agosto 2007
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Tariffa Roc: Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - ROMA LOTTA Fiamme Oro: ancora campioni! In caso di mancato recapito restituire a: FIJLKAM Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido RM JUDO Fiamme azzurre: terzo titolo! PERIODICO MENSILE DELLA FIJLKAM • ANNO 26° 7-8•2007 KARATE: BOSPHORUS CUP JUDO: CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE LOTTA: ITALIANI A SQUADRE IN TO QUEMSERO NU ate con gli a pagina di Kar ng lu a un è ra tu Bosphorus L’aper ternazionali della in i gn pe im ti an ioni e della import Europeo per Reg o at on pi am C l ali il nostro Cup, de puntamenti ai qu ap ; ue ag Le n lta vincente e Golde to ancora una vo ta en es pr è si e ai Campionati Karat servizio relativo un i po tutto E e. nt ce convin tti onore, soprat dove ci siamo fa o m Su di a op ati d’Eur ncenti campion ! dei sempre avvi i nt co ti nel “Fair Play” so an re ss n re te co in tà nazionale ancora ampi ed A seguire l’attivi che di Lotta. E li della do na Ju io di oz a si om e pr dr culturali e e tiv ia nazionali a squa iz in le al i alla storia, interventi relativ delle quali non regioni, alcune lle da ie Federazione. tiz no di n i lettori. a nutrita serie rrispondenti e co co i n In chiusura, un co o m ia – ahinoi - alle : ce ne scus l’estate è ormai do an proprio “recenti” qu nque a ge un gi ria attività. E du Athlon vi op di pr o er la m o nu tm ri o st o Que o a pien re hanno ripres ccessi! spalle e le palest ione ricca di su ag st a ov nu a un di GS tutti un augurio per e-mail. lo di inviare testi scalie el liv ni og di i nt onde n dida mente ai corrisp da fotografie co Si ricorda cortese o diversamente e non corredato ut Materiale perven o in considerazione. es pr re se es ò non pu Periodico della FIJLKAM • n. 7-8 Luglio-Agosto 2007 In copertina: Samantha Piccolo, Sara Battaglia, Viviana Bottaro Direttore Matteo Pellicone Direttore responsabile Giorgio Sozzi Comitato di Redazione Aldo Albanese, Franco Capelletti, Domenico Falcone, Vanni Lòriga, Giuseppe Pellicone e Giancarlo Bagnulo Progetto e impaginazione Sergio Fuselli Hanno collaborato Antonella Iannucci, Giovanni Bertolozzi Caredio, Vittorio Fasone, Giovanna Grasso, Vanni Lòriga, Salvatore Mendolia, Daniele Poto, Andrea Gb Sozzi, Giorgio Sozzi, Leandro Spadari, Livio Toschi Servizi fotografici Archivio Fijlkam, Archivio Toschi, Monia Castelli, Vittorio Fasone, Claudio Frittoli, Studio Gibelli, Paolo Lorusso, Giovanni Parutta, Vito Simmi, Giorgio Sozzi, Leandro Spadari, Emanuele Di Feliciantonio Direzione, Amministrazione, Pubblicità Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma - Tel. 06/36858230 SOMMARIO ATTIVITÀ INTERNAZIONALE 2 6 13 Abbonamenti: annuale (gen/dic) E 15,00 versamento in c/c post. n° 269019 intestato a: FIJLKAM-BNL CONI - Viale Tiziano, 70 - 00196 Roma Copia del versamento effettuato deve essere inviato per posta o via fax (06 5647.0523) a: FIJLKAM-UFFICIO STAMPA Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido 18 Sito Internet http:/www.fijlkam.it - e-mail: [email protected] 24 Segreteria di redazione Stefano Federici Via dei Sandolini, 79 - 00122 Ostia Lido (RM) Tel. 06/56470894 Fax 06/56470523 e-mail: [email protected] Redazione Via Bosco, 2/0 - 26100 Cremona Tel. 0372/454884 - Fax 0372 431672 e-mail: [email protected] Fotocomposizione e stampa Stab. Tipolit. Ugo Quintily S.p.A. Viale Enrico Ortolani, 149-151 - 00125 Acilia, Z.I. (Roma) Autorizzazione Tribunale di Roma n. 3418 dell’11.08.1953 Iscrizione al R.O.C. n. 7498 del 29.08.2001 Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana 22 KARATE Bosphorus Cup di Leandro Spadari Europei per Regioni di Leandro Spadari Golden League - Open d’Italia di Leandro Spadari SUMO Campionati d’Europa di Andrea Gb Sozzi JUDO Torneo di Ventimiglia di Antonella Iannucci LOTTA Memorial Memisevic di Vittorio Fasone ATTIVITÀ NAZIONALE 26 31 LOTTA Italiani a Squadre G.R. di Giovanna Grasso JUDO Campionati Italiani a squadre di Giorgio Sozzi 40 Trofeo Topolino di Giovanna Grasso I SERVIZI 44 Eurocamp di Cesenatico di Leandro Spadari 46 Sotto il Gran Sasso di Salvatore Mendolia 48 Spigolature di Daniele Poto 50 Judo giovanile al Kodokan di Giovanni Bertolozzi Caredio 60 Cinquanta anni di maglia azzurra di Vanni Lòriga LE RUBRICHE 52 I libri: Scrivono di noi di Vanni Lòriga 57 Storia: Giovanni Gozzi di Livio Toschi 62 Storia: Jac lisca di pesce di Livio Toschi 65 Cronache regionali LUGLIO-AGOSTO 2007 1 K A R AT E 20° “BOSPHORUS CUP” Italia: dominio assoluto 10 Ori, 2 Argenti, 2 Bronzi: prosegue la saga degli Azzurri, dominatori assoluti anche in questo impegnativo evento internazionale, svoltosi a ridosso dell’Europeo di Bratislava. I commenti dei Maestri Vito Simmi e Alessandro Balestrini. di Leandro Spadari - foto di Vito Simmi L a Nazionale Italiana, guidata dal Capo Delegazione e Vicepresidente Federale Professor Giuseppe Pellicone, nonché Presidente della Mediterranean Karate Federations Union (MKFU), e composta dei Tecnici Maestri Vito Simmi ed Alessandro Balestrini; degli Arbitri Enzo Cappelli, Francesco Di Domenico, Claudio Scattini e Alfonso Verrecchia; degli Atleti: Sara Battaglia, vincitrice dell’individuale Il Trio vincente 2 LUGLIO-AGOSTO 2007 Michele Giuliani, Francesco Ortu, Giuseppe Di Domenico, Nello Maestri, Luigi Busà, Alessandro Nardi, Aniello Iarnone (kumite maschile); Selene Guglielmi, Susanna Mischiatti, Laura Pasqua, Greta Vitelli (kumite femminile); Vincenzo Figuccio, Lucio Maurino, Luca Valdesi (kata maschile); Sara Battaglia, Viviana Bottaro e Samantha Piccolo (kata femminile), ha raggiunto Istanbul per disputare quello che ormai rappresenta un altro appuntamento “classico” per il Karate Azzurro, la Bosphorus Cup disputatasi all’ Atakoi Ahmet Comert Sporthall di Istanbul. Appuntamento, tra l’altro, denso di soddisfazioni: ricordiamo che alla 19ma edizione, svoltasi lo scorso anno, i nostri rappresentanti conquistarono due medaglie d’oro, con Giannicola Trivisonno nel Kata Individuale Maschile e Chiari Marivin nel Kumite Individuale Femminile, +60 kg; una medaglia d’argento con Alfredo Tocco nel Kata Individuale Maschile; quattro medaglie di bronzo con Giannicola Trivisonno-Alfredo Tocco-Erik Torre nel Kata a Squadre Maschile, Cristian Verrecchia nel Kumite Individuale Maschile, 75 kg, e Chiari Marivin e Chiara Ronchetti nel Kumite Femminile Open. Ripercorriamo velocemente le tre giornate di gara nei risultati salienti. Venerdì 20 Aprile Subito in lizza il Kata specialità nella quale, conquistando ben tre dei quattro ori disponibili, si conferma appieno lo stato di salute dei nostri rappresentanti. Nell’individuale, oro, K A R AT E infatti, sia per il finanziere Lucio Maurino (una sorta di meritata rivincita, stante la forzata assenza per una dolorosa contrattura muscolare al Campionato Italiano di Kata 2007), sia per Sara Battaglia (ASD Olimpia Karate Bergamo), Campionessa Mondiale 2006 ed Assoluta Italiana 2007, che si annette autorevolmente la sfida finale con la turca Kubra Akarsu, Atleta terza classificata ai recenti Europei Cadetti di Smirne. Oro anche per la Squadra Maschile (Luca Valdesi-Lucio Maurino-Vincenzo Figuccio), una compagine di cui è quasi superfluo ormai tornare a tessere le lodi…e lo stesso dicasi per l’oro della Squadra Femminile (Sara BattagliaViviana Bottaro-Samantha Piccolo), la stessa compagine che si era annessa l’oro all’Europeo Juniores di Smirne, poco più di due mesi prima. A completare il già ricco bottino, si aggiungono nell’individuale l’ Argento per Vincenzo Figuccio (CS Carabinieri), di cui ricordiamo tra gli ultimi piazzamenti internazionali i due Bronzi, rispettivamente, all’ 8° Open d’Italia 2007 ed agli Open d’Austria 2006, ed il Bronzo per Viviana Bottaro (ASD Colle degli Ometti Genova), Viviana Bottaro nel Bunkai tra i tanti altri titoli “fresca” vincitrice dell’Oro all’ Open d’Italia 2007. Sabato 21 Aprile Inizia il Kumite con le categorie maschili + 80, 80 e 75 in cui schieriamo, rispettivamente, Aniello Iarnone e Alessandro Nardi (entrambi del CS Carabinieri) e Luigi Busà (CAM Avola). Tutti e tre si aggiudicano l’accesso alla finale. Si prosegue con le categorie femminili 60 e +60 kg. Pervengono alla finale anche Laura Pasqua (Rembukan Augusta) nei 60, mentre Susanna Mischiatti (ASD Olimpia Karate Bergamo) esce, purtroppo, al secondo incontro. Nei +60 kg Greta Vitelli (ASD G:Guazzaroni Terni), anche a causa di una brutta distorsione della caviglia, subita in allenamento, perde; dominerà la categoria l’albanese Fiona Bequiri. Infine, scendono in campo i 65 ed i 70 kg maschili. Assente Ciro Massa, influenzato, non abbiamo nessun rappresentante nei 65, dominati dal turco Murat Malak mentre nei 70 kg -categoria appannaggio del turco Mehlmet Uygur- Giuseppe Di Domenico (GS Fiamme Gialle), dominatore della Golden League 2006 assieme a Francesco Ortu, conquista un bel Bronzo. In finale, quindi, schieriamo quattro Atleti e tutti e quattro centrano l’Oro, vincendo con grande autorità. Laura Pasqua, Atleta che ricordiamo Terza al Campionato del Mondo Juniores 2005, Seconda agli Open di Francia 2006, Bronzo all’ Europeo Juniores di Smirne ed Argento agli Open d’Italia 2007, a spese della turca Merve Baltay, terza classificata all’ Europeo Cadetti/Juniores di Smirne; Luigi Busà, tra l’altro Campione Mondiale a Tampere e Campione Europeo Juniores a Smirne, imponendosi sul turco Samet Develi, anch’egli bronzo all’ Europeo; Alessandro Nardi, Vicecampione Italiano Assoluti 2007, sull’iraniano Mohamad Aghakhani; Aniello Iarnone, atleta che ricordiamo Campione Europeo Juniores 2005 e Vicecampione Europeo Juniores a Smirne, sul kazako Khalid Khalidov, vittoria particolarmente lodevole: l’antagonista, infatti, vanta un ricco palmares, quale Campione Mon- Selly si conferma la migliore Perfetto sincronismo del Kata italiano femminile Busà, ancora LUGLIO-AGOSTO 2007 primo 3 K A R AT E diale Cadetti 2003, Vicecampione agli Open di Parigi 2006, Bronzo ai Campionati Mondiali e Mondiali Universitari del 2006. L’ Open femminile sancisce il trionfo della turca Celik Gulderen, Campionessa Europea 2003, Oro agli Open d’Italia 2005, Bronzo al Campionato Europeo sempre 2005, Vicecampionessa agli Open d’Italia svoltisi a Monza: un’atleta lanciatissima per Bratislava. L’Open Maschile vede, invece, l’affermazione del georgiano Cogita Arkania a spese del kazako Khalid Khalidov. Domenica 22 aprile In gara i 60 kg maschili, dove schieriamo Francesco Ortu (CS Carabinieri) e Michele Giuliani (GS Fiamme Gialle) e i 53 kg femminili, con la plurititolata allieva dalle origini del maestro Vito Simmi, Selene Guglielmi (GS Fiamme Oro), di cui ricordiamo qui per tutti giusto due titoli, quelli di Vicecampionessa Mondiale e Campionessa Mondiale Universitaria 2006. Uscito di scena un po’ inaspettatamente il nostro Giuliani, Ortu -che da poco ha conquistato il suo 9° titolo di Campione Italiano!- raggiunge meritamente l’accesso alla finale e così pure la Guglielmi. Le fasi eliminatorie fanno conseguire il medesimo risultato anche alla Squadra Femminile, composta per l’occasione delle Atlete Susanna Mischiatti, Laura Pasqua e Selene Guglielmi. Tutte e tre le finali, anche in questo caso, vengono vinte dagli Azzurri: Francesco Ortu battendo il turco Selcuk Aksu,Atleta secondo ai Campionati Universitari Europei del 2005; Selene Guglielmi a spese della turca Seval Abakor, la Squadra Femminile vincendo bene sulla squadra della Turchia A. Gli Azzurri stabiliscono, quindi, un bel primato anche nel kumite: sette finali, sette ori ed in conclusione la Nazionale Italiana risulta prima nel medagliere con dieci Ori, due Argenti e due Bronzi. Il commento dei Tecnici presenti ad Istanbul Maestro Vito Simmi, Coordinatore dello Staff Tecnico Nazionale: ”Per prima cosa voglio rivolgere un grande complimento ai nostri Atleti: se lo meritano davvero, sono tutti ragazzi semplicemente straordinari. Siamo stati accolti molto bene, mi piace ricordare che eravamo alloggiati nella parte vecchia e più tradizionale della città, in una zona caratterizzata dalla presenza di bellissimi edifici religiosi sia musulmani che cristiani. L’organizzazione, curata dalla Federazione Turca, è stata efficiente ed a supervisionare ogni aspetto c’era, tra gli altri, l’Arbitro Mondiale turco Tasdemir. Ma -dispiace dirlo- la direzione di gara non è stata molto oculata, tanto che -sia pure a malincuore, dati i rapporti di stretta Aniello Iarnone primo dei + 80 kg MEDAGLIERE NAZIONE ORO ITALIA TURCHIA ALBANIA GEORGIA KAZAKISTAN AZERBAIGIAN IRAN KUWAIT SIRIA UCRAINA 10 5 1 1 ARGENTO BRONZO 2 7 2 17 2 4 3 1 3 1 5 2 1 Il podio dei 70 kg con Di Domenico medaglia di bronzo Francesco Ortu in Uramawashi Maurino e Figuccio primo e secondo nel Kata individuale amicizia tra l’Italia e la Turchia- ho dovuto fare qualche energica protesta. Sono certo che, dopo tutti i chiarimenti avuti, l’anno prossimo la direzione di gara sarà più equilibrata.” Maestro Alessandro Balestrini, componente dello Staff Tecnico Nazionale: “La Bosphorus Cup rappresenta da sempre un valido test in vista del Campionato Europeo Assoluto. Quest’anno la Nazionale Azzurra si è presentata con la squadra che ci rappresenterà a Bratislava, praticamente al completo. Il livello tecnico, certamente buono, e la folta presenza di Nazioni limitrofe alla Turchia ha significato per i nostri Atleti, unici rappresentanti dell’occidente europeo, un efficace banco di prova, soprattutto dal punto di vista caratteriale. La combattività degli Atleti presenti, infatti, ha imposto ai nostri un impegno di prim’ordine e le straordinarie qualità degli Azzurri sono emerse in maniera inequivocabile. Dieci Ori, due Argenti e due Bronzi ci pongono al vertice della competizione con largo margine sulla Turchia, seconda classificata, con cinque Ori, sette Argenti e ben diciassette Bronzi. Un eccellente risultato che lascia bene sperare in vista dei prossimi Europei, dove la Nazionale Italiana dovrà difendere con le unghie il titolo di Campione Mondiale conquistato a Tampere nel 2006.” K A R AT E 5° TORNEO PER REGIONI Lazio: un bronzo fulgente Al 5° Campionato Europeo per Regioni, svoltosi a Novi Sad (Serbia), bella prova del Lazio nel Kumite maschile, mentre il Veneto sfiora un altrettanto bel risultato nel Kata femminile. testo e foto di Leandro Spadari S abato 9 giugno 2007 l’imponente Palazzo dello Sport Vojvodina di Novi Sad, cittadina serba dal motto “Multietnics-Tolerance-Fair Play” ha ospitato lo svolgimento della 5° Edizione del Campionato Europeo per Rappresentative Regionali. Qualche numero aiuterà intanto a farsi un’idea del contesto competitivo: ad animare i quadrati di gara si sono contate ben 104 Squadre, in rappresentanza di 51 diverse Regioni e di 20 Nazioni; in totale, 57 le Atlete e 117 gli Atleti per il Kata; 57 e 220, rispettivamente, per il Kumite. L’Italia era più che ben rappresentata. I risultati della Finale Nazionale del Campionato Italiano avevano dischiuso la partecipazione a Lazio (dominatrice, ricordiamo, della classifica assoluta), Toscana, Sicilia, Campania, Lombardia, Calabria, Veneto e Puglia, que- 6 LUGLIO-AGOSTO 2007 st’ultima meritevole di una particolare menzione d’onore, in quanto l’unica a presentarsi a Novi Sad con un team per ognuna delle quattro specialità di gara. La Squadra Laziale Maschile di Kumite ha saputo esprimere sul campo valori incontrovertibili, lanciatissima com’era verso la disputa della finale, visibilmente più che mai alla sua portata. Un grande complimento ci sentiamo di dover indirizzare al contempo alla Squadra Femminile Veneta di Kata, la quale ha mancato di un soffio un prestigioso terzo posto in classifica, che sarebbe valso a perpetuare il successo colto l’altr’anno dalla Squadra Maschile della Campania. Manifestato il rimpianto per ciò che poteva essere, ma non è stato, rivolgiamo da queste pagine, di là dai risultati conseguiti, un sincero elogio a tutte le altre nostre Rappresentative, generosamente impegnate dalla prima all’ultima ad onorare l’autorevolezza del Karate italiano in un confronto difficilissimo per quantità e qualità delle partecipazioni (come apparirà di tutta evidenza, scorrendo, ad esempio, nomi e titoli dei finalisti spagnoli e turchi). Cerchiamo ora di ripercorrere le note salienti di una giornata agonistica oltremodo impegnativa per tutti indistintamente i suoi meritevoli attori. KUMITE Tradizionale apertura la mattina con la specialità del combattimento. Maschile. Nella Pool A1, di scena tra le prime la Puglia (Capodelegazione, Commissario Straordinario Giuseppe Lodeserto; Direttore Tecnico CTR Maestro Nicola Simmi; Responsabile Kumite Maestro Stella Bux e Kata Panoramica dell'interno durante lo svolgimento del Campionato K A R AT E La forte squadra del kata della Campania in azione Veduta esterna del grande complesso sportivo di Novi Sad Maestro Gino Nosi; Ufficiale di Gara Vincenzo Sarappa; Atleti Kumite: Antonella Di Rella, Antonella Carlucci, Viviana Di Bello, Lucia Guglielmi, Francesco Loseto, Saverio Pesola, Salvatore Pappadà, Fabio Fasano, Alessandro Nacci; Atleti Kata: Giada Poci, Agnese Del Giudice, Maria Grazia Lopez, Ivan Luppoli, Luca Pati, Giuseppe Del Giudice) contrapposta all’insidiosissima squadra francese Ile De France. Il tecnico Simmi raduna i suoi, e conoscendo bene caratteristiche e modo di combattere dei transalpini, fornisce subito con sicurezza le corrette coordinate sulla più adeguata tattica da seguire nel confronto con gli avversari. Nonostante le calzanti indicazioni e l’impegno dei nostri, a passare il turno per 3-1 è l’opportunista ed irruento team francese, forte di elementi di esperienza, dal palmares molto più nutrito di quello dei pur meritevoli Atleti pugliesi: la successiva sconfitta dei transalpini con la compagine turca del Marmara, preclude ai pur validi pugliesi la possibilità di un repechage. Il Maestro Vito Simmi, Coordinatore come noto dello Staff Tecnico Nazionale, “a distanza” così ha poi commentato: “Troppo grande il divario di esperienza tra i nostri giovani rappresentanti e gli avversari. Indubbiamente, un conto è la finale del Campionato Italiano, un conto è la manifestazione europea. Se, oltre a far maturare una comunque proficua esperienza, si vuole portare a casa da questo evento un risultato significativo, visti i livelli raggiunti dal medesimo, perché non dare la possibilità alle Regioni affermatesi a livello nazionale -fermo restando il numero di Atleti ammessi alla fase europea- di liberamente formare poi la propria squadra rappresentativa? E’ solo una proposta, se ne potrebbero anche discutere altre…”. Appena miglior sorte tocca alla Campania nella Pool B1 (Capodelegazione, Presidente di Settore Nicola Mirabella; Consigliere Nazionale Maestro Salvatore Nastro; Direttore Tecnico CTR Maestro Emilio Fotino; Responsabile Kumite Maestro Massimo Por- toghese; Kata Maschile Maestro Luigi Fiorinelli; Kata femminile Maestro Domenico Doria. Atleti Kumite: Salvatore Serino, Vincenzo Iarnone, Nicola Di Matola, Hamir Hasayen, Ernesto De Sio, Marco Abruzzese, Gianluca Zucchini; Kata: Carla Apollo, Sara Milione, Veronica Santacroce, Alfredo Tocco, Giannicola Trivisonno, Alessandro Ferrante). Battuta brillantemente la squadra croata Zagreb (3-0), la compagine napoletana viene fermata in quella che poteva essere la prosecuzione di un promettente cammino dalla bosniaca Sarajevo (3-0), squadra avvantaggiata, nel confronto con i nostri, dal fatto di aver saltato il primo turno ma indubbiamente molto forte, tanto che arriverà a disputare la finale con la rappresentativa turca dell’Ege, perdendo di misura (3-2). Nella Pool B2 di scena la Lombardia, anch’essa con legittime credenziali per un risultato di riguardo: la presenza di elementi di prim’ordine, e già dalla discreta esperienza agonistica, induceva a previsioni positive.(CapoLUGLIO-AGOSTO 2007 7 K A R AT E La rappresentativa del Lazio La rappresentativa del Veneto La compagine della Puglia L'omaggio fatto dalla delegazione calabrese al Presidente della Federazione serba di karate di una riproduzione dei volti dei bronzi di Riace La rappresentativa della Calabria delegazione Maestro Valter Topino; Coach ed Allenatore CTR Kumite Maestro Mauro Genocchio; Responsabile Ufficiali di Gara della Lombardia Maestro Claudio Scattini; Atleti: Giovanni Ferlinghetti, Guido Fenaroli, Iacopo Zampolli, Giuseppe Risuglia, Simone Minicucci, Diego Fisogni). La nostra formazione si trova contrapposta ad un’ altra più che valida rappresentativa francese, l’Alpes Cote Azur, che è brava ad aggiudicarsi il confronto per 3-0, e che verrà sconfitta solo nella finale di Pool dalla spagnola Madrid. Il Maestro Valter Topino così commenta: “Questo Campionato Europeo per Regioni, giunto alla sua 5ª edizione, sta diventando una delle massime competizioni in Europa, praticamente una delle gare più ambite, perché valorizza il lavoro svolto dalle Regioni; ed i numeri lo stanno a dimostrare! I ragazzi hanno dato come sempre il massimo, ma in queste manifestazioni, oltre alla capacità tecnica, conta molto anche l’esperienza internazionale; la nostra squadra, composta per 5/6 di giovanissimi, ha espresso appieno il suo valore, ma ha pagato questa inesperienza. Sono, comunque, molto soddisfatto del loro 8 LUGLIO-AGOSTO 2007 comportamento. Un complimento sincero al Lazio per il magnifico bronzo conquistato.” Anticipati dalle parole del Maestro Topino, eccoci così a parlare della Pool A2, nella quale grande protagonista della durissima mattinata agonistica è la formazione del Lazio. (Capodelegazione, Presidente di Settore Avv. Alessandro Savi; DT Maestro Luigi Grisanti; Responsabile CTR Maestro Giancarlo Troiano; Responsabile Kumite Femminile Maestro Remo Capra; Tecnico CTR Maestro Vincenzo Riccardi; Maestro Luciano Argiolas accompagnatore; Atleti Kumite: Lara Liotta, Tiziana De Angelis, Francesca Acquaviva, Michela Zega, Nello Maestri, Gianni Guglielmo, Luigi Scognamiglio, Aniello Iarnone, Edoardo Marmorato, Alessandro Nardi). La compagine laziale si aggiudica subito il confronto con la croata Zagrebacka Zuranija (3-2), liquida la finlandese South Finland con 3-0 e con analogo punteggio la serba Vojvodina, padrona di casa e sostenuta come ben si potrà immaginare da un tifo assordante. Arriva così in finale di Pool al confronto con la squadra turca dell’Ege, che dominerà poi la finale a spese del Sarajevo: una finale che per i turchi, una volta usciti vittoriosi dalla sfida con i nostri, sarà nel confronto un impegno di livello decisamente minore… E sì che gli ottomani sono tutt’altro che mal rappresentati. Tra di loro, infatti, nomi di grande esperienza e dal palmares nutrito, quali Haldun Alagas, Vicecampione Open d’Olanda 2005, Bronzo ai Campionati Europei 2000 e 2001; Serkan Yagci, Vicecampione Europeo a Bratislava, Campione Open d’Italia 2007, Vicecampione Mondiale Universitario 2006; Bahattin Kandaz, Bronzo agli Open d’Italia 2005. Vicecampione Europeo 2001 e Bronzo all’Europeo 2000; Muslum Basturk Campione Europeo Universitario 2005, categoria 75 kg e Open; Ismail Hakki Sen, Bronzo ai Mondiali del 2002; Okay Arpa, Vicecampione Europeo 2004 e 2000. L’incontro, nodale e decisivo, si risolve a favore dei turchi per 3-1: l’unica vittoria per il Lazio è appannaggio di Marmorato, allievo del Maestro Claudio Culasso. Il ripescaggio vede i laziali dominare sulla rappresentativa tedesca Bremen (3-0) e quindi agguantare uno splendi- K A R AT E La forte Rappresentativa lombarda La squadra toscana La squadra della Campania Ancora la squadra del Lazio do bronzo battendo autorevolmente (3-0) la bosniaca Herzegovija. Nel Femminile, Pool A il Veneto (Capodelegazione Maestro Gianpaolo Zacchè; Coach Kumite Maestro Leone Volpin; Coach Kata Maestro Raffaella Pietrobon; Atlete Kumite: Martina Gai, Erika Zuin; Kata: Annalisa Penolazzi, Elisa Gogo, Lara Perissinotto) incontra la spagnola Cataluna, ma si presenta solo con due Atlete, quindi - di là dal loro ottimo comportamento - la differenza punti ne decreterà la sconfitta. Peccato! Nella stessa Pool è sempre il Lazio a dire la sua battendo in rapida successione dapprima la tedesca Nordrhein Westfalen (2-0) - con due superlative prestazioni, tanto per iniziare, di Francesca Acquaviva e Michela Zega che si aggiudicano i rispettivi confronti per 7-1 e 6-1e poi la slovena Maribor (2-1), perdendo infine con la croata Sjeverozapadna Hrvatska sia pur con un margine minimo (1-0). Nella Pool B di scena l’esordiente Calabria (Capodelegazione, Presidente di Settore Maestro Gerardo Gemelli; Responsabile CTR Maestro Enzo Migliarese; Commissario Tecnico Regionale Maestro Lino Canale; Ufficiali di Gara Giuseppe Notarianni, Arbitro Internazionale, e Vincenzo Martino, Arbitro Nazionale; Maestro Riccardo Partinico, Addetto Stampa; Atlete: Alessandra Benedetto, Chiara Di Chiera, Amalia (Titti) Turano, Jessica Amendola, Danila Migliarese e Lara Mennitti). Purtroppo il team perde il primo incontro con la tedesca Berlino (2-0) mentre la Puglia è messa fuori causa, sia pur di strettissima misura, dalla svizzera Berna (2-1), formazione che si classificherà al terzo posto. Il Maestro Gerardo Gemelli non ha comunque dubbi: “Per la nostra squadra regionale è stato già un grande risultato l’aver partecipato a questa importantissima manifestazione. Il prossimo anno, forti di tale valida esperienza, potremo essere maggiormente competitivi…”. Per la cronaca: la Delegazione Calabrese ha scelto un momento informale della manifestazione per fare omaggio al Presidente della Federazione Serba di Karate, Dragoslav Bozovic, di due copie dei volti dei famosissimi Bronzi di Riace, omaggio che è stato particolarmente apprezzato. CLASSIFICA Kumite maschile: 1° EGE (Turchia); 2° SARAJEVO (Bosnia); 3° p.m. LAZIO (Italia) e ICANADOLU (Turchia) Kumite Femminile: 1° ISOLE CANARIE (Spagna) 2° TUZLA (Bosnia) 3° pm SJEVEROZAPADNA HRVATSKA (Croazia) e BERNA (Svizzera) KATA La storia del Kata, in questa edizione del Campionato, lascia l’amaro in bocca: fatto sta che alla riapertura delle competizioni pomeridiane, nel giro di una mezz’ora o poco più, tutte le nostre Rappresentative, sia maschili che femminili, vengono decretate perdenti. Come è potuta accadere tale disfatta nel Kata, dove il Know-how italiano -passateci per questa volta il termine inglese- è stabilmente ai vertici dei valori Mondiali ed Europei, non da oggi, ed esprime senza dubbio una supremazia inequivocabile, frutto di una scuola sedimentata ed al tempo stesso in grado di continuamente rinnovarsi, e di un talento che ha ben LUGLIO-AGOSTO 2007 9 K A R AT E pochi rivali? A Novi Sad in termini oggettivi non si è certo assistito, di là da qualche pur pregevole esecuzione straniera, non lo si nega, all’emergere improvviso di una scuola e/o di capacità alternative e vincenti nel confronto con i nostri Atleti. Un commento estemporaneo spiegava la sconfitta con la presenza di troppe nostre squadre poco competitive, rispetto agli stranieri presenti con poche squadre ma realmente competitive. Peccato che, assistendo alle esecuzioni valutate “vincenti” rispetto a quelle italiane, l’impressione fosse tutta un’ altra… e qui ci fermiamo. Né da parte dei Giudici, cui compostamente i nostri rappresentanti chiedevano spiegazioni sui criteri di giudizio adottati, si riteneva di fornire spiegazioni minimamente esaurienti, per cui al danno di un’onerosa trasferta sostenuta, si aggiungeva la beffa di essere stati eliminati senza sapere in più di un caso, oggettivamente, il perché, o solo immaginandoselo. Peraltro le gare sono state tutte riprese nel loro completo svolgimento e siamo a conoscenza che il Consigliere Nazionale Maestro Salvatore Nastro sottoporrà le immagini medesime all’attenzione del vertice federale per ogni opportuna analisi e conseguenti passi. In realtà la notizia più interessante, un’autentica “chicca” anticipataci dal Vicepresidente Vicario della FIJLKAM Professor Giuseppe Pellicone, è che a decorrere dal 2008 la città sede del Corso Europeo per Arbitri Internazionali, sia di kumite che di kata, non sarà più quella che ospiterà lo svolgimento del Campionato Europeo Seniores, ma quella che accoglierà proprio il Campionato Europeo per Rappresentative Regionali. Una grande novità, ne siamo certi, che si rifletterà positivamente su di una direzione degli incontri che quest’anno ha mostrato dei limiti -è da dirsi senza nessuno “scandalismo”- e che il prossimo sarà senz’altro più oggettiva, con una “musica” diversa, quindi, per i nostri rappresentanti. Ciò premesso, la cronaca è presto detta. Maschile. Nella Pool B è la croata Zagreb a passare il primo turno eliminatorio con la Puglia, la Toscana 10 LUGLIO-AGOSTO 2007 (Maestro Massimo Costanzo tecnico CTR responsabile Kata maschile; Arbitro nazionale Alessio Giraldi; Atleti: Lorenzo Scudiero, Marco Ortimini, Lorenzo Bettarini) perde il confronto -su jion portato da entrambecon la squadra Podgorica, venendo squalificata sembra per un kiai in più… Nella Pool A ancor più incredibilmente (!) la squadra Campana, forte di Atleti tra i quali Alfredo Tocco, per non citarne che uno, recentissima medaglia d’oro al Campionato Europeo di Smirne - esegue un Jion decretato perdente con il Jion eseguito dalla greca Attika, affermazione tutt’altro che convincente (ed anche qui ci fermiamo). “Non vorrei esprimere commenti interviene il Capodelegazione Maestro Nicola Mirabella - ma è indubbio che noi campani ci siamo sentiti defraudati di un’ affermazione nella quale avevamo ragione di credere fortemente.” A completare il quadro, neanche la Sicilia si salva.(Maestro Franco Pasqua Direttore CTR; Ufficiale di Gara Gaetano Farinetti; Atleti: Christian Torre, Erik Torre, Aurelio Trofè; Alessandra Cremona, Alessia Mirabella, Selenia Beninato; presente alle competizioni anche il Maestro Santo Torre). Al suo Kanku-Dai viene, infatti, preferito il Jion della squadra slovena Maribor. Femminile. Pool A. La Sicilia con Kanku Dai perde il confronto con il Bassai Dai della slovacca Bratislava, all’inverso della Campania il cui Bassai Dai perde il confronto con il Kanku Dai delle croate della squadra Zagreb. Il Maestro Franco Pasqua è anch’ egli sorpreso:”Abbiamo lavorato tanto sia con i ragazzi che con le ragazze per arrivare a Novi Sad con il miglior livello di forma possibile. Si accetta tranquillamente il fatto che una volta si vinca e la volta dopo magari si perda: ma perdere in questo modo, nel confronto con avversari rispetto ai quali visibilmente, a detta di tutti - i nostri erano di ben altro livello, ecco è inconcepibile.” Leggermente meglio vanno le cose nella Pool B. Se è vero che la Puglia con Kanku Dai perde il confronto con la squadra serba Vojvodina (Jion), il Veneto riesce a percorrere rispetto alle altre nostre compagini un percorso più articolato: le atlete euganee si aggiudicano, infatti, con Bassai Dai il primo confronto con le spagnole di Castilla Y Leon (Kanku Dai), ma il loro Hanan perde purtroppo la sfida successiva con l’Unshu delle croate della Sjeverozapadna Hrvatska, che si classificheranno Vicecampionesse. Entrate nei turni di Repechage, le brave Atlete venete perdono per un soffio la possibilità di aggiudicarsi la finalina: superano, infatti, autorevolmente con Unshu il GojushihoSho delle slovene della squadra Maribor, ma nell’incontro per il bronzo il loro Nipaipo perde con l’ Unshu della squadra Podgorica. Raffaella Pietrobon l’aveva dichiarato che l’obiettivo sarebbe stato quello di un’affermazione a livello europeo e le ragazze con loro pieno merito sono arrivate alle soglie di un bronzo che, dato il contesto, avrebbe assunto quasi un valore doppio!… Ecco il commento del Maestro Gianfranco Zacchè, Responsabile CTR Veneto: “Il gruppo di ragazze visto in azione a Novi Sad è lo stesso che stiamo seguendo con particolare cura da oltre un anno, ed il primo risultato significativo colto è stato quello della vittoria nella finale del Campionato Italiano a Rappresentative Regionali. Questo team ha continuato con estremo impegno la preparazione, ed eccolo sfiorare un bel risultato all’Europeo: del resto bisogna riconoscere che le Atlete venete sono tra le migliori in Italia, sia nel kata che nel kumite..ragazze che, in termini generali è stato più volte detto con particolare riferimento al kumite, hanno dimostrato rispetto ai maschi una maggior prontezza e capacità nell’assimilare i nuovi regolamenti di gara e farli propri. Quali adesso i nostri programmi? Pensato come un vero e proprio servizio agli associati, offriremo l’opportunità di partecipare ad un raduno estivo con svolgimento nell’ultima settimana di agosto a San Zeno di Montagna (VR): un’iniziativa che ha avuto un grandissimo successo, con quasi un centinaio di adesioni! Vogliamo poi incentivare l’attività internazionale, K A R AT E con scambi e trasferte, e cito come esempio il felice gemellaggio con Poitiers, dovuto anche all’ interessamento dell’Assessore alla Cultura di Padova. Ma non escludiamo in futuro di attivare altri gemellaggi. L’obiettivo principe rimane, comunque, una riaffermazione sia alla finale italiana che a quella europea del prossimo anno!” Per completezza di cronaca, riportiamo (come abbiamo fatto più sopra per gli Atleti turchi dell’ Ege) i nominativi con relativi titoli dei componenti delle altre 3 Squadre Medaglia d’Oro. Kata Femminile/Madrid: Almudena Munoz Gonzales, Bronzo all’Europeo 2006 e 2007 e Oro al Mondiale Cadetti/Juniores 1999; Ruth Jimenez, Argento alla medesima competizione del 1999; Fatima De Acuna, Argento al Campionato Mondiale Cadetti/Juniores 2003. Kata Maschile/Madrid: Fernando San Jose, Argento al Campionato Europeo 2005 e 2007; Francisco Salazar, Argento al Campionato Europeo Cadetti/Juniores 2006 e 2007 ed Argento al Campionato Mondiale Cadetti/Juniores 2005; Josè Mateos. Kumite Femminile/Isole Canarie: Lorena Rodriguez Garcia; Ivonne Gonzales Herrera; Carmen Vicente Cabanas, Bronzo all’ Europeo ed al Campionato Mondiale Universitario 2006, Oro all’ Europeo Cadetti/Juniores e Bronzo all’ Europeo 2007; Eva Albors Huerta. PER CONCLUDERE, LA PAROLA AL LAZIO… Alessandro Savi, Presidente di Settore del Comitato Regionale Lazio: “La nostra formazione maschile era composta di ottimi elementi, ma con estrazioni e provenienze diverse, ed il lavoro si è concentrato sul “fare squadra” non trascurando ogni utile messa a punto. Il riscontro avuto a Novi Sad ci parla di una compagine compatta, seria, che ha saputo esprimere sempre una notevole compostezza e professionalità. Anche le ragazze hanno disputato un’ottima gara, pur se per loro “proibitiva”, dando prova di un’ altrettanto grande preparazione nell’arena che le vedeva contrapposte a squadre europee di vaglio. L’obiettivo futuro è la crescita del CTR e dei suoi Atleti, attraverso sia competizioni internazionali che confronti con altre Regioni, per arrivare a dar vita ad un vero e proprio vivaio, uno stabile serbatoio per la Nazionale.” Maestro Luigi Grisanti, Direttore Tecnico: “Questa medaglia di bronzo rappresenta una grande soddisfazione, in quanto colta in un evento caratterizzato da un livello tecnico-agonistico molto alto, assolutamente vicino a quello di un Campionato Europeo vero e proprio. Mi piace evidenziare il contagioso entusiasmo che il Maestro Giancarlo Troiano è in grado di trasmettere e che i ragazzi assimilano appieno. Anche le ragazze si sono comportate benissimo, ma erano tutte pesi leggeri trovatesi contrapposte via via ad autentici “mostri” in termini sia di stazza che di bravura tecnica.” Maestro Giancarlo Troiano, Responsabile CTR: “Voglio esprimere da parte mia un caloroso ringraziamento al Maestro Remo Capra, sulla cui continua e generosa collaborazione ho sempre potuto fare affidamento, anche nei frangenti più difficili; principalmente a lui si deve la bella performance delle nostre ragazze. I ragazzi sono stati tutti splendidi, con in evidenza Alessandro Nardi che ha rappresentato l’elemento perno della squadra e che ha dato prova anche in quest’occasione di un ampio e spettacolare repertorio di tecniche di gamba. Il risultato ottenuto, frutto di un gruppo unito, ci stimola ora a riprendere il lavoro con rinnovato entusiasmo e motivazione!” MEDAGLIERE REGIONE ORO ARGENTO BRONZO MADRID - Spagna ISOLE CANARIE - Spagna EGE - Turchia SJEVEROZAPADNA - Croazia ZAGREBACKA - Croazia CLASSIFICA TUZLA - Bosnia Kata maschile: 1° MADRID (Spagna); 2° ZAGREBACKA ZURANIJA (Croazia); 3° p.m. VOJVODINA (Serbia) e MARMARA (Turchia) Kata Femminile: 1° MADRID (Spagna) 2° SJEVEROZAPADNA HRVATSKA (Croazia) 3° pm THURINGEN (Germania) e PODGORICA (Macedonia) SERAJEVO - Bosnia LAZIO - Italia THURINGEN - Germania PODGORICA – Montenegro VOJVODINA - Serbia MARMARA - Turchia BERNA - Svizzera ICANADOLU- Turchia LUGLIO-AGOSTO 2007 11 K A R AT E GOLDEN LEAGUE 8° Open d’Italia a Monza La bella struttura del PalaCandy, subito dopo il Campionato Italiano di Kata, è tornata a far da degna cornice alla tappa lombarda del sempre più interessante circuito internazionale. Un avvenimento che in due intense giornate agonistiche ha visto di scena oltre 1400 Atleti. di Leandro Spadari - foto di Vito Simmi Q uando si parla di Golden League, il primo riferimento che viene spontaneo fare è, prima ancora che agli stessi valori tecnico-agonistici, ai numeri, invero impressionanti. Basti pensare che all’edizione 2007, nella sola prima giornata, per gli “Over 18” sono scesi in campo 630 Atleti in rappresentanza di 32 Paesi, e più precisamente: 91 per il kata maschile e 79 per il kata femminile, individuale ed a squadre; 309 per il kumite maschile e 151 per il kumite femminile individuale. Se a questi numeri si aggiungono per la seconda giornata i 261 Esordienti “B”, i 257 “Giovani” ed i 291 “Under 18” ecco che il totale delle due giornate svetta a quota 1439!… Numeri da capogiro, si potrebbe legittimamente dire, ma che non sono valsi ad impensierire più di tanto la collaudata macchina organizzativa con il patrocinio, la collaborazione e la sponsorizzazione dell’avvenimento da parte – tra gli altri - del Comune di Monza, Provincia di Milano, Union Federations Mediterraneenes UFMK/MKFU (di cui ricordiamo il Professor Giuseppe Pellicone quale autorevole Presidente), Rete Negozi Lombardia Sport, Powergardbite protettivo, Ronin Monza, Clear Channel, Trocellen-Titalia spa, Adidad, Budo International, Vandal, Map, Jute Sport, oltre, ovviamente, del Comitato Regionale Lombardia FIJLKAM. Anche per esigenze redazionali faremo riferimento ai risultati della sola prima giornata, con focus sugli incontri di finale, cui tra gli altri ha assistito il Vicepresidente Vicario Federale, Professor Giuseppe Pellicone, che ha anche proceduto ad effettuare personalmente diverse premiazioni. KATA INDIVIDUALE FEMMINILE Sara Battaglia è ancora protagonista, come non le bastasse il titolo iridato di Tampere, l’oro individuale ed a squadre di Smirne, l’oro al Campionato Italiano 2007 (forse le “brucia” il bronzo dell’edizione 2006…) domina il Gruppo A, battendo nella relativa finale la tedesca Haas Sabrina. Sara è l’unica italiana peraltro approdata ai quarti di finale, assieme alla tedesca Wall Swetlana (affermatasi a spese della nostra pur validissima Samantha Piccolo), alla già citata Haas Sabrina ed all’austriaca Gungor Yasemin. Nel Gruppo B è la compagna di Nazionale Viviana Bottaro, anch’ella oro a squadre a Smirne, 3° classificata al Campionato Italiano Assoluti Kata 2007, Capitano della compagine 1ª classificata Grandissima gara di Viviana Bottaro Sara Battaglia impeccabile esecutrice LUGLIO-AGOSTO 2007 13 K A R AT E al Campionato Italiano Assoluto a Squadre Sociali 2007, ad affermarsi nella finale regolando la sempre eccellente Daniela Berrettoni, dominatrice di questa categoria nell’edizione dello scorso anno e Vicecampionessa Italiana Assoluti 2007. Il momento della verità vede un ottimo Unshu della Bottaro aggiudicarsi la sospirata vittoria finale nel confronto con un pressoché ineccepibile Gankaku portato dalla Battaglia (3-2). Classifica: 1° Viviana Bottaro (Italia) 2° Sara Battaglia (Italia) 3° pm Sabrina Haas (German Karate Federation) e Daniela Berrettoni (Italia). KATA INDIVIDUALE MASCHILE La cronaca dell’anno scorso ci propose l’ affascinante duello tra il venezuelano Antonio Diaz, terzo ai Mondiali 2004 di Monterrey, e la nostra superstar Luca Valdesi, duello risoltosi a favore del primo. Il Gruppo A vede in effetti ancora vincitore il fuoriclasse sudamericano; commendevoli le prestazioni di Lorenzo Franchini, allievo del maestro Flavio Ciccolin, 5° agli Open d’Olanda 2005, che lo fronteggia nei quarti e di Luca Brancaleon, CS Esercito, proveniente dalle fila della Gojukai Veneta (PD) -allievo del maestro Francesco Favaron, Allenatore della Nazionale Universitaria di Kata- che tra i suoi titoli vanta quello di Campione Mondiale Juniores 2001, bronzo all’Edizione 2003, 5° agli Open d’Italia 2006, Vicecampione Assoluti Kata 2007. Brancaleon cede, sempre nei quarti, al croato Kristian Novak, che ricordiamo bronzo ai Campionati Europei 2003 e 2004 e Vicecampione Europeo 2006. Nel Gruppo B dilaga l’onda azzurra con grande protagonista, per l’ennesima volta, Luca Valdesi che si guadagna l’accesso alla finale a spese, nella finale di poule, del collaudato compagno di nazionale Vincenzo Figuccio, 3° ai Campionati Italiani 2007. E la finale ripropone per quanto detto prima DiazValdesi. Il primo si affida, come l’anno scorso, ad una sempre superba esecuzione di Suparinpei; il secondo ad un ottimo Gankaku (l’altr’anno, per la stessa sfida, l’azzurro scelse Unsu) ed il risultato -beneaugurante per Valdesi in vista del Campionato Europeo di Bratislava- è tutto appannaggio dello stesso Valdesi con 5-0. Classifica: 1° Luca Valdesi (Italia) 2° Antonio Diaz (Federacion Venezolana Karate) 3° p.m. Kristian Novak (Croatian Karate Union) e Vincenzo Figuccio (Italia). KATA A SQUADRE FEMMINILE Nella formula femminile a squadre, l’Italia -rappresentata dalle plurititolate Viviana Bottaro, Samantha Piccolo, Sara Battaglia, “fresche” reduci dalla conquista dell’oro al Campionato Europeo Cadetti/Juniores di Smirne- costruisce secondo aspettative il suo percorso vincente, nel Gruppo “A”, a partire dai sedicesimi a spese della Slovakia, Tempo Zagrab, Svizzera ed accedendo alla finale con il team della German Karate Federation che batte nell’ordine, a sua volta, Austria 2 (Gluck Thajer Thajer), Slovenia (che si era aggiudicata il confronto con la nostra ASD Colle degli Ometti Genova) e Vrovitica dominatrice dell’altra poul del Gruppo “B”. Le italiane portano il kata (+ bunkai) di libera composizione “Italia”, miscellanea shorin-shorei, leggermente modificato a beneficio di un’accresciuta spettacolarità, accompagnato dalle suggestive musiche del film “L’Ultimo Samurai”. Le tedesche (Sabi- Luca Valdesi in Yoko Tobi Geri I Grandi della Golden League 14 LUGLIO-AGOSTO 2007 K A R AT E ne Schneider, Kerstin Merkert, Franziska Krieg; coach Andreas Kollek) eseguono “ikutsu tobi dai”, kata di buon livello, coniugante bellezza e spettacolarità, ma forse c’è qualche sia pur marginale errore di sincronizzazione e di forma… fatto sta che il verdetto è inequivocabilmente a favore dell’Italia (5-0). Classifica: 1° ITALIA 2° GERMAN KARATE FEDERATION 3° p.m. TEMPO ZAGRAB e VROVITICA. KATA A SQUADRE MASCHILE La formula sempre a squadre, maschile, vede al nastro di partenza le nostre compagini dell’ ASD Master Milano nel Gruppo ”A” e Shorin Karate-do Team Segrate e Italia nel Gruppo “B”. L’ASD Master Milano, di recente trionfatrice al Campionato Italiano Giovanile a Squadre Sociali 2006, viene fermata nei quarti dal gojushihosho della Croatian Karate Union contro l’unsu dei nostri (2-1). Nell’altro Gruppo è l’Italia (con il suo fantastico, superlativo tris composto da Lucio Maurino -da poco recuperato da un infortunio- Luca Valdesi, Vincenzo Figuccio) a dominare, battendo sia Karate Verbano che Croatian Karate Union 2 e staccando così il ticket per la finale, che la vede contrapposta a Croatian Karate Union 1 (Alexan- der Vacka, Danijel Bok, Kristian Novak) dove un altro incontestabile 5-0 suggella la superiorità tecnica del team e la conquista dell’oro. In effetti, sono da apprezzare i Croati per aver combattuto sino in fondo, dando spessore ed interesse ad un confronto che sarebbe potuto sembrare sin troppo scontato; ma, d’altro canto, bisognava essere presenti per ammirare la perfezione esecutiva dei nostri rappresentanti, il controllo perfetto, la spettacolarità delle numerose azioni con rotazioni a 360° effettuate in splendida sincronizzazione, gli applausi a scena aperta sia da parte dei tecnici che del pubblico. Da rimarcare nei turni di recupero la bella performance dell’ASD Master Milano (Alessio Miano, componente della squadra 2° ai Mondiali Universitari USA assieme a Vincenzo Figuccio e Alfredo Tocco; Stefano Sorbino, Campione Europeo e Vicecampione Mondiale a Squadre e Vicecampione Europeo Juniores 2004; Luca Pati neoimmesso) che supera (3-0) SPVGG Homenkirchen con enpi, e batte poi la Svizzera con gankakau contro gojushihosho di impronta shito (3-0). Classifica: 1° ITALIA 2° CROATIAN KARATE UNION 1 3° p.m. ASD MASTER MILANO e CROATIAN KARATE UNION 2. KUMITE FEMMINILE I 53 kg, dominati nell’edizione 2006 dalla nostra inarrivabile Selene Guglielmi (affermatasi allora a spese della sempre combattiva Susanna Mischiatti vedono quest’anno il successo della slovacca Monika Visnovska, Campionessa Europea 2006, che si aggiudica il verdetto della finale battendo l’aggressiva turca Celik Gulderen solo all’enchosen, grazie ad un gyaku-tsuki chudan d’anticipo(10). Positiva resta, comunque, la performance di “Selly” che supera bene la slovacca Lucia Kovacikova, la turca Serap Ozcelik e la tedesca Katharina Beitler per cedere le armi nei quarti a quella che sarà poi la vincitrice di categoria. Classifica: 1° Monika Visnovska (Slovakia National Team) Piccolo, Battaglia, Bottaro vincitrici del Kata squadre Ciro Massa si riconferma il migliore dei 65 kg Michele Giuliani in una gara perfetta LUGLIO-AGOSTO 2007 15 K A R AT E 2° Celik Gulderen (Turkish Karate Federation) 3° pm Viktoria Semanikova (Slovakia National Team), Campionessa Europea Junior 2007 e Selene Guglielmi (Italia). I 60 kg vedono alla ribalta una stella isolana dalla grande determinazione e dal sostanzioso palmares, Laura Pasqua che ricordiamo brillante Campionessa Italiana Juniores 2006-, la quale approda alla finale con la slovacca Eva Medvedova, Campionessa del Mondo di categoria a Tampere, che l’altr’anno si annettè tale confronto con la croata Petra Naranda. L’agone tra Laura e l’avversaria è da subito irruentissimo, la croata porta a segno varie proiezioni peraltro non finalizzate, viene anche richiamata ad un maggior controllo avendo toccato al viso con tsuki jodan la nostra rappresentante. Sarà un ippon con tecnica di tsuki a decretare la risicata vittoria della slovacca su Laura (1-0), a ridosso degli ultimi momenti dell’incontro, proprio quando l’Atleta siciliana stava iniziando ormai ad inquadrare l’avversaria…con le premesse tutte per un finale ben diverso. Classifica: 1° Eva Medvedova (Slovakia National Team) 2° Laura Pasqua (Italia) 3° pm Sonya Stelond (Flam National Team Lussemburgo) e Kora Knuhmann (German Karate Federation). Nei +60 kg la finale vede di scena la nostra Roberta Minet, già Vicecampionessa nell’edizione 2006, che si trova contrapposta alla tedesca Yasmina Benadda (Karate Verbano Baden Germania) terza classificata ai Dutch Open di tre settimane prima, approdata a tale finale anche a spese, purtroppo, della nostra titolata Marivin Chiari che si deve accontentare nell’occasione del quinto posto. Dopo una prima fase di scambi e di studio, la tedesca va in vantaggio di un ippon di gyaku-tsuki; a 30” dalla fine Roberta pareggia le sorti con kizami e si va all’enchosen : nel corso di uno scambio decisivo, è la tedesca infine a far sua la posta dell’incontro con tsuki (2-1), anche se sulla validità di tale tecnica ai fini di una valutazione arbitrale quale quella che si è registrata, sarebbe lecito avanzare più di un ragionevole dubbio. L’umbra Greta Vitelli a sua volta non va oltre il settimo posto. Classifica: 1° Yasmina Benadda (Karate Verbano Baden Wurttemberg Germania) 2° Roberta Minet (Italia) 3° pm Hr H. Sheika Manta Al Maktown (Zabeel Club Dubai) e Fanny Claven (Federazione Svizzera di Karate). bronzo ai Mondiali Cadetti Junior 2003 e bronzo all’Europeo di Smirne. Un avversario ostico, un cliente tutt’altro che facile, che si era aggiudicato, infatti, l’ultimo turno di semifinale proprio a spese di Ortu, il quale, prima di tale…”infortunio”, aveva superato il tunisino Tebban Montassar, l’italiano Rudy Bardella (ASD New Sporting Club), il collega carabiniere Aniello Nocerino. Eppure il nostro bravo Giuliani indovina la giusta e vincente tattica, rimane mobilissimo ed evasivo dinnanzi all’(inconcludente) aggressività dell’avversario,va in vantaggio di un ippon, con somma di ammonizioni per comportamento scorretto dell’altro si porta sul 3-0, altri 3 tsuki ed è il 6-0, un punto al turco per richiamo comminato all’italiano (6-1), 8-1 per altra somma di ammonizioni e proprio agli ultimi secondi Giuliani raggiunge quota 9-1, che determina la vittoria per superiorità evidente: per Ali ince è un’autentica disfatta! Classifica:1° Michele Giuliani (Italia) 2° Ali Ince (Turchia) 3° pm Ilyas Demir (Turchia) e Francesco Ortu (Italia). Nella finale dei 65 kg si propone lo scontro tra Ciro Massa, che appena una settimana prima ha conquistato il Titolo Ita- KUMITE MASCHILE 60 kg Michele Giuliani, Vicecampione 2006 alle spalle di Francesco Ortu, disputa una finale non più tutta italiana che lo vede contrapposto a Ali Ince (Turkish Karate Federation) La sofferenza di Salvatore Loria dopo l’infortunio Stefano Maniscalco talento e tecnica Alessandro Nardi grintoso combattente 16 LUGLIO-AGOSTO 2007 Selene Guglielmi sempre in prima linea K A R AT E liano ad Arezzo, vincitore tra l’altro dell’ Edizione 2006, ed il giovane ma capace svizzero Salihu Shqiprim. Questi non è quello che si dice un vulcano d’iniziativa e Ciro trova il modo di risolvere l’incontro alla sua maniera, con una bellissima proiezione su tentativo di ura-mawashi e tsuki conclusivo che gli frutta sambon ed il titolo nella categoria! Classifica:1° Ciro Massa (Italia) 2° Salihu Shqiprim (Federazione Svizzera di Karate) 3° pm Alexander Heimann (German Karate Federation) e Yucel Gundogdu (Turkish Karate Federation). 70 kg: qui ritroviamo Giuseppe Di Domenico, Campione edizione 2006, 3° classificato ad Arezzo e Campione Assoluto 2006, che affronta il turco Yagci Serkan. L’incontro vede il turco andare in vantaggio di un ippon con tsuki, pareggia con analoga tecnica Di Domenico, torna in vantaggio il turco con 2-1, lo riacciuffa dopo uno scambio il nostro rappresentante (2-2) e sul 2-2 si va all’enchosen, ma senza ulteriori colpi di scena. Sarà l’hantei a decretare la vittoria del turco (2-1), probabilmente preferito per una maggior continuità d’azione. Nello Maestri, altro Atleta italiano di punta -ricordiamo, infatti, l’oro a Smirne e l’oro al Campionato Italiano Assoluto di Arezzo-, con una buona condotta di gara vince il confronto con lo svizzero Eros Bilgerin, il ceco Kaleja Roman, il latviano Ruslan Sadicov, Damir Zadro della Neretva ma l’accesso alla finale gli viene precluso proprio da quel Serkan Yagci che si laureerà come appena detto Campione della categoria. Classifica:1° Yagci Serkan (Turkish Karate Federation) 2° Giuseppe di Domenico (Italia) 3° pm Nello Maestri (Italia) e Jean Pena (Federacion Venezolana Karate). Nei 75 kg si replica la situazione che appena una settimana prima si era proposta ad Arezzo, teatro come noto del Campionato Italiano Assoluto: da una parte Luigi Busà, allievo di Nello Busà, tra le ultime affermazioni Campione Iridato a Tampere e Campione Continentale Juniores a Smirne. Dall’altra Saverio Pesola, bel prodotto della scuola del grande “leone bianco” e Coordinatore dello Staff Tecnico Nazionale Maestro Vito Simmi, con 4 titoli italiani al suo attivo ed un 5° posto agli Europei Cadetti svoltisi ad Istanbul. Il confronto continua ad essere a favore di Luigi .Dopo una prima fase in cui i due contendenti, conoscendosi, non arrischiano, è il sici- Luigi Busà in un impeccabile Kizami-Tzuki L’ottima prova di Laura Pasqua qui con il suo Coach Claudio Guazzaroni liano ad inanellare due ippon con altrettanti kizami-tsuki; Pesola generosamente darà battaglia, ma non riuscirà a rovesciare le sorti del match. Classifica: 1° Luigi Busà (Italia) 2° Saverio Pesola (Italia) 3° pm Cristian Verrecchia (Italia), 3° anche all’edizione 2006, e Klaudio Farmadin (Slovakia National Team). 80 kg Questa categoria continua a riservare una finale tutta straniera. I nostri più titolati ed agguerriti rappresentanti Salvatore Loria, Michele Grando e Alessandro Nardi non riescono, infatti, ad andare oltre rispettivamente le semifinali (Loria dovrà anche ritirarsi per infiammazione al ginocchio per non compromettere la partecipazione ad altri importanti eventi) ed i quarti di finale, gli altri due. Nel 2006 il confronto fu tra il venezuelano Rodriguez e l’olandese Daniel Sabanovic; quest’anno di scena i due turchi Osman Ozmen e Enes Erkan. Sarà quest’ultimo a far sua la posta al termine di un incontro non privo di qualche rudezza di troppo con punteggio finale di 7-2. Classifica:1° Enes Erkan (Turkish Karate Federation) 2° Osman Ozmen (Turkish Karate Federation) 3° pm Arfaoui Wissem (Federation Tunisienne de Karate) e Aleksey Zhuromsky (Latvian Karate Federation). +80 kg Il finanziere Stefano Maniscalco, grande protagonista dell’Edizione 2006, Oro Open e Bronzo in questa categoria a Tampere, Campione Italiano Assoluto 2007 + 85 kg, affronta Aniello Iarnone, Medaglia d’Argento all’Europeo Juniores di Smirne ed appena una settimana prima anch’egli Campione Italiano Assoluto ad Arezzo -85 kg. La storia del combattimento è tutta a senso unico: Maniscalco entra con mawahi geri chudan che gli frutta nihon, aumenta il vantaggio con due ippon di tsuki e lascia il pur bravo Atleta napoletano alla deriva di un netto 4-0. Classifica: 1° Stefano Maniscalco (Italia) 2°Aniello Iarnone (Italia) 3° pm Felix Kuhnle (Karate Verbano Baden Wurttemberg Germania) e Yaser Sahintekin (Turkish Karate Federation). LUGLIO-AGOSTO 2007 17 SUMO EUROPEI DI SUMO Buona Italia Servizio di Andrea GB Sozzi - foto di Giovanni Parutta T ornano in Ungheria i Camp Europei di sumo: dopo Visegrad nel 2005, eccoci finalmente a Budapest nella capitale magiara, in una splendida arena attigua allo Stadio ed al centro olimpico ungherese della Lotta. 25 Paesi si sono sfidati il 15, 16 e 17 giugno nei campionati per cadetti e junior il 15 ed il 17 e il18 per seniores. Livello tecnico ed agonistico altissimi hanno contraddistinto questa competizione, che non ha lasciato tregua neanche agli atleti più forti: risultati a sorpresa in tutte le categorie. Nel Sumo si vede con chiarezza il vincitore ma anche i risultati più strani hanno sempre avuto un riscontro logico nella particolare abilità dimostrata dai contendenti, siano essi atleti “nuovi” o sumotori ormai esperti. Si riscontra, in ogni caso, una gran crescita tecnica da parte di tutte le rappresentative che, pur provenendo in massima parte dal judo e dalla lotta, hanno ormai acquisito una tecnica propria. Sfruttando i benefici di dette discipline gli atleti hanno sviluppato ormai una vera tecnicasumo. Veniamo ora alla nostra rappresentativa, accompagnata come sempre dal Direttore Tecnico Giovanni Parutta: l’esordiente junior Alessio Palermo Cerrone si è comportato egregiamente, purtroppo la poca esperienza ha impedito al grintoso atleta napoletano di emergere. Ha disputato 5 incontri e nell’ultimo, combattendo nella gara a squadre senior contro il fortissimo atleta tedesco ha avuto la sfortuna di una 18 LUGLIO-AGOSTO 2007 decisione arbitrale contraria decisamente sbagliata. Paola Boz, nei pesi leggeri femminili non è stata fortunata e, combattendo con atlete di altissimo livello, non riuscita a trovare la strada per il podio, la si attende comunque con fiducia per un pronto riscatto ai Giochi Europei di Kiev per i quali Paola Gobbi chiri chozo saluto rituale è qualificata da quasi un anno. Sorte più avversa per Fiorella Marcolina nei pesi medi: l’atleta friulana ha dovuto ripetere un incontro già vinto (“tori naoshi”) per la seconda Pesi Massimi volta vince l’incontro ma nuovamente i giudici intervengono e assegnano la vittoria all’avversaria. Forte disappunto da parte del direttore tecnico che protesta presso il presidente dell’ESU ed il responsabile europeo degli arbitri ribadendo che il gioco delle tre carte, ovvero l’accordo palese tra arbitri delle nazioni del ex Alessio Palermo Cerrone gara squadre blocco dell’est deve essere stroncato. Ai Giochi europei ci sarà anche Fiorella e potrà rifarsi ampiamente con la sua proverbiale furia agonistica. Non più risultato ma decisamente più gloria per Vincenzo Ficco, nei pesi leggeri maschili: l’atleta della nostra squadra ha dato un esempio di lealtà che ha reso l’Italia degna di grande onore davanti a tutti. Dichiarando di aver perso l’incontro (sebbene di un nulla) in una situazione che ogni atleta sleale avrebbe cercato di portare a suo vantaggio, si è dimostrato ancora una volta l’atleta puro ed onesto che conosciamo. Il suo gesto di spontanea lealtà è stato salutato da applausi interminabili e l’Unione Europea ha deciso di istituire un “Premio Fair Play” per onorare la condotta di Vincenzo. Tocca a Fausto Gobbi, ancora una SUMO Vincenzo Ficco La grinta di Fiorella Marcolina Paola Boz si prepara LUGLIO-AGOSTO 2007 19 SUMO volta, il maggior numero di incontri: 8, di cui 4 vinti. L’atleta milanese si cimenta nei medi e negli open ottenendo due noni posti: l’alto numero dei concorrenti e l’alto livello della competizione non hanno spaventato Fausto che ha dato prova di tecnica molto efficace. Con la sua eccellente condotta di gara ed andando sempre ad un passo dalla semifinale l’atleta si è guadagnato un invito personale a partecipare ai Giochi Europei di luglio. Nella gara a squadre le ragazze hanno dovuto arrendersi a squadre composte da soli pesi massimi Polonia ed Ucraina, mentre i maschi, eliminata la Repubblica Ceca hanno lottato fino alla fine con Polonia e Germania: nell’ultimo incontro sarebbe stato sufficiente un giudizio più equo ed avremmo potuto poi lottare per il podio. Ottima prova comunque. Al seguito della squadra, oltre al D.T. Giovanni Parutta, anche l’arbitro internazionale Cristiano Valoppi che ha ricoperto più volte la carica di “Shimpancho” (capo arbitro) riscuotendo il consenso generale anche nelle occasioni più difficili. Un grazie infine al maestro Mario Palermo che, assieme alla moglie Nunzia, ha accompagnato il figlio Alessio, supportando l’intera a squadra azzurra con un caloroso tifo partenopeo. Un ringraziamento particolare a Nunzia che per tre giorni ha filmato senza tregua tutti gli incontri dell’europeo, ed ha reso un bel servigio a tutta la nazionale di sumo per lo studio futuro degli avversari. La squadra maschile La squadra italiana al completo 20 LUGLIO-AGOSTO 2007 J U D O TORNEO INTERNAZIONALE DI JUDO A SQUADRE "CITTÀ DI VENTIMIGLIA" Alla Romania la ventottesima edizione di Antonella Iannucci - foto di Lucio Volpi (studio Gibelli) I l Torneo Internazionale di Judo a Squadre “Città di Ventimiglia”, organizzato come sempre dallo Judo Club Ventimiglia in collaborazione con la FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), la Regione Liguria e il Comune di Ventimiglia, si è svolto sabato 09 e domenica 10 giugno scorsi. Il Torneo Internazionale di Judo a Squadre “Città di Ventimiglia” si è disputato per la prima volta nel 1979 ed è, ormai, divenuto patrimonio e storia del Judo Sportivo italiano. Infatti, nel passare degli anni ha attirato a Ventimiglia i più forti atleti del mondo tra cui – ad esempio – il Campione Olimpico Pino Maddaloni, il Campione del Mondo Anis Lounifi, numerosi campioni continentali e quest’anno addirittura la Nazionale della Georgia Campione del Mondo a Squadre in carica. Un Torneo storico che annovera tra i suoi partecipanti atleti provenienti da ben quattro continenti (Europa, Africa, America, Asia), trampolino di lancio a livello internazionale per molti giovani judoka, ma anche consacrazione per campioni già affermati. Finalmente anche la Romania, dopo aver disputato e perso ben sette finali per il primo posto, scrive il suo nome nell’albo d’oro del Torneo Internazionale di Judo a Squadre “Città di Ventimiglia”. Secondo posto alla squadra olandese e terzo per la Georgia. Italia, purtroppo, fuori dal podio. Edizione stellare per il “Città di Ventimiglia”: 10 squadre partecipanti in rappresentanza di Austria, Francia, 22 LUGLIO-AGOSTO 2007 Georgia, Olanda, Polonia, Romania, Slovacchia, Uzbekistan ed Italia (Nazionale e Judo Club Ventimiglia). Livello tecnico elevatissimo che ha regalato a tutti gli appassionati di judo momenti esaltanti ed incontri spettacolari. Incontri spesso dall’esito incerto, risolti poi fulmineamente con Ippon entusiasmanti. Le squadre partecipanti, per sorteggio sono state divise in tre gironi. Per la Final Four si sono qualificate Italia, Olanda e Georgia (tutte vincitrici nei rispettivi gironi) e la Romania (qualificata come miglior seconda). Le semifinali vedono opporsi OLANDA-GEORGIA e ROMANIA-ITALIA. La prima semifinale, durissima e combattuta fino allo stremo, termina 5 a 1 (47-10) a favore dei Tulipani. Purtroppo, l’emozione gioca un brutto scherzo ai giovani Azzurri che prima sono battuti in semifinale dalla Romania (3-3 ai punti judo 27-15) e poi perdono anche la finale per il terzo posto lasciando il podio ai georgiani (4-1, 40-10). Finale per il primo posto tra Olanda e Romania che rimarrà a lungo impressa nelle menti dei presenti per la bravura degli atleti. L’Olanda, che pur sulla carta sembrava avere uomini più forti, tra cui Jeroen Mooren, Danny Meewusen, Marvin de la Croes e Grim Vujsters, ha poi ceduto alla Romania, probabilmente accusando la stanchezza della semifinale combattuta contro la Georgia. Risultato finale 4-2 (30-20) a favore dei Romeni, che dopo tante partecipazioni finalmente riescono a scrivere il loro nome nell’Albo d’Oro del Torneo “Città di Ventimiglia”. Il Torneo Internazionale di Judo a Squadre “Città di Ventimiglia”, comunque, non è solo un grandioso evento sportivo ma rispecchia i veri valori dello Sport, tutti gli incontri si sono svolti, infatti, con grande correttezza, rispetto e fair play. Un pubblico numerosissimo e molto caloroso ha seguito la gara durante entrambe le serate, sottolineando a suon di applausi i gesti tecnici di questi grandi atleti. Oltre alla gara spazio anche agli atleti più giovani dello Judo Club Ventimiglia che hanno riempito gli intervalli con esibizioni spettacolari. E poi ancora premi per i vincitori del concorso “Il disegnajudo” (Veronica Rebaudo, Othmane Bounher, Lorenzo De liberi e Nina Papalia), assegnati i titoli di Judoka dell’anno a Gabriele Caramello (gruppo Teens) e Massimo De Liberi (gruppo Kids). All’olandese Marvin de la Croes (Campione del Mondo Under 20) è stato assegnato il Trofeo Talento, mentre alla Squadra Nazionale della Georgia (Campione del Mondo in carica) è stata assegnata la Medaglia del Presidente del Senato Francesco Marini. Al Sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, cintura nera di Judo, nonché uno dei primi atleti iscritti allo Judo Club Ventimiglia nel lontano 1971, è andata invece la Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Miglior atleta della squadra vincitrice (Romania) è stato Cristian Rupa (60 kg); miglior italiano il catanese Gesualdo Scollo (73 kg). J U D O Francia-Uzbekistan: Uchi-mata Italia Uzbekistan: controcolpo La formazione della Georgia Romania, vincitrice della gara Prologo del torneo è stato “Incontra il tuo Campione!” uno stage dedicato all’attività giovanile tenuto dall’olimpionico Girolamo Giovinazzo. I giovanissimi atleti incantati ed affascinati dalle gesta di questo grande Campione, disponibile, simpatico, coinvolgente. Esperienza altamente formativa che i ragazzi ricorderanno per sempre con gioia ed entusiasmo. CLASSIFICA FINALE: 01 Romania 02 Olanda 03 Georgia 04 Italia (60 kg Galbiati Mattia, 66 kg Del Pianta Filippo, 73 kg Scollo Gesualdo, 81 kg Bagnoli Lorenzo, 90 kg Tommasetti Pablo, +90 kg Romano Lorenzo, ris. 73 kg Di Cristo Giovanni, 90 kg Pica Antonio, coach Luigi Guido) 05 Austria 06 Uzbekistan 07 Francia 08 Judo Club Ventimiglia 09 Slovacchia 10 Polonia LUGLIO-AGOSTO 2007 23 L O T T A MEMORIAL MEMISEVIC Ferrero in bronzo testo e foto di Vittorio Fasone S ette dei nostri migliori grecoromanisti hanno preso parte al torneo internazionale cadetto Memorial Refik Memisevic, disputatosi il 24 giugno a Subotica (Serbia), città a 240 km da Belgrado. Una forte competizione questa, dove hanno preso parte alcune tra le delegazioni più rappresentative al mondo, come la Russia che, con un team completo tra cui un campione europeo e due campioni del mondo ha dominato tutte le categorie di peso. Da questa trasferta, gli azzurri hanno fatto rientro con il bronzo nei 50 kg. di Vongnoi Nithipong Ferrero (CUS Torino), al quale bastava vincere due incontri per entrare in finale. In gran forma, Nithipong ha superato il primo match per netta superiorità tecnica contro uno dei padroni di casa. Ben concentrato, anche per il secondo incontro, Pong (amichevolmente chiamato) è entrato sul tappeto con un ottima grinta, ma durante la seconda ripresa, un infortunio al braccio gli ha fatto rallentare il ritmo, lasciando il passo al suo rivale russo, che, approfittando giustamente di questo problema, ha 24 LUGLIO-AGOSTO 2007 chiuso l’incontro per due riprese a zero. Sicuramente, questo bronzo vale qualcosa di più, perchè la differenza l’ha fatta la grinta e la voglia di lottare che questo giovane possiede; infatti pur subendo questo infortunio, il cui braccio sembrava essersi lesionato, ha continuato la sua gara come se nulla fosse. Questo, è stato motivo di orgoglio per la delegazione italiana. Al bronzo ottenuto, spicca anche la quinta ed importante posizione di Ciro Russo (CUS Torino) nei 69 kg., il quale sul tappeto non ha avuto vita facile, ma non è stato altrettanto facile anche per i suoi avversari , che lo hanno sempre superato con uno, massimo con due punti di scarto. Tirando le somme, lo stesso discorso potrebbe valere anche per gli altri rappresentanti azzurri: Nicola Chiusole, Lorenzo Gentile, Denis Merighi, Daniel Andreis, del Lotta Club Rovereto e, per l’altro rappresentante del Cus Torino El Madhi Roccaro; che ha differenza dei due migliori piazzamenti hanno fatto subito i conti con i medagliati della manifestazione, concludendo la gara oltre la sesta posizione. Ma, al di là dei risultati, sicuramente importanti alla fine dei conti, in quanto rappresentano la somma finale di tanti sacrifici, a volte però, è doveroso fare una pausa di riflessione e cercare di capire i loro stati d’animo, soprattutto se giovani o quando si parla di probabile “futuro”, come nel caso del 100 chili Andreis. A questo proposito, (mi permetterete di dire) va considerato anche il lavoro dei tecnici nei confronti degli atleti, quindi una nota positiva, va rivolta certamente ai due accompagnatori di questa esperienza: Alessandro Zanatta ed Alessandro Saglietti, i quali sono stati sempre al fianco di questi lottatori, e, che cercano di renderli uomini dentro e fuori il tappeto sportivo. Una trasferta questa, che si è conclusa con un ritiro collegiale durato una settimana, dove questi sette ragazzi hanno continuato con la rappresentativa di casa (Subotica Rvacki Klub Spartak), la loro preparazione, visto e considerato i loro futuri impegni agonisti. L O T T A Presentazione delle squadre La formazione azzurra DI SEGUITO I PIAZZAMENTI COMPLETI: Cat. Kg. 50 Ferrero Vongnoi Nithipong (C.U.S. Torino) 3° Classificato Cat. Kg. 58 Chiusole Nicola (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 7° Classificato Gentile Lorenzo (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 9° Classificato Cat. Kg. 63 Merighi Denis (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 9° Classificato Cat. Kg. 69 Russo Ciro (C.U.S. Torino) 5° Classificato Cat. Kg. 85 Roccaro El Madhi (C.U.S. Torino) 9° Classificato (S.S.D. Lotta Club Rovereto) 6° Classificato Cat. Kg. 100 Andreis Daniel ITALIA 7° Classificata LUGLIO-AGOSTO 2007 25 L O T T A ITALIANI A SQUADRE G.R. Fiamme… tricolori di Giovanna Grasso - foto di Paolo Lorusso A ssistere ad una gara a squadre di uno sport individuale come la Lotta, è un evento che appaga la curiosità e sfata qualche luogo comune, come quello che il sostegno del gruppo sia irrilevante per arrivare ad essere campioni oppure che ognuno lotti soltanto per se stesso. Ciò che ha colpito maggiormente lo spettatore in questo Campionato a squadre di greco romana, il secondo da quando è stato reintrodotto nel calendario agonistico, non è stato tanto lo scontato calore del pubblico presente, quanto l’affiatamento tra i membri dei teams partecipanti ed il supporto tecnico nonché emotivo, che hanno continuamente fornito gli uni agli altri nel corso di tutti i confronti che si sono succeduti sui tappeti. Una bella gara, quindi, proprio per la partecipazione ed il clima di condivisione che si sono percepiti, al di là dell’esiguo numero di squadre partecipanti. Sei le squadre in gara che si sono contese il titolo tricolore 2007: Angiulli Bari, Cus Padova, Fiamme Oro, CS Forestale dello Stato, Libertas Molfetta e Santa Bona Treviso. Il sorteggio ha infiammato subito il pubblico presente con un “derby” di apertura che ha contrapposto le squadre di casa: Angiulli Bari e Libertas Molfetta. Seguito da un tifo calorosissimo, il confronto si è risolto alquanto velocemente per gli ospitanti che con un La squadra delle Fiamme Oro 70 kg Scaramuzzi-Crosato 70 kg Scaramuzzi-Magni 26 LUGLIO-AGOSTO 2007 secco cinque a zero, hanno fatto onore al loro ruolo di padroni di casa e di organizzatori di questo Campionato. Gli altri quarti di finali, molto più vivaci e combattuti, hanno visto contrapposti gli atleti delle Fiamme Oro a quelli della polisportiva Santa Bona di Treviso. I trevigiani, con una formazione arricchita dai due “prestiti” croati Mikuda e Sokol, hanno dato battaglia alla squadra che attualmente vanta il maggior numero di atleti in azzurro. Il confronto si è risolto a favore delle Fiamme Oro per tre a due, seppure con L O T T A diverse polemiche principalmente dovute, come purtroppo consuetudine, alle difficoltà interpretative e di applicazione del regolamento di gara. Le prime semifinali si sono svolte tra le due squadre “favorite” dal sorteggio: CUS Padova e CS Forestale dello Stato. Il team di Padova ha interpretato al meglio lo spirito del regolamento del Campionato a Squadre dando corpo ad una formazione eterogenea frutto della collaborazione tra diverse realtà della Lotta italiana: ai tre atleti padovani si sono affiancati Thomas Sabatini in prestito dal Lotta Club Rovereto e Jacopo Giudi dalla Pro Patria Ancona, mentre l’ allenatoreatleta Luca Pizzocaro è stato supportato, seppure informalmente e nell’ottica della collaborazione tra allenatori del team nazionale e realtà locali, da uno spettatore d’eccezione quale Vincenzo Maenza. Il gruppo della Forestale, nonostante deficitario dell’atleta della categoria kg. 60, ha confermato l’aspettativa di una formazione altamente competitiva sia per la presenza dei propri atleti di livello nazionale che per quella di un “bel “ prestito da parte della Pol. Mandraccio e cioè Marco Besagno. Si è assistito, quindi, ad un interessante match che dopo quattro combattimenti è risultato in perfetta parità, lasciando al confronto tra gli atleti della massima categoria il compito della vittoria finale. La conclusione è stata infine favorevole alla Forestale che si è così aggiudicata il passaggio alla finale. Molto vissuta dal tifo di casa la seconda delle semifinali, che ha visto opposti gli uomini dell’Angiulli a quelli della Polizia di Stato. Entrambe le formazioni hanno avvicendato alcuni atleti, segno questo di una popolosità che è, purtroppo, difficoltosa per la maggior parte delle Società sportive. La squadra delle Fiamme Oro, nonostante il tifo calorosissimo che ha ulteriormente incoraggiato la combattività degli atleti di casa, non ha avuto troppi problemi a conquistare il ruolo di finalista vincendo tutti e cinque i combattimenti. Bella ed equilibrata è stata la finale di recupero per il terzo posto tra le squadre della Pol. Santa Bona e dell’Anguilli: anche in questo caso si è avuta una situazione di parità con due vittorie ciascuno fino al confronto determinante, quello della categoria kg. 120, che a visto opposto all’atleta di Treviso, il cubano naturalizzato italiano Maikel Santjesteban, il “figlio d’arte” Nicola Vitucci. L’incontro è stato carico di aspettative e di tensione per gli ospitanti, tensioni che si sono lette anche sul viso del Consigliere federale Giuseppe Vitucci il quale, ammirevolmente considerato l’ovvio coinvolgimento nella sua doppia veste, ha mantenuto la completa neutralità che il suo ruolo federale impone. Assegnate così le due medaglie di bronzo si è aperta la lotta per lo scudet- 120 kgVitucci-Scibilia B. La squadra della Angiulli Bari 90 kg Ciminiello-Minguzzi LUGLIO-AGOSTO 2007 27 L O T T A to: le due formazioni più pesanti quanto ad atleti presenti in nazionale, si sono schierate ai bordi del tappeto per il saluto di rito. Si è percepito immediatamente il clima di familiarità esistente tra questi ragazzi che, seppure contrapposti momentaneamente nei rispettivi schieramenti, condividono giorno per giorno al Centro Olimpico di Ostia l’impegno che la vita di atleta comporta. Dopo l’assegnazione della vittoria alle FFOO nella categoria kg. 60 per mancanza dell’atleta della Forestale, sono scesi sul tappeto Rocco Fabio Spanò e Tiziano Corriga che hanno animato un 60 kg CaradonnaSokol Tonimir 80 kg Turturro-Micuda 28 LUGLIO-AGOSTO 2007 incontro equilibrato al termine del quale l’atleta cremisi si è imposto sul forestale. Al contrario, il secondo confronto ha visto la vittoria di Besagno su Salvatore Rinella, che aveva avvicendato Marco Arfè. L’atleta siciliano è tornato sul tappeto al termine di un lungo stop post operatorio, cimentandosi in una specialità diversa dalla sua La squadra del G.S. Forestale soprattutto per saggiare il suo stato di recupero fisico. Il terzo e decisivo incontro è stato quello tra Alessandro Zanatta e Andrea Minguzzi. Quest’ultimo, reduce dal recente bronzo europeo, si è affermato con tranquillità confermando il suo ottimo periodo agonistico. L’ultima vittoria è andata alla Forestale per infortu- L O T T A nio dell’atleta delle FFOO, quando oramai il Campionato era effettivamente già concluso. Soddisfazione per lo svolgimento della manifestazione è stata espressa dal Consigliere federale Giuseppe Vitucci: “il Campionato a Squadre è una competizione che appassiona e coinvolge perché stimola il tifo, amplia il senso di appartenenza e lo spirito di collaborazione. E’ chiaro però che qualcosa nell’attuale tipo di formula va rivisto al fine di raggiungere l’obiettivo di una più ampia partecipazione. Credo che il Consiglio di Settore lavorerà prossimamente proprio in questo senso”. CLASSIFICA A SQUADRE: 1ª - Fiamme Oro Roma 2ª - CS Forestale dello Stato 3ª - CUS Padova 3ª - Pol. Santa Bona Treviso 5ª - SG Angiulli Bari 6ª - Pol. Libertas Molfetta Questa la composizione delle Squadre partecipanti: Angiulli Bari Allenatore: Pino Noia Kg. 60 Nicola Caradonna Kg. 70 Saverio Scaramuzzi Kg. 80 Cristian Cascione Kg. 80 Antonio Turturro Kg. 90 Giorgio Garofalo Kg. 90 Giuseppe Ciminiello Kg. 120 Nicola Vitucci CUS Padova Allenatore: Luca Pizzocaro Kg. 60 Andrea Nicoletto Kg. 70 Luca Pizzocaro Kg. 80 Andrea Fallo Kg. 90 Thomas Sabatini Kg. 120 Jacopo Guidi Fiamme Oro Allenatore: Marco Papacci Kg. 60 Roberto Pira Kg. 70 Riccardo Magni Kg. 70 Tiziano Corriga Kg. 80 Marco Arfè Kg. 80 Salvatore Rinella Kg. 90 Andrea Minguzzi Kg. 90 Leonida Laureti Kg. 120 Beniamino Scibilia 90 kg Minguzzi-Zanatta CS Forestale dello Stato Allenatore: Domenico Giuffrida Kg. 70 Rocco Fabio Spanò Kg. 80 Marco Besagno Kg. 90 Alessandro Zanatta Kg. 120 Daigoro Timoncini Libertas Molfetta Allenatore: Mauro Sciancalepore Kg. 60 Guiseppe Catacchio Kg. 70 Cosmo Daniele De Candia Kg. 80 Marco Sigrisi Kg. 80 Antonio De Lucia Kg. 90 Cosimo Petruzzella Kg. 120 Luca Amato 80 kg Besagno-Rinella 60 kg Spanò-Corriga Pol. Santa Bona Treviso Allenatore: Angelo Biscaro Kg. 60 Tonimir Sokol Kg. 70 Germano Crosato Kg. 70 Gianluca Caniglia Kg. 80 Tomislav Micuda Kg. 90 Gabriele Benetton Kg. 120 Maikel Palmero Santjesteban LUGLIO-AGOSTO 2007 29 J U D O CAMPIONATI ITALIANI A SQUADRE Fiamme azzurre e gialle in testa! di Giorgio Sozzi - Foto: Giorgio Sozzi, Claudio Frittoli, Monia Castelli A ncora Fiamme Azzurre Perugia nella gara maschile e Fiamme Gialle Roma nella gara femminile hanno imposto anche nel 2007 la propria superiorità. Se ad Asti 2005 la vittoria della formazione della Polizia Penitenziaria poteva essere considerata un exploit oggi, di fronte a questa nuova affermazione, si può solo parlare di consistente realtà: lasciarsi dietro Fiamme Gialle, Carabinieri, Fiamme Oro per tre anni consecutivi non può essere certo un caso! Ed il successo nella splendida cornice del PalaBam di Mantova - una struttura che potrebbe ospitare eventi anche di alto livello internazionale - di fronte ad un folto pubblico e… in casa delle Fiamme Gialle, ha un sapore particolare. Sì perché l’organizzazione della manifestazione era targata “Fiamme Gialle”, con il Colonnello Vincenzo Parrinello in cabina di regìa, Massimo Sulli al coordinamento generale con la collaborazione del Maresciallo Flaminio Nisco: organizzazione eccellente che meritava “l’en plein”, ma gli avversari, purtroppo per le Fiamme Gialle, non erano dello stesso avviso… Ritornando alla competizione, una volta di più la gara a squadre si conferma manifestazione altamente spettaco- lare e coinvolgente per pubblico, tecnici e atleti che offrono prestazioni emotivamente superiori rispetto alla gara individuale. Inoltre, la formula delle cinque categorie di peso - anziché le sette ufficiali come già detto in altre occasioni, offre la possibilità a molti sodalizi di essere presenti e … competitivi. Infatti erano ventuno le formazioni ammesse alla finale maschile, segno che l’interesse per questo tipo di manifestazione è sempre alto. Pressochè un “déjà vu “ la sfida finale che, come da tre anni a questa parte, si è ripetuta fra le Fiamme Azzurre e i Carabinieri con il Fiamme Azzurre: terzo successo consecutivo! LUGLIO-AGOSTO 2007 31 J U D O medesimo risultato: vittoria per la squadra di Perugia. Al terzo posto troviamo come nel 2006 la formazione delle Fiamme Gialle Roma, “rassegnata” ai gradini bassi del podio - e, unica fra le società “civili”, l’Akiyama Settimo che ha strappato il bronzo alle Fiamme Oro. La squadra della Polizia di Stato è dunque finita al quinto posto assieme ad una più che meritevole Libertas Firenze. In campo femminile, anche se di cinque elementi, è molto più difficile mettere insieme una squadra competitiva; infatti erano solo nove le squadre in gara. Grande agonismo, sprazzi di buona tecnica e… medesimi risultati dell’anno passato, con l’unica variante delle ragazze dell’Esercito che sono salite all’argento respingendo alla terzo posto l’Akiyama Settimo; piazzamento quest’ultimo team, condiviso con le “Carabiniere” che hanno sofferto non poco contro le liguri del Pro Recco. Dunque come nel 2006 si sono riconfermate nel primato le Fiamme Francesco Gialle Roma che hanno combattuto in Bruyere attacca scioltezza, senza patemi, tanto da Chimento in affrontare la squadra dell’Esercito in kata-guruma finale presentando solo quattro atlete contro le cinque delle avversarie. Ai quinti posti due formazioni combattive e per niente rassegnate al blasone delle avversarie: con le liguri del Pro Recco le emiliane del Dojo Equipe. I migliori? Come si fa a citare i migliori in una gara dove tutti hanno messo il cuore per la propria squadra? Comunque ci sono state belle sfide, che già abbiamo visto in passato e che Tutta la sicuramente rivedremo ai prossimi potenza di “Assoluti”. Lucia Morico Non erano della partita per varie ragioni alcuni pezzi da novanta come Paolo Bianchessi, Roberto Meloni, Pino Maddaloni, Ylenia Scapin - peraltro tutti a bordo tatami a incitare i propri compagni - ma la gara è stata comunque bella ed avvincente. Giocando in casa non poteva mancare il Gen. Gianni Gola che, con consumato fair play è riuscito abilmente dissimulare il tifo per le Fiamme Gialle, distribuendo sorrisi in egual misura a vinti e vincitori. Il grande judo sportivo è ritornato dunque nella pianura padana e, in autunno, gli “Assoluti” a Monza: Un anno da segnare sul calendario! 32 LUGLIO-AGOSTO 2007 Il team femminile delle Fiamme Gialle: prime… senza problemi ! J U D O Jennifer Pitzanti in azione Francesco Bruyere premiato quale miglior atleta maschile Jennifer Pitzanti premiata quale miglior atleta femminile Lorenzo Bagnoli in Ko-uchi-gari Spettacolare Kata-guruma di Fabrizio Piatti LUGLIO-AGOSTO 2007 33 J U D O Bell’esempio di Gyaku chowa di Antonio Ciano Ashi-guruma volante di Antonio Ciano Attacco di O-uchi gari di Francesco Faraldo Le ragazze dell’Akiyama Settimo sul podio con il bronzo 34 LUGLIO-AGOSTO 2007 J U D O Splendido Uchi-mata di Camilla Magnolfi Rosalba Forciniti nella dura battaglia con Antonia Cuomo Immobilizzazione di Erica Barbieri Uchi-mata di Antonia Cuomo su Flavia Paganessi LUGLIO-AGOSTO 2007 35 J U D O La squadra femminile dell’esercito, medaglia d’argento La formazione dei Carabinieri ancora in argento La formazione maschile dell’Akiyama Settimo Il Gen. Gianni Gola si congratula con la squadra delle Fiamme Gialle Lo sponsor 36 LUGLIO-AGOSTO 2007 J U D O Francesco Bruyere attacca Chimento in Uchi-mata La squadra femminile dei Carabinieri medaglia di bronzo Un bell’attacco di ura-nage CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE Mantova, 16-17 giugno 2007 Marco Maddaloni in seoi-nage MASCHILE FEMMINILE 1) 2) 3) 3) 5) 5) 1) 2) 3) 3) 5) 5) G.S. FIAMME AZZURRE PERUGIA C.S. CARABINIERI ROMA CRS AKIYAMA SETTIMO TORINESE G.S. FIAMME GIALLE ROMA PGF LIBERTAS FIRENZE G.S. FIAMME ORO ROMA G.S. FIAMME GIALLE ROMA G.S. ESERCITO ROMA CRS AKIYAMA SETTIMO TORINESE C.S. CARABINIERI ROMA ASD DOJO EQUIPE BOLOGNA PRO RECCO JUDO GENOVA LUGLIO-AGOSTO 2007 37 i p l o a c lash di f parla … C’è chi …e chi ascolta. scrive… C’è chi ula. confab …e chi 38 LUGLIO-AGOSTO 2007 …chi fotografa… batte le …e chi mani. C’è chi suggerisce… i è in … e ch ne. sio n e r p ap C’è chi è preoccupato… C’è chi è rassegnato…. i non si … e ch ! a rassegn LUGLIO-AGOSTO 2007 39 J U D O La locandina del Trofeo PROMOZIONE Topolino gioca al Judo con la FIJLKAM testo e foto di Giovanna Grasso S ono stati due giorni di festa e di sport quelli che si sono avuti a Torino il 5 e 6 maggio scorsi dove, nello scenario del PalaRuffini reso allegro da un fantasioso allestimento, il famosissimo topo ha giocato al Judo con grandi e piccini. L’ingresso sul parterre di Topolino ha entusiasmato i più piccoli judoka ed affascinato gli adulti che, per quanto guardassero con occhi lontani, non hanno esitato a lasciarsi contagiare dal clima di allegria e divertimento che aleggiava nel Palasport. Il clou della festa si è 40 LUGLIO-AGOSTO 2007 raggiunto nel pomeriggio del sabato quando all’ingresso trionfale di Topolino sono seguite alcune gag che hanno coinvolto l’indubbio protagonista di tanti cartoon ed i nostri azzurri Alessandro Bruyere e Marco Caudana oltre ad un battagliero stuolo di piccolissimi judoka. Grande partecipazione dunque, sia in termini di entusiasmo che, parlando più strettamente, di numeri. Circa duemila gli atleti iscritti alla competizione che, per gli esordienti B valeva l’accesso di diritto alla finale del Campionato Italiano di classe. Agli atleti italiani si sono aggiunte rappresentative del Bel- gio, Francia, Slovenia e Polonia. Una formula di gara che ha abbinato, quindi, l’aspetto più propriamente ludico e di avviamento allo sport con quello prettamente agonistico. L’elevato numero di partecipanti ha creato non pochi problemi all’organizzazione in quanto, sebbene avesse bloccato le iscrizioni rifiutandone oltre 600, ha visto dilatare notevolmente il tempo di gara. I maggiori disagi li hanno vissuti i più piccoli impegnati nella giornata di sabato che si è conclusa a notte inoltrata, mentre domenica il tempo previsto per le finali è andato ben J U D O Si balla con Alessandro Bruyere, Marco Caudana e Topolino! oltre a quanto stabilito dal programma. Con le ovvie e motivate proteste di quanti hanno dovuto affrontare dei lunghissimi tempi di attesa. “E’ una bella sfida mettere in piedi un evento come questo - ci dice Fabrizio Marchetti patron dell’evento e del Centro Ginnastico Torino che ne ha curato l’organizzazione in collaborazione con il Comitato Regionale Piemonte - ma muovendo dei numeri così elevati di partecipanti qualche inconveniente può sempre accadere. Ci siamo scusati con quanti hanno lamentato le lunghe attese, ma siamo consci che quest’evento ha creato anche molta partecipazione e tanto apprezzamento per il lavoro che, con il massimo impegno di quanti hanno dato il loro apporto, abbiamo fatto. Siamo certi che alla fine la maggior parte dei riscontri saranno positivi e che faremo tesoro degli errori per poter proporre delle migliorie per le edizioni future”. Al di là dell’aspetto agonistico che è stato molto sentito da parte delle giovani atlete e dei giovani atleti che si sono giocati l’accesso alla finale del Campionato Italiano Esordienti del prossimo 24 e 25 novembre, lo scopo di questo terzo Trofeo Topolino è stato ampiamente raggiunto, come sottolineato da Cesare Bertone, Presidente del Comitato Regionale Piemonte: “Eventi come questo hanno una finalità squisitamente promozionale: la promozione e pubblicizzazione di uno sport che, come il nostro, è diffusissimo a livello giovanile per la sua capacità di coniugare il divertimento alla sana crescita e formazione del fisico e della personalità. Servirsi di un mezzo così vicino ai più piccoli ed ai loro genitori come è la “famiglia Disney” e Topolino in particolare, è una scelLUGLIO-AGOSTO 2007 41 J U D O Panoramica del campo di gara Una delle premiazioni con Topolino ta vincente. Lo testimonia il fatto che il PalaRuffini, con i suoi seimila posti, segna il tutto esaurito; difficilmente i nostri eventi, purtroppo, godono di così grande riscontro tra il pubblico. Anche la Stampa nazionale e locale ha dato ampio risalto all’evento, oltre alla comunicazione veicolata attraverso il settimanale Topolino. Credo che iniziative così aggiungano linfa vitale al nostro sport ed entusiasmo alla nostra Federazione. Personalmente mi piacerebbe che questo Trofeo potesse estendersi anche alle altre discipline della Fijlkam per poter sfruttare al massimo que42 LUGLIO-AGOSTO 2007 sto formidabile canale comunicativo a vantaggio di tutti gli sport federali”. E’ stato molto apprezzato anche il Villaggio Disney allestito dentro e fuori il PalaRuffini: in particolare l’anello interno del Palasport è stato suddiviso in due aree che sono state riservate agli espositori e sponsor della manifestazione ed alle attività ludiche della Disney. I partecipanti ed i visitatori si sono divertiti a sperimentare giochi e attività motorie varie con la guida di animatori “topolineschi”, inoltre hanno potuto incontrare i più famosi disegnatori italiani che hanno mostrato e spiegato loro le tecniche grafiche usate per creare, a richiesta ed in diretta, i beniamini del mondo Disney più amati dai piccoli. Una grande festa, dunque, che al di là del valore agonistico della competizione dei più giovani degli agonisti, ha ben rappresentato lo spirito che la Federazione aveva sotteso all’ideazione di questo importante appuntamento. J U D O Momenti di gioco al Villaggio Disney Che fascino Topolino! TROFEO TOPOLINO LE VINCITRICI DEL 3° TROFEO TOPOLINO I VINCITORI DEL 3° TROFEO TOPOLINO Kg. 36 Elena Vidorin ASD Judo Pedemontana Cavaso Kg. 38 Lorenzo Mangili Scuola Judo Trezzo Carvico Kg. 40 Sara Maserin Centro Ginnastico Torino Kg. 42 Fabio Basile CRS Akiyama Settimo Torinese Kg. 44 Roberta Albrile SSD Judo Kimochi Alpignano Kg. 46 Michele Maserin Centro Ginnastico Torino Kg. 48 Martina Greci AS Banzai Cortina Roma Kg. 50 Matteo Piras CRS Akiyama Settimo Torinese kg. 52 Ambra Conte ASD Judo Santena Centro kg. 55 Davide Bianco Momesso Dojo Sacile Kg. 57 Beatrice Vittoni ASD Kodokan Collegno Kg. 60 Luca Barillari Judo Club Virtus Kg. 63 Maria Elisa Balderi Rappresentativa Toscana Kg. 66 Alberto Zanioli ASD Judo Treviso Kg. +63 Valeria Ferrari Judo Multi Sport Valpolicella Kg. 73 Giacomo Bertoni AS Team Romagna Judo Kg. + 73 Nicholas D’Amico ASD Centro Ciriè LUGLIO-AGOSTO 2007 43 K A R AT E Giugno, è tempo di Eurocamp! Al 6° International Eurocamp Karate di Cesenatico, svoltosi in due periodi settimanali dal 18 al 30 giugno u.s., oltre 600 i giovani partecipanti – Più che positivo bilancio anche per le avanzate ricerche tecnico-scientifiche eseguite durante il Camp in collaborazione con Istituti Universitari – Presenti nutrite Delegazioni straniere. testo e foto di Leandro Spadari O Oltre 600 ragazzi provenienti da tutta la penisola, della fascia di età dai 6 ai 10 anni (1° periodo) e dagli 11 ai 16 anni (2° periodo), hanno dato corpo e sostanza all’importante appuntamento di Karate che si ripete ormai da alcuni anni a Cesenatico, “perla” della Romagna. La struttura e l’organizzazione dell’impianto del Corso è stata più che ben coordinata dal M° Carlo Maurizzi, che ha trovato a sua volta nell’Ing. Paolo Moretto un valido sostegno per l’aspetto logistico e informatico ed in Giorgio Rainoldi un pilastro fondamentale per l’ apporto tecnico sul tappeto. La Direzione Tecnica dell’ Eurocamp è stata affidata al Professor Pierluigi Aschieri, Direttore Tecnico Nazionale della FIJLKAM, Docente di Teoria e Metodologia dell’Allenamento degli Sport di Combattimento presso l’Università degli Studi dell’ Aquila, Docente alla Facoltà di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma, Corso di Specializzazione in Medicina dello Sport, e Docente Nazionale della Scuola dello Sport del CONI. In tutta semplicità, ma con la consueta, estrema precisione, ha diretto il periodo di training, lavorando principalmente sul sistema nervoso e proponendo esercizi che sollecitano l’ attivazione delle aree corticali. Spinte, quindi, di grande interesse sia per le funzioni neurocognitive, energetiche, osteo-artro-muscolari, cardiorespiratorie, sia per l’adattamento dell’intero organismo: un percorso qualitativo, che contribuisce alla costruzione del karateka “olimpico”. Stiamo parlando di un esperto che è riuscito, grazie alle sue doti, a dare un contributo incisivo, originale ed 44 LUGLIO-AGOSTO 2007 all’avanguardia nel processo di evoluzione del Karate da Arte di origine prettamente marziale a Sport Olimpico, con una rigorosa connotazione di abilità specifiche e di prestazioni qualitative. Ma entriamo nel merito dell’Eurocamp. L’organizzazione prevede dei “test di ingresso” degli Atleti al fine di verificarne le potenzialità sia tecniche, sia organiche, e dei “test di uscita” per esaminarne gli sviluppi. La strutturazione prevede 2 allenamenti quotidiani: la mattina è dedicata all’acquisizione degli schemi posturali e motori, il pomeriggio all’attuazione qualitativa della tecnica. Per i partecipanti sono state organizzate due giornate all’insegna del divertimento nella sfavillante struttura di Mirabilandia e nell’ attraente Atlantica per quello che potremmo definire in due parole l’intrattenimento acquatico. A tale evento di spessore oramai prestigiosamente noto a livello internazionale, hanno preso parte -e lo rileviamo con particolare soddisfazionerappresentanti di diversi paesi. Citiamo la Delegazione Tedesca rappresentata da Helmut Spitznagel, Responsabile per gli “Youth”; Ralf Brunig e Dottor Jurgen Fritsche, Responsabili Rapporti con la Scuola; Dottor Wolfgang Ran, Dirigente di una grande Polisportiva; Toni Dietel, Coach della Nazionale. Agli autorevoli rappresentanti tedeschi si è aggiunta la Delegazione della Croazia, più che ben rappresentata con Cvjetan Vladimir, Maestro 7° Dan e Direttore Tecnico della Nazionale Croata; Miso Berak, Maestro 6° Dan ed Arbitro Internazionale E.K.F.; Marian Pecirep, Maestro 5° Dan, Centro Studi Karate Negrar (VR), ex Allenatore della Nazionale Bosniaca. La partecipazione tecnica è stata arricchita dalla presenza del Campione del Mondo di Kata Lucio Maurino, che ha portato la sua esperienza oltre che di Atleta anche di profondo conoscitore delle Scienze Motorie, mettendo in risalto che i risultati possono, comunque, essere ottenuti conciliando sport e formazione accademica. Inoltre, da citare la presenza continua delle Atlete della Nazionale Italiana Femminile, in particolare della Campionessa del Mondo di Kata Sara Battaglia, unica occidentale ad aver spodestato negli ultimi vent’anni il Giappone; della Campionessa Europea Sara Cardin, che, sottoponendosi a test con ausili biomedicali non invasivi, ha confermato di aver raggiunto una perfetta forma agonistica; della pluricampionessa Italiana Veronica Maurizzi. Le Atlete sono state presentate su Rai Uno alla Notte del Pirata, festa dedicata al compianto Marco Pantani, nella quale si è esibito l’intero gruppo del Sound Karate diretto con bravura da Rita Zampieri. Presente anche la piccola Terryana D’Onofrio, 4 Ori a Las Vegas, Argento a Zagabria e Salisburgo. Rilevanti le presenze del giornalista Dottor Spartaco Bertoletti, Direttore Editoriale delle Riviste Samurai e Sportivo; del Dottor Roberto Ruberti, Manager del Corso Internazionale di Grado, e dei Presidenti e Vicepresidenti di diversi Comitati Regionali FIJLKAM: Giovanni Morsiani, Presidente Comitato Regionale EmiliaRomagna; Klaus Tomassini, Presidente Comitato Regionale Marche; Roberto K A R AT E Ruberti, Vicepresidente Comitato Regionale Friuli-Venezia Giulia; Carlo Tombolini, Vicepresidente Comitato Regionale Emilia-Romagna, e Marco Mancinelli, Vicepresidente Comitato Regionale Marche. L’Eurocamp è stato anche oggetto di studio. Erano presenti, infatti, neurofisiologi ricercatori dell’Università degli Studi La Sapienza di Roma, in collaborazione con la società di Bioingegneria RGM di Genova, che, assieme al Professor Aschieri, hanno condotto un’interessantissima ricerca sulla funzione neurocognitivamotoria degli Atleti relativa all’equilibrio. Estremamente significativo il fatto che questa ricerca con i suoi risultati è di estremo interesse, oltre che per il Karate, per diversi altri sport quali la Pallacanestro, la Pallavolo, la Scherma, la Ginnastica Artistica. In chiave prospettica consentirà di proporre nuove metoil Logo dell’Euro diche finalizzate ad ottimizzare l’alle Camp namento in palestra. Alla luce di quanto è stato qui solo sommariamente descritto, l’Eurocamp si può configurare come un importante, qualificante tassello del “futuro evoluzionistico” del Karate, che vede crescere di anno in anno i suoi adepti sia in qualità, sia in quantità. Un plauso, quindi, per le indagini analiticamente e scientificamente condotte va, senz’altro, ai Ricercatori Universitari Alessandro Baldassarre, Direttore, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma; Marco Iacoboni, Ingegnere, Dottorato in Neurofisiologia Cognitiva presso la medesima Università; Francesco Infarinato, Ingegnere, Eeg – Neurolab, Istituto di Medicina e Scienza dello Sport Coni Servizi; Silvia Navarra, Dottoressa in Scienze Naturali e Ricercatrice Rgm – Genova; Michele Gallamini, Dottore e Ricercatore Rgm - Genova. Il poster dell'edizione 2007 Il Professor Pierluigi Aschieri, al centro, ritratto con i Ricercatori della RGM Genova ed i docenti dell'Università degli Studi la Sapienza di Roma L’interno del Palazzetto di Cesenatico Da Cesenatico, per ora, è tutto: arrivederci, con tante altre interessantissime novità, all’Edizione 2008. LUGLIO-AGOSTO 2007 45 K A R AT E Arti marziali sotto il Gran Sasso di Salvatore Mendolia - foto di Giuseppe Di Prima A L’Aquila, il 19 marzo 2007, tre medaglie olimpiche di judo (Morico, Scapin e Giovinazzo) e cinque Campioni del Mondo di karate (Benetello, Maniscalco, Di Domenico, Valdesi e Maurino) hanno dimostrato che si può fare spettacolo coniugando ingredienti “sacri”, come la tecnica e la classe, con ingredienti “profani”, come la musica (per le scelte delle basi, talvolta semplicemente coraggiose, talvolta addirittura “estreme”, Maurino docet), innaffiando il tutto con un pizzico di sana e benvenuta ironia (il set “cinematografico” Benetello-Maniscalco è molto piaciuto). Ne è sortito uno spot d’autore, piacevole e divertente, per le due discipline. Il teatro dell’evento, denominato “Arti marziali Sotto il Gran Sasso”, è stato lo splendido Auditorium della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila. La manifestazione è stata organizzata dal Gruppo Karate Fiamme Gialle (deus ex machina Claudio Culasso), in collaborazione con la Fijlkam ed il Coni Provinciale e con il patrocinio del Comune e della Provincia di L’Aquila nonché della Regione Abruzzo (a noi particolarmente cara per aver dato i natali a Dino Campana e al padre di John Fante). Tre i momenti salienti dell’evento. Il primo, prettamente divulgativo e promozionale, denominato “Incontro con il Campione” s’è svolto la mattina ed è consistito in un tète a tète tra gli studenti (e i professori) di 6 scuole di L’Aquila e i Campioni delle Fiamme Gialle. Prima una serie di esibizioni (particolarmente applaudite quelle di Ylenia Scapin, di Girolamo Giovinazzo, di Davide Benetello e Stefano Maniscal- 46 LUGLIO-AGOSTO 2007 co e della squadra di kata) a cui ha fatto seguito un’intervista collettiva degli studenti ai judoka ed ai karateka gialloverdi condotta con una certa verve da un divertito Colonnello Vincenzo Parrinello. I ragazzi hanno chiesto di tutto e di più e non sono mancate le domande riguardanti la sfera personale a cui gli Atleti delle Fiamme Gialle non si sono certo sottratti. Nel primo pomeriggio, presso l’Aula Magna della Scuola, s’è svolto un Seminario sugli Sport di Combattimento, coordinato dal D.T. della Nazionale Italiana di Judo, M° Felice Mariani, diretto ai Tecnici della Regione Abruzzo ed agli studenti dello IUSM di L’Aquila. Al seminario sono intervenuti, in qualità di relatori, il Direttore Tecnico della Nazionale di Karate, Professor Pierluigi Aschieri, il Coordinatore della Nazionale di Pugilato, M° Nazzareno Mela e, per la scherma, il pluricampione olimpico e mondiale Fabrizio Maffei, attualmente Segretario della Federazione Italiana Scherma (e le soddisfazioni ultimamente non gli sono mancate neppure qui). Gli uditori erano circa 140, il seminario è durato circa due ore ed è stato un successo. Dopo il momento squisitamente didattico la giornata s’è conclusa con l’evento clou, che si è svolto ancora presso l’Auditorium ed è consistito in un autentico spettacolo di judo e karate allestito da Felice Mariani e Claudio Culasso e magnificamente condotto da uno speaker d’eccezione, Paolo Zauli di Radio Rai, che appena rientrato da Shangai dove aveva seguito per l’emittente nazionale le evoluzioni della Ducati e di Valentino Rossi, ha voluto, comunque, essere presente (l’amicizia che lo lega al dott. Domenico Falcone ed al M° Claudio Culasso non è estranea, ovviamente, al fatto che il radiocronista abbia praticamente smaltito il fuso orario sul palco). A lui va un grazie affettuoso anche dallo scriba. Alle esibizioni hanno assistito il Sottosegretario di Stato per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive, On. Giovanni Lolli, il Presidente della Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali, Dottor Matteo Pellicone e, in qualità di padrone di casa, il Comandante della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di L’Aquila, Il Generale di Divisione Luciano Pezzi. Erano, altresì, presenti il Segretario Generale della FIJLKAM, Dottor Domenico Falcone, il Presidente del CONI Provinciale Dottor Luciano Perazza e il glorioso Nicola Tempesta, primo Campione d’Europa azzurro di judo (Rotterdam, categoria oltre 80 kg, nel lontano 1957). La kermesse è iniziata con le esibizioni degli Allievi delle Società Sportive di judo e karate dell’Abruzzo coordinate per il judo dai Maestri Silvio Tavoletta e Salverio Spurio e per il Karate dal Maestro Emilio Ermano. Le Società Sportive che hanno partecipato alle esibizioni e i loro Insegnanti lì presenti, ai quali rivolgiamo il nostro plauso per l’impegno e la capacità dimostrata, sono state le seguenti: Karate: Wado-Ryu Karate Do del M°Maurizio Gioia, Karate Body e Soul del M° Vittorio Bucceri, Scuola Karate Italia Montesilvano (Pe) del M° Walter Ortani, Scuola Karate Italia Mosciano S.Angelo (Te) del M° Gianni Visciano e Vestina Karate Club Penne (Pe) del M° Emilio Ermano. Mentre per il Judo erano presenti i Judo Winner Team Avezzano del M° L’armonia e sincronismo di Valdesi, Maurino e Sole Perfetto Maitobi Mawashi di Maurino su Sole Una simpatica partecipazione delle Società sportive abruzzesi Da sinistra, il Presidente Matteo Pellicone, l’On. Giovanni Lolli, il Gen. di Divisione Luciano Pezzi, Lucia Morico e Jennifer Pitzanti K A R AT E Cardone, il Cus Amiternum Judo L’Aquila del M° Maria Grazia Scarsella coordinati dal Tecnico Gianni Garella, Shin Tai Tresacco l’Aquila M° Antonio Candeloro e Sabrina Palombo. Questi Club, con le loro curate performance dei giovani Atleti, hanno più volte strappato l’applauso, talvolta intenerito per l’imberbe età di alcuni protagonisti e talvolta autenticamente ammirato, dei numerosi spettatori. A seguire c’è stato lo show vero e proprio con un programma serrato e nutritissimo di livello extralusso. Si sono esibiti, nell’ordine: per il judo: Ylenia Scapin in un combattimento simulato, Lucia Morico in un Gominuki e Girolamo Giovinazzo in una spettacolare dimostrazione di tecniche al rallentatore; per il karate: Lucio Maurino in un kata di sua composizione, la squadra di kumite delle Fiamme Gialle, Benetello-Maniscalco e Di Domenico-Giuliani in due combattimenti simulati. Ancora Maniscalco e Benetello si sono divertiti a riproporre, in simultanea alle immagini che scorrevano su un grande schermo piazzato sul palco e non sbagliando nulla, il famoso combattimento all’interno del Colosseo tra Bruce Lee e Chuck Norris, in uno dei film cult del genere. Una chicca che ha strappato applausi. Chiusura in bellezza con la squadra di kata delle Fiamme Gialle. Se uno degli intenti di “Arti marziali sotto il Gran Sasso” era quello di mostrare al pubblico, formato anche da molti profani, quanto spettacolari, divertenti, formative, in una parola belle, possano essere le discipline del judo e del karate l’obiettivo, grazie ai grandi Campioni che si sono impegnati con stile e sicurezza, può dirsi perfettamente centrato. Parimenti può essere considerato un successo il Seminario sugli Sport di Combattimento sia per l’assoluta qualità dei relatori sia per l’interesse suscitato nell’uditorio, composto oltre che dai Tecnici abruzzesi anche dagli Studenti dello IUSM di L’Aquila (la partecipazione è valsa loro, tra l’altro, qualche credito formativo). Un’esperienza certamente da ripetere. LUGLIO-AGOSTO 2007 47 SPIGOLATURE I club da titolo nelle graduatorie 2006 di Daniele Poto P IERANGELO TONIOLO incassa un titolo non proprio inaspettato con il suo miracoloso Akiyama Settimo e la conferma gli arriva poco dopo la perdita di ragazze pregiate in direzione club militari. La morale è nella contrapposizione dei due eventi. Incassare e ripartire, seminare e ricreare. Si può dire che Toniolo a riguardo sia uno e bino dato che è il referente tecnico dell’Esercito. «Ogni scudetto, ogni affermazione è unica perché in possesso di un sapore particolare e di un effetto speciale. Voglio ribadire che questo titolo non privilegia solo la quantità. Noi siamo stati capaci di vincere dei titoli individuali con dei giovani a livello assoluto. E dunque l’affermazione 2006 è un bell’anello di collegamento tra le favorevoli notizie del presente e l’affermazione assoluta dei talenti che stiamo covando per il 2007 e seguen- 48 LUGLIO-AGOSTO 2007 ti. Ammiro Bollettieri per la sua capacità immutata di creare talenti nel tennis ed anche per l’abilità nel comunicare questa maestria. Sto completando la tesi di laurea in scienze motorie in cui cerco di fare un paragone tra il professionismo del calcio e l’importante marginalità di una disciplina come il judo. Dobbiamo capire fino in fondo la peculiarietà di questo nostro sport. Va dato atto che molti gruppi sportivi militari fanno sopravvivere alcune discipline. La federazione da parte sua riconosce con un contributo specifico i meriti di chi alleva talenti per poi perderli a favore di club più importanti. E’ sempre un momento doloroso quando si perde il talento. Per la società, ma anche per l’interessato. Penso che si debba sempre pesare moralmente quanto valga un titolo di una società civile che riesce ad ottenere risultati di valore nazionale». Elio Scuderi con alcune sue allieve MASSIMO PORTOGHESE è insieme tecnico e presidente della Champions Center Napoli, prima nella classifica per società del karate. Il titolo del 2006 va a comporre un tris di fragorose conquiste consecutive. Sul sito www.championscenter.altervista.org si potrà constatare su che radici poggi la propria attività il club partenopeo. Per la localizzazione è significativo notare che agisce a Scampia e che la palestra di riferimento sia nel finitimo quartiere di Secondigliano. Bisognerebbe incrociare questo dato con la parallela ed omologa attività nel judo della famiglia Maddaloni e dei continui appelli alle istituzioni per un aiuto non effimero. Portoghese sintetizza: «L’evoluzione della mia società è stata continua e non è limitata al titolo di società. Ricordo volentieri i nostri atleti di punta del kumite: il ventenne Salvatore Portoghese, il più Massimo Portoghese con Giuseppe Strano grande Marco Abbruzzese, capaci di vincere la concorrenza degli avversari militari. Lavoriamo in una zona particolare, dove si può aver paura di passeggiare da soli la sera. Ma oltre allo sport abbiamo cercato di dare qualcosa di più alle famiglie che ci frequentano, cioè un’attività sociale, un riparo ed un ausilio. Ed è un qualcosa di indefinibile che a volte può essere considerato più importante di un titolo o di un podio. Siamo in scia felice di successione di titoli e siamo anche l’unico club del comitato regionale campano che abbia centrato questo traguardo nella storia del karate. Dopo il tris ci può essere solo il poker ovvero vincere la super-classifica olimpica dell’ultimo quadriennio, valorizzata dalla federazione e dal sapore particolare, un riconoscimento ancora più vasto per i nostri sforzi. E’ solo questo che mi appaga perché non Pierangelo Toniolo sono un politicante e non ambisco ad onoreficenze diverse da quelle puramente sportive». ELIO SCUDERI ha fatto il più vistoso salto di qualità nella lotta con la sua omonima Accademia passando dal terzo al primo posto, sgambettando soprattutto Rovereto. Un lungo cammino per il club siciliano nato come Accademia Pandolfini nel 1928, riconvertito come Accademia Scuderi nel 1953. E la tradizione è di famiglia: dal padre Enzo al 75enne Elio che cita con disinvoltura i gioielli di famiglia, senza dimenticare l’adottata De Paola. «Il nostro titolo è frutto di una grande attività a livello giovanile. Posso citare Ligotti che è passato indifferentemente, vincendo, nella lotta come nel judo, riportando il titolo cadetti, con Castronovo, in fondo altrettante polivalente, perché primo sia nella greco- romana che nella libera. La Sicilia offre il 50% del serbatoio nazionale. I miei migliori atleti poi passano invariabilmente alla Polizia. A Termini Imerese c’è un gruppo sportivo che lavora bene, la Ogis Palermo si racchiude nel nome di Filippo Fiumefreddo, il Gruppo Lottatori Palermo è sintetizzato dall’attività dei Lipari. Siamo una regione felice che veicola verso il nord, Roma e Genoa comprese. Riconosco che alla nostra grande affermazione ha anche contribuito l’organizzazione dei campionati italiano assoluti di stile libero sotto l’insegna del Memorial Enzo Scuderi nel maggio scorso, un evento che ha destato entusiasmo e stimolato energie riposte. Per noi la soddisfazione è enorme. Non veniamo dal nulla. Già le date che le ho elencato le fanno capire il lungo cammino che abbiamo fatto». LUGLIO-AGOSTO 2007 49 J U D O JUDO GIOVANILE IN GIAPPONE Intervista al M° Mukai responsabile della Sezione Giovanile del Kodokan di Giovanni Bertolozzi Caredio H o incontrato il Maestro Mukai nell’aprile del 2006. Avevo fissato formalmente un appuntamento per osservare i sistemi di allenamento per i giovani. Trovandomi nientemeno che al Kodokan mi aspettavo allenamenti severi e formali. Il clima che ho trovato mi ha sorpreso perché al contrario si trattava di lezioni piuttosto libere condotte in una atmosfera di generale, composta allegria. Più tardi parlando con il Maestro mi sono reso conto che anche in Giappone (perfino in Giappone) fatte le dovute differenze si devono fare i conti con una realtà giovanile che è cambiata e con una società in evoluzione. Abbiamo parlato di tradizione, agonismo ed educazione e le posizioni da lui espresse mi sono sembrate molto equilibrate. In occasione dell’ultimo torneo internazionale di Judo “Città del Palio” ho avuto il piacere di cono- 50 LUGLIO-AGOSTO 2007 scere il maestro Kuroda Keiichi che mi ha portato l’ultimo numero della rivista Kindai Judo (Judo Moderno) con l’intervista al Maestro Mukai di cui propongo la traduzione che segue. Quello che può sorprendere non è tanto il contenuto della proposta, che da tempo fa parte del bagaglio delle nostre palestre, ma il risalto che ne viene dato sulla rivista giapponese, ricca di immagini e di interventi, nonché il fatto, non secondario, che provenga dalla massima istituzione judoistica mondiale. D. Alla sezione giovanile del Kodokan si fanno allenamenti diversi e originali. Da quanto tempo e per quale motivo ha cominciato? R. Sono entrato al Kodokan nel 1995. A quel tempo alla sezione giovanile c’erano tre maestri. I maestri insegnavano soprattutto REIHO e UKEMI; se non si sapevano queste cose non si poteva avanzare nel programma. Come tecniche si insegnavano soprattutto gli ASHI WAZA e l’ambiente era assai rigoroso. Durante l’orario di allenamento, dalle 4.30 alle 6.00, ci sono stati giorni in cui i bambini che venivano al Dojo erano 5 o 6. Vedendo questo ho pensato che fosse prioritario interessare i bambini e fare in modo che desiderassero venire al Dojo. Questo è il J U D O motivo, ma come maestro novizio sono rimasto ad osservare per un anno circa; c’erano bambini che ripetevano le stesse cose ogni giorno. In questo modo si stancavano. Quindi dopo aver osservato questa situazione per un anno ho fatto un’indagine presso i genitori. L’obbiettivo principale era come far fare gli esercizi ai bambini interessandoli. D. Come è andata l’indagine? R. Una delle domande era: “volete fare gare con altri Dojo?” A quel tempo al Kodokan c’erano gare mensili e KOUHAKUJIAI ma sempre “in famiglia” e ad alcuni bambini non era permesso fare nemmeno queste gare. Fra loro ce n’erano alcuni che frequentando altri Dojo avevano fatto esperienza di gare esterne. Questi bambini volevano uscire dal Kodokan. (per statuto il Kodokan non fa attività agonistica n.d.t.) D. Quanti bambini volevano fare gare esterne? R. Il 28,5%. Io pensavo che fossero di più, contrariamente al previsto erano pochi ma quasi il 30 per cento dei bambini e loro genitori volevano la partecipazione alle gare quindi ho pensato che fosse necessario cambiare il contenuto degli allenamenti e ho sottoposto il progetto ai dirigenti del Kodokan. A quel punto il Maestro Daigo ha detto: “se pensi che sia giusto fallo!” All’inizio ho programmato uno stage estivo con attività che piacessero ai bambini, Parco, Calcio, ecc. in cui oltre al Judo sperimentassero altri divertimenti. Ho progettato diplomi per ragazzi dell’ultimo anno di scuola media e bambini dell’ultimo anno di elementare. Abbiamo organizzato la partecipazione a gare esterne chiamandoci “KASUGA JUDO CLUB” pren- dendo il nome dal posto. (Kasuga è il quartiere dove si trova il Kodokan n.d.t.) D. Allora, quando è stata fatta la prima gara esterna? R. Alla manifestazione sportiva dell’estate del 96. Due squadre dei più piccoli e due squadre dei più grandi. Quattro squadre in tutto, per la prima volta facevano l’esperienza di una gara esterna. D. E il risultato? R. Non ero sicuro di quelli più piccoli ma pensavo che i più grandi potessero andar bene. Tuttavia non sono andati affatto bene. Prima di tutto, non essendo abituati alla gara erano spaesati ed hanno accumulato una serie di punti negativi perdendo. In quel momento gli avversari erano la squadra giovanile MORIGUCHI EST (Osaka). Una delle più forti del Giappone. Non c’era niente da fare. Abbiamo perso 0 a 4. Solo uno ha pareggiato. Era naturale, sia l’esperienza che il tempo di preparazione erano insufficienti. D. Per questo ha deciso di allungare il tempo di allenamento? R. Si. Dalle 4.30 alle 6.00 è l’orario normale ma oltre le 6.00 si è deciso di fare ancora un’ora di allenamento. Questo non era assolutamente obbligatorio. All’inizio si è deciso che dopo le 6.00 avrei insegnato solo io. Ho presentato questa richiesta ai dirigenti del Kodokan dopo quella gara. Allora quasi tutti i bambini hanno partecipato a questo allenamento. Quelli che avevano le capacità hanno aderito con entusiasmo. Uno dei motivi era di diventare più forti ma a me interessava soprattutto fare amare a tutti il Judo. Più o meno a partire da quel momento ho iniziato a variare ed arricchire l’allenamento. D. Per questo sono stati inventati gli esercizi originali della “rana”, del “Kyonshi”, eccetera? (Kyonshi è un personaggio di un film popolare che fa buffi salti. n.d.t.) R. Esatto. Naturalmente per fare judo è necessaria anche la preparazione fisica. Ho dato questi nomi agli esercizi pensando che mentre ci si diverte ci si rinforza. Facendo questi esercizi si può avere la forza muscolare per resistere sul tatami. Questa cosa è anche una prevenzione agli incidenti. D. In tutto quanti tipi ce ne sono? R. Di ogni esercizio ci sono diverse variazioni, non saprei…Pensando di rinforzare in modo equilibrato la parte superiore e quella inferiore del corpo, cambio ogni giorno, perché se facessi fare le stesse cose per due giorni di seguito si stancherebbero. D. Sembra che i ragazzi si divertano. R. All’inizio si divertono ma facendo le stesse cose si stancano. In quel caso cerco di non stancarli mettendo qualcosa di nuovo o cambiando combinazione. D. Ci sono anche esercizi che sembrano giochi R. Li facciamo, ad esempio, prima di esercizi più severi. Per renderli più efficaci dando ritmo all’allenamento. D. Da quando ha iniziato questi allenamenti i ragazzi sono cambiati? R. Senza dubbio la forza fisica è migliorata. Soprattutto i ragazzi che partecipano all’ora supplementare si sottopongono ad un severo allenamento per desiderio personale, non c’è nessuna ragione per cui non dovrebbero migliorare. Sono sicuramente più forti. LUGLIO-AGOSTO 2007 51 I LIBRI Quando gli altri scrivono di noi Secondo John Irving l’unico sport che meriti di essere praticato da un giovane è la Lotta – Gianrico Carofiglio illustra le funzioni terapeutiche dell’Aikido – Vladimir Vladimirovic Putin ci insegna il suo Judo – Infine impariamo a volare con Yves Klein e con i Kata di Vanni Lòriga G li “Altri” che scrivono di noi, molto spesso sono dei “Grandi”. Per “Altri” s’intendono persone e personaggi non precisamente addetti ai lavori che, in loro Opere, hanno trattato nel passato o parlano ora dei nostri sport. E’ indispensabile, introducendo un argomento del genere, rifarsi ovviamente al primo cronista sportivo della storia, tal Omero (da Smirne?) che nel mai abbastanza citato XXIII Canto dell’Iliade racconta della lotta fra Aiace ed Ulisse. Per completezza di informazione va ricordato che nello stesso racconto si tratta con specifica competenza della corsa, delle gare di lancio del disco e del giavellotto, di pugilato, di scherma, di corse di cavalli, di tiro con l’arco. Ricchi premi ed anche interventi dei “poteri forti” che allora, come ora, non mancavano. Si passa, inevitabilmente, ad Aristòcle, più noto come Platone, cioè dalle “larghe spalle”, allievo di Aristiòn di Argo e (forse) partecipante ai Giochi Istmici, Pitici e di Olimpia. Nella sua opera Le Leggi Platone consiglia di usare, lottando, entrambe ed indifferentemente ambo le 52 LUGLIO-AGOSTO 2007 mani, così come camminando usiamo le due gambe. Si parla di Lotta anche nella Bibbia, in cui viene descritta la sfida fra Giacobbe e l’Angelo. Per rimanere nella letteratura religiosa, bisogna fare anche riferimento a Saulo di Tarso che nella Lettera I ai Corinzi cita come esempio i Lottatori che, virtuosamente, per ottenere una corona corruttibile si astengono da tutto. Prima di arrivare ai giorni nostri meritano una fugace citazione il Boccaccio (…tra gli altri giuochi, usavano fare alle braccia e questo si chiamava lotta); il Tasso (…e quivi insieme in torneamenti e lotte rendon le membra rigorose e dotte); Dante Alighieri, il Boiardo, l’Ariosto… Venendo ai fatti contemporanei ritengo interessante presentare agli appassionati di lotta, judo ed arti marziali quattro libri, più o meno recenti scritti da Irving, Carofiglio, Putin e Klein. John Winston Irving (al secolo John Fallace Blunt jr) ha praticato ed insegnato la Lotta; ne ha scritto nei suoi romanzi e soprattutto ne “Il mondo secondo Garp”, la sua opera di gran- de successo ed una delle più vendute al mondo, come i successivi Le regole della casa del sidro e Preghiera per un amico. Per la sceneggiatura della Casa del Sidro, in un film diretto da Gorge Roy Hill e con Robin Williams fra i protagonisti, ottenne il Premio Oscar interpretando anche, in un breve cammeo, la parte di un arbitro di lotta stile libero olimpica, diffusa nelle Università americane. Nel libro Il mondo secondo Garp, Irving dimostra come la Lotta sia, in definitiva, l’unico sport praticabile per un giovane come T.S.Garp che frequenta la famosa Scuola Steering. Ed arriva a individuare questa verità (per lui assoluta) per via di successive eliminazioni. Il presupposto, per Garp, è che lo Sport non possa essere ricreazione, “niente, per lui, era ricreativo”. Lui trovava stupidi i giochi a squadre; il canottaggio; il remare all’unisono, poi, “gli faceva pensare agli schiavi dei galeoni”. Cancellati perciò rugby, calcio, basket, volley, baseball, canottaggio e simili. Non gli piaceva il tennis. In un tema, quando era matricola, scrisse: “Non mi interessano le palle. La palla si John Irving Gianrico Carofiglio frappone fra l’atleta ed il suo esercizio. Idem per quanto riguarda il volano o il disco di gomma dell’hockey; ed i pattini, al pari degli sci, sono intrusi fra il corpo e la terra. Quando uno allontana il proprio corpo dalla gara mediante un attrezzo – racchetta, asta o mazza che sia – ogni purezza di movimento e di forza va perduta”. Questo sosteneva Garp, dimostrando, come sottolinea Irving, “l’istinto dell’esteta individualista”. Per via di esclusioni, poco restava. Pratica la corsa campestre, ma va a finire inevitabilmente nelle pozzanghere e rimane raffreddato per tutto un autunno. Inoltre, quando finalmente scopre la lotta, capisce che al confronto il cross country è un impegno per ragazzini (“...alla fine della corsa gli pareva di cominciare appena a scaldarsi…). “In quella prima stagione di lotta stile libero - racconta Irving - Garp lavorò sodo e con gioia ad imparare prese e mosse. Pur prendendo sonore batoste non si lamentò mai. Aveva trovato il suo sport ed il suo passatempo. Vi profonderà le migliori energie… gli piaceva il corpo a Vladimir Putin corpo e gli spaventosi confini di quel cerchio segnato sul tappeto; il tremendo condizionamento e la costanza occorrente per tenersi nei limiti del peso”. Resta da chiarire il mistero della copertina che presenta il libro Il mondo secondo Garp, che a fianco pubblichiamo. Si tratta di un rospo: la spiegazione di questa scelta potrebbe risalire a quanto Irving pensa della TV. Parlando dei vicini, scrive che “si ode il gracidio, attutito, di qualche televisore ancora acceso e si vede, qua e là, il riverbero azzurrastro del video… la sua è l’irritazione dello scrittore: egli sa che dov’è acceso un televisore c’è qualcuno che non sta leggendo”. Gli fa pensare che la televisione sia simile ad un cancro, insidioso e ottundente, che inebetisce il mondo. E gli ricorda il Sotto Rospo, in inglese undertoad, che si pronuncia come undertow, la risacca che può “trascinarti in mare, risucchiarti”. Dimostrate quindi ,da John Irving, la pericolosità della televisione e la superiorità della Lotta rispetto ad ogni altro sport, passiamo a parlare di un altro libro di successo, scritto da un italiano e che ha avuto un innegabile consenso, considerato che dal 2002 ad oggi è arrivato alla trentatreesima edizione. Si tratta di Testimone inconsapevole di Gianrico Carofiglio, Sostituto Procuratore Antimafia al Tribunale di Bari, cintura nera IV dan di Karate è tesserato FIJLKAM nel dojio del Maestro Vito Simmi. Nel suo scritto di esordio nella cosidetta letteratura “nera” processuale parla di arti marziali e soprattutto dell’aikido.Si scopre che la protagonista del racconto, Margherita, abbia sconfittto l’alcolismo proprio con la pratica di questa disciplina orientale, di cui è II dan. C’è la testimonianza di una cassetta. “Il video – scrive Caramico - cominciava con una ripresa di una palestra in stile giapponese, vuota, con un tatami verde...poi entrò nel quadro una ragazza con kimono bianco e larghi pantaloni neri. I capelli erano raccolti in una coda. Ci misi qualche secondo a riconoscere Margherita. Guardava in un punto fuori. Da quella parte entrò un uomo, con la stessa divisa. Le afferrò il bavero della casacca; lei LUGLIO-AGOSTO 2007 53 I LIBRI gli prese la mano e ruotò sulle gambe. Sembrava si muovesse al rallentatore ma egualmente non capii bene in che modo l’uomo veniva proiettato sul tatami, con un fruscio. Senza fermarsi, dopo essere rotolato in piedi ed essersi voltato, l’uomo attaccò di nuovo. La sua mano, aperta, calò verso la testa di Margherita. Ancora una rotazione, ancora un movimento incomprensibile e l’uomo volava di nuovo, con i larghi pantaloni neri che disegnavano figure eleganti, nello spazio. Seguirono altre sequenze, in cui gli aggressori avevano bastoni, o coltelli, o attaccavano in coppia”. “Era uno spettacolo ipnotico, che durò per circa venti minuti…anche dopo rimanemmo tutti e due senza parlare, un tempo indefinito. Eppure, forse per la prima volta nella mia vita, non mi sentivo a disagio nel silenzio. Non sentivo l’ansia di riempirlo, in qualche modo, con la mia voce o qualche altro rumore…” “…quando siete colpiti dall’impulso irresistibile a bere – spiegava Margherita – fate qualcosa per lasciare passare i secondi, o i minuti che dura la crisi… a me è capitato diverse volte, come a tutti. L’aikido mi ha aiutato. Quando arrivava l’ondata, mettevo il kimono e ripetevo le tecniche, cercando di concentrarmi solo su quello che stavo facendo. Funzionava. Quando finivo l’allenamento mi ero dimenticata della voglia di bere”. Si arriva così, dalla Lotta attraverso l’Aikido, al Judo. Il primo testo che esaminiamo è stato scritto da Vladimir Vladimirovic Putin, Presidente 54 LUGLIO-AGOSTO 2007 della Federazione Russa e maestro ed allenatore emerito di Judo e di Sambo. Con la collaborazione degli allenatori emeriti e membri dell’Accademia delle Scienze Pedagogiche di San Pietroburgo Vasilij Sestakou e Aleksej Levickij ha compilato un manuale dal titolo Impariamo il judo con Putin (Mondadori, nella edizione italiana, con il contributo del Maestro 9° Dan Franco Capelletti). Si tratta di un’opera “dedicata agli specialisti ed appassionati, con gli esercizi preparatori, le regole di comportamento sul tatami e i rituali che accompagnano gli incontri”: in realtà è un manuale assai pregevole per i contenuti e per la forma, arricchito da ottime tavole dimostrative. Molto rigoroso l’inquadramento storico del Judo, che serve anche a ricordare come nacque in Giappone il judo, in definitiva prodotto, secondo gli autori, dagli “strabilianti cambiamenti verificatisi alla fine del Secolo XIX. Nel 1868, grazie al sostegno dei fautori di riforme radicali, era asceso al trono l’imperatore Mutsuhito che diede l’avvio a trasformazioni importanti in ogni settore della vita sociale e pose fine al lungo isolamento del paese. Lo spirito occidentale iniziò a penetrare nella vita quotidiana di molti giapponesi… la tradizione dei samurai si estinse e le antiche arti marziali coltivate dai clan dei samurai furono messe a repentaglio…la rapida diffusione della cultura occidentale nella società giapponese (secondo Putin e suoi collaboratori) influì anche nella comparsa del Judo…il poliedrico sistema di educazione fisica ideato da Jigoro Kano che univa la tradizione dei samurai con quella dello spirito olimpico”. Il testo di Putin presenta anche un capitolo dedicato alle Tecniche di Lotta (proiezioni, lotta a terra, strangolamenti e difesa personale) e si chiude con una sezione rivolta agli Apparati. Più propriamente noi l’avremmo intitolata Appendici e contiene preziosi consigli sulla preparazione tecnica ed atletica, sul miglioramento della forza e della resistenza, sullo sviluppo della velocità, sulla tecnica delle cadute, sulla cosidetta “preparazione teorica”, sulla prevenzione e cura dei traumi. Concludiamo questa interessante lettura di libri notissimi segnalando per ultima una novità editoriale. Si tratta di un’opera di Yves Klein, dal titolo I fondamenti del judo (Isbn Edizioni), “un manuale appena riscoperto in Francia, scritto da uno dei più grandi artisti del Novecento”. Yves Klein era viaggiatore, esteta, atleta e scrittore.. Come pittore è passato alla storia come apostolo dell’arte monocromatica, dedicandosi ad un unico colore che individuò nel blu: verso la fine del 1956 trovò ciò che cercava, “ un oltremare intenso, luminoso e avvolgente che definì “l’espressione più perfetta del blu” e che da allora fu chiamato blu Klein. Intanto, nel 1954, aveva dato alle stampe presso l’Editore Grasset il volume Fondements du judo, accolto da un assordante disinteresse e che soltanto recentemente è stato ristampato in francese dalle edizioni Dilecta (pubblichiamo la copertita) e tradotto in italiano dalle Edizioni Isbn Yves Klein del Gruppo editoriale il Saggiatore. Klein, infatti, visse freneticamente (morì a 34 anni) e seguendo innumerevoli interessi, fra cui quello delle arti marziali. Appassionato di sport, iniziò a praticare il savate, che poi abbandonò ritenendo la boxe francese troppo violenta. Passò al judo che studiò in compagnia di Armand Fernandez (Arman) e del poeta Claude Pascal. Si riunivano in una cantina interamente dipinta di blù. “Allora - si legge in un passo del suo Diario – ciò che mi appassionava del judo era il movimento. La linea del movimento che è sempre astratta.” Nel 1952 si imbarcò a Marsiglia in una cabina di terza classe di un piroscafo che lo trasferì in Giappone. Là rimase due anni, approfondendo lo studio della lingua nipponica che aveva già studiato presso la Scuola Nazionale di Lingue Orientali di Nizza (città ove era nato nel 1928) e soprattutto perfezionando la pratica del judo. Si dedicò quasi esclusivamente ai Kata. Lo affascinavano, e li descrive nel suo libro, servendosi per renderli più comprensibili con illustrazioni che non sono disegni né Il salto nel vuoto fotografie statiche ma fotogrammi tagliati da una serie di cortometraggi che illustrano l’”Estetica del Judo”. Il libro, sicuramente di altissimo interesse, viene presentato da una prefazione di Jean-Luc Rougè, campionissimo nell’età agonistica ed ora Presidente della Federazione Francese di Judo. Rougè definisce l’opera di Kelin usando una massima di Jigoro Kano, cioè come l’utilizzo ottimale dell’energia e conclude : “Questo libro sui kata ha un valore storico innegabile. Permette a tutti di tornare ad occuparsi dei fondamenti del judo. I kata sono come il colore dei pini, né antichi, né moderni”. Nel testo di Klein c’è anche una interessante foto che vorrebbe riprodurre l’autore mentre realizza il sogno della levitazione dell’atleta, cioè la “figura impossibile” prevista dal kata detto “degli uccelli”. La fotografia, ovviamente frutto di un fotomontaggio, fu realizzata nell’autunno del 1960 sovrapponendo l’immagine del pittore-judoka ad uno sfondo di Harry Shunk ritraente una strada di Fontenay-aux-Roses, nella periferia parigina. Ma il lancio nel vuoto ci fu, raggiungendo la sesta figura del jtsutsu no kata e, secondo i testimoni, “fece il suo salto come si recita una poesia”. Fu assistito da dieci amici, pronti ad attutirne la caduta. Da circa tre anni Klein non praticava ufficialmente il judo ed alla fine del salto il gesto di congedo si espresse nella consegna del suo kimono. Il fotomontaggio fu pubblicato sul “giornale di un solo giorno” DIMANCHE, scritto, stampato, pubblicato in 7000 copie (e distribuito nelle edicole) dallo stesso Klein e presentato con il titolo “L’uomo nello spazio! Il pittore dello spazio si getta nel vuoto!” Proprio con la pratica delle arti marziali, Klein giunse alla conclusione che “il corpo umano è uno spazio pervaso da una energia poetica”. Ed affermava: “Ciò che mi appassiona nel judo è il movimento, la linea del movimento che è sempre astratta”. Geniale, avventuroso (da giovane aveva visitato l’Italia in autostop, percorso l’Irlanda a cavallo, prestato servizio militare in Germania, insegnato arti marziali a Madrid come DT della Nazionale di judo) visse molto intensamente i suoi 34 anni. LUGLIO-AGOSTO 2007 55 LA SECONDA VITTORIA OLIMPICA DI UN LOTTATORE ITALIANO 75 anni fa Giovanni Gozzi conquistò a Los Angeles la medaglia d’oro nella greco-romana di Livio Toschi Nel 1932, ormai trentenne, partecipa per la terza volta a un’Olimpiade. I n attesa di celebrare degnamente il centenario della prima medaglia d’oro olimpica della Federazione Atletica Italiana, conquistata dal lottatore Enrico Porro a Londra nel 1908, ricordiamo la vittoria di Giovanni Gozzi ai Giochi del 1932, che diede all’Italia la seconda medaglia d’oro nella lotta greco-romana. Gozzi nasce a Milano il 19 ottobre 1902. Inizia l’attività nel 1918 presso l’Unione Sportiva Milanese, che lascia nel 1920 per passare alla Società Sportiva Agamennone, da cui nel 1925 si trasferisce all’Azienda Tranviaria Municipale. L’allievo di Walter Ranghieri partecipa all’Olimpiade del 1924 nei gallo, ma viene eliminato al terzo turno. L’anno dopo Gozzi è 2° al campionato europeo di lotta greco-romana a Milano, preceduto dall’ungherese Armand Magyar. Lo incontra ancora nel 1927 all’Europeo di Budapest e proprio in casa del forte magiaro Giovanni ottiene la rivincita, conquistan- * Giovanni Gozzi do nei gallo il primo titolo continentale della FAI. Nel 1928, ai Giochi di Amsterdam, vince cinque incontri su sei, battendo anche il finlandese Ahlfors, argento nel 1924: si classifica 3° alle spalle del tedesco Kurt Leucht e del cecoslovacco Jindrich Maudr. La X Olimpiade si disputa a Los Angeles (30 luglio 14 agosto), che fa le cose davvero in grande, dopo aver superato la terribile crisi economica del 1929. Il più importante dei lavori eseguiti è l’ampliamento del magnifico stadio Memorial Coliseum, classicheggiante opera degli architetti John e Donald Parkinson (ultimata nel 1923), la cui capienza passa da 75.000 a 105.000 spettatori. Il modernissimo impianto, tra l’altro, dispone di una pista in cenere e terra battuta che contribuisce al miglioramento di molti primati con la sua eccezionale elasticità. Proprio al Coliseum il vicepresidente degli Stati Uniti, Charles Curtis, inaugura i Giochi. Le gare di nuoto si disputano nello Swimming Stadium all’Olympic Park, presso il Coliseum; quelle di scherma LUGLIO-AGOSTO 2007 57 allo State Armory, pure all’Olympic Park, presso l’Exposition Building; quelle di ciclismo al Pasadena Rose Bowl; quelle di canottaggio al Long Beach Marine Stadium; quelle di lotta, pesistica e pugilato all’Olympic Auditorium, costruito nel 1924 (10.000 posti). Alle Baldwin Hills, inoltre, prende corpo il primo “vero” villaggio olimpico: 550 casette prefabbricate di 2 stanze e numerosi altri edifici (cucine, ospedale, teatro, palestre, ecc.), distribuiti su un’area di 129 ettari, sorvegliata da autentici cowboys con tanto di lazos. Le donne, invece, sono alloggiate in centro, al Chapman Park Hotel. 37 le nazioni presenti, 1.328 gli atleti (127 donne). Il numero dei concorrenti è il più basso registrato dopo il 1904, ma bisogna considerare l’enorme distanza dall’Europa e le difficoltà del viaggio. Gli italiani, per esempio, partiti da Napoli il 2 luglio, navigano dieci giorni per raggiungere New York sul piroscafo Conte Biancamano; poi devono attraversare in treno gli Stati Uniti dall’Atlantico al Pacifico, arrivando a Los Angeles il 17 luglio. Va inoltre ricordato che il CIO, nella sessione tenuta a Berlino nel 1930, ha deciso di limitare la partecipazione a tre concorrenti per nazione nelle gare individuali e a una sola formazione nelle gare a squadre. Tra i partecipanti non figurano né il mitico podista finlandese Paavo Nurmi, né il francese Jules Ladoumègue, primatista mondiale dei 1.500 metri, esclusi dai Giochi perché ritenuti “professionisti”. Nonostante l’organizzazione meticolosa, che introduce perfino una speciale cinepresa (la Kirby two-eyed camera) per filmare gli arrivi, non mancano i contrattempi. Nei 200 metri i primi tre arrivati percorrono rispettivamente 198, 199 e 201 metri, ma essendo tutti statunitensi preferiscono non chiedere la ripetizione della gara. Nei 3.000 siepi la giuria dimentica di contare un giro e i concorrenti devono quindi percorrerne uno in più. Il francese Jules Noël esegue un lancio del disco oltre i 48 metri, che lo collocherebbe in zona medaglie, ma la misura non viene 58 LUGLIO-AGOSTO 2007 considerata valida perché tutti i giudici si sono voltati per seguire una prova di salto con l’asta. Non si disputa il torneo di calcio, poco amato negli USA. Sono giorni intensi ed emozionanti, anche per la vicinanza di Hollywood: tra gli spettatori delle gare è facile incontrare “stelle” quali Charlie Chaplin, Gary Cooper, Douglas Fairbanks, Harold Lloyd, Claudette Colbert. Fairbanks, rinomato dongiovanni, entrando allo stadio mentre si disputa la finale dei 100 metri femminili, esclama: «Anche qui, quando arrivo io, le donne corrono». Al termine dei Giochi il mondo del cinema spalanca le porte allo sconosciuto schermidore australiano Errol Flynn, che diviene l’eroe di innumerevoli film di avventura, e al nuotatore Clarence “Buster” Crabbe, medaglia d’oro nei 400 metri stile libero, che raccoglie l’eredità di Johnny Weissmuller nei panni di Tarzan (interpreta anche Flash Gordon). In quell’atmosfera incantata accade un po’ di tutto: il lanciatore di peso Clément Duhour, intervistato alla radio, dimentica addirittura di partecipare alla gara; un altro francese, il marciatore Henri Quintric, viene praticamente rapito da una bionda quarantenne e vive un’avventura da sogno nella sua magnifica villa, da cui lo strappano in lacrime al momento del ritorno in patria. Le categorie di peso nella lotta grecoromana passano a 7, come nello stile libero, in ottemperanza a quanto deciso nel 1929 dal congresso IAWF di Dortmund. Al torneo di greco-romana partecipano 41 atleti di 13 nazioni, a quello di stile libero 49 atleti di 15 nazioni, a quello di sollevamento pesi 29 atleti di 8 nazioni. Lo svedese Ivar Johansson vince sia nella lotta stile libero, pesi medi, che nella lotta greco-romana, pesi medio-leggeri, dopo aver perso 7 chili nella sauna. Un altro formidabile svedese, Carl Westergren, è il primo lottatore a vincere tre volte i Giochi Olimpici nella greco-romana: nel 1920 nei medi, nel 1924 nei medio-massimi, nel 1932 nei massimi. La FAI schiera 6 lottatori di grecoromana e 4 pesisti, ottenendo una medaglia d’oro con Giovanni Gozzi, due d’argento con Carlo Galimberti e Marcello Nizzola, tre di bronzo con Ercole Gallegati, Mario Gruppioni e Gastone Pierini. Ma la X Olimpiade è un successo per tutta la squadra italiana (la più numerosa, con 101 atleti, dopo quella statunitense), che vince 12 medaglie d’oro, 12 d’argento e 12 di bronzo, seconda solo agli USA. Va sottolineato che tra gli allenatori dei nostri atleti figurano nientemeno che Alberto Braglia (ginnastica), Nedo Nadi (scherma) e Giovanni Raicevich (lotta), nomi leggendari. Non mancano gli elogi alla nostra eleganza: con camicia azzurra, calzoni bianchi e una “busta” color paglia come copricapo, alla cerimonia d’apertura gli atleti italiani sfilano marziali dietro il portabandiera Ugo Frigerio, tra l’entusiasmo dei nostri tantissimi connazionali e l’ammirazione di tutto il pubblico. Assai sofferto il successo di Gozzi: afflitto per un mese da foruncolosi, al primo incontro nei piuma - per colmo di sfortuna - trova un avversario dei più pericolosi, il finlandese Lauri Koskela, e teme di non poter giungere al termine del torneo olimpico. Dimostrando di essere un campione, tira fuori tutta la sua classe e vince per atterramento. Il successo lo elettrizza a tal punto che non sente più alcun male e “schiena” facilmente anche il giapponese Kiyoshi Kase. Perde poi l’ultimo incontro con il tedesco Wolfgang Ehrl, ma lo precede in classifica per il miglior punteggio. Così, dopo 24 anni, un’altra medaglia d’oro nella lotta si aggiunge a quella di Porro sul labaro federale. * In seguito Gozzi partecipa agli Europei di Roma nel 1934, classificandosi terzo nei piuma alle spalle del finlandese Kustaa Pihlajamäki e dell’ungherese Ferenc Toth. Nell’aprile 1936 vince il suo ultimo titolo italiano, superando Marcello Nizzola, e gareggia per l’ultima volta in Nazionale (a Roma, contro l’Ungheria). La lunga carriera e l’età cominciano a pesare e, pur allenandosi con tenacia, giunge alla vigilia dei Giochi di Berlino in non perfette condizioni. Un incidente gli toglie comunque la possibilità di partecipare alla quarta Olimpiade. Gozzi vanta 14 presenze in Nazionale e 8 titoli italiani: 3 nei pesi gallo e 5 nei piuma. Nel 1948 diviene istruttore del gruppo sportivo A.T.M. di Milano, nel quale ha militato, vincendo il campionato di società nel 1934. È Cavaliere della Corona d’Italia, Medaglia d’oro del CONI al Valore Atletico, Membro d’Onore della FIAP. Muore ad Arma di Taggia l’11 agosto 1976. Gozzi a Los Angeles mentre riceve le congratulazioni del tedesco Wolfgang Ehrl, 2° classificato Veduta esterna dell'Olympic Auditorium, sede delle gare di lotta Veduta interna dell'Olympic Auditorium LUGLIO-AGOSTO 2007 59 AL CENTRO OLIMPICO PREMIATI TEMPESTA, GADDI ED ADDAMIANI Cinquanta anni di maglia azzurra di Vanni Lòriga - foto di Emanuele Di Feliciantonio I l 27 aprile 2007 il Centro di Preparazione Olimpica della FIJLKAM al Lido di Ostia ha ospitato una Cerimonia dagli alti contenuti morali e sociali, ben riassunti dalla sua stessa intestazione: “50 anni di maglia azzurra”. L’incontro (in calce riportiamo un elenco degli intervenuti, molti dei quali erano accompagnati da graditi ospiti) è stato promosso dalla Commissione Nazionale Azzurri, attualmente presieduta dal Maestro Silvano Addamiani che è subentrato al compianto Generale Ezio Evangelisti. Nei locali di quella che è CASA FIJLKAM si sono dati convegno Azzurri di antica milizia e di nuova generazione, tutti accomunati dalla identica passione. per gli sport di situazione e di confronto. Generazioni lontane nel tempo, che da una parte affondavano la loro vita nella stesse sorgenti dei nostri sport e che dall’altra presentavano gli attuali protagonisti dell’Azzurro Fijlkam, fra cui brillavano le medagliate olimpiche Ylenia Scapin e Lucia Morico. Il saluto agli intervenuti è stato pronunciato dal Presidente Federale dr. Matteo Pellicone, che con parole animate da sincero entusiasmo ha grati- ficato l’uditorio, con un attestato che è stato di stima e di riconoscenza per quanto, in oltre mezzo secolo di dedizione, gli Azzurri hanno dato alla nostra organizzazione. Momenti di particolare intensità si sono vissuti al momento della consegna dei premi a Nicola Tempesta, a Pio Gaddi ed a Silvano Addamiani. Nicola Tempesta (ottavo Dan) il pioniere dei nostri Campioni, ha particolarmente apprezzato l’impegno formulato dal Presidente per una presenza rilevante degli Azzurri nel futuro Museo della FIJLKAM, Federazione che ha vinto la gara nazionale indetta Silvano Addamiani e Matteo Pellicone Lucia Morico 60 LUGLIO-AGOSTO 2007 dal Ministero dei Beni ed Attività Culturali al fine di sostenere le iniziative che servano a non dimenticare il nostro passato. E nella storia federale i Campioni e tutti quelli che hanno onorato la maglia Azzurra, hanno occupato ed occuperanno un posto rilevante. Pio Gaddi (ottavo Dan) ha illustrato una sua pubblicazione dal titolo “JUDO – Il mio metodo d’insegnamento”: lo ha fatto con molta modestia e con sintetica comunicativa, presentando una guida che sarà preziosa per chiunque si dedichi alla nobile arte della didattica. Tutti gli abbonati ad Athlon hanno ricevuto copia del manuale che Gaddi ha voluto firmare con una sua dedica: “Mi auguro che questo libro possa dare a chi pratica il Judo il suo modesto contributo per percorrere la “ strada” (do) nel modo migliore e nello spirito di reciproca amicizia e prosperità”. Doveva obbligatoriamente concludere la riunione conviviale il Maestro Silvano Addamiani (settimo Dan) e lo ha fatto con accenti improntati alla nostalgia, temperata da una vena di garbata autoironia. Ed ha chiuso con ringraziamenti sentiti ed auspici beneauguranti per il futuro. “Un ringraziamento particolare va a Te Presidente – ha concluso – per la sensibilità mostrata anche verso questo neo gruppo federale, dandogli corpo ed anima… grazie a Te, gli Azzurri, del passato, del presente e del futuro hanno ora un punto di riferimento nella loro casa, la Fijlkam… auguro a tutti di porre altre stelle nel Cielo Olimpico di Pechino, affinchè il firmamanto Azzurro brilli come una italica notte agostana”. Ricordando infine il contributo di medaglie che il Karate dona all’Italia , Addamiani ha concluso, auspicando l’inclusione di questo sport nel programma olimpico, sottolineando come “la medaglia con i 5 cerchi non è più una stella cometa per la nostra Federazione, ma una stella fissa...”. HANNO PARTECIPATO: Addamiani Del Mondo Giovanna, Addamiani Gianluca, Addamiani Giselda, Addamiani Silvano, Adornato Raffaele, Aloisio Dominic, Bal- ducci Riccardo, Bruschi Franco, Bucchi Laura, Capelletti Franco, Carnebianca Antonio, Celotto Giancarlo, Cognetti Umberto, Coppola Raffaele, Culasso Claudio, De Berardinis Giuseppe, Di Feliciantonio Emanuele, Di Francia Alberto, Di Francia Silvio, Falcone Domenico, Falsettini Paolo, Farina Gabriele, Franceschini Luciano, Franceschini Vittorio, Gaddi Pio, Gerardi Mario, Giaverina Ernesto, Granatiero Claudio, Iorio Arduino, Isaia Ciro, La Francesca Gherardo, Loriga Vanni, Manusia Cesare, Mariotti Augusto, Maroni Valeria, Miano Alessio, Minissale Gaetano, Monti Alfredo, Motta Angelo, Nalis Alain, Ozkan Metina, Paolini Anna, Pellicone Marina, Pellicone Matteo, Pizzolon Adriano, Ripandelli Nicola, Ruelle Guy, Saudelli Giancarlo, Sebenello Ornella, Snijders Jan, Stefanel Stefano, Sulli Massimo, Tempesta Elvira, Tempesta Nicola, Tommasi Giuseppe, Toschi Livio, Usai Francesco, Vecchi Mario, Vigliano Paola, Volpi Gianni, oltre a vari ospiti dei partecipanti. Nicola Tempesta con il Presidente Vanni Lòriga Pio Gaddi LUGLIO-AGOSTO 2007 61 A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI JACOVITTI Grazie, “Jac lisca di pesce” di Livio Toschi N el numero speciale di Athlon che ha celebrato i 25 anni della rivista, a proposito della Storia delle Olimpiadi a fumetti di Giulio Ricci, si legge: «Lo stile, inconfondibile, è quello del grande Benito Jacovitti. Creatore di innumerevoli personaggi, tra cui Cocco Bill, ha accompagnato molti di noi a scuola con il Diario Vitt. A 30 anni dalla sua scomparsa è doveroso ricordare con affetto e rimpianto “Jac lisca di pesce”» (pagina 30). Chi, come me, è da sempre un ammiratore di Jacovitti, sa bene che la sua scomparsa risale al 1997; quindi a 10 - non 30 - anni fa. Una subdola scivolata di penna (un lapsus calami, come dicevano i nostri antenati latini) si è insinuata nel testo e l’1 è diventato 3. Abbiamo prontamente voluto segnalarlo ai lettori, cogliendo anche l’occasione per aggiungere qualche riga sulla sterminata attività di Jacovitti, che ci ha dispensato tanti momenti di sano divertimento. Nato a Termoli il 9 marzo 1923, a 16 anni frequenta il liceo artistico a Firenze (dove gli viene affibbiato il soprannome “Lisca di pesce”) e collabora prima al settimanale umoristico Il Brivido, poi al giornale cattolico per ragazzi Il Vittorioso, che prospera dal 1937 al 1966. Nel dopoguerra si trasferisce a Roma e per trent’anni, dal 1950-51 al 1979-80, illustra il Diario Vitt per le edizioni A.V.E. Dal 1957 collabora al settimanale illustrato del quotidiano milanese Il Giorno, quindi a molte altre testate, tra cui Il Corriere dei Piccoli, Il Corriere dei Ragazzi e, per pochi mesi, Linus. Nel 62 LUGLIO-AGOSTO 2007 1967 le sue vignette appaiono su L’automobile, mensile dell’A.C.I., poi su Il Male, Cuore e Tango. Nel 1977 illustra il Kamasultra, con testi di Marcello Marchesi, nel 1993 il Kamasutra spaziale. Per tre volte dà corpo ai personaggi del Pinocchio di Collodi. È attivo anche nel campo pubblicitario con Cocco Bill, Pecor Bill, Zorry Kid e il gatto Maramio. Nel 1993 nasce lo Jacovitti Club (oggi presieduto dalla figlia Silvia) e nel 1994 il Presidente Scalfaro lo insignisce dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Ironico, disincantato, surreale, capace di tutto tranne che di coerenza, un funambolo in equilibrio sulla matita, un maestro di follia cosmica, il creatore di un universo dove nulla è impossibile; così lo hanno definito i critici, ma lui si riteneva semplicemente un clown. Un artista dell’assurdo (non di rado accostato a Totò), le cui tavole brulicano di personaggi e di oggetti: un horror vacui che lo spinge a riempire ogni spazio libero con geniale follia inventiva. Il foglio bianco, aggredito con accanimento e fantasia irrefrenabili, si popola magicamente di mani, piedi, ossi, matite, dadi, pettini, salami, ragni, vermi, uomini con grandi nasi e donne dai seni enormi. Autore assai prolifico, con uno spiccato gusto per il paradosso - nel disegno e nella parola - crea decine di personaggi rimasti nella storia dei fumetti, quali i 3P: Pippo, Pertica e Palla, ispirati a tre compagni di scuola; il saccente “arcipoliziotto” Cip (che ripete instancabilmente «Lo supponevo!»), lo squinternato aiutante Gallina e il bassotto Kilometro; il cattivone Zagar, bislacca caricatura del disneyano Macchia Nera; il maldestro ladruncolo Jak Mandolino e il suo simpatico “diavolo custode” Pop Corn; l’anziana ma terribile signora Carlomagno, infaticabile dispensatrice di devastanti cazzotti. Ma come dimenticare la teen-ager Lolita Dolcevita, il pellerossa Occhio di Pollo, il pirata Gamba di Quaglia, il giornalista Tom Ficcanaso? Infine, disegnato per Il Giorno dei Ragazzi, il preferito di Jac: il pistolero Cocco Bill (“l’altra faccia di Tex”), gran bevitore di camomilla e protagonista indiscusso di una esilarante parodia del selvaggio West, le cui strampalate avventure fanno pensare a quelle di Terence Hill nella saga di Trinità. Cocco Bill e il fedele cavallo Trottalemme, come ci ricorda il sito ufficiale di Jacovitti (www.jacovitti.it), il 28 marzo 2007 hanno compiuto 50 anni. Incoerente viscerale in politica (un “estremista di centro”), anarchico nei comportamenti, dissacratore allergico alle censure, Jacovitti è stato un burlone irriverente del potere, spesso oggetto dei suoi corrosivi sberleffi, ricevendo critiche aspre da opposte sponde. Ma dopo la sua morte, il 3 dicembre 1997, ogni riserva si è dissolta e il riconoscimento del valore di “Lisca di pesce” è divenuto unanime. Il grande Jac, con l’immancabile sigaro in bocca, senza dubbio se la ride dall’alto di una nuvoletta (dalla quale - ovviamente - spuntano piedi, matite, salami e vermicelli) e commenta divertito: «Lo supponevo!». Cocco Bill e Trottalemme Jack Mandolino e Pop Corn Disegno del “Diario Vitt” 1967-68 (testi di Sergio Zavoli) Jacovitti in un disegno di Cavazzano LUGLIO-AGOSTO 2007 63 DALLE REGIONI J U D O LAZIO Le Fiamme Gialle hanno festeggiato le loro donne Giovedì 8 marzo presso la sede del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, a Castelporziano, le Fiamme Gialle hanno festeggiato la Giornata Internazionale della Donna con un pranzo per tutte le loro atlete, ad eccezione di quelle impegnate in raduni con le rispettive Federazioni o nell’imminenza di competizioni. Alla presenza, tra le altre, di Antonietta Di Martino, reduce dalla splendida medaglia d’argento nel salto in alto ai recenti europei indoor di Birmingham, di Lucia Morico e della mamma Isolde Kostner – che è stata tra l’altro la prima atleta ad essere arruolata nelle Fiamme Gialle, il 30 marzo del 2001 - le donne gialloverdi sono state le assolute protagoniste della giornata. Assente invece perché impegnata in Coppa del Mondo l’altra mamma Marianna Longa, che dopo la maternità è tornata allo sci di fondo con risultati ancora più significativi di quelli ottenuti in precedenza. Gli onori di casa sono stati fatti dal Comandante del Gruppo Polisportivo, Col. Vincenzo Parrinello, che ha dato il benvenuto insieme ai Comandanti dei Nuclei atleti, portando anche il saluto del Comandante del Centro Sportivo, Generale Gianni Gola, impegnato a Bruxelles in attività di servizio. Omaggiate al loro arrivo del clas- Le ragazze delle Fiamme Gialle sico ramoscello di mimosa, di una scatola di cioccolatini e della “mascotte” delle Fiamme Gialle, le ragazze sono state poi servite a tavola da alcuni loro illustri colleghi, tra cui Nicola Vizzoni, Laurent Ottoz, Francesco Pignata e Cristiano Andrei, che si sono sportivamente prestati alla simpatica iniziativa. Al termine, premi simbolici ed applausi a volontà per i migliori piatti ed il servizio più efficiente (ad appannaggio di Nicola Vizzoni!). Nelle Fiamme Gialle – che da sempre, nelle loro Sezioni Giovanili, curano anche lo sport femminile – militano ormai ben 51 atlete, ultime delle quali la nuotatrice Martina Cuppone e la judoka Yennifer Pitzanti, arruolate lo scorso 12 dicembre, e ben 4 tra Ispettori e Finanzieri sono impiegate negli uffici del Centro Sportivo. Erano presenti: Ester Balassini, Rosalba Console, Antonietta Di Martino, Adelina De Soccio, Veronica Borsi (ATLETICA); Lucia Morico, Antonia Cuomo, Camilla Magnolfi, Giulia Quintavalle, Michela Torrenti e Yennifer Pitzanti (JUDO); Claudia Caracciolo, Roberta Elefante, Olimpia Troili (SCHERMA); Erika Spinello (CANOTTAGGIO); Flavia Tartaglini (VELA); Isolde Kostner (SCI). LUGLIO-AGOSTO 2007 65 L O T T A LOMBARDIA DALLE REGIONI Gli ingredienti giusti Finalmente una grande intuizione ha dato evidenza e risalto alla disciplina della lotta olimpica. Si è manifestata la possibilità per il Comitato Regionale Lombardo settore lotta di poter far conoscere questo sport durante una manifestazione di arti marziali e di diverse discipline da combattimento. Ecco gli ingredienti. La località. Acratium, vico innalzato sull’antico livello della Molgora. E’ Agrate Brianza: antico villaggio brianteo dove la vite e le vigne tenevano il primo posto, oggi in prima fila per essersi reso protagonista di un ammirevole evento. Moltissime memorie ci hanno lasciato di questa località i secoli di mezzo. Indubbio che iniziative e manifestazioni vanno ad arricchirne la storia e la tradizione. Il giorno 28 aprile del 2007, data destinata ad essere una di queste. I protagonisti. Enzo Lamacchia, Vicepresidente Regionale della Lombardia settore lotta, che ha voluto “stravolgere” la consuetudine di una gara ufficiale di lotta affinché essa lasciasse un segno marcato nell’ambito della manifestazione. Ovvero, la volontà è stata quella di offrire un contesto agonistico in uno scenario pressoché innovativo. Di creare, per un pubblico anche poco avvezzo alla lotta olimpica, una certa attenzione rispetto a questa disciplina. Il Sindaco di Agrate Brianza Adriano Poletti e l’Assessore allo sport Luigi Carlo 66 LUGLIO-AGOSTO 2007 Bucchi che, con grande curiosità, hanno accettato che nel programma della manifestazione, tenutasi presso l’accogliente Palazzetto Sportivo S. Caterina, si potesse svolgere il Campionato Regionale di Lotta Stile Libero esordienti-cadetti e junior-senior. Il valore umanitario. Pace e cooperazione tra i popoli. Temi assai cari ad Agrate Brianza che hanno trovato espressione nell’organizzazione di un evento sportivo per contribuire a finanziare progetti di cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Sono stati raccolti fondi a favore dell’Associazione amici nel mondo WORLD FRIENDS ONLUS (organizzazione internazionale di cooperazione allo sviluppo). Il Comitato Regionale Lombardo settore lotta ha fatto la sua parte versando una cifra per ogni suo atleta, allenatore e dirigente di Società. L’evento. A partire dalle 11.00, sulle due delle tre materassine sistemate nel parterre del Palazzetto, si sono alternate dimostrazioni di alcune delle discipline che hanno partecipato alla manifestazione: judo, extre- me combat, dong wu xue shaolin, kung fu, karate, vovinam viet vo dao fighting art. La gara di lotta. Apertura peso ore 12.00-12.30. Inizio gara ore 14.30. Gli incontri si sono svolti con un’alta carica agonistica, vistosamente apprezzata dal pubblico. Pubblico, che con grande soddisfazione da parte degli organizzatori, ha gradito questa disciplina, purtroppo poco conosciuta e inusuale in un contesto del genere. La gara è terminata alle 17.30. Classifica individuale: Esordienti B Categoria Classifica Atleta Società Kg 47 Kg 59 Kg 85 1° 1° 2° 1° La Gamba Luca Malinverno Alessio Bettagno Alessandro Pellegrini Stefano Cadetti-Junior P.G. Gozzi Cinisello CAP. Como Pol.Affori Milano CAP. Como Categoria Classifica Kg 74 1° 2° Categoria Classifica Atleta Società Kg 60 1° 2° 3° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 1° 2° 3° 3° 1° 1° Pirgaru Ruslan Bedetti Stefano Franzoni Marco Vecchione Luigi Cimpanu Costantin Terranova Luca Mihai Viorel Tommassone Marco Cucci Stafano Di Ceglie Alessandro Zuz Tudor Ben Maucer Kais De Vita Marco Canzi Fabio Di Ceglie Luciano Dragonetti Simone C.A.P. Como C.A.P. Como Pol. Affori Milano Pol. Affori Milano L.C. Mozzanica Pol. Affori Milano Pol. Affori Milano Pol. Affori Milano Sef. Mediolanum Pol. Affori Milano L.C. Mozzanica Pol. Affori Milano L.C. Mozzanica Pol. Affori Milano Pol. Affori Milano Pol. Affori Milano Kg 66 Kg 74 Kg 84 Kg 96 Kg 120 Atleta Bellasio Fabio Bagnola Angelo Senior-Master Società Sef. Mediolanum L.C. Mozzanica L O T T A Classifica per Società: Classifica Società 1° 2° 3° Polisportiva Affori Milano C.A.P. Como Lotta Club Mozzanica Presa in manichetto Un tentativo di rotolamento Dopo la premiazione alcuni tecnici di lotta della Polisportiva Affori Milano hanno tenuto uno stage per dare la possibilità di conoscere e comprendere alcune tecniche. Vi hanno partecipato diversi gruppi delle altre discipline orientali. Il folto pubblico sugli spalti e il numero degli atleti che vi hanno partecipato hanno premiato il messaggio e i contenuti di questa disciplina olimpica che attraverso i tecnici veniva lanciato. La serata. La parte più spettacolare della manifestazione si è svolta a partire dalle ore 21.00. Atmosfera da grande evento teatrale: sullo spegnersi delle luci, nell’empireo buio del palazzetto, improvvisamente riflettori a occhio di bue si concentrano sulle tre materassine. Musica coinvolgente. Palazzina gremita all’inverosimile. Sugli spalti pieni, ombre di mani e applausi. Partecipazione da stadio calcistico. Ecco i protagonisti, gli atleti, che hanno mostrato, superandosi, la parte migliore della propria disciplina, animando con energia le tre materassine su cui si sono alternati judo, extreme combat, dong wu xue shaolin, kung fu, karate, vovinam viet vo dao fighting art e lotta olimpica. Al centro della serata inoltre si sono disputate le finali di lotta olimpica e di extreme combat. Qui, ogni atleta con caparbietà e coraggio ha lottato fino all’ultimo istante. Dunque buono lo spettacolo, confortanti le prospettive, ottima l’organizzazione. Nonostante questo, sappiamo che la visibilità di questi tipi di eventi spesso non assumono sempre i contorni sperati. Per il settore sportivo riguardante la lotta olimpica, nella sue due specialità di libera e greco-romana, diventano ancor più necessari investimenti di più energie e risorse. Sottolineo disciplina olimpica, quindi sport che condivide il cosiddetto Spirito Olimpico: impegno, coraggio, lealtà e miglioramento di sé. Il potenziamento dell’attività di promozione per questo tipo di disciplina olimpica, impropriamente detto sport “minore”, deve necessariamente collegarsi, per avere più visibilità, ai vari progetti che già esistono nelle varie realtà locali (questa manifestazione ne è stata una prova). Ed è in tale prospettiva che bisogna lavorare, affinché si inducano stabili mutamenti nella percezione sociale riguardo questa disciplina. Si è fatta la promessa di ripetere l’evento. In particolare, significative le parole di Enzo Lamacchia, il Responsabile Regionale della Lombardia del settore lotta: “Sarò molto attento a nuove manifestazioni di questo genere. Inoltre non finirò mai di ringraziare quegli atleti e collaboratori che sono rimasti per lo spettacolo della serata, poiché posso dire che sono stati fra i più apprezzati ed applauditi.” Un vivo ringraziamento al Commissario Regionale Ufficiali Gara Giovanni Garigliano, alla sua assistente al tavolo della giuria la sig.na Fulvia Bondioli, agli arbitri Giuseppe Gammarota e Marchi (arrivato da Bologna), al Commissario Tecnico Regionale Vincenzo Grassi che con il Presidente del Comitato Giacomo Rossini hanno intrattenuto con il Sindaco e l’Assessore allo sport pubbliche relazioni riguardo a eventuali future collaborazioni. Fabio Pelusi LUGLIO-AGOSTO 2007 67 MGA DALLE REGIONI SICILIA Stage Interforze a Palermo Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Palermo, domenica 25 marzo 2007 presso il palazzetto Comunale di Borgo Nuovo si è svolto uno STAGE di aggiornamento sulle tecniche di M.G.A. che ha visto coinvolte le rappresentanze delle forze dell’ordine delle Regioni Calabria e Sicilia. Il gruppo della Calabria era composta da operatori della Polizia Municipale di Lamezia Terme che seguono dal 2001 corsi annuali di M.G.A. della durata di sei mesi sotto la direzione tecnica del Maestro Failla, coadiuvato dal V.Comandante Aldo Rubino e dal Brig. Ugo Michele Caruso, Istruttori M.G.A. La manifestazione il cui scopo principale è stato quello di uno scambio di esperienze sulle tecniche M.G.A., ha visto tra i protagonisti l’esperto Maestro Enzo FAILLA componente della Commissione Nazionale M.G.A. l’Istruttore Antonio Ruberto rappresentante della Calabria nonché l’Istruttore Massimiliano LEONE, appartenente al Corpo della Polizia Penitenziaria, di recente nominato fiduciario Regionale Sicilia M.G.A. F.I.J.L.K.A.M. A quest’ultimo va anche il merito di una organizzazione particolarmente attenta all’accoglienza dei partecipanti ed ai contenuti didattici dello Stage. 68 LUGLIO-AGOSTO 2007 Operatori della Polizia Municipale di Lamezia Terme Il gruppo dei partecipanti allo stage Nutrita anche la partecipazione dei politici locali, quali l’onorevole Mario PARLAVECCHIO ed i consiglieri Comunali Mario TINERVIA e Lidia SANTUCCI. Significativa anche la presenza del Presidente della F.I.J.L.K.A.M. nonché rappresentante legale M.G.A Salvatore Pirrotta. L’iniziativa si inquadra nel notevole lavoro volto alla ripresa dell’attività globale del Metodo Federale che la Commissione Tecnica Nazionale, composta dal Maestro Franco Capelletti, Presidente, e dai Maestri Enzo Failla e Giancarlo Bagnulo, componenti, sta svolgendo con l’elaborazione di nuovi programmi tecnici. Dal 2008 saranno rielaborati i programmi di 1°, 2° e 3° livello (quest’ultimo riservato agli Istruttori ed ai Maestri delle discipline federali) e nel corso del 2007 è previsto un corso nazionale per l’acquisizione della qualifica di Docente Federale, a cui potranno partecipare tutti i Fiduciari Regionali ed un ristretto numero di Insegnanti, individuati tra coloro che sono in possesso di particolari requisiti, tutti con il grado minimo di 4° Dan e la qualifica di Maestro. A conclusione dello Stage targhe e medaglie ricordo per tutti i partecipanti, offerte dall’Ufficio di Presidenza del Comune di Palermo, grazie anche al particolare interessamento di Mario Tinervia. Gli ottimi risultati della Manifestazione hanno indotto gli organizzatori a progettare nuovi incontri per un costante aggiornamento delle tecniche M.G.A. degli appartenenti delle forze dell’ordine. Antonietta Bruno DALLE REGIONI SICILIA Dagli Stadi alle Stelle 2007 “Un riconoscimento dovuto e sentito per rendere il giusto merito ai grandi protagonisti di tutto il mondo dello sport siciliano, e verso coloro i quali hanno a cuore l’attivita sportiva siciliana”, così esordiva alle 17.30 di domenica 29 Aprile, Massimo Costa, presidente del CONI Sicilia dal palco del teatro Massimo di Palermo. Momenti di particolare intensità emotiva, con lo spazio dedicato ai vari premi alla memoria, come il “Vincenzo Manciù”, consegnato ad una cooperativa di disabili gestita addirittura dalla romana Proietti, operante a Villabate, paese dell’interland palermitano commissa- riato per alta densità mafiosa; le strane coincidenze della vita, e questo premio è stato consegnato dal notissimo duo televisivo di striscia, “Ficarra e Picone” in quanto amici dello scomparso. Il premio “Mimmo Bignardelli”, ex sportivo che ha ricoperto istituzionalmente tutte le cariche a livello provinciale, regionale e comunale dando moltissimo allo sport siciliano e palermitano in particolare, che è stato ritirato dal rettore dell’Università di Palermo Giuseppe Silvestri unitamente al generale della guardia di finanza Renato Maria Russo e del dr. Paolo Giambalvo per il provveditorato agli studi di Palermo. Ed ancora momenti di alta cultura con la presentazione in anteprima di un libro scritto con dovizia e semplicità sull’argomento doping dal dr. Mannino, con la collaborazione del CONI e dell’ F.M.S.I. e tantissimi momenti di spettacolo con il duo comico palermitano Toti & Totino e tante le scuole di ballo locali, che hanno dato la giusta cornice di spettacolo alla manifestazione. Ma torniamo alla premiazione, e qui la FIJLKAM ha fatto davvero la parte del leone nei confronti delle altre federazioni, sia come dirigenti che come atleti. Per i dirigenti, riferito all’anno 2004, medaglia di bronzo al merito sportivo per Giovanni Cocheo, mentre quella d’oro va al presidente regionale Toti Pirrotta, mentre per gli atleti premiati, Valdesi e Maniscalco (rispettivamente con oro ed argento) Camarda, Fiumefreddo, Lipari, Rinella e Terracchio con quella di bronzo. Presenti ovviamente tutto il gotha politico in carica e di opposizione, ed inoltre tutte le istituzioni ed assessorati regionali, della provincia regionale di Palermo e del comune di Palermo, il tutto in un sapiente mixer di sport e spettacolo partorito dal presidente regionale avv. Massimo Costa in collaborazione con Giovanni Caramazza del provinciale, anch’esso decorato con la medaglia di bronzo al merito sportivo, i quali dopo oltre tre ore di spettacolo, hanno dato un affettuoso arrivederci alla prossima edizione. Giovanni Cocheo Brochure della manifestazione LUGLIO-AGOSTO 2007 69 J U D O DALLE REGIONI CAMPANIA 11° Trofeo Internazionale Olimpica Bellizzi Aldo Nasti con Armando Angellotti Premiazione delle Società Il successo dell’undicesima edizione del Trofeo Internazionale Olimpica di Judo, Memorial Donata Di Giacomo svoltosi Sabato 21 e Domenica 22 Ottobre 2006 nel PalaPuglisi di Battipaglia, organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Olimpica Judo Bellizzi, ha guadagnato il circuito Trofeo Italia Esordienti 2007. Grande soddisfazione per il patron Armando Angellotti, che dopo 11 anni di sacrifici ha tagliato un traguardo prestigioso. La manifestazione promotrice della disciplina del judo sul territorio campano ha visto tra i protagonisti le migliori società italiane e le rappresentative di Francia e Romania in rappresentanza di circa 400 atleti che nella due giorni di gare hanno dato vita ad incontri di grande contenuto tecnico. Oltre alle istituzioni, Regione Campania, Provincia di Salerno, il Comune di Bellizzi e Battipaglia, all’Ente Provinciale per il 70 LUGLIO-AGOSTO 2007 Turismo di Salerno e il grande contributo del Comitato Regionale Campano di Judo e della Presidenza Nazionale del Centro Sportivo Educativo Nazionale. Momento di solidarietà legato alla memoria di Donata Di Giacomo a favore dell’Associazione di Volontariato Voloalto di Battipaglia, che con un stand ha offerto prodotti tipici locali allettando gli intervenuti da fuori regione. Premiati i migliori atleti di ogni classe con il Premio TeleCapriSport che ha provveduto alla copertura televisiva della manifestazione, mettendo in palio un contributo in danaro, una manna per i judoka. La manifestazione si è articolata il sabato per le classi Cadetti maschili e Junior/Senior femminili. La domenica invece per la classe esordienti maschili e femminili e Junior/Senior maschili. Cornice di pubblico straordinaria nel “ Judo Galà “ tenutosi Domenica 22 Ottobre che la visto nel mini show la pre- senza di: Guglielmo Talento, Presidente Provinciale CONI, Luigi Nasti, Consigliere Nazionale FIJLKAM, Aldo Nasti, Presidente Regionale FIJLKAM, Gennaro Muscariello, vicepresidente regionale Fijlkam Judo, Mario Pagano, Delegato Provinciale FIJLKAM, Tony Palma, attore di teatro e protagonista in una serie della fiction “La Squadra”, le coreografie di Ilaria Mazzeo con le sue ragazze della scuola Arte Danza ed un momento di moda curato da Mirò Abbigliamento, hanno allietato il numeroso pubblico presente. Hanno fatto visita inoltre alla manifestazione il Senatore Marco Pecoraro e Pierangelo Cardalesi, Assessore allo Sport Provinciale. Grande soddisfazione per l’organizzatore Armando Angellotti : E’ stato un momento di grande aggregazione intorno ad uno sport spesso dimenticato, un momento magico per lo sport bellizzese alla ribalta interna- zionale. Lo sforzo della mia famiglia e dei collaboratori è stato ancora una volta premiato, lo dimostra la partecipazione di squadre giunte da ogni parte. Adesso dobbiamo gustarci la promozione della federazione a disputare l’edizione 2007 quale torneo del circuito Trofeo Italia Esordienti. Vittoria nella classifica finale sulle 69 società partecipanti all’undicesima edizione dell’Olimpic Center Torre del Greco, seguita dalla Nippon Club Napoli, Judo Club Franco Quarto Bari, Star Judo Club Napoli e Centro Sportivo Pomilia di Pomigliano D’Arco. Tra gli atleti di casa si sono distinti Fabio Rosati, medaglia d’oro Kg. 46 ed Erika Bufano, medaglia di bronzo Kg. 57 nella classe Cadetti ed Oscar De Vivo, medaglia di bronzo Kg. 50 nella classe Esordienti B e Gabriele D’Auria, medaglia di bronzo Kg. 66 nella classe Junior/Senior. DALLE REGIONI JU JITSU CAMPANIA Affollato lo stage di Ju Jitsu Lo scorso 24 marzo, presso la bella ed imponente struttura FIJLKAM del “PalaVesuvio” di Napoli, già sede di una bellissima edizione dei Campionati Italiani Assoluti di Judo, si è svolto uno stage di Ju Jitsu rivolto sia ai praticanti della disciplina che a quelli delle altre discipline marziali federali. L’obiettivo dello stage era quello di poter presentare il programma FIJLKAM sia nella sua parte tecnica come in quella agonistica, ponendo il Ju Jitsu come l’elemento trasversale di unione delle abilità marziali proprie del Judo, del Karate, dell’Aikido. Tale modalità di proposizione è risultata particolarmente gradita ai partecipanti allo stage che hanno potuto seguire gli interventi dei diversi docenti succedutisi sul tatami ognuno acquisendo le tecniche proposte nelle modalità proprie del Ju Jitsu ma partendo dagli schemi motori e dalle abilità tecniche caratterizzanti la disciplina di provenienza. Sul tatami si sono avvicendati il M° Mario Dell’Aquila per il programma tecnico, fiduciario ju jitsu per la regione Campania, e gli insegnanti tecnici Pasquale Stanzione, coach della rappresentativa federale, per il fighting system, e Gabriele Muoio che ha proposto ai bambini intervenuti una serie di esercizi ludici mirati all’acquisizione di schemi motori propedeutici all’esecuzione di gesti tecnici. L’evento ha richiamato sul tatami oltre cento persone, provenienti anche dal Lazio e dalla Basilicata, che, a voler giudicare dall’impegno da loro stessi profuso nel corso dell’allenamento e dai commenti post stage, hanno molto gradito l’iniziativa del Comitato Regionale presieduto da Aldo Nasti . Lo stage è stato preceduto da una gara, che prevedeva l’ef- fettuazione di percorsi ad ostacoli e con stazioni per l’esecuzione di gesti tecnici, e che ha coinvolto i bambini presenti, ben felici di potersi confrontare in modo divertente con coetanei praticanti le arti marziali. In sintesi, ci è sembrato che tali iniziative di proposizione del Ju Jitsu possano essere tra le migliori modalità perché il Ju Jitsu sia presentato, e soprattutto percepito, come elemento accomunante le esperienze tecniche e culturali degli appassionati delle nostre discipline. Giancarlo Bagnulo Ju Jitsu anche per i più piccini Il gruppo dei partecipanti allo stage LUGLIO-AGOSTO 2007 71 L O T T A DALLE REGIONI TOSCANA CAMPANIA Trofeo promozionale Sotto l’egida del Comitato Regionale FIJLKAM – SETTORE LOTTA -, organizzato dalla Società Sportiva Circolo Ilva Bagnoli, circa 100 atleti, in rappresentanza di 9 Società Sportive, di cui alcune di nuova affiliazione: ARIS CLUB di S.M.a Vico di Caserta, A:S.D. Pomilia di Pomigliano D’Arco e A.S.D. VaiMò di Napoli, hanno preso parte, alla manifestazione promozionale della disciplina olimpica: LOTTA STILE LIBERO. Preagonisti ed agonisti hanno dato vita ad incontri combattuti esprimendo a tratti ottimi gesti tecnici. Preagonisti: fino ad anni 10 hanno svolto esercizi a tempo di coordinamento ( CIRCUITO) prepedeudico per l’attività sportiva agonistica; Preagonisti: Esordienti A si sono si sono sfidati in incon- I partecipanti al Trofeo Promozionale 72 LUGLIO-AGOSTO 2007 tri di lotta olimpica “semplificata” con la regolamentazione giochi della gioventù; Agonisti: si sono cimentati in incontri che hanno interessato e fatto conoscere la nostra disciplina agli spettatori presenti in gran numero. Gli esordienti B, infine hanno svolto un intenso allenamento preparatorio in vista del Campionato Italiano di categoria che si svolgerà al PALAFijlkam di Ostia Lido il prossimo 31 marzo. Presenti alla manifestazione numerosi alunni della S.M.S. “Silio ITALICO” di Fuorigrotta e della Scuola Statale di “FORCELLA” intitolata alla giovane Anna- lisa Durante vittima innocente di un regolamento di conti della camorra. Il Maestro Francesco Medici in questi Istituti presta la propria opera gratuita in un programma sportivo socialmente utile. Hanno assistito gli atleti in ogni fase della manifestazione gli Ufficiali di gara della regione ed i Maestri: LUIGI MARIGLIANO, LIUZZI MICHELE, SALVATORE CANGIANO ed i neofiti allenatori Mafalda Chiaro e Salvatore De Lucia. Trattandosi di una manifestazione promozionale non sono state stilate classifiche ma, tutti gli atleti sono stati premiati con diploma e medaglia di partecipazione offerta dal Comitato Regionale Fijlkam. Un particolare ringraziamento da parte del Comitato Regionale va al Presidente del Circolo Ilva Bagnoli Dott. Guglielmo Santoro per la squisita disponibilità che sempre manifesta nell’accogliere le nostre manifestazioni. Auspichiamo di organizzare altre manifestazioni promozionali, in tutta la Regione Campania in considerazione dell’affiliazione nell’anno 2007 di ben 12 nuove Società Sportive . Antonio Finizio DALLE REGIONI J U D O SARDEGNA TOSCANA 12ª Coppa Città di Monserrato Tanti, tanti, tanti, ecco quanti erano i bambini partecipanti alla 12ª Coppa Città di Monserrato del 25 Marzo 2007, circa 400 bambini iscritti con al seguito i loro accompagnatori: maestri, allenatori, genitori, zii etc, etc., una palestra (che in verità comincia ad essere piccola per questa manifestazione) veramente gremita di pubblico e piccoli judoka provenienti da tutta la Sardegna. Un afflusso simile era previsto dall’organizzazione vista la presenza massiccia di tutto quello che è il contorno di una gara -sicurezza, protezione civile, fotografovisto anche le quattro aree di competizioni montate, perciò complimenti al Mº Fadda del A.S.D. Judo Renshu Club Samurai di Monserrato per il suo impegno e per la riuscita della manifestazione. Dunque tutti soddisfatti e divertiti, anche i “nostri” che hanno ottenuto un ottimo piazzamento considerando anche il fatto che la maggior parte era alla prima esperienza, il simpatico premio è stato un’icona di un judoka in azione con il colore del piazzamento, un cappellino, uno zainetto al primo classificato ed udite udite un simpatico famoso ovetto con la sorpresa dentro che non ha fatto altro che la gioia di tutti i bambini e per la verità anche di qualche genitore! Un pò meno contenti gli arbitri che hanno dovuto fare lo slalom per acchiappare i contenitori gialli della sorpresa che ruotavano sul tatami!! Bravissimi tutti i bambini che ci hanno fatto emozionare riempiendoci il cuore di gioia e di vecchi ricordi, in particolare quelli del Kodokan Judo Club di Assemini! Altre foto della manifestazione sul nostro sito: http://web.tiscali.it/kodokanassemini. LUGLIO-AGOSTO 2007 73 K A R AT E DALLE REGIONI TOSCANA LOMBARDIA Grande stage regionale Sara Battaglia è stata la star di uno dei meglio riusciti stage regionali del karate della Lombardia. Sara è stata voluta da Pierluigi Aschieri, che ha schierato anche un altro campione di razza e di qualità come Vincenzo Figuccio de Milàn. Uno stage diverso, da guardare con gli occhi spalancati per l’inedita formula. Ma se Aschieri non facesse così e non fosse così, non sarebbe il deus ex machina del karate più sorprendente dell’orbe terracqueo. Per due giorni 330 insegnanti tecnici di karate della Lombardia si sono accartocciati sull’unica tribuna dell’Istituto Superiore Leonardo a Brescia e hanno ascoltato e annotato sui quaderni le lezioni del professore Pierluigi Aschieri. In tribuna non si muoveva foglia. Il carismatico Aschieri ipnotizzava l’uditorio con teorie e sillogismi di una consecutio disarmante, di una credibilità totale. Due giorni di stage passati in tribuna e non sul tatami che era stato riservato ai bambini e ai campioni Battaglia e Figuccio. Nessun altro ne aveva potestà. Nessuno si alzava e andava: l’insegnamento era troppo goloso. Aschieri sfogliava l’enciclopedia: regolamenti internazionali; casistica infortuni; il modello italiano assunto dal karate mondiale; massimo rispetto dell’avversario; lo stress degli istruttori nei riguardi dell’atleta: l’esordien74 LUGLIO-AGOSTO 2007 Foto di gruppo alla fine dello stage te schierato nei cadetti; i processi biologici non si devono snaturare: sono cose della scienza, non mie; il bambino come deve cadere: si rannicchia, diventa quasi una palla; salto della corda in postura tipica di karateka; organizzazione dei segmenti del corpo in rapporto allo spazio; abbiamo distrutto tutte le certezze del karate internazionale; sono franco e scorbutico. Erano 330, erano fissi e attenti. Aschieri li ammira. “è stato uno dei migliori raduni di insegnanti tecnici che abbia visto. E anche di altre federazioni”. Aschieri ne sa qualcosa essendo docente della federazione calcio e della federazione scherma. E continua: “La risposta alle mie teorie? La loro presenza qui; quasi nessuno è andato via”. Plurisoddisfatto Riccardo Za- Sara Battaglia e Vincenzo Figuccio ospiti d’onore nelotto vicepresidente regionale del karate della Lombardia per questa prima adunata del nuovo corso lombardo: “abbiamo voluto fermamente Aschieri perché ci desse le regole operative e federali. Sono estremamente soddisfatto dei contenuti che vorremmo tradurre in un CD. E’una grande occasione questa di avere con noi Aschieri: da troppo tempo non veniva ai nostri stage”. Il raduno è stato alfabetizzato dallo staff regionale della Lombardia così declinato: Riccardo Zanelotto vicepresi- dente Fijlkam Settore Karate; Roberto Armanelli delegato di Brescia; Giuseppe Beghetto C.T. regionale; Giorgio Rainoldi responsabile promozione e scuole; Valter Topino responsabile Ctr e Cask; Claudio Scattini responsabile regionale ufficiali di gara; Franco Genocchio consulente del vicepresidente. Emanuele Casali DALLE REGIONI J U D O TOSCANA LOMBARDIA Franco Colombi alle sorgenti del Judo Franco Colombi, bergamasco, cintura bianca rossa 6° dan, maestro benemerito della Fijlkam, ha realizzato un sogno: il Kodokan di Tokyo. Colombi è entrato nel Palazzo. Gli batteva il cuore. E’ salito al 7° piano, si è messo il judogi, ed è salito sul tatami. Gli tremavano le gambe. “Andare al Kodokan di Tokyo è la massima aspirazione per un judoka - commenta Franco Colombi - perché si va alle origini, a Jigoro Kano. Perchè lì si trova ancora il Judo tradizionale, lì ci sono i più autorevoli maestri al mondo, i depositari del verbo judoistico, coloro che codificano la disciplina”. Se si apre il sito web del Kodokan di Tokyo, nei vari capitoli compaiono i nomi dei più illustri maestri del Judo internazionale, judoisti di alto lignaggio, graduati anche 9° dan, entrati nella leggenda del Judo. Persone che sembrano irraggiungibili. Con emozione allora si riscontra che quei nominativi sono gli stessi annotati sul diario giapponese di Colombi. Che è entrato nel tabernacolo del Judo, nel sancta san- ctorum, perché ha partecipato ad un paio di stage estivi ed ha avuto come docenti proprio i massimi esponenti mondiali del Judo. “Sono stato a tu per tu con i legislatori del judo”: Ichiro Abe 9° dan esperto di Ju no kata, Toshiro Daigo 9° dan esperto di Kata Contest, Yoshimi Osawa 9° dan esperto di Itsutsu no kata. In una fotografia Colombi è ripreso a fianco di Yukimitsu Kano nipote di Jigoro Kano e a fianco di Uchiro Abe 9° dan uno dei potenti della terra judoistica. “Al Kodokan si respira un’aria strana- continua Colombi- sembra di essere proiettato all’indietro negli anni. L’anima di Jigoro Kano è immanente al Kodokan e sembra ai frequentatori di essere alla scuola di Kano e di collaborare con lui nel cercare di dare un’anima al Judo che ha in mente. Lì il Judo si vive secondo le impostazioni del suo ideatore. E’ un’atmosfera magica, indecifrabile, sfuggente”. E’ anche il trionfo del Kata. Informa Colombi: “per ogni kata ci sono due o tre esperti. Sono loro che dettano regole e contenuti internazionali”. Franco Colombi è stato al loro fianco. Con riverenza e soggezione. Ma perché c’è andato? Cosa manca al Judo italiano? Cosa manca ad un judoka di lungo corso con 43 anni di pratica costante e continuata, tutti i giorni? “Ho voluto andare a scuola dai giapponesi perché c’è ancora da imparare. Noi conosciamo le linee generali, non c’è dubbio, conosciamo bene anche le tecniche, ma qualche finezza ci manca. Ecco sono andato alla ricerca della finezza, della perfezione, di quel quid che manca in Europa, del judo completo. Il nostro è un Judo per giocoforza tramandato, riportato. Ho voluto vedere il Judo in persona. Al Kodokan ci sono insegnanti specializzati in ognuno dei tanti aspetti del Judo. Il Judo è come un libro, al Kodokan c’è uno specialista per ogni capitolo. Noi abbiamo dei validi insegnanti un po’, come dire, tuttologi, che conoscono un poco di tutto ma ci mancano gli specialisti. Al Kodokan c’è uno specialista del kata Kime, uno del kata Nage, uno del Koshiki, del Kodokan Goshinjutsu, del Katame, del Ju no kata. Spiegano il significato di ogni gesto da cui deriva una corretta postura del corpo e delle articolazioni. Finezze che pochi judoisti italiani conoscono. Nel Ju no kata ad esempio ho colto due o tre cosine che mi tengo gelosamente preziose e che potrò diffondere quando ne sarò richiesto. Al Kodokan si penetra nelle viscere della tecnica, fino alla linfa che ti entra dentro e si impianta nell’anima, e il kata non è più soltanto un groviglio di gesti esteriori”. Nella sala principale del palazzo con quattro tatami regolamentari Colombi si é messo al banco di scuola e al termine del severo corso ha affrontato l’esame specifico di Kime no Kata con specializzazione Kata Contest. Sono promossi in cinque, Colombi compreso, su diciotto candidati di ogni nazione del mondo. Fra i quali un judoka noto in Italia per aver battuto il nostro Ezio Gamba alle Olimpiadi di Los Angeles: il coreano Han. Emanuele Casali Franco Colombi durante la prova del Kime-no-kata 75 J U D O DALLE REGIONI TOSCANA UMBRIA XV “Giano dell’Umbria”: Il Judo Alpignano fa poker! I piemontesi del Judo Kimochi Alpignano di Torino si aggiudicano il 15° Trofeo internazionale Città di Giano dell’Umbria, organizzato dallo Yamashita Judo Club in collaborazione con la Perfect Fitness Akijama Spoleto e avendo già vinto le edizioni 2004-2005-2006, fanno il Poker di vittorie. La competizione ospitata il 10 e 11 marzo presso il Palazzetto dello Sport Don Guerrino Rota sito in Loc. Piazza d’Armi di Spoleto, per il 5° anno consecutivo terza tappa nazionale del Trofeo Italia della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti marziali. Alla manifestazione Under 16 che prevedeva tre classi di partecipazione hanno preso parte: esordienti A nati 199596; esordienti B nati 1993-94 e cadetti 1992-91. Complessivamente 660 atleti cosi suddivisi: esordienti A n. 218, esordienti B 297, cadetti 144. Le società partecipanti sono state 120, provenienti da tutta Italia, da San Marino e da paesi stranieri. Il Trofeo Italia per gli esordienti B è stato vinto dalla compagine del Banzai Cortina di Roma queste le prime cinque società in classifica: ESORDIENTI Società A.S.BANZAI CORTINA ROMA A.S.TEAM ROMAGNA JUDO JUDO KIMOCHI ALPIGNANO A.S.JUDO MESTRE 2001 KODOKAN JUDO COSENZA 76 LUGLIO-AGOSTO 2007 Ma il Torneo internazionale “Judo Umbria Green” riservato agli Esordienti A e i Cadetti - maschile e femminile completava le classi di gioco per l’assegnazione del 15° trofeo città di Giano dell’Umbria. Esso ha consentito di ribaltare la classifica; la categoria Cadetti infatti vede prevalere la rappresentativa regionale del Veneto mentre il Judo Kimochi Alpignano risulta ancora al terzo posto. CADETTI Società RAPPRESENTATIVA VENETO JUDO OK AREZZO JUDO KIMOCHI ALPIGNANO CENTRO GINNASTICO TORINO JUDO PRENESTE G. CASTELLO Sommando i punti acquisiti nelle tre classi d’età la Classifica finale del 15° trofeo città di Giano dell’Umbria è la seguente: CLASSIFICA FINALE Società JUDO KIMOCHI ALPIGNANO JUDO MANGIARANO COSENZA A.S.BANZAI CORTINA ROMA RAPPRESENTATIVA VENETO A RAPPRESENTATIVA VENETO B Oltre Mille i posti letto occupati nelle strutture ricettive della città di Spoleto ad iniziare dal venerdì 9 marzo. Un successo organizzativo di notevole spessore. Archiviata la quindicesima edizione si comincia a pensare già alla 16ª. Appuntamento che, se rimane invariata la formula, dovrà trovare un’altra collocazione logistica, forse il Pala-Evangelisti di Perugia al fine di allestire almeno cinque aree di combattimento. Lamberto Parmegiano Palmieri Folto gruppo di spettatori: riconoscibili Marino Cattedra e Lamberto Parmegiano Palmieri DALLE REGIONI J U D O TOSCANA EMILIA ROMAGNA Promozione di pace e interculturalità Conclusa con una gara di buon livello la settimana di incontri fra Atleti Bolognesi e Israeliani organizzata dal Budokan Institute E’ durata una settimana la permanenza a Bologna della rappresentativa israeliana di judo ospite dell’Associazione Budokan Institute. La delegazione era composta da diciotto Atleti del National Center Maccabi Herzliya accompagnati da cinque allenatori nazionali, dal vicepresidente della Federazione Israeliana di Judo e da alcuni genitori degli Atleti stessi. Di buon livello gli atleti, tutti di età compresa fra i dodici e i diciannove anni: tutti campioni nazionali nelle loro categorie e, fra essi, il campione paraolimpico Levav Barkan che parteciperà ai giochi olimpici di Pechino del 2008. Non solo sport nel progetto appoggiato, oltre che dalla Regione Emilia Romagna, anche dal CONI provinciale, dall’ASI Emilia Romagna, dalla comunità ebraica bolognese e dalla FIJLKAM Comitato regionale. Parallelamente agli allenamenti al Budokan Institute di Bologna e al Centro Tecnico Regionale Emilia Romagna di Lugo si sono svolte iniziative di carattere culturale, sociale e ambientale che hanno coinvolto la delegazione israeliana assieme ad atleti, tecnici e genitori dell’Emilia Romagna e di Bologna in particolare. promozione di pace… Visite alle sinagoghe e al ghetto ebraico ma anche a chiese e santuari, trekking per i colli e per i parchi delle città, visite a scuole e a mostre di murales, cucina italiana ed ebraica si sono alternati armonicamente in una cornice di valore educativo e formativo, oltrechè sportivo e senza differenze fra le “diverse abilità”. Tutto all’insegna del “migliore impiego dell’energia nell’amicizia e mutua prosperità” la massima di Jigoro Kano che sta alla base della disciplina stessa. La settimana sportiva bolognese si è conclusa con un criterium per i più piccoli e con una gara di judo per Esordienti B alla quale hanno partecipato, oltre agli atleti israeliani, un centinaio di judoka dell’Emilia Romagna fra quelli che hanno partecipato alle sedute di training e agli allena- menti. La kermesse sportiva si è svolta a Bologna. Alto il livello tecnico della manifestazione che ha visto alternarsi sul podio judoka italiani e israeliani. Nella classifica finale per società, Israele l’ha spuntata su tutte, seguita dal Judo Club Faenza, dal Budokan Institute Bologna e dalle altre Società dell’Emilia Romagna. Francesco Di Feliciantonio LUGLIO-AGOSTO 2007 77 L O T T A DALLE REGIONI TOSCANA LAZIO Incontro con i giovanissimi Positiva sperimentazione in un’importante Scuola Media Statale romana, la Donato Bramante, di un corso di avviamento alla lotta grecoromana diretto dal tecnico federale Luigi Tonnicchia. La Scuola Media Statale Donato Bramante, prestigiosa istituzione scolastica presente da decenni nel territorio dell’ Aurelio a Roma, è sempre stata attenta al tema dell’educazione sportiva.Per meritorio impulso degli apprezzati professori Alfonso Bincoletto (educazione fisica), Stefano Romano (musica) e Giacomo Bruno (arte e immagine), si è iniziato a realizzare nell’anno scolastico appena concluso – grazie ai pur ridotti finanziamenti della Direzione Scolastica Regionale – un Progetto teso a collegare le Scienze Motorie e Sportive con altre attività curricolari quali Arte (decorazione ceramica) e Musica (incisione canora). L’iniziativa si è indirizzata elettivamente ad alcune classi della 1° Media, con fascia di età 10 -11 anni, periodo della vita in cui i giovani attraversano una fase di vistosi mutamenti psicosomatici che rende difficile l’interpretazione delle loro attitudini, peraltro non sempre evidenti. Avere la possibilità di sperimentare diversi stimoli formativi in un contesto professionalmente qualificato ed in grado di valutare il talento individuale, poteva contribuire alla scoperta di potenzialità, infondere sicurezza ed indurre a coltivare le attitudini manifestate, nonchè ad affrontare gli impegni con più determinazione e fiducia. E’ interes78 LUGLIO-AGOSTO 2007 sante evidenziare che ai ragazzi è stato somministrato un test psicologico di autostima pre e postpratica in collaborazione con la cattedra di Evolutiva dello IUSM (prof.sa Caterina Pesce); inoltre è stata effettuata una valutazione, con test Osservatorio Capacità Motorie CONI, di capacità condizionali come resistenza, velocità, elevazione e forza;inoltre di capacità coordinative come palleggio a due mani, palleggio bagher, battuta pallavolo. In evidenza l’avviamento alla lotta greco-romana, sport di combattimento che rappresenta la sintesi, nel confronto uno contro uno, delle capacità condizionali e coordinative. La conduzione del corso è stata affidata ad un tecnico della FIJLKAM proveniente dalle fila della gloriosa società capitolina Borgo Prati: Luigi Tonnicchia, in attività dal ’72, due volte Campione Italiano Assoluto della specialità con ben diciannove presenze in Nazionale, affiancato da due giovani e capaci collaboratori: Filippo Gargaglia, agonista e Francesco Bincoletto, Campione Italiano Cadetti 2006. Alla conclusione del minitorneo che ha suggellato l’iniziativa, e che – lo registriamo con particolare piacere - ha avuto un notevole successo in termini di adesione ed entusiasmo, sia da parte dei protagonisti che delle famiglie, il maestro Tonnicchia ci ha detto:” Ho cercato con il mio insegnamento di sviluppare essenzialmente in questi giovanissimi l’aspetto ludico, di avviarli alla conoscenza di uno sport dalle grandi potenzialità educative per il fisico ed il carattere. Mi sembra di poter dire con soddisfazione che tutti si siano divertiti, e questo è fondamentale. Spero che in futuro ci siano altre occasioni simili e magari che il “seme” piantato germogli e porti più di un ragazzo nelle nostre palestre per dedicarsi in maniera specifica e continuativa alla nostra meravigliosa disciplina…”. Leandro Spadari Luigi Tonnicchia RISULTATI MINITORNEO S.M. BRAMANTE: Cat. “A” 40/50 kg 1° Forte 2° Madiagbayan 3° pm Cammarata, Cinotti Cat. “B” 50/60 kg 1° Abordo 2° Bevacqua 3° pm Ortiz, Mariani Cat. “C” oltre 60/kg 1° Sarra 2° Cicolani 3° pm Hassanein e Giuliani Calendario 2007 luglio luglio 06-08 21-22 21/28 Campionato Europeo Cadetti - M/F Torneo Int. Juniores - M/F Festival Olimpico Gioventù Europea EYOF La Valletta (MLT) Paks (HUN) Belgrado (SERBIA) Torneo Int. Juniores -M/F Torneo Int. Juniores -M/F Universiade Jicin (CZE) Berlino (GER) Bangkok (THA) agosto 04-05 11-12 13/17 settembre 13/16 22-23 22-23 29-30 30 Campionato Mondiale Seniores - M/F World Cup "A" Birmingham Seniores - M World Cup "A" Tallin Seniores - F Super “A” World Cup Rotterdam Seniores Trofeo Int. di Tarcento (Grand Prix JU/SE) Campionato Europeo Juniores - M/F Trofeo Int. Romagna (Trofeo Italia) World Cup "A" Baku Seniores - M World Cup "A" Minsk Seniores - F Trofeo Int. Sankaku (Trofeo Italia) Campionato Europeo a Squadre - M/F Trofeo Int. di Bellizzi (Trofeo Italia) 16/18 17 18 24-25 24-25 63° Campionato Italiano Assoluto - M 42° Campionato Italiano Assoluto - F Campionato Europeo Master - M/F Torneo Int. “Open d’Italia” (Grand Prix JU/SE) Campionato Italiano a Squadre - CA - M/F Campionato Europeo U.23 - M/F Campionato Italiano Esordienti - M/F Praga (CZE) Castelbolognese/RA Baku (AZE) Minsk (BLR) Bergamo Minsk (BLR) Bellizzi/SA 80 Torneo della Capitale (Grand Prix JU/SE) Campionato Europeo OPEN - M/F Coppa Italia JU/SE - M/F Torneo "Londra 2012" Torneo delle Regioni S. NATALE GIUGNO 2007 Varsavia (POL) 10/12 16/18 16/18 21/26 Torneo Int. "Ziolkowski"- SL Torneo Int. "Pytlasinski" -GR Torneo Int. "Varsavia Cup" - Femm. Campionato Mondiale Juniores - SL/GR e Femm. Siedlce (POL) Varsavia (POL) Varsavia (POL) Pechino (CHN) settembre 14-15 18/23 Grand Prix Sicily Palermo Campionato Mondiale Seniores - SL/GR e Femm. Baku (AZE) 10 17 24 76° Campionato Italiano Assoluto - SL Giochi della Gioventù Es. A e B - SL e Femm. 11° Campionato Italiano Assoluto - Femm. e Coppa Italia Under 17 Lido di Ostia/RM Rovereto/RA dicembre 25 104° Campionato Italiano Assoluto - GR Trofeo delle Regioni under 18 - SL/GR & Campionato Italiano a Squadre over 18 - SL S. NATALE Reggio Calabria Lido di Ostia/RM agosto 25 KUMITE/KATA - 22° Open di Grado - CA/JU/SE M/F Grado/GO 31 ago/02 set KUMITE/KATA - 16° Campionato del Mediterraneo - CA/JU- M/F (CYP) settembre 15-16 Monza/MI (ISR) Pomigliano d'Arco/NA Pesaro Linz (AUT) Lido di Ostia/RM 29-30K Lido di Ostia/RM Varsavia (POL) Torino Lido di Ostia/RM Lido di Ostia/RM KUMITE/KATA – Golden League - 6° Open di Germania - SE M/F KUMITE - Campionato Italiano Cadetti - M/F Aschaffenburg (GER) Lido di Ostia/RM ottobre 18/21 27-28 KUMITE/KATA - 5° Campionato Mondiale CA/JU - M/F Istanbul (TUR) KUMITE - Campionato Italiano Esordienti - M/F Lido di Ostia/RM novembre 03-04 17-18 dicembre 01 08-09 08-09 15 16 25 Campionato Europeo Cadetti - SL/GR e Femm. agosto 01 08 novembre 03-04 24/29 novembre Rio de Janeiro (BRA) Birmingham (GBR) Tallin (EST) Rotterdam (HOL) Tarcento/UD ottobre 05/07 13-14 13-14 13-14 20-21 27 27-28 2° semestre KUMITE - Campionato Italiano Juniores - M/F Lido di Ostia/RM KUMITE/KATA – Golden League - 2°Open d'Austria - SE M/F (AUT) dicembre 01-02 09 15-16 25 KUMITE/KATA 6° Open di San Marino - CA/JU/SE M/F Rep.San Marino (RSM) KUMITE/KATA - Campionato Italiano Giovanile a Squadre Sociali - CA/JU - M/F Lido di Ostia/RM KUMITE/KATA - 18^ Finale Naz. GP Giovanissimi 2° Trofeo Naz. Sound Karate Macerata S. NATALE