Bilancio sociale 2012
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Bilancio sociale 2012
0 30 30 dive 30 rsità 30 traspa renza 30 2 0 1 2 s o c i a l e azi on e 3 8 9 1 eff ica cia z a r c o m b i l a nc i o solid ariet à 30 a i 3 8 19 0 3 vers it à 30 parenz a 2 Grazie al lavoro che scegliemmo di fare in occasione del primo bilancio sociale di COSPE (2006) dopo oltre venti anni di esistenza, quando ci interrogammo sul significato e sugli scopi del nostro operare, siamo giunti ai trent’anni con un bagaglio ancora capace di essere il quadro di riferimento per scelte recenti e future: una ricostruzione condivisa della nostra storia, lo schema di scopi, valori e temi prioritari d’intervento, nuovi indicatori di misurazione di coerenza tra le nostre teorie e pratiche. Per questo possiamo permetterci di usare la ricorrenza dei trent’anni enfatizzando l’aspetto celebrativo, guardando più al futuro che non al passato, dando voce agli “altri” che sono obiettivi della nostra azione o ai nuovi alleati o soggetti dalle cui scelte dipendono le nostre possibilità di azione e opportunità di successo e, infine, di soffermarci di più su alcune questioni che appaiono particolarmente rilevanti nella nostra agenda attuale. Questo è dunque un Bilancio Sociale “straordinario”, sia per l’occasione in cui vede la luce che per quanto propone: oltre alla “rendicontazione” di scelte, azioni e numeri relativi al 2012, troverai un inserto davvero speciale nel quale abbiamo tentato di ricostruire i “fili rossi” del lavoro di COSPE: un modo per raccontare l’evoluzione, la trasformazione ma anche la coerenza di temi e principi che sono alla base della nostra associazione e mettere in luce chi in Italia e nel mondo ha percorso e ha dato concretezza insieme a noi a tali percorsi. Infatti lo slogan che accompagna questa ricorrenza è “Da trent’anni facciamo la differenza perché la facciamo insieme” perché “insieme” è la parola che riteniamo possa meglio raccontare la pratica e la visione del nostro lavoro. COSPE intende ancora continuare a lavorare insieme e a fianco dei suoi partner, sia nella cooperazione internazionale che per i diritti e l’educazione in Italia e in Europa. Nel 2012 abbiamo investito tempo e molte energie nel complesso lavoro di rilancio della politica e dell’azione di cooperazione internazionale dell’Italia facendo rete con pezzi importanti delle organizzazioni della società civile italiana; abbiamo rafforzato la nostra presenza in network italiani ed europei per puntare ad una maggiore incidenza politica su questioni come sovranità alimentare, acqua, diritti fondamentali e il dibattito europeo e mediterraneo su una possibile alternativa sociale ed economica; nel mondo insieme ai nostri partner abbiamo rafforzato intese e collaborazioni per un proficuo scambio e perché crisi internazionale, riduzione di finanziamenti e politiche globali impongono di serrare i ranghi e costruire nuove alleanze. Dunque guardiamo al futuro, insieme ai collaboratori, ai soci, ai sostenitori e donatori e istituzioni, cioè a tutti coloro che sono stati indispensabili per il raggiungimento dei risultati di COSPE e saranno imprescindibili per poter affrontare le sfide future. E facendo tesoro dell’insegnamento e dell’esempio di chi ci ha lasciato, come Sandro Guiglia, amico, socio, collaboratore, attivista e tante altre cose che Sandro è stato nella sua vita. pr e s i d e n t e d e l se oltre a questa mia lettera avrai o hai già avuto occasione di leggere l’editoriale di Babel di maggio 2013 o di ascoltare la mia relazione all’Assemblea annuale, troverai un comune incipit con riferimento alle celebrazioni dei trent’anni di COSPE. Celebrazioni che hanno come data ufficiale il 19 aprile 2013 e prevedono un appuntamento di riferimento per i nostri partner italiani, europei e dal resto del mondo a Firenze a giugno. Altri eventi importanti sono in programma per ottobre a Ferrara al Festival di Internazionale e a Bologna al Terra di Tutti Film Festival e a novembre di nuovo a Firenze per i “50 giorni di cinema internazionale”. l e t t e r a Cara Amica, Caro Amico, Buona lettura e, come sempre, grazie a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione e ai contenuti di questo bilancio sociale di COSPE. Fabio Laurenzi Presidente COSPE 3 3 8 19 0 3 vers it à 30 cospe pag. 6 le attività del 2012 pag. 14 parenz a il bilancio pag. 36 chi è chi in cospe pag. 41 4 nota metodologica a cura di Maurizio Catalano* Il principio dell’embeddedness, ovvero la capacità di un’organizzazione di integrare nei suoi processi gestionali il percorso di rendicontazione sociale, non è solo uno dei principi fondamentali condivisi dagli standard internazionali di social accountability, ma è anche e soprattutto un indicatore di qualità: l’organizzazione che riesce a individuare al suo interno responsabilità e funzioni chiare da coinvolgere nel processo e a produrre con regolarità il documento dimostra infatti di dare particolare attenzione alla CSR - Corporate Social Responsibility. Dall’altra parte è anche insito il rischio che l’integrazione diventi “normalizzazione”, appiattendo nel tempo il percorso e rendendolo una reiterazione acritica del documento precedente col solo aggiornamento delle cifre numeriche. Il percorso di COSPE invece in questi anni, a partire dal 2006, ha dimostrato che la produzione del bilancio sociale è diventata sempre più una pratica consolidata, da un lato, e mai scontata, dall’altro. Il documento di quest’anno è stato prodotto interamente utilizzando risorse e fonti informative interne, aggiornate con regolarità nell’ambito dei processi di monitoraggio, e propone contenuti nuovi legati al 30° anniversario di COSPE. Ripercorrendo la storia del bilancio sociale COSPE, è possibile rintracciare, nelle diverse edizioni, aspetti che hanno caratterizzato la vitalità e l’importanza di questo strumento all’interno della crescita e dello sviluppo dell’Associazione sia nella sua dimensione istituzionale che operativa. La prima edizione del 2006 ha permesso di rinfrescare completamente gli aspetti identitari dell’associazione, rafforzandoli nella sostanza e chiarendoli da un punto di vista terminologico. Questo primo documento ha proposto in modo pionieristico una struttura curata nella grafica e ricca di contenuti. Le successive edizioni, dal 2007 al 2011 sono state terreno di sperimentazione sia sul lato del documento, in termini di grafica e di contenuti, sia sul lato del processo. Sono di questi anni alcuni importanti risultati quali il dimezzamento della dimensione del documento accompagnata da contenuti sempre più puntuali, chiari e significativi da un punto di vista informativo. La ricerca di una grafica capace di coniugare la necessità di una lettura immediata e dinamica con il carattere istituzionale del documento, ha portato a introdurre nel 2010 delle bacheche ideali dove “appendere” notizie, immagini e fotografie relative all’impegno di COSPE nel mondo e nei tre settori di intervento. Una scelta che si è rivelata utile e divertente e che è stata mantenuta anche nell’edizione 2011, primo documento ad essere prodotto interamente con risorse interne. Ed è proprio l’edizione dello scorso anno a offrire l’occasione per lo sviluppo di un impegnativo processo di coinvolgimento degli stakeholder: con un’indagine avviata nel giugno del 2011, attraverso step successivi, sono stati ascoltati 30 stakeholder interni e 5 esterni raccogliendo il loro punto di vista rispetto a numerosi aspetti riguardanti COSPE, le sue attività ma anche i suoi processi gestionali. Arriviamo così a questo documento, non certamente per caso e non senza aver fatto tesoro delle esperienze precedenti. Il bilancio sociale 2012 mantiene la struttura del documento iniziale suddividendo il racconto in tre parti: chi siamo, cosa facciamo e il bilancio. La ricorrenza del 30° anniversario offre l’occasione per ripercorrere un pezzo di storia di COSPE, grazie alla rappresentazione di progetti e iniziative storiche che trovano spazio nell’inserto centrale: un modo per rendere eccezionale il quotidiano. *Consulente per il Bilancio Sociale 5 3 8 19 1 0 3 vers it à 30 cospe assetto associativo e organizzativo 7 parenz a risorse umane 8 valutazione e programmazione 9 sistema delle relazioni 10 dalla visione alle attività 12 6 co s p e assetto associativo e organizzativo assetto associativo e organizzativo La sede nazionale di COSPE è a Firenze e rappresenta il centro politico direzionale dell’Associazione e il luogo di lavoro della maggioranza dei collaboratori in Italia di COSPE. Le sedi decentrate regionali in Italia sono il livello attraverso cui COSPE partecipa attivamente alle dinamiche sociali e politiche locali, sviluppa la propria politica associativa e implementa relazioni e azioni nell’ambito dei suoi settori d’intervento, coniugando indirizzi generali dell’Associazione con le specificità territoriali e agendo come parte della società civile organizzata del territorio. Tutte le sedi hanno un rappresentante regionale che è responsabile del piano di lavoro della sede e referente per la sede di Firenze. All’estero COSPE nel 2012 ha operato in 30 Paesi del mondo attraverso partenariati con soggetti pubblici e della società civile. In 23 di questi COSPE ha sedi decentrate che, in autonomia operativa e con una crescente responsabilizzazione nelle funzioni, hanno il mandato di articolare alleanze con Sede Nazionale: Firenze 4 sedi decentrate regionali: Bologna, Genova, Padova, Pesaro. 23 le sedi decentrate nel resto del mondo. partner locali strategici in modo da sostenere la loro azione in quei territori e valorizzarla attraverso reti internazionali. Queste sedi possono comprendere un rappresentante Paese della Ong o un coordinatore e altro personale, sia espatriato che locale, a seconda dell’articolazione dei progetti, della natura del partenariato locale e della storia nel Paese. I soci ordinari di COSPE nel 2012 sono stati 121, di cui 37 sono anche collaboratori dell’Associazione. L’Assemblea dei Soci si riunisce almeno una volta all’anno e ogni tre anni elegge i componenti del Consiglio Direttivo di COSPE e, tra questi, indica il Presidente dell’Associazione. Il Consiglio Direttivo, composto al massimo da 9 persone, elegge tra i suoi componenti il Segretario Generale di COSPE. Si riunisce di norma una volta al mese. Presidente e Segretario Generale possono essere rieletti in maniera consecutiva per massimo due mandati di tre anni ciascuno. Nel 2012 63 i nostri volontari e tirocinanti 121 i nostri soci Africa: Angola, Ghana, Kenya, Niger, Senegal, Swaziland. Mediterraneo e Balcani: Albania, Bosnia, Croazia, Egitto, Marocco, Palestina e Tunisia. America Latina: Argentina, Brasile, Cuba, Ecuador, El Salvador, Nicaragua e Uruguay. Asia: Afghanistan e Cina 7 co s p e risorse umane risorse umane In continuità con gli anni precedenti, nel 2012 gli interventi in ambito di gestione delle risorse umane si sono concentrati su due fronti principali: il consolidamento dei processi interni di gestione amministrativa ed il miglioramento dei processi di sviluppo del personale interno. Le novità apportate dalla riforma Fornero hanno reso necessario rivedere i processi di elaborazione e gestione dei contratti, con un lavoro di sensibilizzazione della struttura che ha portato ad una maggiore sinergia tra Ufficio Risorse Umane e referenti di progetto nella definizione dei profili professionali e dei relativi elementi contrattuali. Per quanto riguarda la gestione amministrativa, invece, si è trattato di un anno di collaudo: la formalizzazione di alcune procedure e la partecipazione e la condivisione dei vari attori coinvolti nelle diverse fasi di rendiconto hanno permesso di ridurre in maniera consistente il numero di potenziali problematiche. è stato inoltre formalizzato ed applicato, per la prima volta nella sua interezza, il ciclo di pianificazione del lavoro nelle aree progettuali: dalla definizione di obiettivi e carichi di lavoro secondo criteri standardizzati, fino ad arrivare alla valutazione delle prestazioni ed alla definizione di nuovi obiettivi sulla base dei risultati delle valutazioni. La raccolta di regolari valutazioni formali permetterà di stabilire dei percorsi professionali di sviluppo basati su elementi condivisi e verificabili. Lo stesso sistema è stato implementato anche per le aree non strettamente legate ai progetti (Comunicazione, Amministrazione, Raccolta Fondi, ecc.) in un’ottica di uniformità di criteri utilizzati per tutte le figure professionali dell’organizzazione. Come passo successivo, a partire dall’analisi delle valutazioni si sono attivate delle prime attività formative individuali, legate alle singole esigenze formative riscontrate. Ad esse si affiancano le consuete sessioni formative interne di interesse generale su procedure di lavoro e tematiche considerate strategiche da COSPE come Economia Sociale, situazione geopolitica del Mediterraneo all’indomani delle Primavere Arabe o Turismo Responsabile, su cui sono stati organizzati seminari e incontri. Per quanto riguarda i collaboratori neo-assunti, le fasi di inserimento comprendono ormai regolarmente l’apporto di tutte le funzioni organizzative e costituiscono un momento imprescindibile per la fase di avvio di progetti. Nel corso dell’anno è stato possibile riscontrare i benefici di tale investimento, specie per le figure di coordinamento all’estero: la gestione logistica ed amministrativa dei progetti segue già dalle prime fasi le procedure previste dagli uffici preposti, in maniera sinergica con quanto avviene nella sede centrale di Firenze. In maniera analoga, anche per i rapporti con i partner, autorità locali e beneficiari, viene garantita una coerenza con i principi e la visione di COSPE. Questo processo è stato facilitato anche dal lavoro di standardizzazione delle metodologie di gestione delle risorse umane anche nelle sedi estere, con missioni partite ad hoc dall’Italia. Infine va sottolineato, anche nel 2012, il contributo di volontari del Servizio Civile in progetti legati all’Interculturalità e Diritti di Cittadinanza, così come il positivo coinvolgimento di stagisti e tirocinanti sia in Italia che all’estero. La sfida principale per il 2013 riguarderà la piena ricezione delle norme previste dall’Accordo Quadro delle Ong appena firmato, nel segno di un modo nuovo di intendere i rapporti tra l’organizzazione ed i suoi collaboratori. Occorrerà modificare processi ed organizzazione dei ruoli, mantenendo un modello interno che possa garantire la piena efficacia delle attività progettuali. 8% 29% 15% 25% Personale 2012 tot 565 3% 36% 30% 7% 8 Personale 2012 2% 2% 1% personale locale contratto partner personale locale contratto COSPE collaboratori occasionali e p.iva espatriati lunga missione volontari servizio civile in italia collaboratori a progetto con sede di lavoro prevalente in italia dipendenti espatriati breve missione co s p e valutazione e programmazione valutazione e programmazione A fine 2012 abbiamo realizzato il consueto momento di valutazione annuale e la programmazione del 2013, basandoci su obiettivi, risultati ed indicatori, previsti, nei diversi ambiti, dalla pianificazione strategica 2011 – 2014 delle singole aree geografiche e tematiche. La valutazione rappresenta per COSPE un momento indispensabile per effettuare un’analisi delle criticità (debolezze e minacce) e per identificare i nuovi percorsi di lavoro (potenzialità e opportunità) sui quali investire nella pianificazione futura. Nel 2012, anche alla luce del contesto esterno e dei cambiamenti che stanno avvenendo nel settore della cooperazione internazionale come in quello delle politiche sociali, risultano evidenti alcuni aspetti su cui siamo chiamati a riflettere e a disegnare risposte e percorsi fattibili e coerenti con la nostra visione e mission. Da parte dei nostri partner c’è una richiesta esplicita di maggior protagonismo nelle implicazioni politiche, così come nelle modalità di gestione dei singoli progetti; c’è la necessità di identificare e riconoscersi in alleanze e partenariati europei sui temi dell’Economia Sociale e Solidale (ESS), dei diritti, del lavoro, del genere e dei percorsi di cittadinanza, anche e soprattutto alla luce del nostro protagonismo al Forum Alternativo di Marsiglia sull’Acqua (FAME), a “Rio + 20”, al Forum “Firenze 10 + 10” e nella preparazione al Forum Sociale Mondiale di Tunisi. Momenti questi nei quali abbiamo vissuto in maniera emblematica la necessità di confrontarci su temi come la crisi sociale ed economica, il concetto e modello di sviluppo con i movimenti sociali. Altrettanto urgente è stato confrontarci sul tema dei Brics e sulle inevitabili contraddizioni del modello di sviluppo legate alla loro crescita e alle loro intrinseche diseguaglianze, o chiarire meglio e definitivamente le implicazioni e/o i limiti del mercato dei crediti di carbonio nella finanziarizzazione della natura. Dalle valutazioni emerge che si è mantenuta la coerenza con le strategie delle singole aree, anche se non sempre l’auspicato lavoro interarea si è sviluppato adeguatamente: permangono potenzialmente interessanti e sinergiche le relazioni tra area Africa e area Educazione allo Sviluppo (Eas) nella tematica foreste e ambiente o dell’area Africa con l’America Latina sull’ economia sociale, ed in generale sui temi della governance, cultura, pianificazione territoriale, turismo, giovani (radio comunitarie, media), pesca e gestione parchi marini. Importanti si sono rivelati i seminari interni su cambiamenti climatici in collaborazione con Lamma e Ibimet/Cnr, Economia Sociale e Solidale, su violenza di genere con un’alta partecipazione interna e la condivisione dell’impostazione e dei contenuti da parte della referente tematica con interventi della Casa della Donna di Pisa e l’associazione Di.Re (Donne in rete contro la violenza) o ancora su migrazioni e sviluppo e, infine, sulla tematica della raccolta fondi dell’organizzazione, temi interarea che hanno favorito la condivisione di esperienze, hanno contribuito a uniformare approcci e arricchire metodi utilizzati e sperimentati nei progetti. Strategico, inoltre, è continuare nella diversificazione delle fonti di finanziamento, dando priorità alla ricerca in loco sia di privati, aziende, e fondazioni, mediante un’analisi e una ricerca di contatti sistematica che privilegi i cofinanziamenti dei progetti in corso. In prospettiva abbiamo discusso anche la possibilità di aprire filoni di lavoro in nuovi Paesi (es. Filippine e/o Indonesia, Myanmar, Libia, Siria, Mali, Guinea Bissau, Burkina e Bolivia), rilanciando il partenariato con alcuni dei soggetti di network regionali o attraverso relazioni ed iniziative di partner storici di COSPE. Altro aspetto che è stato sottolineato è che sarà necessario, sempre di più, coinvolgere le sedi estere nel processo di pianificazione strategica e annuale con strumenti certi e definiti. Venendo agli aspetti interni continua il percorso di monitoraggio e valutazione dell’applicazione di strumenti di gestione delle risorse fisiche, economiche ed umane e appare strategico lavorare per ridurre l’eccessiva multifunzionalità di ruolo e mansioni del referente Paese o capo progetto, aumentare il ruolo di controllo e di auditing dell’amministrazione, potenziare i collegamenti e flussi interni nella gestione delle Risorse Umane, effettuare una valutazione dei bisogni formativi interni ed infine integrare i sistemi informatici esistenti. Ottimi sono stati valutati i rapporti tra aree di lavoro e scuola di formazione tanto che si ritiene che si debba rinnovare ed arricchire il lavoro di collaborazione esistente: disegnare moduli formativi specializzati e professionalizzanti, aumentare le partnership tecniche, dare continuità al corso sui diritti umani e cooperazione, proporre un seminario di approfondimento sulla cittadinanza mediterranea e continuare le collaborazioni con il Cisp (Unipi) e con il Master in Studi Mediterranei (Unifi). Nel 2012, infine, è incrementato molto il posizionamento (presso media, associazioni e istituzioni) e la capacità di COSPE di far circolare informazioni e aggiornamenti rispetto al tema di genere o alla coerenza delle politiche; in prospettiva appare però necessario disegnare un vero e proprio piano di azione di incidenza politica, che coinvolga l’uso ed il ruolo del sito, dell’ufficio stampa, l’animazione dei social media, ect.. che miri ad acquisire maggior notorietà e consenso e quindi anche ad attivare un circolo virtuoso di opportunità di fund raising o di nuove e rinnovate relazioni. Sui territori regionali si devono sostenere i partenariati esistenti ed allo stesso tempo ricercare nuovi partenariati, non solo privilegiando la visione progettuale ma anche con un’ottica di incidenza politica, andando sempre più verso un ruolo strategico ed innovativo per le sedi regionali. 9 co s p e sistema delle relazioni sistema delle relazioni Il 2012 è stato un anno di intenso e complicato lavoro di relazione nei confronti del Governo Italiano per la riorganizzazione ed il rilancio della politica e dell’azione di cooperazione internazionale del nostro Paese. Tale azione è andata di pari passo con quella altrettanto impegnativa e di estrema importanza che ha riguardato la ricomposizione dei livelli di rappresentanza nazionale delle Osc (organizzazioni società civile) italiane di cooperazione internazionale. COSPE, a differenza di quanto avvenuto in precedenza, ha deciso di impegnarvisi direttamente e con le proprie figure apicali. Un secondo fronte di azione relazionale che è stato priorizzato nel 2012 ha riguardato il posizionamento e la partecipazione diretta di COSPE nell’ambito delle reti tematiche nazionali ed europee, di secondo e terzo livello. Ne sono esempi le associazioni ed il lavoro dedicato alla costituzione di Concord Italia per la cooperazione allo sviluppo europea, a Expo dei Popoli e Nyéléni Europa per la Sovranità Alimentare, a Cicma IN italia COSPE È ASSOCIATO A: Banca Popolare Etica AOI, Associazione Ong Italiane CONCORD Italia, piattaforma italiana di CONCORD COCIS, Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo Expo dei Popoli, coordinamento di Ong, associazioni, reti della società civile italiana e internazionale per la realizzazione del Forum dei Popoli in concomitanza con Expo 2015. per l’acqua, a Franet per i diritti fondamentali, a Eige per l’uguaglianza di genere, fino a “Firenze 10+10” per contribuire alla costruzione di una alternativa sociale ed economica per l’Europa. Infine, le sedi decentrate all’estero di COSPE hanno continuato un’azione di relazione con i partner strategici e le delegazioni dell’Unione Europea ed hanno operato un salto di qualità, similmente a quanto fatto in Italia ed Europa, nell’azione di incidenza fatta con soggetti e network tematici locali ed internazionali. Dal 1998 Cospe è riconosciuto come ONG dal Ministero Affari Esteri. Dal 2000 è iscritto alla prima sezione del “Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati” del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Direzione Generale dell’Immigrazione. Dal 2003 è iscritto al registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale. Dal 2005 è iscritto al “Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni” del Dipartimento per le Pari Opportunità. Nello stesso anno è stato riconosciuto come Centro Formativo accreditato dalla Regione Toscana e dal 2007 ha ottenuto la certificazione di qualità EN ISO 9001:2000 rinnovata nel 2009 con la nuova norma EN ISO 9001:2008. Dal 2007 è inoltre certificato dall’istituto Italiano della Donazione (IID) e aderisce alla Carta della Donazione come socio. Dal 2001al 2010 è stato il National Focal Point italiano di RAXEN (Rete di Informazione Europea sul Razzismo e la Xenofobia). Dal 2011 è il National Focal Point di FRANET (European Union Agency for Fundamental Rights) e di Eige (European Institute for Gende Equality) Coordinamento Ong e Associazioni di Cooperazione Internazionale della Toscana COONGER, Coordinamento Ong Emilia Romagna IN EUROPA COSPE È ASSOCIATO A: Marche Solidali, Coordinamento Organizzazioni Marchigiane Associazione “Carta di Roma”,associazione di OSC e di organismi di rappresentanza dei giornalisti per vigilare sul rispetto della Carta di Roma sulla rappresentazione degli immigrati, richiedenti asilo, rifugiati, rom e sinti nei media CONCORD, federazione europea di Ong per lo sviluppo e l’aiuto umanitario (attraverso CONCORD Italia) Nyéléni Europe, la più ampia rete internazionale per la sovranità alimentare in Europa FRANET, rete europea agenzie per I diritti fondamentali (COSPE è focal point per l’Italia) EIGE, Istituto Europeo per l’Eguaglianza di Genere (COSPE è focal point per l’Italia) AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile CICMA, Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS REES Marche, Rete di Economia etica e solidale delle Marche Comitato Scuola di Pace di Bologna Forum Terzo Settore della Provincia di Bologna Rete italiana Fondazione Anna Lindh 10 WOMEN (Women of Mediterranean East and South European Network) SOLIDAR, rete europea di Ong impegnate su giustizia sociale in Europa e nel mondo (attraverso COCIS) co s p e sistema delle relazioni Di seguito l’elenco dei collaboratori che per COSPE svolgono ruoli di rappresentanza in altri organismi: Fabio Laurenzi: Coordinamento Nazionale CONCORD Italia, Coordinamento Nazionale AOI, Portavoce Coordinamento Ong e Associazioni di cooperazione internazionale della Toscana, Gruppo “Engagement” di Expo dei Popoli Giancarlo Malavolti: Presidente COCIS, Portavoce Piattaforma Ong idonee dell’AOI Gabriella Oliani: Coordinatrice COONGER, Co-presidente Rete Women, Consiglio direttivo Forum 3° Settore Provincia di Bologna Cristina Puppo: Coordinatrice gruppo Metodologia di Expo dei Popoli Elisa Del Vecchio: Vice Presidente AITR, Comitato direttivo It.a.cà - Festival del turismo responsabile Udo Enwereuzor: Gruppo di lavoro sulla formazione e l’osservatorio dell’Associazione Carta di Roma Coordinatore FRANET Italia Referente Gruppo di lavoro “Migrazione e Sviluppo” di CONCORD Italia Pietro Pinto: Portavoce piattaforma Educazione alla Cittadinanza Mondiale della AOI Jonathan Ferramola: Direttore artistico del Terra di Tutti Film Festival Arianna Blasi: Consiglio direttivo di Marche Solidali Nagore Moran Llovet: Vice Presidente della Piattaforma Ong Europee in Senegal. partner per categoria AFRICAAMERICA LATINAASIAMEDITERRANEO E BALCANIITALIAEUROPA Media 3% 0% 0% 0% 1% 3% Enti pubblici 52% 35% 40% 22% 23% 3% Scuole/università/ centri di formazione 0% 5% 0% 0% 21% 16% Enti no profit 31% 35% 60% 52% 44% 76% Imprese e fondazioni bancarie 3% 0% 0% 0% 2% 0% Organizzazioni e cooperative di lavoratori, sindacati 10% 25% 0% 26% 9% 3% TOT 100% 100% 100% 100% 100%100% 11 va lo r i Diversità: COSPE considera la diversità come un valore sia all’interno della propria organizzazione che nei contesti sociali in cui opera. Nella propria politica di risorse umane, COSPE non discrimina in base all’origine etnica, sesso, religione, orientamento sessuale, disabilità e età e cerca di favorire politiche positive di inclusione e di pari opportunità nella vita dell’associazione. Solidarietà: COSPE ritiene che la responsabilità sociale e l’eticità del lavoro debbano essere tratti distintivi della propria associazione e della propria attività. Si impegna quindi, al proprio interno, a mettere in atto meccanismi di mutuo aiuto tra i propri operatori e misure per favorire la qualità del lavoro e la conciliazione dei tempi di vita e famiglia e, verso l’esterno, a sostenere esperienze di economia solidale. Autonomia: COSPE è un’associazione apartitica e aconfessionale, che si ispira a principi di laicità e autonomia nel perseguimento delle proprie finalità etiche e politiche, mirando a sempre maggiori livelli di indipendenza economica. Democrazia e partecipazione: COSPE è aperto alla partecipazione di tutti e impegnato nel trovare forme sempre più inclusive per la propria base sociale a cui garantisce la possibilità di influenzare le scelte strategiche dell’organizzazione e di valutarne il sistema di governo. La democrazia interna è un valore di riferimento anche rispetto all’organizzazione del lavoro, nella volontà di trovare maggiori e innovativi modi e spazi di partecipazione e coinvolgimento attivo dei collaboratori e dipendenti. Correttezza e trasparenza: per COSPE è fondamentale la partecipazione alle iniziative e ai programmi di soggetti che lavorano nel rispetto delle parti. Nei confronti dei donatori, partner e destinatari delle iniziative COSPE garantisce la massima trasparenza e correttezza, assicurando l’accesso alle informazioni nel rispetto della tutela del diritto alla privacy e della riservatezza. Efficacia e qualità dell’azione: COSPE è fortemente compromesso a raggiungere in modo efficace i propri obiettivi e considera il mantenimento di un elevato standard qualitativo sia nei processi decisionali ed operativi interni, sia nei prodotti finali, ossia nei progetti e nei programmi ideati e realizzati, un tratto distintivo e qualificante del proprio operato. Pianificazione ed efficienza: COSPE persegue obiettivi di miglioramento e revisione continua dei propri strumenti di pianificazione e gestione a breve, medio e lungo termine, nella convinzione che un adeguato controllo dell’incertezza può portare benefici in termini di solidità dell’organizzazione e continuità dell’azione politica e progettuale. a p p r o cc i t r a sv e r sa l i dalla visione alle attività Approccio di generE: nell’analisi e nella lettura dei contesti in cui operare, così come nell’identificazione dei bisogni, dei partner e delle azioni progettuali, COSPE si impegna ad assumere un approccio di genere, che non significa predisporre programmi specifici per le donne, ma prendere in considerazione i differenti ruoli sociali e i bisogni strategici dei due sessi, secondo le determinazioni storiche, religiose, etniche, economiche e culturali. Poiché in ogni società il ruolo delle donne ricopre una dimensione meno “pubblica” è necessario che in ogni progetto siano letti i bisogni delle donne, a partire dal loro ruolo sociale, anche quando questi sono nascosti nel rapporto di dominazione tra i sessi. Lavoro di retE: COSPE è cosciente dei propri limiti e dell’insufficienza della propria azione ai fini di sostenere i processi di pace e giustizia che si propone e pertanto favorisce in tutti i modi possibili le azioni collettive, sia con coordinamenti tematici o Paese per Paese, sia con programmi consortili, sia aderendo a campagne nazionali e internazionali volte a cambiare le condizioni che stanno alla base dell’ingiustizia nei rapporti internazionali e sociali. Inoltre i progetti, fin dall’inizio, devono essere concepiti, e poi organizzati, non solo per realizzare azioni nei Paesi del sud del mondo ma per coinvolgere e mobilitare soggetti privati e pubblici dei territori italiani, in quanto elemento fondamentale di coerenza con gli obiettivi di cambiamento delle nostre politiche, pratiche e linguaggi. Sostegno ai processi di partecipazione: tutte le azioni progettuali di COSPE, al di là degli obiettivi specifici e dei contesti, devono incidere sul rafforzamento degli spazi e della capacità di partecipazione, difesa di interessi e acquisizione di potere delle forme organizzate della società civile, in particolare in rappresentanza delle fasce di popolazione più deboli ed emarginate. Si tratta non solo di recepire a livello legislativo le sempre più complesse articolazioni della società civile, ma anche di dare voce, con modalità anche innovative, alle istanze dei gruppi sociali che oggi stentano a fare sentire la propria influenza sulle decisioni in merito all’organizzazione della società. Sostenibilità ambientale: COSPE si preoccupa attivamente della salvaguardia e della protezione ambientale, non solo con progetti specifici di gestione sostenibile delle risorse e di educazione e sensibilizzazione in Italia, ma anche con un’attenzione trasversale a tutti gli interventi di cooperazione. In quest’ottica, COSPE non adotta un approccio rigidamente conservazionista, ma cerca nei suoi interventi di mantenere un equilibrio fra la salvaguardia dell’ambiente naturale e le condizioni di vita - promuovendo una corretta gestione delle risorse naturali - anche nei progetti di sviluppo rurale e di sostegno all’agricoltura e di recupero e valorizzazione dei saperi tradizionali. 12 COSPE lavora per la costruzione di un mondo in cui la diversità sia considerata un valore, un mondo a tante voci, dove nell’incontro ci si contamina e ci si arricchisce, dove la giustizia sociale passa innanzitutto attraverso la concessione a tutti di uguali diritti ed opportunità. MISSIONE visione Educazione allo sviluppo: COSPE intende il lavoro di collegamento e trasferimento di informazioni, competenze e azioni di sensibilizzazione sul tema dei rapporti nord/sud del mondo rivolto all’opinione pubblica italiana ed europea, alle scuole, ai mass media e alle istituzioni di governo per incidere sul cambiamento dei comportamenti e delle normative teso a modificare gli elementi di squilibrio tra nord e sud. Cooperazione internazionale: COSPE non interviene nell’emergenza ma sostiene nei Paesi impoveriti processi di sviluppo economico e sociale di lungo termine che prevedono un approccio interdisciplinare e la partecipazione attiva di partner locali e dei beneficiari. Interculturalità e diritti di cittadinanza plurale: COSPE realizza programmi per la promozione dei diritti di cittadinanza, con particolare riferimento alle attività di inclusione scolastica, sociale e lavorativa delle persone immigrate. Parallelamente opera con progetti e iniziative nel campo dell’educazione per contribuire alla trasformazione in chiave interculturale della società. TEMI PRIORITARI s e t to r i DI INTERVENTO Diritti delle donne ed equità di generE: COSPE intende favorire il rafforzamento dello spazio e del potere delle donne, con l’obiettivo non solo di recuperare le disuguaglianze o di intaccare i rapporti di dipendenza, ma anche l’autoconsapevolezza del proprio ruolo sociale e dei propri bisogni come risorsa sociale. COSPE si impegna a sostenere le donne nei loro percorsi di inserimento sociale e di ricerca di autonomia in una prospettiva di autopromozione e di valorizzazione di sé, delle differenze e dei saperi di cui sono portatrici, in particolare tenendo conto del valore del lavoro nella costruzione dell’identità. Diritti e cittadinanza plurale: COSPE intende supportare la costruzione di una società pluralista, opponendosi alla marginalizzazione ed esclusione sociale cui sono sottoposti i cittadini d’origine straniera. COSPE combatte ogni forma di discriminazione, perché vi sia pari opportunità nell’accesso e nella fruizione di servizi d’ogni genere, pubblici (scolastici, sociali, sanitari, questure, tribunali) o privati (assicurazioni, banche, sindacati) e rendere così effettivi i diritti di cittadinanza per chi altrimenti risulterebbe sistematicamente svantaggiato o svantaggiata su base linguistico-culturale e/o dell’origine nazionale. Lavoro e inclusione economica e sociale: COSPE si batte perché tutti possano avere diritto al lavoro equamente retribuito e tutelato, in quanto condizione prima dello sviluppo, della dignità della persona, dell’autodeterminazione e dell’indipendenza economica, nonché di stima sociale di autostima. Il lavoro è chiave di accesso a molti altri diritti, come la cura della salute, una sana abitazione, la possibilità di istruire i figli. L’equa redistribuzione è anche una delle condizione primarie per superare lo sfruttamento del lavoro minorile nei Paesi del sud del mondo come nelle periferie di quelli del nord. Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: tutti i bambini e gli adolescenti devono poter avere garantiti diritti umani fondamentali e accesso a pari condizioni di qualità di vita e di futuro, anche attraverso forme e strumenti di partecipazione e ascolto nella definizione dei propri percorsi di vita. In particolare COSPE opera perché tutti i minori, indipendentemente dall’origine e dal contesto nazionale, possano usufruire appieno del diritto di accesso ad una istruzione qualificata, perché si crei nelle scuole un tessuto di dialogo e confronto interculturale, si prevenga l’abbandono scolastico e vi possano essere pari opportunità di successo scolastico. Sovranità alimentare: L’ambiente, inteso anche come ambiente rurale, urbano e soprattutto umano, è il contesto di riferimento in cui l’individuo e le popolazioni vivono, lavorano e sviluppano le proprie capacità. Per COSPE l’ambiente è un bene collettivo, che può essere tutelato solo se coloro che ne fanno uso hanno la consapevolezza e l’autorità per curarne la gestione, garantendo così la soddisfazione delle proprie aspettative non solo nel breve periodo ma anche nel lungo e nel rispetto degli interessi di tutte le parti in gioco. COSPE sostiene il lavoro politico delle organizzazioni che si battono per la difesa dei beni comuni e quei processi di partecipazione dal basso alla gestione (o riappropriazione) del patrimonio ambientale locale, per uno sviluppo sostenibile di lungo periodo che non sia condizionato da interessi politici dei governi locali o economici delle società di produzione e distribuzione multinazionali, in modo che si possano determinare nuove e diverse politiche commerciali e di credito internazionali, un protagonismo indipendente dei Paesi del “sud del mondo” nelle assisi internazionali dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Operare per il dialogo fra le persone e fra i popoli, per lo sviluppo equo e sostenibile, per i diritti umani al fine di favorire il raggiungimento della pace e della giustizia fra i popoli. 13 3 8 19 0 3 vers it à 30 parenz a 2 le attività del 2012 comunicazione ed eventi 15 raccolta fondi 19 cosa è stato fatto nei settori di intervento 20 settore cooperazione internazionale 24 settore educazione allo sviluppo 30 settore interculturalità e diritti di cittadinanza plurale 32 la scuola COSPE 35 14 l e at t i v i tà d e l 20 1 2 comunicazione ed eventi comunicazione ed eventi onorario del ROPPA, la più grande organizzazione contadina africana, Mamadou Cissokho in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. Nel 2012 è stata interrotta la collaborazione con la rivista “Left” per il cambiamento della linea editoriale della rivista diventata allegato dell’Unità, ed è iniziata una nuova collaborazione con la testata web “Greenreport”. Continua invece da oltre 2 anni quella con l’agenzia fotografica Contrasto. Di seguito l’elenco degli appuntamenti che ci hanno visti impegnati e alcuni approfondimenti sulle attività del 2012. Il 2012 si è caratterizzato per un forte impegno di tutto l’ufficio nel percorso di rinnovamento dell’immagine COSPE: sono stati progettati un nuovo logo, un nuovo slogan e un nuovo sito che vedranno la luce nell’autunno del 2013 con il lancio di una nuova campagna istituzionale. Sono proseguite proficue collaborazioni interarea per quanto riguarda produzioni di strumenti di visibilità ed eventi: “Lettere italiene”, la web series tratta dal libro COSPE “Nuove lettere persiane”, con la media partnership della rivista “Internazionale”, il tour dell’attivista afghana Selay Ghaffar e quella del fondatore e presidente Eventi e appuntamenti COSPE nel mondo FAME (FORUM MONDIALE ALTERNATIVO DELL’ACQUA ) Marsiglia, 14-17 marzo 2012 COSPE ha partecipato al FAME con una delegazione di partner dall’Africa e dell’America latina. “More farmers, better food” Bruxelles, 7 marzo 2012 Incontro organizzato dal Forum europeo per la sovranità alimentare, Nyeleni Europa, a cui COSPE aderisce e dal coordinamento europeo di “Via Campesina”. SVILUPPO SOSTENIBILE ED EQUITÀ SOCIALE: COSPE AL VERTICE DELLE AMERICHE Panama, 28 maggio - 1 giugno 2012 COSPE, ha partecipato a Panama al secondo Vertice delle Cooperative delle Americhe, un importante momento di convergenza che ha riunito i maggiori esponenti del movimento cooperativo delle Americhe e le varie organizzazioni che operano nei diversi settori dell’economia sociale. LA CONFERENZA ONU DI RIO + 20 BRASILE 20-22 giugno 2012 COSPE ha partecipato alla conferenza dei negoziati sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che si è svolta durante il summit di “Rio + 20”accreditandosi, anche a livello internazionale, come interlocutore su temi come lo sviluppo sostenibile, i diritti e i beni comuni, la sovranità alimentare la gestione comunitaria dell’acqua e l’economia sociale. FIRENZE 10 +10 8-11 novembre 2012 A dieci anni di distanza dal primo Forum Sociale Europeo, COSPE, membro del comitato “Firenze 10+10”, è tra gli organizzatori di un incontro con cui rimettere insieme legami, riflessioni e azioni sulla costruzione di un’Europa sociale e dei beni comuni, come risposta alla attuale crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia. 15 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 comunicazione ed eventi Eventi e appuntamenti COSPE In italia A VERONA “LE PAROLE CHE DISCRIMINANO” Verona, 21 marzo 2012 Una tavola rotonda, organizzata insieme ad ANSI e altre realtà in occasione della giornata internazionale Onu contro la discriminazione razziale: un momento di confronto e dibattito sull’applicazione della Carta di Roma. DONNE D’ASIA IN PRIMO PIANO Firenze, 24 aprile 2012 Una tavola rotonda per parlare della microimprenditorialità femminile con delegazioni di Cina, Filippine, Sri Lanka, Indonesia India e Vietnam, tra cui i partner COSPE del Progetto INDIGO. A FIRENZE IL FESTIVAL COSTANTE CAMBIAMENTO Firenze, 25 settembre e 6 ottobre 2012 COSPE ha partecipato al festival con Selay Ghaffar di Hawca, dall’Afghanistan e la proiezione di cortometraggi sulla Palestina. DAL SENEGAL ALLO SWAZILAND: IL DIRITTO ALLA PREVENZIONE E CURA PER HIV/AIDS Bologna 22 maggio 2012 Un seminario per parlare della sfida dell’accesso universale ai servizi di prevenzione e cura per l’HIV/AIDS a partire dalle esperienze ei progetti COSPE in Senegal e dello Swaziland. GIORNATE DELLA COOPERAZIONE DI PADOVA Padova, 3-7 ottobre 2012 COSPE ha partecipato con il seminario: “Percorsi di cooperazione, ecodesign e microimpresa sostenibile’, parlando dell’esperienza in Ghana, e una testimonianza di Mamadou Cissocko, presidente onorario ROPPA. ITACA’: FESTIVAL DEL TURISMO RESPONSABILE - IV EDIZIONE Bologna, 26 maggio - 3 giugno 2012 Tanti gli eventi in programma con l’obiettivo di valorizzare l’idea di giustizia e cooperazione, mettendo in rete le varie realtà che si occupano di turismo responsabile e sostenibile. EXPO DEI POPOLI Milano, 9 ottobre 2012 COSPE, insieme ad altre importanti associazioni, ha promosso l’incontro internazionale “La società civile globale per il diritto al cibo e alla terra”. COSA RESTA DELLA PRIMAVERA ARABA: INCONTRO CON BLOGGER E ATTIVISTI EGIZIANI Firenze, 28 giugno 2012 Un incontro con gli attivisti egiziani Asmaa Aly e Malek Adly, per parlare dell’Egitto, le elezioni presidenziali, le incertezze dei risultati elettorali e tutti gli ultimi eventi. COSPE A TERRA MADRE Torino, 25 - 29 ottobre 2012 COSPE ha partecipato alla sesta edizione rete di ‘Terra Madre’, con la partecipazione di une delegazione di tre Paesi in cui opera: Angola, Brasile e Senegal. SEMINARIO RECUPERARE IMPRESA Genova, 7 novembre 2012 Seminario organizzato dal Centro delle culture di Genova. COSPE ha presentato l’esperienza realizzata all’interno del progetto ‘Reti di imprese, Reti di persone’ in Argentina. A SENIGALLIA UN SEMINARIO SULL’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Marche, 6-7 settembre 2012 Due giorni di seminari nell’ambito del progetto Comunic_Ead, per fare il punto della situazione progetti europei di educazione allo sviluppo e incentivare l’impegno delle Regioni COSPE AL FESTIVAL DEL VIAGGIO Firenze, 13 settembre 2012 Interventi e presentazione dei video:“La sposa del Nord”di Elisa Mereghetti e “Still Fighting” di Samuele Malfatti. COSPE A VENEZIA AD ALTROFUTURO: FESTIVAL DELLA DECRESCITA Venezia, 19-23 settembre 2012 Cinque giorni di workshop, forum tematici, assemblee e una serie di eventi collaterali su decrescita, sostenibilità ecologica ed equità sociale. URBAL: GESTIONE URBANA E TERRITORIALE PARTECIPATIVA Firenze e Marsiglia, 3-6 dicembre COSPE, insieme alla Ong Medina, ha organizzato un dibattito pubblico sul progetto ‘Gestione urbana e territoriale partecipativa: una chiave per la coesione sociale e territoriale’ realizzato in America Latina e Centrale. RASSEGNA STAMPA 2012 30 Testate nazionali 160 Testate web 70 Testate locali 16 10 TV 25 Radio TOT 295 l e at t i v i tà d e l 20 1 2 comunicazione ed eventi grandi eventi COSPE in italia COSPE A TERRA FUTURA 2012 Firenze, 25-27 maggio 2012 L’edizione 2012 ha visto COSPE schierato sui fronti dell’economia sociale e solidale e della sovranità alimentare e l’utilizzo sostenibile delle risorse. Nel corso dei tre giorni sono stati realizzati due convegni internazionali, si è rinnovato il sostegno alla campagna Sblocchiamoli. Tra gli ospiti il nobel alternativo (Right Livelihood Award) Pat Mooney, Susan George e i giornalisti Piero Riccardi e Stefano Liberti. FESTIVAL DI GIORNALISMO INTERNAZIONALE Ferrara, 5-7ottobre 2012 Il Festival di Internazionale ha fatto da cornice alla presentazione in anteprima della web serie ‘Lettere italiene’, diretta da Federico Micali e Yuri Parrettini e prodotta da COSPE e L’occhio e la Luna con il sostegno della Fondazione Sistema Toscana e allo spettacolo dei “repentisti” cubani che con David Riondino si sono esibiti nella piazza centrale della città. COSPE & CRITICAL MASS CONTRO IL LAND GRABBING Firenze, 25 ottobre 2012 Una delle iniziative organizzato da COSPE per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione e in vista di “Firenze 10+10”. TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL Bologna, 2- 14 ottobre 2012 Sesta edizione della kermesse dedicata al cinema e al documentario sociale dal sud del mondo organizzata da COSPE e GVC. In programma, in diversi luoghi della città, eventi, mostre fotografiche, approfondimenti, convegni, proiezioni, dedicati al sud del mondo. TERRA DI TUTTI FILM FESTIVAL A FIRENZE Firenze, 7 novembre 2012 Per il quarto anno consecutivo sullo schermo del cinema Odeon per la 50 giorni di cinema internazionale’ una selezione di opere provenienti dal “Terra di Tutti Film Festival” di Bologna, con un focus speciale sulle seconde generazioni e la proiezione di Lettere italiene. LA TOURNéE DI MAMADOU CISSOKHO OSPITE IN ITALIA DI COSPE ottobre 2012 L’incontro del 6 ottobre a Padova, nell’ambito delle Giornate della Cooperazione organizzate dal Comune, è stata la prima tappa di Mamadou Cissokho, fondatore e presidente onorario di ROPPA. partnership COSPE Huffington Post Italia. Green Report Alcuni dei nostri cooperanti e il Presidente di COSPE sono diventati blogger inviati sul campo in occasione di eventi e fatti di rilievo internazionale per Huffington Post Italia. A riprova dell’importanza del radicamento sui territori e della possibilità di fare informazione alternativa e dal punto di vista di una Ong. Dal maggio 2012 è cominciata una collaborazione con uno dei principali portali italiani che si occupano di ambiente, ecologia, biodiversità e agricoltura. COSPE ha una rubrica settimanale dal titolo “La cooperazione sostenibile”: progetti, eventi e riflessioni intorno alla sovranità alimentare. C ontrasto Scuola C omics Continua la collaborazione con l’Agenzia Contrasto per l’archivio fotografico e la realizzazione di servizi sui nostri progetti. Dal 2012 da Contrasto è nata un’associazione di fotografi per il sociale, Zona, partner COSPE su alcuni progetti di taglio culturale e informativo. Continua la collaborazione con la prestigiosa scuola di grafica e fumetti con sede a Firenze sia per progetti che per attività di comunicazione. Nel 2012 i ragazzi della sezione grafica hanno elaborato per COSPE il logo dei trent’anni COSPE. 17 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 comunicazione ed eventi Arte, poesia e improvvisazione: i repentisti cubani COSP E & Critical Mass Firenze contro il Land Grabbing Il punto cubano è arte contadina, improvvisazione, poesia, in una sola parola repentismo. I cubani Hèctor Gutièrrez e Luis Quintana hanno presentato al Festival di Internazionale a Ferrara, insieme a David Riondino, un assaggio delle loro capacità di improvvisazione. Poesia e musica cubana per l’evento clou del Festival, dove gli a paloma decima èalun ospiti cubani di COSPE hanno pubblico la loro “Laproposto la, si canta vonell’ambito doverealizzato arte e raccontato quello che Chesarà ra rra Fe e del progetto europeo di ecooperazione Mayabeque internazionale a. iom id so es st “Il punto cubano e altre tradizioni Parlano locontadine: riscatto e diffusione nella nuova provincia di Mayabeque” che nuncia in versi Cuba si andi prevede la valorizzazione laEdiffusione quest’arte con a o d’acqu tournée anche in Europa. Come un sors “Hai voluto il biocarburante? E allora pedala!” è stato lo slogan che ha caratterizzato l’iniziativa COSPE contro il land grabbing e per la sovranità alimentare legata al decennale della Critical mass di Firenze. La pacifica invasione di biciclette per le strade della città, che ha richiamato un foltissimo numero di partecipanti, ha denunciato pubblicamente - attraverso palloncini, slogan e uno striscione issato in piazza Santa Croce in corrispondenza della statua di Dante - le ipocrisie della politica europea in materia di biocarburanti. La campagna è stata una delle iniziative organizzato da COSPE in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione e in vista dell’incontro europeo “Firenze 10+10”. chiara; po scolpisce, E mentre il tem tane, Queste parole lon cubano’ o nt Già sa di ‘pu ra.” rra Fe di Il festival a paloma “La decima è un vola, ta can si Che dove Ferrara e Mayabeque e idioma. Parlano lo stesso Il punto cubano è un’arte contadina, è improvvisazione e poesia: il racconto in versi della realtà. Tradizione dichiarata nel 2012 patrimonio immateriale cubano sta rischiando di scomparire. Il progetto “Il punto cubano e altre tradizioni contadine: riscatto e diffusione nella nuova provincia di Mayabeque” è promosso da COSPE ncia in versi insieme a organizzazioni cubane. E Cuba si annu ua cq d’a so Come un sor chiara; cospe.org po scolpisce, E mentre il tem tane, lon e rol Queste pa “Lontano da Tahrir” è il o cubano’ Già sa di ‘puntdi documentario a.”Ernesto festival di Ferrar Il Pagano e Lorenzo Cioffi Lontano da Tahrir prodotto da COSPE sull’Egitto punto cubano è un’arte contadina, improvvisazione e poesia: il racconto in versi postIlèdella Primavera araba. Nei realtà. Tradizione dichiarata nel 2012 patrimonio immateriale cubano sta rischiando di scomparire. villaggi di Desamy e el Saff, a progetto “Il punto cubano e altre tradizioni due Ilcontadine: ore di macchina dal Cairo, riscatto e diffusione nella nuova provincia di Mayabeque” è promosso da COSPE a organizzazioni cubane. c’è ilinsieme distretto di mattonaie più grande del Medio Oriente. Gli operai sono reclutati secondo il metodo del caporalato e le donne sono cospe.org condannate all’analfabetismo e ai matrimoni precoci. Ma dal 25 gennaio 2011, l’eco di Tahrir si è fatta sentire anche da queste parti. Le donne e i giovani si sono organizzati in comitati e stanno provando, con l’aiuto di COSPE, a rompere gli schemi grazie a un’arma molto pericolosa: l’istruzione e la coscienza civica. “Revolutionary people. Lontano da Tahrir” è invece il libro fotografico realizzato da Francesca Leonardi con testi di Pamela Cioni (COSPE), a cura di Renata Ferri: volti e storie dell’Egitto rurale cheha vissuto e vive la rivoluzione “Lontano da Tahrir”. Il libro e il documentario fanno parte dello stesso progetto editoriale di COSPE nell’ambito del progetto europeo “Bridging the gap:building community empowerment and sustainable development in Southern Giza Marginal Communities” . 18 La tournee di Mamadou Cissokho in Italia In occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione (16 ottobre) COSPE ha organizzato e seguito il tour italiano di Mamadou Cissokho fondatore e presidente onorario di ROPPA (Rete delle Organizzazioni Contadine e dei Produttori dell’Africa Occidentale) e del CNCR (il più grande sindacato contadino del Senegal). Senegalese, leader indiscusso del movimento contadino africano, Mamadou Cissokho, è noto in tutto il mondo per le sue battaglie contro 6-25 OTTOBRE 2012 le politiche agricole UNA TERRA neoliberali della Banca PER TUTTI La marcia per la sovranità alimentare Mondiale e del Fmi, e dei leader contadini africani con COSPE per la promozione della “Non possiamo accettare che si faccia dei nostri piccoli produttori Sovranità Alimentare degli operai agricoli o braccianti, anziché dei veri attori di sviluppo autonomo” in Africa e nel mondo. In Italia ha parlato di sovranità alimentare, agricoltura sostenibile, tappe tour ottobre 2012 diritti dei popoli e 6-7 Padova lotta al land grabbing 8-12 Milano 16 Roma intervenendo a Padova 17 Parma 25 Firenze e a Milano in occasione dell’Expo dei Popoli. Djibo Bagna Giornate della solidarietà internazionale Lancio Expo dei Popoli giornata mondiale dell’alimentazione Kuminda Festival Critical-mass l e at t i v i tà d e l 20 1 2 raccolta fondi raccolta fondi Anche nel 2012 COSPE ha dato priorità ai propri donatori fedeli, informandoli e raccontando attraverso la rivista “COSPE nelle Tue Mani”, il sito e le mail periodiche, gli avanzamenti dei progetti e delle lotte per i diritti da loro sostenute. Anche nel 2012 si è deciso di non investire le donazioni in campagne di comunicazione ma, come promesso, sono state spese nei progetti scelti dagli stessi donatori. Una scelta difficile che ogni anno limita l’entrata massiva di nuovi sostenitori ma allo stesso tempo conferma l’impegno di COSPE nelle azioni per le quali esistiamo, nei Paesi e in Europa mantenendo le promesse fatte. Con coraggio non abbiamo mai usato, per raccogliere fondi, immagini stereotipate dei Paesi del sud del mondo, non abbiamo mai cercato di suscitare facili emozioni con immagini di bambini malati e malnutriti e abbiamo continuato a raccontare C OSP E e Treedom: dal tour di Tiziano Ferro alla foresta Sofidel Un eco-tour a zero emissioni quello di Tiziano Ferro: la tournee italiana del cantante ha abbattuto le 2500 tonnellate di C02 emesse con la piantumazione più di 4000 alberi da frutto e forestali nella regione senegalese della Casamance, un progetto di COSPE che in tanti anni di collaborazione con le popolazioni locali ha visto la nascita di una associazione che ad oggi conta più di 180 famiglie di contadini coinvolti. Con le stesse finalità Sofidel, uno dei principali produttori europei di carta, ha deciso di regalare un albero ad ogni buyer e ad ogni dipendente italiano del Gruppo in occasione dei loro compleanni. Cresce così ogni giorno la “foresta di COSPE” visibile on line sul sito del partner www.treedom.net che contribuisce a sostenere la forestazione e a offrire fonti di sostentamento e occasioni di micro imprenditorialità. Natale con C OSP E Anche quest’anno sono state tante le aziende che hanno deciso di dedicare il proprio budget per i regali aziendali a progetti COSPE attraverso l’acquisto dei biglietti solidali. Il loro aiuto è stato indispensabile per portare avanti tre progetti importanti: l’alfabetizzazione di tante bambine e donne in Afghanistan, l’acquisto di animali da allevamento per le comunità rurali dell’Angola e il sostegno per fornire una mutua sanitaria alle giovani madri senegalesi affette da HIV/AIDS. i Paesi in cui lavoriamo in Africa, Asia o in America Latina, con dignità, mai rappresentandoli come poveri ma come sfruttati. Perché nei Paesi in cui lavoriamo le risorse e le idee ci sono, e noi, insieme ai nostri donatori le sosteniamo, e sosteniamo le persone e le associazioni che, con coraggio, lottano contro le ingiustizie e per poter usufruire delle proprie risorse. L’impegno dell’area raccolta fondi si è concentrato sulla raccolta del “5 x 1000”, quella natalizia e sulla nuova gestione della pagina face book oltre alla scrittura del nuovo sito, previsto in uscita a metà 2013. Infine è importante ricordare che anche nel 2012, per il sesto anno, abbiamo ricevuto la certificazione dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) per la trasparenza e la correttezza gestionale, il corretto utilizzo delle risorse, informazione precisa e trasparente. A fianco delle donne COSPE, in collaborazione con CAMST e D.i.Re, ha promosso la Campagna “è ora di cambiare tono” a sostegno dei diritti delle donne. La campagna si pone due obiettivi: uno di carattere informativo, raccontare la condizione delle donne in Italia e informare sui loro diritti, l’altro più pratico, fornire un aiuto concreto alle donne in difficoltà attraverso i centri antiviolenza. Grazie a questa collaborazione è stato realizzato un sito di informazione e sensibilizzazione dedicato alle donne che affronta le diverse tematiche, a partire dalle esperienze raccolte nel corso di 30 anni di lavoro a sostegno delle donne. www.puntodonne.it C OSP E e NaturaSi’ ancora insieme per la sovranita’ alimentare Dopo aver sostenuto i progetti di sovranità alimentare di COSPE in Swaziland e in Niger, NaturaSì, la catena di supermercati biologici italiani, è oggi accanto a COSPE in Angola, dove la nostra associazione lavora fin dal 1993. Dal 2008 in particolare è impegnata nella provincia di Namibe nel progetto di gestione delle risorse naturali per la lotta alla povertà, per la sovranità alimentare e per la crescita economica. Grazie a Naturasì e ai suoi clienti è stato possibile raccogliere in pochi mesi 17.000 euro per l’emergenza alluvione che si è abbattuta proprio sulla striscia di Namibe nell’aprile del 2011. Una collaborazione che continua con nuove sfide e con ottimi risultati. 19 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 cosa è stato fatto nei settori d’intervento cosa è stato fatto nei settori di intervento I progetti realizzati da COSPE si possono raggruppare seguendo i tre settori di intervento in cui l’associazione opera per il raggiungimento della propria missione: cooperazione internazionale, educazione alla sviluppo, interculturalità e diritti di cittadinanza plurale. 5% 4% 5% 1% 4% 13% 40% Fondi Ricevuti tot. 7.907.000 18% Fondi Utilizzati per settori d’intervento tot. 8.668.000 diviso in: 3% Asia 19% 28% America Latina 32% Mediterraneo e Balcani 91% 37% Africa Finanziatori Settori d’intervento UE - Unione Europea EELL Enti Locali / Scuole Cooperazione internazionale MAE Ministero degli Affari Esteri Italiano Privati Interculturalità e diritti di cittadinanza plurale Agenzie ONU Altri Governi Educazione allo sviluppo Altri Ministeri Italiani 2010 presentati approvati in attesa 20 2011 2012 tot. progetti tot. progetti (COSPE capofila) tot. progetti tot. progetti (COSPE capofila) tot. progetti tot. progetti (COSPE capofila) 156 77 190 113 197 93 58 29 55 35 53 21 0 0 0 0 23 17 l e at t i v i tà d e l 20 1 2 cosa è stato fatto nei settori d’intervento La rappresentazione delle attività svolte in base ai settori non esaurisce l’esigenza di dare conto anche della capacità di COSPE di utilizzare i fondi per il perseguimento delle priorità strategiche individuate: per tale ragione i progetti elencati sono stati collegati anche ai temi prioritari evidenziandone così la coerenza strategica. Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza €65.000 - 10 progetti Sovranità Alimentare €749.000 - 15 progetti 1% 16% 29% Diritti di cittadinanza plurale €1.406.000 - 15 progetti Fondi Utilizzati per temi prioritari 26% Diritti delle donne ed equità di genere €1.276.000 - 21 progetti 28% Salute €568.000 - 16 progetti Lavoro e inclusione economica e sociale €1.347.000 - 10 progetti 15% Governance e partecipazione €1.797.000 - 19 progetti 34% dei fondi per progetti sui rifiuti Patrimonio culturale e e ambientale e €1.458.000 - 8 progetti ti 42% dei fondi per progetti sulle foreste Fondi Utilizzati per altri temi 47% 9% dei fondi per progetti sull’acqua 38% 21 croazia italia/Europa fondi utilizzati e836.545 n. progetti 23 fondi utilizzati e n. progetti 3 tunisia fondi utilizzati e269.995 n. progetti 4 cuba marocco fondi utilizzati e424.983 n. progetti 4 fondi utilizzati e205.379 n. progetti 2 guatemala fondi utilizzati e13.764 n. progetti 1 Progetti regionali mediterraneo (Egitto, Marocco, Tunisia fondi utilizzati e22.37 n. progetti 3 niger fondi utilizzati e142.450 n. progetti 4 honduras fondi utilizzati e39.753 n. progetti 1 el Salvador senegal fondi utilizzati e104.943 n. progetti 3 fondi utilizzati e450.481 n. progetti 11 nicaragua fondi utilizzati e141.705 n. progetti 3 ECUador ghana fondi utilizzati e26.310 n. progetti 1 fondi utilizzati e100.802 n. progetti 5 Angola fondi utilizzati e601.990 n. progetti 4 brasile fondi utilizzati e259.216 n. progetti 4 programma urbal (Argentina, Cuba, Cile, Guatemala, Nicaragua) fondi utilizzati e361.321 n. progetti 1 Progetti regionali mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay) fondi utilizzati e746.935 n. progetti 4 uruguay fondi utilizzati e34.320 n. progetti 1 Argentina fondi utilizzati e13.657 n. progetti 3 Sovranità alimentare 22 Diritti delle donne ed equità di genere Diritti d’infanzia e dell’adolescenza Diritti di cittadinanza plurale e52.497 bosnia fondi utilizzati e277.452 n. progetti 1 Albania fondi utilizzati e312.095 n. progetti 2 libano fondi utilizzati e51.418 n. progetti 1 Cina fondi utilizzati e199.268 n. progetti 2 Afghanistan palestina regionali mediterraneo fondi utilizzati e518.074 n. progetti 8 ia) fondi utilizzati e70.930 n. progetti 2 76 egitto fondi utilizzati e786.967 n. progetti 2 somalia fondi utilizzati e861.596 n. progetti 5 swaziland fondi utilizzati e627.623 n. progetti 3 Progetti regionali Africa (Burkina Faso, Ghana, Senegal, RDC, Sud Africa, Swaziland) fondi utilizzati e105.895 n. progetti 3 Lavoro inclusione economica e sociale Governance Patrimonio culturale e ambientale Salute 23 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 cooperazione internazionale settore cooperazione internazionale L’attività di cooperazione allo sviluppo ha visto COSPE protagonista nella realizzazione di iniziative, partecipazione ad eventi internazionali, ratifica di accordi e partenariati il tutto finalizzato al sostegno e promozione dei temi strategici e prioritari dell’organizzazione. Africa Per quanto riguarda i partenariati, nell’area Africa nel 2012 si sono rafforzate le relazioni in ambiti progettuali/settoriali con Università di Padova, Università di Firenze e Asl Livorno e le relazioni con le associazioni che collaborano da diversi anni con COSPE (Circolo Fagiani nel Mondo e rete veneta, Circolo Alex Langer, Comitato Sao Bernardo e rete RER) e con Enti Locali (Comune Macerata, Pesaro, Comune Genova e Padova) così come con aziende quali Ecor NaturaSì e Aveprobi. Significativa è stata anche la partecipazione a istanze di coordinamento all’estero: la Commissione migrazione in Senegal, il tavolo Acqua e coordinamento delle Ong in Swaziland. L’area Africa nel 2012 ha partecipato alla rete coordinata da “DG Environment UE” su Redd (Reducing Emissions from Deforestation and Degradation) e nei Gruppi di lavoro della Regione Toscana su Aids/Infanzia e Risorse Idriche, con ottimi risultati nel 2012 quali la realizzazione di un’istruttoria chiara per il posizionamento sul tema dei crediti di carbonio (riduzione CO2 e Redd), e realizzazione di linee guida per la cooperazione decentrata sul tema acqua. Su questo tema l’area ha svolto un lavoro di notevole impatto anche in ottica incidenza politica e nella creazione di reti sul territorio. Si è poi lavorato per una maggiore specializzazione nei temi prioritari, attraverso la ricerca e il rafforzamento di partenariati scientifici e universitari (agricoltura, cambiamenti climatici, foreste, aids) e con piani di lavoro con i referenti tematici interni, anche attraverso la sistematizzazione di buone prassi e metodologie o attraverso studi tecnici e di settore (su dinamiche di genere e/o di carattere agricolo in Angola e Swaziland). Nell’Area si è lavorato in particolare sulla priorità del tema genere anche attraverso una maggiore attenzione alla selezione e alla formazione personale di area, contributo alla nuova progettazione e rilettura dei progetti in Swaziland e Senegal. Forte è stata infine anche la diversificazione delle fonti di finanziamento. 24 America latina Per quanto riguarda l’ambito di partenariato, l’area America Latina, ha promosso da un lato il rinnovo dell’accordo quadro con Unisol Brasil e, dall’altro, la sottoscrizione di due accordiquadro con la “Escuela Andalusa de Economia Social” (ESS) e con “Cicopa Mercosur”, per dare seguito e sostegno alle iniziative e alle esperienze di cooperativismo e di Economia Sociale e Solidale. Da notare inoltre la attiva la partecipazione dell’Area a eventi di rilievo internazionale: Marcuba, Urba-social, “Rio+20”, Terra Futura, SANA, il seminario di Brasil Proximo a Federparchi, TTG Rimini, Festival di Giornalismo Internazionale, il Congresso di Unisol Brasil e il Congresso “Aci America” a Ciudad de Panama. Per quanto riguarda le attività, l’Area, ha continuato a promuovere e realizzare attività di cooperazione sud – sud attraverso missioni e partecipazione a eventi di vari partner locali e italiani. Si sono inoltre attivati numerosi nuovi partenariati e collaborazioni, nell’ambito sia dell’utilizzo di strumenti finanziari nuovi che attraverso l’ufficio raccolta fondi attivando iniziative presso finanziatori privati. Asia In Asia le attività a tutela dei diritti delle donne in Afghanistan hanno visto COSPE rilanciare ed approfondire partenariati strategici con Cisda (Comitato Italiano Solidarietà Donne Afghane) e partner locali (in particolare Hawca - Humanitarian Assistance Humanitarian Assistance for Women and Children of Afghanistan) e identificare nuove alleanze, attualmente di natura progettuale con Amnesty International, e sul piano di advocacy, con la Casa della Donna di Pisa. In Cina si sono sperimentate nuove alleanze legate al turismo responsabile e alla difesa delle minoranze etniche, coinvolgendo Aitr e la Cna di Firenze in progettazione sulla responsabilità sociale di impresa nel settore turistico, che rappresenta una opportunità di rafforzamento e allargamento di nuovi partenariati sul tema della “impresa etica” in Cina. Per la promozione di relazioni di carattere più culturale è stato coinvolto il Museo d’arte orientale – MAO di Torino ed il Museo d’Arte Orientale di Roma. Il partner strategico di riferimento in Cina si conferma la Xiang Yuan You Association - XYY, ma appare urgente analizzare l’investimento realizzato nella creazione e rafforzamento del network asiatico creato attraverso il progetto Bridge-it (Cina, Mongolia, Nepal) e le attività degli ultimi anni (Cina, Sri Lanka, Filippine, Indonesia, e India) per identificare prospettive progettuali che ne garantiscano continuità e sostenibilità. Da trent’anni facciamo la differenza. Perchè la facciamo insieme. I al mondo da 30 anni Nelle pagine che seguono abbiamo cercato di visualizzare, attraverso la timeline, le principali tappe della lunga e articolata storia di COSPE. Inoltre abbiamo tentato di ripercorrere attraverso dieci focus, i “fili rossi” del lavoro di COSPE: un modo per raccontare, l’evoluzione, la trasformazione ma anche la coerenza di temi e principi che sono alla base della nostra associazione. Per ognuno di loro dei piccoli box evidenziano alcuni dei successi e delle buone pratiche e, ancora, vengono messi in fila alcuni tra i nostri partner storici. Molti di questi approfondimenti sono di difficile “incasellamento” e per la loro insieme alle donne Per COSPE, lavorare sui diritti e l’empowerment delle donne è parte integrante della sua storia fin dalla fondazione: non solo per il lungo elenco dei progetti rivolti alle donne, o per l’utilizzo di un linguaggio “politically correct”, quanto per la sua permeabilità ad ospitare nel tempo donne collegate ai movimenti femministi con il desiderio di guardare altri contesti per allargare visioni e pratiche. Luciana Sassatelli, co-fondatrice e Presidente di COSPE nei suoi primi anni, credette particolarmente alla necessità di far incontrare e dialogare i movimenti delle donne del sud e del nord del mondo. E’ stato dunque un lungo e non ancora terminato lavoro interno che ha assunto l’analisi femminista dell’ineguaglianza tra sud e nord del mondo e tra uomini e donne come collegate e interdipendenti e nel fare questo non ha considerato il femminismo occidentale come unica possibilità e modalità di risposta ai tanti patriarcati. Il lungo lavoro di COSPE che continua ancora oggi a fianco delle donne di tutto il mondo, si è realizzato creando e sostenendo reti, centri donne, case rifugio ma soprattutto creando connessioni stabili e relazioni con l’associazionismo per lavorare sui diritti formali e sostanziali delle donne. COSPE lo ha fatto anche in Italia a partire da un lavoro di mediazione interculturale negli anni ‘80 e ponendosi, quasi pioniere, il problema che nelle migrazioni ci sono uomini e donne, trasmigrazioni di patriarcati e nuove asimmetrie. Fu in particolare Maria Teresa Battaglino, storica femminista, a promuovere con COSPE un associazionismo di donne migranti che mettesse insieme diritti, reddito, rete sociale mostrando che il nord e sud del mondo sono intrecciati in una relazione complessa e tortuosa al di là di confini geografici oggi sempre più labili. ‘Passi leggeri’ è il Centro Donne nato promosso da COSPE nel 2001 a Scutari, città nel nord dell’Albania. Concepito come spazio pubblico per l’empowerment sociale, economico e culturale delle donne progetta e realizza interventi di sviluppo locale in chiave di genere. Offre, inoltre, accompagnamento, assistenza legale e psicologica alle donne sopravvissute alle violenze domestiche. Albania Il Centro Donne di Gaza , nato nel 2010, è oggi il punto di riferimento per centinaia di donne palestinesi che ricevono assistenza sanitaria, psicologica e legale in un territorio in cui sono enormi le difficoltà di accesso ai servizi più basilari, a causa dall’embargo israeliano. Inoltre promuove la cultura dei diritti delle donne e dell’equità di genere, contrastando le pratiche patriarcali imposte da Hamas nella Striscia di Gaza. Palestina Il Centro Donne di Jendouba, concepito da COSPE in partenariato con l’associazione Afturd come spazio pubblico per i diritti e l’empowerment sociale, economico e culturale delle donne è l’ultimo Centro realizzato da COSPE. Tunisia Il Centro Donne ‘Darna’ nasce negli anni ‘90 grazie ad un partenariato euromediterraneo tra COSPE, l’associazione algerina Rachda (Rassemplement Contre la Hogra et pour les Droits des Algériennes), Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, e ad un finanziamento del Ministero Affari Esteri. Il Centro è ancora oggi attivo e accoglie donne vittime di violenza domestica e del codice della famiglia fornendo loro accoglienza assistenza legale, sanitaria e psicologica. Algeria 1983 | ITALIA 19 aprile 1983. A Firenze nasce COSPE. Il primo anno di vita le attività sono legate ai comitati per la pace di Firenze e Bologna e collegamenti ai comitati di solidarietà dei due territori. II 1984 | ITALIA 1984/85 | MONDO metà anni ‘80 | MONDO COSPE apre una sede di Bologna, ottiene l’idoneità e cominciano i primi progetti. ———————— I primi convegni sull’ eco-sviluppo, concetto del tutto nuovo ed innovativo per l’epoca, in collaborazione con le Università di Firenze e di Bologna. COSPE muove i primi passi in Africa: Capo Verde (1984), Senegal, Sahrawi in Algeria, Zambia, Eritrea zone liberate (1985), Niger (1988) e in Centro America: El Salvador zone liberate (Fronte di Liberazione Farabundo Martì) sempre nel 1985 mentre in Italia aderisce ai comitati di solidarietà con il Nicaragua e poi comincia, nel 1987 a sviluppare i primi progetti. Fin dagli esordi COSPE sostiene i movimenti di liberazione di tutto il mondo: oltre all’Africa si avviano progetti nelle Filippine di Marcos (1985), con i rifugiati ANC (African National Congress) in Tanzania, in Cile e Uruguay (con la Federazione delle Cooperative Produttive dell’Uruguay (1985) disegnati insieme ai rifugiati di questi Paesi in Europa. Si ampliano i Paesi di intervento e i progetti che riguardano soprattutto lo sviluppo di piccole comunità agricole, la lotta alla desertificazione, la formazione professionale, l’agevolazione del commercio locale, la medicina di base. natura trasversale possono essere esempi tanto di lotta per la sovranità alimentare che di “interdipendenza nord – sud” o di economia sociale e solidale (come nel caso dei manghi fair trade di Apad in Senegal) e inoltre, l’elenco risulterà, ad un profondo conoscitore di COSPE, incompleto e non esaustivo. L’inserto, infatti, per motivi di spazio e di leggibilità si limita a dare alcuni spunti e a segnalare alcune tra le inziative e dei momenti che, nella percezione della associazione stessa, sono oggi tra le pietre miliari di un percorso ancora in atto. Ricco di passato ma proiettato nel futuro. Due associazioni di donne alla periferia del Cairo A El Saff e a Desamy, due villaggi nel Governatorato di Giza, nella periferia del Cairo, nascono nel 2010 due comitati di donne che nel giugno 2012 si costituiscono in due associazioni legalmente riconosciute: la “Pioneer’s Women Association” di El Saff e la “Women’s Renaissance Association” di Desamy. Una tappa fondamentale nel processo di rafforzamento e di empowerment delle donne sostenuto dal progetto COSPE “Lotta alla Povertà e l’Esclusione Sociale – Sviluppo Comunitario nel Governatorato di Giza” e una vittoria enorme soprattutto per le donne di Desamy, che fin dall’inizio della loro attività sono state osteggiate nella comunità da parte delle frange più estreme dei gruppi Salafiti. Dopo un lungo periodo di formazione sui diritti umani e civili, i comitati di donne di El Saff e Desamy, hanno partecipato anche a un programma di istruzione su gestione e management delle associazioni, micro-credito e micro-finanza, e individuazione di piccole attività generatrici di reddito, secondo una logica ispirata all’impresa sociale. Egitto SWA Il Centro Donne di Kabul COSPE in Somalia dal 1998, ha sostenuto la creazione di Swa, la Somali Women agenda, un network di associazioni che ad oggi riunisce 19 organizzazioni femminili in Somalia e della Diaspora e rappresenta circa 50,000 donne in Somalia e all’estero. Nata nel 2008 grazie alla collaborazione con IIDA, la prima associazione a-clanica femminile, la Swa svolge un capillare lavoro con le associazioni femminili locali, che lavorano in tutta la Somalia con le donne, sui diritti, l’imprenditorialità femminile e sulla partecipazione politica. è realizzato da COSPE in collaborazione con l’associazione Opawc, come ampliamento e sviluppo della collaborazione iniziata nel 2007 tra la Regione Toscana e varie associazioni ed enti toscani. Al Centro vengono realizzati corsi di alfabetizzazione e formazione per tutte le donne. In un Paese come l’Afghanistan, caratterizzato da una situazione di conflitto e violenza che perdura da oltre trent’anni, con dati economici e sociali tra i più bassi del mondo, anche quelli relativi alla violazione dei diritti delle donne sono allarmanti. In questo contesto il Centro si propone di sostenere processi di empowerment e autonomia da parte delle donne afghane. Somalia Afghanistan tra i partner WOMEN è una rete internazionale di donne rappresentanti di istituzioni e associazioni attive nell’area del Mediterraneo, dei Balcani e dell’est Europa. Sorta nel 1999 ha l’obiettivo di promuovere pari opportunità fra donne e uomini e contribuire alla valorizzazione delle differenze culturali e delle culture di genere. AF TURD, associazione delle Donne Tunisine per la Ricerca e lo Sviluppo, partner di COSPE in Tunisia e nata nel 1989, è espressione del movimento autonomo delle donne tunisine che vogliono promuovere una riflessione critica e costruttiva sulla condizione della donna e sulla sua partecipazione effettiva alla vita sociale e allo sviluppo del Paese. HAWCA, associazione femminile afghana sostenuta da COSPE e vincitrice, nel 2011, del ‘Premio per la Pace’, lavora nella lotta e prevenzione alla violenza sulle donne e ne incoraggia la partecipazione nella ricostruzione e nello sviluppo del loro Paese, sempre in partnership con istituzioni e organizzazioni internazionali. OPAWC, organizzazione di promozione delle capacità delle donne afghane, è nata nel 2003 e opera per dare alle donne afghane gli strumenti per diventare indipendenti e lottare per garantire il rispetto dei diritti umani anche per le donne. 1985 | ITALIA 1986 | ITALIA/europa 1986 | ITALIA 1987 | MONDO 1988/89 | ITALIA Nasce il periodico Jojoba . Grazie a una formazione con la Commission for Racial Equality di Londra comincia il lavoro di COSPE sull’antirazzismo. Inizia a lavorare nelle scuole e con le associazioni di immigrati: il primo progetto fu una “ricerca-azione” con la comunità filippina finanziato dalla Regione Toscana. Continua a lavorare con tutti i comitati di solidarietà esistenti e in alcuni casi li crea: comitato di solidarietà con El Salvador e il comitato Anti-apartheid. Nasce l’Apad (Associazione di frutticoltori di Dioloulou) in Casamance, Senegal e in questi anni inizia l’impegno a fianco delle associazioni contadine in Senegal. Primo progetto di educazione allo sviluppo “un mondo per tutti”, campagna europea sull’interdipendenza nord- sud. COSPE pubblica i libro “Prodotti del sud, consumi del nord”. III acqua bene comune e da tutelare Un lungo percorso che unisce il lavoro di educazione allo sviluppo di COSPE in Italia e in Europa e la cooperazione internazionale è quello condotto sul tema acqua. Da circa dieci anni questo tema è infatti al centro di progetti e campagne della nostra associazione che si batte tanto per il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano, che per la tutela di oasi o la preservazione di falde acquifere minacciate da grandi progetti estrattivi, e ancora per l’accesso ai servizi sanitari in Africa australe e occidentale. Per questo COSPE si è impegnato negli anni sia a lavorare sul territorio a fianco delle comunità, per rispondere a bisogni precisi e istanze determinate, sia a portare avanti un’effettiva attività di advocacy insieme ai grandi movimenti. Inoltre in qualità di membro del Contratto Mondiale per l’Acqua e dei comitati promotori del referendum per l’acqua bene comune in Italia, COSPE ha contribuito attivamente ai diversi Forum Mondiali Alternativi per l’Acqua fin dalla prima edizione, a numerosi Social Forum Mondiali, fino alla Cupola dei Popoli di Rio+20, presentando le istanze delle organizzazioni partner. Acqua bene comune A fine marzo 2012 sono state presentate le “Linee Guida della Cooperazione Decentrata Toscana in materia di Accesso all’Acqua” che costituiscono un punto di riferimento importante per i sistemi di cooperazione decentrata e internazionale, riconosciuto anche dal Global Water Solidarity Platform di UNDP. Un documento che nasce all’interno del progetto della Regione Toscana “Acqua bene comune di tutti” e dall’esperienza dei partner al FAME di Marsiglia. Il principio a cui si ispirano le linee guida è quello di considerare l’accesso all’acqua potabile un diritto umano universale, come hanno riconosciuto le stesse Nazioni Unite. Carovane dell’acqua COSPE si è battuto per la tutela del diritto all’acqua con le “carovane dell’acqua” in difesa della gestione comunitaria delle risorse idriche, che hanno attraversato nel 2008 Nicaragua, Guatemala, Honduras e El Salvador, nel 2009 il Kurdistan e nel 2011 la Palestina. Le carovane sono state organizzate dal Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull’Acqua, assieme a COSPE e altre Ong e in ogni Paese hanno incontrato esponenti della società civile, autorità locali ed esperti sulla questione del diritto all’acqua, e per avviare relazioni tra le realtà locali e i movimenti per l’acqua italiani ed europei. Agua sin fronteras “Agua sin Fronteras”, progetto COSPE finanziato da Aato Laguna di Venzia, diretto a centinaia di famiglie in El Salvador e in Honduras, ha lo scopo di favorire l’accesso all’acqua potabile e migliorare le condizioni igienico sanitarie (dalla disinfezione dell’acqua ai sistemi idrosanitari) di questi Paesi e di sostenere le giunte dell’acqua, un metodo di gestione comunitaria della risorsa idrica. Attualmente sono circa 17000 le giunte in Centro America che portano acqua a oltre 8 milioni di persone. Nel marzo del 2011 è stato tra i promotori, con i partner del progetto “Agua sin fronteras”, del primo Forum dei movimenti dell’acqua del Centro America organizzato da un insieme a reti e associazioni di Guatemala, Honduras, Nicaragua, Europa e Sud America con oltre 200 delegati. www.osservatorioacqua-centroamerica.org. Portatoti d’acqua La campagna aveva l’obiettivo di attivare un processo di partecipazione e di mobilitazione di risorse da parte dei cittadini, istituzioni ed enti locali, disponibili ad impegnarsi in difesa dell’acqua attraverso una serie di comportamenti individuali e collettivi. www.portatoridacqua.it W.A.T.E.R. (Water Access Through Empowerment of Rights), campagna europea promossa da Cevi, Cicma, Cipsi, COSPE, Legambiente, Cerai(Spagna), France Liberté (Francia), Green (Belgio), Kessa Dimitr (Grecia) Humanitas (Slovenia), TN (Olanda). Tra gli scopi principali della campagna promuovere azioni di advocacy per introdurre il diritto all’acqua all’interno degli ordinamenti legislativi e regolatori degli Stati. tra i partner CICMA Il Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua è composto da cittadini, comitati, associazioni che si riconoscono nei principi contenuti nei Manifesti dell’Acqua, a partire da quello di Lisbona (1998), che sono impegnati sui territori a promuovere una nuova cultura e politica dell’acqua come diritto umano e come bene comune, patrimonio dell’umanità. Un “contratto “ da realizzarsi con la promozione di campagne informative e di accrescimento della consapevolezza sul tema per impedire che l’acqua diventi sempre di più una merce, una risorsa sottratta al controllo delle comunità e dei cittadini per diventare una risorsa a valenza economica da commercializzare, da sfruttare e consumare, da utilizzare anche in termini di speculazione finanziaria. COSPE, dopo averne sostenuto le attività per anni, è membro di Cicma dal 2012 e dei Comitati promotori del referendum per “l’Acqua Bene Comune”: dalla raccolta firme alle ultime manifestazioni per chiedere che i risultati del referendum vengano applicati dalle istituzioni. www.contrattoacqua.it fine anni ‘80 | italia primi anni ‘90 | MONDO 1992 | ITALIA 1994 | MONDO gli anni ‘90 COSPE allarga i campi di intervento, e il dibattito sull’antirazzismo si sposa con la battaglia per la parità di diritti e le pari opportunità di successo scolastico, lavorativo, sociale e di accesso ai servizi e all’informazione per i nuovi cittadini. Inizia l’impegno a fianco delle associazioni di donne nel Paesi del Mediterraneo (Algeria, Tunisia, Marocco, Egitto e Palestina, poi in Albania) per il riconoscimento dei diritti sostanziali e pratici delle donne (dal 1993: progetto Rete Donne Mediterraneo). Nasce il periodico COSPEnews. 17 luglio 1994. Su una strada nigerina perdono la vita la presidentessa e fondatrice Luciana Sassatelli e tre operatori (volontari) COSPE. Nonostante la crisi della cooperazione, COSPE riesce a mantenere un alto livello di progettualità arrivando a estendere i suoi territori di azione e migliorando i meccanismi interni di gestione e controllo, modificando lo statuto ed acquistando una nuova sede nazionale (1997). In questi anni si intensificano le attività di advocacy e di educazione allo sviluppo come canale di scambio culturale nord sud e come strumenti di vero cambiamento sociale. IV dall’antirazzismo attivo ai diritti di cittadinanza L’antirazzismo per il COSPE è stato prima di tutto una pratica interna, con corsi di formazione richiesti dagli stessi volontari e operatori, di fronte a società che stavano rapidamente cambiando in senso multiculturale e ponevano tutti di fronte a nuove sfide e questioni vitali come discriminazione, diritti, ruolo delle istituzioni e dei servizi. Da allora COSPE ha promosso azioni di formazione e aggiornamento ad operatori del privato sociale, della scuola pubblica, dei servizi, elaborando e proponendo interventi sempre più coerenti e strutturali, a sostegno dei bisogni dei cittadini migranti. I campi di intervento aumentano e il dibattito sull’antirazzismo si sposa con la battaglia per la parità di diritti ed eque opportunità di successo scolastico, lavorativo, sociale e di accesso ai servizi e all’informazione. Questi temi sono stati anticipatori per la nostra società e fondamentali per l’esercizio dei diritti e l’ampliamento degli spazi di libertà. Il resto è cronaca di tutti i giorni: un prezioso, raro ed innovativo patrimonio di esperienze, competenze e conoscenze che continua a caratterizzare la nostra metodologia di lavoro e di approccio all’educazione interculturale e allo sviluppo umano equo e sostenibile. Focal Point COSPE rappresenta uno dei principali punti di riferimento per il monitoraggio e la ricerca sul rispetto dei diritti fondamentali in Italia. Come National Focal Point (Nfp) dal 2001 dell’ex-European Monitoring Centre on racism and xenophobia (Eumc) e dal 2007 dell’Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali (Fra), COSPE ha maturato una lunga esperienza nella ricerca e documentazione sulle tematiche individuate dalla Carta di Nizza, fra cui ricordiamo accesso alla giustizia, diritti del fanciullo e protezione dei bambini, immigrazione e asilo, parità e non-discriminazione sulla base dell’età, disabilità, genere, religione/credo e orientamento sessuale, razzismo e discriminazione etnica. Nel 2011 è diventato anche Focal point dello European Institute for gender equality (Eige). http://fra.europa.eu/en/research/franet “Cause strategiche contro la discriminazione” - Quaderno COSP E Le cause strategiche sono cause legali che organizzazioni di tutela contro le discriminazioni, avvocati e singoli individui decidono di intraprendere allo scopo d’indurre un cambiamento sociale, legislativo e giurisprudenziale che contribuisca allo sviluppo della tutela dei diritti umani. In Europa il ricorso alle cause strategiche sta diventando uno dei metodi più utilizzati per combattere le discriminazioni sulla base della nazionalità, religione, origine etnica, ecc.. La pubblicazione contiene utili linee guida per la l’individuazione e la preparazione di queste cause. anni ‘90 | ITALIA Sono gli anni delle campagne “Per un consumo Equo”, “Sdebitarsi” e la campagna per la“Tobin Tax”, “Una buona terra per tutti” e la mostra fotografica “Metti una mattina a colazione”. Sono anche gli anni della mostra “Nero su bianco”: i migliori vignettisti italiani contro il razzismo. In questi anni viene avviato anche il progetto “Intermedia nord-sud” (1994-2000), ciclo di trasmissioni televisive e radiofoniche sui temi dello sviluppo e dell’interdipendenza nord-sud e della complessità nella società multietnica. CIRDI, il Centro di Informazione su Razzismo e Discriminazioni in Italia nasce dalla volontà di mettere a disposizione di un vasto pubblico i risultati delle attività che COSPE svolge da molti anni nel campo della lotta al razzismo e alle discriminazioni. CIRDI si propone di essere un punto di riferimento a livello nazionale su razzismo, xenofobia ed intolleranze collegate e sulle discriminazioni basate sull’origine etnica o nazionale, lingua o religione per tutte quelle organizzazioni ed istituzioni che lavorano su questi temi e per i cittadini interessati, comprese le vittime reali e potenziali. www.cirdi.org Parlamondo - Servizio di lotta alle discriminazioni Dopo l’esperienza del “Camper – di piazza in piazza”, con cui negli anni ‘90 il COSPE portava informazioni e recepiva i bisogni dei cittadini di origine cinese tra Firenze e Prato, nel 1998 nasce “Parlamondo” come servizio informativo telefonico in lingua per le comunità di immigrati in Toscana. Diventa poi una vera e propria antenna locale nella lotta alle discriminazioni, fornendo consulenza, orientando e proponendo soluzioni ai casi che vengono segnalati. Intervenendo nei casi di discriminazione basata sull’origine etnica o “razziale”, la nazionalità, la lingua e l’appartenenza religiosa che riguardano l’accesso ai servizi pubblici e privati, il mondo del lavoro, l’accesso all’alloggio, il sistema scolastico. metà anni ‘90 | MONDO Inizia la cooperazione in Africa, America Latina e nel Mediterraneo in collaborazione con gli enti locali (cooperazione decentrata). IN ITALIA Comincia l’esperienza per l’accesso ai servizi per la comunità cinese sul territorio della Provincia di Firenze grazie alle tappe di un camper con operatori COSPE. In seguito a questa esperienza nasce il giornale italo cinese “Zhang Yi Bao” e prende il via il progetto di consulenza telefonica in lingua per le comunità di immigrati in toscana “Parlamondo”. V immigrazione, media e libertà Media e immigrazione: da queste due parole e dalle implicazioni e prospettive del loro intrecciarsi prende il via alla fine degli anni ‘90 un filone dell’impegno di COSPE che continua tutt’oggi e tante, in questi 30 anni, sono state le iniziative, i partner che ci hanno accompagnato per cercare di andare oltre le informazioni stereotipate dei media italiani sull’immigrazione e far emergere la quotidiana realtà delle nostre città e le sfide della società interculturale in costruzione. Un impegno che ha reso COSPE un autorevole punto di riferimento. Questa vocazione e questa vicinanza con i media hanno inoltre portato COSPE a poter sviluppare progetti sui media e la libertà di espressione anche in altri contesti. Unendo competenze ed esperienze diverse, COSPE ha infatti, lavorato a sostegno dei media indipendenti nel Mediterraneo con importanti esperienze di creazione o sostegno a radio comunitarie: prima in Palestina e, oggi, in Tunisia, in Egitto e in Marocco. Laddove il sostegno a media liberi e indipendenti e alla produzione di notizie e informazioni libere e non stereotipate o main stream si intrecciano alle lotte per la democrazia la libertà e i diritti. “Radio SHABAB FM” è la prima radio comunitaria dei Territori Palestinesi. La radio, con sede a Birzeit, in Palestina, trasmette in circa 2/3 della Cisgiordania, dall’inverno del 2007. L’esperienza di “Shabab FM” si è dimostrata efficace già dai suoi primi mesi di vita, essendo la radio il più diretto e diffuso mezzo di comunicazione: economico, facile da usare e con un linguaggio semplice. Ha così permesso l’accesso all’informazione ad una parte di società palestinese altrimenti esclusa. La radio, sotto il coordinamento di Palestinian Youth Union, è gestita con la collaborazione di circa 30 organizzazioni indipendenti locali, con un ruolo attivo nella progettazione e nella realizzazione di tutte le attività. La Palestinian Youth Union (Pyu), è un’organizzazione no-profit e non governativa palestinese, fondata nel 1992 da un gruppo di giovani delle comunità locali come risposta al bisogno urgente della gioventù di concentrare le proprie potenzialità e gli sforzi per il riconoscimento di un ruolo da protagonista nella società palestinese. www.shababfm.org Radio 3 R Radio Regueb Révolution è una radio web nata dalla collaborazione tra COSPE, l’Associazione Libertè et Developpement di Regueb (Tunisia) e l’Agenzia Multimediale AMISnet e finanziata dall’Unione Europea. La stazione radio comunitaria nella città di Regueb, con le attuali 4 ore giornaliere di programmazione, è concepita come mezzo di informazione indipendente e di mobilitazione cittadina a livello locale, adotta un approccio di lavoro partecipativo e in rete con altri media locali per favorire lo scambio di buone pratiche e la libertà d’espressione nella Tunisia post rivoluzionaria. La radio sta lottando , insieme al sindacato dei media indipemdenti tunisini, per avere la concesione delle frequenze. Attualmente bloccato. www.radio3r.net Carta di Roma La è il protocollo deontologico nato sulla spinta dell’Unhcr, di COSPE e di altre associazioni, per una corretta rappresentazione mediatica del mondo migrante. Fin dalla sua approvazione, nel 2008, COSPE ha lavorato per garantire il rispetto della Carta, segnalandone le violazioni e diffondendo una cultura giornalistica volta al rispetto e alla tutela delle minoranze. In linea con la battaglia per un’informazione capace di ritrarre il mondo migrante senza stereotipi e pregiudizi. “Mostafa’ Souhir” Nel 2004 nasce il Premio giornalistico per la multiculturalità nei media dedicato alla memoria di un nostro collega, giornalista e attivista prematuramente scomparso. Sono state quattro le edizioni del premio dedicate di volta in volta a produzioni editoriali multiculturali della radio, della TV, della carta stampata e del web, attive su tutto il territorio nazionale. Una manifestazione innovativa, sostenuta dal progetto “Mediam’rad media, diversità e pluralismo”, che ha fatto luce su tante realtà sconosciute e ha sostenuto progetti che tuttora vivono di vita propria. La giuria del Premio ha visto molti rappresentanti del mondo dei media ed è stata presieduta nelle ultime edizioni Jean Leonard Touadi. ANSI l’Associazione Nazionale Stampa Interculturale, nasce il 24 febbraio 2010 con gli obiettivi di garantire l’accesso alla professione giornalistica per i cittadini stranieri, di promuovere la diversità nei media e giornalismo multiculturale e di tutelare dei diritti di collaboratori di testate privi della cittadinanza italiana. Tra le conquiste più recenti (giugno 2012) l’opportunità per i giornalisti stranieri di diventare direttori di testata. Media e Multiculturalita’ (MMC2000) è il portale COSPE su media e diversità culturale. Uno strumento di informazione e documentazione che intende offrire materiali e risorse agli addetti ai lavori e al pubblico interessato. Nato nel 2000, è stato il primo portale italiano nel settore. Nel 2011 rinnova la sua veste grafica e si rilancia proponendosi come il Portale della multiculturalità nei media, con un quadro il più possibile completo delle iniziative e del dibattito in corso sul tema in Italia. Continua ad essere ancora oggi un punto di riferimento a livello nazionale. www.mmc2000.net 1997 | MONDO 1997 | EUROPA 1998 | EUROPA ITALIA fine anni ‘90 | ITALIA COSPE è fra i fondatori del Gruppo di appoggio delle Ong italiane al movimento contadino nel Sahel e poi dell’Africa Occidentale. 1997 anno Europeo contro il razzismo. COSPE inizia la formazione della Polizia sull’offerta di un servizio adatto ad una società multiculturale. Nel 2001, COSPE cura la pubblicazione in Italia della Carta di Rotterdam sul servizio di polizia nella società multiculturali, carta nata nell’omonima città olandese nel 1997 e lavora alla costituzione in diverse regioni dei centri di tutela contro le discriminazioni. COSPE aderisce ad Enar, la rete europea delle Ong impegnate nell’antirazzismo e nel 2001 COSPE diventa focal point per l’Italia di Raxen, la rete europea di monitoraggio sull’antirazzismo che fa capo alla Fra (Fundamental Rights Agency). Prendono il via i primi partenariati didattici coordinati da COSPE tra: Comune e Provincia di Firenze, il Comune di Campi e la Cina COSPE lavora con le donne migranti per costruire nuove forme associative interculturali finalizzate anche alle creazione di nuove opportunità lavorative (fondamentale in questa tappa è il progetto europeo NOW-New Opportunities for Women) VI cooperazione tra partner e tra territori: sempre tra pari è fin dagli anni ‘90, anni di crisi della cooperazione internazionale allo sviluppo e di un contesto storico completamente mutato (il crollo del muro di Berlino, la fine di due blocchi economici politici e sociali contrapposti e la fine del concetto del “terzo mondo”, e i conflitti nella ex-jugoslavia), che COSPE guarda alla cooperazione non più solo come aiuto allo sviluppo, né come semplice relazione tra organizzazioni ma anche come strumento di collaborazione duratura tra territori e comunità partner sulla base di valori condivisi e di fiducia reciproca. Da allora, andando oltre la logica dell’aiuto umanitario, del rapporto unilaterale donatore-beneficiario, rifiutandosi di trasformarsi in un inseguitore di emergenze o in un puro progettificio, che COSPE lavora alla costruzione di alleanze orizzontali e partenariati solidi basati su strategie, obiettivi e modalità di operare comune. “Habana ecopolis”, è un programma di riqualificazione urbana e di gestione territoriale e ambientale, iniziato nel 1998 per promuovere lo sviluppo sostenibile di Città dell’Avana e terminato nel 2010. Finanziato da Commissione Europea e Ministero degli affari esteri italiano è stato gestito da un consorzio di ong tra cui COSPE (capofila insieme a Cric), e altri soggetti pubblici priviati per i progetti di cooperazione decentrata (Lapei, arci e legambiente). Negli anni ha visto sviluppare attività socio culturali (sono stati creati 3 centri di aggregazione giovanili nei quartieri di Colòn, La Corea e Jata), recupero urbanistico (ristrutturazione del cinema Riviera, del parco della Musica, una palestra e una zona sportiva, un anfiteatro, un centro ambientale, un parco per bambini e di un museo) e di utilizzo di energia sostenibile (creazione di un impianto fotovoltaico nel quartiere di Miramar). Alcune delle zone riqualificate dal progetto sono oggi entrate nei circuiti turistici di agenzie di viaggio italiane creando così ulteriori opportunità di lavoro. Nel gennaio 2010 vengono simbolicamente consegnate le chiavi dell’Habana a Fabio Laurenzi, Presidente COSPE, per essersi speso negli anni a costruire rapporti e reti e alleanze e iniziative tra i due Paesi. Cuba Comune di Peccioli Nell’ambito della cooperazione decentrata un nostro partner importante è stato, nel tempo, il Comune di Peccioli che, dal 2000 ha lavorato con COSPE, sempre, in Ghana per la creazione di una scuola-officina per la promozione della piccola impresa nel settore meccanico, sviluppatosi poi in un vasto progetto di sostegno alla microimpresa nei due distretti Nzema (East e West) con il co-finanziamento della Unione Europea, che nelle sue due fasi si è concluso nel 2011. Inoltre in ottica di sviluppo integrato dell’area ha affiancato il lavoro di COSPE in Ghana in programmi di governance per la gestione sostenibile dei rifiuti. Scuola di Pace Il “Centro per la convivenza civica attraverso il metodo della non violenza”, la Scuola di Pace del quartiere di Savena di Bologna, nasce nel 2003 da una sperimentazione di gestione progettuale tra pubblico e privato sui temi dell’educazione alla pace, della convivenza pacifica e della risoluzione non violenta dei conflitti. Tra i fondatori oltre al quartiere, cinque associazioni tra cui COSPE. Formazione per insegnanti e consulenza per l’inclusione degli studenti stranieri, formazione alla cittadinanza attiva e promozione di attività di cooperazione decentrata. Sono questi i principali ambiti in cui lavora la Scuola. www.scuoladipace.org. dalle lotte di liberazione alle primavere arabe Dai comitati della pace di Toscana ed Emilia Romagna contro il programma di riarmo del presidente americano Reagan e le manifestazioni contro i missili nucleari a Comiso, nel 1984, e i comitati di solidarietà con i popoli del sud del mondo, fino al moderno Afghanistan e le cosiddette primavere arabe, COSPE ha sempre continuato, nel corso degli anni e del suo percorso, a sostenere i popoli nelle loro lotte per la democrazia, i diritti, la libertà da dittature. E ha sempre agito e combattuto per rimuovere i motivi dei conflitti e degli squilibri che li generano. Sempre accanto ai protagonisti di chi lotta per democrazia e diritti contro vecchie e nuove schiavitù. anni 2000 | MONDO 2000 | ITALIA 2001 | ITALIA 2004 | ITALIA Il profondo cambiamento della cooperazione internazionale, in corso da tempo, spinge COSPE a promuovere, sostenere e realizzare progetti rivolti all’aumento delle capacità dei partner locali – associazioni di donne e di giovani, federazioni di agricoltori, cooperative di produttori e di artigiani, istituzioni locali - di interagire con le tematiche dello sviluppo locale sostenibile. Si rafforzano esperienze importanti, dall’Africa al Mediterraneo ai Balcani e all’America Latina, grazie ai partenariati locali creati nel tempo con interlocutori di fiducia e la pratica di cooperazione decentrata basata sullo scambio tra territori e istituzioni locali. In particolare COSPE inizia a lavorare a Cuba con il progetto Habana-Ecopolis, in Bosnia con progetti sullo sviluppo d’impresa come mezzo di riconciliazione post conflitto che porteranno alla nascita di Link, associazione per imprenditoria e lavoro e in Albania dove in questi anni nasce il Centro Donna “Passi leggeri” a Scutari. Iniziando così un partenariato storico ed esperienze ancora attive. Nel 2000 viene redatta ed approvata la Carta dei Principi, primo documento strategico e programmatico di COSPE. Genova: nasce una nuova sede Dal binomio media e immigrazione inizia un lungo percorso di COSPE su corretta rappresentazione nei media, media multiculturali, accesso alla professione giornalistica per i cittadini stranieri, percorso che passa dal sito MMC2000 attraverso il “Premio Souhir” (2004) in memoria di un collega prematuramente scomparso e culmina, nel 2010, con la costituzione dell’Ansi (Associazione Nazionale della Stampa Interculturale) e la partecipazione alla stesura della Carta di Roma. VII dal commercio equo all’economia sociale e solidale COSPE è oggi in prima linea a sostenere, nella cooperazione internazionale e in Italia, i principi del cooperativismo e dell’economia sociale e solidale perché è ormai necessario trovare nuove strade per organizzare la produzione, la distribuzione, il consumo e il risparmio secondo modalità fondate sull’equità, la partecipazione democratica e il legame con il territorio. Una consapevolezza che è cresciuta nel tempo pur avendo cominciato fin dagli anni ‘80 e ‘90 a collaborare con federazioni di cooperative, come in Uruguay, e a sostenere l’ impresa e la creazione di lavoro in Centro America o in alcuni Paesi del continente africano, come una delle strade possibili per consolidare il ritorno alla democrazia o i processi di emancipazione sociale ed economica di popolazioni fino ad allora escluse o ai margini dello sviluppo. Si è cominciato con i primi interventi nell’ambito del consumo equo e solidale per poi proseguire in Bosnia Erzegovina dove, lavorando con un’associazione di cittadini e imprenditori, si è inteso la ricostruzione del tessuto economico come motore di sviluppo sociale e strumento di riconciliazione, e quindi continuare con i progetti sulle imprese recuperate argentine e le cooperative di “catadores” brasiliani per arrivare oggi alla grande iniziativa “Red del Sur” a sostegno del cooperativismo e dell’economia sociale e solidale nel Mercosur. ‘Red del Sur’ è un’alleanza politica che unisce 7 Federazioni di circa 1000 gruppi produttivi che operano in diversi settori e oltre 10 mila lavoratori in Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay per promuovere il cooperativismo del lavoro e le reti di imprese dell’economia sociale. Un soggetto unico che opera per il rafforzamento della Rete per lo sviluppo socio-economico sostenibile anche attraverso scambi culturali e commerciali e la diffusione di una legislazione che favorisca questo tipo di associazionismo. COSPE al suo interno collabora al rafforzamento e alla promozione della rete, con attività formative, dedicate soprattutto a donne, giovani e categorie vulnerabili, e di assistenza tecnica sia per la formalizzazione e il coordinamento delle imprese sociali. CICOPA-Mercosur Il cooperativismo mondiale rappresentato dall’Alleanza Cooperativa Internazionale (Aci) è strutturato in entità continentali e settoriali. Cicopa è l’organizzazione internazionale che raggruppa le cooperative di lavoro di tutto il mondo. In America vi è l’entità continentale (Cicopa- Americas) e due entità regionali (Cicopa – Mercosur e Cicopa – Nord America). Cicopa Mercosur si costituisce nel 2011 grazie all’impegno delle istituzioni di rappresentanza nazionale delle cooperative di lavoro di Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay. Nasce dalla “Red del Sur” costituita dalla maggior parte degli attuali soci di Cicopa nella regione, insieme all’appoggio delle Ong di cooperazione. Microimprese e credit union in Ghana Nel 2011 si è conclusa la seconda fase del progetto Small/Micro Enterprises Support System cofinanziato dalla UE di cui hanno beneficiato 10.000 imprenditori dei Distretti Nzema del Ghana Occidentale. Oggi le associazioni di impresa e il sistema di servizi finanziari che sono stati creati grazie a questo progetto rappresentano una realtà di riferimento non solo per tutti i piccoli imprenditori dell’area ma anche a livello regionale e nazionale. In particolare le due Credit Union, avviate col progetto ed ora del tutto autonome, alla conclusione del progetto avevano già raggiunto l’importante risultato di 6500 membri iscritti e nell’agosto del 2012 i membri registrati sono rapidamente diventati più di 13.000 persone con prestiti erogati per oltre 1 milione di euro. LINK , l’associazione per l’imprenditoria e il lavoro, nata grazie a un progetto COSPE, oggi è un punto di riferimento per il lavoro autonomo, l’artigianato e le piccole imprese nella zona di Mostar (Bosnia Erzegovina) una città che ancora oggi soffre della divisione etnica causata dalla guerra. Per questo l’impegno di Link a lavorare con gli imprenditori di entrambe le parti della città assume anche significato politico facendo dell’associazione una vera palestra di democrazia e di integrazione etnica. Lo “Sportello per le imprese” e il fondo di micro-credito hanno già sostenuto 218 piccoli imprenditori aiutandoli a mantenere 812 posti di lavoro, a creare 388 nuovi posti e hanno inoltre contribuito alla messa a norma di alcune decine di piccole imprese locali. www.linkmostar.org tra i partner “Sabor Natural do Sertao” , una rete di discussione e di Dal 2005 COSPE sostiene la Rete articolazione politica che unisce le organizzazioni formali e informali degli agricoltori, le comunità e le autorità tradizionali per sostenere l’agricoltura familiare nel “Sertao” semiarido brasiliano (regione interna nel nord-est brasiliano). La rete integra più di 20 gruppi, ed è composta da imprese, cooperative e enti a conduzione familiare che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti. La missione della Rete si può riassumere nella promozione e nel rafforzamento delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori e lavoratrici dell’agricoltura familiare e delle comunità tradizionali in vista di uno sviluppo collettivo. Oggi sono coinvolte più di 185 famiglie rurali e 410 produttori di 22 municipi e i prodotti a marchio “Sabor Natural do Sertao” vengono commercializzati a livello nazionale ed internazionale tramite i canali del commercio equo e solidale. UNISOL Brasil (Central de Cooperativas e Empreendimentos Solidarios) nasce nel 2000 FCP U dalla volontà di promuovere un’istituzione di livello nazionale che potesse realizzare un progetto di inclusione economica e sociale, di democratizzazione dei luoghi di lavoro, di partecipazione ai capitali e agli utili generati dal lavoro stesso. Unisol Brasil opera per organizzare e rappresentare cooperative, associazioni e imprese di economia solidale autogestite, promuovendo la cooperazione interregionale, l’uguaglianza sociale ed economica, e lo sviluppo sostenibile. Diretta da Arildo Mota Lopes (presidente anche di Cicopa Americas) Unisol conta oggi conta più di 800 affiliate ed è presente in 27 distretti brasiliani. Da anni è il partner privilegiato di COSPE in Brasile sui temi dell’economia sociale e solidale. 2003 | ITALIA VIII Come tappa significativa del percorso che COSPE realizza nelle scuole italiane per favorire l’inserimento degli alunni di origine straniera e promuovere la trasformazione della scuola e della società in senso interculturale, nasce a Firenze la cooperativa Tangram per progettare e gestire servizi interculturali e linguistici in ambito educativo e socio sanitario. Particolare attenzione in quasi tutti i settori è stato dato all’utilizzo e all’applicazione delle nuove tecnologie: di particolare interesse è il progetto Crocus, che, dapprima con tecnologia satellitare e tuttora via internet, aveva lo scopo di diffondere il plurilinguismo e l’interculturalità nelle scuole e di fornire un supporto per le famiglie non italofone. - Federación de Cooperativas de Producción del Uruguay è una delle più longeve federazioni della regione: nel 1985 contava 15 cooperative oggi sono più 150 le realtà affiliate ed è parte di un settore che, in Uruguay, arriva a contare 400 enti e circa 10mila lavoratori Tra i partner più storici, collabora con COSPE fin dal 1987. REES Marche Rete di Economia Etica e Solidale della regione Marche, fondata nel 2006, è un’associazione-rete che mette insieme soggetti diversi al fine di realizzare il comune progetto di costruire una società e un’economia migliore. 2003 | ITALIA 2003 | MONDO 2004 | ITALIA Bologna: nasce la Scuola di Pace grazie a convenzione tra quartiere Savena e 5 associazioni del territorio. Obiettivo sperimentare gestione progettuale si temi della pace e della risoluzione non violenta dei conflitti. I frutticoltori senegalesi (Apad), sono certificati dal commercio equo e solidale (Fair Trade) e nel 2004 per la prima volta esportano direttamente manghi in Italia, acquistati e venduti dalla Coop. è la prima associazione di piccoli produttori senegalesi che effettuano questo tipo di operazione. COSPE è tra i soci fondatori della Rete WOMEN (Women of mediterranean east and south european network) una rete internazionale di donne, rappresentativa di 17 istituzioni ed associazioni del Mediterraneo, Balcani e Europa dell’Est. Sorta nel 1999 si costituisce associazione nel 2004. interdipendenza ‘Nord-Sud’ Il tema dell’interdipendenza nord - sud è tra quelli fondanti e caratteristici di COSPE: fino dall’inizio della sua storia lavora infatti sia all’estero che in Italia con le associazioni di migranti o di rifugiati politici, ed è dalla fine degli anni ‘80 che comincia a occuparsi di educazione allo sviluppo intesa come tentativo di fare oggetto di insegnamento e apprendimento i valori, le conoscenze e le competenze riconducibili alla tematica dello sviluppo e ad una concezione che tenga conto anche dei fattori sociali e culturali dello sviluppo, oltre a quelli tecnicoeconomici. Ed è e sarà poi questo il filo rosso che collega tanti progetti ed interventi COSPE e che dalle prime azioni di informazione ed educazione arriva alla nuova concezione di “educazione alla cittadinanza mondiale” intesa come passaggio a un impegno concreto per modificare comportamenti ed atteggiamenti dei cittadini così come le politiche economiche, commerciali, ambientali. Nel corso degli anni questo lavoro si è tradotto nella promozione e nell’adesione a tante campagne di sensibilizzazione su beni comuni, il consumo critico (dal turismo responsabile, al commercio equo), responsabilità sociale, diritti umani, cultura di pace, flussi informativi nord-sud. Milleunavoce, il progetto rivolto a operatori della comunicazione e giovani ha permesso la distribuzione e la messa in onda presso emittenti italiane di alcuni programmi radio relativi a donne, ambiente, diritti umani, sviluppo, economia sociale, prodotti da media center e radio comunitarie di Paesi come Palestina, Mali, Egitto, Brasile, Mozambico e Argentina. Infine, sono state realizzati workshop, percorsi didattici e due pubblicazioni. Fair Trade Egypt Nel 1998 da un’iniziativa di Nsce (North South Consultants Exchange) e COSPE nasce l’Egypt Craft Center (ECC), che nel 2008 viene riconosciuta come la prima organizzazione certificata per il commercio equo e solidale e diventa Fair Trade Egypt (Fte ltd). Oggi Fair Trade Egypt lavora con più di 40 gruppi di artigiane, di artigiani e di piccoli agricoltori, per un totale di oltre 3000 produttori egiziani in maggioranza donne, che da Fte ricevono assistenza tecnica, formazione, consulenza per lo sviluppo dei prodotti, commercializzazione attraverso le reti del Fair Trade internazionale. Fair Trade Fair Peace realizzato con il contributo dell’Unione Europea e sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, unisce il lavoro di artigiani, soprattutto donne, dell’area di Betlemme in Palestina e dell’area di Cana di Galilea in Israele, individuando l’economia sociale come contributo al processo di pace. è stato avviato nel maggio 2013 sotto il coordinamento di COSPE in collaborazione con Bethlehem Fair Trade Artisans, Sindyanna of Galilee e molte realtà italiane. La linea Fair Trade Fair Peace è promossa e distribuita in Italia, attraverso i canali del commercio equo e solidale, oltre che attraverso mostre-mercato ed eventi culturali. Palestina I T.A.CA’ Il festival di turismo responsabile promosso e organizzato da COSPE, Yoda, Cestas, Nexus Emilia Romagna e Aitr, giunto alla sua quinta edizione, nasce dall’esigenza di promuovere una nuova etica del turismo, che sensibilizzi istituzioni, viaggiatori, operatori turistici. www.festivalitaca.net Terra di Tutti Film Festival , giunto alla sua settima edizione, è un festival di documentari e cinema sociale dal sud del mondo realizzato da COSPE e Gvc a Bologna. Documentari, fiction sociali e i filmati di animazione, che hanno come focus principale la rappresentazione di quelle realtà, spesso nascoste e dimenticate, del cosiddetto sud del mondo. “Sud” però, non solo e non tanto nella sua accezione geografica, ma come categoria di pensiero collegata a tutto ciò che riguarda lotte per i diritti, sviluppo sostenibile, sovranità alimentare, nuove cittadinanze, ecc. Quindi storie dal mondo dimenticato dai media mainstream e anche storie vicino a noi di ingiustizie, diritti negati ed emarginazione in Italia. L’iniziativa che trae origine dall’esperienza pluriennale del festival “La imagen del sur” (www.laimagendelsur.org), organizzato a Codoba in Spagna dall’Ong Cic Bat, è oggi un appuntamento fisso e consolidato nel panorama bolognese e, negli ultimi anni, ha intrecciato importanti relazioni con alcuni festval italiani ed internazionali. Dal 2011 è parte della rete “cinema e cittadinanza globale”. www.terradituttifilmfestival.org Apad L’Associazione di frutticoltori di Diouloulou è formata da 200 soci, produttori di mango della Casamance che lavora per la promozione della frutticoltura e dell’apicoltura, la commercializzazione dei prodotti locali, la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Partita già nel 1987 grazie all’intuizione di alcuni contadini senegalesi dal 1988 collabora COSPE, che ha sostenuto l’associazione nel miglioramento delle varietà e delle tecniche colturali, la formazione, il rafforzamento delle capacità tecniche e gestionali dei produttori e la ricerca dei canali di commercializzazione. Dal 2005 i manghi senegalesi, coltivati dalla cooperativa di produttori locali APAD, vengono venduti sugli scaffali della Coop Adriatica con marchio Fair Trade. AITR L’Associazione italiana di turismo responsabile con l’obiettivo di coinvolge diversi soggetti per diffondere e promuovere una filosofia del viaggio rispettosa dell’ambiente e delle culture locali. COSPE, socio di AITR di cui ricopre anche la carica di vicepresidenza, è impegnato in questo campo attraverso progetti di cooperazione internazionale e di educazione allo sviluppo, campagne di informazione e viaggi solidali. seconda metà 2000 | ITALIA seconda metà 2000 | MONDO OGGI 2005 | ITALIA Trasparenza ed efficienza diventano le parole d’ordine di questi anni: si va verso una riorganizzazione tecnico operativa della struttura e le certificazioni di qualità. Inoltre l’Assemblea Generale del 2008 stabilisce i temi prioritari di COSPE: sovranità alimentare, diritti delle donne ed equità di genere, diritti di cittadinanza plurale, lavoro ed inclusione economica sociale, diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono gli anni delle campagne europee Acqua Bene Comune dell’Umanità e Water Access Through Empowerment of Rights; Tres, turismo solidale e responsabile; Europafrica, rete stop sexual tourism; coalizione contro la povertà e Obiettivi del Millennio. Pur facendo i conti con la crisi e dei cambiamenti politici, economici e culturali, COSPE aumenta il volume di attività complessivo, confermando l’andamento di crescita costante degli ultimi anni. Vengono però ripensate sia la metodologia di pianificazione economica e finanziaria che le forme organizzative e dei nostri partenariati nazionali e internazionali. E tra il 2004 e il 2011 COSPE triplica il suo volume di attività. Certificazione scuola di formazione COSPE IX Lavoro nelle scuole e materiale didattico interculturale Dal percorso di formazione all’antirazzismo, al lavoro con le associazioni dei migranti, iniziati negli anni ‘80 fino ad arrivare nelle scuole italiane con programmi e materiali didattici interculturali il passo è stato breve. COSPE lavora infatti coerentemente da molti anni in questo campo per favorire la trasformazione in chiave interculturale del sistema educativo nel suo complesso e favorire lo sviluppo delle potenzialità dei giovani di origine straniera o di lingue minoritarie nel mondo educativo formale e informale. Con particolare attenzione all’inclusione scolastica, all’educazione interculturale, al monitoraggio dei processi di inserimento scolastico, delle prospettive lavorative fino all’aggiornamento e al supporto di insegnanti, educatori e personale non docente. Il lavoro di COSPE va quindi dal promuovere partenariati con scuole, e territori, dei Paesi d’origine degli alunni, in particolare con la Cina, alla realizzazione di laboratori interculturali e bilingue, alla mediazione linguistico culturale ed interventi didattici, dai corsi di aggiornamento alle attività di ricerca. Tanti i testi didattici prodotti da COSPE e utilizzati nelle scuole toscane e non solo, e grande il patrimonio di materiali didattici in ambito di plurilinguismo, interculturalità e educazione alla pace disponibili nella libreria COSPE. Zhong Yi Bao è un mensile cinese-italiano edito da COSPE che ha avuto varie vite: nato nel 1996 è stato pubblicato e distribuito fino al 2006 in modo mensile e successivamente solo per specifiche iniziative sostenute dal progetto “Il palazzo della memoria” finanziato dalla Regione Toscana. Stampato in 2000 copie è distribuito nella zona di Prato e Osmannoro e affronta principalmente argomenti legati alle scuole e ai partenariati didattici. Dagli anni ‘90 COSPE ha iniziato a costruire un ponte “didattico” tra la provincia del Zhejiang e quella di Firenze. Dopo un processo di studio e consultazione che ha coinvolto famiglie cinesi e direttori didattici, nel 2000 vari Enti Locali Toscani hanno sottoscritto un protocollo con la Municipalità di Rui’an che ha permesso l’invio ogni anno in Italia di due docenti delle scuole dell’obbligo cinesi, per insegnare la lingua materna a circa 300 ragazzi. Attraverso un curriculum di studio a cavallo tra i due Paesi, questo corso permette loro di conseguire una licenza elementare e media parificata al loro Paese d’origine. Il partenariato didattico consente inoltre a bambini, ragazzi e insegnanti di vivere un’esperienza indimenticabile, sperimentando lingue, relazioni, sapori e paesaggi in famiglia, nelle scuole, in campi estivi, come faranno alcuni studenti bolognesi nel corso dell’anno. La cooperativa“ Tangram”, La Cooperativa Sociale “Tangram”, fondata nel dicembre del 2003, è nata per progettare e gestire servizi interculturali e linguistici in ambito educativo e socio sanitario. Nasce da un’équipe di lavoro che si è costituita nel 2001 attraverso un corso di formazione gestito dal COSPE, sulle metodologie di lavoro in contesti multiculturali e plurilingue con particolare attenzione alle relazioni e al plurilinguismo in età prescolare. Dal 2005 la Cooperativa gestisce il Centro Multiculturale Educativo “La Giostra” dove svolge laboratori interculturali e plurilingue con i genitori del Centro, con un supporto di collaborazione e di garante tecnico-scientifico da parte di COSPE. CROCUS - Corsi di lingue a distanza e servizi plurilingue per le scuole Crocus è un progetto innovativo nato nel 2001 da COSPE e sostenuto dall’Agenzia Spaziale Europea che ha permesso di realizzare corsi a distanza di italiano come “lingua 2” e delle principali lingue presenti fra gli alunni delle nostre scuole (cinese, albanese, arabo, romané). I corsi di Crocus, diventato piattaforma e-learning, sono stati realizzati da una équipe mista di esperti di L2, insegnanti, esperti di didattica delle varie L1. Tra i partner l ‘Università per Stranieri di Siena e l’Università di Scutari in Albania. www.crocusproject.net 2007 | ITALIA 2008 | italia 2008 | MONDO Certificazioni UNI ISO 9001 e IID Istituto Italiano della Donazione, nasce Ufficio comunicazione e raccolta fondi, COSPE si dota del Bilancio sociale, nasce il periodico Babel. ————————— Prende il via il “Terra di tutti film festival. Cinema sociale dal sud del mondo”. Esce il primo quaderno COSPE su “Cause strategiche contro la discriminazione - prime riflessioni su linee guida per l’individuazione e la preparazione di cause strategiche” Nasce in Egitto la prima organizzazione certificata per il commercio equo e solidale, Fair Trade Egypt, come risultato di un percorso pluriennale di impegno di COSPE e dei suoi partner in Egitto dal 1998. X Partenariati didattici 2009 Nasce una nuova sede in Veneto. 2010 Nasce una nuova sede nelle Marche. 2011 | ITALIA COSPE diventa Focal point di Eige (European Insititute for gender Equality) 2010 | MONDO Frutto di partenariato e lavoro più che ventennale di COSPE in America Latina nasce “Red del sur” reti di organizzazione di economia sociale e solidale del Mercosur. dalla sicurezza alla sovranità alimentare con i movimenti contadini è una lunga traiettoria quella che COSPE ha compiuto dalla sua nascita fino ad oggi sul tema della sovranità alimentare, cioè il diritto di ogni popolo di definire le proprie politiche agroalimentari, di proteggere il proprio mercato nazionale per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, e di disporre di metodi di produzione e prodotti alimentari sani, nutrienti ed ecologicamente sostenibili. E lo ha fatto con progetti di cooperazione nei Paesi dove ha cominciato a lavorare fin dagli esordi, come Senegal e Niger, sostenendo sia piccole organizzazioni di agricoltori sia organizzazioni di rappresentanza e lotta politica. è stato poi fra i fondatori del gruppo di Ong italiane a sostegno delle Organizzazioni contadine del Sahel e poi del Roppa (Rete delle Organizzazioni Contadine e dei Produttori Agricoli dell’Africa Occidentale). Negli anni si sono poi sommate a queste le esperienze di tante iniziative promosse da COSPE a sostegno di agricoltori, allevatori, pescatori e donne in tutto il mondo dall’Africa all’America Latina. Ma molto lavoro è stato fatto anche sul fronte italiano e europeo attraverso la promozione di campagne di sensibilizzazione e di advocacy rispetto agli impatti che le politiche agro-alimentari e commerciali hanno su sicurezza e sovranità alimentare, lo sviluppo rurale e, in ultima istanza, sul nostro comune futuro, in Africa ed in Europa. COSPE partecipa inoltre oggi al forum europeo per la sovranità alimentare, “Nyeleni Europa” che porta avanti le istanze dell’agricoltura sostenibile con l’obiettivo di riportare al centro della discussione sul cibo le persone, valorizzare i produttori, le produzioni locali, i saperi tradizionali e la natura diritto di accesso all’acqua e alla terra, alle fonti energetiche, alla pace e il diritto a una vita dignitosa. E con gli stessi obiettivi COSPE è nel coordinamento del comitato dell’Expo dei popoli. Europafrica/Terre Contadine, per un’agricoltura solidale e sostenibile nel nord e nel sud del mondo è stata una campagna di informazione sul ruolo e l’importanza dell’agricoltura contadina in Europa e in Africa che ha promosso concreti partenariati tra diverse realtà regionali italiane e il Roppa, la più grande organizzazione contadina africana, denunciando gli effetti perversi delle politiche agricole internazionali, che favoriscono l’agro-industria e la liberalizzazione degli scambi, in favore delle economie più industrializzate, ai danni dei piccoli agricoltori e del mondo rurale, sia nel nord che nel sud del mondo. www.europafrica.info Europa / Africa Si è trattato di una campagna di informazione sull’agricoltura sostenibile, la biodiversità e la protezione ambientale con l’obiettivo di approfondire i temi principali relativi alla Politica Agricola Comune (Pac) e analizzare le nuove ed importanti sfide dell’agricoltura europea: dalla responsabilità della Pac nei confronti dei Paesi del sud del mondo alle opportunità per gli agricoltori in Europa e in Italia. La campagna cofinanziata nel 2011 dall’Unione Europea Direzione Generale per l’Agricoltura e lo sviluppo Rurale. EARTH 4 ALL - Una Terra per tutti Nell’isola di Fogo, grazie a un progetto COSPE iniziato nel 2005, si è costituita l’Associazione degli Agricoltori di Châ e si è lavorato al miglioramento qualitativo dei vini prodotti sull’isola “Châ” e “Sodade”. Oggi i vini rappresentano un prodotto tipico dell’isola e sono certificati Dov (Denominazione d’origine volontaria). Prodotti nelle vigne a 2000m d’altezza dentro il cratere del vulcano, sono oggi esportati in tutto l’arcipelago e, insieme all’attività turistica, sono un’importante fonte di reddito che contribuisce al miglioramento della qualità della vita degli abitanti di Fogo. Nel corso di questi anni sono circa 200 i produttori che sono stati coinvolti nei progetti COSPE e hanno avuto la possibilità di perfezionare le tecniche di coltivazione. Capoverde tra i nostri partner Cncr Consiglio Nazionale di Concertazione e di Cooperazione dei Rurali nasce nel 1993 in Senegal su iniziativa di 9 Federazioni di associazioni contadine, cooperative agricole e di allevatori, orticoltori, pescatori, forestali e donne, con l’intento di essere portavoce delle popolazioni rurali ed interlocutore dello Stato, dei partner nazionali e internazionali nella definizione di politiche e azioni del settore rurale. Oggi sono 26 il numero delle Federazioni socio-professionali affiliate. ROPPA Rete delle organizzazioni di contadini e produttori dell’Africa Occidentale è una rete di solidarietà contadina che unisce piattaforme nazionali presenti in 12 Paesi dell’Africa Occidentale e rappresenta milioni di contadini. Roppa lavora per promuovere e difendere i valori di un’agricoltura efficiente e sostenibile al servizio delle organizzazioni contadine e delle unità familiari di produzione. 2011 | MONDO EUROPA/MONDO 2012 | MONDO 2012 2013 -30 anni Dall’Egitto alla Tunisia COSPE è in prima linea nel seguire e sostenere la società civile nelle lotte per la dignità contro le dittature. COSPE in questi anni aderisce inoltre al Contratto Mondiale dell’Acqua e conduce numerose campagne nazionali ed europee sulla sovranità alimentare e diritto all’accesso all’acqua (Carovane dell’acqua, Portatori d’acqua). Nel 2010 è tra i promotori della carta della solidarietà internazionale per l’accesso all’acqua. Viene inoltre lanciata la campagna “più donna”. Dal Social Forum Alternativo dell’acqua di Marsiglia (FAME) a “Rio +20” fino al Forum europeo “Firenze 10+10”, COSPE con i suoi partner è in prima linea accanto ai movimenti mondiali per la difesa dei beni comuni e la giustizia mondiale. Inizia il rinnovamento dell’immagine COSPE: vengono progettati un nuovo logo, un nuovo slogan e un sito. 19 aprile 2013. COSPE continua oggi a lavorare sui temi che ne hanno ispirato la nascita, come la cooperazione allo sviluppo, l’interculturalità, i diritti di cittadinanza e l’educazione alla cittadinanza mondiale con aumentato impegno sulle azioni di incidenza politica e advocacy. E vuole essere un’organizzazione capace di nuove alleanze con soggetti a livello locale, nazionale, europeo e mondiale; con una nuova collocazione politica e culturale sia in Italia che in Europa, definitivamente diversa da quella del mondo delle Ong tradizionali come è stato fino ad oggi. XI XII l e at t i v i tà d e l 20 1 2 cooperazione internazionale provenienza fondi per area geografica Finanziatori 14% UE - Unione Europea EELL Enti Locali / Scuole Agenzie ONU MAE Ministero degli Affari Esteri Privati Altri Ministeri 3% Altri Governi 2% 1% 16% 7% Africa tot. 2.691.000 5% 13% America Latina 27% tot. 1.313.000 55% 22% 29% 28% 45% Asia 52% tot. 221.000 3% 18% 1% Mediterraneo e Balcani tot. 2.258.000 59% MEDITERRANEO E BALCANI Approfittando della attualità delle primavere mediterranee e della attivismo dei nostri partner l’area “Mediterraneo e Balcani” ha partecipato attivamente alle iniziative promosse nell’ambito del Forum “Firenze 10 + 10”, a seminari sul territorio e ad incontri presso Università di Pisa ed Università di Firenze con ospiti da Paesi mediterranei e Sud Est Europa. In tale logica nel 2012 si è aderito alle comunicazioni della Piattaforma Palestina e Medio oriente delle Ong italiane. Nel 2012 inoltre attraverso la partecipazione ai tavoli di coordinamento regionali toscani, si sono rafforzate le relazioni con la Regione Toscana sulla Tunisia, si sono avviate relazioni con la Regione Sardegna su tema del patrimonio culturale, e si sono riallacciate relazioni con Regione Marche sulla Palestina. Significativa, anche in un’ottica di co-progettazione, la relazione avviata con Regione Paca ed Ong francesi e con la Catalogna sulla Tunisia sui temi dell’economia sociale. L’area ha inoltre contribuito alla realizzazione della Prima edizione del Master dell’Università di Firenze in studi mediterranei ed ha partecipato all’avvio della Seconda edizione nel novembre del 2012. Si è anche realizzato un seminario presso l’Università di Venezia con un’ospite egiziana, nel luglio 2012 e alla fine dell’anno si sono avviate relazioni con le organizzazioni del commercio equo ed è stata effettuata una missione congiunta in Palestina per l’identificazione di filiere di prodotti da sostenere e commercializzare. 25 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 cooperazione internazionale africa Somalia Centro Donne a Mogadiscio COSPE è impegnato in Somalia con azioni di sostegno alle donne vittime di violenza a Mogadiscio e nei campi profughi, portate avanti insieme al partner locale IIDA (Women’s Development Organisation). Il lavoro di COSPE nel 2012 ha permesso di garantire a molte donne l’accesso a servizi di assistenza e di supporto psico/sociale e rafforzare i meccanismi di prevenzione dei fenomeni di violenza sessuale e di genere, costituendo un Centro Donne attivo anche come centro di documentazione contro le mutilazioni genitali femminili. Infine, all’interno del progetto, sono stati formati operatori sociali e agenti comunitari sui diritti delle donne e dei soggetti vulnerabili, e sono state promosse campagne di sensibilizzazione della comunità dei rifugiati. Angola Tutela dell’infanzia e delle donne a Namibe Si è concluso a novembre 2012 con importanti risultati il progetto COSPE, cofinanziato Unione Europea, che ha sostenuto istituzioni locali e società civile in azioni per la tutela dei diritti delle donne e dell’infanzia nella Provincia di Namibe: l’attivazione di 4 strutture per il monitoraggio della condizione dei bambini nelle comunità; programmi di alfabetizzazione per 414 adulti, di cui 328 donne, e 562 bambini; nuove opportunità di reddito per 253 donne nell’ambito dell’agricoltura, del cucito e della produzione di pane; la costruzione di piccole strutture secondo un’agenda di priorità pervenuta dalle donne delle comunità (lavanderia, abbeveratoio, pozzo, panificio) e, infine, programmi di sensibilizzazione e informazione sui diritti umani via radio e tramite il rafforzamento di associazioni locali. L’Africa al “FAME” Al Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua (FAME), l’area Africa ha partecipato con una folta delegazione di partner provenienti da Swaziland, Niger, Mali e Senegal, nell’ambito del progetto “Acqua bene comune di tutti” del Gruppo Risorse idriche del Tavolo Africa della Regione Toscana. 26 Swaziland Progetto integrato contro l’aids Nel 2012 si è concluso in Swaziland il progetto COSPE “Community-based response to HIV/AIDS in rural areas of the Lubombo Region” co-finanziato dall’Unione Europea per garantire l’accesso universale ai servizi per l’HIV/ AIDS. Il progetto ha sostenuto la politica nazionale di decentralizzazione dei servizi a livello rurale, dove risiede la parte della popolazione vulnerabile, e favorito la mobilitazione delle organizzazioni comunitarie per avvicinare le persone ai servizi. Sono stati in questo modo estesi i servizi pubblici di test-counselling e di terapia anti-retrovirale a 5 cliniche, in stretta collaborazione con l’Ospedale Regionale e le autorità sanitarie locali e sono stati rafforzati 15 gruppi comunitari di sostegno per le persone sieropositive. I gruppi più vulnerabili di persone sieropositive sono stati accompagnati in un percorso legato alla sovranità alimentare, rafforzando le associazioni di contadini impegnati nell’agricoltura di conservazione e sostenendo le esperienze dei piccoli produttori per la generazione di reddito. Per far fronte all’emergenza-orfani, sono stati infine sostenuti gruppi comunitari ed esperienze di supporto socio-educativo per l’educazione e la protezione dei bambini orfani e vulnerabili. In totale, sono state 65000 le persone raggiunte dal progetto. Somalia I successi della “Somali Women Agenda” COSPE nel 2012 ha sostenuto (con progetti finanziati da agenzie ONU e Ue) la Somali Women Agenda - Piattaforma che rappresenta circa 50.000 donne somale tra diaspora, organizzazioni della società civile, attiviste e giornaliste - nel rivendicare un ruolo della società civile nella complicata Road Map for the End of Transition che ha portato, il 10 settembre 2012, alle prime elezioni regolari del Parlamento somalo dopo oltre vent’anni di guerra civile e anarchia. Nonostante non sia stato raggiunto il 30% di rappresentanza femminile nel Parlamento Federale Nazionale, per il quale SWA si era fortemente battuta, l’elezione del 13.8% di donne costituisce sicuramente un punto di partenza importante per le sfide che questo nuovo governo sta affrontando nella stabilizzazione e pacificazione del Paese. Inoltre l’aver ottenuto il 24% nell’Assemblea Nazionale Costituente che il 1 Agosto 2012 ha ratificato la nuova Costituzione somala ha permesso di ottenere articoli importanti per i principi di non discriminazione, rappresentanza e tutela dei diritti delle donne, tra cui la proibizione delle mutilazioni genitali femminili e dei matrimoni precoci e combinati. l e at t i v i tà d e l 20 1 2 cooperazione internazionale Lo Swaziland a Macerata L’acqua unisce Macerata allo Swaziland: lo scorso 20 marzo 2012 il sindaco Romano Carancini e l’assessore all’Ambiente Enzo Valentini hanno ricevuto in Comune una delegazione di rappresentanti del Paese africano. Accompagnati da Gabriella Oliani, Arianna Blasi e Chiara Aliverti di COSPE, hanno presentato il lavoro che la nostra associazione sta portando avanti nella Regione di Lubombo, insieme alle istituzioni locali, per garantire l’accesso all’acqua alla popolazione. In Swaziland l’acqua potabile è disponibile solo per il 33% delle popolazioni delle aree rurali, mentre la copertura sanitaria è garantita solo al 59% delle persone. Nel Paese, la prevalenza di molte malattie è causata anche da mancanza d’acqua, inquinamento e scarsa igiene, problemi che sono al centro dell’intervento. Il progetto COSPE prevede, infatti, la protezione delle sorgenti attraverso la formazione sulle pratiche igieniche e su come modificare le proprie abitudini per mantenerle pulite, nonché l’installazione di pompe manuali per la raccolta delle acque piovane e da sorgente. asia Selay Ghaffar: il tour italiano dell’attivista afghana Dal 3 al 14 ottobre COSPE ha ospitato Selay Ghaffar, icona del movimento democratico e femminista in Afghanistan, direttrice e fondatrice di Hawca - Humanitarian Assistence for Women and Children of Afghanistan. Selay Ghaffar, partendo dall’incontro di Firenze per “Women for Human Rights” nell’ambito del Festival Costante Cambiamento, ha preso parte ad un tour in tutta Italia con un una serie di incontri ed eventi organizzati da associazioni e gruppi che si occupano di cooperazione internazionale e di diritti delle donne. Nel corso degli incontri è stata ospite del “Terra di tutti i Film Festival alla presentazione del film “Inside Kabul” e ha incontrato a Roma il Vice Ministro degli Esteri Staffan De Mistura. Donne d’Asia in primo piano Una delegazione di donne asiatiche, insieme alle partner di COSPE del progetto Indigo, ha partecipato a una serie di incontri in tutta Italia nella settimana dal 22 al 28 aprile 2012. Dopo l’evento di Firenze “Donne d’Asia in primo piano”, dove sono stati presentati al pubblico i progetti di microimprenditorialità femminile, la delegazione ha incontrato organizzazioni ed enti che promuovono i diritti, l’uguaglianza e lo sviluppo delle donne in Italia, l’ufficio Pari Opportunità della Regione Toscana, rappresentanti di CTM Altromercato per parlare di commercio equo e solidale e ha visitato la Mostra Internazionale dell’Artigianato. Infine incontri pubblici sono stati promossi da COSPE per l’avvio di nuove relazioni con il Museo di Arte Orientale di Roma, la Biblioteca degli Uffizi di Firenze e l’Università di Bologna per la valorizzazione delle espressioni originali artistiche di donne delle minoranze. Cina - Indigo Si è concluso il progetto INDIGO Intercultural Development In favour of Gender Opportunities cofinanziato dalla Unione Europea e avviato il 1 dicembre 2010. Il progetto ha sostenuto circa 600 donne delle minoranze Miao, Tujia, Qian in tre province della Cina continentale attraverso la promozione di opportunità di reddito basate sulla tutela e valorizzazione delle risorse e identità locali, come l’artigianato tradizionale, e la costituzione di 7 centri comunitari di formazione, e di aggregazione, oltre che di esposizione dei prodotti artigianali. Uno spazio per l’esposizione permanente dei prodotti Indigo è stato messo a disposizione dal Museo dell’Università di Jishou in Hunan e iniziative di promozione e sensibilizzazione sono state portate avanti in importanti Fiere sia nazionali che internazionali. 27 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 cooperazione internazionale mediterraneo Libano Chi e’ l’altro: differenze e diversita’ La fotografia come mezzo di espressione per promuovere i valori della diversità e dell’inclusione sociale tra i giovani nel sud del Libano. Si è svolto il 30 ottobre 2012 l’evento conclusivo del progetto, “Chi è l’altro: differenze e diversità” iniziato nel maggio 2011 e realizzato in partenariato da EducAid, COSPE, A Step Away (partner locale), Comune di Rimini, Regione Emilia-Romagna e con il coinvolgimento speciale del Centro Educativo Italo Svizzero e della Scuola Bertola, in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione libanese. L’evento è stato l’occasione per condividere con le istituzioni e gli insegnanti italiani e libanesi i risultati, le esperienze e le buone pratiche apprese nella realizzazione di questo progetto. Durante l’incontro è stata allestita una mostra con le foto scattate dai ragazzi libanesi - visibili anche sul sito del progetto www.whoistheother.org Egitto Il Centro di documentazione di SIWA Nell’ambito del progetto “The city of Tangier and the Oasis of Siwa: pilot project to protect and promote their historical heritage”, giunto a conclusione nel novembre 2012, è stato realizzato, nell’oasi di Siwa, un “Centro di documentazione” per la conservazione e la classificazione del patrimonio culturale locale. Il Centro sorge vicino al museo “Siwa House”, ed è concepito come uno spazio di consultazione aperto al pubblico e alle scuole. Qui è possibile infatti trovare foto, testimonianze, trascrizioni di racconti orali che negli anni sono stati pazientemente catalogati e inseriti in un database studiato appositamente dai giovani che hanno preso parte alle attività del progetto di COSPE in collaborazione con SCDEC (Siwa Community Development and Environment Conservation), il partner locale. Tra di loro sono 3 i giovani, di cui 2 ragazze che, dopo aver partecipato alla formazione e svolto attività di ricerca e catalogazione, hanno trovato impiego al Centro. Egitto Il successo delle donne: dai comitati alle Ong A El Saff e a Desamy, due villaggi nel Governatorato di Giza, nella periferia del Cairo, nascono nel 2010 due comitati di donne che nel giugno 2012 si costituiscono in due associazioni legalmente riconosciute: la “Pioneer’s Women Association” di El Saff e la “Women’s Renaissance Association” del Desamy. Marocco Inaugurazione degli itinerari turistici della medina di Tangeri Con una speciale giornata di eventi e iniziative COSPE ha inaugurato nel giugno 2012 gli itinerari turistici della Medina di Tangeri. Un progetto per valorizzare e promuovere il patrimonio culturale tangibile e intangibile, coinvolgendo in particolare giovani e donne con un approccio comunitario e partecipativo. L’evento si è inserito all’interno del progetto “The city of Tangier and the Oasis of Siwa: pilot project to protect and promote their historical heritage”, realizzato nella Oasi di Siwa in Egitto e nella città di Tangeri nell’ambito del Programma EuroMedHeritage 4, finanziato dalla Unione Europea, dove COSPE ha sperimentato importanti percorsi di lavoro per proteggere e valorizzare il patrimonio culturale, orale, materiale e immateriale. www.siwatanger.com/home.html Palestina - I centri comunitari: buona pratica nel dossier dell’Ue sulle donne Il progetto COSPE di empowerment di giovani e donne, attraverso la realizzazione di 6 Centri Comunitari nelle aree rurali della Cisgiordania, è stato selezionato dall’Info Centre ENPI, in occasione della Giornata internazionale della donna, nel 2011 e nel 2012. Il progetto, insieme ad altri materiali, viene citato come esempio di buona pratica per evidenziare la cooperazione tra l’Ue e i Paesi vicini del Sud Mediterraneo nel campo dell’uguaglianza di genere. Le foto e l’articolo sul progetto COSPE sono stati in seguito anche pubblicati sul sito web della Ue. www.enpi-info.eu 28 l e at t i v i tà d e l 20 1 2 cooperazione internazionale america latina Economia sociale e solidale a “Terra Futura” Dal Brasile a “Terra Madre” In occasione dell’Anno Internazionale del Cooperativismo, COSPE, la Fondazione Culturale Responsabilità Etica e Rees Marche, la Rete di Economia Etica e Solidale delle Marche, hanno organizzato nell’ambito di “Terra futura 2012” il seminario internazionale “Economia sociale e solidale: nord e sud a confronto. Risposta alla crisi o modello di sviluppo alternativo?” Tra gli ospiti: Nelsa Nespolo, Unisol, Abdeljalil Cherkaoui, Rete Marocchina di Economia Sociale e Solidale), Valeria Bochi, Rees Mar, Jason Nardi, Fondazione Responsabilità Etica; Ripess – Rete Intercontinentale per la promozione dell’economia solidale, Solidarius Italia, Eleonora Migno, COSPE. All’edizione 2012 di “Terra Madre” hanno partecipato, con l’esperienza della cooperativa di agricoltura familiare Coopercuc, Jussara Dantas De Souza, professoressa e addetta commerciale, e Maria Perpetua Barbosa, esperta di agricoltura familiare. Coopercuc, che lavora in collaborazione con Icea (partner COSPE), fa parte della “Rete Sabor Natural do Sertão”, il programma avviato da COSPE nel Sertão in Brasile che ha l’obiettivo di promuovere e rafforzare le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e lavoratrici dell’agricoltura familiare. Oggi ne fanno parte 185 famiglie rurali e 410 produttori locali. Cuba Cooperativismo sud- sud SOS pesca al congresso “Marcuba” COSPE ha partecipato con il progetto SOS PESCA al IX Congresso di scienze del mare “Marcuba” che si è svolto all’Avana dal 29 ottobre 2012 al 2 novembre con lo slogan “Scienze marine e costiere al servizio della società” e che ha visto la partecipazione di esperti, organizzazioni governative e non governative nazionali e internazionali. Durante l’evento, organizzato dal Comitato Oceanografico Nazionale di Cuba e altre istituzioni scientifiche marine, COSPE ha organizzato insieme a WWF Olanda ed Enviromental Defense Fund (EDF) due seminari, che hanno messo in luce problemi e prospettive della Conservazione marina, la sostenibilità peschiera e lo sviluppo delle comunità costiere nel Caribe e a Cuba e approfondito il tema della Innovazione per il miglioramento socio-economico e ambientale della della gestione peschiera. Il progetto “Sos Pesca” di COSPE, cofinanziato dalla Unione Europea, si propone di contribuire alla rigenerazione degli stock ittici e all’utilizzo sostenibile delle risorse naturali degli eco sistemi marino-costieri del sud di Cuba, area chiave dei Caraibi. Inoltre mira a garantire la sostenibilità della pesca regionale nei Caraibi e a migliorare la qualità della vita delle comunità peschiere della regione. promuovere il cooperativismo tra Cuba e MERCOSUR Grazie all’esperienza più che ventennale nel Mercosur (l’Organizzazione del Mercato Comune dell’America Meridionale) a fianco delle organizzazioni di rappresentanza del cooperativismo di lavoro associato, COSPE può oggi proporsi come interlocutore e facilitatore di relazioni tra i soggetti interessati a sostenere il cooperativismo e l’Economia Sociale e Solidale (ESS) a livello locale e internazionale. Nel 2012 siamo stati promotori di una visita di 6 delegati cubani in Uruguay e Brasile alla scoperta di esperienze avanzate di cooperativismo ed economia sociale e solidale. Durante la visita i rappresentanti di Cedel – Centro de desarrollo e iniciativa local e Anap- Asociacion Nacional Agricultuores Pequeños hanno avuto la possibilità di conoscere e confrontarsi con esponenti e associati di Unisol Brasil e Fcpu che lavorano con COSPE nell’ambito del progetto “Red del Sur”. In cantiere ci sono nuovi progetti per far sì che le nuove esperienze che si realizzano a Cuba sotto il nome di economia sociale, siano a servizio dello sviluppo locale e del decentramento, della costruzione di spazi di partecipazione e a garanzia di una buona formazione per portare avanti nuove attività economiche di gestione non statale. Seminari ed eventi conclusivi di Urbal Gestione urbana e territoriale partecipativa: una chiave per la coesione sociale e territoriale. Dal 3 al 6 dicembre 2012 a Firenze e a Marsiglia si sono svolti gli eventi conclusivi del progetto Urbal. Si tratta di un progetto realizzato da COSPE, socio, insieme con Medina, del consorzio Co.Opera, e coordinato dalla Regione Toscana. Selezionato tra le migliori pratiche del 2012 dalla Commissione Europea, Urbal in 10 anni ha lavorato in Cile, Argentina, Cuba, Guatemala e Nicaragua promuovendo la costruzione di una rete tra territori e governi locali europei e latinoamericani, per favorire la gestione partecipativa del territorio e migliorare le condizioni di vita di molte famiglie. Nei cinque Paesi beneficiari, ha coinvolto 34 governi locali, 218 tecnici e politici, 350.000 cittadini, 3.500 imprenditori e 260 organizzazioni della società civile. COSPE ha promosso l’utilizzo di tecnologie avanzate e partecipative (il PP-GIS) per la pianificazione territoriale e la gestione dei conflitti. 29 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 educazione allo sviluppo settore educazione allo sviluppo Nel corso del 2012 è proseguito l’impegno del settore nelle iniziative di sensibilizzazione, advocacy ed educazione alla cittadinanza attiva sui temi della sovranità alimentare e acqua, della tutela ambientale, del turismo responsabile, dello sviluppo sostenibile e, più in generale, dell’educazione alla cittadinanza mondiale. Ricordiamo l’adesione di COSPE alla Carta della Cittadinanza Mondiale (http://piattaformaitaliana.ning.com). Nel 2012 sono terminate due campagne triennali europee di cui COSPE era partner: “Sblocchiamoli. Cibo, salute e saperi senza brevetti” e Comunic-Eid, la comunicación para el desarollo. I due principali progetti attivi sono stati invece: “Forest in the world. Educare alla gestione sostenibile e consapevole delle foreste nel mondo” campagna europea, che vede coinvolte, nove organizzazioni in Italia, Romania, Polonia, Malta e Spagna e il progetto Consistency of migration and development policies (CoMiDe), iniziativa che mira a rafforzare la coerenza tra politiche migratorie e politiche di sviluppo a livello europeo. Nel 2012 sono stati realizzati lobby meeting, workshop, training che hanno registrato la partecipazione di diversi stakeholder: enti locali, associazioni di migranti, Ong, università, organizzazioni della società civile. Prosegue invece il successo del Festival di cinema e documentari dal sud del mondo che si svolge a Bologna la seconda settimana di ottobre, il Terra di Tutti Film Festival, giunto alla sua VI edizione. Di festival in festival, nel 2012 COSPE è stato di nuovo tra i promotori di IT.A.CA’, Festival del Turismo responsabile, giunto invece alla sua IV edizione. La manifestazione, che si è svolta dal 26 maggio al 3 giugno, ha visto la partecipazione di oltre 9000 persone. Continua la partecipazione attiva alla vita dell’associazione Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile), nell’ambito della quale COSPE ricopre il ruolo della vicepresidenza. Tra le attività rilevanti svolte da AITR nel 2012 ricordiamo la firma del protocollo per l’adozione e diffusione dei principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo dell’ONU (OMT) insieme alle associazioni di categoria del turismo e al Ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport. COSPE, dopo aver condotto laboratori sul turismo responsabile, ha promosso un gruppo di lavoro 3% 6%che ha condiviso un processo di elaborazione di una “Carta Etica sul Turismo Scolastico” che 23% del Festival si concluderà nel 2013, nell’ambito della V edizione Itacà. COSPE è inoltre socio promotore del Comitato Expo dei Popoli, che si prefigge azioni di sensibilizzazione e advocacy sulla sovranità alimentare in occasione dell’Expo Universale che si terrà a Milano nel 2015 e aderisce alfondi Forum europeo sulla Provenienza Sovranità Alimentare “Nyeleni”. 579.000 presso l’Assemblea Nel 2012 ha partecipato ad tot. una conferenza delle Regioni a Bruxelles per la diffusione dei risultati del Forum tenutosi a Krems nell’agosto 2011. Sulla tematica acqua, infine, COSPE, in partenariato con il Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’acqua, i Comitati locali dell’acqua e associazioni della società civile, ha promosso 68% nei suoi territori regionali di riferimento diverse iniziative pubbliche.Finanziatori In particolare, in concomitanza con il “Forum Mondiale dell’Acqua“organizzato a Marsiglia dal 12 al 17 marzo 2012 dal Consiglio Mondiale dell’Acqua (organismoEELL privato presieduto UE - Unione Europea Enti Locali / Scuole dalle multinazionali dell’acqua e della Banca Mondiale), COSPE ha aderito e partecipato attivamente a diversi MAE Privati appuntamenti Affari Esteri tra cui “Acqua, Ministero Pianetadegli e Popoli, per una cittadinanza mondiale Agenzie ONU 30 Altri Ministeri Altri Governi organizzato dalla fondazione France Libertés; FAME 2012, il “Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua”, organizzato dai movimenti internazionali impegnati nella difesa dell’acqua come diritto umano per tutti e “L’acqua, bene comune dell’umanità, una sfida per il diritto alla città”, tenutosi a Aubagne, organizzato da rappresentanti di istituzioni comunali di tutto il mondo per rafforzare la loro rete nell’ambito dei lavori del Forum Alternativo. 3% 6% 23% Provenienza fondi tot. 579.000 68% Finanziatori T UE - Unione Europea EELL Enti Locali / Scuole MAE Ministero degli Affari Esteri Privati Agenzie ONU Altri Governi Altri Ministeri 16% 47% 8% Fondi utilizzati per temi tot. 448.000 29% Temi Diritti di cittadinanza plurale Patrimonio culturale Pat ambientale e am Governance e partecipazione Sovranità Alimentare Sov l e at t i v i tà d e l 20 1 2 educazione allo sviluppo Il futuro delle citta’? “Risorse per tutti” Aubagne 13 marzo 2012 A latere del Forum mondiale dell’acqua (Fame),si è svolto nella cittadina francese un incontro dal titolo “L’acqua, bene comune dell’umanità, una sfida per il diritto alla città”, dedicato agli enti locali e le istituzioni di tutto il mondo che qui si sono trovati a discutere di diritto all’acqua, diritto alla città e di gestione pubblica. Da quell’incontro, a cui ha partecipato anche COSPE, è nato un documento che parte dalla relazione inscindibile che oggi esiste nel mondo urbanizzato tra diritto all’acqua, diritto alla città e diritto della natura. “Non esiste diritto alla città e diritto alla vita senza un accesso democratico, per tutte e tutti, all’acqua potabile e al risanamento idrico”, recita nella sua premessa il documento di Aubagne, attraverso cui le Autorità locali presenti chiedono alle Nazioni Unite “di dare avvio a un processo multilaterale, trasparente e aperto alla società civile mondiale sul diritto all’acqua e al risanamento idrico”. Ad essere in ballo sono la salute pubblica, l’inclusione sociale e il benessere delle generazioni future. Questo il senso che sta dietro l’acqua come bene comune, un diritto umano che deve essere posto “sotto controllo democratico e cittadino”. L’acqua come bene comune è dunque alla base anche di una nuova idea di città: una città vista non solo come agglomerato urbano ma come grande bacino di democrazia partecipativa. Coerenza tra le politiche CoMiDe (Consistency of migration and development policy) è un’iniziativa transnazionale che mira a rafforzare la coerenza tra politiche migratorie e di sviluppo a livello europeo nei quattro Paesi coinvolti (Austria, Italia, Slovacchia e Slovenia) attraverso attività d’indagine, conferenze e dibattiti, corsi di formazione e workshop. Le Ong che hanno partecipato al progetto per la definizione di linee guida per realizzare iniziative di cooperazione internazionale che promuovano la realizzazione di esperienze concrete di cittadinanza attiva e cooperazione decentrata. Nel 2012 si sono svolte, organizzate da COSPE, due tavole a Bologna e a Roma dal titolo “Bridging the gap? Migrazione e sviluppo in Italia: stato dell’arte e prospettive future?”, che hanno visto la partecipazione di enti locali di diverse regioni italiane, associazioni di cittadini immigrati in Italia, ricercatori universitari ed esperti italiani e stranieri. Le foreste in un kit Nel 2012 nell’ambito del progetto “Educating on the Sustainable and Responsible Management of World Forests”, che ha l’obiettivo di stimolare la consapevolezza verso una gestione globale sostenibile delle foreste e il consumo consapevole da parte dei cittadini e consumatori europei, sono stati realizzati un kit multimediale composto da un libro e da un dvd rivolti prevalentemente alle scuole e una mostra interattiva composta da immagini e materiale audio-video, che ha lo scopo di far conoscere ai visitatori storie sulla gestione delle foreste nel mondo, incoraggiandoli a buone pratiche sull’uso e consumo sostenibile delle risorse forestali. Inoltre, nell’ambito del “Terra di Tutti Film Festival”, è stato proposto uno “Speciale Foreste” con la proiezione di numerosi titoli sul tema e il workshop “Buone pratiche nella gestione forestale: l’importanza delle comunità locali”. www.forestintheworld.org. T TFF “Terra di Tutti Film Festival” ha tenuto nel 2012 la sua sesta edizione, dal 2 al 14 ottobre a Bologna. Si sono iscritti al concorso 254 documentari da 28 Paesi del mondo (almeno 50% dall’Europa), in lingua originale (7 lingue: portoghese, spagnolo, arabo, inglese, francese, italiano, cinese). Sono stati selezionati 52 documentari a concorso. Tutte le proiezioni si sono svolte ad ingresso gratuito e hanno presenziato al festival almeno 5000 persone. I temi prioritari del 2012 sono stati: lotta alla povertà, acqua bene comune, migrazioni e lotta alle discriminazioni, valorizzazione delle risorse forestali e diritto al cibo. Il TTFF ha da alcuni anni intrecciato importanti relazioni con festival italiani (Gender Bender, Tutti nello Stesso Piatto, Festival delle Terre, Premio Ilaria Alpi) ed internazionali (CineMigratorio di Santander, BHFestival di Belo Horizonte, Dokanema di Maputo), e dal 2011 è parte di una rete di festival sociali italiani, dal titolo “Cinema e Cittadinanza Globale” di cui fanno parte Premio Anello Debole, Corto Dorico, Cinema dei Diritti Umani di Napoli e Festival Africano di Milano. www.terradituttifilmfestival.org 31 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 interculturalità e diritti di cittadinanza plurale settore interculturalità e diritti di cittadinanza plurale Questo settore lavora per promuovere e difendere i diritti di migranti, rifugiati e richiedenti asilo a livello locale, nazionale ed europeo e allargare gli spazi di libertà per le minoranze linguistiche, etniche e religiose. Gli strumenti utilizzati sono azioni di ricerca, formazione, informazione, consulenza, advocacy alle istituzioni e alle organizzazioni della società civile e empowerment dei gruppi vulnerabili. Sul fronte della lotta al razzismo, alla xenofobia e alle discriminazioni COSPE dal 2011 è stato confermato National Focal Point della rete Franet – una rete di informazione creata dalla Fundamental Rights Agency dell’Unione Europea e dell’Eige (European Institute for Gender Equality) con il compito di monitorare e analizzare il rispetto dei diritti umani in Europa e le discriminazioni di genere. Per promuovere la diffusione delle informazioni raccolte e delle ricerche svolte e ampliare il posizionamento di COSPE sui temi delle discriminazioni a livello nazionale ed internazionale, è confermato il ruolo del Cirdi (Centro di Informazione su Razzismo e Discriminazione in Italia – www.cirdi.org), mentre nel 2012 è stato lanciato un nuovo sito web (www.puntodonne.it), realizzato in collaborazione con Camst e Associazione Di.re, che si propone come spazio dedicato a raccogliere notizie, informazioni ed eventi sui diritti delle donne. Un settore strategico identificato da COSPE a partire dalla fine degli anni 90 è la promozione della diversità culturale nei media, sia nella qualità dell’informazione sia all’interno delle redazioni per l’accesso da parte dei giornalisti di origine immigrata. Il portale Media & Multiculturalità di COSPE (www.mmc2000.net), 32 unico portale italiano del settore, continua a essere da anni un punto di riferimento a livello nazionale. Nel 2012 si sono consolidate le collaborazioni con Ansi (Associazione Nazionale Stampa Interculturale, gruppo di specializzazione del Sindacato Italiano dei Giornalisti, la cui nascita è stata sostenuta da COSPE nel febbraio 2010) e Associazione Carta di Roma, (nata nel 2011) per promuovere buone pratiche di rappresentazione dell’immigrazione e sensibilizzare sull’importanza di una corretta comunicazione nella costruzione di una società interculturale. La promozione dell’accesso e la partecipazione dei giornalisti di origine straniera nel mondo della comunicazione è al centro del progetto europeo “Media4us”, iniziato alla fine del 2011, che ha prodotto, tra le altre cose, un sito web di natura giornalistica (Prospettive, www.media4us.it) e un supplemento ad hoc sulla free press Metro. “Media diversità Pluralismo 3”, infine, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, ha voluto promuovere collaborazioni tra diversi soggetti del territorio per migliorare la percezione del fenomeno migratorio da parte della popolazione locale e la partecipazione alla vita culturale e sociale dei cittadini immigrati. Nell’ambito della partecipazione e dell’inclusione alla vita pubblica dei cittadini migranti, anche nel 2012 COSPE ha lavorato a fianco delle associazioni di senegalesi in Toscana ed Emilia Romagna all’interno del programma “Fondazioni4Africa” giunto al suo 5° e ultimo anno. Inoltre, alla fine dell’anno ha avuto inizio anche il progetto europeo “Operation Vote”, che attraverso una vasta campagna promuove la partecipazione dei cittadini dell’Unione Europea alle elezioni locali e del Parlamento europeo. l e at t i v i tà d e l 20 1 2 interculturità e diritti di cittadinanza plurale Sul fronte del diritto universale all’istruzione l’area ha continuato a lavorare perché siano garantite le pari opportunità di accesso e di successo scolastico per i figli e le figlie di cittadini migranti, promuovendo il plurilinguismo, il mantenimento della lingua d’origine e l’acquisizione dell’italiano come seconda lingua, sia per i minori sia per gli adulti. Attraverso il progetto “Scambiando s’impara” COSPE ha realizzato laboratori interculturali didattici e creativi, operando in rete con le scuole pubbliche e l’associazionismo cinese, per ampliare anche a livello nazionale partenariati didattici e scambi tra scuole in Italia e in Cina. Con “Parole che includono”, COSPE si è rivolto alle donne interessate a rafforzare la propria conoscenza della lingua italiana, offrendo corsi e supporti specifici per promuovere la loro partecipazione. Su questi temi continua la progettazione congiunta e la collaborazione con la cooperativa “Tangram” e il nido interculturale - multilingue “La Giostra”. Su questi stessi temi, le attività di aggiornamento per le scuole proseguono in Toscana in collaborazione con l’Università di Firenze nel progetto “Uguadi” e con il Comune di Firenze nelle scuole dell’infanzia. intercultura e diritti di cittadinanza plurale 7% 15% 14% Provenienza fondi tot. 840.000 43% Fondi utilizzati per temi tot. 389.000 36% 85% Finanziatori Temi UE - Unione Europea EELL Enti Locali / Scuole MAE Ministero degli Affari Esteri Privati Agenzie ONU Altri Governi Diritti di cittadinanza plurale Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Altri Ministeri 33 l e at t i v i tà d e l 2 0 12 interculturalità e diritti di cittadinanza plurale Scambiando s’impara: nuove prospettive e opportunita’ tra Italia e Cina Due gli appuntamenti che il 29 maggio 2012 hanno visto al centro il progetto di partenariati didattici e scambi culturali tra Italia e Cina “Scambiando s’impara”. Si è trattato prima del seminario ’’Istruzione, Educazione, Cultura: il ruolo della cooperazione in campo educativo in una ideale continuità fra Cina e Italia” con interventi sull’idea di una cooperazione in ambito culturale ed educativo, contraddistinta da un approccio interculturale, e poi di un grande spettacolo di danza, musica e varietà, realizzato dai giovani artisti della Scuola di Cinese di Firenze e dell’Istituto Comprensivo Gandhi di Firenze, da anni coinvolti in attività di scambio fra scuole cinesi e toscane, che si sono esibiti in uno spettacolo artistico, di musica, danza, figure di arti marziali. Una giornata all’insegna della cooperazione in ambito educativo che reti di scuole toscane e del Zhejiang hanno avviato da anni, in modo da promuovere una cultura di pace e di reciproco scambio e riconoscimento. Vivere in Toscana da rifugiato: il report sulla condizione dei rifugiati in Italia e in Europa Nel settembre 2012 a Firenze è stato presentato il report “Il paradosso di essere riconosciuto come rifugiato in Italia: vivere in una prigione a cielo aperto” realizzato da COSPE all’interno del progetto europeo Eduasyl. Il report italiano, che parte dall’analisi della realtà di Firenze e provincia come focus della situazione italiana, fa parte di un più ampio report europeo su 5 città e i rispettivi Paesi, effettuato da un network europeo di associazioni che hanno analizzato la situazione nelle loro città: Amburgo, Glasgow, Goteborg, Salonicco. Sul sito COSPE i risultati della ricerca. 34 MeltingPot Nell’ottobre del 2012 COSPE e Ansi, in collaborazione con la campagna “Italiano Nato”, hanno lanciato MeltingPot, il concorso di fotografia per raccontare l’Italia che cambia. Sono stati selezionati e premiati i migliori scatti capaci di cogliere gli aspetti più positivi e originali della società interculturale. Le fotografie sono state pubblicate su un supplemento al quotidiano gratuito Metro e sui siti italiano e internazionale del progetto Media4Us. Prospettive Nel 2012 è nato “Prospettive” il sito web interamente curato da giornalisti stranieri nato nell’ambito del progetto europeo “Media4us” di COSPE in collaborazione con Ansi (associazione nazionale della stampa interculturale) e con il sostegno della Regione Toscana. Attraverso le voci dei giornalisti di origine straniera in Italia, l’obiettivo è andare oltre le informazioni stereotipate dei media italiani sull’immigrazione e far emergere la quotidiana realtà delle nostre città e le sfide della società interculturale in costruzione. Inoltre l’attesa registrazione di “Prospettive” come testata giornalistica e la nomina di un direttore straniero potrebbero rappresentare un segnale forte per tutto il panorama mediatico nazionale, nella direzione di un giornalismo che promuova la diversità culturale, non solo nei contenuti, ma anche nelle redazioni. www.media4us.it Punto Donne è il settore Interculturalità e diritti di cittadinanza a curare il portale di informazione e sensibilizzazione sui diritti delle donne “punto donne” realizzato da COSPE in collaborazione con l’associazione Di.re (Donne in rete contro la violenza). Il portale raccoglie le ultime ricerche sul tema della violenza sulle donne, sondaggi, dati statistici, ma anche tutte le novità legislative relative alle leggi sulle donne in Italia. Saranno inoltre monitorati giornali e siti nazionali e internazionali e rilevati gli eventi e i fatti più gravi o capaci di innescare un dibattito. www.puntodonne.it l e at t i v i tà d e l 20 1 2 la scuola COSPE la scuola cospe La Scuola COSPE di formazione alla cooperazione internazionale ha consolidato e migliorato nel 2012 le proprie attività, dando maggiore stabilità e continuità ai corsi proposti. Fra il 2006 ed il 2012 si sono avvicendate più di 300 persone, con una larga prevalenza di giovani prossimi alla laurea, ed un incremento costante di donne ed uomini di tutte le età e di tutte le condizioni scolastiche e lavorative. La richiesta di riconoscimento dei diplomi, di iscrizione e frequenza ai vari moduli si è andata rafforzando nell’arco degli anni, rendendo necessaria l’introduzione di un esame formale, scritto e orale. La Scuola Cospe offre ad oggi la possibilità di seguire 3 diplomi (Collaboratore Qualificato; Responsabile di Progetto; Esperto di gestione di organismo no profit) per un totale di oltre 350 ore di lezioni e 400 ore di stage in Italia o all’estero. Dal 2010 i corsi sono stati dotati di nuovi materiali didattici, con la pubblicazione di un primo manuale sull’elaborazione e la gestione del budget e del rendiconto di un progetto ed uno sul bilancio sociale ed esperto di organismi no profit. La novità più importante riguarda l’avvio di nuovi corsi di formazione on-line grazie ad un’aula multimediale, supportata dal sistema Webex, che consente agli studenti di seguire in videoconferenza. Questo sistema ha ampliato il bacino d’utenza della Scuola COSPE ed ha consentito diversi utenti di poter seguire le lezioni non solo da ogni parte d’Italia, ma anche da altri continenti. Nel nuovo anno accademico 2013 la Scuola COSPE prevede di modernizzare ancora di più l’aula multimediale, supportandola con nuove tecnologie che permetteranno lo studio on-line di essere migliore e più fruibile. Inoltre si prevedono laboratori pratici che andranno ad affiancare lo studio classico. Nel 2012 la Scuola ha mantenuto la sua capacità di risposta formativa interna sulla base delle richieste provenienti dalle varie aree COSPE ed ha mantenuto la sua capacità di adottare in modo sistematico le procedure di qualità, in modo da mantenere la certificazione e l’accreditamento presso la Regione Toscana e rendere scorrevole tutto il flusso della formazione. Alcuni corsi e alcuni docenti della Scuola sono stati richiesti da altre scuole o da altri organismi di cooperazione decentrata. Anche nel 2012 alcuni corsisti hanno potuto beneficiare del voucher della Regione Toscana: Carta ILA, una carta di credito formativa, caricata dal Fondo Sociale Europeo, con la quale è possibile pagare il percorso formativo, agevolando i disoccupati. Per il nuovo anno scolastico si prevedono nuovi contributi da parte della Regione Toscana per poter effettuare dei tirocini formativi a conclusione del percorso scolastico anche all’estero. STATISTICA DATI SCUOLA COSPE 2012/2013 Corsi attivati 13 su 15 pubblicizzati Allievi iscritti 120 Allievi formati 115 Gradimento: 4,00 punti (su scala da 1 molto negativo a 5 molto positivo 35 3 8 19 3 0 3 vers it à 30 il bilancio il bilancio d’esercizio 37 parenz a 36 indicatori economici 40 i l b i l a n c i o il bilancio d’esercizio STATO PATRIMONIALE ATTIVO variazione % importi in E Immobilizzazioni Attivo circolante Ratei e risconti attivi Totale attivo 2012 362.864 5.165.786 15.572 5.544.223 2012/11 0,52% -7,07% 1878,65% -6,35% 2011/10 25,24% -20,53% -49,74% -18,72% 2010/09 -0,06 2,83% 100,00% -2,93% 2012/09 16% -29% 100% -35% 2012 107.097 0 125.076 5.248.684 63.368 5.544.223 2012/11 2,14% -100,00% 14,80% -7,32% 60,34% -6,35% 2011/10 19,39% 0,00% 3,63% -19,61% -6,69% -18,72% 2010/09 34,42% 0,00% 0,01% -3,44% 22,28% -2,93% 2012/09 39% 0,00% 17% -39% 45% -35% 2012 9.128.270 8.354.277 733.993 -85.241 10.397 677.866 21.283 -20.053 1.230 2012/11 -20,23% -20,97% -15,84% -1,90% -129,25% -7,12% 7,19% 361.52% -92.07% 2011/10 6,46% 7,81% -7,63% 74,49% -166,65% -21,03% -15,42% 73,87% -26,06% 2010/09 33,23% 36,05% -88,30% -100,62% -99,34% -88,54% -99,71% -100,03% -99,74% 2012/09 12% 14% -17% 51% 90% -16% -51% 38% -1501% STATO PATRIMONIALE passIVO Patrimonio libero Fondi rischi e oneri Trattamento di fine rapporto Debiti Ratei e risconti passivi Totale passivo RENDICONTO GESTIONALE Proventi da attività gestionale Oneri di attività gestionale Differenza tra valore e costi di gestione Proventi da oneri finanziari Proventi ed oneri straordinari Oneri di supporto generale Risultato prima delle imposte Imposte dell’esercizio Utile (perdita) dell’esercizio STATO PATRIMONIALE ATTIVO importi in E CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI costi di impianto e di ampliamento altre Totale IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI terreni e fabbricati impianti e attrezzature altri beni Totale IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE partecipazionin in altre imprese ì crediti verso altri Totale Totale immobilizzazioni ATTIVO CIRCOLANTE CREDITI Clienti- correnti crediti tributari correnti altri - correnti altri - non correnti IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI depositi bancari e postali in sede depositi bancari e valore in cassa in Paesi beneficiari denaro e valori in cassa in sede Totale Totale TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE RATEI E RISCONTI ATTIVI Totale attivo 2012 2011 2010 852 51.315 52.167 1.278 32.898 34.176 1.785 44.978 46.763 207.531 72.190 16.314 296.035 211.457 81.034 20.667 313.158 178.045 17.304 32.480 227.829 3.657 11.005 14.662 362.864 3.657 10.006 13.663 360.997 3.657 10.006 13.663 288.255 92.468 27.352 3.823.746 254.156 4.197.722 29.207 63.582 3.966.826 188.213 4.247.828 2.777 83.017 5.553.809 198.213 5.837.816 273.289 682.205 12.570 968.064 5.165.786 15.572 5.544.225 582.088 714.183 14.462 1.310.733 5.558.561 787 5.920.345 408.585 732.140 15.730 1.156.455 6.994.271 1.566 7.284.092 37 i l b i l a n c i o il bilancio d’esercizio STATO PATRIMONIALE passivo 2012 2011 2010 20.252 85.615 1.230 19.242 70.105 15.510 17.722 49.129 20.977 107.097 104.857 87.828 0 3.948 3.948 0 3.948 3.948 125.076 108.953 105.137 714.267 90.882 174.880 671.961 52.413 39.046 3.505.235 627.996 94.593 133.875 393.164 68.577 35.857 4.309.003 1.112.241 0 162.382 681.864 43.151 33.878 5.011.306 5.248.684 5.663.065 7.044.822 63.368 39.522 42.357 Totale passivo 5.544.223 5.920.345 7.284.092 Totale 573.094 851.652 7.373.607 importi in E patrimonio libero Patrimonio sociale Risultato gestionale da precedenti esercizi Risultato gestionale esercizio in corso Totale Fondi per rischi ed oneri altri Totale trattamento di fine rapporto DEBITI debiti verso banche - correnti debiti verso banche - non correnti debiti verso finanziatori e controparti locali/correnti debiti verso fornitori - correnti debiti tributari - correnti debiti verso istituti previdenziali - correnti altri debiti - correnti Totale RATEI E RISCONTI PASSIVI CONTI D’ORDINE Apporto benevolo su progetti 38 i l b i l a n c i o il bilancio d’esercizio rendiconto della gestione importi in E PROVENTI DA ATTIVITà GESTIONALE proventi da contributi su progetti proventi da contratti con enti pubblici proventi da privati e associazioni altri proventi Totale ONERI DI ATTIVITà GESTIONALE acquisti di materie prime, suss.rie, di consumo e merci spese per servizi Ammortamenti e svalutazioni oneri diversi di gestione Totale Differenza tra valore e costi della gestione PROVENTI ED ONERI FINANZIARI Proventi finanziari da depositi bancari da altre attività Interessi passivi ed altri oneri finanziari: su prestiti bancari da altre attività PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI: Proventi straordinari da altre attività Oneri straordinari da altre attività ONERI DI SUPPORTO GENERALE acquisti di materie prime, suss.rie, di consumo e merci Spese per servizi costi per il godimento di beni di terzi Costi per il personale Salari stipendi Oneri sociali trattamento di fine rapporto Ammortamenti e svalutazioni amm.to immobilizzazioni immateriali amm.to immobilizzazioni materiali accantonamenti per rischi oneri diversi di gestione TOTALE TOTALE 2012 2011 2010 7.256.085 1.246.195 114.710 511.280 9.128.270 9.746.460 914.898 88.213 693.276 11.442.847 8.479.084 1.397.514 139.996 732.189 10.748.783 1.519.978 5.728.931 1.852.452 7.378.559 1.653.185 6.922.835 1.105.368 8.354.277 773.993 1.339.740 10.570.751 872.096 1.228.634 9.804.654 944.129 526 11.920 -32.617 1.428 0 -54.935 543 0 -50.341 -65.070 -85.241 -33.384 -86.891 -49.798 34.922 45.709 53.842 -24.525 10.397 -81.258 -35.594 -508 53.334 2.530 376.991 5.921 0 153.542 42.156 16.716 12.106 407.691 16.314 14.191 525.039 13.322 156.664 42.666 15.435 156.902 41.458 14.705 13.589 17.351 12.695 15.051 10.000 120.826 924.189 23.476 -2.499 20.977 totale 49.070 677.866 12.587 19.290 10.000 37.048 729.801 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE imposte d’esercizio UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO 21.283 -20.053 1.230 19.855 -4.345 15.510 39 i l b i l a n c i o il bilancio d’esercizio indicatori economici A partire dalla base informativa che ha permesso di redigere il rendiconto gestionale e dalle stesse cifre contenute nel prospetto, si possono costruire alcuni indicatori di particolare interesse. I primi tre indici mostrano il peso dei costi relativi alla struttura rispetto al totale dei costi sostenuti e il peso delle attività promozionali e di fund raising sia rispetto ai costi di struttura che al totale delle attività dell’associazione. Gli indici successivi mostrano l’andamento dei fondi ricevuti per ognuno dei principali finanziatori. L’indicatore scelto è il tasso di crescita/ decrescita dei fondi ricevuti nell’ultimo anno rispetto alla media dei fondi ricevuti negli ultimi tre anni. Come si può notare il 2012 è stato un anno di generale decrescita dei fondi ricevuti rispetto agli anni precedenti, con un calo complessivo di circa il 19%, imputabile nello specifico da una parte ad una diminuzione dei fondi incassati dal Mae - dato che però nel 2011 vedeva l’incasso di circa 1.300.000 euro di progetti perenti - dall’altra a una diminuzione degli incassi della Ue e di agenzie Onu per minori progetti approvati. grado di incidenza 2011 2012 9,28% 9,53% 9,16% Grado di incidenza degli oneri di supporto generale (Oneri attività di supporto generale/Totale oneri) x100 Rapporto tra oneri di supporto generale (+ imposte e oneri finanziari) e il totale dei fondi spesi Grado di incidenza oneri per attività promozionali e di raccolta fondi (Oneri attività promozionale e di raccolta fondi/ Totale oneri di supporto generale) x100 Indica quanto pesano le attività di raccolta fondi e comunicazione sui costi di struttura complessivi 15,09% 11,51% 12,00% Grado di incidenza oneri per attività promozionali e di raccolta fondi (Oneri attività promozionale e di raccolta fondi/ Totale oneri) x100 Indica quanto pesano le attività di raccolta fondi e comunicazione sul totale dei fondi utilizzati (dei costi sostenuti) 1,49% 1,13% 1,52% 2010 2011 2012 tasso di crescita 40 2010 Tasso di crescita dei fondi raccolti da Mae (Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti) / la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti -1,20% 76,80% -43,59% Tasso di crescita dei fondi raccolti da Ue (Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti) / la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti 16,6% 10,31% -18,28% Tasso di crescita dei fondi raccolti da enti locali e altri ministeri (Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti) / la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti 7.,9% -33,63% -8,17% Tasso di crescita dei fondi raccolti da privati (Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti) / la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti 60,5% 21,00% -8,72% Tasso di crescita dei fondi raccolti da ag onu (Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti) / la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti 26,1% -2,56% -41,66% Tasso di crescita dei fondi totali raccolti (Fondi ricevuti nell’anno - la media dei Fondi ricevuti nei tre anni precedenti) / la media dei fondi ricevuti nei tre anni precedenti 13,60% 19,76% -18,98% 3 8 9 1 0 3 vers it 30 à parenz a 4 chi è chi in cospe l’organigramma 42 responsabili e recapiti 43 le sedi estere 45 41 c h i è c h i i n co s p e l’organigramma L’organigramma aggiornato al 31/03/2013 assemblea servizi ed aree di attività trasversali presidente Fabio Laurenzi UFFICIO COMUNICAZIONE Pamela Cioni - responsabile ufficio Marco Lenzi - ufficio stampa Jonathan Ferramola - eventi e video Giulia Pugnana - web Luca Raineri - comunicazione istituzionale CONsiglio direttivo UFFICIO risorse umane Rappresentanti regionali EMILIA-ROMAGNA Gabriella Oliani Vice segretario segretario generale Gianni Gravina (Rapp. legale) Fulvio Vicenzo (Rapp. legale Rapp. Direzione SGQ) Vice segreteria Federica Masi LIGURIA Cristina Puppo VEneto direzione tecnica Sara Miotto marche Pietro Pinto Pietro Rubino - responsabile ufficio Raffaella Di Salvatore gruppo emergenza e pronto soccorso Gianni Gravina Alessandra Brunelli, Sara Malavolti segreterie sedi Ilaria Forti - Firenze Dina Cucchiaro - Bologna ufficio raccolta fondi Susanna Finardi - responsabile ufficio Barbara Menin - marketing e grafica assistente finanziario Elena Sangiorgi auditor interno Alessandra Brunelli e responsabile SGQ amministrazione Laura Diversi, Rosalba Mascherini, Aida Pintiricci, Lucia Russo, Sara Vighi auditor di progetto assistente di direzione Sara Malavolti scuola Giancarlo Malavolti - responsabile Roberta Masciandaro - segreteria UFFICIO PROGETTI 42 capoarea mediterraneo/ balcani Maria Donata Rinaldi capoarea africa capoarea asia capoarea america latina Camilla Bencini capoarea educazione allo sviluppo Pietro Pinto Federica Masi Federica Masi Eleonora Migno Referente Paese in italia Referente Paese in italia Referente Paese in italia Referente Paese in italia CAPI PROGETTO CAPI PROGETTO Cooperanti Cooperanti Cooperanti Cooperanti CONSULENTI CONSULENTI capoarea interculturalità e diritti di cittadinanza c h i è c h i i n co s p e responsabili e recapiti responsabili e recapiti p e rs o n a l e u ff i c i o pr o g e t t i Direzione Assistente di direzione Fulvio Vicenzo Sara Malavolti [email protected] [email protected] co o r d i n ato r i d i a r e a Africa Sub-Sahariana Federica Masi Asia Federica Masi Mediterraneo-BalcaniMaria Donata Rinaldi America LatinaEleonora Migno Interculturalità e Diritti di Cittadinanza Camilla Bencini Educazione allo Sviluppo (EAS) Pietro Pinto [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] r e f e r e n t i Pa e s i / pr o g r a m m i Africa Sub-Sahariana Somalia Federica Masi Coordinatore programmi Africa AustraleGiorgio Menchini Swaziland Chiara Aliverti Giorgio Menchini Angola, MozambicoAngela Bardelli Coordinatrice programmi Africa Occidentale Silvia Bergamasco Ghana Silvia Bergamasco Senegal, Capo Verde Silvia Bergamasco Claudio Russo Niger Remo Zulli America Latina Programma Red del SurEleonora Migno Paesi andini e programma Urbal Francesca Pieraccini Argentina, Brasile, Paraguay, UruguayElisa Pettinati Programma Brasil Proximo e Fosel Centro America e Caraibi Piero Pelleschi [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Asia Afghanistan, Mongolia Federica Masi CinaMaria Omodeo NepalLisa Zannerini [email protected] [email protected] [email protected] Mediterraneo e Balcani Albania, MaroccoDebora Angeli Bosnia Erzegovina, Croazia, MontenegroGiovanni Gravina Egitto, LibanoDaniela Palermo PalestinaGianni Toma TunisiaLara Panzani [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] aggiornato al 31/03/2013 43 c h i è c h i i n co s p e responsabili e recapiti responsabili e recapiti c a p i pr o g e t to Interculturalità Alessia Giannoni e Diritti di Cittadinanza (IDC) Beatrice Falcini Diye Ndiaye Ilaria Cicione Marco Marigo Margherita Longo Maria Omodeo Sara Cerretelli Stefania Chiti Udo Enwereuzor [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Educazione Allo Sviluppo (EAS) Arianna Blasi Cristina Puppo Elisa Del Vecchio Gabriella Oliani Gianni Toma Jonathan Ferramola Ilaria Cicione Samanta Musarò [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] sc u o l a co sp e Responsabile Giancarlo Malavolti Segreteria Roberta Masciandaro r a ppr e s e n ta n t i r e g i o n a l i Emilia Romagna ([email protected])Gabriella Oliani Liguria ([email protected])Cristina Puppo Veneto ([email protected])Sara Miotto Marche ([email protected])Pietro Pinto p e rs o n a l e d i s e g r e t e r i a Segreteria di FirenzeIlaria Forti Segreteria di BolognaDina Cucchiaro u ff i c i o d e l l e r i s o rs e u m a n e Responsabile Giuseppe Pietro Rubino Amministrazione del personaleRaffaella Di Salvatore [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] a m m i n i s t r a z i o n e [email protected] Auditor amministrativo interno e RGQ: Alessandra Brunelli [email protected] Personale amministrativo: Aida Pintiricci, Elena Sangiorgi, Laura Diversi, Lucia Russo, Rosalba Mascherini, Sara Vighi [email protected] u ff i c i o co m u n i c a z i o n e [email protected] Responsabile Ufficio ComunicazionePamela Cioni [email protected] Ufficio Stampa Marco Lenzi [email protected] Responsabile eventi e audio-video Jonathan Ferramola [email protected] WebGiulia Pugnana [email protected] Comunicazione Istituzionale Luca Raineri [email protected] u ff i c i o r acco lta fo n d i Responsabile Raccolta Fondi Susanna Finardi [email protected] Marketing e grafica Barbara Menin [email protected] co ns i g l i o d i r e t t i vo Presidente Fabio Laurenzi Segretario Generale e Legale Rappresentante Fulvio Vicenzo Vice Segretario Generale e Legale Rappresentante Giovanni Gravina Vice Segretaria Generale Federica Masi Consigliere Angelo Antonellini ConsiglieraAnna Meli Consigliera Debora Angeli Consigliera Gabriella Oliani Consigliere Silvano Motto 44 c h i è c h i i n co s p e le sedi estere lE SEDI ESTERE a fr i c a ANGOLA Bairro Valodia Casa s/n - Namibe tel 00 244 928090691 [email protected] Alberto Maria Rigon rappresentante Paese e coordinatore progetti Massimiliano Sanfilippo – coordinatore progetti Caixa Postal 88, S.Felipe - Ilha do Fogo tel 00 238 2812948 [email protected] Carla Cossu – coordinatrice progetti c/o District Assembly P.O. BOX 66 Axim, Nzema East District Western Region - Ghana [email protected] Elena Gentili – rappresentante Paese niger Niamey B.P. 12637 tel 00 227 96291730 - a Tahoua tel/fax 00 227 610141 [email protected] Remo Zulli – rappresentante Paese Illiassou Moussa - coordinatore progetti Senegal Ziguinchor BP 887 - tel 00 221 33 9913467 [email protected] CAPO VERDE GHANA Dakar - Libertè 6 Extension, Citè Asecna Villa 56 - BP 11.532 tel 00 221 33 827 53 48 [email protected] Nagore Moran Llovet – coordinatrice Paese Amanda Azzali – coordinatrice progetti Elisa Menegatti – coordinatrice progetti Elisabetta Mattioli - coordinatrice progetti Ibrahima Doucouré - coordinatore progetti Foundiougne Quartier HLM, en face de la case foyer tel 00 221 33 948 12 04 - cell 00 221 77 337 54 75 [email protected] Kenya Kenya: ABC PLACE - Wayaki Way, P.O. Box 1579 Sarit Centre, Westland, Nairobi tel 00 254 20 4186038 tel/fax 00 254 20 4185089 swaziland Plot 60/29 Flame Tree Park P.O. Box 850 Siteki - Swaziland tel/fax 00 268 2 3434524 [email protected] [email protected] Stefano Aliotta – amministratore Marta Lopez Fesser - coordinatrice progetti Argentina Echeverría 2451 . 2 . A 1428 - Ciudad de Buenos Aires [email protected] Anna Daga – rappresentante Paese brasile sede legale: Rua Stela de Souza n. 230 BairroSagrada Familia Cep 31 030-490, Município de Belo Horizonte (MG) a m e r i c a l at i n a Marcello Facundo Quarantini rappresentante Paese sede operativa: c/o COOTAPI Rua David Caldas, 688 CEP 64001 190 Teresina (PI) [email protected] CUBA Calle 28 n. 113 entre 1ra y 3ra, Playa, La Habana tel 00 53 7 202 9016 - 00 53 52 37 94 15 [email protected] Cecilia Rossi Romanelli – rappresentante Paese Luigi Partenza – coordinatore progetti Alberta Solarino – coordinatrice progetti ecuador [email protected] Matilde Carrillo Benítez – coordinatrice Paese EL Salvador Residencial Villas de Miramonte 1, senda 3, casa 71, Colonia Miramonte, San Salvador - tel 00 503 21244883 [email protected] Luigi Partenza - rappresentante Paese Marianna Tamburini rappresentante Paese e coordinatrice progetti 45 c h i è c h i i n co s p e le sedi estere nicaragua De la Iglesia Zaragoza 40 metros al oeste, Barrio Zaragoza, León tel 00 505 2315-2868 - cell 00 505 83804051 [email protected] uruguay San José 974, Ap. 204, Montevideo tel 00 598 29023737- cell 00 598 99 640792 [email protected] Claudia Hernández rappresentante Paese e coordinatrice progetti Ada Trifirò rappresentante Paese e coordinatrice progetti asia Afghanistan C/o Hawca House 1137/P, Selo Oil Pump Street, Khushal Khan Mina, District 5, Kabul [email protected] CINA sede opeprativa c/o Xiangyuanyuo (XYY) n°16 Hui Long Ge Feng Huang, Xiang Xi, Hunan [email protected] Huang Heini - coordinatrice progetti b a lc a n i e m e d i t e rr a n e o ALBANIA C/o Comune di Dajc – Regione di Lezhe [email protected] Bosnia Erzegovina c/o LINK Blv. Narodne Revolucije, 55 Mostar 88104 tel/fax 00387 (0)36 580151 [email protected] - www.linkmostar.org CROAZIA c/o DEŠA - Dubrovnik Frana Supila 8 , 20 000 Dubrovnik tel. 00 385 20 420 145 / 00 385 20 311 625 fax 00 385 20 411 033 [email protected] EGITTO 2 Taha Hussein Street, 7th Floor, Apt. 5, Zamalek - Cairo tel/fax 00 202 2737 1234 - [email protected] www.cospe-egypt.org MAROCCO c/o Chabaka Lotissement Florencia rue Iraq n°5 - Bendiban, Tangeri tel. 00 212 614676767 [email protected] Palestina Bader Street, Beit Hanina, Gerusalemme tel/fax 00 972 (0)2 5834056 [email protected] tunisia Tunisi: Rue de Russie, 5 Tel 00216 71322228 [email protected] Jendouba: 95 bis Rue Hedi Chaker, app. 7 Jendouba 8100 - Tunisie tel. 00 216 93 331014 [email protected] 46 Rozeta Mihali – coordinatrice progetti Amela Becirovic – coordinatrice progetti Ana Grgić- coordinatrice progetti Marina Errico rappresentante Paese e coordinatrice progetti Mohcine Hammane – coordinatore progetti Chiara Carmignani rappresentante Paese e coordinatrice progetti Marta Bellingreri - coordinatrice progetti Regueb: Avenue de l’environnement 9170, Regueb tel 00 216 27106274 [email protected] Debora Del Pistoia -coordinatrice progetti Kasserine: tel. 00 216 24971745 [email protected] Alessia Tibollo -coordinatrice progetti lidar ietà Allegato alla Rivista Babel Reg. Trib. di Fi n.4274 del 2/11/92 zia 0 eff ica cia 3 8 9 1 30 Realizzato con la consulenza di Maurizio Catalano www.mauriziocatalano.it dive 30 rsità 30 traspa renza 30 Un ringraziamento ad Asal per aver permesso l’utilizzo a titolo gratuito della carta di Peters. In Italia è un’esclusiva per partecipazione solidale www.asalong.org. 47 30 a i m no o t au pa Firenze (Sede Nazionale) via Slataper, 10 - 50134 tel. 0039 055 473556 fax 0039 055 472806 [email protected] Emilia Romagna via Lombardia, 36 40139 - Bologna tel. 0039 051 546600 fax 0039 051 547188 [email protected] Veneto via Citolo da Perugia, 35 35137 - Padova tel. 0039 3357490329 [email protected] liguria via Caffaro, 1/16 16124 - Genova tel. 0039 329 4878729 fax 0039 010 2465768 [email protected] MArche viale della Vittoria, 127 61121 - Pesaro tel./fax 0039 0721 30600 [email protected] m e d rte cip a 30 2013 e n o i pass 0 3 30