampia riflessione, motivando così la scelta, alle ragioni che hanno portato a eleggere Alberto Giacometti come artista del Novecento le cui opere ben si sposano, quando messe a confronto, con i classici custoditi nella Galleria • Alberto Giacometti, Homme qui chavire (1950) A pagina 3 A pagina 2 Strumenti musicali Ancora concerti al museo Storie di abiti e merletti Paesaggi del 600 e del 700 Finite le conferenze a Palazzo Venezia A pagina 5 Nel volume Arcadie e vecchi merletti A pagina 7 Prosegue fino a giugno la stagione 2014 di concerti di musica antica nell’Auditorium del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Il calendario prevede concerti a cadenza quindicinale preceduti da una visita guidata al museo A pagina 4 2 ARTE•NEWS NEWSLETTER QUINDICINALE A DIFFUSIONE ELETTRONICA Direttore responsabile Michelangelo Puglisi Collaboratori Raffaele Porcelli Stefania Spirito Editore Axia Editrice scarl C.F. e P.I. 09087071008 Rea RM-1138783 Sede legale: Viale Giulio Cesare 71, 00192 Roma email: [email protected] Amministratore unico Anna Lucia Visca Service provider Aruba Spa C.F. 04555292048 P.I. 0157350516 C.C.I.A. AR7155/98 Rea 118045 C.s. €4.000.000 iv Autorizzazione Ministero delle Comunicazioni n.473 Registrazione n.196/2013 del 30 luglio 2013 Sponsor GEBART SPA Contatti CONCESSIONARIO UFFICIALE GEBART SPA Via Prenestina, 685 00155 Roma Informazioni generali [email protected] Didattica [email protected] Servizio Ufficiale Prenotazione Biglietti-Informazioni www.gebart.it PRIMO PIANO L’Apoteosi di Adriano Ultimi giorni per vederla al Castello Resta ormai solo diventare i una manciata di dominatori del giorni, fino al cosmo intero. prossimo 27 La mostra che aprile, per sta per visitare la mostra concludersi ha “Apoteosi. Da permesso di uomini a dei. Il mettere in Mausoleo di evidenza, oltre Adriano” allestita alla presso il Museo magnificenza Nazionale di architettonica Castel del Sant’Angelo. monumento, Il pubblico ha da proprio gli subito ambienti manifestato uno dedicati alle straordinario sepolture apprezzamento imperiali, per la mostra e raccontando la sua quale fosse il collocazione. I percorso, sia visitatori, sin dai storico che primo giorni religioso, del dell’allestimento, • Busto dellʼImperatore Adriano, Castel SantʼAngelo processo di sono stati divinizzazione numerosi, dell’imperatore, curatori, la convinzione passando dalla Grecia sfiorando i trentamila di aver realizzato un ingressi in soli undici ad Alessandro Magno, il giorni a dicembre 2013. lavoro di indubbio tutto attraverso Il trend di crescita delle interesse per il l’esposizione di reperti pubblico, sia quello visite si è poi eccezionali come il mantenuto costante nei romano da sempre Vaso di Eufronio, la legato al monumento, mesi a seguire: circa Gemma di Francia, la 41.300 a gennaio, quasi sia dei turisti in visita Gemma Augustea, le alla Capitale. 49.000 a febbraio, per statue e i bassorilievi di All’epoca di Adriano il raggiungere il suo Germanico, Ottaviano, exploit a marzo quando cosiddetto Mausoleo Augusto, Antinoo e i visitatori di “Apoteosi” (l’odierno Castel Adriano. Quest’ultimo Sant’Angelo) era un sono stati quasi seppe ricostruire, nel monumento funerario ottantaduemila. Mausoleo, i motivi destinato a contenere le dell’ascesa al cielo, Numeri che spoglie dell’imperatore restituiscono alla tema dominante e dei suoi successori, Soprintendenza dell’esposizione. destinato quindi agli Speciale per il uomini più meritevoli, a Patrimonio Storico coloro cui spettavano Artistico ed ■ INFO Etnoantropologico e per gli onori dell’apoteosi, MUSEO NAZIONALE dell’ascesa al cielo, il Polo Museale della DI CASTEL SANT’ANGELO Lungotevere Castello, 50 della certezza Città di Roma, che l’ha Tel. 0632810 dell’immortalità promossa, e a Aldo Orari: 9-19,30 Mastroianni e Paolo Vitti dell’anima, (lunedì chiuso) dell’aspirazione a che ne sono stati 3 PRIMO PIANO La tragicità del moderno L’arte di Giacometti in Galleria Borghese Con “I Borghese e l’Antico” annunciammo che si concludeva il ciclo delle mostre monografiche annuali in cui, da un capolavoro della collezione della Galleria, si costruiva un’esposizione sull’artista storico e su un preciso aspetto della sua creatività, facendola seguire da una specifica e pertinente committenza a un artista contemporaneo. L’esperienza della mostra che celebrava il ‘ritorno dell’Antico’ accendeva un desiderio fino a quel momento sconosciuto alla Galleria: la necessità di richiamare a quel punto la tragicità della scultura di epoca moderna, perché la modernità è sostanzialmente tragica e di una tragedia che emana dall’interno dell’individuo e dalla sua condizione esistenziale. E il nome che emergeva da questo sentimento comune di reazione alla popolazione di scultura antica e barocca offerta dalla scena della Galleria era quello di Giacometti, come risposta all’enigma estetico prodotto già da quegli incontri nello spazio storico del Museo. Allora ci siamo accorti che le opere di Alberto Giacometti, i suoi bronzi, i suoi gessi, avrebbero immesso nella foresta di statue della Galleria l’energia bruciante del suo disegnare, la capacità della sua grafia di indagare la profondità vitale della figura umana, scavandone l’anima fino a sconvolgerne e disseccarne la volumetria esteriore nel sentimento tragico dell’esistenza. E capimmo che questo avrebbe espresso con la più alta intensità la condizione umana nella civiltà moderna. Chi percorre le sale della Galleria è come mosso e accompagnato dal recitar cantando della scultura barocca, sotto gli • Alberto Giacometti, Homme qui chavire (1950) innumerevoli sguardi immobili della statuaria greco-romana circostante, con i loro occhi fissi in un altrove di eternità. E sperimentiamo in ogni momento che l’intento della Galleria è suscitare gli effetti di questa polarizzazione, la percezione da parte del visitatore della teatralità scenica caratteristica del combattimento tra Antico e Moderno, oggi come ieri e già dal tempo del cardinale Scipione. Vogliamo immettervi allora quel bruciante essere di fronte al suo osservatore che emana dalla scultura di Giacometti, nella convinzione che questo drammatico faccia a faccia sia uno dei modi più elevati e intensi per vivere la tragicità propria dell’arte nella civiltà moderna. Incontrando le forme sinuose e bianche della Femme couchée qui rêve attraverso le quali si scorgono quelle della Paolina di Canova, il cui volto è riflesso, sull’altro lato, nella Tête qui regarde; nel passo pesante dell’Homme qui marche, in cui risuona l’eco di quello affaticato di Enea sotto il peso di Anchise; nella Femme qui marche, nera e misteriosa come le sfingi di basalto della Sala egizia; nell’equilibrio instabile dell’Homme qui chavire, fuori asse e pronto a perdere l’equilibrio come il David di Bernini; ecco, di fronte a tutte queste opere il visitatore percepirà che le sculture di Giacometti creano attorno a sé l’alone volumetrico di una drammatica cornice immateriale, invisibile ma sensibile. La scultura di Giacometti brucia del tormento dell’artista, della sua ansia, delle sue imprecazioni per l’incertezza dell’esito, della lotta estrema col fallimento dell’opera. Tra le tante modulazioni della verità che l’arte mostra nella Galleria Borghese, tutte verità rivelate dalla divinità, sia pagana o cristiana, nell’essere umano, nella natura o nella storia, mancava questa verità dell’esistenza dell’individuo e il suo fatale fallire che è la più grande e tragica conquista dell’uomo moderno, nella sua solitudine. Per questo siamo certi che il visitatore della Galleria Borghese accoglierà l’opera di Giacometti con istantanea intelligenza, come un’ulteriore metamorfosi del luogo, che rivela un’inesauribile multiformità restando profondamente se stessa. ANNA COLIVA ■ INFO GALLERIA BORGHESE Direttore: Anna Coliva Piazzale del Museo Borghese, 5 Orari d’apertura: 9-19 (lunedì chiuso) PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA E INFORMAZIONI Tel. 0632810 4 EVENTI Ancora grande musica al museo In programma ci sono concerti fino a giugno IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI 26 APRILE Filippo Ruge: composizioni vocali e strumentali inedite per voci, flauto, violino, corni da caccia, violoncello, archi e basso continuo. A cura di Enrico Casularo. Ensemble di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia”, 2 fl dolci, viola da gamba, clavicembalo, tiorba, chitarra barocca Andrea Damiani, 2 violini, 1 viola, 1 violoncello, (Peverini) 2 corni da caccia 2 voci. Intro‐ duzione a cura di E. Casularo cembalo piccolo. Visita guidata Maestro Casularo. • Cembalo “piegatorio” di Carlo Grimaldi (XVIII sec.), Roma, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Il Museo degli Strumenti Musicali si consolida come location dove assistere ai grandi concerti di musica classica grazie al connubio tra la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Entoantropologico e Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro, il Museo, diretto da Selene Sconci, e il Conservatorio di Musica S. Cecilia, diretto da Alfredo Santoloci. Il programma prevede una serie di concerti, a cadenza quindicinale, che hanno come esecutori e interpreti gli allievi e i docenti del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio. Le prossime date in calendario sono 26 aprile, 3 maggio, 17 maggio, 24 maggio, 31 maggio, 7 giugno e 14 giugno. Per assistere ai concerti è necessario prenotarsi (067014796) ed è sufficiente pagare il biglietto d’ingresso al museo (€ 5/2,50) nel cui costo è inclusa la visita guidata che precede il concerto. Al fine di consentire l’ascolto guidato delle diverse sonorità, in relazione alle differenti esecuzioni musicali, alcuni concerti vengono realizzati utilizzando, quando possibile, gli strumenti musicali d’epoca appartenenti alle collezioni sia del Museo che del Conservatorio o, in alternativa, copie degli stessi. RAFFAELE PORCELLI ■ INFO MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI Direttore Maria Selene Sconci Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/A INFO E PRENOTAZIONI: telefono museo 067014796 Orari: mart-dom 9-19 3 MAGGIO A Collection of Old Scots Tunes. Arie scozzesi e irlandesi negli adattamenti dei com‐ positori del 700: Francesco Barsanti, Francesco Ge‐ miniani e altri autori. A cura di Enrico Casularo, Celestino Dionisi. Ensemble di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia”, flauto dolce, traverso, violino, clavicembalo, tiorba, chitarra, viola da gamba. Introduzione a cura del Maestro Casularo. 17 MAGGIO La musica da camera di G. Ph. Telemann. Celestino Dionisi, flauto dolce, Bruno Re, viola da gamba, Barbara Vignanelli, clavicembalo. Introduzione a cura del Maestro Bruno Re 24 MAGGIO La villanella e il madrigale a Roma tra 500 e 600. Andrea Damiani, Angela Naccari. Ensemble di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia”. Introduzione a cura di Giuliana Gialdroni e Andrea Damiani. Visita guidata Maestro Damiani, Gerardo Parrinello. 31 MAGGIO I quartetti di Haydn e Mozart. A cura di Luigi Mangiocavallo. Laura Corolla e Sara Meloni violini, Ottavia Rausa viola, Rebeca Ferri violoncello. Introduzione a cura del Maestro L. Mangiocavallo 7 GIUGNO Sonate del 600 per archi e basso continuo. A cura di Luigi Mangiocavallo. Introduzione a cura del Maestro L. Mangiocavallo 14 GIUGNO Concerto di viole tra il madrigale romano e l’Inghilterra elisabettiana. Musiche di G. M. Nanino, G. de Macque, L. Marenzio, John Dowland. A cura di Bruno Re. Introduzione a cura del Maestro G. Gialdroni. 5 DIDATTICA Storie di pizzi e merletti d’autore Concluse le conferenze a Palazzo Venezia Si è concluso il 12 aprile il ciclo di conferenze sulle “Storie di abiti e merletti” presso il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia. In un catalogo tutti i contributi degli esperti intervenuti. Il merletto fiammingo del 700, che guarniva un abito talare, sarà esposto per sei mesi nel museo. Con l’incontro finale di un ciclo di sette, si è concluso sabato 12 aprile il programma di conferenze dedicato a “Storie di abiti e merletti” presso il Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, diretto da Andreina Draghi. È proprio quest’ultima a spiegare l’intento dell’iniziativa e a trarne un bilancio. “Il merito di questi incontri – dice – è stato di rendere visibile un museo eclettico come quello di Palazzo Venezia, mettendone in risalto il carattere prevalente, cioè le arti applicate. La costante affluenza di pubblico durante il ciclo di conferenze sull’arte del pizzo ha altresì evidenziato che i nostri visitatori cominciano a essere fidelizzati, frequentando i vari appuntamenti culturali offerti dal museo”. Ricordiamo, infatti, che il 31 marzo si è concluso il corso dedicato alla “Progettazione del giardino” e il 24 maggio si potrà assistere all’ultimo della serie di concerti dedicati alle donne compositrici del Rinascimento. Gli appuntamenti sulle “Storie di abiti e merletti” sono stati finanziati dalla fondazione Paola Droghetti Onlus che ha reso possibile anche il restauro di un merletto fiammingo del Settecento, proveniente dalla Collezione Tower-Wurts e che “sarà esposto nel museo per i prossimi sei mesi”, informa Andreina Draghi. • Il Merletto fiammingo (XVIII secolo) restaurato, 70x322 cm, part., Roma, Museo Nazionale del Palazzo di Venezia • Carlo Maratti (1625-1713), Ritratto virile, Roma, Galleria Nazionale dʼArte Antica in Palazzo Corsini (foto tratta dal catalogo Storie di abiti e merletti edito da Gangemi Editore) Il ciclo di conferenze ha visto la partecipazione di studiosi di fama internazionale che hanno indagato la tradizione del ricamo tessile. Roberta Orsi Landini ha presentato uno studio che ha permesso di ricostruire giorno per giorno il guardaroba dei sovrani medicei Cosimo I e Eleonora di Toledo. Doretta Davanzo Poli e Olga Melasecchi hanno indagato la presenza del merletto nell’arte cerimoniale ebraica. Leon Lock ha preso in considerazione i merletti veneziani nei ritratti scolpiti nella seconda metà del Seicento. Antonella Pampalone ha evidenziato con materiale inedito la valenza artistica ed economica dell’industria del merletto. Stefano Dominella ha raccontato la seduzione dell’artigianato made in Italy attraverso gli abiti della Gattinoni Couture. Infine, Thessy Schoenholzer ha approfondito le caratteristiche del merletto nel 700, rivelando che quello restaurato da Barbara De Dominicis fu probabilmente usato per guarnire un abito talare. Tutti i contributi sono stati pubblicati in un catalogo (Gangemi Editore, 96 pp., 120 ill. a colori, € 20), acquistabile anche nel bookshop del museo. STEFANIA SPIRITO 6 FLASH Palazzo Venezia La donna nel Rinascimento, in veste di musicista, è proatagonista di “Intervalli musicali a Palazzo Venezia. L’universo femminile nella musica del Rinascimento”, un ciclo di incontri musicali organizzato, dallo scorso 22 febbraio, nel Museo del Palazzo di Venezia, diretto da Andreina Draghi. La Sala Altoviti è stata la cornice degli eventi ciascuno dei quali, attraverso musica polifonica vocale e repertorio strumentale del Rinascimento, dedicato a una compositrice, affiancando l’esposizione musicale alle opere pittoriche presenti nella collezione del museo. Sono poi esposti anche gli strumenti musicali copie fedeli di quelli antichi - utilizzati durante i concerti. Si può ancora assistere all’ultimo dei quattro concerti, in programma sabato 24 maggio alle ore 17.00, su musiche di Vittoria Aleotti, artista ferrarese avviata alla musica dal padre architetto. Molto dotata, a 14 anni entrò nel convento di S. Vito, rinomato per l’eccellenza della musica, per poter proseguire negli studi. Qui mise in musica, tra l’altro, alcuni madrigali di Battista Guarini poi stampati nel 1593. ■ INFO MUSEO NAZIONALE DEL PALAZZO DI VENEZIA Direttore: Andreina Draghi Via del Plebiscito, 118 Orari d’apertura: 9-19 Tel. 0632810 (lunedì chiuso) Galleria Borghese Si potrà visitare fino al prossimo 25 maggio la mostra, ospitata nelle sale della Galleria Borghese, “Giacometti. La scultura”, dedicata a questo grande artista del Ventesimo secolo. La Galleria è certamente luogo della pittura ma anche della scultura, in quanto ospita i capolavori dell’arte greca e romana, rinascimentale, barocca e neoclassica; da qui nasce la scelta accostamenti tra i capolavori dei grandi del passato e maestri dell’arte contemporanea. Castel Sant’Angelo Bisogna affrettarsi ormai per visitare, entro il 27 aprile, la mostra “Apoteosi. Da uomini a dei. Il Mausoleo di Adriano”, a cura di Aldo Mastroianni e Paolo Vitti, presso il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo. • Alberto Giacometti, Femme égorgée (1933), Collezione Peggy Guggheneim, Venezia ■ INFO GALLERIA BORGHESE Direttore: Anna Coliva Piazzale del Museo Borghese, 5 Orari d’apertura: 9-19 (lunedì chiuso) PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA E INFORMAZIONI Tel. 0632810 di mettere a confronto la scultura dei secoli scorsi con le opere di Alberto Giacometti, esempio unico nel panorama della scultura del XX secolo. Si tratta, insomma, di una mostra eccezionale, dai “dialoghi” scultorei che riempiono gli ambienti già ricchi e fastosi della Galleria che, ancora una volta, si conferma il sito migliore dove far convivere arditi La mostra vuole mettere in evidenza, oltre alla magnificenza architettonica del monumento, gli ambienti dedicati alle sepolture imperiali, raccontando quale fosse il percorso, sia storico che religioso, del processo di divinizzazione dell’imperatore, passando dalla Grecia ad Alessandro Magno, il tutto attraverso l’esposizione di reperti eccezionali come il Vaso di Eufronio, la Gemma di Francia, la Gemma Augustea, le statue e i bassorilievi di Germanico, Ottaviano, Augusto, Antinoo e Adriano. Quest’ultimo seppe ricostruire, nel Mausoleo, i motivi dell’ascesa al cielo, tema dominante dell’esposizione. Museo degli ■ INFO MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT’ANGELO Lungotevere Castello, 50 Tel. 0632810 Orari: 9-19,30 (lunedì chiuso) strumenti musicali Si protrarrà fino a giugno la stagione 2014 di concerti di musica antica nell’Auditorium del Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, in sinergia con il Conservatorio di musica S. Cecilia, diretto da Alfredo Santoloci. Il calendario prevede concerti a cadenza quindicinale, con esecutori e interpreti gli allievi e i docenti del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio, a ingresso libero, preceduti da una visita guidata al museo mirata a illustrare i diversi settori e contenuti della collezione, in relazione al tema del giorno e alle caratteristiche del repertorio musicale in programma. Alcuni concerti saranno realizzati utilizzando gli strumenti d’epoca appartenenti alle collezioni storiche del museo e del conservatorio. ■ INFO MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI Direttore Maria Selene Sconci Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/A INFO E PRENOTAZIONI: 0632810 Orari: mart-dom 9-19 7 LIBRI Paesaggi del 600 e del 700 Il pianeta spiegato attraverso i dipinti Un catalogo documenta la pittura di paesaggio che è stata recentemente oggetto di approfondimento nell’evento “Dentro l’arte con la scienza” a Galleria Corsini. Le 146 riproduzioni a colori di dipinti documentano i gusti dei Corsini e danno visibilità anche a opere non esposte I dipinti raffiguranti paesaggi sono stati i protagonisti della terza edizione di “Dentro l’arte con la scienza” (v. “Arte News” del 30/03/2014), conclusasi il 12 aprile presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini, diretta da Giorgio Leone, e svolta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze del sistema terre e tecnologie per l’ambiente del CNR. Per apprezzare la consistenza di questa tipologia di patrimonio artistico custodito in Galleria, il visitatore potrà fare ulteriore riferimento al volume Arcadie e vecchi Merletti. Paesaggi della Collezione Corsini, firmato da Sivigliano Allosi ed edito dalla Gebart. Il catalogo illustra infatti la mostra (2002) sui paesaggi del Sei e Settecento, genere che ebbe largo seguito tra i collezionisti romani. Come scrive Sivigliano • Francesco Fidanza (1747-1819), Marina con tempesta, Roma, Galleria Nazionale dʼArte Antica in Palazzo Corsini Alloisi nella sua prefazione: “D’altronde è proprio a Roma, nell’incontro tra la tradizione fiammingoolandese e italiana (soprattutto veneziana e bolognese) che si svilupparono nuovi modi di vedere la natura rimasti sostanzialmente inalterati fino a buona parte dell’Ottocento. Fu anche l’impatto con la campagna romana e italiana in genere, varia, scenografica, ricca di motivi anche archeologici che permise una sorta di codifica della visione secondo schemi non rigidi, ma in ogni caso identificabili e percorribili”. Il lettore vi troverà molti dei dipinti che sono stati spunto per affrontare una serie di temi riguardanti il nostro Pianeta nel corso del recente evento “Dentro l’arte con la scienza”. Il Paesaggio tempestoso di Gaspard Dughet (1615-1675), per IL VOLUME S. Alloisi, biografie di G. Tiziani, Arcadie e vecchi merletti. Paesaggi della Collezione Corsini, 192 pp., 146 ill. col., € 15. Acquistabile presso i bo‐ okshop del Polo Museale Romano o sul sito www.gebart.it alla pagina “Catalogo libri”. esempio, con il suo paesaggismo classicheggiante che si ritrova anche in artisti come Blanchet, Onofri Testa e, più tardi, in Orizzonte, Locatelli e Anesi e ben rappresenta i gusti dei Corsini. Ma anche la Marina in tempesta di Francesco Fidanza (1747-1819), “sensibile al gusto romantico dando alle sue marine, costruite su scenari fantastici,una dimensione già quasi neogotica”, come sottolinea Allosi. Il catalogo contiene 146 riproduzioni a colori dei dipinti di 37 artisti e ciascuna opera è accompagnata da una scheda descrittiva. Il suo merito è di aver dato visibilità anche a opere non esposte in Galleria Corsini. Corredano il volume le biografie degli artisti a cura di Giannino Tiziani e una bibliografia generale. STEFANIA SPIRITO 8 INFO ORARI | BIGLIETTI | COME ARRIVARE | DOVE E QUANDO • Volta Danza delle Baccanti, di F. Giani, Roma, Galleria Borghese • Castel SantʼAngelo, Roma SOPRINTENDENZA SPSAE E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI ROMA Piazza San Marco, 49 tel. 06699941 [email protected] SOPRINTENDENTE Daniela Porro MUSEO NAZIONALE DEL PALAZZO DI VENEZIA DIRETTORE Andreina Draghi Via del Plebiscito, 118 tel. museo: 0669994388 prenotazioni tel.: 0632810 orari: mar-dom 9-19 INGRESSO: € 5 / 2,50 www.atac.roma.it per linee bus e metropolitana GALLERIA BORGHESE DIRETTORE Anna Coliva P.le del Museo Borghese, 5 tel. museo: 068413979 prenotazione obbligatoria: 0632810 ORARI: mar-dom 9-19 (ingresso ogni due ore per un massimo di 360 persone). INGRESSO: € 9 / 4,50 www.atac.roma.it per linee bus e metropolitana GALLERIA NAZIONALE D’ARTE ANTICA IN PALAZZO BARBERINI Via delle Quattro Fontane, 13 tel. museo: 064824184 prenotazioni: 0632810 ORARI: mar-dom 9-19 INGRESSO: € 7 / 3,50 www.atac.roma.it per linee bus e metropolitana MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT'ANGELO Lungotevere Castello, 50 tel. museo: 066819111 prenotazioni: 0632810 orari: mar-dom 9-19,30 INGRESSO: € 10,50 / 7 www.atac.roma.it per linee bus e metropolitana • Volta di Pietro da Cortona, Roma, Galleria Barberini GALLERIA NAZIONALE D’ARTE ANTICA IN PALAZZO CORSINI DIRETTORE Giorgio Leone Via della Lungara, 10 tel. museo: 0668802323 prenotazioni: 0632810 ORARI: merc-lun 8,30-19,30 INGRESSO: € 5 / 2,50 www.atac.roma.it per linee bus e metropolitana GALLERIA SPADA DIRETTORE Maria Lucrezia Vicini Piazza Capodiferro, 13 tel. museo: 066874896 prenotazioni: 0632810 ORARI: mar-dom 8,30-19,30 INGRESSO: € 5 / 2,50 www.atac.roma.it per linee bus e metropolitana • Borromini, Galleria prospettica Roma, Palazzo Spada • Il Viridarium o giardino di Paolo II, Roma, Palazzo Venezia MUSEO NAZIONALE DEGLI STRUMENTI MUSICALI DIRETTORE Maria Selene Sconci Piazza Santa Croce in Gerusalemme, 9/A tel. museo: 067014796 prenotazioni: 0632810 ORARI: mar-dom 9-19 INGRESSO: € 5/2,50 www.atac.roma.it per linee bus e metropolitana