agosto 2007

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agosto 2007
Tariffa Roc: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA
LOTTA
Fiamme Oro: ancora campioni!
In caso di mancato recapito restituire a: FIJLKAM Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido RM
JUDO
Fiamme azzurre: terzo titolo!
PERIODICO MENSILE DELLA FIJLKAM • ANNO 26°
7-8•2007
KARATE: BOSPHORUS CUP
JUDO: CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE
LOTTA: ITALIANI A SQUADRE
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Periodico della FIJLKAM • n. 7-8 Luglio-Agosto 2007
In copertina: Samantha Piccolo, Sara Battaglia, Viviana
Bottaro
Direttore
Matteo Pellicone
Direttore responsabile
Giorgio Sozzi
Comitato di Redazione
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Vanni Lòriga, Giuseppe Pellicone e Giancarlo Bagnulo
Progetto e impaginazione
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Hanno collaborato
Antonella Iannucci, Giovanni Bertolozzi Caredio, Vittorio
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Mendolia, Daniele Poto, Andrea Gb Sozzi, Giorgio Sozzi,
Leandro Spadari, Livio Toschi
Servizi fotografici
Archivio Fijlkam, Archivio Toschi, Monia Castelli, Vittorio
Fasone, Claudio Frittoli, Studio Gibelli, Paolo Lorusso,
Giovanni Parutta, Vito Simmi, Giorgio Sozzi, Leandro
Spadari, Emanuele Di Feliciantonio
Direzione, Amministrazione, Pubblicità
Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma - Tel. 06/36858230
SOMMARIO
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2
6
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Unione Stampa
Periodica Italiana
22
KARATE
Bosphorus Cup
di Leandro Spadari
Europei per Regioni
di Leandro Spadari
Golden League - Open d’Italia
di Leandro Spadari
SUMO
Campionati d’Europa
di Andrea Gb Sozzi
JUDO
Torneo di Ventimiglia
di Antonella Iannucci
LOTTA
Memorial Memisevic
di Vittorio Fasone
ATTIVITÀ NAZIONALE
26
31
LOTTA
Italiani a Squadre G.R.
di Giovanna Grasso
JUDO
Campionati Italiani a squadre
di Giorgio Sozzi
40
Trofeo Topolino
di Giovanna Grasso
I SERVIZI
44
Eurocamp di Cesenatico
di Leandro Spadari
46
Sotto il Gran Sasso
di Salvatore Mendolia
48
Spigolature
di Daniele Poto
50
Judo giovanile al Kodokan
di Giovanni Bertolozzi Caredio
60
Cinquanta anni di maglia azzurra
di Vanni Lòriga
LE RUBRICHE
52
I libri: Scrivono di noi
di Vanni Lòriga
57
Storia: Giovanni Gozzi
di Livio Toschi
62
Storia: Jac lisca di pesce
di Livio Toschi
65
Cronache regionali
LUGLIO-AGOSTO 2007
1
K A R AT E
20° “BOSPHORUS CUP”
Italia: dominio assoluto
10 Ori, 2 Argenti, 2 Bronzi: prosegue la saga degli Azzurri, dominatori assoluti anche in
questo impegnativo evento internazionale, svoltosi a ridosso dell’Europeo di Bratislava.
I commenti dei Maestri Vito Simmi e Alessandro Balestrini.
di Leandro Spadari - foto di Vito Simmi
L
a Nazionale Italiana, guidata dal
Capo Delegazione e Vicepresidente Federale Professor Giuseppe Pellicone, nonché Presidente della
Mediterranean Karate Federations
Union (MKFU), e composta dei Tecnici Maestri Vito Simmi ed Alessandro
Balestrini; degli Arbitri Enzo Cappelli,
Francesco Di Domenico, Claudio Scattini e Alfonso Verrecchia; degli Atleti:
Sara Battaglia, vincitrice
dell’individuale
Il Trio vincente
2
LUGLIO-AGOSTO 2007
Michele Giuliani, Francesco Ortu, Giuseppe Di Domenico, Nello Maestri,
Luigi Busà, Alessandro Nardi, Aniello
Iarnone (kumite maschile); Selene
Guglielmi, Susanna Mischiatti, Laura
Pasqua, Greta Vitelli (kumite femminile); Vincenzo Figuccio, Lucio Maurino,
Luca Valdesi (kata maschile); Sara Battaglia, Viviana Bottaro e Samantha Piccolo (kata femminile), ha raggiunto
Istanbul per disputare quello che ormai
rappresenta un altro appuntamento “classico” per il Karate
Azzurro, la Bosphorus Cup
disputatasi all’ Atakoi Ahmet
Comert Sporthall di Istanbul.
Appuntamento, tra l’altro,
denso di soddisfazioni: ricordiamo che alla 19ma edizione,
svoltasi lo scorso anno, i nostri
rappresentanti conquistarono
due medaglie d’oro, con Giannicola Trivisonno nel Kata
Individuale Maschile e Chiari Marivin
nel Kumite Individuale Femminile, +60
kg; una medaglia d’argento con Alfredo
Tocco nel Kata Individuale Maschile;
quattro medaglie di bronzo con Giannicola Trivisonno-Alfredo Tocco-Erik
Torre nel Kata a Squadre Maschile, Cristian Verrecchia nel Kumite Individuale
Maschile, 75 kg, e Chiari Marivin e
Chiara Ronchetti nel Kumite Femminile Open.
Ripercorriamo velocemente le tre giornate di gara nei risultati salienti.
Venerdì 20 Aprile
Subito in lizza il Kata
specialità nella quale,
conquistando ben tre
dei quattro ori disponibili, si conferma appieno lo stato di salute dei
nostri rappresentanti.
Nell’individuale, oro,
K A R AT E
infatti, sia per il finanziere Lucio Maurino (una sorta di meritata rivincita,
stante la forzata assenza per una dolorosa contrattura muscolare al Campionato
Italiano di Kata 2007), sia per Sara Battaglia (ASD Olimpia Karate Bergamo),
Campionessa Mondiale 2006 ed Assoluta Italiana 2007, che si annette autorevolmente la sfida finale con la turca
Kubra Akarsu, Atleta terza classificata
ai recenti Europei Cadetti di Smirne.
Oro anche per la Squadra Maschile
(Luca Valdesi-Lucio Maurino-Vincenzo Figuccio), una compagine di cui è
quasi superfluo ormai tornare a tessere
le lodi…e lo stesso dicasi per l’oro della
Squadra Femminile (Sara BattagliaViviana Bottaro-Samantha Piccolo), la
stessa compagine che si era annessa
l’oro all’Europeo Juniores di Smirne,
poco più di due mesi prima. A completare il già ricco bottino, si aggiungono
nell’individuale l’ Argento per Vincenzo Figuccio (CS Carabinieri), di cui
ricordiamo tra gli ultimi piazzamenti
internazionali i due Bronzi, rispettivamente, all’ 8°
Open
d’Italia
2007 ed agli
Open d’Austria
2006, ed il Bronzo per Viviana
Bottaro (ASD
Colle
degli
Ometti Genova),
Viviana
Bottaro nel
Bunkai
tra i tanti altri titoli “fresca” vincitrice
dell’Oro all’ Open d’Italia 2007.
Sabato 21 Aprile
Inizia il Kumite con le categorie
maschili + 80, 80 e 75 in cui schieriamo, rispettivamente, Aniello Iarnone e
Alessandro Nardi (entrambi del CS
Carabinieri) e Luigi Busà (CAM
Avola). Tutti e tre si aggiudicano l’accesso alla finale. Si prosegue con le
categorie femminili 60 e +60 kg. Pervengono alla finale anche Laura Pasqua
(Rembukan Augusta) nei 60, mentre
Susanna Mischiatti (ASD Olimpia
Karate Bergamo) esce, purtroppo, al
secondo incontro. Nei +60 kg Greta
Vitelli (ASD G:Guazzaroni Terni),
anche a causa di una brutta distorsione
della caviglia, subita in allenamento,
perde; dominerà la categoria l’albanese
Fiona Bequiri. Infine, scendono in
campo i 65 ed i 70 kg maschili. Assente Ciro Massa, influenzato, non abbiamo nessun rappresentante nei 65, dominati dal turco Murat Malak mentre nei
70 kg -categoria
appannaggio del
turco
Mehlmet
Uygur- Giuseppe
Di Domenico (GS
Fiamme Gialle),
dominatore della
Golden
League
2006 assieme a
Francesco Ortu, conquista un bel Bronzo. In finale, quindi, schieriamo quattro
Atleti e tutti e quattro centrano l’Oro,
vincendo con grande autorità. Laura
Pasqua, Atleta che ricordiamo Terza al
Campionato del Mondo Juniores 2005,
Seconda agli Open di Francia 2006,
Bronzo all’ Europeo Juniores di Smirne
ed Argento agli Open d’Italia 2007, a
spese della turca Merve Baltay, terza
classificata all’ Europeo Cadetti/Juniores di Smirne; Luigi Busà, tra l’altro
Campione Mondiale a Tampere e Campione Europeo Juniores a Smirne,
imponendosi sul turco Samet Develi,
anch’egli bronzo all’ Europeo; Alessandro Nardi, Vicecampione Italiano Assoluti 2007, sull’iraniano Mohamad
Aghakhani; Aniello Iarnone, atleta che
ricordiamo Campione Europeo Juniores 2005 e Vicecampione Europeo
Juniores a Smirne, sul kazako Khalid
Khalidov, vittoria particolarmente lodevole: l’antagonista, infatti, vanta un
ricco palmares, quale Campione Mon-
Selly si conferma
la migliore
Perfetto sincronismo del
Kata italiano femminile
Busà, ancora
LUGLIO-AGOSTO 2007
primo
3
K A R AT E
diale Cadetti 2003, Vicecampione agli
Open di Parigi 2006, Bronzo ai Campionati Mondiali e Mondiali Universitari del 2006. L’ Open femminile sancisce il trionfo della turca Celik Gulderen,
Campionessa Europea 2003, Oro agli
Open d’Italia 2005, Bronzo al Campionato Europeo sempre 2005, Vicecampionessa agli Open d’Italia svoltisi a
Monza: un’atleta lanciatissima per Bratislava. L’Open Maschile vede, invece,
l’affermazione del georgiano Cogita
Arkania a spese del kazako Khalid
Khalidov.
Domenica 22 aprile
In gara i 60 kg maschili, dove schieriamo Francesco Ortu (CS Carabinieri) e
Michele Giuliani (GS Fiamme Gialle) e
i 53 kg femminili, con la plurititolata
allieva dalle origini del maestro Vito
Simmi, Selene Guglielmi (GS Fiamme
Oro), di cui ricordiamo qui per tutti giusto due titoli, quelli di Vicecampionessa
Mondiale e Campionessa Mondiale
Universitaria 2006. Uscito di scena un
po’ inaspettatamente il nostro Giuliani,
Ortu -che da poco ha conquistato il suo
9° titolo di Campione Italiano!- raggiunge meritamente l’accesso alla finale e così pure la Guglielmi. Le fasi eliminatorie fanno conseguire il medesimo risultato anche alla Squadra Femminile, composta per l’occasione delle
Atlete Susanna Mischiatti, Laura
Pasqua e Selene Guglielmi. Tutte e tre
le finali, anche in questo caso, vengono
vinte dagli Azzurri: Francesco Ortu battendo il turco Selcuk Aksu,Atleta
secondo ai Campionati Universitari
Europei del 2005; Selene Guglielmi a
spese della turca Seval Abakor, la Squadra Femminile vincendo bene sulla
squadra della Turchia A. Gli Azzurri
stabiliscono, quindi, un bel primato
anche nel kumite: sette finali, sette ori
ed in conclusione la Nazionale Italiana
risulta prima nel medagliere con dieci
Ori, due Argenti e due Bronzi.
Il commento dei Tecnici presenti ad
Istanbul
Maestro Vito Simmi, Coordinatore
dello Staff Tecnico Nazionale: ”Per
prima cosa voglio rivolgere un grande
complimento ai nostri Atleti: se lo meritano davvero, sono tutti ragazzi semplicemente straordinari. Siamo stati
accolti molto bene, mi piace ricordare
che eravamo alloggiati nella parte vecchia e più tradizionale della città, in
una zona caratterizzata dalla presenza
di bellissimi edifici religiosi sia musulmani che cristiani. L’organizzazione,
curata dalla Federazione Turca, è stata
efficiente ed a supervisionare ogni
aspetto c’era, tra gli altri, l’Arbitro
Mondiale turco Tasdemir. Ma -dispiace
dirlo- la direzione di gara non è stata
molto oculata, tanto che -sia pure a
malincuore, dati i rapporti di stretta
Aniello Iarnone
primo dei + 80 kg
MEDAGLIERE
NAZIONE
ORO
ITALIA
TURCHIA
ALBANIA
GEORGIA
KAZAKISTAN
AZERBAIGIAN
IRAN
KUWAIT
SIRIA
UCRAINA
10
5
1
1
ARGENTO BRONZO
2
7
2
17
2
4
3
1
3
1
5
2
1
Il podio dei 70 kg
con Di Domenico
medaglia di bronzo
Francesco Ortu in Uramawashi
Maurino e
Figuccio
primo e
secondo nel
Kata
individuale amicizia tra l’Italia e la Turchia- ho
dovuto fare qualche energica protesta.
Sono certo che, dopo tutti i chiarimenti
avuti, l’anno prossimo la direzione di
gara sarà più equilibrata.”
Maestro Alessandro Balestrini, componente dello Staff Tecnico Nazionale: “La Bosphorus Cup rappresenta da
sempre un valido test in vista del Campionato Europeo Assoluto. Quest’anno
la Nazionale Azzurra si è presentata
con la squadra che ci rappresenterà a
Bratislava, praticamente al completo. Il
livello tecnico, certamente buono, e la
folta presenza di Nazioni limitrofe alla
Turchia ha significato per i nostri Atleti, unici rappresentanti dell’occidente
europeo, un efficace banco di prova,
soprattutto dal punto di vista caratteriale. La combattività degli Atleti presenti, infatti, ha imposto ai nostri un
impegno di prim’ordine e le straordinarie qualità degli Azzurri sono emerse in
maniera inequivocabile. Dieci Ori, due
Argenti e due Bronzi ci pongono al vertice della competizione con largo margine sulla Turchia, seconda classificata, con cinque Ori, sette Argenti e ben
diciassette Bronzi. Un eccellente risultato che lascia bene sperare in vista dei
prossimi Europei, dove la Nazionale
Italiana dovrà difendere con le unghie
il titolo di Campione Mondiale conquistato a Tampere nel 2006.”
K A R AT E
5° TORNEO PER REGIONI
Lazio: un bronzo fulgente
Al 5° Campionato Europeo per Regioni, svoltosi a Novi Sad (Serbia), bella prova del Lazio nel
Kumite maschile, mentre il Veneto sfiora un altrettanto bel risultato nel Kata femminile.
testo e foto di Leandro Spadari
S
abato 9 giugno 2007 l’imponente Palazzo dello Sport Vojvodina di Novi Sad, cittadina serba
dal motto “Multietnics-Tolerance-Fair
Play” ha ospitato lo svolgimento della
5° Edizione del Campionato Europeo
per Rappresentative Regionali. Qualche numero aiuterà intanto a farsi
un’idea del contesto competitivo: ad
animare i quadrati di gara si sono contate ben 104 Squadre, in rappresentanza di 51 diverse Regioni e di 20
Nazioni; in totale, 57 le Atlete e 117
gli Atleti per il Kata; 57 e 220, rispettivamente, per il Kumite. L’Italia era
più che ben rappresentata. I risultati
della Finale Nazionale del Campionato Italiano avevano dischiuso la partecipazione a Lazio (dominatrice, ricordiamo, della classifica assoluta),
Toscana, Sicilia, Campania, Lombardia, Calabria, Veneto e Puglia, que-
6
LUGLIO-AGOSTO 2007
st’ultima meritevole di una particolare
menzione d’onore, in quanto l’unica a
presentarsi a Novi Sad con un team
per ognuna delle quattro specialità di
gara. La Squadra Laziale Maschile di
Kumite ha saputo esprimere sul
campo valori incontrovertibili, lanciatissima com’era verso la disputa della
finale, visibilmente più che mai alla
sua portata. Un grande complimento
ci sentiamo di dover indirizzare al
contempo alla Squadra Femminile
Veneta di Kata, la quale ha mancato di
un soffio un prestigioso terzo posto in
classifica, che sarebbe valso a perpetuare il successo colto l’altr’anno
dalla Squadra Maschile della Campania. Manifestato il rimpianto per ciò
che poteva essere, ma non è stato,
rivolgiamo da queste pagine, di là dai
risultati conseguiti, un sincero elogio
a tutte le altre nostre Rappresentative,
generosamente impegnate dalla prima
all’ultima ad onorare l’autorevolezza
del Karate italiano in un confronto difficilissimo per quantità e qualità delle
partecipazioni (come apparirà di tutta
evidenza, scorrendo, ad esempio,
nomi e titoli dei finalisti spagnoli e
turchi).
Cerchiamo ora di ripercorrere le note
salienti di una giornata agonistica
oltremodo impegnativa per tutti indistintamente i suoi meritevoli attori.
KUMITE
Tradizionale apertura la mattina con la
specialità del combattimento. Maschile. Nella Pool A1, di scena tra le
prime la Puglia (Capodelegazione,
Commissario Straordinario Giuseppe
Lodeserto; Direttore Tecnico CTR
Maestro Nicola Simmi; Responsabile
Kumite Maestro Stella Bux e Kata
Panoramica
dell'interno
durante lo
svolgimento del
Campionato
K A R AT E
La forte squadra
del kata della
Campania in
azione
Veduta esterna del grande
complesso sportivo di Novi Sad
Maestro Gino Nosi; Ufficiale di Gara
Vincenzo Sarappa; Atleti Kumite:
Antonella Di Rella, Antonella Carlucci, Viviana Di Bello, Lucia Guglielmi,
Francesco Loseto, Saverio Pesola,
Salvatore Pappadà, Fabio Fasano,
Alessandro Nacci; Atleti Kata: Giada
Poci, Agnese Del Giudice, Maria Grazia Lopez, Ivan Luppoli, Luca Pati,
Giuseppe Del Giudice) contrapposta
all’insidiosissima squadra francese Ile
De France.
Il tecnico Simmi raduna i suoi, e conoscendo bene caratteristiche e modo di
combattere dei transalpini, fornisce
subito con sicurezza le corrette coordinate sulla più adeguata tattica da
seguire nel confronto con gli avversari. Nonostante le calzanti indicazioni e
l’impegno dei nostri, a passare il turno
per 3-1 è l’opportunista ed irruento
team francese, forte di elementi di
esperienza, dal palmares molto più
nutrito di quello dei pur meritevoli
Atleti pugliesi: la successiva sconfitta
dei transalpini con la compagine turca
del Marmara, preclude ai pur validi
pugliesi la possibilità di un repechage.
Il Maestro Vito Simmi, Coordinatore
come noto dello Staff Tecnico Nazionale, “a distanza” così ha poi commentato: “Troppo grande il divario di
esperienza tra i nostri giovani rappresentanti e gli avversari. Indubbiamente, un conto è la finale del Campionato Italiano, un conto è la manifestazione europea. Se, oltre a far maturare
una comunque proficua esperienza, si
vuole portare a casa da questo evento
un risultato significativo, visti i livelli
raggiunti dal medesimo, perché non
dare la possibilità alle Regioni affermatesi a livello nazionale -fermo
restando il numero di Atleti ammessi
alla fase europea- di liberamente formare poi la propria squadra rappresentativa? E’ solo una proposta, se ne
potrebbero anche discutere altre…”.
Appena miglior sorte tocca alla Campania nella Pool B1 (Capodelegazione, Presidente di Settore Nicola Mirabella; Consigliere Nazionale Maestro
Salvatore Nastro; Direttore Tecnico
CTR Maestro Emilio Fotino; Responsabile Kumite Maestro Massimo Por-
toghese; Kata Maschile Maestro Luigi
Fiorinelli; Kata femminile Maestro
Domenico Doria. Atleti Kumite: Salvatore Serino, Vincenzo Iarnone,
Nicola Di Matola, Hamir Hasayen,
Ernesto De Sio, Marco Abruzzese,
Gianluca Zucchini; Kata: Carla Apollo, Sara Milione, Veronica Santacroce,
Alfredo Tocco, Giannicola Trivisonno, Alessandro Ferrante). Battuta brillantemente la squadra croata Zagreb
(3-0), la compagine napoletana viene
fermata in quella che poteva essere la
prosecuzione di un promettente cammino dalla bosniaca Sarajevo (3-0),
squadra avvantaggiata, nel confronto
con i nostri, dal fatto di aver saltato il
primo turno ma indubbiamente molto
forte, tanto che arriverà a disputare la
finale con la rappresentativa turca dell’Ege, perdendo di misura (3-2).
Nella Pool B2 di scena la Lombardia,
anch’essa con legittime credenziali
per un risultato di riguardo: la presenza di elementi di prim’ordine, e già
dalla discreta esperienza agonistica,
induceva a previsioni positive.(CapoLUGLIO-AGOSTO 2007
7
K A R AT E
La rappresentativa
del Lazio
La rappresentativa
del Veneto
La
compagine
della Puglia
L'omaggio fatto
dalla
delegazione
calabrese al
Presidente della
Federazione
serba di karate
di una
riproduzione
dei volti dei
bronzi di Riace
La rappresentativa della Calabria
delegazione Maestro Valter Topino;
Coach ed Allenatore CTR Kumite
Maestro Mauro Genocchio; Responsabile Ufficiali di Gara della Lombardia Maestro Claudio Scattini; Atleti:
Giovanni Ferlinghetti, Guido Fenaroli, Iacopo Zampolli, Giuseppe Risuglia, Simone Minicucci, Diego Fisogni). La nostra formazione si trova
contrapposta ad un’ altra più che valida rappresentativa francese, l’Alpes
Cote Azur, che è brava ad aggiudicarsi il confronto per 3-0, e che verrà
sconfitta solo nella finale di Pool dalla
spagnola Madrid. Il Maestro Valter
Topino così commenta: “Questo Campionato Europeo per Regioni, giunto
alla sua 5ª edizione, sta diventando
una delle massime competizioni in
Europa, praticamente una delle gare
più ambite, perché valorizza il lavoro
svolto dalle Regioni; ed i numeri lo
stanno a dimostrare! I ragazzi hanno
dato come sempre il massimo, ma in
queste manifestazioni, oltre alla capacità tecnica, conta molto anche l’esperienza internazionale; la nostra squadra, composta per 5/6 di giovanissimi,
ha espresso appieno il suo valore, ma
ha pagato questa inesperienza. Sono,
comunque, molto soddisfatto del loro
8
LUGLIO-AGOSTO 2007
comportamento. Un complimento sincero al Lazio per il magnifico bronzo
conquistato.”
Anticipati dalle parole del Maestro
Topino, eccoci così a parlare della
Pool A2, nella quale grande protagonista della durissima mattinata agonistica è la formazione del Lazio.
(Capodelegazione, Presidente di Settore Avv. Alessandro Savi; DT Maestro Luigi Grisanti; Responsabile CTR
Maestro Giancarlo Troiano; Responsabile Kumite Femminile Maestro
Remo Capra; Tecnico CTR Maestro
Vincenzo Riccardi; Maestro Luciano
Argiolas accompagnatore; Atleti
Kumite: Lara Liotta, Tiziana De
Angelis, Francesca Acquaviva,
Michela Zega, Nello Maestri, Gianni
Guglielmo, Luigi Scognamiglio,
Aniello Iarnone, Edoardo Marmorato,
Alessandro Nardi). La compagine
laziale si aggiudica subito il confronto
con la croata Zagrebacka Zuranija
(3-2), liquida la finlandese South Finland con 3-0 e con analogo punteggio
la serba Vojvodina, padrona di casa e
sostenuta come ben si potrà immaginare da un tifo assordante. Arriva così
in finale di Pool al confronto con la
squadra turca dell’Ege, che dominerà
poi la finale a spese del Sarajevo: una
finale che per i turchi, una volta usciti
vittoriosi dalla sfida con i nostri, sarà
nel confronto un impegno di livello
decisamente minore… E sì che gli
ottomani sono tutt’altro che mal rappresentati. Tra di loro, infatti, nomi di
grande esperienza e dal palmares
nutrito, quali Haldun Alagas, Vicecampione Open d’Olanda 2005, Bronzo ai Campionati Europei 2000 e
2001; Serkan Yagci, Vicecampione
Europeo a Bratislava, Campione Open
d’Italia 2007, Vicecampione Mondiale
Universitario 2006; Bahattin Kandaz,
Bronzo agli Open d’Italia 2005. Vicecampione Europeo 2001 e Bronzo
all’Europeo 2000; Muslum Basturk
Campione Europeo Universitario
2005, categoria 75 kg e Open; Ismail
Hakki Sen, Bronzo ai Mondiali del
2002; Okay Arpa, Vicecampione
Europeo 2004 e 2000. L’incontro,
nodale e decisivo, si risolve a favore
dei turchi per 3-1: l’unica vittoria per
il Lazio è appannaggio di Marmorato,
allievo del Maestro Claudio Culasso.
Il ripescaggio vede i laziali dominare
sulla rappresentativa tedesca Bremen
(3-0) e quindi agguantare uno splendi-
K A R AT E
La forte
Rappresentativa
lombarda
La squadra
toscana
La squadra
della
Campania
Ancora
la squadra
del Lazio
do bronzo battendo autorevolmente
(3-0) la bosniaca Herzegovija.
Nel Femminile, Pool A il Veneto
(Capodelegazione Maestro Gianpaolo
Zacchè; Coach Kumite Maestro
Leone Volpin; Coach Kata Maestro
Raffaella Pietrobon; Atlete Kumite:
Martina Gai, Erika Zuin; Kata: Annalisa Penolazzi, Elisa Gogo, Lara Perissinotto) incontra la spagnola Cataluna,
ma si presenta solo con due Atlete,
quindi - di là dal loro ottimo comportamento - la differenza punti ne decreterà la sconfitta. Peccato! Nella stessa
Pool è sempre il Lazio a dire la sua
battendo in rapida successione dapprima la tedesca Nordrhein Westfalen
(2-0) - con due superlative prestazioni,
tanto per iniziare, di Francesca Acquaviva e Michela Zega che si aggiudicano i rispettivi confronti per 7-1 e 6-1e poi la slovena Maribor (2-1), perdendo infine con la croata Sjeverozapadna Hrvatska sia pur con un margine minimo (1-0).
Nella Pool B di scena l’esordiente
Calabria (Capodelegazione, Presidente
di Settore Maestro Gerardo Gemelli;
Responsabile CTR Maestro Enzo
Migliarese; Commissario Tecnico
Regionale Maestro Lino Canale; Ufficiali di Gara Giuseppe Notarianni,
Arbitro Internazionale, e Vincenzo
Martino, Arbitro Nazionale; Maestro
Riccardo Partinico, Addetto Stampa;
Atlete: Alessandra Benedetto, Chiara
Di Chiera, Amalia (Titti) Turano, Jessica Amendola, Danila Migliarese e
Lara Mennitti). Purtroppo il team
perde il primo incontro con la tedesca
Berlino (2-0) mentre la Puglia è messa
fuori causa, sia pur di strettissima
misura, dalla svizzera Berna (2-1), formazione che si classificherà al terzo
posto. Il Maestro Gerardo Gemelli non
ha comunque dubbi: “Per la nostra
squadra regionale è stato già un grande risultato l’aver partecipato a questa importantissima manifestazione. Il
prossimo anno, forti di tale valida
esperienza, potremo essere maggiormente competitivi…”. Per la cronaca:
la Delegazione Calabrese ha scelto un
momento informale della manifestazione per fare omaggio al Presidente
della Federazione Serba di Karate,
Dragoslav Bozovic, di due copie dei
volti dei famosissimi Bronzi di Riace,
omaggio che è stato particolarmente
apprezzato.
CLASSIFICA
Kumite maschile:
1° EGE (Turchia); 2° SARAJEVO
(Bosnia); 3° p.m. LAZIO (Italia) e
ICANADOLU (Turchia)
Kumite Femminile:
1° ISOLE CANARIE (Spagna)
2° TUZLA (Bosnia)
3° pm SJEVEROZAPADNA HRVATSKA (Croazia) e BERNA (Svizzera)
KATA
La storia del Kata, in questa edizione
del Campionato, lascia l’amaro in
bocca: fatto sta che alla riapertura
delle competizioni pomeridiane, nel
giro di una mezz’ora o poco più, tutte
le nostre Rappresentative, sia maschili che femminili, vengono decretate
perdenti. Come è potuta accadere tale
disfatta nel Kata, dove il Know-how
italiano -passateci per questa volta il
termine inglese- è stabilmente ai vertici dei valori Mondiali ed Europei, non
da oggi, ed esprime senza dubbio una
supremazia inequivocabile, frutto di
una scuola sedimentata ed al tempo
stesso in grado di continuamente rinnovarsi, e di un talento che ha ben
LUGLIO-AGOSTO 2007
9
K A R AT E
pochi rivali? A Novi Sad in termini
oggettivi non si è certo assistito, di là
da qualche pur pregevole esecuzione
straniera, non lo si nega, all’emergere
improvviso di una scuola e/o di capacità alternative e vincenti nel confronto con i nostri Atleti. Un commento
estemporaneo spiegava la sconfitta
con la presenza di troppe nostre squadre poco competitive, rispetto agli
stranieri presenti con poche squadre
ma realmente competitive. Peccato
che, assistendo alle esecuzioni valutate “vincenti” rispetto a quelle italiane,
l’impressione fosse tutta un’ altra… e
qui ci fermiamo. Né da parte dei Giudici, cui compostamente i nostri rappresentanti chiedevano spiegazioni sui
criteri di giudizio adottati, si riteneva
di fornire spiegazioni minimamente
esaurienti, per cui al danno di un’onerosa trasferta sostenuta, si aggiungeva
la beffa di essere stati eliminati senza
sapere in più di un caso, oggettivamente, il perché, o solo immaginandoselo. Peraltro le gare sono state tutte
riprese nel loro completo svolgimento
e siamo a conoscenza che il Consigliere Nazionale Maestro Salvatore
Nastro sottoporrà le immagini medesime all’attenzione del vertice federale
per ogni opportuna analisi e conseguenti passi. In realtà la notizia più
interessante, un’autentica “chicca”
anticipataci dal Vicepresidente Vicario
della FIJLKAM Professor Giuseppe
Pellicone, è che a decorrere dal 2008
la città sede del Corso Europeo per
Arbitri Internazionali, sia di kumite
che di kata, non sarà più quella che
ospiterà lo svolgimento del Campionato Europeo Seniores, ma quella che
accoglierà proprio il Campionato
Europeo per Rappresentative Regionali. Una grande novità, ne siamo
certi, che si rifletterà positivamente su
di una direzione degli incontri che
quest’anno ha mostrato dei limiti -è da
dirsi senza nessuno “scandalismo”- e
che il prossimo sarà senz’altro più
oggettiva, con una “musica” diversa,
quindi, per i nostri rappresentanti. Ciò
premesso, la cronaca è presto detta.
Maschile. Nella Pool B è la croata
Zagreb a passare il primo turno eliminatorio con la Puglia, la Toscana
10
LUGLIO-AGOSTO 2007
(Maestro Massimo Costanzo tecnico
CTR responsabile Kata maschile;
Arbitro nazionale Alessio Giraldi;
Atleti: Lorenzo Scudiero, Marco Ortimini, Lorenzo Bettarini) perde il confronto -su jion portato da entrambecon la squadra Podgorica, venendo
squalificata sembra per un kiai in
più… Nella Pool A ancor più incredibilmente (!) la squadra Campana, forte
di Atleti tra i quali Alfredo Tocco, per
non citarne che uno, recentissima
medaglia d’oro al Campionato Europeo di Smirne - esegue un Jion decretato perdente con il Jion eseguito dalla
greca Attika, affermazione tutt’altro
che convincente (ed anche qui ci fermiamo).
“Non vorrei esprimere commenti interviene il Capodelegazione Maestro
Nicola Mirabella - ma è indubbio che
noi campani ci siamo sentiti defraudati di un’ affermazione nella quale avevamo ragione di credere fortemente.”
A completare il quadro, neanche la
Sicilia si salva.(Maestro Franco Pasqua
Direttore CTR; Ufficiale di Gara Gaetano Farinetti; Atleti: Christian Torre,
Erik Torre, Aurelio Trofè; Alessandra
Cremona, Alessia Mirabella, Selenia
Beninato; presente alle competizioni
anche il Maestro Santo Torre). Al suo
Kanku-Dai viene, infatti, preferito il
Jion della squadra slovena Maribor.
Femminile. Pool A. La Sicilia con
Kanku Dai perde il confronto con il
Bassai Dai della slovacca Bratislava,
all’inverso della Campania il cui Bassai Dai perde il confronto con il Kanku
Dai delle croate della squadra Zagreb.
Il Maestro Franco Pasqua è anch’ egli
sorpreso:”Abbiamo lavorato tanto sia
con i ragazzi che con le ragazze per
arrivare a Novi Sad con il miglior livello di forma possibile. Si accetta tranquillamente il fatto che una volta si
vinca e la volta dopo magari si perda:
ma perdere in questo modo, nel confronto con avversari rispetto ai quali visibilmente, a detta di tutti - i nostri
erano di ben altro livello, ecco è inconcepibile.” Leggermente meglio vanno
le cose nella Pool B. Se è vero che la
Puglia con Kanku Dai perde il confronto con la squadra serba Vojvodina
(Jion), il Veneto riesce a percorrere
rispetto alle altre nostre compagini un
percorso più articolato: le atlete euganee si aggiudicano, infatti, con Bassai
Dai il primo confronto con le spagnole
di Castilla Y Leon (Kanku Dai), ma il
loro Hanan perde purtroppo la sfida
successiva con l’Unshu delle croate
della Sjeverozapadna Hrvatska, che si
classificheranno Vicecampionesse.
Entrate nei turni di Repechage, le brave
Atlete venete perdono per un soffio la
possibilità di aggiudicarsi la finalina:
superano, infatti, autorevolmente con
Unshu il GojushihoSho delle slovene
della squadra Maribor, ma nell’incontro per il bronzo il loro Nipaipo perde
con l’ Unshu della squadra Podgorica.
Raffaella Pietrobon l’aveva dichiarato
che l’obiettivo sarebbe stato quello di
un’affermazione a livello europeo e le
ragazze con loro pieno merito sono
arrivate alle soglie di un bronzo che,
dato il contesto, avrebbe assunto quasi
un valore doppio!… Ecco il commento
del Maestro Gianfranco Zacchè,
Responsabile CTR Veneto: “Il gruppo
di ragazze visto in azione a Novi Sad è
lo stesso che stiamo seguendo con particolare cura da oltre un anno, ed il
primo risultato significativo colto è
stato quello della vittoria nella finale
del Campionato Italiano a Rappresentative Regionali. Questo team ha continuato con estremo impegno la preparazione, ed eccolo sfiorare un bel risultato all’Europeo: del resto bisogna riconoscere che le Atlete venete sono tra le
migliori in Italia, sia nel kata che nel
kumite..ragazze che, in termini generali è stato più volte detto con particolare riferimento al kumite, hanno dimostrato rispetto ai maschi una maggior
prontezza e capacità nell’assimilare i
nuovi regolamenti di gara e farli propri. Quali adesso i nostri programmi?
Pensato come un vero e proprio servizio agli associati, offriremo l’opportunità di partecipare ad un raduno estivo
con svolgimento nell’ultima settimana
di agosto a San Zeno di Montagna
(VR): un’iniziativa che ha avuto un
grandissimo successo, con quasi un
centinaio di adesioni! Vogliamo poi
incentivare l’attività internazionale,
K A R AT E
con scambi e trasferte, e cito come
esempio il felice gemellaggio con Poitiers, dovuto anche all’ interessamento
dell’Assessore alla Cultura di Padova.
Ma non escludiamo in futuro di attivare altri gemellaggi. L’obiettivo principe rimane, comunque, una riaffermazione sia alla finale italiana che a quella europea del prossimo anno!”
Per completezza di cronaca, riportiamo (come abbiamo fatto più sopra per
gli Atleti turchi dell’ Ege) i nominativi
con relativi titoli dei componenti delle
altre 3 Squadre Medaglia d’Oro.
Kata Femminile/Madrid: Almudena
Munoz Gonzales, Bronzo all’Europeo
2006 e 2007 e Oro al Mondiale Cadetti/Juniores 1999; Ruth Jimenez,
Argento alla medesima competizione
del 1999; Fatima De Acuna, Argento
al Campionato Mondiale Cadetti/Juniores 2003.
Kata Maschile/Madrid: Fernando
San Jose, Argento al Campionato
Europeo 2005 e 2007; Francisco Salazar, Argento al Campionato Europeo
Cadetti/Juniores 2006 e 2007 ed
Argento al Campionato Mondiale
Cadetti/Juniores 2005; Josè Mateos.
Kumite Femminile/Isole Canarie:
Lorena Rodriguez Garcia; Ivonne
Gonzales Herrera; Carmen Vicente
Cabanas, Bronzo all’ Europeo ed al
Campionato Mondiale Universitario
2006, Oro all’ Europeo Cadetti/Juniores e Bronzo all’ Europeo 2007; Eva
Albors Huerta.
PER CONCLUDERE,
LA PAROLA AL LAZIO…
Alessandro Savi, Presidente di Settore
del Comitato Regionale Lazio: “La
nostra formazione maschile era composta di ottimi elementi, ma con estrazioni
e provenienze diverse, ed il lavoro si è
concentrato sul “fare squadra” non trascurando ogni utile messa a punto. Il
riscontro avuto a Novi Sad ci parla di
una compagine compatta, seria, che ha
saputo esprimere sempre una notevole
compostezza e professionalità. Anche le
ragazze hanno disputato un’ottima
gara, pur se per loro “proibitiva”,
dando prova di un’ altrettanto grande
preparazione nell’arena che le vedeva
contrapposte a squadre europee di
vaglio. L’obiettivo futuro è la crescita
del CTR e dei suoi Atleti, attraverso sia
competizioni internazionali che confronti con altre Regioni, per arrivare a
dar vita ad un vero e proprio vivaio, uno
stabile serbatoio per la Nazionale.”
Maestro Luigi Grisanti, Direttore Tecnico: “Questa medaglia di bronzo rappresenta una grande soddisfazione, in
quanto colta in un evento caratterizzato da un livello tecnico-agonistico
molto alto, assolutamente vicino a
quello di un Campionato Europeo
vero e proprio. Mi piace evidenziare il
contagioso entusiasmo che il Maestro
Giancarlo Troiano è in grado di trasmettere e che i ragazzi assimilano
appieno. Anche le ragazze si sono
comportate benissimo, ma erano tutte
pesi leggeri trovatesi contrapposte via
via ad autentici “mostri” in termini
sia di stazza che di bravura tecnica.”
Maestro Giancarlo Troiano, Responsabile CTR: “Voglio esprimere da parte
mia un caloroso ringraziamento al
Maestro Remo Capra, sulla cui continua e generosa collaborazione ho sempre potuto fare affidamento, anche nei
frangenti più difficili; principalmente a
lui si deve la bella performance delle
nostre ragazze. I ragazzi sono stati tutti
splendidi, con in evidenza Alessandro
Nardi che ha rappresentato l’elemento
perno della squadra e che ha dato
prova anche in quest’occasione di un
ampio e spettacolare repertorio di tecniche di gamba. Il risultato ottenuto,
frutto di un gruppo unito, ci stimola ora
a riprendere il lavoro con rinnovato
entusiasmo e motivazione!”
MEDAGLIERE
REGIONE
ORO
ARGENTO
BRONZO
MADRID - Spagna
ISOLE CANARIE - Spagna
EGE - Turchia
SJEVEROZAPADNA - Croazia
ZAGREBACKA - Croazia
CLASSIFICA
TUZLA - Bosnia
Kata maschile:
1° MADRID (Spagna);
2° ZAGREBACKA ZURANIJA (Croazia);
3° p.m. VOJVODINA (Serbia) e MARMARA (Turchia)
Kata Femminile:
1° MADRID (Spagna)
2° SJEVEROZAPADNA HRVATSKA
(Croazia)
3° pm THURINGEN (Germania) e
PODGORICA (Macedonia)
SERAJEVO - Bosnia
LAZIO - Italia
THURINGEN - Germania
PODGORICA – Montenegro
VOJVODINA - Serbia
MARMARA - Turchia
BERNA - Svizzera
ICANADOLU- Turchia
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GOLDEN LEAGUE
8° Open d’Italia a Monza
La bella struttura del PalaCandy, subito dopo il Campionato Italiano di Kata, è tornata a far da
degna cornice alla tappa lombarda del sempre più interessante circuito internazionale. Un
avvenimento che in due intense giornate agonistiche ha visto di scena oltre 1400 Atleti.
di Leandro Spadari - foto di Vito Simmi
Q
uando si parla di Golden League, il primo riferimento che
viene spontaneo fare è, prima
ancora che agli stessi valori tecnico-agonistici, ai numeri, invero impressionanti.
Basti pensare che all’edizione 2007,
nella sola prima giornata, per gli “Over
18” sono scesi in campo 630 Atleti in
rappresentanza di 32 Paesi, e più precisamente: 91 per il kata maschile e 79 per
il kata femminile, individuale ed a squadre; 309 per il kumite maschile e 151
per il kumite femminile individuale. Se
a questi numeri si aggiungono per la
seconda giornata i 261 Esordienti “B”, i
257 “Giovani” ed i 291 “Under 18” ecco
che il totale delle due giornate svetta a
quota 1439!… Numeri da capogiro, si
potrebbe legittimamente dire, ma che
non sono valsi ad impensierire più di
tanto la collaudata macchina
organizzativa
con il patrocinio,
la collaborazione e la sponsorizzazione dell’avvenimento
da parte – tra gli
altri - del Comune di Monza, Provincia
di Milano, Union Federations Mediterraneenes UFMK/MKFU (di cui ricordiamo il Professor Giuseppe Pellicone
quale autorevole Presidente), Rete
Negozi Lombardia Sport, Powergardbite protettivo, Ronin Monza, Clear
Channel, Trocellen-Titalia spa, Adidad,
Budo International, Vandal, Map, Jute
Sport, oltre, ovviamente, del Comitato
Regionale Lombardia FIJLKAM.
Anche per esigenze redazionali faremo
riferimento ai risultati della sola prima
giornata, con focus sugli incontri di finale, cui tra gli altri ha assistito il Vicepresidente Vicario Federale, Professor Giuseppe Pellicone, che ha anche proceduto ad effettuare personalmente diverse
premiazioni.
KATA INDIVIDUALE FEMMINILE
Sara Battaglia è ancora protagonista,
come non le bastasse il titolo iridato di
Tampere, l’oro individuale ed a squadre
di Smirne, l’oro al Campionato Italiano
2007 (forse le “brucia” il bronzo dell’edizione 2006…) domina il Gruppo A,
battendo nella relativa finale la tedesca
Haas Sabrina. Sara è l’unica italiana
peraltro approdata ai quarti di finale,
assieme alla tedesca Wall Swetlana
(affermatasi a spese della nostra pur validissima Samantha Piccolo), alla già citata Haas Sabrina ed all’austriaca Gungor
Yasemin. Nel Gruppo B è la compagna
di Nazionale Viviana Bottaro, anch’ella
oro a squadre a Smirne, 3° classificata al
Campionato Italiano Assoluti Kata 2007,
Capitano della compagine 1ª classificata
Grandissima gara
di Viviana Bottaro
Sara Battaglia impeccabile esecutrice
LUGLIO-AGOSTO 2007
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K A R AT E
al Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali 2007, ad affermarsi nella
finale regolando la sempre eccellente
Daniela Berrettoni, dominatrice di questa categoria nell’edizione dello scorso
anno e Vicecampionessa Italiana Assoluti 2007.
Il momento della verità vede un ottimo
Unshu della Bottaro aggiudicarsi la
sospirata vittoria finale nel confronto con
un pressoché ineccepibile Gankaku portato dalla Battaglia (3-2).
Classifica: 1° Viviana Bottaro (Italia) 2°
Sara Battaglia (Italia) 3° pm Sabrina
Haas (German Karate Federation) e
Daniela Berrettoni (Italia).
KATA INDIVIDUALE MASCHILE
La cronaca dell’anno scorso ci propose
l’ affascinante duello tra il venezuelano
Antonio Diaz, terzo ai Mondiali 2004
di Monterrey, e la nostra superstar Luca
Valdesi, duello risoltosi a favore del
primo. Il Gruppo A vede in effetti ancora vincitore il fuoriclasse sudamericano; commendevoli le prestazioni di
Lorenzo Franchini, allievo del maestro
Flavio Ciccolin, 5° agli Open d’Olanda
2005, che lo fronteggia nei quarti e di
Luca Brancaleon, CS Esercito, proveniente dalle fila della Gojukai Veneta
(PD) -allievo del maestro Francesco
Favaron, Allenatore della Nazionale
Universitaria di Kata- che tra i suoi
titoli vanta quello di Campione Mondiale Juniores 2001, bronzo all’Edizione 2003, 5° agli Open d’Italia 2006,
Vicecampione Assoluti Kata 2007.
Brancaleon cede, sempre nei quarti, al
croato Kristian Novak, che ricordiamo
bronzo ai Campionati Europei 2003 e
2004 e Vicecampione Europeo 2006.
Nel Gruppo B dilaga l’onda azzurra
con grande protagonista, per l’ennesima volta, Luca Valdesi che si guadagna
l’accesso alla finale a spese, nella finale di poule, del collaudato compagno di
nazionale Vincenzo Figuccio, 3° ai
Campionati Italiani 2007. E la finale
ripropone per quanto detto prima DiazValdesi. Il primo si affida, come l’anno
scorso, ad una sempre superba esecuzione di Suparinpei; il secondo ad un
ottimo Gankaku (l’altr’anno, per la
stessa sfida, l’azzurro scelse Unsu) ed
il risultato -beneaugurante per Valdesi
in vista del Campionato Europeo di
Bratislava- è tutto appannaggio dello stesso Valdesi con
5-0.
Classifica: 1° Luca Valdesi
(Italia) 2° Antonio Diaz (Federacion Venezolana Karate) 3°
p.m. Kristian Novak (Croatian
Karate Union) e Vincenzo
Figuccio (Italia).
KATA A SQUADRE FEMMINILE
Nella formula femminile a squadre, l’Italia -rappresentata dalle plurititolate
Viviana Bottaro, Samantha Piccolo, Sara
Battaglia, “fresche” reduci dalla conquista dell’oro al Campionato Europeo
Cadetti/Juniores di Smirne- costruisce
secondo aspettative il suo percorso vincente, nel Gruppo “A”, a partire dai sedicesimi a spese della Slovakia, Tempo
Zagrab, Svizzera ed accedendo alla finale con il team della German Karate Federation che batte nell’ordine, a sua volta,
Austria 2 (Gluck Thajer Thajer), Slovenia (che si era aggiudicata il confronto
con la nostra ASD Colle degli Ometti
Genova) e Vrovitica dominatrice dell’altra poul del Gruppo “B”. Le italiane portano il kata (+ bunkai) di libera composizione “Italia”, miscellanea shorin-shorei,
leggermente modificato a beneficio di
un’accresciuta spettacolarità, accompagnato dalle suggestive musiche del film
“L’Ultimo Samurai”. Le tedesche (Sabi-
Luca Valdesi in Yoko Tobi Geri
I Grandi della Golden League
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K A R AT E
ne Schneider, Kerstin Merkert, Franziska Krieg; coach Andreas Kollek) eseguono “ikutsu tobi dai”, kata di buon
livello, coniugante bellezza e spettacolarità, ma forse c’è qualche sia pur marginale errore di sincronizzazione e di
forma… fatto sta che il verdetto è inequivocabilmente a favore dell’Italia (5-0).
Classifica: 1° ITALIA 2° GERMAN
KARATE FEDERATION 3° p.m.
TEMPO ZAGRAB e VROVITICA.
KATA A SQUADRE MASCHILE
La formula sempre a squadre, maschile,
vede al nastro di partenza le nostre compagini dell’ ASD Master Milano nel
Gruppo ”A” e Shorin Karate-do Team
Segrate e Italia nel Gruppo “B”. L’ASD
Master Milano, di recente trionfatrice al
Campionato Italiano Giovanile a Squadre Sociali 2006, viene fermata nei quarti dal gojushihosho della Croatian Karate Union contro l’unsu dei nostri (2-1).
Nell’altro Gruppo è l’Italia
(con il suo fantastico, superlativo tris composto da Lucio
Maurino -da poco recuperato
da un infortunio- Luca Valdesi, Vincenzo Figuccio) a
dominare, battendo sia Karate Verbano che Croatian
Karate Union 2 e staccando
così il ticket per la finale, che
la vede contrapposta a Croatian Karate Union 1 (Alexan-
der Vacka, Danijel Bok, Kristian Novak)
dove un altro incontestabile 5-0 suggella
la superiorità tecnica del team e la conquista dell’oro. In effetti, sono da apprezzare i Croati per aver combattuto sino in
fondo, dando spessore ed interesse ad un
confronto che sarebbe potuto sembrare
sin troppo scontato; ma, d’altro canto,
bisognava essere presenti per ammirare
la perfezione esecutiva dei nostri rappresentanti, il controllo perfetto, la spettacolarità delle numerose azioni con rotazioni a 360° effettuate in splendida sincronizzazione, gli applausi a scena aperta
sia da parte dei tecnici che del pubblico.
Da rimarcare nei turni di recupero la
bella performance dell’ASD Master
Milano (Alessio Miano, componente
della squadra 2° ai Mondiali Universitari USA assieme a Vincenzo Figuccio e
Alfredo Tocco; Stefano Sorbino, Campione Europeo e Vicecampione Mondiale a Squadre e Vicecampione Europeo
Juniores 2004; Luca Pati neoimmesso)
che supera (3-0) SPVGG Homenkirchen
con enpi, e batte poi la Svizzera con gankakau contro gojushihosho di impronta
shito (3-0).
Classifica: 1° ITALIA 2° CROATIAN
KARATE UNION 1 3° p.m. ASD
MASTER MILANO e CROATIAN
KARATE UNION 2.
KUMITE FEMMINILE
I 53 kg, dominati nell’edizione 2006
dalla nostra inarrivabile Selene Guglielmi (affermatasi allora a spese della sempre combattiva Susanna Mischiatti vedono quest’anno il successo della slovacca
Monika Visnovska, Campionessa Europea 2006, che si aggiudica il verdetto
della finale battendo l’aggressiva turca
Celik Gulderen solo all’enchosen, grazie
ad un gyaku-tsuki chudan d’anticipo(10). Positiva resta, comunque, la performance di “Selly” che supera bene la slovacca Lucia Kovacikova, la
turca Serap Ozcelik e la tedesca Katharina Beitler per cedere le armi nei quarti a quella
che sarà poi la vincitrice di
categoria.
Classifica: 1° Monika Visnovska (Slovakia National Team)
Piccolo, Battaglia, Bottaro
vincitrici del Kata squadre
Ciro Massa si riconferma il migliore dei 65 kg
Michele Giuliani in una gara perfetta
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K A R AT E
2° Celik Gulderen (Turkish Karate Federation) 3° pm Viktoria Semanikova (Slovakia National Team), Campionessa
Europea Junior 2007 e Selene Guglielmi
(Italia).
I 60 kg vedono alla ribalta una stella isolana dalla grande determinazione e dal
sostanzioso palmares, Laura Pasqua che ricordiamo brillante Campionessa
Italiana Juniores 2006-, la quale approda alla finale con la slovacca Eva Medvedova, Campionessa del Mondo di
categoria a Tampere, che l’altr’anno si
annettè tale confronto con la croata Petra
Naranda. L’agone tra Laura e l’avversaria è da subito irruentissimo, la croata
porta a segno varie proiezioni peraltro
non finalizzate, viene anche richiamata
ad un maggior controllo avendo toccato
al viso con tsuki jodan la nostra rappresentante. Sarà un ippon con tecnica di
tsuki a decretare la risicata vittoria della
slovacca su Laura (1-0), a ridosso degli
ultimi momenti dell’incontro, proprio
quando l’Atleta siciliana stava iniziando
ormai ad inquadrare l’avversaria…con
le premesse tutte per un finale ben diverso.
Classifica: 1° Eva Medvedova (Slovakia
National Team) 2° Laura Pasqua (Italia)
3° pm Sonya Stelond (Flam National
Team Lussemburgo) e
Kora Knuhmann (German Karate Federation).
Nei +60 kg la finale vede di scena la
nostra Roberta Minet, già Vicecampionessa nell’edizione 2006, che si trova
contrapposta alla tedesca Yasmina
Benadda (Karate Verbano Baden Germania) terza classificata ai Dutch Open
di tre settimane prima, approdata a tale
finale anche a spese, purtroppo, della
nostra titolata Marivin Chiari che si deve
accontentare nell’occasione del quinto
posto. Dopo una prima fase di scambi e
di studio, la tedesca va in vantaggio di un
ippon di gyaku-tsuki; a 30” dalla fine
Roberta pareggia le sorti con kizami e si
va all’enchosen : nel corso di uno scambio decisivo, è la tedesca infine a far sua
la posta dell’incontro con tsuki (2-1),
anche se sulla validità di tale tecnica ai
fini di una valutazione arbitrale quale
quella che si è registrata, sarebbe lecito
avanzare più di un ragionevole dubbio.
L’umbra Greta Vitelli a sua volta non va
oltre il settimo posto.
Classifica: 1° Yasmina Benadda (Karate
Verbano Baden Wurttemberg Germania)
2° Roberta Minet (Italia) 3° pm Hr H.
Sheika Manta Al Maktown (Zabeel Club
Dubai) e Fanny Claven (Federazione
Svizzera di Karate).
bronzo ai Mondiali Cadetti Junior 2003
e bronzo all’Europeo di Smirne. Un
avversario ostico, un cliente tutt’altro
che facile, che si era aggiudicato, infatti,
l’ultimo turno di semifinale proprio a
spese di Ortu, il quale, prima di
tale…”infortunio”, aveva superato il
tunisino Tebban Montassar, l’italiano
Rudy Bardella (ASD New Sporting
Club), il collega carabiniere Aniello
Nocerino. Eppure il nostro bravo Giuliani indovina la giusta e vincente tattica,
rimane mobilissimo ed evasivo dinnanzi all’(inconcludente) aggressività dell’avversario,va in vantaggio di un ippon,
con somma di ammonizioni per comportamento scorretto dell’altro si porta
sul 3-0, altri 3 tsuki ed è il 6-0, un punto
al turco per richiamo comminato all’italiano (6-1), 8-1 per altra somma di
ammonizioni e proprio agli ultimi
secondi Giuliani raggiunge quota 9-1,
che determina la vittoria per superiorità
evidente: per Ali ince è un’autentica
disfatta!
Classifica:1° Michele Giuliani (Italia) 2°
Ali Ince (Turchia) 3° pm Ilyas Demir
(Turchia) e Francesco Ortu (Italia).
Nella finale dei 65 kg si propone lo scontro tra Ciro Massa, che appena una settimana prima ha conquistato il Titolo Ita-
KUMITE MASCHILE
60 kg Michele Giuliani, Vicecampione 2006 alle spalle di
Francesco Ortu, disputa una
finale non più tutta italiana che
lo vede contrapposto a Ali Ince
(Turkish Karate Federation)
La sofferenza di Salvatore Loria
dopo l’infortunio
Stefano Maniscalco
talento e tecnica
Alessandro Nardi
grintoso combattente
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LUGLIO-AGOSTO 2007
Selene Guglielmi sempre in
prima linea
K A R AT E
liano ad Arezzo, vincitore tra l’altro dell’
Edizione 2006, ed il giovane ma capace
svizzero Salihu Shqiprim. Questi non è
quello che si dice un vulcano d’iniziativa
e Ciro trova il modo di risolvere l’incontro alla sua maniera, con una bellissima
proiezione su tentativo di ura-mawashi e
tsuki conclusivo che gli frutta sambon ed
il titolo nella categoria!
Classifica:1° Ciro Massa (Italia) 2° Salihu Shqiprim (Federazione Svizzera di
Karate) 3° pm Alexander Heimann (German Karate Federation) e Yucel Gundogdu (Turkish Karate Federation).
70 kg: qui ritroviamo Giuseppe Di
Domenico, Campione edizione 2006,
3° classificato ad Arezzo e Campione
Assoluto 2006, che affronta il turco
Yagci Serkan. L’incontro vede il turco
andare in vantaggio di un ippon con
tsuki, pareggia con analoga tecnica Di
Domenico, torna in vantaggio il turco
con 2-1, lo riacciuffa dopo uno scambio
il nostro rappresentante (2-2) e sul 2-2
si va all’enchosen, ma senza ulteriori
colpi di scena. Sarà l’hantei a decretare
la vittoria del turco (2-1), probabilmente preferito per una maggior continuità
d’azione. Nello Maestri, altro Atleta italiano di punta -ricordiamo, infatti, l’oro
a Smirne e l’oro al Campionato Italiano
Assoluto di Arezzo-, con una buona
condotta di gara vince il confronto con
lo svizzero Eros Bilgerin, il ceco Kaleja Roman, il latviano Ruslan Sadicov,
Damir Zadro della Neretva ma l’accesso alla finale gli viene precluso proprio
da quel Serkan Yagci che si laureerà
come appena detto Campione della
categoria.
Classifica:1° Yagci Serkan (Turkish
Karate Federation) 2° Giuseppe di
Domenico (Italia) 3° pm Nello Maestri
(Italia) e Jean Pena (Federacion Venezolana Karate).
Nei 75 kg si replica la situazione che
appena una settimana prima si era proposta ad Arezzo, teatro come noto del
Campionato Italiano Assoluto: da una
parte Luigi Busà, allievo di Nello Busà,
tra le ultime affermazioni Campione Iridato a Tampere e Campione Continentale Juniores a Smirne. Dall’altra Saverio
Pesola, bel prodotto della scuola del
grande “leone bianco” e Coordinatore
dello Staff Tecnico Nazionale Maestro
Vito Simmi, con 4 titoli italiani al suo
attivo ed un 5° posto agli Europei Cadetti svoltisi ad Istanbul. Il confronto continua ad essere a favore di Luigi .Dopo
una prima fase in cui i due contendenti,
conoscendosi, non arrischiano, è il sici-
Luigi Busà in un
impeccabile Kizami-Tzuki
L’ottima prova di Laura
Pasqua qui con il suo
Coach Claudio
Guazzaroni
liano ad inanellare due ippon con altrettanti kizami-tsuki; Pesola generosamente darà battaglia, ma non riuscirà a rovesciare le sorti del match.
Classifica: 1° Luigi Busà (Italia) 2°
Saverio Pesola (Italia) 3° pm Cristian
Verrecchia (Italia), 3° anche all’edizione
2006, e Klaudio Farmadin (Slovakia
National Team).
80 kg Questa categoria continua a
riservare una finale tutta straniera. I
nostri più titolati ed agguerriti rappresentanti Salvatore Loria, Michele
Grando e Alessandro Nardi non riescono, infatti, ad andare oltre rispettivamente le semifinali (Loria dovrà
anche ritirarsi per infiammazione al
ginocchio per non compromettere la
partecipazione ad altri importanti
eventi) ed i quarti di finale, gli altri
due. Nel 2006 il confronto fu tra il
venezuelano Rodriguez e l’olandese
Daniel Sabanovic; quest’anno di
scena i due turchi Osman Ozmen e
Enes Erkan. Sarà quest’ultimo a far
sua la posta al termine di un incontro
non privo di qualche rudezza di troppo con punteggio finale di 7-2.
Classifica:1° Enes Erkan (Turkish Karate Federation) 2° Osman Ozmen (Turkish Karate Federation) 3° pm Arfaoui
Wissem (Federation Tunisienne de
Karate) e Aleksey Zhuromsky (Latvian
Karate Federation).
+80 kg Il finanziere Stefano Maniscalco,
grande protagonista dell’Edizione 2006,
Oro Open e Bronzo in questa categoria a
Tampere, Campione Italiano Assoluto
2007 + 85 kg, affronta Aniello Iarnone,
Medaglia d’Argento all’Europeo Juniores di Smirne ed appena una settimana
prima anch’egli Campione Italiano
Assoluto ad Arezzo -85 kg. La storia del
combattimento è tutta a senso unico:
Maniscalco entra con mawahi geri chudan che gli frutta nihon, aumenta il vantaggio con due ippon di tsuki e lascia il
pur bravo Atleta napoletano alla deriva
di un netto 4-0.
Classifica: 1° Stefano Maniscalco (Italia) 2°Aniello Iarnone (Italia) 3° pm
Felix Kuhnle (Karate Verbano Baden
Wurttemberg Germania) e Yaser Sahintekin (Turkish Karate Federation).
LUGLIO-AGOSTO 2007
17
SUMO
EUROPEI DI SUMO
Buona Italia
Servizio di Andrea GB Sozzi - foto di Giovanni Parutta
T
ornano in Ungheria i Camp
Europei di sumo: dopo Visegrad nel 2005, eccoci finalmente a Budapest nella capitale
magiara, in una splendida arena attigua allo Stadio ed al centro olimpico
ungherese della Lotta.
25 Paesi si sono sfidati il 15, 16 e 17
giugno nei campionati per cadetti e
junior il 15 ed il 17 e il18 per seniores.
Livello tecnico ed agonistico altissimi hanno contraddistinto questa
competizione, che non ha lasciato
tregua neanche agli atleti più forti:
risultati a sorpresa in tutte le categorie.
Nel Sumo si vede con chiarezza il
vincitore ma anche i risultati più
strani hanno sempre avuto un riscontro logico nella particolare abilità
dimostrata dai contendenti, siano
essi atleti “nuovi” o sumotori ormai
esperti.
Si riscontra, in ogni caso, una gran
crescita tecnica da parte di tutte le
rappresentative che, pur provenendo
in massima parte dal judo e dalla
lotta, hanno ormai acquisito una tecnica propria. Sfruttando i benefici di
dette discipline gli atleti hanno sviluppato ormai una vera tecnicasumo.
Veniamo ora alla nostra rappresentativa, accompagnata come sempre dal
Direttore Tecnico Giovanni Parutta:
l’esordiente junior Alessio Palermo
Cerrone si è comportato egregiamente, purtroppo la poca esperienza ha
impedito al grintoso atleta napoletano di emergere.
Ha disputato 5 incontri e nell’ultimo,
combattendo nella gara a squadre
senior contro il fortissimo atleta
tedesco ha avuto la sfortuna di una
18
LUGLIO-AGOSTO 2007
decisione arbitrale contraria decisamente sbagliata.
Paola Boz, nei pesi leggeri femminili non è stata fortunata e, combattendo con atlete di altissimo livello, non
riuscita a trovare la strada per il
podio, la si attende comunque con
fiducia per un pronto riscatto ai Giochi Europei di Kiev per i quali Paola Gobbi chiri chozo saluto rituale
è qualificata da quasi un anno.
Sorte più avversa per Fiorella Marcolina nei pesi medi: l’atleta friulana
ha dovuto ripetere un incontro già
vinto (“tori naoshi”) per la seconda
Pesi Massimi
volta vince l’incontro ma nuovamente i giudici intervengono e assegnano
la vittoria all’avversaria. Forte disappunto da parte del direttore tecnico
che protesta presso il presidente dell’ESU ed il responsabile europeo
degli arbitri ribadendo che il gioco
delle tre carte, ovvero l’accordo
palese tra arbitri delle nazioni del ex Alessio Palermo Cerrone gara squadre
blocco dell’est deve essere stroncato.
Ai Giochi europei ci sarà anche Fiorella e potrà rifarsi ampiamente con
la sua proverbiale furia agonistica.
Non più risultato ma decisamente più
gloria per Vincenzo Ficco, nei pesi
leggeri maschili: l’atleta della nostra
squadra ha dato un esempio di lealtà
che ha reso l’Italia degna di grande
onore davanti a tutti.
Dichiarando di aver perso l’incontro
(sebbene di un nulla) in una situazione che ogni atleta sleale avrebbe cercato di portare a suo vantaggio, si è
dimostrato ancora una volta l’atleta
puro ed onesto che conosciamo.
Il suo gesto di spontanea lealtà è
stato salutato da applausi interminabili e l’Unione Europea ha deciso di
istituire un “Premio Fair Play” per
onorare la condotta di Vincenzo.
Tocca a Fausto Gobbi, ancora una
SUMO
Vincenzo Ficco
La grinta di Fiorella Marcolina
Paola Boz si prepara
LUGLIO-AGOSTO 2007
19
SUMO
volta, il maggior numero di incontri:
8, di cui 4 vinti.
L’atleta milanese si cimenta nei medi
e negli open ottenendo due noni
posti: l’alto numero dei concorrenti e
l’alto livello della competizione non
hanno spaventato Fausto che ha dato
prova di tecnica molto efficace.
Con la sua eccellente condotta di
gara ed andando sempre ad un passo
dalla semifinale l’atleta si è guadagnato un invito personale a partecipare ai Giochi Europei di luglio.
Nella gara a squadre le ragazze
hanno dovuto arrendersi a squadre
composte da soli pesi massimi Polonia ed Ucraina, mentre i maschi, eliminata la Repubblica Ceca hanno
lottato fino alla fine con Polonia e
Germania: nell’ultimo incontro
sarebbe stato sufficiente un giudizio
più equo ed avremmo potuto poi lottare per il podio. Ottima prova
comunque.
Al seguito della squadra, oltre al
D.T. Giovanni Parutta, anche l’arbitro internazionale Cristiano Valoppi
che ha ricoperto più volte la carica di
“Shimpancho” (capo arbitro) riscuotendo il consenso generale anche
nelle occasioni più difficili.
Un grazie infine al maestro Mario
Palermo che, assieme alla moglie
Nunzia, ha accompagnato il figlio
Alessio, supportando l’intera a squadra azzurra con un caloroso tifo partenopeo. Un ringraziamento particolare a Nunzia che per tre giorni ha
filmato senza tregua tutti gli incontri
dell’europeo, ed ha reso un bel servigio a tutta la nazionale di sumo per
lo studio futuro degli avversari.
La squadra maschile
La squadra italiana al completo
20
LUGLIO-AGOSTO 2007
J U D O
TORNEO INTERNAZIONALE DI JUDO A SQUADRE "CITTÀ DI VENTIMIGLIA"
Alla Romania
la ventottesima edizione
di Antonella Iannucci - foto di Lucio Volpi (studio Gibelli)
I
l Torneo Internazionale di Judo a
Squadre “Città di Ventimiglia”,
organizzato come sempre dallo
Judo Club Ventimiglia in collaborazione con la FIJLKAM (Federazione
Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), la Regione Liguria e il Comune
di Ventimiglia, si è svolto sabato 09 e
domenica 10 giugno scorsi.
Il Torneo Internazionale di Judo a
Squadre “Città di Ventimiglia” si è
disputato per la prima volta nel 1979
ed è, ormai, divenuto patrimonio e
storia del Judo Sportivo italiano.
Infatti, nel passare degli anni ha attirato a Ventimiglia i più forti atleti del
mondo tra cui – ad esempio – il Campione Olimpico Pino Maddaloni, il
Campione del Mondo Anis Lounifi,
numerosi campioni continentali e quest’anno addirittura la Nazionale della
Georgia Campione del Mondo a Squadre in carica. Un Torneo storico che
annovera tra i suoi partecipanti atleti
provenienti da ben quattro continenti
(Europa, Africa, America, Asia), trampolino di lancio a livello internazionale per molti giovani judoka, ma anche
consacrazione per campioni già affermati.
Finalmente anche la Romania, dopo
aver disputato e perso ben sette finali
per il primo posto, scrive il suo nome
nell’albo d’oro del Torneo Internazionale di Judo a Squadre “Città di Ventimiglia”.
Secondo posto alla squadra olandese e
terzo per la Georgia. Italia, purtroppo,
fuori dal podio.
Edizione stellare per il “Città di Ventimiglia”: 10 squadre partecipanti in
rappresentanza di Austria, Francia,
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LUGLIO-AGOSTO 2007
Georgia, Olanda, Polonia, Romania,
Slovacchia, Uzbekistan ed Italia
(Nazionale e Judo Club Ventimiglia).
Livello tecnico elevatissimo che ha
regalato a tutti gli appassionati di judo
momenti esaltanti ed incontri spettacolari. Incontri spesso dall’esito incerto, risolti poi fulmineamente con
Ippon entusiasmanti.
Le squadre partecipanti, per sorteggio
sono state divise in tre gironi. Per la
Final Four si sono qualificate Italia,
Olanda e Georgia (tutte vincitrici nei
rispettivi gironi) e la Romania (qualificata come miglior seconda).
Le semifinali vedono opporsi OLANDA-GEORGIA e ROMANIA-ITALIA. La prima semifinale, durissima e
combattuta fino allo stremo, termina 5
a 1 (47-10) a favore dei Tulipani.
Purtroppo, l’emozione gioca un brutto
scherzo ai giovani Azzurri che prima
sono battuti in semifinale dalla Romania (3-3 ai punti judo 27-15) e poi
perdono anche la finale per il terzo
posto lasciando il podio ai georgiani
(4-1, 40-10).
Finale per il primo posto tra Olanda e
Romania che rimarrà a lungo impressa nelle menti dei presenti per la bravura degli atleti. L’Olanda, che pur
sulla carta sembrava avere uomini più
forti, tra cui Jeroen Mooren, Danny
Meewusen, Marvin de la Croes e
Grim Vujsters, ha poi ceduto alla
Romania, probabilmente accusando la
stanchezza della semifinale combattuta contro la Georgia. Risultato finale
4-2 (30-20) a favore dei Romeni, che
dopo tante partecipazioni finalmente
riescono a scrivere il loro nome nell’Albo d’Oro del Torneo “Città di
Ventimiglia”.
Il Torneo Internazionale di Judo a
Squadre “Città di Ventimiglia”,
comunque, non è solo un grandioso
evento sportivo ma rispecchia i veri
valori dello Sport, tutti gli incontri si
sono svolti, infatti, con grande correttezza, rispetto e fair play. Un pubblico numerosissimo e molto caloroso
ha seguito la gara durante entrambe le
serate, sottolineando a suon di
applausi i gesti tecnici di questi grandi atleti.
Oltre alla gara spazio anche agli
atleti più giovani dello Judo Club
Ventimiglia che hanno riempito gli
intervalli con esibizioni spettacolari.
E poi ancora premi per i vincitori del
concorso “Il disegnajudo” (Veronica Rebaudo, Othmane Bounher,
Lorenzo De liberi e Nina Papalia),
assegnati i titoli di Judoka dell’anno
a Gabriele Caramello (gruppo
Teens) e Massimo De Liberi (gruppo
Kids).
All’olandese Marvin de la Croes
(Campione del Mondo Under 20) è
stato assegnato il Trofeo Talento, mentre alla Squadra Nazionale della Georgia (Campione del Mondo in carica) è
stata assegnata la Medaglia del Presidente del Senato Francesco Marini. Al
Sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, cintura nera di Judo, nonché uno
dei primi atleti iscritti allo Judo Club
Ventimiglia nel lontano 1971, è andata invece la Medaglia del Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano.
Miglior atleta della squadra vincitrice
(Romania) è stato Cristian Rupa (60
kg); miglior italiano il catanese
Gesualdo Scollo (73 kg).
J U D O
Francia-Uzbekistan: Uchi-mata
Italia Uzbekistan: controcolpo
La formazione della Georgia
Romania, vincitrice della gara
Prologo del torneo è stato “Incontra il
tuo Campione!” uno stage dedicato
all’attività giovanile tenuto dall’olimpionico Girolamo Giovinazzo.
I giovanissimi atleti incantati ed affascinati dalle gesta di questo grande
Campione, disponibile, simpatico,
coinvolgente. Esperienza altamente
formativa che i ragazzi ricorderanno
per sempre con gioia ed entusiasmo.
CLASSIFICA FINALE:
01 Romania
02 Olanda
03 Georgia
04 Italia (60 kg Galbiati Mattia, 66 kg
Del Pianta Filippo, 73 kg Scollo
Gesualdo, 81 kg Bagnoli Lorenzo, 90 kg Tommasetti Pablo, +90
kg Romano Lorenzo, ris. 73 kg Di
Cristo Giovanni, 90 kg Pica Antonio, coach Luigi Guido)
05 Austria
06 Uzbekistan
07 Francia
08 Judo Club Ventimiglia
09 Slovacchia
10 Polonia
LUGLIO-AGOSTO 2007
23
L O T T A
MEMORIAL MEMISEVIC
Ferrero in bronzo
testo e foto di Vittorio Fasone
S
ette dei nostri migliori grecoromanisti hanno preso parte al
torneo internazionale cadetto
Memorial Refik Memisevic, disputatosi il 24 giugno a Subotica (Serbia),
città a 240 km da Belgrado. Una
forte competizione questa, dove
hanno preso parte alcune tra le delegazioni più rappresentative al
mondo, come la Russia che, con un
team completo tra cui un campione
europeo e due campioni del mondo
ha dominato tutte le categorie di
peso.
Da questa trasferta, gli azzurri
hanno fatto rientro con il bronzo nei
50 kg. di Vongnoi Nithipong Ferrero
(CUS Torino), al quale bastava vincere due incontri per entrare in finale. In gran forma, Nithipong ha
superato il primo match per netta
superiorità tecnica contro uno dei
padroni di casa. Ben concentrato,
anche per il secondo incontro, Pong
(amichevolmente chiamato) è entrato sul tappeto con un ottima grinta,
ma durante la seconda ripresa, un
infortunio al braccio gli ha fatto rallentare il ritmo, lasciando il passo al
suo rivale russo, che, approfittando
giustamente di questo problema, ha
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LUGLIO-AGOSTO 2007
chiuso l’incontro per due riprese a
zero. Sicuramente, questo bronzo
vale qualcosa di più, perchè la differenza l’ha fatta la grinta e la voglia
di lottare che questo giovane possiede; infatti pur subendo questo infortunio, il cui braccio sembrava essersi lesionato, ha continuato la sua
gara come se nulla fosse. Questo, è
stato motivo di orgoglio per la delegazione italiana.
Al bronzo ottenuto, spicca anche la
quinta ed importante posizione di
Ciro Russo (CUS Torino) nei 69 kg.,
il quale sul tappeto non ha avuto vita
facile, ma non è stato altrettanto
facile anche per i suoi avversari , che
lo hanno sempre superato con uno,
massimo con due punti di scarto.
Tirando le somme, lo stesso discorso potrebbe valere anche per gli altri
rappresentanti azzurri: Nicola Chiusole, Lorenzo Gentile, Denis Merighi, Daniel Andreis, del Lotta Club
Rovereto e, per l’altro rappresentante del Cus Torino El Madhi Roccaro;
che ha differenza dei due migliori
piazzamenti hanno fatto subito i
conti con i medagliati della manifestazione, concludendo la gara oltre
la sesta posizione.
Ma, al di là dei risultati, sicuramente importanti alla fine dei conti, in
quanto rappresentano la somma
finale di tanti sacrifici, a volte però,
è doveroso fare una pausa di riflessione e cercare di capire i loro stati
d’animo, soprattutto se giovani o
quando si parla di probabile “futuro”, come nel caso del 100 chili
Andreis.
A questo proposito, (mi permetterete di dire) va considerato anche il
lavoro dei tecnici nei confronti degli
atleti, quindi una nota positiva, va
rivolta certamente ai due accompagnatori di questa esperienza: Alessandro Zanatta ed Alessandro
Saglietti, i quali sono stati sempre al
fianco di questi lottatori, e, che cercano di renderli uomini dentro e
fuori il tappeto sportivo.
Una trasferta questa, che si è conclusa con un ritiro collegiale durato una
settimana, dove questi sette ragazzi
hanno continuato con la rappresentativa di casa (Subotica Rvacki Klub
Spartak), la loro preparazione, visto
e considerato i loro futuri impegni
agonisti.
L O T T A
Presentazione delle squadre
La formazione azzurra
DI SEGUITO I PIAZZAMENTI COMPLETI:
Cat. Kg. 50
Ferrero Vongnoi Nithipong
(C.U.S. Torino)
3° Classificato
Cat. Kg. 58
Chiusole Nicola
(S.S.D. Lotta Club Rovereto)
7° Classificato
Gentile Lorenzo
(S.S.D. Lotta Club Rovereto)
9° Classificato
Cat. Kg. 63
Merighi Denis
(S.S.D. Lotta Club Rovereto)
9° Classificato
Cat. Kg. 69
Russo Ciro
(C.U.S. Torino)
5° Classificato
Cat. Kg. 85
Roccaro El Madhi
(C.U.S. Torino)
9° Classificato
(S.S.D. Lotta Club Rovereto)
6° Classificato
Cat. Kg. 100 Andreis Daniel
ITALIA
7° Classificata
LUGLIO-AGOSTO 2007
25
L O T T A
ITALIANI A SQUADRE G.R.
Fiamme… tricolori
di Giovanna Grasso - foto di Paolo Lorusso
A
ssistere ad una gara a squadre
di uno sport individuale come
la Lotta, è un evento che appaga la curiosità e sfata qualche luogo
comune, come quello che il sostegno
del gruppo sia irrilevante per arrivare
ad essere campioni oppure che ognuno
lotti soltanto per se stesso. Ciò che ha
colpito maggiormente lo spettatore in
questo Campionato a squadre di greco
romana, il secondo da quando è stato
reintrodotto nel calendario agonistico,
non è stato tanto lo scontato calore del
pubblico presente, quanto l’affiatamento tra i membri dei teams partecipanti
ed il supporto tecnico
nonché emotivo, che
hanno continuamente fornito gli uni agli altri nel
corso di tutti i confronti
che si sono succeduti sui
tappeti.
Una bella gara, quindi,
proprio per la partecipazione ed il clima di
condivisione che si
sono percepiti, al
di là dell’esiguo numero di squadre
partecipanti.
Sei le squadre in gara che si sono contese il titolo tricolore 2007: Angiulli
Bari, Cus Padova, Fiamme Oro, CS
Forestale dello Stato, Libertas Molfetta
e Santa Bona Treviso.
Il sorteggio ha infiammato subito il
pubblico presente con un “derby” di
apertura che ha contrapposto le squadre
di casa: Angiulli Bari e Libertas Molfetta. Seguito da un tifo calorosissimo,
il confronto si è risolto alquanto velocemente per gli ospitanti che con un
La squadra delle
Fiamme Oro
70 kg
Scaramuzzi-Crosato
70 kg
Scaramuzzi-Magni
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LUGLIO-AGOSTO 2007
secco cinque a zero, hanno fatto onore
al loro ruolo di padroni di casa e di
organizzatori di questo Campionato.
Gli altri quarti di finali, molto più vivaci e combattuti, hanno visto contrapposti gli atleti delle Fiamme Oro a quelli
della polisportiva Santa Bona di Treviso. I trevigiani, con una formazione
arricchita dai due “prestiti” croati
Mikuda e Sokol, hanno dato battaglia
alla squadra che attualmente vanta il
maggior numero di atleti in azzurro. Il
confronto si è risolto a favore delle
Fiamme Oro per tre a due, seppure con
L O T T A
diverse polemiche principalmente
dovute, come purtroppo consuetudine,
alle difficoltà interpretative e di applicazione del regolamento di gara.
Le prime semifinali si sono svolte tra
le due squadre “favorite” dal sorteggio: CUS Padova e CS Forestale dello
Stato. Il team di Padova ha interpretato al meglio lo spirito del regolamento
del Campionato a Squadre dando
corpo ad una formazione eterogenea
frutto della collaborazione tra diverse
realtà della Lotta italiana: ai tre atleti
padovani si sono affiancati Thomas
Sabatini in prestito dal Lotta Club
Rovereto e Jacopo Giudi dalla Pro
Patria Ancona, mentre l’ allenatoreatleta Luca Pizzocaro è stato supportato, seppure informalmente e nell’ottica
della collaborazione tra allenatori del
team nazionale e realtà locali, da uno
spettatore d’eccezione quale Vincenzo
Maenza. Il gruppo della Forestale,
nonostante deficitario dell’atleta della
categoria kg. 60, ha confermato
l’aspettativa di una formazione altamente competitiva sia per la presenza
dei propri atleti di livello nazionale che
per quella di un “bel “ prestito da parte
della Pol. Mandraccio e cioè Marco
Besagno.
Si è assistito, quindi, ad un interessante
match che dopo quattro combattimenti
è risultato in perfetta parità, lasciando
al confronto tra gli atleti della massima
categoria il compito della vittoria finale. La conclusione è stata infine favorevole alla Forestale che si è così aggiudicata il passaggio alla finale.
Molto vissuta dal tifo di casa la seconda delle semifinali, che ha visto opposti gli uomini dell’Angiulli a quelli
della Polizia di Stato. Entrambe le formazioni hanno avvicendato alcuni atleti, segno questo di una popolosità che è,
purtroppo, difficoltosa per la maggior
parte delle Società sportive.
La squadra delle Fiamme Oro, nonostante il tifo calorosissimo che ha ulteriormente incoraggiato la combattività
degli atleti di casa, non ha avuto troppi
problemi a conquistare il ruolo di finalista vincendo tutti e cinque i combattimenti.
Bella ed equilibrata è stata la finale di
recupero per il terzo posto tra le squadre della Pol. Santa Bona e dell’Anguilli: anche in questo caso si è avuta
una situazione di parità con due vittorie
ciascuno fino al confronto determinante, quello della categoria kg. 120, che a
visto opposto all’atleta di Treviso, il
cubano naturalizzato italiano Maikel
Santjesteban, il “figlio d’arte” Nicola
Vitucci. L’incontro è stato carico di
aspettative e di tensione per gli ospitanti, tensioni che si sono lette anche sul
viso del Consigliere federale Giuseppe
Vitucci il quale, ammirevolmente considerato l’ovvio coinvolgimento nella
sua doppia veste, ha mantenuto la completa neutralità che il suo ruolo federale impone.
Assegnate così le due medaglie di
bronzo si è aperta la lotta per lo scudet-
120 kgVitucci-Scibilia B.
La squadra della Angiulli Bari
90 kg Ciminiello-Minguzzi
LUGLIO-AGOSTO 2007
27
L O T T A
to: le due formazioni più pesanti quanto ad atleti presenti in nazionale, si
sono schierate ai bordi del tappeto per
il saluto di rito. Si è percepito immediatamente il clima di familiarità esistente tra questi ragazzi che, seppure
contrapposti momentaneamente nei
rispettivi schieramenti, condividono
giorno per giorno al Centro Olimpico
di Ostia l’impegno che la vita di atleta
comporta.
Dopo l’assegnazione della vittoria alle
FFOO nella categoria kg. 60 per mancanza dell’atleta della Forestale, sono
scesi sul tappeto Rocco Fabio Spanò e
Tiziano Corriga che hanno animato un
60 kg
CaradonnaSokol Tonimir
80 kg Turturro-Micuda
28
LUGLIO-AGOSTO 2007
incontro equilibrato al termine del
quale l’atleta cremisi si è imposto sul
forestale. Al contrario, il secondo confronto ha visto la vittoria di Besagno su
Salvatore Rinella, che aveva avvicendato Marco Arfè. L’atleta siciliano è
tornato sul tappeto al termine di un
lungo stop post operatorio, cimentandosi in una specialità diversa dalla sua
La squadra
del G.S. Forestale
soprattutto per saggiare il suo stato di
recupero fisico.
Il terzo e decisivo incontro è stato quello tra Alessandro Zanatta e Andrea
Minguzzi. Quest’ultimo, reduce dal
recente bronzo europeo, si è affermato
con tranquillità confermando il suo
ottimo periodo agonistico. L’ultima vittoria è andata alla Forestale per infortu-
L O T T A
nio dell’atleta delle FFOO, quando oramai il Campionato era effettivamente
già concluso.
Soddisfazione per lo svolgimento della
manifestazione è stata espressa dal
Consigliere federale Giuseppe Vitucci:
“il Campionato a Squadre è una competizione che appassiona e coinvolge
perché stimola il tifo, amplia il senso di
appartenenza e lo spirito di collaborazione. E’ chiaro però che qualcosa nell’attuale tipo di formula va rivisto al
fine di raggiungere l’obiettivo di una
più ampia partecipazione. Credo che il
Consiglio di Settore lavorerà prossimamente proprio in questo senso”.
CLASSIFICA A SQUADRE:
1ª - Fiamme Oro Roma
2ª - CS Forestale dello Stato
3ª - CUS Padova
3ª - Pol. Santa Bona Treviso
5ª - SG Angiulli Bari
6ª - Pol. Libertas Molfetta
Questa la composizione delle Squadre partecipanti:
Angiulli Bari
Allenatore: Pino Noia
Kg. 60 Nicola Caradonna
Kg. 70 Saverio Scaramuzzi
Kg. 80 Cristian Cascione
Kg. 80 Antonio Turturro
Kg. 90 Giorgio Garofalo
Kg. 90 Giuseppe Ciminiello
Kg. 120 Nicola Vitucci
CUS Padova
Allenatore: Luca Pizzocaro
Kg. 60 Andrea Nicoletto
Kg. 70 Luca Pizzocaro
Kg. 80 Andrea Fallo
Kg. 90 Thomas Sabatini
Kg. 120 Jacopo Guidi
Fiamme Oro
Allenatore: Marco Papacci
Kg. 60 Roberto Pira
Kg. 70 Riccardo Magni
Kg. 70 Tiziano Corriga
Kg. 80 Marco Arfè
Kg. 80 Salvatore Rinella
Kg. 90 Andrea Minguzzi
Kg. 90 Leonida Laureti
Kg. 120 Beniamino Scibilia
90 kg Minguzzi-Zanatta
CS Forestale dello Stato
Allenatore: Domenico Giuffrida
Kg. 70 Rocco Fabio Spanò
Kg. 80 Marco Besagno
Kg. 90 Alessandro Zanatta
Kg. 120 Daigoro Timoncini
Libertas Molfetta
Allenatore: Mauro Sciancalepore
Kg. 60 Guiseppe Catacchio
Kg. 70 Cosmo Daniele De Candia
Kg. 80 Marco Sigrisi
Kg. 80 Antonio De Lucia
Kg. 90 Cosimo Petruzzella
Kg. 120 Luca Amato
80 kg Besagno-Rinella
60 kg Spanò-Corriga
Pol. Santa Bona Treviso
Allenatore: Angelo Biscaro
Kg. 60 Tonimir Sokol
Kg. 70 Germano Crosato
Kg. 70 Gianluca Caniglia
Kg. 80 Tomislav Micuda
Kg. 90 Gabriele Benetton
Kg. 120 Maikel Palmero Santjesteban
LUGLIO-AGOSTO 2007
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J U D O
CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE
Fiamme azzurre e gialle
in testa!
di Giorgio Sozzi - Foto: Giorgio Sozzi, Claudio Frittoli, Monia Castelli
A
ncora Fiamme Azzurre Perugia
nella gara maschile e Fiamme
Gialle Roma nella gara femminile hanno imposto anche nel 2007 la
propria superiorità. Se ad Asti 2005 la
vittoria della formazione della Polizia
Penitenziaria poteva essere considerata un exploit oggi, di fronte a questa
nuova affermazione, si può solo parlare di consistente realtà: lasciarsi dietro
Fiamme Gialle, Carabinieri, Fiamme
Oro per tre anni consecutivi non può
essere certo un caso!
Ed il successo nella splendida cornice
del PalaBam di Mantova - una struttura che potrebbe ospitare eventi anche
di alto livello internazionale - di fronte
ad un folto pubblico e… in casa delle
Fiamme Gialle, ha un sapore particolare. Sì perché l’organizzazione della
manifestazione era targata “Fiamme
Gialle”, con il Colonnello Vincenzo
Parrinello in cabina di regìa, Massimo
Sulli al coordinamento generale con la
collaborazione del Maresciallo Flaminio Nisco: organizzazione eccellente
che meritava “l’en plein”, ma gli
avversari, purtroppo per le Fiamme
Gialle, non erano dello stesso avviso…
Ritornando alla competizione, una
volta di più la gara a squadre si conferma manifestazione altamente spettaco-
lare e coinvolgente per pubblico, tecnici e atleti che offrono prestazioni emotivamente superiori rispetto alla gara
individuale.
Inoltre, la formula delle cinque categorie di peso - anziché le sette ufficiali come già detto in altre occasioni, offre
la possibilità a molti sodalizi di essere
presenti e … competitivi. Infatti erano
ventuno le formazioni ammesse alla
finale maschile, segno che l’interesse
per questo tipo di manifestazione è
sempre alto. Pressochè un “déjà vu “ la
sfida finale che, come da tre anni a
questa parte, si è ripetuta fra le Fiamme Azzurre e i Carabinieri con il
Fiamme Azzurre: terzo successo consecutivo!
LUGLIO-AGOSTO 2007
31
J U D O
medesimo risultato: vittoria per la
squadra di Perugia. Al terzo posto troviamo come nel 2006 la formazione
delle Fiamme Gialle Roma, “rassegnata” ai gradini bassi del podio - e, unica
fra le società “civili”, l’Akiyama Settimo che ha strappato il bronzo alle
Fiamme Oro. La squadra della Polizia
di Stato è dunque finita al quinto posto
assieme ad una più che meritevole
Libertas Firenze.
In campo femminile, anche se di cinque elementi, è molto più difficile mettere insieme una squadra competitiva;
infatti erano solo nove le squadre in
gara. Grande agonismo, sprazzi di
buona tecnica e… medesimi risultati
dell’anno passato, con l’unica variante
delle ragazze dell’Esercito che sono
salite all’argento respingendo alla
terzo posto l’Akiyama Settimo; piazzamento quest’ultimo team, condiviso
con le “Carabiniere” che hanno sofferto non poco contro le liguri del Pro
Recco. Dunque come nel 2006 si sono
riconfermate nel primato le Fiamme
Francesco
Gialle Roma che hanno combattuto in
Bruyere attacca
scioltezza, senza patemi, tanto da
Chimento in
affrontare la squadra dell’Esercito in
kata-guruma
finale presentando solo quattro atlete
contro le cinque delle avversarie. Ai
quinti posti due formazioni combattive
e per niente rassegnate al blasone delle
avversarie: con le liguri del Pro Recco
le emiliane del Dojo Equipe.
I migliori?
Come si fa a citare i migliori in una
gara dove tutti hanno messo il cuore
per la propria squadra?
Comunque ci sono state belle sfide,
che già abbiamo visto in passato e che
Tutta la
sicuramente rivedremo ai prossimi
potenza di
“Assoluti”.
Lucia Morico
Non erano della partita per varie ragioni alcuni pezzi da novanta come Paolo
Bianchessi, Roberto Meloni, Pino
Maddaloni, Ylenia Scapin - peraltro
tutti a bordo tatami a incitare i propri
compagni - ma la gara è stata comunque bella ed avvincente.
Giocando in casa non poteva mancare
il Gen. Gianni Gola che, con consumato fair play è riuscito abilmente dissimulare il tifo per le Fiamme Gialle,
distribuendo sorrisi in egual misura a
vinti e vincitori.
Il grande judo sportivo è ritornato dunque nella pianura padana e, in autunno,
gli “Assoluti” a Monza:
Un anno da segnare sul calendario!
32
LUGLIO-AGOSTO 2007
Il team femminile delle
Fiamme Gialle: prime…
senza problemi !
J U D O
Jennifer Pitzanti in azione
Francesco Bruyere premiato
quale miglior atleta maschile
Jennifer Pitzanti premiata
quale miglior atleta
femminile
Lorenzo Bagnoli in Ko-uchi-gari
Spettacolare
Kata-guruma
di Fabrizio
Piatti
LUGLIO-AGOSTO 2007
33
J U D O
Bell’esempio
di Gyaku
chowa di
Antonio Ciano
Ashi-guruma volante di
Antonio Ciano
Attacco di O-uchi gari di Francesco Faraldo
Le ragazze
dell’Akiyama
Settimo sul
podio con il
bronzo
34
LUGLIO-AGOSTO 2007
J U D O
Splendido Uchi-mata di Camilla Magnolfi
Rosalba Forciniti nella dura battaglia con Antonia Cuomo
Immobilizzazione di Erica Barbieri
Uchi-mata di Antonia Cuomo su Flavia Paganessi
LUGLIO-AGOSTO 2007
35
J U D O
La squadra femminile dell’esercito, medaglia d’argento
La formazione dei Carabinieri ancora in argento
La formazione maschile dell’Akiyama Settimo
Il Gen. Gianni Gola si congratula con la squadra delle
Fiamme Gialle
Lo sponsor
36
LUGLIO-AGOSTO 2007
J U D O
Francesco Bruyere attacca Chimento in Uchi-mata
La squadra femminile dei Carabinieri
medaglia di bronzo
Un bell’attacco di ura-nage
CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE
Mantova, 16-17 giugno 2007
Marco Maddaloni in seoi-nage
MASCHILE
FEMMINILE
1)
2)
3)
3)
5)
5)
1)
2)
3)
3)
5)
5)
G.S. FIAMME AZZURRE PERUGIA
C.S. CARABINIERI ROMA
CRS AKIYAMA SETTIMO TORINESE
G.S. FIAMME GIALLE ROMA
PGF LIBERTAS FIRENZE
G.S. FIAMME ORO ROMA
G.S. FIAMME GIALLE ROMA
G.S. ESERCITO ROMA
CRS AKIYAMA SETTIMO TORINESE
C.S. CARABINIERI ROMA
ASD DOJO EQUIPE BOLOGNA
PRO RECCO JUDO GENOVA
LUGLIO-AGOSTO 2007
37
i
p
l
o
a c lash
di f
parla …
C’è chi
…e chi ascolta.
scrive…
C’è chi
ula.
confab
…e chi
38
LUGLIO-AGOSTO 2007
…chi fotografa…
batte le
…e chi
mani.
C’è chi
suggerisce…
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… e ch ne.
sio
n
e
r
p
ap
C’è chi è
preoccupato…
C’è chi è
rassegnato….
i non si
… e ch !
a
rassegn
LUGLIO-AGOSTO 2007
39
J U D O
La locandina
del Trofeo
PROMOZIONE
Topolino gioca al Judo
con la FIJLKAM
testo e foto di Giovanna Grasso
S
ono stati due giorni di festa e
di sport quelli che si sono
avuti a Torino il 5 e 6 maggio
scorsi dove, nello scenario del PalaRuffini reso allegro da un fantasioso allestimento, il famosissimo
topo ha giocato al Judo con grandi
e piccini.
L’ingresso sul parterre di Topolino
ha entusiasmato i più piccoli judoka
ed affascinato gli adulti che, per
quanto guardassero con occhi lontani, non hanno esitato a lasciarsi
contagiare dal clima di allegria e
divertimento che aleggiava nel
Palasport. Il clou della festa si è
40
LUGLIO-AGOSTO 2007
raggiunto nel pomeriggio del sabato quando all’ingresso trionfale di
Topolino sono seguite alcune gag
che hanno coinvolto l’indubbio
protagonista di tanti cartoon ed i
nostri azzurri Alessandro Bruyere e
Marco Caudana oltre ad un battagliero stuolo di piccolissimi judoka.
Grande partecipazione dunque, sia
in termini di entusiasmo che, parlando più strettamente, di numeri.
Circa duemila gli atleti iscritti alla
competizione che, per gli esordienti B valeva l’accesso di diritto alla
finale del Campionato Italiano di
classe. Agli atleti italiani si sono
aggiunte rappresentative del Bel-
gio, Francia, Slovenia e Polonia.
Una formula di gara che ha abbinato, quindi, l’aspetto più propriamente ludico e di avviamento allo
sport con quello prettamente agonistico.
L’elevato numero di partecipanti ha
creato non pochi problemi all’organizzazione in quanto, sebbene avesse bloccato le iscrizioni rifiutandone oltre 600, ha visto dilatare notevolmente il tempo di gara. I maggiori disagi li hanno vissuti i più
piccoli impegnati nella giornata di
sabato che si è conclusa a notte
inoltrata, mentre domenica il tempo
previsto per le finali è andato ben
J U D O
Si balla con Alessandro Bruyere, Marco Caudana e Topolino!
oltre a quanto stabilito dal programma. Con le ovvie e motivate
proteste di quanti hanno dovuto
affrontare dei lunghissimi tempi di
attesa.
“E’ una bella sfida mettere in piedi
un evento come questo - ci dice
Fabrizio Marchetti patron dell’evento e del Centro Ginnastico
Torino che ne ha curato l’organizzazione in collaborazione con il
Comitato Regionale Piemonte - ma
muovendo dei numeri così elevati
di partecipanti qualche inconveniente può sempre accadere. Ci
siamo scusati con quanti hanno
lamentato le lunghe attese, ma
siamo consci che quest’evento ha
creato anche molta partecipazione
e tanto apprezzamento per il lavoro
che, con il massimo impegno di
quanti hanno dato il loro apporto,
abbiamo fatto. Siamo certi che alla
fine la maggior parte dei riscontri
saranno positivi e che faremo tesoro degli errori per poter proporre
delle migliorie per le edizioni future”.
Al di là dell’aspetto agonistico che
è stato molto sentito da parte delle
giovani atlete e dei giovani atleti
che si sono giocati l’accesso alla
finale del Campionato Italiano
Esordienti del prossimo 24 e 25
novembre, lo scopo di questo terzo
Trofeo Topolino è stato ampiamente raggiunto, come sottolineato da
Cesare Bertone, Presidente del
Comitato Regionale Piemonte:
“Eventi come questo hanno una
finalità squisitamente promozionale: la promozione e pubblicizzazione di uno sport che, come il nostro,
è diffusissimo a livello giovanile
per la sua capacità di coniugare il
divertimento alla sana crescita e
formazione del fisico e della personalità. Servirsi di un mezzo così
vicino ai più piccoli ed ai loro genitori come è la “famiglia Disney” e
Topolino in particolare, è una scelLUGLIO-AGOSTO 2007
41
J U D O
Panoramica del campo di gara
Una delle premiazioni con Topolino
ta vincente. Lo testimonia il fatto
che il PalaRuffini, con i suoi seimila posti, segna il tutto esaurito; difficilmente i nostri eventi, purtroppo, godono di così grande riscontro
tra il pubblico. Anche la Stampa
nazionale e locale ha dato ampio
risalto all’evento, oltre alla comunicazione veicolata attraverso il
settimanale Topolino. Credo che
iniziative così aggiungano linfa
vitale al nostro sport ed entusiasmo
alla nostra Federazione. Personalmente mi piacerebbe che questo
Trofeo potesse estendersi anche
alle altre discipline della Fijlkam
per poter sfruttare al massimo que42
LUGLIO-AGOSTO 2007
sto formidabile canale comunicativo a vantaggio di tutti gli sport
federali”.
E’ stato molto apprezzato anche il
Villaggio Disney allestito dentro e
fuori il PalaRuffini: in particolare
l’anello interno del Palasport è
stato suddiviso in due aree che sono
state riservate agli espositori e
sponsor della manifestazione ed
alle attività ludiche della Disney.
I partecipanti ed i visitatori si sono
divertiti a sperimentare giochi e
attività motorie varie con la guida
di animatori “topolineschi”, inoltre
hanno potuto incontrare i più famosi disegnatori italiani che hanno
mostrato e spiegato loro le tecniche
grafiche usate per creare, a richiesta
ed in diretta, i beniamini del mondo
Disney più amati dai piccoli.
Una grande festa, dunque, che al di
là del valore agonistico della competizione dei più giovani degli agonisti, ha ben rappresentato lo spirito che la Federazione aveva sotteso
all’ideazione di questo importante
appuntamento.
J U D O
Momenti di gioco al
Villaggio Disney
Che fascino
Topolino!
TROFEO TOPOLINO
LE VINCITRICI DEL 3° TROFEO TOPOLINO
I VINCITORI DEL 3° TROFEO TOPOLINO
Kg. 36
Elena Vidorin
ASD Judo Pedemontana Cavaso
Kg. 38
Lorenzo Mangili
Scuola Judo Trezzo Carvico
Kg. 40
Sara Maserin
Centro Ginnastico Torino
Kg. 42
Fabio Basile
CRS Akiyama Settimo Torinese
Kg. 44
Roberta Albrile
SSD Judo Kimochi Alpignano
Kg. 46
Michele Maserin
Centro Ginnastico Torino
Kg. 48
Martina Greci
AS Banzai Cortina Roma
Kg. 50
Matteo Piras
CRS Akiyama Settimo Torinese
kg. 52
Ambra Conte
ASD Judo Santena Centro
kg. 55
Davide Bianco Momesso Dojo Sacile
Kg. 57
Beatrice Vittoni
ASD Kodokan Collegno
Kg. 60
Luca Barillari
Judo Club Virtus
Kg. 63
Maria Elisa Balderi
Rappresentativa Toscana
Kg. 66
Alberto Zanioli
ASD Judo Treviso
Kg. +63
Valeria Ferrari
Judo Multi Sport Valpolicella
Kg. 73
Giacomo Bertoni
AS Team Romagna Judo
Kg. + 73
Nicholas D’Amico
ASD Centro Ciriè
LUGLIO-AGOSTO 2007
43
K A R AT E
Giugno, è tempo di Eurocamp!
Al 6° International Eurocamp Karate di Cesenatico, svoltosi in due periodi settimanali dal 18
al 30 giugno u.s., oltre 600 i giovani partecipanti – Più che positivo bilancio anche per le
avanzate ricerche tecnico-scientifiche eseguite durante il Camp in collaborazione con Istituti
Universitari – Presenti nutrite Delegazioni straniere.
testo e foto di Leandro Spadari
O
Oltre 600 ragazzi provenienti
da tutta la penisola, della fascia
di età dai 6 ai 10 anni (1° periodo) e dagli 11 ai 16 anni (2° periodo),
hanno dato corpo e sostanza all’importante appuntamento di Karate che si
ripete ormai da alcuni anni a Cesenatico, “perla” della Romagna.
La struttura e l’organizzazione dell’impianto del Corso è stata più che ben
coordinata dal M° Carlo Maurizzi, che
ha trovato a sua volta nell’Ing. Paolo
Moretto un valido sostegno per l’aspetto logistico e informatico ed in Giorgio
Rainoldi un pilastro fondamentale per
l’ apporto tecnico sul tappeto.
La Direzione Tecnica dell’ Eurocamp è
stata affidata al Professor Pierluigi
Aschieri, Direttore Tecnico Nazionale
della FIJLKAM, Docente di Teoria e
Metodologia dell’Allenamento degli
Sport di Combattimento presso l’Università degli Studi dell’ Aquila, Docente alla Facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, Corso di
Specializzazione in Medicina dello
Sport, e Docente Nazionale della Scuola dello Sport del CONI.
In tutta semplicità, ma con la consueta,
estrema precisione, ha diretto il periodo
di training, lavorando principalmente
sul sistema nervoso e proponendo esercizi che sollecitano l’ attivazione delle
aree corticali. Spinte, quindi, di grande
interesse sia per le funzioni neurocognitive, energetiche, osteo-artro-muscolari, cardiorespiratorie, sia per
l’adattamento dell’intero organismo:
un percorso qualitativo, che contribuisce alla costruzione del karateka
“olimpico”.
Stiamo parlando di un esperto che è
riuscito, grazie alle sue doti, a dare un
contributo incisivo, originale ed
44
LUGLIO-AGOSTO 2007
all’avanguardia nel processo di evoluzione del Karate da Arte di origine prettamente marziale a Sport Olimpico,
con una rigorosa connotazione di abilità specifiche e di prestazioni qualitative.
Ma entriamo nel merito dell’Eurocamp. L’organizzazione prevede dei
“test di ingresso” degli Atleti al fine di
verificarne le potenzialità sia tecniche,
sia organiche, e dei “test di uscita” per
esaminarne gli sviluppi. La strutturazione prevede 2 allenamenti quotidiani:
la mattina è dedicata all’acquisizione
degli schemi posturali e motori, il
pomeriggio all’attuazione qualitativa
della tecnica.
Per i partecipanti sono state organizzate due giornate all’insegna del divertimento nella sfavillante struttura di
Mirabilandia e nell’ attraente Atlantica
per quello che potremmo definire in
due parole l’intrattenimento acquatico.
A tale evento di spessore oramai prestigiosamente noto a livello internazionale, hanno preso parte -e lo rileviamo con particolare soddisfazionerappresentanti di diversi paesi. Citiamo la Delegazione Tedesca rappresentata da Helmut Spitznagel, Responsabile per gli “Youth”; Ralf Brunig e
Dottor Jurgen Fritsche, Responsabili
Rapporti con la Scuola; Dottor Wolfgang Ran, Dirigente di una grande
Polisportiva; Toni Dietel, Coach della
Nazionale. Agli autorevoli rappresentanti tedeschi si è aggiunta la Delegazione della Croazia, più che ben rappresentata con Cvjetan Vladimir,
Maestro 7° Dan e Direttore Tecnico
della Nazionale Croata; Miso Berak,
Maestro 6° Dan ed Arbitro Internazionale E.K.F.; Marian Pecirep, Maestro
5° Dan, Centro Studi Karate Negrar
(VR), ex Allenatore della Nazionale
Bosniaca.
La partecipazione tecnica è stata arricchita dalla presenza del Campione del
Mondo di Kata Lucio Maurino, che ha
portato la sua esperienza oltre che di
Atleta anche di profondo conoscitore
delle Scienze Motorie, mettendo in
risalto che i risultati possono, comunque, essere ottenuti conciliando sport e
formazione accademica.
Inoltre, da citare la presenza continua
delle Atlete della Nazionale Italiana
Femminile, in particolare della Campionessa del Mondo di Kata Sara Battaglia, unica occidentale ad aver spodestato negli ultimi vent’anni il Giappone; della Campionessa Europea
Sara Cardin, che, sottoponendosi a
test con ausili biomedicali non invasivi, ha confermato di aver raggiunto
una perfetta forma agonistica; della
pluricampionessa Italiana Veronica
Maurizzi.
Le Atlete sono state presentate su Rai
Uno alla Notte del Pirata, festa dedicata al compianto Marco Pantani, nella
quale si è esibito l’intero gruppo del
Sound Karate diretto con bravura da
Rita Zampieri. Presente anche la piccola Terryana D’Onofrio, 4 Ori a Las
Vegas, Argento a Zagabria e Salisburgo.
Rilevanti le presenze del giornalista
Dottor Spartaco Bertoletti, Direttore
Editoriale delle Riviste Samurai e
Sportivo; del Dottor Roberto Ruberti,
Manager del Corso Internazionale di
Grado, e dei Presidenti e Vicepresidenti di diversi Comitati Regionali
FIJLKAM: Giovanni Morsiani, Presidente Comitato Regionale EmiliaRomagna; Klaus Tomassini, Presidente
Comitato Regionale Marche; Roberto
K A R AT E
Ruberti, Vicepresidente
Comitato Regionale Friuli-Venezia Giulia; Carlo
Tombolini, Vicepresidente
Comitato Regionale Emilia-Romagna, e Marco
Mancinelli, Vicepresidente
Comitato Regionale Marche.
L’Eurocamp è stato anche
oggetto di studio. Erano presenti, infatti, neurofisiologi
ricercatori dell’Università degli
Studi La Sapienza di Roma, in
collaborazione con la società di
Bioingegneria RGM di Genova,
che, assieme al Professor Aschieri,
hanno condotto un’interessantissima
ricerca sulla funzione neurocognitivamotoria degli Atleti relativa all’equilibrio.
Estremamente significativo il fatto che
questa ricerca con i suoi risultati è di
estremo interesse, oltre che per il Karate, per diversi altri sport quali la Pallacanestro, la Pallavolo, la Scherma, la
Ginnastica Artistica. In chiave prospettica consentirà di proporre nuove metoil Logo dell’Euro
diche finalizzate ad ottimizzare l’alle
Camp
namento in palestra. Alla luce di quanto è stato qui solo sommariamente
descritto, l’Eurocamp si può configurare come un importante, qualificante
tassello del “futuro evoluzionistico”
del Karate, che vede crescere di anno in
anno i suoi adepti sia in qualità, sia in
quantità.
Un plauso, quindi, per le indagini analiticamente e scientificamente condotte
va, senz’altro, ai Ricercatori Universitari Alessandro Baldassarre, Direttore,
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi “La Sapienza”
di Roma; Marco Iacoboni, Ingegnere,
Dottorato in Neurofisiologia Cognitiva
presso la medesima Università; Francesco Infarinato, Ingegnere, Eeg – Neurolab, Istituto di Medicina e Scienza
dello Sport Coni Servizi; Silvia Navarra, Dottoressa in Scienze Naturali e
Ricercatrice Rgm – Genova; Michele
Gallamini, Dottore e Ricercatore Rgm
- Genova.
Il poster dell'edizione 2007
Il Professor Pierluigi Aschieri,
al centro, ritratto con i
Ricercatori della RGM Genova ed i docenti
dell'Università degli Studi la
Sapienza di Roma
L’interno del
Palazzetto di
Cesenatico
Da Cesenatico, per ora, è tutto: arrivederci, con tante altre interessantissime
novità, all’Edizione 2008.
LUGLIO-AGOSTO 2007
45
K A R AT E
Arti marziali
sotto il Gran Sasso
di Salvatore Mendolia - foto di Giuseppe Di Prima
A
L’Aquila, il 19 marzo 2007,
tre medaglie olimpiche di judo
(Morico, Scapin e Giovinazzo) e cinque Campioni del Mondo di
karate (Benetello, Maniscalco, Di
Domenico, Valdesi e Maurino) hanno
dimostrato che si può fare spettacolo
coniugando ingredienti “sacri”, come
la tecnica e la classe, con ingredienti
“profani”, come la musica (per le scelte delle basi, talvolta semplicemente
coraggiose, talvolta addirittura “estreme”, Maurino docet), innaffiando il
tutto con un pizzico di sana e benvenuta ironia (il set “cinematografico”
Benetello-Maniscalco è molto piaciuto). Ne è sortito uno spot d’autore, piacevole e divertente, per le due discipline.
Il teatro dell’evento, denominato “Arti
marziali Sotto il Gran Sasso”, è stato
lo splendido Auditorium della Scuola
Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila. La manifestazione è stata organizzata dal Gruppo
Karate Fiamme Gialle (deus ex machina Claudio Culasso), in collaborazione
con la Fijlkam ed il Coni Provinciale e
con il patrocinio del Comune e della
Provincia di L’Aquila nonché della
Regione Abruzzo (a noi particolarmente cara per aver dato i natali a Dino
Campana e al padre di John Fante).
Tre i momenti salienti dell’evento. Il
primo, prettamente divulgativo e promozionale, denominato “Incontro con
il Campione” s’è svolto la mattina ed è
consistito in un tète a tète tra gli studenti (e i professori) di 6 scuole di
L’Aquila e i Campioni delle Fiamme
Gialle.
Prima una serie di esibizioni (particolarmente applaudite quelle di Ylenia
Scapin, di Girolamo Giovinazzo, di
Davide Benetello e Stefano Maniscal-
46
LUGLIO-AGOSTO 2007
co e della squadra di kata) a cui ha
fatto seguito un’intervista collettiva
degli studenti ai judoka ed ai karateka
gialloverdi condotta con una certa
verve da un divertito Colonnello Vincenzo Parrinello. I ragazzi hanno chiesto di tutto e di più e non sono mancate le domande riguardanti la sfera personale a cui gli Atleti delle Fiamme
Gialle non si sono certo sottratti.
Nel primo pomeriggio, presso l’Aula
Magna della Scuola, s’è svolto un
Seminario sugli Sport di Combattimento, coordinato dal D.T. della
Nazionale Italiana di Judo, M° Felice
Mariani, diretto ai Tecnici della Regione Abruzzo ed agli studenti dello
IUSM di L’Aquila. Al seminario sono
intervenuti, in qualità di relatori, il
Direttore Tecnico della Nazionale di
Karate, Professor Pierluigi Aschieri, il
Coordinatore della Nazionale di Pugilato, M° Nazzareno Mela e, per la
scherma, il pluricampione olimpico e
mondiale Fabrizio Maffei, attualmente
Segretario della Federazione Italiana
Scherma (e le soddisfazioni ultimamente non gli sono mancate neppure
qui). Gli uditori erano circa 140, il
seminario è durato circa due ore ed è
stato un successo.
Dopo il momento squisitamente didattico la giornata s’è conclusa con
l’evento clou, che si è svolto ancora
presso l’Auditorium ed è consistito in
un autentico spettacolo di judo e karate allestito da Felice Mariani e Claudio
Culasso e magnificamente condotto da
uno speaker d’eccezione, Paolo Zauli
di Radio Rai, che appena rientrato da
Shangai dove aveva seguito per l’emittente nazionale le evoluzioni della
Ducati e di Valentino Rossi, ha voluto,
comunque, essere presente (l’amicizia
che lo lega al dott. Domenico Falcone
ed al M° Claudio Culasso non è estranea, ovviamente, al fatto che il radiocronista abbia praticamente smaltito il
fuso orario sul palco). A lui va un grazie affettuoso anche dallo scriba.
Alle esibizioni hanno assistito il Sottosegretario di Stato per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, On. Giovanni Lolli, il Presidente della Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti
Marziali, Dottor Matteo Pellicone e, in
qualità di padrone di casa, il Comandante della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di
L’Aquila, Il Generale di Divisione
Luciano Pezzi. Erano, altresì, presenti
il
Segretario
Generale
della
FIJLKAM, Dottor Domenico Falcone,
il Presidente del CONI Provinciale
Dottor Luciano Perazza e il glorioso
Nicola Tempesta, primo Campione
d’Europa azzurro di judo (Rotterdam,
categoria oltre 80 kg, nel lontano
1957).
La kermesse è iniziata con le esibizioni degli Allievi delle Società Sportive
di judo e karate dell’Abruzzo coordinate per il judo dai Maestri Silvio
Tavoletta e Salverio Spurio e per il
Karate dal Maestro Emilio Ermano. Le
Società Sportive che hanno partecipato
alle esibizioni e i loro Insegnanti lì presenti, ai quali rivolgiamo il nostro
plauso per l’impegno e la capacità
dimostrata, sono state le seguenti:
Karate: Wado-Ryu Karate Do del
M°Maurizio Gioia, Karate Body e
Soul del M° Vittorio Bucceri, Scuola
Karate Italia Montesilvano (Pe) del M°
Walter Ortani, Scuola Karate Italia
Mosciano S.Angelo (Te) del M° Gianni Visciano e Vestina Karate Club
Penne (Pe) del M° Emilio Ermano.
Mentre per il Judo erano presenti i
Judo Winner Team Avezzano del M°
L’armonia e
sincronismo di
Valdesi, Maurino e
Sole
Perfetto
Maitobi
Mawashi di
Maurino su
Sole
Una simpatica
partecipazione
delle Società
sportive
abruzzesi
Da sinistra, il
Presidente
Matteo
Pellicone, l’On.
Giovanni Lolli,
il Gen. di
Divisione
Luciano Pezzi,
Lucia Morico e
Jennifer
Pitzanti
K A R AT E
Cardone, il Cus Amiternum Judo
L’Aquila del M° Maria Grazia Scarsella coordinati dal Tecnico Gianni Garella, Shin Tai Tresacco l’Aquila M°
Antonio Candeloro e Sabrina Palombo. Questi Club, con le loro curate performance dei giovani Atleti, hanno più
volte strappato l’applauso, talvolta
intenerito per l’imberbe età di alcuni
protagonisti e talvolta autenticamente
ammirato, dei numerosi spettatori. A
seguire c’è stato lo show vero e proprio con un programma serrato e nutritissimo di livello extralusso. Si sono
esibiti, nell’ordine: per il judo: Ylenia
Scapin in un combattimento simulato,
Lucia Morico in un Gominuki e Girolamo Giovinazzo in una spettacolare
dimostrazione di tecniche al rallentatore; per il karate: Lucio Maurino in un
kata di sua composizione, la squadra di
kumite delle Fiamme Gialle, Benetello-Maniscalco e Di Domenico-Giuliani in due combattimenti simulati.
Ancora Maniscalco e Benetello si sono
divertiti a riproporre, in simultanea
alle immagini che scorrevano su un
grande schermo piazzato sul palco e
non sbagliando nulla, il famoso combattimento all’interno del Colosseo tra
Bruce Lee e Chuck Norris, in uno dei
film cult del genere. Una chicca che ha
strappato applausi. Chiusura in bellezza con la squadra di kata delle Fiamme
Gialle.
Se uno degli intenti di “Arti marziali
sotto il Gran Sasso” era quello di
mostrare al pubblico, formato anche da
molti profani, quanto spettacolari,
divertenti, formative, in una parola
belle, possano essere le discipline del
judo e del karate l’obiettivo, grazie ai
grandi Campioni che si sono impegnati con stile e sicurezza, può dirsi perfettamente centrato. Parimenti può essere
considerato un successo il Seminario
sugli Sport di Combattimento sia per
l’assoluta qualità dei relatori sia per
l’interesse suscitato nell’uditorio,
composto oltre che dai Tecnici abruzzesi anche dagli Studenti dello IUSM
di L’Aquila (la partecipazione è valsa
loro, tra l’altro, qualche credito formativo). Un’esperienza certamente da
ripetere.
LUGLIO-AGOSTO 2007
47
SPIGOLATURE
I club da titolo
nelle graduatorie
2006
di Daniele Poto
P
IERANGELO TONIOLO incassa un titolo non proprio inaspettato con il suo miracoloso
Akiyama Settimo e la conferma gli
arriva poco dopo la perdita di ragazze
pregiate in direzione club militari. La
morale è nella contrapposizione dei
due eventi. Incassare e ripartire, seminare e ricreare. Si può dire che Toniolo a riguardo sia uno e bino dato che è
il referente tecnico dell’Esercito.
«Ogni scudetto, ogni affermazione è
unica perché in possesso di un sapore
particolare e di un effetto speciale.
Voglio ribadire che questo titolo non
privilegia solo la quantità. Noi siamo
stati capaci di vincere dei titoli individuali con dei giovani a livello assoluto. E dunque l’affermazione 2006 è un
bell’anello di collegamento tra le
favorevoli notizie del presente e l’affermazione assoluta dei talenti che
stiamo covando per il 2007 e seguen-
48
LUGLIO-AGOSTO 2007
ti. Ammiro Bollettieri per la sua capacità immutata di creare talenti nel tennis ed anche per l’abilità nel comunicare questa maestria. Sto completando la tesi di laurea in scienze motorie
in cui cerco di fare un paragone tra il
professionismo del calcio e l’importante marginalità di una disciplina
come il judo. Dobbiamo capire fino in
fondo la peculiarietà di questo nostro
sport. Va dato atto che molti gruppi
sportivi militari fanno sopravvivere
alcune discipline. La federazione da
parte sua riconosce con un contributo
specifico i meriti di chi alleva talenti
per poi perderli a favore di club più
importanti. E’ sempre un momento
doloroso quando si perde il talento.
Per la società, ma anche per l’interessato. Penso che si debba sempre pesare moralmente quanto valga un titolo
di una società civile che riesce ad
ottenere risultati di valore nazionale».
Elio Scuderi con alcune sue allieve
MASSIMO PORTOGHESE è insieme
tecnico e presidente della Champions
Center Napoli, prima nella classifica
per società del karate. Il titolo del
2006 va a comporre un tris di fragorose conquiste consecutive. Sul sito
www.championscenter.altervista.org
si potrà constatare su che radici poggi
la propria attività il club partenopeo.
Per la localizzazione è significativo
notare che agisce a Scampia e che la
palestra di riferimento sia nel finitimo
quartiere di Secondigliano. Bisognerebbe incrociare questo dato con la
parallela ed omologa attività nel judo
della famiglia Maddaloni e dei continui appelli alle istituzioni per un aiuto
non effimero. Portoghese sintetizza:
«L’evoluzione della mia società è
stata continua e non è limitata al titolo di società. Ricordo volentieri i
nostri atleti di punta del kumite: il
ventenne Salvatore Portoghese, il più
Massimo Portoghese con Giuseppe Strano
grande Marco Abbruzzese, capaci di
vincere la concorrenza degli avversari militari. Lavoriamo in una zona
particolare, dove si può aver paura di
passeggiare da soli la sera. Ma oltre
allo sport abbiamo cercato di dare
qualcosa di più alle famiglie che ci
frequentano, cioè un’attività sociale,
un riparo ed un ausilio. Ed è un qualcosa di indefinibile che a volte può
essere considerato più importante di
un titolo o di un podio. Siamo in scia
felice di successione di titoli e siamo
anche l’unico club del comitato regionale campano che abbia centrato questo traguardo nella storia del karate.
Dopo il tris ci può essere solo il poker
ovvero vincere la super-classifica
olimpica dell’ultimo quadriennio,
valorizzata dalla federazione e dal
sapore particolare, un riconoscimento
ancora più vasto per i nostri sforzi. E’
solo questo che mi appaga perché non
Pierangelo Toniolo
sono un politicante e non ambisco ad
onoreficenze diverse da quelle puramente sportive».
ELIO SCUDERI ha fatto il più vistoso salto di qualità nella lotta con la sua
omonima Accademia passando dal
terzo al primo posto, sgambettando
soprattutto Rovereto. Un lungo cammino per il club siciliano nato come
Accademia Pandolfini nel 1928,
riconvertito come Accademia Scuderi
nel 1953. E la tradizione è di famiglia:
dal padre Enzo al 75enne Elio che cita
con disinvoltura i gioielli di famiglia,
senza dimenticare l’adottata De Paola.
«Il nostro titolo è frutto di una grande
attività a livello giovanile. Posso citare Ligotti che è passato indifferentemente, vincendo, nella lotta come nel
judo, riportando il titolo cadetti, con
Castronovo, in fondo altrettante polivalente, perché primo sia nella greco-
romana che nella libera. La Sicilia
offre il 50% del serbatoio nazionale. I
miei migliori atleti poi passano invariabilmente alla Polizia. A Termini
Imerese c’è un gruppo sportivo che
lavora bene, la Ogis Palermo si racchiude nel nome di Filippo Fiumefreddo, il Gruppo Lottatori Palermo è sintetizzato dall’attività dei Lipari.
Siamo una regione felice che veicola
verso il nord, Roma e Genoa comprese. Riconosco che alla nostra grande
affermazione ha anche contribuito
l’organizzazione dei campionati italiano assoluti di stile libero sotto l’insegna del Memorial Enzo Scuderi nel
maggio scorso, un evento che ha
destato entusiasmo e stimolato energie riposte. Per noi la soddisfazione è
enorme. Non veniamo dal nulla. Già
le date che le ho elencato le fanno
capire il lungo cammino che abbiamo
fatto».
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J U D O
JUDO GIOVANILE IN GIAPPONE
Intervista al M° Mukai
responsabile della Sezione
Giovanile del Kodokan
di Giovanni Bertolozzi Caredio
H
o incontrato il
Maestro Mukai
nell’aprile
del
2006. Avevo fissato formalmente un appuntamento per osservare i
sistemi di allenamento
per i giovani. Trovandomi
nientemeno che al Kodokan mi aspettavo allenamenti severi e formali. Il
clima che ho trovato mi
ha sorpreso perché al contrario si trattava di lezioni
piuttosto libere condotte
in una atmosfera di generale, composta allegria.
Più tardi parlando con il
Maestro mi sono reso
conto che anche in Giappone (perfino in Giappone) fatte le dovute
differenze si devono fare i conti
con una realtà giovanile che è cambiata e con una società in evoluzione. Abbiamo parlato di tradizione,
agonismo ed educazione e le posizioni da lui espresse mi sono sembrate molto equilibrate.
In occasione dell’ultimo torneo
internazionale di Judo “Città del
Palio” ho avuto il piacere di cono-
50
LUGLIO-AGOSTO 2007
scere il maestro Kuroda Keiichi
che mi ha portato l’ultimo numero
della rivista Kindai Judo (Judo
Moderno) con l’intervista al Maestro Mukai di cui propongo la traduzione che segue. Quello che può
sorprendere non è tanto il contenuto della proposta, che da tempo fa
parte del bagaglio delle nostre
palestre, ma il risalto che ne viene
dato sulla rivista giapponese, ricca
di immagini e di interventi, nonché
il fatto, non secondario,
che provenga dalla massima istituzione judoistica
mondiale.
D. Alla sezione giovanile
del Kodokan si fanno
allenamenti diversi e originali.
Da quanto tempo e per
quale motivo ha cominciato?
R. Sono entrato al Kodokan nel 1995. A quel
tempo alla sezione giovanile c’erano tre maestri. I
maestri
insegnavano
soprattutto REIHO e
UKEMI; se non si sapevano queste cose non si
poteva avanzare nel programma.
Come tecniche si insegnavano
soprattutto gli ASHI WAZA e l’ambiente era assai rigoroso. Durante
l’orario di allenamento, dalle 4.30
alle 6.00, ci sono stati giorni in cui
i bambini che venivano al Dojo
erano 5 o 6.
Vedendo questo ho pensato che
fosse prioritario interessare i bambini e fare in modo che desiderassero venire al Dojo. Questo è il
J U D O
motivo, ma come maestro novizio
sono rimasto ad osservare per un
anno circa; c’erano bambini che
ripetevano le stesse cose ogni giorno. In questo modo si stancavano.
Quindi dopo aver osservato questa
situazione per un anno ho fatto
un’indagine presso i genitori. L’obbiettivo principale era come far
fare gli esercizi ai bambini interessandoli.
D. Come è andata l’indagine?
R. Una delle domande era: “volete fare gare con altri Dojo?” A quel
tempo al Kodokan c’erano gare
mensili e KOUHAKUJIAI ma
sempre “in famiglia” e ad alcuni
bambini non era permesso fare
nemmeno queste gare. Fra loro ce
n’erano alcuni che frequentando
altri Dojo avevano fatto esperienza di gare esterne. Questi bambini
volevano uscire dal Kodokan.
(per statuto il Kodokan non fa attività agonistica n.d.t.)
D. Quanti bambini volevano fare
gare esterne?
R. Il 28,5%. Io pensavo che fossero di più, contrariamente al previsto erano pochi ma quasi il 30 per
cento dei bambini e loro genitori
volevano la partecipazione alle
gare quindi ho pensato che fosse
necessario cambiare il contenuto
degli allenamenti e ho sottoposto il
progetto ai dirigenti del Kodokan.
A quel punto il Maestro Daigo ha
detto: “se pensi che sia giusto
fallo!”
All’inizio ho programmato uno
stage estivo con attività che piacessero ai bambini, Parco, Calcio, ecc.
in cui oltre al Judo sperimentassero
altri divertimenti.
Ho progettato diplomi per ragazzi
dell’ultimo anno di scuola media e
bambini dell’ultimo anno di elementare.
Abbiamo organizzato la partecipazione a gare esterne chiamandoci
“KASUGA JUDO CLUB” pren-
dendo il nome dal posto.
(Kasuga è il quartiere dove si trova
il Kodokan n.d.t.)
D. Allora, quando è stata fatta la
prima gara esterna?
R. Alla manifestazione sportiva
dell’estate del 96. Due squadre dei
più piccoli e due squadre dei più
grandi. Quattro squadre in tutto,
per la prima volta facevano l’esperienza di una gara esterna.
D. E il risultato?
R. Non ero sicuro di quelli più piccoli ma pensavo che i più grandi
potessero andar bene. Tuttavia non
sono andati affatto bene. Prima di
tutto, non essendo abituati alla gara
erano spaesati ed hanno accumulato una serie di punti negativi perdendo. In quel momento gli avversari erano la squadra giovanile
MORIGUCHI EST (Osaka). Una
delle più forti del Giappone. Non
c’era niente da fare. Abbiamo
perso 0 a 4. Solo uno ha pareggiato. Era naturale, sia l’esperienza
che il tempo di preparazione erano
insufficienti.
D. Per questo ha deciso di allungare il tempo di allenamento?
R. Si. Dalle 4.30 alle 6.00 è l’orario normale ma oltre le 6.00 si è
deciso di fare ancora un’ora di allenamento. Questo non era assolutamente obbligatorio. All’inizio si è
deciso che dopo le 6.00 avrei insegnato solo io. Ho presentato questa
richiesta ai dirigenti del Kodokan
dopo quella gara. Allora quasi tutti
i bambini hanno partecipato a questo allenamento. Quelli che avevano le capacità hanno aderito con
entusiasmo. Uno dei motivi era di
diventare più forti ma a me interessava soprattutto fare amare a tutti il
Judo. Più o meno a partire da quel
momento ho iniziato a variare ed
arricchire l’allenamento.
D. Per questo sono stati inventati
gli esercizi originali della “rana”,
del “Kyonshi”, eccetera? (Kyonshi
è un personaggio di un film popolare che fa buffi salti. n.d.t.)
R. Esatto. Naturalmente per fare
judo è necessaria anche la preparazione fisica. Ho dato questi nomi
agli esercizi pensando che mentre
ci si diverte ci si rinforza. Facendo
questi esercizi si può avere la forza
muscolare per resistere sul tatami.
Questa cosa è anche una prevenzione agli incidenti.
D. In tutto quanti tipi ce ne sono?
R. Di ogni esercizio ci sono diverse variazioni, non saprei…Pensando di rinforzare in modo equilibrato la parte superiore e quella inferiore del corpo, cambio ogni giorno, perché se facessi fare le stesse
cose per due giorni di seguito si
stancherebbero.
D. Sembra che i ragazzi si divertano.
R. All’inizio si divertono ma
facendo le stesse cose si stancano.
In quel caso cerco di non stancarli
mettendo qualcosa di nuovo o cambiando combinazione.
D. Ci sono anche esercizi che sembrano giochi
R. Li facciamo, ad esempio, prima
di esercizi più severi. Per renderli
più efficaci dando ritmo all’allenamento.
D. Da quando ha iniziato questi
allenamenti i ragazzi sono cambiati?
R. Senza dubbio la forza fisica è
migliorata. Soprattutto i ragazzi
che partecipano all’ora supplementare si sottopongono ad un severo
allenamento per desiderio personale, non c’è nessuna ragione per cui
non dovrebbero migliorare. Sono
sicuramente più forti.
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I LIBRI
Quando gli altri
scrivono di noi
Secondo John Irving l’unico sport che meriti di essere praticato da un giovane è la Lotta –
Gianrico Carofiglio illustra le funzioni terapeutiche dell’Aikido – Vladimir Vladimirovic Putin ci
insegna il suo Judo – Infine impariamo a volare con Yves Klein e con i Kata
di Vanni Lòriga
G
li “Altri” che scrivono di
noi, molto spesso sono dei
“Grandi”. Per “Altri” s’intendono persone e personaggi non
precisamente addetti ai lavori che, in
loro Opere, hanno trattato nel passato o parlano ora dei nostri sport.
E’ indispensabile, introducendo un
argomento del genere, rifarsi ovviamente al primo cronista sportivo
della storia, tal Omero (da Smirne?)
che nel mai abbastanza citato XXIII
Canto dell’Iliade racconta della lotta
fra Aiace ed Ulisse. Per completezza
di informazione va ricordato che
nello stesso racconto si tratta con
specifica competenza della corsa,
delle gare di lancio del disco e del
giavellotto, di pugilato, di scherma,
di corse di cavalli, di tiro con l’arco.
Ricchi premi ed anche interventi dei
“poteri forti” che allora, come ora,
non mancavano.
Si passa, inevitabilmente, ad Aristòcle, più noto come Platone, cioè
dalle “larghe spalle”, allievo di Aristiòn di Argo e (forse) partecipante
ai Giochi Istmici, Pitici e di Olimpia.
Nella sua opera Le Leggi Platone
consiglia di usare, lottando, entrambe ed indifferentemente ambo le
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mani, così come camminando usiamo le due gambe.
Si parla di Lotta anche nella Bibbia,
in cui viene descritta la sfida fra Giacobbe e l’Angelo. Per rimanere nella
letteratura religiosa, bisogna fare
anche riferimento a Saulo di Tarso
che nella Lettera I ai Corinzi cita
come esempio i Lottatori che, virtuosamente, per ottenere una corona
corruttibile si astengono da tutto.
Prima di arrivare ai giorni nostri
meritano una fugace citazione il
Boccaccio (…tra gli altri giuochi,
usavano fare alle braccia e questo si
chiamava lotta); il Tasso (…e quivi
insieme in torneamenti e lotte rendon le membra rigorose e dotte);
Dante Alighieri, il Boiardo, l’Ariosto…
Venendo ai fatti contemporanei
ritengo interessante presentare agli
appassionati di lotta, judo ed arti
marziali quattro libri, più o meno
recenti scritti da Irving, Carofiglio,
Putin e Klein.
John Winston Irving (al secolo John
Fallace Blunt jr) ha praticato ed insegnato la Lotta; ne ha scritto nei suoi
romanzi e soprattutto ne “Il mondo
secondo Garp”, la sua opera di gran-
de successo ed una delle più vendute
al mondo, come i successivi Le regole della casa del sidro e Preghiera
per un amico. Per la sceneggiatura
della Casa del Sidro, in un film diretto da Gorge Roy Hill e con Robin
Williams fra i protagonisti, ottenne il
Premio Oscar interpretando anche,
in un breve cammeo, la parte di un
arbitro di lotta stile libero olimpica,
diffusa nelle Università americane.
Nel libro Il mondo secondo Garp,
Irving dimostra come la Lotta sia, in
definitiva, l’unico sport praticabile
per un giovane come T.S.Garp che
frequenta la famosa
Scuola Steering. Ed arriva a individuare questa verità (per lui assoluta)
per via di successive eliminazioni.
Il presupposto, per Garp, è che lo
Sport non possa essere ricreazione,
“niente, per lui, era ricreativo”. Lui
trovava stupidi i giochi a squadre; il
canottaggio; il remare all’unisono,
poi, “gli faceva pensare agli schiavi
dei galeoni”. Cancellati perciò
rugby, calcio, basket, volley, baseball, canottaggio e simili.
Non gli piaceva il tennis. In un tema,
quando era matricola, scrisse: “Non
mi interessano le palle. La palla si
John Irving
Gianrico Carofiglio
frappone fra l’atleta ed il suo esercizio. Idem per quanto riguarda il
volano o il disco di gomma dell’hockey; ed i pattini, al pari degli sci,
sono intrusi fra il corpo e la terra.
Quando uno allontana il proprio
corpo dalla gara mediante un attrezzo – racchetta, asta o mazza che sia
– ogni purezza di movimento e di
forza va perduta”.
Questo sosteneva Garp, dimostrando, come sottolinea Irving, “l’istinto
dell’esteta individualista”.
Per via di esclusioni, poco restava.
Pratica la corsa campestre, ma va a
finire inevitabilmente nelle pozzanghere e rimane raffreddato per tutto
un autunno. Inoltre, quando finalmente scopre la lotta, capisce che al
confronto il cross country è un impegno per ragazzini (“...alla fine della
corsa gli pareva di cominciare appena a scaldarsi…).
“In quella prima stagione di lotta
stile libero - racconta Irving - Garp
lavorò sodo e con gioia ad imparare
prese e mosse. Pur prendendo sonore batoste non si lamentò mai. Aveva
trovato il suo sport ed il suo passatempo. Vi profonderà le migliori
energie… gli piaceva il corpo a
Vladimir Putin
corpo e gli spaventosi confini di quel
cerchio segnato sul tappeto; il tremendo condizionamento e la costanza occorrente per tenersi nei limiti
del peso”.
Resta da chiarire il mistero della
copertina che presenta il libro Il
mondo secondo Garp, che a fianco
pubblichiamo. Si tratta di un rospo:
la spiegazione di questa scelta
potrebbe risalire a quanto Irving
pensa della TV. Parlando dei vicini,
scrive che “si ode il gracidio, attutito, di qualche televisore ancora
acceso e si vede, qua e là, il riverbero azzurrastro del video… la sua è
l’irritazione dello scrittore: egli sa
che dov’è acceso un televisore c’è
qualcuno che non sta leggendo”. Gli
fa pensare che la televisione sia
simile ad un cancro, insidioso e
ottundente, che inebetisce il mondo.
E gli ricorda il Sotto Rospo, in inglese undertoad, che si pronuncia come
undertow, la risacca che può “trascinarti in mare, risucchiarti”.
Dimostrate quindi ,da John Irving, la
pericolosità della televisione e la
superiorità della Lotta rispetto ad
ogni altro sport, passiamo a parlare
di un altro libro di successo, scritto
da un italiano e che ha avuto un
innegabile consenso, considerato
che dal 2002 ad oggi è arrivato alla
trentatreesima edizione. Si tratta di
Testimone inconsapevole di Gianrico
Carofiglio, Sostituto Procuratore
Antimafia al Tribunale di Bari, cintura nera IV dan di Karate è tesserato FIJLKAM nel dojio del Maestro
Vito Simmi.
Nel suo scritto di esordio nella cosidetta letteratura “nera” processuale
parla di arti marziali e soprattutto
dell’aikido.Si scopre che la protagonista del racconto, Margherita, abbia
sconfittto l’alcolismo proprio con la
pratica di questa disciplina orientale,
di cui è II dan. C’è la testimonianza
di una cassetta.
“Il video – scrive Caramico - cominciava con una ripresa di una palestra in stile giapponese, vuota, con
un tatami verde...poi entrò nel
quadro una ragazza con kimono
bianco e larghi pantaloni neri. I
capelli erano raccolti in una coda.
Ci misi qualche secondo a riconoscere Margherita. Guardava in un
punto fuori. Da quella parte entrò
un uomo, con la stessa divisa. Le
afferrò il bavero della casacca; lei
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I LIBRI
gli prese la mano e ruotò sulle
gambe. Sembrava si muovesse al
rallentatore ma egualmente non
capii bene in che modo l’uomo veniva proiettato sul tatami, con un fruscio. Senza fermarsi, dopo essere
rotolato in piedi ed essersi voltato,
l’uomo attaccò di nuovo. La sua
mano, aperta, calò verso la testa di
Margherita. Ancora una rotazione,
ancora un movimento incomprensibile e l’uomo volava di nuovo, con i
larghi pantaloni neri che disegnavano figure eleganti, nello spazio.
Seguirono altre sequenze, in cui gli
aggressori avevano bastoni, o coltelli, o attaccavano in coppia”.
“Era uno spettacolo ipnotico, che
durò per circa venti minuti…anche
dopo rimanemmo tutti e due senza
parlare, un tempo indefinito. Eppure, forse per la prima volta nella mia
vita, non mi sentivo a disagio nel
silenzio. Non sentivo l’ansia di riempirlo, in qualche modo, con la mia
voce o qualche altro rumore…”
“…quando siete colpiti dall’impulso
irresistibile a bere – spiegava Margherita – fate qualcosa per lasciare
passare i secondi, o i minuti che
dura la crisi… a me è capitato diverse volte, come a tutti. L’aikido mi ha
aiutato. Quando arrivava l’ondata,
mettevo il kimono e ripetevo le tecniche, cercando di concentrarmi solo
su quello che stavo facendo. Funzionava. Quando finivo l’allenamento
mi ero dimenticata della voglia di
bere”.
Si arriva così, dalla Lotta attraverso
l’Aikido, al Judo. Il primo testo che
esaminiamo è stato scritto da Vladimir Vladimirovic Putin, Presidente
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LUGLIO-AGOSTO 2007
della Federazione Russa e maestro
ed allenatore emerito di Judo e di
Sambo. Con la collaborazione degli
allenatori emeriti e membri dell’Accademia delle Scienze Pedagogiche
di San Pietroburgo Vasilij Sestakou e
Aleksej Levickij ha compilato un
manuale dal titolo Impariamo il judo
con Putin (Mondadori, nella edizione italiana, con il contributo del
Maestro 9° Dan Franco Capelletti).
Si tratta di un’opera “dedicata agli
specialisti ed appassionati, con gli
esercizi preparatori, le regole di
comportamento sul tatami e i rituali
che accompagnano gli incontri”: in
realtà è un manuale assai pregevole
per i contenuti e per la forma, arricchito da ottime tavole dimostrative.
Molto rigoroso l’inquadramento storico del Judo, che serve anche a
ricordare come nacque in Giappone
il judo, in definitiva prodotto, secondo gli autori, dagli “strabilianti
cambiamenti verificatisi alla fine del
Secolo XIX. Nel 1868, grazie al
sostegno dei fautori di riforme radicali, era asceso al trono l’imperatore Mutsuhito che diede l’avvio a trasformazioni importanti in ogni settore della vita sociale e pose fine al
lungo isolamento del paese. Lo spirito occidentale iniziò a penetrare
nella vita quotidiana di molti giapponesi… la tradizione dei samurai si
estinse e le antiche arti marziali coltivate dai clan dei samurai furono
messe a repentaglio…la rapida diffusione della cultura occidentale
nella società giapponese (secondo
Putin e suoi collaboratori) influì
anche nella comparsa del Judo…il
poliedrico sistema di educazione
fisica ideato da Jigoro Kano che
univa la tradizione dei samurai con
quella dello spirito olimpico”.
Il testo di Putin presenta anche un
capitolo dedicato alle Tecniche di
Lotta (proiezioni, lotta a terra, strangolamenti e difesa personale) e si
chiude con una sezione rivolta agli
Apparati. Più propriamente noi
l’avremmo intitolata Appendici e
contiene preziosi consigli sulla preparazione tecnica ed atletica, sul
miglioramento della forza e della
resistenza, sullo sviluppo della velocità, sulla tecnica delle cadute, sulla
cosidetta “preparazione teorica”,
sulla prevenzione e cura dei traumi.
Concludiamo questa interessante lettura di libri notissimi segnalando per
ultima una novità editoriale. Si tratta
di un’opera di Yves Klein, dal titolo
I fondamenti del judo (Isbn Edizioni), “un manuale appena riscoperto
in Francia, scritto da uno dei più
grandi artisti del Novecento”.
Yves Klein era viaggiatore, esteta,
atleta e scrittore.. Come pittore è
passato alla storia come apostolo
dell’arte monocromatica, dedicandosi ad un unico colore che individuò
nel blu: verso la fine del 1956 trovò
ciò che cercava, “ un oltremare
intenso, luminoso e avvolgente che
definì “l’espressione più perfetta del
blu” e che da allora fu chiamato blu
Klein.
Intanto, nel 1954, aveva dato alle
stampe presso l’Editore Grasset il
volume Fondements du judo, accolto
da un assordante disinteresse e che
soltanto recentemente è stato ristampato in francese dalle edizioni Dilecta (pubblichiamo la copertita) e tradotto in italiano dalle Edizioni Isbn
Yves Klein
del Gruppo editoriale il Saggiatore.
Klein, infatti, visse freneticamente
(morì a 34 anni) e seguendo innumerevoli interessi, fra cui quello delle
arti marziali.
Appassionato di sport, iniziò a praticare il savate, che poi abbandonò
ritenendo la boxe francese troppo
violenta. Passò al judo che studiò in
compagnia di Armand Fernandez
(Arman) e del poeta Claude Pascal.
Si riunivano in una cantina interamente dipinta di blù. “Allora - si
legge in un passo del suo Diario –
ciò che mi appassionava del judo
era il movimento. La linea del movimento che è sempre astratta.”
Nel 1952 si imbarcò a Marsiglia in
una cabina di terza classe di un piroscafo che lo trasferì in Giappone. Là
rimase due anni, approfondendo lo
studio della lingua nipponica che
aveva già studiato presso la Scuola
Nazionale di Lingue Orientali di
Nizza (città ove era nato nel 1928) e
soprattutto perfezionando la pratica
del judo. Si dedicò quasi esclusivamente ai Kata. Lo affascinavano, e li
descrive nel suo libro, servendosi
per renderli più comprensibili con
illustrazioni che non sono disegni né
Il salto nel vuoto
fotografie statiche ma fotogrammi
tagliati da una serie di cortometraggi
che illustrano l’”Estetica del Judo”.
Il libro, sicuramente di altissimo
interesse, viene presentato da una
prefazione di Jean-Luc Rougè, campionissimo nell’età agonistica ed ora
Presidente della Federazione Francese di Judo.
Rougè definisce l’opera di Kelin
usando una massima di Jigoro Kano,
cioè come l’utilizzo ottimale dell’energia e conclude : “Questo libro
sui kata ha un valore storico innegabile. Permette a tutti di tornare ad
occuparsi dei fondamenti del judo. I
kata sono come il colore dei pini, né
antichi, né moderni”.
Nel testo di Klein c’è anche una interessante foto che vorrebbe riprodurre l’autore mentre realizza il sogno
della levitazione dell’atleta, cioè la
“figura impossibile” prevista dal
kata detto “degli uccelli”. La fotografia, ovviamente frutto di un fotomontaggio, fu realizzata nell’autunno del 1960 sovrapponendo l’immagine del pittore-judoka ad uno sfondo di Harry Shunk ritraente una strada di Fontenay-aux-Roses, nella
periferia parigina. Ma il lancio nel
vuoto ci fu, raggiungendo la sesta
figura del jtsutsu no kata e, secondo
i testimoni, “fece il suo salto come si
recita una poesia”. Fu assistito da
dieci amici, pronti ad attutirne la
caduta. Da circa tre anni Klein non
praticava ufficialmente il judo ed
alla fine del salto il gesto di congedo
si espresse nella consegna del suo
kimono. Il fotomontaggio fu pubblicato sul “giornale di un solo giorno”
DIMANCHE, scritto, stampato, pubblicato in 7000 copie (e distribuito
nelle edicole) dallo stesso Klein e
presentato con il titolo “L’uomo
nello spazio! Il pittore dello spazio si
getta nel vuoto!”
Proprio con la pratica delle arti marziali, Klein giunse alla conclusione
che “il corpo umano è uno spazio
pervaso da una energia poetica”. Ed
affermava: “Ciò che mi appassiona
nel judo è il movimento, la linea del
movimento che è sempre astratta”.
Geniale, avventuroso (da giovane
aveva visitato l’Italia in autostop,
percorso l’Irlanda a cavallo, prestato
servizio militare in Germania, insegnato arti marziali a Madrid come
DT della Nazionale di judo) visse
molto intensamente i suoi 34 anni.
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LA SECONDA VITTORIA OLIMPICA DI UN LOTTATORE ITALIANO
75 anni fa Giovanni Gozzi
conquistò a Los Angeles
la medaglia d’oro
nella greco-romana
di Livio Toschi
Nel 1932, ormai trentenne,
partecipa per la terza volta
a un’Olimpiade.
I
n attesa di celebrare
degnamente il centenario
della prima medaglia
d’oro olimpica della Federazione Atletica Italiana, conquistata dal lottatore Enrico
Porro a Londra nel 1908,
ricordiamo la vittoria di Giovanni Gozzi ai Giochi del
1932, che diede all’Italia la
seconda medaglia d’oro
nella lotta greco-romana.
Gozzi nasce a Milano il 19
ottobre 1902. Inizia l’attività
nel 1918 presso l’Unione
Sportiva Milanese, che
lascia nel 1920 per passare
alla Società Sportiva Agamennone, da cui nel 1925 si
trasferisce all’Azienda Tranviaria Municipale. L’allievo
di Walter Ranghieri partecipa all’Olimpiade del 1924
nei gallo, ma viene eliminato al terzo
turno. L’anno dopo Gozzi è 2° al campionato europeo di lotta greco-romana
a Milano, preceduto dall’ungherese
Armand Magyar. Lo incontra ancora
nel 1927 all’Europeo di Budapest e
proprio in casa del forte magiaro Giovanni ottiene la rivincita, conquistan-
*
Giovanni Gozzi
do nei gallo il primo titolo continentale della FAI.
Nel 1928, ai Giochi di Amsterdam,
vince cinque incontri su sei, battendo
anche il finlandese Ahlfors, argento
nel 1924: si classifica 3° alle spalle del
tedesco Kurt Leucht e del cecoslovacco Jindrich Maudr.
La X Olimpiade si disputa
a Los Angeles (30 luglio 14 agosto), che fa le cose
davvero in grande, dopo
aver superato la terribile
crisi economica del 1929. Il
più importante dei lavori
eseguiti è l’ampliamento
del
magnifico
stadio
Memorial Coliseum, classicheggiante opera degli
architetti John e Donald
Parkinson (ultimata nel
1923), la cui capienza
passa da 75.000 a 105.000
spettatori. Il modernissimo
impianto, tra l’altro, dispone di una pista in cenere e
terra battuta che contribuisce al miglioramento di molti primati
con la sua eccezionale elasticità. Proprio al Coliseum il vicepresidente
degli Stati Uniti, Charles Curtis, inaugura i Giochi.
Le gare di nuoto si disputano nello
Swimming Stadium all’Olympic Park,
presso il Coliseum; quelle di scherma
LUGLIO-AGOSTO 2007
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allo State Armory, pure all’Olympic
Park, presso l’Exposition Building;
quelle di ciclismo al Pasadena Rose
Bowl; quelle di canottaggio al Long
Beach Marine Stadium; quelle di
lotta, pesistica e pugilato all’Olympic
Auditorium, costruito nel 1924
(10.000 posti). Alle Baldwin Hills,
inoltre, prende corpo il primo “vero”
villaggio olimpico: 550 casette prefabbricate di 2 stanze e numerosi altri
edifici (cucine, ospedale, teatro, palestre, ecc.), distribuiti su un’area di 129
ettari, sorvegliata da autentici cowboys con tanto di lazos. Le donne,
invece, sono alloggiate in centro, al
Chapman Park Hotel.
37 le nazioni presenti, 1.328 gli atleti
(127 donne). Il numero dei concorrenti è il più basso registrato dopo il
1904, ma bisogna considerare l’enorme distanza dall’Europa e le difficoltà
del viaggio. Gli italiani, per esempio,
partiti da Napoli il 2 luglio, navigano
dieci giorni per raggiungere New York
sul piroscafo Conte Biancamano; poi
devono attraversare in treno gli Stati
Uniti dall’Atlantico al Pacifico, arrivando a Los Angeles il 17 luglio.
Va inoltre ricordato che il CIO, nella
sessione tenuta a Berlino nel 1930, ha
deciso di limitare la partecipazione a
tre concorrenti per nazione nelle gare
individuali e a una sola formazione
nelle gare a squadre. Tra i partecipanti non figurano né il mitico podista
finlandese Paavo Nurmi, né il francese Jules Ladoumègue, primatista mondiale dei 1.500 metri, esclusi dai Giochi perché ritenuti “professionisti”.
Nonostante l’organizzazione meticolosa, che introduce perfino una speciale cinepresa (la Kirby two-eyed
camera) per filmare gli arrivi, non
mancano i contrattempi. Nei 200
metri i primi tre arrivati percorrono
rispettivamente 198, 199 e 201 metri,
ma essendo tutti statunitensi preferiscono non chiedere la ripetizione
della gara. Nei 3.000 siepi la giuria
dimentica di contare un giro e i concorrenti devono quindi percorrerne
uno in più. Il francese Jules Noël esegue un lancio del disco oltre i 48
metri, che lo collocherebbe in zona
medaglie, ma la misura non viene
58
LUGLIO-AGOSTO 2007
considerata valida perché tutti i giudici si sono voltati per seguire una
prova di salto con l’asta. Non si
disputa il torneo di calcio, poco amato
negli USA.
Sono giorni intensi ed emozionanti,
anche per la vicinanza di Hollywood:
tra gli spettatori delle gare è facile
incontrare “stelle” quali Charlie Chaplin, Gary Cooper, Douglas Fairbanks,
Harold Lloyd, Claudette Colbert. Fairbanks, rinomato dongiovanni, entrando allo stadio mentre si disputa la finale dei 100 metri femminili, esclama:
«Anche qui, quando arrivo io, le donne
corrono». Al termine dei Giochi il
mondo del cinema spalanca le porte
allo sconosciuto schermidore australiano Errol Flynn, che diviene l’eroe di
innumerevoli film di avventura, e al
nuotatore Clarence “Buster” Crabbe,
medaglia d’oro nei 400 metri stile libero, che raccoglie l’eredità di Johnny
Weissmuller nei panni di Tarzan (interpreta anche Flash Gordon). In quell’atmosfera incantata accade un po’ di
tutto: il lanciatore di peso Clément
Duhour, intervistato alla radio, dimentica addirittura di partecipare alla gara;
un altro francese, il marciatore Henri
Quintric, viene praticamente rapito da
una bionda quarantenne e vive un’avventura da sogno nella sua magnifica
villa, da cui lo strappano in lacrime al
momento del ritorno in patria.
Le categorie di peso nella lotta grecoromana passano a 7, come nello stile
libero, in ottemperanza a quanto deciso nel 1929 dal congresso IAWF di
Dortmund. Al torneo di greco-romana
partecipano 41 atleti di 13 nazioni, a
quello di stile libero 49 atleti di 15
nazioni, a quello di sollevamento pesi
29 atleti di 8 nazioni. Lo svedese Ivar
Johansson vince sia nella lotta stile
libero, pesi medi, che nella lotta
greco-romana, pesi medio-leggeri,
dopo aver perso 7 chili nella sauna.
Un altro formidabile svedese, Carl
Westergren, è il primo lottatore a vincere tre volte i Giochi Olimpici nella
greco-romana: nel 1920 nei medi, nel
1924 nei medio-massimi, nel 1932 nei
massimi.
La FAI schiera 6 lottatori di grecoromana e 4 pesisti, ottenendo una
medaglia d’oro con Giovanni Gozzi,
due d’argento con Carlo Galimberti e
Marcello Nizzola, tre di bronzo con
Ercole Gallegati, Mario Gruppioni e
Gastone Pierini. Ma la X Olimpiade è
un successo per tutta la squadra italiana (la più numerosa, con 101 atleti,
dopo quella statunitense), che vince
12 medaglie d’oro, 12 d’argento e 12
di bronzo, seconda solo agli USA. Va
sottolineato che tra gli allenatori dei
nostri atleti figurano nientemeno che
Alberto Braglia (ginnastica), Nedo
Nadi (scherma) e Giovanni Raicevich
(lotta), nomi leggendari.
Non mancano gli elogi alla nostra eleganza: con camicia azzurra, calzoni
bianchi e una “busta” color paglia
come copricapo, alla cerimonia
d’apertura gli atleti italiani sfilano
marziali dietro il portabandiera Ugo
Frigerio, tra l’entusiasmo dei nostri
tantissimi connazionali e l’ammirazione di tutto il pubblico.
Assai sofferto il successo di Gozzi:
afflitto per un mese da foruncolosi, al
primo incontro nei piuma - per colmo
di sfortuna - trova un avversario dei
più pericolosi, il finlandese Lauri
Koskela, e teme di non poter giungere
al termine del torneo olimpico. Dimostrando di essere un campione, tira
fuori tutta la sua classe e vince per
atterramento. Il successo lo elettrizza
a tal punto che non sente più alcun
male e “schiena” facilmente anche il
giapponese Kiyoshi Kase. Perde poi
l’ultimo incontro con il tedesco Wolfgang Ehrl, ma lo precede in classifica
per il miglior punteggio. Così, dopo
24 anni, un’altra medaglia d’oro nella
lotta si aggiunge a quella di Porro sul
labaro federale.
*
In seguito Gozzi partecipa agli Europei di Roma nel 1934, classificandosi terzo nei piuma alle spalle del finlandese Kustaa Pihlajamäki e dell’ungherese Ferenc Toth. Nell’aprile
1936 vince il suo ultimo titolo italiano, superando Marcello Nizzola, e
gareggia per l’ultima volta in Nazionale (a Roma, contro l’Ungheria). La
lunga carriera e l’età cominciano a
pesare e, pur allenandosi con tenacia,
giunge alla vigilia dei Giochi di Berlino in non perfette condizioni. Un
incidente gli toglie comunque la possibilità di partecipare alla quarta
Olimpiade.
Gozzi vanta 14 presenze in Nazionale
e 8 titoli italiani: 3 nei pesi gallo e 5
nei piuma. Nel 1948 diviene istruttore
del gruppo sportivo A.T.M. di Milano,
nel quale ha militato, vincendo il campionato di società nel 1934. È Cavaliere della Corona d’Italia, Medaglia
d’oro del CONI al Valore Atletico,
Membro d’Onore della FIAP.
Muore ad Arma di Taggia l’11 agosto
1976.
Gozzi a Los Angeles
mentre riceve le
congratulazioni del
tedesco Wolfgang Ehrl,
2° classificato
Veduta esterna
dell'Olympic Auditorium,
sede delle gare di lotta
Veduta interna
dell'Olympic Auditorium
LUGLIO-AGOSTO 2007
59
AL CENTRO OLIMPICO PREMIATI TEMPESTA, GADDI ED ADDAMIANI
Cinquanta anni
di maglia azzurra
di Vanni Lòriga - foto di Emanuele Di Feliciantonio
I
l 27 aprile 2007 il Centro di Preparazione
Olimpica
della
FIJLKAM al Lido di Ostia ha
ospitato una Cerimonia dagli alti
contenuti morali e sociali, ben riassunti dalla sua stessa intestazione:
“50 anni di maglia azzurra”.
L’incontro (in calce riportiamo un
elenco degli intervenuti, molti dei
quali erano accompagnati da graditi
ospiti) è stato promosso dalla Commissione Nazionale Azzurri, attualmente presieduta dal Maestro Silvano
Addamiani che è subentrato al compianto Generale Ezio Evangelisti.
Nei locali di quella che è CASA
FIJLKAM si sono dati convegno
Azzurri di antica milizia e di nuova
generazione, tutti accomunati dalla
identica passione. per gli sport di
situazione e di confronto. Generazioni lontane nel tempo, che da una
parte affondavano la loro vita nella
stesse sorgenti dei nostri sport e che
dall’altra presentavano gli attuali
protagonisti dell’Azzurro Fijlkam,
fra cui brillavano le medagliate olimpiche Ylenia Scapin e Lucia Morico.
Il saluto agli intervenuti è stato pronunciato dal Presidente Federale dr.
Matteo Pellicone, che con parole animate da sincero entusiasmo ha grati-
ficato l’uditorio, con un attestato che
è stato di stima e di riconoscenza per
quanto, in oltre mezzo secolo di dedizione, gli Azzurri hanno dato alla
nostra organizzazione.
Momenti di particolare intensità si
sono vissuti al momento della consegna dei premi a Nicola Tempesta, a
Pio Gaddi ed a Silvano Addamiani.
Nicola Tempesta (ottavo Dan) il pioniere dei nostri Campioni, ha particolarmente apprezzato l’impegno formulato dal Presidente per una presenza rilevante degli Azzurri nel futuro
Museo della FIJLKAM, Federazione
che ha vinto la gara nazionale indetta
Silvano Addamiani e
Matteo Pellicone
Lucia Morico
60
LUGLIO-AGOSTO 2007
dal Ministero dei Beni ed Attività
Culturali al fine di sostenere le iniziative che servano a non dimenticare il
nostro passato. E nella storia federale
i Campioni e tutti quelli che hanno
onorato la maglia Azzurra, hanno
occupato ed occuperanno un posto
rilevante.
Pio Gaddi (ottavo Dan) ha illustrato
una sua pubblicazione dal titolo
“JUDO – Il mio metodo d’insegnamento”: lo ha fatto con molta modestia e con sintetica comunicativa, presentando una guida che sarà preziosa
per chiunque si dedichi alla nobile
arte della didattica. Tutti gli abbonati
ad Athlon hanno ricevuto copia del
manuale che Gaddi ha voluto firmare
con una sua dedica: “Mi auguro che
questo libro possa dare a chi pratica
il Judo il suo modesto contributo per
percorrere la “ strada” (do) nel
modo migliore e nello spirito di reciproca amicizia e prosperità”.
Doveva obbligatoriamente concludere la riunione conviviale il Maestro
Silvano Addamiani (settimo Dan) e
lo ha fatto con accenti improntati alla
nostalgia, temperata da una vena di
garbata autoironia. Ed ha chiuso con
ringraziamenti sentiti ed auspici
beneauguranti per il futuro.
“Un ringraziamento particolare va a
Te Presidente – ha concluso – per la
sensibilità mostrata anche verso questo neo gruppo federale, dandogli
corpo ed anima… grazie a Te, gli
Azzurri, del passato, del presente e
del futuro hanno ora un punto di riferimento nella loro casa, la Fijlkam…
auguro a tutti di porre altre stelle nel
Cielo Olimpico di Pechino, affinchè
il firmamanto Azzurro brilli come
una italica notte agostana”.
Ricordando infine il contributo di
medaglie che il Karate dona all’Italia , Addamiani ha concluso, auspicando l’inclusione di questo sport
nel programma olimpico, sottolineando come “la medaglia con i 5 cerchi non è più una stella cometa per
la nostra Federazione, ma una stella fissa...”.
HANNO PARTECIPATO:
Addamiani Del Mondo Giovanna,
Addamiani Gianluca, Addamiani
Giselda, Addamiani Silvano, Adornato Raffaele, Aloisio Dominic, Bal-
ducci Riccardo, Bruschi Franco, Bucchi Laura, Capelletti Franco, Carnebianca Antonio, Celotto Giancarlo,
Cognetti Umberto, Coppola Raffaele,
Culasso Claudio, De Berardinis Giuseppe, Di Feliciantonio Emanuele, Di
Francia Alberto, Di Francia Silvio,
Falcone Domenico, Falsettini Paolo,
Farina Gabriele, Franceschini Luciano, Franceschini Vittorio, Gaddi Pio,
Gerardi Mario, Giaverina Ernesto,
Granatiero Claudio, Iorio Arduino,
Isaia Ciro, La Francesca Gherardo,
Loriga Vanni, Manusia Cesare,
Mariotti Augusto, Maroni Valeria,
Miano Alessio, Minissale Gaetano,
Monti Alfredo, Motta Angelo, Nalis
Alain, Ozkan Metina, Paolini Anna,
Pellicone Marina, Pellicone Matteo,
Pizzolon Adriano, Ripandelli Nicola,
Ruelle Guy, Saudelli Giancarlo,
Sebenello Ornella, Snijders Jan, Stefanel Stefano, Sulli Massimo, Tempesta Elvira, Tempesta Nicola, Tommasi Giuseppe, Toschi Livio, Usai
Francesco, Vecchi Mario, Vigliano
Paola, Volpi Gianni, oltre a vari ospiti dei partecipanti.
Nicola Tempesta con il
Presidente
Vanni Lòriga
Pio Gaddi
LUGLIO-AGOSTO 2007
61
A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI JACOVITTI
Grazie, “Jac lisca di pesce”
di Livio Toschi
N
el numero speciale di Athlon
che ha celebrato i 25 anni
della rivista, a proposito della
Storia delle Olimpiadi a fumetti di
Giulio Ricci, si legge: «Lo stile,
inconfondibile, è quello del grande
Benito Jacovitti. Creatore di innumerevoli personaggi, tra cui Cocco Bill,
ha accompagnato molti di noi a scuola con il Diario Vitt. A 30 anni dalla
sua scomparsa è doveroso ricordare
con affetto e rimpianto “Jac lisca di
pesce”» (pagina 30).
Chi, come me, è da sempre un ammiratore di Jacovitti, sa bene che la sua
scomparsa risale al 1997; quindi a 10
- non 30 - anni fa. Una subdola scivolata di penna (un lapsus calami, come
dicevano i nostri antenati latini) si è
insinuata nel testo e l’1 è diventato 3.
Abbiamo prontamente voluto segnalarlo ai lettori, cogliendo anche l’occasione per aggiungere qualche riga
sulla sterminata attività di Jacovitti,
che ci ha dispensato tanti momenti di
sano divertimento.
Nato a Termoli il 9 marzo 1923, a 16
anni frequenta il liceo artistico a
Firenze (dove gli viene affibbiato il
soprannome “Lisca di pesce”) e collabora prima al settimanale umoristico
Il Brivido, poi al giornale cattolico per
ragazzi Il Vittorioso, che prospera dal
1937 al 1966. Nel dopoguerra si trasferisce a Roma e per trent’anni, dal
1950-51 al 1979-80, illustra il Diario
Vitt per le edizioni A.V.E.
Dal 1957 collabora al settimanale illustrato del quotidiano milanese Il Giorno, quindi a molte altre testate, tra cui
Il Corriere dei Piccoli, Il Corriere dei
Ragazzi e, per pochi mesi, Linus. Nel
62
LUGLIO-AGOSTO 2007
1967 le sue vignette appaiono su
L’automobile, mensile dell’A.C.I., poi
su Il Male, Cuore e Tango. Nel 1977
illustra il Kamasultra, con testi di
Marcello Marchesi, nel 1993 il Kamasutra spaziale. Per tre volte dà corpo
ai personaggi del Pinocchio di Collodi. È attivo anche nel campo pubblicitario con Cocco Bill, Pecor Bill, Zorry
Kid e il gatto Maramio. Nel 1993
nasce lo Jacovitti Club (oggi presieduto dalla figlia Silvia) e nel 1994 il Presidente Scalfaro lo insignisce dell’onorificenza di Cavaliere al Merito
della Repubblica.
Ironico, disincantato, surreale, capace
di tutto tranne che di coerenza, un
funambolo in equilibrio sulla matita,
un maestro di follia cosmica, il creatore di un universo dove nulla è
impossibile; così lo hanno definito i
critici, ma lui si riteneva semplicemente un clown. Un artista dell’assurdo (non di rado accostato a Totò), le
cui tavole brulicano di personaggi e di
oggetti: un horror vacui che lo spinge
a riempire ogni spazio libero con
geniale follia inventiva. Il foglio bianco, aggredito con accanimento e fantasia irrefrenabili, si popola magicamente di mani, piedi, ossi, matite,
dadi, pettini, salami, ragni, vermi,
uomini con grandi nasi e donne dai
seni enormi.
Autore assai prolifico, con uno spiccato gusto per il paradosso - nel disegno
e nella parola - crea decine di personaggi rimasti nella storia dei fumetti,
quali i 3P: Pippo, Pertica e Palla, ispirati a tre compagni di scuola; il saccente “arcipoliziotto” Cip (che ripete
instancabilmente «Lo supponevo!»),
lo squinternato aiutante Gallina e il
bassotto Kilometro; il cattivone Zagar,
bislacca caricatura del disneyano
Macchia Nera; il maldestro ladruncolo Jak Mandolino e il suo simpatico
“diavolo custode” Pop Corn; l’anziana
ma terribile signora Carlomagno, infaticabile dispensatrice di devastanti
cazzotti.
Ma come dimenticare la teen-ager
Lolita Dolcevita, il pellerossa Occhio
di Pollo, il pirata Gamba di Quaglia, il
giornalista Tom Ficcanaso? Infine,
disegnato per Il Giorno dei Ragazzi, il
preferito di Jac: il pistolero Cocco Bill
(“l’altra faccia di Tex”), gran bevitore
di camomilla e protagonista indiscusso di una esilarante parodia del selvaggio West, le cui strampalate avventure fanno pensare a quelle di Terence
Hill nella saga di Trinità. Cocco Bill e
il fedele cavallo Trottalemme, come ci
ricorda il sito ufficiale di Jacovitti
(www.jacovitti.it), il 28 marzo 2007
hanno compiuto 50 anni.
Incoerente viscerale in politica (un
“estremista di centro”), anarchico
nei comportamenti, dissacratore
allergico alle censure, Jacovitti è
stato un burlone irriverente del potere, spesso oggetto dei suoi corrosivi
sberleffi, ricevendo critiche aspre da
opposte sponde. Ma dopo la sua
morte, il 3 dicembre 1997, ogni
riserva si è dissolta e il riconoscimento del valore di “Lisca di pesce”
è divenuto unanime. Il grande Jac,
con l’immancabile sigaro in bocca,
senza dubbio se la ride dall’alto di
una nuvoletta (dalla quale - ovviamente - spuntano piedi, matite, salami e vermicelli) e commenta divertito: «Lo supponevo!».
Cocco Bill e Trottalemme
Jack Mandolino e Pop
Corn
Disegno del “Diario
Vitt” 1967-68 (testi di
Sergio Zavoli)
Jacovitti in un disegno di
Cavazzano
LUGLIO-AGOSTO 2007
63
DALLE
REGIONI
J U D O
LAZIO
Le Fiamme Gialle
hanno festeggiato
le loro donne
Giovedì 8 marzo presso la
sede del Centro Sportivo
della Guardia di Finanza, a
Castelporziano, le Fiamme
Gialle hanno festeggiato la
Giornata
Internazionale
della Donna con un pranzo
per tutte le loro atlete, ad
eccezione di quelle impegnate in raduni con le rispettive Federazioni o nell’imminenza di competizioni.
Alla presenza, tra le altre, di
Antonietta Di Martino, reduce dalla splendida medaglia
d’argento nel salto in alto ai
recenti europei indoor di
Birmingham, di Lucia Morico e della mamma Isolde
Kostner – che è stata tra l’altro la prima atleta ad essere
arruolata nelle Fiamme Gialle, il 30 marzo del 2001 - le
donne gialloverdi sono state
le assolute protagoniste della
giornata. Assente invece
perché impegnata in Coppa
del Mondo l’altra mamma
Marianna Longa, che dopo
la maternità è tornata allo sci
di fondo con risultati ancora
più significativi di quelli
ottenuti in precedenza.
Gli onori di casa sono stati
fatti dal Comandante del
Gruppo Polisportivo, Col.
Vincenzo Parrinello, che ha
dato il benvenuto insieme ai
Comandanti dei Nuclei atleti, portando anche il saluto
del Comandante del Centro
Sportivo, Generale Gianni
Gola, impegnato a Bruxelles
in attività di servizio. Omaggiate al loro arrivo del clas-
Le ragazze delle Fiamme Gialle
sico ramoscello di mimosa,
di una scatola di cioccolatini
e della “mascotte” delle
Fiamme Gialle, le ragazze
sono state poi servite a tavola da alcuni loro illustri colleghi, tra cui Nicola Vizzoni,
Laurent Ottoz, Francesco
Pignata e Cristiano Andrei,
che si sono sportivamente
prestati alla simpatica iniziativa. Al termine, premi simbolici ed applausi a volontà
per i migliori piatti ed il servizio più efficiente (ad
appannaggio di Nicola Vizzoni!).
Nelle Fiamme Gialle – che
da sempre, nelle loro Sezioni Giovanili, curano anche
lo sport femminile – militano ormai ben 51 atlete, ultime delle quali la nuotatrice
Martina Cuppone e la judoka Yennifer Pitzanti, arruolate lo scorso 12 dicembre,
e ben 4 tra Ispettori e
Finanzieri sono impiegate
negli uffici del Centro
Sportivo.
Erano presenti: Ester Balassini, Rosalba Console, Antonietta Di Martino, Adelina
De Soccio, Veronica Borsi
(ATLETICA); Lucia Morico, Antonia Cuomo, Camilla
Magnolfi, Giulia Quintavalle, Michela Torrenti e Yennifer Pitzanti (JUDO); Claudia
Caracciolo, Roberta Elefante, Olimpia Troili (SCHERMA);
Erika
Spinello
(CANOTTAGGIO); Flavia
Tartaglini (VELA); Isolde
Kostner (SCI).
LUGLIO-AGOSTO 2007
65
L O T T A
LOMBARDIA
DALLE
REGIONI
Gli ingredienti giusti
Finalmente una grande intuizione ha dato evidenza e
risalto alla disciplina della
lotta olimpica. Si è manifestata la possibilità per il Comitato Regionale Lombardo settore lotta di poter far conoscere
questo sport durante una
manifestazione di arti marziali e di diverse discipline da
combattimento.
Ecco gli ingredienti.
La località. Acratium, vico
innalzato sull’antico livello
della Molgora. E’ Agrate
Brianza: antico villaggio
brianteo dove la vite e le
vigne tenevano il primo
posto, oggi in prima fila per
essersi reso protagonista di un
ammirevole evento. Moltissime memorie ci hanno lasciato
di questa località i secoli di
mezzo. Indubbio che iniziative e manifestazioni vanno ad
arricchirne la storia e la tradizione. Il giorno 28 aprile del
2007, data destinata ad essere
una di queste.
I protagonisti. Enzo Lamacchia, Vicepresidente Regionale della Lombardia settore
lotta, che ha voluto “stravolgere” la consuetudine di una
gara ufficiale di lotta affinché
essa lasciasse un segno marcato nell’ambito della manifestazione. Ovvero, la volontà
è stata quella di offrire un
contesto agonistico in uno
scenario pressoché innovativo. Di creare, per un pubblico
anche poco avvezzo alla lotta
olimpica, una certa attenzione
rispetto a questa disciplina.
Il Sindaco di Agrate Brianza
Adriano Poletti e l’Assessore allo sport Luigi Carlo
66
LUGLIO-AGOSTO 2007
Bucchi che, con grande
curiosità, hanno accettato
che nel programma della
manifestazione,
tenutasi
presso l’accogliente Palazzetto Sportivo S. Caterina, si
potesse svolgere il Campionato Regionale di Lotta Stile
Libero esordienti-cadetti e
junior-senior.
Il valore umanitario. Pace e
cooperazione tra i popoli.
Temi assai cari ad Agrate
Brianza che hanno trovato
espressione nell’organizzazione di un evento sportivo
per contribuire a finanziare
progetti di cooperazione con
i paesi in via di sviluppo.
Sono stati raccolti fondi a
favore dell’Associazione
amici nel mondo WORLD
FRIENDS ONLUS (organizzazione internazionale di
cooperazione allo sviluppo).
Il Comitato Regionale Lombardo settore lotta ha fatto la
sua parte versando una cifra
per ogni suo atleta, allenatore
e dirigente di Società.
L’evento. A partire dalle
11.00, sulle due delle tre
materassine sistemate nel
parterre del Palazzetto, si
sono alternate dimostrazioni
di alcune delle discipline
che hanno partecipato alla
manifestazione: judo, extre-
me combat, dong wu xue
shaolin, kung fu, karate,
vovinam viet vo dao
fighting art.
La gara di lotta. Apertura
peso ore 12.00-12.30. Inizio
gara ore 14.30. Gli incontri si
sono svolti con un’alta carica
agonistica, vistosamente apprezzata dal pubblico. Pubblico, che con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, ha gradito questa disciplina, purtroppo poco conosciuta e inusuale in un contesto del genere. La gara è terminata alle 17.30.
Classifica individuale:
Esordienti B
Categoria
Classifica
Atleta
Società
Kg 47
Kg 59
Kg 85
1°
1°
2°
1°
La Gamba Luca
Malinverno Alessio
Bettagno Alessandro
Pellegrini Stefano
Cadetti-Junior
P.G. Gozzi Cinisello
CAP. Como
Pol.Affori Milano
CAP. Como
Categoria
Classifica
Kg 74
1°
2°
Categoria
Classifica
Atleta
Società
Kg 60
1°
2°
3°
3°
1°
2°
3°
1°
2°
3°
1°
2°
3°
3°
1°
1°
Pirgaru Ruslan
Bedetti Stefano
Franzoni Marco
Vecchione Luigi
Cimpanu Costantin
Terranova Luca
Mihai Viorel
Tommassone Marco
Cucci Stafano
Di Ceglie Alessandro
Zuz Tudor
Ben Maucer Kais
De Vita Marco
Canzi Fabio
Di Ceglie Luciano
Dragonetti Simone
C.A.P. Como
C.A.P. Como
Pol. Affori Milano
Pol. Affori Milano
L.C. Mozzanica
Pol. Affori Milano
Pol. Affori Milano
Pol. Affori Milano
Sef. Mediolanum
Pol. Affori Milano
L.C. Mozzanica
Pol. Affori Milano
L.C. Mozzanica
Pol. Affori Milano
Pol. Affori Milano
Pol. Affori Milano
Kg 66
Kg 74
Kg 84
Kg 96
Kg 120
Atleta
Bellasio Fabio
Bagnola Angelo
Senior-Master
Società
Sef. Mediolanum
L.C. Mozzanica
L O T T A
Classifica per Società:
Classifica
Società
1°
2°
3°
Polisportiva Affori Milano
C.A.P. Como
Lotta Club Mozzanica
Presa in manichetto
Un tentativo di
rotolamento
Dopo la premiazione alcuni
tecnici di lotta della Polisportiva Affori Milano hanno
tenuto uno stage per dare la
possibilità di conoscere e
comprendere alcune tecniche.
Vi hanno partecipato diversi
gruppi delle altre discipline
orientali. Il folto pubblico
sugli spalti e il numero degli
atleti che vi hanno partecipato hanno premiato il messaggio e i contenuti di questa
disciplina olimpica che attraverso i tecnici veniva lanciato.
La serata. La parte più spettacolare della manifestazione si
è svolta a partire dalle ore
21.00.
Atmosfera da grande evento
teatrale: sullo spegnersi delle
luci, nell’empireo buio del
palazzetto, improvvisamente
riflettori a occhio di bue si
concentrano sulle tre materassine. Musica coinvolgente.
Palazzina gremita all’inverosimile. Sugli spalti pieni,
ombre di mani e applausi.
Partecipazione da stadio calcistico. Ecco i protagonisti,
gli atleti, che hanno mostrato,
superandosi, la parte migliore
della propria disciplina, animando con energia le tre
materassine su cui si sono
alternati judo, extreme combat, dong wu xue shaolin,
kung fu, karate, vovinam viet
vo dao fighting art e lotta
olimpica.
Al centro della serata inoltre
si sono disputate le finali di
lotta olimpica e di extreme
combat. Qui, ogni atleta con
caparbietà e coraggio ha lottato fino all’ultimo istante.
Dunque buono lo spettacolo,
confortanti le prospettive,
ottima
l’organizzazione.
Nonostante questo, sappiamo che la visibilità di questi
tipi di eventi spesso non
assumono sempre i contorni
sperati.
Per il settore sportivo riguardante la lotta olimpica, nella
sue due specialità di libera e
greco-romana,
diventano
ancor più necessari investimenti di più energie e risorse.
Sottolineo disciplina olimpica, quindi sport che condivide
il cosiddetto Spirito Olimpico: impegno, coraggio, lealtà
e miglioramento di sé.
Il potenziamento dell’attività
di promozione per questo tipo
di disciplina olimpica, impropriamente detto sport “minore”, deve necessariamente
collegarsi, per avere più visibilità, ai vari progetti che già
esistono nelle varie realtà
locali (questa manifestazione
ne è stata una prova). Ed è in
tale prospettiva che bisogna
lavorare, affinché si inducano
stabili mutamenti nella percezione sociale riguardo questa
disciplina.
Si è fatta la promessa di
ripetere l’evento. In particolare, significative le parole
di Enzo Lamacchia, il
Responsabile
Regionale
della Lombardia del settore
lotta: “Sarò molto attento a
nuove manifestazioni di questo genere. Inoltre non finirò
mai di ringraziare quegli
atleti e collaboratori che
sono rimasti per lo spettacolo della serata, poiché posso
dire che sono stati fra i più
apprezzati ed applauditi.”
Un vivo ringraziamento al
Commissario
Regionale
Ufficiali Gara Giovanni
Garigliano, alla sua assistente al tavolo della giuria la
sig.na Fulvia Bondioli, agli
arbitri Giuseppe Gammarota
e Marchi (arrivato da Bologna), al Commissario Tecnico Regionale Vincenzo
Grassi che con il Presidente
del Comitato Giacomo Rossini hanno intrattenuto con il
Sindaco e l’Assessore allo
sport pubbliche relazioni
riguardo a eventuali future
collaborazioni.
Fabio Pelusi
LUGLIO-AGOSTO 2007
67
MGA
DALLE
REGIONI
SICILIA
Stage Interforze a Palermo
Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di
Palermo, domenica 25 marzo
2007 presso il palazzetto
Comunale di Borgo Nuovo
si è svolto uno STAGE di
aggiornamento sulle tecniche di M.G.A. che ha visto
coinvolte le rappresentanze
delle forze dell’ordine delle
Regioni Calabria e Sicilia. Il
gruppo della Calabria era
composta da operatori della
Polizia Municipale di Lamezia Terme che seguono dal
2001 corsi annuali di M.G.A.
della durata di sei mesi sotto
la direzione tecnica del Maestro Failla, coadiuvato dal
V.Comandante Aldo Rubino
e dal Brig. Ugo Michele
Caruso, Istruttori M.G.A.
La manifestazione il cui
scopo principale è stato quello di uno scambio di esperienze
sulle
tecniche
M.G.A., ha visto tra i protagonisti l’esperto Maestro
Enzo FAILLA componente
della Commissione Nazionale M.G.A. l’Istruttore Antonio Ruberto rappresentante
della
Calabria
nonché
l’Istruttore Massimiliano
LEONE, appartenente al
Corpo della Polizia Penitenziaria, di recente nominato
fiduciario Regionale Sicilia
M.G.A. F.I.J.L.K.A.M.
A quest’ultimo va anche il
merito di una organizzazione
particolarmente
attenta
all’accoglienza dei partecipanti ed ai contenuti didattici
dello Stage.
68
LUGLIO-AGOSTO 2007
Operatori della Polizia
Municipale di Lamezia
Terme
Il gruppo dei partecipanti
allo stage
Nutrita anche la partecipazione dei politici locali, quali
l’onorevole Mario PARLAVECCHIO ed i consiglieri
Comunali Mario TINERVIA
e Lidia SANTUCCI.
Significativa anche la presenza del Presidente della
F.I.J.L.K.A.M. nonché rappresentante legale M.G.A
Salvatore Pirrotta.
L’iniziativa si inquadra nel
notevole lavoro volto alla
ripresa dell’attività globale
del Metodo Federale che la
Commissione Tecnica Nazionale, composta dal Maestro Franco Capelletti, Presidente, e dai Maestri Enzo
Failla e Giancarlo Bagnulo,
componenti, sta svolgendo
con l’elaborazione di nuovi
programmi tecnici. Dal 2008
saranno rielaborati i programmi di 1°, 2° e 3° livello
(quest’ultimo riservato agli
Istruttori ed ai Maestri delle
discipline federali) e nel
corso del 2007 è previsto un
corso nazionale per l’acquisizione della qualifica di
Docente Federale, a cui
potranno partecipare tutti i
Fiduciari Regionali ed un
ristretto numero di Insegnanti, individuati tra coloro che
sono in possesso di particolari requisiti, tutti con il grado
minimo di 4° Dan e la qualifica di Maestro.
A conclusione dello Stage
targhe e medaglie ricordo per
tutti i partecipanti, offerte
dall’Ufficio di Presidenza
del Comune di Palermo, grazie anche al particolare interessamento di Mario Tinervia.
Gli ottimi risultati della
Manifestazione hanno indotto gli organizzatori a progettare nuovi incontri per un
costante
aggiornamento
delle tecniche M.G.A. degli
appartenenti delle forze dell’ordine.
Antonietta Bruno
DALLE
REGIONI
SICILIA
Dagli Stadi alle Stelle 2007
“Un riconoscimento dovuto
e sentito per rendere il giusto
merito ai grandi protagonisti
di tutto il mondo dello sport
siciliano, e verso coloro i
quali hanno a cuore l’attivita
sportiva siciliana”, così
esordiva alle 17.30 di domenica 29 Aprile, Massimo
Costa, presidente del CONI
Sicilia dal palco del teatro
Massimo di Palermo.
Momenti di particolare
intensità emotiva, con lo
spazio dedicato ai vari premi
alla memoria, come il “Vincenzo Manciù”, consegnato
ad una cooperativa di disabili gestita addirittura dalla
romana Proietti, operante a
Villabate, paese dell’interland palermitano commissa-
riato per alta densità mafiosa; le strane coincidenze
della vita, e questo premio è
stato consegnato dal notissimo duo televisivo di striscia,
“Ficarra e Picone” in quanto
amici dello scomparso.
Il premio “Mimmo Bignardelli”, ex sportivo che ha
ricoperto istituzionalmente
tutte le cariche a livello provinciale, regionale e comunale dando moltissimo allo
sport siciliano e palermitano
in particolare, che è stato
ritirato dal rettore dell’Università di Palermo Giuseppe
Silvestri unitamente al generale della guardia di finanza
Renato Maria Russo e del dr.
Paolo Giambalvo per il
provveditorato agli studi di
Palermo.
Ed ancora momenti di alta
cultura con la presentazione
in anteprima di un libro
scritto con dovizia e semplicità sull’argomento doping
dal dr. Mannino, con la collaborazione del CONI e dell’
F.M.S.I. e tantissimi momenti di spettacolo con il
duo comico palermitano Toti
& Totino e tante le scuole di
ballo locali, che hanno dato
la giusta cornice di spettacolo alla manifestazione.
Ma torniamo alla premiazione, e qui la FIJLKAM ha
fatto davvero la parte del
leone nei confronti delle
altre federazioni, sia come
dirigenti che come atleti.
Per i dirigenti, riferito
all’anno 2004, medaglia di
bronzo al merito sportivo
per Giovanni Cocheo, mentre quella d’oro va al presidente regionale Toti Pirrotta,
mentre per gli atleti premiati, Valdesi e Maniscalco
(rispettivamente con oro ed
argento) Camarda, Fiumefreddo, Lipari, Rinella e Terracchio con quella di bronzo.
Presenti ovviamente tutto il
gotha politico in carica e di
opposizione, ed inoltre tutte
le istituzioni ed assessorati
regionali, della provincia regionale di Palermo e del comune di Palermo, il tutto in
un sapiente mixer di sport e
spettacolo partorito dal presidente regionale avv. Massimo Costa in collaborazione con Giovanni Caramazza
del provinciale, anch’esso
decorato con la medaglia di
bronzo al merito sportivo, i
quali dopo oltre tre ore di
spettacolo, hanno dato un
affettuoso arrivederci alla
prossima edizione.
Giovanni Cocheo
Brochure della
manifestazione
LUGLIO-AGOSTO 2007
69
J U D O
DALLE
REGIONI
CAMPANIA
11° Trofeo Internazionale
Olimpica Bellizzi
Aldo Nasti con
Armando Angellotti
Premiazione
delle Società
Il successo dell’undicesima
edizione del Trofeo Internazionale Olimpica di Judo,
Memorial Donata Di Giacomo svoltosi Sabato 21 e
Domenica 22 Ottobre 2006
nel PalaPuglisi di Battipaglia,
organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica
Olimpica Judo Bellizzi, ha
guadagnato il circuito Trofeo
Italia Esordienti 2007. Grande soddisfazione per il patron
Armando Angellotti, che
dopo 11 anni di sacrifici ha
tagliato un traguardo prestigioso.
La manifestazione promotrice della disciplina del judo
sul territorio campano ha
visto tra i protagonisti le
migliori società italiane e le
rappresentative di Francia e
Romania in rappresentanza di
circa 400 atleti che nella due
giorni di gare hanno dato vita
ad incontri di grande contenuto tecnico. Oltre alle istituzioni, Regione Campania, Provincia di Salerno, il Comune
di Bellizzi e Battipaglia,
all’Ente Provinciale per il
70
LUGLIO-AGOSTO 2007
Turismo di Salerno e il grande contributo del Comitato
Regionale Campano di Judo e
della Presidenza Nazionale
del Centro Sportivo Educativo Nazionale.
Momento di solidarietà legato alla memoria di Donata Di
Giacomo a favore dell’Associazione di Volontariato Voloalto di Battipaglia, che con un
stand ha offerto prodotti tipici
locali allettando gli intervenuti da fuori regione. Premiati i migliori atleti di ogni classe con il Premio TeleCapriSport che ha provveduto alla
copertura televisiva della
manifestazione, mettendo in
palio un contributo in danaro,
una manna per i judoka.
La manifestazione si è articolata il sabato per le classi
Cadetti
maschili
e
Junior/Senior femminili. La
domenica invece per la classe
esordienti maschili e femminili e Junior/Senior maschili.
Cornice di pubblico straordinaria nel “ Judo Galà “ tenutosi Domenica 22 Ottobre che
la visto nel mini show la pre-
senza di:
Guglielmo Talento, Presidente Provinciale CONI, Luigi
Nasti, Consigliere Nazionale
FIJLKAM, Aldo Nasti, Presidente Regionale FIJLKAM,
Gennaro Muscariello, vicepresidente regionale Fijlkam
Judo, Mario Pagano, Delegato Provinciale FIJLKAM,
Tony Palma, attore di teatro e
protagonista in una serie della
fiction “La Squadra”, le
coreografie di Ilaria Mazzeo
con le sue ragazze della scuola Arte Danza ed un momento di moda curato da Mirò
Abbigliamento, hanno allietato il numeroso pubblico presente. Hanno fatto visita inoltre alla manifestazione il
Senatore Marco Pecoraro e
Pierangelo Cardalesi, Assessore allo Sport Provinciale.
Grande soddisfazione per
l’organizzatore
Armando
Angellotti : E’ stato un
momento di grande aggregazione intorno ad uno sport
spesso dimenticato, un
momento magico per lo sport
bellizzese alla ribalta interna-
zionale. Lo sforzo della mia
famiglia e dei collaboratori è
stato ancora una volta premiato, lo dimostra la partecipazione di squadre giunte da
ogni parte. Adesso dobbiamo
gustarci la promozione della
federazione a disputare l’edizione 2007 quale torneo del
circuito Trofeo Italia Esordienti.
Vittoria nella classifica finale
sulle 69 società partecipanti
all’undicesima edizione dell’Olimpic Center Torre del
Greco, seguita dalla Nippon
Club Napoli, Judo Club Franco Quarto Bari, Star Judo
Club Napoli e Centro Sportivo Pomilia di Pomigliano
D’Arco.
Tra gli atleti di casa si sono
distinti Fabio Rosati, medaglia d’oro Kg. 46 ed Erika
Bufano, medaglia di bronzo
Kg. 57 nella classe Cadetti
ed Oscar De Vivo, medaglia
di bronzo Kg. 50 nella classe Esordienti B e Gabriele
D’Auria, medaglia di bronzo
Kg. 66 nella classe
Junior/Senior.
DALLE
REGIONI
JU JITSU
CAMPANIA
Affollato lo stage di Ju Jitsu
Lo scorso 24 marzo, presso
la bella ed imponente struttura FIJLKAM del “PalaVesuvio” di Napoli, già sede di
una bellissima edizione dei
Campionati Italiani Assoluti
di Judo, si è svolto uno stage
di Ju Jitsu rivolto sia ai praticanti della disciplina che a
quelli delle altre discipline
marziali federali.
L’obiettivo dello stage era
quello di poter presentare il
programma FIJLKAM sia
nella sua parte tecnica come
in quella agonistica, ponendo il Ju Jitsu come l’elemento trasversale di unione delle
abilità marziali proprie del
Judo, del Karate, dell’Aikido.
Tale modalità di proposizione è risultata particolarmente gradita ai partecipanti allo
stage che hanno potuto
seguire gli interventi dei
diversi docenti succedutisi
sul tatami ognuno acquisendo le tecniche proposte nelle
modalità proprie del Ju Jitsu
ma partendo dagli schemi
motori e dalle abilità tecniche caratterizzanti la disciplina di provenienza.
Sul tatami si sono avvicendati il M° Mario Dell’Aquila
per il programma tecnico,
fiduciario ju jitsu per la
regione Campania, e gli
insegnanti tecnici Pasquale
Stanzione, coach della rappresentativa federale, per il
fighting system, e Gabriele
Muoio che ha proposto ai
bambini intervenuti una
serie di esercizi ludici mirati
all’acquisizione di schemi
motori propedeutici all’esecuzione di gesti tecnici.
L’evento ha richiamato sul
tatami oltre cento persone,
provenienti anche dal Lazio
e dalla Basilicata, che, a
voler giudicare dall’impegno da loro stessi profuso
nel corso dell’allenamento e
dai commenti post stage,
hanno molto gradito l’iniziativa del Comitato Regionale presieduto da Aldo
Nasti .
Lo stage è stato preceduto da
una gara, che prevedeva l’ef-
fettuazione di percorsi ad
ostacoli e con stazioni per
l’esecuzione di gesti tecnici,
e che ha coinvolto i bambini
presenti, ben felici di potersi
confrontare in modo divertente con coetanei praticanti
le arti marziali.
In sintesi, ci è sembrato che
tali iniziative di proposizione del Ju Jitsu possano essere tra le migliori modalità
perché il Ju Jitsu sia presentato, e soprattutto percepito,
come elemento accomunante le esperienze tecniche e
culturali degli appassionati
delle nostre discipline.
Giancarlo Bagnulo
Ju Jitsu anche
per i più piccini
Il gruppo dei
partecipanti allo stage
LUGLIO-AGOSTO 2007
71
L O T T A
DALLE
REGIONI
TOSCANA
CAMPANIA
Trofeo promozionale
Sotto l’egida del Comitato
Regionale FIJLKAM –
SETTORE LOTTA -, organizzato dalla Società Sportiva Circolo Ilva Bagnoli,
circa 100 atleti, in rappresentanza di 9 Società Sportive, di cui alcune di nuova
affiliazione: ARIS CLUB di
S.M.a Vico di Caserta,
A:S.D. Pomilia di Pomigliano D’Arco e A.S.D. VaiMò
di Napoli, hanno preso parte,
alla manifestazione promozionale della disciplina
olimpica: LOTTA STILE
LIBERO.
Preagonisti ed agonisti
hanno dato vita ad incontri
combattuti esprimendo a
tratti ottimi gesti tecnici.
Preagonisti: fino ad anni 10
hanno svolto esercizi a
tempo di coordinamento (
CIRCUITO) prepedeudico
per l’attività sportiva agonistica;
Preagonisti: Esordienti A si
sono si sono sfidati in incon-
I partecipanti al
Trofeo Promozionale
72
LUGLIO-AGOSTO 2007
tri di lotta olimpica “semplificata” con la regolamentazione giochi della gioventù;
Agonisti: si sono cimentati
in incontri che hanno interessato e fatto conoscere la
nostra disciplina agli spettatori presenti in gran numero.
Gli esordienti B, infine
hanno svolto un intenso allenamento preparatorio in
vista del Campionato Italiano di categoria che si svolgerà al
PALAFijlkam di
Ostia Lido il prossimo 31
marzo.
Presenti alla manifestazione
numerosi alunni della
S.M.S. “Silio ITALICO” di
Fuorigrotta e della Scuola
Statale di “FORCELLA”
intitolata alla giovane Anna-
lisa Durante vittima innocente di un regolamento di
conti della camorra. Il Maestro Francesco Medici in
questi Istituti presta la propria opera gratuita in un programma sportivo socialmente utile.
Hanno assistito gli atleti in
ogni fase della manifestazione gli Ufficiali di gara della
regione ed
i Maestri:
LUIGI
MARIGLIANO,
LIUZZI MICHELE, SALVATORE CANGIANO ed i
neofiti allenatori Mafalda
Chiaro e Salvatore De
Lucia.
Trattandosi di una manifestazione promozionale non
sono state stilate classifiche
ma, tutti gli atleti sono stati
premiati con diploma e
medaglia di partecipazione
offerta dal Comitato Regionale Fijlkam.
Un particolare ringraziamento da parte del Comitato
Regionale va al Presidente
del Circolo Ilva Bagnoli
Dott. Guglielmo Santoro per
la squisita disponibilità che
sempre manifesta nell’accogliere le nostre manifestazioni.
Auspichiamo di organizzare
altre manifestazioni promozionali, in tutta la Regione
Campania in considerazione
dell’affiliazione nell’anno
2007 di ben 12 nuove Società Sportive .
Antonio Finizio
DALLE
REGIONI
J U D O
SARDEGNA
TOSCANA
12ª Coppa
Città di Monserrato
Tanti, tanti, tanti, ecco quanti erano i bambini partecipanti alla 12ª Coppa Città di
Monserrato del 25 Marzo
2007, circa 400 bambini
iscritti con al seguito i loro
accompagnatori: maestri,
allenatori, genitori, zii etc,
etc., una palestra (che in
verità comincia ad essere
piccola per questa manifestazione) veramente gremita
di pubblico e piccoli judoka
provenienti da tutta la Sardegna.
Un afflusso simile era previsto dall’organizzazione vista
la presenza massiccia di
tutto quello che è il contorno
di una gara -sicurezza, protezione civile, fotografovisto anche le quattro aree di
competizioni montate, perciò complimenti al Mº
Fadda del A.S.D. Judo Renshu Club Samurai di Monserrato per il suo impegno e
per la riuscita della manifestazione.
Dunque tutti soddisfatti e
divertiti, anche i “nostri”
che hanno ottenuto un ottimo piazzamento considerando anche il fatto che la
maggior parte era alla prima
esperienza, il simpatico premio è stato un’icona di un
judoka in azione con il colore del piazzamento, un cappellino, uno zainetto al
primo classificato ed udite
udite un simpatico famoso
ovetto con la sorpresa dentro che non ha fatto altro che
la gioia di tutti i bambini e
per la verità anche di qualche genitore! Un pò meno
contenti gli arbitri che
hanno dovuto fare lo slalom
per acchiappare i contenitori gialli della sorpresa che
ruotavano sul tatami!! Bravissimi tutti i bambini che ci
hanno fatto emozionare
riempiendoci il cuore di
gioia e di vecchi ricordi, in
particolare quelli del Kodokan Judo Club di Assemini!
Altre foto della manifestazione sul nostro sito:
http://web.tiscali.it/kodokanassemini.
LUGLIO-AGOSTO 2007
73
K A R AT E
DALLE
REGIONI
TOSCANA
LOMBARDIA
Grande stage regionale
Sara Battaglia è stata la star di
uno dei meglio riusciti stage
regionali del karate della
Lombardia. Sara è stata voluta
da Pierluigi Aschieri, che ha
schierato anche un altro campione di razza e di qualità
come Vincenzo Figuccio de
Milàn.
Uno stage diverso, da guardare con gli occhi spalancati per
l’inedita formula. Ma se
Aschieri non facesse così e
non fosse così, non sarebbe il
deus ex machina del karate più
sorprendente dell’orbe terracqueo. Per due giorni 330 insegnanti tecnici di karate della
Lombardia si sono accartocciati sull’unica tribuna dell’Istituto Superiore Leonardo
a Brescia e hanno ascoltato e
annotato sui quaderni le lezioni del professore Pierluigi
Aschieri. In tribuna non si
muoveva foglia. Il carismatico
Aschieri ipnotizzava l’uditorio
con teorie e sillogismi di una
consecutio disarmante, di una
credibilità totale. Due giorni di
stage passati in tribuna e non
sul tatami che era stato riservato ai bambini e ai campioni
Battaglia e Figuccio. Nessun
altro ne aveva potestà. Nessuno si alzava e andava: l’insegnamento era troppo goloso.
Aschieri sfogliava l’enciclopedia: regolamenti internazionali; casistica infortuni; il
modello italiano assunto dal
karate mondiale; massimo
rispetto dell’avversario; lo
stress degli istruttori nei
riguardi dell’atleta: l’esordien74
LUGLIO-AGOSTO 2007
Foto di gruppo
alla fine dello
stage
te schierato nei cadetti; i processi biologici non si devono
snaturare: sono cose della
scienza, non mie; il bambino
come deve cadere: si rannicchia, diventa quasi una palla;
salto della corda in postura
tipica di karateka; organizzazione dei segmenti del corpo
in rapporto allo spazio; abbiamo distrutto tutte le certezze
del karate internazionale; sono
franco e scorbutico.
Erano 330, erano fissi e attenti. Aschieri li ammira. “è stato
uno dei migliori raduni di
insegnanti tecnici che abbia
visto. E anche di altre federazioni”. Aschieri ne sa qualcosa
essendo docente della federazione calcio e della federazione scherma. E continua: “La
risposta alle mie teorie? La
loro presenza qui; quasi nessuno è andato via”.
Plurisoddisfatto Riccardo Za-
Sara Battaglia e
Vincenzo Figuccio
ospiti d’onore
nelotto vicepresidente regionale del
karate della Lombardia per questa
prima adunata del
nuovo corso lombardo: “abbiamo
voluto fermamente
Aschieri perché ci
desse le regole operative e
federali. Sono estremamente
soddisfatto dei contenuti che
vorremmo tradurre in un CD.
E’una grande occasione questa di avere con noi Aschieri:
da troppo tempo non veniva ai
nostri stage”.
Il raduno è stato alfabetizzato
dallo staff regionale della
Lombardia così declinato:
Riccardo Zanelotto vicepresi-
dente Fijlkam Settore Karate;
Roberto Armanelli delegato di
Brescia; Giuseppe Beghetto
C.T. regionale; Giorgio Rainoldi responsabile promozione e scuole; Valter Topino
responsabile Ctr e Cask; Claudio Scattini responsabile
regionale ufficiali di gara;
Franco Genocchio consulente
del vicepresidente.
Emanuele Casali
DALLE
REGIONI
J U D O
TOSCANA
LOMBARDIA
Franco Colombi
alle sorgenti del Judo
Franco Colombi, bergamasco, cintura bianca rossa 6°
dan, maestro benemerito
della Fijlkam, ha realizzato
un sogno: il Kodokan di
Tokyo.
Colombi è entrato nel Palazzo. Gli batteva il cuore. E’
salito al 7° piano, si è messo
il judogi, ed è salito sul tatami. Gli tremavano le gambe.
“Andare al Kodokan di Tokyo
è la massima aspirazione per
un judoka - commenta Franco Colombi - perché si va
alle origini, a Jigoro Kano.
Perchè lì si trova ancora il
Judo tradizionale, lì ci sono i
più autorevoli maestri al
mondo, i depositari del verbo
judoistico, coloro che codificano la disciplina”.
Se si apre il sito web del
Kodokan di Tokyo, nei vari
capitoli compaiono i nomi
dei più illustri maestri del
Judo internazionale, judoisti
di alto lignaggio, graduati
anche 9° dan, entrati nella
leggenda del Judo. Persone
che sembrano irraggiungibili.
Con emozione allora si
riscontra che quei nominativi
sono gli stessi annotati sul
diario giapponese di Colombi. Che è entrato nel tabernacolo del Judo, nel sancta san-
ctorum, perché ha partecipato ad un paio di stage estivi
ed ha avuto come docenti
proprio i massimi esponenti
mondiali del Judo. “Sono
stato a tu per tu con i legislatori del judo”: Ichiro Abe 9°
dan esperto di Ju no kata,
Toshiro Daigo 9° dan esperto
di Kata Contest, Yoshimi
Osawa 9° dan esperto di
Itsutsu no kata. In una fotografia Colombi è ripreso a
fianco di Yukimitsu Kano
nipote di Jigoro Kano e a
fianco di Uchiro Abe 9° dan
uno dei potenti della terra
judoistica. “Al Kodokan si
respira un’aria strana- continua Colombi- sembra di
essere proiettato all’indietro
negli anni. L’anima di Jigoro
Kano è immanente al Kodokan e sembra ai frequentatori di essere alla scuola di
Kano e di collaborare con lui
nel cercare di dare un’anima
al Judo che ha in mente. Lì il
Judo si vive secondo le impostazioni del suo ideatore. E’
un’atmosfera magica, indecifrabile, sfuggente”.
E’ anche il trionfo del Kata.
Informa Colombi: “per ogni
kata ci sono due o tre esperti.
Sono loro che dettano regole
e contenuti internazionali”.
Franco Colombi è stato al
loro fianco. Con riverenza e
soggezione. Ma perché c’è
andato? Cosa manca al Judo
italiano? Cosa manca ad un
judoka di lungo corso con 43
anni di pratica costante e continuata, tutti i giorni? “Ho
voluto andare a scuola dai
giapponesi perché c’è ancora da imparare. Noi conosciamo le linee generali, non
c’è dubbio, conosciamo bene
anche le tecniche, ma qualche finezza ci manca. Ecco
sono andato alla ricerca
della finezza, della perfezione, di quel quid che manca in
Europa, del judo completo. Il
nostro è un Judo per giocoforza tramandato, riportato.
Ho voluto vedere il Judo in
persona. Al Kodokan ci sono
insegnanti specializzati in
ognuno dei tanti aspetti del
Judo. Il Judo è come un libro,
al Kodokan c’è uno specialista per ogni capitolo. Noi
abbiamo dei validi insegnanti un po’, come dire, tuttologi,
che conoscono un poco di
tutto ma ci mancano gli specialisti. Al Kodokan c’è uno
specialista del kata Kime,
uno del kata Nage, uno del
Koshiki,
del
Kodokan
Goshinjutsu, del Katame, del
Ju no kata. Spiegano il significato di ogni gesto da cui
deriva una corretta postura
del corpo e delle articolazioni. Finezze che pochi judoisti
italiani conoscono. Nel Ju no
kata ad esempio ho colto due
o tre cosine che mi tengo
gelosamente preziose e che
potrò diffondere quando ne
sarò richiesto. Al Kodokan si
penetra nelle viscere della
tecnica, fino alla linfa che ti
entra dentro e si impianta
nell’anima, e il kata non è
più soltanto un groviglio di
gesti esteriori”.
Nella sala principale del
palazzo con quattro tatami
regolamentari Colombi si é
messo al banco di scuola e al
termine del severo corso ha
affrontato l’esame specifico
di Kime no Kata con specializzazione Kata Contest.
Sono promossi in cinque,
Colombi compreso, su
diciotto candidati di ogni
nazione del mondo. Fra i
quali un judoka noto in Italia
per aver battuto il nostro Ezio
Gamba alle Olimpiadi di Los
Angeles: il coreano Han.
Emanuele Casali
Franco Colombi
durante la prova
del Kime-no-kata
75
J U D O
DALLE
REGIONI
TOSCANA
UMBRIA
XV “Giano dell’Umbria”:
Il Judo Alpignano fa poker!
I piemontesi del Judo Kimochi Alpignano di Torino si
aggiudicano il 15° Trofeo
internazionale Città di Giano
dell’Umbria, organizzato
dallo Yamashita Judo Club
in collaborazione con la Perfect Fitness Akijama Spoleto
e avendo già vinto le edizioni 2004-2005-2006, fanno il
Poker di vittorie.
La competizione ospitata il
10 e 11 marzo presso il
Palazzetto dello Sport Don
Guerrino Rota sito in Loc.
Piazza d’Armi di Spoleto,
per il 5° anno consecutivo
terza tappa nazionale del
Trofeo Italia della Federazione Italiana Judo Lotta
Karate Arti marziali.
Alla manifestazione Under
16 che prevedeva tre classi di
partecipazione hanno preso
parte: esordienti A nati 199596; esordienti B nati 1993-94
e cadetti 1992-91. Complessivamente 660 atleti cosi
suddivisi: esordienti A n.
218, esordienti B 297, cadetti 144. Le società partecipanti sono state 120, provenienti
da tutta Italia, da San Marino
e da paesi stranieri.
Il Trofeo Italia per gli esordienti B è stato vinto dalla
compagine del Banzai Cortina di Roma queste le prime
cinque società in classifica:
ESORDIENTI
Società
A.S.BANZAI CORTINA ROMA
A.S.TEAM ROMAGNA JUDO
JUDO KIMOCHI ALPIGNANO
A.S.JUDO MESTRE 2001
KODOKAN JUDO COSENZA
76
LUGLIO-AGOSTO 2007
Ma il Torneo internazionale
“Judo Umbria Green” riservato agli Esordienti A e i
Cadetti - maschile e femminile completava le classi di
gioco per l’assegnazione del
15° trofeo città di Giano
dell’Umbria. Esso ha consentito di ribaltare la classifica; la categoria Cadetti
infatti vede prevalere la rappresentativa regionale del
Veneto
mentre il Judo
Kimochi Alpignano risulta
ancora al terzo posto.
CADETTI
Società
RAPPRESENTATIVA VENETO
JUDO OK AREZZO
JUDO KIMOCHI ALPIGNANO
CENTRO GINNASTICO TORINO
JUDO PRENESTE G. CASTELLO
Sommando i punti acquisiti
nelle tre classi d’età la Classifica finale del 15° trofeo
città di Giano dell’Umbria è
la seguente:
CLASSIFICA FINALE
Società
JUDO KIMOCHI ALPIGNANO
JUDO MANGIARANO COSENZA
A.S.BANZAI CORTINA ROMA
RAPPRESENTATIVA VENETO A
RAPPRESENTATIVA VENETO B
Oltre Mille i posti letto
occupati nelle strutture ricettive della città di Spoleto ad
iniziare dal venerdì 9 marzo.
Un successo organizzativo
di notevole spessore.
Archiviata la quindicesima
edizione si comincia a pensare già alla 16ª. Appuntamento che, se rimane invariata la formula, dovrà trovare un’altra collocazione logistica, forse il Pala-Evangelisti di Perugia al fine di allestire almeno cinque aree di
combattimento.
Lamberto Parmegiano
Palmieri
Folto gruppo di spettatori: riconoscibili Marino Cattedra e
Lamberto Parmegiano Palmieri
DALLE
REGIONI
J U D O
TOSCANA
EMILIA
ROMAGNA
Promozione di pace
e interculturalità
Conclusa con una gara di
buon livello la settimana di
incontri fra Atleti Bolognesi e
Israeliani organizzata dal
Budokan Institute
E’ durata una settimana la permanenza a Bologna della rappresentativa israeliana di judo
ospite
dell’Associazione
Budokan Institute. La delegazione era composta da diciotto Atleti del National Center
Maccabi Herzliya accompagnati da cinque allenatori
nazionali, dal vicepresidente
della Federazione Israeliana
di Judo e da alcuni genitori
degli Atleti stessi.
Di buon livello gli atleti, tutti
di età compresa fra i dodici e i
diciannove anni: tutti campioni nazionali nelle loro categorie e, fra essi, il campione
paraolimpico Levav Barkan
che parteciperà ai giochi olimpici di Pechino del 2008.
Non solo sport nel progetto
appoggiato, oltre che dalla
Regione Emilia Romagna,
anche dal CONI provinciale,
dall’ASI Emilia Romagna,
dalla comunità ebraica bolognese e dalla FIJLKAM
Comitato regionale. Parallelamente agli allenamenti al
Budokan Institute di Bologna
e al Centro Tecnico Regionale Emilia Romagna di Lugo si
sono svolte iniziative di carattere culturale, sociale e
ambientale che hanno coinvolto la delegazione israeliana assieme ad atleti, tecnici e
genitori dell’Emilia Romagna
e di Bologna in particolare.
promozione di
pace…
Visite alle sinagoghe e al
ghetto ebraico ma anche a
chiese e santuari, trekking per
i colli e per i parchi delle città,
visite a scuole e a mostre di
murales, cucina italiana ed
ebraica si sono alternati armonicamente in una cornice
di valore educativo e formativo, oltrechè sportivo e senza
differenze fra le “diverse abilità”. Tutto all’insegna del
“migliore impiego dell’energia nell’amicizia e mutua
prosperità” la massima di
Jigoro Kano che sta alla base
della disciplina stessa.
La settimana sportiva bolognese si è conclusa con un
criterium per i più piccoli e
con una gara di judo per
Esordienti B alla quale
hanno partecipato, oltre agli
atleti israeliani, un centinaio
di judoka
dell’Emilia
Romagna fra quelli che
hanno partecipato alle sedute di training e agli allena-
menti. La kermesse sportiva
si è svolta a Bologna. Alto il
livello tecnico della manifestazione che ha visto alternarsi sul podio judoka italiani e israeliani. Nella classifica finale per società, Israele
l’ha spuntata su tutte, seguita dal Judo Club Faenza, dal
Budokan Institute Bologna e
dalle altre Società dell’Emilia Romagna.
Francesco Di Feliciantonio
LUGLIO-AGOSTO 2007
77
L O T T A
DALLE
REGIONI
TOSCANA
LAZIO
Incontro con i giovanissimi
Positiva sperimentazione in
un’importante Scuola Media
Statale romana, la Donato
Bramante, di un corso di
avviamento alla lotta grecoromana diretto dal tecnico
federale Luigi Tonnicchia.
La Scuola Media Statale
Donato Bramante, prestigiosa istituzione scolastica presente da decenni nel territorio dell’ Aurelio a Roma, è
sempre stata attenta al tema
dell’educazione sportiva.Per
meritorio impulso degli
apprezzati professori Alfonso Bincoletto (educazione
fisica), Stefano Romano
(musica) e Giacomo Bruno
(arte e immagine), si è iniziato a realizzare nell’anno
scolastico appena concluso –
grazie ai pur ridotti finanziamenti della Direzione Scolastica Regionale – un Progetto teso a collegare le Scienze
Motorie e Sportive con altre
attività curricolari quali Arte
(decorazione ceramica) e
Musica (incisione canora).
L’iniziativa si è indirizzata
elettivamente ad alcune classi della 1° Media, con fascia
di età 10 -11 anni, periodo
della vita in cui i giovani
attraversano una fase di
vistosi mutamenti psicosomatici che rende difficile
l’interpretazione delle loro
attitudini, peraltro non sempre evidenti. Avere la possibilità di sperimentare diversi
stimoli formativi in un contesto professionalmente qualificato ed in grado di valutare il talento individuale,
poteva contribuire alla scoperta di potenzialità, infondere sicurezza ed indurre a
coltivare le attitudini manifestate, nonchè ad affrontare
gli impegni con più determinazione e fiducia. E’ interes78
LUGLIO-AGOSTO 2007
sante evidenziare che ai
ragazzi è stato somministrato un test psicologico di
autostima pre e postpratica
in collaborazione con la cattedra di Evolutiva dello
IUSM (prof.sa Caterina
Pesce); inoltre è stata effettuata una valutazione, con
test Osservatorio Capacità
Motorie CONI, di capacità
condizionali come resistenza, velocità, elevazione e
forza;inoltre di capacità
coordinative come palleggio
a due mani, palleggio
bagher, battuta pallavolo. In
evidenza l’avviamento alla
lotta greco-romana, sport di
combattimento che rappresenta la sintesi, nel confronto uno contro uno, delle
capacità condizionali e coordinative.
La conduzione del corso è
stata affidata ad un tecnico
della FIJLKAM proveniente
dalle fila della gloriosa
società capitolina Borgo
Prati: Luigi Tonnicchia, in
attività dal ’72, due volte
Campione Italiano Assoluto
della specialità con ben
diciannove presenze in
Nazionale, affiancato da due
giovani e capaci collaboratori: Filippo Gargaglia, agonista e Francesco Bincoletto,
Campione Italiano Cadetti
2006. Alla conclusione del
minitorneo che ha suggellato
l’iniziativa, e che – lo registriamo con particolare piacere - ha avuto un notevole
successo in termini di adesione ed entusiasmo, sia da
parte dei protagonisti che
delle famiglie, il maestro
Tonnicchia ci ha detto:” Ho
cercato con il mio insegnamento di sviluppare essenzialmente in questi giovanissimi l’aspetto ludico, di
avviarli alla conoscenza di
uno sport dalle grandi
potenzialità educative per il
fisico ed il carattere. Mi
sembra di poter dire con
soddisfazione che tutti si
siano divertiti, e questo è
fondamentale. Spero che in
futuro ci siano altre occasioni simili e magari che il
“seme” piantato germogli e
porti più di un ragazzo nelle
nostre palestre per dedicarsi
in maniera specifica e continuativa alla nostra meravigliosa disciplina…”.
Leandro Spadari
Luigi Tonnicchia
RISULTATI MINITORNEO
S.M. BRAMANTE:
Cat. “A” 40/50 kg
1° Forte
2° Madiagbayan
3° pm Cammarata, Cinotti
Cat. “B” 50/60 kg
1° Abordo
2° Bevacqua
3° pm Ortiz, Mariani
Cat. “C” oltre 60/kg
1° Sarra
2° Cicolani
3° pm Hassanein e Giuliani
Calendario 2007 luglio
luglio
06-08
21-22
21/28
Campionato Europeo Cadetti - M/F
Torneo Int. Juniores - M/F
Festival Olimpico Gioventù Europea EYOF
La Valletta (MLT)
Paks (HUN)
Belgrado (SERBIA)
Torneo Int. Juniores -M/F
Torneo Int. Juniores -M/F
Universiade
Jicin (CZE)
Berlino (GER)
Bangkok (THA)
agosto
04-05
11-12
13/17
settembre
13/16
22-23
22-23
29-30
30
Campionato Mondiale Seniores - M/F
World Cup "A" Birmingham Seniores - M
World Cup "A" Tallin Seniores - F
Super “A” World Cup Rotterdam Seniores
Trofeo Int. di Tarcento (Grand Prix JU/SE)
Campionato Europeo Juniores - M/F
Trofeo Int. Romagna (Trofeo Italia)
World Cup "A" Baku Seniores - M
World Cup "A" Minsk Seniores - F
Trofeo Int. Sankaku (Trofeo Italia)
Campionato Europeo a Squadre - M/F
Trofeo Int. di Bellizzi (Trofeo Italia)
16/18
17
18
24-25
24-25
63° Campionato Italiano Assoluto - M
42° Campionato Italiano Assoluto - F
Campionato Europeo Master - M/F
Torneo Int. “Open d’Italia” (Grand Prix JU/SE)
Campionato Italiano a Squadre - CA - M/F
Campionato Europeo U.23 - M/F
Campionato Italiano Esordienti - M/F
Praga (CZE)
Castelbolognese/RA
Baku (AZE)
Minsk (BLR)
Bergamo
Minsk (BLR)
Bellizzi/SA
80
Torneo della Capitale (Grand Prix JU/SE)
Campionato Europeo OPEN - M/F
Coppa Italia JU/SE - M/F
Torneo "Londra 2012"
Torneo delle Regioni
S. NATALE
GIUGNO 2007
Varsavia (POL)
10/12
16/18
16/18
21/26
Torneo Int. "Ziolkowski"- SL
Torneo Int. "Pytlasinski" -GR
Torneo Int. "Varsavia Cup" - Femm.
Campionato Mondiale Juniores - SL/GR e Femm.
Siedlce (POL)
Varsavia (POL)
Varsavia (POL)
Pechino (CHN)
settembre
14-15
18/23
Grand Prix Sicily
Palermo
Campionato Mondiale Seniores - SL/GR e Femm. Baku (AZE)
10
17
24
76° Campionato Italiano Assoluto - SL
Giochi della Gioventù Es. A e B - SL e Femm.
11° Campionato Italiano Assoluto - Femm. e
Coppa Italia Under 17
Lido di Ostia/RM
Rovereto/RA
dicembre
25
104° Campionato Italiano Assoluto - GR
Trofeo delle Regioni under 18 - SL/GR &
Campionato Italiano a Squadre over 18 - SL
S. NATALE
Reggio Calabria
Lido di Ostia/RM
agosto
25
KUMITE/KATA - 22° Open di Grado - CA/JU/SE M/F Grado/GO
31 ago/02 set KUMITE/KATA - 16° Campionato del Mediterraneo - CA/JU- M/F
(CYP)
settembre
15-16
Monza/MI
(ISR)
Pomigliano d'Arco/NA
Pesaro
Linz (AUT)
Lido di Ostia/RM
29-30K
Lido di Ostia/RM
Varsavia (POL)
Torino
Lido di Ostia/RM
Lido di Ostia/RM
KUMITE/KATA – Golden League - 6° Open
di Germania - SE M/F
KUMITE - Campionato Italiano Cadetti - M/F
Aschaffenburg (GER)
Lido di Ostia/RM
ottobre
18/21
27-28
KUMITE/KATA - 5° Campionato Mondiale CA/JU - M/F Istanbul (TUR)
KUMITE - Campionato Italiano Esordienti - M/F Lido di Ostia/RM
novembre
03-04
17-18
dicembre
01
08-09
08-09
15
16
25
Campionato Europeo Cadetti - SL/GR e Femm.
agosto
01
08
novembre
03-04
24/29
novembre
Rio de Janeiro (BRA)
Birmingham (GBR)
Tallin (EST)
Rotterdam (HOL)
Tarcento/UD
ottobre
05/07
13-14
13-14
13-14
20-21
27
27-28
2° semestre
KUMITE - Campionato Italiano Juniores - M/F Lido di Ostia/RM
KUMITE/KATA – Golden League - 2°Open d'Austria - SE M/F (AUT)
dicembre
01-02
09
15-16
25
KUMITE/KATA 6° Open di San Marino - CA/JU/SE M/F Rep.San Marino (RSM)
KUMITE/KATA - Campionato Italiano Giovanile a
Squadre Sociali - CA/JU - M/F
Lido di Ostia/RM
KUMITE/KATA - 18^ Finale Naz. GP Giovanissimi
2° Trofeo Naz. Sound Karate
Macerata
S. NATALE