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Consiglio
dell'Unione europea
Bruxelles, 19 febbraio 2016
(OR. en)
B
PU
6150/16
Fascicoli interistituzionali:
2015/0287 (COD)
2015/0288 (COD)
LIMITE
C
LI
JUSTCIV 17
CONSOM 30
DIGIT 10
AUDIO 12
CODEC 165
NOTA
Origine:
presidenza
Destinatario:
Comitato dei rappresentanti permanenti/Consiglio
n. doc. Comm.:
15251/15 JUSTCIV 290 CONSOM 220 DIGIT 116 AUDIO 40 CODEC
1731 + ADD 1 + ADD 2
15252/15 JUSTCIV 291 CONSOM 221 CODEC 1733 + ADD 1 + ADD 2
15261/15 JUSTCIV 292 CONSOM 223
Oggetto:
a) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a
determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale (prima
lettura)
b) Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a
determinati aspetti dei contratti di vendita online e di altri tipi di vendita a
distanza di beni (prima lettura)
- Relazione sullo stato dei lavori
I.
INTRODUZIONE
1.
Con lettere del 9 dicembre 2015 la Commissione ha trasmesso al Consiglio una proposta di
direttiva relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale (di seguito
"direttiva sul contenuto digitale") 1 e una proposta di direttiva relativa a determinati aspetti dei
contratti di vendita online e di altri tipi di vendita a distanza di beni (di seguito "direttiva sulla
vendita online di beni") 2.
1
2
Cfr. il documento 15251/15 JUSTCIV 290 CONSOM 220 DIGIT 116 AUDIO 40
CODEC 1731 + ADD 1 + ADD 2.
Cfr. il documento 15252/15 JUSTCIV 291 CONSOM 221 CODEC 1733 + ADD 1 + ADD 2.
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2.
Le due direttive proposte rientrano nella "Strategia per il mercato unico digitale in Europa" 1.
Il loro obiettivo generale è contribuire a una crescita più rapida del mercato unico digitale, a
beneficio sia dei consumatori che delle imprese. Con un approccio mirato di piena
armonizzazione le direttive proposte mirano a eliminare i principali ostacoli posti dal diritto
contrattuale alla fornitura transfrontaliera di contenuto digitale e alla vendita online e ad altri
tipi di vendita a distanza di beni. L'obiettivo di tali proposte è eliminare l'incertezza giuridica
che deriva per le imprese e i consumatori e ridurre i costi aggiuntivi che le imprese devono
sostenere, data la complessità del quadro normativo dovuto alle differenze tra i diritti
nazionali dei contratti.
3.
La presidenza ritiene che tali proposte siano un elemento importante della strategia per il
mercato unico digitale in Europa. Per l'Unione nel suo complesso il rafforzamento della
fiducia nell'economia digitale è un importante stimolo di solida crescita economica. La
presidenza ha posto l'esame di tale fascicolo in cima alla sua agenda. Questa priorità trova
riscontro in particolare nella programmazione di 18 giorni di riunione del gruppo per le
questioni di diritto civile (diritto contrattuale) nel primo semestre del 2016.
4.
Le direttive proposte sono soggette alla procedura legislativa ordinaria.
5.
Il Comitato economico e sociale europeo dovrebbe adottare in tempo debito il proprio parere
sulle direttive proposte.
1
Cfr. il documento 8672/15 COMPET 185 TELECOM 109 AUDIO 11 DIGIT 32 RECH 107
MI 291 PI 32 IND 72 ECOFIN 308 ENER 139 DATAPROTECT 70 CYBER 31
JUSTCIV 101 E-JUSTICE 56 CULT 29 EDUC 122.
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II.
LAVORI A LIVELLO TECNICO
6.
Il 28 e il 29 gennaio 2015 il gruppo ha avuto un primo scambio generale di opinioni sulle
caratteristiche essenziali delle direttive proposte nonché sulla valutazione d'impatto e sulla
comunicazione della Commissione che accompagnano le proposte 1.
7.
Sebbene i pareri espressi dagli Stati membri abbiano ancora natura preliminare, le discussioni
svoltesi in tale occasione hanno evidenziato un sostegno generale agli obiettivi formulati nelle
direttive proposte di modernizzazione e di semplificazione delle norme in materia di
commercio elettronico, creando un ambiente favorevole alle imprese per i commercianti che
vendono all'estero, aumentando al contempo la fiducia dei consumatori e mantenendo un
elevato livello di tutela dei consumatori.
8.
Tuttavia, vari Stati membri hanno inoltre indicato che occorre evitare il rischio di creare
norme diverse per la vendita di beni online e offline e che è prematuro avviare l'esame della
proposta di direttiva sulla vendita online di beni, in particolare tenendo conto che non sono
ancora disponibili informazioni pertinenti derivanti dall'esame del controllo dell'adeguatezza
di numerose direttive dell'UE in materia di diritto dei consumatori e del marketing (compresa
la direttiva 1999/44/CE sulla vendita e sulle garanzie dei beni di consumo) nel quadro del
programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT),
attualmente elaborato dalla Commissione. I risultati della valutazione relativa alla direttiva
1999/44/CE sono previsti entro settembre 2016. Altri Stati membri hanno sottolineato
l'importanza della coerenza nel settore del diritto contrattuale e tra le due proposte.
9.
Considerato quanto sopra, la presidenza propone di concentrare i lavori a livello tecnico
esaminando innanzi tutto la proposta di direttiva sul contenuto digitale, senza perdere di vista
la coerenza tra questa proposta e la proposta di direttiva sulla vendita online di beni. Il gruppo
ha già avviato l'esame articolo per articolo della proposta di direttiva sul contenuto digitale
prestando attenzione agli obiettivi di fondo degli articoli (in altri termini i risultati attesi) nella
riunione del 9 e 10 febbraio 2016.
1
Cfr. il documento 15261/15 JUSTCIV 292 CONSOM 223.
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10.
La presidenza intende portare avanti le discussioni su questo fascicolo e, se i progressi
compiuti a livello tecnico lo consentiranno, affrontare alcune questioni chiave nel Consiglio
GAI di giugno 2016.
III. CONCLUSIONI
11.
Considerato quanto sopra, si invita il Coreper/Consiglio a
a)
prendere atto della presente relazione sullo stato dei lavori e
b)
approvare l'approccio proposto dalla presidenza secondo cui i lavori si concentrino
innanzi tutto sull'esame della proposta di direttiva sul contenuto digitale.
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