indagini statistiche NUOVO - Dipartimento di Economia, Statistica e

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indagini statistiche NUOVO - Dipartimento di Economia, Statistica e
Statistica Applicata – Prof. Marozzi
Indagini Statistiche
Statistica Applicata – Prof. Marozzi
Indagine statistica
Insieme di operazioni volte a ottenere informazioni (statistiche) su uno o più
fenomeni (caratteri) attinenti a una popolazione (insieme di elementi).
Macrofasi di una indagine statistica
1. Progettazione
Stesura di un documento di progettazione che specifica tutte le azioni che si
dovranno effettuare nella rilevazione dei dati, nella loro elaborazione e nella
presentazione dei risultati.
2. Realizzazione
Si rilevano le informazioni seguendo le specifiche del documento di
progettazione.
3. Elaborazione dei dati raccolti
4. Presentazione dei risultati
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Statistica Applicata – Prof. Marozzi
1. Progettazione dell’indagine statistica
1.1 Astrazione del fenomeno
1.2 Disegno dell’indagine
1.3 Scelta della tecnica di indagine
1.4 Progettazione del questionario
1.5 Valutazione preliminare dei tempi e dei costi
1.6 Predisposizione del sistema di controllo della qualità
1.7 Predisposizione del documento di progettazione
1.8 Verifica della progettazione dell’indagine
2. Realizzazione dell’indagine statistica
2.1 Rilevazione dei dati
2.2 Codifica dei dati
2.3 Registrazione dei dati su supporto informatico
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3. Elaborazione dei dati
3.1 Revisione dei dati raccolti
3.2 Elaborazioni statistiche
3.3 Validazione dell’indagine
4. Presentazione e divulgazione dei risultati
4.1 Predisposizione di un rapporto tecnico di ricerca
4.2 Predisposizione di un rapporto divulgativo
4.3 Predisposizione di una nota per la stampa
4.4 Divulgazione in rete con un ipertesto
4.4 Divulgazione in convegni e seminari scientifici
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1. Progettazione dell’indagine statistica
1.1 Astrazione del fenomeno
1.2 Disegno dell’indagine
1.3 Scelta della tecnica di indagine
1.4 Progettazione del questionario
1.5 Valutazione preliminare dei tempi e dei costi
1.6 Predisposizione del sistema di controllo della qualità
1.7 Predisposizione del documento di progettazione
1.8 Verifica della progettazione dell’indagine
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1.1 Astrazione del fenomeno
Individuazione dei principali aspetti del fenomeno oggetto di studio tramite
la costruzione di un modello che rappresenti una versione semplificata del
fenomeno oggetto di interesse.
Il documento di progettazione dovrà specificare:
i) la popolazione di riferimento
è l’insieme delle unità statistiche a cui faranno riferimento i risultati
dell’indagine. Si devono specificare le condizioni di eleggibilità,
ovvero le caratteristiche che determinano l’inclusione (o l’esclusione)
delle unità statistiche nella popolazione.
ii) i caratteri di interesse
definendo le variabili da rilevare attraverso una progressiva
identificazione degli aspetti salienti del fenomeno oggetto di interesse.
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iii) le classificazioni delle variabili
specificando le modalità con cui si può manifestare ciascuna variabile.
La classificazione è particolarmente importante quando si tratta di
variabili sconnesse o ordinabili.
Per alcune variabili particolarmente complesse da definire (legate ad
esempio alla qualità della vita, alle attività economiche, o alle
professioni) sono disponibili classificazioni standard (vedi la
classificazione
delle
attività
economiche
fatta
dall’ISTAT/EUROSTAT) riconosciute a livello internazionale.
Per agevolare la confrontabilità dei risultati dell’indagine con i risultati
di altre indagini è consigliabile far riferimento a classificazioni
comunemente utilizzate.
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1.2 Disegno dell’indagine
Specificazione il tipo di indagine più confacente alla raccolta delle
informazioni e alla produzione delle relative statistiche.
i) indagini totali
Rilevazione di tutte le unità della popolazione oggetto di interesse.
Le unità devono essere presenti su una lista aggiornata e quindi
rintracciabili.
L’esempio più noto è il censimento generale ISTAT sulla popolazione e
le abitazioni in Italia che avviene ogni 10 anni.
E’ bene effettuare una indagine totale nel caso in cui la popolazione di
riferimento sia costituita da poche unità (di norma quindi molto
importanti). Si pensi a una indagine sugli ospedali pubblici in Calabria,
o anche sulle scuole superiori in Calabria.
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Da punto di vista puramente teorico con un’indagine totale si riescono a
ottenere stime perfette di ciò che interessa.
Nella pratica però è facile rendersi conto come ciò sia di fatto
impossibile. I problemi sono vari, in particolare quelli dovuti ai costi
finanziari e temporali necessari e quelli connessi alla qualità dei dati
raccolti (di norma inferiore a quella dei dati raccolti tramite una
indagine campionaria).
ii) indagini campionarie (o parziali)
La loro caratteristica principale è che solo una parte (detta campione)
delle unità statistiche della popolazione viene osservata.
Conseguentemente, diminuendo l’onere della rilevazione in termini di
risorse temporali, umane, finanziarie e di mezzi, è possibile destinare
maggiore attenzione alla qualità dei dati raccolti.
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L’altro lato della medaglia riguarda l’estensione (inferenza) dei risultati
ottenuti che sono direttamente riferibili al campione, e “solo”
induttivamente (nel caso di campioni probabilistici) riferibili alla
popolazione oggetto di interesse. Difficilmente i partiti politici
accetterebbero che le elezioni avvengano tramite una indagine
campionaria.
iii) indagini occasionali
indagini il cui scopo è quello di rilevare caratteristiche possedute dalla
popolazione in un singolo istante di tempo (esempio: ammontare della
popolazione in un dato istante) o riferite a un periodo (esempio: pezzi
prodotti da una impresa durante una settimana lavorativa).
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iv) indagini periodiche (o ripetute o ricorrenti)
sono indagini ripetute periodicamente nel tempo (esempi: l’indagine
trimestrale ISTAT sulle forse lavoro, lo stesso censimento decennale).
v) indagini longitudinali
v.i) indagini longitudinali senza rotazione
sono indagini che seguono nel tempo una popolazione di partenza al
fine di studiare i cambiamenti intervenuti col tempo.
Non prevedendo l’ingresso di nuove unità nell’indagine, si mette in
evidenza come con l’indagine longitudinale senza rotazione sia
possibile produrre statistiche riferite alla sola popolazione di partenza
(non è possibile cogliere gli eventuali mutamenti nella struttura della
popolazione di riferimento).
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v.ii) indagini longitudinali con rotazione
prevedono periodicamente l’uscita di alcune unità dal campione
analizzato e la contestuale entrata di altre unità a sostituirle (rotazione
delle unità).
In questo modo è possibile catturare i cambiamenti strutturali della
popolazione che avvengono nel tempo (si pensi con riferimento agli
studenti iscritti all’UNICAL alla sorta di avvicendamento che avviene
tutti gli anni tra matricole e laureati).
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1.3 Scelta della tecnica di indagine
Si tratta di scegliere le modalità di contatto delle unità statistiche e le
modalità di rilevazione delle informazioni. La scelta della tecnica di
indagine è un aspetto fondamentale della pianificazione e quindi
dell’esecuzione dell’indagine essendo strettamente collegata ad esempio
alla formazione del personale da utilizzare sul campo, ai costi e ai tempi
attesi.
i) intervista diretta (o faccia a faccia)
L’intervista viene condotta da un rilevatore che legge le domande e le
opzioni di risposta nell’esatto ordine e con lo stesso linguaggio adottati
nel questionario.
Oggigiorno l’intervista diretta avviene tramite l’ausilio di un computer
e si parla di indagine CAPI (Computer Assisted Personal Interviewing).
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Vantaggi principali dell’intervista diretta
• Maggiore possibilità di contattare e convincere il rispondente a
collaborare.
• Agevola molto la identificazione del rispondente.
• Maggiore interazione intervistatote-rispondente (possibilità di
spiegare il significato delle domande e il modo corretto di
rispondere).
• Agevola le interviste di lunga durata.
• Permette l’impiego di supporti grafici come i cosiddetti “cartellini”.
Svantaggi principali dell’intervista diretta
• Molto costosa, in particolare se i luoghi da raggiungere sono lontani
o l’estensione territoriale della ricerca è ampia.
• Richiede tempi molto lunghi.
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• Richiede una organizzazione capillare sul territorio.
• Difficoltà nel controllare l’operato dei rilevatori.
• Comporta il rischio di condizionare le risposte. Assume infatti
particolare importanza il come l’intervistatore conduce l’intervista.
Un buon intervistatore deve porre le domande esattamente come
sono formulate sul questionario e nell’ordine stabilito; non deve
fornire chiarimenti sul significato delle domande che possano
alterarne il significato, non deve cercare di anticipare la risposta o
commentarla; non deve dare l’impressione che si tratti di un esame
e che esistano risposte giuste o sbagliate.
• Eventuale difficoltà nel rintracciare il rispondente. In alcuni casi si
può essere costretti a orari non canonici (come la sera tardi o la
mattina molto presto). In altri casi, pur trovando la persona,
potrebbe essere difficile farsi accogliere in casa (anziani soli).
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• ii) intervista telefonica
L’intervista viene condotta al telefono da un intervistatore che legge le
domande e le opzioni di risposta nell’esatto ordine e con lo stesso
linguaggio adottati nel questionario.
Ormai praticamente tutte le interviste telefoniche avvengono tramite
l’ausilio del computer e si parla di indagine CATI (Computer Assisted
Telephone Interviewing).
Presso il Dipartimento di Sociologia dell’UNICAL si trova uno dei
primi laboratori CATI universitari di Italia.
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Vantaggi principali dell’intervista telefonica
• Notevolmente meno costosa dell’intervista faccia a faccia. Il
campione può anche essere disperso su un’ampia area territoriale. I
costi inferiori consentono di fare più tentativi per rintracciare i
rispondenti. Minori costi di addestramento degli intervistatori.
• Tempi di raccolta dei dati molto contenuti. Inoltre, se l’intervista è
CATI contestualmente alla raccolta dei dati viene eseguito anche il
data-entry (immissione dei dati).
• Non è necessaria un’organizzazione sul territorio.
• Possibilità di controllare facilmente l’operato dei rilevatori.
• Agevola il contatto con le persone che non si trovano in casa in
orari canonici.
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• Basso rischio di condizionare le risposte per l’assenza di distorsioni
imputabili all’aspetto fisico, alle espressioni del viso e alla
gestualità dell’intervistatore.
• Maggiore possibilità di fare domande su argomenti delicati.
Svantaggi principali dell’intervista telefonica
• Impossibilità di raggiungere chi è non è sugli elenchi del telefono.
Coloro che non hanno il telefono o sono esclusi dalle liste spesso
presentano caratteristiche peculiari. Generalmente, la disponibilità
di un telefono nella propria abitazione è ridotta tra le famiglie con
scarso reddito e numerose, residenti in zone agricole, con persona di
riferimento della famiglia giovane o con bassa istruzione. Da non
sottovalutare la diffusione della telefonia mobile. Per cercare di
ovviare a problemi di questo tipo si possono utilizzare delle
tecniche di generazione casuale dei numeri telefonici.
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• L’identificazione del rispondente non è certa.
• Maggiore difficoltà nello stimolare la collaborazione del rispondente.
• Maggiore difficoltà nel fornire delucidazioni sul significato delle
domande e sulle modalità corrette di risposta.
• E’ molto difficile effettuare interviste lunghe.
• Le modalità delle risposte chiuse non devono essere troppe,
altrimenti si possono dimenticare.
• Lo sviluppo del telemarketing può indurre il convincimento che
l’obiettivo dell’intervista sia quello di vendere qualche prodotto o
servizio.
• Non permette l’impiego di supporti grafici come foto o cartellini.
• Non si possono osservare i comportamenti non verbali
(atteggiamenti) e quindi rilevare il grado di interesse del rispondente.
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iii) indagine per posta (o per mezzo assimilabile)
Il questionario è spedito per posta (o per email, o fax) e il rispondente
lo compila rispondendo alle domande.
Il questionario completato viene rispedito indietro oppure riconsegnato
a un addetto che lo ritira a domicilio.
Vantaggi principali dell’indagine postale
• Costi contenuti (non si deve assumere né formare personale per
effettuare le interviste).
• E’ richiesta un’organizzazione minore.
• Il questionario tende a essere lungo perché dovrà contenere le
istruzioni sulla compilazione.
• Bassi rischi di condizionamento, l’assenza dell’intervistatore
elimina
possibili
distorsioni
dovute
all’intervistatore
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(abbigliamento, tono della voce, sesso sono tutti fattori che possono
influenzare l’intervistato).
• Adatta per porre domande su argomenti delicati (a causa
dell’assenza di un intervistatore).
• Si dà la possibilità all’intervistato di consultare con calma eventuali
documenti (es. scontrini di spesa) prima di rispondere.
• Per posta si raggiungono tutti i luoghi sempre allo stesso costo (si
raggiungono anche le persone senza telefono e inoltre non si deve
pagare il viaggio del rilevatore).
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Svantaggi principali dell’indagine postale
• Tempi lunghi e incerti per la raccolta delle risposte.
• Impossibilità di identificare con certezza il rispondente (il
questionario potrebbe essere compilato da un'altra persona o
l’intervistato potrebbe farsi suggerire le risposte da qualcuno).
• Forte autoselezione dei rispondenti (rispondono solo quelli
particolarmente motivati a farlo). Il fatto che non tutti rispondano
pone il problema di capire chi ha risposto e chi no e quali siano le
caratteristiche (differenziali) dei due gruppi. E’ importante
distinguere le mancate risposte dagli indirizzi sbagliati (persona
irraggiungibile).
• Risponde soltanto una ridotta percentuale di persone (di norma
intorno al 30%). Per ovviare almeno in parte a questo problema, si
possono inviare una o due lettere o fare una o più telefonate di
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sollecito ribadendo l’importanza e gli obiettivi della ricerca.
Contestualmente si può inviare nuovamente il questionario.
• Non si possono osservare i comportamenti non verbali
(atteggiamenti) e quindi rilevare il grado di interesse del
rispondente.
• E’ più difficile aiutare i rispondenti nella comprensione delle
domande e nella compilazione del questionario (da qui l’importanza
della grafica del questionario).
• Impossibilità di controllare che la compilazione avvenga nell’ordine
prestabilito.
• Molte domande possono rimanere prive di risposta.
• Non è certa la data di compilazione.
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(iv) diario
E’ un particolare tipo di questionario strutturato appositamente per
registrare eventi frequenti e di scarsa importanza quali spese di bassa
entità o attività quotidiane.
Permettere la registrazione degli eventi nel momento della giornata in
cui essi avvengono in modo tale da non dover ricorrere a uno sforzo di
memoria, con una conseguente sottonotifica degli eventi.
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Vantaggi principali del diario
• Riduce i problemi di memoria del rispondente.
• Si può combinare con altre tecniche di indagine.
Svantaggi principali del diario
• La sua struttura potrebbe essere complessa.
• Disaffezione del rispondente con conseguente sottonotifica degli
eventi col passare del tempo.
• Può essere necessaria la presenza di un rilevatore per la consegna, il
ritiro e il supporto alla compilazione.
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1.4 Progettazione del questionario
Il questionario è lo strumento di misura designato a raccogliere le
informazioni sulle variabili qualitative e quantitative oggetto di indagine. Il
questionario è anche uno strumento di comunicazione finalizzato a
facilitare l’interazione fra il ricercatore, il rilevatore e il rispondente.
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1.5 Valutazione preliminare dei tempi e dei costi
Il costo massimo sostenibile e la durata attesa dell’indagine sono dei
vincoli a cui la progettazione dell’indagine deve sottostare.
Tempi e costi, oltre a influenzarsi reciprocamente, influenzano fortemente
la qualità dell’informazione prodotta.
Per quanto concerne i tempi di esecuzione dell’indagine si deve tener conto
della tempestività richiesta nell’ottenere i risultati.
La tempestività può essere indotta sia dall’urgenza dell’informazione, sia
dalla rapidità con cui il fenomeno osservato si evolve nel tempo. Questi
aspetti riducono l’utilità temporale dell’informazione prodotta.
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1.6 Predisposizione del sistema di controllo della qualità
Il sistema di controllo della qualità è costituito da un insieme di azioni
predisposte nell’indagine e finalizzate al trattamento dell’errore non
campionario.
(i) Azioni preventive predisposte al fine di rendere meno probabile
l’insorgere dell’errore.
A esempio l’invio di una lettera di preavviso ai rispondenti o l’istituzione
di un numero verde per le richieste di chiarimento sono due azioni il cui
scopo è quello di stimolare la partecipazione all’indagine e diminuire
quindi le mancate risposte.
(ii) Azioni di controllo in corso d’opera predisposte al fine di individuare e
correggere gli errori nel momento in cui questi insorgono durante il
processo di produzione.
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L’impiego di tecniche di identificazione automatica degli errori ne è un
tipico esempio. Tali tecniche servono a individuare la presenza di
incoerenze nei dati (come un professionista con la sola licenza elementare)
e a effettuare la conseguente correzione o imputazione del dato a valori
accettabili.
(iii) Azioni di valutazione predisposte per quantificare il livello di errore
non campionario contenuto nei dati.
Tali azioni implicano l’elaborazione di dati raccolti durante l’indagine. Il
calcolo del tasso di risposta ne è un esempio.
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1.7 Predisposizione del documento di progettazione
Il documento di progettazione illustra nei dettagli la pianificazione degli
aspetti concettuali e operativi dell’indagine da parte del gruppo di
progettazione.
Il documento di progettazione deve contenere le informazioni relative alle
fasi viste in precedenza. In particolare deve contenere:
(i) obiettivi: contestualizzazione del fenomeno oggetto di indagine e analisi
delle informazioni già disponibili da altre fonti;
(ii) definizioni e concetti: descrizione delle definizioni e dei concetti
adottati con particolare riferimento agli aspetti riguardanti il passaggio
dalle definizioni teoriche all’applicabilità pratica;
(iii) analisi dei confronti praticabili (e non) fra i dati che si vogliono
raccogliere e quelli già disponibili da altre fonti;
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(iv) classificazioni: standard adottati e problemi di riconducibilità ad altri
standard in termini di possibilità di integrazione fra dati;
(v) tempestività (ed eventuale periodicità): valutazione del tempo intercorrente
fra il periodo di riferimento dei dati e il momento in cui saranno pubblicati e
diffusi i risultati;
(vi) liste e archivi: scelta e descrizione delle liste da utilizzare per identificare
la popolazione obiettivo; analisi della completezza e della ridondanza delle
liste utilizzate; valutazioni concernenti la presenza di errori nelle informazioni
disponibili, tali da precludere il contatto delle unità di rilevazione;
(vii) campionamento: definizione del disegno di campionamento in relazione
alle liste di base disponibili, agli obiettivi e ai costi dell’indagine; analisi dei
problemi di applicabilità del disegno;
(viii) strumenti di raccolta: descrizione degli strumenti utilizzati per la raccolta
delle informazioni presso le unità statistiche (questionari e/o documenti
amministrativi).
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1.8 Verifica della progettazione dell’indagine
Con la verifica delle soluzioni considerate si vuole valutare l’adeguatezza e la
comprensibilità dei concetti e delle definizioni adottate nei casi pratici; il
questionario di indagine; la migliore fra più possibili soluzioni di specifici
problemi; i problemi eventualmente indotti da una operazione sulle
successive; l’adeguatezza delle previsioni riguardanti tempi e costi
dell’indagine.
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Le più utilizzate modalità di verifica sono:
(i) test di soluzioni alternative
Consiste nella suddivisione di un piccolo campione di unità statistiche in tanti
sottogruppi quante sono le diverse alternative da valutare. Nota bene: si
considera un singolo aspetto da valutare, enucleandolo dal contesto.
(ii) indagine pilota
Si tratta dell’esecuzione dell’indagine su scala molto ridotta. Lo scopo è quello
di valutare se l’insieme delle soluzioni scelte sia adeguato alla prova pratica.
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2. Realizzazione dell’indagine statistica
2.1 Rilevazione dei dati
2.2 Codifica dei dati
2.3 Registrazione dei dati su supporto informatico
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2.1 Rilevazione dei dati
Si tratta di individuare e contattare le unità statistiche selezionate per
l’indagine (unità di rilevazione) e quindi di rilevare i dati.
Le modalità di contatto e la raccolta dati presso le unità di rilevazione
dipendono dalla tecnica di indagine adottata.
Indipendentemente dalla tecnica adottata, la rilevazione ha due obiettivi:
• individuare e contattare le unità statistiche;
• raccogliere i dati in modo neutrale, senza distorsioni che influenzino chi
risponde.
Aspetti rilevanti per raggiungere questi scopi:
• la formazione dei rilevatori nelle indagini dirette o telefoniche;
• la predisposizione di strumenti di rilevazioni chiari;
• la predisposizione di meccanismi di controllo per correggere eventuali
distorsioni.
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2.2 Codifica dei dati
Si tratta di predisporre i dati raccolti in modo che possano poi essere trasferiti
su supporto informatico.
Tramite la codifica dei dati, a ogni modalità di risposta viene associato un
codice numerico.
Di fronte a risposte come “non so”, “non risponde”, “non ricorda” è preferibile
usare un codice particolare che valga per tutte le domande (si possono usare
cifre come 99 per “non so”, 98 per “non risponde”, 97 per “non ricorda”).
Di fronte a domande non applicabili vanno utilizzati codici facilmente
distinguibili dagli altri come 777, 888, 999 e simili.
L’impiego di questi codici è utile perché gli spazi vuoti possono generare
confusione (non si capisce cosa indichino) e possono dare problemi
computazionali nelle successive elaborazioni.
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Nel caso delle domande aperte si opera così
• si esaminano le risposte;
• si decide come raggruppare le risposte in categorie sostanzialmente
omogenee;
• si associa un codice a ciascuna delle categorie individuate.
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2.3 Registrazione dei dati su supporto informatico
Si tratta di trasferire i dati codificati su supporto informatico adatto alle
successive analisi statistiche.
Lo scopo principale è quello di costruire la cosiddetta matrice dei dati che
• contiene tante righe (record) quante sono le unità di analisi (es. le persone
intervistate);
• contiene tante colonne (campi) quante sono le variabili considerate
(sostanzialmente sono le risposte alle domande riportate nel questionario).
Si noti che alcune tecniche di indagine prevedono la contemporanea
immissione dei dati su supporto informatico (es. CATI o CAPI).
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3. Elaborazione dei dati
3.1 Revisione dei dati raccolti
3.2 Elaborazioni statistiche
3.3 Validazione dell’indagine
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3.1 Revisione dei dati raccolti
Si procede alla correzione automatica o manuale degli errori che causano
violazioni delle regole logico-formali di compatibilità, relative ai limiti
imposti sul campo di variazione delle singole variabili, alle relazioni
intercorrenti fra le variabili e alle relazioni formali stabilite dalle norme di
compilazione del questionario.
3.2 Elaborazioni statistiche
Tra le varie elaborazioni da fare rivestono particolare importanza le
rappresentazioni grafiche e quelle tabellari.
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3.3 Validazione dell’indagine
Si tratta di valutare se l'informazione può essere considerata consona alle
finalità per le quali è stata prodotta. In primo luogo si valuta se la qualità
dei dati è sufficiente per diffondere i risultati dell’indagine. In secondo
luogo si cerca di identificare le fonti di errore più rilevanti in modo da
cercare di evitarle o mitigarle, per quanto possibile, nelle eventuali
indagini successive e per fornire un quadro critico dei risultati prodotti
nella successiva presentazione.
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4. Presentazione e divulgazione dei risultati
4.1 Predisposizione di un rapporto tecnico di ricerca
4.2 Predisposizione di un rapporto divulgativo
4.3 Predisposizione di una nota per la stampa
4.4 Divulgazione in rete con un ipertesto
4.4 Divulgazione in convegni e seminari scientifici
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