i castelli di Santa Giuliana, San Gregorio, Morcicchia
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i castelli di Santa Giuliana, San Gregorio, Morcicchia
:z) M. ENRICA SACCHI DE ANGELIS I CASTETLIDI SANTAGTIIANA, SAN GREGORIO, MORCICCHIA:CONDIZIONIECONOMICO-INSEDIATIVE PRESENTIE PASSATE Esratto da: CENTRISTORICIDELL'UMBRIA E CONTESTOSOCIO-AMBIENTALE Quadernidell'IstitutoPolicattedradi Geografia n. 6 (1984) UNIVERSITADEGLI STUDI PERUGiA M. ENRICA SACCHIDE ANGELIS I CASTELLIDI SANTA GIULIANA, SAN GREGORIO, MORCICCHiA:CONDIZIONIECONOMICO-INSEDIATIVE PRESENTIE PASSATE Prentessa3) il piccolo agglomeratoma tutta la circoscrizionetemitoriale che ne dipende. La funzionemilitare e strategicadi questiinsediamenticontinuò du('*) Per la disponibilità con cui gentilmentehanno fornito dati e consenritola consultazione di documenti necessariper I'indagine, sento il dovere e al contempo mi è gradito \\gr.azyî: i Signori Dante Pavon, Dirigente della Tenuta di Montecorona e Antognolla, Sheila Tabakoff e David \wetherell della Comunità di Santa Giuliana; il Rev.do lon GiuseppeGasperini e il Sig. Galliano Fratini, amministratore dell'azienda agrariadí San Gregorio; il Rev.do Don Italo Mariani e i.l Dott. Bruno Rossidell'Archivio Storico del Comune di Giano dell'Umbria, per le notizie sul castello di Morcicchia. (1)CusruF., Per la storiadel castelloruedioeoale, in <Riv. sror. it.r>,vol. II (1939), pp. 491-542. (2) Mocm Oxonv S., L'Unbia bizantina, in <L'Umbria nella storia, nella letrerarura, nell'arte>. Bologna, Zartrchelli, L954, pp. 57-77. 59 popolazionirurali minacciatedalle scorreriedelle compagniedi ventuia, questinuovi nucleipuf conservandofunzioni di difesadiventarono centri di vita agricola,vereunità territoriali comprendentivigneti, campi, boschie costituirono isole di colonizzazionee di dissodamentointorno alle quali si crearono aree di gîavítazioneben definite (t). Di particolarerilievo per la loro edificazione,comeè facilesupporre, furono le caratteristichemorfologichedel sito prescelto,tali da renderedifficoltosala conquistadel castello, ma altrettantoimportantefu pure la dislocazionealtimetricadi questiinsediamentiche, comesi riscontra,non superamai le quoteolffe le quali non è consentitala ptattca agîicola(u).Altra caratteristicaè la mancanzadi spaziverdi all'interno dell'abitatodovuta alla necessitàdi poter dispore di una massa compattadi edifici cheindubbiamenteavrebbepotuto offrire maggiori g ranziedi sicvezza, datala precipuafunzionedifensivadell'insediamento. Presenti nelle pianure alluvionali, nelle aree collinari marnosoarenaceee in quellefnontanecalcaree,i castellisonoelementodomiumbro e le traccedellaloro passataimportanzasonantedel paesaggio no evidenti sia nelle zone caratterizzateda concentrazionedemografica e produttiva,sianelleateecolpitedal fenomenodell'esodoe dal conseguenteabbandonodi qualunqueforma di attività. È sembratoopport{rnofermareI'attenzionesu alcuniesempidi questi villaggifortificati che sorgonoin localitàdifferenti per cafatteristi(r) Assisi,Statuto,1469,I, 101e 109. (a)Cacctss R., Ckssi e comunirurali nel MedioEuo inliano, Firenze,Le Monnier, vol.2; cfr. vol. I, pag.204. 1906-1909, (5)DnsprexeursH.,Canpagnes Paris,Colin, 1969,pp. 573; cfu.pag.469' onbriennes, (6)FuNcovr6r R., Geograliastoricadell.esediunaane. I castellidel contadoliorentino nei secoliXII e XIII, Firenze,Le Monniet, 1973, 18 e segg. 60 cheambientalie socio-economiche. L'indagineè statasvolta s'.ticastelli di SantaGiuliana nell'alta valle del Tevere, di San Gregorionella valle Umbra e di MorcicchiasuiMonti Martani. I tre insedíamenti,sorti pressocchènella stessaepocae con vicendestorichesimíli, presentanoattualmenteuna notevolediversitàsia per lo stato di conservazione che per il tipo di utilizzazione. Se nel primo castellosi rileva la ferma volontà da parte degli odierni abitantrdi restituire vita e dignità ad un complessoedilizio la cui tipologiaè rimasta intatta, nel secondosono evidentii tentativi di conservazione delle strutture ediliziemedioevali da parte dei nuovi proprietariin attesadi tempi migliori, in netto conrasto con le condizionidi abbandonoe di degradodell'ultimo. Tale diversitànon deveatribuirsi al differenteambientefisico in cui si elevanole lora muravetuste,quantopiuttosto aparticolaticondizionisocioeconomicheper le quali si sono maturati destini conrastanti. SANTAGruLIANA Il castellodi SantaGiuliana si elevatunito fra il territorio perugino e l'estremitàmeridionaledell'alta Valtiberina, il cui limite è segnato dalla città di Umbertide distante appenauna decinadi chilometri. SantaGiuliana sorgea 406 metri slm su un modestoripiano calcareo che affioranel versantemarnosomeridionaledi Monte Corona.Circondatoda rilievi alto collinari a nord (Monte Corona,m 705) e montani a nord ovest(Monte Acuto, m926) e a sud (Monte Tezio,m 961) chelo riparanoda correnti d'ariafredda,il piccolosperoneprotesosulla valle del Nesegode di un clima relativamentemite anchenei mesi invernali.Assaiscarsesonoinfatti le precipitazioninevosee alrettanto può dirsi delle nebbie frequenti invecelungo il Tevere che scorre ad est a pocopiù di 2 chilometri.Alla destraidrograficadi questofiume confluisceil torrente Neseche scorrenella srett a valle sinuosaa suddell'abitatoda cui è separatoda un dislivellodi un centinaiodi metri. Le pendicidei rilievi circostantisonocoperteda boschidi latifoglie con fitto sottoboscodi essenzearbustive(ginesre, rovi, biancospini) che si diradanosullesommitàdoveprevalgonopascolicespugliati.Nelle immediate vrcinanzedel borgo, là dove i rilievi sono meno accidentati,la presenzadi viti e di olivi confermail rapportoesistentein passatoÍta I'economiaruralee I'ubicazionedel castellola cui esistenza eta condizionatadallapresenzao menodi tereni coltivabili appenafuori Ie muta. 6I Fig. 1. - Il castellodi Sanra Giuliana. Spezzonida:F. l22I NE e F L22I SE. (Dai tipi I.G.M., attorizzazionen.2lI0 del 28 giugno 1984 - scala 1:25.000). Non si hanno notizie cfucala datadi fondazionedel <Castellodi cosìchiamatogià nel1.282,annoin cui vi si contano SantaGiuliana>>, 24 fuocLi (?).Il nome comparela prima volta nel LI43 in un documento degli Annalí camaldolesiin cui si dà notizia della primitiva chiesa parrocchialedipendentedall'Abbaziadi SanSalvatoredi Monte Acuto f), dedicataaSantaGiuliana f), ad un chilometrocirca più a valle ri spetto al borgo. Soggettoa Perugiail castellodi SantaGiulianavissegli avvenimenti storici ed economicidellacittà vicina; fu sicurorifugio di fuorusciti durantele vicendebellicheprotrattesia lungo fravarie famiglieperugine (to);fu sottopostoad un pesanteassedio,nel 1410,dalleruppe di BraccioFortebraccioda Montone e del suo allegatoPaoloOrsini ("). Come si rileva da un documentodel1.332(t'), gli abitantidel castello eranoobbligatia contribuireagli oneri imposti da Perugia,quali ad esempio il mantenimentodelle stradedel contadodi Porta Sant'Angelodi cui SantaGiuliana facevaparte, ma da Perugiail castelloottenne anche dei beneficicomeI'esenzionedel pagamento,per qualchetempo, dellatassadellalibbra e del catastodecretatadal consigliogeneraledella città nel 1411qualepremioper il comportamentodegli abitanti - 91 Anchein alte occasiobocche- (") duranteI'assediodi Fortebraccio. ni gli abitanti del castellodevonoaver dimostratola propria fedeltà a Perugiase nel 1518furono loro concessi J0 fiorini, comerisultadagli (to), per la costruzionedi un pozzo all'interno del Annali decemvirali borgo, ultimato nel L526secondola dataincisasul bordo della pietra anularemonoblocco.Alri avvenimentiimportanti per la comunità,sempre relativi al XVI secolo,sonoricordati con due date incisesullepietre dellaporta dellachiesae di una casa:la prima - OratoriumS. Anto- (e)L'esistenzadi questachiesaoggi denominatadel Piano di Nese, è attestatada un edificio semidiroccatoaccantoal quale si elevauna torre massicciaquasitotalmenteintatta. (10)BnrzranrrrtG.,Ilnbertid.e, Città di Castello, Un. Arti Giafiche, 196), pp. 102; cfr. pag.9l. (11)L'assediomise a dura prova il coraggiodegli abitanti del castelloi quali però ne uscirono vincitori e costrinsero alla [tga Paolo Orsini gravementeferito. (12)I1 documento è un atto del notaio Cagnoli (GnoHrvraNN A., Op.cit., pag.665). (1r) Fannsrrr A., Documenti di storia perugina,Toríno, coi tipi privati dell'Editore, 1 9 8 2 .n n . 2 8 3 : c Í r . o a p . 8 ) . (14)Brr-ronrr G. e Manlorrr A ., Illustrazioni storichee topograÍichedelk città e del contado di Perugia,Mns. 142L della Bibl. Augusta di Perugia, cc. 310311.-31.2. o, nii 1588- è da riferire all'anno di costruzione della chiesa,l'a)tra 1-527 funzione strategica di primaria impoftafiza. Il castello a Íorma ellittica è circondato da alte mura lunghe 320 metri circa vefso est, mentfe nella zonavolta a valle sono le stesseabitazionr a cîeaîe un baluardo difensivo feso più sicuro dalla ripida scarpata sottostante che termina in un fosso affluente del Nese, dove oggi si convoglia I'acqua di tracimazione di un laghetto artificid,e costruito poco fuori le mura lungo il lato nord occidentale. A nord ovest, nell'area cioè strategicamentepiù debole, si elevavano cinque torri, oggi ridotte a tre: la prima, poliedrica, seminascostadaun pergolato di viti, e I'ultima, circolare, sono in cattivo stato di conservazione,a differenza diun'altra che si erge ancota massiccianella sua mole a pianta quadrangolare all'estremità settentrionale della cerchia muraria. Una gtande porta ad arco in pietra che si apre nel lato meridionale delle mura al boreo costituito da undici edifici compresela chiesa coniente 1'accesso Fig.2. - Il castellodi Santa Giuliana: píantadel Catasto Gregoriano (1819). Copia dell'originales.d, rett. n. VI, Arch. Stato di Perugia(scala1:2.000). e la scuolachefino ad un ventenniofa etafrequentatadai bambini che abitavanonel castelloe da quelli dellecasecolonichespafsenellevicinanze.Alla stessaepoca,quandolapopolazionedi SantaGiuliana era di circauna trentina di abítanti,comesi rileva dal censimentodel 1961 (tt), era attivo anchelo spacciodi salee tabacchi. Caratteristicoè il tracciatoviario interno che si snodadalla porta di ingressoa sudbiforcandosiin due rami paralleliche percorronoI'abitato in tutta la sualunghezza;mentfe il tacciato lungo il lato occidentalefiancheggiale mura, I'altro corre fra alte casedi pietra lungo il lato versovalle. Le due stradesono unite da una terza,più breve, al centrodell'abitato,chedall'esremitànord dellemura si dirige verso sud alla piccola piazzadelborgo dove devia per congiungersial ttacciato del lato occidentaledi fronte alla chiesa. I sotterraneiattorno allemurada temposonodiventati orticelli oggi non più irrigati con l'acquadelpozzocomein passato,ma con quella fornita dall'acquedottocostruitodal Comunedi Umbertidecheha utiIizzatoI'acquadi una sorgentea nord est del castello,vicinissimaall'abitato, a 4L6 metri di quota. un tempo il castellocon Perugiaed UmAspri sentiericollegavano costruitenel 1936 bertide, sostituiti oggi da buonesrade carcozzabili, dal proprietariodell'azíendaagrariadi Montecorona('u)con lo scopo di facilitarele comunicazioninellavastaproprietàdi olre 2000 ettari. Le stradeattuali unisconoSantaGiuli anaaLlasmadaprovincialedel Pantano che collegaPerugiacon Umbertide;oltre il bivio di SanGiuliano dellePignatte,alro anticofortilizio di cui restanosoltantopochecase colonicheabbandonate,lastradasaleper 2 chilomeri fino al Colle della Croce(m 477)dove appare,a quotainferiore,la massabruna e compatta del castello(m 406). La stradaraggiungeancheI'Eremo di Montecorona(m 693),salendoper altri due chilometrie ricalcandoun antico sentierodettoLa mattonataperchècostruitodai monaciCamaldolesi con i mattoni lavoratiin una fornacedi cui è statoconsefvatoil toponimo - La Fornace- in prossimitàdella attualesededell'azienda;e proprio in questalocalità,sul fondovalle(m 240)la sffadavicinalechescende (16)L'azienda di Montecorona, costituitasi nel 1870 a seguito delf incameramento dei beni ecclesiastici,avevaun superficiedi oltre 2000 ettari cui oggi si aggiungonoquelli del1'aziendadiAntognolla, acqoistatanel1941,peruntotalecomplessivo di3630 ettari. DalIaÍamiglia Marignoli prima proprietaria, Montecorona è passatanel 1918 a Beniamino Gi gli, neI 1.941. alla I.F.I (Istituto Finanziario ltalíano), nel 1.965alla S.A.I. (SocietàAssicuratrice Industriale) che nel 1980 ha conferito i1 pacchetto azionario alla Saiagricolache sta attualmenteprowedendo alla vendita di alcuni edifici alf interno delle mura e al castello di Antognolla destinato forse ad essetettasformato in albergo ristorante. 65 Foto 1,.- I1 castello di Santa Giuliana: visione di insieme del boreo. dall'Eremoper 7 chilometri,si ricongiungecon la provincialePerugiaUmbertide. Il castelloè attualmenteabitato da gruppi familíai stranieri che ne sonoancheproprietari.Nel 1971un inglese,una austaliana,un olandese,tre statunitensihanno costituito la Conzunitàdi S. Giuliana con lo scopo,comeè specificatonel 2o articolodell'atto costitutivo,<di saluaredallo abbandono,dalla decandenza e dalla usuradel tempo...quelle areedi qualilicatointeresse ambientale,storico,archeologico,ecc.,chegiì sediper lunghisecolidi insediamentiurnanie già centriliorenti di uita co66 rnanitaria,a causad,elprogressiuo spopolarnento dellecampagne, sonooryi totalrnenteabbandonate, resedeserteed esposte L'rmpealk distruzione>>. gno a difènderee proteggerequestopatrimonio artisticoe storicodel nostro Paeseè stato rispettatodagli stranieriche a distanzadi un decennio,alladatacioèdello scioglimentodell'associazione, sonoaumentati a 9 famiglieper un totale complessivo di 20 persone- il Censimento del 1981non considerapiù SantaGiulianacomeun nucleoa séstante - tutte culturalmentepreparatee in gradodi prowedere con competenza allaristutturazione delle singolecasee di tutto il complessointeso comeunità indivisibile, aÍ.francatida una impresaedile localeche ha mateúalmenteeseguitoi lavori di restauro. ih. è diventataa sua volta proprietaúadi una casa.Niente è statotrascuratoe la visionegeneraledel complessosemprepresenteai nuovi proprietariha impedito qualsiasiiniziativa índividuale che avrebbepotuto costituire una nota eccenricanell'armoniadell'architettura.dei materialiusatie dell'amedo urbano. I socifondatori dellaComunitàdi SantaGiulianahannoacquistato le casedel castellorilevandoleai numerosie diversiproprietariin parte dipendentidell'aziendadi Montecoronae coltivatori diretti di piccoli ("). Nel 1974 ha avuto inizio I'opera di risrutturuzioappezzamenti ne cheultimataha consentitoai nuovi proprietaristranieridi insediarsi, alcunistabilmente,altri periodicamente,nel castelloche ha cosìripresoa vivere.Le casehannoriacquistatole primitive linee architettonicheed anchelà doveè statonecessario apportaredellemodifiche,come ad esempiocreareun nuovo ingresso,si è proweduto mediantela costruzionedi un cavalcaviaa non alterarel'equilibrio architettonico del borgo congiungendol'abitazionecon la piazzetta,centro dellavita comunitariaoggicomein passato,dominatadùpozzo cinquecentesco. Il castellonon più centro fortificato, nè rurale, ha inevitabilmente mutatole propriefunzioni con I'attualecompaginesocialeaTlaqualeva peròil merito di non averlotrasformatoin residenzaestivanè in villaggio turistico; grazieallaComunitàdi SantaGiulianatutto il complesso di edifici, abitazioni,mura, stradeha ripresola propria fisonomiasviluppatasinei secolipassatinonchèil caratteresocietariodi comunità tipico degli insediamentidel periodo medioevale.In rclazionealla rismutturazioneedilizia si può evidenziarechele casehannomantenuto le loro forme ma proprio perchècosìstrutturatesi è tenuto conto che non potevanoessereabítateda molte personesecondole esigenzemoderne e quindi lo statuto della Comunitàha previsto I'ammissionedi (17)La popolazione eta di una trentina di persone secondo il censimento del 7971.. _ bl Foto 2. -L'anticaporta di ingressoal castellodi SantaGiuliana; l'accessoangusto alla base della cinta muraria si articola in una porta sormontata da un abbozzo di casserocon funzione difensiva e con la sovrastfuttura di un campanilea vela di epoca più tarda. nuovi socifino ad un massimodi 1.0,mentrefino a L6 personepuò giungereil numerocomplessivodei soci,dei fondatori e degli aggtegati,non Ionteggiandoowiàmente i componentidei varie nuclei familiari ("). di caratteîeantisocialeha avuQúéstalimitazioneapparentemente piano pratico edilizio; si è infatti evitasul importanza to una notevole la costruzioto un affollamentoche avrebbeimpostonecessariamente di varie sovfastfutne di nuovi edifici o quantomenola rcahzzazione tute. Le caseabitatesono10 poichè1'edificiodoveè la chiesa,regolar(18)Art. 9 dell'Atto costitutivo della Comunità di S. Giuliana' 68 mente officiatadal sacerdotedellaBadiadi SanSalvatoredi Montecorona, non è adibita ad abitazioneavendosoltantoun vano soprastante il luogo di-culto. Interessantenotarechei modestispazivuoti all'internodellemura non sono stati trasformatiin giardini comeera facile immaginare,ma hannocontinuatoad essereutilizzaticomeorti secondola destinazione di un tempo, ed essendoproprietà comunei prodotti sono divisi fra gli attuali abitanti, compresii frutti delle piante di mandorlo che svettano rigoglioseoltre le mura. I proprietaripronti ad ospitarechiunquesi awicini al castello,anche secontenti di mostrareil risultato del loro operato,sonoperò giustamentedesiderosidi conservarela propriaprivacyed i turisti, seitaliani, ammiranocon rammaricoe conlatenteinvidia quantoè statofatto da chi, pur non avendoretaggi affettivi tadizionali ha saputoutilizzarelapropriaculturaper vietaresiala trasformazionedi alcunesffutture in abítazíone,comead esempiola tome cilindrica,sia l'inserimento di infrastrutture moderne, sia infine la vis'talizzazionedi moderní impianti eletrici e telefonici,mantenendoinveceed anzievidenziando le traccedi un tempo, come ad esempioquelle soprala grandeporta d,'accesso al castello,del meccanismoche azionavail ponte levatoio. A propositodel caratterecomunitariodell'insediamentoattualeva precisatochei nuovi proprietarihannostabilitofra loro un tipo di rapporto certamentenuovo per la societàmodernao per lo meno per gli abitantrdi grandicittà, ma ugualea quellodi un tempoquandogli abiunaunicafamiglia.Oggii vari ametanti del castelloeranopraticamente ricani, olandesi,australianiche hanno eletto SantaGiuliana a propria sedesociale,formanoancheessiuna unicafamiglia,lontani comesono da1propriopaesedi originee nellapiccolapíazzaintorno alpozzoespongonoproblemie formulanoprogrammiper il futuro dellacomunità,proche non temono prio comeun tempo. Oggi però i nuovi <<castellani>> che si diflingua staniera in una esprimono più gli assaltidei nemici,si fonde fra le mura e sullepietre medioevalied echeggiafino sullevette circostantie giù nella val1edel Nese. Sullependicidi Monte Coronala vrta continuadunqueall'interno e all'esternodel castellodi SantaGiuliana ma con una netta differenziazioneperchèi proprietaridellecasee dei terreni non sonogli stessi, cosìcomediversi sonogli intendimenti.Gli abitantrdeLcastellosi dedicanoalle proprie attività - soittori, disegnatori,pubblicisti - alla ottivi dentro le mura, all'allevacoltivazionedei piccoli appezzamenti latte e alla crra di canida guardia,fedeli forniscono mentodi capreche 69 Foto 3. - Particolare del lato sud-ovest del castello di Santa Giuliana. Da notare le abitazioni giustapposte che sviluppate in altezza costituiscono la stessacinta muraria del centro pur consetvando la propria individualità, come è testimoniato dal diverso andamento dei tetti. Foto 4. - Uno slargo nel castello di Santa Giuliana conle abitazioni, isolate su piani sÍ.alzati, che si affacciano su una superficie in pendenza con scalini e terrapieni, sostenuti da muretti a secco,che consentonoI'accessoe la praticabilità dello slargo. castellodi cui inesorabilmentedeturpala severabellezza.Altra opera creatadallastessaamministrazione e per fortuna non cosìviolentemente aggressiva,è il piccoloinvaso per fuúgazionea poca distanzadalborgo sul lato nord-occidentale,la cui acquaè oggi utilizzataper abbeverare gli animali. Sonoduemondidiversidento e fuori le mura:all'internodellacinta muratTadove si affrontanoe si risolvonoproblemicomuni comeaccadevain passato,nonostanteil volgeredel tempo, si valonzzail patrimonio storicoe culturalee si restituiscea nuovavita un insediamento gíà centro fiorente di vita comunitaria;nei temeni circostantila saia- .i,4NGREGOR/O Il castellodi SanGregoriosorgesu un modestorilievo a forma ftiangolarea 279 metri slm, sulladestraidrograficadel fiume Chiascioda cui dista appenaun chilomefto, allimite fra le ultime propagginicollinari del monte Subasioe l'esremità settentrionaledella Valle Umbra. Ad est del borgo i rilievi di arenariee marneargillosesonopiù accentuati (Monte Casicola,m 474),mentre si addolcisconoversoovest in lievi ondulazioniche degradanonellapianadel Chiascio(m 200) costituita da depositi argilloso-sabbiosi e ghiaiosilacustri. Tutta questaf.asciaintermediafua Ia pianurae la montagnagode di un clima mite con abbondantiprecipitazionichefacilitano1osviluppo delle colture nella zonapianeggiantee del boscoin quella collinare. Oliveti rigogliosi,campia seminativinei quali sonoanchealberida frutto e filari di viti costituisconoil paesaggioattuale a confermadi quella tendenzaalla coltva promiscuae quindi alla autosufficienzache ha ca(1e)Vedi nota n. 16. 71 Foto 5. - Il castellodi San Gregorio visto da nord. Situato alla base dei rilievi collinari che degradanovefso il Chiascio, domina la parte occidentale della Valle Umbra che intensamentecoltivata si estendeverso sud. Foto 6. - Il castellodi Morchicchia su una risffetta dorsaleche si inseriscemorbidamente fra i risvolti occidentali del settore settentrionale della catena mattana. Da notare gli oliveti che sebbene radi, costituiscono un elemento vegetazionale di grande importanza per I'economia di questo territorio alto-collinare. ratteîizzatole aspirazionidei contadinie dei proprietaritertieri già da tempi lontani. L'immaginedi questopaesaggio non si discostada quella del passatocomesi deducedaunadescrizionecinquecentesca del territorio di Assisi,di cui San Gregoriofacevae fa parte:<<..gli altri colli che le (Assisi)sonopiù uicini si aegiano tutti pieni et adomi di delicati frutti; ha granquantitàdi oliui, belissimeoigne,ottimi pascoliet in abondanzaper la cornodiù dei monti, chesonnosuoi; quel poco chepossed.e nella pianura è tutto perletissirnoet di granÍratto ('o). Nel Corpo delleleggidi Assisi,ossianegli Statuti dellacittà, il territorio comunalerisulta suddivisoin due zone,Montaneae Plano con diverse utilizzazioni colturali e di allevamento;è tuttavia possibileinriconosciudividuare úrt'aîeacollinareche senzaesserespecificatamente ta, si differenzíaoracomein passato,dallealre due per caratteristiche insediativee colturali. In questafasciadi transizionedove coesistevano le normelegislativedella montagnae del piano, sorgevanoi centri più importanti del contadoe fra questiè menzionato economicamente rurale di età alto medioevale.Diventato sucSanGregorio, aggregato cessivamente un avampostodel Comunedi Assisi verso Perugia(tt), nelle lotte fra questedue città dimostrò in più occasionidi preferire Perugia("). Fu labailia (") più occidentaledelle52 in cui era suddiviso il territorio comunaleassisano, chiamatoS. Gregoriode Coltratitiis perchèunito alla bailia di Coltraticce(") che si estendevaad est olte il monte Casicola.Di circa 200 chilomeri quadrati,il temitorio della bailia di San Gregorio confinavacon la baiha di Torrancaa nord, di Coltraticcead est,di Torrita e di RoccaSant'Angeloa sud,di Torchiaginaa sudoveste ad ovestinfine con il temitorio comunaledi Perugia. I1 documentopiù anticorelativo a SanGregorioè un atto dell'Archivio della Cattedraledi San Rufino (") dei 1114 con cui un certo Boncontefa donazionedi tre oezzidi terra situatiin vocaboioSanGre(20)Iìccor-pessoC., Le piante et i ritrutti delle città e tene dell'IJrnbria sottoposteal gooemo di Perugin,a cura di Cècchini G., Roma, 1963, pp,. 30f, 19w.t LXV; cfr' p!F: I99 (21)Fonirr\rrA., Nooa uita di S. Francesco,Assisi, Tip. Ztbbolí' 1950, pp. 2)0; ctr' pag. " l2). (22)Nel 1120 San Gregorio passòa Perugia insieme con valfabbrica e Tortanca; si perugino' di nuovo nel 1381";neli++t si rifiu-tòdi.opporreresistenza.all'esercito assoggettò '(7 aunotevole di dotate comunale dell'época territoriali suddivisioni Le bailie sono tonomia politico-amminstrativa, la cui delimitazione geografica si identifica talvolta con le attuali <frazioni>>amminisffative. (zt1 Gli Statuti del1469 prevedono Ia possibilità di riunire pir) bailie e I'obbligo di ottemperare alla riunione qu"ndo il numero dei fuochi è inferiore a quattro per poter così eleggereun solo rappresentante' (25)Arch. Catt. Assisi, fasc. II, n. 16. 73 Fig. 3. - I1 castello di S. Gregorio. SpezzonedaF l23III NO (dai tipi I.G.M., autorizzazionen. 2lI0 del 28 giugno 1984 - scala1:25.000). gorio al priore di San Rufino in suffragio dell'anima del proprio fuatello; un alro documento del XII secoloconferma la proprietà della cattedrale dei San Rufino su alcune tene in caria sancti Gregorii ('6); ínfine nel 1254 si attesta I'esistenza della fraternitas plebis sancti Gregorii dc Podio ("). questi documenti che attestano la dipendenza religiosa .- ^Accanto a di San Gregorio da Assisi, ve ne sono altri relativi agli obblighi poiitici ed economici assunti dal castello nei confronti deila LedesiÀa ciìtà: al- 75 Foto 7. - Il castellodi San Gregorio di forma quadrangolare;agli angoli i torrioni quadrati esterni sono collegati da mura alte e possenti in cui si aprono strette feritoie irregolari e alcune finestre e porte ricavate in epoca più recente. Da notare ibarbacani che sovrastanoil torrione nel quale si apre l'accessoal castello. Fig. 4. - Il castellodi S. Gregorio: pianta del Catasto Gregoriano (1819). Copia dell'originale s.d, rett. n. VI, Arch. Stato di Perugia (scala1:2.000). i comitativi ma non va dimenticatochenellevicinanzedi SanGregorio è denominataCalcinarouna localitàdove sono ancoraevidentile tfacce I'occupazioneda parte del Piccinino ("). L'insediamentoa pianta quadrata,costruito in pie6a arenatía\ocale, ciottoli di fiume e cotto, è chiusoda una duplice cinta muraria e difesoda un fossatotuttora visibile lungo il lato meridionale.Ls cinta più esternachecomprende10 abitazioni,è beneconsetvatalungoi lati versoAssisi, meridionaleed orientaledove si aprela porta di accesso difuta ad ovestverso mentreè in disfacimentoa nofd e completamente Perugia.Distrutte sonoanchele quatto torri d'angolo,mentreè in buone condizioniil torione, soprastantela porta d'accessoal castello,dove sonoben visibili le fenditure delle calatoiedel ponte levatoio.La secondacerchia,con arco di accessoa f.ormaogivale,racchiudela pate più alta del borgo occupatada una piccolarocca,attualmenteadibíta a chiesa,e tre abitazioni. La viabilità interna è costituita datracciatiin piera di cui uno atperArchivistie Bibliotecaridell'Universitil,Roma, folignate,in <AnnalidellaScuolaspeciale 1966,pp. L25-I30. (ra)N.l 1469<.,,ipriori ordinanochei conitatiuiportinocalcinain citù; .,,SanGiorgio ras.75.,.gli alni neno (CsuctC.,Op. cit.; cfr. pag.705.Arch. Com.Assisi,Cn H 17, dellaquantitàdi calcecheogni a)la<...tassazione i. ASv.).Nel 1471SanGregorioè soggetto ,,.5, Gregorio16 ... gli castelloe boryodi Assisidooù portarealk labbricadi S. Francesco (CnNctC.,Op.cit.;cfr. pag.711.Arch. Com.Assisi,Cn H 18,f . 256v.). altri rnoltorneno> 1ii; Nell'elencodei fuochidellebailie deI1232(fuch. com.Assisi,Lett. N. Dative, 4., Per n. I) San Gregoriocompatenellaterzaclassedei fuochi tra 21.e 30 (GnonueNN di Assisi,in <Atti V Conv. Iltern. Assisi, unani nelcontad,o unatipologialegli insedinmenti 1978,pp. Tip. Porziuncola, 1l-16 ottobre1977>,Assisi,Soc.Intern. StudiFrancescani, 432; cfu.pae.208). () Ii baiutoera il rappresentante della bailia cui competevadi raccoglierei tributi e,difenderegli interessidèfa comunità.Incarichi specialigli .tano affídati dal podestà, ma servivaaiche il vescovoe il suonotaioin tutto ciò che si riferiva alla curia vescovile. Suoprimo compitoeraquellodi portaregli atti alleparti e le petizioniai notari dellecurie. (37)I gualdierieranoi guardianidei boschi, pagatídallacomunità' (rejniale occasione, ttél t4lg, SanGregorioiriviò vino al Assisiper rifornire I'esercito di occupazione. 77 Foto 8. - L'accessoal castello di San Gregorio, dalf interno; sopra f ingressole feritorie per azionarc il ponte levatoio e in primo piano, sulla destra, il proseguimento del torrione che si configura come secondacerchia di mura. traversal'abitato in tutta la sua lunghezzadalla púma porta fino alla rccca alla sommitàdell'insediamento,snodandosiin una ripida rumpa attraversola secondaporta della cerchia murariapiù interna. Altri re ftacciati sono paralleli fra loro ed ortogonali al primo; uno è entro la secondacinta murariae conduceai resti dellapricipaletorre di guardia che si elevavasul lato occidentaledelle mura versó Perugia.Il borgo non ha unapiazzama solopiccoli slarghi:uno tra la roccae la seconda cerchia murariaversoil lato nord, uno vicino alla púmaporta di accesso ad est, ed un alro prima della secondaportatra lo spacciodi sale e tabacchi- funzionantedallafine del XIX secolofino al 1981- e 78 la fontana e i lavatoi pubblici. Questeultime stfutture edilizie ampie per e robuste,_alimentateda acquasorgiva,venivano ttilizzate anche '30 meanni agli abbeverarèil bestiame;ilavatoi, modificati intorno diante iI úalzamentodel fondo così da renderli più agevoli, sono oggi fontana,da una sorgentea 500 metri a sud est dell'abitato' L'ubicazionedeliastello di SanGregorioal limite fra pianutae collinaha facilitato anchein passatoi collegamenticon i centri vicini più importanti. La rete viarraattualeinsistequasiovunquesui vecchitracciati comead esempiola stradaa sud che congiungeil borgo ad Assisi attraversoPalazzo;ad ovestè statainvececostfuitaper interessamento della parrocchiae beneficiandodella leggen. 65 (tt) la stada, inaug)îat; nel !962, che medianteun nuovo ponte sul fiume Chiascio,collegaSanGregoriocon la fuazioneperuginadi Pianellodove si innesta nella statalen. JL8 di Valfabbrica' inagibili elapopolazioneè stataallontanatapfowedendo al]asuasiste^ iion neilèvicinanze.Attualmentedunqueil castelloè del tutto di- in coooerativa. 79 Foto 9. - Una srada all'interno del castellodi San Gregorio. Nelle costruzioni si evidenzial'uso di materiali diversi: cotto, ciottoli di fiume e lastre di calcare. Numerosi gli interventi che si sonosuccedutinel tempo determinati probabilmente dalle modificazioni nell'uso degli stabili: ampie arcate chiuse, piccole finestre riaperte, coperturedi protezione su precedentiedifici in parte crollati e finestrature in alto nel tortione in pietra con funzione di awistamento e difesa. La lastricatura della stada evidenzia 7a cura con cui era stato edificato il castello. colonichesparsenelle vicinanzedel borgo con un precisoprogramma diutilízzazione agrituristica da affiancaread una ripresadi attivítà artigianali all'interno del castellodove avrebberodovuto riaprirsi le vecchiebotteghedel fabbro,del falegname,del calzolaio.Il borgoavrebbe potuto riprendereil ritmo di vita legatoallapresenzacostantedellapo80 polazionepoichèmolto probabilmentesarebberotornatele famiglieemigrate che da genenzioni avevanoabitatoin questecasedi pietra e avevano affiaitcatoal primo lavoro contadinoquello aftígiano.L'ambiente storicoche è parimonio della collettività avrebbedi nuovo acquistato il suo ruolo non come museoma come abitazíonee luogo di làvoro e avrebbequindi avuto nuova impoîtanzasociale.Purtroppole ingenti speseche l'attuazionedi una impresacosìgrandiosaed estremamente impegnativaavrebbecomportato,hannofatto desisterei nuovi proprietari. Si è inveceproweduto alla ristuttuazione del vecchio pal,azzo Serafini,cosìdenomínatodaíprimi proprietari,ad un chilometrocirca a nord estdel castello,trasformatoin albergocon una ventinadi stanze e con un ottimo serviziorestaurant:un sogiornoper pochissimi,come indicail cartelloturisticonellapiccola piazzaantistanteCastelSanGregorio. Di conseguenza sonorimastedisabitatele caseall'interno delle parte mura, in tilizzate come magazzinte cantine dall'amministrazione dell'azienda. La societàoperain due settori diversi, agricoloe turistico che si completanoa vicenda:i prodotti agricoli,ad esempio,rifornisconola cucinadel ristoranteil cui personale,comepure quello dell'albergo,è in parte selezionatofua i salariati dell'azienda. L'attività agricolaè incentratasull'allevamento bovino e sullaviticoltura.Dei 271,ettari di superficie aziendale circa80 sonooggia seminativo irriguo,oltre 40 a boscoe il resto aprato pascolo.E'evidente dunqueI'interessea destinaremaggioresuperficiea colture foraggere datala consistenzadegli allevamenti:circa 400 sonoi capi di mucche dirazzalimousine,bavaresee chianinaallo statosemibradochedispongonoper il ricoveroinvernaledi due capannoniaperticostruiti un ventennio fa dallaprecedenteamminisrazionedell'azienda.La pagliaper le lettiere dei capannoniè ricavatada un modestoappezzamento coltivato appositamente a grano.Non è da tascurare ancheun piccoloallevamento di daini - oggi 7 capi - iniziato per hobby dal primo proprietarioe mantenutocon finalità turistiche.In passatosi curavaanche un allevamentodi cinghialima gli animalirorrortuti tutti abbatrutiperchè diventati troppo numerosinei fitti boschiintorno al palazzoSerafini e nocivi per le colture. Per quanto ríguardala coltivazionedella vite va precisatoche due vigneti di7 ettaúcomplessivifornisconouva di buonaqualitàdestinata allaproduzionedelVino SanGregorio- circa800 quintali annui la cui denominazionegeograficarisaleal 1978, annodel primo imbottigliamento. 81 L cO N 'o(.) È N c 0) N N N H E rl Fi -..;ò. '- .i . n v H - - 2z V H O È .n,^ 9 ì È N 6 g O ( - ) ta\ N N s Î ^ h o c o fuaa Grazieai modernisistemidi meccanizzazione tutto il lavoronell'a- corapiù singolareè inolre la constatazione cheil temitorio dell'antica bailia di SanGregorio di circa 200 ettaúè di poco inferiore alla suoerficie dell'attualeaziendaagricolachecomeè statodetto possiedeanche la maggiorparte degli immobili del borgo. Da quantoespostosi può affermarecheil castellodi SanGregorio, nonostantele condizionidi graveabbandonoe sebbenequasispopolato, continuaa suomodo a viveregraziea quellafisionomiaagricolache lo ha conraddistinto in passatoe che oggi si raffigura nei campicoltivati chelo circondano,nellemandriechepascolanofuori dellesuemurà dirute, nei folti boschivicini aIl'abitato.Sorto a scopodrcolontzzazione,Sn Gregorioha nuovamenteacquistatoil suospecificocarattere rurale per I'impegnoeconomicoed operativodella societàche gestisce l'aziendaa conduzionediretta coinvolgendola gentedel borgo. Forse non è azzardatoavanzaîel'ipotesi che fra qualcheanno,dopo il ripristino mediante sovvenzioni statali delle abitazioni danneggiatedal sisma,una <popolazioneagrituristica>>, pur soggettaad avvicendamenti stagionali,sia in grado di mantenerecostanteI'entità numericadegli abitanti del castellodurante tutto I'anno, qtalora si possaattuareil progîammainiziale della SocietàAzienda agricolaS. Gregorio. MORCICCHIA Morcicchiaè fra gli insediamentipiù piccoli dell'area martana(o') che si estendeal cenro dell'Umbriaper un centinaiodi chilometi approssimativamente da Perugiaa Terni, fra la mediavalle del Teverea notd ovest,la ConcaTernanaa sud e la Valle Umbra ad est. I rilievi si innalzanooltre i 1000 metri di quota - Monte Martano m 7094, Cima Pancom I0I2, Tome Maggiorem 1L20- nella parte centrale della catenadelimttataad ovest dal fiume Teveree dal torrente Naia e ad est dal torrente Maroggia.Proprio in questazona sorgeMorcicchia sullependici nord orientali del Monte Martano a 559 meri slm, (ar) Gnessrru LusseNeE., Monti Martani. Paesaggio,ambiente, econontia, in <Annali Facoltà Economia e Commercio>>, n. I, Univ. Perugia, 1969, pp.257. 83 Foto 10. - I1 borgo di Morcicchia visto da ovest. Si noti I'allineamentosulla linea di cresta;lapafte più antica a sinisra con monconi dei vecchi bastioni quadrangolari e al centro alcunecosffuzioni più tarde raccordatecomunquecon I'antico nucleo. I magri seminativi e i cespuglio macchiedi olivi abbandonatitestimoniano una continuità diutilizzazione del suolo che solo di recenteè venuta a decadere. nel territorio comunaledi Giano dell'Umbria,a 2 chilometricircaa sud colest del capoluogo.I1 castelloè circondatoda piccoli appezzamenti tivati, rimboschimentirigogliosidi coniferee macchieradedi latifoglie che si alternanoa superficinude di calcarcgrigio e soprattuttodi scaglia cinereasu cui la copertura erbaceaè magrae stentata. dellacatenacalcarca A causadellacostituzioneprevalentemente calcaineocomianigrigi scuridel Reticoe grigi chiari del Lias medionumerosesonole forme carsiche(doline,voragini,grotte) ma tutte di carattelemodestoper la presenzadi strati marnosie argillosicheintered interromponola circolazionesotteffanea calatiai calcanostacolano della acque.Fra le doline di maggioredimensione,dette corueneI dialetto locale('), è da ricordarela Cotva del Lago con specchiod'acqua pefennea sud del castellodi Morcicchiada cui dista circaun chilometro; troscesonoinvecedenominatele doline di dimensioniridotte ma (a2)Il termine indica i panieri e Ie doline sono così denominate per la loro forma. 84 anchele semplicipozzefangoseche si trovano ovunque(o')' Nella zonanumerosisonoi piccoli alveidi corsid'acquaa caîatteîe torrentizio stagionaledi cui il più importanteè il FossodellaFonte che scorrepoco a sud dell'abitato. Alla carenzad'acquasi fa riferimento in un documentodel secoloscorsoconservatonell'archiviostorico di Giano dell'Umbria relativo alla perizía dei terreni che il Comune del centro suddettoavrebbedovuto acquistareper la costruzionedi una fonte pubblicadistantecircaun miglio da Moricicchia,denominataFonte dellaMonugna.Yi si leggechegli allevamentisoffritebbero,.seal benelicio del pascoloche- Morcicchia - godemediantela Montagllanoft si unissel'acquaper l'abbateragio dclk qualeqrlestaMontagnane è priua (). L'idrografia dellazonasi è arricchitacon la creazionedel lago artificiale di Arezzo(") - 60 ettari di superficiee 650 meri cubi di invaso- chesebbenenon sia,almenoper ora, di alcuninteresseper Morcicchiada cui è alquantolontano, è però molto importanteper l'area centrale mattana.Creato un ventenniofa dallo sbarramentodel torrente Maroggia,hail duplicescopodi regolarele pienedel corsod'acqua suddettoe di irrigarele zono limitrofe: la suapresenzaattira inoltre turisti e pescatorie sotto questoaspettopotrebbediventareinteresuna attisanteancheper Morcicchiaqualoranel castellosi affermasse vità turistica. La posizionecentraledel Monte Martano e quindi anchedi Morcicchiarispetto alla catenaè la causadelle variazioni climatichedi tipo nettamentecontinentaledi questaarea,con temperaturemassimedi 35o-36oCin luglio e minimedi -7o o -5"C in dicembree in gennaio. è il diversoandamentodelleprecipitazioninei due verInteressante santi del monte più piovosoè quelloorientale- dovuto ai uentidi sottoe ai aentidi sopra,comesonorispettivamentechiamatilo scirocco e la tramontanache spiranosul Monte Maftano da sud ovesti primi, portatori di pioggiae di caldi estivi, da nord est gli altri, cui si devono le bassetemperatureinvernali e le gelateprimaverili (ou). Il terrenocalcareo,la catenzadi acquanonostantei molti torrenti, rendono difficile 7'utilizzazioneagricoladel suolo, limitata ad una modestaolivicolturala cui tecnicaprevalentedi impianto consentedi ve(a') Saccnror ANcelts M.E., Mrr.lNrrr.aV.G., SroreRIT., I Monti Martani, Il contribun. 2 (1979), pp.257-322; to dell'agriturisnoper la riualutazionedel tenitodo, in <L'Universo>>, cfr. -f4) op. 257-293. Arch. st. com. Giano dell'Umbria, Tit. I,41', 1863, Fonte della Morcicchia. (at) Il bacino artificiale è stato cosruito Íra Arezzo e Firenzuola negli anni 1958-1962 ad opera del Consorzio di Bonificazione Umbra. (a6)Seccrr or ANcrus M.E., MrNNu-la V.G., SEoteniT., Op. cit,, cfr. pag. 276. 85 (') al limite del proprio habidere tuttora frlan di olivi a gfuapoggio tat comesi rileva dalle dimensioniridotte delle piante e dai loro tonchi contorti. Pochii seminativispessoarboratie vitati che si spingono in lembi residui {ino a 700 metri di quota su temeni poveri e difficili dalavorarcdove quasiprodigiosarisulta I'introduzionedi nuovetecniL'economiadel secolo impossibilela meccanízzazione. che e pressochè ,s.orroerabasatatnll'all.uu-ento comesi leggenel documentopreceredditodi questoPaeseè l'industria dentementecitato (o'):..i|principale ma oggi solotre asinie pochi animalida cortile costituidelBestiarne.,, sconola ricchezzadegli abitanti del castelloche ricordanocon nostalgia le numerosegreggidi pecoree di capreche fino ad un trentennio fa avevanoricovero comune nellapiazzadel villaggio. Nei secoliXIII e XIV Morcicchiafeceparte della capitanatodi Normandiacostituitosiforse alla fine del secoloXI (t) sullependicimeridionali del Monte Martano tra Montefalcoe MassaMafiana e mantenutosiautonomofino al 1400circa,esempiodi quel frazionamentopolitico dovuto al facile giocodi alleanzee di contrastitipico dell'epoca. La denominazionedel capitanatoche comprendevaoltre MorcicCastelRitaldi,Giano,Castagnola, chiai castellidi Colledel Marchese, Montecchio,Macciano,secondola terminologta attuale,deriverebbe, norntannisu quel terdi elennenti per I'Ermini fo), dallo <<stanziamento governo di questapicI'autonomia di anche ritorio>e ciò spiegherebbe provinciale cocolaregioneamministîata non dagliufficiali dellacuria me gli altri centri del Ducato di Spoleto,ma dal capitanoo vicario il quale pertanto interferiva fra i centri rurali menzionatie il rettore provinciale. Nel Liber censuumRomanorurnpontilicumcompilatoall'inizio del XIII secolodopo la riconquistadel Ducato di Spoletoda parte della Chiesaad operadi InnocenzoIII, è riportato un elencodei proventi che la Cameruapostolicariscuotevadalle terre del Ducato di Spoleto e vi si legge:Normanniasohtitpro Fod.roL. solidos.Pro adiutorioNatiuiXX. solidos,Et Omnia Banna tatisXXX. Solidos.Pro adiutorio Paschae (a7)È la disposizionede1lecolture che seguonoI'andamentodelle curve altimetriche. (48)Vedi nota n. 44. (4e)Nel 1078 i Normanni attaccaronoil Ducato di Spoleto (Reg. Greg., VII, V, 14, pag. )07) e si ritiene pertanto valida I'ipotesi dell'Ermini (EnurNrG., Una contrada<<Normandia> nell'Ilmbria dei secoli XIII e XIV, in <Annali della Facoltà di Giurisprudenza di Perugía,vol. XLIV, serie V, 19-37.Studi in memoria di R. Michels>, Padova, CEDAM, t937, pp.223-T0) relativa alla possibilitàche alcuní di essisi siano spinti fino alle pendici dei Monti Martani dove abbiano fondato la piccola provincia di Normandia. (50)Cfr. EnnarNr G., Op. cit., pag.229. 86 et Follias,et Bladum secunduntemporisqualitatem>(t).La Normandia Normandiaè del 1118, ciò non comportache l'origine di Morcicchia (51)SeNsrA., Documenti storici inediti, Foligno, Stab. Sgariglia, L879, pp. 528; cfu. pag. 402. (52)Il fodro, dal longobardo lodr = îoruggio, era il diritto dei pubblici ufficiali e del sovrano in viaggio di esigere dalle popolazioni foraggio e biada per i cavalli. (") L'adiatoio è il ributo straordinario sui beni stabili che fu imposto dai re normanni in Sicilia. (54)Il documento - 10 agosto 1318 - è nei regisri dell'Archivio Vaticano che comprendono gIí introiti ed esiti della provincia di Normandia del Ducato di Spoleto, riferiti dal tesoriere provinciale Giovanni d'Amelio al tempo del rettore Rainaldo di Santa Artemia (Cfr. nota seg. n. 55). Qt) <Habui et recepi ab anbasciatoribus Normandie, rctione arendationisiarisdictionis (t7) o...eademautoritate statuimuset ordinanus quod in tend seu contrutaNormandie non sit nec constituaturarnodo rector aliquis per ntaiorerucuriam specialiterdeputatus,set homines illius contradead maioreriacuriam ducalem pro obtinenda iustitia, tarn in cioilibus quarn in crirninalibus, debeanthaberelecafsarn,et per ipsamruaiorem curiarn tantum debeat ipsisiustitia ruinistrari>>(Drvrrrau A., Op. cit., cÍr., pag. 46). 87 . sul lato ovest del castello di Morcicchia. QueFoto l,1,.- La potta di <<Ressando>> sto accessoche immetteva nel castello è oggi protetto da un portone in ferro costruito per difendere i pochi abitanti, tutti anziati, dai freddi venti che si incanalavano nelle sffette vie del borgo. debbarisalireallastessaepoca.Sembrachequestocastellosiasorto anteriormenteal secoloXI, ma purtropponon esistonoelementiprobatori. Si può avanzare I'ipotesi,in verità vagamentesuÍfragata,chesiastato feudo della famiglia dei Litardi, signori del vicino Castrolitardi(8) - oggiCastelRitaldi - passatoin proprietà,forseper permuta, aMarronedi Gigliero, signorelongobardoil qualenel L078lo cedetteallaChie(58)TesannrNr M,, L'Umbria si racconta.Dizionario,vol. I, A-D, pp. 558; vol. II, E(S.M. Angeli),L982;cft. O, pp.502; vol. III, P-2, pp.620, Foligno,Tip. Porziuncola vol. II, pag.424. 88 sa ("); nel secoloXII infatti CencioCamerariolo dice iuris Petri (0), ..interMuricem(Moriano)et Clarignanum.. Nel XIII secoloil castello vennein proprietàalla Chiesaspoletinama nel 7293Íu cedutodal vescovoBerardoo Gerardo (6t)in cambiodi altre terre per un valoredi 2000 lire cortonesial Comunedi Spoleto(u')che nel 1294 ne prese possesso e affrancògli abitanti da ogni vassallaggio. Singolarmente appareelencatoper la prima volta fra i castellidipendentida Spoletosolo nel L490,con il nomedi Morocicchi.aanzichèMorcichia,Moriciclae Moricicula,comeè denominatonei secoliXIII e XIV. Succesivamente formò una piccolacomunitàcon Moriano con cui nel 1600ebbeun unico Statuto essenzialmente rurale e silvano(u').Per la suaposizionestrategicapotè goderedi notevoleautonomiafino al 1861quandofu aggregato al Comunedi Giano. Morcicchiasorgesu un terrenoin decliviocon un dislivellodi circa 16 metri fra la cerchia muraúae la pate piú elevatadel borgo dove si innalzanouna torre massicciaa piantarettangolare,pochi resti delI'antico castello,la cui lettura risultaimpossibilein quantosullesuerovine è statoimpiantatoun orto, e un alto campanileavela del XIV secolo,unico elementomurarioconservatodellastrutturu edthziacasffense. Il borgo ha:una superficiedi 1100 metri quadrati e oggi vi si accede facilmentea seguitodellacadutadellacinta mvaria; un tempoI'ingresso eraconsentitoattraversodue porte chesi aprivanorispettivamentelungo i lati orientaleed occidentaledellemuta. Ad est pochi ruderi vengono tuttora chiamati Porta Vecchia,mentre ad ovest la Porta di Ressando (Alessandro?) o di Re Sando(re Santo?)- così denominatadagli attuah abitanti del villaggio che però non sonoin gradodi fornire spiegazione alcuna del nome ad arco. in pietra. è stata di re(te) FeusrrL., Castellie oillc dell'antico contadoe distrettodi Spoleto,ms. pressola Bibl. com. di Sooleto. (60)i...Castntn quod Moricicla dicitur, sicut inuenitur in RegistroGregorii Papae VII, iuris beati Petri esh>(Líber censuum Romanorum pontificum, Census Romanae Ecclesiae, XXXI). (6r)<..,Anno Domini MCCLXXXXilI BerardusepsspolctanusuendiditSpoletinisCastrun (SaNsrA., Op. cit., Parte II, Caput III, Morcichiae quod erat sab iurisditionent episcopatus...> pag. 402). (62)Nell'atto stilato presso la Pieve di San Fortunato di Montefalco il 1l novembre 1293, si legge che <.,.Gerardus.,.episcopusspoletanus...incaticò priori e canonici di rappresentarlo ...et ipsi... extimarentlore utile episcopoed episcopatuispolctanoper??lutare castftifl Morcicle et honines etuassalloset teffaset possessiones ipsiuscastricum pertinensissaisspoletanus, et titillo permutationh acciperepro predictis, terw et possessiones aalentesduonilia Lbr. coltonl> (SaNsr4., Op. cit., LXXIID. (6i) Lo Statuto, consetvato presso la Bioblioteca comunale di Spoleto, non è diviso per materie. 89 centechiusacon una grandeporta in ferro per interventodell'amministrazionecomunalecheha cosìesaudítoi desiderideglianzianiabitanti che si lamentavanodel vento violentoche peneffavafino nelleloro case.Il castellocomprendevafino ad un cinquantenniofa 8 case-torrila cui potentef.attwa si eguagliavaad una torre molto alta e ben conservata, a nord est del borgo, sul fianco del Monte Martano, per alcuni eretta sulle rovine del castellodi Clarignanofo). Le abitazioni_. 15 in totale,solo5 occupate* serviteda rete idrica e ed eletrica rispettivamentedal L970e dal 1956,sonoper la maggior parte ancaraprivedi serviziigienici.Collegatefra loro daunafitta rete viaria di piccoli ffacciatiin pietrachedi recentesonostati sostitui- Fig. 6, - Il castellodi Morcicchia:piantadel CatastoGregoriano(1819).Copia dell'originales.d, rett. n" VI, Arch. Statodi Perugia(scala1:2.000). (64)Itinerarispoletini,n. 4. Da Spoletoa MassaMartana,a curadi NBssrS. e CEccano. u S,, XXVI settimanadi Studi sull'altomedioevo,Spoleto,Penelli,1978,pp. L02; cf.r. pag.L3. on ti da scalinatemodernein pieffa e cemento,non hanno più l'aspetto maestosodi un tempo,ma sonotutte ristrutturate.La Piazza,singolarmentedenominatadellaBuonaVolontà(6t),è vicina all'ingressoattvale, menffe la chiesadedicataa San Silvestro,di recenterinnovata, è nellaparte altadelborgo;in contrastocon quantotestimonianoi documenti, probabilmenterisale ad epocaanterioreal 1300 e tale ipotesi può esserestÍf.ragatadall'esame di alcuniratti dei muri perimetraliche denunciano e cheinequivocabilmente allemura castellane si addossano una origine più remota del XIV secolo. Morcicchiaè collegatacon i centri vicini - Giano dell'Umbria,Colle del Marchese- da una stradacon fondo elarghezzadr careggiatasod'60. Va precisatocheil problema disfacenti,costruitaintorno agli anni dellaviabilità era sentitogià fin dal secoloscorsocomedi leggenel Prospettostradetenitoriali di CastagnolaMonteccbioe Morcicchia (uu)del di raggiungereil centro vicino più im1830quandoci si preoccupava ('). poftante,cioèFoligno La stradacostruitaun ventenniofa è assai poco transitatapet I'esiguonumerodi abitanti del villaggio.Forsepiù degli altri centri dell'areamattanaMorcicchiaè statacolpita dal massiccioesodorurale che ha portato i giovani a tentareun avveniremigliorein cenri urbani esterniallaregionee in alcunicasiancheall'estero, mentrenellevecchiecase-tori sonorimasti sologli anziantrn atte' sa che si compiail proprio destino.Fa eccezioneuna giovanefamiglia tedescaÍecentementedivenutaptoprietariadi una delle casepiù antiche addossata allemura castellane,ma la ptesenzadi questi stranieri è limitata al petiodo delle vacanze. Lapopolazionedi Morcicchiaè oggi di sole L1 persone- 15 nel dimiCensimento del 1981- conro le 7l del 195L.La considerevole intercensuale particolarmente elevata nel decennio nuzione è stata si è ridotta di 16 demografica 196I-7Lduranteil qualela consistenza unità - da 64 a 28 abitanti- con una diminuzione del56Vo. Degli attuali 11 abitanti - 4 uomini e 7 donne - 9 sonopensionatiagricoliin età superioreai70 anni,una donna di35 e una bambinadi 10 anni, tutti indistintamenteimpegnati,secondole proprie forze,nellacoltivazione (65)I1 nome è stato dato allapiazza da alcuni emigrati volonterosi che si sono impeenati a livellare il terreno e ad abbellirlo con piante resinose. (66)Arch. com. di Giano dell'Umbria, Tiì. XVIII, 10, 1810. (67)<...Rispettoa questo luogo (Giano) le stradeche da qua conduconoa codestoConzuze (Montefalco) percbèconducanoal gooemo (Spoleto) e perchècondacanoanchea Fuligno, sonoper qui le più interessantiper il conmercio e per ogni altro rapporto>.<...RispettoMorcicchia, lruzione di solo appodiato, la stradaper lo stessoriflusso, cbe passandoper la uilk di Moriano conduceparimenti a codestoluogo> (Foligno). (Cft. nota n. 66). 9I della terra di cui sonopiccoli proprietari e dalla qualettaggonomagri raccolti che male compensanole gravi fatiche sostenute. Non è difficile immaginarechefra pochi anni Morcicchiasaràcompletamentedisabitatae soltantonel periodoestivoacquisteràvita con il ritorno degli emigratiche in parte hannogià ristrutturato le proprie abitazioniignorandopurtroppo le più elementarinorme di rispetto per il centro storico.Sonostati infatti adottatii metodi di costruzione<<a nuovo)>per gli interventi <<sull'usato>>) come affermail Mennella (ut), con risultati inevitabilmentenegativisia sul piano storico-artisticoche E soprattuttopreoccupanteil fatto che i lavori di tecnico-economico. restaurosianostati rcalizzatisenzaalcunasensibilitàartisticanè rispetto per la storiaancheda partedi enti pubblici:bastapensareallescalinate in cementoe pietra, al tipo di illuminazíonecon grandi globi bianchi, allaportadi ferro la cui tinteggiaturamarronevuol richiamareil colore del legnodell'originalePorta di Ressandodi cui sonorimasti infissi nella pietrai cardini possenti.Ne consegue che a questiinterventi di recupero cosìgrossolanamente ertati, sia da preferirelo stato di abbandono dellamaggiorpartedegliedifici, ma tutto ciò contrastacon la prosperità di cui Morcicchiadeveavercertamentogodutonei secoliXIII e XIV quandof.acevaparte dellapotentecontradadi Normandia,nonchènel come confermail suo Statuto secentesco che rivela secolosuccessivo una continuità di autonomia.Purtroppole alternativeper una tiptesa di questocentro sono quasiinesistenti:infatti se è difficile praticare una florida agricolturaper i motivi precedentemente elencati,è addirittura impossibilevolgereI'attenzioneall'indusria chenellazonanon è presentein alcunaforma.Unicapossibilitàdi ripresasi individuanell'attivita turistica sostenutadai pubblici amminisratori. Di recentesi sonoinfatti interessatial problemail Comunedi Giano dell'Umbria, di cui Motcicchiaè una dellepiù piccolefrazioni,la ComunítàMontana dei Monti Matani e del Serano,I'Agriturist umbro. Nell'anno in corsoè statastipulataunaconvenzione fra il Comunedi Gianodell'Umbria e i proprietaridella torre medioevaleche si elevafuori del centro abitato ad un chilometro circa di distanza,a guardiadel territorio circostante(u'). Con questoatto il proprietarioconcedein usoal Conuper un periododi anni trenta nedi Gianodell'Umbria...la tone in questione (o) dnrant. i quali il Comune suddetto utilizzeru l.'immobile contete(68)Saccsror ANcsr-rsM.E., MTNNET-r-I V.G., SsnranrT., Op. cit., cfî. pag. 31,0. (6e)Deliberazione del Consiglio comunale n. 54 del l8l5lL984 rclativa alla deliberazione della G.M. n. 119 del 271311984<<Attorizzazioneal Sindaco a firmare una convenzione con la proprietà della Torre di Morcicchia>. (70)Art. n. 2 della Convenzione suddetta. 92 i.lii{ii:i: :ri:!:fîa: iiil:,,],,1 Foto 12. - Tipico esempiodi moderna risffutturazione di una antica bottega medioevale.Nel vecchio arco a sestoribassatosono state inserite spallettein pietra e cemento e <<femamenta> in alluminio anodizzato che si commentano da sole. stimonianzastoricadcl proprio ten'itorio,comecontponentequalilicau delk propria offera turistica,per scopiscientificiimpegnandosiad effettuare (tt). Sempredell'annoin interventi di valoúzzazionee conservazione corsoè la deliberazione dellaGiunta dellaComunitàMontanadei Monti Martani e del Seranoin base alla qtale è approvatoil progetto di restaurodelle mura castellane('), progettorichiestodal Comunedi Giano dell'Umbría (t') sensibilead avviarcun programmadi restaurodi alcunibeni di suapertinenza.Infine,nonostantela priorità cronologica, è da ricordarelaTavola rotonda sui Monti Martani ('o) organizzata dall'Agriturist regionaleumbro già nel L978, finalizzataallapreparazíonedi un piano di intervento per la úvitalizzazionedel centro di Morcicchia,Nella pubblicazionerelativafurono indicatele linee operative di restaurodli beni storici ed ambientaliper il recuperodel pa(71)Art. n. 5 della Convenzione suddetta. (72)Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano,deliberazionedi Giunta. n. 71 del81311984. (7r)Comunità Montana dei Monti Matani e del Serano,notan.4739 del26l1,Lll9$. (74)Agriturist regionaleumbro, Tavola rotonda sui Monti Martani, I1411978. 93 trimonio edilizio esistentee per 1osviluppoeconomicoe socialedell'area _("y. Inrelazione al1'attivitàturisticache i pubblici atti operativie promozionaliappenacitati tendonoad incrementare,va sottolineatoche il turismo a Morcicchiaè già ptaticatoda tempo con gli emigrati che ritornano nel periododelleproprie ferie. E un turismo dunquescarsamenteincentivantee proprio per questomotivo sembrapiù opportuno volgerel'attenzione allarcalizzazionedi un piano agrituristico che consentirebbenon solodi individuarenel centrostoricola sederesidenziale ma anchediutllizzare megliole risorsenatuali incentivandoI'agricolturanellecircostantiareecollinati e montane.Lo sviluppodell'agriturismo restituirebbea Morcicchiaun ruolo imooîtante sul territorio conterminedoveil villaggiopotrebbeesercitare là propriainfluenzapoichèla praticadi una attività agrituristica,a'corapococonosciutanella zona dei Monti Martani, costituirebbeuna novità interessante.Tutta l'aîea, oggi caratterizzata da una preoccupanteinvoluzione socioeconomica,poffebbecosìgoderedi un benessere soddisfacente, come un tempo.A questopropositosembraimportantefermareI'attenzione sull'atteggiamento degli organizzatoridi una manrfestazione estiva,i quali inconsapevolmente operanoin sintoniacon le finalità agrituristiche impegnandoin una sfida singolareturisti, agricoltoried allevatori ('u).La manifestazionesi può inquadrarein un programmaagrituristico da realizzarefacilmentenella sua interezza uttlizzandole strutture già esistentinellazona,comead esempiola buonarete viaria e la relati va vicinanzadel lagodi Arezzo,la cui presenzaúchiamaturisti e sportivi. Ancora più importanti delleoperedell'uomoper il potenzialesviluppo di una attività di carattereturistico sonole bellezzedell'ambiente naturalecon prati, boschidi essenze diverse,macchiecespugliose interrotte da piccoli appezzamenti coltivati chela curadell'uomoha provveduto a delimitarecon siepivive: un paesaggiod'altri tempi dunque, ( 7 t )S a c c u r o r A N c r r r s M . E . ,M E N N s r 1 4 V . G .S, t o n R rT . , O p . c i t , , c f r , p p . 3 0 4 - 3 2 4 . (76)La festa, celebratain occasionedel Ferrasosto,è indettì dalla parrocchiache si avvale della collaborazionedí d:ueSantesi,cioè di due laici amministratóri dei beni della chiesa, ai quali è affidato anche f incarico di raccogliere i fondi necessariper la manifestazione. Le trattative di questa festa paesanareligiòsae civile var.ianosecàndol'inventiva dei Santesiche sono eletti annualmente.Nelle precedentiricorrenzeun animaleda cortile o un agnello sono stati assegnatia chi aveva cènrato con un maggior numero di colpi le sagomedi legno dei rispettivi animali; nell'ultima occasioneun suino vivo è stato assegnato in premio a chi ne avesseindovinato il pesoesatto e pertanto i tentativi awentati deituristi inesperti ma desiderosidi vincere il premio, si sono alternati alle affermazioni sicure degli allevatori. 94 fra collinae montagna,con caratteristiche in una zonapocoaccessibile tipiche delle due aree,dove sono ancoravive le ttadizioni, i dialetti, del territorio negli le sagreé dove, provvedendoalla riorganizzazione è possibilesalaspettinatural1urbanistici,culturalie socio-economici, v agrsar darc I' equilibrio uomo-ambiente. Conclusione I castellidi SantaGiuliana,SanGregorío,Morcicchíasorgonoa quote variabili ra i 100 e i 600 metri di ouota in quell'areacollinaredunque che per le suecaratteristiche- tèmperatutamite, soleggiamento, fertilità del suolo- è semprestataconsideratail sito più idoneo alla vita dell'uomo il quale nell'opera di organizzazionee di utilizzazione ha proweduto a creareforme varie di insediamento.* sparsoe raggruppato- fua cui il castello. I tre cenri fortificati oggettodella ricerca,con gli appezzamenti coltivati vicino alle mura, le stradeinterpoderali,rivelanoil ruolo importanteavuto nellaorganizzazione territorialedi tempi lontani quando per benessere economicoe potenzamilitare godevanotutti di uguale prestigio.Oggi si differenzianoper condizioniedilizie ed economiche: per SantaGiuliana le caratteristichegeneralisi possonodefinire senz'altrobuonegrazieall'interventooculatodi una comunitàdi turisti stranieriche hanno restituito víta al castelloisolato fra montagne ricchedi vegetazione boschiva.Altrettanto non può dirsi per SanGtegorio ai margini della Valle Umbra, oggi spopolatoin seguitoal sisma dell'aprilescotsoche ha resoinagibihle abítazioni;la popolazioneche provvisoriain attesadi riprendere ha trovato alttoveuna sistemazione possesso delleproprie case,continuaad essereimpegnatanellapratica agricolain qualità di salariati,alle dipendenzedella Societàche gestisceI'azienda.Ben più triste è la situazionea Morcicchia, annidataalle falde del Monte Martano con appenauna decinadi abitanti. dove I'azionedi recuperoè affidataall'inventivaindividualedegliemigratiche tornano nel periodo estivo e ai programmidi ristrutturazioneavviati comunaledi Giano dell'Umbriae in corsodi readall'amministrazione Irzzazioneda partedella Comunità montanadei Monti Nlartani e del Serano. A SantaGiuliana dunquela ripresaè da attribuire al turismo ad operadi sranieri e alrettanto si potrebbeipotizzareancheper Morciechia, datala presenzadi una famigliatedescadiventatadí reeentepro- pîretaîra,di una delle casepíù antichedel castello. La situazioneattuale rendeperò troppo ottimisticala previsionee per ora almenosi può parlare sblodi attività agricolapraticatacomeforma di sussistenzalegata al consumofamiliare da partedei pochi abítanti, tvttr anziani,che continuanoa coltivarela terradi loro proprietàcosìcomefacevanoun tempo gli appartenentialleUniversità agrarie.Agricolturasu baseindusriale è invecequella ptaticataa San Gregorio. Quanto espostonon significache il fenomenoturistico abbiaignorato questidue castelliper i quali è comunquepiù esattoparlarcdi una attività affine, quella agrituristicache a San Gregorio si è tentato di promuoveree che a Morcicchiasi speradi programmare.A propostito di turismo ed agriturismoè forseopportunofare alcuneconsiderazioni di caratteregeneralecui si ricollegail diverso stato di conservazione e di uttlizzazionedei castellicitati che sembradoversiattribuire a quei rinnovamentisocio-economici, verificatisiattravetsovari periodi storici, chehannodeterminatoun diversorapportouomo-ambiente. Nel processodi innovazioneevidentein tutti i settori- urbanistico,agricolo, industriale,per accennaresolo ad alcuni - il turismo che è il fattore innovatoreper eccellenzadi questi ultimi anni, è individuabilecome I'attività più idonea ad una ripresadei centri suddetti, unitamentea quellaagrituristica.Là doveI'agricolturaè stataquasidel tutto abbandonataedovenon esistonoimpianti industriali,comenelleareedi pertinenzadei tre castelli,è statafacilitatal'invasionedelle .u-pugrré du parte della gentedi città che per un fatto di moda preferisceoggi trascorrerele proprie vacanzein una abitazionerurale, meglio se antica ma benesistemataall'interno,e si giustificaquindi l'impegnonell'azione di recuperodi edifici rurali e di castellichecostituisconola ricchezzaambientalee una dellemaggioîrattîattivedel paesaggio umbro.Non si può disconoscere che I'attività turistica più di qualunquealtra è in gradodi valoúzzarclebeTlezze paesaggistiche ed i reperti storico-artistici su cui in generesi basaI'offerta commercialedi un soggiornopiacevole e culturalmente interessante. T ali bellezzesi dovrebberosalvaguardare in modo adeguatopoichèoltre ad essereparimonio inestimabile,rappresentanoI'alternativavalidaper una ripresaeconomicae sociale.Da ultimo non va trascuratoil ruolo che può averenella ripresadi questi centri il ricordo dellapotenza di tn tempola cui rievocazionepuò essere stimolante. Per quanto concerneI'agriturismointeso anchecomepromozione culturale,socialeed economicadi coloro che vivono nell'agricolturae dell'agricoltura,è evidentela suapotenzialeimpoftanzaperMorcicchia 96 i cui abitanti,comegià detto, sonotutti dediti ùl'attività,primaria.D'altro canto poichèI'agriturismotende a difenderee valoúzzareil patrimonio ambientale,architettonico,artigianalenonchè gastronomicoalimentareconsentendoalla collettività di usufruiredell'ambientesenza defirîpaîlo,sembraopportunoevidenziarechel'afferm azionedi tale attività potrebbeconsentirela rcahzzazione del primitivo programma agtituristicodi SanGregoriocheprevedevalariaperruradelle antiche botteghe aftigianee quindi la ripresadi quell'arti gianatodomesticoche un tempo soddisfaceva le necessitàdelle comunitàagricole.L'afirgianatova infatti enumeratofra le possibilitàdi ripresae I'agriturismocerca ovunquedi riattivarlo non solocomeofferta turisticama comesistema di conservazione dell'ambiente.Se poi all'atigianato di attribuisceil potenzialerecuperodei centri storici, sembraovvialapropostaavanzata dallaGiuliani Balestino e da me pienamentecondivisa,di offrire alla categoria artigtanale<<...facilitazioni sufficientiper la riappropriazione dell'ambiente storicodi cui la stessacategoria- curerebbe /a naturale,spontanea manutenzione>> tenendopresenteche al contempo<<si recupererebbe (71). il saperetecnicodei mestieri>> Semprea propositodell'agriturismova sottolineataI'importanza dell,a recenteleggeregionalesugli interventí a favoredi questaattività (?t) riconosciutafonte integrativa dell'agricoltura.Nell'articolo 2 delLastessa leggel'agriturismo è definito <<..,iniziatiua di ricezione,ristoro,suago,realizzato con l'eserciziodell'impresaagricola>> e poichè tale attività opera nell'ambienteagricoloe quindi nello spazioin generale,il turismorurale diventaoggettodi uno studiogeograficoe ne è giustificatoI'interesse da parte di chi operain questosettore. A conclusionedi quantoespostova puntualizzatochele areeagricole,comesonoper la precisionequelledei tre castellicitati, presentano risorselimitate a seguitodell'abbandono dell'agricolturada partedei contadinie seogni territorio è in gradodi svilupparsieconomicamente e socialmente secondola propria îatúra e le condizioniumaneprogrammandol'utilizzazione dellerisorsedisponibili, i territori dei castellisuddetti sembranodestinatia non averealcunosviluppo.Proprio in relazionea questatriste prospettivaè opportunoauspicarela ripresadi attività artigianalíconseguentialla affermazionedel turismo e dell'agriper i castellidi SantaGiuliana, SanGregoturismoche rappresentano (77)GruuaNr BarrsrnlNo M.C ., L'artigianato conzerccuperodei centri storici europei, in <Boll._Soc.Geogr. It.> (1984),fasc. 1-6, pp. 133-t39; cfi. pag. 138. (78)Legge regionale L7l4l\984, n. T. 97 rio e Morcicchia,i due aspéttímoderni del rinnovamentosòcíaleed economicoda cui sembrapòssaderivarèil nuovo assettoterritotiale e la Le due attività, comesi è potuto conrist?utturazionedellecampagne. statate,tendonoinfatti uit.ur. strutture di fruizione e di protezione non soltantomaterialema dell'ambientechegarantiscal$un benessefe t socio-culturale. anchepolitico-economico BIBLIOGRAFIA Acnorr F.M., Agriturismo.Problernigiuridici,posibilità e limiti operatiui,Bologna, 1.977,pp. 265. Edagricole, delk città e del con' Bsrronfl é. e Manroryfi.,Illusttzzioni storichee topogralicbe tad.odiPerugia,ms.l42l dellaBibl. Augustadi Perugia,cc.3l0'3Ll-312. H., FoNoIM., PonreA., La casaruralenell'Umbria, F., Dsspr,{Nouts BoNasnna Firenze,Olschki, 1955,Pp. 219. Città di Castello,Un. Art Grafiche,1963,pp. I02. 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