III incontro del 3-8-11

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III incontro del 3-8-11
aderente
Associazione Regionale Familiari per la
Tutela della Salute Mentale
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U.N.A.SA.M. ONLUS
Unione Nazionale delle Associazioni
per la Salute Mentale
Associazione Coordinamento
Associazione dei familiari
Centri Diurni
Percorsi
Proposte operative per la salute mentale
L’Organizzazione dei Servizi di Salute Mentale in Abruzzo presenta gravi lacune,inefficienze e
distorsioni sia per ciò che concerne gli aspetti strutturali e funzionali dei servizi sia per i ritardi
decennali e la sistematica inapplicazione di quanto stabilito da vari piani sanitari regionali
succedutisi negli ultimi trent’anni. Tra l’altro non sono stati ridotti i 280 posti in riabilitazione
psichiatrica che secondo il precedente piano sanitario regionale dovevano essere decurtati.
Al fine di iniziare a correggere tali distorsioni e cercare di migliorare la qualità dell’assistenza
offerta al cittadino si propone , in via prioritaria, la realizzazione degli interventi sottoelencati.
Tali interventi costituiscono, per le Associazioni scriventi, aspetti ineludibili e cruciali al fine di
operare una reale inversione di tendenza in grado di assicurare i livelli minimi ed essenziali di
assistenza e consentire anche un discreto risparmio economico .
1) Attribuzione del 5% della quota del fondo sanitario regionale alla salute mentale
2) Potenziamento ed implementazione dei servizi territoriali ed in particolare dei Centri di
Salute Mentale ,dei Centri Diurni e dei Gruppi Appartamento.
Il Dipartimento di Salute Mentale ha il fondamentale obiettivo di curare le persone con
disabilità psichiatrica e organizzare una rete di supporto alla persona al fine di
prevenire la cronicizzazione del disturbo e consentire di trovare opportunità per
l’inserimento sociale e lavorativo.
Tale missione è possibile solo se il DSM è organizzato a vocazione territoriale con
centralità operativa del Centro di Salute Mentale (vero nucleo propulsivo dell’attività
del DSM) in stretta collaborazione con il Centro Diurno e con il Gruppo Appartamento.
Fin’ora i Servizi Ospedalieri di Diagnosi e cura hanno avuto un maggior peso funzionale
all’interno del DSM anche se tale scelta non ha prodotto i risultati sperati in termini di
miglioramento della qualità dell’assistenza alimentando il perverso fenomeno della
porta girevole (ricoveri ripetuti impropri in ospedale).
Per ogni area , con un bacino d’utenza da 50.000- 100.000 abitanti a seconda delle
caratteristiche del territorio, vanno assolutamente realizzati e potenziati i tre servizi
territoriali di riferimento (Centro di salute mentale,Centro diurno,Gruppo
appartamento)
3) Assegnazione ad ogni CSM di un Budget di cura annuale
Ogni Centro di Salute Mentale dovrebbe ricevere da parte del direttore di Dipartimento
, parametrato alla popolazione residente, di un Budget di cura annuale attraverso cui
realizzare progetti innovativi sulla salute mentale nel territorio (es: appartamenti
supportati,tirocini formativi,borse lavoro,affido etero-familiare, prevenzione ed
intervento precoce, progetto Artis, ex progetto armonia,assistenza domiciliare ,etc).
Tale Budget dovrebbe consentire una netta riduzione della mobilità passiva regionale e
il rientro delle persone ricoverate in strutture residenziali extraregionali.
4) Aumento del fondo regionale a favore della Legge sulle borse lavoro
Sono trascorsi dieci anni di sperimentazione della legge regionale istitutiva delle borse
lavoro. Il bilancio appare assolutamente positivo nel senso che tale strumento ha
permesso di mettere in moto reali processi di integrazione, acquisizione di competenze
di preformazione lavorativa da parte degli utenti nel contesto di un programma di
riabilitazione comunitaria.
Tale strumento andrebbe assolutamente potenziato e implementato su scala più vasta
mettendo a disposizione maggiori risorse economiche
5) Pazienti detenuti negli ospedali psichiatrici giudiziari
La regione Abruzzo ha attualmente circa 23 pazienti detenuti presso gli ospedali
psichiatrici giudiziari ed in particolare presso L’OPG di Aversa. E’ necessario approntare
dei programmi di presa in carico degli utenti internati presso i vari istituti di pena
attraverso progetti personalizzati da parte dei CSM e prevedere un loro reinserimento
nei territori di appartenenza. Inoltre è necessario che la Regione recepisca ed applichi le
direttive del DPCM del 2008 con il quale è stabilito che l’amministrazione gli OPG passi
alle Unità sanitarie Locali.
6) Ex Ospedali Psichiatrici
In Abruzzo rimane ancora aperto il problema della vendita o “messa a reddito” degli
stabili dei due ex Ospedali Psichiatrici di L’Aquila e Teramo. Come previsto dalle
precedenti finanziarie gli stabili ex O.P. vanno venduti e dismessi ed il ricavato va
utilizzato per la creazione dei servizi territoriali della salute mentale. In un periodo di
grave contrazione delle risorse economiche dei servizi socio-sanitari un utilizzo ed una
messa a reddito ( anche attraverso l’affitto) di tali strutture potrebbe giovare al rilancio
dei DSM e risolvere numerosi problemi attualmente in essere.
7) Prevenzione ed intervento precoce
I servizi territoriali dovrebbero dedicare risorse ed investimenti per la realizzazione di
programmi di prevenzione sulla popolazione generale e su fasce a rischio .Inoltre è
fondamentale strutturare interventi tempestivi di presa in carico ,in collaborazione con
i medici di medicina generale e con i servizi di distretto, in situazioni di esordio
sintomatologico o di iniziale disagio in particolare per la fasce di popolazione
giovanile.
8) Aggiornamento e formazione continua del personale
La qualità degli interventi nel campo della salute mentale spesso si misura con le capacità
professionali mostrate dal personale che si prende cura delle persone con disabilità
psichica. Lo strumento primario della terapia rimane la capacità di relazione
interpersonale degli operatori,la formazione sulle tecniche della riabilitazione psichiatrica
e la capacità di lavorare per obiettivi condivisi in un contesto di gruppo multidisciplinare. E’
opportuno, quindi, dedicare risorse e attenzione alla realizzazione di programmi di
formazione annuali organizzati dalle singole ASL o dalla stessa Regione.