Bilancio sociale 2012

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Bilancio sociale 2012
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Grazie al lavoro che scegliemmo di fare in occasione del primo bilancio sociale di COSPE (2006) dopo oltre venti anni
di esistenza, quando ci interrogammo sul significato e sugli scopi del nostro operare, siamo giunti ai trent’anni con
un bagaglio ancora capace di essere il quadro di riferimento per scelte recenti e future: una ricostruzione condivisa
della nostra storia, lo schema di scopi, valori e temi prioritari d’intervento, nuovi indicatori di misurazione di coerenza
tra le nostre teorie e pratiche. Per questo possiamo permetterci di usare la ricorrenza dei trent’anni enfatizzando
l’aspetto celebrativo, guardando più al futuro che non al passato, dando voce agli “altri” che sono obiettivi della
nostra azione o ai nuovi alleati o soggetti dalle cui scelte dipendono le nostre possibilità di azione e opportunità
di successo e, infine, di soffermarci di più su alcune questioni che appaiono particolarmente rilevanti nella nostra
agenda attuale. Questo è dunque un Bilancio Sociale “straordinario”, sia per l’occasione in cui vede la luce che per
quanto propone: oltre alla “rendicontazione” di scelte, azioni e numeri relativi al 2012, troverai un inserto davvero
speciale nel quale abbiamo tentato di ricostruire i “fili rossi” del lavoro di COSPE: un modo per raccontare l’evoluzione,
la trasformazione ma anche la coerenza di temi e principi che sono alla base della nostra associazione e mettere
in luce chi in Italia e nel mondo ha percorso e ha dato concretezza insieme a noi a tali percorsi. Infatti lo slogan che
accompagna questa ricorrenza è “Da trent’anni facciamo la differenza perché la facciamo insieme” perché “insieme”
è la parola che riteniamo possa meglio raccontare la pratica e la visione del nostro lavoro. COSPE intende ancora
continuare a lavorare insieme e a fianco dei suoi partner, sia nella cooperazione internazionale che per i diritti
e l’educazione in Italia e in Europa. Nel 2012 abbiamo investito tempo e molte energie nel complesso lavoro di
rilancio della politica e dell’azione di cooperazione internazionale dell’Italia facendo rete con pezzi importanti delle
organizzazioni della società civile italiana; abbiamo rafforzato la nostra presenza in network italiani ed europei per
puntare ad una maggiore incidenza politica su questioni come sovranità alimentare, acqua, diritti fondamentali e il
dibattito europeo e mediterraneo su una possibile alternativa sociale ed economica; nel mondo insieme ai nostri
partner abbiamo rafforzato intese e collaborazioni per un proficuo scambio e perché crisi internazionale, riduzione
di finanziamenti e politiche globali impongono di serrare i ranghi e costruire nuove alleanze.
Dunque guardiamo al futuro, insieme ai collaboratori, ai soci, ai sostenitori e donatori e istituzioni, cioè a tutti
coloro che sono stati indispensabili per il raggiungimento dei risultati di COSPE e saranno imprescindibili per poter
affrontare le sfide future. E facendo tesoro dell’insegnamento e dell’esempio di chi ci ha lasciato, come Sandro
Guiglia, amico, socio, collaboratore, attivista e tante altre cose che Sandro è stato nella sua vita.
pr e s i d e n t e
d e l
se oltre a questa mia lettera avrai o hai già avuto occasione di leggere l’editoriale di Babel di maggio 2013 o di
ascoltare la mia relazione all’Assemblea annuale, troverai un comune incipit con riferimento alle celebrazioni dei
trent’anni di COSPE. Celebrazioni che hanno come data ufficiale il 19 aprile 2013 e prevedono un appuntamento
di riferimento per i nostri partner italiani, europei e dal resto del mondo a Firenze a giugno. Altri eventi importanti
sono in programma per ottobre a Ferrara al Festival di Internazionale e a Bologna al Terra di Tutti Film Festival e a
novembre di nuovo a Firenze per i “50 giorni di cinema internazionale”.
l e t t e r a
Cara Amica, Caro Amico,
Buona lettura e, come sempre, grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e ai contenuti di questo
bilancio sociale di COSPE.
Fabio Laurenzi
Presidente COSPE
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le attività
del 2012
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il bilancio
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chi è chi
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nota metodologica
a cura di Maurizio Catalano*
Il principio dell’embeddedness, ovvero la capacità di
un’organizzazione di integrare nei suoi processi gestionali il
percorso di rendicontazione sociale, non è solo uno dei principi
fondamentali condivisi dagli standard internazionali di social
accountability, ma è anche e soprattutto un indicatore di
qualità: l’organizzazione che riesce a individuare al suo interno
responsabilità e funzioni chiare da coinvolgere nel processo e
a produrre con regolarità il documento dimostra infatti di dare
particolare attenzione alla CSR - Corporate Social Responsibility.
Dall’altra parte è anche insito il rischio che l’integrazione
diventi “normalizzazione”, appiattendo nel tempo il percorso
e rendendolo una reiterazione acritica del documento
precedente col solo aggiornamento delle cifre numeriche.
Il percorso di COSPE invece in questi anni, a partire dal
2006, ha dimostrato che la produzione del bilancio sociale è
diventata sempre più una pratica consolidata, da un lato, e
mai scontata, dall’altro. Il documento di quest’anno è stato
prodotto interamente utilizzando risorse e fonti informative
interne, aggiornate con regolarità nell’ambito dei processi
di monitoraggio, e propone contenuti nuovi legati al 30°
anniversario di COSPE. Ripercorrendo la storia del bilancio
sociale COSPE, è possibile rintracciare, nelle diverse edizioni,
aspetti che hanno caratterizzato la vitalità e l’importanza di
questo strumento all’interno della crescita e dello sviluppo
dell’Associazione sia nella sua dimensione istituzionale che
operativa.
La prima edizione del 2006 ha permesso di rinfrescare
completamente gli aspetti identitari dell’associazione,
rafforzandoli nella sostanza e chiarendoli da un punto di
vista terminologico. Questo primo documento ha proposto in
modo pionieristico una struttura curata nella grafica e ricca
di contenuti. Le successive edizioni, dal 2007 al 2011 sono
state terreno di sperimentazione sia sul lato del documento, in
termini di grafica e di contenuti, sia sul lato del processo. Sono
di questi anni alcuni importanti risultati quali il dimezzamento
della dimensione del documento accompagnata da contenuti
sempre più puntuali, chiari e significativi da un punto di vista
informativo. La ricerca di una grafica capace di coniugare la
necessità di una lettura immediata e dinamica con il carattere
istituzionale del documento, ha portato a introdurre nel 2010
delle bacheche ideali dove “appendere” notizie, immagini e
fotografie relative all’impegno di COSPE nel mondo e nei tre
settori di intervento.
Una scelta che si è rivelata utile e divertente e che è stata
mantenuta anche nell’edizione 2011, primo documento
ad essere prodotto interamente con risorse interne. Ed è
proprio l’edizione dello scorso anno a offrire l’occasione per lo
sviluppo di un impegnativo processo di coinvolgimento degli
stakeholder: con un’indagine avviata nel giugno del 2011,
attraverso step successivi, sono stati ascoltati 30 stakeholder
interni e 5 esterni raccogliendo il loro punto di vista rispetto a
numerosi aspetti riguardanti COSPE, le sue attività ma anche i
suoi processi gestionali.
Arriviamo così a questo documento, non certamente per caso
e non senza aver fatto tesoro delle esperienze precedenti. Il
bilancio sociale 2012 mantiene la struttura del documento
iniziale suddividendo il racconto in tre parti: chi siamo, cosa
facciamo e il bilancio. La ricorrenza del 30° anniversario
offre l’occasione per ripercorrere un pezzo di storia di COSPE,
grazie alla rappresentazione di progetti e iniziative storiche
che trovano spazio nell’inserto centrale: un modo per rendere
eccezionale il quotidiano.
*Consulente per il Bilancio Sociale
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dalla visione alle attività 12
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assetto associativo e organizzativo
assetto associativo e organizzativo
La sede nazionale di COSPE è a Firenze e rappresenta il centro
politico direzionale dell’Associazione e il luogo di lavoro della
maggioranza dei collaboratori in Italia di COSPE.
Le sedi decentrate regionali in Italia sono il livello attraverso cui
COSPE partecipa attivamente alle dinamiche sociali e politiche
locali, sviluppa la propria politica associativa e implementa
relazioni e azioni nell’ambito dei suoi settori d’intervento,
coniugando indirizzi generali dell’Associazione con le specificità
territoriali e agendo come parte della società civile organizzata
del territorio. Tutte le sedi hanno un rappresentante regionale
che è responsabile del piano di lavoro della sede e referente
per la sede di Firenze.
All’estero COSPE nel 2012 ha operato in 30 Paesi del mondo
attraverso partenariati con soggetti pubblici e della società
civile. In 23 di questi COSPE ha sedi decentrate che, in
autonomia operativa e con una crescente responsabilizzazione
nelle funzioni, hanno il mandato di articolare alleanze con
Sede Nazionale: Firenze
4 sedi decentrate regionali:
Bologna, Genova, Padova, Pesaro.
23
le sedi decentrate nel resto
del mondo.
partner locali strategici in modo da sostenere la loro azione
in quei territori e valorizzarla attraverso reti internazionali.
Queste sedi possono comprendere un rappresentante Paese
della Ong o un coordinatore e altro personale, sia espatriato
che locale, a seconda dell’articolazione dei progetti, della
natura del partenariato locale e della storia nel Paese.
I soci ordinari di COSPE nel 2012 sono stati 121, di cui 37
sono anche collaboratori dell’Associazione.
L’Assemblea dei Soci si riunisce almeno una volta all’anno e
ogni tre anni elegge i componenti del Consiglio Direttivo di
COSPE e, tra questi, indica il Presidente dell’Associazione.
Il Consiglio Direttivo, composto al massimo da 9 persone,
elegge tra i suoi componenti il Segretario Generale di COSPE.
Si riunisce di norma una volta al mese. Presidente e Segretario
Generale possono essere rieletti in maniera consecutiva per
massimo due mandati di tre anni ciascuno.
Nel 2012
63 i nostri volontari e tirocinanti
121 i nostri soci
Africa: Angola, Ghana, Kenya, Niger,
Senegal, Swaziland.
Mediterraneo e Balcani: Albania, Bosnia,
Croazia, Egitto, Marocco, Palestina e
Tunisia.
America Latina: Argentina, Brasile,
Cuba, Ecuador, El Salvador, Nicaragua e
Uruguay.
Asia: Afghanistan e Cina
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risorse umane
risorse umane
In continuità con gli anni precedenti, nel 2012 gli interventi in
ambito di gestione delle risorse umane si sono concentrati su
due fronti principali: il consolidamento dei processi interni di
gestione amministrativa ed il miglioramento dei processi di
sviluppo del personale interno. Le novità apportate dalla riforma
Fornero hanno reso necessario rivedere i processi di elaborazione
e gestione dei contratti, con un lavoro di sensibilizzazione della
struttura che ha portato ad una maggiore sinergia tra Ufficio
Risorse Umane e referenti di progetto nella definizione dei
profili professionali e dei relativi elementi contrattuali.
Per quanto riguarda la gestione amministrativa, invece, si è
trattato di un anno di collaudo: la formalizzazione di alcune
procedure e la partecipazione e la condivisione dei vari attori
coinvolti nelle diverse fasi di rendiconto hanno permesso
di ridurre in maniera consistente il numero di potenziali
problematiche. è stato inoltre formalizzato ed applicato, per
la prima volta nella sua interezza, il ciclo di pianificazione del
lavoro nelle aree progettuali: dalla definizione di obiettivi e
carichi di lavoro secondo criteri standardizzati, fino ad arrivare
alla valutazione delle prestazioni ed alla definizione di nuovi
obiettivi sulla base dei risultati delle valutazioni. La raccolta
di regolari valutazioni formali permetterà di stabilire dei
percorsi professionali di sviluppo basati su elementi condivisi e
verificabili. Lo stesso sistema è stato implementato anche per
le aree non strettamente legate ai progetti (Comunicazione,
Amministrazione, Raccolta Fondi, ecc.) in un’ottica di
uniformità di criteri utilizzati per tutte le figure professionali
dell’organizzazione. Come passo successivo, a partire dall’analisi
delle valutazioni si sono attivate delle prime attività formative
individuali, legate alle singole esigenze formative riscontrate.
Ad esse si affiancano le consuete sessioni formative interne di
interesse generale su procedure di lavoro e tematiche considerate
strategiche da COSPE come Economia Sociale, situazione geopolitica del Mediterraneo all’indomani delle Primavere Arabe o
Turismo Responsabile, su cui sono stati organizzati seminari
e incontri. Per quanto riguarda i collaboratori neo-assunti,
le fasi di inserimento comprendono ormai regolarmente
l’apporto di tutte le funzioni organizzative e costituiscono un
momento imprescindibile per la fase di avvio di progetti. Nel
corso dell’anno è stato possibile riscontrare i benefici di tale
investimento, specie per le figure di coordinamento all’estero:
la gestione logistica ed amministrativa dei progetti segue già
dalle prime fasi le procedure previste dagli uffici preposti, in
maniera sinergica con quanto avviene nella sede centrale di
Firenze. In maniera analoga, anche per i rapporti con i partner,
autorità locali e beneficiari, viene garantita una coerenza con i
principi e la visione di COSPE. Questo processo è stato facilitato
anche dal lavoro di standardizzazione delle metodologie di
gestione delle risorse umane anche nelle sedi estere, con
missioni partite ad hoc dall’Italia. Infine va sottolineato, anche
nel 2012, il contributo di volontari del Servizio Civile in progetti
legati all’Interculturalità e Diritti di Cittadinanza, così come il
positivo coinvolgimento di stagisti e tirocinanti sia in Italia che
all’estero. La sfida principale per il 2013 riguarderà la piena
ricezione delle norme previste dall’Accordo Quadro delle Ong
appena firmato, nel segno di un modo nuovo di intendere i
rapporti tra l’organizzazione ed i suoi collaboratori. Occorrerà
modificare processi ed organizzazione dei ruoli, mantenendo
un modello interno che possa garantire la piena efficacia delle
attività progettuali.
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Personale
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personale locale contratto COSPE
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espatriati lunga missione
volontari servizio civile in italia
collaboratori a progetto con sede
di lavoro prevalente in italia
dipendenti
espatriati breve missione
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valutazione e programmazione
valutazione e programmazione
A fine 2012 abbiamo realizzato il consueto momento di
valutazione annuale e la programmazione del 2013, basandoci
su obiettivi, risultati ed indicatori, previsti, nei diversi ambiti,
dalla pianificazione strategica 2011 – 2014 delle singole aree
geografiche e tematiche. La valutazione rappresenta per COSPE
un momento indispensabile per effettuare un’analisi delle
criticità (debolezze e minacce) e per identificare i nuovi percorsi
di lavoro (potenzialità e opportunità) sui quali investire nella
pianificazione futura. Nel 2012, anche alla luce del contesto
esterno e dei cambiamenti che stanno avvenendo nel settore
della cooperazione internazionale come in quello delle politiche
sociali, risultano evidenti alcuni aspetti su cui siamo chiamati a
riflettere e a disegnare risposte e percorsi fattibili e coerenti con
la nostra visione e mission.
Da parte dei nostri partner c’è una richiesta esplicita di maggior
protagonismo nelle implicazioni politiche, così come nelle
modalità di gestione dei singoli progetti; c’è la necessità di
identificare e riconoscersi in alleanze e partenariati europei sui
temi dell’Economia Sociale e Solidale (ESS), dei diritti, del lavoro,
del genere e dei percorsi di cittadinanza, anche e soprattutto alla
luce del nostro protagonismo al Forum Alternativo di Marsiglia
sull’Acqua (FAME), a “Rio + 20”, al Forum “Firenze 10 + 10” e
nella preparazione al Forum Sociale Mondiale di Tunisi. Momenti
questi nei quali abbiamo vissuto in maniera emblematica
la necessità di confrontarci su temi come la crisi sociale ed
economica, il concetto e modello di sviluppo con i movimenti
sociali. Altrettanto urgente è stato confrontarci sul tema dei
Brics e sulle inevitabili contraddizioni del modello di sviluppo
legate alla loro crescita e alle loro intrinseche diseguaglianze, o
chiarire meglio e definitivamente le implicazioni e/o i limiti del
mercato dei crediti di carbonio nella finanziarizzazione della
natura.
Dalle valutazioni emerge che si è mantenuta la coerenza con le
strategie delle singole aree, anche se non sempre l’auspicato
lavoro interarea si è sviluppato adeguatamente: permangono
potenzialmente interessanti e sinergiche le relazioni tra area
Africa e area Educazione allo Sviluppo (Eas) nella tematica
foreste e ambiente o dell’area Africa con l’America Latina sull’
economia sociale, ed in generale sui temi della governance,
cultura, pianificazione territoriale, turismo, giovani (radio
comunitarie, media), pesca e gestione parchi marini. Importanti
si sono rivelati i seminari interni su cambiamenti climatici in
collaborazione con Lamma e Ibimet/Cnr, Economia Sociale e
Solidale, su violenza di genere con un’alta partecipazione interna
e la condivisione dell’impostazione e dei contenuti da parte della
referente tematica con interventi della Casa della Donna di Pisa
e l’associazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) o ancora
su migrazioni e sviluppo e, infine, sulla tematica della raccolta
fondi dell’organizzazione, temi interarea che hanno favorito
la condivisione di esperienze, hanno contribuito a uniformare
approcci e arricchire metodi utilizzati e sperimentati nei progetti.
Strategico, inoltre, è continuare nella diversificazione delle fonti
di finanziamento, dando priorità alla ricerca in loco sia di privati,
aziende, e fondazioni, mediante un’analisi e una ricerca di
contatti sistematica che privilegi i cofinanziamenti dei progetti
in corso.
In prospettiva abbiamo discusso anche la possibilità di aprire
filoni di lavoro in nuovi Paesi (es. Filippine e/o Indonesia,
Myanmar, Libia, Siria, Mali, Guinea Bissau, Burkina e Bolivia),
rilanciando il partenariato con alcuni dei soggetti di network
regionali o attraverso relazioni ed iniziative di partner storici
di COSPE. Altro aspetto che è stato sottolineato è che sarà
necessario, sempre di più, coinvolgere le sedi estere nel
processo di pianificazione strategica e annuale con strumenti
certi e definiti.
Venendo agli aspetti interni continua il percorso di monitoraggio
e valutazione dell’applicazione di strumenti di gestione delle
risorse fisiche, economiche ed umane e appare strategico
lavorare per ridurre l’eccessiva multifunzionalità di ruolo e
mansioni del referente Paese o capo progetto, aumentare il
ruolo di controllo e di auditing dell’amministrazione, potenziare
i collegamenti e flussi interni nella gestione delle Risorse Umane,
effettuare una valutazione dei bisogni formativi interni ed infine
integrare i sistemi informatici esistenti.
Ottimi sono stati valutati i rapporti tra aree di lavoro e scuola
di formazione tanto che si ritiene che si debba rinnovare ed
arricchire il lavoro di collaborazione esistente: disegnare moduli
formativi specializzati e professionalizzanti, aumentare le
partnership tecniche, dare continuità al corso sui diritti umani e
cooperazione, proporre un seminario di approfondimento sulla
cittadinanza mediterranea e continuare le collaborazioni con il
Cisp (Unipi) e con il Master in Studi Mediterranei (Unifi).
Nel 2012, infine, è incrementato molto il posizionamento
(presso media, associazioni e istituzioni) e la capacità di COSPE
di far circolare informazioni e aggiornamenti rispetto al tema
di genere o alla coerenza delle politiche; in prospettiva appare
però necessario disegnare un vero e proprio piano di azione
di incidenza politica, che coinvolga l’uso ed il ruolo del sito,
dell’ufficio stampa, l’animazione dei social media, ect.. che
miri ad acquisire maggior notorietà e consenso e quindi anche
ad attivare un circolo virtuoso di opportunità di fund raising o
di nuove e rinnovate relazioni. Sui territori regionali si devono
sostenere i partenariati esistenti ed allo stesso tempo ricercare
nuovi partenariati, non solo privilegiando la visione progettuale
ma anche con un’ottica di incidenza politica, andando sempre
più verso un ruolo strategico ed innovativo per le sedi regionali.
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co s p e
sistema delle relazioni
sistema delle relazioni
Il 2012 è stato un anno di intenso e complicato lavoro
di relazione nei confronti del Governo Italiano per la
riorganizzazione ed il rilancio della politica e dell’azione di
cooperazione internazionale del nostro Paese. Tale azione è
andata di pari passo con quella altrettanto impegnativa e di
estrema importanza che ha riguardato la ricomposizione dei
livelli di rappresentanza nazionale delle Osc (organizzazioni
società civile) italiane di cooperazione internazionale. COSPE,
a differenza di quanto avvenuto in precedenza, ha deciso di
impegnarvisi direttamente e con le proprie figure apicali.
Un secondo fronte di azione relazionale che è stato priorizzato
nel 2012 ha riguardato il posizionamento e la partecipazione
diretta di COSPE nell’ambito delle reti tematiche nazionali
ed europee, di secondo e terzo livello. Ne sono esempi le
associazioni ed il lavoro dedicato alla costituzione di Concord
Italia per la cooperazione allo sviluppo europea, a Expo dei
Popoli e Nyéléni Europa per la Sovranità Alimentare, a Cicma
IN italia COSPE È ASSOCIATO A:
Banca Popolare Etica
AOI, Associazione Ong Italiane
CONCORD Italia, piattaforma italiana di CONCORD
COCIS, Coordinamento delle Organizzazioni non
governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo
Expo dei Popoli, coordinamento di Ong, associazioni, reti
della società civile italiana e internazionale per la realizzazione del Forum dei Popoli in concomitanza con
Expo 2015.
per l’acqua, a Franet per i diritti fondamentali, a Eige per
l’uguaglianza di genere, fino a “Firenze 10+10” per contribuire
alla costruzione di una alternativa sociale ed economica per
l’Europa. Infine, le sedi decentrate all’estero di COSPE hanno
continuato un’azione di relazione con i partner strategici e le
delegazioni dell’Unione Europea ed hanno operato un salto
di qualità, similmente a quanto fatto in Italia ed Europa,
nell’azione di incidenza fatta con soggetti e network tematici
locali ed internazionali.
Dal 1998 Cospe è riconosciuto come ONG dal Ministero Affari
Esteri. Dal 2000 è iscritto alla prima sezione del “Registro delle
associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli
immigrati” del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Direzione Generale dell’Immigrazione. Dal 2003 è iscritto al
registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale.
Dal 2005 è iscritto al “Registro delle associazioni e degli enti
che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni”
del Dipartimento per le Pari Opportunità. Nello stesso anno è
stato riconosciuto come Centro Formativo accreditato dalla
Regione Toscana e dal 2007 ha ottenuto la certificazione di
qualità EN ISO 9001:2000 rinnovata nel 2009 con la nuova
norma EN ISO 9001:2008. Dal 2007 è inoltre certificato
dall’istituto Italiano della Donazione (IID) e aderisce alla Carta
della Donazione come socio.
Dal 2001al 2010 è stato il National Focal Point italiano di
RAXEN (Rete di Informazione Europea sul Razzismo e la
Xenofobia).
Dal 2011 è il National Focal Point di FRANET (European Union
Agency for Fundamental Rights) e di Eige (European Institute
for Gende Equality)
Coordinamento Ong e Associazioni di Cooperazione Internazionale della Toscana
COONGER, Coordinamento Ong Emilia Romagna
IN EUROPA COSPE È ASSOCIATO A:
Marche Solidali, Coordinamento Organizzazioni Marchigiane
Associazione “Carta di Roma”,associazione di OSC
e di organismi di rappresentanza dei giornalisti per vigilare sul rispetto della Carta di Roma sulla rappresentazione degli immigrati, richiedenti asilo, rifugiati, rom e sinti nei media
CONCORD, federazione europea di Ong per lo sviluppo e l’aiuto umanitario (attraverso CONCORD Italia)
Nyéléni Europe, la più ampia rete internazionale per la sovranità alimentare in Europa
FRANET, rete europea agenzie per I diritti fondamentali
(COSPE è focal point per l’Italia)
EIGE, Istituto Europeo per l’Eguaglianza di Genere
(COSPE è focal point per l’Italia)
AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile
CICMA, Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua
Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS
REES Marche, Rete di Economia etica e solidale delle Marche
Comitato Scuola di Pace di Bologna
Forum Terzo Settore della Provincia di Bologna
Rete italiana Fondazione Anna Lindh
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WOMEN (Women of Mediterranean East and South
European Network)
SOLIDAR, rete europea di Ong impegnate su giustizia sociale in Europa e nel mondo (attraverso COCIS)
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Di seguito l’elenco dei collaboratori che per COSPE
svolgono ruoli di rappresentanza in altri organismi:
Fabio Laurenzi:
Coordinamento Nazionale CONCORD Italia, Coordinamento Nazionale AOI, Portavoce Coordinamento Ong e Associazioni di cooperazione internazionale della Toscana, Gruppo “Engagement” di Expo dei Popoli
Giancarlo Malavolti:
Presidente COCIS, Portavoce Piattaforma Ong idonee dell’AOI
Gabriella Oliani:
Coordinatrice COONGER, Co-presidente Rete Women, Consiglio direttivo Forum 3° Settore Provincia di Bologna
Cristina Puppo:
Coordinatrice gruppo Metodologia di Expo dei Popoli
Elisa Del Vecchio:
Vice Presidente AITR, Comitato direttivo It.a.cà - Festival del
turismo responsabile
Udo Enwereuzor:
Gruppo di lavoro sulla formazione e l’osservatorio
dell’Associazione Carta di Roma
Coordinatore FRANET Italia
Referente Gruppo di lavoro “Migrazione e Sviluppo” di CONCORD Italia
Pietro Pinto:
Portavoce piattaforma Educazione alla Cittadinanza
Mondiale della AOI
Jonathan Ferramola:
Direttore artistico del Terra di Tutti Film Festival
Arianna Blasi:
Consiglio direttivo di Marche Solidali
Nagore Moran Llovet:
Vice Presidente della Piattaforma Ong Europee in Senegal.
partner per categoria
AFRICAAMERICA LATINAASIAMEDITERRANEO E BALCANIITALIAEUROPA
Media
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Enti pubblici
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Scuole/università/
centri di formazione
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Enti no profit
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Imprese e fondazioni bancarie
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Organizzazioni e cooperative
di lavoratori, sindacati
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va lo r i
Diversità: COSPE considera la diversità come un valore sia all’interno della propria organizzazione che nei contesti
sociali in cui opera. Nella propria politica di risorse umane, COSPE non discrimina in base all’origine etnica, sesso, religione,
orientamento sessuale, disabilità e età e cerca di favorire politiche positive di inclusione e di pari opportunità nella vita
dell’associazione.
Solidarietà: COSPE ritiene che la responsabilità sociale e l’eticità del lavoro debbano essere tratti distintivi della propria
associazione e della propria attività. Si impegna quindi, al proprio interno, a mettere in atto meccanismi di mutuo aiuto tra
i propri operatori e misure per favorire la qualità del lavoro e la conciliazione dei tempi di vita e famiglia e, verso l’esterno, a
sostenere esperienze di economia solidale.
Autonomia: COSPE è un’associazione apartitica e aconfessionale, che si ispira a principi di laicità e autonomia nel
perseguimento delle proprie finalità etiche e politiche, mirando a sempre maggiori livelli di indipendenza economica.
Democrazia e partecipazione: COSPE è aperto alla partecipazione di tutti e impegnato nel trovare forme sempre più
inclusive per la propria base sociale a cui garantisce la possibilità di influenzare le scelte strategiche dell’organizzazione e
di valutarne il sistema di governo. La democrazia interna è un valore di riferimento anche rispetto all’organizzazione del
lavoro, nella volontà di trovare maggiori e innovativi modi e spazi di partecipazione e coinvolgimento attivo dei collaboratori
e dipendenti.
Correttezza e trasparenza: per COSPE è fondamentale la partecipazione alle iniziative e ai programmi di soggetti
che lavorano nel rispetto delle parti. Nei confronti dei donatori, partner e destinatari delle iniziative COSPE garantisce
la massima trasparenza e correttezza, assicurando l’accesso alle informazioni nel rispetto della tutela del diritto alla
privacy e della riservatezza.
Efficacia e qualità dell’azione: COSPE è fortemente compromesso a raggiungere in modo efficace i propri obiettivi
e considera il mantenimento di un elevato standard qualitativo sia nei processi decisionali ed operativi interni, sia nei
prodotti finali, ossia nei progetti e nei programmi ideati e realizzati, un tratto distintivo e qualificante del proprio operato.
Pianificazione ed efficienza: COSPE persegue obiettivi di miglioramento e revisione continua dei propri strumenti
di pianificazione e gestione a breve, medio e lungo termine, nella convinzione che un adeguato controllo dell’incertezza può
portare benefici in termini di solidità dell’organizzazione e continuità dell’azione politica e progettuale.
a p p r o cc i t r a sv e r sa l i
dalla visione alle attività
Approccio di generE: nell’analisi e nella lettura dei contesti in cui operare, così come nell’identificazione dei bisogni,
dei partner e delle azioni progettuali, COSPE si impegna ad assumere un approccio di genere, che non significa predisporre
programmi specifici per le donne, ma prendere in considerazione i differenti ruoli sociali e i bisogni strategici dei due sessi,
secondo le determinazioni storiche, religiose, etniche, economiche e culturali. Poiché in ogni società il ruolo delle donne
ricopre una dimensione meno “pubblica” è necessario che in ogni progetto siano letti i bisogni delle donne, a partire dal loro
ruolo sociale, anche quando questi sono nascosti nel rapporto di dominazione tra i sessi.
Lavoro di retE: COSPE è cosciente dei propri limiti e dell’insufficienza della propria azione ai fini di sostenere i processi di
pace e giustizia che si propone e pertanto favorisce in tutti i modi possibili le azioni collettive, sia con coordinamenti tematici
o Paese per Paese, sia con programmi consortili, sia aderendo a campagne nazionali e internazionali volte a cambiare le
condizioni che stanno alla base dell’ingiustizia nei rapporti internazionali e sociali. Inoltre i progetti, fin dall’inizio, devono
essere concepiti, e poi organizzati, non solo per realizzare azioni nei Paesi del sud del mondo ma per coinvolgere e mobilitare
soggetti privati e pubblici dei territori italiani, in quanto elemento fondamentale di coerenza con gli obiettivi di cambiamento
delle nostre politiche, pratiche e linguaggi.
Sostegno ai processi di partecipazione: tutte le azioni progettuali di COSPE, al di là degli obiettivi specifici e dei
contesti, devono incidere sul rafforzamento degli spazi e della capacità di partecipazione, difesa di interessi e acquisizione
di potere delle forme organizzate della società civile, in particolare in rappresentanza delle fasce di popolazione più deboli
ed emarginate. Si tratta non solo di recepire a livello legislativo le sempre più complesse articolazioni della società civile, ma
anche di dare voce, con modalità anche innovative, alle istanze dei gruppi sociali che oggi stentano a fare sentire la propria
influenza sulle decisioni in merito all’organizzazione della società.
Sostenibilità ambientale: COSPE si preoccupa attivamente della salvaguardia e della protezione ambientale, non
solo con progetti specifici di gestione sostenibile delle risorse e di educazione e sensibilizzazione in Italia, ma anche con
un’attenzione trasversale a tutti gli interventi di cooperazione. In quest’ottica, COSPE non adotta un approccio rigidamente
conservazionista, ma cerca nei suoi interventi di mantenere un equilibrio fra la salvaguardia dell’ambiente naturale e le
condizioni di vita - promuovendo una corretta gestione delle risorse naturali - anche nei progetti di sviluppo rurale e di
sostegno all’agricoltura e di recupero e valorizzazione dei saperi tradizionali.
12
COSPE lavora per la costruzione di un mondo in cui
la diversità sia considerata un valore, un mondo
a tante voci, dove nell’incontro ci si contamina e
ci si arricchisce, dove la giustizia sociale passa
innanzitutto attraverso la concessione a tutti di
uguali diritti ed opportunità.
MISSIONE
visione
Educazione allo sviluppo: COSPE intende il lavoro di collegamento e trasferimento di informazioni, competenze e
azioni di sensibilizzazione sul tema dei rapporti nord/sud del mondo rivolto all’opinione pubblica italiana ed europea, alle
scuole, ai mass media e alle istituzioni di governo per incidere sul cambiamento dei comportamenti e delle normative teso
a modificare gli elementi di squilibrio tra nord e sud.
Cooperazione internazionale: COSPE non interviene nell’emergenza ma sostiene nei Paesi impoveriti processi di
sviluppo economico e sociale di lungo termine che prevedono un approccio interdisciplinare e la partecipazione attiva di
partner locali e dei beneficiari.
Interculturalità e diritti di cittadinanza plurale: COSPE realizza programmi per la promozione dei diritti di
cittadinanza, con particolare riferimento alle attività di inclusione scolastica, sociale e lavorativa delle persone immigrate.
Parallelamente opera con progetti e iniziative nel campo dell’educazione per contribuire alla trasformazione in chiave
interculturale della società.
TEMI PRIORITARI
s e t to r i DI
INTERVENTO
Diritti delle donne ed equità di generE: COSPE intende favorire il rafforzamento dello spazio e del potere
delle donne, con l’obiettivo non solo di recuperare le disuguaglianze o di intaccare i rapporti di dipendenza, ma anche
l’autoconsapevolezza del proprio ruolo sociale e dei propri bisogni come risorsa sociale. COSPE si impegna a sostenere
le donne nei loro percorsi di inserimento sociale e di ricerca di autonomia in una prospettiva di autopromozione e di
valorizzazione di sé, delle differenze e dei saperi di cui sono portatrici, in particolare tenendo conto del valore del lavoro
nella costruzione dell’identità.
Diritti e cittadinanza plurale: COSPE intende supportare la costruzione di una società pluralista, opponendosi alla
marginalizzazione ed esclusione sociale cui sono sottoposti i cittadini d’origine straniera. COSPE combatte ogni forma di
discriminazione, perché vi sia pari opportunità nell’accesso e nella fruizione di servizi d’ogni genere, pubblici (scolastici,
sociali, sanitari, questure, tribunali) o privati (assicurazioni, banche, sindacati) e rendere così effettivi i diritti di cittadinanza
per chi altrimenti risulterebbe sistematicamente svantaggiato o svantaggiata su base linguistico-culturale e/o dell’origine
nazionale.
Lavoro e inclusione economica e sociale: COSPE si batte perché tutti possano avere diritto al lavoro equamente
retribuito e tutelato, in quanto condizione prima dello sviluppo, della dignità della persona, dell’autodeterminazione e
dell’indipendenza economica, nonché di stima sociale di autostima. Il lavoro è chiave di accesso a molti altri diritti, come
la cura della salute, una sana abitazione, la possibilità di istruire i figli. L’equa redistribuzione è anche una delle condizione
primarie per superare lo sfruttamento del lavoro minorile nei Paesi del sud del mondo come nelle periferie di quelli del nord.
Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: tutti i bambini e gli adolescenti devono poter avere garantiti diritti umani
fondamentali e accesso a pari condizioni di qualità di vita e di futuro, anche attraverso forme e strumenti di partecipazione
e ascolto nella definizione dei propri percorsi di vita. In particolare COSPE opera perché tutti i minori, indipendentemente
dall’origine e dal contesto nazionale, possano usufruire appieno del diritto di accesso ad una istruzione qualificata, perché si
crei nelle scuole un tessuto di dialogo e confronto interculturale, si prevenga l’abbandono scolastico e vi possano essere pari
opportunità di successo scolastico.
Sovranità alimentare: L’ambiente, inteso anche come ambiente rurale, urbano e soprattutto umano, è il contesto
di riferimento in cui l’individuo e le popolazioni vivono, lavorano e sviluppano le proprie capacità. Per COSPE l’ambiente
è un bene collettivo, che può essere tutelato solo se coloro che ne fanno uso hanno la consapevolezza e l’autorità per
curarne la gestione, garantendo così la soddisfazione delle proprie aspettative non solo nel breve periodo ma anche
nel lungo e nel rispetto degli interessi di tutte le parti in gioco. COSPE sostiene il lavoro politico delle organizzazioni che
si battono per la difesa dei beni comuni e quei processi di partecipazione dal basso alla gestione (o riappropriazione)
del patrimonio ambientale locale, per uno sviluppo sostenibile di lungo periodo che non sia condizionato da interessi
politici dei governi locali o economici delle società di produzione e distribuzione multinazionali, in modo che si possano
determinare nuove e diverse politiche commerciali e di credito internazionali, un protagonismo indipendente dei Paesi
del “sud del mondo” nelle assisi internazionali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.
Operare per il dialogo fra le persone
e fra i popoli, per lo sviluppo equo e
sostenibile, per i diritti umani al fine di
favorire il raggiungimento della pace e
della giustizia fra i popoli.
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le attività
del 2012
comunicazione ed eventi 15
raccolta fondi 19
cosa è stato fatto nei settori di intervento 20
settore cooperazione internazionale 24
settore educazione allo sviluppo 30
settore interculturalità e diritti di cittadinanza plurale 32
la scuola COSPE 35
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comunicazione ed eventi
comunicazione ed eventi
onorario del ROPPA, la più grande organizzazione contadina
africana, Mamadou Cissokho in occasione della Giornata
mondiale dell’alimentazione. Nel 2012 è stata interrotta la
collaborazione con la rivista “Left” per il cambiamento della
linea editoriale della rivista diventata allegato dell’Unità,
ed è iniziata una nuova collaborazione con la testata
web “Greenreport”. Continua invece da oltre 2 anni quella
con l’agenzia fotografica Contrasto. Di seguito l’elenco
degli appuntamenti che ci hanno visti impegnati e alcuni
approfondimenti sulle attività del 2012.
Il 2012 si è caratterizzato per un forte impegno di tutto l’ufficio
nel percorso di rinnovamento dell’immagine COSPE: sono
stati progettati un nuovo logo, un nuovo slogan e un nuovo
sito che vedranno la luce nell’autunno del 2013 con il lancio di
una nuova campagna istituzionale. Sono proseguite proficue
collaborazioni interarea per quanto riguarda produzioni di
strumenti di visibilità ed eventi: “Lettere italiene”, la web series
tratta dal libro COSPE “Nuove lettere persiane”, con la media
partnership della rivista “Internazionale”, il tour dell’attivista
afghana Selay Ghaffar e quella del fondatore e presidente
Eventi e appuntamenti COSPE nel mondo
FAME (FORUM MONDIALE ALTERNATIVO DELL’ACQUA ) Marsiglia, 14-17 marzo 2012
COSPE ha partecipato al FAME con una delegazione
di partner dall’Africa e dell’America latina.
“More farmers, better food”
Bruxelles, 7 marzo 2012
Incontro organizzato dal Forum europeo per la sovranità alimentare, Nyeleni Europa, a cui COSPE aderisce e dal coordinamento europeo di “Via Campesina”.
SVILUPPO SOSTENIBILE ED EQUITÀ SOCIALE: COSPE AL VERTICE DELLE AMERICHE
Panama, 28 maggio - 1 giugno 2012
COSPE, ha partecipato a Panama al secondo Vertice delle Cooperative delle Americhe, un importante momento di convergenza che ha riunito i maggiori esponenti del movimento
cooperativo delle Americhe e le varie organizzazioni che operano nei diversi settori dell’economia sociale.
LA CONFERENZA ONU DI RIO + 20 BRASILE
20-22 giugno 2012
COSPE ha partecipato alla conferenza dei negoziati
sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che
si è svolta durante il summit di “Rio + 20”accreditandosi,
anche a livello internazionale, come interlocutore
su temi come lo sviluppo sostenibile, i diritti e i beni
comuni, la sovranità alimentare la gestione comunitaria dell’acqua e l’economia sociale.
FIRENZE 10 +10
8-11 novembre 2012
A dieci anni di distanza dal primo Forum Sociale Europeo,
COSPE, membro del comitato “Firenze 10+10”, è tra gli
organizzatori di un incontro con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni sulla costruzione di un’Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla attuale crisi economica,
sociale, ambientale e di democrazia.
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comunicazione ed eventi
Eventi e appuntamenti COSPE In italia
A VERONA “LE PAROLE CHE DISCRIMINANO”
Verona, 21 marzo 2012
Una tavola rotonda, organizzata insieme ad ANSI e altre realtà
in occasione della giornata internazionale Onu contro la discriminazione razziale: un momento di confronto e dibattito sull’applicazione della Carta di Roma.
DONNE D’ASIA IN PRIMO PIANO
Firenze, 24 aprile 2012
Una tavola rotonda per parlare della microimprenditorialità femminile con delegazioni di Cina, Filippine, Sri Lanka, Indonesia India e Vietnam, tra cui i partner COSPE del Progetto INDIGO.
A FIRENZE IL FESTIVAL COSTANTE CAMBIAMENTO
Firenze, 25 settembre e 6 ottobre 2012
COSPE ha partecipato al festival con Selay Ghaffar di
Hawca, dall’Afghanistan e la proiezione di cortometraggi
sulla Palestina.
DAL SENEGAL ALLO SWAZILAND:
IL DIRITTO ALLA PREVENZIONE E CURA PER HIV/AIDS
Bologna 22 maggio 2012
Un seminario per parlare della sfida dell’accesso universale ai
servizi di prevenzione e cura per l’HIV/AIDS a partire dalle esperienze ei progetti COSPE in Senegal e dello Swaziland.
GIORNATE DELLA COOPERAZIONE DI PADOVA
Padova, 3-7 ottobre 2012
COSPE ha partecipato con il seminario: “Percorsi di cooperazione, ecodesign e microimpresa sostenibile’,
parlando dell’esperienza in Ghana, e una testimonianza
di Mamadou Cissocko, presidente onorario ROPPA.
ITACA’: FESTIVAL DEL TURISMO RESPONSABILE - IV EDIZIONE
Bologna, 26 maggio - 3 giugno 2012
Tanti gli eventi in programma con l’obiettivo di valorizzare l’idea di giustizia e cooperazione, mettendo in rete le varie realtà che si occupano di turismo responsabile e sostenibile.
EXPO DEI POPOLI
Milano, 9 ottobre 2012
COSPE, insieme ad altre importanti associazioni,
ha promosso l’incontro internazionale “La società civile
globale per il diritto al cibo e alla terra”.
COSA RESTA DELLA PRIMAVERA ARABA:
INCONTRO CON BLOGGER E ATTIVISTI EGIZIANI
Firenze, 28 giugno 2012
Un incontro con gli attivisti egiziani Asmaa Aly e Malek Adly,
per parlare dell’Egitto, le elezioni presidenziali, le incertezze
dei risultati elettorali e tutti gli ultimi eventi.
COSPE A TERRA MADRE
Torino, 25 - 29 ottobre 2012
COSPE ha partecipato alla sesta edizione rete di
‘Terra Madre’, con la partecipazione di une delegazione
di tre Paesi in cui opera: Angola, Brasile e Senegal.
SEMINARIO RECUPERARE IMPRESA
Genova, 7 novembre 2012
Seminario organizzato dal Centro delle culture di Genova. COSPE ha presentato l’esperienza realizzata all’interno del progetto ‘Reti di imprese, Reti di persone’ in Argentina.
A SENIGALLIA UN SEMINARIO SULL’EDUCAZIONE
ALLA CITTADINANZA
Marche, 6-7 settembre 2012
Due giorni di seminari nell’ambito del progetto Comunic_Ead, per fare il punto della situazione progetti europei di educazione allo sviluppo e incentivare l’impegno delle Regioni
COSPE AL FESTIVAL DEL VIAGGIO
Firenze, 13 settembre 2012
Interventi e presentazione dei video:“La sposa del Nord”di Elisa Mereghetti e “Still Fighting” di Samuele Malfatti.
COSPE A VENEZIA AD ALTROFUTURO:
FESTIVAL DELLA DECRESCITA
Venezia, 19-23 settembre 2012
Cinque giorni di workshop, forum tematici, assemblee e una serie di eventi collaterali su decrescita, sostenibilità ecologica
ed equità sociale.
URBAL: GESTIONE URBANA E TERRITORIALE
PARTECIPATIVA
Firenze e Marsiglia, 3-6 dicembre
COSPE, insieme alla Ong Medina, ha organizzato un
dibattito pubblico sul progetto ‘Gestione urbana e territoriale partecipativa: una chiave per la coesione sociale e territoriale’ realizzato in America Latina e Centrale.
RASSEGNA STAMPA 2012
30 Testate nazionali 160 Testate web
70 Testate locali
16
10 TV
25 Radio
TOT
295
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comunicazione ed eventi
grandi eventi COSPE in italia
COSPE A TERRA FUTURA 2012
Firenze, 25-27 maggio 2012
L’edizione 2012 ha visto COSPE schierato sui fronti dell’economia sociale e solidale e della sovranità alimentare
e l’utilizzo sostenibile delle risorse. Nel corso dei tre giorni sono stati realizzati due convegni internazionali, si è rinnovato il
sostegno alla campagna Sblocchiamoli. Tra gli ospiti il nobel
alternativo (Right Livelihood Award) Pat Mooney,
Susan George e i giornalisti Piero Riccardi e Stefano Liberti.
FESTIVAL DI GIORNALISMO INTERNAZIONALE
Ferrara, 5-7ottobre 2012
Il Festival di Internazionale ha fatto da cornice alla presentazione in anteprima della web serie ‘Lettere italiene’, diretta da Federico Micali e Yuri Parrettini e prodotta da COSPE
e L’occhio e la Luna con il sostegno della Fondazione Sistema Toscana e allo spettacolo dei “repentisti” cubani che con
David Riondino si sono esibiti nella piazza centrale della città.
COSPE & CRITICAL MASS CONTRO IL LAND GRABBING
Firenze, 25 ottobre 2012
Una delle iniziative organizzato da COSPE per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione e in vista di “Firenze 10+10”.
TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL
Bologna, 2- 14 ottobre 2012
Sesta edizione della kermesse dedicata al cinema e al documentario sociale dal sud del mondo organizzata
da COSPE e GVC. In programma, in diversi luoghi
della città, eventi, mostre fotografiche, approfondimenti, convegni, proiezioni, dedicati al sud del mondo.
TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL A FIRENZE
Firenze, 7 novembre 2012
Per il quarto anno consecutivo sullo schermo del
cinema Odeon per la 50 giorni di cinema internazionale’
una selezione di opere provenienti dal “Terra di Tutti
Film Festival” di Bologna, con un focus speciale
sulle seconde generazioni e la proiezione di Lettere italiene.
LA TOURNéE DI MAMADOU CISSOKHO
OSPITE IN ITALIA DI COSPE
ottobre 2012
L’incontro del 6 ottobre a Padova, nell’ambito delle
Giornate della Cooperazione organizzate dal Comune,
è stata la prima tappa di Mamadou Cissokho, fondatore
e presidente onorario di ROPPA.
partnership COSPE
Huffington Post Italia.
Green Report
Alcuni dei nostri cooperanti e il Presidente di COSPE sono
diventati blogger inviati sul campo in occasione di eventi e fatti
di rilievo internazionale per Huffington Post Italia. A riprova
dell’importanza del radicamento sui territori e della possibilità
di fare informazione alternativa e dal punto di vista di una Ong.
Dal maggio 2012 è cominciata una collaborazione con uno dei
principali portali italiani che si occupano di ambiente, ecologia,
biodiversità e agricoltura. COSPE ha una rubrica settimanale
dal titolo “La cooperazione sostenibile”: progetti, eventi e
riflessioni intorno alla sovranità alimentare.
C ontrasto
Scuola C omics
Continua la collaborazione con l’Agenzia Contrasto per l’archivio
fotografico e la realizzazione di servizi sui nostri progetti. Dal
2012 da Contrasto è nata un’associazione di fotografi per il
sociale, Zona, partner COSPE su alcuni progetti di taglio culturale
e informativo.
Continua la collaborazione con la prestigiosa scuola di grafica
e fumetti con sede a Firenze sia per progetti che per attività di
comunicazione. Nel 2012 i ragazzi della sezione grafica hanno
elaborato per COSPE il logo dei trent’anni COSPE.
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comunicazione ed eventi
Arte, poesia e improvvisazione:
i repentisti cubani
COSP E & Critical Mass Firenze
contro il Land Grabbing
Il punto cubano è arte contadina, improvvisazione,
poesia, in una sola parola repentismo. I cubani Hèctor
Gutièrrez e Luis Quintana hanno presentato al Festival
di Internazionale a Ferrara, insieme a David Riondino, un
assaggio delle loro capacità di improvvisazione. Poesia
e musica cubana per l’evento clou del Festival, dove
gli
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ospiti cubani di COSPE hanno
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tournée anche in Europa. Come un sors
“Hai voluto il biocarburante? E allora pedala!” è stato lo
slogan che ha caratterizzato l’iniziativa COSPE contro
il land grabbing e per la sovranità alimentare legata
al decennale della Critical mass di Firenze. La pacifica
invasione di biciclette per le strade della città, che ha
richiamato un foltissimo numero di partecipanti, ha
denunciato pubblicamente - attraverso palloncini,
slogan e uno striscione issato in piazza Santa Croce
in corrispondenza della statua di Dante - le ipocrisie
della politica europea in materia di biocarburanti. La
campagna è stata una delle
iniziative organizzato da COSPE
in occasione della Giornata
Mondiale dell’alimentazione e
in vista dell’incontro europeo
“Firenze 10+10”.
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Il punto cubano è un’arte contadina,
è improvvisazione e poesia: il racconto in versi
della realtà. Tradizione dichiarata nel 2012
patrimonio immateriale cubano sta rischiando
di scomparire.
Il progetto “Il punto cubano e altre tradizioni
contadine: riscatto e diffusione nella nuova
provincia di Mayabeque” è promosso da COSPE
ncia in versi insieme a organizzazioni cubane.
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prodotto da COSPE sull’Egitto
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e poesia: il racconto
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realtà. Tradizione dichiarata nel 2012
patrimonio immateriale cubano sta rischiando
di scomparire.
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di Desamy e el Saff, a
progetto “Il punto cubano e altre tradizioni
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dal Cairo,
riscatto
e diffusione nella nuova
provincia di Mayabeque” è promosso da COSPE
a organizzazioni cubane.
c’è ilinsieme
distretto
di mattonaie più grande del Medio Oriente.
Gli operai sono reclutati secondo il metodo del caporalato
e le donne sono cospe.org
condannate all’analfabetismo e ai
matrimoni precoci. Ma dal 25 gennaio 2011, l’eco di Tahrir
si è fatta sentire anche da queste parti. Le donne e i giovani
si sono organizzati in comitati e stanno provando, con
l’aiuto di COSPE, a rompere gli schemi grazie a un’arma
molto pericolosa: l’istruzione e la coscienza civica.
“Revolutionary people. Lontano da Tahrir” è invece il libro
fotografico realizzato da Francesca Leonardi con testi
di Pamela Cioni (COSPE), a cura di Renata Ferri: volti e
storie dell’Egitto rurale cheha vissuto e vive la rivoluzione
“Lontano da Tahrir”.
Il libro e il documentario fanno parte dello stesso progetto
editoriale di COSPE nell’ambito del progetto europeo
“Bridging the gap:building community empowerment
and sustainable development in Southern Giza Marginal
Communities” .
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La tournee di Mamadou Cissokho
in Italia
In occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione
(16 ottobre) COSPE ha organizzato e seguito il tour
italiano di Mamadou Cissokho fondatore e presidente
onorario di ROPPA (Rete delle Organizzazioni Contadine
e dei Produttori dell’Africa Occidentale) e del CNCR (il più
grande sindacato contadino del Senegal). Senegalese,
leader indiscusso del movimento contadino africano,
Mamadou Cissokho, è noto in tutto il mondo per le
sue battaglie contro
6-25 OTTOBRE 2012
le politiche agricole
UNA TERRA
neoliberali della Banca
PER TUTTI
La marcia per la sovranità alimentare
Mondiale e del Fmi, e
dei leader contadini africani con COSPE
per la promozione della
“Non possiamo accettare
che si faccia dei nostri piccoli produttori
Sovranità Alimentare
degli operai agricoli o braccianti, anziché
dei veri attori di sviluppo autonomo”
in Africa e nel mondo.
In Italia ha parlato di
sovranità alimentare,
agricoltura sostenibile,
tappe tour ottobre 2012
diritti dei popoli e
6-7 Padova
lotta al land grabbing
8-12 Milano
16 Roma
intervenendo a Padova
17 Parma
25 Firenze
e a Milano in occasione
dell’Expo dei Popoli.
Djibo Bagna
Giornate della solidarietà internazionale
Lancio Expo dei Popoli
giornata mondiale dell’alimentazione
Kuminda Festival
Critical-mass
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raccolta fondi
raccolta fondi
Anche nel 2012 COSPE ha dato priorità ai propri donatori
fedeli, informandoli e raccontando attraverso la rivista “COSPE
nelle Tue Mani”, il sito e le mail periodiche, gli avanzamenti dei
progetti e delle lotte per i diritti da loro sostenute. Anche nel
2012 si è deciso di non investire le donazioni in campagne di
comunicazione ma, come promesso, sono state spese nei
progetti scelti dagli stessi donatori. Una scelta difficile che ogni
anno limita l’entrata massiva di nuovi sostenitori ma allo stesso
tempo conferma l’impegno di COSPE nelle azioni per le quali
esistiamo, nei Paesi e in Europa mantenendo le promesse fatte.
Con coraggio non abbiamo mai usato, per raccogliere fondi,
immagini stereotipate dei Paesi del sud del mondo, non
abbiamo mai cercato di suscitare facili emozioni con immagini di
bambini malati e malnutriti e abbiamo continuato a raccontare
C OSP E e Treedom: dal tour di
Tiziano Ferro alla foresta Sofidel
Un eco-tour a zero emissioni quello di Tiziano Ferro:
la tournee italiana del cantante ha abbattuto le 2500
tonnellate di C02 emesse con la piantumazione più di
4000 alberi da frutto e forestali nella regione senegalese
della Casamance, un progetto di COSPE che in tanti anni di
collaborazione con le popolazioni locali ha visto la nascita
di una associazione che ad oggi conta più di 180 famiglie
di contadini coinvolti. Con le stesse finalità Sofidel, uno dei
principali produttori europei di carta, ha deciso di regalare
un albero ad ogni buyer e ad ogni dipendente italiano del
Gruppo in occasione dei loro compleanni. Cresce così ogni
giorno la “foresta di COSPE” visibile on line sul sito del
partner www.treedom.net che contribuisce a sostenere
la forestazione e a offrire fonti
di sostentamento e occasioni di
micro imprenditorialità.
Natale con C OSP E
Anche quest’anno sono state tante le aziende che hanno
deciso di dedicare il proprio budget per i regali aziendali a
progetti COSPE attraverso l’acquisto dei biglietti solidali.
Il loro aiuto è stato indispensabile per portare avanti tre
progetti importanti: l’alfabetizzazione di tante bambine e
donne in Afghanistan, l’acquisto di animali da allevamento
per le comunità rurali dell’Angola e il sostegno per fornire
una mutua sanitaria alle giovani madri senegalesi affette
da HIV/AIDS.
i Paesi in cui lavoriamo in Africa, Asia o in America Latina, con
dignità, mai rappresentandoli come poveri ma come sfruttati.
Perché nei Paesi in cui lavoriamo le risorse e le idee ci sono,
e noi, insieme ai nostri donatori le sosteniamo, e sosteniamo
le persone e le associazioni che, con coraggio, lottano contro le
ingiustizie e per poter usufruire delle proprie risorse. L’impegno
dell’area raccolta fondi si è concentrato sulla raccolta del
“5 x 1000”, quella natalizia e sulla nuova gestione della pagina
face book oltre alla scrittura del nuovo sito, previsto in uscita a
metà 2013. Infine è importante ricordare che anche nel 2012,
per il sesto anno, abbiamo ricevuto la certificazione dell’Istituto
Italiano della Donazione (IID) per la trasparenza e la correttezza
gestionale, il corretto utilizzo delle risorse, informazione precisa
e trasparente.
A fianco delle donne
COSPE, in collaborazione con CAMST e D.i.Re, ha
promosso la Campagna “è ora di cambiare tono” a
sostegno dei diritti delle donne. La campagna si pone
due obiettivi: uno di carattere informativo, raccontare
la condizione delle donne in Italia e informare sui loro
diritti, l’altro più pratico, fornire un aiuto concreto alle
donne in difficoltà attraverso i centri antiviolenza.
Grazie a questa collaborazione è stato realizzato un
sito di informazione e sensibilizzazione dedicato alle
donne che affronta le diverse tematiche, a partire dalle
esperienze raccolte nel corso di 30 anni di lavoro a
sostegno delle donne.
www.puntodonne.it
C OSP E e NaturaSi’ ancora insieme
per la sovranita’ alimentare
Dopo aver sostenuto i progetti di sovranità alimentare
di COSPE in Swaziland e in Niger, NaturaSì, la catena di
supermercati biologici italiani, è oggi accanto a COSPE in
Angola, dove la nostra associazione lavora fin dal 1993.
Dal 2008 in particolare è impegnata nella provincia di
Namibe nel progetto di gestione delle risorse naturali per
la lotta alla povertà, per la sovranità alimentare e per la
crescita economica. Grazie a Naturasì e ai suoi clienti è
stato possibile raccogliere in pochi mesi 17.000 euro per
l’emergenza alluvione che si è abbattuta proprio sulla
striscia di Namibe nell’aprile
del 2011. Una collaborazione
che continua con nuove sfide
e con ottimi risultati.
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cosa è stato fatto nei settori d’intervento
cosa è stato fatto
nei settori di intervento
I progetti realizzati da COSPE si possono raggruppare seguendo i tre settori di intervento in cui l’associazione opera
per il raggiungimento della propria missione: cooperazione internazionale, educazione alla sviluppo, interculturalità e
diritti di cittadinanza plurale.
5% 4%
5%
1% 4%
13%
40%
Fondi Ricevuti
tot. 7.907.000
18%
Fondi Utilizzati per
settori d’intervento
tot. 8.668.000
diviso in:
3% Asia
19%
28% America Latina
32% Mediterraneo e Balcani
91%
37% Africa
Finanziatori
Settori d’intervento
UE - Unione Europea
EELL Enti Locali / Scuole
Cooperazione internazionale
MAE
Ministero degli Affari Esteri Italiano
Privati
Interculturalità e diritti
di cittadinanza plurale
Agenzie ONU
Altri Governi
Educazione allo sviluppo
Altri Ministeri Italiani
2010
presentati
approvati
in attesa
20
2011
2012
tot. progetti
tot. progetti
(COSPE capofila)
tot. progetti
tot. progetti
(COSPE capofila)
tot. progetti
tot. progetti
(COSPE capofila)
156
77
190
113
197
93
58
29
55
35
53
21
0
0
0
0
23
17
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at t i v i tà
d e l
20 1 2
cosa è stato fatto nei settori d’intervento
La rappresentazione delle attività svolte in base ai settori non esaurisce l’esigenza di dare conto anche della capacità
di COSPE di utilizzare i fondi per il perseguimento delle priorità strategiche individuate: per tale ragione i progetti
elencati sono stati collegati anche ai temi prioritari evidenziandone così la coerenza strategica.
Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
€65.000 - 10 progetti
Sovranità Alimentare
€749.000 - 15 progetti
1%
16%
29%
Diritti di cittadinanza
plurale
€1.406.000 - 15 progetti
Fondi Utilizzati
per temi prioritari
26%
Diritti delle donne
ed equità di genere
€1.276.000 - 21 progetti
28%
Salute
€568.000 - 16 progetti
Lavoro e inclusione
economica e sociale
€1.347.000 - 10 progetti
15%
Governance e partecipazione
€1.797.000 - 19 progetti
34% dei fondi per
progetti sui rifiuti
Patrimonio culturale
e
e ambientale
e
€1.458.000 - 8 progetti
ti
42% dei fondi per
progetti sulle foreste
Fondi Utilizzati
per altri temi
47%
9% dei fondi per
progetti sull’acqua
38%
21
croazia
italia/Europa
fondi utilizzati e836.545
n. progetti 23
fondi utilizzati e
n. progetti 3
tunisia
fondi utilizzati e269.995
n. progetti 4
cuba
marocco
fondi utilizzati e424.983
n. progetti 4
fondi utilizzati e205.379
n. progetti 2
guatemala
fondi utilizzati e13.764
n. progetti 1
Progetti regionali
mediterraneo
(Egitto, Marocco, Tunisia
fondi utilizzati e22.37
n. progetti 3
niger
fondi utilizzati e142.450
n. progetti 4
honduras
fondi utilizzati e39.753
n. progetti 1
el Salvador
senegal
fondi utilizzati e104.943
n. progetti 3
fondi utilizzati e450.481
n. progetti 11
nicaragua
fondi utilizzati e141.705
n. progetti 3
ECUador
ghana
fondi utilizzati e26.310
n. progetti 1
fondi utilizzati e100.802
n. progetti 5
Angola
fondi utilizzati e601.990
n. progetti 4
brasile
fondi utilizzati e259.216
n. progetti 4
programma
urbal
(Argentina, Cuba, Cile,
Guatemala, Nicaragua)
fondi utilizzati e361.321
n. progetti 1
Progetti regionali
mercosur
(Argentina, Brasile, Paraguay,
Uruguay)
fondi utilizzati e746.935
n. progetti 4
uruguay
fondi utilizzati e34.320
n. progetti 1
Argentina
fondi utilizzati e13.657
n. progetti 3
Sovranità alimentare
22
Diritti delle donne ed equità di genere
Diritti d’infanzia e dell’adolescenza
Diritti di cittadinanza plurale
e52.497
bosnia
fondi utilizzati e277.452
n. progetti 1
Albania
fondi utilizzati e312.095
n. progetti 2
libano
fondi utilizzati e51.418
n. progetti 1
Cina
fondi utilizzati e199.268
n. progetti 2
Afghanistan
palestina
regionali
mediterraneo
fondi utilizzati e518.074
n. progetti 8
ia)
fondi utilizzati e70.930
n. progetti 2
76
egitto
fondi utilizzati e786.967
n. progetti 2
somalia
fondi utilizzati e861.596
n. progetti 5
swaziland
fondi utilizzati e627.623
n. progetti 3
Progetti regionali
Africa
(Burkina Faso, Ghana, Senegal,
RDC, Sud Africa, Swaziland)
fondi utilizzati e105.895
n. progetti 3
Lavoro inclusione economica e sociale
Governance
Patrimonio culturale e ambientale
Salute
23
l e
at t i v i tà
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2 0 12
cooperazione internazionale
settore cooperazione internazionale
L’attività di cooperazione allo sviluppo ha visto
COSPE protagonista nella realizzazione di iniziative,
partecipazione ad eventi internazionali, ratifica di
accordi e partenariati il tutto finalizzato al sostegno
e promozione dei temi strategici e prioritari
dell’organizzazione.
Africa
Per quanto riguarda i partenariati, nell’area Africa nel 2012 si
sono rafforzate le relazioni in ambiti progettuali/settoriali con
Università di Padova, Università di Firenze e Asl Livorno e le
relazioni con le associazioni che collaborano da diversi anni con
COSPE (Circolo Fagiani nel Mondo e rete veneta, Circolo Alex
Langer, Comitato Sao Bernardo e rete RER) e con Enti Locali
(Comune Macerata, Pesaro, Comune Genova e Padova) così
come con aziende quali Ecor NaturaSì e Aveprobi. Significativa
è stata anche la partecipazione a istanze di coordinamento
all’estero: la Commissione migrazione in Senegal, il tavolo
Acqua e coordinamento delle Ong in Swaziland.
L’area Africa nel 2012 ha partecipato alla rete coordinata
da “DG Environment UE” su Redd (Reducing Emissions from
Deforestation and Degradation) e nei Gruppi di lavoro della
Regione Toscana su Aids/Infanzia e Risorse Idriche, con ottimi
risultati nel 2012 quali la realizzazione di un’istruttoria chiara
per il posizionamento sul tema dei crediti di carbonio (riduzione
CO2 e Redd), e realizzazione di linee guida per la cooperazione
decentrata sul tema acqua. Su questo tema l’area ha svolto
un lavoro di notevole impatto anche in ottica incidenza politica
e nella creazione di reti sul territorio. Si è poi lavorato per una
maggiore specializzazione nei temi prioritari, attraverso la
ricerca e il rafforzamento di partenariati scientifici e universitari
(agricoltura, cambiamenti climatici, foreste, aids) e con piani
di lavoro con i referenti tematici interni, anche attraverso la
sistematizzazione di buone prassi e metodologie o attraverso
studi tecnici e di settore (su dinamiche di genere e/o di carattere
agricolo in Angola e Swaziland). Nell’Area si è lavorato in
particolare sulla priorità del tema genere anche attraverso una
maggiore attenzione alla selezione e alla formazione personale
di area, contributo alla nuova progettazione e rilettura dei
progetti in Swaziland e Senegal. Forte è stata infine anche la
diversificazione delle fonti di finanziamento.
24
America latina
Per quanto riguarda l’ambito di partenariato, l’area America
Latina, ha promosso da un lato il rinnovo dell’accordo quadro
con Unisol Brasil e, dall’altro, la sottoscrizione di due accordiquadro con la “Escuela Andalusa de Economia Social” (ESS)
e con “Cicopa Mercosur”, per dare seguito e sostegno alle
iniziative e alle esperienze di cooperativismo e di Economia
Sociale e Solidale. Da notare inoltre la attiva la partecipazione
dell’Area a eventi di rilievo internazionale: Marcuba, Urba-social,
“Rio+20”, Terra Futura, SANA, il seminario di Brasil Proximo a
Federparchi, TTG Rimini, Festival di Giornalismo Internazionale,
il Congresso di Unisol Brasil e il Congresso “Aci America” a
Ciudad de Panama. Per quanto riguarda le attività, l’Area, ha
continuato a promuovere e realizzare attività di cooperazione
sud – sud attraverso missioni e partecipazione a eventi di vari
partner locali e italiani. Si sono inoltre attivati numerosi nuovi
partenariati e collaborazioni, nell’ambito sia dell’utilizzo di
strumenti finanziari nuovi che attraverso l’ufficio raccolta fondi
attivando iniziative presso finanziatori privati.
Asia
In Asia le attività a tutela dei diritti delle donne in Afghanistan
hanno visto COSPE rilanciare ed approfondire partenariati
strategici con Cisda (Comitato Italiano Solidarietà Donne
Afghane) e partner locali (in particolare Hawca - Humanitarian
Assistance Humanitarian Assistance for Women and Children
of Afghanistan) e identificare nuove alleanze, attualmente di
natura progettuale con Amnesty International, e sul piano
di advocacy, con la Casa della Donna di Pisa. In Cina si sono
sperimentate nuove alleanze legate al turismo responsabile
e alla difesa delle minoranze etniche, coinvolgendo Aitr e la
Cna di Firenze in progettazione sulla responsabilità sociale di
impresa nel settore turistico, che rappresenta una opportunità
di rafforzamento e allargamento di nuovi partenariati sul tema
della “impresa etica” in Cina. Per la promozione di relazioni di
carattere più culturale è stato coinvolto il Museo d’arte orientale
– MAO di Torino ed il Museo d’Arte Orientale di Roma. Il partner
strategico di riferimento in Cina si conferma la Xiang Yuan You
Association - XYY, ma appare urgente analizzare l’investimento
realizzato nella creazione e rafforzamento del network
asiatico creato attraverso il progetto Bridge-it (Cina, Mongolia,
Nepal) e le attività degli ultimi anni (Cina, Sri Lanka, Filippine,
Indonesia, e India) per identificare prospettive progettuali che
ne garantiscano continuità e sostenibilità.
Da trent’anni facciamo la differenza.
Perchè la facciamo insieme.
I
al mondo da 30 anni
Nelle pagine che seguono abbiamo cercato di visualizzare, attraverso la timeline, le principali tappe della lunga e articolata
storia di COSPE. Inoltre abbiamo tentato di ripercorrere attraverso dieci focus, i “fili rossi” del lavoro di COSPE: un modo
per raccontare, l’evoluzione, la trasformazione ma anche la coerenza di temi e principi che sono alla base della nostra
associazione. Per ognuno di loro dei piccoli box evidenziano alcuni dei successi e delle buone pratiche e, ancora, vengono
messi in fila alcuni tra i nostri partner storici. Molti di questi approfondimenti sono di difficile “incasellamento” e per la loro
insieme alle donne
Per COSPE, lavorare sui diritti e l’empowerment delle donne è parte
integrante della sua storia fin dalla fondazione: non solo per il lungo
elenco dei progetti rivolti alle donne, o per l’utilizzo di un linguaggio
“politically correct”, quanto per la sua permeabilità ad ospitare nel
tempo donne collegate ai movimenti femministi con il desiderio di
guardare altri contesti per allargare visioni e pratiche. Luciana Sassatelli,
co-fondatrice e Presidente di COSPE nei suoi primi anni, credette
particolarmente alla necessità di far incontrare e dialogare i movimenti
delle donne del sud e del nord del mondo. E’ stato dunque un lungo e
non ancora terminato lavoro interno che ha assunto l’analisi femminista
dell’ineguaglianza tra sud e nord del mondo e tra uomini e donne come
collegate e interdipendenti e nel fare questo non ha considerato il
femminismo occidentale come unica possibilità e modalità di risposta
ai tanti patriarcati. Il lungo lavoro di COSPE che continua ancora
oggi a fianco delle donne di tutto il mondo, si è realizzato creando e
sostenendo reti, centri donne, case rifugio ma soprattutto creando
connessioni stabili e relazioni con l’associazionismo per lavorare sui
diritti formali e sostanziali delle donne. COSPE lo ha fatto anche in
Italia a partire da un lavoro di mediazione interculturale negli anni ‘80
e ponendosi, quasi pioniere, il problema che nelle migrazioni ci sono
uomini e donne, trasmigrazioni di patriarcati e nuove asimmetrie. Fu in
particolare Maria Teresa Battaglino, storica femminista, a promuovere
con COSPE un associazionismo di donne migranti che mettesse
insieme diritti, reddito, rete sociale mostrando che il nord e sud del
mondo sono intrecciati in una relazione complessa e tortuosa al di là di
confini geografici oggi sempre più labili.
‘Passi leggeri’
è il Centro Donne nato promosso da COSPE nel 2001 a Scutari, città
nel nord dell’Albania. Concepito come spazio pubblico per l’empowerment sociale,
economico e culturale delle donne progetta e realizza interventi di sviluppo locale in
chiave di genere. Offre, inoltre, accompagnamento, assistenza legale e psicologica
alle donne sopravvissute alle violenze domestiche.
Albania
Il Centro Donne di Gaza
, nato nel 2010, è
oggi il punto di riferimento per centinaia di donne
palestinesi che ricevono assistenza sanitaria,
psicologica e legale in un territorio in cui sono
enormi le difficoltà di accesso ai servizi più basilari,
a causa dall’embargo israeliano. Inoltre promuove
la cultura dei diritti delle donne e dell’equità
di genere, contrastando le pratiche patriarcali
imposte da Hamas nella Striscia di Gaza.
Palestina
Il Centro Donne di Jendouba,
concepito
da
COSPE
in
partenariato con l’associazione
Afturd come spazio pubblico
per i diritti e l’empowerment
sociale, economico e culturale
delle donne è l’ultimo Centro
realizzato da COSPE.
Tunisia
Il Centro Donne ‘Darna’ nasce negli anni ‘90 grazie ad un partenariato
euromediterraneo tra COSPE, l’associazione algerina Rachda (Rassemplement Contre
la Hogra et pour les Droits des Algériennes), Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì,
e ad un finanziamento del Ministero Affari Esteri. Il Centro è ancora oggi attivo e
accoglie donne vittime di violenza domestica e del codice della famiglia fornendo loro
accoglienza assistenza legale, sanitaria e psicologica.
Algeria
1983 | ITALIA
19 aprile 1983.
A Firenze nasce COSPE.
Il primo anno di vita le
attività sono legate ai
comitati per la pace di
Firenze e Bologna e
collegamenti ai comitati di
solidarietà dei due territori.
II
1984 | ITALIA
1984/85 | MONDO
metà anni ‘80 | MONDO
COSPE apre una sede di
Bologna, ottiene l’idoneità
e cominciano i primi
progetti.
————————
I primi convegni sull’
eco-sviluppo, concetto
del tutto nuovo ed
innovativo per l’epoca,
in collaborazione con
le Università di Firenze
e di Bologna.
COSPE muove i primi passi in Africa: Capo Verde
(1984), Senegal, Sahrawi in Algeria, Zambia, Eritrea
zone liberate (1985), Niger (1988) e in Centro
America: El Salvador zone liberate (Fronte di Liberazione
Farabundo Martì) sempre nel 1985 mentre in Italia
aderisce ai comitati di solidarietà con il Nicaragua e
poi comincia, nel 1987 a sviluppare i primi progetti.
Fin dagli esordi COSPE sostiene i movimenti di
liberazione di tutto il mondo: oltre all’Africa si avviano
progetti nelle Filippine di Marcos (1985), con i rifugiati
ANC (African National Congress) in Tanzania, in Cile
e Uruguay (con la Federazione delle Cooperative
Produttive dell’Uruguay (1985) disegnati insieme ai
rifugiati di questi Paesi in Europa.
Si ampliano i Paesi di intervento e i
progetti che riguardano soprattutto
lo sviluppo di piccole comunità
agricole, la lotta alla desertificazione,
la formazione professionale,
l’agevolazione del commercio locale,
la medicina di base.
natura trasversale possono essere esempi tanto di lotta per la sovranità alimentare che di “interdipendenza nord – sud”
o di economia sociale e solidale (come nel caso dei manghi fair trade di Apad in Senegal) e inoltre, l’elenco risulterà, ad un
profondo conoscitore di COSPE, incompleto e non esaustivo. L’inserto, infatti, per motivi di spazio e di leggibilità si limita a
dare alcuni spunti e a segnalare alcune tra le inziative e dei momenti che, nella percezione della associazione stessa, sono
oggi tra le pietre miliari di un percorso ancora in atto. Ricco di passato ma proiettato nel futuro.
Due associazioni di donne alla periferia del Cairo
A El Saff e a Desamy, due villaggi nel Governatorato di Giza, nella periferia del Cairo, nascono nel 2010 due comitati di donne che nel giugno 2012 si costituiscono in due
associazioni legalmente riconosciute: la “Pioneer’s Women Association” di El Saff e la “Women’s Renaissance Association” di Desamy. Una tappa fondamentale nel processo di
rafforzamento e di empowerment delle donne sostenuto dal progetto COSPE “Lotta alla Povertà e l’Esclusione Sociale – Sviluppo Comunitario nel Governatorato di Giza” e una
vittoria enorme soprattutto per le donne di Desamy, che fin dall’inizio della loro attività sono state osteggiate nella comunità da parte delle frange più estreme dei gruppi Salafiti.
Dopo un lungo periodo di formazione sui diritti umani e civili, i comitati di donne di El Saff e Desamy, hanno partecipato anche a un programma di istruzione su gestione e
management delle associazioni, micro-credito e micro-finanza, e individuazione di piccole attività generatrici di reddito, secondo una logica ispirata all’impresa sociale.
Egitto
SWA
Il Centro Donne di Kabul
COSPE in Somalia dal 1998, ha sostenuto la creazione di Swa, la Somali Women
agenda, un network di associazioni che ad oggi riunisce 19 organizzazioni
femminili in Somalia e della Diaspora e rappresenta circa 50,000 donne in
Somalia e all’estero. Nata nel 2008 grazie alla collaborazione con IIDA, la prima
associazione a-clanica femminile, la Swa svolge un capillare lavoro con le
associazioni femminili locali, che lavorano in tutta la Somalia con le donne, sui
diritti, l’imprenditorialità femminile e sulla partecipazione politica.
è realizzato da COSPE in collaborazione con l’associazione
Opawc, come ampliamento e sviluppo della collaborazione iniziata nel 2007 tra la
Regione Toscana e varie associazioni ed enti toscani. Al Centro vengono realizzati corsi
di alfabetizzazione e formazione per tutte le donne. In un Paese come l’Afghanistan,
caratterizzato da una situazione di conflitto e violenza che perdura da oltre trent’anni,
con dati economici e sociali tra i più bassi del mondo, anche quelli relativi alla violazione
dei diritti delle donne sono allarmanti. In questo contesto il Centro si propone di sostenere
processi di empowerment e autonomia da parte delle donne afghane.
Somalia
Afghanistan
tra i partner
WOMEN è una rete internazionale di donne
rappresentanti di istituzioni e associazioni
attive nell’area del Mediterraneo, dei
Balcani e dell’est Europa. Sorta nel 1999 ha
l’obiettivo di promuovere pari opportunità
fra donne e uomini e contribuire alla
valorizzazione delle differenze culturali e
delle culture di genere.
AF TURD, associazione delle Donne Tunisine
per la Ricerca e lo Sviluppo, partner di COSPE
in Tunisia e nata nel 1989, è espressione del
movimento autonomo delle donne tunisine
che vogliono promuovere una riflessione
critica e costruttiva sulla condizione della
donna e sulla sua partecipazione effettiva alla
vita sociale e allo sviluppo del Paese.
HAWCA, associazione femminile afghana
sostenuta da COSPE e vincitrice, nel
2011, del ‘Premio per la Pace’, lavora nella
lotta e prevenzione alla violenza sulle
donne e ne incoraggia la partecipazione
nella ricostruzione e nello sviluppo del
loro Paese, sempre in partnership con
istituzioni e organizzazioni internazionali.
OPAWC,
organizzazione
di
promozione delle capacità delle
donne afghane, è nata nel 2003
e opera per dare alle donne
afghane gli strumenti per
diventare indipendenti e lottare
per garantire il rispetto dei diritti
umani anche per le donne.
1985 | ITALIA
1986 | ITALIA/europa
1986 | ITALIA
1987 | MONDO
1988/89 | ITALIA
Nasce il periodico
Jojoba .
Grazie a una formazione con la
Commission for Racial Equality
di Londra comincia il lavoro di
COSPE sull’antirazzismo.
Inizia a lavorare nelle scuole
e con le associazioni di
immigrati: il primo progetto
fu una “ricerca-azione” con la
comunità filippina finanziato
dalla Regione Toscana.
Continua a lavorare con tutti i
comitati di solidarietà esistenti
e in alcuni casi li crea: comitato
di solidarietà con El Salvador
e il comitato Anti-apartheid.
Nasce l’Apad (Associazione
di frutticoltori di Dioloulou)
in Casamance, Senegal e in
questi anni inizia l’impegno
a fianco delle associazioni
contadine in Senegal.
Primo progetto di
educazione allo sviluppo
“un mondo per tutti”,
campagna europea
sull’interdipendenza
nord- sud. COSPE pubblica
i libro “Prodotti del sud,
consumi del nord”.
III
acqua bene comune e da tutelare
Un lungo percorso che unisce il lavoro di educazione allo sviluppo di
COSPE in Italia e in Europa e la cooperazione internazionale è quello
condotto sul tema acqua. Da circa dieci anni questo tema è infatti al
centro di progetti e campagne della nostra associazione che si batte
tanto per il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto
umano, che per la tutela di oasi o la preservazione di falde acquifere
minacciate da grandi progetti estrattivi, e ancora per l’accesso ai
servizi sanitari in Africa australe e occidentale. Per questo COSPE si è
impegnato negli anni sia a lavorare sul territorio a fianco delle comunità,
per rispondere a bisogni precisi e istanze determinate, sia a portare
avanti un’effettiva attività di advocacy insieme ai grandi movimenti.
Inoltre in qualità di membro del Contratto Mondiale per l’Acqua e dei
comitati promotori del referendum per l’acqua bene comune in Italia,
COSPE ha contribuito attivamente ai diversi Forum Mondiali Alternativi
per l’Acqua fin dalla prima edizione, a numerosi Social Forum Mondiali,
fino alla Cupola dei Popoli di Rio+20, presentando le istanze delle
organizzazioni partner.
Acqua bene comune
A fine marzo 2012 sono state presentate le “Linee Guida della Cooperazione
Decentrata Toscana in materia di Accesso all’Acqua” che costituiscono un
punto di riferimento importante per i sistemi di cooperazione decentrata
e internazionale, riconosciuto anche dal Global Water Solidarity Platform
di UNDP. Un documento che nasce all’interno del progetto della Regione
Toscana “Acqua bene comune di tutti” e dall’esperienza dei partner al
FAME di Marsiglia. Il principio a cui si ispirano le linee guida è quello di
considerare l’accesso all’acqua potabile un diritto umano universale, come
hanno riconosciuto le stesse Nazioni Unite.
Carovane dell’acqua
COSPE si è battuto per la tutela del diritto all’acqua con le “carovane dell’acqua” in
difesa della gestione comunitaria delle risorse idriche, che hanno attraversato nel
2008 Nicaragua, Guatemala, Honduras e El Salvador, nel 2009 il Kurdistan e nel
2011 la Palestina. Le carovane sono state organizzate dal Comitato Italiano per un
Contratto Mondiale sull’Acqua, assieme a COSPE e altre Ong e in ogni Paese hanno
incontrato esponenti della società civile, autorità locali ed esperti sulla questione
del diritto all’acqua, e per avviare relazioni tra le realtà locali e i movimenti per
l’acqua italiani ed europei.
Agua sin fronteras
“Agua sin Fronteras”, progetto COSPE finanziato da Aato Laguna di Venzia,
diretto a centinaia di famiglie in El Salvador e in Honduras, ha lo scopo di favorire
l’accesso all’acqua potabile e migliorare le condizioni igienico sanitarie (dalla
disinfezione dell’acqua ai sistemi idrosanitari) di questi Paesi e di sostenere
le giunte dell’acqua, un metodo di gestione comunitaria della risorsa idrica.
Attualmente sono circa 17000 le giunte in Centro America che portano acqua
a oltre 8 milioni di persone. Nel marzo del 2011 è stato tra i promotori, con
i partner del progetto “Agua sin fronteras”, del primo Forum dei movimenti
dell’acqua del Centro America organizzato da un insieme a reti e associazioni di
Guatemala, Honduras, Nicaragua, Europa e Sud America con oltre 200 delegati.
www.osservatorioacqua-centroamerica.org.
Portatoti d’acqua
La campagna aveva l’obiettivo di
attivare un processo di partecipazione
e di mobilitazione di risorse da parte dei
cittadini, istituzioni ed enti locali, disponibili
ad impegnarsi in difesa dell’acqua
attraverso una serie di comportamenti
individuali e collettivi.
www.portatoridacqua.it
W.A.T.E.R.
(Water Access Through Empowerment
of Rights), campagna europea promossa
da Cevi, Cicma, Cipsi, COSPE, Legambiente,
Cerai(Spagna), France Liberté (Francia), Green
(Belgio), Kessa Dimitr (Grecia) Humanitas
(Slovenia), TN (Olanda). Tra gli scopi principali
della campagna promuovere azioni di advocacy
per introdurre il diritto all’acqua all’interno degli
ordinamenti legislativi e regolatori degli Stati.
tra i partner
CICMA
Il Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua è composto da cittadini, comitati, associazioni che si riconoscono nei principi contenuti nei Manifesti dell’Acqua, a
partire da quello di Lisbona (1998), che sono impegnati sui territori a promuovere una nuova cultura e politica dell’acqua come diritto umano e come bene comune, patrimonio
dell’umanità. Un “contratto “ da realizzarsi con la promozione di campagne informative e di accrescimento della consapevolezza sul tema per impedire che l’acqua diventi
sempre di più una merce, una risorsa sottratta al controllo delle comunità e dei cittadini per diventare una risorsa a valenza economica da commercializzare, da sfruttare e
consumare, da utilizzare anche in termini di speculazione finanziaria. COSPE, dopo averne sostenuto le attività per anni, è membro di Cicma dal 2012 e dei Comitati promotori
del referendum per “l’Acqua Bene Comune”: dalla raccolta firme alle ultime manifestazioni per chiedere che i risultati del referendum vengano applicati dalle istituzioni.
www.contrattoacqua.it
fine anni ‘80 | italia
primi anni ‘90 | MONDO
1992 | ITALIA
1994 | MONDO
gli anni ‘90
COSPE allarga i campi di
intervento, e il dibattito
sull’antirazzismo si sposa
con la battaglia per la
parità di diritti e le pari
opportunità di successo
scolastico, lavorativo,
sociale e di accesso ai
servizi e all’informazione
per i nuovi cittadini.
Inizia l’impegno a fianco delle
associazioni di donne nel Paesi
del Mediterraneo (Algeria,
Tunisia, Marocco, Egitto
e Palestina, poi in Albania)
per il riconoscimento dei diritti
sostanziali e pratici delle donne
(dal 1993: progetto Rete Donne
Mediterraneo).
Nasce il periodico
COSPEnews.
17 luglio 1994.
Su una strada nigerina
perdono la vita la
presidentessa e
fondatrice Luciana
Sassatelli e tre
operatori (volontari)
COSPE.
Nonostante la crisi della cooperazione,
COSPE riesce a mantenere un alto livello
di progettualità arrivando a estendere
i suoi territori di azione e migliorando i
meccanismi interni di gestione e controllo,
modificando lo statuto ed acquistando una
nuova sede nazionale (1997).
In questi anni si intensificano le attività
di advocacy e di educazione allo sviluppo
come canale di scambio culturale nord
sud e come strumenti di vero cambiamento
sociale.
IV
dall’antirazzismo attivo
ai diritti di cittadinanza
L’antirazzismo per il COSPE è stato prima di tutto una pratica interna,
con corsi di formazione richiesti dagli stessi volontari e operatori,
di fronte a società che stavano rapidamente cambiando in senso
multiculturale e ponevano tutti di fronte a nuove sfide e questioni
vitali come discriminazione, diritti, ruolo delle istituzioni e dei servizi.
Da allora COSPE ha promosso azioni di formazione e aggiornamento
ad operatori del privato sociale, della scuola pubblica, dei servizi,
elaborando e proponendo interventi sempre più coerenti e strutturali,
a sostegno dei bisogni dei cittadini migranti. I campi di intervento
aumentano e il dibattito sull’antirazzismo si sposa con la battaglia per
la parità di diritti ed eque opportunità di successo scolastico, lavorativo,
sociale e di accesso ai servizi e all’informazione.
Questi temi sono stati anticipatori per la nostra società e fondamentali
per l’esercizio dei diritti e l’ampliamento degli spazi di libertà. Il resto è
cronaca di tutti i giorni: un prezioso, raro ed innovativo patrimonio di
esperienze, competenze e conoscenze che continua a caratterizzare la
nostra metodologia di lavoro e di approccio all’educazione interculturale
e allo sviluppo umano equo e sostenibile.
Focal Point
COSPE rappresenta uno dei principali punti di riferimento per il monitoraggio e la ricerca
sul rispetto dei diritti fondamentali in Italia. Come National Focal Point (Nfp) dal 2001
dell’ex-European Monitoring Centre on racism and xenophobia (Eumc) e dal 2007
dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali (Fra), COSPE ha maturato una
lunga esperienza nella ricerca e documentazione sulle tematiche individuate
dalla Carta di Nizza, fra cui ricordiamo accesso alla giustizia, diritti del fanciullo e
protezione dei bambini, immigrazione e asilo, parità e non-discriminazione sulla
base dell’età, disabilità, genere, religione/credo e orientamento sessuale, razzismo
e discriminazione etnica. Nel 2011 è diventato anche Focal point dello European
Institute for gender equality (Eige). http://fra.europa.eu/en/research/franet
“Cause strategiche contro la discriminazione” - Quaderno COSP E
Le cause strategiche sono cause legali che organizzazioni di tutela contro
le discriminazioni, avvocati e singoli individui decidono di intraprendere allo
scopo d’indurre un cambiamento sociale, legislativo e giurisprudenziale che
contribuisca allo sviluppo della tutela dei diritti umani. In Europa il ricorso alle
cause strategiche sta diventando uno dei metodi più utilizzati per combattere le
discriminazioni sulla base della nazionalità, religione, origine etnica, ecc..
La pubblicazione contiene utili linee guida per la l’individuazione e la preparazione
di queste cause.
anni ‘90 | ITALIA
Sono gli anni delle campagne “Per un consumo Equo”, “Sdebitarsi”
e la campagna per la“Tobin Tax”, “Una buona terra per tutti” e la
mostra fotografica “Metti una mattina a colazione”. Sono anche gli
anni della mostra “Nero su bianco”: i migliori vignettisti italiani
contro il razzismo. In questi anni viene avviato anche il progetto
“Intermedia nord-sud” (1994-2000), ciclo di trasmissioni televisive
e radiofoniche sui temi dello sviluppo e dell’interdipendenza
nord-sud e della complessità nella società multietnica.
CIRDI, il Centro di Informazione su Razzismo e Discriminazioni in Italia nasce dalla
volontà di mettere a disposizione di un vasto pubblico i risultati delle attività che
COSPE svolge da molti anni nel campo della lotta al razzismo e alle discriminazioni.
CIRDI si propone di essere un punto di riferimento a livello nazionale su razzismo,
xenofobia ed intolleranze collegate e sulle discriminazioni basate sull’origine etnica o
nazionale, lingua o religione per tutte quelle organizzazioni ed istituzioni che lavorano
su questi temi e per i cittadini interessati, comprese le vittime reali e potenziali.
www.cirdi.org
Parlamondo - Servizio di lotta alle discriminazioni
Dopo l’esperienza del “Camper – di piazza in piazza”, con cui negli anni ‘90 il COSPE
portava informazioni e recepiva i bisogni dei cittadini di origine cinese tra Firenze e
Prato, nel 1998 nasce “Parlamondo” come servizio informativo telefonico in lingua per
le comunità di immigrati in Toscana. Diventa poi una vera e propria antenna locale nella
lotta alle discriminazioni, fornendo consulenza, orientando e proponendo soluzioni ai casi
che vengono segnalati. Intervenendo nei casi di discriminazione basata sull’origine etnica
o “razziale”, la nazionalità, la lingua e l’appartenenza religiosa che riguardano l’accesso ai
servizi pubblici e privati, il mondo del lavoro, l’accesso all’alloggio, il sistema scolastico.
metà anni ‘90 | MONDO
Inizia la cooperazione
in Africa, America Latina
e nel Mediterraneo in
collaborazione con gli enti
locali (cooperazione
decentrata).
IN ITALIA
Comincia l’esperienza per
l’accesso ai servizi per la comunità
cinese sul territorio della Provincia
di Firenze grazie alle tappe di un
camper con operatori COSPE.
In seguito a questa esperienza
nasce il giornale italo cinese
“Zhang Yi Bao” e prende il via il
progetto di consulenza telefonica
in lingua per le comunità di
immigrati in toscana
“Parlamondo”.
V
immigrazione, media e libertà
Media e immigrazione: da queste due parole e dalle implicazioni e
prospettive del loro intrecciarsi prende il via alla fine degli anni ‘90 un
filone dell’impegno di COSPE che continua tutt’oggi e tante, in questi 30
anni, sono state le iniziative, i partner che ci hanno accompagnato per
cercare di andare oltre le informazioni stereotipate dei media italiani
sull’immigrazione e far emergere la quotidiana realtà delle nostre città
e le sfide della società interculturale in costruzione. Un impegno che ha
reso COSPE un autorevole punto di riferimento.
Questa vocazione e questa vicinanza con i media hanno inoltre portato
COSPE a poter sviluppare progetti sui media e la libertà di espressione
anche in altri contesti. Unendo competenze ed esperienze diverse,
COSPE ha infatti, lavorato a sostegno dei media indipendenti nel
Mediterraneo con importanti esperienze di creazione o sostegno
a radio comunitarie: prima in Palestina e, oggi, in Tunisia, in Egitto e
in Marocco. Laddove il sostegno a media liberi e indipendenti e alla
produzione di notizie e informazioni libere e non stereotipate o main
stream si intrecciano alle lotte per la democrazia la libertà e i diritti.
“Radio SHABAB FM”
è la prima radio comunitaria dei Territori Palestinesi. La
radio, con sede a Birzeit, in Palestina, trasmette in circa 2/3 della Cisgiordania, dall’inverno del 2007. L’esperienza di “Shabab FM” si è dimostrata efficace già dai suoi
primi mesi di vita, essendo la radio il più diretto e diffuso mezzo di comunicazione:
economico, facile da usare e con un linguaggio semplice. Ha così permesso l’accesso
all’informazione ad una parte di società palestinese altrimenti esclusa. La radio, sotto
il coordinamento di Palestinian Youth Union, è gestita con la collaborazione di circa
30 organizzazioni indipendenti locali, con un ruolo attivo nella progettazione e nella
realizzazione di tutte le attività.
La Palestinian Youth Union (Pyu), è un’organizzazione no-profit e non governativa
palestinese, fondata nel 1992 da un gruppo di giovani delle comunità locali come
risposta al bisogno urgente della gioventù di concentrare le proprie potenzialità e
gli sforzi per il riconoscimento di un ruolo da protagonista nella società palestinese.
www.shababfm.org
Radio 3 R
Radio Regueb Révolution è una radio web nata dalla collaborazione
tra COSPE, l’Associazione Libertè et Developpement di Regueb (Tunisia) e l’Agenzia
Multimediale AMISnet e finanziata dall’Unione Europea. La stazione radio comunitaria
nella città di Regueb, con le attuali 4 ore giornaliere di programmazione, è concepita
come mezzo di informazione indipendente e di mobilitazione cittadina a livello locale,
adotta un approccio di lavoro partecipativo e in rete con altri media locali per favorire lo
scambio di buone pratiche e la libertà d’espressione nella Tunisia post rivoluzionaria. La
radio sta lottando , insieme al sindacato dei media indipemdenti tunisini, per avere la
concesione delle frequenze. Attualmente bloccato. www.radio3r.net
Carta di Roma
La
è il protocollo deontologico nato sulla spinta dell’Unhcr, di
COSPE e di altre associazioni, per una corretta rappresentazione mediatica del
mondo migrante. Fin dalla sua approvazione, nel 2008, COSPE ha lavorato per
garantire il rispetto della Carta, segnalandone le violazioni e diffondendo una cultura
giornalistica volta al rispetto e alla tutela delle minoranze. In linea con la battaglia per
un’informazione capace di ritrarre il mondo migrante senza stereotipi e pregiudizi.
“Mostafa’ Souhir”
Nel 2004 nasce il Premio giornalistico
per la multiculturalità
nei media dedicato alla memoria di un nostro collega, giornalista e attivista
prematuramente scomparso. Sono state quattro le edizioni del premio dedicate di
volta in volta a produzioni editoriali multiculturali della radio, della TV, della carta
stampata e del web, attive su tutto il territorio nazionale. Una manifestazione
innovativa, sostenuta dal progetto “Mediam’rad media, diversità e pluralismo”, che
ha fatto luce su tante realtà sconosciute e ha sostenuto progetti che tuttora vivono
di vita propria. La giuria del Premio ha visto molti rappresentanti del mondo dei media
ed è stata presieduta nelle ultime edizioni Jean Leonard Touadi.
ANSI
l’Associazione Nazionale Stampa Interculturale, nasce il 24 febbraio 2010 con
gli obiettivi di garantire l’accesso alla professione giornalistica per i cittadini stranieri,
di promuovere la diversità nei media e giornalismo multiculturale e di tutelare dei
diritti di collaboratori di testate privi della cittadinanza italiana. Tra le conquiste più
recenti (giugno 2012) l’opportunità per i giornalisti stranieri di diventare direttori di
testata.
Media e Multiculturalita’ (MMC2000)
è il portale COSPE su media e diversità culturale. Uno strumento di informazione
e documentazione che intende offrire materiali e risorse agli addetti ai lavori e al
pubblico interessato. Nato nel 2000, è stato il primo portale italiano nel settore. Nel
2011 rinnova la sua veste grafica e si rilancia proponendosi come il Portale della
multiculturalità nei media, con un quadro il più possibile completo delle iniziative e
del dibattito in corso sul tema in Italia. Continua ad essere ancora oggi un punto di
riferimento a livello nazionale. www.mmc2000.net
1997 | MONDO
1997 | EUROPA
1998 | EUROPA
ITALIA
fine anni ‘90 | ITALIA
COSPE è fra i fondatori
del Gruppo di appoggio
delle Ong italiane al
movimento contadino
nel Sahel e poi dell’Africa
Occidentale.
1997 anno Europeo contro
il razzismo. COSPE inizia la
formazione della Polizia
sull’offerta di un servizio adatto
ad una società multiculturale.
Nel 2001, COSPE cura la
pubblicazione in Italia della Carta
di Rotterdam sul servizio di
polizia nella società multiculturali,
carta nata nell’omonima città
olandese nel 1997 e lavora alla
costituzione in diverse regioni
dei centri di tutela contro le
discriminazioni.
COSPE aderisce ad Enar, la rete
europea delle Ong impegnate
nell’antirazzismo e nel 2001
COSPE diventa focal point per
l’Italia di Raxen, la rete
europea di monitoraggio
sull’antirazzismo che fa
capo alla Fra (Fundamental
Rights Agency).
Prendono il via i primi
partenariati didattici
coordinati da COSPE tra:
Comune e Provincia di
Firenze, il Comune di
Campi e la Cina
COSPE lavora con le donne
migranti per costruire nuove
forme associative interculturali
finalizzate anche alle creazione
di nuove opportunità lavorative
(fondamentale in questa tappa
è il progetto europeo NOW-New
Opportunities for Women)
VI
cooperazione tra partner e tra territori:
sempre tra pari
è fin dagli anni ‘90, anni di crisi della cooperazione internazionale allo
sviluppo e di un contesto storico completamente mutato (il crollo
del muro di Berlino, la fine di due blocchi economici politici e sociali
contrapposti e la fine del concetto del “terzo mondo”, e i conflitti nella
ex-jugoslavia), che COSPE guarda alla cooperazione non più solo come
aiuto allo sviluppo, né come semplice relazione tra organizzazioni
ma anche come strumento di collaborazione duratura tra territori e
comunità partner sulla base di valori condivisi e di fiducia reciproca.
Da allora, andando oltre la logica dell’aiuto umanitario, del rapporto
unilaterale donatore-beneficiario, rifiutandosi di trasformarsi in un
inseguitore di emergenze o in un puro progettificio, che COSPE lavora
alla costruzione di alleanze orizzontali e partenariati solidi basati su
strategie, obiettivi e modalità di operare comune.
“Habana ecopolis”, è un programma di riqualificazione urbana e di gestione
territoriale e ambientale, iniziato nel 1998 per promuovere lo sviluppo sostenibile
di Città dell’Avana e terminato nel 2010. Finanziato da Commissione Europea e
Ministero degli affari esteri italiano è stato gestito da un consorzio di ong tra cui
COSPE (capofila insieme a Cric), e altri soggetti pubblici priviati per i progetti di
cooperazione decentrata (Lapei, arci e legambiente). Negli anni ha visto sviluppare
attività socio culturali (sono stati creati 3 centri di aggregazione giovanili nei
quartieri di Colòn, La Corea e Jata), recupero urbanistico (ristrutturazione del cinema
Riviera, del parco della Musica, una palestra e una zona sportiva, un anfiteatro,
un centro ambientale, un parco per bambini e di un museo) e di utilizzo di energia
sostenibile (creazione di un impianto fotovoltaico nel quartiere di Miramar). Alcune
delle zone riqualificate dal progetto sono oggi entrate nei circuiti turistici di agenzie
di viaggio italiane creando così ulteriori opportunità di lavoro.
Nel gennaio 2010 vengono simbolicamente consegnate le chiavi dell’Habana a
Fabio Laurenzi, Presidente COSPE, per essersi speso negli anni a costruire rapporti
e reti e alleanze e iniziative tra i due Paesi.
Cuba
Comune di Peccioli
Nell’ambito della cooperazione decentrata un nostro partner importante è stato,
nel tempo, il Comune di Peccioli che, dal 2000 ha lavorato con COSPE, sempre,
in Ghana per la creazione di una scuola-officina per la promozione della piccola
impresa nel settore meccanico, sviluppatosi poi in un vasto progetto di sostegno
alla microimpresa nei due distretti Nzema (East e West) con il co-finanziamento
della Unione Europea, che nelle sue due fasi si è concluso nel 2011. Inoltre in
ottica di sviluppo integrato dell’area ha affiancato il lavoro di COSPE in Ghana in
programmi di governance per la gestione sostenibile dei rifiuti.
Scuola di Pace
Il “Centro per la convivenza civica attraverso il metodo della non violenza”, la Scuola di
Pace del quartiere di Savena di Bologna, nasce nel 2003 da una sperimentazione di
gestione progettuale tra pubblico e privato sui temi dell’educazione alla pace,
della convivenza pacifica e della risoluzione non violenta dei conflitti. Tra i fondatori
oltre al quartiere, cinque associazioni tra cui COSPE. Formazione per insegnanti e
consulenza per l’inclusione degli studenti stranieri, formazione alla cittadinanza
attiva e promozione di attività di cooperazione decentrata. Sono questi i principali
ambiti in cui lavora la Scuola. www.scuoladipace.org.
dalle lotte di liberazione
alle primavere arabe
Dai comitati della pace di Toscana ed Emilia Romagna contro il programma di riarmo del presidente americano Reagan e le manifestazioni contro i
missili nucleari a Comiso, nel 1984, e i comitati di solidarietà con i popoli del sud del mondo, fino al moderno Afghanistan e le cosiddette primavere
arabe, COSPE ha sempre continuato, nel corso degli anni e del suo percorso, a sostenere i popoli nelle loro lotte per la democrazia, i diritti, la libertà
da dittature. E ha sempre agito e combattuto per rimuovere i motivi dei conflitti e degli squilibri che li generano. Sempre accanto ai protagonisti di
chi lotta per democrazia e diritti contro vecchie e nuove schiavitù.
anni 2000 | MONDO
2000 | ITALIA
2001 | ITALIA
2004 | ITALIA
Il profondo cambiamento della cooperazione internazionale, in corso da
tempo, spinge COSPE a promuovere, sostenere e realizzare progetti rivolti
all’aumento delle capacità dei partner locali – associazioni di donne e di
giovani, federazioni di agricoltori, cooperative di produttori e di artigiani,
istituzioni locali - di interagire con le tematiche dello sviluppo locale
sostenibile. Si rafforzano esperienze importanti, dall’Africa al Mediterraneo
ai Balcani e all’America Latina, grazie ai partenariati locali creati nel tempo
con interlocutori di fiducia e la pratica di cooperazione decentrata basata
sullo scambio tra territori e istituzioni locali. In particolare COSPE inizia a
lavorare a Cuba con il progetto Habana-Ecopolis, in Bosnia con progetti
sullo sviluppo d’impresa come mezzo di riconciliazione post conflitto che
porteranno alla nascita di Link, associazione per imprenditoria e lavoro e in
Albania dove in questi anni nasce il Centro Donna “Passi leggeri” a
Scutari. Iniziando così un partenariato storico ed esperienze ancora attive.
Nel 2000 viene
redatta ed
approvata la Carta
dei Principi, primo
documento
strategico e
programmatico
di COSPE.
Genova: nasce
una nuova sede
Dal binomio media e immigrazione
inizia un lungo percorso di COSPE su
corretta rappresentazione nei media,
media multiculturali, accesso alla
professione giornalistica per i cittadini
stranieri, percorso che passa dal sito
MMC2000 attraverso il “Premio Souhir”
(2004) in memoria di un collega
prematuramente scomparso e culmina,
nel 2010, con la costituzione dell’Ansi
(Associazione Nazionale della Stampa
Interculturale) e la partecipazione alla
stesura della Carta di Roma.
VII
dal commercio equo
all’economia sociale e solidale
COSPE è oggi in prima linea a sostenere, nella cooperazione
internazionale e in Italia, i principi del cooperativismo e dell’economia
sociale e solidale perché è ormai necessario trovare nuove strade per
organizzare la produzione, la distribuzione, il consumo e il risparmio
secondo modalità fondate sull’equità, la partecipazione democratica
e il legame con il territorio. Una consapevolezza che è cresciuta nel
tempo pur avendo cominciato fin dagli anni ‘80 e ‘90 a collaborare con
federazioni di cooperative, come in Uruguay, e a sostenere l’ impresa e
la creazione di lavoro in Centro America o in alcuni Paesi del continente
africano, come una delle strade possibili per consolidare il ritorno
alla democrazia o i processi di emancipazione sociale ed economica
di popolazioni fino ad allora escluse o ai margini dello sviluppo. Si
è cominciato con i primi interventi nell’ambito del consumo equo e
solidale per poi proseguire in Bosnia Erzegovina dove, lavorando con
un’associazione di cittadini e imprenditori, si è inteso la ricostruzione
del tessuto economico come motore di sviluppo sociale e strumento
di riconciliazione, e quindi continuare con i progetti sulle imprese
recuperate argentine e le cooperative di “catadores” brasiliani per
arrivare oggi alla grande iniziativa “Red del Sur” a sostegno del
cooperativismo e dell’economia sociale e solidale nel Mercosur.
‘Red del Sur’ è un’alleanza politica che unisce 7 Federazioni di circa 1000 gruppi
produttivi che operano in diversi settori e oltre 10 mila lavoratori in Brasile, Argentina,
Uruguay e Paraguay per promuovere il cooperativismo del lavoro e le reti di imprese
dell’economia sociale. Un soggetto unico che opera per il rafforzamento della Rete per lo
sviluppo socio-economico sostenibile anche attraverso scambi culturali e commerciali e
la diffusione di una legislazione che favorisca questo tipo di associazionismo. COSPE al
suo interno collabora al rafforzamento e alla promozione della rete, con attività formative,
dedicate soprattutto a donne, giovani e categorie vulnerabili, e di assistenza tecnica sia per
la formalizzazione e il coordinamento delle imprese sociali.
CICOPA-Mercosur
Il cooperativismo mondiale rappresentato dall’Alleanza Cooperativa Internazionale (Aci) è
strutturato in entità continentali e settoriali. Cicopa è l’organizzazione internazionale che
raggruppa le cooperative di lavoro di tutto il mondo. In America vi è l’entità continentale
(Cicopa- Americas) e due entità regionali (Cicopa – Mercosur e Cicopa – Nord America).
Cicopa Mercosur si costituisce nel 2011 grazie all’impegno delle istituzioni di rappresentanza
nazionale delle cooperative di lavoro di Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Nasce dalla
“Red del Sur” costituita dalla maggior parte degli attuali soci di Cicopa nella regione, insieme
all’appoggio delle Ong di cooperazione.
Microimprese e credit union in Ghana
Nel 2011 si è conclusa la seconda fase del progetto Small/Micro Enterprises Support System cofinanziato dalla UE di cui hanno beneficiato 10.000 imprenditori dei Distretti Nzema
del Ghana Occidentale. Oggi le associazioni di impresa e il sistema di servizi finanziari che sono stati creati grazie a questo progetto rappresentano una realtà di riferimento non solo
per tutti i piccoli imprenditori dell’area ma anche a livello regionale e nazionale. In particolare le due Credit Union, avviate col progetto ed ora del tutto autonome, alla conclusione del
progetto avevano già raggiunto l’importante risultato di 6500 membri iscritti e nell’agosto del 2012 i membri registrati sono rapidamente diventati più di 13.000 persone con prestiti
erogati per oltre 1 milione di euro.
LINK
, l’associazione per l’imprenditoria e il lavoro, nata grazie a un progetto
COSPE, oggi è un punto di riferimento per il lavoro autonomo, l’artigianato e le
piccole imprese nella zona di Mostar (Bosnia Erzegovina) una città che ancora
oggi soffre della divisione etnica causata dalla guerra. Per questo l’impegno di
Link a lavorare con gli imprenditori di entrambe le parti della città assume anche
significato politico facendo dell’associazione una vera palestra di democrazia e di
integrazione etnica. Lo “Sportello per le imprese” e il fondo di micro-credito hanno
già sostenuto 218 piccoli imprenditori aiutandoli a mantenere 812 posti di lavoro,
a creare 388 nuovi posti e hanno inoltre contribuito alla messa a norma di alcune
decine di piccole imprese locali. www.linkmostar.org
tra i partner
“Sabor Natural do Sertao”
, una rete di discussione e di
Dal 2005 COSPE sostiene la Rete
articolazione politica che unisce le organizzazioni formali e informali degli agricoltori, le comunità e
le autorità tradizionali per sostenere l’agricoltura familiare nel “Sertao” semiarido brasiliano (regione
interna nel nord-est brasiliano). La rete integra più di 20 gruppi, ed è composta da imprese, cooperative
e enti a conduzione familiare che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione dei
prodotti. La missione della Rete si può riassumere nella promozione e nel rafforzamento delle
organizzazioni rappresentative dei lavoratori e lavoratrici dell’agricoltura familiare e delle comunità
tradizionali in vista di uno sviluppo collettivo. Oggi sono coinvolte più di 185 famiglie rurali e 410
produttori di 22 municipi e i prodotti a marchio “Sabor Natural do Sertao” vengono commercializzati a
livello nazionale ed internazionale tramite i canali del commercio equo e solidale.
UNISOL Brasil (Central de Cooperativas e Empreendimentos Solidarios) nasce nel 2000 FCP U
dalla volontà di promuovere un’istituzione di livello nazionale che potesse realizzare un
progetto di inclusione economica e sociale, di democratizzazione dei luoghi di lavoro, di
partecipazione ai capitali e agli utili generati dal lavoro stesso. Unisol Brasil opera per
organizzare e rappresentare cooperative, associazioni e imprese di economia solidale autogestite, promuovendo la cooperazione interregionale, l’uguaglianza sociale ed economica, e
lo sviluppo sostenibile. Diretta da Arildo Mota Lopes (presidente anche di Cicopa Americas)
Unisol conta oggi conta più di 800 affiliate ed è presente in 27 distretti brasiliani. Da anni è
il partner privilegiato di COSPE in Brasile sui temi dell’economia sociale e solidale.
2003 | ITALIA
VIII
Come tappa significativa del percorso che COSPE
realizza nelle scuole italiane per favorire l’inserimento
degli alunni di origine straniera e promuovere la
trasformazione della scuola e della società in senso
interculturale, nasce a Firenze la cooperativa Tangram
per progettare e gestire servizi interculturali e linguistici
in ambito educativo e socio sanitario. Particolare
attenzione in quasi tutti i settori è stato dato all’utilizzo
e all’applicazione delle nuove tecnologie: di particolare
interesse è il progetto Crocus, che, dapprima con
tecnologia satellitare e tuttora via internet, aveva lo
scopo di diffondere il plurilinguismo e l’interculturalità
nelle scuole e di fornire un supporto per le famiglie non
italofone.
- Federación de Cooperativas de
Producción del Uruguay è una delle più longeve
federazioni della regione: nel 1985 contava
15 cooperative oggi sono più 150 le realtà
affiliate ed è parte di un settore che, in
Uruguay, arriva a contare 400 enti e circa
10mila lavoratori Tra i partner più storici,
collabora con COSPE fin dal 1987.
REES Marche
Rete di Economia Etica e Solidale della
regione Marche, fondata nel 2006, è
un’associazione-rete che mette insieme
soggetti diversi al fine di realizzare il
comune progetto di costruire una
società e un’economia migliore.
2003 | ITALIA
2003 | MONDO
2004 | ITALIA
Bologna: nasce la Scuola
di Pace grazie a
convenzione tra quartiere
Savena e 5 associazioni
del territorio. Obiettivo
sperimentare gestione
progettuale si temi della
pace e della risoluzione
non violenta dei conflitti.
I frutticoltori senegalesi
(Apad), sono certificati dal
commercio equo e solidale
(Fair Trade) e nel 2004 per
la prima volta esportano
direttamente manghi in Italia,
acquistati e venduti dalla
Coop. è la prima associazione
di piccoli produttori senegalesi
che effettuano questo tipo di
operazione.
COSPE è tra i soci fondatori
della Rete WOMEN (Women
of mediterranean east and south
european network) una rete
internazionale di donne,
rappresentativa di 17 istituzioni
ed associazioni del Mediterraneo,
Balcani e Europa dell’Est.
Sorta nel 1999 si costituisce
associazione nel 2004.
interdipendenza ‘Nord-Sud’
Il tema dell’interdipendenza nord - sud è tra quelli fondanti e
caratteristici di COSPE: fino dall’inizio della sua storia lavora infatti sia
all’estero che in Italia con le associazioni di migranti o di rifugiati politici,
ed è dalla fine degli anni ‘80 che comincia a occuparsi di educazione
allo sviluppo intesa come tentativo di fare oggetto di insegnamento
e apprendimento i valori, le conoscenze e le competenze riconducibili
alla tematica dello sviluppo e ad una concezione che tenga conto
anche dei fattori sociali e culturali dello sviluppo, oltre a quelli tecnicoeconomici. Ed è e sarà poi questo il filo rosso che collega tanti
progetti ed interventi COSPE e che dalle prime azioni di informazione
ed educazione arriva alla nuova concezione di “educazione alla
cittadinanza mondiale” intesa come passaggio a un impegno concreto
per modificare comportamenti ed atteggiamenti dei cittadini così come
le politiche economiche, commerciali, ambientali. Nel corso degli anni
questo lavoro si è tradotto nella promozione e nell’adesione a tante
campagne di sensibilizzazione su beni comuni, il consumo critico (dal
turismo responsabile, al commercio equo), responsabilità sociale, diritti
umani, cultura di pace, flussi informativi nord-sud.
Milleunavoce,
il progetto rivolto a operatori della comunicazione e giovani ha
permesso la distribuzione e la messa in onda presso emittenti italiane di alcuni
programmi radio relativi a donne, ambiente, diritti umani, sviluppo, economia
sociale, prodotti da media center e radio comunitarie di Paesi come Palestina,
Mali, Egitto, Brasile, Mozambico e Argentina. Infine, sono state realizzati
workshop, percorsi didattici e due pubblicazioni.
Fair Trade Egypt
Nel 1998 da un’iniziativa di Nsce (North South Consultants Exchange) e COSPE
nasce l’Egypt Craft Center (ECC), che nel 2008 viene riconosciuta come la prima
organizzazione certificata per il commercio equo e solidale e diventa Fair Trade Egypt
(Fte ltd). Oggi Fair Trade Egypt lavora con più di 40 gruppi di artigiane, di artigiani e
di piccoli agricoltori, per un totale di oltre 3000 produttori egiziani in maggioranza
donne, che da Fte ricevono assistenza tecnica, formazione, consulenza per lo sviluppo
dei prodotti, commercializzazione attraverso le reti del Fair Trade internazionale.
Fair Trade Fair Peace realizzato con il contributo dell’Unione Europea e sostenuto
dalla Regione Emilia Romagna, unisce il lavoro di artigiani, soprattutto donne,
dell’area di Betlemme in Palestina e dell’area di Cana di Galilea in Israele, individuando
l’economia sociale come contributo al processo di pace. è stato avviato nel maggio
2013 sotto il coordinamento di COSPE in collaborazione con Bethlehem Fair Trade
Artisans, Sindyanna of Galilee e molte realtà italiane. La linea Fair Trade Fair Peace
è promossa e distribuita in Italia, attraverso i canali del commercio equo e solidale,
oltre che attraverso mostre-mercato ed eventi culturali.
Palestina
I T.A.CA’
Il festival di turismo responsabile promosso e organizzato da COSPE,
Yoda, Cestas, Nexus Emilia Romagna e Aitr, giunto alla sua quinta edizione, nasce
dall’esigenza di promuovere una nuova etica del turismo, che sensibilizzi istituzioni,
viaggiatori, operatori turistici. www.festivalitaca.net
Terra di Tutti Film Festival
, giunto alla sua settima edizione, è un festival di documentari e cinema sociale dal sud del mondo realizzato da COSPE e Gvc a Bologna.
Documentari, fiction sociali e i filmati di animazione, che hanno come focus principale la rappresentazione di quelle realtà, spesso nascoste e dimenticate, del cosiddetto
sud del mondo. “Sud” però, non solo e non tanto nella sua accezione geografica, ma come categoria di pensiero collegata a tutto ciò che riguarda lotte per i diritti, sviluppo
sostenibile, sovranità alimentare, nuove cittadinanze, ecc. Quindi storie dal mondo dimenticato dai media mainstream e anche storie vicino a noi di ingiustizie, diritti negati
ed emarginazione in Italia. L’iniziativa che trae origine dall’esperienza pluriennale del festival “La imagen del sur” (www.laimagendelsur.org), organizzato a Codoba in Spagna
dall’Ong Cic Bat, è oggi un appuntamento fisso e consolidato nel panorama bolognese e, negli ultimi anni, ha intrecciato importanti relazioni con alcuni festval italiani ed
internazionali. Dal 2011 è parte della rete “cinema e cittadinanza globale”. www.terradituttifilmfestival.org
Apad L’Associazione di frutticoltori di Diouloulou è formata da 200 soci, produttori di mango della
Casamance che lavora per la promozione della frutticoltura e dell’apicoltura, la commercializzazione
dei prodotti locali, la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Partita già nel 1987 grazie
all’intuizione di alcuni contadini senegalesi dal 1988 collabora COSPE, che ha sostenuto l’associazione
nel miglioramento delle varietà e delle tecniche colturali, la formazione, il rafforzamento delle capacità
tecniche e gestionali dei produttori e la ricerca dei canali di commercializzazione. Dal 2005 i manghi
senegalesi, coltivati dalla cooperativa di produttori locali APAD, vengono venduti sugli scaffali della Coop
Adriatica con marchio Fair Trade.
AITR
L’Associazione italiana di turismo responsabile
con l’obiettivo di coinvolge diversi soggetti per diffondere e
promuovere una filosofia del viaggio rispettosa dell’ambiente
e delle culture locali. COSPE, socio di AITR di cui ricopre anche la
carica di vicepresidenza, è impegnato in questo campo attraverso
progetti di cooperazione internazionale e di educazione allo
sviluppo, campagne di informazione e viaggi solidali.
seconda metà 2000 | ITALIA
seconda metà 2000 | MONDO
OGGI
2005 | ITALIA
Trasparenza ed efficienza diventano
le parole d’ordine di questi anni: si va
verso una riorganizzazione tecnico
operativa della struttura e le certificazioni
di qualità. Inoltre l’Assemblea Generale
del 2008 stabilisce i temi prioritari di
COSPE: sovranità alimentare, diritti delle
donne ed equità di genere, diritti di
cittadinanza plurale, lavoro ed inclusione
economica sociale, diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza.
Sono gli anni delle campagne europee
Acqua Bene Comune dell’Umanità e Water
Access Through Empowerment of Rights;
Tres, turismo solidale e responsabile;
Europafrica, rete stop sexual tourism;
coalizione contro la povertà e Obiettivi
del Millennio.
Pur facendo i conti con la crisi e dei
cambiamenti politici, economici e
culturali, COSPE aumenta il volume
di attività complessivo, confermando
l’andamento di crescita costante
degli ultimi anni. Vengono però
ripensate sia la metodologia di
pianificazione economica e finanziaria
che le forme organizzative e dei
nostri partenariati nazionali e
internazionali. E tra il 2004 e il
2011 COSPE triplica il suo volume
di attività.
Certificazione
scuola di
formazione
COSPE
IX
Lavoro nelle scuole
e materiale didattico interculturale
Dal percorso di formazione all’antirazzismo, al lavoro con le
associazioni dei migranti, iniziati negli anni ‘80 fino ad arrivare nelle
scuole italiane con programmi e materiali didattici interculturali il
passo è stato breve. COSPE lavora infatti coerentemente da molti
anni in questo campo per favorire la trasformazione in chiave
interculturale del sistema educativo nel suo complesso e favorire lo
sviluppo delle potenzialità dei giovani di origine straniera o di lingue
minoritarie nel mondo educativo formale e informale. Con particolare
attenzione all’inclusione scolastica, all’educazione interculturale, al
monitoraggio dei processi di inserimento scolastico, delle prospettive
lavorative fino all’aggiornamento e al supporto di insegnanti,
educatori e personale non docente.
Il lavoro di COSPE va quindi dal promuovere partenariati con scuole, e
territori, dei Paesi d’origine degli alunni, in particolare con la Cina, alla
realizzazione di laboratori interculturali e bilingue, alla mediazione
linguistico culturale ed interventi didattici, dai corsi di aggiornamento
alle attività di ricerca. Tanti i testi didattici prodotti da COSPE e utilizzati
nelle scuole toscane e non solo, e grande il patrimonio di materiali
didattici in ambito di plurilinguismo, interculturalità e educazione alla
pace disponibili nella libreria COSPE.
Zhong Yi Bao
è un mensile cinese-italiano edito da COSPE che ha avuto varie vite: nato
nel 1996 è stato pubblicato e distribuito fino al 2006 in modo mensile
e successivamente solo per specifiche iniziative sostenute dal progetto
“Il palazzo della memoria” finanziato dalla Regione Toscana. Stampato
in 2000 copie è distribuito nella zona di Prato e Osmannoro e affronta
principalmente argomenti legati alle scuole e ai partenariati didattici.
Dagli anni ‘90 COSPE ha iniziato a costruire un ponte “didattico” tra la provincia del
Zhejiang e quella di Firenze. Dopo un processo di studio e consultazione che ha
coinvolto famiglie cinesi e direttori didattici, nel 2000 vari Enti Locali Toscani hanno
sottoscritto un protocollo con la Municipalità di Rui’an che ha permesso l’invio ogni
anno in Italia di due docenti delle scuole dell’obbligo cinesi, per insegnare la lingua
materna a circa 300 ragazzi. Attraverso un curriculum di studio a cavallo tra i due
Paesi, questo corso permette loro di conseguire una licenza elementare e media
parificata al loro Paese d’origine. Il partenariato didattico consente inoltre a bambini,
ragazzi e insegnanti di vivere un’esperienza indimenticabile, sperimentando lingue,
relazioni, sapori e paesaggi in famiglia, nelle scuole, in campi estivi, come faranno
alcuni studenti bolognesi nel corso dell’anno.
La cooperativa“ Tangram”,
La Cooperativa Sociale “Tangram”, fondata nel dicembre del 2003, è nata per
progettare e gestire servizi interculturali e linguistici in ambito educativo e socio
sanitario. Nasce da un’équipe di lavoro che si è costituita nel 2001 attraverso
un corso di formazione gestito dal COSPE, sulle metodologie di lavoro in contesti
multiculturali e plurilingue con particolare attenzione alle relazioni e al plurilinguismo
in età prescolare. Dal 2005 la Cooperativa gestisce il Centro Multiculturale Educativo
“La Giostra” dove svolge laboratori interculturali e plurilingue con i genitori del Centro,
con un supporto di collaborazione e di garante tecnico-scientifico da parte di COSPE.
CROCUS - Corsi di lingue a distanza e servizi plurilingue per le scuole
Crocus è un progetto innovativo nato nel 2001 da COSPE e sostenuto dall’Agenzia Spaziale
Europea che ha permesso di realizzare corsi a distanza di italiano come “lingua 2” e delle
principali lingue presenti fra gli alunni delle nostre scuole (cinese, albanese, arabo, romané).
I corsi di Crocus, diventato piattaforma e-learning, sono stati realizzati da una équipe mista
di esperti di L2, insegnanti, esperti di didattica delle varie L1. Tra i partner l ‘Università per
Stranieri di Siena e l’Università di Scutari in Albania. www.crocusproject.net
2007 | ITALIA
2008 | italia
2008 | MONDO
Certificazioni UNI ISO
9001 e IID Istituto Italiano
della Donazione, nasce
Ufficio comunicazione
e raccolta fondi, COSPE
si dota del Bilancio sociale,
nasce il periodico Babel.
—————————
Prende il via il “Terra di
tutti film festival. Cinema
sociale dal sud del mondo”.
Esce il primo quaderno
COSPE su “Cause
strategiche contro
la discriminazione
- prime riflessioni
su linee guida per
l’individuazione e la
preparazione di cause
strategiche”
Nasce in Egitto la
prima organizzazione
certificata per il
commercio equo e
solidale, Fair Trade
Egypt, come risultato
di un percorso
pluriennale di
impegno di COSPE
e dei suoi partner in
Egitto dal 1998.
X
Partenariati didattici
2009
Nasce una
nuova sede
in Veneto.
2010
Nasce una
nuova sede
nelle Marche.
2011 | ITALIA
COSPE diventa
Focal point di Eige
(European Insititute
for gender Equality)
2010 | MONDO
Frutto di partenariato
e lavoro più che
ventennale di COSPE
in America Latina
nasce “Red del sur”
reti di organizzazione
di economia sociale
e solidale del Mercosur.
dalla sicurezza alla sovranità alimentare
con i movimenti contadini
è una lunga traiettoria quella che COSPE ha compiuto dalla sua nascita
fino ad oggi sul tema della sovranità alimentare, cioè il diritto di ogni
popolo di definire le proprie politiche agroalimentari, di proteggere
il proprio mercato nazionale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo
sostenibile, e di disporre di metodi di produzione e prodotti alimentari
sani, nutrienti ed ecologicamente sostenibili. E lo ha fatto con progetti
di cooperazione nei Paesi dove ha cominciato a lavorare fin dagli
esordi, come Senegal e Niger, sostenendo sia piccole organizzazioni
di agricoltori sia organizzazioni di rappresentanza e lotta politica.
è stato poi fra i fondatori del gruppo di Ong italiane a sostegno
delle Organizzazioni contadine del Sahel e poi del Roppa (Rete
delle Organizzazioni Contadine e dei Produttori Agricoli dell’Africa
Occidentale). Negli anni si sono poi sommate a queste le esperienze
di tante iniziative promosse da COSPE a sostegno di agricoltori,
allevatori, pescatori e donne in tutto il mondo dall’Africa all’America
Latina. Ma molto lavoro è stato fatto anche sul fronte italiano e
europeo attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione
e di advocacy rispetto agli impatti che le politiche agro-alimentari e
commerciali hanno su sicurezza e sovranità alimentare, lo sviluppo
rurale e, in ultima istanza, sul nostro comune futuro, in Africa ed
in Europa. COSPE partecipa inoltre oggi al forum europeo per la
sovranità alimentare, “Nyeleni Europa” che porta avanti le istanze
dell’agricoltura sostenibile con l’obiettivo di riportare al centro della
discussione sul cibo le persone, valorizzare i produttori, le produzioni
locali, i saperi tradizionali e la natura diritto di accesso all’acqua e alla
terra, alle fonti energetiche, alla pace e il diritto a una vita dignitosa.
E con gli stessi obiettivi COSPE è nel coordinamento del comitato
dell’Expo dei popoli.
Europafrica/Terre Contadine, per un’agricoltura solidale e sostenibile nel nord
e nel sud del mondo è stata una campagna di informazione sul ruolo e l’importanza
dell’agricoltura contadina in Europa e in Africa che ha promosso concreti partenariati
tra diverse realtà regionali italiane e il Roppa, la più grande organizzazione contadina
africana, denunciando gli effetti perversi delle politiche agricole internazionali,
che favoriscono l’agro-industria e la liberalizzazione degli scambi, in favore delle
economie più industrializzate, ai danni dei piccoli agricoltori e del mondo rurale, sia
nel nord che nel sud del mondo. www.europafrica.info
Europa / Africa
Si è trattato di una campagna di informazione sull’agricoltura sostenibile, la
biodiversità e la protezione ambientale con l’obiettivo di approfondire i temi principali
relativi alla Politica Agricola Comune (Pac) e analizzare le nuove ed importanti sfide
dell’agricoltura europea: dalla responsabilità della Pac nei confronti dei Paesi del
sud del mondo alle opportunità per gli agricoltori in Europa e in Italia. La campagna
cofinanziata nel 2011 dall’Unione Europea Direzione Generale per l’Agricoltura e lo
sviluppo Rurale.
EARTH 4 ALL - Una Terra per tutti
Nell’isola di Fogo, grazie a un progetto COSPE iniziato nel 2005, si è costituita
l’Associazione degli Agricoltori di Châ e si è lavorato al miglioramento qualitativo dei
vini prodotti sull’isola “Châ” e “Sodade”. Oggi i vini rappresentano un prodotto tipico
dell’isola e sono certificati Dov (Denominazione d’origine volontaria). Prodotti nelle
vigne a 2000m d’altezza dentro il cratere del vulcano, sono oggi esportati in tutto
l’arcipelago e, insieme all’attività turistica, sono un’importante fonte di reddito che
contribuisce al miglioramento della qualità della vita degli abitanti di Fogo. Nel corso
di questi anni sono circa 200 i produttori che sono stati coinvolti nei progetti COSPE e
hanno avuto la possibilità di perfezionare le tecniche di coltivazione.
Capoverde
tra i nostri partner
Cncr
Consiglio Nazionale di Concertazione e di Cooperazione dei Rurali nasce nel 1993
in Senegal su iniziativa di 9 Federazioni di associazioni contadine, cooperative
agricole e di allevatori, orticoltori, pescatori, forestali e donne, con l’intento di essere
portavoce delle popolazioni rurali ed interlocutore dello Stato, dei partner nazionali e
internazionali nella definizione di politiche e azioni del settore rurale. Oggi sono 26 il
numero delle Federazioni socio-professionali affiliate.
ROPPA
Rete delle organizzazioni di contadini e produttori dell’Africa Occidentale è una
rete di solidarietà contadina che unisce piattaforme nazionali presenti in 12
Paesi dell’Africa Occidentale e rappresenta milioni di contadini. Roppa lavora per
promuovere e difendere i valori di un’agricoltura efficiente e sostenibile al servizio
delle organizzazioni contadine e delle unità familiari di produzione.
2011 | MONDO
EUROPA/MONDO
2012 | MONDO
2012
2013 -30 anni
Dall’Egitto alla Tunisia
COSPE è in prima linea
nel seguire e sostenere la società civile nelle
lotte per la dignità
contro le dittature.
COSPE in questi anni aderisce
inoltre al Contratto Mondiale
dell’Acqua e conduce
numerose campagne nazionali
ed europee sulla sovranità
alimentare e diritto all’accesso all’acqua (Carovane
dell’acqua, Portatori d’acqua).
Nel 2010 è tra i promotori
della carta della solidarietà
internazionale per l’accesso
all’acqua.
Viene inoltre lanciata la
campagna “più donna”.
Dal Social Forum
Alternativo dell’acqua
di Marsiglia (FAME) a
“Rio +20” fino al Forum
europeo “Firenze
10+10”, COSPE con i
suoi partner è in prima
linea accanto ai
movimenti mondiali
per la difesa dei beni
comuni e la giustizia
mondiale.
Inizia il rinnovamento
dell’immagine COSPE:
vengono progettati
un nuovo logo, un
nuovo slogan e un sito.
19 aprile 2013.
COSPE continua oggi a lavorare sui temi che ne
hanno ispirato la nascita, come la cooperazione allo
sviluppo, l’interculturalità, i diritti di cittadinanza e
l’educazione alla cittadinanza mondiale con
aumentato impegno sulle azioni di incidenza politica
e advocacy. E vuole essere un’organizzazione capace
di nuove alleanze con soggetti a livello locale,
nazionale, europeo e mondiale; con una nuova
collocazione politica e culturale sia in Italia che in
Europa, definitivamente diversa da quella del mondo
delle Ong tradizionali come è stato fino ad oggi.
XI
XII
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cooperazione internazionale
provenienza fondi per area geografica
Finanziatori
14%
UE - Unione Europea
EELL Enti Locali / Scuole
Agenzie ONU
MAE
Ministero degli Affari Esteri
Privati
Altri Ministeri
3%
Altri Governi
2% 1%
16%
7%
Africa
tot. 2.691.000 5%
13%
America
Latina
27% tot. 1.313.000
55%
22%
29%
28%
45%
Asia
52%
tot. 221.000
3%
18%
1% Mediterraneo
e Balcani
tot. 2.258.000
59%
MEDITERRANEO E BALCANI
Approfittando della attualità delle primavere mediterranee e della
attivismo dei nostri partner l’area “Mediterraneo e Balcani” ha
partecipato attivamente alle iniziative promosse nell’ambito del
Forum “Firenze 10 + 10”, a seminari sul territorio e ad incontri
presso Università di Pisa ed Università di Firenze con ospiti da
Paesi mediterranei e Sud Est Europa. In tale logica nel 2012
si è aderito alle comunicazioni della Piattaforma Palestina e
Medio oriente delle Ong italiane. Nel 2012 inoltre attraverso la
partecipazione ai tavoli di coordinamento regionali toscani, si sono
rafforzate le relazioni con la Regione Toscana sulla Tunisia, si sono
avviate relazioni con la Regione Sardegna su tema del patrimonio
culturale, e si sono riallacciate relazioni con Regione Marche sulla
Palestina. Significativa, anche in un’ottica di co-progettazione,
la relazione avviata con Regione Paca ed Ong francesi e con la
Catalogna sulla Tunisia sui temi dell’economia sociale.
L’area ha inoltre contribuito alla realizzazione della Prima edizione
del Master dell’Università di Firenze in studi mediterranei ed
ha partecipato all’avvio della Seconda edizione nel novembre
del 2012. Si è anche realizzato un seminario presso l’Università
di Venezia con un’ospite egiziana, nel luglio 2012 e alla fine
dell’anno si sono avviate relazioni con le organizzazioni del
commercio equo ed è stata effettuata una missione congiunta in
Palestina per l’identificazione di filiere di prodotti da sostenere e
commercializzare.
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cooperazione internazionale
africa
Somalia
Centro Donne a Mogadiscio
COSPE è impegnato in Somalia con azioni di sostegno
alle donne vittime di violenza a Mogadiscio e nei campi
profughi, portate avanti insieme al partner locale IIDA
(Women’s Development Organisation). Il lavoro di COSPE nel
2012 ha permesso di garantire a molte donne l’accesso a
servizi di assistenza e di supporto psico/sociale e rafforzare i
meccanismi di prevenzione dei fenomeni di violenza sessuale
e di genere, costituendo un Centro Donne attivo anche come
centro di documentazione contro le mutilazioni genitali
femminili. Infine, all’interno del progetto, sono stati formati
operatori sociali e agenti comunitari sui diritti delle donne e
dei soggetti vulnerabili, e sono state promosse campagne di
sensibilizzazione della comunità dei rifugiati.
Angola
Tutela dell’infanzia e delle donne a Namibe
Si è concluso a novembre 2012 con importanti risultati
il progetto COSPE, cofinanziato Unione Europea, che ha
sostenuto istituzioni locali e società civile in azioni per la tutela
dei diritti delle donne e dell’infanzia nella Provincia di Namibe:
l’attivazione di 4 strutture per il monitoraggio della condizione
dei bambini nelle comunità; programmi di alfabetizzazione per
414 adulti, di cui 328 donne, e 562 bambini; nuove opportunità
di reddito per 253 donne nell’ambito dell’agricoltura, del cucito
e della produzione di pane; la costruzione di piccole strutture
secondo un’agenda di priorità pervenuta dalle donne delle
comunità (lavanderia, abbeveratoio, pozzo, panificio) e, infine,
programmi di sensibilizzazione e informazione sui diritti
umani via radio e tramite il rafforzamento di associazioni locali.
L’Africa al “FAME”
Al Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua (FAME), l’area
Africa ha partecipato con una folta delegazione di partner
provenienti da Swaziland, Niger, Mali e Senegal, nell’ambito
del progetto “Acqua bene comune di tutti” del Gruppo Risorse
idriche del Tavolo Africa della Regione Toscana.
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Swaziland
Progetto integrato contro l’aids
Nel 2012 si è concluso in Swaziland il progetto COSPE
“Community-based response to HIV/AIDS in rural areas of
the Lubombo Region” co-finanziato dall’Unione Europea
per garantire l’accesso universale ai servizi per l’HIV/
AIDS. Il progetto ha sostenuto la politica nazionale di
decentralizzazione dei servizi a livello rurale, dove risiede la
parte della popolazione vulnerabile, e favorito la mobilitazione
delle organizzazioni comunitarie per avvicinare le persone ai
servizi. Sono stati in questo modo estesi i servizi pubblici di
test-counselling e di terapia anti-retrovirale a 5 cliniche, in
stretta collaborazione con l’Ospedale Regionale e le autorità
sanitarie locali e sono stati rafforzati 15 gruppi comunitari di
sostegno per le persone sieropositive. I gruppi più vulnerabili di
persone sieropositive sono stati accompagnati in un percorso
legato alla sovranità alimentare, rafforzando le associazioni
di contadini impegnati nell’agricoltura di conservazione
e sostenendo le esperienze dei piccoli produttori per la
generazione di reddito. Per far fronte all’emergenza-orfani,
sono stati infine sostenuti gruppi comunitari ed esperienze
di supporto socio-educativo per l’educazione e la protezione
dei bambini orfani e vulnerabili. In totale, sono state 65000 le
persone raggiunte dal progetto.
Somalia
I successi della “Somali Women Agenda”
COSPE nel 2012 ha sostenuto (con progetti finanziati da
agenzie ONU e Ue) la Somali Women Agenda - Piattaforma
che rappresenta circa 50.000 donne somale tra diaspora,
organizzazioni della società civile, attiviste e giornaliste - nel
rivendicare un ruolo della società civile nella complicata Road
Map for the End of Transition che ha portato, il 10 settembre
2012, alle prime elezioni regolari del Parlamento somalo
dopo oltre vent’anni di guerra civile e anarchia. Nonostante
non sia stato raggiunto il 30% di rappresentanza femminile
nel Parlamento Federale Nazionale, per il quale SWA si
era fortemente battuta, l’elezione del 13.8% di donne
costituisce sicuramente un punto di partenza importante
per le sfide che questo nuovo governo sta affrontando
nella stabilizzazione e pacificazione del Paese. Inoltre l’aver
ottenuto il 24% nell’Assemblea Nazionale Costituente che
il 1 Agosto 2012 ha ratificato la nuova Costituzione somala
ha permesso di ottenere articoli importanti per i principi
di non discriminazione, rappresentanza e tutela dei diritti
delle donne, tra cui la proibizione delle mutilazioni genitali
femminili e dei matrimoni precoci e combinati.
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cooperazione internazionale
Lo Swaziland a Macerata
L’acqua unisce Macerata allo Swaziland: lo scorso 20 marzo 2012 il sindaco Romano Carancini e l’assessore all’Ambiente Enzo
Valentini hanno ricevuto in Comune una delegazione di rappresentanti del Paese africano. Accompagnati da Gabriella Oliani, Arianna
Blasi e Chiara Aliverti di COSPE, hanno presentato il lavoro che la nostra associazione sta portando avanti nella Regione di Lubombo,
insieme alle istituzioni locali, per garantire l’accesso all’acqua alla popolazione. In Swaziland l’acqua potabile è disponibile solo per il
33% delle popolazioni delle aree rurali, mentre la copertura sanitaria è garantita solo al 59% delle persone. Nel Paese, la prevalenza
di molte malattie è causata anche da mancanza d’acqua, inquinamento e scarsa igiene, problemi che sono al centro dell’intervento.
Il progetto COSPE prevede, infatti, la protezione delle sorgenti attraverso la formazione sulle pratiche igieniche e su come modificare
le proprie abitudini per mantenerle pulite, nonché l’installazione di pompe manuali per la raccolta delle acque piovane e da sorgente.
asia
Selay Ghaffar:
il tour italiano
dell’attivista afghana
Dal 3 al 14 ottobre COSPE ha ospitato
Selay Ghaffar, icona del movimento
democratico
e
femminista
in
Afghanistan, direttrice e fondatrice di
Hawca - Humanitarian Assistence for
Women and Children of Afghanistan.
Selay Ghaffar, partendo dall’incontro
di Firenze per “Women for Human
Rights” nell’ambito del Festival
Costante Cambiamento, ha preso
parte ad un tour in tutta Italia con
un una serie di incontri ed eventi
organizzati da associazioni e gruppi
che si occupano di cooperazione
internazionale e di diritti delle donne.
Nel corso degli incontri è stata ospite
del “Terra di tutti i Film Festival alla
presentazione del film “Inside Kabul” e
ha incontrato a Roma il Vice Ministro
degli Esteri Staffan De Mistura.
Donne d’Asia
in primo piano
Una delegazione di donne asiatiche,
insieme alle partner di COSPE del
progetto Indigo, ha partecipato a
una serie di incontri in tutta Italia
nella settimana dal 22 al 28 aprile
2012. Dopo l’evento di Firenze
“Donne d’Asia in primo piano”, dove
sono stati presentati al pubblico i
progetti di microimprenditorialità
femminile,
la
delegazione
ha
incontrato organizzazioni ed enti che
promuovono i diritti, l’uguaglianza
e lo sviluppo delle donne in Italia,
l’ufficio Pari Opportunità della Regione
Toscana, rappresentanti di CTM
Altromercato per parlare di commercio
equo e solidale e ha visitato la Mostra
Internazionale dell’Artigianato. Infine
incontri pubblici sono stati promossi
da COSPE per l’avvio di nuove relazioni
con il Museo di Arte Orientale di
Roma, la Biblioteca degli Uffizi di
Firenze e l’Università di Bologna per
la valorizzazione delle espressioni
originali artistiche di donne delle
minoranze.
Cina - Indigo
Si è concluso il progetto INDIGO Intercultural Development In favour of
Gender Opportunities cofinanziato dalla
Unione Europea e avviato il 1 dicembre
2010. Il progetto ha sostenuto circa
600 donne delle minoranze Miao,
Tujia, Qian in tre province della Cina
continentale attraverso la promozione
di opportunità di reddito basate sulla
tutela e valorizzazione delle risorse
e identità locali, come l’artigianato
tradizionale, e la costituzione di 7
centri comunitari di formazione, e di
aggregazione, oltre che di esposizione
dei prodotti artigianali. Uno spazio per
l’esposizione permanente dei prodotti
Indigo è stato messo a disposizione
dal Museo dell’Università di Jishou
in Hunan e iniziative di promozione e
sensibilizzazione sono state portate
avanti in importanti Fiere sia nazionali
che internazionali.
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cooperazione internazionale
mediterraneo
Libano
Chi e’ l’altro: differenze e diversita’
La fotografia come mezzo di espressione per promuovere i
valori della diversità e dell’inclusione sociale tra i giovani nel
sud del Libano. Si è svolto il 30 ottobre 2012 l’evento conclusivo
del progetto, “Chi è l’altro: differenze e diversità” iniziato
nel maggio 2011 e realizzato in partenariato da EducAid,
COSPE, A Step Away (partner locale), Comune di Rimini,
Regione Emilia-Romagna e con il coinvolgimento speciale
del Centro Educativo Italo Svizzero e della Scuola Bertola,
in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione
libanese. L’evento è stato l’occasione per condividere con
le istituzioni e gli insegnanti italiani e libanesi i risultati, le
esperienze e le buone pratiche apprese nella realizzazione
di questo progetto. Durante l’incontro è stata allestita una
mostra con le foto scattate dai ragazzi libanesi - visibili anche
sul sito del progetto www.whoistheother.org
Egitto
Il Centro di documentazione di SIWA
Nell’ambito del progetto “The city of Tangier and the Oasis
of Siwa: pilot project to protect and promote their historical
heritage”, giunto a conclusione nel novembre 2012, è stato
realizzato, nell’oasi di Siwa, un “Centro di documentazione”
per la conservazione e la classificazione del patrimonio
culturale locale. Il Centro sorge vicino al museo “Siwa House”,
ed è concepito come uno spazio di consultazione aperto
al pubblico e alle scuole. Qui è possibile infatti trovare foto,
testimonianze, trascrizioni di racconti orali che negli anni
sono stati pazientemente catalogati e inseriti in un database
studiato appositamente dai giovani che hanno preso parte alle
attività del progetto di COSPE in collaborazione con SCDEC
(Siwa Community Development and Environment Conservation),
il partner locale. Tra di loro sono 3 i giovani, di cui 2 ragazze
che, dopo aver partecipato alla formazione e svolto attività di
ricerca e catalogazione, hanno trovato impiego al Centro.
Egitto
Il successo delle donne: dai comitati alle Ong
A El Saff e a Desamy, due villaggi nel Governatorato di Giza,
nella periferia del Cairo, nascono nel 2010 due comitati di
donne che nel giugno 2012 si costituiscono in due associazioni
legalmente riconosciute: la “Pioneer’s Women Association” di
El Saff e la “Women’s Renaissance Association” del Desamy.
Marocco
Inaugurazione degli itinerari turistici
della medina di Tangeri
Con una speciale giornata di eventi e iniziative COSPE ha
inaugurato nel giugno 2012 gli itinerari turistici della Medina di
Tangeri. Un progetto per valorizzare e promuovere il patrimonio
culturale tangibile e intangibile, coinvolgendo in particolare
giovani e donne con un approccio comunitario e partecipativo.
L’evento si è inserito all’interno del progetto “The city of Tangier
and the Oasis of Siwa: pilot project to protect and promote their
historical heritage”, realizzato nella Oasi di Siwa in Egitto e nella
città di Tangeri nell’ambito del Programma EuroMedHeritage 4,
finanziato dalla Unione Europea, dove COSPE ha sperimentato
importanti percorsi di lavoro per proteggere e valorizzare il
patrimonio culturale, orale, materiale e immateriale.
www.siwatanger.com/home.html
Palestina - I centri comunitari: buona pratica nel dossier dell’Ue sulle donne
Il progetto COSPE di empowerment di giovani e donne, attraverso la realizzazione di 6 Centri Comunitari nelle aree rurali della Cisgiordania, è
stato selezionato dall’Info Centre ENPI, in occasione della Giornata internazionale della donna, nel 2011 e nel 2012. Il progetto, insieme ad altri
materiali, viene citato come esempio di buona pratica per evidenziare la cooperazione tra l’Ue e i Paesi vicini del Sud Mediterraneo nel campo
dell’uguaglianza di genere. Le foto e l’articolo sul progetto COSPE sono stati in seguito anche pubblicati sul sito web della Ue. www.enpi-info.eu
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cooperazione internazionale
america latina
Economia sociale e solidale a “Terra Futura”
Dal Brasile a “Terra Madre”
In occasione dell’Anno Internazionale del Cooperativismo,
COSPE, la Fondazione Culturale Responsabilità Etica e Rees
Marche, la Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche,
hanno organizzato nell’ambito di “Terra futura 2012” il
seminario internazionale “Economia sociale e solidale:
nord e sud a confronto. Risposta alla crisi o modello di
sviluppo alternativo?” Tra gli ospiti: Nelsa Nespolo, Unisol,
Abdeljalil Cherkaoui, Rete Marocchina di Economia Sociale
e Solidale), Valeria Bochi, Rees Mar, Jason Nardi, Fondazione
Responsabilità Etica; Ripess – Rete Intercontinentale per la
promozione dell’economia solidale, Solidarius Italia, Eleonora
Migno, COSPE.
All’edizione 2012 di “Terra Madre” hanno partecipato,
con l’esperienza della cooperativa di agricoltura familiare
Coopercuc, Jussara Dantas De Souza, professoressa e
addetta commerciale, e Maria Perpetua Barbosa, esperta di
agricoltura familiare. Coopercuc, che lavora in collaborazione
con Icea (partner COSPE), fa parte della “Rete Sabor Natural
do Sertão”, il programma avviato da COSPE nel Sertão in
Brasile che ha l’obiettivo di promuovere e rafforzare le
organizzazioni rappresentative dei lavoratori e lavoratrici
dell’agricoltura familiare. Oggi ne fanno parte 185 famiglie
rurali e 410 produttori locali.
Cuba
Cooperativismo sud- sud
SOS pesca al congresso “Marcuba”
COSPE ha partecipato con il progetto SOS PESCA al IX
Congresso di scienze del mare “Marcuba” che si è svolto
all’Avana dal 29 ottobre 2012 al 2 novembre con lo slogan
“Scienze marine e costiere al servizio della società” e che ha
visto la partecipazione di esperti, organizzazioni governative e
non governative nazionali e internazionali. Durante l’evento,
organizzato dal Comitato Oceanografico Nazionale di Cuba
e altre istituzioni scientifiche marine, COSPE ha organizzato
insieme a WWF Olanda ed Enviromental Defense Fund (EDF) due
seminari, che hanno messo in luce problemi e prospettive
della Conservazione marina, la sostenibilità peschiera e
lo sviluppo delle comunità costiere nel Caribe e a Cuba e
approfondito il tema della Innovazione per il miglioramento
socio-economico e ambientale della della gestione peschiera.
Il progetto “Sos Pesca” di COSPE, cofinanziato dalla Unione
Europea, si propone di contribuire alla rigenerazione degli
stock ittici e all’utilizzo sostenibile delle risorse naturali degli
eco sistemi marino-costieri del sud di Cuba, area chiave dei
Caraibi. Inoltre mira a garantire la sostenibilità della pesca
regionale nei Caraibi e a migliorare la qualità della vita delle
comunità peschiere della regione.
promuovere il cooperativismo tra Cuba
e MERCOSUR
Grazie all’esperienza più che ventennale nel Mercosur
(l’Organizzazione del Mercato Comune dell’America
Meridionale) a fianco delle organizzazioni di rappresentanza
del cooperativismo di lavoro associato, COSPE può oggi
proporsi come interlocutore e facilitatore di relazioni tra i
soggetti interessati a sostenere il cooperativismo e l’Economia
Sociale e Solidale (ESS) a livello locale e internazionale. Nel
2012 siamo stati promotori di una visita di 6 delegati cubani
in Uruguay e Brasile alla scoperta di esperienze avanzate di
cooperativismo ed economia sociale e solidale. Durante la
visita i rappresentanti di Cedel – Centro de desarrollo e iniciativa
local e Anap- Asociacion Nacional Agricultuores Pequeños hanno
avuto la possibilità di conoscere e confrontarsi con esponenti
e associati di Unisol Brasil e Fcpu che lavorano con COSPE
nell’ambito del progetto “Red del Sur”. In cantiere ci sono nuovi
progetti per far sì che le nuove esperienze che si realizzano a
Cuba sotto il nome di economia sociale, siano a servizio dello
sviluppo locale e del decentramento, della costruzione di
spazi di partecipazione e a garanzia di una buona formazione
per portare avanti nuove attività economiche di gestione non
statale.
Seminari ed eventi conclusivi di Urbal
Gestione urbana e territoriale partecipativa: una chiave per la coesione sociale e territoriale.
Dal 3 al 6 dicembre 2012 a Firenze e a Marsiglia si sono svolti gli eventi conclusivi del progetto Urbal. Si tratta di un progetto realizzato da
COSPE, socio, insieme con Medina, del consorzio Co.Opera, e coordinato dalla Regione Toscana. Selezionato tra le migliori pratiche del 2012
dalla Commissione Europea, Urbal in 10 anni ha lavorato in Cile, Argentina, Cuba, Guatemala e Nicaragua promuovendo la costruzione di
una rete tra territori e governi locali europei e latinoamericani, per favorire la gestione partecipativa del territorio e migliorare le condizioni
di vita di molte famiglie. Nei cinque Paesi beneficiari, ha coinvolto 34 governi locali, 218 tecnici e politici, 350.000 cittadini, 3.500 imprenditori
e 260 organizzazioni della società civile. COSPE ha promosso l’utilizzo di tecnologie avanzate e partecipative (il PP-GIS) per la pianificazione
territoriale e la gestione dei conflitti.
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educazione allo sviluppo
settore educazione allo sviluppo
Nel corso del 2012 è proseguito l’impegno del settore nelle
iniziative di sensibilizzazione, advocacy ed educazione alla
cittadinanza attiva sui temi della sovranità alimentare e acqua,
della tutela ambientale, del turismo responsabile, dello sviluppo
sostenibile e, più in generale, dell’educazione alla cittadinanza
mondiale.
Ricordiamo l’adesione di COSPE alla Carta della Cittadinanza
Mondiale (http://piattaformaitaliana.ning.com). Nel 2012 sono
terminate due campagne triennali europee di cui COSPE era
partner: “Sblocchiamoli. Cibo, salute e saperi senza brevetti”
e Comunic-Eid, la comunicación para el desarollo. I due principali
progetti attivi sono stati invece: “Forest in the world. Educare
alla gestione sostenibile e consapevole delle foreste nel mondo”
campagna europea, che vede coinvolte, nove organizzazioni in
Italia, Romania, Polonia, Malta e Spagna e il progetto Consistency
of migration and development policies (CoMiDe), iniziativa che
mira a rafforzare la coerenza tra politiche migratorie e politiche
di sviluppo a livello europeo. Nel 2012 sono stati realizzati
lobby meeting, workshop, training che hanno registrato la
partecipazione di diversi stakeholder: enti locali, associazioni di
migranti, Ong, università, organizzazioni della società civile.
Prosegue invece il successo del Festival di cinema e documentari
dal sud del mondo che si svolge a Bologna la seconda settimana
di ottobre, il Terra di Tutti Film Festival, giunto alla sua VI
edizione. Di festival in festival, nel 2012 COSPE è stato di nuovo
tra i promotori di IT.A.CA’, Festival del Turismo responsabile,
giunto invece alla sua IV edizione. La manifestazione, che si è
svolta dal 26 maggio al 3 giugno, ha visto la partecipazione di
oltre 9000 persone. Continua la partecipazione attiva alla vita
dell’associazione Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile),
nell’ambito della quale COSPE ricopre il ruolo della vicepresidenza.
Tra le attività rilevanti svolte da AITR nel 2012 ricordiamo la
firma del protocollo per l’adozione e diffusione dei principi del
Codice Mondiale di Etica del Turismo dell’ONU (OMT) insieme
alle associazioni di categoria del turismo e al Ministro per gli
Affari regionali, il Turismo e lo Sport.
COSPE, dopo aver condotto laboratori sul turismo responsabile,
ha promosso un gruppo di lavoro
3% 6%che ha condiviso un processo
di elaborazione di una “Carta Etica sul Turismo Scolastico” che
23% del Festival
si concluderà nel 2013, nell’ambito della V edizione
Itacà. COSPE è inoltre socio promotore del Comitato Expo dei
Popoli, che si prefigge azioni di sensibilizzazione e advocacy
sulla sovranità alimentare in occasione dell’Expo Universale che
si terrà a Milano nel 2015
e aderisce alfondi
Forum europeo sulla
Provenienza
Sovranità Alimentare “Nyeleni”.
579.000 presso l’Assemblea
Nel 2012 ha partecipato ad tot.
una conferenza
delle Regioni a Bruxelles per la diffusione dei risultati del Forum
tenutosi a Krems nell’agosto 2011.
Sulla tematica acqua, infine, COSPE, in partenariato con il
Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua, i Comitati
locali dell’acqua e associazioni della
società civile, ha promosso
68%
nei suoi territori regionali di riferimento diverse iniziative
pubbliche.Finanziatori
In particolare, in concomitanza con il “Forum Mondiale
dell’Acqua“organizzato a Marsiglia dal 12 al 17 marzo 2012 dal
Consiglio Mondiale
dell’Acqua (organismoEELL
privato
presieduto
UE - Unione Europea
Enti Locali / Scuole
dalle multinazionali dell’acqua e della Banca Mondiale), COSPE
ha aderito e partecipato
attivamente a diversi
MAE
Privati appuntamenti
Affari Esteri
tra cui “Acqua, Ministero
Pianetadegli
e Popoli,
per una cittadinanza mondiale
Agenzie ONU
30
Altri Ministeri
Altri Governi
organizzato dalla fondazione France Libertés; FAME 2012,
il “Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua”, organizzato dai
movimenti internazionali impegnati nella difesa dell’acqua come
diritto umano per tutti e “L’acqua, bene comune dell’umanità,
una sfida per il diritto alla città”, tenutosi a Aubagne, organizzato
da rappresentanti di istituzioni comunali di tutto il mondo per
rafforzare la loro rete nell’ambito dei lavori del Forum Alternativo.
3% 6%
23%
Provenienza fondi
tot. 579.000
68%
Finanziatori
T
UE - Unione Europea
EELL Enti Locali / Scuole
MAE
Ministero degli Affari Esteri
Privati
Agenzie ONU
Altri Governi
Altri Ministeri
16%
47%
8%
Fondi utilizzati
per temi
tot. 448.000
29%
Temi
Diritti di cittadinanza plurale
Patrimonio culturale
Pat
ambientale
e am
Governance e partecipazione
Sovranità Alimentare
Sov
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educazione allo sviluppo
Il futuro delle citta’? “Risorse per tutti”
Aubagne 13 marzo 2012
A latere del Forum mondiale dell’acqua (Fame),si è svolto
nella cittadina francese un incontro dal titolo “L’acqua,
bene comune dell’umanità, una sfida per il diritto alla
città”, dedicato agli enti locali e le istituzioni di tutto
il mondo che qui si sono trovati a discutere di diritto
all’acqua, diritto alla città e di gestione pubblica. Da
quell’incontro, a cui ha partecipato anche COSPE, è nato
un documento che parte dalla relazione inscindibile che
oggi esiste nel mondo urbanizzato tra diritto all’acqua,
diritto alla città e diritto della natura. “Non esiste diritto
alla città e diritto alla vita senza un accesso democratico,
per tutte e tutti, all’acqua potabile e al risanamento
idrico”, recita nella sua premessa il documento di
Aubagne, attraverso cui le Autorità locali presenti
chiedono alle Nazioni Unite “di dare avvio a un processo
multilaterale, trasparente e aperto alla società civile
mondiale sul diritto all’acqua e al risanamento idrico”. Ad
essere in ballo sono la salute pubblica, l’inclusione sociale
e il benessere delle generazioni future. Questo il senso che
sta dietro l’acqua come bene comune, un diritto umano
che deve essere posto “sotto controllo democratico e
cittadino”. L’acqua come bene comune è dunque alla base
anche di una nuova idea di città: una città vista non solo
come agglomerato urbano ma come grande bacino di
democrazia partecipativa.
Coerenza tra le politiche
CoMiDe (Consistency of migration and development policy)
è un’iniziativa transnazionale che mira a rafforzare la
coerenza tra politiche migratorie e di sviluppo a livello
europeo nei quattro Paesi coinvolti (Austria, Italia,
Slovacchia e Slovenia) attraverso attività d’indagine,
conferenze e dibattiti, corsi di formazione e workshop. Le
Ong che hanno partecipato al progetto per la definizione
di linee guida per realizzare iniziative di cooperazione
internazionale che promuovano la realizzazione di
esperienze concrete di cittadinanza attiva e cooperazione
decentrata. Nel 2012 si sono svolte, organizzate da
COSPE, due tavole a Bologna e a Roma dal titolo “Bridging
the gap? Migrazione e sviluppo in Italia: stato dell’arte e
prospettive future?”, che hanno visto la partecipazione
di enti locali di diverse regioni italiane, associazioni di
cittadini immigrati in Italia, ricercatori universitari ed
esperti italiani e stranieri.
Le foreste in un kit
Nel 2012 nell’ambito del progetto “Educating on
the Sustainable and Responsible Management of
World Forests”, che ha l’obiettivo di stimolare la
consapevolezza verso una gestione globale sostenibile
delle foreste e il consumo consapevole da parte dei
cittadini e consumatori europei, sono stati realizzati un
kit multimediale composto da un libro e da un dvd rivolti
prevalentemente alle scuole e una mostra interattiva
composta da immagini e materiale audio-video, che ha
lo scopo di far conoscere ai visitatori storie sulla gestione
delle foreste nel mondo, incoraggiandoli a buone
pratiche sull’uso e consumo sostenibile delle risorse
forestali. Inoltre, nell’ambito del “Terra di Tutti Film
Festival”, è stato proposto uno “Speciale Foreste” con
la proiezione di numerosi titoli sul tema e il workshop
“Buone pratiche nella gestione forestale: l’importanza
delle comunità locali”. www.forestintheworld.org.
T TFF
“Terra di Tutti Film Festival” ha tenuto nel 2012 la sua
sesta edizione, dal 2 al 14 ottobre a Bologna. Si sono
iscritti al concorso 254 documentari da 28 Paesi del
mondo (almeno 50% dall’Europa), in lingua originale (7
lingue: portoghese, spagnolo, arabo, inglese, francese,
italiano, cinese). Sono stati selezionati 52 documentari
a concorso. Tutte le proiezioni si sono svolte ad ingresso
gratuito e hanno presenziato al festival almeno 5000
persone. I temi prioritari del 2012 sono stati: lotta alla
povertà, acqua bene comune, migrazioni e lotta alle
discriminazioni, valorizzazione delle risorse forestali
e diritto al cibo. Il TTFF ha da alcuni anni intrecciato
importanti relazioni con festival italiani (Gender Bender,
Tutti nello Stesso Piatto, Festival delle Terre, Premio
Ilaria Alpi) ed internazionali (CineMigratorio di Santander,
BHFestival di Belo Horizonte, Dokanema di Maputo),
e dal 2011 è parte di una rete di festival sociali italiani,
dal titolo “Cinema e Cittadinanza Globale” di cui fanno
parte Premio Anello Debole, Corto Dorico, Cinema dei
Diritti Umani di Napoli e Festival Africano di Milano.
www.terradituttifilmfestival.org
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interculturalità e diritti di cittadinanza plurale
settore interculturalità
e diritti di cittadinanza plurale
Questo settore lavora per promuovere e difendere i diritti di
migranti, rifugiati e richiedenti asilo a livello locale, nazionale
ed europeo e allargare gli spazi di libertà per le minoranze
linguistiche, etniche e religiose. Gli strumenti utilizzati sono
azioni di ricerca, formazione, informazione, consulenza,
advocacy alle istituzioni e alle organizzazioni della società civile
e empowerment dei gruppi vulnerabili.
Sul fronte della lotta al razzismo, alla xenofobia e alle
discriminazioni COSPE dal 2011 è stato confermato National
Focal Point della rete Franet – una rete di informazione
creata dalla Fundamental Rights Agency dell’Unione Europea e
dell’Eige (European Institute for Gender Equality) con il compito
di monitorare e analizzare il rispetto dei diritti umani in Europa
e le discriminazioni di genere. Per promuovere la diffusione
delle informazioni raccolte e delle ricerche svolte e ampliare
il posizionamento di COSPE sui temi delle discriminazioni a
livello nazionale ed internazionale, è confermato il ruolo del
Cirdi (Centro di Informazione su Razzismo e Discriminazione in Italia
– www.cirdi.org), mentre nel 2012 è stato lanciato un nuovo
sito web (www.puntodonne.it), realizzato in collaborazione
con Camst e Associazione Di.re, che si propone come spazio
dedicato a raccogliere notizie, informazioni ed eventi sui diritti
delle donne.
Un settore strategico identificato da COSPE a partire dalla fine
degli anni 90 è la promozione della diversità culturale nei media,
sia nella qualità dell’informazione sia all’interno delle redazioni
per l’accesso da parte dei giornalisti di origine immigrata. Il
portale Media & Multiculturalità di COSPE (www.mmc2000.net),
32
unico portale italiano del settore, continua a essere da anni
un punto di riferimento a livello nazionale. Nel 2012 si sono
consolidate le collaborazioni con Ansi (Associazione Nazionale
Stampa Interculturale, gruppo di specializzazione del Sindacato
Italiano dei Giornalisti, la cui nascita è stata sostenuta da
COSPE nel febbraio 2010) e Associazione Carta di Roma, (nata
nel 2011) per promuovere buone pratiche di rappresentazione
dell’immigrazione e sensibilizzare sull’importanza di una
corretta comunicazione nella costruzione di una società
interculturale. La promozione dell’accesso e la partecipazione
dei giornalisti di origine straniera nel mondo della comunicazione
è al centro del progetto europeo “Media4us”, iniziato alla
fine del 2011, che ha prodotto, tra le altre cose, un sito web
di natura giornalistica (Prospettive, www.media4us.it) e un
supplemento ad hoc sulla free press Metro. “Media diversità
Pluralismo 3”, infine, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna,
ha voluto promuovere collaborazioni tra diversi soggetti del
territorio per migliorare la percezione del fenomeno migratorio
da parte della popolazione locale e la partecipazione alla vita
culturale e sociale dei cittadini immigrati.
Nell’ambito della partecipazione e dell’inclusione alla vita
pubblica dei cittadini migranti, anche nel 2012 COSPE ha
lavorato a fianco delle associazioni di senegalesi in Toscana ed
Emilia Romagna all’interno del programma “Fondazioni4Africa”
giunto al suo 5° e ultimo anno. Inoltre, alla fine dell’anno ha
avuto inizio anche il progetto europeo “Operation Vote”, che
attraverso una vasta campagna promuove la partecipazione
dei cittadini dell’Unione Europea alle elezioni locali e del
Parlamento europeo.
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interculturità e diritti di cittadinanza plurale
Sul fronte del diritto universale all’istruzione l’area ha continuato
a lavorare perché siano garantite le pari opportunità di accesso
e di successo scolastico per i figli e le figlie di cittadini migranti,
promuovendo il plurilinguismo, il mantenimento della
lingua d’origine e l’acquisizione dell’italiano come seconda
lingua, sia per i minori sia per gli adulti. Attraverso il progetto
“Scambiando s’impara” COSPE ha realizzato laboratori
interculturali didattici e creativi, operando in rete con le scuole
pubbliche e l’associazionismo cinese, per ampliare anche a
livello nazionale partenariati didattici e scambi tra scuole in
Italia e in Cina. Con “Parole che includono”, COSPE si è rivolto
alle donne interessate a rafforzare la propria conoscenza
della lingua italiana, offrendo corsi e supporti specifici per
promuovere la loro partecipazione. Su questi temi continua la
progettazione congiunta e la collaborazione con la cooperativa
“Tangram” e il nido interculturale - multilingue “La Giostra”.
Su questi stessi temi, le attività di aggiornamento per le scuole
proseguono in Toscana in collaborazione con l’Università di
Firenze nel progetto “Uguadi” e con il Comune di Firenze nelle
scuole dell’infanzia.
intercultura e diritti di cittadinanza plurale
7%
15%
14%
Provenienza fondi
tot. 840.000
43%
Fondi utilizzati
per temi
tot. 389.000
36%
85%
Finanziatori
Temi
UE - Unione Europea
EELL Enti Locali / Scuole
MAE
Ministero degli Affari Esteri
Privati
Agenzie ONU
Altri Governi
Diritti di cittadinanza plurale
Diritti dell’infanzia
e dell’adolescenza
Altri Ministeri
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interculturalità e diritti di cittadinanza plurale
Scambiando s’impara: nuove prospettive
e opportunita’ tra Italia e Cina
Due gli appuntamenti che il 29 maggio 2012 hanno visto
al centro il progetto di partenariati didattici e scambi
culturali tra Italia e Cina “Scambiando s’impara”. Si è
trattato prima del seminario ’’Istruzione, Educazione,
Cultura: il ruolo della cooperazione in campo educativo
in una ideale continuità fra Cina e Italia” con interventi
sull’idea di una cooperazione in ambito culturale ed
educativo, contraddistinta da un approccio interculturale,
e poi di un grande spettacolo di danza, musica e varietà,
realizzato dai giovani artisti della Scuola di Cinese di
Firenze e dell’Istituto Comprensivo Gandhi di Firenze,
da anni coinvolti in attività di scambio fra scuole cinesi
e toscane, che si sono esibiti in uno spettacolo artistico,
di musica, danza, figure di arti marziali. Una giornata
all’insegna della cooperazione in ambito educativo che
reti di scuole toscane e del Zhejiang hanno avviato da
anni, in modo da promuovere una cultura di pace e di
reciproco scambio e riconoscimento.
Vivere in Toscana da rifugiato:
il report sulla condizione dei rifugiati
in Italia e in Europa
Nel settembre 2012 a Firenze è stato presentato il report
“Il paradosso di essere riconosciuto come rifugiato in
Italia: vivere in una prigione a cielo aperto” realizzato da
COSPE all’interno del progetto europeo Eduasyl. Il report
italiano, che parte dall’analisi della realtà di Firenze e
provincia come focus della situazione italiana, fa parte di
un più ampio report europeo su 5 città e i rispettivi Paesi,
effettuato da un network europeo di associazioni che
hanno analizzato la situazione nelle loro città: Amburgo,
Glasgow, Goteborg, Salonicco. Sul sito COSPE i risultati
della ricerca.
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MeltingPot
Nell’ottobre del 2012 COSPE e Ansi, in collaborazione con
la campagna “Italiano Nato”, hanno lanciato MeltingPot,
il concorso di fotografia per raccontare l’Italia che cambia.
Sono stati selezionati e premiati i migliori scatti capaci di
cogliere gli aspetti più positivi e originali della società
interculturale. Le fotografie sono state pubblicate su
un supplemento al quotidiano gratuito Metro e sui siti
italiano e internazionale del progetto Media4Us.
Prospettive
Nel 2012 è nato “Prospettive” il sito web interamente
curato da giornalisti stranieri nato nell’ambito del progetto
europeo “Media4us” di COSPE in collaborazione con Ansi
(associazione nazionale della stampa interculturale) e con
il sostegno della Regione Toscana. Attraverso le voci dei
giornalisti di origine straniera in Italia, l’obiettivo è andare
oltre le informazioni stereotipate dei media italiani
sull’immigrazione e far emergere la quotidiana realtà
delle nostre città e le sfide della società interculturale in
costruzione. Inoltre l’attesa registrazione di “Prospettive”
come testata giornalistica e la nomina di un direttore
straniero potrebbero rappresentare un segnale forte per
tutto il panorama mediatico nazionale, nella direzione di
un giornalismo che promuova la diversità culturale, non
solo nei contenuti, ma anche nelle redazioni.
www.media4us.it
Punto Donne
è il settore Interculturalità e diritti di cittadinanza a
curare il portale di informazione e sensibilizzazione sui
diritti delle donne “punto donne” realizzato da COSPE
in collaborazione con l’associazione Di.re (Donne in rete
contro la violenza). Il portale raccoglie le ultime ricerche sul
tema della violenza sulle donne, sondaggi, dati statistici,
ma anche tutte le novità legislative relative alle leggi sulle
donne in Italia. Saranno inoltre monitorati giornali e siti
nazionali e internazionali e rilevati gli eventi e i fatti più
gravi o capaci di innescare un dibattito.
www.puntodonne.it
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la scuola COSPE
la scuola cospe
La Scuola COSPE di formazione alla cooperazione
internazionale ha consolidato e migliorato nel 2012 le proprie
attività, dando maggiore stabilità e continuità ai corsi proposti.
Fra il 2006 ed il 2012 si sono avvicendate più di 300 persone,
con una larga prevalenza di giovani prossimi alla laurea, ed
un incremento costante di donne ed uomini di tutte le età e
di tutte le condizioni scolastiche e lavorative. La richiesta di
riconoscimento dei diplomi, di iscrizione e frequenza ai vari
moduli si è andata rafforzando nell’arco degli anni, rendendo
necessaria l’introduzione di un esame formale, scritto e
orale. La Scuola Cospe offre ad oggi la possibilità di seguire 3
diplomi (Collaboratore Qualificato; Responsabile di Progetto;
Esperto di gestione di organismo no profit) per un totale di
oltre 350 ore di lezioni e 400 ore di stage in Italia o all’estero.
Dal 2010 i corsi sono stati dotati di nuovi materiali didattici,
con la pubblicazione di un primo manuale sull’elaborazione e
la gestione del budget e del rendiconto di un progetto ed uno
sul bilancio sociale ed esperto di organismi no profit.
La novità più importante riguarda l’avvio di nuovi corsi
di formazione on-line grazie ad un’aula multimediale,
supportata dal sistema Webex, che consente agli studenti
di seguire in videoconferenza. Questo sistema ha ampliato il
bacino d’utenza della Scuola COSPE ed ha consentito diversi
utenti di poter seguire le lezioni non solo da ogni parte d’Italia,
ma anche da altri continenti. Nel nuovo anno accademico
2013 la Scuola COSPE prevede di modernizzare ancora di
più l’aula multimediale, supportandola con nuove tecnologie
che permetteranno lo studio on-line di essere migliore e più
fruibile. Inoltre si prevedono laboratori pratici che andranno
ad affiancare lo studio classico.
Nel 2012 la Scuola ha mantenuto la sua capacità di risposta
formativa interna sulla base delle richieste provenienti dalle
varie aree COSPE ed ha mantenuto la sua capacità di adottare
in modo sistematico le procedure di qualità, in modo da
mantenere la certificazione e l’accreditamento presso la
Regione Toscana e rendere scorrevole tutto il flusso della
formazione. Alcuni corsi e alcuni docenti della Scuola sono stati
richiesti da altre scuole o da altri organismi di cooperazione
decentrata. Anche nel 2012 alcuni corsisti hanno potuto
beneficiare del voucher della Regione Toscana: Carta ILA,
una carta di credito formativa, caricata dal Fondo Sociale
Europeo, con la quale è possibile pagare il percorso formativo,
agevolando i disoccupati. Per il nuovo anno scolastico si
prevedono nuovi contributi da parte della Regione Toscana
per poter effettuare dei tirocini formativi a conclusione del
percorso scolastico anche all’estero.
STATISTICA DATI SCUOLA COSPE 2012/2013
Corsi attivati
13 su 15 pubblicizzati
Allievi iscritti
120
Allievi formati
115
Gradimento: 4,00 punti (su scala da 1 molto negativo a 5 molto positivo
35
3
8
19
3
0
3
vers
it
à
30
il bilancio
il bilancio d’esercizio 37
parenz
a
36
indicatori economici 40
i l
b i l a n c i o
il bilancio d’esercizio
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
variazione %
importi in E
Immobilizzazioni
Attivo circolante
Ratei e risconti attivi
Totale attivo
2012
362.864
5.165.786
15.572
5.544.223
2012/11
0,52%
-7,07%
1878,65%
-6,35%
2011/10
25,24%
-20,53%
-49,74%
-18,72%
2010/09
-0,06
2,83%
100,00%
-2,93%
2012/09
16%
-29%
100%
-35%
2012
107.097
0
125.076
5.248.684
63.368
5.544.223
2012/11
2,14%
-100,00%
14,80%
-7,32%
60,34%
-6,35%
2011/10
19,39%
0,00%
3,63%
-19,61%
-6,69%
-18,72%
2010/09
34,42%
0,00%
0,01%
-3,44%
22,28%
-2,93%
2012/09
39%
0,00%
17%
-39%
45%
-35%
2012
9.128.270
8.354.277
733.993
-85.241
10.397
677.866
21.283
-20.053
1.230
2012/11
-20,23%
-20,97%
-15,84%
-1,90%
-129,25%
-7,12%
7,19%
361.52%
-92.07%
2011/10
6,46%
7,81%
-7,63%
74,49%
-166,65%
-21,03%
-15,42%
73,87%
-26,06%
2010/09
33,23%
36,05%
-88,30%
-100,62%
-99,34%
-88,54%
-99,71%
-100,03%
-99,74%
2012/09
12%
14%
-17%
51%
90%
-16%
-51%
38%
-1501%
STATO PATRIMONIALE passIVO
Patrimonio libero
Fondi rischi e oneri
Trattamento di fine rapporto
Debiti
Ratei e risconti passivi
Totale passivo
RENDICONTO GESTIONALE
Proventi da attività gestionale
Oneri di attività gestionale
Differenza tra valore e costi di gestione
Proventi da oneri finanziari
Proventi ed oneri straordinari
Oneri di supporto generale
Risultato prima delle imposte
Imposte dell’esercizio
Utile (perdita) dell’esercizio
STATO PATRIMONIALE ATTIVO
importi in E
CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
IMMOBILIZZAZIONI
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
costi di impianto e di ampliamento
altre
Totale
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
terreni e fabbricati
impianti e attrezzature
altri beni
Totale
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
partecipazionin in altre imprese ì
crediti verso altri
Totale
Totale immobilizzazioni
ATTIVO CIRCOLANTE
CREDITI
Clienti- correnti
crediti tributari correnti
altri - correnti
altri - non correnti
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
depositi bancari e postali in sede
depositi bancari e valore in cassa in Paesi beneficiari
denaro e valori in cassa in sede
Totale
Totale
TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE
RATEI E RISCONTI ATTIVI
Totale attivo
2012
2011
2010
852
51.315
52.167
1.278
32.898
34.176
1.785
44.978
46.763
207.531
72.190
16.314
296.035
211.457
81.034
20.667
313.158
178.045
17.304
32.480
227.829
3.657
11.005
14.662
362.864
3.657
10.006
13.663
360.997
3.657
10.006
13.663
288.255
92.468
27.352
3.823.746
254.156
4.197.722
29.207
63.582
3.966.826
188.213
4.247.828
2.777
83.017
5.553.809
198.213
5.837.816
273.289
682.205
12.570
968.064
5.165.786
15.572
5.544.225
582.088
714.183
14.462
1.310.733
5.558.561
787
5.920.345
408.585
732.140
15.730
1.156.455
6.994.271
1.566
7.284.092
37
i l
b i l a n c i o
il bilancio d’esercizio
STATO PATRIMONIALE passivo 2012
2011
2010
20.252
85.615
1.230
19.242
70.105
15.510
17.722
49.129
20.977
107.097
104.857
87.828
0
3.948
3.948
0
3.948
3.948
125.076
108.953
105.137
714.267
90.882
174.880
671.961
52.413
39.046
3.505.235
627.996
94.593
133.875
393.164
68.577
35.857
4.309.003
1.112.241
0
162.382
681.864
43.151
33.878
5.011.306
5.248.684
5.663.065
7.044.822
63.368
39.522
42.357
Totale passivo
5.544.223
5.920.345
7.284.092
Totale
573.094
851.652
7.373.607
importi in E
patrimonio libero
Patrimonio sociale
Risultato gestionale da precedenti esercizi
Risultato gestionale esercizio in corso
Totale
Fondi per rischi ed oneri
altri
Totale
trattamento di fine rapporto
DEBITI
debiti verso banche - correnti
debiti verso banche - non correnti
debiti verso finanziatori e controparti locali/correnti
debiti verso fornitori - correnti
debiti tributari - correnti
debiti verso istituti previdenziali - correnti
altri debiti - correnti
Totale
RATEI E RISCONTI PASSIVI
CONTI D’ORDINE
Apporto benevolo su progetti
38
i l
b i l a n c i o
il bilancio d’esercizio
rendiconto della gestione
importi in E
PROVENTI DA ATTIVITà GESTIONALE
proventi da contributi su progetti
proventi da contratti con enti pubblici
proventi da privati e associazioni
altri proventi
Totale
ONERI DI ATTIVITà GESTIONALE
acquisti di materie prime, suss.rie, di consumo e merci
spese per servizi
Ammortamenti e svalutazioni
oneri diversi di gestione
Totale
Differenza tra valore e costi della gestione
PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
Proventi finanziari
da depositi bancari
da altre attività
Interessi passivi ed altri oneri finanziari:
su prestiti bancari
da altre attività
PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI:
Proventi straordinari
da altre attività
Oneri straordinari
da altre attività
ONERI DI SUPPORTO GENERALE
acquisti di materie prime, suss.rie, di consumo e merci
Spese per servizi
costi per il godimento di beni di terzi
Costi per il personale
Salari stipendi
Oneri sociali
trattamento di fine rapporto
Ammortamenti e svalutazioni
amm.to immobilizzazioni immateriali
amm.to immobilizzazioni materiali
accantonamenti per rischi
oneri diversi di gestione
TOTALE
TOTALE
2012
2011
2010
7.256.085
1.246.195
114.710
511.280
9.128.270
9.746.460
914.898
88.213
693.276
11.442.847
8.479.084
1.397.514
139.996
732.189
10.748.783
1.519.978
5.728.931
1.852.452
7.378.559
1.653.185
6.922.835
1.105.368
8.354.277
773.993
1.339.740
10.570.751
872.096
1.228.634
9.804.654
944.129
526
11.920
-32.617
1.428
0
-54.935
543
0
-50.341
-65.070
-85.241
-33.384
-86.891
-49.798
34.922
45.709
53.842
-24.525
10.397
-81.258
-35.594
-508
53.334
2.530
376.991
5.921
0
153.542
42.156
16.716
12.106
407.691
16.314
14.191
525.039
13.322
156.664
42.666
15.435
156.902
41.458
14.705
13.589
17.351
12.695
15.051
10.000
120.826
924.189
23.476
-2.499
20.977
totale
49.070
677.866
12.587
19.290
10.000
37.048
729.801
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
imposte d’esercizio
UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO
21.283
-20.053
1.230
19.855
-4.345
15.510
39
i l
b i l a n c i o
il bilancio d’esercizio
indicatori economici
A partire dalla base informativa che ha permesso di redigere il rendiconto gestionale e dalle stesse cifre contenute nel prospetto,
si possono costruire alcuni indicatori di particolare interesse. I primi tre indici mostrano il peso dei costi relativi alla struttura
rispetto al totale dei costi sostenuti e il peso delle attività promozionali e di fund raising sia rispetto ai costi di struttura che al totale
delle attività dell’associazione. Gli indici successivi mostrano l’andamento dei fondi ricevuti per ognuno dei principali finanziatori.
L’indicatore scelto è il tasso di crescita/ decrescita dei fondi ricevuti nell’ultimo anno rispetto alla media dei fondi ricevuti negli ultimi
tre anni. Come si può notare il 2012 è stato un anno di generale decrescita dei fondi ricevuti rispetto agli anni precedenti, con un calo
complessivo di circa il 19%, imputabile nello specifico da una parte ad una diminuzione dei fondi incassati dal Mae - dato che però
nel 2011 vedeva l’incasso di circa 1.300.000 euro di progetti perenti - dall’altra a una diminuzione degli incassi della Ue e di agenzie
Onu per minori progetti approvati.
grado di incidenza
2011
2012
9,28%
9,53%
9,16%
Grado di incidenza
degli oneri di supporto
generale
(Oneri attività di supporto
generale/Totale oneri) x100
Rapporto tra oneri di supporto
generale (+ imposte e oneri finanziari)
e il totale dei fondi spesi
Grado di incidenza
oneri per attività
promozionali
e di raccolta fondi
(Oneri attività promozionale
e di raccolta fondi/ Totale oneri
di supporto generale) x100
Indica quanto pesano le attività di
raccolta fondi e comunicazione sui
costi di struttura complessivi
15,09%
11,51%
12,00%
Grado di incidenza
oneri per attività
promozionali
e di raccolta fondi
(Oneri attività promozionale e di
raccolta fondi/ Totale oneri) x100
Indica quanto pesano le attività di
raccolta fondi e comunicazione sul
totale dei fondi utilizzati (dei costi
sostenuti)
1,49%
1,13%
1,52%
2010
2011
2012
tasso di crescita
40
2010
Tasso di crescita dei
fondi raccolti da Mae
(Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti)
/ la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti
-1,20%
76,80%
-43,59%
Tasso di crescita dei
fondi raccolti da Ue
(Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti)
/ la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti
16,6%
10,31%
-18,28%
Tasso di crescita dei
fondi raccolti da enti
locali e altri ministeri
(Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti)
/ la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti
7.,9%
-33,63%
-8,17%
Tasso di crescita
dei fondi raccolti
da privati
(Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti)
/ la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti
60,5%
21,00%
-8,72%
Tasso di crescita
dei fondi raccolti
da ag onu
(Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti)
/ la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti
26,1%
-2,56%
-41,66%
Tasso di crescita dei
fondi totali raccolti
(Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti)
/ la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti
13,60%
19,76%
-18,98%
3
8
9
1
0
3
vers
it
30
à
parenz
a
4
chi è chi
in cospe
l’organigramma 42
responsabili e recapiti 43
le sedi estere 45
41
c h i
è
c h i
i n
co s p e
l’organigramma
L’organigramma
aggiornato al 31/03/2013
assemblea
servizi ed aree
di attività
trasversali
presidente
Fabio Laurenzi
UFFICIO COMUNICAZIONE
Pamela Cioni - responsabile ufficio
Marco Lenzi - ufficio stampa
Jonathan Ferramola - eventi e video
Giulia Pugnana - web
Luca Raineri - comunicazione istituzionale
CONsiglio direttivo
UFFICIO risorse umane
Rappresentanti
regionali
EMILIA-ROMAGNA
Gabriella Oliani
Vice
segretario
segretario
generale
Gianni Gravina
(Rapp. legale)
Fulvio Vicenzo
(Rapp. legale
Rapp. Direzione SGQ)
Vice
segreteria
Federica Masi
LIGURIA
Cristina Puppo
VEneto
direzione tecnica
Sara Miotto
marche
Pietro Pinto
Pietro Rubino - responsabile ufficio
Raffaella Di Salvatore
gruppo emergenza
e pronto soccorso
Gianni Gravina
Alessandra Brunelli, Sara Malavolti
segreterie sedi
Ilaria Forti - Firenze
Dina Cucchiaro - Bologna
ufficio raccolta fondi
Susanna Finardi - responsabile ufficio
Barbara Menin - marketing e grafica
assistente finanziario
Elena Sangiorgi
auditor interno
Alessandra Brunelli
e responsabile SGQ
amministrazione
Laura Diversi, Rosalba Mascherini,
Aida Pintiricci, Lucia Russo, Sara Vighi
auditor di progetto
assistente di direzione
Sara Malavolti
scuola
Giancarlo Malavolti - responsabile
Roberta Masciandaro - segreteria
UFFICIO PROGETTI
42
capoarea
mediterraneo/
balcani
Maria Donata Rinaldi
capoarea
africa
capoarea
asia
capoarea
america latina
Camilla Bencini
capoarea
educazione allo
sviluppo
Pietro Pinto
Federica Masi
Federica Masi
Eleonora Migno
Referente Paese
in italia
Referente Paese
in italia
Referente Paese
in italia
Referente Paese
in italia
CAPI
PROGETTO
CAPI
PROGETTO
Cooperanti
Cooperanti
Cooperanti
Cooperanti
CONSULENTI
CONSULENTI
capoarea
interculturalità e
diritti di cittadinanza
c h i
è
c h i
i n
co s p e
responsabili e recapiti
responsabili e recapiti
p e rs o n a l e u ff i c i o pr o g e t t i
Direzione
Assistente di direzione
Fulvio Vicenzo
Sara Malavolti
[email protected]
[email protected]
co o r d i n ato r i d i a r e a
Africa Sub-Sahariana
Federica Masi
Asia
Federica Masi
Mediterraneo-BalcaniMaria Donata Rinaldi
America LatinaEleonora Migno
Interculturalità e Diritti di Cittadinanza
Camilla Bencini
Educazione allo Sviluppo (EAS)
Pietro Pinto
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
r e f e r e n t i Pa e s i / pr o g r a m m i
Africa Sub-Sahariana
Somalia
Federica Masi
Coordinatore programmi Africa AustraleGiorgio Menchini
Swaziland Chiara Aliverti
Giorgio Menchini
Angola, MozambicoAngela Bardelli
Coordinatrice programmi Africa Occidentale
Silvia Bergamasco
Ghana
Silvia Bergamasco
Senegal, Capo Verde
Silvia Bergamasco
Claudio Russo
Niger
Remo Zulli
America Latina
Programma Red del SurEleonora Migno
Paesi andini e programma Urbal Francesca Pieraccini
Argentina, Brasile, Paraguay, UruguayElisa Pettinati
Programma Brasil Proximo e Fosel
Centro America e Caraibi Piero Pelleschi [email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Asia
Afghanistan, Mongolia
Federica Masi
CinaMaria Omodeo
NepalLisa Zannerini
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Mediterraneo e Balcani
Albania, MaroccoDebora Angeli
Bosnia Erzegovina, Croazia, MontenegroGiovanni Gravina
Egitto, LibanoDaniela Palermo
PalestinaGianni Toma
TunisiaLara Panzani
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
aggiornato al 31/03/2013
43
c h i
è
c h i
i n
co s p e
responsabili e recapiti
responsabili e recapiti
c a p i pr o g e t to
Interculturalità
Alessia Giannoni
e Diritti di Cittadinanza (IDC)
Beatrice Falcini
Diye Ndiaye
Ilaria Cicione
Marco Marigo
Margherita Longo
Maria Omodeo Sara Cerretelli
Stefania Chiti
Udo Enwereuzor
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Educazione Allo Sviluppo (EAS)
Arianna Blasi
Cristina Puppo
Elisa Del Vecchio
Gabriella Oliani
Gianni Toma
Jonathan Ferramola
Ilaria Cicione
Samanta Musarò
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
sc u o l a co sp e
Responsabile Giancarlo Malavolti
Segreteria Roberta Masciandaro
r a ppr e s e n ta n t i r e g i o n a l i
Emilia Romagna ([email protected])Gabriella Oliani
Liguria ([email protected])Cristina Puppo
Veneto ([email protected])Sara Miotto
Marche ([email protected])Pietro Pinto
p e rs o n a l e d i s e g r e t e r i a
Segreteria di FirenzeIlaria Forti Segreteria di BolognaDina Cucchiaro
u ff i c i o d e l l e r i s o rs e u m a n e
Responsabile Giuseppe Pietro Rubino Amministrazione del personaleRaffaella Di Salvatore [email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
a m m i n i s t r a z i o n e [email protected]
Auditor amministrativo interno e RGQ: Alessandra Brunelli [email protected]
Personale amministrativo:
Aida Pintiricci, Elena Sangiorgi, Laura Diversi, Lucia Russo, Rosalba Mascherini, Sara Vighi [email protected]
u ff i c i o co m u n i c a z i o n e [email protected]
Responsabile Ufficio ComunicazionePamela Cioni [email protected]
Ufficio Stampa Marco Lenzi [email protected]
Responsabile eventi e audio-video Jonathan Ferramola [email protected]
WebGiulia Pugnana [email protected]
Comunicazione Istituzionale Luca Raineri [email protected]
u ff i c i o r acco lta fo n d i
Responsabile Raccolta Fondi Susanna Finardi [email protected]
Marketing e grafica Barbara Menin [email protected]
co ns i g l i o d i r e t t i vo
Presidente Fabio Laurenzi
Segretario Generale e Legale Rappresentante Fulvio Vicenzo
Vice Segretario Generale e Legale Rappresentante Giovanni Gravina
Vice Segretaria Generale Federica Masi
Consigliere Angelo Antonellini
ConsiglieraAnna Meli
Consigliera Debora Angeli Consigliera Gabriella Oliani
Consigliere Silvano Motto
44
c h i
è
c h i
i n
co s p e
le sedi estere
lE SEDI ESTERE
a fr i c a
ANGOLA
Bairro Valodia Casa s/n - Namibe
tel 00 244 928090691
[email protected]
Alberto Maria Rigon
rappresentante Paese e coordinatore progetti
Massimiliano Sanfilippo – coordinatore progetti
Caixa Postal 88, S.Felipe - Ilha do Fogo
tel 00 238 2812948
[email protected]
Carla Cossu – coordinatrice progetti
c/o District Assembly
P.O. BOX 66 Axim, Nzema East District
Western Region - Ghana
[email protected]
Elena Gentili – rappresentante Paese
niger
Niamey B.P. 12637
tel 00 227 96291730 - a Tahoua tel/fax 00 227 610141
[email protected]
Remo Zulli – rappresentante Paese
Illiassou Moussa - coordinatore progetti
Senegal
Ziguinchor BP 887 - tel 00 221 33 9913467
[email protected]
CAPO VERDE
GHANA
Dakar - Libertè 6 Extension, Citè Asecna Villa 56 - BP 11.532
tel 00 221 33 827 53 48
[email protected]
Nagore Moran Llovet – coordinatrice Paese
Amanda Azzali – coordinatrice progetti
Elisa Menegatti – coordinatrice progetti
Elisabetta Mattioli - coordinatrice progetti
Ibrahima Doucouré - coordinatore progetti
Foundiougne
Quartier HLM, en face de la case foyer
tel 00 221 33 948 12 04 - cell 00 221 77 337 54 75
[email protected]
Kenya
Kenya: ABC PLACE - Wayaki Way,
P.O. Box 1579 Sarit Centre, Westland, Nairobi
tel 00 254 20 4186038
tel/fax 00 254 20 4185089
swaziland
Plot 60/29 Flame Tree Park
P.O. Box 850 Siteki - Swaziland
tel/fax 00 268 2 3434524
[email protected]
[email protected]
Stefano Aliotta – amministratore
Marta Lopez Fesser - coordinatrice progetti
Argentina
Echeverría 2451 . 2 . A 1428 - Ciudad de Buenos Aires
[email protected]
Anna Daga – rappresentante Paese
brasile
sede legale: Rua Stela de Souza n. 230
BairroSagrada Familia Cep 31 030-490,
Município de Belo Horizonte (MG)
a m e r i c a l at i n a
Marcello Facundo Quarantini
rappresentante Paese
sede operativa: c/o COOTAPI Rua David Caldas,
688 CEP 64001 190 Teresina (PI)
[email protected]
CUBA
Calle 28 n. 113 entre 1ra y 3ra, Playa, La Habana
tel 00 53 7 202 9016 - 00 53 52 37 94 15
[email protected]
Cecilia Rossi Romanelli – rappresentante Paese
Luigi Partenza – coordinatore progetti
Alberta Solarino – coordinatrice progetti
ecuador
[email protected]
Matilde Carrillo Benítez – coordinatrice Paese
EL Salvador
Residencial Villas de Miramonte 1, senda 3, casa 71,
Colonia Miramonte, San Salvador - tel 00 503 21244883
[email protected]
Luigi Partenza - rappresentante Paese
Marianna Tamburini
rappresentante Paese e coordinatrice progetti
45
c h i
è
c h i
i n
co s p e
le sedi estere
nicaragua
De la Iglesia Zaragoza 40 metros al oeste,
Barrio Zaragoza, León
tel 00 505 2315-2868 - cell 00 505 83804051
[email protected]
uruguay
San José 974, Ap. 204, Montevideo
tel 00 598 29023737- cell 00 598 99 640792
[email protected]
Claudia Hernández
rappresentante Paese e coordinatrice progetti
Ada Trifirò
rappresentante Paese e coordinatrice progetti
asia
Afghanistan
C/o Hawca House 1137/P, Selo Oil Pump Street,
Khushal Khan Mina, District 5, Kabul
[email protected]
CINA
sede opeprativa c/o
Xiangyuanyuo (XYY) n°16 Hui Long Ge
Feng Huang, Xiang Xi, Hunan
[email protected]
Huang Heini - coordinatrice progetti
b a lc a n i e m e d i t e rr a n e o
ALBANIA
C/o Comune di Dajc – Regione di Lezhe
[email protected]
Bosnia
Erzegovina
c/o LINK
Blv. Narodne Revolucije, 55 Mostar 88104
tel/fax 00387 (0)36 580151
[email protected] - www.linkmostar.org
CROAZIA
c/o DEŠA - Dubrovnik Frana Supila 8 , 20 000 Dubrovnik
tel. 00 385 20 420 145 / 00 385 20 311 625
fax 00 385 20 411 033
[email protected]
EGITTO
2 Taha Hussein Street, 7th Floor, Apt. 5, Zamalek - Cairo
tel/fax 00 202 2737 1234 - [email protected]
www.cospe-egypt.org
MAROCCO
c/o Chabaka Lotissement Florencia
rue Iraq n°5 - Bendiban, Tangeri
tel. 00 212 614676767
[email protected]
Palestina
Bader Street, Beit Hanina, Gerusalemme
tel/fax 00 972 (0)2 5834056
[email protected]
tunisia
Tunisi: Rue de Russie, 5
Tel 00216 71322228
[email protected]
Jendouba: 95 bis Rue Hedi Chaker, app. 7
Jendouba 8100 - Tunisie
tel. 00 216 93 331014
[email protected]
46
Rozeta Mihali – coordinatrice progetti
Amela Becirovic – coordinatrice progetti
Ana Grgić- coordinatrice progetti
Marina Errico
rappresentante Paese e coordinatrice progetti
Mohcine Hammane – coordinatore progetti
Chiara Carmignani
rappresentante Paese e coordinatrice progetti
Marta Bellingreri - coordinatrice progetti
Regueb: Avenue de l’environnement 9170, Regueb
tel 00 216 27106274
[email protected]
Debora Del Pistoia -coordinatrice progetti
Kasserine: tel. 00 216 24971745
[email protected]
Alessia Tibollo -coordinatrice progetti
lidar
ietà
Allegato alla Rivista Babel
Reg. Trib. di Fi n.4274 del 2/11/92
zia
0
eff
ica
cia
3
8
9
1
30
Realizzato con la consulenza
di Maurizio Catalano
www.mauriziocatalano.it
dive 30
rsità
30
traspa
renza
30
Un ringraziamento ad Asal per aver
permesso l’utilizzo a titolo gratuito della
carta di Peters.
In Italia è un’esclusiva per partecipazione
solidale www.asalong.org.
47
30
a
i
m
no
o
t
au
pa
Firenze (Sede Nazionale)
via Slataper, 10 - 50134
tel. 0039 055 473556
fax 0039 055 472806
[email protected]
Emilia Romagna
via Lombardia, 36
40139 - Bologna
tel. 0039 051 546600
fax 0039 051 547188
[email protected]
Veneto
via Citolo da Perugia, 35
35137 - Padova
tel. 0039 3357490329
[email protected]
liguria
via Caffaro, 1/16
16124 - Genova
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